SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione...

68
MENSILE DI INFORMAZIONE E AZIONE MISSIONARIA ANNO XXII • GENNAIO 2008 MENSILE DI INFORMAZIONE E AZIONE MISSIONARIA MENSILE DI INFORMAZIONE E AZIONE MISSIONARIA In caso di mancato recapito, restituire all’Ufficio di P.T. ROMA ROMANINA previo addebito MENSILE DI INFORMAZIONE E AZIONE MISSIONARIA Rivista delle Pontificie Opere Missionarie • Poste Italiane S.p.A. – Sped. in abb. post. – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46), art. 1, comma 2, DCB Roma • Euro 2,00 1 SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO

Transcript of SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione...

Page 1: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

MENSILE DI INFORMAZIONE E AZIONE MISSIONARIA ANNO XXII • GENNAIO 2008MENSILE DI INFORMAZIONE E AZIONE MISSIONARIAMENSILE DI INFORMAZIONE E AZIONE MISSIONARIAIn

ca

so

di

ma

nc

ato

re

ca

pit

o,

res

titu

ire

all

’Uff

icio

di

P.T

. R

OM

AR

OM

AN

INA

p

rev

io a

dd

eb

ito

MENSILE DI INFORMAZIONE E AZIONE MISSIONARIA

Rivista delle Pontificie Opere Missionarie • Poste Italiane S.p.A. – Sped. in abb. post. – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46), art. 1, comma 2, DCB Roma • Euro 2,00

1SPERANZAL’OTTIMISMODI DIO

Page 2: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

Direzione Nazionale delle Pontificie Opere MissionarieVia Aurelia, 796 – 00165 Roma.

Don Gianni Cesena, Direttore

Dr. Tommaso Galizia, Vice Direttore

Don Andrea Sbarbada, Segretario Nazionale dell’Opera per la Propagazione

della Fede (C.C.P. 63062723)

Padre Ciro Biondi, Segretario Nazionale dell’Opera di San Pietro Apostolo

(C.C.P. 63062772) e della Pontificia Unione Missionaria (C.C.P. 63062525)

Padre Pietro Pierobon, Segretario Nazionale dell’Opera

dell’Infanzia Missionaria (C.C.P. 63062632)

Rocco Negri, Segretario Nazionale del Movimento Giovanile Missionario

(C.C.P. 63062855)

Numeri telefonici PP.OO.MM.Segreteria di Direzione 06/6650261

Amministrazione 06/66502628/9

P. Opera Propagazione della Fede 06/66502626/7

P. Opera S. Pietro Apostolo 06/66502621/2

P. Opera Infanzia Missionaria 06/66502645/6

P. Unione Missionaria 06/66502643

Movimento Giovanile Miss. 06/66502640

Opera Apostolica 06/66502641

Fax 06/66410314

“Popoli e Missione”Centralino 06/6650261

Direzione e Redazione 06/66502623/4

Settore abbonamenti 06/66502632

Fax 06/66410314

Indirizzi e-mailPresidente [email protected]

Direttore [email protected]

Tesoriere [email protected]

Segreteria [email protected]

Propagaz. della Fede [email protected]

S. Pietro Apostolo [email protected]

Infanzia Missionaria [email protected]

Unione Mission. Clero [email protected]

Opera Apostolica [email protected]

Mov. Giovanile Miss. [email protected]

Abbonamenti [email protected]

Popoli e Missione (Redazione) [email protected]

Popoli e Missione (Direttore) [email protected]

Amministrazione [email protected]

[email protected]

Servizio informatico [email protected]

INTENZIONI SS. MESSEI Missionari e i Sacerdoti delle giovani Chiese ringraziano per l’invio di offerte per la celebrazione di Sante Messe.

La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie raccomanda questo gesto di carità e di comunionecon chi serve la Chiesa nei luoghi di prima evangelizzazione.

Sul ccp n. 63062855 specificare: SS. MESSE PER I MISSIONARI

QUOTE ABBONAMENTI RIVISTE ANNO 2008

POPOLI E MISSIONE – c.c.p. n. 63062459

Abb. individuale Euro 20,00

Abb. collettivo Euro 16,00

Abb. benemerito Euro 25,00

Abb. estero Euro 40,00

IL PONTE D’ORO – c.c.p. n. 63062632

Abb. individuale Euro 11,00

Abb. collettivo Euro 8,00

Abb. estero Euro 26,00

MONDO E MISSIONE (SOCI P.U.M.C.)

– c.c.p. n. 63062525

Iscrizione con rivista Euro 25,00

Iscrizione estero Euro 45,00

E R E D I T À E L A S C I T I

È possibile destinare eredità e lascitialle Pontificie Opere Missionarie, legalmenterappresentate dalla “Fondazione di ReligioneMISSIO” con sede in Via Aurelia 796 – 00165 Roma.Si consiglia di rivolgersi a tale scopoal proprio notaio di fiducia o alla Direzionenazionale delle Pontificie Opere Missionarie.A quanti hanno già fatto testamentoa favore delle medesime Opereindicando la sede di Via di Propaganda 1,si consiglia vivamente di provvederealle opportune rettificheindicando la nuova sede di Via Aurelia 796.

BANC A ETIC A • C O N TO FO N D A Z I O N E D I R E L I G I O N E MI SSIO • C I N I • A B I 05018 • C A B 03200 • C / C 115511

MENSILE DI INFORMAZIONE E AZIONE MISSIONARIAReg. Trib. Roma n. 302 del 17-6-86. Con approvazione ecclesiastica.Editore: Associazione Amici della Propaganda MissionariaPresidente: GIUSEPPE PELLEGRINILa rivista è promossa dalle Pontificie Opere Missionarie.Direttore responsabile: GIULIO ALBANESERedazione: Miela Fagiolo D’Attilia (Redattrice), Chiara Pellicci.Hanno collaborato a questo numero:Agenzia Fides, Agenzia Misna, Chiara Anguissola, AsiaNews,Francesco Ceriotti, Franz Coriasco, Gianluigi De Palo, Paola Erba, Lorenzo Fazzini, Ghebremariam Fitiwi, Serena Olcuire, Piero Pierobon, Sergio Taccone, Michele Zanzucchi.Progetto grafico e impaginazione: Giancarlo Olcuire.In copertina: Maria Grazia Cucinotta, ambasciatrice del PAM (Programma Alimentare Mondiale), durante la sua recente missionenel Madhya Pradesh (India).

Foto: Giulio Albanese, Giuseppe Andreozzi, Arch. PP.OO.MM.,Fabio Baldan, Eugenia Bonetti, Gianni Cesena, Comboni Press,Amedeo Cristino, Gianluigi De Palo, Elisabetta ed Eugenio Di Giovine,Paola Erba, Lorenzo Fazzini, Ghebremariam Fitiwi, Cristian Gennari,Alessio Petrucci, Carlos Rodriguez Soto, Romano Siciliani,Sergio Taccone, Enrico Valentini, WFP/Vichi De Marchi, Franco D’ AddonaRedazione e Amministrazione: Via Aurelia, 796 – 00165 Roma.Abbonamenti: Tel. 06/66502632.Abbonamento annuale 2008: Individuale € 20,00; Collettivo € 16,00;Benemerito € 25,00; Estero € 40,00. C.C.P. 63062459 intestatoa “Popoli e Missione” – Via Aurelia, 796 – 00165 Roma.Stampa: Tipografia Sograro – Via Pettinengo, 39 – Roma.

Manoscritti e fotografie anche se non pubblicati non si restituiscono.

Mensile associato alla FeSMI e all’USPI, Unione Stampa Periodica Italiana.Chiuso in tipografia il 10-12-2007.

Page 3: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

L’ANNODELLA SPERANZAdi GIULIO ALBANESE

1 GENNAIO 2008 • POPOLI E MISSIONE

EDITORIALE

Èiniziato un nuovo anno e le aspettative sono quelle di sem-pre. Tutti vorremmo decisamente un mondo migliore, possi-bilmente senza guerre e ingiustizie di sorta. Qualcuno penserà che sia utopistico cambiare radicalmente

il corso degli eventi. Lo scorso anno, in effetti, le spese militari nelnostro povero mondo sono cresciute del 3,5 per cento, raggiungendo i1204 miliardi dollari, ovvero 184 dollari pro-capite. E pensare che ba-sterebbero 760 miliardi di dollari – stimati dall’ONU – per raggiunge-re entro il 2015 gli obiettivi del Millennio; tanto basterebbe per libe-rare tutta l’umanità dalla povertà estrema. Secondo un affermato sociologo polacco, un certo Zygmunt Bauman,la nostra società contemporanea può essere paragonata a quei passeg-geri a bordo di un jet che scoprono con orrore un particolare inquie-tante: la cabina di pilotaggio è vuota e non c’è alcun modo di azionareil navigatore automatico. Dunque, non si sa dove l’aereo sia diretto e nemmeno si conosce lasorte che avranno i passeggeri. Bauman ha introdotto, come griglia interpretativa dei fenomeni dellasocietà contemporanea, la categoria della “modernità liquida”: il con-cetto, cioè, di una cultura e di un’economia in continuo cambiamen-to, in cui risulta di fatto autolesionistico legarsi a criteri, valori, rela-zioni interpersonali stabili, e in cui ognuno di noi «è valutato solodalla riuscita del suo ultimo progetto». Ecco perché la nostra redazione ha impresso al piano editoriale di Po-poli e Missione per il 2008 un deciso indirizzo all’insegna della Speran-za. Sì, perché siamo sempre più convinti, seguendo le chiare indica-zioni del magistero di Benedetto XVI, che questa virtù teologale nonpossa essere sminuita al rango della semplice attesa di un evento cheverrà. Crediamo piuttosto che occorra collaborare missionariamente a que-sta venuta, coniugando Spirito e Vita, dando “voce” alle giovaniChiese e al Sud del mondo più in generale. Confutando gli oscuripresagi del Terzo Millennio con l’ottimismo di Dio, quello che per-mea l’esistenza di uomini e donne che lavorano nella vigna del Si-gnore. ❏

È INIZIATO

Page 4: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

È iniziatol’anno della speranzadi Giulio Albanese

MISSIONE IN FRONTIERA

Tra le donne della notteIntervista a Suor Eugenia Bonettidi Miela Fagiolo D’Attilia«I poveri ci chiedonodi non dormire»di Gianluigi De Palo

LIBIA

Dove gli angeli dialoganodi Michele Zanzucchi

MARIA GRAZIA CUCINOTTA

Quando il cinema è vitadi Miela Fagiolo D’Attilia

BOLIVIA

La maledizionedella montagna d’argentodi Paola Erba

1

4

8

10

16

21

26

29

30

33

35

a cura delle Agenzie Fides,Misna e AsiaNews

IMMIGRAZIONE

Morti annunciatesulla via della speranzadi Sergio Taccone

Migranti, la sfida mondialeIntervista a Mons. Agostino Marchettodi Chiara Anguissola

La politica comunitaria...Verso un approccio globaleL’opinione di Franco Frattinidi C.A.

INDICE

EDITORIALE

Pag. 38. I Comboniani P. Juan Martin Rodriguez e P. Bonifacio Apaap,espulsi dall’Eritrea.

Pag. 30. Don Calogero Palacino, parrocodi Portopalo di Capo Passero, con alcuni ragazzi del Togo dopo una partita di calcio.

Pag. 8. Don Oreste Benzi.

Pag. 53. Venezuela: mamma Elisabettacon la piccola Sara.

3030

3838

ATTUALITÀ

L’INTERVISTA

MONDO CAPOVOLTO

NEWS DAL MONDO

DOSSIER

PRIMO PIANO

2POPOLI E MISSIONE • GENNAIO 2008

88

5353

Page 5: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

Pag. 49. Il nuovo Arcivescovo di Mosca,Mons. Paolo Pezzi, a colloquio con una signora russa.

Pag. 44. Di nuovo in Italia le reliquie di S. Teresa di Lisieux, Patrona delle missioni.

Pag. 58. Le stelline adesiveutilizzate dai Seminatori di Stelle della Pontificia Opera dell’Infanzia Missionaria.

56

58

60

62

63

64

65

4949

4444

00

88

5858

MISSIONE, CHIESA, SOCIETÀ VITA DELLE PP.OO.MM.

RUBRICHE

LA NOMINA

DI DON GIANNI CESENA

Benvenuto al nuovo Direttoredi G.D.P.

POIM

Sulla rotta dei Magidi Piero Pierobon

LIBRI

Il respiro di Diodi AA.VV.

CINEMA

Un uomo sulla viadi Gerusalemmedi Miela Fagiolo D’Attilia

MUSICA

Saba. Alla ricerca...di Franz Coriasco

ARTI E TRADIZIONI

Africa. Quando la dotela porta il maritodi Serena Olcuire

VETRINA DELL’ECO-EQUO

Equo e italianodi S.O.

INDICE

37

38

44

49

53

INTENZIONE MISSIONARIA

Africa:un nuovo Sinododi Francesco Ceriotti

ERITREA

Foglio d’uscitaai missionari stranieri.Che cosa c’è dietro?di Ghebremariam Fitiwi

S. TERESA DI LISIEUX

8.000 chilometri con una Santadi Gianluigi De Palo

MINORANZE CRISTIANE

Russia. Rinasce la fededi Lorenzo Fazzini

POSTA DEI MISSIONARI

Con i piccoli nel cuorea cura di Chiara Pellicci

3 GENNAIO 2008 • POPOLI E MISSIONE

Page 6: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

MISSIONE IN FRONTIERA

di MIELA FAGIOLO D’ATTILIA

PRIMO PIANO

4POPOLI E MISSIONE • GENNAIO 2008 4

In Italia la presenza di donne provenienti dall’Africa orientale,dall’America Latina e dall’Est europeo, oscilla tra le 50mila e le 70mila unità, di cui il 40% minorenni. La maggior parte di loro, ridotte in statodi schiavitù per essere “usate”da milioni di clienti italiani,provengono da contesti evangelizzati da missionari.La presenza di queste schiave del terzo millennio interroga profondamente la Chiesa.

TRA LE DONNETRA LE DONNE

Page 7: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

Missionaria in Kenyaper 24 anni, SuorEugenia Bonetti hascoperto un nuovo

campo di evangelizzazione al suorientro in Italia tra le donne vitti-me della tratta di esseri umani erese schiave della prostituzione. Racconta lei stessa come è co-minciato questo servizio: «Alcentro della Consolata un giornoè venuta una donna di nome Ma-ria, nigeriana, mi chiedeva aiuto.Era malata e io non sapevo cosadire, come gestire il suo proble-

PRIMO PIANO

5 GENNAIO 2008 • POPOLI E MISSIONE

DELLA NOTTEDELLA NOTTEINTERVISTA A SUOR EUGENIA BONETTI

Page 8: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

ma, ero imbarazzata. Le ho detto:“Devo andare a Messa, puoi tor-nare domani?”. Lei mi ha rispo-sto: “Posso venire a pregare conte?”. L’aspetto diceva che era unaprostituta e mi chiedevo comemai proprio lei mi chiedesse divenire a pregare. “Certo”, le hodetto, e siamo andate verso lachiesa. Vedevo la gente che guar-dava con stupore una suora e unadonna che camminavano vicine.Maria ha cominciato a piangere eio avevo la mente affollata dipensieri. Mi chiedevo: ma io,missionaria della Consolata chesono andata in Africa per affian-carmi a queste donne, ora sonoqui ma non capisco più il senso didirsi “diversi”. Chi sarà giustifica-to davanti a Dio?». L’incontro con Maria è l’inizio diuna storia. Suor Eugenia si ponemolte domande, si sente in crisidi fronte a quella come tante al-tre donne nello stesso tipo di dif-ficoltà. «Dovevo riscoprire cosavuol dire essere missionaria oggi

in questa società e non in Africa,missionaria in mezzo ai popoli,dove ci sono queste donne chechiedono aiuto, senza altro riferi-mento che l’amore per Dio e per ifratelli. Il missionario entra in co-municazione con la persona, necoglie la realtà più intima, la co-municazione è uno scambio, ungrande dono. In questo nuovoservizio mi ha aiutato molto l’e-sperienza missionaria di tanti an-ni in Africa, dove ho lavoratomolto tra le donne, le giovani,piene di voglia di emanciparsi dipartecipare alla vita e all’evolu-

6POPOLI E MISSIONE • GENNAIO 2008

A destra la presentazione dei doni per la cappella della nuova casa di accoglienza di Benin City. Al centro,l’Arcivescovo di Ibadan e Presidente della Conferenza episcopale di Nigeria,Mons. Felix Alaba Job, con il console italiano di Lagos, Maurizio Bungaro.

A pag. 4 e 5l’incontro di Suor Eugenia Bonetticon due delle quattro mogli del grande capo Oba di Benin City, Edo State.

zione del loro Paese e della Chie-sa». E cosa è accaduto a Maria?«Era stanca di quella vita. Così ètornata alla nostra casa, l’abbia-mo aiutata a farsi curare, è stataoperata, è guarita, ha accettato lanostra proposta di una vita diver-sa in una casa di accoglienza doveha imparato un mestiere, ha rice-vuto un salario. L’abbiamo aiutataa sistemare i documenti, è rinataa vita nuova. Come la Samarita-na del Vangelo, è andata a direalle sue vecchie amiche “Venite avedere, c’è qualcuno che ci aiu-ta”».

