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337 In memoriam - SRAZ LII, 337-344 (2007) Pavao Tekavčić (Zagabria, 23 agosto 1931 – 19 marzo 2007) Il 19 marzo di quest’anno ci ha lasciati per sempre il professor Pavao Tekavčić. È venuto a mancare un altro illustre rappresentante della linguistica croata, in particolare della romanistica e dell’italianistica, che aveva dedicato quasi un quarto di secolo (dal 1957 al 1980) alla Facoltà di Leere e Filosofia di Zagabria, ai suoi studenti e alla sua fama scientifica. Coloro che erano in rapporto costante con il professor Tekavčić conoscevano bene i suoi seri problemi di salute degli ultimi vent’anni e sapevano pure che negli ultimi dieci anni non usciva nemmeno di casa. Ciononostante, la sua dipartita per la dimora eterna il giorno di San Giuseppe („Jožefovo“, come avrebbe deo egli stesso da parlante kajkavo autoctono) ci ha tanto raristato quanto colto di sorpresa perché il professor Tekavčić non si dava per vinto alle prese con la malaia e si impegnava a rimanere ben informato su tuo, particolarmente sulla linguistica e la romanistica, sforzandosi, nonostante i malanni, di lavorare con la solita forza d’animo. Nei lunghi anni in cui è rimasto chiuso tra le mura domestiche ha continuato a mostrare un vivo interesse per quanto accadeva nel „mondo esterno“ e, sebbene fisicamente ne restasse separato, egli con la mente seguiva gli eventi con viva partecipazione. Inoltre, malgrado l’accesso alle fonti d’informazione negli ultimi tempi non gli fosse affao semplice, con i suoi studi egli rimaneva intensamente presente in numerose pubblicazioni scientifiche, sia periodiche sia di altro genere. Va soolineato che il rapporto con il mondo esterno gli era reso possibile dall’affeuosa cura della sua consorte, la professoressa Zorica Tekavčić. Lo stesso „Pavlek“, però, come veniva chiamato dagli amici, non si lasciava mai andare: con la costanza e con la tenacia di un appassionato IN MEMORIAM SRAZ 52 book.indb 337 17.4.2008 14:52:41

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Pavao Tekavčić(Zagabria, 23 agosto 1931 – 19 marzo 2007)

Il19marzodiquest’annocihalasciatipersempreilprofessorPavaoTekavčić. È venuto amancareun altro illustre rappresentantedellalinguistica croata, inparticolaredella romanistica edell’italianistica,che avevadedicatoquasiunquartodi secolo (dal 1957 al 1980) allaFacoltàdiLettereeFilosofiadiZagabria,aisuoistudentieallasuafamascientifica.Coloro che erano in rapporto costante con il professor Tekavčić

conoscevanobene i suoi seriproblemidi salutedegliultimivent’annie sapevanopure chenegliultimidieci anninonuscivanemmenodicasa. Ciononostante, lasuadipartitaperladimoraeternailgiornodiSanGiuseppe („Jožefovo“,comeavrebbedettoegli stessodaparlantekajkavoautoctono)cihatantorattristatoquantocoltodisorpresaperchéilprofessorTekavčićnonsidavapervintoallepreseconlamalattiaesiimpegnavaarimanerebeninformatosututto,particolarmentesullalinguisticaelaromanistica,sforzandosi,nonostanteimalanni,dilavorareconlasolitaforzad’animo.Neilunghianniincuièrimastochiusotralemuradomesticheha continuato amostrareunvivo interesseperquantoaccadevanel„mondoesterno“e,sebbenefisicamentenerestasseseparato,egliconlamenteseguivaglieventiconvivapartecipazione.Inoltre,malgradol’accessoallefontid’informazionenegliultimitempinonglifosseaffattosemplice,conisuoistudieglirimanevaintensamentepresente innumerosepubblicazioni scientifiche, siaperiodiche siadialtrogenere.Va sottolineato che il rapporto con ilmondo esternogli era reso

possibiledall’affettuosacuradellasuaconsorte,laprofessoressaZoricaTekavčić.Lostesso„Pavlek“,però,comevenivachiamatodagliamici,nonsi lasciava mai andare: con la costanza e con la tenacia di un appassionato

