Storia Del Documentario Italiano - sintesi

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STORIA DEL DOCUMENTARIO ITALIANO - MARCO BERTOZZI

CAPITOLO I PER UNA ARCHEOLOGIA DELLO SGUARDO DINAMICO

- la tavoletta di Brunelleschi, prospettiva per Battistero Firenze da S.M. Maggiore; specchio o realt;- camera oscura Fontanellato; medizione soggetto-mondo; diffusione delle camere oscure: pont neuf, piazza san marco; arte: Algarotti e Canaletto; i primi commercianti ambulanti di immagini e gli icononauti, il Grand Tour; nell' 800 la produzione diventa industriale, interesse delle Universit a nuovi temi di rappresentazione; le vedute- Oggettivit e scientificit dell'immagine: mimesis; stereofotografia;sviluppo immaginario fotografico; Amari primo catalogo generale 1870-80;Iconografia Italica sulla miseria . Illusione di assenza di filtro estetico, contenuto maggiore della forma in apparenza, il mito dell'oggettivit.- Ciclorama, cinerama, naturorama, ecc. Nuove tecnologie per il vedere; problematico rapporto con il realismo. I primi dal vero sulle bellezze italiche e sugli italo-americani; scene locali e internazionali si alternano nei palinsesti, persistere di estetica vedutista; piccole riprese di eventi istituzionali.- pesantezza mezzi e difficili aggiustamenti assenza di spontaneit;- l'Italia contadina scompare nelle vedute, esistono solo le italiche bellezze; esplorazione superficiale; Aldo Bernardini, raccolta di cineasti anonimi italiani su eventi Italiani.- lirico-paesaggistico; scientifico-osservativo; punico-politico. Luca Comerio, Roberto Omegna, Giovanni Vitrotti.- Funzione promozionale e celebrativa dei dal vero, inizio 900; legame con i primi colossal; lirismo d'alta quota ed esotico.- Roberto Omegna e il safari e la neuropatologia e le farfalle (con Vitrotti); i primi film industriali di promozione e modernit: Ansaldo.Fiat, Montecatini Terme.- Cines di Roma, Comerio di Milano, Ambrosio, Rossi a Torino.- Luca Comerio documenta la Grande Guerra, Cines finanziata dal Banco di Roma interessi in guerra; scene riprodotte il pi possibile vicine alla realt; mitizzazione della guerra e del nazionalismo, fino alla marcia su Roma e la nascita della cinematografia autoritaria.

CAPITOLO II UN REGIME IN LUCE

- Il ruolo del cinema nel Ventennio; i Cineguf, documenti di storia sociale e propaganda;- De Feo e Barone: Istituto LUCE 1924-26 nascita al SIC e istituzionalizzazione, proiezioni obbligatorie; la fascistizzazione; epurazione della cronaca nera e cura dell'immagine dell'autorit e del capo; promozione del consumo di cultura di massa, Cinguf ed EIAR; - D'Errico, differenza visiva fra documentario e cinegiornale punto di vista rispetto alla cronaca.- Studi sul movimento di Omegna e riferimento per artisti; documentario naturalista-biologico.- il problema dell'avvento del sonoro rispetto all'estetica filmica ricodificazione.- Cines e la celebrazione dell'iconografia urbana di Roma e di Milano (sifonie alla Vertov o Vigo), stile d'avanguardia.- 1932 inaugurazione Mostra del Cinema di Venezia (De Feo) internazionalizzazione del panorama.- film sul fenomeno dell'aviazione: Acrobazia presso l'aeroporto del littorio, l'armata azzurra, la crociera aerea del decennale (Righelli Craveri) matassa unica di restituzione della realt illusione. Controllo sull'immagine di Balbo; estetica dell'immagine del Capo.- 1937 innaugurazione Cinecitt- Gloria Roberto Omegna e la Grande Guerra censurata (Caporetto); la visita di Hitler in Italia (Jacopo Comin) 6 episodi, maxi produzione. D'Errico e l'invasione dell'Etiopia, celebrazione dell'efficienza nazionale. Creazione di una coscienza imperiale e razziale. Apartheid etiope.- la guerra in Spagna e l'appoggio a Franco sguardo anticomunista; No Pasarn (D'Errico).- parallelo interesse per la quotidianit; Longanesi i saggi. Il pianto delle zitelle (1939, Giacomo Pozzi Bellini), passione di Vallepietra, voice off sostituita dal soundscape; rifiutato alla Mostra di Venezia.- mancanza di un maestro italiano? cinema lo schermo bianco e nero e la riflessione teorica. Barbaro forma prevale sul contenuto nella valutazione; Albertini il limite del bello e il preziosismo nel documentario.- 1937 INCOM Freddi e Pallavicini contro l'arretratezza di LUCE; pi ideologia che sperimentazione; iniezione di forti dosi narrative. Mussolini blocca comunque la distribuzione di alcuni film. LUCE stimolato dalla concorrenza a migliorare la produzione.- Pasinetti sul senso del documentario. Antonioni Gente del Po', intelligenza che prevalga sul folk e sul commerciale. Pre-neorealismo.- il cinema attorno alla guerra, LUCE e INCOM. Mine in vista e I figli dei Ventimila; l'umanit e la soggettivit attorno alla guerra. La sconfitta che non si racconta.

