Starebene ottobre 2015 Messina

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Starebene a Messina 55° Congresso Regionale della Società Siciliana di Chirurgia Il linguaggio nei bambini I MATTONI DELLA VITA PER DIMAGRIRE IN MODO SANO. BIOBANCHE Prendere un cucciolo Anno II° | Numero 8 | Oobre - Novembre '15 www.starebeneinsicilia.it LE INTOLLERANZE ALIMENTARI: CAUSE, SINTOMI E STRUMENTI DIAGNOSTICI L’ipovisione. Le Nuove Tecnologie per l’autonomia il magazine della salute

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Edizione Ottobre 2015 di Starebene - Messina

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Page 1: Starebene ottobre 2015 Messina

Starebenea Messina

Omeopatia e medicina naturale

Qualità della vitaed ambiente

La salute passa dalla palestra

Nuove frontiere della pediatria

Alimentazione edintolleranze

Anno I° | Numero 1 | Messina 11.06.2014

all'interno 55° Congresso Regionale dellaSocietà Siciliana di Chirurgia

Il linguaggio nei bambini

I MATTONI DELLA VITA PER DIMAGRIRE IN MODO SANO.

BIOBANCHE

Prendere un cucciolo

Anno II° | Numero 8 | Ottobre - Novembre '15www.starebeneinsicilia.it

LE INTOLLERANZE ALIMENTARI: CAUSE, SINTOMI E STRUMENTI DIAGNOSTICI

L’ipovisione.Le Nuove Tecnologie per

l’autonomia

il magazine della salute

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OTTOBRE | NOVEMBRE 2015IN QUESTO NUMERO

Editoriale:a cura di Wolly Cammareri

L’ipovisione.Le Nuove Tecnologie per l’autonomia.ni I mattoni della vita per dimagrire in modo sanoa cura della dott.ssa Isabella Pia Palmieri

Le intolleranze alimentari: cause, sintomi e strumenti diagnosticia cura della dott.ssa Jessica Giusti

Le patologie da amiantoa cura del dott. Giovanni Caminiti

55° Congresso Regionale della Società Siciliana di Chirurgia

Biobanche

Il linguaggio nei bambinia cura della dott.ssa Giuseppina Maggio

Prendere un cuccioloa cura della dott.ssa Giada Costanza

La Spinometriaa cura del dott. Matteo Pennisi

Ritornare in asse:L’osteopatia e la complessitàa cura del dott. Filippo Di Blasi

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EDITORIALE

Amici a quattro zampeEditoriale a cura di Wolly Cammareri

Starebenea Messina

Omeopatia e medicina naturale

Qualità della vitaed ambiente

La salute passa dalla palestra

Nuove frontiere della pediatria

Alimentazione edintolleranze

Anno I° | Numero 1 | Messina 11.06.2014

all'interno

Periodico gratuito di informazione - Supplemento a Trapanipiù del 01/10/2015 Redazione di Messina|| Via Ghibellina 59, 98123 Messina Concessionaria Pubblicità || Mediaweb, 090.8961170 - 3319367902web: www.pubblicitamessina.it - www.starebeneinsicilia.it mail: [email protected] Grafico e Impaginazione || Subversiva, Viale Boccetta, 36 - MessinaStampa || Grafiser – Troina (EN)reg. tribunale di trapani n.350 del 13/03/2013

Come avete modo di vedere, scorrendo le pagine di sta-rebene, da questo numero dedichiamo uno spazio ai nostri amici a quattro zampe. Ed è proprio di un rappor-

to speciale che ho avuto alcuni anni fa con il mio “maestro” che oggi voglio parlarvi in questa mia pagina di riflessioni. "I cani percepiscono l’Aldilà.Abbaiano agli spiriti vaganti e quando la morte si avvicina si mettono ad ululare” (leggenda popolare zigana).Il mio maestro aveva un nome, Lucky, era un meticcio di piccola-media taglia, nero con una macchia bianca sul collo, sguardo vivace, carattere forte. Lucky lo abbiamo trovato con alcuni colleghi, in una calda domenica d’estate, assieme a tutta una cucciolata, dentro un contenitore della spazzatura.Erano disidratati, non ancora svezzati, vittime della crudeltà umana, qualcuno non è sopravvissuto, altri riuscimmo a farli adottare, gli ultimi due li tenemmo io ed una mia collega."Chi non ha mai posseduto un cane, non può sapere che cosa significhi essere amato". Schopenhauer Quel cane mi ha insegnato tante cose, l’episodio che mi ha illuminato l’anima l’ho vissuto quando Lucky era appena un cucciolotto di pochi mesi.Il mio ufficio era uno studio televisi-vo sul litorale trapanese, inizialmente la mia adozione fu part-

time, era il mio primo cane e casa non eravamo preparati ad accoglierlo, ma avendo due bimbi piccoli le pressioni erano forti e allora la domenica lo portavo a casa gli altri giorni vi-veva assieme ad una muta di cani randagi, alcuni dei quali di grossa taglia e pericolosi, la sera restava a dormire nel mio studio. Una sera, prima di rientrare a casa non lo trovai ma non ero preoccupato poiché mancava anche il branco. Quella sera a tarda ora, mi squillò il telefono, era una mia vicina di casa che mi avvertiva della presenza del mio cucciolo dietro al portone di casa, scesi subito, aveva superato le barre del cancello esterno ed era proprio dietro al portone, fermo die-tro al cancello il branco che lo aveva accompagnato a casa, il branco solo dopo essersi accertati, che il cucciolo avesse raggiunto il suo padrone è andato via."La maggior parte delle persone che hanno un cane, alla lun-ga imparano ad obbedire al loro amico a quattro zampe".Ro-bert Morley. E’ proprio vero!Quante cose ho imparato in quei sette anni vissuti insieme, nel rispetto dei ruoli e delle pro-prie esigenze, “io uomo tu cane, come gli ripetevo spesso”.Alla fine siamo stati Lucky(fortunati) tutti e due, lui perché ha vissuto da spirito libero circondato da tanto amore e io perché non l’ho sentito ululare alla morte.

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L'Ipovisione, sul piano legislativo, è correlata all’en-tità del visus, ma anche ad alterazioni del campo visivo.

La Legge 138 del 3 aprile 2001, che definisce la “Clas-sificazione e quantificazione delle minorazioni visive e norme in materia di accertamenti oculistici”, classifica l’ipovisione in quattro diverse categorie:Ciechi parziali:a) coloro che hanno un residuo visivo non superiore a 1/20 in entrambi gli occhi o nell'occhio migliore, an-che con eventuale correzione; b) coloro il cui residuo perimetrico binoculare è infe-riore al 10 per cento.Ipovedenti gravi:a) coloro che hanno un residuo visivo non superiore a 1/10 in entrambi gli occhi o nell'occhio migliore, an-che con eventuale correzione; b) coloro il cui residuo perimetrico binoculare è infe-riore al 30 per cento.Ipovedenti medio-gravi:a) coloro che hanno un residuo visivo non superiore a 2/10 in entrambi gli occhi o nell'occhio migliore, an-che con eventuale correzione;b) coloro il cui residuo perimetrico binoculare è infe-riore al 50 per cento.Ipovedenti lievi:a) coloro che hanno un residuo visivo non superiore a 3/10 in entrambi gli occhi o nell'occhio migliore, an-che con eventuale correzione;b) coloro il cui residuo perimetrico binoculare è infe-riore al 60 per cento.Le cause dell’ipovisione possono essere molteplici:Congenite, cioè già scritte nel patrimonio genetico, e spesso presenti nei giovani; Nei paesi più evoluti au-mentano i casi di ipovedenza, dovuti a degenerazione maculare senile e a retinopatia diabetica, al contrario in quelli in via di sviluppo le cause sono prevalente-mente infettive e nutrizionali.

Tecnologie per l’autonomia delle persone ipovedentiLo stato di ipovedente, influenza fortemente la vita quotidiana delle persone, la perdita di autonomia vi-siva, significa difficoltà in ogni azione della vita quoti-diana, nello studio, nel lavoro, ogni gesto normalmente semplice può diventare complicato, come la lettura del-la scadenza di un prodotto, apporre la propria firma o semplicemente suonare un campanello. Esistono ausili tecnologici che grazie all’alta qualità di telecamere, di cui sono dotati, permettono di vedere con nitidezza e ingranditi testi e immagini, anche con variazioni di colori artificiali, dando la possibilità di am-pliare la propria autonomia, a casa, a scuola, a lavoro e nella vita quotidiana. Si tratta di sistemi ingrandenti che si adattano alle varie necessità, alcuni hanno la gran-dezza di una comune lente di ingrandimento e quindi possono essere portati sempre con sé in qualsiasi luogo ed occasione, altri dotati di OCR abbinano all’ingran-dimento anche la lettura del testo ingrandito, consen-tendo di riposare gli occhi e ascoltare comodamente quanto appare sullo schermo ad alta voce. La gamma di ausili tecnologici è piuttosto varia e se ne consiglia sempre una prova diretta per meglio scegliere quello più risolutivo per le proprie necessità.

