Stadio GialloRosso

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L'erba del Ceravolo: sembra un prato selvaggio (e questo è il rettangolo di gioco) Peggio di così non si può YouTabloid Segui Stadio Giallorosso anche sulle pagine di facebook NEWS | COMMENTI | INTERVISTE | CRONACA | CLASSIFICHE di Andrea Celia Magno Ancora un’altra settimana tribolata è trascorsa nei paraggi del Ceravolo, so- lo parzialmente addolcita dall’ennesi- ma prova di carattere dimostrata con- tro i cugini del Cosenza, incapaci di in- fliggere al Catanzaro più povero della sua storia quella sonora sconfitta che sognano da tempo. Alla fine, un’elimi- nazione ai rigori piuttosto immeritata, alla luce di quanto fatto vedere nell’ar- co dei 120 minuti, ma che non fa male per aver ben più che salvato l’onore. A far male, però, sono le continue vicissi- tudini della squadra e della società. La settimana era iniziata con la "fuga" di Franco Quartaroli da Catanzaro, per- ché piccato (così dicono) per la legitti- ma e, per una volta sensata, richiesta da parte dei soci, e quindi anche delle istituzioni tramite Tribuna Gianna, di mettere subito sul piatto 350 mila euro per pagare gli stipendi di agosto e set- tembre ai tesserati e scongiurare i pos- sibili due punti di penalizzazione che arriveranno dopo il 15 novembre se non dovesse essere versata quella somma. Una mossa sensata, per sag- giare la reale consistenza economica del papabile acquirente e garantire alla società un minimo di respiro. Perché la promessa di Quartaroli di portare 4 o 5 giocatori non appena avesse acquisito la maggioranza dell’FC è una promes- sa che, almeno in prima battuta, non serve. Il futuro acquirente, se davvero ci sarà qualcuno realmente intenziona- to, prima di rinforzare la squadra con altri giocatori, dovrà poter garantire uno svolgimento dell’attività agonistica quanto meno dignitoso. E questo si- gnifica cominciare con la cura del man- to erboso del Ceravolo, che somiglia sempre più a un campo d’erbacce, consentire il giusto numero del perso- nale che fa da contorno alla squadra (magazzinieri, massaggiatori, etc.), tro- vare l’accordo con l’istituzione comu- nale per avere, finalmente, un campo d’allenamento. Ci vogliono soldi, certo. Ma le nozze con i fichi secchi, come sta dimostrando questo FC votato all’immagine, come molto avventata- mente ha affermato il presidente in pectore del Cda Maurizio Ferrara alla presentazione di Ze Maria e Malù, non si possono fare se non al prezzo di gra- vi ricadute sul piano dell’immagine, e dell’orgoglio. Intanto, in città, si atten- de il rilancio di Quartaroli, che sembra sia nuovamente tornato alla carica per concludere l’affare. Avrà trovato i soldi per concludere l’operazione e dare garanzie ai soci e alle istituzioni, o si renderà protagonista di un altro bluff, come un giocatore di poker nemmeno troppo bravo? Altrimenti si aprono le porte della messa in liquidazione della società, antipasto del fallimento e, a meno che non spunti qualcuno che possa acquisire il titolo sportivo in Tri- bunale e possa pagare la gran parte dei debiti (perché anche con il fallimen- to le pendenze con fornitori e giocatori vanno saldate), della fine del calcio a Catanzaro, non prima di aver cercato di concludere il campionato sotto am- ministrazione controllata. Oggi c’è Avellino - Catanzaro al Partenio: una gara ricca di ricordi e che vive dei segni lasciati dai grandi calciatori del passa- to che hanno indossato due gloriose maglie del sud. Quanto di più lontanto, adesso, visto che non ci si aspetta un gol di Ranieri, ma una penalizzazione che dalla prossima settimana toglierà alla squadra giallorossa dai 2 ai 3 punti. StadioGiallorosso: Edizione di Qui- Reg. Tr. Cz - Nr. 135 del 30-12-2002 •Anno 2 Nr. 42• Ottobre 2010 www.stadiogiallorosso.it Direttore Responsabile: Giuseppe Gangale Catanzaro in vantaggio al 20’ del primo tempo con il gol di capitan Giampà Rimonta trapanese nella ripresa: all’88’ decisivo l’errore della difesa giallorossa In queste ore Quartaroli starebbe ancora cercando di acquisire il pacchetto di maggioranza dell’FC Campionato Berretti » pagg. 2 e 3 » pagg. 4 e 5 Catanzaro - Trapani 1-2 Fotocronaca della partita FC: vendita o liquidazione?

