Starebene Messina - febbraio marzo 2015

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Starebene a Messina Ebola: sfatiamo un mito Luci LED e Polinucleotidi per la caduta dei capelli GENETICA MEDICA E FORENSE No alle diete fai da te Anno II° | Numero 4 | Febbraio - Marzo '15 Valutazioni ecografiche del nervo mediano Meno dolore alla colonna vertebrale con la chirurgia mini invasiva neuromonitoraggio intraoperatorio dei nervi ricorrenti L'odontoiatria è sociale SICUREZZA IN AMBIENTE DI LAVORO il mercato del lavoro in italia tra stabilità e flessibilità

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Starebenea Messina

Omeopatia e medicina naturale

Qualità della vitaed ambiente

La salute passa dalla palestra

Nuove frontiere della pediatria

Alimentazione edintolleranze

Anno I° | Numero 1 | Messina 11.06.2014

all'interno

Ebola: sfatiamo un mito

Luci LED e Polinucleotidi per la caduta dei capelli

GENETICA MEDICA E FORENSE

No alle diete fai da te

Anno II° | Numero 4 | Febbraio - Marzo '15

Valutazioni ecografichedel nervo mediano

Meno dolore alla colonna vertebrale con la chirurgia mini invasiva

neuromonitoraggio intraoperatorio dei nervi ricorrenti

L'odontoiatria è socialeSICUREZZA IN AMBIENTE DI LAVORO

il mercato del lavoro in italia tra stabilità e flessibilità

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FEBBRAIO | MARZO 2015IN QUESTO NUMERO

Editoriale:a cura di Wolly Cammareri

Luci LED e Polinucleotidi per la caduta dei capellia cura della dott.ssa Isabella Pia Palmierini No alle diete fai da tea cura della dott.ssa Milena Grasso

Meno dolore alla colonna vertebrale con la chirurgia mini invasivaa cura del dott Emanuele Puglisi

Ebola: Sfatiamo un mitoa cura del dott. Paolo Calderone

Il mercato del lavoro in italia tra stabilità e flessibilitàa cura del dott. Giacomo Marcellino

Neuromonitoraggio intraoperatorio dei nervi ricorrentia cura del prof. Letterio Calbo

Curarsi con le erbea cura di Angelica Di Sclafani

Genetica Medicaa cura della dott.ssa Maria Grazia Bruccheri

Sicurezza in ambiente di lavoroe attrezzature munite di videoterminalia cura del dott. Giovanni Caminiti

L'odontoiatria è socialea cura del dott. Gianandrea Rizzottii

Sento ma non capisco le parole

Valutazioni ecografiche del nervo medianoin seguito al rilascio del tunnel carpalea cura del dott. Giovanni Risitano

Dormire bene

Farmaprenota

Vivere bene la terza età

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Caduta dei capelli

Attrezzature munite

di video terminali

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EDITORIALE

Tante novità Editoriale a cura di Wolly Cammareri

Starebenea Messina

Omeopatia e medicina naturale

Qualità della vitaed ambiente

La salute passa dalla palestra

Nuove frontiere della pediatria

Alimentazione edintolleranze

Anno I° | Numero 1 | Messina 11.06.2014

all'interno

Periodico gratuito di informazione - Supplemento a Trapanipiù del 02/02/2015 Redazione di Messina|| Via Ghibellina 59, 98123 Messina Concessionaria Pubblicità || Mediaweb, 090.8961170 - 3319367902mail: [email protected] Grafico e Impaginazione || Subversiva, Viale Boccetta, 36 - MessinaStampa || Coop Avvenire 2000, Larderia, Messinareg. tribunale di trapani n.350 del 13/03/2013

E ccoci di nuovo! Secondo anno di vita del nostro giornale, per noi, dopo quattro numeri che ab-biamo considerato di messa a punto della rivista,

questo sarà l’anno dell’assetto definitivo. Non manche-ranno le novità! Nuove rubriche e nuove e prestigiose collaborazioni. Fra le novità anche la possibilità di fare un unica edizione regionale con dentro le pagine pro-vinciali di Messina, Catania, Caltanissetta, Enna e Paler-mo, quindi più pagine e una diversa distribuzione, oltre le farmacie anche le edicole. Aumenteremo le pagine e amplieremo gli argomenti dando particolare attenzio-

ne al cibo. Proprio il cibo sarà infatti il tema del pros-simo Expo che sarà inaugurato il 1° maggio a Milano e un’altra delle novità sarà proprio la presenza del nostro giornale con una edizione speciale che mensilmente distribuiremo all’Expo. Sarà una vetrina importante pe i produttori del nostro territorio, prodotti alimentari, le nostre eccellenze, l’olio, il vino, i formaggi ma anche i prodotti del nostro artigianato. Come avevo anticipato sopra, questo per Starebene in Sicilia sarà un anno ve-ramente importante.Buona salute a tutti!

LA NUOVA RIVISTAGRATUITA

DI MEDICINA E BENESSERE

Starebenea Messina

Omeopatia e medicina naturale

Qualità della vitaed ambiente

La salute passa dalla palestra

Nuove frontiere della pediatria

Alimentazione edintolleranze

Anno I° | Numero 1 | Messina 11.06.2014

all'interno TERZA ETÀ

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Anno I° | Numero 1 | Luglio - Agosto 2014

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La crescita dei capelli è caratterizzata dal ripetersi ciclicamente di 3 diverse fasi che fanno parte del ciclo pilare. Tra i follicoli piliferi non vi è una sin-

cronizzazione delle diverse fasi, e questo consente un rinnovo continuo e permanente di tutta la capigliatu-ra. Si verifica infatti un continuo ricambio dei capelli, con una caduta continua, associata ad un ricrescita. Lo sviluppo dei capelli avviene ciclicamente con il suc-cedersi delle 3 fasi: - la fase anagen: è la fase di crescita attiva, caratteriz-zata da un'intensa attività del follicolo pilifero. Varia-bile da un soggetto all'altro, dura da tre a dieci anni, periodo durante il quale il capello si allunga di circa 1 mm ogni tre giorni.- la fase catagen: è la fase di involuzione che segnala la fine della fase anagen, è irreversibile, di breve du-rata, e interrompe la proliferazione delle cellule del-la matrice del pelo, ed i follicoli piliferi si ritraggono; dura due settimane.- la fase telogen: è la fase di riposo, che dura tre mesi, durante la quale il capello dopo la fase di involuzione, viene progressivamente sostituito da un nuovo pelo in fase anagen, prodotto dallo stesso follicolo, che crescendo spinge all’esterno il vecchio capello in te-logen che viene in tal modo eliminato. La perdita nor-male, fisiologica, è di circa 30-100 capelli al giorno. La quantità di capelli, che fisiologicamente cade in un individuo sano, può subire durante l’anno delle varia-zioni soggette a ritmi stagionali. Inoltre, i capelli con il passare degli anni, subiscono fisiologicamente una serie di modificazioni che portano a una diminuzione della densità della capigliatura.Sia la caduta da invecchiamento, che le variazioni di

a cura di:Dr.ssa Isabella Pia PalmieriSpec. Chirurgia Plastica | Professore a Contratto Master Chirurgia Estetica Univesità di PadovaDocente C.P.M.A. VALET BolognaSudio: via Ghibellina,131 MessinaTel.090671604 mob. 349/6718986Mail: [email protected]

