Il poliziotto e il bimbo - Marsilio Editori · 2021. 2. 12. · CHARLES PÉGUY IL FAZZOLETTO DI...

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Divi che scrivono Il poliziotto e il bimbo fetto. E volevo che a risolverlo fossero personaggi particolari». La squadra di Buonvino è composta da alcuni agenti che sembrano non essere adatti al ruolo che svolgono. Come li ha creati? «Ho cercato di mettermi dalla parte di persone che hanno caratteristiche tali da essere giudicati solo sulla base dell'apparenza. Persone che hanno qual- che difetto, qualche rottura, ma che pro- prio per quello hanno sviluppato sensi- bilità e intuizione». Sono quelli che nel libro descrive come gli studenti che trovano po- sto nell'ultimo banco? «Sì, più o meno. Se ci pensiamo, nel pri- mo banco stanno i "perfettini", i cento- metristi, quelli che rispondono subito. I mezzofondisti stanno nelle ultime file». Ma non è detto che non imparino nulla. Anche Pirovano, ex compa- gno di liceo di Buonvino, stava all'ultimo banco e sembrava un asi- no. Invece alla fine ci stupisce. «Certamente. Nell'ultimo banco stanno i drop out oppure i più timidi, spesso persone di talento. Di- ciamolo: il primo banco, in L'INDAGINE Sopra, la Galleria Borghese di Roma, uno dei luoghi in cui è ambientato il nuovo libro di Walter Veltroni, 65 anni (a sin.), dal titolo "Buonvino e il caso del bambino scomparso" (Marsilio, 14, più a sin.). Si tratta del se- condo giallo scritto da Veltroni con protago- nista il commissario Buonvino. sparito C i vuole una buona dose di umanità per avere a che fare con il lato oscu- ro del mondo. Che ci si trovi di fron- te a uomini e donne dalla cattive- ria luciferina o più probabilmente a diavoli di serie b invischiati in trame sor- dide, mostrarsi cinici per reazione non serve a molto. Non lo ha mai fatto il com- missario Giovanni Buonvino, protagoni- sta del secondo romanzo giallo di Walter Veltroni, Buonvino e il caso del bambi- no scomparso (Marsilio, € 14). Nella pra- tica, il poliziotto della porta accanto: an- sioso come può esserlo chi ha un intuito o una sensibilità più spiccati, e solo co- me tanti tra le quattro mura di casa quan- do dismette la divisa. Questa volta, nella villa Borghese che fa da sfondo anche al primo libro che lo vede protagonista, Buonvino viene avvicinato da una giova- ne che gli chiede di risolvere il cold case che le impedisce di vivere: la scomparsa anni prima del fratellino Aldo. Pur tra i dubbi, il commissario ci prova, affondan- Walter . do le mani in un Veltroni Buonvino e il dramma familiare caso del bambino c scomparso ancora m corso. So- no i mesi caldi dopo la fine del primo lockdown e con Buonvino c'è la sua scalcagnata squa- dra: il miope, il gras- so, il mulatto... tutti per uno tra le cita- zioni di pellicole famose, come Giù la te- sta di Sergio Leone. Eccoci alla seconda indagine di Buonvino. Walter Veltroni, come si è scoperto giallista? «Mi piace sperimentare cose nuove per vedere se sono capace di realizzarle. In questo, forse, c'è l'umiltà di chi comun- que si mette di nuovo alla prova. In più io, che ne sono un lettore appassionato, amo molto la dimensione del giallo, in- tesa come composizione del caos. Il giallo deve essere un meccanismo per- Sul comodino di Qprah Winfrey N egli Stati Uniti è la conduttrice, 66 anni (a sin.), più amata, quella che secondo uno slogan molto americano "si è fatta da sé" e dal nulla negli anni ha creato un impero editoriale. t 'Oprali nel corso della sua vita ha dato voce alle minoranze. Non stupisce, dunque, che tra i suoi libri preferiti vi sia L'im- portanza di ogni parola (Frassinella € 18,50), della scrittrice statunitense Toni Morrison (1931-2019), la prima afroame- ricana a vincere il premio Nobel per la Letteratura nel 1993. *DaÌ suoi libri emer- ge anche una attenta analisi sociale della comunità africana in America.

