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Texas hold'em poker

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  • 1

    Vincenzo Carchidi

    Affrontare con successo tutti i Tornei di Poker Sportivo

    Texas Holdem Strategy

    Gli accorgimenti essenziali per andare facilmente a premio Nel prezzo della presente pubblicazione sono gi compresi tutti i futuri aggiornamenti (con esclusione di eventuali edizioni cartacee), che saranno attuati in collaborazione con il blog http://sapervincere.blogspot.com/ e di volta in volta automaticamente inviati allindirizzo di posta elettronica di ogni singolo acquirente.

  • 2

    Premessa

    Questo e-book si rivolge a chi gi conosce le basi essenziali del Texas Holdem

    Poker ma non si sente ancora soddisfatto delle proprie performances e desidera, in

    particolare, mettere in pratica questa sua passione senza dover pagare pedaggio, ed

    anzi puntando subito a raccogliere frutti economici, anche importanti, dalla

    partecipazione ai vari tornei, con particolare riferimento a quelli che si svolgono on

    line.

    Probabilmente i pi esperti fra voi gi sanno alcune delle cose (ma probabilmente non

    tutte e forse non le pi importanti) riportate in questo e-book. Per coloro che si

    trovano in questa condizione comunque importante porsi la seguente domanda: Si,

    le conosco! Ma poi le applico davvero? Le applico sempre? Se la risposta non un

    s forte e deciso, vuol dire che gi bisogna intervenire su questo punto!

    Io per alcuni anni ho fatto (con un certo successo) il giocatore professionista di Black

    Jack, ed ho subito imparato a riconoscere i giocatori mediocri (non quelli scarsi, che

    sono la stragrande maggioranza e si individuano ad occhio nudo) in base a un

    semplice particolare: pensavano prima di decidere. Ma cosa c da pensare in un

    gioco in cui tutto codificato matematicamente, compresi i vari metodi di conteggio

    delle carte?

    Per il Poker non esattamente la stessa cosa: qui non giochi contro un Banco che

    subisce passivamente le tue puntate e le tue decisioni, ma contro avversari in carne e

    ossa che ragionano, provano emozioni, possono tradirsi o simulare, studiarti o essere

    studiati.

    La sola matematica, dunque, pu non essere sufficiente, ma rimane pur sempre

    necessaria e determinante! Illudersi di poter raggiungere buoni livelli prescindendo

  • 3

    da ci che codificato matematicamente pu rappresentare un atto di presunzione

    molto costoso.

    Beninteso, qui la matematica viene chiamata in causa davvero poco o nulla, ma

    sempre attiva e presente nella strategia generale e negli specifici consigli di gioco:

    non mi interessa volutamente fornirvi nozioni troppo sofisticate n farvi fare

    calcoli complessi. Mi basta evidenziare in maniera magari anche sommaria ma

    sempre concreta ed efficace le opportunit e le trappole di questo bellissimo

    gioco.

    In tal modo mi auguro che questa pubblicazione possa raggiungere senza difficolt il

    proprio obiettivo dichiarato: consentire a chiunque lo desideri di cimentarsi con esiti

    soddisfacenti in qualsiasi torneo di Poker Sportivo, senza dover fare necessariamente

    riferimento ad ambizioni da campione.

    Per arrivare ai massimi traguardi occorre dedicare tempo ed energie a profusione (e

    non tutti ne hanno la voglia o la possibilit); invece per giocare con profitto (a volte

    anche con ottimo profitto!) basta essere rigorosi (molto rigorosi) nellapplicazione di

    alcune semplici regole che ho cercato di sintetizzare in questa pubblicazione.

    Naturalmente molto probabile che restino fuori da questa prima edizione molti

    argomenti importanti che meriteranno di essere aggiunti alla trattazione, ed proprio

    per questo che ho voluto proporre la mia Texas Holdem Strategy in forma dinamica,

    attraverso un coordinamento con il blog http://sapervincere.blogspot.com/, da cui

    scaturiranno, sulla base dei commenti e delle discussioni proposte dagli stessi lettori,

    tutti gli elementi per un aggiornamento continuo e gratuito di questo testo (che si

    realizzer attraverso linvio automatico e periodico allindirizzo di posta elettronica

    di ogni singolo lettore).