caduta durante l’anno, possono essere associate ad altre patologie acquisite dei capelli, definite Alope-cia. Vi sono differenti tipi di Alopecia, tra cui la più frequente è l’Alopecia Androgenetica, o calvizie co-mune. È un diradamento progressivo del capillizio che interessa soprattutto il vertice e la regione fronto-tem-porale e che procede con velocità diversa a seconda del sesso e della familiarità. L’Alopecia Areata è una caduta improvvisa dei capelli e/o di altri peli del corpo con formazione di chiazze glabre. Il Telogen Effluvium (TE) invece è un diradamento diffuso a tutto il cuoio capelluto e può essere di tipo acuto o cronico e può portare a un diradamento generalizzato del cuoio ca-pelluto che preoccupa notevolmente il paziente. Il TE acuto segue a distanza di 2-4 mesi episodi quali emo-zioni importanti, malattie, parto, terapie con farmaci. Si verifica una caduta più intensa, che poi tende ad arrestarsi spontaneamente nel tempo. Nel TE croni-co invece la caduta dei capelli dura mesi o anni senza variazioni stagionali, non c’è tendenza alla guarigione spontanea e col tempo compare il diradamento.Per quanto riguarda la terapia del TE per le forme acute è fondamentale rassicurare i pazienti; per le forme croniche può essere instaurata una terapia ini-zialmente topica ed eventualmente sistemica.Sono importanti le misure igieniche, alimentari e te-rapeutiche che possono sostenere ed incentivare il trofismo del cuoio capelluto. È consigliabile evitare lavaggi eccessivamente sgrassanti ed aggressivi, man-tenere una dieta equilibrata, con un buon apporto di sali minerali (ferro in particolare), ed eventualmente ricorrere alla somministrazione di presidi terapeutici

Luci LED e Polinucleotidi per la caduta dei capelli

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in grado di stimolare la ricrescita di capelli.La mia esperienza clinica in questo ambito mi ha av-vicinato all’utilizzo di Luci LED e Polinucleotidi che esercitano un effetto trofico di stimolo sulle cellule e diversi studi ed esperienze cliniche ne hanno dimo-strato l’efficacia. I Polinucleotidi sono frazioni a basso peso molecolare di DNA, di origine naturale e favo-riscono l’attività cellulare a livello del follicolo pilife-ro .Li utilizzo nelle forme di diradamento da stress e stagionali ma anche nell’Alopecia Androgenetica sia maschile che femminile. Il trattamento viene attua-to mediante infiltrazioni intradermiche superficiali, distribuendo uniformemente nell’area da trattare il prodotto e facendo seguire poi una seduta di Luci LED.Le Luci LED, atermiche, forniscono a livello cellulare

l’energia necessaria perché abbiano luogo una serie di reazioni differenti: cellule danneggiate o compromes-se possono essere riparate; cellule mitotiche possono essere indotte a un livello maggiore di replicazione; e cellule con funzioni specifiche eseguono il loro com-pito in modo più veloce ed efficiente. L’ esposizioni alle Luci LED porta a una accelerazione della fase di accrescimento del capello perché stimola il follicolo pilifero.I risultati da me ottenuti indicano una valida efficacia di Polinucleotidi e Luci LED nel trattamento del di-radamento al cuoio capelluto e nell’Alopecia Andro-genetica, anche per la facilità di impiego, per la com-pliance dei pazienti, e l’elevata tollerabilità.

PRIMA DOPO PRIMA DOPO

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Dott.ssa Milena GrassoBiologo NutrizionistaVia Ghibellina 59 – MessinaTel. 366.7347853Mail: [email protected]

Con l’arrivo della bella stagione, sempre più persone, in prospettiva della “prova costume”, provano a far scendere l’ago della bilancia con

“diete fai da te” estrapolate da siti web, riviste o con la dieta miracolosa fatta con successo da un’amica. Per riuscire a perdere in maniera rapida i chili di troppo altre strategie adottate sono saltare i pasti, consumare solo frutta o yogurt e magari associare ad un’alimentazione così fatta uno smisurato esercizio fisico. Le diete “fai da te" sono pericolose sia a livello metabolico che psicologico. Sono di solito diete squilibrate che prevedono un apporto calorico basso rispetto al reale fabbisogno, che danneggiano e modificano il metabolismo energetico, quindi il peso viene in un primo momento perso per essere riacquistato nel tempo con gli interessi, perpetuando il fastidioso “effetto yo-yo”. Possono avere effetti negativi su reni, cuore, ossa così come possono condurre ad erronei comportamenti alimentari (bulimia, anoressia..).La dieta deve permettere di perdere peso mantenendo un ottimo stato di salute. E’ necessario capire la differenza tra perdere peso e dimagrire. Facendo una dieta non adatta e squilibrata il peso con molta probabilità scende ma in genere viene modificata la composizione corporea. Si assiste ad

un aumento della massa grassa (metabolicamente inerte) e ad una diminuzione della massa magra (metabolicamente attiva). La massa muscolare, essendo attiva metabolicamente, permette di bruciare calorie, quando diminuisce determina un rallentamento del metabolismo che rende difficile mantenere i risultati ottenuti e che causa il riacquisto del peso. Questo implica che si sta perdendo peso, in quanto sta diminuendo la massa muscolare, ma non si sta dimagrendo perchè sta aumentando la massa grassa che sarà sempre più difficile rimuovere. Tutto questo avrà come conseguenza una maggiore difficoltà a dimagrire e una maggiore facilità ad ingrassare. Un ottimo alleato della dieta equilibrata è l’attività fisica anche se spesso la sua funzione viene sottovalutata. Sarebbe d’aiuto ritagliare mezz’ora della propria giornata per una passeggiata o una camminata a passo veloce che faciliterà sicuramente il metabolismo a bruciare grassi.Quando si decide di intraprendere un percorso per perdere peso è opportuno rivolgersi ad uno specialista in nutrizione in modo da perdere il peso e migliorare lo stato di salute. La dieta non va intesa come regime di restrizione, ma come un percorso che permetterà, oltre che a perdere peso, anche ad apprendere nuove strategie alimentari e nuove abitudini che, diventando parte integrante della quotidianità, aiuteranno a migliorare lo stile di vita e a mantenere lo stato di benessere raggiunto.Rivolgersi ad un nutrizionista significa poter ricevere in ogni momento incoraggiamento e sostegno, sarà così meno faticoso perdere i chili di troppo e più facile mantenere il peso raggiunto nel tempo.

No alle diete fai da te

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operatorio, si riduce in modo sostanziale, a grande beneficio del paziente. Questa tecnica mini invasiva di stabilizzazione posteriore si realizza attraverso la sin-tesi, per via percutanea, di una barra di connessione ai segmenti vertebrali tramite piccole viti peduncolari. L’operazione viene eseguita attraverso mini incisioni, della misura di massimo 1,5 cm, sotto controllo scopi-co del chirurgo. Le procedure mini-invasive di questo tipo riducono drasticamente le complicazioni chirurgi-che, l’uso di sostanze farmaceutiche, e possono essere

Dott. Emanuele PuglisiVia Galatea, 60 - Saponara (ME)Tel: 090 334066 | Cell: 347 8223487E-mail: [email protected]

Meno dolore alla colonna vertebrale con la chirurgia mini invasiva

a cura di:Dott. Emanuele PuglisiNeurochirurgoResp.le Settore di Chirurgia VertebraleClinica Cristo ReMessina