Page 9: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

Quando Bush è venuto in visitain Italia, l’estate dello scorso an-no, Suor Eugenia lo ha incontra-to per parlargli del dramma dellatratta degli esseri umani, un pro-blema da risolvere a livello politi-co internazionale. Un recenterapporto dell’Onu parla di quat-tro milioni di donne trafficate dauna nazione all’altra mentre il re-port annuale sul problema redattodagli Usa, parla di un numeroche va da 700mila a 2 milioni didonne trafficate per l’industriadel sesso. Solo in Europa, secon-do le stime dell’OIM (Organizza-zione Internazionale per le Mi-

grazioni) circolano per lo stessomotivo oltre mezzo milione didonne e minori: una cifra moltoalta soprattutto pensando al fattoche è orientativa e stabilita perdifetto.Davanti ad un fenomeno di taledimensione molti Paesi sono im-pegnati in una azione di policyche possa arrivare a spezzare la fi-liera del traffico.«Molte ragazze vengono adescateda trafficanti senza scrupoli e sot-tomesse con rituali di magia nera,vodoo, e costrette ad emigrare.Gli stregoni collaborano a livellolocale per avviare le giovani all’e-

stero dove vengono gestite dalle“madame” che le costringono aprostituirsi, trattenendo la mag-gior parte dei loro guadagni. So-no in gioco grossi interessi. Certoè che le ragazze subiscono ogni ti-po di minaccia e pressione psico-logica e tutto quello che le acca-de viene letto in chiave di ritualivodoo. Queste cose le ho appreseper prima da Maria, che è stata inqualche modo la mia maestra, lamia catechista e mi ha fatto capi-re le difficoltà, le paure, le ritor-sioni del mondo della strada». Per accogliere le ragazze e-spulse dall’Italia e rientrate in

PRIMO PIANO

Page 10: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

Africa, è stato aperto da poco uncentro (realizzato grazie al contri-buto della Cei) a Benin City, inNigeria. Qui si cerca di ristabilireil contatto con le famiglie, a vol-te vittime di ritorsioni, se la ra-gazza ha denunciato gli sfruttato-ri. La famiglia diventa bersagliodi persecuzione, i parenti vengo-no imprigionati, le case bruciate.

Suor Eugenia conosce a fondo o-gni risvolto di questa realtà.«È la Chiesa missionaria che sitrova ad affrontare il problema diqueste donne rimandate indietrodopo che sono state sfruttate dainostri uomini. Queste donne so-no costrette ad effettuare una me-dia di 4000 prestazioni per ripaga-re i debiti contratti per espatriare.Il loro debito va dai 60mila agli80mila euro, pagati per attraver-

La figura di Don Oreste Benziè racchiusa in un’immagine.Un giorno del 2000 accom-

pagnò una giovane nigeriana daGiovanni Paolo II. Le lacrime e lasofferenza di quella donna fecero ilgiro del mondo. Un anno dopo sa-rebbe morta di Aids. Una prostitutanera, un Papa vestito di bianco e unsacerdote dalla tonaca sporca e con-sumata. Immagini senza audio cherimarranno tali. Tre storie estrema-

mente differenti tra loro abbracciate in un fotogramma che resterà indelebi-le. L’ultimo ad andarsene è stato lui, nella notte tra il giorno di Ognissantie quello dei defunti nella parrocchia della Resurrezione a Rimini, dove abi-tava. Era facile vederlo con il rosario tra le mani lungo i viali riminesi perconvincere le prostitute vittime della tratta a trovare rifugio nelle sue strut-ture di accoglienza. È stata questa l’ultima sua battaglia, raccontava lastoria delle oltre seimila ex prostitute incontrate e aiutate. Il suo sogno erache fosse istituito il reato di prostituzione e che venissero colpiti i clienti; perquesto aveva presentato anche una proposta di legge su iniziativa popolare.L’Associazione Giovanni XXIII, che fondò nel 1968, ne ha fatta di stradae i frutti sono davanti agli occhi di tutti: 32 comunità terapeutiche, coope-rative sociali, la “capanna di Betlemme” per i barboni, oltre 200 case fa-

PRIMO PIANO

8POPOLI E MISSIONE • GENNAIO 2008

LA SCOMPARSA DI DON ORESTE BENZI

«I POVERI CICHIEDONO DI NON DORMIRE»

Page 11: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

PRIMO PIANOA sinistraSuor Eugenia Bonetti con la signoraLaura Bush (Roma, 9 giugno 2007).

A pag. 8 in alto con Don VincenzoMarrone, Salesiano che ha seguitoi lavori della costruzione della casadi accoglienza – finanziata dalla Cei –per donne nigeriane che ritornano a casae hanno bisogno di assistenza.

A pag. 8 in bassoDon Oreste Benzi in un campo rom.

9 GENNAIO 2008 • POPOLI E MISSIONE

sare il mare e salire su una barcasfasciata. Molte muoiono lungo lastrada o vengono violentate. Al-cune arrivano già in stato interes-sante, vengono messe a rischiodella vita da chi vuole farle abor-tire, con enormi sofferenze. Unaragazza racconta di essersi imbar-cata con altre 52 ragazze sulla co-sta africana. Di questo gruppo so-

lo tre sono arrivate all’altra spon-da del Mediterraneo. Andandoverso la terra promessa hannotrovato la morte. certezza chenon tutto è perduto, che la vitapuò cambiare. Alcune ci hannochiesto di essere battezzate: più u-na conversione per loro è una li-berazione dalla vergogna dallamancanza di dignità dal giudizio edal pregiudizio. È una missionemolto delicata». ❏

miglia, una rete di strutture estesa intre Paesi africani, tre asiatici, cinqueeuropei, quattro americani e perfinoin Australia. Ci piace ricordarlo, aqualche mese dalla sua scomparsa,come un uomo che attraverso la ra-dicalità della sua testimonianza èstato capace di toccare il cuore ditante persone, attirando l’attenzionesulle condizioni dei più svantaggiati edi quanti soffrono: tossicodipenden-ti, emarginati e, soprattutto, prosti-tute. Partendo dal principio che nes-suna donna nasce prostituta, ma c’èsempre qualcuno che vuole farceladiventare, cominciò a denunciarepubblicamente la tratta di questenuove schiave, andando in tribunalea testimoniare come persona infor-mata dei fatti contro 17 criminalisotto processo per il reato di induzio-ne in schiavitù. Da quel momento,vincendo la paura e la titubanza delle ragazze costrette a prostituirsi, co-minciò ad accoglierle e proteggerle nella casa-famiglia dell’associazione. Sicalcola che in poco più di 15 anni, Don Benzi e i volontari dell’associazio-ne – che dal 1990 a oggi hanno creato “unità di strada” in 13 diverse re-gioni italiane – abbiano accolto e liberato dalla schiavitù della prostituzionecirca 6mila ragazze. «Io non ho fondato nulla – amava dire –, sono stati ipoveri che spesso ci hanno rincorso e ci hanno impedito di addormentarci.Sono stati gli emarginati, le persone con problemi fisici e psichici che hannodato vita alla Comunità papa Giovanni XXIII». È vero. Lui non c’è più,restano le sue opere, i volontari che ha coinvolto nei suoi ambiziosi proget-ti, i poveri di ogni estrazione, razza e cultura. Resta il suo sorriso contagio-so e senza età. Gianluigi De Palo

Page 12: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

di MICHELEZANZUCCHI

LIBIAATTUALITÀ

Pochi ne hanno parlato,perché è più facile raccontare il sangue, lo scontro, la discordia,piuttosto che la riconciliazione,lo sforzo di comprensione,il tentativo di stemperare le tensioni. Ecco quanto è accaduto a Tripoli, in Libia,nello scorso marzo.

Pochi ne hanno parlato,perché è più facile raccontare il sangue, lo scontro, la discordia,piuttosto che la riconciliazione,lo sforzo di comprensione,il tentativo di stemperare le tensioni. Ecco quanto è accaduto a Tripoli, in Libia,nello scorso marzo.

10POPOLI E MISSIONE • GENNAIO 2008

L’EX CATTEDRALECATTOLICADI TRIPOLI

L’EX CATTEDRALECATTOLICADI TRIPOLI

Page 13: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

ATTUALITÀ

11 GENNAIO 2008 • POPOLI E MISSIONE

“Ecumenismotra cristianigrazie ai mu-s u l m a n i ” .

Così viene voglia di titolareun articolo sull’avvenimen-to, piccolo-grande evento,che si è svolto a Tripoli,nella sua parte più intima,quella Medina che dallanotte dei tempi è cuore ecervello della città. Trascu-rata negli ultimi decenni, o-

DOVE GLI ANGELI

DIALOGANO

DOVE GLI ANGELI

DIALOGANO

Page 14: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

ra sta rifacendosi il trucco e nu-merosi edifici vengono ristruttura-ti o perlomeno ridipinti, un po’ o-vunque. Ma cosa succede di tantoimportante? La chiesa di SantaMaria degli Angeli, un tempoCattedrale della comunità cattoli-ca della città, viene restituita alculto cristiano in un Paese concittadini – per costituzione – alcento per cento musulmani. Il mi-racolo è stato possibile, propriograzie ai musulmani.Santa Maria degli Angeli ha unalunga storia. È una fondazionefrancescana del 1680 circa, allor-ché il Cristianesimo era diffuso so-prattutto nelle classi più poveredella società. Anche allora, guar-da caso, furono dei musulmani,turchi in quell’occasione, a con-sentire l’approdo della missionecristiana. Il Cadi di Tripoli fu

ATTUALITÀ

12POPOLI E MISSIONE • GENNAIO 2008

d’accordo. Allora la chiesa non e-ra che una povera cappella. Conosciute diverse ricostruzioni,la chiesa attuale fu conclusa nel1897 e rimase Cattedrale fino aquando nella città coloniale fu e-dificata la grande basilica dedicataal Sacro Cuore. Alla fine della co-lonizzazione italiana e poi inglese,la chiesa (40 metri per 20), fuchiusa, e i cristiani si concentraro-no nella chiesa di San Francesco. Ora Santa Maria degli Angeli tor-na ai cristiani, e in particolare aglianglicani, da tempo alla ricerca diun luogo di culto adeguato a Tri-poli. Non trovandolo, si sono ri-volti a Mons. Giovanni Martinel-li, il quale ha avuto l’intuizione dichiedere questa chiesa, col suo ac-cordo, direttamente alle autoritàgovernative. La trattativa si tra-

Page 15: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

ATTUALITÀ

13 GENNAIO 2008 • POPOLI E MISSIONE

scinò a lungo, finché intervennequella potente istituzione di pro-paganda islamica e di dialogo in-terreligioso che si suole chiamare“Islamic Call Society”, Da’wa Isla-miya. È stato così ottenuto dalGoverno l’uso della chiesa, chepoi l’Islamic Call Society ha gira-to ai cristiani anglicani. Unica condizione posta dal Ve-

scovo cattolico ai “fratelli” angli-cani: che la chiesa continuasse adessere dedicata a Maria e che fosseconcessa in uso alla comunità cat-tolica una volta al mese. Staserala complessa operazione giunge fi-nalmente a conclusione, dopo unrapido restauro che l’ha riportataal suo antico e candido splendore,salvo la volta che porta ancora e-videnti tracce di umidità, celatealla vista da un lungo drappo rosae azzurro. Guarda caso i due coloridi Maria.Il Vescovo anglicano d’EgittoJohn Mouneer, estende la sua dio-cesi anche alla Libia e a tutto ilNord Africa. È pure primate per laChiesa anglicana in tutto il Me-dio Oriente. È lui che oggi ri-de-dica o ri-consacra la chiesa diSanta Maria degli Angeli.L’incontro nell’improvvisata

A destra Mons. Giovanni Martinelli con il Vescovo anglicano d’EgittoJohn Mouneer.

A pag. 12 in altola facciata della chiesa di Santa Mariadegli Angeli, restaurata di recente,dopo cinquant’anni di semi-abbandono.

A pag. 12 in bassoil Vescovo greco-ortodosso Theophilactossaluta il parroco anglicano di Tripoli.

Page 16: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

14POPOLI E MISSIONE • GENNAIO 2008

sacrestia, mentre conversa ama-bilmente col suo omologo cattoli-co: «Oggi è importante dialogaretra cristiani e musulmani – sotto-linea – ma non solo attorno ad untavolo. L’esempio di questa seradice che è possibile trasformare leparole in atti. Questo è un verodialogo della vita, operato dal re-sponsabile dei servizi segreti, dallenostre Chiese e dalla Islamic CallSociety, unite nella volontà di o-perare per il bene. Mentre ancorasi stavano dando gli ultimi colpidi pennello, è entrato nella chiesaun gruppo di musulmani, dei “vi-cini” di casa, felici che il luogo di

culto riaprisse, «perché è dedicatoalla Vergine Maria», hanno detto.Ed hanno pregato sul posto anco-ra vuoto». E aggiunge: «La nostracomunità anglicana è fatta di im-migrati – un centinaio di egiziani,altrettanti indiani e forse duecen-to africani, con tre ministri –, edha perciò bisogno del sostegno edella benevolenza dei musulmanilocali. Mi sembra che si sia bencominciato». I Vescovi Martinelli e Mouneercoltivano in cuor loro un sogno:«Che l’Arcivescovo di Canter-bury, Rowan Williams, e il Card.Walter Kasper, Presidente del

Pontificio Consiglio per l’unitàdei cristiani, possano venire in vi-sita assieme qui a Santa Maria de-gli Angeli, perché questa è unabuona notizia per l’ecumenismo eper il dialogo interreligioso». Lachiesa stasera fa la sua bella figura,coi fregi dorati ripassati di fresco eil marmo bianco del pavimento ti-rato a lucido. È gremita in ogniordine di posti. Presenzia l’interacomunità anglicana, ovviamente,ma c’è anche una nutrita presenzacattolica e una rappresentanzanon piccola di musulmani. Mi di-ce il rappresentante della IslamicCall Society, mentre il Vescovo

Page 17: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

ATTUALITÀ

15 GENNAIO 2008 • POPOLI E MISSIONE

Mouneer ringrazia dal pulpito tut-ti quanti, dal leader Gheddafi al-l’ultimo sacrestano: «Questa è lapolitica della libertà e del rispet-to». E aggiunge una suora di Ma-dre Teresa di Calcutta: «Questa èla politica della testimonianza enon della proclamazione, del si-lenzio prima ancora che della pa-rola». Nell’omelia il Vescovo Mouneerdice tra l’altro: «È un momentostorico. Questa chiesa è anglica-na e cattolica nello stesso tempo.Ma è anche un po’ dei musulma-ni, di coloro che vivono nel chi-lometro quadrato della Medina,coi quali dobbiamo e vogliamovivere nella pace e nel timor diDio. Siamo tutti figli di Abramo,

l ’ U n i c oDio ci u-nisce». Econclude:«Questaè la chie-sa di Ma-ria, che è

considerata in modo diverso daicristiani cattolici, della Riforma oanglicani, per non parlare deimusulmani. Ma oggi Maria uni-sce tutti noi. E questo è già unmiracolo».In tempi difficili per il dialogo i-slamo-cristiano, in momenti incui da parte cristiana si invoca fi-nalmente una reciprocità di trat-tamento nella libertà di culto – sei musulmani emigrati in Europapossono aprire delle moschee, an-che i cristiani in Paese musulma-no debbono poterlo fare –, eccoche l’apertura o riapertura di que-sta chiesa nella Medina di Tripoliassume un significato non secon-dario. È il frutto di un pazientedialogo intessuto soprattutto daMons. Martinelli senza accampa-re pretese, senza invocare rigidereciprocità, ma solo mostrando ibisogni e dimostrandosi servitoridella gente. Forse un dialogo cheha un futuro non secondario inqueste terre di diaspora del Cri-stianesimo. ❏

A sinistra l’omelia del Vescovo anglicanoJohn Mouneer.

Qui sottofedeli dell’Africa subsahariana.

Page 18: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

MARIA GRAZIA CUCINOTTA

di MIELA FAGIOLO D’ATTILIAdi MIELA FAGIOLO D’ATTILIA

L’INTERVISTA

16POPOLI E MISSIONE • GENNAIO 2008

Page 19: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

L’INTERVISTA

17 GENNAIO 2008 • POPOLI E MISSIONE

sta degli ambasciatori contro la fa-me nel mondo. L’incarico delPAM (il World Food Programmedelle Nazioni Unite) è arrivatodopo aver prodotto il film All the

17

QUANDOIL CINEMAÈ VITA

QUANDOIL CINEMAÈ VITA

Un’attrice conosciutae amata dalla gente

decide di spendere la sua popolarità

per la causa dei bambini “invisibili”

che in ogni parte del mondo aspettano

che qualcuno dia loro voce.Maria Grazia Cucinotta racconta del suo ultimo

viaggio in India come ambasciatrice del PAM

e dei piccoli che in tutto il mondo hanno bisogno

di far conoscere le loro tragedie. Perché qualcuno possa aiutarli

ad uscire dall’invisibilità.

Un’attrice conosciutae amata dalla gente

decide di spendere la sua popolarità

per la causa dei bambini “invisibili”

che in ogni parte del mondo aspettano

che qualcuno dia loro voce.Maria Grazia Cucinotta racconta del suo ultimo

viaggio in India come ambasciatrice del PAM

e dei piccoli che in tutto il mondo hanno bisogno

di far conoscere le loro tragedie. Perché qualcuno possa aiutarli

ad uscire dall’invisibilità.

Nominata all’Oscar nel1994 per il film Il po-stino, Maria GraziaCucinotta è l’unico

nome italiano che appare nella li-

Page 20: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

Invisible Children, un film veritàche denuncia la sorte di milionidi bambini e adolescenti che ve-dono i loro diritti negati dallosfruttamento, dalla fame e dalleguerre. Il film è stato realizzato daotto registi famosi, tra cui JohnWoo, Emir Kusturica e SpikeLee. Di ritorno dal suo ultimo viaggio

in India, parla con commozione efermezza, come chi ha negli occhilo strazio della sofferenza degli in-nocenti e la ferma volontà di rea-gire all’ingiustizia. Proprio in ve-ste di ambasciatrice delle NazioniUnite, nel corso della conferenzastampa a Nuova Delhi, ha lancia-to un appello per sostenere conpiù fondi l’agenzia per gli aiuti a-limentari.

