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www.temponews.it a soli € 0,50 in edicola Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa tempo.carpi @Tempo_di_Carpi Settimanale di ATTUALITÀ, CULTURA, SPETTACOLO, MUSICA, SPORT E APPUNTAMENTI venerdì 4 novembre 2016 anno XVII - n. 40 SOCIETà PERSONE SANITà IL BATTERISTA JACOPO CORETTI in tour con Ike Willis MALATTIA DI MÉNIÈRE “la sanità non è uguale per tutti” L’OCULISTICA È LA DISCIPLINA DI ECCELLENZA DEL POLIAMBULATORIO MEDICO CHIRURGICO VILLA RICHELDI, MODERNA STRUTTURA POLISPECIALISTICA, CON COLLABORATORI E SERVIZI IN TUTTI GLI AMBITI DELLA MEDICINA, LA CUI SEDE È ALL’INTERNO DELLA STORICA VILLA ALL’ANGOLO TRA VIA BERENGARIO E VIA GUIDO FASSI. A PARLARE È IL DIRETTORE SANITARIO, DOTTORESSA PAOLA BENEDETTI, MEDICO CHIRURGO, SPECIALISTA IN OFTALMOLOGIA. AMBIENTE MANOVRA ANTISMOG qualcosa non va I PIONIERI DELL’ABILITY DOG A CARPI LA ONLUS INSIEME PER RICOSTRUIRE SI MOBILITA PER IL CENTRO ITALIA TERREMOTATO IL DOTTOR PAOLO BAUDI LASCIA IL POLICLINICO E VA A SUZZARA IL BENESSERE ABITA IN VIA CUNEO: SCOPRITELO IL 12 NOVEMBRE! Solo per i tuoi occhi “LA RUSSIA MI HA CONQUISTATA” Paolo Baudi Sara Muzzioli Paola Anceschi, Riccardo Presti e Patrizia Bombarda Maurizio Bacchelli Paola Benedetti

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attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

venerdì 4 novembre 2016anno XVII - n. 40

so

cie

persone

sanità

il batterista Jacopo corettiin tour con Ike Willis

malattia di ménière“la sanità non è uguale per tutti”

L’ocuListica è La discipLina di ecceLLenza deL poLiambuLatorio medico chirurgico ViLLa richeLdi, moderna struttura poLispeciaListica, con coLLaboratori e serVizi in tutti gLi ambiti deLLa medicina, La cui sede è aLL’interno deLLa storica ViLLa aLL’angoLo tra Via berengario e Via guido Fassi. a parLare è iL direttore sanitario, dottoressa paoLa benedetti, medico chirurgo, speciaLista in oFtaLmoLogia.

ambiente

manovra antismogqualcosa non vai pionieri dell’ability dog a carpi

la onlus insieme per ricostruire si mobilita per il centro italia terremotato

il dottor paolo baudi lascia il policlinico e va a suzzara

il benessere abita in via cuneo: scopritelo il 12 novembre!

solo per i tuoi occhi

“la russia mi ha conquistata”

Paolo Baudi

Sara Muzzioli

Paola Anceschi, Riccardo Presti e Patrizia Bombarda

Maurizio Bacchelli

Paola Benedetti

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venerdì 4 novembre 2016 anno XVII - n. 402

DIRETTORE RESPONSABILE Gianni PrandiCAPOREDATTORESara GelliREDAZIONEJessica Bianchi, Federica Boccaletti, Enrico Bonzanini, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.

IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini

PUBBLICITA’Multiradio - 059.698555STAMPACentro stampa delle Venezie - 049-8700713

REDAZIONE e AMMINISTRAZIONEVia Nuova Ponente, 28 CARPITel. 059 642877 - Fax 059 [email protected]

ATTUALITà, CULTURA, SPETTACOLO, MUSICA, SPORT E APPUNTAMENTI

RADIO BRUNO Soc. Coop.Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999

Chiuso in redazione il 2 novembre 2016

La Iena

Informiamo che presso la nostra sede:Via Nuova Ponente 28 - 41012 Carpi - tel. 059/698555 - fax 059/698113

è depositato un documento consultabile su richiesta di chiunque ne abbia interessePEC: [email protected]

PIEDE DI PAGINA: 150 €QUARTO DI PAGINA: 150 €

MEZZA PAGINA: 250 €PAGINA INTERA: 450 €

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LISTINO ELETTORALE SETTIMANALE TEMPO

REFERENDUM 4 DICEMBRE 2016MESSAGGI REFERENDARI AUTOGESTITI A PAGAMENTO

Concessionaria di pubblicità del settimanale

“Purtroppo noi volontari siamo pochi, troppo pochi per gestire questa struttura, con un numero di gatti che oscilla tra i 350 e i 400, che tutti i giorni devono mangiare, vivere in un ambiente pulito e, quando stanno male, andare dal veterinario ed essere curati. Questa volta non chiediamo aiuto economico, ma un po’ del vostro tempo per riuscire a mantenere in vita il Gattile”.

E’ l’invito lanciato dai volontari del Gattile di Carpi, Campogalliano, Novi e Soliera.

