Cambia il clima, cambiamo abitudini

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Unità di competenza: CAMBIA IL CLIMA, CAMBIAMO ABITUDINI Istituto comprensivo statale Bartolomeo Sestini Agliana - Pistoia

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Unità di competenza:

CAMBIA IL CLIMA, CAMBIAMO ABITUDINI

Istituto comprensivo statale Bartolomeo Sestini

Agliana - Pistoia

A.S. 2014/15

Destinatari: Scuola primaria: plesso Don Milani

classi 4 – 5B

Scuola secondaria primo grado 1-2-3 F 1-2-3 G

Ore dedicate al percorso: min. 20 ore per classe

Genesi del percorso didattico

Questo percorso didattico nasce dall’esigenza di insegnanti di scuola primaria e secondaria di primo grado di trovare contenuti e metodologie comuni, per sviluppare in verticale la tematica dei cambiamenti climatici, nell’ambito del curricolo e del POF dell’Istituto Comprensivo Sestini, collegandola agli obiettivi di apprendimento di diversi ambiti disciplinari (scientifico, matematico, geografico, tecnologico, storico).

Un fenomeno complesso come quello dei cambiamenti climatici, è stato affrontato proponendo attività di osservazione, indagine e analisi di molteplici fenomeni (meteorologici, climatici, ambientali, sociali) che permettessero la costruzione di conoscenze e competenze trasversali agli ambiti disciplinari su diversi contenuti strettamente collegati :

•il clima, i fenomeni meteorologici ed i cambiamenti in atto

•gli effetti delle attività umane sul territorio

•l’impronta idrica ed ecologica dei consumi in relazione all’utilizzo ed al consumo di aria, acqua, suolo

Articolazione del percorso didattico

Il percorso didattico si è articolato sostanzialmente in tre aree:

- Analisi del clima

- Effetti sul territorio delle attività umane

- Impatto dei consumi e degli stili di vita

I tre macroargomenti sono stati affrontati da tutte le classi coinvolte, con approcci talvolta differenti, talvolta con attività simili, in base alle esigenze didattiche della programmazione di ciascuna classe.

Ciascuno di questi contenuti è stato affrontato partendo innanzitutto dal territorio di Agliana e dagli aspetti più evidenti collegati all'utilizzazione del suolo e delle risorse idriche, all'inquinamento e alla gestione dei rifiuti, giungendo fino all'impronta idrica ed ecologica di consumi e di stili di vita, agli OGM, alla ricerca di buone pratiche che consentano la sostenibilità, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche economica e sociale.

Il materiale documentativo prodotto durante le attività è stato condiviso da tutte le classi coinvolte e poi proposto alla popolazione, durante un Open Day di sensibilizzazione ed informazione aperta al territorio.

Il percorso è stato schematizzato in questa mappa concettuale

Collaborazioni Per approfondire e consolidare le conoscenze i docenti si sono avvalsi del supporto

di esperti delle associazioni ed agenzie formative che da anni lavorano sul territorio nel campo dell’educazione ambientale:

• Consorzio LaMMA, per la formazione dei docenti, il materiale didattico utilizzato durante le lezioni, i percorsi riguardanti la fisica dell’atmosfera l previsioni meteo presso la propria sede.

• l’Ecoistituto delle Cerbaie, per le uscite e lo studio del territorio comunale, curate dal Dott. Massimiliano Petrolo (naturalista)

• Il Giardino Zoologico di Pistoia, per i percorsi sulla biodiversità

• UniCoop-Firenze per l’educazione al consumo consapevole

ANALISI DEL CLIMA

Istituto comprensivo statale Bartolomeo Sestini

Agliana - Pistoia

Meteo e clima

Un percorso sperimentale

di fisica per affrontare i concetti di

temperatura, pressione, umidità

ed arrivare alla interpretazione delle previsioni meteo.

L’osservazione diretta dei fenomeni atmosferici è stata supportata dalla costruzione di strumenti di misura (pluviometro), la raccolta e la registrazione su grafici di dati riguardanti temperatura, umidità e precipitazioni, il calcolo di valori medi, l'analisi ed il confronto con i report termometrici e pluviometrici disponibili sul sito del LaMMA, dando una dimensione storica al lavoro di indagine.

