L'Ultimo Chilometro / Film documentario sul ciclismo / Press Kit

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f L’ULTIMO CHILOMETRO Via F Crispi 4 12042 BRA (CN) P:IVA 03330600044 f f www.thelastkilometer.com [email protected] L’Ultimo Chilometro 1- Un chilometro all’arrivo. Il gruppo è compatto, i corridori sono un fascio di nervi tesi, tutti hanno an- cora pieno diritto al sogno della vittoria. Questo è la bicicletta, questo (e molto altro) è il suo sport, il ciclismo, metafora calzante della vita. 2- Dagli anni ‘80 ad oggi il ciclismo è cambiato radicalmente. Come dice il giornalista Gianni Mura “Se si pensa che i corridori hanno nelle orecchie una trasmittente e sono teleguidati dall’ammiraglia, si può dire che questa sia la fine dell’avventura”. E’ arrivato L’ultimo chilometro per questo affascinante sport? SINOSSI L’Ultimo Chilometro è un racconto a tutto tondo del ciclismo attraverso 5 personaggi, 5 storie: Ignazio Moser - figlio di Francesco. Giovane corridore carico di forze e di sogni: tra tutti la Parigi-Rou- baix, la mitica corsa del nord che il padre, riferimento ma anche costante termine di paragone per Igna- zio, fece sua per tre anni consecutivi. Cadel Evans - star internazionale e primo corridore australiano a vincere il Tour de France, lo scorso anno. Nel 2012 tutti lo aspettano al varco: dal ritiro invernale di Alicante alla Grande Boucle, il film ne seguirà l’intera stagione agonistica. Saprà riconfermarsi? Davide Rebellin - a 40 anni compiuti, lo scorso anno contro ogni previsione è tornato vittorioso. Ma dopo lo scandalo olimpico di Pechino 2008, quando fu costretto a riconsegnare la medaglia conquista- ta, per molti il suo nome rappresenta ancora e solo il lato oscuro del ciclismo, il doping. Gianni Mura - il “suiveur”, giornalista di fama che da anni racconta il ciclismo attraverso le sue crona- che dal Tour de France, e che dal Tour ci fornirà le chiavi di interpretazione di questo sport. El Diablo/I tifosi - gli appassionati e i fan disposti a seguire il proprio idolo in capo al mondo, ad esal- tarne le vittorie e lenirne le sue sconfitte. In particolare seguiremo da vicino il mitico “El Diablo”, tifoso tedesco che armato di corna e forcone da anni segue le principali gare del calendario internazionale. L’Ultimo Chilometro è il racconto di una stagione di corse, ma inevitabilmente diventa racconto delle nostre passioni, motivazioni, vicende, sentimenti. Un film dal taglio internazionale, come è ormai diventato internazionale lo sport delle due ruote. Un film per tutti coloro che una volta nella vita sono saliti su una bicicletta. Un film di Paolo Casalis USCITA PREVISTA: Fine 2012 Durata prevista: 80’ Presenta THE LAST KILOMETER

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L'Ultimo Chilometro / Film documentario sul ciclismo in uscita a dicembre 2012. Per info http://www.thelastkilometer.com L'Ultimo Chilometro è un racconto a tutto tondo del ciclismo attraverso 5 personaggi, 5 storie: Ignazio Moser Cadel Evansi Davide Rebellin Gianni Mura El Diablo/I tifosi

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L’ULTIMO CHILOMETRO

Via F Crispi 412042 BRA (CN)P:IVA 03330600044

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L’Ultimo Chilometro1- Un chilometro all’arrivo. Il gruppo è compatto, i corridori sono un fascio di nervi tesi, tutti hanno an-cora pieno diritto al sogno della vittoria. Questo è la bicicletta, questo (e molto altro) è il suo sport, il ciclismo, metafora calzante della vita.2- Dagli anni ‘80 ad oggi il ciclismo è cambiato radicalmente. Come dice il giornalista Gianni Mura “Se si pensa che i corridori hanno nelle orecchie una trasmittente e sono teleguidati dall’ammiraglia, si può dire che questa sia la fi ne dell’avventura”. E’ arrivato L’ultimo chilometro per questo affascinante sport?

