Studio aperto

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ANALISI SIGLA STUDIO APERTO Il tg di Studio Aperto è indirizzato ad un pubblico giovane e si occupa prevalentemente di fatti di cronaca nera, di meteo e di gossip. Sia le immagini che i suoni riconducono ad essi e sono “adatti” ad un pubblico giovane. Vediamo in dettaglio: Le immagini hanno colori prevalentemente scuri e variano dal trasparente, al blu e a scale di nero. Questo indica probabilmente l’approccio oggettivo del tg alle notizie e alla trasparenza delle notizie che vengono trasmesse (un fatto comune con molti altri tg). L’edizione del tg appare verso la fine e sembra prendere forma da un fascio luminoso bianco. In tutto il video ci sono elementi che si muovono che danno un’idea di modernità, un’idea di tecnologia avanzata (forse per colpire meglio l’occhio del giovane). Verso la metà del video e fino alla fine, vengono sovrapposte molte immagini di persone in movimento che danno un’idea di dinamismo e velocità. Questo può rappresentare la velocità con cui vengono trasmesse le notizie e il lavoro che ci sta dietro. Per quasi tutta la durata del video sullo sfondo compaiono lettere che si muovono, ruotano e scorrono sullo schermo: sono la base delle parole, il mezzo attraverso le quali si forma la comunicazione. Per questo motivo può significare che il tg sia sempre in comunicazione con il mondo, che ci sia una sorta di connessione con tutto ciò che gli gira attorno. Questa idea è rafforzata anche da un’altra immagine, quella della Terra. Al centro dello schermo viene a formarsi una sfera formata solo da lettere e poi come da meridiani e paralleli (riferimento alla meteorologia) che ruota (l’idea della rotazione è data da un cambiamento di colore delle varie strisce, che vengono percorse da una sorta di fascio luminoso che da l’idea appunto di un movimento rotatorio). Ad un certo punto viene posta fra due parentesi rotonde e al loro interno compare il logo di Italia1 che si trasforma in quello di Studio Aperto.

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ANALISI SIGLA STUDIO APERTO

Il tg di Studio Aperto è indirizzato ad un pubblico giovane e si occupa prevalentemente di fatti di cronaca nera, di meteo e di gossip. Sia le immagini che i suoni riconducono ad

essi e sono “adatti” ad un pubblico giovane. Vediamo in dettaglio:

Le immagini hanno colori prevalentemente scuri e variano dal trasparente, al blu e a scale di nero. Questo indica probabilmente l’approccio oggettivo del tg alle notizie e alla trasparenza delle notizie che vengono trasmesse (un fatto comune con molti altri tg). L’edizione del tg appare verso la fine e sembra prendere forma da un fascio luminoso bianco. In tutto il video ci sono elementi che si muovono che danno un’idea di modernità, un’idea di tecnologia avanzata (forse per colpire meglio l’occhio del giovane).

Verso la metà del video e fino alla fine, vengono sovrapposte molte immagini di persone in movimento che danno un’idea di dinamismo e velocità. Questo può rappresentare la velocità con cui vengono trasmesse le notizie e il lavoro che ci sta dietro.

Per quasi tutta la durata del video sullo sfondo compaiono lettere che si muovono, ruotano e scorrono sullo schermo: sono la base delle parole, il mezzo attraverso le quali si forma la comunicazione. Per questo motivo può significare che il tg sia sempre in comunicazione con il mondo, che ci sia una sorta di connessione con tutto ciò che gli gira attorno.

Questa idea è rafforzata anche da un’altra immagine, quella della Terra. Al centro dello schermo viene a formarsi una sfera formata solo da lettere e poi come da meridiani e paralleli (riferimento alla meteorologia) che ruota (l’idea della rotazione è data da un cambiamento di colore delle varie strisce, che vengono percorse da una sorta di fascio luminoso che da l’idea appunto di un movimento rotatorio).

Ad un certo punto viene posta fra due parentesi rotonde e al loro interno compare il logo di Italia1 che si trasforma in quello di Studio Aperto.

Le parentesi tonde si trasformano nelle <> del logo del tg come a dire che il mondo “sta dentro” ad esso e che quindi il tg sa ogni cosa che accade nel mondo. Il logo appare

trasparente, poi diviene in rilievo e poi ancora bianco.

Il video si apre da una schermata nera in cui passa una striscia bianca che “si apre” dando vita alle immagini della sigla; il tutto si ripete al contrario alla fine del video dove tutto collassa in una linea bianca. Comincia come un flash e finisce come se si fosse

interrotta la connessione (come quando cade la luce e la televisione si spegne da sola).

Anche per quanto riguarda il suono vi sono molti elementi che vanno passo passo con le immagini trasmesse. Al primo ascolto immediatamente il suono da un’idea di agitazione, di tensione che sono adatti per introdurre la serietà delle notizie dato che si occupa soprattutto di cronaca nera. Ascoltandolo più volte però ci si accorge che da anche un senso di sicurezza e che il suono esce completamente dal banale: i suoni sono tutti tecnologici e digitali e sembrano provenire da tutte le direzioni, ti riempiono le orecchie (esatti per trasmettere qualcosa ai giovani). Questa tecnologia è anche sinonimo di professionalità di chi sta dietro al tg. Un altro dettaglio importante è quella sovrapposizione di voci; queste voci non pronunciano parole vere, ma emettono solo suoni che vengono sovrapposti e sembrano dare una sensazione di confusione, di rimbombo. Tante voci però possono anche indicare le voci che arrivano da tutti il mondo e quindi le tante notizie trasmesse, il tanto lavoro necessario per trasmetterle ed è come se tu stesso fossi dentro alla notizia. All’inizio quando compare la riga bianca, si sente come se ci fosse uno strappo o come qualcosa di elettrico. Alla fine del video, quando le immagini “collassano”, i suoni si fanno secchi e decisi e di nuovo si sente quel suono elettrico.