CAPITOLO III LE CICATRICI DELLA STORIA. DOCUMENTARIO E NEOREALISMO

- un modo diverso di intendere il reale, Roma citt aperta (1945, Roberto Rossellini); ispirazione alla letteratura verista. I film di Rossellini in tempo di guerra, sulla guerra, ma con una retorica diversa.- Giorni di Gloria (1945, Pagliero De Santis Serandei) documentario su processo e fucilazione di Caruso e linciaggio di Carretta. Forte impatto emotivo e problema etico.- Cesare Zavattini, sceneggiatura e scelte morali e tematiche (Sciusci, I bambini ci guardano De Sica). Il cinema come arte sociale, indagine nella vita quotidiana. Basta con i soggetti. Pedinamento. I film-inchiesta si servono per della realt per rendere pi verosimile la finzione.- Il documentario torna al cortometraggio e alla produzione industriale; attenzione su aspetti tecnici, economici e produttivi. Lontana l'ottica neorealista, retaggio didattico-propagandistico. Peso della censura anche in democrazia sul documentario alternativo.- 1949 1956 La Settimana INCOM tre numeri settimanali di cinegiornali che sorvolano sull'Italia stracciona. 045-Ricostruzione edilizia (Vittorio Sala 1954) sulle condizione delle abitazioni abusive.- funzione comunicativa del cinema della realt sfruttata dal Piano Marshall, prodotti da ERP european recovery program; il ricatto della libert. Un pezzo di carbone (Giuliano Tomei 1949).ipocrisia nazionale che censura anche gli americani.- Cristo non si fermato a Eboli, Lamento funebre, Michele Gandin, nascita del cinema demartiniano sul meridione; difficile diffusione e censura dei produttori.- Istituto Luigi Sturzo, Cineteca di Bologna il documentario nella lotta politica del dopo guerra su Attentato a Togliatti, Alcide De Gasperi. I finanziamenti pubblici per il cinema governativo e la propaganda contro del Partito Comunista: Pace, lavoro, libert (De Santis), I fatti di Modena (Lizzani)- Silvano Spinetti: dal Minculpop al Centro documentario della Presidenza del Consiglio di De Gasperi. Film governativi sul piano Fanfani e sul piano INA-casa: Braccia e Lavoro (Perri); Qualcuno pensa a noi (Ferroni). Interesse per l'urbanistica e occultamento della realt della speculazione edilizia. Il ritorno del LUCE.- Antonioni, Gente del Po'; Vancini , Delta padano; scarnificazione del voice over e attenzione per le attivit disumane della civilt rurale. Nelo e Dino Risi, Maselli.- Alberto Cavalcanti: Film e realt. Storia del film documentario (1950). un film. Consapevolezza del genere e della sua estetica- Formula 10: il documentario di consumo; i documentari non trasmessi ma pagati.CAPITOLO IV L'ARTE, L'INDUSTRIA, LA CULTURA

