Stadio GialloRosso

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I festeggiamenti dell'Avellino Tocca sempre agli altri YouTabloid Segui Stadio Giallorosso anche sulle pagine di facebook NEWS | COMMENTI | INTERVISTE | CRONACA | CLASSIFICHE di Andrea Celia Magno A distanza di una settimana dal comu- nicato diramato dai calciatori del Ca- tanzaro in cui, oltre alla lunga lista di legittime "doleances", si chiedeva a tutti gli azionisti di lasciare le proprie quote in mano al sindaco, così come già aveva fatto Giuseppe Soluri subito dopo la sconfessione subita nel caso "esonero/non esonero" di Ze Maria, si aspetta ancora che il gesto venga compiuto. Ci si chiede, piuttosto, cosa stiano aspettando gli altri azionisti per uscire fuori da una situazione per loro insostenibile. È evidente che la ges- tione di una squadra di calcio va oltre le possibilità dei vari Aiello, Bove, Ca- talano, Ruga e Santaguida (lasciando stare Tribuna Gianna) e lasciare li libe- rerebbe di un peso economico e di uno stress mentale non indifferente. Fra tutte le mancanze lamentate dai gioca- tori, però, ce n’è una, una soltanto, su cui gli azionisti non hanno nessuna res- ponsabilità. La questione dei campi d’allenamento è un problema che ri- guarda esclusivamente le Istituzioni cittadine che, al riguardo, non sono riu- scite a fare niente di rilevante. Il manto erboso del Ceravolo, stressato ogni giorno dagli allenamenti della prima squadra e, in questo week end che av- rebbe dovuto essere di riposo, dalla partita della Berretti (che non saprebbe in quale altro posto giocare), sta pian piano diventando pesante quanto un campo dopo il passaggio di un trattore. Basta solo sentire le lagnanze di chi, come i giocatori e l’allenatore del Sira- cusa dopo la gara di Coppa Italia di Lega Pro, si ritrova a giocare in queste condizioni. Che vanno a influire anche su quelle del Catanzaro. Si aspetta en- tro il mese prossimo la disponibilità del Verdoliva di Gagliano dopo la ristruttu- razione, ma ci si chiede comunque a cosa serve il Gullì di Giovino, se non può essere utilizzato né per gli allena- menti della prima squadra, né per le partite della Berretti, che in teoria è la seconda squadra del Capoluogo. Sembra quasi che dopo il salvataggio di maggio/giugno, la politica intorno al Catanzaro sia stata brava solamente a perdersi e a disorientare/disorientarsi in un mare di parole. Senza dimentica- re che anche su quel "salvataggio" mi- rato al "tirare a campare" si può sinda- care parecchio. Nel frattempo siamo appesi alla speranza di uno o più salva- tori (ma bisogna vedere se poi saranno realmente tali), che potrebbero essere legati a Catanzaro dalla figura di Anto- nio Soda, ex calciatore giallorosso e al- lenatore nel ritiro estivo dell’FC ver- sione 1.0 dell’annata 2010/2011. Si tratta della cordata in cui figura l’ex presidente dello Spezia Giuseppe Ruggieri, cutrese come Soda e già pre- sidente dello Spezia promosso in B con Soda in panchina. Una proposta arrivata anche a Palazzo De Nobili, che proprio sabato mattina ha ospitato un tavolo istituzionale riunito a tal fine. L’esito non è scontato, ma le parole del comunicato stampa diramato alla fine dell’incontro lasciano aperto uno spira- glio, qualora dovesse essere seria e concreta la proposta che, al momento, «è stata giudicata interessante ed è stata approfondita in tutti i suoi vari as- petti». Sperando che non si perserveri in una situazione non più sostenibile e che queste persone interessate al Ca- tanzaro non siano solamente degli av- voltoi richiamati dal tanfo di una car- cassa ormai in putrefazione. StadioGiallorosso: Edizione di Qui- Reg. Tr. Cz - Nr. 135 del 30-12-2002 •Anno 2 Nr. 40• Ottobre 2010 www.stadiogiallorosso.it Direttore Responsabile: Giuseppe Gangale Seconda sconfitta consecutiva per i ragazzi di Franco Cittadino Di Giampà e Carrozza le reti giallorosse. Ma la tripletta avellinese stende le Aquile Sabato è stata valutata positivamente una proposta arrivata dal Nord Italia. Ci sarà la svolta? Campionato Berretti » pagg. 2 e 3 » pagg. 4 e 5 A Palazzo De Nobili Catanzaro - Avellino 2-3 Fotocronaca della partita Ancora tavoli istituzionali