SINOSSI L’Ultimo Chilometro è un racconto a tutto tondo del ciclismo attraverso 5 personaggi, 5 storie:Ignazio Moser - fi glio di Francesco. Giovane corridore carico di forze e di sogni: tra tutti la Parigi-Rou-baix, la mitica corsa del nord che il padre, riferimento ma anche costante termine di paragone per Igna-zio, fece sua per tre anni consecutivi.Cadel Evans - star internazionale e primo corridore australiano a vincere il Tour de France, lo scorso anno. Nel 2012 tutti lo aspettano al varco: dal ritiro invernale di Alicante alla Grande Boucle, il fi lm ne seguirà l’intera stagione agonistica. Saprà riconfermarsi?Davide Rebellin - a 40 anni compiuti, lo scorso anno contro ogni previsione è tornato vittorioso. Ma dopo lo scandalo olimpico di Pechino 2008, quando fu costretto a riconsegnare la medaglia conquista-ta, per molti il suo nome rappresenta ancora e solo il lato oscuro del ciclismo, il doping.Gianni Mura - il “suiveur”, giornalista di fama che da anni racconta il ciclismo attraverso le sue crona-che dal Tour de France, e che dal Tour ci fornirà le chiavi di interpretazione di questo sport.El Diablo/I tifosi - gli appassionati e i fan disposti a seguire il proprio idolo in capo al mondo, ad esal-tarne le vittorie e lenirne le sue sconfi tte. In particolare seguiremo da vicino il mitico “El Diablo”, tifoso tedesco che armato di corna e forcone da anni segue le principali gare del calendario internazionale.

L’Ultimo Chilometro è il racconto di una stagione di corse, ma inevitabilmente diventa racconto delle nostre passioni, motivazioni, vicende, sentimenti.Un fi lm dal taglio internazionale, come è ormai diventato internazionale lo sport delle due ruote.Un fi lm per tutti coloro che una volta nella vita sono saliti su una bicicletta.

Un fi lm di Paolo Casalis

USCITA PREVISTA: Fine 2012Durata prevista: 80’

Presenta

THE LAST KILOMETER

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IGNAZIO MOSER (e il padre Francesco)

Nato a Trento il 4 Luglio del 1992, Ignazio Moser ha appena diciannove anni.Figlio più giovane di Francesco Moser, assomiglia al padre per il fi sico (possente, da passista veloce) e ancora di più per la determinazione e la capacità di essere “leader” in gruppo.Nel 2012 Ignazio sarà al suo ultimo anno prima del passaggio tra i professionisti, e per il primo anno farà il ciclista a tempo pieno, avendo terminato gli studi in agraria.Inevitabilmente Ignazio è per tutti “il fi glio di Moser”, e in tutto ciò che fa, nelle vittorie (nel 2010 ha vinto il titolo di Campione Italiano nell’inseguimento individuale cat. juniores) e nelle sconfi tte, viene paragonato al padre Francesco.Di certo, il padre gli ha trasmesso la passione per una corsa, la Parigi Roubaix, che lui vinse per tre anni consecutivi e che Ignazio cercherà di fare sua nel 2012.Il 27 Maggio, poche ore prima della gara riservata ai professionisti, si terrà infatti la Paris-Roubaix per Under 23, che Ignazio correrà con il suo team, la Trevigiani Dynamon Bottoli.

FRANCESCO MOSER

Francesco Moser è stato tra i più affermati corridori degli anni 70 e 80, con 273 vittorie su strada da professionista, tra le quali un Giro d’Italia, tre Parigi-Roubaix (‘78,’79,’80), due Giri di Lombardia e una Milano-Sanremo, oltre ad un campionato del mondo su strada e ad uno su pista. Precede Beppe Saronni (193) e Mario Cipollini (189) e risulta a tutt’oggi il ciclista italiano con il maggior numero di successi. È inoltre terzo assoluto a livello mondiale, alle spalle di Eddy Merckx (426) e Rik Van Looy (379)Oggi gestisce l’azienda vitivinicola Moser.

RIPRESEREALIZZATE Nel mese di Febbraio abbiamo un’intervista con Ignazio Moser e con il padre Francesco nella loro casa-azienda di Gardolo (Trento). E’ stato un interessante confronto tra il ciclismo “epico” di Francesco ed il ciclismo attuale di Ignazio. Un confronto che qui diventa generazionale, con un padre che critica determi-nate scelte e atteggiamenti del fi glio, e un fi glio che stima profondamente il padre, ma al contempo non teme di “sfi darlo” sul suo stesso terreno. Abbiamo fi lmato gli allenamenti di Ignazio tra le vigne e i meleti del Trentino,e siamo entrati nella sua camera di diciannovenne “atipico”:DA REALIZZAREIl 27 Maggio fi lmeremo la Parigi-Roubaix di Ignazio Moser: il padre l’ha vinta tre volte consecutive, lui cer-cherà di farla sua la corsa riservata ai dilettanti alla terza partecipazione. Nel corso dell’anno avremmo altre occasioni di fi lmareallenamenti e gare di Ignazio Moser.