- Il cinema industriale: Eni, Ilva macchine vs uomini; urgent anthropology e il cinema demartiniano , il punto di vista dell'autore ancora civilizzante, il cinema di relazione.- Luciano Emmer: pace e nuovo sguardo sul patrimonio artistico; 8 film sull'arte Sant'Orsola, Luoghi verdiani, Romantici a Venezia. Racconto di un affresco e paradiso terrestre (38 e 39),un storia raccontata con i personaggi dipinti; empatico prevale sul consapevole; ricomposizione creativa. Musiche di Roman Vlad. Restauri di Picasso e Leonardo.; esplorazione del soggettivo.-Ludovico Ragghianti:il critofilm. Teoria in Film d'arte, film sull'arte, critofilm d'arte 1950. Gi consulente di Emmer. Fonda la FIFA. Sostegno di Adriano Olivetti. Collana SeleArte. Il cenacolo di Andrea del Castagno, Stile di Piero della Franesca. Interesse anche per l'urbanistica: Canal Grande, Pompei urbanistica, Lucca citt comunale. Ricerca sul processo creativo e svecchiamento dell'insegnamento artistico.-Adriano Olivetti: industriale illuminato, quartieri operai, equilibrio industria-agricoltura. Incontro con Olivetti (Giorgio Ferroni1950). Collaborazioni con Nelo Risi e Michele Gandin- Nuovo cinema industriale: Ermanno Olmi alla Edisonvolta: differenti target di pubblico (manovalanze, famiglie, clienti, pubblico), nascita dei settori Comunicazione e Marketing; Fra il romantico-nostalgico e il mito del progresso del boom. Il racconto dello Stura, Tre fili fino a Milano, Venezia citt moderna. 1957 nasce il Festival del Documentario Industriale e Artigiano di Monza 1960 nasce il Festival Internazionale del Film Industriale di Torino.L'Eni produce La via del metano, il mito dell'Italia che diventa moderna, da cui nascer: L'Italia non un paese povero (1960), cui collaborano Moravia, Tinto Brass, i fratelli Taviani, Orsini, film di Joris Ivens, che mostra anche la miseria dei Sassi di Matera. Film ridotto e trasmesso in 3 frammenti censurati. 1962 Scioperi a Torino di Paolo e Carla Gobetti film sulla vita industriale, non solo sull'industria.- Ernesto De Martino : Enciclopedia Cinematrografica, il progetto. Etnocentrismo critico. Il Sud rivisitato, non pi solo piaga e mancanza. La sua consulenza letteraria. Non c' comunanza fra cineasta e antropologo. Commento didascalico, progetto filmico arretrato, mancanza di sincrono fra audio e video. Il cinema demartiniano: Stendal di Cecilia Mangini e Lino Del Fra, con testi di Pasolini. Film non accettato dalla comunit degli antropologi: richiedono oggettivit, camera fissa. L'impossibile neutralit delle immagini, sulla strada di Jean Rouch e il contatto con l'altro.- Il colore: il piano Marshall, Ceramiche umbre 1949; grande conformismo ma anche nuova sperimentazione tecnica: Panaria film e Quilici, le riprese subacquee, Il sesto continente 1952.- Un esotismo d'autore: India, Terra Madre di Roberto Rossellini 1959. Maggiore interesse sociologico che geografico e paesaggistico.- Vittorio De Seta: l'Italia che si sta cancellando, le culture subalterne contro il miracolo italiano, il melodramma del lavoro della terra e del mare. Modalit da filmmaker. Importanza del soundscape nel montaggio. Rifiuto delle istituzioni e delle commissioni. Lu tempu di li pesci spata.