La palestra delle Focherini si allaga da quando ero adolescente io: anni luce fa…

Nuova apertura al posto di Anceschi in Piazza Martiri

Si nasce di meno e si muore di più, Carpi non fa eccezione e i numeri del 2015 sono da record in un senso e nell’altro. Negli ultimi dieci anni non si era mai registrato un numero così basso di nuovi bambini nati, così come non si era registrato un numero tanto elevato di carpigiani deceduti: 545 sono stati i nati, 731 i morti con un saldo negativo di 186 unità. Il numero dei nati è costantemente in calo se si analizzano i dati degli ultimi cinque anni: dal 2010 quando erano 724 sono progressivamente scesi fino al dato dei 545 del 2015. Ciò nonostante la popolazione con-

destinati all’estinzione?

tinua a crescere, meno rispetto al passato, toccando quota 70.699 con un incremento di 280 unità rispetto all’anno precedente ma con un calo drastico di chi immigra nella nostra città: erano stati registrati 3.312 nuovi cittadini nel 2014, nel 2015 sono stati appena 1.838.Che così non si possa andare lontano l’ha capito anche il ministro Loren-zin che ha ideato il Fertility Day, che rimane alla storia per la campagna promozionale che tanto ha fatto discutere. La prevenzione dell’infer-tilità, alla luce dei disagi di coloro che non possono avere figli, è co-munque un problema e, alla luce dei dati che riguardano anche la società carpigiana, non solo sanitario.A farne un’unica questione politica è stata, per esempio, la Danimarca dove la campagna di prevenzione dell’infertilità è stata accompagna-ta da una serie di misure come la gratuità dei servizi sanitari pubblici, incentivi fiscali e servizi sociali per sostenere la maternità. Il ministro Lorenzin quante nascite crede che si avranno in più dopo il Fertility Day?Meglio si è mossa la Regione Emilia

Romagna con l’assessore Sergio Ven-turi che ha parlato di tema ‘decisivo’ ribadendo che occorre orientare il welfare sull’incentivo della natali-tà, ad esempio dando un aiuto alle famiglie che decidono di avere figli. “Non ce l’ho con gli anziani, cate-goria di cui faccio parte – precisa - ma sarà difficile avere sviluppo in questo paese nei prossimi decenni se non si inverte il trend. Mi chiedo

come faremo a pagare la pensione a quelli che lavoreranno tra vent’an-ni”. Per invertire il trend però la Regione ha puntato sulla feconda-zione eterologa alla quale posso-no accedere le coppie che deside-rano un figlio ma hanno problemi di fertilità. In poco più di un anno e mezzo sono oltre 700 le coppie in lista d’attesa, sono stati trattati solo 84 pazienti e sono nati dodici bambini. Mancano i gameti, spiegano dalla Regione, cioè non ci sono abba-stanza ovuli e spermatozoi per soddisfare le richieste di tutte le coppie e per correre ai ripari se ne acquisteranno dalle banche del seme straniere e si lancerà una campagna di sensibilizzazione per la donazione di gameti, rivolta agli uomini di età compresa tra i 18 e i 40 anni e alle donne tra i 20 e i 35. Sul piatto l’ente ha messo oltre 600mila in due anni.Il crollo della natalità si combatte a suon di campagne pubblicitarie. Servirà?

Sara Gelli

Anno Nati Morti Immigrati EmigratiVariazione

annualePopolazione

1956 539 364 1.344 1.034 485 40.311

1966 714 423 1.622 1.255 658 50.212

1976 663 557 1.364 905 565 58.763

1986 401 576 896 854 -60 60.614

1996 446 590 1.280 979 157 60.344

2006 617 661 2.169 1.517 698 65.125

2009 641 644 2.230 1.371 +856 68.059

2010 724 641 2.207 1.328 +962 69.021

2011 681 670 2.156 1.389 +778 67.355

2012 621 701 1.506 1.463 +53 67.408

2013 643 678 3.908 1.751 +2.122 69.530

2014 567 672 3.312 2.318 +889 70.419

2015 545 731 1.838 1.372 +280 70.699

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venerdì 4 novembre 20163

anno XVII - n. 40

Nel 2012 il nostro ospedale ha perso uno dei suoi medici eccellenti: il dottor Paolo Baudi, specia-lista in Ortopedia e Trauma-tologia, tra i migliori specialisti nel panorama nazionale di Chirurgia della Spalla. A soffiarcelo fu il Policlinico di Modena. “Rispettare tempi di attesa adeguati - ricorda il dottor Baudi - era diventato in que-gli anni sempre più difficile nonostante il trasferimento di parte dell’attività a Finale Emilia e quindi accettai, in accordo con il mio primario dottor Rossi Urtoler, la proposta che mi venne fatta dai due direttori generali di allora di trasferire al Po-liclinico tutta l’attività di chirurgia di spalla, nell’otti-ca di creare un polo nazio-nale di chirurgia dell’arto superiore. Era il tempo delle polemiche relative al pro-gressivo svuotamento degli ospedali periferici in favore di Baggiovara e Policlinico, quindi dovemmo attuare il trasferimento in tempi brevi ma con la promessa di orga-nizzare un’unità operativa”. La realtà si è però rivelata diversa rispetto a quanto prospettato tanto da indurre il chirurgo ad abbandonare la struttura modenese, lo scorso 1° novembre. Un’u-scita di scena a cui seguirà a ruota quella di altri due medici della sua equipe a fine anno.“Avremmo voluto crea-re un’Unità Operativa di chirurgia di spalla nell’am-bito del dipartimento delle chirurgie specialistiche o all’interno di un reparto di chirurgia della mano e