  • 4

    Unaltra cosa importante: lefficacia di questo e-book garantita (per lo meno nei

    limiti dellobiettivo minimo delle buone prestazioni nei tornei) a patto che i

    suggerimenti vengano posti veramente in atto e che ogni partita venga affrontata con

    umilt, concentrazione e un po di inevitabile cinismo: siamo in guerra e dobbiamo

    comportarci di conseguenza. Se lo dimentichiamo anche per un solo minuto tutti i

    nostri sforzi rischiano di essere vanificati

  • 5

    Senza emozioni e senza fortuna

    Partiamo da un presupposto fondamentale: il Texas Holdem un gioco di abilit e

    non di fortuna, anche se lincidenza di fattori casuali pu essere almeno sulla breve

    distanza assolutamente decisiva.

    Lavorando in questottica sappiamo perci che lobiettivo di chi intende affrontare

    professionalmente questa disciplina deve essere quello di cercare sempre di ridurre al

    minimo lincidenza dei fattori di disturbo, quelli che pi pesantemente possono

    interferire con il buon esito di un gioco tecnico, basato sul calcolo matematico delle

    probabilit e, soprattutto, sulla capacit di leggere le singole mani e, prima ancora,

    la partita.

    Personalmente preferisco di gran lunga il gioco on line, perch non mi ritengo abile

    n a contenere le mie emozioni n a decodificare le emozioni altrui. E si tratta di cose

    che, a mio avviso, non si imparano n si insegnano: pur avendo fatto studi piuttosto

    approfonditi di psicologia non sono dotato di quel fiuto istintivo che permette a

    taluni di capire lavversario. Chi possiede questo importante valore aggiunto ha,

    chiaramente, una marcia in pi, ma ai fini del Poker on line i comportamenti da

    interpretare sono talmente pochi e stereotipati da non richiedere particolari attitudini.

    Ci non vuol dire che nellambito del gioco on line non occorra fare bene i conti con

    le emozioni, e soprattutto con le proprie emozioni. Molti giocatori altrimenti abili e

    preparati perdono alcune partite importanti per la curiosit di vedere il punto che ha

    in mano lavversario, per la voglia di rifarsi dopo una mano andata male, per la

    voglia di strafare quando il gioco sembra essere favorevole, per vendicarsi di un

    bluff subito e per mille altre ragioni che non hanno alcun senso ai fini di un gioco

    razionale e scientifico.

  • 6

    Pertanto il primo proposito di chi vuole imparare a giocare con profitto deve essere

    quello di mettere al bando le emozioni e concentrarsi solo sullobiettivo: pensare

    intensamente a quanto possa essere importante mettere su una vera e propria

    attivit basata su un gioco divertente e redditizio come il Texas Holdem Poker.

    Detto cos, questo potrebbe sembrare un consiglio talmente vago e generico da

    apparire addirittura banale. Eppure ripeto siete davvero sicuri di mettere davvero

    (e sempre) in pratica questa condotta? E siete consapevoli che qualunque defaillance

    di questo tipo pu bastare a compromettere lesito di un intero torneo?

    Ma torniamo a noi. E visto che il nostro obiettivo quello di impostare un gioco

    molto tecnico (e magari a volte anche un po noioso ma ci si abitua subito, man

    mano che arrivano i risultati concreti) su quel terreno che noi dobbiamo portare

    costantemente le nostre partite.