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a cura di:Dr.ssa Isabella Pia PalmieriSpec. Chirurgia Plastica | Professore a Contratto Master Chirurgia Estetica Università di PadovaDocente C.P.M.A. VALET BolognaSudio: via Ghibellina,131 MessinaTel.090671604 mob. 349/6718986Mail: [email protected]

Le proteine, parti essenziali di ogni organismo, pos-sono essere considerate i Mattoni della Vita con funzioni strutturali e meccaniche , mediatori nella

trasmissione dei segnali intercellulari, catalizzatori nei processi biochimici. Le proteine sono lunghe catene di aminoacidi lega-ti fra loro . Il nostro organismo riesce a sintetizzarne solo alcuni, ma non è capace di produrne altri, che vengono perciò definiti "essenziali" e devono essere introdotti con gli alimenti.Questi sono: Fenilalanina, Isoleucina, Istidina, Leuci-na, Lisina, Metionina, Treonina, Triptofano e Valina.Gli aminoacidi non essenziali sono: Alanina, Arginina, Acido Aaspartico, Cistina, Istidina, Prolina, Serina, Ti-rosina.Le proteine le dividiamo in Animali e Vegetali.Quelle di origine animale sono complete e bilanciate, e contengono tutti gli aminoacidi essenziali.Le proteine vegetali non sono bilanciate nel singo-lo alimento, cioè la qualità e la quantità degli ami-noacidi essenziali non è adeguata in ognuna di esse e bisogna consumere diverse tipologie di vegetali (cereali,legumi,verdure) nell'arco della giornata per raggiungere un bilanciamento e ottenere lo stesso ri-sultato di una proteina animale.I LARN ovvero i Livelli di Assunzione di Riferimento ed energia raccomandano che il fabbisogno giornaliero di proteine sia di 0,8 gr/kg per la donna e 0,9 gr/kg per l'uomo.In termini di quantità reali in grammi queste sono di 53 gr in media per la donna e di 63 per l'uomo.Il carico proteico massimo giornaliero è invece di 1,2 gr/kg nella donna e di 1,4 gr/kg per l'uomo.Un' inchiesta della Società Italiana di Nutrizione Uma-na del 2012 ha evidenziato che il consumo giornaliero di proteine degli italiani è di 90 gr! Non c’è dubbio che l’etiologia dell’obesità coinvolga condizionamenti sia ambientali che genetici. Il recente aumento dell’in-cidenza del sovrappeso e dell’obesità è chiaramente dovuto alla martellante disponibilità di cibi ad alto contenuto energetico insieme a una più grande dimi-nuzione del bisogno di attività fisica che ha caratteriz-zato l’esistenza umana fino a tempi recentiÈ importante sottolineare la differenza fra Dieta Me-diterranea e una terapia dimagrante medicalizzata , quale la VERY LOW CALORIE DIET ( VLCD). Quest'ulti-ma rappresenta un atto clinico di esclusiva pertinenza

I MATTONI DELLA VITA PER DIMAGRIRE IN MODO SANO.

medica: È una dieta NORMOPROTEICA A BASSO STI-MOLO INSULINEMICO IPOGLUCIDICA E IPOLIPIDICA. L’apporto proteico è rappresentato da proteine ad elevato valore biologico e consente di preservare la massa magra del paziente; l’apporto glucidico consen-te la regolazione della chetogenesi e il metabolismo delle cellule glucodipendenti. Nelle preparazioni sono presenti inoltre lipidi strutturali e micronutrienti. Le VLCDs consistono in preparazioni dietetiche le quali soddisfano tutti i fabbisogni nutrizionali . Si assume il pasto sostitutivo da tre a cinque volte al giorno come sostituto della colazione del pranzo e della cena. Una modica quantità di verdure non amidacee una volta al giorno fornisce fibra e aiuta a soddisfare la socialità del pasto. Un cucchiaio da tavola di olio sulle verdure fa con-trarre la colecisti e minimizza il rischio di calcolosi del-la colecisti. Il metodo è costituito da 5 fasi ed ogni fase può avere una durata personalizzata. In questo tipo di approccio i carboidrati vengono reintrodotti gradatamente nei vari step successivi, fino ad arrivare nello step 5 alla dieta Mediterranea

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Il protocollo consente una perdita di peso costante ed efficace in assenza di fame attraverso la chetogenesi controllata (effetto anoressizzante fisiologico), con-temporaneamente si assiste alla modulazione ormo-nale di insulina, leptina, grelina ed altri ormoni tutti coinvolti nel senso della fame e della sazietà.

Attraverso la somministrazione di questi integratori proteici,altamente standardizzati, si assicura una con-servazione totale della massa magra ed una perdita esclusiva del grasso corporeo in eccesso.Questo Metodo Alimentare è stato formulato nel '79 dal prof. Blackburn ed è riconosciuto come valido dal-la FDA americana e dai Ministeri della Salute euro-pei. Ogni integratore proteico assicura una quantità standard di proteine, una minima quota di carboidra-ti, il 20 % di vitamina e fibre. Agisce sui meccanismi biochimici d’induzione ormonale delle adiposità loca-lizzate grazie all’azione di aminoacidi naturali,estratti dal siero del latte,che sono contenuti e bilanciati negli integratori e da proteine vegetali derivanti da soia, luppolo, lupino, pisello .Tali integratori hanno un indice di digeribilità di 93 ed un indice chimico di 110. Vengono assorbite per il 93 % e hanno il 10% in più di aminoacidi essenziali rispetto all' albumina che è il riferimento nella scala di classificazione delle proteine, in quanto contiene la totalità degli aminoacidi essenziali.Le proteine sopracitate sono insulinotrope ovvero protettrici della massa muscolare ed induttrici della neoglucogenesi. Si ha, in seguito ad un ridotto introi-to di carboidrati, un aumento delle secrezioni di glu-cagone, l'ormone antagonista del l'insulina e quindi l'ormone del digiuno, un aumento della lipolisi, ov-vero la liberazione di trigliceridi da parte della cellula

adiposa e la trasformazione di questi in energia, da parte del fegato.I corpi chetonici liberati apportano un benessere psicofisico osservabile già dal secondo giorno di die-ta. Il risultato è la perdita di 2 kg a settimana in me-dia per la donna e di 3 kg a settimana per l'uomo.Evidente sarà la diminuzione in centimetri delle zone di accumulo adiposo, quali fianchi, coulotte de che-val, per la donna e pancia per l'uomo.Facile da gestire, si tratta di una terapia medica che prevede un' anamnesi approfondita e analisi di la-boratorio. È una terapia temporanea, ideata per la cura del sovrappeso, dell'obesità e delle malattie ad esse correlate, e contempla l'introduzione graduale dei carboidrati dapprima semplici e successivamen-te complessi, per arrivare a uno stile di vita nutrizio-nale quale la dieta mediterranea.Perdere peso è facile, si mantengono i risultato gra-zie al cambiamento del proprio stile di vita. Evidenze scientifiche dimostrano che dopo 6 mesi, pazienti che hanno seguito diete povere di carboidrati han-no perso un peso superiore rispetto a pazienti che hanno seguito diete a basso contenuto di grassi, con miglioramenti anche relativi a parametri quali la pressione sistolica e diastolica, glicemia a digiuno, trigliceridi, colesterolo totale e HDL.Dalla perdita di peso derivano anche dei benefici psicologici come una migliore considerazione di se stessi. La durata del trattamento è variabile e può essere adattata al paziente a discrezione del medico. È bene rimarcare che Un Regime Dietetico rappre-senta una Terapia che deve essere somministrata in base alle caratteristiche fisiologiche della persona, per questo riteniamo sicuro un approccio che pre-vede sempre il controllo medico.

