n. 12 - La Signora in Giallorosso · La Signora in Giallorosso - dicembr e 2006 ... il filosofo,non...

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www.lasignoraingiallorosso.itAnno II • n. 12 • Dicembre 2006 • Rivista mensile • Distribuito gratuitamente • Aut. Trib. di Roma n. 113/2005 del 24/03/05

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ALL’INTERNO UN INSERTO DA STACCARE E CONSERVARE

L’EditorialeLa Signora in Giallorosso - dicembre 2006

In tre partite sono stati ritrovati gli sti-moli giusti. E contro le grandi squadre.Dimenticati i punti gettati con Ascoli eChievo tocca a Spall

Il resto conta poco o nulla!

di Massimo Ruggeri

orse sarebbe stato meglioavesse annunciato il suoritiro dalla Nazionale.

Forse, così facendo, FrancescoTotti si sarebbe risparmiato qual-che attacco, avrebbe smesso diascoltare ovunque e da qualun-que pulpito, pareri e opinioni. Oforse no, magari, a quel punto, sisarebbe sentito dire che è irrico-noscente alla maglia azzurra, cheè troppo giovane per lasciare ecose di questo tipo. Allora?Comunque criticato, comunqueattaccato, Totti ha deciso di faredi testa sua, di prendersi il tem-po necessario per riflettere e si-stemare del tutto la caviglia plac-cata, di fare a modo suo, ora chela testa è forte, i nervi sono sal-di e può considerarsi un uomomaturo. Meglio non ascoltare chicerca di farsi pubblicità usando unargomento che va sempre bene,inserendosi in discussioni di cuinon si conosce neanche troppo afondo il contesto. Polemiche aogni costo, della serie “Basta chese ne parli”, perchè solo così siha la possibilità di conquistare untitolo in più sul giornale, o qual-che minuto d’attenzione in unatrasmissione televisiva. Basta nonascoltare, o, meglio, ascoltare sen-za dare troppo peso a quello chesi dice. Questa la filosofia adot-tata ultimamente da Francesco,sornione e irriverente, propriocome quando la domenica segnaun gol impossibile, di quelli cheguardi e riguardi senza riuscire acapire come sia possibile andarecosì contro le leggi della fisica. Epoi esulta, dito in bocca, sorriset-

to di chi in fondo non pensa diaver fatto chissà quale impresa,gongoleggiante e fiero in quel suofaccione romano, che tanto fa in-nervosire chi lo guarda. Non la-scia la nazionale,Totti, si prende isuoi tempi, corretto conDonadoni, con il quale ha parla-to più volte, corretto con laFederazione e corretto con laRoma. Per il resto non deve ren-dere conto a nessun altro, forteall’interno di una corazza che glianni e l’esperienza gli hanno co-struito addosso. Quelli delPallone d’Oro lo ignorano, politi-ci del pallone, e non, si fanno pub-blicità con il suo nome, i critici lomettono sotto i riflettori costan-temente. E lui sta a guardare,ascolta, sorride e va avanti per lasua strada.Viti e placca verrannotolte a fine stagione, vedi finemaggio, inizio giugno. A quel pun-to saranno necessari un paio dimesi tra riabilitazione e prepara-zione atletica. Quindi si arriva asettembre 2007. Totti si metteràa disposizione anche dellaNazionale, senza pretendere unachiamata o tappeti rossi stesi aCoverciano. Sarà a quel punto fa-coltà di Donadoni inserirlo tra iconvocati o meno, senza piagni-stei o vittimismi se così non sa-rà. Intanto, dito in bocca e sorri-so irriverente, la maglia numerodieci romanista sempre più unacorazza dentro cui sentirsi pro-tetto e forte. E guai a chiamarloprovincialismo, da queste parti sichiama amore.

GLI SPETTATORI STANNO CALANDO I ROMANISTI DEVONO AUMENTAREGLI SPETTATORI STANNO CALANDO I ROMANISTI DEVONO AUMENTARE

Aut. Trib. di Roma n. 113/2005 del 24/03/05Dir. Responsabile • Massimo Ruggeri

Finito di stampare 15 dicembre 2006Prossima uscita 15 gennaio 2007

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L’inchiestadi Francesca Ferrazza

FORSE SAREBBESTATO MEGLIO...FORSE SAREBBESTATO MEGLIO...