“Sono a dir poco infuriata”. Sono queste le prime parole di S., mamma carpigiana di una ragazzina tredicenne a cui è stata diagnosticata la Malattia di Ménière. “Il nostro calvario è iniziato quattro anni fa, quando mia figlia iniziò a sentirsi male e ad avere delle grosse difficoltà a scuola. Io abito a pochi passi dall’Ospedale Ramazzini di Carpi e a ogni crisi di mia figlia correvo lì, in Pronto Soccorso, per avere risposte e cure adeguate. Nonostante visite e ricoveri, in città non abbiamo ottenuto risposte né, tantomeno, una diagnosi”. Quest’ultima, come una scure, è giunta dopo una visita a pagamento a Modena: “a dare per primo un nome alla patologia di mia figlia è stato il dottor Daniele Monza-ni”. A lui è spettato il compito di informare i genitori che la ragazzina potrebbe diventare sorda: la Malattia di Ménière, infatti, causa vertigini, perdita dell’udito e scampanellio o ronzio nell’orecchio (acufene). “Purtroppo - spiega la madre - questa patologia è progressiva, mia figlia è quindi destinata a sottoporsi a esami e visite per tutta la vita con la consapevolezza di poter diventare sorda. E’ un incubo senza fine”. Ma ad amareggiare i genitori della ragazzina è soprat-tutto il trattamento ricevuto: “tre settimane fa siamo tornati in Pronto Soccorso a Carpi perché nostra figlia stava male e ora ci ritroviamo a dover pagar 190 euro di ticket per le prestazioni eseguite, dal momento che ci è stato fatto notare che la Malattia di Meniere non dà diritto ad alcuna esenzio-ne. Io sono disoccupata da giugno, lavora solo mio marito e questo mese abbiamo più di cinquecento euro da pagare tra ticket e visite specialistiche a pagamento, tra cui una tac

S., mamma carpIgIana dI una ragazzIna tredIcenne a cuI è Stata dIagnoStIcata la malattIa dI ménIère, lancIa un appello: “Il noStro SIStema SanItarIo doVrebbe garantIre Il medeSImo trattamento a tuttI: non cI Sono due peSI e due mISure”.

“la sanità non è uguale per tutti”

all’orecchio. Non sappiamo più come fare. Mi domando perché ci siano tante disparità: sento di cittadini stranieri a cui tutto è pagato, e noi? Il nostro sistema sanitario dovreb-be garantire il medesimo trattamento a tutti: non ci sono due pesi e due misure. E’ un’ingiustizia e io sono a dir poco esasperata per queste iniquità”. Purtroppo, se l’invalidità non supera il 66%, non si ha diritto ad alcuna esenzione: “è

sempre più chiaro che in questo Paese qualcosa non va. Mi sono persino sentita dire di divorziare… in questo modo, priva di reddito, potrei rientrare nelle fasce fragili e ottenere l’esenzione. L’onestà, evidentemente, non è più di casa in Italia. E mentre i furbetti la fanno franca e ottengono sconti, mia figlia ne paga le conseguenze”.

Jessica Bianchi

entro fIne anno 4 medIcI Su 13 della Struttura compleSSa dI ortopedIa del polIclInIco dI modena Se ne andranno: Il dottor paolo baudI e altrI due hanno accettato l’offerta aVanzata dal dottor gabrIele caVazzutI, reSponSabIle dell’unItà operatIVa dI ortopedIa dell’oSpedale dI Suzzara

il dottor baudi lascia il policlinico

dell’arto superiore (progetto nel quale anche la Regione credeva, tanto da attribu-ire al Policlinico il ruolo di hub regionale per area vasta Emilia) ma, purtrop-po, il continuo turn over di direttori generali dal 2012 a oggi e l’opposizione della direzione clinica non hanno consentito dopo quattro anni di attesa, la realizza-zione di questo progetto”, spiega Baudi. A parlare chiaro sono i numeri: oltre 1.500 interventi in quattro anni, 1.400 prestazioni ambulatoriali ogni anno, oltre 200 pazienti in lista d’ attesa. Da circa un anno

però l’attività chirurgica dell’equipe era limitata a una sola seduta settimanale e il resto del debito orario veniva espletato in forma di servizi generici di pronto soccorso. Persone con tendini lesiona-ti o spalle lussate e, ancora, anziani con artrosi in attesa di una protesi non possono certo permettersi di aspetta-re mesi prima di essere ope-rati. Nonostante i tentativi dell’attuale direzione gene-rale per cercare di trovare un accordo, i tre chirurghi dell’equipe di spalla hanno dato le loro irrevocabili dimissioni: “io ho 56 anni -