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Le intolleranze alimentari rappresentano un problema di crescente rilevanza, in grado di affliggere numerose persone senza distinzione

di sesso o età. Questa problematica, tuttavia, ha subito, negli anni il peso dello scetticismo e della scarsa conoscenza.L’Accademia Europea di Allergologia e Immunolo-gia Clinica ha proposto una classificazione che vede distinti in modo estremamente netto i meccanismi d’azione delle allergie e delle intolleranze alimenta-ri. Mentre per le allergie è riconosciuto l’intervento del sistema immunitario (immunoglobuline di tipo E o IgE), le intolleranze sono identificate essenzialmen-te come reazioni avverse di natura metabolica, come avviene, ad esempio, nell'intolleranza al lattosio le-gata ad un deficit dell’enzima lattasi. Nel corso degli anni, tuttavia, evidenze scientifiche hanno dimostra-to l'esistenza di reazioni avverse non correlabili alle IgE. Tali forme di “allergie non allergiche” prevedono reazioni il cui meccanismo immunologico è di tipo IgG mediato, cioè mediato dalle immunoglobuline di

classe G. Si tratta delle intolleranze alimentari immu-nomediate. Conoscere i meccanismi fisiologici che determinano l’intolleranza è fondamentale innanzi-tutto per il paziente che deve acquisire consapevo-lezza per affrontare non solo la risoluzione delle pro-prie problematiche, ma anche la scelta della strada analitica più efficace. Mentre la sintomatologia delle allergie è immediatamente percepibile con un chiaro rapporto causa-effetto e indipendente dalla quantità di alimento assunta, le intolleranze sono il frutto di un ripetuto stimolo immunologico che spesso ren-de difficoltoso il riconoscimento della sostanza che scatena la reazione. Nelle intolleranze alimentari, infatti, i disturbi si manifestano tendenzialmente in modo tardivo, con una sintomatologia generale più sfumata, ma pervadente la vita quotidiana. Si tratta di una reazione con un meccanismo lento ed essen-zialmente di tipo cronico e recidivante: prima del rag-giungimento del livello soglia oltre il quale insorgono i sintomi, si verifica una sorta di intossicazione do-vuta all’accumulo (assunzione) frequente e ripetuto

a cura di:Dott.ssa Jessica GiustiLaurea in Scienze Biologiche con indirizzo Fisiopatologico presso Università di Modena e Reggio Emilia Biologa Nutrizionista operatrice sugli Immunodosaggi. Responsabile tecnico del LABORATORIO SPIRE

LE INTOLLERANZE ALIMENTARI: CAUSE, SINTOMI E STRUMENTI DIAGNOSTICI

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dell’alimento incriminato. Il punto focale dell’insor-genza di intolleranze alimentari va ricercato a livello dell’apparato digerente. Oltre alla basilare funzione digestiva, infatti, questo apparato svolge una funzio-ne di barriera, rappresentando una porta d’ingresso per una vasta gamma di antigeni estranei contenuti nel cibo. In determinate condizioni l’effetto barriera viene meno e gli antigeni alimentari, normalmente percepiti come innocui dall’organismo, permeano fino ai capillari dei villi intestinali e, una volta in cir-colo, attivano una risposta infiammatoria, sia locale che generalizzata. La formazione nell’organismo di immunocomplessi circolanti e il maggior interval-lo di tempo che intercorre fra l’assunzione del cibo e l’insorgenza dei sintomi fa sì che possano essere interessati vari apparati. Numerose sono le patolo-gie (quasi tutte caratterizzate da uno stato infiam-matorio persistente) per le quali è stato ipotizzato il coinvolgimento di fenomeni di intolleranza alimenta-re: problematiche gastro-intestinali (gonfiore, stiti-chezza, meteorismo, coliti,…), dermatologiche (acne, dermatiti, eczemi,…), muscolo-scheletriche (crampi, dolori articolari,…), respiratorie (asma, rinite,…), ge-nito-urinarie (cistiti ricorrenti,…), ma anche di natura nervosa (insonnia, cefalea, sbalzi d’umore, tachicar-dia). Le intolleranze alimentari possono anche essere correlate a problematiche del peso corporeo sia in ec-cesso che in difetto. Frequentemente, tuttavia, si tratta di problematiche non immediatamente riconducibili ad una causa di tipo alimentare. Gli alimenti a cui si risulta intolleranti devono essere sospesi per un periodo che va da un minimo di tre mesi, fino ad un anno o più al termine del quale possono essere reintrodotti solo gra-dualmente. Occorre eliminare non solo l’alimento tal quale, ma anche gli alimenti in cui quello possa essere presente come ingrediente, anche se in minima parte. Dall’intolleranza alimentare si può guarire, ma occorre sapere come muoversi di fronte a numerose tipologie di test. Mettere a punto una corretta dieta ad elimina-zione sulla base dell’esito dell’analisi di laboratorio è fondamentale per la remissione dei sintomi.

METODICHESul mercato esistono varie tipologie di esami. E’ tutta-via importante distinguere tra test non convenzionali, cioè non riconosciuti dal Ministero della Salute (test chinesiologici come il DRIA test, test di biorisonanza, test elettrodermici come il VEGA test, test sul capello e test citotossici) e test validabili convenzionalmente, cioè riconosciuti dal Ministero della Salute. L'unico Test realmente su base scientifica è quello eseguito con la metodica E.L.I.S.A. per la ricerca di IgG specifiche. A differenza di quest'ultimo, i test non convenzionali non hanno basi scientifiche e si basano su spiegazioni la cui validità non è completamente chiara. Risulta poco at-tendibile, ad esempio, sostenere che la causa dell’in-tolleranza sia l’accumulo di tossine nel corpo, se non è chiaro di che tipo di tossine si tratti o come si accumu-lino.In questa tipologia di test, inoltre, la manualità e l’esperienza dell’operatore incidono in modo inequivo-cabile a danno della ripetibilità del metodo.METODICA E.L.I.S.ALa metodica E.L.I.S.A. (Enzyme-Linked Immuno-Sorbent Assay) si basa sul meccanismo fisiologico stesso delle intolleranze: consente il dosaggio del-le IgG nel siero del paziente. Si impiegano idonei supporti su cui vengono fatti precedentemente as-sorbire gli antigeni alimentari da testare. Il suppor-to viene messo a contatto col siero del paziente. Nel caso in cui siano presenti anticorpi specifici per gli antigeni fissati avviene la formazione di un com-plesso estremamente stabile che può essere evi-denziato con un substrato opportuno. Tale substra-to reagisce sviluppando una colorazione facilmente quantificabile, mediante idonea strumentazione. L’u-tilizzo della metodica E.L.I.S.A. non è limitato alle in-tolleranze alimentari, al contrario è una metodica lar-gamente utilizzata e accettata in ambito scientifico nella diagnostica di laboratorio, in quanto consente di individuare in modo attendibile una vasta gam-ma di antigeni e anticorpi in molti ambiti di analisi. Un ulteriore pregio di questo test è la possibilità di sfruttare strumentazioni e automazioni che ri-ducono al minimo l’errore umano dell’opera-tore, rendendo lo stesso Test molto ripetibile. E' importante capire cosa siano le intolleranze ed è sicu-ramente un passaggio obbligato venirne a conoscenza, ma la corretta informazione a livello analitico è il princi-pale strumento per poterle risolvere evitando sistemi impropri e fasulli, non validati scientificamente.

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Tra i "silicati", minerali derivati dal silice, i vari tipi di Asbesto o Amianto, sono i più pericolosi.Le fibre di amianto causano patologie benigne

ma il rischio maggiore è che provochino lo sviluppo di patologie neoplastiche: tutti i tipi di amianto sono classificati elementi con effetto cancerogeno certo nell'uomo.Essendo la principale via di ingresso rappresentata dalle vie aeree i principali bersagli sono i polmoni e la pleuraLe patologie benigne della pleura sono le placche , la fibrosi e i versamenti; ai polmoni, l'atelettasia rotonda, la fibrosi diffusa (asbestosi) A questi si aggiunge, a livello addominale, la fibrosi retroperitoneale. Le patologie maligne sono il carcinoma polmonare (più precisamente "bronchiale"), il mesotelioma maligno della pleura e, seppure raramente, del peritoneo.Le placche pleuriche sono le alterazioni più frequenti dei soggetti esposti, si formano progressivamente nel corso degli anni e assumono un aspetto tipico. L'esordio della malattia può avvennire anche dieci anni dopo l'esposizione.Solitamente non causano nè sintomi nè alterazioni della funzione respiratoria e non sono nemmeno lesioni pre neoplastiche . Raramente l'amianto causa Pleurite (infiammazione pleurica aspecifica con relativo versamento). In questi casi, quando questi si riduce il versamento, si può sviluppare una fibrosi pleurica delle aree colpite. Al contrario delle "placche" questa patologia provoca alterazioni della motilità dei polmoni e si può generare una riduzioni della funzionalità polmonare. Raramente comunque diventa necessario intervenire chirurgicamente.La fibrosi polmonare diffusa (Asbestosi) è l'ispessimento del tessuto interstiziale polmonare generata dall'accumulo di fibra di asbesto nel polmone. Segue ad una esposizione intensiva all'amianto per un periodo prolungato. Il tessuto polmonare subisce un'alterazione che comporta la perdita di efficienza dello scambio gassoso a livello alveolare e ne consegue alterazione della funzione polmonare che si esprime con dispnea che si aggrava nel tempo. I portatori di questa condizione hanno maggiore possibilità di ammalare di carcinoma polmonare. La sintomatologia rappresentata da dispnea, tosse secca e dolori toracici diffusi, non differisce da quella delle fibrosi polmonari