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Anno 2 nr. 40 Stadio Giallorosso Ottobre 2010

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I festeggiamenti dell'Avellino

Tocca sempre agli altri

YouTabloid

Segui Stadio Giallorossoanche sulle pagine di facebook

NEWS | COMMENTI | INTERVISTE | CRONACA | CLASSIFICHE

di Andrea Celia Magno

A distanza di una settimana dal comu-nicato diramato dai calciatori del Ca-tanzaro in cui, oltre alla lunga lista dilegittime "doleances", si chiedeva atutti gli azionisti di lasciare le propriequote in mano al sindaco, così comegià aveva fatto Giuseppe Soluri subitodopo la sconfessione subita nel caso"esonero/non esonero" di Ze Maria, siaspetta ancora che il gesto vengacompiuto. Ci si chiede, piuttosto, cosastiano aspettando gli altri azionisti peruscire fuori da una situazione per loroinsostenibile. È evidente che la ges-tione di una squadra di calcio va oltrele possibilità dei vari Aiello, Bove, Ca-talano, Ruga e Santaguida (lasciandostare Tribuna Gianna) e lasciare li libe-rerebbe di un peso economico e di unostress mentale non indifferente. Fra

tutte le mancanze lamentate dai gioca-tori, però, ce n’è una, una soltanto, sucui gli azionisti non hanno nessuna res-ponsabilità. La questione dei campid’allenamento è un problema che ri-guarda esclusivamente le Istituzionicittadine che, al riguardo, non sono riu-scite a fare niente di rilevante. Il mantoerboso del Ceravolo, stressato ognigiorno dagli allenamenti della primasquadra e, in questo week end che av-rebbe dovuto essere di riposo, dallapartita della Berretti (che non saprebbein quale altro posto giocare), sta pianpiano diventando pesante quanto uncampo dopo il passaggio di un trattore.Basta solo sentire le lagnanze di chi,come i giocatori e l’allenatore del Sira-cusa dopo la gara di Coppa Italia diLega Pro, si ritrova a giocare in questecondizioni. Che vanno a influire anchesu quelle del Catanzaro. Si aspetta en-

tro il mese prossimo la disponibilità delVerdoliva di Gagliano dopo la ristruttu-razione, ma ci si chiede comunque acosa serve il Gullì di Giovino, se nonpuò essere utilizzato né per gli allena-menti della prima squadra, né per lepartite della Berretti, che in teoria è laseconda squadra del Capoluogo.Sembra quasi che dopo il salvataggiodi maggio/giugno, la politica intorno alCatanzaro sia stata brava solamente aperdersi e a disorientare/disorientarsiin un mare di parole. Senza dimentica-re che anche su quel "salvataggio" mi-rato al "tirare a campare" si può sinda-care parecchio. Nel frattempo siamoappesi alla speranza di uno o più salva-tori (ma bisogna vedere se poi sarannorealmente tali), che potrebbero esserelegati a Catanzaro dalla figura di Anto-nio Soda, ex calciatore giallorosso e al-lenatore nel ritiro estivo dell’FC ver-

sione 1.0 dell’annata 2010/2011. Sitratta della cordata in cui figura l’expresidente dello Spezia GiuseppeRuggieri, cutrese come Soda e già pre-sidente dello Spezia promosso in Bcon Soda in panchina. Una propostaarrivata anche a Palazzo De Nobili, cheproprio sabato mattina ha ospitato untavolo istituzionale riunito a tal fine.L’esito non è scontato, ma le parole delcomunicato stampa diramato alla finedell’incontro lasciano aperto uno spira-glio, qualora dovesse essere seria econcreta la proposta che, al momento,«è stata giudicata interessante ed èstata approfondita in tutti i suoi vari as-petti». Sperando che non si perserveriin una situazione non più sostenibile eche queste persone interessate al Ca-tanzaro non siano solamente degli av-voltoi richiamati dal tanfo di una car-cassa ormai in putrefazione.

StadioGiallorosso: Edizione di Qui- Reg. Tr. Cz - Nr. 135 del 30-12-2002

•Anno 2 Nr. 40• Ottobre 2010

www.stadiogiallorosso.it

Direttore Responsabile: Giuseppe Gangale

Secondasconfittaconsecutivaper i ragazzidi FrancoCittadino

Di Giampà eCarrozza le retigiallorosse. Mala triplettaavellinesestende le Aquile

Sabato è statavalutatapositivamenteuna propostaarrivata dalNord Italia. Cisarà la svolta?