I n Italia negli ultimi 20 anni il numero degli interventi dovuti alle patologie degenerative della colonna ver-tebrale è aumentato di otto volte. Le lesioni e i cedi-

menti strutturali della colonna vertebrale sono diven-tati un problema sociale poiché rappresentano la terza causa di assenza dal lavoro. Se non adeguatamente trattate, queste patologie procurano stati cronici di dolore lombare, che si possono irradiare fino agli arti inferiori, e progredire in disabilità anche permanenti. Quando i trattamenti conservativi nel trattamento del-le fratture semplici come busto e gesso, e la terapia farmacologia nelle patologie degenerative, risultano fallimentari, è necessario impiegare tecniche di tratta-mento chirurgico. Oggi, grazie all’adozione di un’innovativa procedura chirurgica di stabilizzazione percutanea mini-invasiva, è possibile recuperare in modo eccellente l’assetto anatomico-funzionale della colonna vertebrale, a fron-te di una riduzione sostanziale delle complicazioni post operatorie –cicatrici e danni muscolari conseguenti pe-ricolo d’infezione e lunghi tempi di ripresa per il pa-ziente – che sono legate all’impiego delle procedure chirurgiche convenzionali. La tecnica consente la stabilizzazione dei segmenti vertebrali lesionati attraverso un impianto che richie-de minime incisioni: in questo modo, il trauma chirur-gico, connesso alla perdita ematica e al dolore post-

adattate al singolo paziente, permettendogli di mante-nere una completa motilità della colonna e riducendo sensibilmente i tempi di ospedalizzazione.L’età media delle persone che in Italia soffrono di pato-logie degenerative della colonna vertebrale è di 45-50 anni. Tutte queste considerazioni rendono l’utilizzo delle tecniche mini–invasive uno standard chirurgico ormai di prassi. L’intervento mini-invasivo viene eseguito in anestesia generale, ha una durata di circa un’ora e mezzo/ due, e comporta un tempo di degenza ospedaliera di circa 4 giorni.

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Negli ultimi anni la nostra isola è diventata la porta dell'Europa per tutti quei migranti che fuggono dalla fame, dalle carestie,

dalle guerre civili che insanguinano i loro paesi di origine, sopratutto quelli della fascia subsahariana (dall'Africa occidentale al Corno d'Africa) e anche Siria, Egitto, ecc. Questo fenomeno porta in sé tutta una serie di problematiche che vengono analizzate tutti i giorni sui mezzi di comunicazione di massa, fra queste l'aspetto sanitario assume una importanza non secondaria, anche a causa dell'epidemia da virus Ebola che sta flagellando la Sierra Leone, la Liberia e la Guinea. Bisogna subito dire che le autorità, nazionali e regionali, hanno messo in essere tutta una serie di misure di prevenzione per scongiurare qualsiasi possibilità di trasmissione di malattie causate da questo fenomeno migratorio, non ultimo il piano di contingenza sanitario regionale migranti che prevede una serie di modalità operative per quanto attiene la salute pubblica in Sicilia. A metà novembre e nel periodo di Natale, anche nella nostra città sono arrivati ancora una volta, migranti provenienti dalla Somalia, dal Gambia, dall'Eritrea. Ancora in mare, medici della Croce Rossa, hanno visitato i migranti e, valutati i parametri vitali, hanno individuato eventuali criticità. Dopo l'attracco le persone sono state

Ebola: sfatiamo un mito

sottoposte ad un ulteriore esame clinico rapido e finalizzato alla ricerca di sintomi predittivi di malattie che avrebbero potuto costituire un'emergenza di sanità pubblica. Inoltre è stato valutato lo stato di salute generale provvedendo ad eventuali ricoveri per cure specifiche o per monitorare eventuali gravidanze. Arrivati al Centro di accoglienza, sono state effettuate eventuali cure di patologie comuni e sorveglianza epidemiologica con monitoraggio delle condizioni igienico-sanitarie.Infine un commento sul rischio “Ebola”: i migranti che arrivano in Sicilia non possono essere affetti da questa patologia, in quanto è troppo lungo il tempo fra la loro partenza dai luoghi dove c'è l'epidemia e lo sbarco in Sicilia, anche perchè spesso permangono in Libia un tempo più o meno lungo ma tale che, in funzione del periodo di incubazione della malattia, scongiura il pericolo di trasmissione della stessa.

a cura di:Dott. Paolo Calderone

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L'attuale crisi, che attraversa in modo trasversale tutte le economie mondiali, ha posto in questi mesi al centro del dibattito politico e sociale il

tema della flessibilità nel mercato del lavoro.Nel nostro paese l’idea di flessibilità, applicata ai contratti di prestazione d’opera, ha cominciato a farsi strada già negli anni ’90 con la Legge Treu – la numero 196/1997 - , con espresse innovazioni e previsioni sul lavoro interinale e l’apprendistato.Nel 2003 è stata approvata una legge delega, che è stata poi recepita da alcuni decreti legislativi che riformarono radicalmente il mercato del lavoro. Questa complessa normativa - la legge 30/2003 - viene comunemente indicata come “Riforma Biagi”, il cui principio ispiratore sta nel superamento della rigidità del mercato del lavoro in Italia attraverso la flessibilità in entrata, proposto quale strumento privilegiato per la creazione di nuova occupazioneLa Riforma Biagi partiva dal presupposto secondo cui la rigidità del rapporto di lavoro era la principale causa della disoccupazione; per questo motivo l’accesso al mercato del lavoro doveva basarsi sulla flessibilità, intesa dal punto di vista del lavoratore come disponibilità ed adattabilità e che, sotto l’aspetto formale, si sarebbe tradotta in tipologie contrattuali “atipiche” rispetto al modello di contratto a tempo pieno e indeterminato. Con la Riforma Biagi spariva o quanto meno si sbiadiva il tradizionale concetto del “posto di lavoro fisso”, come rapporto unico e immodificabile per tutta la vita del lavoratore, e si affermavano invece i principi della flessibilità e della formazione permanente. L’obiettivo finale era quello di garantire a ogni lavoratore non tanto un unico

posto di lavoro a vita, quanto un’attività lavorativa caratterizzata da mansioni, luoghi e datori di lavoro differenti, in un continuo processo di formazione e crescita professionale e che in ogni caso garantisse il pieno accesso alle prestazioni assistenziali e previdenziali. Per l’INPS, il più immediato e tangibile risvolto di questa nuova situazione, è stato il proliferare di contribuzione relativa a fattispecie di contratti di lavoro con una diversa qualificazione giuridica, con conseguente diverso regime fiscale e previdenziale: contratti di collaborazione, contratti a progetto e forme ancora meno regolamentate quali la collaborazione occasionale, il lavoro occasionale tout court e il lavoro occasionale accessorio, che presenta un meccanismo di tutela assicurativa e previdenziale del tutto innovativo, grazie al sistema dei c.d. buoni lavoro o vouchers .In particolare le statistiche hanno evidenziato l’evoluzione del mercato del lavoro verso un modello in grado di incrementare le occasioni di lavoro e garantire a tutti un equo accesso a un’occupazione regolare e di qualità.A ciò non ha fatto da contraltare la mancata realizzazione di un contrappeso forte alla crescente precarietà del lavoro, vale a dire la rivisitazione del sistema degli ammortizzatori sociali. Primi fra tutti, l‘estensione del sussidio di disoccupazione e le politiche attive in favore dei disoccupati in cerca di impiego, come del resto testimoniano i dati dell’Istituto relativi all’erogazione delle prestazioni a sostegno del reddito, in costante aumento negli anni successivi all’entrata in vigore della riforma.