«Il lavoro con il PAM mi hainsegnato che ognuno di

noi può fare la differenza nellalotta contro la fame. Il cibo puòservire da magnete per attrarre ibambini a scuola e cambiare la lo-ro vita», ha detto dopo aver visi-tato i distretti tribali di Jhabua eDhar nello Stato centrale delMadhya Pradesh. Mamma di unabambina, Maria Grazia non puòdimenticare i tanti coetanei disua figlia che vivono in condizio-ni disperate. Dice infatti: «Sonodovunque e hanno bisogno di noi.Anche nelle nostre città, giratol’angolo dei centri ci aspetta larealtà di gente invisibile, di genteche nasce e muore senza che nes-suno se ne accorga, perché nessu-no di loro ha la possibilità di co-municare. Sono realtà vere, nonsceneggiature, realtà che nessunoracconta perché fanno paura. At-traverso il film sui “bambini invi-sibili” abbiamo spezzato il muro edato loro una voce e un volto. Bi-sogna fare qualcosa, noi l’abbiamofatto attraverso il cinema».Prima di diventare un’attrice fa-mosa, anche lei è stata una “bam-bina invisibile”, come raccontacon franchezza: «La gente cheammiro, a cui ho deciso di dare

voce è proprio quella che vienedai quartieri da cui vengo io. Oggiposso dire che ho avuto la fortunadi nascere in un quartiere di genteinvisibile e di poter uscire fuori,confrontarmi e vincere due volteprima con la mia vita di donna epoi con il successo del pubblico.Però non bisogna dimenticare chivive nell’ombra, chi non ha lapossibilità di apparire sui giornali,

A sinistra un primo piano di Maria Grazia Cucinotta.

A destra e a pagg. 16-17Maria Grazia Cucinotta,in veste di ambasciatrice contro la fameper il Programma Alimentare Mondiale– PAM (World Food Programme– WFP), visita i progetti del PAMin India presso la Stato centraledi Madhya Pradesh.La visita si è svolta nel novembre scorso.

18POPOLI E MISSIONE • GENNAIO 2008

L’INTERVISTA

Page 21: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

di urlare i propri disagi. Ognunodi noi nel suo piccolo può farequalcosa: è possibile. Perché nonfarlo?».

Pensi che il cinema possa essereutile ad informare meglio sul-l’urgenza di mille diverse realtàche rappresentano altrettante fe-rite dell’universo infantile oggi?«Il cinema è un mezzo di comuni-

cazione fortissimo: si può comuni-care il bene e il male ma si devescegliere il bene. I bambini nonvanno soltanto sfamati, vannocresciuti con l’istruzione e l’edu-cazione perché possano diventareuomini liberi. Il programma ali-mentare mondiale applica questotipo di sostegno che abbina l’ero-gazione di cibo alla possibilità diavere un’istruzione».

Sei diversa rispetto alle tue col-leghe dello star system che nonsi pongono questi problemi, chenon girano l’angolo. Tu come seientrata in questa dimensione?«Non ho scoperto nulla, ho vis-suto sulla mia pelle l’incuranzadella gente che ti evita come unproblema. È come quando timanca l’aria. È bruttissimo: vor-resti urlare ma non hai il poterené i mezzi per farlo. Vorresti cam-biare la realtà delle persone chesoffrono accanto a te e non lopuoi fare. Tu sai però che questi bambini in-visibili sono ovunque, non sonosoltanto in qualche realtà specifi-ca. C’è un comune denominatoretra questi bambini che vivono inlatitudini e situazioni diverse?In qualsiasi parte del mondo sonopiù felici i bambini che non han-no nulla. I bambini invisibili dellegrandi città che si confrontanotutti i giorni con una realtà diver-sa da quella che trovano rientran-do a casa, se ce l’hanno.Quando vado in Paesi in via disviluppo e giro tra i villaggi, ibambini non sanno neppure cosaè la vita in una grande città e vi-vono felici anche solo se hannoda mangiare tutti i giorni. Nonhanno bisogno dei videogames, deicapi firmati o della televisione peressere felici, non li hanno mai vi-sti, hanno una serenità interioremolto più intensa rispetto a quel-la dei bambini delle grandi città.Ci sono bambini nei quartieri po-veri di molte località italiane cheattraverso il televisore, presentein ogni casa, si confrontano conun mondo diverso e quindi vi-vono male nella loro quoti-

L’INTERVISTA

19 GENNAIO 2008 • POPOLI E MISSIONE

Page 22: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

dianità. Come credente non pos-so accettare tutto questo. Sonocresciuta in un paese in cui nonc’era niente se non la chiesa eproprio lì sono stata aiutata a faremolti passi avanti, di cui sono gra-ta. Il parroco ci ha preso dallastrada e ci ha portato sulla rettavia».

Questa esperienza di mondialitàcome ha cambiato la tua vita?Vivi questo impegno di amba-sciatrice del WFP: da quandohai ricevuto questo prestigiosoincarico?«Sono onorata perché le NazioniUnite mi permettono di andare ingiro per il mondo portando conme un importante messaggio, sen-sibilizzando i Governi sulle diffici-li condizioni di vita dell’infanzianel Sud del mondo. Ma lavoromolto anche da sola: con i fondiraccolti insieme ad alcuni amici

abbiamo apertoun asilo in Bot-swana che sichiama “Mosai-co Africano”dove vengonoaccolti piccoliorfani di genito-

ri morti di Aids e sono seguiti dauna nostra amica che ha lasciatotutto per trasferirsi lì. Molti diquesti piccoli vengono salvati gra-zie alle cure con antiretrovirali eriescono ad avere una vita quasinormale, riescono a studiare, ven-gono alimentati, seguiti. È unagrande potenzialità per loro: cheavvenire può avere un bambinoche non sa né leggere né scrive-re?». ❏

20POPOLI E MISSIONE • GENNAIO 2008

L’INTERVISTA

Qui sopra Maria GraziaCucinotta con Mons. VincenzoPaglia, Vescovo di Terni,al Filmfestival Popoli e religionidi Terni (novembre 2007).

A pag. 21minatori di Potosí al lavoro:sono a 240 metri di profonditàe a 45° di temperatura.

Page 23: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

Ilavoratori delle miniere di ar-gento e stagno di Potosì, lacittà più alta del mondo(3.900 metri di quota), ai pie-

di del Cerro Rico (letteralmentemontagna ricca) hanno una vitamedia di 45-50 anni. Contraggo-no tutti, prima o poi, gravi malat-tie polmonari, come la silicosi,quando non muoiono per inciden-ti. Eppure, è proprio sulla pelle diqueste persone, compresi i bambi-ni (anche se le autorità localilo negano), che la Bolivia ha

LA MALEDIZIONEDELLA MONTAGNA

D’ARGENTO

BOLIVIAMONDO CAPOVOLTO

di PAOLA ERBA

Ogni giorno spingono o caricano sulle spalle 200 carriole di massi, senza maschere e caschi,scavando con piccone e dinamite. Come nel Medioevo. Camminano nel buio,in un labirinto di gallerie claustrofobiche,di cui spesso solo gli anziani conoscono la planimetria a memoria. E lì, nella miniera di Potosí, a 240 metri di profondità (come un palazzo interrato di 80 piani), vivono a 45°C,per 8-14 ore al giorno, respirando un’aria rarefatta satura di vapori tossici e di polveri.

Page 24: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

costruito parte della sua ricchezzaeconomica: il 10% del Pil derivainfatti dall’attività estrattiva, checostituisce il 50% delle esportazio-ni del Paese.Una strage sepolta, invisibile, cheva avanti da quasi 500 anni: si cal-cola infatti che dal 1525 a oggisiano morte nelle miniere di Poto-sí 8 milioni di persone. Furono i

conquistatori spagnoli, nel XVIsecolo, a sfruttarle per primi. Persecoli, i lingotti d’argento estrattia Potosí arricchirono la coronaspagnola e i pirati inglesi, olandesie francesi. Nel 1650, con 160 milaabitanti, Potosí era una delle cittàpiù grandi del mondo. Il suo cen-tro coloniale (oggi patrimoniodell’Unesco) tradisce ancora que-sto passato di splendori e di mor-

te. Ma mentre un tempo a morireerano gli schiavi indios e africani,oggi sono gli abitanti di Potosí e inumerosi emigrati provenientidalle zone più povere della Boli-via. Ad attrarli è il guadagno di15-20 dollari al giorno, stipendioalto rispetto alla media del Paese(il cui reddito medio a persona,secondo la Banca Mondiale, è di

65,6 euro al mese).Potosí oggi ha circa 150mila abi-tanti, il 70-80% dei quali ha unlavoro che dipende dalla miniera.I minatori sono circa 10mila, mala cifra esatta è difficile da stabili-re, perché la maggior parte nonha contratto. Lavorano con pagagiornaliera, senza contratto, il90% non ha assicurazione medi-

22POPOLI E MISSIONE • GENNAIO 2008

MONDO CAPOVOLTO

Page 25: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

ca, e gli incidenti sono moltissimi.Per sconfiggere fame, stanchezza epaura, si mastica la coca. E quando i minatori si fanno maleo non riescono più a respirare perla silicosi, l’unica struttura in gra-do di assisterli è l’ospedale pubbli-co di Potosí (il Daniel Bracamon-te), il solo a cui è possibile acce-dere senza assicurazione. MauroArce, 45 anni, è uno dei chirurghidel nosocomio. «Tutti i minatori– spiega – prima o poi si ammala-no. Ho visto persone di 21 annicon i polmoni completamente di-strutti. Tutto dipende dall’età acui cominciano: nelle miniere la-vorano anche donne e ragazzini di12-14 anni, anche se è proibito.Ci si ammala di silicosi, tuberco-losi, eritrocitosi, una malattia ag-gravata dall’altitudine, che provo-ca una produzione esagerata diglobuli rossi. Sono moltissimi an-che gli incidenti: nel 2006 – sonodati dell’ospedale – su 450 pazien-ti operati per incidente 90 si era-no feriti in miniera. Purtroppo,spesso arrivano qui in condizionidisperate: ci troviamo di fronte adamputazioni, perdite di organi im-portanti, paralisi degli arti, frattu-re gravissime. Senza contare quel-li che muoiono sotto le mace-rie». «Il problema – continua

23 GENNAIO 2008 • POPOLI E MISSIONE

Qui sotto panoramica dall’alto dell’area di Potosí.

A destraminatori in un momento di festa.Si ammalano di silicosi, tubercolosi ed eritrocitosi, una malattia aggravata dall’altitudine, che provoca una produzione esagerata di globuli rossi.

A pag. 22 un bambino lavoratore nella miniera di Potosí.

Page 26: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

Mauro Arce – è che si lavora inassoluta mancanza di sicurezza: idatori di lavoro (privati o coope-rative) non forniscono nulla: nécaschi, né maschere, né tute escarponi adeguati. Ognuno si ar-rangia con quello che ha. I mina-tori si comprano da soli persino ladinamite. E poiché le gallerie nonhanno travi di sostegno, sono fre-quentissimi i crolli. Ma tutto ciòsembra importare poco agli stessiminatori. L’essenziale è guadagna-re, a qualsiasi condizione. Poi tut-to si dimentica con l’alcol, unapiaga che a Potosí è cresciuta inmodo inquietante negli ultimi an-ni. C’è una fabbrica di birra, incittà, che ormai lavora 24 ore algiorno».Ma la miniera non miete vittimesolo tra i suoi lavoratori: «L’acquadi Potosí – spiega ancora Arce – ècarica di piombo, che danneggiagravemente i reni. E il vento,spesso, porta sostanze legate allalavorazione dello stagno e dell’ar-gento: il mercurio, per esempio.Fino a 4-5 anni fa (oggi il feno-meno sta diminuendo), il numerodi bambini nati con malformazio-ni era allarmante: si andava dallepiù leggere (la sindrome diDown), ad altre gravissime, comela mancanza di organi quali il cer-

24POPOLI E MISSIONE • GENNAIO 2008

LE RISORSE DELLA BOLIVIA

Oltre alle miniere di Potosí (stagno e argento), la Bolivia è uno deimaggiori produttori al mondo di piombo, zinco, tungsteno. E so-

prattutto di antimonio (metallo utilizzato nell’industria dei semicondut-tori, nella produzione di diodi, nei sensori a infrarossi). Senza contareil gas naturale e il petrolio, dei quali è il secondo produttore latinoame-ricano dopo il Venezuela. Dall’attività mineraria la Bolivia ricava il 10% del suo prodotto internolordo e il 50% del suo export. Le compagnie minerarie che operano nelpaese sono poche: il 51% è in mano alla Corporacion Minera de Bo-livia (Comibol) e il resto a privati boliviani e stranieri. Nonostante questa ricchezza, la Bolivia resta uno dei Paesi più poveridell’America Latina: il 40% della popolazione vive in condizioni di po-vertà estrema e il reddito pro-capite è di 65,6 euro al mese (dati dellaBanca Mondiale). La cifra varia di poco anche per le professioni doveè necessaria una qualifica: un’infermiera guadagna al mese circa 96dollari Usa, un medico 240, un insegnante 180. In questo contesto, ilguadagno di 15-20 dollari al giorno (450-600 al mese) di un minatoreè una cifra altissima, di fronte alla quale anche la salute passa in se-condo piano. P.E.

Page 27: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

MONDO CAPOVOLTO

25 GENNAIO 2008 • POPOLI E MISSIONE

vello, l’intestino, la pelle». Tanto danno, insomma, per ma-gri guadagni e per una ricchezzache alla fine resta nelle mani dipochi: il 51% delle miniere di Po-tosí appartiene infatti alla Corpo-racion Minera de Bolivia (coopera-tive), ma il restante 49% è di pri-vati boliviani e stranieri. Non so-lo: dalle tonnellate di materiale

scavate manualmente, si ricavanostagno (di cui la Bolivia è il piùgrande esportatore del mondo),zinco e polvere di argento. Ma so-lo il 60% del raffinamento (equindi di altro guadagno) si fa inloco. Il resto avviene in Europa,perché in Bolivia non ci sono néfondi, né manodopera specializza-ta. ❏

Nella foto e qui sopral’area di Potosí.

A pag. 24 in bassoun minatore affetto da eritrocitosi.

Page 28: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

COLOMBIA. Il Presidente dei Vescovicontro la cultura della guerra

«Sulla base del loro dovere di tutelare la vita, invi-tiamo i nuovi dirigenti dei dipartimenti e munici-

pi, governatori, sindaci, deputati e consiglieri comunalia manifestare un nuovo coraggio a favore della pace, u-na nuova creatività per cercare strade di pace, un nuo-vo stile che li spinga ad intraprendere la strada della giu-stizia e della riconciliazione»: lo ha detto Mons. LuisAntonio Castro, Presidente della Conferenza episcopale

colombiana eArcivescovo diTunja, nel suomessaggio intito-lato “La Pace,un impegno im-prorogabile”, dif-fuso dopo le ele-zioni ammini-strative del 28ottobre. Riba-dendo l’impegnodella Chiesa co-

lombiana a lavorare con la classe politica per la ricercadel bene comune per tutti, Mons. Castro ha ricordatoche negli ultimi decenni il Paese è stato «costretto a con-vivere con la guerra, a vivere in guerra e in molti casi avivere di guerra»; la principale conseguenza, ha aggiun-to, «è l’indebolimento dell’aspetto umanitario, il calogenerale del livello di fiducia e lo scoraggiamento difronte alle sfide che occorre superare. È più facile chie-dere una soluzione armata che una dialogata». Secondoil Presidente dei Vescovi colombiani «il dialogo è diffici-le, ma si fa con i nemici, non con gli amici... La ricerca

EUROPA. Ancora in larga parte inapplicata la “Convenzione sui diritti del fanciullo”

Il 36% delle donne e il 29% degli uomini residenti inOccidente, intervistati per studi condotti in 21 Paesi

industrializzati, hanno dichiarato di aver subito abusi eviolenze durante l’infanzia. Sono 275 milioni nel mondo,secondo le stime, i bambini che assistono a episodi di vio-lenza e maltrattamenti all’interno delle mura domestiche.Solo 15 Paesi proibiscono nei loro ordinamenti, in modochiaro ed esplici-to, le punizionicorporali che ibambini subisco-no in casa. A quel che avvie-ne in Occidente,fa da contrappesoquel che avvienein molte famigliedei Paesi in via disviluppo, dove,assieme a prati-che tradizionaliche costituisconoun grave pregiu-dizio per la salu-te, come le muti-lazioni genitalifemminili, ven-gono usate fa-sciature immobi-lizzanti e mar-chiature, pratica-ti riti di iniziazio-ne violenti ed “esorcismi” pericolosi, imposti matrimoniprecoci... I bambini vengono perfino costretti ad ingras-sare. Sono dati che fanno impressione, causati da unacultura e da comportamenti che non considerano il bam-bino come persona e come titolare di diritti. Ma non sonosolo la famiglia o le comunità di appartenenza, i luoghidove i bambini sono trattati come oggetti di consumo e diviolenza. Lo si evince dai dati dello “Studio delle NazioniUnite sulla violenza nei confronti dei minori”, redatto daun esperto indipendente, Paulo Sergio Pinheiro.

(AGENZIA FIDES)

Qui sopra «Sono 275 milioni nel mondoi bambini che assistono a episodi di violenza e maltrattamenti all’interno delle mura domestiche. Solo 15 Paesi proibiscono nei loro ordinamenti, in modo esplicito, le punizioni corporali che i bambini subiscono in casa».

A destra e a pag. 27 in altodipinti che invocano la pace in America Latina.