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3La Signora in Giallorosso - dicembre 2006

a rubrica che tengo suquesta rivista si intitola,come è noto, “L’eco del

Filosofo”, e vuole essere un omag-gio, un ricordo, o, meglio ancora,un richiamo alla continua presen-za di Massimo Billi. Fil per gli ami-ci; dunque, per noi e per voi.Massimo era l’anima arguta e lie-ve de “La Signora in Giallorosso”,a cui dette pure un marchio di im-magine con quel suo starsene dastilita (per carità, che il corretto-re automatico non traduca inOstilista?!) in cima a una colonnamozza da cui osservare e stigma-tizzare la pulviscolare risibilità del-le nostre chiacchiere. A smorzareogni accenno gravità, gli bastavauna battuta, un aforisma congettu-rato lì per lì, o, come ammettevasovente lui per primo, un pò di fu-mo soffiato ad arte per confonde-re idee già di per sé confuse (lenostre), e che forse un pò di igie-nico e anarchico disordine avreb-be potuto riproporre in modo sti-

molante. E anarchico era lui, anar-chico era il suo mondo interioree il suo corredo di gesti ed abi-tudini. La sua grazia era anarchica,poiché tanto inadeguata alle aridi-tà del quotidiano, come era anar-chica la sua generosità, disartico-lata da qualsiasi sottopensiero esgombra da percorsi reconditi olaterali. Un grande uomo, un gran-de, compagno, un grande amico,un grande romanista. Mia madrenon fa che ripetermi: “Lo ricordosempre sorridente”.Eppure la vita non gli ha sorrisosempre, tranne per una cosa cer-ta: Sandra, la donna che ha avutovicino nel corso di tanti e tantianni.Ma perché, portandolo nel miocuore a ogni istante, proprio ades-so ve ne voglio parlare? Forseperché è l’anniversario della suanascita o quello della sua scom-parsa? Nient’affatto, è però l’indo-mani di Sampdoria-Roma, e, piùesattamente, del giorno in cuiFrancesco Totti - nostro, mio, esuoCapitano - ha segnato un goldi stellare bellezza che sento il bi-sogno assoluto di spartire con lui,col mio grande amico, oggi sfiora-to dal tenue ma perenne sorrisodi chi è salito a ben altre altezzerispetto a quelle consentite dauna colonna mozza (già di per séallusiva di chi non è fatto per pra-ticare la terra). Sono laico sino aiprecordi del pensiero e del siste-ma nervoso, ma non voglio crede-re che a Fil sia stato negato di sa-pere e di vedere quel pallone viag-giare da una costa all’altra delcampo (tanto di cappello, mon-sieur Cassetti!), impattare nel col-lo di un piede stirato a filo dellacaviglia con la superba eleganza di

un Nurejev, e piroettare potentenell’aria sino a formulare, comeuna testa provvista di autenticamateria grigia, il pensiero: “Ora mibutto d’un lato”, quindi virare re-pentino a sinistra, incunearsi tra ilmontante e le dita protese di unportiere che anche fosse statoZamora non gli sarebbe servito anulla, e sgranare con un arpeggioconclusivo gli scacchi interni dellarete. No, non può essere che lui,il filosofo, non ne abbia saputonulla. Se davvero così fosse, alloraDio, Paradiso, Aldilà, sarebberotutti concetti neppure meritevolidi esistere come concetti. Da lai-co, è quel che dovrei credere.Eppure, la dolcezza di una religio-ne che non so meglio identificaremi carezza il cuore quando pensoal mio amico Massimo, oggi nonpiù qui, al sentimento imperiturodella sua Sandra, alla nostra ama-ta Roma, a quel gol di Totti, e al-l’assoluta impossibilità che fra tut-to ciò non continui a persistere ilfilo di una comunicazione forte,addirittura consapevole.Vedete, poi, quale la differenza trauno normale come me, e uno co-me lui?Che io ho fatto il serio, mentreFil, parlandovi delle stesse cose, viavrebbe divertito.