Per informazioni [email protected] tel. 090/7388513

il mercato del lavoro in italia tra stabilità e flessibilità

a cura di:Dott. Giacomo Sebastiano MarcellinoDirettore Regionale Vicario INPS

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Prof. Letterio CalboEndocrinochirurgo e direttore dell’UOSD di endocrinologia della facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università degli Studi di Messina;delegato del Club delle Unità Operativedi Endocrinochirurgia per la Sicilia

Negli ultimi anni Nel 1973 Theodor Kocher eseguiva con successo il primo intervento di tiroidectomia totale con l’ausilio di

uno strumentario chirurgico ed un supporto anestesiologico e medico assolutamente approssimativo. Era veramente un grande. Oggi disponiamo, grazie allo sviluppo tecnologico, di elettrobisturi al plasma che, agendo a basse temperature, consentono l’incisione cutanea e la preparazione dei piani anatomici. Bisturi ad ultrasuoni che consentono la coagulazione di vasi sanguigni, anche di un certo calibro e quindi un ottimo controllo dell’emostasi. Il microscopio operatore che magnificando la visione delle strutture anatomiche agevola la loro identificazione ed ancora la sonda radioguidata per la ricerca di lesioni captanti.Anche l’aspetto cosmetico ha subito una rivoluzione. La chirurgia mininvasiva video assistita ha dato un contributo notevole consentendo l’asportazione di tiroidi di piccole dimensioni attraverso spazi veramente ridotti. Si arriva quindi alla chirurgia robotica della quale, tuttavia, l’indicazione in chirurgia tiroidea non trova i favori di tutti. Si tratta infatti di una tecnica che non può essere considerata mininvasiva e che richiede un accesso o sotto-ascellare, o dal solco mammario o dietro la nuca.Nonostante i presidi tecnologici questa chirurgia è ad alto rischio di complicanze ed impone da parte del chirurgo una perfetta conoscenza della anatomia topografica del collo al fine di poter identificare ed evitare le gravi complicanze vascolari ma soprattutto nervose. Chi pratica questa chirurgia sa che la compromissione

funzionale del nervo laringeo inferiore, noto come nervo ricorrente, è una evenienza che, pur se poco frequente, è presente in tutte le casistiche delle scuole di endocrinochirurgia. Va da se che il rischio aumenta in rapporto alla complessità della patologia tiroidea. Grossi gozzi, soprattutto a sede retrosternale, carcinomi, gozzi recidivi, linfoadenectomia per la rimozione di metastasi linfonodali sono fattori che aumentano in misura considerevole il rischio di lesione.Un importante contributo viene oggi fornito dal NIM, ossia dal monitoraggio intraoperatorio del nervo ricorrente. Si tratta di una metodica che a fronte di una moderata spesa consente al chirurgo di identificare il nervo e controllare la sua funzionalità prima della asportazione della tiroide che ad intervento ultimato.Di facile impiego è costituito da un tubo endotracheale con elettrodi posizionati in corrispondenza delle corde vocali collegato ad un sistema di registrazione elettromiografica, sonora e grafica, intraoperatoria ed una sonda di stimolazione diretta sul nervo.Bisogna subito dire tuttavia che questa metodica non serve ad evitare la lesione, che il più delle volte si verifica per sofferenza del nervo secondaria a stiramento o compressione, ma a documentare la bontà dell’intervento o l’avvenuta complicanza. Sotto questo aspetto ha quindi un risvolto medico legale rilevante. Nella mia esperienza, soprattutto in qualità di docente universitario, direttore della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Generale vedo in questo supporto tecnologico un ottimo strumento didattico, utile per mostrare agli studenti in formazione il decorso del nervo e le sue frequenti varianti anatomiche.

neuromonitoraggio intraoperatorio dei nervi ricorrenti

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La sua amarezza nasconde le sue grandi proprietà. Questa pianta, che cresce nei prati e nei pascoli di Alpi e Appennini si riconosce per il fusto eret-

to che può superare il metro d’altezza, le foglie grandi e ovali e i fiori gialli. Della genziana si utilizza la radi-ce essiccata, dall’intenso sapore amarognolo datole da una sostanza particolare, la genziopicrina. Proprio l’amaro di questa pianta sta alla base delle sue pro-prietà: con la radice di Gentiana lutea, infatti, si pro-duce uno degli amari tonici più forti di origine ve-getale. Il suo nome deriva da Gentius, re dell’Illiria dal 180 al 167 a.C. che introdusse la pianta in ambi-to medico per la preparazione di sostanze curative e di tonici. Una radice che rigenera e regala energia In passato, in tutta Europa, la genziana era usata come febbrifugo prima dell’introduzione del chini-no. Oltre a fungere da stimolante dell’appetito e da regolatore intestinale, la genziana può rivelarsi una pianta assai utile anche in caso di astenia: prendete 20 g delle sue radici, 60 g di fiori di camomilla e 120

La tisana preparata con le sue radici, bevuta mattina e sera, purifica e drena la bile, migliora i processi digestivi e disinfetta la pelle

g di radici di valeriana, tagliate e mescolate il tutto e la sera, per almeno un mese, un’ora prima di cori-carvi, mettete a bagno in una tazza di acqua calda un pizzico della miscela. Lasciate a bagno per 5 minuti, quindi filatrate e bevete, metà tazza prima di coricar-vi e l’altra metà il mattino appena svegli. Vi sentirete rigenerati. Un valido aiuto per “riparare” le lesioni ll decotto preparato facendo sobbollire 100 g di radice in un litro d’acqua si usa esternamen-te per cicatrizzare ferite e ustioni solari. Appli-ca il suo infuso sulla pelle: toglie grasso e impurità Con l’infuso di genziana si detergono molto bene le pelli grasse e piene di efelidi. Preparatelo così: met-tete a macerare 20 g di radici sminuzzate in un litro d’acqua bollente per 10 minuti. Lasciate raffreddare la miscela e conservatela in una bottiglia chiusa: avrete a vostra disposizione un eccezionale tonico-detergente naturale. Usatelo per tutta l’estate la sera, per la pulizia del viso: evita la formazione di punti neri, attenua le rughe e restituisce luminosità all’epidermide.

a cura di:Angelica Di Sclafani

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Curarsi con le erbe : La genziana aiuta a depurarci

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14 Starebene a Messina | Febbraio | Marzo '15

GENETICA MEDICAIl genetista: una figura sanitaria poco compresa ma essenziale per un’efficace prevenzione, diagnosi ecura delle patologie rare.

a cura di:Dott.ssa Maria Grazia BruccheriSpecialista in Genetica MedicaMaster Universitario di II livello in Genetica Medica “Clincal Genetics Multiple Congenital Anomalies”, Università di SienaMaster Universitario di II livello in Genetica Forense, Università Tor Vergata, Roma

L’interesse dei mass-media si concentra sempre più frequentemente sulle malattie genetiche. Quoti-dianamente sentiamo parlare di geni, mutazioni,

polimorfismi, progressi nel campo della ricerca scienti-fica… ma cosa comprendiamo di tutto ciò? Quali sono le malattie genetiche? Chi si occupa di tali patologie?Esistono due indirizzi professionali di specialista in Ge-netica Medica: l’indirizzo tecnico rivolto all'attività di laboratorio (Medico o Biologo specialista a indirizzo tecnico) e uno medico-clinico (Medico Genetista Me-dico). L'attività dello specialista in Genetica Medica a indiriz-zo tecnico è rivolta alle analisi di citogenetica e di bio-logia molecolare necessarie per la diagnosi e ricerca delle malattie genetiche.Il Medico specialista in Genetica Medica (Medico Ge-

netista Medico) ha seguito uno specifico training in Genetica Medica (scuola di specializzazione, master universitari, corsi…) e pertanto possiede una specifica preparazione di genetica clinica e di laboratorio oltre alla competenza di base su statistica medica, biolo-gia, biochimica, necessarie per la diagnosi clinica, il management e l’eventuale prevenzione delle malat-tie genetiche. Il Medico Genetista Medico è inoltre chiamato a svolgere un ruolo diagnostico e preventivo per alcune delle più frequenti malattie, come quelle cardiovascolari e tumorali. Tutto questo avviene me-diante la consulenza genetica, atto medico complesso mediante il quale i soggetti, o "più frequentemente" le famiglie a rischio, sono informati sugli aspetti geneti-ci, prognostici, terapeutici e dell’eventuale possibilità di prevenzione e/o diagnosi di una malattia genetica.