Il Mesotelioma maligno può manifestarsi alla pleura o più raramente al peritoneo ed è una neoplasia che si manifesta dopo un lungo periodo successivo

all'esposizione (anche più di 30 anni) ma che dopo l'esordio assume un andamento rapidamente progressivo. Attraverso lo studio della storia lavorativa di pazienti affetti da mesoteliomi di altre membrane di rivestimento (tunica vaginale del testicolo, pericardio) si è potuto constatare che anche in molti di questi casi si era verificata una precedente esposizione all'amianto.A seguito della esposizione, il rischio che si manifesti un mesotelioma è molto più alto rispetto al rischio che si manifesti l'altra neoplasia tipica e cioè la neoplasia polmonare. La malattia si manifesta con lo sviluppo di neoformazioni nodulari alla pleura o al peritoneo che provocano abbondanti versamenti sierosi (pleurite/ascite). La presenza a livello polmonare di nodulia e versamento pleurico è la causa di difficoltà respiratoria; si presentano inoltre tosse irritativa, dolori toracici, perdita di peso e febbre.La sintomatologia del mesotelioma peritoneale è invece assolutamente atipica il che causa a volte una diagnosi tardiva. Purtroppo per queste neoplasie non sono stati ancora individuati trattamenti particolarmente efficaci e la prognosi è infausta.

di altra natura.L'atelettasia (polmonare) rotonda si verifica quando una parte del polmone collassa su se stessa in corrispondenza di una parte ispessita della pleura e perde la propria capacità funzionale. Questo peraltro comporta solitamente una minima perdita della capacità polmonare generaleLa fibrosi retroperitoneale, (progressiva degenerazione cicatriziale del peritoneo) potrebbe comparire dopo prolungata esposizione all'amianto e la sintomatologia è sfumata e aspecifica.

Le patologie non neoplasticheda amianto

Le patologie neoplastiche da amianto

a cura di:Dott. Giovanni CaminitiSpecialista in Medicina del LavoroVia 24 Maggio n. 21Cell. 347 1847484

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Per quanto riguarda la neoplasia polmonare da amianto, l'asbestosi è un fattore di rischio ma comunque la pregressa esposizione anche senza che si manifesti asbestosi pone a rischio ed il tempo di latenza per la comparsa di malattia potrebbe superare i 10 anni. Il rischio di ammalare, viene aumentato da alcuni fattori esterni e tra questi il primo è il fumo.Il riconoscimento precoce della malattia e quindi il trattamento nelle sue prime fasi influisce in modo notevolmente positivo sulla prognosi tanto che il paziente a può essere portato a guarigione.Nel corso di studi metanalitici è stato possibile individuare altre patologie neoplasie per le quali si può presumere un collegamento con l' esposizione all'amianto come nelle neoplasie della laringe, (si può arrivare a ipotizzare un rapporto tra malati esposti e non esposti sia di 2 a 1) e del tratto gastrointestinaleE' evidente che le patologie da esposizione all'amianto si manifestano in modo evidente anche dopo tempi molto lunghi dalla cessazione dell'esposizione. E' quindi necessario che i soggetti che sanno di avere avuto un esposizione all'asbesto siano particolarmente accorti nel effettuare un monitoraggio delle proprie condizioni ancora per lungo tempo dopo che l'esposizione è cessata.

Questa situazone è stata tenuta in considerazione anche dai legislatori che, a tutela dei lavoratori esposti (per esempio gli addetti allo smantellamento di strutture contenenti amianto) hanno espresso precise norme oggi contenute nel D.Lgs. 81/08.

Per informazioni: [email protected] tel. 090/7388513Per informazioni [email protected] tel. 090/7388513

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14 Starebene a Messina | Ottobre | Novembre '15

Si è tenuto il 18 e 19 settembre 2015 a Messina, presso il centro Congressi dell’A.O.U. Policlinico “G. Martino”. il 55° Congresso Regionale della

Società Siciliana di Chirurgia, L’evento scientifico è stato organizzato e presieduto dai professori Letterio Calbo, Ordinario di Chirurgia Generale A.O.U. Policlinico “G. Martino”, Direttore Scuola di Specializzazione in Chirurgia Generale, Direttore U.O.D. Endocrinochirurgia e Giuseppe Navarra, Ordinario di Chirurgia Generale Direttore D.A.I. Chirurgia Generale Oncologia e Anatomia Patologica e Direttore U.O.C. Chirurgia Generale ad indirizzo Oncologico.Il Congresso è stato dedicato alla memoria di Salvatore Navarra, uno dei Capiscuola della Chirurgia Italiana che ha svolto la parte più intensa della Sua carriera di Chirurgo, Ricercatore e Didatta a Messina.L’inaugurazione, alla presenza del Presidente dell’Assemblea Regionale dr. Giovanni Ardizzone che ha portato il saluto personale e della Regione Siciliana, delle autorità Accademiche, Aziendali e militari ha vissuto un momento particolarmente importante e coinvolgente sul piano emozionale in occasione del discorso commemorativo fatto dal prof. Romeo Giuseppe, primo allievo del compianto prof. Navarra. Il 55º congresso della SSC si svolge in un momento particolarmente delicato per tutti i Chirurghi Siciliani che si sentono ogni giorno aggrediti nell’esercizio della loro professione da un contenzioso medico legale ormai insopportabile e oppressi da problematiche gestionali incalzanti in assenza di una percepita

sufficiente tutela da parte delle Istituzioni.A questa tematica è stato dedicato un focus nel corso dei lavori scientifici, per approfondire del responsabilità e i rischi che affronta un medico nello svolgimento della sua professione. Il Programma Scientifico si è articolato in simposi, letture, e sessioni video su temi con i quali ci si confronta quotidianamente in tutte le sale operatorie dell’isola, e sono stati coinvolti nella faculty rappresentanze altamente qualificate di Società Chirurgiche regionali gemellate con la SSC, chirurghi esperti, giovani chirurghi ed esponenti del personale infermieristico. Sono state affrontate diverse tematiche di ambito

Da sin. il prof. Giuseppe Navarra e il prof. Letterio Calbo

55° Congresso Regionale della Società Siciliana di Chirurgia

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Starebene a Messina| Ottobre | Novembre '15 15

chirurgico, come la chirurgia bariatrica, i difetti della parete addominale, la chirurgia colo-rettale e l’endocrinochirurgia.“Abbiamo lavorato per rendere questo appuntamento culturalmente attrattivo – Affermano Calbo e Navarra – e ci auguriamo che il Congresso possa aver rappresentato una occasione utile a rendere ancora più compatto il fronte dei chirurghi della nostra isola nell’affrontare uniti le continue sfide che la nostra meravigliosa professione ci pone”.“Ci auguriamo che la nostra città, tante volte distrutta dalla violenza dell’uomo e della natura, ma sempre risorta – continuano i Presidenti del Congresso – possa essere degna cornice di queste nostre giornate congressuali”.La serata conviviale del convegno presso la Risacca dei due Mari è stata allietata dalla musica del maestro Vittorio Lombardo.