    Le emozioni non contano, dicevamo. Nessuna emozione. Nemmeno quella relativa

    alle carte che danno una buona impressione, ma che il calcolo delle probabilit

    consiglia di non giocare. Nemmeno quella relativa alla stizza di non aver giocato una

    mano che invece si sarebbe vinta seguendo il proprio istinto anzich la regola:

    questo tipo di recriminazione molto frequente e comune, ma dovuto solamente a

    una nostra distorsione percettiva, in quanto noi tendiamo a ricordare le poche mani in

    cui avremmo vinto contravvenendo alle indicazioni del calcolo probabilistico e a

    dimenticare le molte mani in cui invece avremmo perso.

    Proprio questo concetto deve essere chiaro: anche una mano in cui si hanno notevoli

    probabilit pu essere persa, e anche una mano in cui le possibilit sono minime pu

    essere vinta, ma questo non vuol dire che convenga giocare le mani svantaggiose e

    saltare quelle favorevoli. N che tutte le mani siano uguali: come vedremo proprio

  • 7

    nella scelta oculata delle mani da giocare risiede il cardine di ogni buona strategia

    vincente.

    Ma il punto fondamentale questo: per valorizzare al meglio la tecnica necessario,

    oltre che eliminare le emozioni, ridurre quanto pi possibile il fattore fortuna, che

    nel Texas Holdem non pu mai essere eliminato completamente, ma di sicuro pu

    essere tenuto a freno.

    Il principio (matematico) da cui dobbiamo partire questo: sui fenomeni isolati

    lincidenza dei fattori casuali molto pi accentuato che sui fenomeni ripetuti. Il

    riferimento alla tanto abusata legge dei grandi numeri ancora una volta improprio,

    ma possiamo capirci facilmente se diciamo che in una singola mano di Poker anche

    una giocata fatta male pu avere una probabilit di successo relativamente elevata,

    ma in una sequenza di 1.000 tornei chi avr giocato bene sar vincente e chi avr

    giocato male non avr alcuna possibilit di scampo

  • 8

    La scelta dei tornei

    Coerentemente con quanto stato appena esposto, il massimo contenimento del

    fattore fortuna lo si ottiene agendo su una visuale meno ristretta di quella che

    riguarda una singola mano, o addirittura una singola scelta.

    A tal proposito trovo strano che esistano molti manuali e corsi di Texas Holdem che

    offrono suggerimenti, spesso assai pregiati, per la conduzione delle singole giocate e

    pochi riferimenti, invece, alle strategie generali, che a mio avviso dovrebbero essere

    pi importanti e comunque preliminari.

    In questo e-book, al contrario, prima di considerare la strategia delle singole mani,

    voglio aiutarvi a valutare quella generale per la partita e, prima ancora, quella della

    gestione del gruzzoletto che vorrete dedicare ai tornei di Poker Sportivo.

    Premesso che io non credo molto nelle esercitazioni che vengono effettuate sui tavoli

    gratuiti (sia perch frequentate esclusivamente da principianti che commettono

    errori mostruosi, sia perch il gratis favorisce delle condotte di gioco alquanto

    spregiudicate, e comunque diverse da quelle adottate nelle room a pagamento), fin

    troppo ovvio che consiglio comunque di partire volando basso, e quindi da tornei

    che presentano una tassa di iscrizione (buy in) non superiore ai 3.

    Contrariamente a quanto si crede, questo tipo di tornei non frequentato soltanto da

    principianti e giocatori di basso livello, ma anche da persone (soprattutto giovani

    studenti) che non possono permettersi rischi eccessivi, e che comunque gradiscono

    anche la presenza di avversari pi scarsi, dai quali possono imparare di meno ma

    trarre maggior profitto.

  • 9

    Da tenere presente che un giocatore serio per iniziare unesperienza professionale

    su un tavolo da 3 deve avere a disposizione un capitale complessivo di almeno 30

    (c chi dice 300, ma con gli ulteriori accorgimenti che sto per suggerire i 30

    dovrebbero essere pi che sufficienti se si ben certi di conoscere e applicare bene le

    strategie di base), e queste cifre per un ragazzo sono normalmente significative.