La Dott.ssa Maria Grazia Bruccheri,riceve a Messina presso STUDIOLAC, Tel. 090 2930309

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Starebene a Messina | Febbraio | Marzo '15 15

L’obiettivo di tale consulenza è di prendere in carico l’intero nucleo familiare, di rispondere alle domande degli assistiti e creare “coscienze informate” sulla ge-stione e “prevenzione” delle malattie genetiche.Un aspetto importante della attività clinica è rappre-sentato dallo studio delle sindromi polimalformative e delle malattie complesse, diagnosticabili in epoca prenatale e postnatale, in attiva collaborazione con altri specialisti che operano presso questo Centro o all’esterno. Al termine della consulenza, in relazione al sospetto clinico presentato, è possibile prospettare in-dagini citogenetiche e/o molecolari al fine di valutare eventuali alterazioni genetiche. In relazione all’esigen-za dell’assistito è possibile eseguire: - Consulenza Genetica Pre-Natale, le cui indicazioni sono: età avanzata ( materna e/o paterna), familiari-tà, stato di portatore di patologie genetiche o cromo-somiche di uno o entrambi i genitori, esposizioni ad eventuali sostanze teratogene, presenza di patologie fetali (malformazioni, cromosomopatie accertate alla diagnosi prenatale, alterazioni dei markers ecografici e/o biochimici).- Consulenza Genetica Post-Natale: è un processo in-formativo mediante il quale i genitori di un bambino affetto o deceduto per patologia genetica o mal for-mativa, vengono messe al corrente delle conseguenze della malattia, dell’eventuale modalità di trasmissione e delle possibilità di diagnosi e cura. - Consulenza Genetica Riproduttiva: è un processo informativo mediante il quale un individuo, o più fre-quentemente, una coppia, viene messa al corrente degli aspetti genetici, prognostici, terapeutici e dell’e-ventuale possibilità di prevenzione e/o diagnosi di una malattia genetica.- Consulenza Genetica Oncologica: circa il 5-10% dei tumori insorge sulla base di una predisposizione ere-ditaria determinata da mutazioni a carico di geni di suscettibilità. Allo stato attuale è possibile identificare persone ad alto rischio di insorgenza di tumori attra-verso l’analisi della storia familiare e/o l’applicazione di test genetici.- Consulenza Genetica Per Test-Presintomatici: con-siste nella possibilità di prevedere lacomparsa di una

malattia in un soggetto asintomatico. I test genetici pre-sintomatici evidenziano una predeterminazione biologica sulla base del riconoscimento dell’eventuale mutazione familiare, ricercata sulla base di in rischio anamnestico, ovvero per il rischio di averla ereditata da un genitore affetto (per es. Morbo di Alzheimer e Corea di Huntington).Di grande interesse per il genetista clinico sono inoltre le patologie multifattoriali. Con tale termine si indica-no una serie di patologie comuni e quindi frequenti nella popolazione generale, causate dall'interazione di geni predisponenti che interagiscono tra loro e con fattori ambientali di rischio. Esempi di tali patolo-gie sono: Palatoschisi (1,5 su 1000 nati), Spina Bifida (0.5 su 1000 nati), Difetti del Tubo Neurale (1 su 1000 nati), Diabete (20 – 79 anni 52 su 1000 nati), Diabe-te T1 (tutte le età 0.9 su 1000 nati), Asma Bronchiale (Italia, adulti 20 – 50 su 1000 nati), Asma Bronchiale (Italia, età pediatrica 70 - 90su 1000 nati), Ictus (13 su 1000 nati), Ictus (Italia, popolazione anziana 68 su 1000 nati), Parkinsonismi (5.3 su 1000 nati), Ipersen-sibilità Chimica Multipla o MCS (60-120 su 1000 nelle forme lievi; 15-30 su 1000 nelle forme più severe), Fibromialgia primaria (2 su 1000 nati), Fibromialgia secondaria (200-250 su 1000 nati).In questi ultimi anni sono stati sviluppati percorsi dia-gnostici, clinici e terapeutici con particolare attenzione per le patologie di rara diagnosi, in quanto miscono-sciute dai sanitari, quali le malattie da intossicazione cronica da sostanze chimiche, metalli pesanti e da fon-ti elettromagnetiche, tra cui la sensibilità chimica mul-tipla (MCS), l’intossicazione cronica da amalgame e metalli odontoiatrici, la sindrome fibromialgica (SFM), la encefalomielite mialgica (EM/CFS), l’elettrosensibili-tà come riportato recentemente dalla dottoressa Ma-ria Grazia Bruccheri al Congresso Internazionale dal titolo “Multiple Chemical Sensitivity (MCS): therapies and prevention” tenutosi a Roma, Sala della Bibliote-ca, Camera dei Deputati il 15 e 16 gennaio 2015.

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Il D. Lgs 81/2008 cardine della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, dedica il tito-lo VII alle attrezzature munite di videoterminale

(VDT: schermo alfanumerico o grafico) definendo vi-deoterminalista il lavoratore che usa il VDT in manie-ra abituale per 20 ore settimanali.Il Datore di Lavoro tutela la salute dei lavoratori ve-rificando i rischi specifici che ciascuno corre relativa-mente a vista, postura e condizioni ambientali e sui quali dovràvigilare il Medico Competente durante la sorveglianza sanitaria

SICUREZZA IN AMBIENTE DI LAVORO E ATTREZZATURE MUNITE DI VIDEOTERMINALI

La scienza medica dibatte ancora se realmente i vi-deoterminali procurino danno visivo. Certamente la postura assunta può essere dannosa per l'apparato muscolo-scheletrico.Questo è il motivo per il quale si pone grande atten-zione sia alla ergonomicità strutturale che microcli-matica delle postazioni come alle modalità di svolgi-mento della attività.La norma stessa da al lavoratore il diritto di fruire di una pausa dall'attività al videoterminale di 15 minuti ogni 120 (salvo diverse indicazioni derivate da con-trattazione collettiva). Il che non significa interruzio-ne della attività lavorativa ma solo un distacco dall'at-tività al videoterminale. Dato il costante sforzo delle strutture oculari deputa-te all' "accomodazione" (la continua messa a fuoco delle immagini) è frequente nei videoterminalisti il presentarsi di cefalee muscolotensive.Se il lavoratore presenta alterazioni della vista non adeguatamente corrette o sovrappone all' attività la-vorativa al videoterminale altre attività simili, questo disturbo può presentarsi con maggiore frequenza e

a cura di:Dott. Giovanni CaminitiSpecialista in Medicina del LavoroVia 24 Maggio n. 21Cell. 347 1847484

La norma stessa da al lavoratore il diritto di fruire di una pausa dall'attività al videoterminale di 15 minuti ogni 120 .

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gravità. La sintomatologia comunque solitamente re-gredisce con la interruzione della attività.La posizione assunta durante l'uso del VDT non va-ria molto. Questo può causare contratture muscolari specie nella regione del collo, al cingolo scapolare ed alla regione lombare.In presenza di un disturbo posturale si può avere, an-che in questo caso, un regresso della sintomatologia con la semplice sospensione, anche momentanea dell'attività.In presenza di alterazioni scheletriche (scoliosi, alte-razioni delle fisiologiche curvature del rachide, spon-dilosi ...) si possono invece aggravare le condizioni preesistenti così come il mantenimento nel tempo di condizioni irritative può generare patologie non più reversibili.Un esempio tipico è la sindrome del tunnel carpale, altra patologia frequente nel videoterminalista, che adotta posture anomale del polso rispetto alla tastie-ra o adopera "mouse" non adatti per forma o volume alla propria mano.