NEWS DAL MONDO

NEWSDALMONDOA CURA DELL’AGENZIA FIDES, DELL’AGENZIA MISNA E DI ASIANEWS

26POPOLI E MISSIONE • GENNAIO 2008

Page 29: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

NEWS DAL MONDO

della verità, della giustiziae della riparazione che siapre oggi su tanti fatti chehanno lasciato un altonumero di vittime e unmare di lacrime deve esse-re l’occasione per avanza-re verso la pace e non inuna nuova catena di ven-dette». (MISNA)

FILIPPINE. Manila: 36 milioni di euro per controllare le nascite, il no della Chiesa

Nonostante la forte opposizione dei Vescovi, la Ca-mera dei rappresentanti ha deciso di stanziare nel

budget 2008 una cifra pari a 2 miliardi di pesos (oltre31,6 milioni di euro) per potenziare il programma dicontrollo delle nascite. A ottobre la Conferenza episco-pale filippina si era pronunciata con forza contro questadecisione e aveva chiesto che la somma venisse destinataa risolvere i problemi della povertà e della disoccupazio-ne. Ma secondo EdcelLagman, Presidente dellaCommissione parlamenta-re per gli stanziamentipubblici, «è necessario af-frontare la crescita annuadella popolazione, pari al2,6 per cento, perché que-sta contrasta con i pro-grammi di salute pubblicaed istruzione, impiego edecologia». (ASIANEWS)

IRAQ.I “successi” di Baghdad e l’“inferno” di Mosul

Il primo ministro iracheno Nouri Al-Maliki ha ribadi-to che la sicurezza nel Paese è migliorata, adducendo

come prova il fatto che siano rientrate 7mila famiglie,costrette in precedenza ad emigrare per fuggire dalle vio-lenze. Attività commerciali rimangono aperte fino a tar-di la sera, cosa impossibile fino a 6 mesi fa; le donnepossono spostarsi anche da sole e si respira un clima piùrilassato anche in zone molto pericolose come Dora e

Adhamiya, sebbene i rapimenti non siano cessati. Dal Nord del Paese, dove numerose famiglie soprattuttocristiane, sono emigrate in cerca di sicurezza, in moltistanno pensando di fare ritorno alla capitale in un climadi rinnovata speranza. «Magari entro un anno», pensa-no i più cauti. Ma i “successi” di Baghdad non si riflet-tono in altre zone del Paese. Abitanti di Mosul riferisco-no della presenza ormai di un “Governo islamico”, contutte le conseguenze tragiche che questo comporta per lapiccola comunità cristiana. (ASIANEWS)

BURUNDI. Un libro che parladi pace e di riconciliazione

Èiniziata la distribuzione gratuitanelle scuole elementari e medie

del Burundi di 10.000 copie del li-bro Entre deux mondes (“Tra duemondi”) del sacerdote burundeseMichel Kayoya, arrestato a Gitega,imprigionato e giustiziato nel maggio1972, anno in cui, dopo un tentati-

vo di colpo diStato e massacricompiuti da alcu-ni ribelli di etniaHutu, il Gover-no reagì con stra-gi di Hutu. «Il li-bro parla di fra-ternità, di pace,di riconciliazione,di dialogo tra leculture; è un sof-

fio di libertà in un Paese che conosce molti problemi»,dicono i responsabili del Centro Giovani Kamenge gesti-to dai missionari Saveriani a Bujumbura, promotori del-l’iniziativa di diffusione del libro, pubblicato in Italia dal-l’EMI e ristampato con il contributo della Cei. «Radi-calmente opposto alla pratica meschina del doppio lin-guaggio, preferiva parlare a viso scoperto senza mai dissi-mulare il suo cuore dietro artifici, né il suo pensiero die-tro false ideologie», scrive nella prefazione Mons. Joa-chim Ntahondereye, Vescovo di Muyinga.

(MISNA)

A fiancouna famiglia numerosanelle Filippine.

In alto a destraBurundi: giovani della Sezione scolastica“Giustizia e pace”con il cartello“Senza pace, senza pane,senza giustizia, senza gioia”.

NEWS DAL MONDO

27 GENNAIO 2008 • POPOLI E MISSIONE

Page 30: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

BANGLADESH. Emergenza ciclone: la Cei stanzia due milioni di euro

La presidenza della Conferenza episcopale italiana(Cei) ha stanziato due milioni di euro, dai fondi de-

rivanti dall’otto per mille, per far fronte alle prime emer-genze e ai bisogni essenziali del Bangladesh meridionalecolpito dal ciclone Sidr a metà novembre. È la primavolta che la Chiesa italiana contribuisce con una dona-zione così ingente ai soccorsi in un Paese musulmano. Le dimensioni del disastro sono catastrofiche, con moltedelle zone colpite isolate per giorni a causa dell’inaccessi-bilità delle vie di comunicazione. Le vittime del ciclone, ilpeggiore degli ultimi 10anni, potrebbero attestarsitra le 5mila e le 10mila,come ha annunciato laMezzaluna rossa. In mol-te aree colpite si stima cheil 95 per cento dei campidi riso sia andato distrut-to, con fattorie e alleva-menti letteralmente spaz-zati via. Sono almeno in sei-sette milioni a esser stati col-piti e di questi un quarto risultano sfollati. I feriti sonoalmeno 1.500, i dispersi un migliaio. Alcuni villaggi neldistretto di Golachipa sono stati del tutto rasi al suolo. La Presidenza della Cei ha spiegato che «il Comitato pergli interventi caritativi nei Paesi in via di sviluppo prov-vederà all’erogazione della somma stanziata, accogliendole richieste che gli stanno pervenendo, direttamente so-stenendo progetti di entiecclesiali locali, come leCaritas, che operano incollegamento con le istitu-zioni caritative della dioce-si del luogo».Nella fase di emergenza lenecessità primarie sono ci-bo, tende, acqua potabilee medicine. E il rischio e-pidemie è altissimo: le car-casse degli animali mortistanno contaminando leacque, il Governo ha datoordine di cremare tutti i

cadaveri per evitare contagi. I Paesi donatori hanno promesso aiuti per 25 milioni didollari. Ma la popolazione, seppur provata, reagisce congrande dignità. «Le persone hanno una grande resistenza– spiegano missionari del PIME –, sono in grado di so-pravvivere tre o quattro giorni anche senza mangiare; èun Paese abituato ai disastri naturali e tutti si danno dafare per contribuire ai soccorsi». (ASIANEWS)

BENIN. Una Missione intercongregazionaleper assistere i bambini non udenti

Due missionarie brasiliane Salesiane dei Sacri Cuo-ri, con l’aiuto di due suore beniniane della Provvi-

denza di San Paolo di Koratogo, tutte specializzate inlogopedia, hanno dato vita a una nuova Missione inter-congregazionale per l’assistenza ai bambini non udentidi Péporyakou, nella diocesi di Natitingou. A richiederel’intervento delle missionarie è stato il Vescovo di Nati-tingou, Mons. Pascal N’Kouè, preoccupato per la pre-senza di numerosi bambini non udenti con scarse possi-bilità di integrazione senza strumenti educativi specializ-zati. Le infezioni contratte dalle mamme durante la ge-stazione sono una delle principali cause della sordità inAfrica. La Missione avrà una prima sede presso unastruttura della diocesi e le suore parteciperanno alle atti-vità di assistenza con un impegno particolare ad aiutarei bambini non udenti nelle scuole dei villaggi, un’attivitàche prende esempio dal fondatore della Congregazionedei Sacri Cuori, san Filippo Smaldone, canonizzato loscorso anno da Benedetto XVI.

(MISNA)

NEWS DAL MONDO

28POPOLI E MISSIONE • GENNAIO 2008

NEWS DAL MONDO

Page 31: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

29 GENNAIO 2008 • POPOLI E MISSIONE

DOSSIER

IMMIGRAZIONE

Duecento milioni sono oggi gli esseri umani coinvolti nel grande fenomeno migratorio. Il più vasto movimento di persone di tutti i tempi.

Una realtà della società contemporanea divenuta ormai “strutturale”e che costituisce un problema sempre più complesso,

dal punto di vista sociale, culturale, politico, religioso, economico e pastorale.Ce lo ricordano episodi di cronaca, come le morti che spesso accompagnano

gli sbarchi di clandestini sulle coste italiane e voci autorevoli come quella di Mons. Agostino Marchetto,

Segretario del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti e l’On. Franco Frattini,Vicepresidente dell’Unione Europea,

due illustri personalità che in queste pagine esprimono il loro punto di vistasulle problematiche legate all’immigrazione.

Page 32: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

30POPOLI E MISSIONE • GENNAIO 2008

bambini che approdano con im-barcazioni di fortuna, dalla navi-gabilità precaria. Molti non rag-giungono la costa siciliana, finen-do per ingrossare l’elenco deimorti senza nome in quello cheun tempo veniva chiamato il“Mare Nostrum” e che oggi è unimmenso cimitero marino. Porto-palo, dove il mare occupa unaparte importante dell’esistenzaquotidiana, dando lavoro a diver-se centinaia di addetti, ha uno deimigliori dispositivi per la primaaccoglienza dei migranti, garanti-to da decine di volontari reperibi-

Portopalo di Capo Passe-ro, paese marinaro di po-co più di tremila animeall’estremità sudorientale

della Sicilia, in provincia di Sira-cusa. Siamo al di sotto del paralle-lo di Tunisi. È questo uno deiprincipali punti di sbarco dei mi-granti che dall’Africa attraversa-no il Mediterraneo alla ricerca diun futuro di speranza in Europa,lontano dalla guerra e dalla fame.Nel 2006 si sono registrati pocomeno di cinquecento arrivi diclandestini, quest’anno siamo giàquasi a duemila. Uomini, donne e

di SERGIO TACCONE

CAPO PASSERO.ABBANDONATI IN MAREIN VISTA DELLA COSTA

MORTI ANNUNCIATE SULLA VIA

DELLA SPERANZA

li a qualsiasi ora del giorno e dellanotte. Dal gruppo comunale di Protezio-ne Civile, alla Misericordia, dallaCroce Rossa alla Caritas parroc-chiale: gente semplice, lavoratoridel mare e della terra, giovani eanziani che dall’inizio degli anniNovanta, periodo in cui cominciòa registrarsi il fenomeno sbarchiin questo lembo estremo di Sici-lia, hanno dato vita alla prima ac-coglienza dei migranti. Tra questic’è Don Calogero Palacino, ilprete dell’unica chiesa del paese,dedicata al patrono, San Gaetanoda Thiene. «Ricordo i primi sbar-

chi, all’inizio degli anni Novanta– afferma Don Palacino –, alloraarrivavano soprattutto asiatici,dallo Sri Lanka e dal Pakistan. La gente di Portopalo ha semprerisposto con grande senso dell’ac-coglienza e condivisione della sof-ferenza dei migranti. Pur non a-vendo strutture idonee in loco, cisiamo dati un gran da fare per alle-stire campi provvisori di interven-to, a volte nella struttura sportivadell’oratorio, altre volte nellascuola elementare. E con tantepersone che venivano a manife-stare la loro solidarietà, fatta di

In alto a sinistrai primi soccorsi dopo l’approdo al porto di Portopalo.

A pag. 31un militare della Guardia Costiera soccorre un migrante infreddolito.

Nel riquadroMahmoud, giocatore della nazionale under 18 dell’Eritrea.

Page 33: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

DOSSIER

31 GENNAIO 2008 • POPOLI E MISSIONE

piccoli gesti, di sorrisi, di parole diconforto e tanta carità cristiana,senza la quale, come ci ricordaSan Paolo nella lettera ai Corinzi,siamo delle assolute nullità». Un’umanità sconfinata è passatada queste parti, dove tanti secoliaddietro transitò Paolo di Tarso,nel viaggio verso Roma. «E pro-prio a San Paolo abbiamo dedica-to l’altare del naufrago – prosegueil parroco di Portopalo – in peren-ne ricordo di quanti sono mortiattraversando il Mediterraneo». Francesco Campisi è uno dei vo-lontari più attivi. Riesce a conci-liare il duro lavoro di agricoltore

con quello di volontario del repar-to operativo di Protezione Civile.«Sappiamo che a qualsiasi ora,quando si registra uno sbarco, pos-siamo essere contattati per presta-re il primo soccorso ai migrantiche sbarcano al porto. A Portopa-lo c’è un sistema di accoglienzaimmediata oltremodo collaudato,grazie all’apporto di tanti che, intotale gratuità e rimettendocispesso anche la giornata lavorati-va, si rendono disponibili in que-sto servizio. Ed alla fine siamo noiad uscirne con un senso di arric-chimento interiore, spirituale. A-ver aiutato questa gente, che ap-

proda spesso esausta dopo ore tra-scorse su una piccola barca in ba-lia del mare, è per noi una missio-ne». I naufraghi provengono daSenegal, Costa d’Avorio, Somalia,Algeria, Eritrea, Etiopia, Sudan eCiad. Tante le storie raccolte in questianni. Quella di Mahmoud, gioca-tore della nazionale under 18 del-l’Eritrea, fuggito dal suo Paese alcompimento della maggiore età,per evitare una chiamata alle ar-mi che avrebbe significato diversianni da soldato in una zona diguerra. Al suo arrivo al portostringeva un piccolo album foto-

grafico: i suoi ricordi di gio-vane calciatore impegnatocon la nazionale del suo Pae-se in un torneo in Nord Eu-ropa. Un sorriso illuminantee tanta, tanta speranza di ri-manere in Italia, apprenderela lingua, studiare e mante-nersi con un lavoro. Efrem,invece, è un ventisettennedi Asmara. Giunto a Porto-palo, viene condotto al cen-tro “Serraino-Vulpitta” di

Trapani. Ottenuto lo status di ri-fugiato, decide di tornare a Porto-palo. «Qui sono stato subito ac-colto come un fratello, mi sonosentito a casa mia. Ecco perchého deciso di fare ritorno qui». Peralcuni mesi ha lavorato come fa-legname e ad ogni sbarco indossala divisa da volontario, pronto asoccorrere altri migranti. Oggi vive in Emilia Romagna, do-ve ha raggiunto alcuni parenti edamici. «Non dimenticherò mai lagente di Portopalo che mi ha ac-colto ed aiutato spontanea-mente», ci dice prima di la-

Page 34: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

DOSSIER

sciare la Sicilia. «Quai migranti sono ditransito – affermaCorrado Burgaretta,della Misericordia – ma quandosbarcano facciamo di tutto per far-li sentire a loro agio». Carlo Can-diano è un medico in servizio alpronto soccorso dell’ospedale diSiracusa. Vive a Portopalo, dovesvolge attività di volontario da di-versi anni. «Sono tanti i momentiche ricordo di questo lungo perio-do in prima linea nell’accoglienzaagli immigrati – afferma Candiano– ben sapendo che spesso per loroil primo impatto con l’Italia èquello che trovano qui da noi». Latraversata in mare è solo l’ultimotratto di un’odissea, spesso tragica,che comprende il passaggio dal de-serto africano e la detenzione neicampi libici, dove crudeltà e disu-manità sono la regola. Quindi,l’organizzazione che traffica inclandestini, lucrando affari d’orocon la complicità delle autorità li-biche, mette a disposizione un ca-torcio di imbarcazione e via versol’Italia: Lampedusa, Pantelleria,Capo Passero o Pozzallo le mete. Seme, una ragazza sempre sorri-dente, è riuscita a raggiungere laSicilia l’anno scorso. Ospitata alcentro per rifugiati e richiedentiasilo, allestito dal Comune diPortopalo in collaborazione con ilMinistero degli Interni, ha datoalla luce un bambino che ha chia-mato Misdan che in lingua etiopesignifica “fortunato”. Grazie allaCaritas parrocchiale, Seme ha a-vuto sostegno economico e tuttol’occorrente per i primi mesi di vi-ta del bambino. Alla sua partenzaper Firenze, dove ha raggiunto al-

cuni suoi familiari, una classe del-la scuola elementare portopaleseha deciso di adottarla, garantendouna donazione mensile per il so-stegno al suo bambino. Come haaffermato Mons. Giuseppe Ma-landrino, già Vescovo della dioce-si di Noto, «l’amore è la via con-creta per l’integrazione, l’attenzio-ne alla persona in sé e alla suastoria, il rispetto per i suoi sogni ele sue attese. Non tralasciando lanecessità del dialogo inteso noncome esercizio della parola ma vo-lontà di confronto e comprensio-ne profonda dell’altro, per costrui-re la nuova civiltà dell’amore in-dicata negli anni scorsi da Gio-vanni Paolo II».

A destra donne somale con bambini nel campo di accoglienzaallestito a Portopalo.

Qui sottoil sindaco di Portopalo, Fernando Cammisuli.

A pag. 33 in basso Portopalo:donna curda con la sua bambina.

Fernando Cammisuli, medico on-cologo e docente all’Università diCatania, è sindaco del comuneportopalese dal 1999. Ha dato unaspinta decisiva per organizzare ivolontari del gruppo di ProtezioneCivile, costituitosi nel 2000. L’an-no scorso, attraverso le colonnedel quotidiano cattolico Avvenire,ha lanciato la proposta di costrui-re a Portopalo di Capo Passero uncentro per l’accoglienza immedia-ta, chiamato sinteticamente Cai.«Non un Cpt – specifica il primocittadino – ma una struttura dovegarantire l’accoglienza immediata,con tutti i confort possibili, a que-sti nostri fratelli. Non è possibilein estate, con 40 gradi di tempera-

32POPOLI E MISSIONE • GENNAIO 2008

Page 35: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

DOSSIER

33 GENNAIO 2008 • POPOLI E MISSIONE

tura, vedere donne e bambini am-massati sulla banchina del porto,o in inverno, mentre piove, nonavere un tetto dove ripararli daltemporale. Abbiamo già avutocontatti con funzionari ministeria-li ai quali ho spiegato la carenzalogistica in questo punto, tra i piùsollecitati dagli arrivi di immigratidal Sud del mondo. E visto chepossiamo contare sulla disponibi-lità di tanti volontari, spingeremoquanto più possibile per giungereall’attivazione di questo centro».A Portopalo di Capo Passero, do-ve l’accoglienza è un dovere senti-to da tanti, si ricorda spesso unafrase di H.G. Wells: «La nostranazionalità è l’umanità». ◆

Nella piazzetta adia-cente a Santa Mariain Trastevere si ergel’imponente Palazzo

di San Callisto, sede del Pontifi-cio Consiglio della Pastorale deimigranti e degli itineranti, istitui-to nel 1988. Mons. AgostinoMarchetto risponde con passionealle nostre domande: in ogni pa-rola si percepisce il servizio di unuomo che ha veramente a cuore ilproblema di milioni di personenel mondo.