CAPITOLO V I PRIMI ANNI SESSANTA. DALL'IMPEGNO ALL'ESPRESSIONE

-Pratiche medie e assenza di riflessione formale e filosofica: Nino Zucchelli: ideatore del Gran Premio Begamo Internazionale del Film d'Arte, 1956-1966 una trentina di opere a carattere documentario-didattico: Vita e luoghi di Arlecchino, Immagini pittoriche d'altri tempi, Civilt romana. Autore istituzionale.Fiorenzo Serra: documentarista sardo, tradizione/modernit, didascalico-didattico anche lui. Nei paesi dell'argilla 1955 Artigiani della creta 1956.- Raffaele Andreassi: sfruttamento del soundscape, disinteresse per il contenuto informativo, concentrazione sulla forma. La citt calda, I maccheroni, Epilogo (in Ferraniacolor). Film sull'arte contemporanea: Bruno Rovesti, il pittore contadino 1963 Murales 1975- Gian Vittorio Baldi: importanza delle nuove tecnologie per la registrazione del suono nel cinema verit; 1962 fonda la INI cinematografica, con cui produce Appunti per un Orestiade in Africa di Pasolini e coproduce con la Film Board canadese Note su una minoranza, diretto da Mingozzi 1964 sugli emigrati italiani, come vivi?.- Gianni Amico: libert dalla sceneggiatura, Appunti per un film sul jazz 1965 al festival internazionale del jazz di Bologna.- Mangini e Del Fra: dal demartinismo allarga la prospettiva alla fabbrica e alla condizione delle donne. Essere donne 1965, contro l'idea della donna ideale; fiducia cieca nell'ideologia comunista come soluzione, non celata. Felice Natale 1965, divertissement anti-capitalista sul consumismo; limite nel voice over, troppo legato alle linee guida di partito, contrasta con la libert formale del video.- Nuovo demartinismo: ancora concezione di subalternit fra cultura alta e bassa.Gianfranco Mingozzi: la taranta 1962, Li mali mestieri 1963. Luigi Di Gianni: Viaggio in Lucania 1965, La tragedia del Vajont 1964. - Risvolto sexy dell'esotismo antropologico: Gualtiero Jacopetti, Mondo cane, La donna nel mondo, nude, calde e pure. L'esordio della societ dei consumi.- All'armi siam fascisti! 1960 Cecilia Mangini, Lino Del Fra. Riflessione sul ventennio in ottica marxista. La Rabbia 1963, Pierpaolo Pasolini: angoscia, guerra e perbenismo. Associato e annullato dall'ottica di Giovannino Guareschi, simbolo dell'Italia conservatrice.- Il successo della televisione: didattica, intrattenimento e pubblicit. Censura. L'inchiesta televisiva: intervista, obbiettivo trasfocatore, camera nascosta.Chi legge? Viaggio lungo il Tirreno, viaggio nell'Italia popolare, istituzionalizzato rispetto al film di Ivens. Ancora distacco fra intellettuale che cerca di elevare il popolo. Giovani d'oggi, Carlo Alberto Chiesa; I nuovi Angeli, Ugo Gregoretti. L'uso dell'intervista anche in Luciano Emmer in Noi e l'automobile 1962. Il successo di TV7, che produce anche Appunti per un film sull'India. Disinteresse per l'auditel.- I registi impegnati degli anni '60. Il Libro bianco, contro il sistema di finanziamento dei cortometraggi. Ferrara e Bizzarri: cinema di denuncia, ma non accompagnata da una vera istanza di sperimentalismo formale e di relazione con il soggetto. In realt comunque segnati dallo spirito del tempo.- innovazione in piccole societ indipendenti. La REIAC. Diaro di bordo (Giannarelli, Nelli, Piperno, 1967) partecipazione e collaborazione con il soggetto. Altri loro documentari sul colonialismo prodotti dalla RAI. Importanza dei suoni dal vivo che diventano quasi un obbligo per i documentaristi. Mediamente per ancora la voice over a guidare la narrazione e tenere il controllo sul soggetto e sull'interpretazione delle immagini.- Cesare Zavattini: il Cinegiornale della Pace 1962, unico numero, fallimento-propaganda; il film collettivo: I misteri di Roma ; Cinema collettivo e autoprodotto, fuori dalle logiche di profitto: i Cinegiornali liberi. L'importanza di nuovi punti di vista, della sperimentazione.- Pierpaolo Pasolini: Comizi d'amore 1964, sulla difficolt del parlare di sesso; amplificazione della sua poetica e riflessioni. Sopralluoghi in Palestina 1964 (solo commentato in un secondo momento)Appunti per un film sull'India 1967-68 e per un'Orestiade africana. Il film come luogo di meditazione fra il s e il mondo. Frammentazione come in Petrolio. Rivalutazione del Pasolini documentarista.