di Giuseppe ManfridiL’Eco del Filosofo

Dedicato a Massimo Billi

L’Eco del Filosofo

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Francesco Totti

4 La Signora in Giallorosso - dicembre 2006

CartolinaGiallorossa

La meglio Gioventùa Roma sta finalmente raccoglien-do i frutti del duro lavoro svoltoprima da Bruno Conti e poi daIvano Stefanelli, all’interno del set-

tore giovanile. La squadra giallorossa infatti,insieme a Lecce e Atalanta, può vantare unagrandissima tradizione per quanto concerneil vivaio. Abbiamo già avuto modo di cono-scere Curci, Okaka, Rosi e Virga (a proposi-to:bentornato!) e perciò li lasciamo da par-te e ci occupiamo del nuovo che avanza.Iniziamo questo viaggio nei giovani parlan-do di Gianluca Freddi. Ottimo difensore cen-trale che fa dell’anticipo e della posizionein campo le sue armi migliori. Sempre nelreparto arretrato c’è un terzino sinistro dicui si parlerà sicuramente in un futuro, ilsuo nome è Fabrizio Grillo. Leandro Cufrèvedendolo allenarsi a Trigoria lo definì il suoerede. Per quanto riguarda il centrocampo,un nome su tutti, Simone Palermo, abile co-struttore di gioco e pericoloso in zona golper i suoi inserimenti. In caso di emergen-za si adatta anche a giocare come cursoreesterno. Infine l’attacco. Due nomi su tutti:Bianchini e Della Penna. Il primo è il proto-tipo del centravanti moderno, veloce in pro-gressione e molto abile nel difendere il pal-lone. Mentre il secondo, con la sua buonavisione di gioco, è una punta di rientro, sgu-sciante e tecnica.

di Nicola Ceolin

LE AVVERSARIE DI DICEMBRE

L’ultimo mese dell’anno si apre con la sfi-da più affascinante di sempre: il derby conla Lazio. I precedenti sorridono ai giallo-rossi, in vantaggio per 40-31 nel compu-to totale delle vittorie. Né vincitori, névinti, invece, nelle restanti 53 occasioni.Più “striminzito” il vantaggio della Romanelle gare giocate in “trasferta”, con unbottino di 19 vittorie contro le 18 deibiancocelesti (24 i pareggi). Lo scorso an-no, la Roma conquistò i 3 punti in casadella Lazio con il 2-0 firmato da Taddei eAquilani che valse anche lo storico tra-guardo delle 11 vittorie in campionato.

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Atalanta

Stefano Colantuono. Segnatevi questonome, ne sentirete parlare presto aimassimi livelli. Scoperto qualche tempofa da Luciano Gaucci, il tecnico roma-no ha portato la neopromossa Atalantanei quartieri alti del campionato italia-no. 4-4-1-1 il modulo base, ma la gran-de duttilità tattica degli interpreti, ren-de la formazione orobica pericolosa-mente imprevedibile. Il ritorno di Doni,la scommessa Vieri e la classe di Ventola,fanno dei bergamaschi un’avversaria diprimissimo livello. Quindi occhi aperti eattenzione sulle palle inattive.

Lazio

Palermo

La sconfitta subita lo scorso anno controil Palermo (1-2 alla 15.ma giornata) segnòla fine della fase di “adattamento” diLuciano Spalletti alla Roma. Di lì a pocoiniziò, infatti, a configurarsi la Roma dei re-cords, capace di conquistare lo storico tra-guardo delle undici vittorie consecutive incampionato. La sfida con i siciliani, comun-que, proprio come nell’ultima occasione(Palermo-Roma 3-3) promette scintille, siaper la qualità delle due compagini, sia peril valore della posta in palio: in ballo c’è in-fatti il ruolo di principale antagonistadell’Inter nella corsa scudetto.

Torino

Un ritorno in serie A con poche luci e tan-tissime ombre. La società, rilevata poco piùdi un anno fa da Urbano Cairo, dopo iltraumatico fallimento si era presentata ainastri di partenza del campionato comeuna possibile sorpresa. Complice il prema-turo allontanamento di De Biasi e le diffi-coltà iniziali del nuovo corso, Zaccheroni,la squadra granata ha cominciato a carbu-rare e assimilare a rilento il 3-4-3. In dife-sa una vecchia conoscenza della Roma,Gianluca Comotto, giocatore di buonissimequalità tecniche ma che, nella Capitale, nonè riuscito a farsi apprezzare a dovere.