Chi sono i migranti e gli itine-ranti?«Sono l’umanità in movimentolegata all’economia internazionalee alla mobilità interna; i rifugiati,i richiedenti asilo, i profughi e gliapolidi. In questa categoria si in-clude il fenomeno in continua e-spansione degli studenti stranieri:due milioni, di cui 500.000solo negli Stati Uniti. In cre-

INTERVISTA A MONS.AGOSTINO MARCHETTO,

SEGRETARIO

DEL PONTIFICIO CONSIGLIO

DELLA PASTORALE

PER I MIGRANTI

E GLI ITINERANTI

MIGRANTI,LA SFIDA

MONDIALE

di CHIARA ANGUISSOLA

Bisogna tener conto dei flussi migratori,dice l’Arcivescovo,

e dare risposte ecclesiali«ai nuovi bisogni pastorali

di milioni di persone per condurle

a trasformare l’esperienza migratoria

in occasione non solo di crescita nella vita cristiana ma anche

di nuova evangelizzazionee di missione».

Page 36: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

34POPOLI E MISSIONE • GENNAIO 2008

scita, e sempre di nostra compe-tenza, anche la tragedia dei sog-getti-oggetti legati al traffico degliesseri umani. Nomadi, zingari, lunaparchisti,gente del circo, turisti, turismo re-ligioso, pellegrinaggi, apostolatonegli aeroporti, rientrano tutti nelgruppo degli itineranti, così comei circa trenta milioni di pescatorinel mondo, i croceristi, i regatantie tutto ciò che è sotto l’apostolatolegato all’acqua (mare, laghi, fiu-mi ecc.)».

Quali indicazioni dà il PontificioConsiglio alle Chiese locali?«La Chiesa pone attenzione a tut-ti i problemi dell’uomo in movi-mento. La mobilità è un segno deitempi. E questo Pontificio Consi-glio è un think tank per tutte leConferenze episcopali. Le sue in-dicazioni sono utili come lineeguida per trovare una giusta appli-cazione sul territorio e vengonointegrate dall’apporto capace esincero dei consigli dei Vescovi

locali, dalle proposte espresse daisingoli Governi. Il rispetto dei di-ritti umani è alla base del compitoecclesiale anche per chi si trovain situazioni irregolari, ma nonnecessariamente è un criminale.Questo è il tema che ho sviluppa-to recentemente a Bruxelles alForum Mondiale su Migrazioni eSviluppo: solo tre anni fa questoargomento era impensabile. Fi-nalmente tale assioma è ricono-sciuto dagli Stati ed è entrato afar parte della visione internazio-nale. Le migrazioni non sono at-tentati alla sicurezza ma una chan-ce, per imparare a convivere e adessere solidali con ipiù poveri. Il rispet-to della religiositàpopolare dei mi-granti è fonte di ric-chezza e di fede conaspetti che possonoessere purificati. Lanecessità di un dia-logo tra la Chiesalocale di accoglienzae quella di partenzadiventa indispensa-bile per rispettare non solo la cul-tura e la dimensione religiosa deimigranti».

Che ruolo hanno l’ecumenismoe il dialogo interreligioso in que-sta problematica generale?«I migranti di altre Chiese o co-munità ecclesiali ci pongono iproblemi dell’ecumenismo inconcreto: cosa fare, come fare, co-me aiutarli a seguire la propria co-scienza, compresa quella ecclesia-le? Per la prima volta in un docu-mento della Santa Sede (Erga mi-grantes caritas Christi) c’è una defi-

nizione delle varie tipologie deimigranti, facendo distinzioni,dando suggerimenti, ponendo inchiaro il principio di reciprocità».

Come viene considerata la Chie-sa cattolica nei Paesi islamici?«Nei Paesi a maggioranza islamicala Chiesa cattolica viene ascoltataquando parla sia del rispetto deidiritti umani, sia della dignità diogni uomo ad avere liberamentela propria dimensione religiosa.Un tema ancora molto difficile!Ricordo le mie esperienze nelmondo arabo e africano, Algeria,Tunisia, Libia e Marocco, Tanza-

A destra Portopalo: volontari e migranti nell’edificio scolastico adibito temporaneamente a centro di accoglienza.

In alto a sinistradonna eritrea con il suo bimbodi pochi mesi.

A pag. 35 in altodue volontari e un medico coccolano il bimbo eritreo sbarcato a Portopalo.

Page 37: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

35 GENNAIO 2008 • POPOLI E MISSIONE

nia, Paesi a prevalenza islamica.Sappiamo quali e quante siano ledifficoltà concrete sul piano deidiritti umani: libertà religiosa, li-bertà di culto, di coscienza. Il no-do problematico più grande èquello del diritto alla libertà reli-giosa che prevede anche il dirittodi cambiare religione. Allo statoattuale la Chiesa, quindi, ha uncompito di advocacy, cioè di avvo-cato dei diritti umani e della li-bertà religiosa anche per i migran-ti, presentando denuncia alle i-stanze e alle Autorità competentiquando sia palese la violazione deidiritti fondamentali». ◆

«Da due annil’Unione Eu-ropea ha de-ciso di seguire

un approccio strategico alle politi-che migratorie» afferma FrancoFrattini, Commissario europeo perla Giustizia, la Libertà e la Sicu-rezza e Vicepresidente nella Com-missione Barroso dal novembre2004. «Da tre anni abbiamo adot-

tato quello che chia-miamo l’approccio glo-bale alla strategia mi-gratoria, che contienetre grandi capitoli: im-migrazione illegale, im-migrazione legale-eco-nomica e integrazione.Nel primo, le linee ge-nerali sono quelle dirafforzare la coopera-zione per il pattuglia-

mento delle aree a rischio: lefrontiere esterne, il Mediterraneo,l’Oceano Atlantico per quanto ri-guarda le isole Canarie e ilMar Nero. In questi territori

L’OPINIONE DELL’ON.FRANCO FRATTINI,

VICEPRESIDENTE

DELL’UNIONE EUROPEA

LA POLITICA COMUNITARIA

SULLE MIGRAZIONI

VERSO UNAPPROCCIO

GLOBALE

Page 38: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

DOSSIER

36POPOLI E MISSIONE • GENNAIO 2008

l’Agenzia Europea ha iniziato afunzionare subito con evidenti ri-sultati. I dati del 2007 evidenzia-no una notevole riduzione degliafflussi clandestini rispetto all’an-no precedente, 40% in meno peril Mediterraneo centrale e 65%per l’Oceano Atlantico. E questoè il risultato di una politica di de-terrenza.Riguardo l’immigrazione legale-e-conomica, il secondo grande capi-tolo, ho presentato delle propostetra cui quella di favorire l’afflussodi immigrati altamente qualificatimolto richiesti in numerosi Paesieuropei e per i quali prevediamodelle procedure di ammissione fa-cilitate con la possibilità di ritor-

no in patriadopo uncerto perio-do di anni,garantendoun’assisten-za da rein-vestire nelPaese di ori-gine.

Si sta anche procedendo con unaproposta di legge che unificherà ilpermesso di residenza con il per-messo di lavoro. In pratica saràchiaro che non ci potrà essere unpermesso per risiedere in Europasenza avere un lavoro. Da questoprovvedimento sono esclusi i rifu-giati e i ricongiungimenti familia-ri. È al vaglio un’altra propostache riguarda norme più severe alivello europeo contro il lavoronero degli immigrati. Gli immi-grati devono rispettare le leggi delPaese che li ospita e gli imprendi-tori che sfruttano il lavoro nerodegli immigrati devono essere pu-

niti severamente. È chiaro chedebba cessare lo sfruttamento del-l’immigrazione clandestina. Il terzo grande capitolo dell’immi-grazione è l’integrazione. La miaproposta di istituire un fondo eu-ropeo per aiutare le politiche na-zionali di integrazione è stata rea-lizzata. Ma i temi su cui si giocal’integrazione sono: l’educazione,la conoscenza della lingua, il la-voro e l’accesso ai servizi sociali.Tutto quello che permette a colo-ro che rispettano le leggi la possi-bilità di inserirsi e di vivere paci-ficamente nel tessuto economicosociale.

Per fare questo è chiaro che ilprocesso di integrazione si basa sulrispetto dei nostri valori. Quindinoi saremo molto attenti al ri-spetto delle differenze culturali ereligiose, purché non vadano atoccare i principi fondamentalidell’identità europea, che rappre-sentano una specie di linea rossanon superabile. Per fare tutto questo c’è bisognodi una collaborazione coi Paesid’origine e i Paesi di transito. Nelsegno di nuove alleanze che mi-gliorino i rapporti e la convivenzatra i popoli».

C.A.

A destra i primi soccorsi dopo l’approdo a Portopalo.«I temi su cui si gioca l’integrazione – secondol’On. Franco Frattini –sono: l’educazione, la conoscenza della lingua,il lavoro e l’accesso ai servizi sociali...».

Page 39: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

sponsabilità di fronte a quanto dimale accade nel mondo; quelloche interessa è il proprio piccolospazio personale. Le tragiche con-dizioni in cui vivono gli altri su-scitano, nel miglior dei casi,provvisorie attenzioni.È quanto accade anche nei con-fronti del continente africano.La preghiera a cui siamo invitatiin questo mese, se autentica,chiede di nonsentirsi estraneia quanto accadeall’interno dellacomunità uma-na di quel con-tinente, ma diimpegnarci concretamente, perquanto è possibile, a vivere quellacomune fratellanza che, nel dise-gno di Dio unisce tutti gli esseriumani in una sola famiglia. È questo il senso della testimo-nianza di cui parla il Signore Ge-sù; è questa la caratteristica chedeve segnare la vita di quanti vo-gliono essere discepoli del Figliodi Dio fatto uomo, poiché «…l’a-more per il prossimo è una stradaper incontrare anche Dio e… ilchiudere gli occhi di fronte alprossimo rende ciechi anche difronte a Dio» (Deus charitas est n.16). ❏

AFRICA:UN NUOVO SINODO

INTENZIONE MISSIONARIAMISSIONE, CHIESA, SOCIETÀ

di FRANCESCO CERIOTTI

37 GENNAIO 2008 • POPOLI E MISSIONE

GENNAIO.

Perché la Chiesa in Africa,

che si prepara a celebrare

la sua seconda Assemblea

speciale del Sinodo

dei Vescovi,

continui ad essere

segno e strumento

di riconciliazione

e di giustizia

in un continente ancora

segnato da guerre,

sfruttamento e povertà.

L’intenzione di questomese invita a rivolgeredi nuovo la nostra at-tenzione alla Chiesa

che è nel continente africano. Èimportante sottolineare che l’in-vito evidenzia la particolare situa-zione in cui si trova comunità dicredenti per la quale siamo invi-tati a pregare. La Chiesa che è in Africa, annotal’intenzione, deve continuare asvolgere la propria missione «inun contesto ancora segnato daguerre, sfruttamento e povertà».E che tale sia la situazione dell’A-frica è sotto gli occhi di tutti an-che se non sempre in modo ade-guato.Facendo riferimento alla situazio-ne di sfruttamento e di povertà incui si trova quel continente eche, sappiamo tutti, è il vero mo-tivo delle guerre che insanguina-no quella terra, l’intenzione diquesto mese sollecita una pre-ghiera che sia anche stimolo afare una sorta di esame di co-scienza. Nella società in cui viviamo sitende a ritenersi immuni da re-

Nella fotoun crocifissoafricano.

Page 40: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

FOGLIOD’USCITA

AI MISSIONARISTRANIERI

ERITREAERITREA

di GHEBREMARIAM FITIWI

MISSIONE, CHIESA, SOCIETÀ

38POPOLI E MISSIONE • GENNAIO 2008

Da oltre un anno la Chiesa cattolica è incorsa in problemi in merito al rinnovo dei permessi di soggiorno

di alcuni missionari. Dal 2005 una legge impedisce agli stranieri di rimanere nel Paese per oltre due anni.

Page 41: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

Erano ancora provati peril viaggio e le pressionidegli ultimi giorni,quando sabato 17 no-

vembre si sono presentati per in-contrare i giornalisti otto dei 14missionari che hanno ricevuto ildefinitivo “foglio di via” dal Go-verno di Asmara. A Roma, pres-so la casa generalizia dei Combo-niani, gli espulsi hanno volutosoprattutto raccontare le soffe-renze di un popolo allo stremo.«I negozi sono vuoti e sem-pre più a fatica si trovano ge-

Erano ancora provati peril viaggio e le pressionidegli ultimi giorni,quando sabato 17 no-

vembre si sono presentati per in-contrare i giornalisti otto dei 14missionari che hanno ricevuto ildefinitivo “foglio di via” dal Go-verno di Asmara. A Roma, pres-so la casa generalizia dei Combo-niani, gli espulsi hanno volutosoprattutto raccontare le soffe-renze di un popolo allo stremo.«I negozi sono vuoti e sem-pre più a fatica si trovano ge-

CHE COSA C’ÈDIETRO?CHE COSA C’ÈDIETRO?

MISSIONE, CHIESA, SOCIETÀ

39 GENNAIO 2008 • POPOLI E MISSIONE

Le autorità ecclesiastiche hanno cercato di spiegare che la Chiesa cattolica e i missionari non vanno equiparati a una Ong, e che la loro è una diversa modalitàdi presenza. Ma nulla è servito a cambiare le cose.

Page 42: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

neri di prima necessità. Solo pre-sentando una tessera governativasi ottengono cinque pagnotte chedevono bastare per tre giorni acinque persone», hanno racconta-to i missionari. Chi ha a cuore il destino dell’Eri-trea e l’intera comunità interna-zionale deve capire che queste e-spulsioni sono solo uno degli ele-menti che confermano la profon-da crisi in cui versa il Paese. Inrealtà, fin dalla sua formazionedopo la proclamazione dell’indi-pendenza (1991), il Governo di I-sayas Afworki instaurò un climadi intolleranza verso la religione e

le diverse istituzioni religiose, conil malcelato intento di porlo sottograduale e totale controllo. Nel1995 il Governo emanò un decre-to in base al quale nessuna istitu-zione religiosa poteva possedereproprietà o gestire servizi socialiquali educazione, sanità o attivitàcaritative. Questo provocò la rea-zione dei Vescovi cattolici che in-viarono, fatto inconsueto, unalettera molto dura ai governanti.La lettera non ricevette conside-razione o risposta alcuna. Nel 2002 il Sinodo della Chiesaortodossa elesse come nuovo Pa-triarca abuna Antonios, non sen-

40POPOLI E MISSIONE • GENNAIO 2008

MISSIONE, CHIESA, SOCIETÀI missionari espulsi:Padre Javier Alvarado e Padre Juan Martin Rodriguez (Comboniani messicani),Padre Bonifacio Apaap (Comboniano filippino),Suor Gladys Primero Palacio(Comboniana colombiana),Fratel Marco Manca e Fratel Fiorenzo (Pavoniani italiani),Suor Vilma Cortinova (Orsolina italiana),Suor Virginia Jamele (delle Maestre Pie Filippini,italiana).

Page 43: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

za le pressioni e la stretta sorve-glianza governativa. Inaspettata-mente, abuna Antonios sorpresetutti per la propria integrità e unalinea che si contrapponeva aqualsiasi interferenza dello Statonegli affari della Chiesa. Il Pa-triarca venne illegalmente depo-sto due anni dopo e si trova tut-tora agli arresti domiciliari conproibizione di qualsiasi visita.Nessuna sorpresa che abuna Dio-scoro, che lo ha sostituito, sia ri-tenuto soltanto un fantoccio,tanto che molti fedeli eritrei or-todossi all’estero hanno rifiutatodi riconoscerne l’autorità. Perfinoil Pope Shenuda dell’Egitto, Pa-triarca della Chiesa madre di A-lessandria, che di regola confer-mava i Patriarchi delle cinqueChiese sorelle non-calcedoniane,rifiutò di riconoscere l’abunaDioscoro. Dal 2001 venne velo-cizzato il processo di chiusura del-la stampa indipendente, e anda-rono moltiplicandosi vessazioni eimprigionamenti di membri di

gruppi e sette protestanti. Le uni-che religioni riconosciute dal go-verno erano infatti le Chiese or-todossa, cattolica e anglicananonché l’Islam. Le reiterate con-danne e prese di posizione dellacomunità internazionale nei con-fronti del regime non hanno im-pedito ai governanti di Asmara diprocedere nella loro politica direpressione religiosa, fatta ecce-zione per i musulmani.

PERCHÉ I CATTOLICI?La Chiesa cattolica oggi dà fasti-dio al governo per la propriastruttura e disciplina centralizzatae per avere una leadership localiz-zata fuori dai confini dell’Eritrea.Da un lato, il regime non si puòpermettere di manipolare a pro-prio piacimento i fedeli cattolici,dall’altro la presenza di un appara-to non controllabile favorisce lacomunicazione capace di sma-scherare la politica governativa sutemi quali la violazione dei dirittiumani e la libertà di stampa, di o-

pinione, di mo-vimento, di re-ligione ecc. IlGoverno, indefinitiva, in-tende creare una Chiesa cattolica“nazionale” di stile cinese, con di-ritto di nomina dei Vescovi e didecidere su questioni basilari dinatura ecclesiale come può farecon le altre Chiese. Ad esempioattualmente donazioni e offertedei fedeli ortodossi vengono rac-colti e depositati da personale go-vernativo. Molti, soprattutto gio-vani, che per questo motivo si ri-fiutano di versare le proprie offer-te nelle chiese. Le odierne relazio-ni tra Chiesa cattolica e Statodell’Eritrea vanno viste e inter-pretate all’interno dello scenariodescritto. L’allontanamento delpersonale missionario fa dunqueparte della strategia governativamirante a neutralizzare la Chiesacattolica. Il vero problema dell’Eritrea è ilmetodo autocratico con cui un

41 GENNAIO 2008 • POPOLI E MISSIONE

Qui sopra Roma: il gruppo dei missionari espulsi arriva a Fiumicino.

A pag. 38, 39 e 40veduta dell’area della missione di Delle, abitatadalla gente Cunama.

Page 44: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

solo uomo gestisce gli affari dellanazione. Parlamento, potere giu-diziario, costituzione sono del tut-to inesistenti. Si tratta di un mi-scuglio di ideologia maoista ed e-sercizio di potere dittatoriale au-tocratico. Tutte le risorse del Pae-se sono investite per mantenere alpotere un solo uomo: denaro, par-tito, servizi segreti, polizia ed eser-

cito, e ora perfino la religione. Sitratta di affermazioni pesanti, ep-pure è la verità. Sono ormai mol-ti, in prima fila tanti ex combat-tenti, gli eritrei a definire il pre-sente regime il peggiore nella sto-ria dell’Eritrea.