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Anno 2 nr. 42 Stadio Giallorosso Ottobre 2010

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L'erba del Ceravolo: sembra un prato selvaggio (e questo è il rettangolo di gioco)

Peggio di così non si può

YouTabloid

Segui Stadio Giallorossoanche sulle pagine di facebook

NEWS | COMMENTI | INTERVISTE | CRONACA | CLASSIFICHE

di Andrea Celia Magno

Ancora un’altra settimana tribolata è

trascorsa nei paraggi del Ceravolo, so-

lo parzialmente addolcita dall’ennesi-

ma prova di carattere dimostrata con-

tro i cugini del Cosenza, incapaci di in-

fliggere al Catanzaro più povero della

sua storia quella sonora sconfitta che

sognano da tempo. Alla fine, un’elimi-

nazione ai rigori piuttosto immeritata,

alla luce di quanto fatto vedere nell’ar-

co dei 120 minuti, ma che non fa male

per aver ben più che salvato l’onore. A

far male, però, sono le continue vicissi-

tudini della squadra e della società. La

settimana era iniziata con la "fuga" di

Franco Quartaroli da Catanzaro, per-

ché piccato (così dicono) per la legitti-

ma e, per una volta sensata, richiesta

da parte dei soci, e quindi anche delle

istituzioni tramite Tribuna Gianna, di

mettere subito sul piatto 350 mila euro

per pagare gli stipendi di agosto e set-

tembre ai tesserati e scongiurare i pos-

sibili due punti di penalizzazione che

arriveranno dopo il 15 novembre se

non dovesse essere versata quella

somma. Una mossa sensata, per sag-

giare la reale consistenza economica

del papabile acquirente e garantire alla

società un minimo di respiro. Perché la

promessa di Quartaroli di portare 4 o 5

giocatori non appena avesse acquisito

la maggioranza dell’FC è una promes-

sa che, almeno in prima battuta, non

serve. Il futuro acquirente, se davvero

ci sarà qualcuno realmente intenziona-

to, prima di rinforzare la squadra con

altri giocatori, dovrà poter garantire

uno svolgimento dell’attività agonistica

quanto meno dignitoso. E questo si-

gnifica cominciare con la cura del man-

to erboso del Ceravolo, che somiglia

sempre più a un campo d’erbacce,

consentire il giusto numero del perso-

nale che fa da contorno alla squadra

(magazzinieri, massaggiatori, etc.), tro-

vare l’accordo con l’istituzione comu-

nale per avere, finalmente, un campo

d’allenamento. Ci vogliono soldi, certo.

Ma le nozze con i fichi secchi, come

sta dimostrando questo FC votato

all’immagine, come molto avventata-

mente ha affermato il presidente in

pectore del Cda Maurizio Ferrara alla

presentazione di Ze Maria e Malù, non

si possono fare se non al prezzo di gra-

vi ricadute sul piano dell’immagine, e

dell’orgoglio. Intanto, in città, si atten-

de il rilancio di Quartaroli, che sembra

sia nuovamente tornato alla carica per

concludere l’affare. Avrà trovato i soldi

per concludere l’operazione e dare

garanzie ai soci e alle istituzioni, o si

renderà protagonista di un altro bluff,

come un giocatore di poker nemmeno

troppo bravo? Altrimenti si aprono le

porte della messa in liquidazione della

società, antipasto del fallimento e, a

meno che non spunti qualcuno che

possa acquisire il titolo sportivo in Tri-

bunale e possa pagare la gran parte

dei debiti (perché anche con il fallimen-

to le pendenze con fornitori e giocatori

vanno saldate), della fine del calcio a

Catanzaro, non prima di aver cercato

di concludere il campionato sotto am-

ministrazione controllata. Oggi c’è

Avellino - Catanzaro al Partenio: una

gara ricca di ricordi e che vive dei segni

lasciati dai grandi calciatori del passa-

to che hanno indossato due gloriose

maglie del sud. Quanto di più lontanto,

adesso, visto che non ci si aspetta un

gol di Ranieri, ma una penalizzazione

che dalla prossima settimana toglierà

alla squadra giallorossa dai 2 ai 3 punti.

StadioGiallorosso: Edizione di Qui- Reg. Tr. Cz - Nr. 135 del 30-12-2002

•Anno 2 Nr. 42• Ottobre 2010

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Direttore Responsabile: Giuseppe Gangale

Catanzaro invantaggio al 20’del primo tempocon il goldi capitanGiampà

Rimontatrapanesenella ripresa:all’88’ decisivol’errore delladifesa giallorossa

In queste oreQuartarolistarebbe ancoracercando diacquisire ilpacchetto dimaggioranzadell’FC

Campionato Berretti

» pagg. 2 e 3

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Catanzaro - Trapani 1-2

Fotocronaca della partita

FC: vendita o liquidazione?