Sarà compito di una adeguata formazione del lavora-tore indicare il miglior modo di posizionarsi durante l'attività sarà cura del Datore di Lavoro strutturare le postazioni nel modo più rispondente alla ergonomia del lavoro ed alle indicazioni date dallo stesso DLgs 81/08.

L'opera umana più bella è quella di essere utile al prossimo

- Assistenza Ospedaliera

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- Servizio infermieristicoDomiciliare

- Esami Strumentali e Diagnosi a Domicilio

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Assistiamoli Soc Coop ARLVia dei Mille 243, is. 101 98123 MessinaTel/ Fax : 090 9572192 - Cell :3316349047www.assistiamoli.it - [email protected]

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18 Starebene a Messina | Febbraio | Marzo '15

La scoperta di una nuova tecnologia è vera soltan-to quando è accessibile a tutti.Riprendendo queste frase di Henry Ford,nasce il

progetto del nostro gruppo.Grazie alle nuove normative i pazienti hanno il dirit-to di conoscere prima dell'intervento i rischi e i costi dei trattamenti a cui si sottopongono,questo ha con-tribuito a creare una reale competizione tra gli ope-ratori del nostro settore,dando il via a una continua informazione e adeguamento dei prezzi di cui l'unico che ha avuto più beneficio è stato l'elemento più im-portante della nostra professione,il paziente.Il paziente moderno è informato sulle ultime terapie e questo gli consente di scegliere liberamente,grazie ad un informazione pubblicitaria libera e continua.L'adeguamento di un listino prezzi ufficiale,è sinoni-mo di trasparenza.Tutti questi elementi consentono in tempi di crisi di accedere alle cure odontoiatriche.La nostra professione oggi vanta diverse branche,e le specializzazioni hanno portato un radicale cambia-mento nella qualità delle prestazioni.Dall'endodonzia in una seduta,all'impianto post estrattivo,fino all'ortodonzia invisibile,l'odontoiatria moderna è senza dolore e rapida in termini di ri-sultati. Il vecchio dentista che faceva tutto da solo e presentava prezzi a sorpresa fortunatamente è quasi estinto.Il futuro è fatto di tecnologia e apparecchiature che ci consentono di ottenere risultati straordinari in poco tempo,partendo dai laser e finendo alle moderne

L'odontoiatria è sociale.tecniche di PRP per la rigenerazione dei tessuti.Grazie alle associazioni tra professionisti siamo riu-sciti a ridurre i costi di gestione,e venire incontro più facilmente alle esigenze dei pazienti sempre più in difficoltà nei pagamenti.La professione odontoiatrica ha un importante risvol-to sociale.Sorridere è un diritto di tutti,e siamo tenuti nel limite delle nostre possibilità a curare i pazienti, partendo da quelli più in difficoltà.Con la diffusione della povertà,è aumentata l'inci-denza della carie del 15 % per il semplice fatto che i pazienti non si permettono più neanche la prevenzio-ne orale dal proprio dentista.Il nostro obiettivo è essere competitivi con il sistema sanitario nazionale.L'odontoiatria sociale è la vera risposta alla crisi.

Dott. Gianandrea RizzottiGR DENTAL - Santa Teresa di RivaVia Torrente Agrò 35 Tel. 0942 750919 - Cel. 331 9795044 [email protected] - MessinaVia Garibaldi n 377N. verde 800598633

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Starebene a Messina | Febbraio | Marzo '15 19

MESSINA Viale S. Martino, is. Provinciale MESSINA class Via G. Bruno, 75/F is. 137SANTA TERESA DI RIVA Via Francesco Crispi, 221/FMILAZZO Via Umberto 1°, 52PATTI Via N. G. Ceraolo, 100 S. AGATA DI MILITELLO Via Medici, 129CAPO D’ORLANDO XXVII Settembre, 23/d

I problemi di udito si avverto-no quando sentiamo che le

parole degli altri non sono ben scandite ed occorre essere costantemente concentrati per non perdere il filo del discorso.Oggi questi problemi possono essere affrontati e risolti con la nuova tecnologia Speech Guard, un sofisticato sistema brevettato dalla Oticon che, progettato per rimettere elettro-nicamente a fuoco la voce, è particolarmente utile nel far capire meglio le parole, risol-vendo così il problema tipico di chi ha una difficoltà di udito.

Grazie alle piccolissime dimen-sioni del chip Speech Guard,

gli apparecchi acustici Oticon che lo contengono sono così piccoli che scompaiono quando indossati.

Collegabili senza fili a televisione e telefonoMa non basta, i nuovi apparec-chi acustici con tecnologia Speech Guard sono in grado di collegarsi senza fili a televisori, telefoni fissi, cellulari, portando i loro suoni nitidi e chiari diret-tamente al timpano.Gli apparecchi divengono degli autentici auricolari, "invisibili" e personalizzati.

Oggi sappiamo che tra difficoltà uditive e declino cognitivo esi-

ste una comprovata relazione. Un grave deficit uditivo è in grado di aumentare fino a 5 volte il rischio di sviluppare con l'età deficit cognitivi importanti. Dobbiamo quindi inter-venire molto tempestivamente sul danno uditivo attraverso precoci test dell'udito e moderni apparec-chi acustici in modo da contrastare il più possibile il decadimento delle funzioni celebrali.

Avere episodi di smemoratezza sempre più frequenti, fare fatica ad assimilare concetti nuovi, essere mentalmente meno reattivi, in pre-senza di una perdita uditiva, sono oggi tutti possibili indicatori di un “impigrimento” del cervello.Occorre porvi rimedio mantenendo la mente allenata grazie all'uso di moderni apparecchi acustici, che sono di fatto invisibili e disponibili a tutti i livelli di prezzo.

Chi ha problemi di udito spesso sente, ma non distingue bene le parole, che gli arrivano poco scandite, come se fossero sfocate

Sentire bene previene l'invecchiamento del cervello

NOVITÀQuesto è il campanello d'allarme dei problemi dell'udito

Come non distinguere alcune lettere compromette la visione chiara, così la perdita di alcune parole compromette la capacità di seguire il filo del discorso. Chi ha una riduzione dell'udito, ha difficoltà a distinguere soprattutto le parole che contengono alcune consonanti, come la s, la t, la d, la v. Compito della nuova tec-nologia Speech Guard (lette-ralmente "guardia della voce") è proteggere le parole dal rumore e schiarirle. Il risultato desidera-to è un udito più a fuoco con parole che diventano scandite, agevolando così la comprensio-ne del discorso.

Senti ma non capisci le parole?Speech Guard,il chip che rimette a fuoco la voce

Il chip dello Speech Guard

800 826272

«Sento, ma “non capisco„ le parole»

Come funziona lo Speech Guard

udito sfocatoudito a fuoco

Iscritto nell’elenco dei fornitori ASP e INAILChiama subito per fissare il tuo appuntamento

• Prova d’ascolto gratuita senza impegno di acquisto• Test gratuito dell’udito• Pagamenti personalizzati sui prodotti invisibili

Solo per questo mese condizioni straordinarie riservate ai lettori di STARE BENE MESSINA Viale S. Martino, is. Provinciale

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Avere episodi di smemoratezza sempre più frequenti, fare fatica ad assimilare concetti nuovi, essere mentalmente meno reattivi, in pre-senza di una perdita uditiva, sono oggi tutti possibili indicatori di un “impigrimento” del cervello.Occorre porvi rimedio mantenendo la mente allenata grazie all'uso di moderni apparecchi acustici, che sono di fatto invisibili e disponibili a tutti i livelli di prezzo.