Il clima, i fenomeni meteorologici ed i cambiamenti in atto

Classe 5B

La visita didattica alla sede del LaMMa e le esperienze riguardanti la fisica dell'atmosfera hanno permesso una miglior comprensione dei fenomeni atmosferici e delle cause dei cambiamenti climatici in atto, anche grazie all’utilizzazione del materiale documentativo fornito agli insegnanti durante il corso di formazione organizzato dalla Regione Toscana lo scorso anno.

•Classe 5B

La realizzazione condivisa di mappe di sintesi e concettuali ha permesso di presentare organicamente le conoscenze acquisite, evidenziando le relazioni esistenti tra fenomeni meteorologici estremi, cause ed effetti del riscaldamento globale dell’atmosfera.

Classe 5B

Previsioni meteo: consorzio LaMMA

Visita al consorzio LaMMA e attività di PREVISORI PER UN GIORNO!!!! (Classi

3G-3F)

Effetto serra e cambiamenti climatici Negli ultimi anni Agliana è stata interessata da eventi climatici straordinari che hanno provocato danni economici consistenti: il 22 ottobre 2013 la Bure è esondata a causa di forti piogge; il 5 marzo 2015 un uragano ha abbattuto la maggior parte degli alberi della piana, provocando gravi danni ad edifici e serre. L’aumento dei gas serra nell’atmosfera causa un’accelerazione del ciclo dell’acqua, influenzando il clima e provocando fenomeni meteo estremi

 

Classe 5B

L’indagine statistica

L’indagine statistica sulle preconoscenze della popolazione di Agliana relativamente ai cambiamenti climatici è stata svolta in collaborazione ed elaborata da tutte le classi della scuola secondaria di primo grado. I grafici e i cartelloni sono stati realizzati dalla classe 3G.

Dall'elaborazione dei dati è emerso che il campione intervistato ha una conoscenza pressoché superficiale sulla questione dei cambiamenti climatici: si confonde meteo con clima e tempo; non c’è consapevolezza delle conseguenze ambientali del proprio stile di vita, né tantomeno la capacità di proporre stili di vita alternativi per rallentare il fenomeno in esame.

CONOSCENZA DEL TERRITORIO

Istituto comprensivo statale Bartolomeo Sestini

Agliana - Pistoia

La conoscenza del territorio, delle sue caratteristiche e fragilità, anche in relazione agli effetti dei cambiamenti climatici, è stato un elemento centrale per tutte le classi coinvolte nel percorso.

Le classi della scuola secondaria hanno effettuato uscite in diverse zone del territorio per effettuare monitoraggi ambientali sulla qualità dell'aria e sullo stato dei corsi d'acqua .

Quelle della scuola primaria si sono concentrate sull’evoluzione/antropizzazione, inquadrandole storicamente attraverso indagini ed interviste sul passato del paese, ed utilizzando una serie storica (1954/2013) di ortofoto del territorio comunale, per evidenziarne i cambiamenti e la progressiva perdita di terreni fertili, delle aree umide e degli habitat naturali.

Gli effetti delle attività umane sul territorio

Evoluzione del territorio di Agliana dal 1950 ai giorni nostri

Il territorio ha perso il carattere rurale che lo contraddistingueva: anche gli argini dei torrenti che costituiscono i confini naturali di Agliana sono stati rettificati e cementificati.

Tutte le classi implicate nel percorso hanno avuto modo di constatare come negli anni il territorio ha subito una progressiva urbanizzazione e cementificazione, con perdita di terreni coltivabili a favore di aree dedicate al vivaismo.

Classe 5B

Impermeabilizzazione del suolo

Le uscite sul territorio hanno permesso di constatare come la cementificazione del suolo ed il suo utilizzo nel vivaismo, ne hanno causato l’impermeabilizzazione; mentre l’uso intensivo di pesticidi ne ha ridotto la fertilità naturale, peggiorando notevolmente la qualità delle acque.