sottolinea Baudi - e quindi può essere comprensibile, nell’impossibilità di creare un’unità operativa autono-ma, decidere di continuare la mia carriera come libero professionista ma i miei colleghi sono due quaran-tenni nel pieno della loro formazione chirurgica che, all’interno del Policlinico, probabilmente non vedono alcun futuro”. Entro fine anno quattro medici su 13 se ne andran-no: Baudi e i suoi collabo-ratori dottor Campochiaro e dottor Leo hanno accet-tato l’offerta avanzata dal dottor Gabriele Cavazzuti,

responsabile dell’Ortopedia dell’Ospedale di Suzzara di Mantova. “Col nostro arrivo - commenta il dottor Paolo Baudi - il reparto di 40 letti amplierà ulterior-mente la sua offerta chirur-gica superando quota 3mila interventi annui e assicu-rando un’offerta completa in campo ortopedico”. Il dottor Baudi da tempo ha introdotto nei suoi studi numerose innovazioni, seguendo un approccio tipi-camente nord-europeo: “da due anni a questa parte io e la mia equipe, visitiamo con l’ecografo così da assicura-re al paziente una diagnosi immediata e completa. Il paziente non deve attendere mesi per eseguire un’eco-grafia ma, contestualmente alla visita, esegue la va-lutazione ecografica e se necessario un’infiltrazione eco guidata. L’utilizzo sistematico dell’ecografo non solo ha aumentato la nostra capacità e precisione diagnostica ma consente di eseguire infiltrazioni con la massima precisione sulla spalla e, in particolare, in articolazioni difficili da rag-giungere come l’anca”. In-fine il medico ha introdotto nelle prestazioni ambulato-riali anche lo svuotamento o

il lavaggio per-cutaneo eco guidato delle calcificazioni della cuffia dei rotatori. Anche nel campo della for-mazione medica, Baudi ha ideato corsi teorico-pratici per medici e fisioterapisti che si tengono direttamen-te nei centri riabilitativi e consentono, in diretta con i pazienti presenti, di apprendere le modalità di visita, dell’esame ecogra-fico dell’infiltrazione eco guidata e delle tecniche ri-abilitative (le informazioni dettagliate su queste inno-vazioni si possono trovare sui siti www.paolobaudi.it e www.spallaonline.it).A Suzzara il dottor Baudi troverà dei “suoi” specia-lizzandi del policlinico e degli ex stimati colleghi tra cui il dottor Paolo Righi: “abbiamo lavorato insieme a Mirandola creando le basi di un gruppo di chirurghi della spalla poi, quando io mi trasferii a Carpi, lui si dimise ed entrò nel mondo del privato accreditato. Una delle sue basi di lavoro è proprio Suzzara e così final-mente ci riuniremo dando vita, con i miei attuali colla-boratori, a uno dei maggiori gruppi di chirurgia di spalla in Italia.

Jessica Bianchi

Paolo Baudi “avremmo voluto creare un’unità ope-rativa di chirurgia di spalla nell’ambito

del dipartimento delle chirurgie spe-cialistiche o all’interno di un reparto di chirurgia della mano e dell’arto supe-

riore ma, purtroppo, il continuo turn over di direttori generali e l’opposizio-

ne della direzione clinica non hanno consentito dopo quattro anni di attesa,

la realizzazione di questo progetto”.

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venerdì 4 novembre 2016 anno XVII - n. 404

i lettori ci scrivono@parcheggi selvaggi davanti all’orso biondo

Nei pressi dell’asilo Orso Biondo c’è chi parcheggia in questo modo: costringendo le mamme con i passeggini a percorrere il ciglio della strada col rischio così di essere investite!

A.

troppi rifiuti vicino al nido pollicino

Gentile Redazione volevo segnalare una cosa che ormai va avanti da anni, troppi anni. Mia figlia frequenta il nido Pollicino in via Meloni di Quartirolo e stamattina vicino all’entrata del cancello dove ci sono i bidoni dei rifiuti e il marciapiede la visuale era quella ritratta in foto. Senza contare tutte le volte che si trovano rifiuti sparsi a terra o vestiti dissemima-ti ovunque, la scorsa settimana c’era un water e all’inizio della scuola un materasso matrimoniale. Ma dico: si può? Il senso civico dove è finito? E non diamo la colpa solo agli stranieri perché io tutte le mattine vedo un sacco di italiani buttare roba in quei bidoni in maniera sbagliata e se ti azzardi a dir loro qualcosa ti sbranano! E la cosa va avanti da anni perché anche quando l’altro mio figlio, che ora ha sei anni, fre-quentava quel nido i problemi erano gli stessi e di segnalazioni ne sono state fatte tante dai genitori e dalle tate!