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eveteranoscalatore,qual’erastatofinchéèriuscitoacamminare,anchenellecondizionidisalutepiùgravose,continuavaatrovarelaforzadirimanereserenoedottimista,eadaverequelcertosuotipicoumorismo,nondiradosulproprioconto,talvoltatintodinero.Moltidicolorochesi sono trovatiallanostraFacoltàdopo l’inizio

deglianniOttantanonhannoavutoilprivilegiodiincontrareilprofessorTekavčićdi persona.A tutti quelli che conunpo’ di serietà si sonooccupati di lingua italiana, di romanistica e di latinità volgare, come puredilinguisticaingenerale,ilnomedelprofessorTekavčićèdiventatoindispensabilesiaper i suoimagistrali compendiemanuali scientificisiaperitantilavoridiricercaedarticoliincuihatrattatoquestionidiitalianistica,diromanisticaedilinguisticagenerale.Delresto,unostudiorigorosodituttaunaseriediargomentidiitalianisticaediromanisticaalgiornod’ogginonènemmenopensabilesenzaunasolidadisaminadeilavoridiTekavčić.DastudentePavaoTekavčićera,persuaindole,tracolorochesierano

formatiinmododaimpegnarsiasvolgereognicompitoprefissatosiconlamassimaserietàecomemegliopossibile.Seperqualcheevenienzaavessesceltodistudiaremedicina,legge,elettrotecnica,geologiaoingegnerianavale,PavaoTekavčićsicuramentesi sarebbe trovatoanche inquelledisciplinefraglistudentimiglioripoiché,grazieasistematicità,coerenzaetenacia,eglisemplicementenonpotevaesseremediocre.Cosìegli,dastudentedilinguaeletteraturafranceseeitaliana,epoilatina,peririsultatiraggiuntieleconoscenzeacquisite,eraregolarmentetraimigliori.Già nei banchi del LiceoClassico di Zagabria, Tekavčić aveva

cominciato ad interessarsi seriamente alla romanistica, in particolar modo alla grammatica comparata delle lingue romanze; di conseguenza fuprofondamentemotivatoasceglieredistudiareilfranceseel’italiano.Purnonpotendogiovarsene, si iscrisse allaFacoltà in cui insegnava,prossimoalpensionamento, il professorPetar Skok, fondatoredellaromanisticacroata.MaanchedopoPetarSkokinfacoltàci furonodeidocenti–MirkoDeanović,PetarGuberina,VojmirVinja,JosipJernejealtri–chetrovaronoinTekavčićunattentoascoltatoreegliprepararonolaviaperlostudiodellastrutturadellelingueromanze,aiutandoloalcontempo a spalancare le porte della linguistica storica comparata, porte

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schiuseinpartedaluistesso.Appartieneallatradizioneoraledellafacoltàil raccontodicomelagiovane„matricola“aveva lasciato tuttiaboccaapertaquandogiàneiprimigiorniavevachiestoinbibliotecalacelebre„RomanischeGrammatik“diMeyer-Lübkeedicomeeglispesso,nelcorsodeglistudi,avevaconsultatovolumielavoridestinatisoloagliaddettiailavoripiùesperti.SebbeneagliinizideglianniCinquantaallaFacoltàdiLettereeFilo-

sofiadiZagabrianoncifosseunacontinuaesistematicaattivitàdidatticaper le lingue romanze salvo cheper il francese e l’italiano,durante ilpercorsouniversitarioTekavčić, prevalentementeda solo, cominciòadapprofondire laconoscenzadialtre lingueromanzetantodapoterleggeretestiinlinguaoriginale,imparandolospagnolo,ilportogheseeilromenocosìbenedapoterliusareperunacorrettacomunicazione.Moltotempodopo,nelperiodoincuilasualungamalattialocostrinse a casa, inspagnoloscrisseepubblicòuncospicuonumerodilavorilinguistici.Dopo assistente, affrontò lo studio approfondito del retoromanzoimpadronendosiattivamentedella formadiSurselve.Nonvadi certotralasciatochequell’allievodelLiceoClassico,aitempiburrascosidellaguerraedell’immediatodopoguerra,quandodipuntoinbiancolelinguestraniere acquistavano o perdevano la loro posizione di privilegio nei programmiscolastici,giunseinfacoltàancheconconsolidataconoscenzadellalinguatedesca,ingleseerussa.Come si evince da quanto detto in precedenza, PavaoTekavčić