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CADEL EVANS

“Io, per principio, non mi ritiro. Io, sulla bici, piuttosto ci muoio.Non è proprio così, è solo un modo di dire, ma è la passione della mia vita.

Se parto, voglio sempre arrivare. Meglio primo. Ma piuttosto ultimo.»

Nato a Katerine, Australia, il 14 Febbraio del 1977, Cadel Evans inizia la sua car-riera nella mountain bike. Dopo due secondi posti, nel 2007 e nel 2008, lo scorso anno Evans è riuscito a salire sul primo gradino del podio del Tour de France, la corsa ciclistica più importante al mondo, consacrandosi come il più forte ciclista del nostro tempo.Cadel è un osso duro, uno che non molla facilmente, che fa della grinte e della regolarità le sue armi migliori.

Palmares:Biker di livello nel cross country, specialità in cui vinse due Coppe del mondo, è quindi passato al professionismo su strada, specializzandosi nelle corse a tappe. Si è aggiudicato il campionato del mondo di ciclismo su strada nel 2009 a Men-drisio, ed il Tour de France nel 2011.

RIPRESEREALIZZATEA fi ne Gennaio 2012 abbiamo seguito il ritiro invernale della sua squadra (BMC) e la presentazio-ne del team a Denia (Spagna). Abbiamo fi lmato una lunga conferenza stampa di Cadel Evans: le sue ambizioni, i pro-getti per il 2012, le motivazioni, la storia personale, la famiglia e la recente adozione di un bambi-no etiope.DA REALIZZARENel mese di Luglio 2012 seguiremo il Tour de France, il principale obiettivo stagionale di Cadel Evans, e il suo tentativo di riconfermarsi sul podio più alto a Parigi.Infi ne, è nostro obiettivo realizzare un’intervista con il corridore australiano.

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DAVIDE REBELLIN

“Sono tornato dopo due anni di silenzio e lavoro, con più voglia e più rabbia di prima, rivendico la mia innocenza ed il diritto di guardare avanti, impegnandomi

anche a favore dei giovani. Ho quarant’anni ma non li sento”.» Davide Rebellin, soprannominato “il chierichetto” perchè da piccolo serviva la messa e per quel suo aspetto di assoluta calma e innocenza, è in realtà uno dei corridori più determinati, grintosi e vincenti del gruppo. E questo ormai da quasi vent’anni. Rebellin ha infatti esordito tra i professionisti nel 1992, e da allora ha conquistato moltissimi successi soprattutto tra le “classiche”, gare di un giorno come l’Am-stel Gold Race, la Freccia Vallone (3 volte), la Liegi-Bastogne-Liegi, le Tre Valli Varesine. Il 9 agosto 2008 si aggiudica la medaglia d’argento ai Giochi Olimpici di Pechino, nel giorno del suo trentasettesimo compleanno, ma a quasi un anno di distanza risulta positivo al Cera, in seguito a nuove più rigorose analisi effet-tuate su campioni di sangue prelevati durante i Giochi e congelati.Inizia una nuova fase nella carriera di Davide Rebellin: l’infamia, le accuse, la squalifi ca per due anni. Rietrato alle corse dopo due anni di squalifi ca il 16 ago-sto 2011, pochi giorni dopo aver compiuto i 40 anni, vince la Tre Valli Varesine per la seconda volta in carriera. Luci e ombre, per una storia personale in chiaro-scuro che merita di essere raccontata in quanto metafora della storia stessa del ciclismo professionistico.

RIPRESEREALIZZATEA Febbraio 2012 abbiamo fi lmato una lunga, emozionante, profonda intervista con Davide Rebellin. Davide, che non ha ancora un contratto con una squadra ma che a 40 anni compiuti non ha alcuna intenzione di smettere, ci aveva offerto la sua disponibilità, e così è stato: aveva voglia di raccontarci la sua storia, la sua versione dei fatti, l’uomo che era è quello che è diventato dopo i dolorosi fatti di Pechino 2008.La cosa che ci ha maggiormente colpito è che Davide parla di quel triste giorno come di una svolta positiva della sua vita, di un vero e proprio momento di rinascita. Abbiamo anche fi lmato un allenamento di Davide RebellinDA REALIZZARENel corso della stagione, seguiremo Davide Rebellin in occasione di corse professionistiche, a partire dal Trofeo Melinda.