Oddo ha presentato all’assemblea regionale gli obiettivi e il carattere fortemente innovativo della proposta di legge(oggi legge) che pone

la Sicilia all’avanguardia nella ricerca scientifica, di-venendo infatti la prima regione d’Italia a dotarsi di un sistema di norme che regolano l’attività delle bio-banche nell’ambito della raccolta, conservazione e cessione dei tessuti ai fini dello studio di nuove pato-logie. “In Italia- ha spiegato l’onorevole - le bioban-che terapeutiche per la raccolta di tessuti, sangue e cellule per uso terapeutico, cioè trapianto, operano all’interno di un quadro normativo ed etico ben de-finito. Al contrario, non ci sono specifiche disposizio-ni legislative per le biobanche di materiale umano per uso di ricerca. Con questo ddl, i materiali bio-logici che solitamente vengono buttati, provenienti da biopsie, interventi chirurgici e prelievi di sangue, diventerebbero un patrimonio, se raccolto e conser-vato bene, a disposizione dellaricerca scientifica”.Nel suo intervento in aula, l’on. Oddo ha anche ricordato come nel bilancio 2015 degli Stati Uniti il presidente

Biobanche

Obama abbia stanziato l’equivalente di 300 milioni di euro per le biobanche di ricerca. “Regolamentando il settore, si consentirebbe a strutture ospedaliere pubbliche e private, che abbiamo determinati requi-siti di garanzia, di raccogliere il materiale organico che i cittadini mettono a disposizione. C’è quindi sia un risvolto scientifico, sia un risvolto civico di solidarietà nei confronti degli altri, met-tendo a disposizione il proprio materiale organico”. “In tal modo- ha continuato- la Sicilia offrirebbe cam-pioni utili alla ricerca e in cambio riceverebbe infor-mazioni. Ad esempio riguardo alla predisposizione ai tumori in territori esposti a rischi ambientali, come ad esempio Priolo e Gela, o all’incidenza di patologie genetiche rare non ancora sufficientemente studia-te. Informazioni scientifiche fondamentali per cura-re delle patologie derivanti da condizioni di rischio ambientali”. Il ddl, che non prevede alcuna copertura finanziaria, è stato sottoscritto in maniera trasversale da diversi deputati regionali e nel mese di marzo ha ricevuto l’ok della commissione sanità.

L’assemblea regionale siciliana ha approvato il disegno di legge che istituisce le Biobanche di ricerca in Sicilia, presentato dal deputato tra-panese Nino Oddo e redatto dalla dottoressa Daniela Virgilio. La Sicilia è la prima re-gione d’Italia a dotarsi di una norma che regola l’attività delle biobanche nell’ambito del-la raccolta, conservazione e cessione dei tessuti ai fini dello studio di nuove patologie.

www.chirurgiasicilia.itLa società Siciliana di Chirurgia è la casa comune di tutti i chirurghi siciliani. Da più di 60 anni, ha come scopo quello di assicurare la collaborazione e la solidarietà tra i chirurghi siciliani e favorire il loro aggiornamento professionale.

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16 Starebene a Messina | Ottobre | Novembre '15

a cura di:Dott.ssa Giada Costanza

Veterinaria

18 mesi. Per comunicare il bambino usa parole, vocalizzazioni e gesti; acquisisce una maggiore consapevolezza che le cose hanno un nome,

comprende il significato parole (circa 190 parole), e ordini semplici; il suo sviluppo lessicale subisce una forte accelerazione (produce in media 20 parole composte da due sillabe con struttura CVCV). Alcuni bambini che “sbocciano in ritardo” (late bloomers) possono presentare una fase di partenza più rallentata (ritardo transitorio a 18 mesi) per poi raggiungere un ritmo di sviluppo adeguato entro i 30 mesi; altri bambini possono manifestare un ritardo nella partenza accompagnato anche da un lento sviluppo con un incremento di poche parole nuove al mese il cui esito è un ritardo persistente a 30 mesi. A 18 mesi i bambini con una fase di partenza più rallentata possono presentare la mancata produzione stabile di parole con un significato riconosciuto; l’assenza delle forme comunicative di transizione (combinazioni di gesti e parole); la scarsa comprensione di parole.Per essere maggiormente chiari l'ipotesi del ritardo o di un “rallentamento” dello sviluppo del linguaggio significa che il linguaggio attraversa le stesse fasi dei bambini con sviluppo di linguaggio tipico ma con tempi di comparsa diversi. 24 mesi. I bambini comprendono il significato di semplici discorsi, di richieste che includono due azioni; sono attenti all’intonazione della voce a da questa possono capire se si fa una domanda oppure un’affermazione. L’effetto dell’accelerazione del lessico è una produzione media di 331 parole diverse (nomi,

Il linguaggio nei bambini(Parte Seconda)

a cura di:Dott.ssa Log. Giuseppina MaggioDocente a contratto CdL Logopedia Università degli Studi di MessinaStudio: Via Ghibellina, 59 Messinatel 328 [email protected]

Occorre prestare attenzione e rivolgersi al Logopedista se il vostro bambino:

a 24 mesi:- produce meno di 50 parole;- impara poche parole nuove al mese;- non combina due parole in un'unica frase tipo "mamma pappa";- le parole utilizzate sono composte da una scarsa varietà di consonanti; a 36 mesi:- non comprende il significato dei discorsi;- ha un vocabolario limitato;- non fa semplici frasi;

aggettivi, verbi). Assistiamo all’inizio dello sviluppo della frase, combinazione di parole in un unico enunciato. I bambini in età compresa tra i 24 e i 36 mesi con un manifesto ritardo nel vocabolario espressivo, in assenza di deficit neurologici, sensoriali, cognitivi e di deprivazione ambientale, hanno ricevuto diverse etichette diagnostiche come ad esempio late talkers o parlatori tardivi. La prevalenza dei bambini parlatori tardivi che tra i 24 e i 29 mesi presentano un vocabolario espressivo inferiore a 50 parole e nessuna combinazione di parole è stimata tra il 10 e il 20%.

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Starebene a Messina| Ottobre | Novembre '15 17

a cura di:Dott.ssa Giada Costanza

Veterinaria

Scegliere di prendere un cucciolo è un’enorme responsabilità e perciò bisogna considerare bene cosa si vuole e quanto tempo si è disposti

a dedicare al nuovo amico.In primis va ricordato che un cucciolo non può,non vuole e non deve essere considerato un bambino,deve essere accettato ed integrato in una famiglia,ma deve anche essere rispettata la sua natura ricordando quindi che ogni cane ha un proprio carattere e determinate attitudini che,comunque,devono essere sempre tenute in considerazione.Il cane è,per antonomasia,un amico fedele,ma anche un animale sociale per cui,prima di prenderne uno,si deve essere certi di potergli dedicare del tempo ed essere consapevoli che questo impegno si dovrà protrarre per almeno 12-14 anni.Premesso questo,un altro dilemma è quello se scegliere un cane di razza o un meticcio. Esistono oltre 400 razze di cani assimilabili in 4 grandi gruppi ciascuno con le proprie peculiarità per cui la possibilità di scelta è davvero ampia. Anche i meticci possono essere grossolanamente inseriti nei 4 grandi gruppi in modo da poter ipotizzare se,da adulto,sarà un piccolo cane da compagnia oppure un grosso cane da guardia.Meglio scegliere un maschio o una femmina?Il maschio è in genere più grosso e più prestante,più pronto al gioco e all’addestramento,ma anche più irruento e tende spesso ad isolarsi;la femmina invece ama di più la vita sociale,è più dolce e docile anche se sembra che sia più portata del maschio per la guardia.Per quanto riguarda la taglia è bene sfatare subito il mito che “i cani grandi in appartamento soffrono”:il cane,qualsiasi cane,ha bisogno solo dell’affetto e del tempo del proprietario.

prendere un cucciolo

Detto questo,è chiaro che ci possono essere dei problemi logistici:un’esile vecchietta non avrà certo la prestanza fisica di portare a passeggio un Alano,così come un cane iperattivo come il Jack Russell non è sicuramente adatto a chi ama la vita sedentaria.La scelta del cucciolo comporta dunque la risposta a due fondamentali domande:cosa mi aspetto io dal futuro cane e cosa sono disposto ad offrire io al nuovo amico.Consultatevi con il veterinario,con l’allevatore,con l’educatore cinofilo e sicuramente troverete il cucciolo giusto per voi.In bocca al lupo!!!