    Questo primo accorgimento (la suddivisone del capitale complessivo in almeno 10

    parti) gi un primo antidoto contro lelemento fortuna che, come si diceva, incide

    pi su una mano che su una partita e, analogamente, pi su una partita che su dieci

    partite.

    Ma la scelta immediatamente successiva (o complementare) deve coinvolgere anche

    il tipo di torneo. Alla luce dello stesso ragionamento (diluire il pi possibile le

    situazioni per far s che il fattore tecnico prevalga su quello casuale), evidente che

    conviene preferire i tornei programmati a quelli di tipo sit and go, e che fra i tornei

    programmati conviene scegliere almeno allinizio quelli in cui vengono assegnati

    molti premi: nella nostra strategia, come gi anticipato e come meglio vedremo pi

    avanti, lobiettivo prioritario deve essere quello di andare a premio (a diventare

    campioni potremo pensarci pi in l!), e quindi chiaro che questo tipo di

    impostazione favorir il nostro modo di procedere e verosimilmente finanzier in

    modo pi costante le partecipazioni successive.

    I consigli che vi ho appena elargito riguardano specificamente il Poker Sportivo,

    ossia quello basato sui tornei, che prevedono una certa quota di iscrizione e poi una

    certa lista di premi, a volte anche molto ricchi e/o numerosi. E il Poker Sportivo

    diverso da quello Cash: qui non ci sono rischi economici non calcolati, n aspettative

    superiori a quelle (comunque generalmente interessanti) previste dalla lista dei premi;

    qui ci che pi conta , appunto, andare a premio, in quanto essere nella lista dei

  • 10

    premiati significa comunque aver realizzato un profitto; se poi si riesce (e ci si

    riuscir sempre pi spesso) a fare di meglio tutto di guadagnato.

    Basti tener conto del fatto che in alcuni tornei (come quelli Due a zero, che per

    fanno parte delle formule Sit and Go: io amo in particolare quelli con 6 concorrenti

    e 3 premiati) va a premio la met dei giocatori iscritti, e che allinterno delle

    posizioni vincenti non conta la graduatoria, nel senso che il premio lo stesso sia per

    il 1 che per il 2 che per il 3 qualificato.

    Un altro tipo di torneo che trovo particolarmente consigliato per chi vuole esercitarsi

    a basso prezzo ma con premi veri quello che mette in palio il biglietto di

    ingresso per un altro torneo pi importante, dove il buy in per molto costoso e

    quindi conviene procurarselo, appunto, giocando pochi euro su un torneo-satellite

    ( questo il nome che viene comunemente dato, appunto, a quelle partite che mettono

    in palio uno o pi ticket di ingresso a manifestazioni pi prestigiose e pi ricche!).

  • 11

    La strategia della partita

    Come si diceva, il primo e fondamentale obiettivo per chiunque partecipi a un torneo

    dovrebbe essere quello resistere, resistere e resistere, ossia fare di tutto per rimanere

    in gioco il pi a lungo possibile, lasciando che gli altri avversari si eliminino a

    vicenda, risparmiandoci cos rischi e fatiche inutili.

    Lesperienza fra laltro ci insegna che per vincere a Poker bisogna soprattutto saper

    lasciare: laudacia difficilmente premiante, soprattutto nei tornei pi impegnativi.

    Per cui, estremizzando il concetto, bisognerebbe soltanto passare, passare e passare

    confidando in qualche isolatissima mano eccellente e rinunciando a tutte le altre,

    con la speranza che siano gli altri a fare per noi il lavoro sporco.

    Sarebbe bello tutto questo, ma non lo si pu fare allinfinito, in quanto gli avversari di

    volta in volta esclusi dalla partita lasciano le proprie chips ai vincitori, che quindi si

    rinforzano ed acquisiscono un vantaggio crescente nei nostri riguardi; senza contare

    che il progressivo incremento delle puntate obbligatorie (buio, contro buio ed

    eventuale ante) finirebbe prima o poi per prosciugare tutte le nostre riserve.

