STORIA DEL GIORNALISMO I PRIMI GIORNALI TRIESTINI

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STORIA DEL GIORNALISMO I PRIMI GIORNALI TRIESTINI L'esercizio dell'arte tipografica a Trieste comincia abbastanza tardi. Il primo a piantarvi un torchio fu nel 1626 Antonio Turrini, del quale resta- no gli stc.tuti della città in latino col t esto italiano a fronte ed i Commentari della, guerra moderna passata nel Friuli e nei confini dell'Istria e di Dalmaz-ia di Biagi0 de Rith di Colenberg. Mr~ dopo 20 anni non se ne parlava più di st ampe di stampatoTi e soltanto del 1670 si conserva il ricordo che Carlo Schìratti, della nota famigli a di tipogr afi ed editori udinesi, v1 manteneva un torchietto per le stampe minute. Il vero e proprio risveglio ti pografico .di Trieste segue di qualche decennio la proclamazione del portofranco ed è dovuto al conte Nicolò Ha- milton, Presidente dell'Intendenza Commerdale, il quaie fece venire dei itipografi tedeschi per la stampa bilingue delle patenti, ordinanze, regola- menti, bandi del nuovo emporio. Il primo nome di «i. r. stampat ore privilegiato » che si incontra negli archivi è queno di certo Joseph Zentz ehe du soltanto l 'anno l 755. Gli successe nel 1756 il nobile Johan Thomas Trattner, famoso tipografo viennese, che nella capitale dell'Austri a possedeva un grande stabilimento di trentadue torchi e nelle principali città 1 degli stati ereditari aveva cinque :filiali e ventisei rivendite di libri. A Tri este la tipografia del nobile Trattner era diretta da Francesco Maria Winckowit i :che più tardi ne divenne proprie- tario e imprenditore. Nel 1775 i Padri Mechitaristi crearono una tipografia fornita anche di C'J,I'att~ri orientali, la quale durò fino al 1810, quando si trasferirono a Vienna a llora fu vendu ta a Gaspare Weis. Era costui venuto a Trieste dalla nat~va Strigno in Valsugana nel 1794 ed aveva iniziato la vendita di libri e rami «vicino al grande portone del teatro» , piantando poi una t i1po- ;gra:fìa, arrlcchita dei caratteri e dei torchi di quella che era stata la stamperia della Casa Editrice Wage, Fleis e Ccirnp. 1 ed infine allargata con l'acquisto accennato. Ne1 1782 se ne aggiuns e una terza, perchè essendo stata aggregata Go1izia al Governatorat o di Trieste, Giacomo Tornniasini, che aveva tipo- grafia in quella città s in dal 1754, apri una. filiale a Trieste e ne affidò la gerenza al socio Giuseppe de Coletti. Un anno dopo la filiale si era già .a.gg!udicato l'appalto annuale delle stampe erariali per il Governatorato di Tr ies te e nel 1784 era propriet à del ColetL C 1 era infine una tipografia di Giovanni Battista Sperandio che nel ,l.807 divenne propri età di Gaspare Besech, L quale aveva lavorato per molti anni, prima col de Caletti e poi nella stamperia idei Mechitaris ti. Un anno dopo il Besech era già morto e la vedova ne continuava la gestione con Antonio Maldini.

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STORIA DEL GIORNALISMO

I PRIMI GIORNALI TRIESTINI

L'esercizio dell'arte tipografica a Trieste comincia abbastanza tardi. Il primo a piantarvi un torchio fu nel 1626 Antonio Turrini, del quale resta­n o gli stc.tuti della città in latino col t esto italiano a fronte ed i Commentari della, guerra moderna passata nel Friuli e nei confini dell'Istria e di Dalmaz-ia di Biagi0 de Rith di Colenberg.

Mr~ dopo 20 anni non se ne parlava più nè di stampe nè di stampatoTi e soltanto del 1670 si conserva il ricordo che Carlo Schìratti, della nota famiglia di tipografi ed editori udinesi, v1 manteneva un torchietto per le stampe minute.

Il vero e proprio risveglio tipografico .di Trieste segue di qualche decennio la proclamazione del portofranco ed è dovuto al conte Nicolò Ha­milton, Presidente dell'Intendenza Commerdale, il quaie fece venire dei itipografi tedeschi per la stampa bilingue delle patenti, ordinanze, regola­menti, bandi del nuovo emporio.