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18 Starebene a Messina | Ottobre | Novembre '15

La Spinometria è la metodica più attuale, innovativa, veloce e non invasiva (senza raggi X), per il check-up posturale, utilizzabile su pazienti sia giovani

che anziani. E’ un esame posturografico eseguito attraverso la rilevazione non invasiva della superficie tridimensionale del tronco e rappresenta allo stato attuale il gold standard per la valutazione strumentale della postura. La Spinometria Formetric nasce da un progetto di ricerca europeo e si basa sulla tecnica videorasterografica, ovvero la proiezione, mediante una lampada alogena, di bande luminose orizzontali sul corpo in esame e la rilevazione, mediante un sistema ottico, della deformazione dell’andamento delle bande luminose determinata dal profilo di concavità e convessità del corpo. Si ottengono dati di analisi statica, misurazione posturale e di studio funzionale.La precisione della misurazione spinometrica è confermata da numerosi studi clinici internazionali, come lo studio “Stellenwert der Rückenformanalyse in der Therapie von Wirbelsäulendeformitäten” del Policlinico di Ortopedia dell’Università di Münster (D). I vantaggi principali offerti dall’introduzione della Spinometria Formetric emergono dal confronto con gli esami radiografici, attualmente lo standard di riferimento nella valutazione della postura. Le immagini radiografiche infatti, sono insostituibili quando vi sia il sospetto di una patologia organica del rachide oltre che funzionale, ma il loro utilizzo ai fini della valutazione posturale soffre di tre limiti fondamentali:· il carattere bidimensionale delle immagini rilevate, l’impossibilità,

La spinometria

a cura di:Dott.Matteo PennisiMedicina Ortopedica e RiabilitativaCorso Cavour 179, MessinaTel. 090361063Mail: [email protected]

anche per la natura invasiva della tecnica, di rilevare i cambiamenti dell’atteggiamento, l’esposizione a radiazioni ionizzanti e quindi invasive. Il referto di una Spinometria Formetric consente allo specialista, al tecnico e al paziente di avere a disposizione sia una ricostruzione tridimensionale della superficie del tronco, sia i valori relativi ai parametri indicativi dell’equilibrio del bacino, del profilo sagittale del rachide e delle eventuali deviazioni frontali e rotazioni trasversali della colonna vertebrale; questi elementi, sulla base della modalità di esecuzione dell’esame, vengono valutati in condizioni statiche, dinamiche o funzionali, quindi anche mediante il confronto tra rilevazioni eseguite in differenti modalità.La Spinometria è uno strumento ideale per l’effettuare la valutazione posturale nei bambini in età evolutiva ed individuare precocemente i giovani in un periodo di alto rischio per lo sviluppo di deformità vertebrali come scoliosi ed ipercifosi, perché consente di eseguire una rilevazione della morfologia 3-D del tronco, con grande precisione (margine di errore inferiore a 0,3 mm), con notevole rapidità (un paio di minuti per l’intera procedura di rilevazione) e nella massima sicurezza (non impiega radiazioni ionizzanti).Per la sua precisione ed affidabilità, la spinometria sta progressivamente sostituendo le tecniche invasive di diagnostica per immagini nei casi in cui il paziente necessiti di una valutazione posturale e non anatomica della colonna vertebrale, avendo il vantaggio di consentire indagini seriali del tutto innocue; già in Germania il check-up posturale con spinometria ha sostituito circa il 45% degli esami radiografici precedentemente richiesti per l’analisi delle scoliosi.Occorre prestare attenzione e rivolgersi al Logopedista se il vostro bambino:

Page 19: Starebene ottobre 2015 Messina

Starebene a Messina| Ottobre | Novembre '15 19Per informazioni: [email protected] tel. 090/7388513

MESSINA Viale S. Martino, is. Provinciale MESSINA class Via G. Bruno, 75/F is. 137SANTA TERESA DI RIVA Via Francesco Crispi, 221/FMILAZZO Via Umberto 1°, 52PATTI Via N. G. Ceraolo, 100 S. AGATA DI MILITELLO Via Medici, 129CAPO D’ORLANDO XXVII Settembre, 23/d

I problemi di udito si avverto-no quando sentiamo che le

parole degli altri non sono ben scandite ed occorre essere costantemente concentrati per non perdere il filo del discorso.Oggi questi problemi possono essere affrontati e risolti con la nuova tecnologia Speech Guard, un sofisticato sistema brevettato dalla Oticon che, progettato per rimettere elettro-nicamente a fuoco la voce, è particolarmente utile nel far capire meglio le parole, risol-vendo così il problema tipico di chi ha una difficoltà di udito.

Grazie alle piccolissime dimen-sioni del chip Speech Guard,

gli apparecchi acustici Oticon che lo contengono sono così piccoli che scompaiono quando indossati.

Collegabili senza fili a televisione e telefonoMa non basta, i nuovi apparec-chi acustici con tecnologia Speech Guard sono in grado di collegarsi senza fili a televisori, telefoni fissi, cellulari, portando i loro suoni nitidi e chiari diret-tamente al timpano.Gli apparecchi divengono degli autentici auricolari, "invisibili" e personalizzati.

Oggi sappiamo che tra difficoltà uditive e declino cognitivo esi-

ste una comprovata relazione. Un grave deficit uditivo è in grado di aumentare fino a 5 volte il rischio di sviluppare con l'età deficit cognitivi importanti. Dobbiamo quindi inter-venire molto tempestivamente sul danno uditivo attraverso precoci test dell'udito e moderni apparec-chi acustici in modo da contrastare il più possibile il decadimento delle funzioni celebrali.

Avere episodi di smemoratezza sempre più frequenti, fare fatica ad assimilare concetti nuovi, essere mentalmente meno reattivi, in pre-senza di una perdita uditiva, sono oggi tutti possibili indicatori di un “impigrimento” del cervello.Occorre porvi rimedio mantenendo la mente allenata grazie all'uso di moderni apparecchi acustici, che sono di fatto invisibili e disponibili a tutti i livelli di prezzo.

Chi ha problemi di udito spesso sente, ma non distingue bene le parole, che gli arrivano poco scandite, come se fossero sfocate

Sentire bene previene l'invecchiamento del cervello

NOVITÀQuesto è il campanello d'allarme dei problemi dell'udito

Come non distinguere alcune lettere compromette la visione chiara, così la perdita di alcune parole compromette la capacità di seguire il filo del discorso. Chi ha una riduzione dell'udito, ha difficoltà a distinguere soprattutto le parole che contengono alcune consonanti, come la s, la t, la d, la v. Compito della nuova tec-nologia Speech Guard (lette-ralmente "guardia della voce") è proteggere le parole dal rumore e schiarirle. Il risultato desidera-to è un udito più a fuoco con parole che diventano scandite, agevolando così la comprensio-ne del discorso.

Senti ma non capisci le parole?Speech Guard,il chip che rimette a fuoco la voce

Il chip dello Speech Guard

800 826272

«Sento, ma “non capisco„ le parole»

Come funziona lo Speech Guard

udito sfocatoudito a fuoco

Iscritto nell’elenco dei fornitori ASP e INAILChiama subito per fissare il tuo appuntamento

• Prova d’ascolto gratuita senza impegno di acquisto• Test gratuito dell’udito• Pagamenti personalizzati sui prodotti invisibili

Solo per questo mese condizioni straordinarie riservate ai lettori di STARE BENE MESSINA Viale S. Martino, is. Provinciale

MESSINA class Via G. Bruno, 75/F is. 137SANTA TERESA DI RIVA Via Francesco Crispi, 221/FMILAZZO Via Umberto 1°, 52PATTI Via N. G. Ceraolo, 100 S. AGATA DI MILITELLO Via Medici, 129CAPO D’ORLANDO XXVII Settembre, 23/d

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parole degli altri non sono ben scandite ed occorre essere costantemente concentrati per non perdere il filo del discorso.Oggi questi problemi possono essere affrontati e risolti con la nuova tecnologia Speech Guard, un sofisticato sistema brevettato dalla Oticon che, progettato per rimettere elettro-nicamente a fuoco la voce, è particolarmente utile nel far capire meglio le parole, risol-vendo così il problema tipico di chi ha una difficoltà di udito.

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Avere episodi di smemoratezza sempre più frequenti, fare fatica ad assimilare concetti nuovi, essere mentalmente meno reattivi, in pre-senza di una perdita uditiva, sono oggi tutti possibili indicatori di un “impigrimento” del cervello.Occorre porvi rimedio mantenendo la mente allenata grazie all'uso di moderni apparecchi acustici, che sono di fatto invisibili e disponibili a tutti i livelli di prezzo.

Chi ha problemi di udito spesso sente, ma non distingue bene le parole, che gli arrivano poco scandite, come se fossero sfocate

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NOVITÀQuesto è il campanello d'allarme dei problemi dell'udito

Come non distinguere alcune lettere compromette la visione chiara, così la perdita di alcune parole compromette la capacità di seguire il filo del discorso. Chi ha una riduzione dell'udito, ha difficoltà a distinguere soprattutto le parole che contengono alcune consonanti, come la s, la t, la d, la v. Compito della nuova tec-nologia Speech Guard (lette-ralmente "guardia della voce") è proteggere le parole dal rumore e schiarirle. Il risultato desidera-to è un udito più a fuoco con parole che diventano scandite, agevolando così la comprensio-ne del discorso.