Classe 5B

L’errata gestione degli argini

Il territorio per la sua origine tende naturalmente a subire inondazioni. Negli ultimi anni il fenomeno si è ripetuto frequentemente anche a causa di una errata gestione degli argini dei torrenti. Alcune uscite sul territorio hanno permesso di osservare come deve essere l’argine di un torrente (l’Agna a Fognano) affinchè sia sano, che è possibile rinaturalizzare anche in città (il Bisenzio a Prato), confrontando le osservazioni con la Bure ad Agliana, nel punto dove c’è stata l’ultima esondazione. La rinaturalizzazione permette il recupero di aree verdi fruibili in città, la riqualificazione di aree cittadine e una maggior salute dei torrenti e dei loro argini. •in collaborazione con Ecoistituto delle Cerbaie

(Classe 1F)

Fonti di inquinamento ad Agliana Al termine di un percorso didattico sulle

trasformazioni chimiche e fisiche, abbiamo individuato per Agliana le principali fonti di inquinamento e successivamente elencato le possibili soluzioni per rallentare le conseguenze del nostro stile di vita.

In collaborazione con Ecoistituto delle Cerbaie

(classe 2G)

Le polveri sottili

I campioni presi nelle zone che nella cartina compaiono con i colori rosso o giallo (indice IAP di qualità scadente dell’aria) sono ricchi di polveri sottili (frequenza maggiore di 82%).

Ciò indica che il traffico veicolare ha sicuramente un ruolo importante nella degradazione della qualità dell’aria. La frequenza più bassa registrata (34%) corrisponde ad un’area risultata buona anche con il biomonitoraggio: la Carbolinga.

E’ stata fatta un’analisi qualitativa delle polveri sottili usando quadrati di carta di 10cm di lato, spalmati di glicerina per risultare appiccicosi. Ciascun alunno ha posizionato il quadrato sul davanzale della finestra per due giorni. Alla fine del periodo, usando una lente di ingrandimento, ha contato in quanti quadratini comparivano particelle di piccole dimensioni.

classe 1F

L’inquinamento dell’aria mediante bio indicatori (IAP)

La qualità dell’aria di Agliana è stata monitorata mediante licheni che sono stati presi come bioindicatori, con il metodo dello IAP. Dall’indagine è emerso che l’aria di Agliana è abbastanza inquinata, nonostante si tratti di un paese piccolo: sono degradate soprattutto le zone con un intenso traffico veicolare, ma inaspettatamente è degradata anche l’area della Muccaia, che è rurale, perché il monitoraggio è stato fatto nei pressi di un vivaio.

classi 1F-1G In collaborazione con Ecoistituto delle Cerbaie

Impatto dei consumi e degli stili di vita

Istituto comprensivo statale Bartolomeo Sestini

Agliana - Pistoia

L’insieme delle attività umane, il modo di vivere, di produrre e consumare, il nostro “stile di vita” rappresentano un tema centrale per affrontare i cambiamenti climatici, ipotizzando strategie, soluzioni, comportamenti per affrontarli e mitigarne gli effetti.

All’interno dei percorsi sono stati sviluppati ed approfonditi i concetti di impronta ecologica ed idrica, intesi come quantità di acqua/suolo/aria necessarie per rigenerare le risorse impiegate lungo il ciclo di vita di un prodotto, dalla produzione allo smaltimento.

L’ impronta idrica ed ecologica

L’ impronta idrica ed ecologica Tutte le classi hanno seguito percorsi che,

partendo dalla progettazione didattica prevista nell’anno, hanno portato alla conoscenza dell’ impronta idrica ed ecologica (utilizzazione di acqua/suolo/aria) di ogni bene di consumo e ogni comportamento umano.

• Gli alunni della scuola secondaria hanno costruito un improntometro, cioè uno strumento per mostrare in modo visivo la riduzione dell’ impronta ecologica adottando buone pratiche

• In classe sono stati utilizzati alcuni softwares del wwf, www.wwf.ch/it/attivi/vivere_meglio/impronta_ecologica/ e

www.improntawwf.it/carrello/ per rendersi conto in maniera semplice ma chiara di quale sia l’impatto sull’ambiente dei loro acquisti.

Gli studenti della scuola primaria si sono impegnati nella ricerca via web di informazioni e dati riguardanti l’impronta ecologica ed idrica da utilizzare nell’ Open Day di sensibilizzazione ed informazione.

La biodiversità e gli OGM

I ragazzi discutono in classe sui pro e i contro degli OGM sia per la salute umana, sia per la biodiversità ambientale.