Il primo nome di «i. r. stampat ore privilegiato» che si incontra negli archivi è queno di certo Joseph Zentz ehe durò soltanto l'anno l 755. Gli successe nel 1756 il nobile Johan Thomas Trattner, famoso tipografo viennese, che nella capitale dell'Austria possedeva un grande stabilimento di trentadue torchi e nelle principali città 1degli stati ereditari aveva cinque :filiali e ventisei rivendite di libri. A Trieste la tipografia del nobile Trattner era diretta da Francesco Maria Winckowiti :che più tardi ne divenne proprie­tario e imprenditore.

Nel 1775 i Padri Mechitaristi crearono una tipografia fornita anche di C'J,I'att~ri orientali, la quale durò fino al 1810, quando si trasferirono a Vienna eù allora fu venduta a Gaspare Weis. Era costui venuto a Trieste dalla nat~va Strigno in Valsugana nel 1794 ed aveva iniziato la vendita di libri e rami «vicino al grande portone del teatro», piantando poi una t i1po­;gra:fìa, arrlcchita dei caratteri e dei torchi di quella che era stata la stamperia della Casa Editrice Wage, Fleis e Ccirnp.1 ed infine allargata con l'acquisto accennato.

Ne1 1782 se ne aggiunse una terza, perchè essendo stata aggregata Go1izia al Governatorato di Trieste, Giacomo Tornniasini, che aveva tipo­grafia in quella città sin dal 1754, apri una. filiale a Trieste e ne affidò la gerenza al socio Giuseppe de Coletti. Un anno dopo la filiale si era già .a.gg!udicato l'appalto annuale delle stampe erariali per il Governatorato di Trieste e nel 1784 era proprietà del ColetL

C1era infine una tipografia di Giovanni Battista Sperandio che nel ,l.807 divenne proprietà di Gaspare Besech, L quale aveva lavorato per molti anni, prima col de Caletti e poi nella stamperia idei Mechitaris ti. Un anno dopo il Besech era già morto e la vedova ne continuava la gestione con Antonio Maldini.

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Questo breve cenno delle tipografie triestine de'l '700 serve da pre­mef.sa per dire dei primi giornali triestini , 1 qua li in ordine ,cti tempo seguono la Gazzetta Goriz-iana, stampata nella città dell 'Isonzo dal tipografo civi­dalese Valerio de Valeri dal 1774 al 1776.

Fin qui si considerava il primo giornale triestino L'Osserva:tore Trie­sti'fio, uscito dal 1784, pur ricordando, soltanto· per debito di cronaca, un periodo tedesco che li aveva preceduto di tre anni e del quale non c'era più ua-ccia.

Ogg! nuove ricerche permettono una più informata esposizione della stampa periodica di quel tempo, specialmente di quella tedesca, e di sp,ie­garne l'occasione.

Seguendo il costume delle principali piazze di commercio, il gover­natore conte de Zinzendorf, con decreto del 24 dicembre 1776, aveva incari• cato il Magistrato di Sanità di compilare gli elenchi delle portate dei basti ­menti approdati nel porto di -Trieste e di distribuire ai commerciant i inte­:ressati g iornalmente le note scritte a mano e settimanalmente una nota stampata, «proibita a chiunque altro ogni e qualsiasi incombenza e distri• buzione d~ esse Portate» .

E però dal gennaio 1777 per anni ed anni le note dei bastimenti e dell e merci in arrivo nel porto furon o pubblicate settimanalmente dal Ma­gistrato d i Sanità e distribuite ai commercianti.

Ma il numero delle persone interessate al movimento del porto era ben maggiore di quello che f aceva capo al Cancelliere di Sanità e di ciò si accor se uL tedesco di ingegno, il viennese Cristiano Girolamo Moll che dopo esser stato pro·prietario del teatro di Presburgo era venuto a viver a Trieste .. Non nuovo alle lettere, perchè si era g1à cimentato in cronache ed opere teatrali tedesche in Ungheria, decise di fondare un periodico bisettimanale e lo fece uscire dalla Stamperia Winckowitz il 28 febbraio 1781, col titolo ~'riester Welt-Korrespondent. ·

Il foglio usciva il lunedì e giovedì in quattro pagine stampate su due colonne e l'abbonamento annuo per Trieste costava 5 fiorini.