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I problemi di udito si avvertono quando sentiamo che le parole degli altri non sono ben scandite ed occorre essere costantemente concentrati per non

perdere il filo del discorso. Oggi questi problemi pos-sono essere affrontati e risolti con la nuova tecnolo-gia Speech Guard, un sofisticato sistema brevettato dalla Oticon che, progettato per rimettere elettroni-camente a fuoco la voce, è particolarmente utile nel far capire meglio le parole, risolvendo così il proble-ma tipico di chi ha una difficoltà di udito. Grazie alle piccolissime dimensioni del chip Speech Guard, gli apparecchi acustici Oticon che lo contengono sono così piccoli che scompaiono quando indossati.

«Sento, ma “non capisco" le parole»Questo è il campanello d'allarme dei problemi dell'udito

Chi ha problemi di udito spesso sente, ma non distin-gue bene le parole, che gli arrivano poco scandite, come se fossero sfocate

Collegabili senza fili a televisione e telefonoMa non basta, i nuovi apparecchi acustici con tecno-logia Speech Guard sono in grado di collegarsi senza fili a televisori, telefoni fissi, cellulari, portando i loro suoni nitidi e chiari direttamente al timpano.Gli apparecchi divengono degli autentici auricolari, "invisibili" e personalizzati.

O ggi sappiamo che tra difficoltà uditive e declino cognitivo esiste una comprovata relazione. Un grave deficit uditivo è in grado di aumentare

fino a 5 volte il rischio di sviluppare con l'età deficit cognitivi importanti. Dobbiamo quindi intervenire molto tempestivamente sul danno uditivo attraverso precoci test dell'udito e moderni apparecchi acustici in modo da contrastare il più possibile il decadimento delle funzioni celebrali. Avere episodi di smemoratez-za sempre più frequenti, fare fatica ad assimilare con-cetti nuovi, essere mentalmente meno reattivi, in pre-senza di una perdita uditiva, sono oggi tutti possibili indicatori di un "impigrimento" del cervello. Occorre porvi rimedio mantenendo la mente allenata grazie all'uso di moderni apparecchi acustici, che sono di fat-to invisibili e disponibili a tutti i livelli di prezzo

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Avere episodi di smemoratezza sempre più frequenti, fare fatica ad assimilare concetti nuovi, essere mentalmente meno reattivi, in pre-senza di una perdita uditiva, sono oggi tutti possibili indicatori di un “impigrimento” del cervello.Occorre porvi rimedio mantenendo la mente allenata grazie all'uso di moderni apparecchi acustici, che sono di fatto invisibili e disponibili a tutti i livelli di prezzo.

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parole dal rumore e schiarirle. Il risultato desiderato è un udito più a fuoco con parole che diventano scandite, agevolando così la com-prensione del discorso.

novità

Page 20: Starebene ottobre 2015 Messina

20 Starebene a Messina | Ottobre | Novembre '15

Cos’è e di cosa si occupa l’osteopatia? Quali sono le sue prerogative e i suoi vantaggi sul corpo e sullo stato psico-fisico di salute del paziente?

Esiste una reale alternativa medica, ove naturalmente possibile, rispetto a determinati farmaci che in alcuni casi risultano di natura palliativa, in quanto non agiscono sulla causa effettiva della malattia ma ne riducono semmai un disturbo che ovviamente si ripresenterà in futuro. A tal proposito, è innanzitutto necessaria una corretta divulgazione d’informazione, sana e veicolata su specifici canali, anche forse ancora poco conosciuti, come l’osteopatia, che ormai rappresenta un ramo della medicina già ben appianato e sicuro. L’osteopatia fu fondata in America nel 1874 da Andrew Taylor Still a Kirksville, Missouri, medico di una piccola città di frontiera che la inventò per sopperire alla mancanza di mezzi nella cura dei suoi pazienti.Dopo numerosi studi e ricerche, Still si convinse che molte malattie potevano essere curate intervenendo nella correzione delle mal posizioni anatomiche, che senza dubbio, potevano interferire con la circolazione sanguigna e l'attività nervosa. Queste cattive posture, che si rivelano con le abitudini e l’andamento di una vita piuttosto frenetica o comunque malsana, possono portare ad alterazioni e disturbi di varia entità, facendo perdere all’organismo nella sua globalità un equilibrio indispensabile per il benessere psico-fisico. È bene sapere, infatti, che uno dei principi fondamentali dell'osteopatia è di ripristinare in tutti i distretti del corpo, indipendentemente dall’apparato o sistema, la corretta mobilità delle strutture corporee.

Ritornare in asse:L’osteopatia e la complessità strutturale

Una corretta mobilità priva di restrizioni favorisce la fisiologica vascolarizzazione e innervazione dei tessuti indispensabile al fine del mantenimento dell’omeostasi dell’organismo. L'applicazione pratica dell'osteopatia si basa quindi su questa importante relazione di “forma, ordine e funzione”, per cui in conformità a tale rapporto “la struttura governa la funzione”. Il dott. Still, sosteneva proprio per questo che la perfezione di ogni funzione è legata alla perfezione della struttura portante, per cui se tale equilibrio è alterato ci si trova di fronte a una disfunzione osteopatica, caratterizzata da una zona corporea in cui è andata persa la corretta mobilità. L’organismo reagirà a tale disequilibrio creando delle zone di compenso e di adattamenti corporei non favorevoli al benessere generale dell’organismo. L'osteopata utilizza modelli diagnostico-terapeutici applicabili al sistema muscolo-scheletrico e a tutti gli altri sistemi (nervoso, linfatico ed endocrino) e apparati (digerente, respiratorio, cardio-circolatorio, urogenitale, visivo, uditivo-vestibolare) non si limita quindi alla diagnosi e al trattamento dei disturbi muscolo-scheletrici, ma si preoccupa di come la biomeccanica di tale sistema interagisce con la fisiologia di ogni apparato. Una postura scorretta può provocare continui problemi quali pirosi (bruciori di stomaco), stipsi (stitichezza), dismenorrea (dolore mestruale), cefalea (mal di testa), nausea, vertigini, acufeni, disturbi dell’atm (articolazione temporo-mandibolare), problemi di drenaggio agli arti (arti gonfi), oltre ai più comuni dolori della colonna vertebrale e di tutte le articolazioni. Un carico non equilibrato sulle articolazioni e viceversa problemi funzionali organici-viscerali (dell’intestino, dell’apparato ginecologico, urogenitale e tutti quei disturbi di tipo afferenziali come quelli visivi, occhiali non corretti, o della bocca, denti mancanti, frenulo linguale corto, o uditivo-vestibolare, otiti ricorrenti nei bambini, etc.) possono provocare dei dolori di tipo muscolo-scheletrico e delle importanti alterazioni della postura. Pertanto l’unione di tutti questi sistemi crea un ingranaggio perfetto che si muove a ritmo della respirazione, e non solo, un’alterazione di

a cura di:Dott. Filippo Di Blasi - Osteopata, Centro medico specialistico Amedeo D'Aosta via Garibaldi n 337 98121 Messinatel. 3317488992 email [email protected].

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questa dinamica creerebbe senza dubbio le basi per l’istaurarsi di qualche patologia: per questo motivo sostengo che l’osteopatia agisce anche sulla prevenzione dell’individuo, agendo sul mantenimento della miglior dinamica possibile. Durante una seduta osteopatica dopo l’anamnesi del soggetto e l’osservazione della zona del motivo del consulto si eseguono vari tests, strumenti per ricercare la reale causa del problema. Il trattamento sul paziente è eseguito quindi, a seguire, attraverso una sintesi dei dati raccolti che si dispiegano poi in specifiche tecniche manuali che agiscono sulle restrizioni, come già detto di mobilità dell’organismo e sugli adattamenti scorretti. C’è inoltre da indicare la capacità soggettiva di reazione del paziente, che non è ovviamente per tutti uguale: le sedute osteopatiche non procedono seguendo fisse regole, ma variano secondo la capacità di riorganizzazione e auto-guarigione (dopo il trattamento) del corpo stesso. Per di più, durante la ricerca delle "disfunzioni somatiche" l'osteopata, a vantaggio dei pazienti che potranno beneficiare di diagnosi mediche precoci tramite una procedura definita di "diagnosi differenziale", potrebbe

individuare o sospettare possibili problematiche che esulano dalla propria competenza. In tal caso ha l'obbligo di segnalare, il sospetto direttamente al paziente stesso, al medico curante o suggerendo uno specialista che fornisca i percorsi diagnostici e terapeutici appropriati.