Campionato Berretti

» pagg. 2 e 3

» pagg. 4 e 5

A Palazzo De Nobili

Catanzaro - Avellino 2-3

Fotocronaca della partita

Ancora tavoli istituzionali

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Seconda partita con-secutiva casalingaper la Berretti di Fran-co Cittadino control’Avellino. E ancorauna volta, fra quelleche dovrebbero es-sere le mura amichedel Ceravolo, a fe-steggiare sono gli al-tri. I giallorossipagano in termini diorganizzazione digioco, concretezza evoglia di vincere ri-spetto ai campani. IlCatanzaro è sceso incampo con il 4-2-3-1con Mosca fra i pali;Cavallaro, Scigliano,Gatto e Liotti indifesa; Cittadino eLevato in mediana;Bove, Carrozza eGiampà sulla trequarti; Ianni unica punta. Gli ospiti ri-spondono con un 4-1-4-1 con El Har-chi davanti alla difesa e Liotto sulla fa-scia destra come punti di forza delloschieramento. E sono i lupi in magliaverde a partire con il piede giusto, an-dando in gol al primo affondo, al 5’,con Liotto che ruba palla a Giampànell’area di rigore del Catanzaro e capi-talizza al massimo un cross dalla sini-stra che la difesa giallorossa resta aguardare. La reazione dei padroni dicasa praticamente è inesistente el’Avellino può approfittarne andandoalla conclusione più volte: prima all’11’con El Harchi al volo, su cui Mosca ri-sponde di pugno; poi al 12’ con ungran tiro di Gagliardi da fuori che an-drebbe a insaccarsi sotto l’incrocio allasinistra di Mosca, ma l’estremo del Ca-tanzaro compie una parata bella quan-to difficile, deviando in corner. Al 21’,finalmente, il Catanzaro si fa notare inavanti, con una punizione da sinistra diGiampà sulla quale la deviazione di te-sta di Cittadino è respinta dal portiereavellinese Cece. Gli ospiti rispondonoal 24’ in contropiede, con Ripoli lancia-to sulla sinistra da El Harchi: Mosca èancora perfetto nel chiudere in angoloa tu per tu con l’avversario. Intorno allamezz’ora il Catanzaro prova a premereper arrivare al pari: al 33’ Giampà, ac-centrandosi dalla sinistra, non riesce ainquadrare la porta con un tiro dal limi-te dell’area; poi al 35’, grazie ad unapalla vagante nell’area avellinese, pro-prio Giampà raccoglie e insacca dopoaver saltato Cece. Neanche il tempo diesultare che l’Avellino è di nuovo avan-ti: ancora Liotto riceve palla a centro-campo sulla destra, la difesa sbaglia ilfuori gioco e l’esterno campano è libe-ro d’involarsi verso la porta giallorossae battere Mosca in uscita. Per la se-

conda volta in vantaggio l’Avellino sidifende con ordine, mentre il Catanza-ro non riesce a far male dovendocreare gioco: qualcosa che sembra im-possibile sul campo pesante e avvalo-rata dal fatto che una clamorosa pallagol, capitata sulla testa di Cittadino al43’ (fuori), nasce su un contropiedepropiziato da un break di Carrozza acentrocampo e al cross dalla sinistra diGiampà, con la difesa ospite scoperta.Contropiede che può essere letale, dinuovo al Catanzaro al 47’, ma Ulturalesi fa ipnotizzare da Mosca.Nella ripresa Martorano sostituisceBove e proprio il neo entrato serve conun filtrante in area Carrozza, il cui dia-gonale dalla destra termina sul fondo.Un minuto dopo, al 48’, il 3 a 1dell’Avellino che chiude i conti: Sci-gliano incespica sul pallone nel tentati-vo di rinviare dal limite dell’area, e las-

cia palla e campo libero a Liotto chebatte Mosca e firma la tripletta perso-nale. Il gol scuote il Catanzaro, quantomeno sul piano dell’impegno: al 50’Liotti arriva sul fondo dalla sinistra ecrossa al centro: Ianni colpisce di testada posizione ravvicinata, ma alza trop-po la traiettoria e il pallone finisce altosulla traversa. Quattro minuti più tardi èCittadino a provarci, ma anche il suo ti-ro dal limite ha la stessa sorte dell’in-zuccata di Ianni. Nella parte centraledel secondo tempo la gara non haquasi nulla da dire, se non un per uncalcio d’angolo insidioso degli ospiti.Al 69’ Critelli sostituisce l’infotunatoGatto e il Catanzaro cambia modulopassando al 3-4-3, con Cavallaro, Sci-gliano (poco dopo viene sostituito daDe Nisi) e Liotti in difesa; Levato, Critel-li, Carrozza e Martorano a centrocam-po; Cittadino, Ianni e Giampà in attac-

