Stress da Lavoro Correlato
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Transcript of Stress da Lavoro Correlato
Percorso metodologico integrato
Docente Mazzoni Valeria
Va
Valutazione e gestione del rischio da stress lavoro correlato
Definizione di stress
Lo stress non è una malattia, ma una modalitàfisiologica di adattamento.
Selye lo definì come “sindrome generale di adattamento alle
sollecitazioni/richieste (stressor) dell’ambiente”, necessario alla
sopravvivenza e alla vita.
Lo stress, infatti, è la risposta complessa prodotta da un
soggetto, nell’interazione con l’ambiente.
15/12/2011 Valeria Mazzoni
Come gestire lo stress…
L’assenza assoluta di stress non sarebbe funzionale allasopravvivenza, in quanto significherebbe rigidità e nonadattamento alle situazioni e difficoltà quotidiana.
L’obiettivo non è quello di
eliminare lo stress,
ma di imparare come
gestirlo e usarlo a nostrofavore.
15/12/2011 Valeria Mazzoni
Definizioni di stress correlato al lavoro
“… lo stress non è una malattia, ma unasituazione di prolungata tensione che puòridurre l’efficienza sul lavoro e che puòdeterminare un cattivo stato di salute. Lostress lavoro correlato può essere causatoda fattori diversi come il contenuto dellavoro, l’eventuale inadeguatezza nellagestione dell’organizzazione del lavoro edell’ambiente di lavoro, carenze nellacomunicazione, ecc.” (Accordo QuadroEuropeo, 2008, art.3)
15/12/2011 Valeria Mazzoni
VALUTAZIONE PRELIMINARE(rilevazione di indicatori oggettivi e verificabili)
RISULTATO RIPORTATO nel DVR
ESITO POSITIVOESITO NEGATIVO
PREVISIONE DI PIANO DIMONITORAGGIO
PIANIFICAZIONE ed ADOZIONE di INTERVENTI
CORRETTIVI
VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA DELGI
INTERVENTI CORRETTIVI
ESEMPI
INTERVENTI: organizzativi, tecnici, procedurali, comunicativi, formativi
Se efficaci Se inefficaci
VALUTAZIONE APPROFONDITA(valutazione della percezione soggettiva)
15/12/2011 Valeria Mazzoni
Fase propedeutica
Costituzione del Gruppo di Gestione della Valutazione
A cui partecipano: dirigente ad hoc delegato dal datore di lavoro, in raccordo con preposti, RLS/RLST, RSPP, ASPP e MC, ove nominato, ha l’obiettivo di programmare e coordinare lo svolgimento dell’intero processo valutativo modulando il percorso anche in funzione degli esiti. La funzione chiave del Gruppo di Gestione della valutazione è quella di monitorare ed agevolare l’attuazione del programma attraverso:
- Pianificazione della procedura;
- Gestione della procedura;
- Promozione della procedura all’interno dell’azienda;
- Supervisione della procedura;
- Approvazione dei piani di azione;
- Elaborazione dei report di gestione
Si suggerisce di individuare, soprattutto nelle aziende medie e grandi, la figura del “Responsabile gestionale della procedura di valutazione”
15/12/2011 Valeria Mazzoni
Fase propedeutica
Sviluppo di una strategia comunicativa e di coinvolgimento del personale
E’ necessaria un’adeguata informazione diretta a tutti i lavoratori eun’adeguata formazione in relazione all’attività/ruolo che alcuni lavoratorio loro rappresentanti andranno a svolgere nel processo valutativo.
La formazione, sarà mirata ad un approfondimento della metodologiavalutativa che si andrà ad applicare.
15/12/2011 Valeria Mazzoni
Fase propedeutica
Sviluppo del piano di valutazione del rischioArticolazione del percorso metodologico individuato dallaCommissione Consultiva e del previsto coinvolgimento in diversimomenti, dei lavoratori o campioni degli stessi e/o dei lororappresentanti, anche in funzione del fatto che la valutazione delrischio da stress lavoro-correlato è un processo dinamico,sviluppato per fasi, con la previsione di step di verifica.