Guida tecnica affidata a Giampaolo, un tecni-co giovane e preparato per la scalata delCagliari verso le parti alte della classifica.Dopo la splendida salvezza ottenuta lo scor-so anno con Sonetti in panchina, la squadra

isolana ha dimostrato di essere una formazione insidiosa. In cabina di regia, DanieleConti, il secondogenito del grande Bruno, sugli esterni Langella e Esposito, possibilenew entry giallorossa nel mercato di gennaio, punta centrale, la fenomenale gazzelladella Barbagia, David Suazo.

Cagliari

5La Signora in Giallorosso - dicembre 2006

Dietro le quintedi Caterina Di Lernia

n studio, in studio, in studio.Siamo in fascia”. Questo l’urloche riecheggia per tutta T9 un

minuto prima della fine della pubblicità.In genere, chi sta fumando spegne in fret-ta la sigaretta e chi, invece, è in bagnobatte il record dei 100 metri per arriva-re in tempo in studio. Qualcosa è anda-to storto quando il Sindaco è stato ospi-te della trasmissione. Si stava concluden-do il primo blocco pubblicitario ed era-no tutti seduti ai propri posti. Tutti me-no uno: Piero Torri. Michele (l’assistentedi studio) mi chiede se so che fine abbiafatto, ma nel frattempo la trasmissione èricominciata. Ed ecco che, improvvisa-mente, lo vediamo arrivare e prima chequalcuno riesca a fermarlo impalla 3 te-lecamere e si va a sedere.Commento di Veltroni: “Voglio ritorna-re come ospite solo per essere reim-pallato da Piero Torri. È un’esperienzada provare”.Commento dell’interessato: “Per fortunac’era il Sindaco, altrimenti sarei entrato

cantando un coro della Roma. E vi assi-curo non sono intonato”.Al momento l’argomento che tiene bancoin sala ospiti durante la messa in onda de-gli spot pubblicitari, sono le conquiste diAlessandro Catapano, ormai diventato ilgiornalista italiano più amato dalle grechee, forse, anche dalle ucraine (FrancescaFerrazza e la sottoscritta, da sempre inte-ressate ai pettegolezzi, stiamo cercando discoprirlo). Di sicuro il più prodigo di con-sigli è Piero Torri: dalla sua bocca ho sen-tito arrivare vere e proprie perle di sag-gezza, purtroppo impossibili da riportare vi-sto che la rivista è letta anche dai bambi-ni. Siparietti divertenti sono anche quelli traMassimo Ruggeri e Gianfranco Giubilo.Avete presente quello che succede in di-retta? Moltiplicatelo per dieci e avrete un’i-dea di quello che possono dirsi durante lepause. Alla fine la meglio ce l’ha sempreGianfranchino e Massimo si arrende conun diplomatico: “Lo sai che ti voglio tantobene perché sei così”.Il venerdì, senza la virtuosa presenza di

“Er greco” (così soprannominato, il buonCatapano) di cui parlare, nelle interruzio-ni pubblicitarie e nel pre - trasmissionetengono banco i pronostici per la dome-nica. In tre anni non penso di avernesentito uno giusto. L’ultimo è stato quel-lo di Piero un minuto prima che inizias-se la puntata ante Sampdoria – Roma. Haguardato fisso la telecamera e ha dettocon tono convinto: “Comunque ve lo di-co ora. Domenica non vinciamo. La Romaa Genova scaja”. E nessuno che lo abbiacontraddetto…Insieme ai tecnici di T9 stiamo pensando difare un blob con tutte le “Ultime parole fa-mose” e mostrarlo a chi non può goderedal vivo di questo sublime spettacolo.Secondo voi quanto ci pagherebbero pernon farlo vedere in giro?