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perdere il filo del discorso. Oggi questi problemi pos-sono essere affrontati e risolti con la nuova tecnolo-gia Speech Guard, un sofisticato sistema brevettato dalla Oticon che, progettato per rimettere elettroni-camente a fuoco la voce, è particolarmente utile nel far capire meglio le parole, risolvendo così il proble-ma tipico di chi ha una difficoltà di udito. Grazie alle piccolissime dimensioni del chip Speech Guard, gli apparecchi acustici Oticon che lo contengono sono così piccoli che scompaiono quando indossati.

«Sento, ma “non capisco" le parole»Questo è il campanello d'allarme dei problemi dell'udito

Chi ha problemi di udito spesso sente, ma non distin-gue bene le parole, che gli arrivano poco scandite, come se fossero sfocate

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fino a 5 volte il rischio di sviluppare con l'età deficit cognitivi importanti. Dobbiamo quindi intervenire molto tempestivamente sul danno uditivo attraverso precoci test dell'udito e moderni apparecchi acustici in modo da contrastare il più possibile il decadimento delle funzioni celebrali. Avere episodi di smemoratez-za sempre più frequenti, fare fatica ad assimilare con-cetti nuovi, essere mentalmente meno reattivi, in pre-senza di una perditaq uditiva, sono oggi tutti possibili indicatori di un "impigrimento" del cervello. Occorre porvi rimedio mantenendo la mente allenata grazie all'uso di moderni apparecchi acustici, che sono di fat-to invisibili e disponibili a tutti i livelli di prezzo

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parole dal rumore e schiarirle. Il risultato desiderato è un udito più a fuoco con parole che diventano scandite, agevolando così la com-prensione del discorso.

novità

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20 Starebene a Messina | Febbraio | Marzo '15

www.chirurgiamanorisitano.it

La sindrome del tunnel carpale è la neuropatia da intrappolamento più comune a carico degli arti su-periori che interessa il 5,8% delle donne e lo 0,6%

degli uomini. Gli studi sulla conduzione degli impulsi nervosi sono impiegati da molto tempo per la diagno-si di questa patologia, tuttavia le recenti pubblicazioni supportano l’impiego dell’ecografia ad alta risoluzione come un’utile alternativa non invasiva.In uno studio presentato in occasione dell’AAHS tenutosi a gennaio in Paradise Island, Bahamas, i ricercatori del University of Pittsburgh Medical Cen-ter hanno cercato di stabilire se esistono variazioni misurabili a livello ecografico nell’area della sezione trasversale (Cross-Sectional Area, CSA) del nervo me-diano in seguito al rilascio del tunnel carpale, in una coorte di pazienti precedentemente studiati sottopo-sti a misurazione della CSA del nervo mediano prima dell’intervento chirurgico.Sessantacinque pazienti sono stati sottoposti a misurazione ecografica della CSA del nervo media-no nell’ambito di uno studio precedente. Un’analisi retrospettiva dei dati dei pazienti ha identificato 30 pazienti infine sottoposti a intervento chirurgico per il rilascio del tunnel carpale. Questi pazienti sono sta-ti contattati e invitati a ripetere l’ecografia del nervo mediano e la misurazione della CSA. Dieci pazienti (58 anni, 30% uomini, nessuno diabetico) hanno ac-

Valutazioni ecografichedel nervo medianoin seguito al rilascio del tunnel carpale

cettato di partecipare a questo studio ed è stata ese-guita la misurazione della CSA del nervo mediano al lato operato in 11 polsi.La CSA media del nervo mediano prima del rilascio del tunnel carpale era pari a 11,8 mm2. La CSA media post rilascio del tunnel carpale era pari a 9,5 mm2. Sette polsi presentavano una riduzione nella misurazi-one della CSA del nervo mediano a seguito del rilascio del tunnel carpale, e un paziente non presentava alcu-na variazione nella misurazione della CSA.Secondo gli autori dello studio, “L’attuale studio dimos-tra che la CSA del nervo mediano diminuisce in seguito al rilascio del tunnel carpale nella maggior parte dei pazienti, senza pur tuttavia tornare ai valori normali nella maggior parte dei pazienti. Sono necessari studi prospettici su una scala più ampia per caratterizzare il ruolo che l’ecografia muscolo-scheletrica può avere nel monitoraggio del nervo mediano in seguito al rilas-cio del tunnel carpale”.

a cura di:Dott. Giovanni RisitanoVia Eugenio Montale - 98158 Sperone - Messina Recapito mobile: 339 189 2904

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Starebene a Messina | Febbraio | Marzo '15 21

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Imparare a dormireQuella del dormire bene è una vera e propria cultura, che dovrebbe essere imparata fin da piccoli. Purtroppo oggi, nella frenetica e iperattiva società moderna occidentale, questo valore si è perso e si dorme sempre di meno. E il problema non riguarda solo gli adulti. Questo “stile di vita” si riflette anche sui bambini e gli adolescenti, con pesanti ripercussioni sul loro rendimento.

Dormire bene editorialeLA PRIMA FORMA DI BENESSERE

L'importanza del sistema lettoFondamentale è su cosa si dorme, cioè il sistema letto, che non comprende solo il materasso, ma anche il supporto su cui è poggiato e anche il cuscino. È da questi tre elementi che parte una “buona notte”. Insieme, devono essere in grado di rispondere con la giusta elasticità alle sollecitazioni del corpo e offrire un sostegno ergonomico e il massimo comfort alla naturale curvatura della colonna vertebrale. Se il supporto non è adeguato infatti la muscolatura, in particolare del collo e della schiena, è obbligata a posture scorrette e a sforzi eccessivi, con il risultato che non solo non si riposa bene ma ci si alza anche doloranti. Che caratteristiche devono avere?IL PIANO IDEALEIl materasso va appoggiato su basi o reti di buona qualità, mai più piccole del materasso stesso. Un ottimo materasso su una base scadente o semplicemente non idonea si rovina irreparabilmente, anche in breve tempo: la rete deve essere pensata in funzione del materasso e viceversa. Oltre al sostegno, infatti, la base deve garantire la necessaria aerazione al materasso. Il piano d’appoggio ideale è risultato quello formato da doghe in legno, poiché questo materiale, che non è conduttore, evita la formazione e l’accumulo di campi magnetici ed elettricità statica.IL MATERASSOCome deve essere invece il materasso? Né troppo rigido né troppo morbido. Durante il sonno, la colonna vertebrale, strutturata per la posizione eretta, è costretta ad adeguarsi al fenomeno della gravità. Se il piano di supporto è troppo rigido, è obbligata a modificare la naturale forma sinusoidale e lo sforzo che ne deriva blocca la circolazione sanguigna nelle aree di appoggio. Al contrario, se è troppo morbido, la colonna vertebrale non trova adeguato sostegno, il corpo sprofonda e la muscolatura si irrigidisce. Di media durezza e capace di adattarsi al corpo: queste in sintesi le qualità. Un altro aspetto importante da considerare, poi, quando si tratta di materasso, è la durata. IL CUSCINOAssociare un giusto guanciale al materasso poi è essenziale. Il tratto cervicale della colonna vertebrale, infatti, se privo di un adeguato supporto, determina l’inarcamento della zona lombare con conseguenti rischi per la salute. È importante scegliere un guanciale che riempia lo spazio tra testa e schiena per chi è abituato a dormire in posizione supina (di schiena) e tra testa e spalle per chi è abituato alla posizione di fianco.Il materasso ideale: Oggi sul mercato ne sono disponibili tanti tipi. Esiste una buona regola per orientarsi e scegliere quello più adatto alle proprie esigenze: PROVARLO!