Una mamma

I danni causati dal gioco d’azzardo patologico non coinvolgono soltanto la singola persona affetta da ludopatia ma, sovente, anche la sua rete di relazioni, affetti familiari e amicali che rischiano di divenire una delle implicite poste in gioco delle scommesse. Il gioco d’azzar-do può causare, oltre a ingenti perdite in denaro e beni materiali, il naufragare di beni ancor più importanti

Il padre dI un ragazzo dISabIle denuncIa l’aumento della tarIffa della menSa dI due euro al gIorno a partIre dal meSe dI noVembre

“l’amministrazione da sola non ce la fa più”

Sabato 5 noVembre a carpI un percorSo dI accompagnamento per I famIlIarI dI gIocatorI d’azzardo

Famiglie in palio: quando al gioco si perdono i legamicome i legami affettivi e, di conse-guenza, la stabilità e la tenuta sociale delle comunità. Inoltre, le prime segnalazioni di disagio rispetto al tema non vengono effettuate direttamente dal

giocatore patologico (che spesso rifiuta persino di ammettere di avere un problema), ma da un familiare che

riscontra ammanchi di denaro o comportamenti anomali da parte del proprio

caro.Consapevole di questi ulteriori ‘danni collaterali’ del gioco, la rete di enti, associazioni e singoli cittadini per il contrasto al dilagare dell’azzardo Non giocarti il futuro! promuove, con il patrocinio del Comune di Carpi, Famiglie in palio: quando al gioco si perdo-no i legami. Il convegno concepito per famigliari di giocatori eccessivi, operatori

di centri d’ascolto, insegnanti ed educatori si terrà sabato 5 novembre, dalle 9 alle 12, presso l’Auditorium della Biblioteca Loria. A dialogare con i partecipanti saranno due esperti: il dottor Roberto Zeppa, referente per Carpi del progetto Rien ne va plus – Rilanciamo le famiglie di LAG Vignola e l’Aavocato Marco Vignoli del Progetto ascolto dell’as-sociazione Dedalo Onlus.

“Come è possibile che la tariffa della mensa sia aumentata di due euro al giorno?” è la domanda che si è posto il papà di un ragazzo disabile di fronte al bollettino che annuncia l’incremento a partire dal mese di novembre. Il suo ragazzo frequenta ogni gior-no, dal lunedì al venerdì, l’Atelier ManoLibera, il laboratorio socio-occupa-zionale gestito dalla Coop Sociale Nazareno e si ferma per il pranzo che è fornito dalla medesima cooperativa. Il laboratorio è stato assegnato al Nazareno su gara d’appalto tre anni fa, ed è ormai prossima alla scadenza.“Non si tratta di un aumen-to della mensa - chiarisce Sabrina Tellini, dell’Uffi-cio competente dell’Unione delle Terre d’Argine – per-ché la tariffa non si riferisce esclusivamente al consumo del pasto. In base al nuovo Regolamento approvato lo scorso 27 luglio è entrato in vigore il sistema compar-tecipativo che prevede un contributo della famiglia al servizio complessivamente inteso, sinora interamente a carico delle casse pubbli-che”.Nel resto dei comuni della Provincia di Modena si è già proceduto da molto tempo e l’Unione delle Terre d’Argi-ne ha tenuto botta finché ha potuto ma si tratta di servizi

il cui costo non è più so-stenibile da parte dell’Am-ministrazione “soprattutto se si intende continuare a investire per garantire a tutti i ragazzi disabili la possibi-lità di accedervi e per creare nuove opportunità e strut-ture. Quando, per esempio,

vizio erogato dall’ammini-strazione pubblica, che per ogni utente a tempo pieno mette in conto una spesa complessiva di 1.290 euro al mese, a cui la famiglia contribuisce col versamento di quei 9 euro al giorno, cioè 180 euro al mese, l’Unione delle Terre d’Argine con lo stanziamento di 336 euro e il Servizio Sanitario Nazio-nale per i restanti 774 euro.Resta a parte il servizio di trasporto per il quale l’U-nione delle Terre d’Argine ha chiesto alla cooperativa di predisporre un mezzo e che la famiglia può richie-dere: anche in questo caso il costo di 60 euro mensili comprensivi di andata e ritorno è solo ciò che è a ca-rico delle famiglie, mentre il costo a carico del pubblico, ovvero dei servizi socio-sanitari è di 18,84 euro al giorno per ogni utente che fa andata e ritorno.

“E’ possibile ottenere le riduzioni previste presen-tando l’Isee socio sanitario, cioè l’attestazione della situazione economica della persona che richiede l’accesso alle prestazioni: oltre alla certificazione del reddito si allega lo stato del patrimonio al 1° gennaio 2016. Non basta in que-sto caso la dichiarazione sostitutiva di certificazione perché in base al DPR 445 del 2000, l’autocertificazio-ne riguarda esclusivamente requisiti personali come la residenza, la cittadinanza, lo stato civile, lo stato di famiglia…”.Prima di approvare in Consiglio il regolamento, il direttivo d’area dei servizi sociali dell’Unione terre d’Argine ha condiviso la proposta con le associazioni dei familiari con disabilità, e con i sindacati.