Nei primi t empi aveva nella testate.. una rozza vignetta che avrebbe voluto rappresentare la rada di Trieste ra-cchiusa fra i due lazzaretti. Nel meaò una Fama alata soffia in una buccim, -che tiene con la sinistra, mentre ,con la de~tra si appoggia ad una corona di alloro che incornicia un 'alabarda. Più sotto un sacro cuor di Gesù diviso in tre parti contiene le iniziali del­l 'editore J. C. M.

Nel No. 11 del 5 aprile 1781 che abbiamo avuto occasione di esami­nare, le notizie sono divise per nazione. Di Vienna (TeutschÙlliid con ia vec~ -chia. g-rafìa), con la data del 28 marzo, c'e la -cronaca .diplomatk:a; ad essa seguono novità di Han-nover, Rat'isbona e Mannheim. Dalla Spagna, Maid:rid 6 marzo, si apprende la nomina di due grandi di Spagna e l'arrivo a Bilbao di una corvetta americana che ha impiegato 30 giorni per giungervi da BoFton. La nave portò la notizia che il Congr-esso ha ingaggiato le truppe di t erra per 3 anni, oppure per quanto durerà la guerra; e che per alleggerire Je Rpese diminuisce il contingente delle truppe di mare ed ora, senza la m ili.zia ~ gli alleati, ha 40.000 regolari. Dalla Repubblica di Ragusa un dispaccio del 1i febbraio racconta che i negozianti di quella piazza sono in grande imbarazzo perchè l'imperatore del Marocco, chè recentemente aveva promesso di l~sciar godere alla bandiera di quella :repubblica la massima libertà, ha nuovamente manifestato i suoi sentimenti di ostilità, chiedendo il rimborso di 18 mila -ducati per il denaro che egli aveva dovuto pagare, a richiesta del Re di Spagna, a commercianti ·mr!.lt esi, per da nni e perdite di .beni da essi

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~ubiti in una nave ragusea depredata da corsari salitini. Fino a tanto quindi ,.che la repubblica non pagherà questa somma il Re moro non avrà alcun rispetto per la bandiera ragusea e le far~ dare la caccia. La corrispondenza, che non è la prima da Ragusa, informa inoltre di movimenti della flotta rossa che dànno luogo a varie congetture. «Corre anche voce che questa vol1.a se ~coppiasse una guerra fra la Turchia e la Russia, questa sarebbe \fc.rtcme:nte appoggiata dall'Austria e dalla Prussia. Se questa voce fosse ;vera, IlOl! ,c'è da dubitare che i montenegrini dimostrerebbero la loro pro~ pensione ed il loro fervore per la bandiera.. imperiale. Tutti i Cristiani dei Regni di Bosnia e Serbia non desiderano altra felicità che quella di stare i.sotto il mite scettro di Giuseppe l}estimatore degli uomini». Dall'Olanda e àall'Inghilterra c'è la dettagliata notizia della resa al generale inglese Vau­glu;,m delle isole di S. Eustachio, S. Martino e Saba, che erano considerate t1.1na dispensa permanente di beni francesi, americani ed olandesi.

Di Trieste c'è la notizia di un terremoto: «Ieri notte, alle 10.25, fu {qui eentito un terremoto piuttosto forte. '3i susseguirono 4 scosse l'una dopo l'altra. Gli aghi magnetici caddero dal loro sostegno, e gli edifici, specie nei piani più alti, vacillarono fortemente di qua e di là. Il tutto durò meno di un minuto. Dopo di ciò seguì forte vento e tempo freddo».

Infine il ,giornale pubblica l'arrivo dei piroscafi: «28 marzo. Navigatore Giorgio Chersch, austriaco da Goro: 25 baUe di canapa, 40 '88.C-ch'i di riso, 12 balle di filati, 11 balle di tela, 9 balle di cordami, 1 balla di seta; -bast~mento Santo Mariotto, dello Stato Pontificio, da Ancona: 11 balle di ,eroc~tte di Loreto, 3 casse di tela di lino, tre casse di pasta, 17 botti di cremar tartaro, 15 barili di pesce salato, 9 sacchi di acido gallico, 20 cataste di stoccofìsso, 3 balle di pelli, 3 sacchi di m&ndorle; - bastimento austriaco ,A.nn-i1.nciazione di Maria} carpitano Andrea d'Andre da Zenz, in 6 giorni, vuoto, raccomandato alla i. r. privileg'iata ·casa commerciale della Compagnia ;Fiumana e Triestina; -~ bastimento Carlo, :Parigi P. da Fiume, 15 balle e ,146 barili di tabacco, 2 botti di caffè, 10 botti e una -cassa di zucchero, 15 ,pezzi cli legno del Brasile. - 31 marzn - bastimento Nicolò Lombardo da ,Cattaro 40 cataste di zibibbo, 48 cataste <:ii noci di galla per Apostoli Geo­graffo.