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GIANNI MURA

Nato a Milano nel 1945, Gianni Mura è un giornalista e scrittore.Dal 1964 si occupa di sport e cronache sportive, prima per La Gazzetta dello Sport e poi per La Repubblica. Dal 1967, puntualmente, ogni anno in luglio segue Il Tour de France. Nel 2007 esce il suo primo romanzo, Giallo su giallo, vincitore del Premio Grinza-ne - Cesare Pavese per la narrativa 2007, ambientato durante lo svolgimento del Tour de France.Alla stessa corsa ha dedicato il libro La fi amma rossa. Storie e strade dei miei Tour. Gianni Mura si autodefi nisce un “suiveur” vecchia maniera, il giornalista che fi sicamente seguiva i corridore sulle strade del Tour: le sue cronache hanno una cifra stilistica inconfondibile, fatta di aneddoti, riferimenti culturali, culinari, artistici. I “pezzi” di Gianni Mura non sono cronaca, ma epica, narrazione di ge-sti, di imprese, storie di vita e di morte.In occasione della vittoria di Evans nel 2011 Mura, che si è defi nito “un Evansia-no da sempre”, ha abbandonato la cautela dovuta ad anni di illusioni e cocenti disillusioni e ha scritto:“Al Tour, fi nalmente, una vittoria del ciclismo pulito. Voto: 9”

RIPRESEREALIZZATE A fi ne Gennaio abbiamo realizzato un’intervista a Gianni Mura negli ambienti della redazione milanese di Repubblica, il quo-tidiano per il quale da anni è inviato al Tour de France.DA REALIZZARE Nel mese di luglio, seguiremo una o più tappe della Grande Boucle accanto al giornalista milanese e alla sua Olivetti Lettera 32, la macchina da scrivere con cui quotidianamente, unico tra i 100 inviati al Tour, Gianni Mura confeziona i suoi articoli.Attraverso Gianni Mura, la sua esperienza, i suoi ricordi, seguiremo e approfondiremo le altre storie del fi lm, con un occhio di riguardo per il tentativo di doppietta di Cadel Evans

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EL DIABLO/ I TIFOSI

Passionali, spontanei, entusiasti, ordinati, ubriachi, caotici.Sono i tifosi della grandi manifestazioni ciclistiche, gli unici spettatori non pagan-ti rimasti nel mondo dello sport. I tifosi sono la cassa di risonanza della corsa e dei corridori; senza di essi, le im-prese sportive rimarrebbero piatte, prive di testimoni e quindi di epica.In particolare, seguiremo Didi Senft, un fan tedesco che nel corso degli anni è diventato una vera icona di quato sport.Meglio conosciuto come “El Diablo” o “Le Diable”, Didi è una presenza costante dei grandi giri: armato di tridente e vestito da diavolo, con tanto di corna e man-tello, Didi accoglie il gruppo saltando, correndo, urlando come un vero demonio.Quella del “Diablo” è sicuramente una presenza folcloristica, ma attraverso di lui racconteremo il pubblico del ciclismo, il suo ruolo, la sua passione, le motivazio-ni che portano migliaia di tifosi a esere presenti, sempre e comunque.

RIPRESEREALIZZATEAbbiamo seguito “El Diablo” Didi Senft sulle strade del Giro d’Italia, nella quindicesima tappa, Lecco-Pian dei Resinelli.Il tifoso tedesco, vero e proprio “Supereroe” con la sua calzamaglia (in rosa per l’occasione), il forcone e il mantello, era a bordo strada con il suo furgoncinoDidi è sempre presente, a seguire il passaggio della tappa e a incitare tutti, tifosi e ciclisti, con la punta del suo forcone.Siamo stati con lui per un’intera giornata (notte compresa).Didi per noi è il simbolo del tifo, l’archetipo del tifoso, e attraverso di lui vogliamo raccontare tutti i tifosi del ciclismo, la loro passione. .Siamo stati con loro, a bordo strada o sui loro camper, per capire cosa li spinge ad un’attesa di ore in cambio di un rapido passaggio.Abbiamo fi lmato la loro passione, l’entusiasmo, il modo genuino e spontaneo di rapportarsi con un mondo che è invece ormai è fatto di francesco moser gardolo vini record ora roubaix ignazio intervistaprofessionisti, di grandi network televisivi, di regole televisive, di mezzi talvolta illeciti

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Film Marketing e Distribuzione

USCITA PREVISTAFine 2012 (dicembre)Formato: DVD

TARGET TERRITORIALEItalia, Francia, Europa, Stati Uniti, Australia

PROMOZIONE DEL FILM

La promozione verrà avviata fi n dalle prime riprese del fi lm (Primavera 2012) attraverso più canali- sito internet dedicato- pagine Facebook - Twitter- Trailer e clip pubblicate su YoutubeIl progetto verrà inoltre pubblicato online per avviare forme di crowdfunding