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Page 1: Il poliziotto e il bimbo - Marsilio Editori · 2021. 2. 12. · CHARLES PÉGUY IL FAZZOLETTO DI VERONIQUE (Cantagalli, € 30) Scritto. - re, poeta filosofo,, Charles Péguy è stato

Divi che scrivono

Il poliziotto e il bimbo

fetto. E volevo che a risolverlo fossero personaggi particolari». La squadra di Buonvino è composta da alcuni agenti che sembrano non essere adatti al ruolo che svolgono. Come li ha creati? «Ho cercato di mettermi dalla parte di persone che hanno caratteristiche tali da esse re giudicati solo sulla base dell'apparenza. Persone che hanno qual-che difetto, qualche rottura, ma che pro-prio per quello hanno sviluppato sensi-bilità e intuizione».

Sono quelli che nel libro descrive come gli studenti che trovano po-sto nell'ultimo banco? «Sì, più o meno. Se ci pensiamo, nel pri-mo banco stanno i "perfettini", i cento-metristi, quelli che rispondono subito. I mezzofondisti stanno nelle ultime file». Ma non è detto che non imparino nulla. Anche Pirovano, ex compa-gno di liceo di Buonvino, stava all'ultimo banco e sembrava un asi-no. Invece alla fine ci stupisce. «Certamente. Nell'ultimo banco stanno i drop out oppure i più timidi, spesso persone di talento. Di-ciamolo: il primo banco, in

L'INDAGINE Sopra, la Galleria Borghese di Roma, uno dei luoghi in cui è ambientato il nuovo libro di Walter Veltroni, 65 anni (a s i n . ) , da l t i t o l o "Buonvino e il caso del bambino scomparso" (Marsilio, € 14, più a sin.). Si t rat ta del se-condo giallo scritto da Veltroni con protago-nista il commissario Buonvino.

sparito

Ci vuole una buona dose di umanità per avere a che fare con il lato oscu-ro del mondo. Che ci si trovi di fron-te a uomini e donne dalla cattive-

ria luciferina o più probabi lmente a diavoli di serie b invischiati in trame sor-dide, mostrarsi cinici per reazione non serve a molto. Non lo ha mai fatto il com-missario Giovanni Buonvino, protagoni-sta del secondo romanzo giallo di Walter Veltroni, Buonvino e il caso del bambi-no scomparso (Marsilio, € 14). Nella pra-tica, il poliziotto della porta accanto: an-sioso come può esserlo chi ha un intuito o una sensibilità più spiccati, e solo co-me tanti tra le quattro mura di casa quan-do dismette la divisa. Questa volta, nella villa Borghese che fa da sfondo anche al primo libro che lo vede protagonista, Buonvino viene avvicinato da una giova-ne che gli chiede di risolvere il cold case che le impedisce di vivere: la scomparsa anni prima del fratellino Aldo. Pur tra i dubbi, il commissario ci prova, affondan-

Walter . do le mani in un Veltroni

Buonvino e il d r a m m a famil iare caso del bambino

c scomparso ancora m corso. So-no i mesi caldi dopo la f ine del p r i m o l o c k d o w n e c o n Buonvino c'è la sua sca l cagna ta squa-dra: il miope, il gras-so, il mulatto... tutti per uno t ra le cita-zioni di pellicole famose, come Giù la te-sta di Sergio Leone. Eccoci alla seconda indagine di Buonvino. Walter Veltroni, come si è scoperto giallista? «Mi piace sperimentare cose nuove per vedere se sono capace di realizzarle. In questo, forse, c'è l'umiltà di chi comun-que si mette di nuovo alla prova. In più io, che ne sono un lettore appassionato, amo molto la dimensione del giallo, in-tesa come composizione del caos. Il giallo deve essere un meccanismo per-

Sul comodino di Qprah Winfrey

Negli Stati Uniti è la conduttrice, 66 anni (a sin.), più amata, quella che secondo uno slogan molto americano "si è fat ta da sé" e dal nulla negli anni ha

creato un impero editoriale. t'Oprali nel corso della sua vita ha dato voce alle minoranze. Non stupisce, dunque, che tra i suoi libri preferiti vi sia L'im-portanza di ogni parola (Frassinella € 18,50), della scrittrice statunitense Toni Morrison (1931-2019), la pr ima afroame-ricana a vincere il premio Nobel per la Letteratura nel 1993. *DaÌ suoi libri emer-ge anche una at tenta analisi sociale della comunità afr icana in America. •

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CHARLES PÉGUY

IL FAZZOLETTO DI VERONIQUE (Cantagalli, € 30). Scritto-re, poeta, filosofo, Charles Péguy è stato un personag-gio straordinario del cristia-nesimo e della letteratura tra fine '800 e inizio '900, come testimonia questa antologia delle sue opere.