L'altro esemplare giunto fino a noi è i.l No. 60 del 24 settembre 1781, che ha le pagine numerate da 271 a 27 4. La testata è ridotta ad un semplice fregio ed il contenuto ha un-a nuova sistemazi<me: Prima parte, noti~ie poU­tich?; seconda parte, notizie di bastimenti. Infine c'è l'elenco di libri tedeschi in vendita nell'ufficio del giornale.

Cr:stiano Girolamo Moll parlò del suo giornale in un almanacco tede­sco elegantemente stampato a Graz nella tipografia Widman. Il suo titolo dice: Almanacco Mercantile di Trie-ste (Triester Kaufmwnns-AJlrmomach) per l'anno 1782 di conter11Uto wtiZe e di ";Commercio. Con due sflouettes.

In esso c'è un articolo intitolato Movimento del cotmmercioJ delle n-avi e delle merci neWanno 1180} il quale è 1{)!'eceduto dalla seguente dichiara~ ~ione del Moll: «Questo articolo non è più nuovo, perchè lo stesso è _ stato già pubblicato nel mio giornale, e quindi riprodotto in tutti i giornali tedeschi ed italiani ed in parti:colare nel tanto popolare Giornale Poliltico di Amburgo (Hamburger politisches J ournal) J il qual,~ lo pubblicò come notizia di un proprio corrispondente. Secondo il piano rieJ mio almanacco non v!. potevo però rinunciare». .

Nr,il'ultima pagina rdel libretto c'è infine questo avviso firmato dal ;Moll: «Già da un anno pubblico in Triest>J un giornale che ha per titolo: ,TriP,ster lVelt-Korrespondent. I compilatori sono premurosi di darvi special­mente notizie che riguardano il commercio e la statistica, ed oltreciò versare

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I PRIMI GIORNALl TRIBSTINt

sulla recentissima letteratura italiana. Questo giornale può ragionevolmente ,considerarsi giornale mercantile di t anto maggior interesse, quanto Trieste diventa sempre più importante fra le città mercantili».

Ad onta di tutte queste cure però il giornale -non · continuò oltre il 1782 ed il MoU sì allontanò dalla città per non più ritornarvi. Nel 1802 lo ritroviamo a Presburgo1 editore di un giornale locale, il Neuer Courier aus Ungarn. :E~ra nato a Vienna il 25 ottobre 1750.

L 'iniziativa del .Moli fu tuttavia ripresa due anni dopo dalla·· stessa Libreria Trattner. La quale stampò una circolare con la data del 1.o di~bre 178a per annunciare la pubblicazione dì un giornale ~ommercia1e per il 1784. Si doman<lava perchè molte istituzioni giornalist iche nelle provincie di grandi stati potfwano aver soltanto poca durata. B:. rispondeva che una parte poteva <lipendero dal fatto che gli editori non avevano adaittato il piano del giornale al genio e agli affari -della nazione, o non possedevano il talento di unire futile generale all'interesse privato. La Libreria Trattner dice di aver dimo­strato al mondo di àver sempre messo questo nesso come prima base di tutte !le sue imprese e dichiara di essersi decisa di forn ire al pubblico dell'intera costa istriana un g iornale polit ico ed in pari tempo commerciale1 proporzio­nato alle occupazioni della Nazione, col titolo «Triester politische und, Hand­l'ungs-Zeitung». Ha scelto uomini esperti e di talento, i quali volgeranno la loro corrispondenza, estesa in tutti i paesi, su oggett i degni della considera­zione deHr: nazioni, dei governi, della nobiltà, dei commercianti e dei dotti , e pr:ncipalmente metteranno gli i. e r. stati ereditari in una vera e propria comunicazione commerciale.