ACM

co. La manovra, però,non riesce ad essereavvolgente e continua,a causa del campo pe-sante e per i demeritidei calciatori che s’in-testardiscono troppospesso in azioni soli-ste. E infatti è di nuovol’Avellino a rendersi pe-ricoloso: prima al 71’con Ulturale, che nonriesce a centrare laporta dopo un’avven-tata uscita di Moscafuori area; poi al 77’,sempre con Ulturale,che spara addosso aMoscadopoun’indeci-sione di De Nisi. In diffi-coltà nella manovra,solo le invenzioni deisingoli riescono acreare qualcosa daparte giallorossa. In

due occasioni ci pensa Giampà: primacon un cross dalla destra su cui Marto-rano al centro dell’area viene anticipatoda De Vita; quindi all’81, quando l’alacatanzarese salta due avversarinell’area ospite, si porta sul fondo eserve al centro per Carrozza che nonsbaglia davanti alla porta e sigla il 3 a 2finale. Dopo aver accorciato le distan-ze, non c’è, purtroppo, l’atteso forcingdei padroni di casa e la gara, dopo 3’ direcupero e 2 tiri dell’Avellino che perpoco non portano al quarto centro, fini-sce con la sconfitta delle aquile che, alCeravolo, fra prima squadra e Berrettinon riescono proprio a volare. Con ledue sconfitte di fila il Catanzaro annul-la, in pratica, quanto di buono fatto nel-le prime due trasferte, che avevanoportato quattro punti in classifica. Ed aquei 4 punti si è rimasti fermi.

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Catanzaro-Avellino: 2-3

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Il terzo gol di Liotto

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Giampà salta Cece...

Stadio GialloRosso [email protected] 3Stadio Giallorosso

Continua la maledizione del CeravoloInutili, per il Catanzaro, i gol di Giampà e Carrozza

Stadio Giallorosso

Catanzaro-Avellino 2-3

...e firma l'1 a 1

L'esultanza giallorossa dopo il pari Mosca

Stadio Comunale Nicola Ce-ravolo

Sabato 16/10/10 ore 15:00Catanzaro

Catanzaro (4-2-3-1):1 Mosca, 2 Cavallaro, 3 Liotti, 4Scigliano (74’ De Nisi), 5 Gatto(69’ Critelli), 6 Levato, 7 Bove(46’ Martorano), 8 Cittadino (C),9 Ianni, 10 Carrozza, 11 Giampà.A disposizione. 12 Cristofaro, 13Bronzi, 14, Cavalcante, 15 De Ni-si, 16 Scicchitano, 17 Critelli, 18Martorano. Allenatore: FrancoCittadino.

Avellino (4-1-4-1):1 Cece, 2 De Vita, 3 Moscarino,4 Marchitelli (C) (61’ Amodeo), 5Perrino (79’ Formisano), 6 Cas-cella, 7 Liotto (49’ Piccirillo), 8 ElHarchi, 9 Ulturale, 10 Gagliardi,11 Ripoli. A disposizione. 12D’Arienzo, 13 Direttore, 14 Picci-rillo, 15 Ambrosino, 16 Formisa-no, 17 Amodeo, 18 Chirico. Alle-natore: Santopaolo.

Arbitro: sig.Tassone di Soverato

Marcatori: 5’, 16’ e 48’ Liotto(Ave); 35’ Giampà, 81’ Carrozza(Cz).

Ammonizioni: Cavallaro (Cz).

Calci d’angolo: 7 a 4 per l’Avel-lino.

Recupero: 2’ nel I tempo; 3’ nelII tempo.

Note: Terreno di gioco in cattivecondizioni. Spettatori: 50 circa.

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Levato

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Bove

Cavallaro di testa

Cavallaro

Carrozza ci prova su punizione

Un contrasto a centrocampo

4Stadio GialloRosso [email protected] Stadio Giallorosso

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Positiva solo a sprazzi la prestazione di Giampà

Carrozza suona la carica dopo il 2 a 3

Liotti al cross

Ianni

Cittadino chiede lumi all'arbitro

[email protected]

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