I RispostepericoloseMassimo Ruggerisi stà facendo crescere i capelli perché

non ha il barbiere sotto casa e gi-rare l’angolo è troppo faticoso

non ha più fans per cui farsi bello

ha capito che per avere successocon le donne bisogna avere i ca-pelli come Piero Torri

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NUOVA??

usicalmente parlando, laroma di quest’anno checanzone sarebbe?

Non mi sento di legare una mia can-zone a questa squadra, credo che ilfamoso “po po po po” sia la colon-na sonora universale della roma gial-lorossa che vince.

DOMANDE DA RECORD116 La Signora in Giallorosso - dicembre 2006

di Piergiorgio Bruni

DOMANDE DA RECORD11

M parte Totti, qual è il gioca-tore a cui non rinuncereb-be mai?

De rossi è il centro di questa squadra,il presente e il futuro. anche aquilanista crescendo e ha grandi margini dimigloramento. facciamo i complimentia bruno conti per aver creato le basidi quella che sara’ la roma del futuro.

A gioco di squadra e grandesenso tattico. com’èLuciano Spalletti?

Spalletti è forte…..un toscano cheha capito roma, l’unico fino ad oggiche ha creato un feeling perfetto coni tifosi... lui è un perfetto.

G

oma è un sogno, un amo-re o un ideale?

Essere romani è un ideale, non sipuò spiegare quello che suscita den-tro. poi accade qualcosa di magicoche ci fa amare i colori giallorossi.non riesco a spiegarlo, è un fattorecromosomico.

R gnuno ha un ricordo spe-ciale dell’era franco sensi,qual è il suo?

È riuscito a dimostrare che la ro-ma è una famiglia, ogni ricordo le-gato a lui mi suscita commozione etenerezza. Sono stato molto amicodi dino viola e credo che sensi siastato il suo proseguimento perfetto.

Odistanza di pochi mesi, checosa ha cambiato lo scan-dalo di calciopoli?

Credo che qualche cosa sia cambia-ta, carraro non c’è più, e l’organi-gramma della federazione italiana èstato completamente stravolto. po-trebbe essere un inzio.

A

Antonello Venditti racconta la sua Roma

DA RECORD

La Signora in Giallorosso - dicembre 2006

L’intervista

DA RECORD

erito anche di Rosella Sensi.

Senza alcun dubbio. Se Rosellariuscirà a mantenere immuta-

ti l’amore e la passione per questi me-ravigliosi colori, sarà certamente unagrande Roma. Il degno proseguimentodel lavoro svolto, nell’arco di questi ulti-mi anni, dal padre. L’inizio è sotto gli oc-chi di tutti, ognugno sta svolgendo il pro-prio compito nel migior modo possibile,dirigenza, staff tecnico e giocatori.

M ppassiona di più vincere amilano dopo vent’anni ovedere la Juventus in B?

Vincere a milano è stata una gran-de soddisfazione, sinceramente noncredevo a una retrocessione di ca-tegoria per la Juventus. potrei dir-vi che mi dispiace per loro, ma viracconterei una bugia, una grossabugia.

A

enditti, le farebbe piacere rivedere Cassano a Roma?

Ormai non serve più parlare di Cassano,appartiene al passato.Godiamociquesta Roma e questi giocatori. Sono una meravigliosa sinfonia.V

nter e Palermo:quale delle duebutterebbe giù dalla torre?

Il Palermo non mi spaventa,manca di tanta esperienza e non hauna rosa adeguata in tutti i reparti. l’in-ter è una squadra pericolosa, mai co-me quest’anno dovrà dimostrare di es-sere la piu’ forte... e poi c’è la Roma...

I he cosa invidia a Mancinie Guidolin?

Assolutamente nulla. Mancini portacon sè ancora i tratti somatici del-la lazialità, Guidolin è molto bravoad andare in bicicletta.