    Insomma bisogna scegliere le mani per giocare, ed questo il compito pi importante

    (almeno in questa fase) per il vero giocatore di Texas Holdem.

    Tanto per farvi capire bene cosa penso io a riguardo, vi dico che io generalmente mi

    faccio un brutto giudizio (ed ho quasi sempre ragione) di quei giocatori che vincono

    (o si vantano di vincere) troppe mani. Aggiudicarsi le giocate con eccessiva

    frequenza solitamente non affatto un indizio di bravura, dal momento che

    implicitamente si afferma di prendere parte attivamente a troppe mani. E questo un

    gravissimo errore, almeno nel Poker Sportivo!

  • 12

    Vi faccio notare, infatti, che in questo gioco non vi simmetria fra una mano vinta e

    una mano persa, nel senso che la prima pu non essere rilevante ai fini dellesito

    finale (specie se avviene nella prima frazione della partita, quando ancora lincidenza

    di buio e contro buio minima), laddove potrebbe bastare una sola mano persa per

    uscire definitivamente dal gioco.

    E voglio ricordarvi che una singola mano pu essere persa per pura e semplice

    sfortuna anche contro lavversario pi scarso del mondo. Noi che intendiamo

    ridurre al minimo lincidenza del fattore fortuna (in questo caso fortuna altrui)

    non dobbiamo commettere lerrore di esporci con frequenza al rischio di rilanci e All

    In imbarazzanti. Il nostro interesse quello di prendere parte a POCHE MANI,

    FORTI e BEN SFRUTTATE e di evitare quanto pi possibile il rischio di inutili e

    pericolose complicazioni.

    Nel seguito del presente e-book vi presenter una tabella molto semplice, piuttosto

    diversa rispetto a quelle che potrete trovare gratuitamente su tanti siti dedicati al

    Texas Holdem (vi consiglio, a riguardo, di consultare Google alla voce Texas

    Holdem Probabilit), in quanto volutamente meno precisa e pi prudente.

    Come accennavo, infatti, il Poker non pu essere giocato meccanicamente come il

    Black Jack, in quanto tutta una serie di indizi legati allo svolgimento della mano, ai

    tempi di reazione dellavversario, al tipo di gioco di chi ci sta di fronte trasforma le

    probabilit assolute della matematica in probabilit assolutamente condizionate,

    che vietato ignorare ma che non bisogna neanche sopravvalutare fino

    allesasperazione.

    Ecco perch, a mio parere, saranno tante le situazioni in cui potrebbe prevalere

    lincertezza. E nellindecisione, il mio consiglio quello di preferire sempre la

    condotta pi prudente: lasciare una mano che si sarebbe vinta pu creare rammarico

  • 13

    (ingiustificato), ma invischiarsi in una mano perdente normalmente assai

    pericoloso. Anche perch oltre alle chips che si puntano direttamente per la prima

    chiamata se ne potrebbero aggiungere altre (anche tante, magari fino all All In)

    derivanti dallinsana tentazione di seguire il piatto fino alla fine.

    C da dire che non tutte le situazioni sono uguali: se di fronte abbiamo un avversario

    che ha molte meno chips di noi, sappiamo gi in partenza che non potremo farci male

    pi di tanto, e quindi possiamo osare un po di pi. Per contro, se ormai siamo quasi

    spacciati in quanto la nostra dotazione quasi esaurita e i bui incalzano a ritmo

    crescente, pu valere la pena di tentare il tutto per tutto. Ma ricordate sempre che

    nelle situazioni di normalit meglio correre il rischio di un mancato incasso che

    quello di una rovinosa perdita.

    Devo confessare che in fin dei conti rispetto molto quei giocatori (ce n pi di uno)

    che si sottopongono a un lungo (e suppongo volontario) Sit Out iniziale, ossia che

    non si siedono al tavolo prima che si sia esaurita la fase preliminare.