CAPITOLO VI SOVVERTIRE, RESISTERE, SPERIMENTARE

- 1968 Cooperativa Cinema Indipendente cinema underground: Bacigalupo, Leonardi, Turi; Polemica con i registi narrativi anche impegnati. Filmstudio '70. Se l'inconscio si ribella, Leonardi 1967. Il viaggio: l'America e l'Oriente, allargare la percezione. Vieni dolce morte 1967 Paolo e Fiorenza Brunatto.-Estetica e formalismo sono reazionari. Controinformazione, reportage, ripresa bruta. Rinnegazione del neorealismo sentimentale. Il cinegiornale studentesco e l'estetica massmediale. I film dei collettivi. La fabbrica 1971 Alberto Lauriello, musiche di Nono, Centro sperimentale di cinematografia. Scissione dell'ANAC: Pasolini, Bellocchio, Bertolucci, Petri e i Taviani. Anche l'AID dopo la presidenza di Baldi si disgrega. I film dei collettivi: Ipotesi sulla morte di Pinelli 1970 Nelo Risi. Pasolini e Lotta Continua: 12 Dicembre e i poliziotti proletari.Emarginazione del documentario negli anni '60. Il gruppo Videobase: Turi, Grifi, Agosti.La nascita e la repressione dei cineclub, circolare Cossiga.- Diario di una maestro 1973 Vittorio De Seta, CNR: improvvisazione e sceneggiatura, la roma stracciona.- Pasolini e l'urbanistica: Le mura di Sana'a e Pasolini e la forma della citt. Speculazione edilizia a Roma. L'omologazione del regime democratico.- Alberto Grifi: Anna 1972-73: il flusso filmato e il videoregistratore, contro la regia e la sceneggiatura. Storia su una sessantottina. Parco Lambro. Il festival del proletariato giovanile a Parco Lambro 1976. Libert e non commerciabilit. Dimenticati e decaduti chimicamente.-Videobase: Lajolo, Leonardi, Lombardi. Il video come strumento di rivoluzione. Valpreda innocente, la strage di Stato 1972, Lotta di classe alla Fiat 1973. Ideologia di base che blocca la sperimentazione.- RAI: settore Ricerca e Sperimentazione Programmi. Le produzioni di Raimondo e Moscati basso costo, esordienti e produzioni teatrali (Ronconi, Grotowsky, Strehler) incomprensione fra linguaggi diversi.La Rai si concentra sulla produzione narrativa. Palma d'oro a Padre Padrone dei Taviani e L'albero degli zoccoli di Olmi. Dimenticato l'altro cinema, sostituito dal giornalismo d'inchiesta.- La diretta controllata dallo studio, diventa il surrogato del documentario.- Matti da slegare 1975 Agosti, Bellocchio, Petraglia, Rulli, invitati dall'assessore alla sanit del comune di parma. Storie di reinserimento negli anni di Basaglia.- Virgilio Tosi: Medicina oggi e La scienza del cinema. Il potere divulgativo e didattico del documentario.- Antropologia della modernit imperfetta: Mingozzi torna con altri documentari demartiniani. Sud e magia 1978 e Sulla terra del rimorso 1982. Renato Morelli sulla neonata terza rete RAI, documentari sul territorio di della Val di Fassa (Trento). Carpitella: Napoli e Barbagia. Tre giorni del Cinema Etnografico, Roma 1977- Agosti: cinema totale, filmmaking. La macchina cinema 1978, documentario per la Rai sul cinema underground. Differenza fra documento e documentario.- Franco Piavoli: il documentario naturalistico. Il pianeta azzurro 1978 e il Parco del Mincio. Piacere estetico prima che didascalico.- Ansano Giannarelli: la memoria storica. Resistenza-Una nazione che risorge. Memoria presente-Ebrei e citt di Roma. Tradimento 1985- Radio Popolare e Cinema Cristallo: il festival Filmmaker 1980.- Crisi dei finanziamenti, soluzione cooperativistiche (Corona, Ferzaco), prospettiva massmediologica. La Rai si concentra sempre pi sull'intrattenimento e relega la sua ridotta idea di documentario a pochi grandi eventi (Aldo Moro, Mondiali '82, terremoto del Friuli, maxiprocesso)Programmi di approfondimento come Mixer, tg2dossier; gli orari improbabili; Alle falde del kilimangiaro e Piero Angela: programmi in studio e spezzoni di servizi e reportage.- La riscoperta. La nascita del festival del muto a Pordenone e Bologna.