L'ARTE IN RIVOLTA (Guerini e Associati, € 18). Cri-tico, esperto d'arte, Nikolaj Punin fu protagonista e te-stimone di quell'epoca magi-ca dell'arte moderna vissuta in Russia all'inizio del Nove-cento e che rivive, con i gran-di protagonisti, in queste sue memorie.

I FILM la politica, la scrittura, il giornalismo, la regia: sono gli ambiti in cui è gravitata la car-riera di Walter Veltroni. A ds., unascena di "C'è tempo" (2019), il film di cui è r^ista, con Stefano Fresi, 46, e Giovanni Fusco. Sot-to, una immagine del centro di Roma - di cui Veltroni è stato sindaco dal 2001 al 2008-vuota durante il lockdown, uno deitemi toccati daVeltroninel suo secon-do giallo. In basso, Enrico Berlin-guer (1922-1984) nel documen-tario "Quando c'era Berlinguer" (2014), sempre per la regia di Veltroni.

Divi che leggono

TRANSITO (L'Orma Editore, € 19). Nella Marsiglia del 1940, crocevia di spie, rifugiati e avventurie-ri, un operaio tedesco si trova protagonista di un triangolo d'amore che Anna Seghers racconta cogliendo con sot-tigliezza l'atmosfera di un'e-poca.

MEMORIE DI UN GIOVANE MEDICO (Neri Pozza, € 15) Appena laureato in Medicina, il giova-ne Michail Bulgakov fu man-dato in un ospedale di campa-gna; in questo libro raccontò la sua straordinaria esperien-za di vita, prima di diventare uno dei grandi del Novecento.

LA CADUTA ALL'INFERNO (Fanucci Editore, € 30). "Tor-neresti in vita come un'anima digitale"? Protagonista del ro-manzo di fantascienza di Ne-al Stephenson è Dodge, tenu-to in vita alle macchine dopo un'operazione; anni dopo il suo cervello viene risvegliato.

COME LA GRANDINE (Solferino, € 16). Gino Vignali scrive un'altra avventura del vice questore Costanza Con-falonieri Bonnet: nel Grand Hotel di Rimini viene ucciso un celebre produttore; l'at-mosfera felliniana fa da sfon-do all'inchiesta, tra colpi di scena e intrighi amorosi.

*»•' _ _ L i <

ANNA SEOHWK

Mioiaii RULCAKOV •

Memorie

< fondo, è dei più sfrontati». Dal libro emerge come Buonvino avesse capito la portata dell'epide-mia scoppiata a Wuhan. Anche lei aveva compreso? «No, e chi afferma di aver capito cosa stesse accadendo dice una cosa non ve-ra. Nessuno avrebbe potuto prevederlo. Ormai è trascorso quasi un anno e non c'è prospettiva di vedere la luce. Tra la prima e la seconda ondata del virus, tra il primo e il secondo lockdown c'è la stes-

sa differenza che esiste tra un tunnel e le sabbie mobili: da un tunnel anche se a fatica vedi la via d'uscita, le sabbie mobili sono più devastanti». Pirovano dona a Buonvino una sor-ta di cartelletta con alcuni disegni che lui potrà aprire solo quando sarà felice. Cosa è la felicità per lei? «È come l'orizzonte di Eduardo Gale-ano, cammini dieci passi e si sposta dieci passi più in l à Forse la si raggiun-

ge solo in certi istanti della vi-ta».

E chissà se la raggiunge Buonvino. Come è nato il suo commissario? «Non lo so, non è stato pianifi-cato, è venuto così. Ho voluto costruire un personaggio che mi fosse simpatico, combatti-vo, un capo che con i suoi col-laboratori tiene sempre la por-ta aperta, che sa convivere con la solitudine. E uno con cui mi piacerebbe andare a cena».

Manuela Sasso © R I P R O D U Z I O N E RISERVATA