    Forse questa scelta un po eccessiva, ma se rappresenta un modo per sottrarsi a

    basso prezzo alle emozioni negative, ben venga. Specie nei tornei dove si parte con

    dei bui irrisori che, per definizione, portano a rischiare molto anche per piatti molto

    scarni, non ha infatti molto senso cimentarsi ad inseguire delle mani che poi

    potrebbero facilmente rivelarsi inconsistenti, e che nondimeno espongono al rischio

    di un beffardo colpo di sfortuna capace magari di chiudere i giochi prima ancora

    che si siano veramente aperti.

    Insomma, se proprio dobbiamo essere costretti a sottostare in qualche misura alla

    fortuna, credo sia comunque saggio cercare di aspettare la fine, dopo aver resistito (ed

    essere magari andati a premio) con tattiche prudenti e difensive.

  • 14

    Le mani da giocare

    Il vero pericolo, le classiche mine vaganti, sono gli All-In, di cui in molti tavoli

    (specie in quelli dilettantistici) si tende ad abusare: ricordiamo che un solo All-In

    andato male pu essere sufficiente a comportare luscita da un torneo

    La possibilit che un All In possa andare male, sia pure fortunosamente, viene spesso

    sottovalutata. Eppure anche la situazione in assoluto pi favorevole (coppia di Assi in

    pre-flop giocata contro un solo avversario) presenta circa un 20% di probabilit

    matematica di perdere la mano. Per rendersi conto del pericolo bisogna pensare che

    facendo due tentativi anzich uno, la probabilit di essere battuti sale circa al 35%, e

    facendo tre tentativi si arriva intorno al 50%. Quindi se noi nel corso di una partita

    facciamo 3 All In, anche con le migliori carte possibili e contro un solo avversario,

    comunque abbiamo una probabilit su due di perderne almeno una e magari di

    vanificare cos ogni nostra speranza di successo.

    Daltronde evidente che pi mani giochiamo e pi esposti risultiamo alla possibilit

    di un All In (o comunque di un rilancio tale da metterci in seria difficolt), e quindi si

    torna al concetto iniziale: partecipare soltanto a mani selezionate, ed evitare quelle

    in cui le nostre probabilit oggettive di successo non siano adeguate a contrastare in

    modo adeguato la pesantezza del rischio.

    Tante volte non si riflette abbastanza su quella che dovrebbe essere la considerazione

    pi ovvia ed immediata: le mani pi probabili sono anche quelle in cui si pu vincere

    di pi: perch giocare le altre?

    Ci sono dei giochi (ad esempio le scommesse sul calcio) in cui un dato evento

    premiato con una vincita pi alta in quanto meno probabile. Nel nostro caso invece

    non cos, per cui scegliere le mani pi probabili doppiamente vantaggioso.

  • 15

    La tabella presentata nella pagina precedente frutto, come dicevo, di una mia

    personale rielaborazione di quelle che sono le probabilit oggettive nella fase di pre-

    fold. Il motivo di questo ritocco (a mio avviso sostanziale) si collega strettamente

    con laccennata impostazione strategica di tipo prevalentemente difensivo, ma non

    rinunciatario.

    Ho tenuto comunque a mettere bene in evidenza limportanza della posizione al

    tavolo, anche se per esigenze di semplicit, e comunque nello spirito con cui

    portato avanti tutto il discorso non ho voluto scendere nel dettaglio del numero dei

    giocatori e quindi dellesatta e rigorosa interpretazione dei suggerimenti operativi.

    Quindi parlo di primi posti, posizioni intermedie e ultimi posti: tutti parametri che,

    ovviamente, variano in base al numero dei giocatori presenti al tavolo.

    E comunque parlo di probabilit matematiche pure, ancorch rimodellate, ma la

    mia insistenza a riguardo non deve essere fraintesa: io non mi aspetto che a seguire i

    miei consigli ci siano degli automi incapaci di aggiungere le proprie valutazioni, e

    quindi in grado soltanto di applicare passivamente le mie tabelle. Ci che io spero

    che queste rappresentino una bussola importante, anzi fondamentale, per la corretta

    valutazione di situazioni asettiche e, in quanto tali, diverse da quelle assai pi

    variegate con cui ci confrontiamo nella realt.