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Mediatag Spa

Sembra quasi una

maledizione, quella

del Ceravolo, per la

Berretti di Franco Cit-

tadino, ancora una

volta sconfitta fra le

mura "amiche", e an-

cora una volta dopo

una buona presta-

zione offerta fuori

casa, sette giorni fa a

Nocera Inferiore. Una

sconfitta che va a

sommarsi con le altre

due subite preceden-

temente contro Sor-

rento e Avellino, ma

che a differenza che

contro gli irpini, è im-

meritata. Il Catanzaro

viene schierato da

mister Cittadino con

il 4-2-3-1, composto

da Cristofaro fra i pali

(Mosca, causa in-

fluenza dell’ultimo minuto per Scerbo,

è stato aggregato alla prima squadra);

Cavallaro, De Nisi, Liotti e Cavalcante

in difesa; Critelli e Levato in mediana;

Martorano, Carrozza e Bove sulla tre-

quarti; Giampà, con la fascia di capita-

no al braccio, punta avanzata. Il

Trapani, che prima di questa partita

aveva due punti in più del Catanzaro (7

contro 5), ha risposto con un 4-4-2

classico. Pronti, via e il Catanzaro co-

mincia con una discreta pressione in

attacco per cercare la via della rete. Il

primo pericolo, però, lo crea il Trapani

in contropiede, all’11’ con Verardo che

dalla sinistra entra in area, ma tira alto

una volta arrivato a tu per tu con Cri-

stofaro. I giallorossi rispondono al 17’,

con un cross dalla sinistra di Cavalcan-

te che non viene bloccato dal portiere

ospite Giunta, rischiando di favorire gli

avanti di casa: Conigliaro, difensore

centrale amaranto, libera in corner evi-

tando ulteriori problemi. Tre minuti do-

po, a suggello della supremazia territo-

riale del Catanzaro, Giampà firma il gol

dell’1 a 0, lesto a ribattere in rete una

corta respinta dell’estremo trapanese

uscito in presa bassa per chiudere su

Carrozza, entrato in area dalla destra.

