strada bianca - Marsilio Editori

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LA STAMPA SABATO 3 GIUGNO 2017 . IX Omaggio al racconto, un genere oggi non così in auge. A farne l’elogio, nel Festival della lettura, sedici autori, da Giorgio Fontana a Alessandro Perissinotto, da Donatella Di Pietrantonio a Elena Varvello, da Nadia Terranova a Paolo Cognetti. Con la partecipazione straordinaria delle short stories di Lucia Berlin (autrice di La donna che scriveva racconti, Bollati Boringhieri), lette da Francesca Brizzolara. Fra gli autori ospiti di «La grande invasione», manifestazione a cura di Marco Cassini e Gianmario Pilo, affiancati da Lucia Panzieri, lo svedese Fredrik Sjoberg , l’americana Elisa Albert e la francese Annie Ernaux. All’ombra delle rosse torri presentano i loro nuovi romanzi. Rispettivamente, di Sjoberg, L’arte della fuga (Iperborea), di Elisa Albert Baby blues (Marsilio), di Annie Ernaux Memoria di ragazza (L’orma), presentata da Marco Missiroli. E, con loro, Ali Smith, Alexandra Kleeman e Iana Jufesa. Dalla «grande» alla «piccola invasione», spettacoli, letture e laboratori per i bambini, con Emanuela Bissolati che racconta il progetto del «Museo nomade», storie mai ferme. E Andrea Valente con il racconto dell’universo «Big Bang Boh». E Stefano Bordiglioni con Storie, canzoni, filastrocche. Tra gli appuntamenti tradizionali del Festival, «La nostra carriera di lettori», i libri che hanno formato questo e quello scrittore, da Domenico Starnone a Valeria Parrella, da Nicola Lagioia, direttore del Salone del Libro di Torino, a Marcello Fois, a Diego De Silva. Fra le novità del 2017, la sezione saggistica (con Luciano Canfora, Francesco Paolo De Ceglia, Gianni Passavini, Mario Desiati). La «colonna sonora»: Nada e, per il concerto finale, il gruppo emergente Gomma. www.lagrandeinvasione.it Fotografia LaChapelle Eden e industrie Un centrifugato della carriera di del fotografo americano David LaChapelle permette di vedere tanto lavori «classici», entrati ormai nelle icone di fine ’900, quanto lavori recenti come l’anteprima mondiale di New World, una nuova serie realizzata negli ultimi quattro anni. Sono 11 fotografie che vedono il ritorno alla figura umana e ROCCO MOLITERNI che ruotano attorno a temi come il paradiso e le rappresentazioni della gioia, della natura, dell’anima. Ma forse più interessanti sono i llavori della serie «Gas Station and Land Scape», nelle quali il Peter Pan della fotografia ricostruisce in maniera sorprendente modelli di impianti petroliferi e stazioni di rifornimento in scala, attraverso materiali riciclati, come cartoni delle uova, schede madri per computer, bigodini, cannucce e altro. Esagerando un po si potrebbe definire una serie tra Sironi e Hopper. A VENEZIA Lost+Found è il titolo della mostra ai Tre Oci del fotografo David LaChapelle Fino al 10 settembre Creatività I suoni country degli under 25 In fondo, è come puntare al Matadero di Madrid o a La Friche di Marsiglia: trasformare il fascinoso teatro India di Roma in un centro di arti contemporanee. Il Teatro di Roma ci prova con Dominio Pubblico, festival della creatività Under 25 in perenne dicotomia tra arte e prosa, musica e danza, workshop e incontri. Tanti MICHELA T AMBURRINO gli ospiti che condividono. C’è la graphic journalist tunisina Takoua Ben Mohamed, figlia di un rifugiato politico, in Italia da 8 anni, che oggi e domani terrà un laboratorio. Da non perdere questa sera il concerto di Keet & Moore uniti dalla passione per il country. Dicono gli organizzatori: «Quello che sembra emergere con forza è la natura comunitaria di un processo che mette al centro la partecipazione attiva di spettatori consapevoli». L’ingresso agli spettacoli è gratuito. A ROMA «Dominio pubblico», al Teatro India, festival della creatività under 25. Prosa, danza, musica, arte (oggi e domani) Festival della lettura Una grande invasione di racconti, arte, saggi BRUNO QUARANTA A IVREA «La grande invasione 2017», festival della lettura. Incontri, laboratori, spettacoli, mostra. Fino a domani Icone Totò, un baule colmo di magie Eccolo Totò, uno e trino come il Santissimo. E in effetti divino è diventato, come fanno capire i tanti in devota adorazione dinanzi ai frak, alle giacchette, al costume di Pinocchio, ai disegni con cui Fellini, Pasolini e Scola interpretarono «Totò genio». Siamo nel dedalo di una mostra in tre parti, nel senso che i materiali raccolti da Vincenzo Mollica e da Alessandro Nicosia sono distribuiti «a tema» in tre diversi luoghi di Napoli. Tre luoghi e un centro: Totò, la marionetta clamorosa uscita dal ventre di Napoli, il principe dai tre funerali, uno dei quali in contumacia. A Palazzo Reale c’è il baule. Era la casa degli attori. Negli anni della rivista Totò ne ebbe due: questo è foderato di raso azzurro. Pare che aprendolo si diffondesse un profumo di tabac blond. Feticismo? Diciamo memorie vive e risate a memoria. E non sorprendiamoci se c’è chi lancia il terno: 2 ‘A livella, 20 la marionetta, 68 Vot’Antonio. A NAPOLI «Totò genio»: Palazzo Reale, Maschio Angioino e Convento di San Domenico Maggiore. Fino al 9 luglio A FIRENZE «La fabbrica della bellezza. La Manifattura Ginori e il suo popolo di statue». Museo del Bargello. Sino al 1 ottobre «Irene Madre», uno degli spettacoli teatrali presenti in rassegna Cuspide del Tempietto Ginori (Giovanni Battista Foggini) «Land Scape: Kings Dominion» (2013) OSVALDO GUERRIERI Arte Ginori, il bello della ceramica Il nostro snobismo Post- modern & Modernariato privilegia ingiustamente il marchio novecentesco Richard-Ginori alla Giò Ponti, ma la Manifattura di Doccia data almeno al ’700 baroccheggiante del geniale Marchese Ginori, matematico, antiquario, Rex Artium all’epoca del trapasso tra Medici e Lorena, caparbio artefice d’un impresa già industriale, in competizione con le manifatture di Dresda e di Sevres. Chi ha letto La strada bianca di Edo De Waan lo sa, ma la sorpresa d’imbattersi in queste «care smaltature» di «mirabile artifizio», che replicano l’Antico winckelmaniano in una nivea, opalina pasta lucida dal fascino tattile quasi erotico, è contagiante. Con le Ore michelangiolesche adagiate sopra un camino rococò con «ambrogiette» di Delft, accanto al lussurrioso Tempietto, che miscela Bernini con Foggini, Giambologna con Soldani Benzi, il Manierismo con la chinoiserie. Spettacolare! MARCO VALLORA Consigli per il weekend Totò (a destra) con la soubrette Isa Chioma e Mario Castellani DAVID LACHAPELLE