    E ho ritenuto opportuno, in questa prima fase, concentrarmi soprattutto sul flop, ossia

    sulla scopertura delle prime 3 carte comuni, quelle che in buona parte decidono

    lesito delle partite.

    In linea di massima, infatti, non conviene quasi mai contrastare la prima sentenza,

    quella che si intuisce, appunto, dopo la scopertura del flop. A proposito del quale

  • 16

    voglio comunque sintetizzare ulteriormente alcuni consigli di massima, collegati,

    come di consueto, alla posizione al tavolo.

    Nei primi due posti il rilancio consigliato solo con coppia di Assi o di Re, ovvero

    con A e K dello stesso seme. Se siamo in piccolo buio ci adeguiamo (senza

    rilanciare) al grande buio con coppia minima di 10, con A e K, anche di seme

    diverso, o con A e Q dello stesso seme. Altrimenti non lasciamoci tentare.

    Nelle posizioni intermedie si rilancia con coppie di 10 o superiori, con A e K, oppure

    A e K dello stesso seme, mentre per chiamare basta una coppia di 8 o di 9, o un A

    con 10 dello stesso seme, con K e Q, oppure con Q e J (anche di seme diverso).

    Nelle ultime posizioni in linea di massima si gioca con qualunque coppia, con Asso e

    unaltra qualunque carta dello stesso seme, con K e Q oppure Q e J dello stesso seme;

    con i punteggi superiori si rilancia. Occorre poi tenere in particolare considerazione i

    4/5 di colore o di scala.

  • 17

    Giocare bene le proprie carte ed anche quelle altrui!

    Proprio perch ho calorosamente consigliato di partecipare a poche mani selezionate

    ho il dovere di dire che queste mani devono assolutamente essere sfruttate fino in

    fondo: allo stesso modo con cui ho insistito sul fatto che le opportunit positive

    devono essere diluite quanto pi possibile, mi trovo adesso a precisare che quella

    componente inevitabile di rischio fatale che insita in quasi tutti i tornei di Texas

    Holdem assolutamente da concentrare in pochi colpi.

    Insomma, dopo essere stati capaci di attendere magari per ore una combinazione

    particolarmente favorevole, sappiate che dovete spremerla fino alla fine, senza aver

    pi tentennamenti o paure (salvo che non si verifichino cambiamenti oggettivi e

    decisivi nella situazione di gioco).

    La nostra strategia principale , come gi visto, basata soprattutto sul flop, ossia sulla

    fase chiaramente pi importante di ogni singola mano. Ma con questo non voglio

    certo dire che le fasi successive non esistano affatto.

    Se le prime 3 carte comuni non vi hanno favorito, ci non vuol dire che siete fuori dal

    gioco. In fin dei conti probabile che non abbiano favorito neanche i vostri avversari.

    E se c questa possibilit, continuate a dimostrare sicurezza: potrebbe tornarvi

    comunque molto utile.

    Per contro valutate bene i possibili incastri degli avversari: attenzione in particolare a

    scale e colori, che sono spesso i nemici pi insidiosi e meno immediatamente visibili.

    Occhio, infine, ad alcune opportunit che incredibile ma vero! a volte capitano

    anche nei tornei che presentano un buy in impegnativo (e che quindi in teoria

    presupporrebbero un discreto livello tecnico): dopo la scopertura di tutte le cinque

  • 18

    carte comuni pu verificarsi una condizione di vincita matematica (lavversario non

    pu avere n scala, n colore, n altre combinazioni superiori al punto che avete in

    mano. Inutile dire che in casi come questi occorre abbandonare ogni scrupolo e

    spolpare la vittima di turno come lei avrebbe fatto con voi!