Durante l’open day è stato organizzato un banco di prodotti sicuramente non OGM (perché etichettati) e altri non è specificati,, per far capire come sia difficile evitare i prodotti con OGM.

Nel nostro paese, infatti, non si possono produrre, ma si possono acquistare dall’estero e utilizzarli senza specificarlo nell’etichetta se la quantità non supera lo 0,5%.

Le regole per mangiare sano e sostenibile

Attraverso percorsi sull’educazione al consumo consapevole gli alunni hanno imparato l’importanza di un alimentazione variata (biodiversità a tavola) sia per la salute, sia per l’ambiente e come le scelte alimentari influiscono sui cambiamenti climatici.

(classi 2F, 2G, 3G)

Per ridurre i danni da inquinamento ad Agliana POTREMMO…

1. Rispettare le 4R: ripara, riusa, riduci, ricicla 2. Preferire i mezzi di trasporto pubblici a quelli privati 3. Ridurre il costo dei mezzi pubblici per favorirne il loro uso 4. Spostarsi preferibilmente a piedi o in bici 5. Preferire automobili a GPL o metano 6. Limitare il traffico nel centro cittadino nelle festività, come forma

di sensibilizzazione 7. Aumentare le piste ciclabili 8. Non gettare rifiuti a giro 9. Aumentare i cestini nei luoghi pubblici 10. Fare la raccolta differenziata porta a porta in modo corretto 11. Ridurre i rifiuti, limitando gli sprechi es. usare fogli di carta da

entrambi i lati 12. Aprire i rubinetti solo per il tempo necessario per la raccolta

dell’acqua 13. Tenere porte e finestre chiuse con il riscaldamento o il

condizionatore acceso 14. Tenere persiane e avvolgibili aperti in modo da poter usare più

possibile la luce naturale 15. Mantenere la temperatura interna delle nostre abitazioni a

18°C 16. Ridurre uso di diserbanti e concimi chimici, favorendo la lotta

biologica e concimi naturali 17. Reintrodurre piante dove è avvenuto un eccessivo

disboscamento 18. Proteggere aree naturali rimaste 19. Ridurre la cementificazione 20. Valorizzare il centro cittadino di Agliana

Il Decalogo delle buone pratiche

•Le dieci regole scritte nel decalogo sono state elaborate in classe e sono il frutto delle conoscenze acquisite: sono infatti semplici accorgimenti, alla portata di tutti, che però permettono di ridurre la produzione di CO2 e quindi l’effetto serra.

•E’ stato presentato, spiegato e distribuito ai partecipanti ed ai visitatori dell’open day

sui cambiamenti climatici.

Risultati ottenuti

La valutazione delle attività è stata effettuata sia in modo formale, attraverso prove riguardanti obiettivi di apprendimento previsti dalla programmazione didattica di ogni classe, ma soprattutto sul piano educativo e formativo, osservando il coinvolgimento degli studenti nei lavori di indagine, negli incontri con gli esperti, nelle uscite didattiche.

Anche la produzione di materiale documentativo ha permesso di valutare positivamente le conoscenze acquisite, le capacità di analizzare dati ed informazioni, di individuare collegamenti e relazioni di causa/effetto, di saper presentare i risultati delle indagini.

La buona affluenza di pubblico dell’open day, a cui ha partecipato anche l’amministrazione comunale, ha rappresentato un risultato molto positivo.

Il percorso si è rivelato ben strutturato per le classi dell’ultimo biennio della scuola primaria, che hanno potuto svolgerlo in tempi distesi, inserendolo adeguatamente nella programmazione scienze/geografia/matematica/tecnologia e informatica.

Nella scuola secondaria, in ogni classe i tempi sono stati più ristretti, per cui è auspicabile una maggiore collaborazione tra docenti di diverse discipline per poter affrontare gli argomenti in tempi più adeguati.

Nonostante tutto, durante il corso dell’anno, le docenti hanno notato un crescente coinvolgimento degli alunni ed una maggiore consapevolezza che hanno portato spontaneamente al cambio di alcune abitudini e ad una massiccia partecipazione loro e delle loro famiglie all’open day.

Docenti: Paola Palmerini, Tiziana Biagiotti, Stefano De Santis