Il g'iornale - continua la ,circolare - uscirà in lingua tedesca, di mezzo foglio formato 16.o, ogni lunedì e venerdì e conterrà:

1.o tutte le notizie notevoli di questioni di stato di tutte le potenze; 2.o i miglioramenti essenziali nei loro sistemi di governo e costitu•

1Zioni di guerra ; 3.o le successioni di re e di principi; 4.o promozioni di ministri, avanzamenti, compensi e premi; 5.o ordinanze sovrane senza distinzione, anche estere1 le quali sempre

abbiano un1~ttinenza diretta od indiretta col commercio; 6.o avvenimenti che in qualunque parte del mondo abbiano relazione

col cOilllr.ercio, come guerre, trattati commerciali, trattati di pace e simili; 7.o bastimenti in arrivo 'O in partenza nell'intero Litorale insieme

col nome dei capitani1 il loro carico1 e l 'esatto tempo della loro partenza; 8.o prezzi correnti di tutte le merci s ulle p iazze commerciali

austriache; 9.o prezzi correnti delle merci estere e degli stati ereditari che stanno

in relazione col commercio istriano e servono allo smercio ; 10.o nuovi stabilimenti comlmerciali e cambiamenti deHe ditte, costi­

tuzioni di società negli i. r. stati ereditari; 11.o denunce di fallimenti e cessazione di case commerciali; 12.o movimento postale gio,rnaliero del cor so dei cambi delle monete

e dei titoli di stato; 13.o situazione delle assicurazioni ; 14.t carichi g iornalieri in partenza òa Vienna, per regolare la propria

speculazione sul carico di ritorno; 15.c rapporto del peso, braccio, misura pesante e fluida ; 16.o ordinanze di dazi; 17.o annuncio di lotterie e libra i, prenumerazioni e sottoscrizioni; 18.o pubbliche aste, offerte di vendita e vendite all'interno e

all'Pstero;

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19.o denuncia di tutte le fabbriche e stabilimenti manifatturieri negli stat i ereditari;

20.0 nuove invenzioni nelle arti industriali; 21.o arti-coli comunicati d i persone private; 22.o brevi annotazioni sulla storia del commercio per divertimento

e d istruzione degli apprendisti di commercio, E di fatti questa «Triesier politische und Handlungs-Zeitung» usci dal

5 genriaio 1784 in foglietti di 8 pagine stampate a piena pagina .e si mantenne fe dele al programraa enunciato, compatibilmente con la po­•vertà dello spazio, in gran parte •occupato dalle not izie marittime e com­merciali dell 'emporio.

Di questo giornalet t o abbiamo ,-vis to i numeri 4 e 5 del 12 e 16 gen­n aio 1784 e non sappiamo dire ,quanto durasse, ma non andiamo errati p ensando che alla sua fin e abbia concorsa la nascita dell'Osservatore Trie­,stino, uscito il 3 luglio 1784, il cui piano -e soprattutto la ,cui lingua erano 1più adatti al ge.nio ed agi',i af fari della N azione.

Ma non p er questo cessarono al1or .:1. i giornali tedeschi , perchè anche nc~l 1786 ne sorse un altro e sempre dalla tipografia Trattner. Aveva per t itolo <(Nachrichten und Vorfallenheit en der See-und Handelsstad:t Trie&t» ed l~ra settimanale. Aveva lo s t esso formato del Triester Welt Korresp01'tldent, a;,e.rò er3, di 8 pagine, stampat e anch'esse su due colonne e la testata era jncùrniciata dallo stesso fregio tipografico.

Il N.o 23 del 2 agosto 1786 che abbiamo potuto vedere contiene l'iniz io d~ll'ordinanza di Giu seppe II sulle successioni legittime, la cui con­t inuazione doveva seguire; l'elenco; dei bastimenti arrivati dal 24 al 30 luglio ·in tre colonne di stampa, co!l l'indicazione del capitano, della provenienza e d t>l carliCO; un articolo sull'amor-e di sè ~tesso; una serie di descrizioni ,sull 'utilità e l1 uso delle ciliegie; sul m odo di conservare fresca l'uva tutto l ' inverno ; sul modo di produrre l'acquavitù di Francia ; ed infine una co­fonna di decessi.

Fcrse l 'abbondanza di particolari usata: dal 1giornale nel riportare i !da ti <lei b:1.stimenti e dei loro carichi deve aver risvegliato da un sonno di 1sei anni l'Uf fìc'io di Sanità, fl. quale fece notificare ai s uoi editori il divieto di inserfre le portate delle nav1.

Da ciò l 'accendersi di una controversia, interessantissima e sintoma­tica che può essere seguita suglì at ti conservati nell'archivio di Stato di fJ."riPste.