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Una professione emergente e ancora poco conosciuta quella del chinesiologo, recentemente disciplinata ai sensi della legge

4/2013. La chinesiologia, dal greco”kínesis“, nel senso di movimento, e “lógos“, nel senso di studio, è sinonimo di “scienze motorie”, quindi è la scienza che studia il movimento umano a 360° e in tutte le sue forme, mediante un preciso approccio educativo e preventivo. Il chinesiologo è quindi l’esperto e lo studioso di chinesiologia, è il laureato in “scienze motorie”, corso di laurea attivato presso le facoltà di medicina e chirurgia di molte università italiane.In particolare, la “chinesiologia applicata” riguarda l’esercizio fisico finalizzato (recupero delle capacità motorie, correzione dei difetti di andatura e postura, prevenzione del sovrappeso e dell’obesità, delle patologie cardiovascolari, dell’osteoporosi) e la “chinesiologia clinica”, è un sinonimo di “personal training” e fa riferimento al rapporto 1:1 tra il chinesiologo e il soggetto in allenamento. I 3 pilastri su cui si regge l’attività professionale di chinesiologia clinica sono: Il “Personal Training”: sedute di allenamento individuale e personalizzato, costantemente guidato e monitorato dal professionista chinesiologo. Il “Life Coaching”: approccio educativo basato sull’accompagnamento al raggiungimento degli

La kinesiologiaobiettivi e alla risoluzione delle problematiche riguardanti la componente psicofisica del soggetto. L’ “Health Management”: gestione e mantenimento del buono stato di salute, aumento della performance, rilassamento e gestione dello stress, raggiungimento del massimo stato di benessere psicofisico. Prevenzione di primo e secondo livello, fitness metabolica. Questi 3 concetti sono intesi in modo simultaneo ed integrato. Il chinesiologo, dottore in scienze motorie, guarda oltre la sfera della fisicità, comprendendo appieno il significato della parola “benessere” e liberando il soggetto intrappolato nella prestazione. L’attività fisica prende quindi un significato diverso, è molto più profondo e diventa uno straordinario e insostituibile mezzo per arrivare alla consapevolezza, strumento indispensabile per conoscersi e capirsi .Egli è inoltre un esperto nei processi di crescita e cambiamento dei comportamenti della persona, sviluppo personale, massimizzazione del potenziale individuale, raggiungimento degli obiettivi.Spesso erroneamente si associa la chinesiologia con la fisioterapia, in realtà pur essendo due discipline contigue, esse lavorano in momenti diversi e secondo metodologie e finalità differenti. La tabella riportata di seguito chiarisce le sostanziali differenze tra il chinesiologo e il fisioterapista.

a cura di:Dr. Adelfio Liviani

Chinesiologo Specialista in Scienze Motorie ad indirizzo Biomedico (laurea magistrale) Da il sole 24 ore-sanità del 12/11/2013

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La terza età è una fase della vita verso la quale tut-ti siamo inesorabilmente diretti. Ma entrare nella terza età non deve significare per forza un disagio

ed una fase della vita in cui il malessere e la rasseg-nazione debbano per forza prendere il sopravvento. La qualità come valore nella Terza età è indispensa-bile per attraversare l’ultima fase della nostra vita in maniera serena e spensierata, avendo qualcuno che, oltre ai nostri cari, sia in grado di prendersi cura di noi nella giusta maniera e con servizi di elevato valore in una struttura adeguata con personale assistenziale qualificato e decisamente preparato ad ogni evenien-za la salute richieda. La Casa di Riposo La Rondine è la Struttura adeguata all’ accoglienza ed all’assisten-za per gli anziani nella zona della città di Messina. Casa di Riposo la Rondine è sinonimo di amicizia, supporto alle famiglie che non possono prendersi cura giorno dopo giorno dei loro cari, causa impeg-ni inderogabili lavorativi. Cominciamo subito ad af-fermare che parcheggiare un familiare, una persona anziana, in una casa di riposo, non dovrebbe mai es-sere la prima scelta. Un genitore adesso anziano, ci ha accuditi quando eravamo piccoli, ci ha mantenuti, ci ha a nostra volta cresciuti, si è preso cura di noi con amore e senza doppi fini. Vogliamo fare lo stesso con i nostri cari anziani? Ora è anche vero che nella soci-età odierna, il tempo a disposizione per noi stessi, per i familiari, per gli affetti, purtroppo, è sempre più esiguo a causa dei mille impegni di lavoro che la vita ci obbliga ad osservare. A questo punto prender-si cura di un anziano, prendersene cura nella dovuta maniera, nella maniera più giusta, diventa una cosa

Vivere bene la terza età impossibile. O si lavora e quindi ci si mantiene, o si fa altro e non si guadagna più il necessario al sostenta-mento. In questo caso la Casa di Riposo la Rondine, a Messina, è il punto di riferimento per accudire i vostri cari. La Casa di Riposo a Messina che offre assistenza 365 giorni l’anno 24 ore su 24, 7 giorni su 7. La Ca-sadi Riposo la Rondine gestita dal signor Barbera, è il modello abituale di casa di riposo dove ogni persona o coppia trova gli stessi comfort della propria casa. Una stanza stile appartamento singola o doppia, struttura per i pasti, , la ricreazione e soprattutto la cura e l’igiene della persona oltre all’assistenza san-itaria 24 ore su 24, il tutto in un ambiente familiare. La Rondine è specializzata in servizi di qualità per ga-rantire la migliore cura dei suoi ospiti con diversi tipi di assistenza: assistenza a disabili e assistenza ad an-ziani non autosufficienti. All’interno della casa di Ri-poso la Rondine, il personale stabile di tipo sanitario comprende gli operatori socio-sanitari e gli infermieri e i medici che controllano e visitano gli ospiti con es-trema professionalità. La Rondine a Messina garan-tisce il dignitoso soddisfacimento dei bisogni primari ed assistenziali degli ospiti, sopperendo alle difficoltà che l’ospite incontrerebbe nel provvedere con pro-pria iniziativa, vivendo da solo. La cucina della Casa prepara piatti genuini, sani e gustosi e garantisce la dieta ad ogni ospite. Nell’ambito della casa la Rondine, la vita comunitaria è ricca di occasioni ricreative, gli ospiti vengono accompagnati e stimolati con comprensione e rispetto, nel loro cammino di recupero o mantenimento delle proprie funzioni cognitive.

Anche la terza età può essere verde

Viale Italia 50 - 98124 MESSINATel. 090 675076 - Cell. 328 8971851www.casadiriposolarondine.it

Casa di Riposo la Rondine: la scelta giusta per i nostri cari

redazionaleDa il sole 24 ore-sanità del 12/11/2013

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Studio "Zeus"RADIOLOGIA DOMICILIARERADIOLOGIA DENTALE DIGITALEOPT- Telecranio- Maxillo-Facciale

Dott. Giovanni Spiro

Uno degli obiettivi dello Studio "Zeus" è fornire un SERVIZIO DI RADIOLOGIA DOMICILIARE DIGITALE INDIRETTA a favore di perso-ne anziane, disabili o le cui condizioni di salute non permettono il trasporto in una struttura ospedaliera, se non sottoponendo la persona ad un grave disagio e ad un elevato costo per la collettività.La Radiologia DRI è un innovativo sistema che permette l’acquisizione dell’immagine radiologica su schermi ai fosfori e conversio-ne, tramite un sistema CR, direttamente in digitale, senza più l’intervento di inutili passaggi di fissaggio e sviluppo dell’immagine stessa. Per ora questa tecnologia sta muovendo i suoi primi passi solo in ospedale, mentre lo Studio "Zeus" ha voluto modificarla per renderla disponibile nel sistema HOME-CARE, dove crediamo possa essere ancora più indispensabile.E’ quindi nostro interesse fornire un servizio “snello” e veloce con un’attrezzatura pratica ma all’avanguardia; un servizio che si ponga sul mercato così come fanno gli studi privati negli Stati Uniti, nell’interesse del paziente bisognoso che non può sopportare code e spostamenti faticosi.Questo NUOVO servizio di radiologia domiciliare digitale indiretta sull’uomo è, in assoluto, fra le PRIME esperienze in ITALIA.Studio "Zeus" ha sperimentato, studiato e trovato la soluzione ideale, utilizzando in un modo atipico alcune apparecchiature ora in uso solo in ospedale, integrandole con le più innovative tecnologie digitali e di trasmissione dei dati.Abbiamo inoltre PROGETTATO e COSTRUITO uno stativo di supporto facilmente trasportabile anche sulle scale, in modo da abbat-tere totalmente quelle che sono le difficoltà di accesso alle abitazioni.

Studio "Zeus" Via G. La Farina n° 45 - MessinaTel. 0909431421 - 3403798390www.studiozeus.it