CANTONELLOVENDITTIAntonello Venditti, nasce a Roma, nel quartiereTrieste, l’8 Marzo 1949.Figlio di una famiglia borghese: il padre è unPrefetto, la madre un’insegnante di latino e gre-co. Viene avvicinato allo studio della musica finda giovanissimo. Già durante le scuole elemen-tari, studia il pianoforte. Ma lo studio troppo ac-cademico dello strumento, lo allontana tempora-neamente dalla sua futura “vocazione”, dopo cheaveva già composto “Roma Capoccia” e “SoraRosa”. Durante gli anni del liceo, svolto al GiulioCesare, conosce uno dei suoi futuri amici di sem-pre, l’attore e regista cinematografico, CarloVerdone. Passa in questo periodo molto del suotempo in un locale trasteverino, il “Folkstudio”,dapprima come semplice spettatore, poi propo-nendo un proprio repertorio, tra cui alcune can-zoni di punta rigorosamente in dialetto romano.Qui, incontra Francesco De Gregori, Giorgio LoCascio ed Ernesto Bassignano, con i quali muo-ve i primi passi nel mondo della musica forman-do, successivamente, un quartetto, chiamato "IGiovani del Folk". Fu proprio con De Gregori checondivise l’esperienza del primo album,“TheoriusCampus”, uscito nel 1972.Immenso il suo amore per Roma e per la Roma.Prima “Grazie Roma” e “Roma, Roma, Roma” poi“Che c’è” sono le pietre miliari con le quali,Venditti, testimonia al mondo intero la sua pas-sione giallorossa. Ma sarebbe riduttivo ed erratopensare a lui come un semplice cantautore ro-manista. Nella sua ormai lunga e longeva car-riera artistica, sono numerose e pregevoli le me-lodie composte, suonate e cantate. Canzoni chelo collocano inequivocabilmente nell’olimpo mu-sicale dei più grandi di sempre.

a la sua Roma

Dove e quando la Signora in GiallorossoRadio

Domenica dalle 8.30 alle 11.00Lunedì dalle 22.15 alle 00.30Venerdì dalle 22.45 alle 00.00

per intervenire in diretta:06 88521814

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Internetwww.lasignoraingiallorosso.it

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Digitale Terrestre T9 (Mediaset)Sintonizzare il canale dalle ore 2.00 alle 6.00

di Marco Madeddu

8 La Signora in Giallorosso - dicembre 2006

he gol che ha fatto!”. Tantospontanea quanto emozio-nante la frase pronunciatada Valerio Virga (subito col-

ta dalle attente telecamere a bordocampo) al magnifico gol realizzato daFrancesco Totti a Marassi, quello delmomentaneo 1-4 contro laSampdoria.Ma voi avete mai visto un sogno dacosì vicino? E già, perché chi di noi,da piccino, non ha sognato di poter“vivere” un gol della Roma da den-tro il campo? Un gol così, per giunta! Lo stupore di Valerio quel pomerig-gio al “Ferraris”, quell’espressionedivisa a metà tra incredulità e am-mirazione, quel balzo improvvisodalla panchina al campo quasi percercare di capire se era tutto vero,è rimasto nei cuori. L’emozione diun “alunno” della Primavera che qua-si si stropiccia gli occhi di fronte atanta classe, proprio come farebbeun bambino in una fabbrica di cioc-colato, è, indubbiamente, un gestoche fa bene al calcio. Uno di queimotivi che spiegano perché non esi-sterà mai alcun “Moggi” in grado difarla franca. Con Virga, anche Curci,Polverini, Palermo, e tutti quei ragaz-zi “prestati” alla prima squadra cheportano nel fagotto, sogni comequello vissuto a Genova. Valige pre-parate con cura, dietro i sapienti in-

segnamenti di gente come BrunoConti (nella foto), Ivano Stefanelli,Alberto De Rossi, Fabio Petruzzi,Angelo Di Livio, Sandro Tovalieri,Massimo Lana. Eccoli, sono loro chemuovono ogni giorno i preziosi in-granaggi della fabbrica dei sogni, fat-ta di lavoro duro, certosino, e quelche più conta, oscuro. Un gol di Tottiè, in parte, merito anche di alcuni diloro, le reti che verranno sarannoindubbiamente marchiate da loro. E’soltanto questione di tempo. Bastipensare che in questo inizio di sta-gione, la Roma di Spalletti ha bene-ficiato spesso del prodotto diTrigoria, e che delle segnature rea-lizzate finora in campionato, due ap-partengono già alla schiera dei bam-bini-prodigio: Stefano Okaka eAleandro Rosi, rispettivamente a se-gno contro Siena e Parma. In questasorta di viaggio introspettivo alla ri-cerca del sentimento onirico che staalla base delle grandi imprese, ci pia-ce soffermare un attimo la penna suuno dei migliori “manufatti” diTrigoria, Alberto Aquilani. Quandoun sogno smette i panni del deside-rio e veste quelli della realtà, acca-de di scagliare un pallone in rete alderby sotto la Curva Sud e poi, ma-gari, succede anche che ti inventiuna “rabona” a Milano che vale l’a-zione del gol capace di metter finea un tabù ventennale. In tutto que-

