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  • capitolo 19.EEE si era fatto una bella camminata, dalla Royal, lungo Thames street,

    no a Eastcheap, poi su per Grace Church Street, fuori da Bishops Gate, no alCurtain Theatre. Ma aveva voglia di camminare, e l'idea di uscire dalla cerchiadelle mura, dove c'ra un po' meno puzzo, non gli dispiaceva aatto.

    Ne erano rimasti pochi di teatri, a Londra. O demoliti, come il Rose, obruciati come il Fortune, o chiusi e poi distrutti dai puritani durante la guerracivile, come il grande Globe. Il Curtain era stato uno dei primi ad essere chiusi.Da pi di 40 anni, e ora era stato riaperto in fretta e furia, con la foga dellaripresa della citt, dopo la peste. Will Shakespeare aveva recitato al Curtain,quando era ancora viva la Regina Elisabetta. Sarebbe stato contento, il vecchioWill, di vedere che la sua Londra si rialzava dall'epidemia e celebrava la rinascitacon la sua Tempesta.

    EEE era venuto l anche per rivedere del buon teatro, ma soprattutto persentire ATT. ATT era proprio bravo: la sua Miranda, glia di Prospero, eraveramente spettacolare. ATT era bravo nelle parti di donna, che d'altrondeerano obbligatoriamente impersonate da uomini. Solo da pochi anni le donneavevano cominciato a recitare, ma nessuno si sarebbe sognato di far recitareuna donna al posto di ATT. Era cos verosimile nella parte di donna, che eradiventato famoso anche per quello. E ne era dimostrazione il fatto che quandogirava in borghese per la citt, nelle sue naturali fattezze di uomo, nessuno loriconosceva, abituati come erano a vederlo sotto il trucco pesante, con gonne eparrucche.

    EEE si guard intorno. Il Curtain era fatto con lo stile dei teatri di allora.Pianta esagonale, tutto di legno, con una platea e tre ordini di gallerie. Il palco,largo no a occupare tutto un lato dell'esagono, era decorato con rami di piantealle pareti, a simulare una foresta: a terra un gioco scomposto di panni nerastri,a rappresentare il mare cupo e burrascoso. I mezzi a disposizione erano pochi inquei giorni, ma gli scenogra avevano fatto un buon lavoro, considerando il pocotempo che avevano avuto. Alla gente piaceva il teatro, e sembrava il modo giustodi celebrare la ripresa. Il teatro voleva dire spensieratezza, allegria, fantasia, edera di quello che la gente aveva bisogno dopo l'incubo della Morte Nera. A unpenny a testa poi (due in galleria), ne valeva veramente la pena.

    Mentre lo sguardo vagava per il teatro, soermandosi sulle smore degliattori, sui volti presi e attenti degli spettatori, sul disegno agile dei tre ordinidi colonne di legno che sorreggevano le gallerie, la mente di EEE rimuginava,come faceva ormai da giorni, sui dettagli della sua indagine.

    Si, doveva essere qualcuno che ce l'aveva con gli scienziati.Ma perch poi ?Che male poteva fare la scienza ?La scienza poteva solo fare del bene.Uno scroscio di risate da parte del pubblico lo distrasse un attimo. Anche gli

    attori, il teatro, non potevano che fare del bene. E infatti chi se la sarebbe presacon il teatro ? Poi gli vennero in mente i teatri chiusi, tutti quei teatri che eranostati famosi no a poco temo prima, sulla sponda sud del Tamigi, a Bankside,

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  • appena traversato il London Bridge, e che ora non c'erano pi. Swan, Bull Ring,Hope, Rose, Bear Garden, Globe. Non tutti erano bruciati per incidente, comepoteva capitare in quei tempi. dato che erano costruiti tutti in legno, con i tettidi canniccio di lago, e illuminati con lampade a olio. Molti erano stati chiusi,distrutti, incendiati.

    Si, era possibile avercela anche con il teatro: era quello che avevano fatto iPuritani, chiudendoli e demolendoli, al tempo della guerra civile. E tutto soloperch i teatranti non celebravano le Scritture e narravano dei vizi, oltre chedelle virt. Il teatro faceva ridere, ma troppo sgangheratamente, e ridere ditutto,anche di Dio. E i Puritani se l'erano presa con il teatro, con veemenza,come William Prynne, e il suo libro contro le attrici.

    E se il teatro faceva ridere, la scienza faceva pensare. La scienza studiavala natura per comprendere il suo meccanismo, che in quanto opera di Dio nonavrebbe dovuto essere indagato. Che fosse un Puritano ad avercela con gliscienziati ? Non sarebbe stato n il primo n l'ultimo, pens EEE. E moltipuritani erano scappati in America. E l uno poteva aver scoperto l'uso dell'apas.E poteva essere tornato. Pieno di astio e di desiderio di vendetta.

    Uno scroscio di risate, e poi un fragoroso applauso, coprirono i suoi pensieri.Dal palco ATT si inchin ossequiando l'ovazione che i londinesi gli riserva-

    vano.

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