Sara Gelli

nel 2017 andrà in scadenza l’appalto con l’atelier Ma-noLibera che oggi accoglie 32 persone, sarà necessario prevedere una disponibilità di posti superiore di almeno il 20% per accogliere nuovi utenti”.Sono previste tre tipologie

di frequenza al servizio e tre diversi contributi per le fa-miglie: dalle 8.30 alle 12.30 senza il pranzo (5 euro al giorno), fino alle 14,30 con il pasto compreso (7 euro); fino alle 16.30 (9 euro). “La tariffa da oggi esprime una compartecipazione al ser-

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anno XVII - n. 40

E’ scoppiata la mania per

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I rappreSentantI delle aSSocIazIonI dI categorIa hanno Incontrato I noStrI ammInIStratorI per tentare dI Strappare qualche deroga alla tanto dIScuSSa manoVra antISmog ma a nulla Sono ValSI I loro SforzI

la manovra della discordiaCi hanno provato, ma

inutilmente. I rappresentan-ti delle associazioni di categoria hanno incontrato i nostri amministratori per tentare di strappare qualche deroga alla tanto discussa manovra antismog ma a nulla sono valsi i loro sforzi. Di sforamento in sforamen-to le polveri sottili imper-versano e la qualità dell’aria della nostra città peggiora (dall’inizio dell’anno sono già 17 i superamenti delle Pm10 rilevati dalla centrali-na di Arpa di via Remesina, 35 quelli massimi consenti-ti). Per tentare di abbassare l’inquinamento, la Regione prevede delle limitazioni alla circolazione fino a marzo: dopo anni in cui il perimetro interessato dalla manovra era grande come un’aiuola, quest’anno è stato esteso a tutta l’area urbana (percorribili Tan-genziale Losi, la strada Romana nord, la Bretella nord, via Griduzza, via Cavata, via Secchia, Caval-caferrovia Lama, via Lama e via Cattani). Sono infatti spuntati ovunque cartelli che avvertono la cittadinan-za del divieto di accesso nei giorni feriali (dal lunedì al venerdì, a partire dal 3 ottobre e fino al 31 marzo 2017) ai veicoli più obsoleti e inquinanti, dalle 8.30 alle 18.30.

“Fermo restando l’impor-tanza della salvaguardia dell’ambiente e la tutela della salute dei cittadi-ni - dichiara Massimo Fontanarosa, direttore di Confcommercio Sede di Carpi, Novi e Soliera - pen-so che la modalità con cui è entrata in vigore la ma-novra antismog a Carpi sia una delle più impopolari azioni di politica locale di questi ultimi anni. La totale assenza di informazio-ne, così come la mancata condivisione e confronto

col mondo economico su un’azione dall’impatto così importante su tutta la cit-tadinanza è stato folle. Da un giorno all’altro ci siamo visti applicare un’ordinanza sindacale che ha esteso il provvedimento antismog su un’area molto più vasta dell’anno scorso creando preoccupazione, incertezze e timori da parte di tutti”.E’ stata la Regione ad an-nullare la deroga in vigore lo scorso anno che permet-teva di applicare la manovra al 30 per cento del centro

abitato: un inasprimento riconducibile al timore dell’ente di essere multato per milioni di euro dalla Comunità Europea a causa dei continui superamenti dei valori limite di PM10. In Emilia Romagna però non tutti i Comuni rientranti nei parametri imposti dalla Comunità Europea hanno applicato “alla lettera” le disposizioni. “Il Comune di Imola, ad esempio, che conta quasi 70mila abitanti - prosegue Fontanarosa - ha fatto partire la manovra il 17

ottobre, dopo due settimane di campagna informativa, prevedendo tre domeniche ecologiche anziché cinque e la sospensione per il perio-do natalizio dal 5 dicembre al 6 gennaio”. A generare polemiche è certamente la mancanza di alternative concrete all’uso dell’auto privata. Malgra-do non si faccia altro che parlare di mobilità alterna-tiva le lacune del trasporto pubblico urbano sono a dir poco imbarazzanti, basti pensare al cadenzamento e alla scarsa copertura del territorio. Per non parlare poi della rete (incompleta) di piste ciclabili. Finito anche il tempo degli incen-tivi pubblici per acquistare mezzi a metano o a Gpl o per convertire i propri. Certo la lista delle deroghe alle limitazioni è lunga (quella che ha maggior-mente attirato l’attenzione consente la circolazione a chi ha un’ISEE inferiore ai 14.000 euro: di certo non il solo a non potersi permette-re una macchina nuova) ma, di fatto, il disagio c’è, anche considerando che il parco auto circolante sulle strade

cittadine è fatto di numerosi Euro 1 e mezzi diesel.Rete Imprese Italia ha strappato ben poco all’Am-ministrazione: “se questi amministratori continuano a essere dei meri impiegati prestati alla politica e si limitano semplicemente a calare dall’alto al bas-so tutto ciò che proviene dalla Regione o da altri enti sovracomunali - conclude amareggiato Fontanarosa - senza alcun confronto e senza preoccuparsi delle ricadute che potrebbero avere tali provvedimenti sulla città, il rischio è quello di veder crescere il mal-contento e aggravare una situazione economica già molto complessa”.