ISOLAMENTO MORTALESpesso giornalisti non troppo beninformati hanno elogiato il Go-verno per la sua politica di auto-sufficienza. Costoro non sannoche è stata proprio questa politicaesacerbata a provocare tra la gen-te miseria, schiavitù e condizionisubumane. Il regime non ha fatto

che distruggere ciò che nel Paesefunzionava e, peggio ancora, èriuscito ad isolare la nazione dal-l’intera comunità internazionalefacendo sprofondare il Paese nel-l’abisso della miseria e della dispe-razione. La popolazione paga ilprezzo più alto di questa situazio-ne. La scusa dell’autosufficienza èdiventata per il Governo il modomigliore di sbarazzarsi di testimo-ni inutili. Fino a quando il partitounico e i suoi apparati resterannoin potere, le condizioni di vitadella gente saranno l’ultima dellepreoccupazioni. Nulla da meravi-gliarsi, pertanto, se i generali che

permettono a Isayas di rimanereal potere si permettono di confi-scare case e curare i propri inte-ressi in piena libertà, mentre i le-gittimi proprietari si trovano lemani legate e nella disperazione.Questa è la triste realtà, mentred’altro canto non si è visto alcunsegno di effettiva autosufficienza.All’interno del partito è sorto datempo un forte malcontento, ca-ratterizzato anche da tentativi diassassinio e casi di uccisioni avve-nute in circostanze misteriose.Nessuna spiegazione è stata finoradata, né l’opinione pubblica si a-spetta alcun genere di dichiarazio-

MISSIONE, CHIESA, SOCIETÀ

42POPOLI E MISSIONE • GENNAIO 2008

Page 45: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

MISSIONE, CHIESA, SOCIETÀ

ne ufficiale a riguardo. Che sareb-be in ogni caso distorta e non cor-rispondente alla verità. C’è chi,anche all’interno del partito, ri-tiene queste siano le prime crepeche segnano l’inizio della fine delregime. Di certo la gente ha giàsofferto troppo, e il male in que-sto caso è inflitto non dal di fuorima da chi è stato per decine dianni sostenuto dalla popolazioneper la conquista dell’indipenden-za. La comunità internazionale,sembrano dire in conclusione imissionari espulsi, deve saperesenza mezzi termini quale è la si-tuazione reale dell’Eritrea, dove la

popolazione ha energie incredibilidi pazienza e sopportazione, mavive ormai solo con la speranza eil desiderio di un cambiamentoche apra le porte a un futuro mi-gliore. Tutti gli espulsi hanno infi-ne parole di lode nei confrontidella Chiesa locale. «Oggi i cin-que Vescovi sono più uniti chemai e decisi a continuare la lorolotta per la libertà della chiesa. Isacerdoti e i religiosi locali cihanno promesso che si prende-ranno cura delle missioni che ab-biamo dovuto lasciare», dicono imissionari, «e siamo certi chemanterranno la promessa». ❏

A fianco Gash Barka (Eritrea):cippo funerario a ricordo di PadreL. Lizalde, morto di malaria.Il Padre è sepolto ad Asmara.

Qui sotto fedeli Cunamadella Missione di Fode.

A pag. 42 Suor Lettedawit,una delle prime Suore missionarieComboniane eritree.

Page 46: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

S. TERESA DI LISIEUXMISSIONE, CHIESA, SOCIETÀ

8.000 CHILOMETRICON UNA SANTA

44POPOLI E MISSIONE • DICEMBRE 2007

Page 47: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

oltre dieci anni di Santa Teresadel Bambino Gesù e del VoltoSanto. Più comunemente notacome Teresina di Lisieux. È dal1996, infatti che Padre Antonioscarrozza Teresina nei suoi nume-rosi viaggi in Italia, prima tra-sportandola su una Fiat Ulisse,dal 2003, invece, su una Multi-pla. Detto così non c’è nulla distrano, una macchina vale l’altra.Ma per capire sino in fondo dicosa stiamo parlando, non si puòfare a meno di spiegare un po’meglio. L’automobile con cui sono tra-sportate le reliquie della santa èstata predisposta per l’occasione,seguendo una teologia tutta lega-ta ai suoi scritti. Fiancate, cofanoe portellone, infatti sono stateappositamente addobbate con leimmagini più significative della

sua breve vita. Se sul lato destrocampeggia una scritta «Voglio es-sere l’amore», sul lato sinistroun’immagine di Teresa nel Car-melo di Lisieux sovrasta la fraseche più di ogni altra chiarisce lasua vocazione missionaria: «Vor-rei percorrere la terra». E in effetti Teresa, che da viva hafatto un solo viaggio, prima dipassare tutto il resto dei suoi gior-ni dentro il Carmelo di Lisieux,oggi risulta essere una delle santepiù amate al mondo, grazie ancheal fatto che le sue reliquie hannofatto più volte il giro della terra.«Vorrei essere missionaria nonsoltanto per qualche anno, mavorrei esserlo stata fin dalla crea-zione del mondo, ed esserlo finoalla consumazione dei secoli. Mavorrei soprattutto, amato mioSalvatore, vorrei versare il miosangue per te, fino all’ultima goc-cia...». Queste le sue parole ine-quivocabili ne La storia di un’ani-ma. Alla fine, in un modo o nel-l’altro, c’è riuscita a percorrere ilmondo. Le reliquie sono state dal1994 ad oggi in ben 55 Paesi.Dall’Australia all’Alaska, dallaRussia alle isole più remote dellaPolinesia, passando per la l’Iraqdi Saddam. Ha viaggiato in aereo,per terra e per mare. Come i mis-sionari di lungo corso. Ma perchéquesto viaggio in Italia? Non tut-ti forse sanno che l’anno appenatrascorso è stato particolarmentesignificativo per i devoti dellasanta della piccola via. Non solo,infatti, sono passati 120 anni dalviaggio che fece a Roma, ma nesono trascorsi anche 110 dallasua morte, 80 dalla sua pro-clamazione a Patrona delle

L’abito nero e i sandaliai piedi. Il rosario checiondola dalla cinturae un sorriso sempre

stampato in faccia. Questo è Pa-dre Antonio Sangalli, Carmelita-no scalzo, responsabile del Cen-tro Carmelitano Nazionale Voca-zioni di Montechiaro di Vico E-quense in provincia di Napoli,ma molto più autista personale da

45 GENNAIO 2008 • POPOLI E MISSIONE

di GIANLUIGI DE PALO

La storia di Padre Antonio, Carmelitanoscalzo che da anni fa da autista alle reliquie di una dellesante più amate al mondo:Teresa di Lisieux.Nel decennale della sua proclamazione a Dottore della Chiesa,Teresina, Patrona delle missioni, torna in Italia a bordo di unaMultipla preparataper l’occasione.

Nelle foto in altoil lato sinistro e il retro della Multiplautilizzata per portare l’urnacon le reliquie della Patrona delle missioni.Le fiancate, il cofano e il portellone dell’auto sono decorati con immagini significative della breve vita della Santa.

A pag. 44Roma: le reliquie di Teresina in visita all’Ospedale pediatrico del Bambino Gesù.

MISSIONE, CHIESA, SOCIETÀ

Page 48: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

A10 anni dalla proclamazione di Santa Teresadel Bambino Gesù a Dottore della Chiesa,l’urna contenente i suoi resti mortali è tornata

a Roma nel mese di novembre. Il viaggio, organizzatodal Pèlerinage di Lisieux e dal Centro Nazionale Car-melitano Vocazioni di Vico Equense, ha voluto festeg-giare i quattro anniversari che si sono celebrati nel2007. Non solo, infatti, sono passati 120 anni dalviaggio che Teresa fece a Roma per chiedere a PapaLeone XIII il permesso di entrare al Carmelo a soliquindici anni, ma ne sono trascorsi anche 110 dallamorte della piccola di Lisieux, avvenuta il 30 settembre1897. E se 80 anni fa Pio XI la proclamava Patronadelle Missioni alla pari del Gesuita San Francesco Save-rio, lo scorso 19 ottobre si è festeggiato il decimo anni-versario della sua proclamazione a Dottore della Chie-sa, voluta fortemente da Giovanni Paolo II. Questopellegrinaggio romano è stato caratterizzato da un pro-gramma prettamente “missionario”.

Missioni e, appena 10 da quandoGiovanni Paolo II l’ha proclama-ta Dottore della Chiesa. Quattroricorrenze da festeggiare incon-trando centinaia di migliaia dipersone in tutta Italia. Missionaria anche da morta:«Chi conosce Teresa – spiega Pa-dre Antonio –sa bene quantosia capace difar innamoraredi sé anche ipiù scettici. Lagente quandoportiamo vial’urna piangecome quandose ne va unapersona cara.Non sono leossa che vanno via, va via Teresa.Lei mostra che è possibile all’uo-mo vivere l’amicizia con Gesù.Ha un modo originale e disar-mante per metterti davanti a Ge-sù, è capace di sedurti con le pic-cole cose. I 24 anni di Teresa so-no come 100 anni di una personanormale». Basta fermarsi in silenzio davantialla sua urna per un quarto d’oraper vedere di cosa sia capace.Chiesa del Gesù, Roma. Unamattina di inverno. Uomini, don-

46POPOLI E MISSIONE • GENNAIO 2008

In questa paginala fiancata destra e il muso della Multiplacon l’urna delle reliquie di S. Teresina.

A pag. 47 in altoun’infermiera in preghieradavanti all’urna delle reliquie.

A pag. 47 in bassoRoma: l’urna di Teresina sulla celebre scalinata di Trinità dei Monti, in mezzo ai turisti.

Page 49: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

RUSSICUMLa prima sosta romana è stata al Pontificio CollegioRussicum che Pio XI volle per l’evangelizzazione dellaRussia, sotto la protezione di Teresa. A conclusionedel 90esimo anniversario della fondazione dell’Istitutoorientale e della Congregazione per le Chiese Orienta-li, i partecipanti al congresso si sono recati a venerarel’urna di Teresa. La sosta è culminata con la celebra-zione della Santa Messa presieduta da S.E. CardinalLeonardo Sandri, Prefetto per la Congregazioni delleChiese Orientali.

TRINITÀ DEI MONTI E PROPAGANDA FIDELa sosta a Trinità dei Monti è stata l’occasione per unamissione fra i frequentatori della scalinata di Trinità deiMonti. L’urna, successivamente, è stata portata perun momento di preghiera al monumento mariano diPiazza di Spagna di fronte a Propaganda Fide.

CHIESA DEL GESÙQui le reliquie di Teresa si sono unite simbolicamentecon quelle di San Francesco Saverio, entrambi compa-troni delle Missioni. Uno di fronte all’altra. Chi va echi resta, due facce di una stessa moneta, due animeche servono Cristo con lo stesso amore, ma con moda-lità differenti. Il corpo dell’infaticabile Francesco chearrivò sino in Estremo Oriente e quello di Teresa pia-gato dalle piccole faccende quotidiane nel Carmelo.

SAN PIETROIl culmine celebrativo del soggiorno romano di Teresa èstato il 14 novembre quando il più giovane Dottoredella Chiesa è ritornato in Piazza San Pietro per l’U-

dienza generale. In questa occasione Benedetto XVI havoluto che la teca contenente i resti mortali di Teresavenisse poi portata nella cappellina privata per un mo-mento di preghiera.

PONTIFICIA UNIVERSITÀ URBANIANATeresa si è fermata per una mezza giornata all’Univer-sità per commemorare la prima pietra del CollegioPontificio di Propaganda Fide, che Pio XI volle perso-nalmente fosse portata davanti all’edicola votiva dellasanta di Lisieux da poco proclamata Patrona delle Mis-sioni, per affidarle anche questo Collegio.

CARCERE “REGINA COELI”Non poteva mancare, nel suo soggiorno romano, unavisita ai detenuti, in ricordo del suo primo figlio Pranzi-ni, matricida che venne ghigliottinato e, grazie alle pre-ghiere della Carmelitana, in punto di morte baciò ilcrocifisso che gli veniva porto dal cappellano.

ne, bambini, anziani, suore e sa-cerdoti. Un pezzo di mondo da-vanti ad una teca in plexiglas. Siavvicinano anche due ragazze.Vestite alla moda. Non propria-mente due parrocchiane. «Miamadre mi ha fatto leggere La sto-ria di un’anima – spiega la più bas-sa – e ne sono rimasta affasci-nata. All’inizio l’ho trovato

Page 50: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

troppo sdolcinato, poi mi hascosso fin nel profondo. Ora sonovenuta a salutarla. Ho letto suinternet che sarebbe passata diqui e, come una vecchia amica,non mi sono lasciata sfuggirel’occasione». L’altra (non voglio-no dire i nomi) è commossa. Lelacrime a contatto col rimmelhanno combinato un pasticcio.Sorride: «Ho passato un periodomolto complicato. Sono qui perringraziare e per chiedere aiutoad una ragazza della mia età».

Teresa è così, missionaria in ognioccasione. Nel centro di Roma,come nei quaranta ordini femmi-nili che nel mondo portano i suonome. «Io me la sento dietro lespalle – confida Padre Antoniosorridendo –. È un po’ la mia om-bra. È impressionante vedere o-gni volta i religiosi o le religiosedelle congregazioni che si ferma-no a pregare davanti a lei. Teresaè missionaria perché forma i mis-sionari, trasmette l’anima allamissione. Tutti hanno un loro

santo fondatore, ma Teresa è di-versa dagli altri santi. È missiona-ria perché aiuta tutti, non fa di-stinzione di persone, siano essipreti, suore, prostitute o detenu-ti». ❏

Qui sopra P. AntonioSangalli con l’urna di S. Teresa di Lisieux.

A pag. 49Don Bernardo Antonini con i seminaristi di Mosca.

MISSIONE, CHIESA, SOCIETÀ

48POPOLI E MISSIONE • GENNAIO 2008

Page 51: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

Di Don Bernardo An-tonini, sacerdotetrent ino-veronese(nato nelle Valli Giu-

dicarie nel 1932, cresciuto nel ca-poluogo veneto, deceduto in Asianel 2002), che fondò il primo Se-minario cattolico a Mosca dopola perestroika di Gorbaciov, sistanno preparando le carte neces-sarie per la causa di beatificazio-ne, come ha annunciato nei mesiscorsi Athanasius Schneider, Ve-scovo ausiliare a Karaganda, inKazakhstan. Fu qui, in Asia cen-trale, che Don Antonini morì 5anni fa: una fine improvvisa perun sacerdote che negli anni No-vanta si “precipitò”, ai primi spi-ragli di libertà religiosa, nell’ex

Unione Sovietica per ravvivarecon il suo impeto apostolico lebraci sopite della fede cattolicanella terra di Lenin. Antonini, i-noltre, non nascondeva “sogni ci-nesi” per il suo futuro, ovvero ildesiderio di spingersi fino a Pe-chino per farsi annunciatore delVangelo.È stato l’ex Arcivescovo della ca-pitale russa, Mons. Tadeusz Kon-drusiewicz, a chiedere al Vescovo– oggi emerito – di Verona, PadreFlavio Roberto Carraro, di prepa-rare il dossier necessario per in-traprendere l’iter canonico in vi-sta dell’elevazione agli altari diDon Antonini: «La storia dellarinascita della Chiesa cattoli-ca in Russia è legata indisso-

RUSSIA RINASCELA FEDE

MINORANZE CRISTIANEMISSIONE, CHIESA, SOCIETÀ

di LORENZO FAZZINI

Buone notizie per la Chiesa cattolica in Russia dopo la nominadel nuovo Arcivescovo della capitale. Che, in ungiorno non tanto lontano,potrebbe annoverare un “suo” beato protettore dal Cielo,Don Bernardo Antonini,che ha contribuito con la sua missione a far rinascere la fededopo la persecuzione comunistadurata oltre 70 anni.

Page 52: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

lubilmente a questo grande prota-gonista. La Provvidenza divinaha dato la persona giusta al mo-mento giusto», ha scritto Kon-drusiewicz, oggi nuovo Arcive-scovo di Minsk, in Bielorussia.Un esempio di quanto don Anto-nini – che fu biblista, attivissimoeducatore, uomo di carità e sa-pienza, e anche giornalista ed e-

ditore – fud e c i s i v oper la “pri-m a v e r a ”ca t to l i caall ’ombradegli Ura-li, è dimo-

strato da un fatto: nel 1999 ven-nero ordinati i primi sacerdoticattolici russi dai tempi della Ri-voluzione d’ottobre del 1917, unacerimonia che Giovanni Paolo IIseguì in diretta televisiva. Queisacerdoti – Don Gennai Rabika-nukaev, Don Vladimir Tima-scenko e Don Serhiej Timasov –

uscivano, per così dire, “dalle ma-ni” di Don Antonini e ne eranola primizia del lucido lavoro pa-storale. Il quale aveva un impor-tante connotato ecumenico: DonBernardo si era sempre compia-ciuto del fatto di coinvolgere per-sonalità della Chiesa ortodossa inquella rinascita cattolica in Rus-sia che egli desiderava ardente-

mente ma che in nessun modoauspicava come “proselitismo”.Ad esempio, nel 1996 esprimegrande gioia – come si evince daisuoi appunti personali – quandopuò annunciare che il nuovo do-cente di Ecclesiologia Ortodossanel Seminario di San Pietroburgo(qui spostato dalla capitale Mo-sca) è l’Arcivescovo Michail, ex

50POPOLI E MISSIONE • GENNAIO 2008

MISSIONE, CHIESA, SOCIETÀ

Qui sopraMons. TadeuszKondrusiewicz, giàArcivescovo di Moscae neo Arcivescovo di Minsk, in Bielorussia.