sto, ci sta pure che il legamento delginocchio destro decida improvvisa-mente di tenerti fuori per unpo’…così, guardando le stampelle esmaltita la delusione del momento,si ricomincia a sognare: tornare pre-sto in campo da protagonista, giustoin tempo per aiutare la squadra adisputare un trionfale finale di sta-gione; e chissà, che anche stavolta, lesegrete confidenze di Orfeo non de-cidano di trasformarsi in autentichepremonizioni.

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“Quando un sogno smette i panni del desiderio e veste quelli della realtà”

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FRANCESCO TOTTI

Dopo aver visto il suo gol contro laSampdoria nel giorno della consegna delpallone d’oro viene da chiedersi:Cannavaro chi?

ANTONIO MATARRESE

La colpa non è sua, ma di chi non gli haancora spiegato che è presidente di Lega,non della Federazione. Parafrasando Pancalli:“Su Totti e la nazionale si faccia i c…i suoi”

Bruno Conti

Roma, Capitale dello Sport

9La Signora in Giallorosso - dicembre 2006

La rivincita dei “cosiddetti” sport minori nel panorama romano

Roma, Capitale dello Sportnon solo calcioa cura di Adriano Serafini

Poche luci e molte ombre sull’avvio di stagione della Virtus Roma Basket. La formazione di Repesa è partita a rilento, dimostrando le tante la-cune tecniche ma anche psicologiche, fondamentali per affermarsi in una compagine, nazionale ed europea, che sempre più si avvicina ai co-lossali team americani. Parlare di tracollo sarebbe ingiusto ed affrettato, ma è giunto il momento di dimostrare che nel basket, grinta e de-terminazione creano un binomio che va di pari passo con la classe e il talento.Sperando che sia di buon auspicio, la Lottomatica Roma e l'istituto di credito capitolino hanno raggiunto un accordo di partnership per la sta-gione 2006-2007 in base al quale, Banca di Roma sarà “main sponsor” dell'Eurolega e co-sponsor del campionato di serie A. L'esordio dellanuova maglia con il logo Banca di Roma è avvenuta a Tel Aviv in occasione della terza gara della prima fase. Restando al campo, la societàha ufficializzato la rinuncia alle prestazioni del pivot francese Jerome Moiso, in accordo a quanto sembra con la Fortitudo Bologna, mentre inentrata la società cerca riscossa con l’acquisizione del cartellino di Mire Chatman, vincitore di una Uleb Cup con la Dinamo Mosca.

Banca di Roma Basket

A poco meno di due settimane dalla ripresa del campionato, la M.Roma Volley continua la sua preparazione e osserva con attenzione i naziona-li Savani e Semenzato, impegnati nell’ormai tramontato sogno di diventare campioni del mondo in Giappone. Il bilancio di una Nazionale ormaifuori dal giro medaglie, si rispecchia nei numerosi problemi che sta vivendo l’intero movimento pallavolistico italiano. Ma questo è un altro discor-so. Parlando della squadra capitolina che non si è certo prefissata per questa stagione un obiettivo da vertice, il team di Massimo Mezzaroma sista ben comportando, e questa è di certo la miglior base per il futuro. Al tecnico, Roberto Serniotti, il difficile compito di ottenere la fatidica qua-dratura del cerchio, proseguendo nel migliore di modi la stagione. L’allenatore piemontese potrà affidarsi nuovamente a Simone Rosalba, reduce daun grave infortunio e da una delicata operazione. Se l’ex opposto azzurro, riuscirà a rientrare nei suoi consueti standard agonistici, la formazionenero-verde potrà davvero iniziare un’importante scalata verso le vette della classifica.