Ricorse contro il divieto Giovanni Tommaso Hochenberger che si ,quaJifica «tipografo miiitare e civile in P raga ed ora a nche direttore deHa 'fipografh e L ibreria nobile de Trattner !.n Trieste ». Non si limita a r ichie­,dere la r Evoca dei provvedimento dovuto a sconvenienti pretese degh impie­·gali di Sanità, ma chiede addiritt ura che li Governo graziosamente ordini agli &tessi di fornire aìla Librer ia Trattner i dati concernenti i bastimenti in arr •:vo e in p ar tenza, ncnchè queìli sui passeggeri, perch è la detta L1breria, iCon rigu~rdo aHa diffusione ·{iel ccmmerc10 e p€r H pubblico bene, possa t an to più accur atamente inser irli nel g iornale t edesco che essa diffonde nei p aesi eredi tari.

:tvktivava questa sua r ichiesta d i graziosa protezione ricordando l' incoraggiamento promoss-o da Giuseppe II di ogni libera iniziativa, il contri­buto dato ·ctal s uo titolare ch'era «l'i. r. privilegiato Tipografo e Libraio di Cor t e nobile v,on Trattner» alla libertà ;di stampa in genere ed allo s tabili­m ent o di giornali a Tr ies te già nel 1781 ~ nel 1784 che due volte per setti­mana ·pubblicava no le portat e ed infine che gli impiegati di Sanità potevano

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contentar:1i oltre agli altri privilegi da essi goduti, della vendita delle portate tln italiann, senza r ecare danno a d ei bravi e buoni ·contribuenti.

Il Provveditore e Cancelliere alla Sanità, Andrea Giuseppe de Bonomo, ~ ppose le sue deduzioni con un esposto àel 9 settembre 1786, indirizzato aJ Governatore conte Pompeo de Brigida che .merita essere trascritto alla lett era:

<tE' costume osservato nelle più riguardevoli Piazze di Commercio, che le Portate de Bastimenti approdati venghmo distri'buite in Stampa dalli .TJfficj di Ranità. Con Decreto delli 24 Xbre 1776, ut A, fu incaricato il Magi.­stra to di Sanità di far stampare le Portate, e che il Cancelliere le faccia distribuire col mezzo del suo" s ubalterno personale, proibendo a qualunque altro' ogni, e quals ivoglia ingerenza, e distribuzi-0ne d 'esse Portate.

Promossa la Stampa, e distribuzione delle Portate e con buon'ordine, e -contentamento del Cm110 Mercantile, insorser o de' Contra.facenti per volerle ristam1parE:. ·

La Stamperia Winckowitz fu la prima coll'assistenza d'un certo Moli, che si pose a fare una Gazzetta Tedesca (Triester Welt Korrespondent), inserendo nella med.a la Portata. Mancato poi questo, ora recentemente rinovò i suoi Attentati coll'assistenza d'un t ale Gio. Tom.aso Hochenberger, dando aUa luce una GahZebta intitolata "Notizie et avvenimenti del Porto Franco di Trieste (Nachrichten u. Vorfallenheiten der See~u. Handelsstadt Triest ), la 'quale consiste nella medesima parte in copiare le Portate, p levate queste da tale foglio , la Gazzetta svanisce.

Ta l mal esempio fu seguito dalla Stamperia Tommasini, che nella sua Gazzetta s i pose ad inserire la Pozi:tata, diversificandola con Ordine Alfa• betico de}le mercanzie arrivate, ma tra.lasciò poi di farla.

Il stampare tale Portata in Tedesco non è che una copertella perehè ~ono in tutte le lingue uniformi le ,specie di :'Bastimenti di Pielego, P inco, Tartann9, Checchia, Pollacca ecc. li nomi e cognomi de Capitanj, e Patroni, li luoghi di procedenza, ed una massima parte di marca.nzie, come Zuccaro, Caffè, Thè, Cioccolata, Manna, Pepe, Garofan i, Indico, Campeggio, Brasil, ~alaapariglia, Mandole, Riso, Limoni, Aranci-, Tabacco Allume, Draganti, Galla, Bergamoto, China, Ialappa, Càpari, Speciarie, e tutte le qualità di l)rog·he ecc. che conservano la medesima denominazione.

Quando con t utto ciò il Corpo Mercantile desiderasse, che la Portata fosse anc_he in Tedesco stampata, l'Uffizio di Sanità si darebbe premura di eornpiacerlo.