Dopo il gol, il Trapani cerca progressi-

vamente di alzare il proprio baricentro,

rinunciando ad agire solo di rimessa e

provando a far gioco, soprattutto sulle

fasce e soprattutto sulla sinistra. Alla

mezz’ora, il pericolo si fa concreto

nell’area del Catanzaro: Cristofaro

esce a vuoto su una punizione dalla

destra su cui cerca la deviazione il cen-

travanti trapanese Scarantino, ma De

Nisi riesce a salvare sulla linea. 5’ dopo

ancora Scarantino ci prova con un dia-

gonale da dentro l’area di rigore, ma il

pallone termina a lato. Il Catanzaro

prova invece ad alleggerire con qual-

che contropiede e con un tiro dal limite

di Critelli, che stoppa di petto su una

sponda area e tira di prima intenzione,

alzando troppo la mira. Nell’ultimo mi-

nuto del primo tempo il Trapani ha due

nitide palle gol: prima un cross da sini-

stra viene deviato di testada Verardo e

Liotti è bravo a liberare; poi con

Scarantino che approfitta di un liscio

dello stesso Liotti sulla trequarti giallo-

rossa e arriva al limite dell’area da dove

scaglia un diagonale che sfiora il palo

alla destra di Cristofaro, graziando il

Catanzaro. Nella ripresa, la prima

azione da gol è sempre del Trapani,

che perviene al pareggio al 48’: Cristo-

faro para su Scarantino, ma deve ar-

rendersi al tap in di Verardo. Riequili-

brata nel risultato, la gara diventa an-

che più equilibrata sul piano del gioco,

con le due squadre che cominciano ad

affrontarsi prevalentemente a metà

campo, senza particolari affondi. Citta-

dino modifica qualcosa facendo entra-

re Bronzi al posto di Cavalcante e fa-

cendo scalare Liotti sulla fascia sini-

stra. Quindi, al 60’, sostituisce il già

ammonito Levato con Ianni e passa al

4-4-2, con Bove a far coppia centrale

insieme a Critelli, Martorano a destra e

Carrozza a sinistra, Giampà e Ianni in

attacco. Una soluzione utile per prova-

re a giocare con un punto di riferimento

in avanti su cui Giampà possa girare in-

torno. In effetti il Catanzaro riesce ad

avanzare con più continuità, ma occa-

sioni da gol ne crea, comunque, poc-

he, anche a causa dei tanti errori com-

messi dai ragazzi in giallorosso in fase

d’appoggio. Solo al 66’ un cross dalla

sinistra di Liotti rischia di beffare

l’estremo trapanese, attento a deviare

in corner. Sugli sviluppi del quale Car-

rozza riceve al centro dell’area, ma tiraACM

alto il pallone buono

per il nuovo vantaggio

capitatgli sul destro. Il

Trapani risponde in

contropiede al 75’,

quando un’uscita in-

certa di Cristofaro risc-

hia di favorire la ribat-

tuta degli avanti sici-

liani. Due minuti dopo

Critelli riceve al limite

dell’area da Ianni, ma il

diagonale rasoterra si

spegne a lato. Negli ul-

timi dieci minuti il Ca-

tanzaro prova a pre-

mere per raggiungere

la prima vittoria

casalinga, ma il gol ar-

riva invece per gli ospi-

ti, che approfittano con

Sassano di una difesa

di casa troppo alta e

disattenta: l’ala destra

amaranto taglia su un

lancio da metà campo, arriva al limite

dell’area e batte Cristofaro con un pre-

ciso e pregevole pallonetto. Il 2 a 1 sa

di beffa per un Catanzaro che non

meritava la sconfitta, ma che paga

l’ennesima disattenzione difensiva do-

po le amnesie mostrate contro l’Avelli-

no. L’unico tentativo di raggiungere il 2

a 2, nel recupero, è un tiro da fuori area

di Critelli che termina ampiamente a la-

to. Al Catanzaro manca un attaccante

che possa far salire la squadra, si pro-

ponga in area e riesca a trasformare in

rete o in occasioni da gol dettando i

passaggi in avanti. Contro il Trapani,

oltre a un po’ di fortuna, è mancato

proprio questo.

Fra sette giorni il riscatto partirà da Mi-

lazzo, in trasferta, dove finora i giallo-

rossi sono riusciti ad esprimere al meg-

lio il proprio potenziale.

StadioGiallorosso

Berretti: Catanzaro-Trapani 1-2

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La formazione titolare della Berretti

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Ottobre 2010

L'estremo trapanese blocca e vanifica la possibile deviazione aerea di De Nisi

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Sconfitta immeritataInutile il gol di Giampà. Il Trapani vince grazie a una disattenzione a 2’ dalla fine

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Catanzaro-Trapani 1-2

Giampà ha svariato su tutto il fornte offensivo

Critelli Cristofaro

Stadio ComunaleNicola Ceravolo

Sabato 30/10/10 ore 15:00Catanzaro

Catanzaro (4-2-3-1):1 Cristofaro, 2 Cavallaro, 3Cavalcante (52’ Bronzi), 4 De Ni-si, 5 Liotti, 6 Levato (60’ Ianni), 7Martorano (81’ Tozzo), 8 Critelli,9 Carrozza, 10 Bove, 11 Giampà(C). A disposizione. 12 Nania, 13Bronzi, 14, Gatto, 15 Tassoni, 16Perri, 17 Tozzo, 18 Ianni. Allena-tore: Franco Cittadino.

Trapani (4-4-2):1 Giunta, 2 Turturici, 3 Saverino(78’ Sercia R.), 4 Alletto (C), 5Conigliaro, 6 Vitale, 7 Sassano, 8Grimaldi (16’ Cangelosi), 9Scarantino, 10 Bono (72’ Marti-nez), 11 Verardo. A disposizione.12 Diasaro, 13 Martinez, 14 Can-gelosi, 15 Pellegrino, 16 Corso,17 Sercia R, 18 Sercia G. Allena-tore: Mariano Gabriele.

Arbitro: sig. Cavaliere di Paola.

Marcatori: 20’ Giampà (Cz); 48’Verardo, 88’ Sassano (Tp).

Ammonizioni: Cangelosi (Tp);Levato, Ianni, Giampà e Martora-no (Cz).

Calci d’angolo: 4 a 4.

Recupero: 0’ nel I tempo; 3’ nelII tempo.

Note: Giornata nuvolosa. Terre-no di gioco in cattive condizioni.Spettatori: 50 circa.

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Giampà sepolto dai compagni dopo il gol

Ottobre 2010

Martorano

Giampà

L'affondo di Carrozza da cui è scaturito il gol di Giampà

Cavallaro

Cavallaro e Martorano in chiusura su un avversario

4Stadio GialloRosso [email protected] StadioGiallorosso

F

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T

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Ianni, contrastato in area di rigore

Tozzo

L'ultimo tentativo, da fuori, di Critelli

Liotti

Bove

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