M. Roma Volley

Inizio di stagione altalenante quello dell’Almaviva Capitolina Rugby nel campionato Super 10. La formazione capitolina ha dimostrato oltre adun grandissimo carattere anche un’innata e preziosa voglia di crescere. Partecipare a una competizione come il Super 10 è già motivo disoddisfazione, ma dare filo da torcere alle grandi squadre che vi partecipano, è segnale di grande sicurezza interiore. Note positive sono giun-te dal Mediano di Mischia Giulio Toniolatti autore di buone prove nella visione e distribuzione del gioco, da Ventricelli rientrante dal lungo in-fortunio alla mano destra e da Battisti che ha fornito, ogni volta che è sceso in campo, spinta e forza al pacchetto di mischia.L’immediato futuro ci permetterà di capire di che pasta è fatto il XV bianconero e se, con qualche piccolo sforzo in più, si potrà, nel giro diun paio d’anni, puntare alla vittoria tricolore.

Almaviva Capitolina Rugby

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10 La Signora in Giallorosso - dicembre 2006

Una riflessione

CUORE, SPORT E ARTECUORE, SPORT E ARTEun nuovo modo di intendere il no-profit

FondazioneLa Fondazione Antonio Valentino Onlusper lo studio e la ricerca delle cardio-patie aritmogene familiari, opera senzafini di lucro nel settore della ricercascientifica per lo studio delleCardiopatie aritmogene di origine gene-tica, frequentemente alla base dellamorte improvvisa giovanile. In tal mo-do la Fondazione costituisce un puntodi incontro per cittadini, istituzioni edoperatori sanitari e contribuisce alladiagnosi ed alla cura di tali patologie.Per le iniziative la Fondazione si avvaledi un Comitato Scientifico composto damedici cardiologi di chiara fama che conil loro operato e la loro professionali-tà contribuiscono attivamente alla rea-lizzazione degli obiettivi prefissati.

Ab CuoreUna Casa per il CuoreL’iniziativa, supportata dalle strutturedell’Ospedale S. Andrea e San Camillodi Roma, consiste principalmente nellostudio dei casi di Morte ImprovvisaCardiaca Giovanile nella Regione Lazio,allo scopo di individuare patologie po-tenzialmente ereditarie di indirizzarecosì i familiari dei soggetti deceduti aduno screening clinico cardiologico e ge-netico, prevenendo il verificarsi di nuo-vi episodi di MORTE improvvisa e for-nendo supporto psicologico per le fa-miglie attraverso il pagamento dei tic-ket per l’effettuazione completa delleindagini cardiologiche ambulatoriali.

Corso itinerante teorico-praticoIl suo obiettivo è quello di “diffondere”le conoscenze sulle cardiopatie aritmo-gene e di sensibilizzare gli operatori nel-l’ambito dei distretti sanitari dellaRegione Lazio. Il tema della cardiopatiaviene analizzato in tutti i suoi aspettiprincipali: inquadramento nosografico,aspetto morfologico, aspetto clinico estoria naturale, criteri diagnostici ed op-zioni terapeutiche, presentazione e dis-cussione dei casi clinici esemplificativi.Sono chiamati ad approfondire temi edaspetti delle cardiomiopatie aritmogene,puntualizzandone criteri utili per l’iden-tificazione e la diagnosi da parte di unnumero sempre maggiore di cardiologi.

Spazio alle idee enon solo alle nostreAV Gallery - inaugurata nel 2005 e ge-stita integralmente dalla Fondazione, l’AVGallery nasce per offrire ad artisti (notie meno noti) la possibilità di esprimereil proprio talento in piena libertà men-tre parte del proprio spazio espositivoè dedicato ad oggettistica proveniente dafiere nazionali e internazionali. Presso laFondazione sono organizzati incontri te-matiche varie, vernissage, esposizioni diidee e prodotti, percorsi editoriali edenogastronomici ed è a disposizione dichiunque sia interessato ad uno Spaziodi Idee da valorizzare.Vi aspettiamo, dun-que in Viale Angelico, 2. Per informazio-ni 06 8841189 - 06 37512216

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