Ora per evitare un t ale desiderio·, contrario al suriferito Decreto A1

~he proibi-sce a qualunque altro f uori che all'Uff. di Sanità la distribuzione delle Portate, contrario all'osservanza delle Piazze estere commercianti, dove non si danno tali Portate, che da soli Uffizj di Sanità, e contrario alla So~ vrana normale Risoluzione delli 13 Gennaro 1781, ut D, che proibisce la ristampa. dell 'Edizioni del Paese, e_ contrario ad ogni Giustizia, che altri s i !Prevalga dell'altrui faUche, dopo che per comporre la Portata gli Uffizialli di Sanità ei sono affaticati per unirla, estraendone li carichi, il N.o de Colli, la qualità delle merci , gli addrizzi ecc. da numerose Polizze alle volte sino 2 a 3 cento, altri vengan'a defraudarl i senza alcuna fatica, ed a darla al Pub\1li.co, anzi avanti che sia distribuita la Settimanale della Cancellaria di Sanità, con averla dessonta dalla giornaliera; e contro tutte le Leggi di Stamperia.

S! supplica r iverentem.te di avanzare alr Augusta Sovrana Corte quest 'umilissima Supplica unita ad una buona informazione per ottenere dalla mede-si.ma un Graziosissimo Octroi', consono aHa precitata Aulica Risso­luzione 13 Genn. 1781, e consono alle Leggi di Stamperia in testa del Can­:celliere di Sanità ; Privativo per la Stampa della Portata, e proibitivo sotto

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CESARE PAGNINl

:una stabilita penale a qualunque altro Stampatore -di stampare tali Portate in quasivoglia lingua, e in qualsivoglia diversificazione di metodo».

Il Magistrato di Sanità poteva avere ragione secondò la legislazione allora vigente e torto di fronte alle esigenze della pubblicità ed è perciò in~ te:.r.-e6sants: conoscere l'aulica det erminazion~ del 2 ottobre 1786 che risolveva la controversia decidendo che «a beneficio d 'esso Magistrato resta inibito sì Ja ristampa. che l'inserzione nelle Gazzette italiane di Trieste delle suddette 1Portate». Il provvedimento veniva notificato dal Governo al Magistrato dl Sanità e alla Stamperia Tom.masini, editrice dell'Osservatore Triestino che ~ra ).'unico ad essere il danneggiato dalla decisione, perchè l'amipiezza deHe informazioni marittime avevano determina to la sua redazione ad aggiungere ,Proprio dall'agosto di quell'anno 1786 un supplemento settimanale di 8 pagine, dal titolo Notizie dì Mare) sta,mpato il mercoledì e distribuito i,]

giovedì. La disposizione governativa sopra ri'cordata però non servì a salvare

dalla morte il -giornale tedesco, nè a far morire l'Osservatore, il quale, ·ad ~nta delle difficoltà oppostegli dal Governo ai suoi inizi, visse vita lunghis­sima, venendo a morire, dopo un secolo e mezzo, il 2 dicembre 1933, confer­_mando ancora una volta la verità della già ricordata considerazione del t;;econdo periodico tedesco, che il piano di un giornale deve essere adattato (ll genio o agli affari della Nazione entro la quale viene pubblicato.

Era assiomat ico del resto, almeno una volta, che H sentimento nazio-­nale di un paese può essere conculcato con la violenza -più o meno larvata, p:na non uc'Ciso e, quasi per legge fisica, tanto più rigoglioso risorge, quanto più a lungo e gravemente è stato avvilito.

A dispetto della parzialità governativa il giornaletto tedesco visse µn anno e dovette attenderne altri -cinquanta per avere un successore nel­l'edizione tedesca del Giornale del Lloyd Austria:co.

CESARE PAGNINI

NOTA

Vado debitore di gran -pa.rte del materiale di que.sto studio a:11'-a:mico Oscar -de Irvcont..rera che è anche il felice ipossessore degli Es empla ri un.i-ci dei glornall ,ri~ordati.

L e !ont1 consultate sono: ArOOl.vio di Stato di Trieste - Anni 1781-1786, 1buste 713, 715 .e 71-6; :F. 107

Buchdxuckereten ecc. 1783-1808. Pietro Kandler - Un giorn.al,e 1bri.estit:10 del 1781 in VIstrW A. II 1847 p. 20. Camillo de Francesc'hi - GiUBe.ppe de Co-letti tipograrfo e giorna'IJsta., Paren·zo,

Coana, 193.5.