  • 19

    Le Tabelle Strategiche per i tornei di Texas Holdem Le tabelle che seguono rappresentano una rielaborazione schematica (e funzionale) della probabilit matematica oggettiva relativa alla fase di pre-flop e dei conseguenti consigli di gioco. In particolare, la TABELLA 1 risulta ottimale per un gioco lento e prudente, e quindi riduce gli interventi del giocatore selezionando (per la chiamata o per il rilancio, secondo quanto specificato) soltanto le mani particolarmente favorevoli e scartando tutte le altre. Lapplicazione di questo tipo di strategia assolutamente raccomandata in tutte le normali fasi di gioco. La TABELLA 2, invece, deve essere adottata come riferimento per un gioco veloce e aggressivo, consigliato soltanto nelle occasioni in cui fosse necessario intervenire per evitare lerosione definitiva delle chips disponibili.

    TABELLA 1

    PRE-FLOP: Fasi LENTE Posizioni iniziali Posizioni intermedie Posizioni finali

    Coppia di Assi Rilancio Rilancio Rilancio Coppia di Re Rilancio Rilancio Rilancio Coppia di Donne Chiamata Rilancio Rilancio Coppia di Fanti Chiamata Rilancio Rilancio Coppia di 10 Chiamata Chiamata Rilancio Coppia di 9 Chiamata Chiamata Coppia di 8 Chiamata Chiamata Altre coppie Chiamata A K stesso colore Rilancio Rilancio Rilancio A Q stesso colore Chiamata Rilancio Rilancio A J stesso colore Rilancio Rilancio A 10 stesso colore Chiamata Rilancio A con altra carta stesso colore Chiamata K Q stesso colore Chiamata Chiamata Chiamata K J stesso colore Chiamata Q J stesso colore Chiamata Chiamata Q 10 stesso colore Chiamata A K Chiamata Chiamata Rilancio A Q Chiamata A J Chiamata K Q Chiamata Chiamata Q J Chiamata Chiamata

  • 20

    TABELLA 2

    PRE-FLOP: Fasi VELOCI Posizioni iniziali Posizioni intermedie Posizioni finali

    Coppia di Assi Rilancio Rilancio Rilancio Coppia di Re Rilancio Rilancio Rilancio Coppia di Donne Rilancio Rilancio Rilancio Coppia di Fanti Chiamata Rilancio Rilancio Coppia di 10 Chiamata Rilancio Rilancio Coppia di 9 Chiamata Chiamata Rilancio Coppia di 8 Chiamata Chiamata Rilancio Altre coppie Chiamata Chiamata A K stesso colore Rilancio Rilancio Rilancio A Q stesso colore Rilancio Rilancio Rilancio A J stesso colore Chiamata Rilancio Rilancio A 10 stesso colore Chiamata Rilancio Rilancio A con altra carta stesso colore Chiamata Chiamata Rilancio K Q stesso colore Rilancio Rilancio Rilancio K J stesso colore Chiamata Rilancio Rilancio K 10 stesso colore Chiamata Rilancio K con altra carta stesso colore Chiamata Chiamata Q J stesso colore Chiamata Rilancio Rilancio Q 10 stesso colore Chiamata Chiamata J 10 stesso colore Chiamata Chiamata A K Rilancio Rilancio Rilancio A Q Chiamata Rilancio Rilancio A J Chiamata Chiamata Rilancio A 10 Chiamata Chiamata A con altra carta colore diverso Chiamata K Q Chiamata Chiamata Rilancio K J Chiamata Chiamata K 10 Chiamata Q J Chiamata Chiamata

    Come si evince dallo schema, le mosse da fare a parit di pocket cards dipendono molto dalla posizione occupata sul tavolo. Sia le fasi di gioco che le posizioni data lestrema variabilit delle situazioni - rappresentano riferimenti volutamente orientativi a cui la sensibilit del giocatore dovr contribuire per lottenimento di un risultato ottimale. Ad integrazione delle presenti Tabelle Strategiche si raccomanda la lettura dellebook Texas Holdem Strategy presentato sul sito-blog www.sapervincere.blogspot.com.