possedeva i migliori requisiti per solidi studi universitari linguistici e filologici.Intalicircostanzeilgiovanestudentediromanisticabenprestofeceprogressinellediscipline linguistiche e inpoco tempo funotatodaisuoiprofessori,tracuiilfondatoredeglistudidiitalianisticanellanostraFacoltà,ilprofessorMirkoDeanović.Pocodopoessersilaureatoinfranceseeinitaliano(1954)nonchéinlatino,ilgiovanelinguistafusceltocomeassistente(1957)dalprofessorDeanović.NonostanteilprofessorDeanović,cosìcomeilprofessorPetarSkok,appartenessealcosiddettoorientamento tradizionale in linguistica e in romanistica (in sostanzaquellodeineogrammatici),questinonrinunciavaatenereintensissimirapporticoniromanistiegliitalianistieuropeidell’epoca,spessoancheconquellidimaggiorespicco.Inquestomodoattingevacontinuamente

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allefontidellepiùrecentiinformazionisullalinguisticaedincitavaisuoicollaboratori,soprattuttogliassistenti,aseguirelericerchepiùrecentiesporadicamente,perquantoallorafossepossibile,limandavapressoleuniversitàestere (cosìancheTekavčić inpiùoccasioni soggiornò inItalia).NonfameravigliaperciòcheiduepresceltidiDeanovićperlalinguisticaitaliana(primailprofessorŽ.MuljačićepoiancheilprofessorP.Tekavčić)nonsolocominciaronoaseguirelepiùrecenticorrentidellalinguisticanella lororicercascientifica,mamoltopresto,sia l’unochel’altro,entraronofraleschieredeipiùrinomatilinguistidellacorrentestrutturalistanellaromanistica.Inquestoinsiemedicircostanzemisembraimportante,riguardoalla

formazionediTekavčić,farpresentealcunealtrecose.Nonostantechecertiprofessorisingolarmente,apartiredalprofessorP.GuberinaedinseguitoancheiprofessoriZ.škrebeV.Vinja,nellosvolgimentodellaloroattivitàdidattica,rilevasseroiprogressiinlinguisticaraggiuntidaF.deSaussure,daCh.bally,daN.Trubeckojedaltri,esegnalasserolacomparsadellastilisticamodernacomepuredellasemanticaedellafonologia,lalinguisticae laromanistica inCroazia,all’iniziodeglianniCinquanta,erano ancora fortemente tradizionali. Sono convinto che anche qui,specieinrelazioneaP.Tekavčić,vadasottolineata,perilrinnovamentometodologicodellalinguisticacroata,inclusalaromanistica,l’importanzacrucialedell’anno1956,annoincuiavvenneroalmenodueeventichiave.Nel1956fufondatalaFacoltàdiLettereeFilosofiadiZara.Poichénonvieranoricchifondiditestidilinguisticatradizionale,igiovanilinguisti(Ž.Muljačić,D.brozović,F.Mikuš,M.Kravar)sivolseroaitestipiùmoderni,soprattuttoallaletteraturalinguisticastrutturalista,cosicchél’italianistaŽ.Muljačić,ilpocopiùanzianocollegadiTekavčić,divennedilìapocounadellefigureguidadellostrutturalismonellaromanistica,occupandosiinizialmente soprattuttodi fonologia.Nello stesso anno (1956) iniziòl’attivitàdelCircololinguisticodiZagabriadellaSocietàfilologicacroata,doveognimartedìalleore19.15siriunivanoprevalentementegiovanilinguistie,guidatidaRadoslavKatičićeLászlóbulcsú,tenevanorelazionisistematichesulleprincipalinovitànellalinguisticamondiale.Essitalvotadiscutevanoinmanieraaccesaanchedeiproprilavoridiricercalinguisticaelaboratisecondo lemetodologiepiùrecenti.Ovviamente,perviadel