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LA STAMPASABATO 3 GIUGNO 2017 .IX

Omaggio al racconto, un genere oggi non così in auge. A farne l’elogio, nel Festival della lettura, sedici autori, da Giorgio Fontana a Alessandro Perissinotto, da Donatella Di Pietrantonio a Elena Varvello, da Nadia Terranova a Paolo Cognetti. Con la partecipazione straordinaria delle short stories di Lucia Berlin (autrice di La donna che scriveva racconti, Bollati Boringhieri), lette da Francesca Brizzolara.

Fra gli autori ospiti di «La grande invasione», manifestazione a cura di Marco Cassini e Gianmario Pilo, affiancati da Lucia Panzieri, lo svedese Fredrik Sjoberg , l’americana Elisa Albert e la francese Annie Ernaux. All’ombra delle rosse torri presentano i loro nuovi romanzi. Rispettivamente, di Sjoberg, L’arte della fuga (Iperborea), di Elisa Albert Baby blues (Marsilio), di Annie Ernaux Memoria di ragazza (L’orma), presentata da Marco Missiroli. E, con loro, Ali Smith, Alexandra Kleeman e

Iana Jufesa. Dalla «grande» alla «piccola

invasione», spettacoli, letture e laboratori per i bambini, con Emanuela Bissolati che racconta il progetto del «Museo nomade», storie mai ferme. E Andrea Valente con il racconto dell’universo «Big

Bang Boh». EStefano Bordiglionicon Storie, canzoni,filastrocche.

Tra gliappuntamentitradizionali delFestival, «La nostracarriera di lettori», ilibri che hannoformato questo equello scrittore, daDomenico Starnonea Valeria Parrella, daNicola Lagioia,

direttore del Salone del Libro di Torino, a Marcello Fois, a Diego De Silva.

Fra le novità del 2017, la sezione saggistica (con Luciano Canfora, Francesco Paolo De Ceglia, Gianni Passavini, Mario Desiati). La «colonna sonora»: Nada e, per il concerto finale, il gruppo emergente Gomma.

www.lagrandeinvasione.it

FotografiaLaChapelleEden e industrie

Un centrifugato della carriera di del fotografo americano David LaChapelle permette di vedere tanto lavori «classici», entrati ormai nelle icone di fine ’900, quanto lavori recenti come l’anteprima mondiale di New World, una nuova serie realizzata negli ultimi quattro anni. Sono 11 fotografie che vedono il ritorno alla figura umana e

ROCCO MOLITERNI

che ruotano attorno a temi come il paradiso e le rappresentazioni della gioia, della natura, dell’anima. Ma forse più interessanti sono i llavori della serie «Gas Station and Land Scape», nelle quali il Peter Pan della fotografia ricostruisce in maniera sorprendente modelli di impianti petroliferi e stazioni di rifornimento in scala, attraverso materiali riciclati, come cartoni delle uova, schede madri per computer, bigodini, cannucce e altro. Esagerando un po si potrebbe definire una serie tra Sironi e Hopper.