Page 53: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

Rettore magnifico della Facoltàteologica ortodossa della medesi-ma città. Il profilo completo diquesto grande (e poco conosciu-to) annunciatore del Vangelo ècontenuto nel volume Apostolosenza frontiere. Don Bernardo An-tonini, di Beatrice Immediata, e-dito dalle Paoline.E nelle scorse settimane un altro

evento ha ancora di più legato laChiesa cattolica in Russia all’Ita-lia: Mons. Paolo Pezzi, sacerdoteitaliano originario di Piacenza, èstato nominato alla guida dell’ar-cidiocesi della Madre di Dio diMosca e a fine ottobre ha fatto ilsuo solenne ingresso nella Catte-drale di Maria Immacolata.Mons. Pezzi è membro della

51 GENNAIO 2008 • POPOLI E MISSIONE

Qui sotto Mosca, 27 ottobre 2007:la consacrazione episcopale di Mons. Paolo Pezzi. Erano presentiDon Massimo Camisasca, Superioredella Fraternità sacerdotale San CarloBorromeo, istituto di appartenenza di Mons. Pezzi, e Don Julian Carrón,Presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione.

A destra Mons. Paolo Pezzi, nuovo Arcivescovo di Mosca.

MISSIONE, CHIESA, SOCIETÀ

SEMPRE PIÙ FEDELI

La Chiesa cattolica in Rus-sia conta circa 600mila fe-deli, che però, secondo al-

cune stime, potrebbero essere ad-dirittura 1,5 milioni. Le parroc-chie registrate sono 230 e 30 levarie organizzazioni (soprattuttodi natura caritativa). Il 30% delleparrocchie non possiede però an-cora una propria chiesa, visto chegli edifici sacri furono nazionaliz-zati durante l’epoca sovietica e so-lo pochi sono stati restituiti alleChiese. I sacerdoti sono circa 300, di va-rie nazionalità, che portano il loroservizio pastorale in 6 diverse diocesi: oltre a quella della Madre di Diodi Mosca per il rito latino, ve ne è anche un’altra per i fedeli di rito bi-zantino; quindi, San Clemente a Satarov, San Giuseppe a Irkutsk, ladiocesi della Trasfigurazione a Novosibirsk e la prefettura di YuzhnoSakhalinks. E mentre si riorganizza a livello di strutture, la Chiesa cat-tolica nell’ex Urss “spinge” molto sul fronte liturgico e culturale, vistele ultime pubblicazioni editoriali che hanno messo in condizione i fedelirussi di formarsi e pregare con strumenti adeguati. Ad esempio, è di a-prile dello scorso anno l’uscita della versione locale del Compendio delcatechismo della Chiesa cattolica. Non solo: nel 2004 è stata data allestampe l’edizione integrale del Breviario in lingua russa.Nel frattempo cresce il numero dei russi che guarda con favore la Chie-sa cattolica nel proprio Paese: secondo una recente indagine della fon-dazione “Obshczestvennoe mnenie”, rilanciata da AsiaNews, il 30%dei russi considera positivamente la Chiesa cattolica. L.F.

Page 54: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

Fraternità sacerdotale San CarloBorromeo, istituto religioso fon-dato da Don Massimo Camisascasull’onda lunga del movimento diComunione e Liberazione: quelladi Don Pezzi è la prima nominaepiscopale di questa struttura ec-clesiale nata 22 anni fa.Durante la cerimonia del suo in-gresso Mons. Pezzi ha tracciato

una sorta di “manifesto” del pro-prio impegno pastorale che egliha voluto sottolineare essere in-centrato tutto sulla sequela diCristo: «Io per me desidero an-cora una volta ripetere che “nel-la semplicità del mio cuore ti of-fro tutto e Tu mi farai vedere ilTuo popolo crescere come a Tepiace, o Cristo”». Un saluto par-ticolare Mons. Pezzi l’ha volutodare «all’affetto della Chiesa or-

todossa: così a me piace guardarela presenza dei reverendissimi si-gnori Vsevolod Chaplin e Igor’Vyazhnov», due alti esponentidel patriarcato ortodosso russo.Un inizio di ministero, quellodel nuovo presule piacentino,che sembra indicare una nuovadirettrice nel dialogo sull’asseMosca-Roma. ❏

MISSIONE, CHIESA, SOCIETÀ

52POPOLI E MISSIONE • GENNAIO 2008

PREMIO GIORNALISTICO LUIGINA BARELLAUna penna per la missionePrima edizione

La Federazione stampa missionaria italiana (Fesmi)

indice un premio intitolato a Luigina Barella, giornalista di Mondo e Missionee collaboratrice della stampa missionaria.

Articoli ammessi. L’articolo (reportage, intervista, inchiesta)dovrà trattare il tema «missione», sviluppando uno di questi due filoni:• racconti e testimonianze missionarie, teologia, inculturazione del messaggio cristiano;• dalla parte delle vittime: donne, minoranze, operatori/operatrici di pace e di diritti umani, ecc.Saranno ammessi articoli di lunghezza compresa tra 12.000 e 15.000 battute (spazi inclusi), pubblicati su testate italiane nel periodo tra il 1° gennaio 2007 e il 31 dicembre 2007.

Date. Il termine per la consegna dei lavori è il 31 marzo 2008.La premiazione avrà luogo nel mese di ottobre 2008, con una cerimonia pubblica (data e luogo verranno comunicati in seguito).

Informazioni utili. Per partecipare al Premio Barella occorreinviare una sola copia dell’articolo (in forma cartacea e digitale) a:Segreteria Fesmi, c/o Emi (Editrice missionaria italiana)via di Corticella, 179/4 – 40128 Bologna e-mail: [email protected]; tel. 051/326027.All’articolo va allegata la ricevuta di un versamento di 25,00 euro,da effettuare sul ccp 11657400 intestato a: Coop. Servizio missionario - Bologna, specificando la causale «Premio Barella2008», oppure tramite bonifico bancario a Banca Etica - ABI 05018CAB 02400 CIN V - c/c 3749 (causale «Premio Barella 2008»).

Giuria. Gli articoli pervenuti saranno esaminati da una giuriache include giornalisti, missionari, direttori di riviste e docenti universitari.

Premio. Il vincitore avrà diritto a un viaggio nel Sud del mondo(turismo responsabile) e a una targa ricordo.

Qui sotto a sinistra la copertina del libro su Don Bernardo Antonini,edito dalle Paoline.

A pag. 53alcuni ragazzi del Campamento vacacional, nella Missione di Guarane(Venezuela).Il Campamentoè una sorta di oratorio estivo o comunque una proposta per aiutare i bambini e i giovani ad essere occupati in attività e giochi, dinamiche e sport, laboratori e canti in un ambiente protetto.

Page 55: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

mo interessando per trovargli un po-sto in una casa famiglia, dove possacrescere lontano da povertà e ab-bandono.Ultimamente il Progetto Alejan-dro vede l’arrivo di qualche novità.Abbiamo iscritto alcuni bambininuovi al posto di tre bimbi che nonvengono più: due di questi, fratelli-ni, non possono più partecipare per-ché la loro classe scolastica èstata soppressa. I bambini sono

CON I PICCOLINEL CUORE

POSTA DEI MISSIONARIMISSIONE, CHIESA, SOCIETÀ

a cura di CHIARA PELLICCI

53 GENNAIO 2008 • POPOLI E MISSIONE

Gran parte delle nostregiornate è dedicato alProgetto Alejandro, ilcui scopo è quello di as-

sicurare ai ragazzi un “dopo scuola”arricchito di attività ricreative e unpasto caldo. Prende il nome da unragazzino che ci ha raggiunto dopoche la polizia lo ha trovato per stra-da mentre chiedeva l’elemosina instato di disidratazione e – probabil-mente – anche drogato. Noi ci stia-

Nel mese in cui viene celebrata la Giornatadell’Infanzia Missionariadedichiamo la “posta dei missionari”alla testimonianza di una famiglia che operain Venezuela a servizio dei tanti bambini che affollano le strade.

Page 56: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

pre da soli, compresa la figlia di solitre anni. Con la maestra della scuo-la abbiamo deciso di riunirci periodi-camente affinché le attività seguanoun percorso condiviso; è anche unmodo per capire meglio le difficoltà ei progressi dei bambini, decidere ilmateriale di cui necessitano e orga-nizzare attività extra. Per esempio:Natale è l’occasione per realizzareuna piccola recita coinvolgendo an-che le famiglie. Sono piccole cose,ma ai bambini che non si muovonomai al di là della strada in cui vivo-no, sembrano grandi.All’interno del Progetto Alejandroè nato il Campamento vacacional.Una breve premessa: durante lelunghe vacanze natalizie dello scorsoanno vedevamo decine e decine digiovani in strada a bivaccare senzafare niente. Senza scuola e soli a ca-sa, con i genitori a lavorare, l’unicoposto di aggregazione era la strada.Passavano ore ed ore in giro senzafare nulla di buono.Ci siamo detti: se a-desso è così, figuria-moci quando la scuo-la chiuderà per le va-canze estive. Così ab-biamo iniziato a riflet-tere se non fosse il ca-so di organizzare una sorta di orato-rio estivo o comunque una propostache potesse aiutare i bambini e i gio-vani ad essere occupati in attività egiochi, dinamiche e sport, laboratorie canti in un ambiente protetto econ tutte le attenzioni. Ne abbiamoparlato in consiglio pastorale, la pro-posta è passata e ci siamo buttati inquest’avventura. Le difficoltà organizzative sono statetante, i tempi stretti ma i risultatieccezionali. Avevamo deciso, per

ovvi motivi logistici e dimezzi, di iscrivere non piùdi 40 ragazzi a turno. Neabbiamo iscritti 90 in tota-

le! Dalle 8 della mattina alle 4 delpomeriggio, con l’aiuto dei ragazzidel gruppo giovani che hanno fattoda educatori, è stato un trionfo dicanti, dinamiche, lavori di gruppo,laboratori manuali e d’inglese, sporte – ovviamente – preghiera e ap-profondimento della Sacra Scrittura.Un’esperienza arricchente, nata ecresciuta con la Provvidenza.

Eugenio e Elisabetta con le piccole Teresa e Sara

– Guarane (Venezuela)

stati ridistribuiti in altre classi, perònel turno del pomeriggio perché eral’unico dove c’erano dei posti (inquasi tutti i Paesi dell’America Lati-na, a causa della carenza di scuole,le lezioni sono organizzate su dueturni, uno di mattina e uno di po-meriggio). E così, con grande di-spiacere da parte nostra e loro (an-che perché erano davvero tra i bam-bini più bisognosi, soprattutto di unbuon pasto), hanno dovuto rinun-ciare a venire al recupero del pome-riggio. L’altro ragazzino “perso” in-vece è Miguel: purtroppo il fratellomaggiore è partito per andare a rac-cogliere caffè e lui ha pensato beneche, a 12 anni, era ora che si desseda fare per aiutare la famiglia, anzi-ché perdere tempo a studiare. Cosìha seguito il fratello. In compenso, Yonder, uno dei suoifratelli minori che già dall’annoscorso partecipa al nostro progetto,ha finalmente iniziato a frequentarela scuola. Gli abbiamo comprato u-no zainetto (di cui va molto fiero) ele altre cose necessarie e una signoradella comunità parrocchiale, suamadrina di Battesimo, lo ha fornitodi scarpe e divisa. Il primo giorno discuola, pulito, profumato e vestitocome un damerino, si è mescolatotra i compagni con grande orgoglio:era in assoluto il più bello! Fino adora continua con profitto e la mae-stra dice che si sta impegnando mol-to. Tra i nuovi bambini che abbiamo i-scritto al Progetto ci sono due fra-telli, Jenifer di dieci anni e Osgardodi otto, che dall’agosto scorso sonorimasti soli con il papà e con altri seifratelli, perché la mamma se n’è an-data con un altro uomo. Il padre la-vora tutto il giorno e loro sono sem-

MISSIONE, CHIESA, SOCIETÀ

54POPOLI E MISSIONE • GENNAIO 2008

A destraVenezuela:S. Antonio da Padovain processione per le strade di Guarane.

Page 57: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

NEL PAESE DELLE LIBERTÀ

Cari amici di Popoli e Missione,

sono un missionario Somasco e vivoa Houston, in Texas, da tre anni.Ho trascorso i miei anni di apostola-to negli Usa, prima nel New En-gland e adesso nell’estremo Sud, apoche miglia dal Messico. Quandosi sente parlare di Houston o Texas,si pensa ai cow boys, al cinema diJohn Wayne, al petrolio e alle im-mense praterie.Invece c’è qualcos’altro, di cui lagente è poco al corrente. Nella no-

stra metropoli ci sono due milioni dilatino-americani che ingrassano l’e-conomia dello Stato ma sono man-tenuti in situazioni di estremo disa-gio. La maggior parte di loro è senzadocumenti, senza assicurazione me-dica e con un salario da fame. Spes-so la polizia locale fa rastrellamentinelle fabbriche e rispedisce al Paesed’origine chi viene trovato senza do-cumenti. Presto, però, troverà ilmodo di tornare, ma ancora più di-sperato di prima.Recentemente c’è stato un tentativodi riforma immigratoria, finito nelnulla. Nel frattempo la maggiorparte dei latino-americani, per lo

meno quelli che vivono nel Sud, so-no condannati a vivere nella mise-ria, braccati dalle forze dell’ordine,mentre lavorano duramente e incre-mentano l’economia del Paese.Che strano che queste cose capitinosotto i nostri occhi anche nel Paesedella libertà e della democrazia.

Alberto ZanattaHouston (Usa)

55 GENNAIO 2008 • POPOLI E MISSIONE

MISSIONE, CHIESA, SOCIETÀ

Qui soprala costruzionedel murodi confine tra Stati Unitie Messico.

Page 58: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

Don Gianni Cesena,Direttore dell’UfficioDiocesano per la Pa-storale Missionaria e

delle PP.OO.MM per la diocesi diMilano, è stato nominato diretto-re Nazionale delle Pontificie O-pere Missionarie per l’Italia, suc-cedendo così a Mons. GiuseppePellegrini, neo Vicario Generaledella Diocesi di Verona. La nomi-na, giunta dalla Congregazioneper l’Evangelizzazione dei Popolia firma del Card. Ivan Dias, è da-tata 9 novembre 2007 e ha unadurata di 5 anni (2007-2012).Don Gianni, nato a Milano il pri-mo di ottobre del 1956, ha stu-diato nei Seminari milanesi, apartire dal Minore, ed è stato or-dinato presbitero il 14 ottobre del1980. Vicario parrocchiale a Ca-stellanza (in provincia di Varese),presso la parrocchia di San Ber-nardo dal 1980 al 1986, è divenu-to il segretario del Cardinale Car-lo Maria Martini dal 1986 al1992. Fino al 1998 è stato parro-co a Varese nella parrocchia di S.Agostino in Valle Olona, anno incui è stato nominato Direttoredell’Ufficio Diocesano per la Pa-storale Missionaria e delle Ponti-ficie Opere Missionarie per ladiocesi di Milano. Coordinatore

VITA DELLE PP.OO.MM.

56POPOLI E MISSIONE • GENNAIO 2008

BENVENUTOAL NUOVO DIRETTORE

LA NOMINA DI DON GIANNI CESENA

Page 59: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

della Commissione MissionariaRegionale della Lombardia dal2001, è membro della Presidenzadella Fondazione “Missio” dal2005. «Mi metto a disposizione di unservizio alla Chiesa tra i più sti-molanti perché la missione aiutala Chiesa ad entrare nel mondodi oggi». Queste le sue prime pa-

role. «La missione – continua – èla porta di accesso del Vangelo.So bene che le difficoltà non so-no poche anche perché in unmondo così complesso e globaliz-zato ogni giorno bisognerà inter-rogarsi su come il Vangelo deveessere tradotto per raggiungeretutti». In Italia le parrocchie e lecomunità ecclesiali vengono in-terpellate quotidianamente: «Lanostra è una missione a tuttocampo. Penso agli stranieri chevivono nel nostro Paese o all’a-teismo pratico, ma anche a fron-tiere importanti come la giustiziae la pace». Il neo Direttore Nazionale delle

Pontificie Opere Missionarie citiene a ringraziare tutti i missio-nari e le missionarie, sacerdoti,religiosi o laici che portano laChiesa italiana nel mondo. Conun ricordo particolare per i marti-ri degli ultimi anni: «Noi guar-diamo a loro per capire cosa sia lamissione». Nell’ultimo decennionon sono state poche le occasioni

di riflessione costruttiva. Il futuroè denso di sfide: «In questi annisono stati importanti i Convegninazionali di Bellaria e di Monte-silvano, che hanno portato allaribalta i temi dell’aprire il librodelle missioni e quello della co-munione e della corresponsabi-lità. In futuro bisognerà costruireuna rete dove tutti coloro che sioccupano della vita missionariadella nostra Chiesa, possano sen-tire valorizzata la loro storia e leloro opere, ma insieme si ricono-scano parte di un’opera unica cheappartiene allo Spirito sentendosiin comunione gli uni verso gli al-tri». G.D.P.

VITA DELLE PP.OO.MM.In basso a sinistraZambia: Don Gianni Cesenanella parrocchia di Siavonga, al termine di un incontro di catechesicon le donne.

In basso a destraMons. Giuseppe Pellegrini, qui in visita ai missionari italiani in Etiopia, lascia l’incarico di Direttorenazionale delle Pontificie Opere Missionarie essendo stato nominato Vicario generale della diocesi di Verona.

57 GENNAIO 2008 • POPOLI E MISSIONE

Page 60: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

“Ibambini aiutano ibambini”. Con questoslogan, nel lontano1843, Mons. Charles

de Forbin Janson, allora Vescovodi Nancy, dava inizio alla Pontifi-cia Opera dell’Infanzia Missiona-ria che, in occasione della festadell’Epifania, celebra la sua Gior-nata mondiale. In questa ricorren-za, i bambini di tutte le diocesi delmondo, oltre a inventare iniziati-ve per la sensibilizzazione e allaraccolta fondi, sono invitati a pre-sentare durante la Messa le offerte“racimolate” durante l’Avvento ele feste natalizie. Molteplici sonole iniziative messe in atto dai ra-gazzi missionari. In Germania, adesempio, vantano ormai una lungatradizione e un certo seguito gliSternsinger o Cantori della Stella.Da parecchi anni oltre mezzo mi-

di PIERO PIEROBON

SULLA ROTTADEI MAGI

PONTIFICIA OPERA INFANZIA MISSIONARIAVITA DELLE PP.OO.MM.