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comuneorientamentostrutturalista,ilinguistizaratiniMuljačić,brozović,MikušeranofrequentiospitidelCircolo,sicchélenuoveidee,sebbenenonsenzaresistenza,acquistaronorapidamente„dirittodicittadinanza“ anchenell’insegnamentouniversitario.TekavčićeraunodeipiùfedeliepiùattivipartecipantidelCircolo,siaconsaltuarieconferenzecheconregolaridiscussioni.Alcontempoegliseguivaconattenzionel’operatodelcollegaMuljačićcheavevadecisamenteabbracciatoimetodistrutturalistinellostudiodellalingua.ImaestridiromanisticadiTekavčić,P.SkokiM.Deanović,ritenevano

cheilcompitofondamentaledellaromanisticacroatafosselostudiodellelingueromanzeedellelorotraccesulnostroterritorio.Inarmoniaaunataleconcezione,PavaoTekavčićdeciseditrattarenellatesididottoratounaparlataistroromanzaautoctonafinoadallorapoconota,dell’IstriasudoccidentalediVodnjan/Dignano.GuidatodalprofessorDeanović,suorelatore,dopoaversvoltoricerchesulterrenoeraccoltosufficientemateri-alelinguisticosignificativo,steselatesididottoratodaltitolo„DanašnjiistroromanskidijalektVodnjana“/“L’odiernodialetto istroromanzodiVodnjan-Dignano“,discussanel1963allaFacoltàdiLettereeFilosofiadiZagabria.Nel1967latesifupubblicatanellacollanaRaddellaJAZU(AccademiaJugoslavadiScienzeedArti).Ilmaterialeraccoltosulterrenotramitequestionaripermise aldottorando, assecondatodal relatore estimolatodall’esperienzadelCircololinguisticodiZagabria,didescriveredettagliatamentequellaparlatasubasiprettamentestrutturaliste.bastiricordarecheunasistematicadescrizionestrutturalistasincronicadituttiisegmentidiunaparlatavivarisultavaall’epocaun’impresaalquantoardua.Oltre cheper la fonologia, i cuiprincipi eranobenelaborati eapplicatiall’internodelledifferentiscuolestrutturaliste,perlamorfologiaelasintassieranopochigliesempidiretticheilgiovanepostdottorandopotevaseguirenelcorsodelsuolavoro.PerciòsostanzialmenteeglicercòdiapplicareiprincipidellostrutturalismopragheseequellodiMartinet(funzionalismo),arricchendoliconleacquisizionididiversealtrescuole.D’altraparte,unadelleprimepubblicazionidiTekavčićfuunostudiosuduevocaboliromeniinunaparlataodiernadell’isoladiKrk/Veglia,risalentiallaparlataromenadiVegliaestintasinelsecoloXIX.Unavolta che ladissertazione fuvalutata,discussa epubblicata,

Tekavčićinvarieripreseneritoccòalcunisingoliaspetti,epertuttalavita

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continuòadoccuparsidisingolequestionidelleparlate istroromanze,compresaquelladiVodnjan/Dignano,solocheinseguito,anzichéalladescrizionesincronica,prestòsempremaggioreattenzioneallequestionistorico-comparativeeairelativimetodi.Diventatoespertonell’applicareinmanieracoerenteunadeterminatametodologiastrutturalistasull’interotessutodiunaparlataviva,Tekavčić,insintoniadaunlatoconlenecessitàdell’insegnamento affidatogli alDipartimentodi lingua e letteraturaitaliana,edall’altroconisuoispecificiinteressi,continuòadelaborarelametodologiadell’analisistrutturaledell’italianoedelleparlateromanze,ricorrendosemprepiùspessoallametodologiastrutturalistaanchenellericerchestorico-comparate.Mettendodaparte inquestasede lecentinaiadiarticoliedi studi

susingoleproblematiche romanistichee italianistiche,e senzaentrareneidettagli, ricorderemo soltanto tre fondamentali operediTekavčićpubblicateinvolumiaséstanti.LaGrammatica storica dell’italiano in tre tomi (I.Fonematica, II.

Morfosintassi,III.Lessico,bologna1972;edizioneserigrafica,Zagreb,I1962,II1965,III1967)trattainprimoluogolastoriadellalinguaitalianastandard(ilmaterialedialettalevieneesaminatonellamisuraincuicontribuiscedirettamenteafarlucesufenomenidellalinguastandard,oquandoèincontrastoconquella),edèunadellerarissimegrammatichestoricheromanze che presentino interamente un’impostazione strettamentestrutturalista. L’Autore analizza ilmateriale secondo lametodologiastrutturalistadimodo chenellaFonematica prevalgonogli „approccistrutturalistici europei“.NellaMorfosintassi ilmateriale è trattato ingranparte anche conmetodologia transformativo-generativa,mentrenella terza parte relativa al Lessicovienedataparticolareattenzioneallequestionisemantiche,allamotivazione,aiprestitieadargomentisimili.Inognivolumesipartesempredaunadettagliataanalisidelrispettivomaterialeinlatino(fonologia,morfologia,strutturesintattiche,lessico);sicercainnanzituttodirintracciarenellatinoleprimemanifestazionidiundeterminatofenomenoitalianooromanzo(inaltrefontilesoluzionivannoricercatequandosièassolutamentecertichenonderivanodallatino);isingolifenomenisonoesaminatiinparalleloeinmanierasistematicanellalinguaitalianastandard,neidialettiitalianienellelingueromanze.