Jessica Bianchi

rettificaIn riferimento

all’articolo apparso sullo scorso numero relativo al Caffè Teatro specifichiamo che i lavori di consolidamen-to sismico del soffitto non saranno a carico del gestore come erronea-mente riportato ma del Comune di Carpi.

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venerdì 4 novembre 2016 anno XVII - n. 406

Hanno gli occhi brillanti e lo spirito leggero Rita Manicardi, Ivan Bruno, Andrea De Filippi, Samuele Bellesia, Lorenzo Allorini e Vincenzo Gallo. Sono loro i protagonisti, da tre anni a questa parte, di Ability Dog, un progetto sperimentale dal sapore davvero innovativo per il nostro territorio. L’idea, brillante, è nata grazie a Roberto Ferrari, istruttore cinofilo, nonché proprieta-rio del campo di addestra-mento Dog City di Soliera: “il mio desiderio - spiega - era quello di mettere i miei cani, campioni italiani nella disciplina dell’Agility Dog, al servizio della disabilità. Per questo motivo ho lanciato un appello al mondo del volontariato e della cooperazione”. A rispondere con entusiasmo è stata la Cooperativa sociale Nazareno di Carpi, in particolare il servizio di inserimento lavorativo dell’Unione Terre d’Argine Point Job, come racconta l’educatrice Silvia Beschin: “abbiamo individuato con cura i ragazzi che reputava-mo maggiormente interes-sati a partecipare e creato un gruppo di sei persone, con le quali, un giorno alla setti-mana, ci rechiamo al campo per dedicarci a quella che abbiamo ribattezzato Ability Dog, ovvero una sperimen-tazione a metà tra la Pet Terapy e la Paragility”. I due amici a quattro zampe, veri e propri compagni di ventura dei ragazzi, sono due bellissimi Border Collie: Db, una femmina di dieci anni, praticamente una veterana, e Diesel, un maschio di sei. “La nostra attività, dalla forte compo-nente ludica, - prosegue Roberto - consiste nel realizzare dei percorsi disseminati di ostacoli, tra salti e gallerie, che i ragazzi devono memorizzare, attraverso una ricognizione preventiva, e poi effettuare insieme al cane al quale devono essere impartiti dei comandi specifici. Al

rIta manIcardI, IVan bruno, andrea de fIlIppI, Samuele belleSIa, lorenzo allorInI e VIncenzo gallo Sono I protagonIStI, da tre annI a queSta parte, dI abIlIty dog, un progetto SperImentale dal Sapore InnoVatIVo per Il noStro terrItorIo. l’appello, lancIato da roberto ferrarI, IStruttore cInofIlo, nonché proprIetarIo del campo dI addeStramento dog cIty dI SolIera è Stato raccolto dalla cooperatIVa SocIale nazareno dI carpI all’Interno del SerVIzIo dI InSerImento laVoratIVo dell’unIone terre d’argIne

i pionieri dell’ability dog a carpi

termine del percorso poi, il conduttore premia l’anima-le, con un croccantino e una carezza, e gioca con lui. Fondamentale è riuscire a stabilire un rapporto di fiducia e armonia tra il cane e il conducente”. Pionieri in città dell’Ability Dog, Roberto e Silvia sono davvero soddisfatti dei risultati conseguiti sinora dai “loro” ragazzi: “i vantaggi sono evidenti dal punto di vista motorio, cognitivo e relazionale. Il primo anno - ricorda Rober-to - alcuni dei partecipanti se ne stavano fermi. Immobili. Non sapevano cosa fare. Ora corrono persino…

perché la paragility è un modo per fare movimento, per usare il corpo, in sinto-nia con quello del cane, e acquisire così maggiore consapevolezza di sé. Siamo inoltre riusciti a centrare uno degli obiettivi primari, ovvero far interagi-re i ragazzi con gli animali: anche chi non aveva mai avuto un contatto con un cane ed era bloccato dalla paura, oggi è in grado di condurlo e di giocare con lui”. Tra i sei vi è anche Ivan: il suo rapporto con Db è sorprendente. “Ivan è un non udente - spiega Silvia - ma ha dimostrato di avere un vero talento in questa

disciplina. All’inizio il cane sembrava spaesato dal suo tono di voce alto e disartico-lato, per questo motivo è stato importante abituare Db a familiarizzare con lui attraverso un approccio mediato dalla presenza rassicurante dell’istruttore. Superata l’impasse iniziale ora Ivan è capace di com-pensare autonomamente le proprie difficoltà verbali accentuando il movimento e la gestualità”.A rendere questo progetto tanto speciale sono sicura-mente la costanza e l’im-pegno che animano tutti i soggetti coinvolti: “il nostro segreto - sorride Silvia - è la mediazione. Roberto è rigoroso, tecnico, e ha da subito chiarito che questo progetto non doveva essere solo un’occasione di diver-timento bensì un vero e pro-prio percorso di formazione personale”. “Qui intorno - aggiunge l’istruttore - ci si limita perlopiù a fare pet teraphy. Noi volevamo andare oltre, ovvero mo-strare ai ragazzi quante cose si possano fare col proprio