BUDGETIl budget del fi lm è attualmente in via di defi nizione e consolidamento, così come la ricerca di partner produttivi e sponsors.Il budget fi nale previsto è di Euro 40.000

DISTRIBUZIONE

Una volta realizzato, il documentario verrà proposto a Festival cinematografi ci e a canali televisivi na-zionali e internazionali.La durata televisiva del documentario (80) e l’universalità delle tematiche trattate offriranno al fi lm la possibilità di essere trasmesso da tv e/o canali satellitari, nazionali e internazionali. Sulla base di precedenti esperienze della casa di produzione e del regista ( fi lm “Langhe Doc”, 3000 copie; fi lm “Il Corridore”, 5000 copie e oltre 120mila visualizzazioni del trailer) il fi lm si avvarrà di un piattaforma web indipendente, e di una distribuzione internazionale in formato dvd.

La promozione verrà avviata fi n dalle prime riprese del fi lm (Primavera 2012) attraverso più canali

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BIOFILMOGRAFIA DELL’ AUTORE

Paolo CasalisNato a Bra (Cn) nel 1976.

Filmografi a

Langhe Doc - Storie di eretici nell’Italia dei capannoni (52’ - 2011)Uscita in dvd : Marzo 2011 / ad oggi oltre 2000 copia vendute

Selezione Uffi ciale David di Donatello 2012Winner of Valsusa Filmfest 2011; Winner of Sardinian Sustainability Film Festival 2011;Special Mention at Festival delle Terre 2011;Docaviv Festival, Tel Aviv; Kinookus FF, Dubrovnik (Croatia); Jahorina Fesitval, Pale (Bosnia); Scanno Natura Doc; Piemonte Movie 2011; Euganea Film Festival 2011; Epizephiry Film Festival;Marcarolo Film Festival;

Il Corridore (52’ - 2010)Uscita in dvd: Agosto 2009/ ad oggi oltre 5000 copie vendute

Trento Film Festival 2011 (Selezione Uffi ciale)BCNSFF2010 (Barcelona International Ficts Festival);Piemonte Movie 2010; Cherasco Movie 2010; Marcarolo Film Festival);“Sport Movies&TV” Milano 2010

Gente di Terra Madre (26’ - 2009)Cinemambiente 2009 Torino; Slow Food on Film 2009, Bologna;Piemonte Movie 2010; Aniene Film FestivalAllegato al libro di Carlo Petrini “Terra Madre. Come non farci mangiare dal cibo”

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CURRICULUM DELLA CASA DI PRODUZIONE

Stuffilm Creativeye APS - Bra

2011

Pantani ChannelNel 2011 Stuffilm è parter video di Pantanichannel.it e realizza numerosi reportage filmati di eventi e gare ciclistiche: Monument Pantani Forever, Grimpeé de Legende Marco Pantani Forever 2011, Les 2 Alpes - Memorial Cycling Marco Pantani

Marmotte 2011Stuffilm realizza il video ufficiale della gara di Granfondo internazionale della Marmotte (Alpe d’Huez, Francia)

Langhe Doc - Storie di eretici nell’Italia dei capannoni - www.langhedoc.itun film di Paolo Casalis, 52’

Festival e premi:Winner of Valsusa Filmfest 2011;Special Mention at Festival delle Terre 2011;Docaviv Festival, Tel Aviv;Kinookus FF, Dubrovnik (Croatia)Jahorina Fesitval, Pale (Bosnia);Scanno Natura Doc; Piemonte Movie 2011;Euganea Film Festival 2011;Epizephiry Film Festival;Marcarolo Film Festival;

L’ultima Borgataun film di Alberto Cravero e Fabio Mancari, 52’

2010

BrainTVStartup e gestione tecnica (riprese e montaggio video) della Web Tv dell’Associazione Commerciantidi Bra.

Io mi ricordo quel giorno di dicembre, film documentario di Fabio Mancari. Menzione Speciale a “Filmare la Storia 2010”

Angelo Farchetti, film documentario di Fabio Mancari

Collisioni 2010, Novello. Media Partner: copertura video e riprese di tutti gli eventi della manifestazionePalla al Centro, serie di cinque documentari per il Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese.

2009

Vetro Piano, film documentario di Fabio Mancari e Alberto Cravero.Realizzato con il contributo di Provincia di Cuneo, Città di Savigliano, FILCEM-CGILIn concorso ai David di Donatello 2010, categoria documentari di lungometraggio

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