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Malgradolaseveritàdellametodologiaapplicata,l’interotestorisultadifacileechiaralettura.

Agli studenti delle lingue romanze, e particolarmente della lingua italiana,èdestinatoilmanualeUvod u vulgarni latinitet (s izborom tekstova) /Introduzione alla latinità volgare (con scelta di testi)editoaZagabrianel1970.Anche inquest’opera,perquanto la tematicaglielopermettesse,l’Autoreapplicò ilmetodostrutturalistanell’analisi linguisticastorico-comparatistica (inmodoparticolare nella II parte:Elementi sistema i leksika vulgarnog latiniteta/Elementi del sistema e del lessico della latinità volgare, pp. 110-216). Sullabasediun’ampiabibliografia, l’Autorehaespostoinmanierasistematicaecriticalostatoattualedelleconoscenzeedelleacquisizionisullalatinitàvolgarequalefontecomunedellelingueromanze, accompagnando la sua disamina con esempi scelti in maniera magistrale.NellaparteIIIèriportataunasceltarappresentativaditestiinlatinovolgare,conun’aggiuntaditestirelativiancheallenostreregioni.Tuttiitestiriportatisonocorredatidiuncommentolinguisticoinformadinote con cui si facilitanotevolmente, soprattuttoper iprincipianti,l’osservazionedeifenomenidellalatinitàvolgare.Perleesigenzediunaquantopiùvalidadidatticauniversitariadella

linguaitaliana,ilProf.TekavčićscrisseepubblicòUvod u lingvistiku za studente talijanskog jezika/Introduzione alla linguistica per gli studenti di lingua italiana(Zagreb,1979).Sitrattadiunarassegnadeimetodicontemporaneinellostudiodellelingueconparticolareriguardoallalinguaitaliana.Nelvolumeanzituttosimettonoinevidenzaleprincipalicaratteristichedellinguaggioumanoesipassanoinrassegnaiconcettifondamentalidicuisiservelalinguisticacontemporanea.Alfinedifacilitarel’approccioallaletteraturalinguisticaeitalianisticadelNovecento,sioffreunarassegnacritica della linguistica da de Saussure in poi, per presentare in seguito, in modo sintetico e complessivo nel contempo, i principali metodi della linguisticacontemporaneanonchéillustrareiprincipidelladescrizionefonologica,morfologica e sintattica della lingua ed inoltre l’analisidiacronica.Percompletareilquadro,vienepresentataancheunabreverassegnadella linguisticaprestrutturalista e fornito l’apporto italianoallalinguisticaeall’italianistica(conessenzialidatibio-bibliograficideimaggiorilinguistiitaliani)evienedataunarassegnadelleproblematiche

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fondamentalidellalinguisticaitalianacontemporaneaedunabibliografiadibase accuratamente scelta. Sebbenepocodopo lapubblicazionediquelmanualeilProf.TekavčićlasciasselaFacoltàdiLettereeFilosofiadi Zagabria, il suo libro rimane una delle principali introduzioniall’italianistica linguistica e, grazie ad una prospettiva romanisticacoerente, costituisceun supportoprezioso ancheper gli studenti difranceseespagnolo,comepureperglistudentidilinguenonromanze.L’enormecontribuitodiTekavčićalla linguistica,allaromanisticae

all’italianisticaèdatempoormaiundatocomunementeaccettatoemeritadiperséstudievalutazioniperognisuosingoloaspetto.IlProfessorPavaoTekavčićnonèpiùfisicamente tranoi,maegli

rimanepresentenella linguisticaenellafilologiatramiteglialticriterichehaintrodottonell’insegnamentouniversitariodell’italianisticaedellaromanistica,conisuoinumerosissimistudidilinguisticachecihalasciato,conilsaperetrasmessoallegenerazionidistudentichehannoavutoilprivilegiodiseguireisuoicorsi.

August Kovačec

TraduzionedalcroatodiSuzanaGlavaš

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