15/12/2011 Valeria Mazzoni
Fase preliminare
Rilevazione di “indicatori di rischio da stress lavoro –correlatooggettivi e verificabili e ove possibile numericamente apprezzabili”.
Mediante l’utilizzo e la compilazione del “questionario stress dalavoro – correlato” si indagano tre famiglie distinte:1) eventi sentinella (es. indici infortunistici, assenze per malattia,turnover, procedimenti e sanzioni, segnalazione del medicocompetente, specifiche e frequenti lamentele formalizzate da partedei lavoratori)2) fattori di contenuto del lavoro (es. ambiente di lavoro eattrezzature, carichi e ritmi di lavoro, orario di lavoro e turni,corrispondenza tra le competenze dei lavoratori e i requisitiprofessionali richiesti)3) fattori di contesto del lavoro (es. ruolo nell’ambitodell’organizzazione, autonomia decisionale e controllo, conflittiinterpersonali al lavoro, evoluzione e sviluppo di carriera,comunicazione)
15/12/2011 Valeria Mazzoni
Tabella dei livelli di rischio
LIVELLO DI RISCHIO NOTE
RISCHIO NON RILEVANTE ≤ 25% L’analisi degli indicatori non evidenzia particolari condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro
LIVELLO DI RISCHIO NOTE
RISCHIO MEDIO > 25% O ≤ 50% L’analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress
LIVELLO DI RISCHIO NOTE
RISCHIO ALTO L’analisi degli indicatori evidenzia una situazione di altro rischio stress lavoro- correlato tale da richiedere il ricorso ad azioni correttive immediate. Si adottano le azioni correttive corrispondenti alle criticità rilevate, successivamente va verificata l’efficacia degli interventi correttivi, in caso di inefficacia, si procede alla fase di valutazione approfondita.
15/12/2011 Valeria Mazzoni
Fase preliminare
Se la valutazione preliminare non rileva elementi di rischio dastress da lavoro-correlato e quindi, si conclude con un “esitonegativo”, tale risultato è riportato nel Documento diValutazione dei Rischi (DVR) con la previsione di un piano dimonitoraggio.
Nel caso in cui la valutazione preliminare abbia “esito positivo”,cioè emergano elementi di rischio “tali da richiedere il ricorsoad azioni correttive, si procede alla pianificazione ed adozionedegli opportuni interventi correttivi.
Se quest’ultimi si rilevano “inefficaci”, si passa alla valutazionesuccessiva, cosiddetta “valutazione approfondita”
15/12/2011 Valeria Mazzoni
Documento di valutazione dei rischi (DVR)
La valutazione del rischio da stress da lavoro –correlato deve essere adeguatamente documentata nel DVR.In particolare, vanno riportati:1) Le modalità di coinvolgimento dei lavoratori e RLS/RLST da parte del datore di lavoro;2) L’elenco dei soggetti coinvolti nel processo valutativo con l’indicazione del ruolo da ciascuno svolto;3) Le azioni di sensibilizzazione/informazione/formazione da effettuare e le modalità delle stesse;4) Il percorso metodologico utilizzato per la valutazione;5) La programmazione temporale delle varie attività di valutazione con l’indicazione del termine finale di espletamento delle stesse;6) Le modalità di individuazione dei gruppi omogenei di lavoratori7) Il report di analisi dei dati relativo alle diverse fasi del processo valutativo con l’esito valutativo emerso per ogni gruppo omogeneo;8) La pianificazione e l’adozione di eventuali interventi correttivi;9) La valutazione dell’efficacia degli interventi;10) Il piano di monitoraggio.
15/12/2011 Valeria Mazzoni
VALUTAZIONE APPROFONDITA(valutazione della percezione soggettiva)
Sulle famiglie di fattori/indicatori
indagatio
Nelle imprese fino a 5 lavoratori il datore di
lavoro PUO’ utilizzare modalità di valutazione con garanzia di coinvolgimento
diretto dei lavoratori nella ricerca di soluzioni e nella verifica della loro efficacia
(es. riunioni)
Questionari
Focus group
Interviste semi-strutturate
15/12/2011 Valeria Mazzoni
Strumenti per la valutazione approfondita
Questionari
Focus group
Interviste semistrutturate
15/12/2011 Valeria Mazzoni