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La prenotazione delle visite mediche specialisti-che nelle strutture ospedaliere Messinesi, da oggi, può essere effettuata anche in farmacia. Il

servizio, prima svolto solo dal Centro Unico di Preno-tazione, mediante un centralino, oggi viene offerto all’utenza con metodi pratici e veloci. La convenzione siglata tra Asp e Federfarma, velocizza la procedura di registrazione venendo incontro alle esigenze degli utenti attraverso il portale Farmaprenota, che funge da collegamento tra l’Azienda Sanitaria Provinciale e le farmacie aderenti al progetto. Presentando un

documento di riconoscimento correlato dalla tessera sanitaria e l’impegnativa del medico nella farmacia più vicina, si può effettuare la prenotazione. Il farma-cista, in contatto telematico con il Sovracup, comuni-ca le date disponibili per l’esame specialistico nei vari nosocomi: Papardo – Piemonte, Policlinico, Centro Neurolesi e l’Azienda Sanitaria Provinciale, compresi i nosocomi siti tra Taormina e Sant’Agata di Militello. Il cittadino ha la possibilità di scegliere il giorno e la struttura ospedaliera più conveniente, confermando la propria registrazione. Evoluzione tecnologica e digitale, anche in ambito sanitario, hanno consentito la realizzazione di questo innovativo servizio. L’elenco delle farmacie convenzionate, delle strutture ospedaliere e della tipologia di esami specialistici è consultabile sul sito www.farmaprenota.it

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farmaprenota: prenotazione visiteun servizio utile e veloce per prenotare le visite nelle varie-strutture ospedaliere di messina

redazionale

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La terza età è una fase della vita verso la quale tut-ti siamo inesorabilmente diretti. Ma entrare nella terza età non deve significare per forza un disagio

ed una fase della vita in cui il malessere e la rasseg-nazione debbano per forza prendere il sopravvento. La qualità come valore nella Terza età è indispensa-bile per attraversare l’ultima fase della nostra vita in maniera serena e spensierata, avendo qualcuno che, oltre ai nostri cari, sia in grado di prendersi cura di noi nella giusta maniera e con servizi di elevato valore in una struttura adeguata con personale assistenziale qualificato e decisamente preparato ad ogni evenien-za la salute richieda. La Casa di Riposo La Rondine è la Struttura adeguata all’ accoglienza ed all’assisten-za per gli anziani nella zona della città di Messina. Casa di Riposo la Rondine è sinonimo di amicizia, supporto alle famiglie che non possono prendersi cura giorno dopo giorno dei loro cari, causa impeg-ni inderogabili lavorativi. Cominciamo subito ad af-fermare che parcheggiare un familiare, una persona anziana, in una casa di riposo, non dovrebbe mai es-sere la prima scelta. Un genitore adesso anziano, ci ha accuditi quando eravamo piccoli, ci ha mantenuti, ci ha a nostra volta cresciuti, si è preso cura di noi con amore e senza doppi fini. Vogliamo fare lo stesso con i nostri cari anziani? Ora è anche vero che nella soci-età odierna, il tempo a disposizione per noi stessi, per i familiari, per gli affetti, purtroppo, è sempre più esiguo a causa dei mille impegni di lavoro che la vita ci obbliga ad osservare. A questo punto prender-si cura di un anziano, prendersene cura nella dovuta maniera, nella maniera più giusta, diventa una cosa

Vivere bene la terza età impossibile. O si lavora e quindi ci si mantiene, o si fa altro e non si guadagna più il necessario al sostenta-mento. In questo caso la Casa di Riposo la Rondine, a Messina, è il punto di riferimento per accudire i vostri cari. La Casa di Riposo a Messina che offre assistenza 365 giorni l’anno 24 ore su 24, 7 giorni su 7. La Ca-sadi Riposo la Rondine gestita dal signor Barbera, è il modello abituale di casa di riposo dove ogni persona o coppia trova gli stessi comfort della propria casa. Una stanza stile appartamento singola o doppia, struttura per i pasti, , la ricreazione e soprattutto la cura e l’igiene della persona oltre all’assistenza san-itaria 24 ore su 24, il tutto in un ambiente familiare. La Rondine è specializzata in servizi di qualità per ga-rantire la migliore cura dei suoi ospiti con diversi tipi di assistenza: assistenza a disabili e assistenza ad an-ziani non autosufficienti. All’interno della casa di Ri-poso la Rondine, il personale stabile di tipo sanitario comprende gli operatori socio-sanitari e gli infermieri e i medici che controllano e visitano gli ospiti con es-trema professionalità. La Rondine a Messina garan-tisce il dignitoso soddisfacimento dei bisogni primari ed assistenziali degli ospiti, sopperendo alle difficoltà che l’ospite incontrerebbe nel provvedere con pro-pria iniziativa, vivendo da solo. La cucina della Casa prepara piatti genuini, sani e gustosi e garantisce la dieta ad ogni ospite. Nell’ambito della casa la Rondine, la vita comunitaria è ricca di occasioni ricreative, gli ospiti vengono accompagnati e stimolati con comprensione e rispetto, nel loro cammino di recupero o mantenimento delle proprie funzioni cognitive.

Anche la terza età può essere verde

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redazionale

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24 Starebene a Messina | Febbraio | Marzo '15

DIAGNOSTICA ECOGRAFICA

Addome: Fegato, vie biliari (con eventuale prova colecistocinetica), pancreas, milza, reni e vie urinarie, prostata (anche con sonda endorettale), linfonodi e retroperitoneo, aorta.

Ginecologia: (anche con sonda endovaginale) utero, annessi, monitoraggio follicolare.

Ostetricia: Screening del 1°, 2° e 3° trimestre, ecografia morfologica, flussimetria materno-fetale, rappre-sentazione tridimensionale (3D e 4D).

Organi e strutture superficiali: Tiroide (con eventuale agoaspirato), ghiandole salivari, mammella, linfono-di, cute e sottocute, masse superficiali, parete addominale, scroto, pene (anche con studio in erezione).

Muscoli, tendini, articolazioni: Interventi sotto guida ecografica su tendini e articolazioni: trattamento della spalla dolorosa e tendinopatie calcifiche in genere (Litoclasia). infiltrazioni di anca (Viscosupplemen-tazioni), epicondiliti, fasciti plantari, ecc.

Pediatria: Oltre le indagini routinarie, vengono eseguiti in particolare i seguenti esami:anca neonatale, diagnosi di reflusso gastro-esofageo e di stenosi pilorica, diagnosi di reflusso vescico-ure-terale con Urosonografia con M.d.C.

Vascolare: Studio dei distretti Arteriosi e Venosi anche con impiego di Color e Power- Doppler

Impiego di Mezzi di Contrasto e di Elastosononografia per la valutazione di lesioni espansive.

DIAGNOSTICA RADIOLOGICA ODONTOIATRICA CON TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA A FASCIO-CONICO (CONE - BEAM).ImplantologiaStudio dell'ossoChirurgia oraleOrtodonziaArticolazione temporo-mandibolareTraumatologia

STUDIO DIAGNOSTICO ASSOCIATO ZIMBARO Prof. Giovanni Zimbaro | Prof. Giorgio Ascenti VIA N. Bixio 144 - 98123 Messina (ME) | Tel. 090 673388