A VENEZIALost+Found è il titolo della mostra ai Tre Oci del fotografo David LaChapelleFino al 10 settembre

CreativitàI suoni countrydegli under 25

In fondo, è come puntare al Matadero di Madrid o a La Friche di Marsiglia: trasformare il fascinoso teatro India di Roma in un centro di arti contemporanee. Il Teatro di Roma ci prova con Dominio Pubblico, festival della creatività Under 25 in perenne dicotomia tra arte e prosa, musica e danza, workshop e incontri. Tanti

MICHELA TAMBURRINO

gli ospiti che condividono. C’è la graphic journalist tunisina Takoua Ben Mohamed, figlia di un rifugiato politico, in Italia da 8 anni, che oggi e domani terrà un laboratorio. Da non perdere questa sera il concerto di Keet & Moore uniti dalla passione per il country. Dicono gli organizzatori: «Quello che sembra emergere con forza è la natura comunitaria di un processo che mette al centro la partecipazione attiva di spettatori consapevoli». L’ingresso agli spettacoli è gratuito.

A ROMA«Dominio pubblico», al Teatro India, festival della creatività under 25. Prosa, danza, musica, arte (oggi e domani)

Festival della letturaUna grande invasionedi racconti, arte, saggiBRUNO QUARANTA

A IVREA«La grande invasione 2017», festival della lettura. Incontri, laboratori, spettacoli, mostra. Fino a domani

IconeTotò, un baulecolmo di magie

Eccolo Totò, uno e trino come il Santissimo. E in effetti divino è diventato, come fanno capire i tanti in devota adorazione dinanzi ai frak, alle giacchette, al costume di Pinocchio, ai disegni con cui Fellini, Pasolini e Scola interpretarono «Totò genio». Siamo nel dedalo di una mostra in tre parti, nel senso che i materiali raccolti da Vincenzo Mollica e da Alessandro Nicosia sono distribuiti «a tema» in tre diversi luoghi di Napoli. Tre luoghi e un centro: Totò, la marionetta clamorosa uscita dal ventre di Napoli, il principe dai tre funerali, uno dei quali in contumacia. A Palazzo Reale c’è il baule. Era la casa degli attori. Negli anni della rivista Totò ne ebbe due: questo è foderato di raso azzurro. Pare che aprendolo si diffondesse un profumo di tabac blond. Feticismo? Diciamo memorie vive e risate a memoria. E non sorprendiamoci se c’è chi lancia il terno: 2 ‘A livella, 20 la marionetta, 68 Vot’Antonio.

A NAPOLI«Totò genio»: Palazzo Reale, Maschio Angioino e Convento di San Domenico Maggiore. Fino al 9 luglio

A FIRENZE«La fabbrica della bellezza. La Manifattura Ginori e il suo popolo di statue». Museo del Bargello. Sino al 1 ottobre

«Irene Madre», uno degli spettacoli teatrali presenti in rassegna

Cuspide del Tempietto Ginori (Giovanni Battista Foggini)

«Land Scape: Kings Dominion» (2013)

OSVALDO GUERRIERI

ArteGinori, il bellodella ceramica

Il nostro snobismo Post-modern & Modernariato privilegia ingiustamente il marchio novecentesco Richard-Ginori alla Giò Ponti, ma la Manifattura di Doccia data almeno al ’700 baroccheggiante del geniale Marchese Ginori, matematico, antiquario, Rex Artium all’epoca del trapasso tra Medici e Lorena, caparbio artefice d’un impresa già industriale, in competizione con le manifatture di Dresda e di Sevres. Chi ha letto La strada bianca di Edo De Waan lo sa, ma la sorpresa d’imbattersi in queste «care smaltature» di «mirabile artifizio», che replicano l’Antico winckelmaniano in una nivea, opalina pasta lucida dal fascino tattile quasi erotico, è contagiante. Con le Ore michelangiolesche adagiate sopra un camino rococò con «ambrogiette» di Delft, accanto al lussurrioso Tempietto, che miscela Bernini con Foggini, Giambologna con Soldani Benzi, il Manierismo con la chinoiserie. Spettacolare!

MARCO VALLORA

Consigliperil weekend

Totò (a destra) con la soubrette Isa Chioma e Mario Castellani

DAVID LACHAPELLE