58POPOLI E MISSIONE • GENNAIO 2008

Quest’anno, in Italia, sono circa 5mila i ragazzi regolarmente muniti della tessera

di Seminatori di Stelle, inviati dalle loro comunità cristiane a bussare di porta

in porta per consegnare stelline adesive (con tanto di messaggio natalizio),

in cambio di qualche euro.

LA FESTA DEL 6 GENNAIO

Page 61: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

lione di bambini tedeschi raccol-gono donazioni attraverso l’esecu-zione di canti natalizi tradizionalinelle strade e nelle piazze. Maquesto genere di iniziative si stadiffondendo a macchia d’olio an-che in altre nazioni europee. In al-cune diocesi italiane i ragazzi vi-vono il loro impegno di solidarietàmissionaria come Seminatori diStelle. Soprattutto al Sud, i bam-bini, muniti della tessera di Semi-natori di Stelle e inviati dalla lorocomunità cristiana, bussano diporta in porta per consegnare stel-line adesive (con tanto di messag-gio natalizio), in cambio di qual-che euro. Altri, con l’aiuto dellemamme e dei catechisti, prepara-no un canto natalizio da portare,poi, vestiti da Magi, angeli o pa-stori, nelle case delle famiglie pre-senti sul territorio parrocchiale. Ein Italia, quest’anno, sono stati5mila i ragazzi ad aver ricevuto latessera di Seminatori di Stelle. Ma perché proprio il giorno del-l’Epifania? La lettura del Vangeloin questo giorno ci presenta le fi-gure dei Magi, personaggi miste-riosi, difficili da identificare, que-sti “camminatori” al seguito di unastella, questi cercatori venuti dalontano per trovare il Messia. Uo-mini che fermano i loro passi e si

mettono in adorazione davanti aGesù. La parola epifania significamanifestazione a tutti. Possiamo be-ne dire che l’Epifania è la primaGiornata Missionaria così come cela descrive il Vangelo. Nelle figuredei Magi che portano i loro doni,in questi personaggi misteriosi cherappresentano i popoli che vivonooltre le frontiere di Israele, Gesù

viene riconosciuto come il Signo-re e il Salvatore dell’umanità inte-ra. I Magi non sono arrivati fino aCristo da soli! Erano mossi da do-mande profonde e da una speranzache palpitava nel loro cuore. Han-no visto un segno, una stella: si so-no messi in cammino e in ricerca.Hanno trovato. Tante persone nel mondo di oggivivono la ricerca e l’attesa ed ècompito della Chiesa essere segno,“essere stella”, essere luce, percondurre a Cristo, vera luce. Soloin Gesù ogni ricerca, ogni deside-rio e ogni speranza trova realizza-zione. Anche i Ragazzi Missionari,testimoniando la gioia dell’amici-zia con Gesù, sono un segno inmezzo ai loro amici, tante piccoleluci che illuminano il sentiero checonduce all’incontro con Cristo ela sua Buona Novella. ❏

59 GENNAIO 2008 • POPOLI E MISSIONE

Qui soprala tessera dei Seminatori di Stelle.

A sinistra pietra tombale del IV secolo, proveniente dalle catacombe di Priscilla, a Roma,con una delle più antiche rappresentazioni dei Magi.

A pag. 58il manifesto e il salvadanaio: strumenti per vivere la GiornataMissionaria dei Ragazzi 2008.

VITA DELLE PP.OO.MM.

Page 62: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

LIBRIRUBRICHE

60POPOLI E MISSIONE • GENNAIO 2008

e dalla pretesa di autosufficienza. Il Paraclito prepara per l’umanitàsegni di un nuovo domani. Lisparge ovunque perché l’interocreato è opera sua. Egli, che rende feconda la terradegli uomini, suggerisce le nuovestrade da intraprendere. E mentreinsegna a vivere il presente cometempo di progettazione, chiede aquei credenti che hanno buoneantenne di essere sentinelle del-l’aurora. Spargere qua e là frammenti difuturo ed orientare all’oltre di Dioè l’umile ambizione del volume.

M.F.D’A.

IL RESPIRODI DIO

Vincente per natura, ilseme della Parola diDio penetra nella ter-ra degli uomini, forte

della sua straordinaria energia.Come garantisce il Vangelo, èsufficiente lasciarlo marcire e mo-rire per vederne i frutti. Basta sfiorare le pagine de Il respi-ro di Dio. Guariti dalla Parola chesalva, per capirlo. Nel commento liturgico-pastorale(anno A) al Vangelo di Matteoc’è una speranza che germoglia. Eche è scritta in ogni rigo del testosapientemente curato da Don Lo-renzo Piva, sacerdote padovano,da sempre innamorato della mis-sione. Dentro la terra qualcosa simuove. A poco a poco, una fogliaspunta dal cuore del chicco e si fastrada alla ricerca della luce delsole. Nascerà una spiga che, gra-zie al calore del giorno, diventeràdorata. Perché il seme della fede arrivi aradicarsi e a dar frutto nel fazzo-letto di terra buona che Dio haregalato ad ogni creatura, occorredissodare il terreno mediante unapreghiera umile, un ascolto caricodi stupore, un perdono generoso.Ma soltanto lo Spirito sarà in gra-do di rompere le zolle del cuoreindurito, di liberarlo dall’orgoglio

LORENZO PIVA

Il respiro di DioEd. San Paolo,pagg. 304, € 14,50

«La presenza in Europadi immigrati che pro-vengono da Paesi mol-

to diversi necessita la creazione dinuove pratiche educative che favori-scano la comprensione reciproca deigiovani, che sono i futuri cittadini».Così evidenzia, nella prefazione, ildirettore Hervè Gumuchan dell’U-niversità Joseph Fourier di Greno-ble, capofila del Progetto Socrates

CITTADINIDEL MONDO

Page 63: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

CHRISTOPHE MUNZIHIRWA

Lettere e appelli dal CongoEd. EMI, pagg. 160, € 8,00

ghi. Vescovo simbolo di carità egiustizia, era la “voce dei senzavoce”. Denunciava «ogni formad’ipocrisia, ogni tentazione di ar-ricchimento a spese dei poverisventurati», invitava i suoi fedeliad accogliere fraternamente irwandesi ed esortava le organizza-zioni internazionali a intervenirein aiuto dei rifugiati, preda dicontinue vessazioni, sevizie e u-miliazioni. Mons. Munzihirwa scriveva nel1994: «Cristiani, anche se noinon possiamo impedire le violen-ze, dobbiamo sempre disapprovar-le: bisogna saper dire no, un no

assoluto. Anche se non arriviamoa sciogliere i nodi gordiani dell’i-pocrisia, dobbiamo sempre de-nunciarli: bisogna saper dire no,un no altrettanto assoluto». Nel 1996, anno del martirio delGesuita, altri due presuli dellaChiesa d’Africa pagano con il lo-ro sangue l’impegno e la dedizio-ne verso la giustizia e la pace. Il testo raccoglie le lettere e gliappelli del Vescovo e le sue presedi posizione anche contro le orga-nizzazioni internazionali, accusatedi complice silenzio. Con corag-gio si rivolse all’allora Presidentedegli Stati Uniti, Carter, e al-l’Ambasciatore USA a Kinshasadenunciando le falsità dei mediaoccidentali; l’inquietante scom-parsa di persone influenti; gli ar-resti arbitrari; l’avvento di unoStato di polizia in cui i militaritengono nel terrore la popolazio-ne. Proprio la mano di un milita-re fredderà l’uomo vissuto in Cri-sto.

Chiara Anguissola

61 GENNAIO 2008 • POPOLI E MISSIONE

RUBRICHE

MARTIREDEL CONGO

Assassinato a Nyarweranel 1996 dai militaricongolesi. Christophe

Munzihirwa, Gesuita, l’Arcive-scovo di Bukavu (Repubblica De-mocratica del Congo, ex Zaire) e-ra l’uomo della povertà evangeli-ca e della verità. Tra le prioritàdella sua azione pastorale c’era ladifesa dei diritti umani e la salva-guardia dei rifugiati rwandesi chenel 1994 erano affluiti in manieramassiccia, soprattutto nella regio-ne del Kivu (zona Est del Con-go). Una fuga dal genocidio delvicino Rwanda che causò 800mi-la morti e due milioni di profu-

(CEE) e partner della Provincia diAncona e dell’Università greca diIoannina.La libera circolazione delle persone,dei beni e delle culture rende ora-mai tutti cittadini interdipendentinel mondo. Ognuno di noi è re-sponsabile verso gli altri e versol’ambiente globale. L’armonia tra ipopoli e il rispetto delle diverse i-dentità può convivere, crescere ematurare solo con un’educazioneinterculturale che opera legata al-l’ambiente e allo sviluppo sostenibi-le. Il ruolo della scuola diventa

prioritario per formazione, educa-zione e orientamento delle nuovegenerazioni verso la solidarietà pla-netaria. L’educazione interculturale nellascuola dovrebbe passare attraversoun vero e proprio processo di de-strutturazione e ri-strutturazioneche «permetta di comprendere cheogni persona è pre-strutturata dallasua origine etnica, dalla sua educa-zione, dalla sua esperienza di vita;permetta di evitare la categorizza-zione…; consenta di ampliare losguardo per comprendere meglio la

complessità socioculturale». Per l’interculturalità è fondamenta-le il riconoscimento degli apportidelle diverse culture. Ogni materiascolastica è occasione per fare edu-cazione interculturale allo svilupposostenibile. C.A.

ESOH ELAMÉ – JEAN DAVID

L’educazione interculturaleper lo sviluppo sostenibileProposte di formazione per insegnantiEd. EMI, pagg. 160, € 9,00

Page 64: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

62POPOLI E MISSIONE • GENNAIO 2008

rio in crisi esistenziale, verso Ge-rusalemme. Per una ragione inde-cifrabile si trova a camminare sul-la strada che va verso il mare.Non lontano da Emmaus, a 7 kmda Gerusalemme, appunto, gli sifa incontro un uomo con tunica esandali, che gli dice di essere Ge-

di MIELA FAGIOLO D’ATTILIA

CINEMARUBRICHE

Vincitore della terza e-dizione del Filmfesti-val Popoli e religionidi Terni, 7 km da Ge-

rusalemme è un film che incarnalo spirito di dialogo tra le religio-ni e le culture che ha ispirato l’i-niziativa. Ideatore della manife-stazione, che quest’anno ha rac-colto in varie sale tutta la popola-zione cittadina, è Mons. Vincen-zo Paglia, Vescovo della città cheper l’occasione ha visto radunatiregisti, attori e “gente di cinema”:da Franco Battiato a Raz Degan,da Maria Grazia Cucinotta a En-rico Lo Verso e Francesco Salvi.Lo schermo è un grande mezzo dicomunicazione e quando si parladi fede può servire a trasmetteremessaggi importanti, persino a“dialogare” con culture e mondidiversi dal nostro. In questa ottica è stato premiatoil film di Claudio Malaponti cheracconta la storia dello stranoviaggio di Alessandro, pubblicita-

UN UOMOSULLA VIA

DI GERUSALEMMEsù: «L’avevo detto che sarei tor-nato…». Alessandro lo prendeper un artista di strada, gli rispon-de che «non ha voglia di questefesserie e poi non ha soldi», lo in-vita a cercarsi un altro. Ma Gesùinsiste, lo chiama per nome, glidice di averlo “convocato” e mo-stra di sapere molte cose di lui. Comincia così un intenso dialogotra i due, in cui Alessandro rivol-ge al misterioso compagno le do-mande e risposte che miliardi dipersone avrebbero voluto e vor-rebbero fare. Attraverso vicende“normali” emergono dunque legrandi verità. Nel frattempo, incontro dopo in-contro, i due si capiscono meglio,anche i loro linguaggi si assimila-no. L’uomo è pieno di domande eGesù è sempre più umano. I duesorridono, c’è ironia e autocriticain entrambi. L’ultimo incontro è quello dellegrandi rivelazioni. Il distacco èdoloroso e commovente. E Ales-sandro si riporta a casa il misterodi un incontro che gli cambia lavita. Il film giunge in ritardo nelle salea causa di una serie di imprevisti.Ma è chiaro che per tutti la “stra-da” verso Gerusalemme è in salitae piena di ostacoli... ❏

Page 65: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

Line), appena uscito per la River-boat. La linea cui il titolo fa riferimen-to è naturalmente quella che se-para – ed unisce – l’Italia e la So-malia. E su di essa si snoda il suo percor-so espressivo: un mix intrigantedi modernismi pope tribalismi afro, dimorbidezze acusti-che e di ritmichesolari. Un disco co-smopolita, concepi-to anche per abbat-tere le omologazio-ni delle playlist ra-diofoniche, e cherappresenta già “diper sé” un segno ditempi nuovi, e dinuove speranze.Perché la musica diSaba è ad un tempoafricana ed occi-dentale, antica nel-l’anima e modernanelle sonorità. La si può chiamare crossover, et-no-pop o world-music ma, al di làdelle etichette, appare indubbia-mente forgiato ad immagine esomiglianza di un panorama so-ciale sempre più frammentato ininfinite commistioni e contami-

nazioni: meticciati culturali chetrovano nel suo meltin pop unaperfetta colonna sonora, ed an-che un implicito diffusore queivalori di fratellanza universale, dipace, di rispetto per l’altrui di-versità di cui, oggi più che mai,l’Occidente ha bisogno. ❏

MUSICARUBRICHE

di FRANZ CORIASCO

63 GENNAIO 2008 • POPOLI E MISSIONE

SABAALLA RICERCA

DELLA PACE PERDUTA

Saba Anglana è nata aMogadiscio, in Somalia,da padre italiano e ma-dre etiope. Alle spalle ha

una storia comune a molti con-nazionali, costretti a lasciare laloro terra per sfuggire ai disastri eai deliri della guerra civile. Ma Saba è stata più fortunata dimolti altri: nel nostro Paese hatrovato non solo una parte im-portante delle proprie radici, maanche una condizione di vitache le ha consentito di studiaree di laurearsi in Storia dell’Arte,poi di lavorare presso una casaeditrice.Essendo pure una bella fanciullanel fiore degli anni, è riuscita an-che ad intraprendere la carrierad’attrice (è stata nel cast del se-rial tv “La Squadra”) e, più re-centemente, anche quella di mu-sicista e cantautrice: la sua pas-sione di sempre.Il debutto discografico arriva conquesto sorprendente Jidka (The

Page 66: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

i parenti nel rito del matrimonio,la gratitudine nei confronti dellafamiglia della ragazza per averlacresciuta e la dimostrazione dellastima per la sposa, concretizzata inun compenso che può sostenere lespese dell’acquisto di una casa.Dopo le prime proposte, zeppe diformalità e condotte via lettera, inegoziatori delle due famiglie siaccordano in un incontro caratte-rizzato dalla presenza di una botti-glia di liquore, conosciuto comemvulamlomo (traducibile come“scioglitore di lingue”). L’incon-tro, infatti, deve essere assoluta-mente privo di attriti e tensioni,in vista dei futuri rapporti di soli-darietà e fiducia tra i coniugi e trale rispettive famiglie.Quello che una volta era un com-penso in capi di bestiame, oggiconsiste nella maggior parte deicasi in una somma di denaro, avolte talmente ingente da creareuna vera e propria barriera finan-ziaria per gli uomini più giovani emeno abbienti, che incontranocosì serie difficoltà per sposarsi.Questo, come è facile immaginare,non è l’unico effetto negativo del-la lobola. Tra le conseguenze piùgravi ci sono i casi in cui l’uomofinisce per considerare la moglieun oggetto acquistato, e perciò sul

quale può arrogare diritti di ognigenere, il che include abusi e vio-lenze. Non sono rare le situazioniin cui una donna è impossibilitataad ottenere il divorzio perché lafamiglia non è in grado di renderela lobola pagata dal marito al mo-mento del matrimonio. ❏

di SERENA OLCUIRE

Tra le tradizioni ultracentenarie che soprav-vivono in Africa c’è lalobola, una dote che

l’uomo intenzionato a sposarsi ètenuto a pagare alla famiglia dellasposa. Un’usanza degli Zulu e degliXhosa, ma anche di moltissime al-tre popolazioni, coprendo una zo-na che va dal Sud Africa allo Zim-babwe e a parte del Mozambico.I sostenitori di questa pratica rifiu-tano di considerarla un’operazionecommerciale e ne esaltano la na-tura pacificatoria. Avrebbe infatticome obiettivi l’unione delle duefamiglie, il coinvolgimento di tutti

QUANDO LA DOTELA PORTAIL MARITO

ARTI E TRADIZIONIRUBRICHE

64POPOLI E MISSIONE • GENNAIO 2008

AFRICA

Page 67: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie

quo e solidale, dalle imprese lega-te a produzioni biologiche o eco-compatibili e da quelle nate dalProgetto Policoro. Quest’ultimoè un progetto della Conferenza E-piscopale Italiana che vuole af-frontare il problema della disoc-cupazione giovanile al Sud, conuna nuova cul-tura del lavoro,diversa dallamentalità “assi-stenzialistica” edel posto fisso.Molte delleimprese giova-nili e dellec o o p e r a t i v eche fanno par-te del Progettolavorano nelleterre liberatedalla mafia edanno lavoroanche a disabi-li ed ex dete-nuti. I prodotti mes-si in commer-cio sono me-lanzane, miele,polline, grappa,oltre che og-getti artigianaliin gesso. ❏

VETRINA DELL’ECO-EQUORUBRICHE

di S.O.

65 GENNAIO 2008 • POPOLI E MISSIONE

EQUOE ITALIANON

el primo grande em-porio solidale on-linein Italia (www.botte-gasolidale.com), è

possibile trovare una vasta gam-ma di prodotti artigianali e ali-mentari provenienti dalle coope-rative sociali, dal commercio e-

Page 68: SPERANZA L’OTTIMISMO DI DIO · 2017. 9. 14. · SPERANZA 1 L’OTTIMISMO DI DIO. Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie ... La Direzione delle Pontificie Opere Missionarie