cane, lavorando insieme. Limitarsi ad accarezzarlo o a dargli da mangiare non è sufficiente: occorre impara-re a vivere il cane a 360°”. La novità di Ability Dog sta poi nell’aver coinvolto non solo ragazzi con disabilità fisiche, bensì cognitive. E ha fatto centro! Basta guardare Rita per rendersene conto: “all’inizio chiedeva sem-pre aiuto, adesso è molto brava e si ricorda quasi interamente il percorso. Non ha fatto passi, ma salti da gigante”. Rita sorride: “è un gran gruppo questo. Mi piace premiare i cani, se lo meritano”. Anche Lorenzo è entusiasta: “a me questa esperienza piace molto e spero di continuarla. Prima avevo paura ma adesso so come gestire un cane e se in un futuro ne avrò uno, saprò cosa fare”. “Io - gli fa eco Samuele - ho dei cani a casa

dei nonni e spero di riuscire ad addestrarli meglio grazie a questa bella esperienza”. “Roberto ci bastona ogni tanto - ride Vincenzo - ma è davvero un bravo istrutto-re… io non ho un animale ma qui ho imparato tante cose belle. A Db, la nostra cagnolina, manca solo la parola: è straordinaria”. A far loro luccicare gli occhi è l’affetto che li lega ormai indissolubilmente ai due Border Collie: e forse è pro-prio questo il vero segreto, l’amore. “La grande cura e la premura che Roberto manifesta in ogni istante ai suoi straordinari campioni a quattro zampe - conclude Silvia Beschin - sono davve-ro contagiose. La relazione che li lega è fondata su fidu-cia e rispetto e sono proprio questi i valori che i nostri ragazzi hanno imparato”.

Jessica Bianchi

“la grande cura e la premura che roberto manifesta in ogni istante ai suoi straordi-

nari campioni a quattro zampe sono con-tagiose. la relazione che li lega è fondata

su fiducia e rispetto e sono proprio questi i valori che i nostri ragazzi hanno imparato”.

“I vantaggi sono evidenti dal punto di vista motorio, cognitivo e relazionale. Il primo

anno alcuni dei partecipanti se ne stavano immobili. ora corrono persino… perché la

paragility è un modo per fare movimento e acquisire così maggiore consapevolezza di sé. Siamo inoltre riusciti a centrare uno degli obiettivi primari, ovvero fare intera-

gire i ragazzi con gli animali: anche chi non aveva mai avuto un contatto con un cane ed

era bloccato dalla paura, oggi è in grado di condurlo e di giocare con lui”.

Sabato 29 ottobre è stato inaugurato in via Berengario il nuovo PAAV, Punto di Aggregazione e Ascolto per i Volontari di ANT - Assistenza Nazionale Tumori.Il sole ha aiutato i volontari a festeggiare la bella giornata alla presenza dell’assessore alle Politiche Sociali Daniela Depietri, che ha ricordato l’importanza del volontariato come uno dei pilastri su cui deve poggiare la società civile. La Delegata ANT di Modena Maria Concetta Pezzuoli  ha ringraziato l’infaticabile lavoro dei volontari che hanno reso possibile l’apertura dello spazio rendendo ancor più stretto il legame col territorio. La benedizione di Padre Ivano ha preceduto il taglio del nastro. Al Paav potrete prenotare le visite di controllo gratuite che ANT offre gratuitamente a coloro che ne faranno richiesta, per la preven-zione oncologica di tiroide e mammella, quest’ultima rivolta alle donne di età inferiore ai 45 anni. Sono previste anche due mezze giornate di ecografie che verranno effettuate presso l’Hesperia Diagnostic Center, in via 3 Febbraio. Felicia insieme a Mara, Gisella, Loretta, Ivan, Edera, Esther, Loretta, Antonella, Daniela, Osella e tante altre saranno felici di accogliervi.

Inaugurato Sabato 29 ottobre, In VIa berengarIo, Il nuoVo punto dI aggregazIone e aScolto per I VolontarI dI ant

al paav potrete prenotare visite di controllo gratuite

Sabato 12 noVembre, dalle 9 alle 19, preSSo Il centro commercIale Il borgogIoIoSo dI carpI

a.di.ca organizza la giornata del diabete

La Giornata Mondiale del Diabete è la più grande manifestazione del volontariato in campo sanitario. In circa 500 città d’Italia si svolgono eventi organizzati da associa-zioni di persone con diabete, medici, infermieri, altri professionisti sanitari e persone aderenti a varie organizza-zioni. Durante tale giornata nelle centinaia di gazebo e banchetti organizzati in tutto il Belpaese sarà possibile valutare il rischio di sviluppare il diabete nei prossimi anni riempiendo un semplice questionario e ricevere depliant e materiale informativo dedicati alla prevenzione e alla corretta gestione di tale patologia.A.Di.Ca organizza la Giornata del Diabete 2016 presso il centro commerciale il Borgogioioso di Carpi, sabato 12 novembre, dalle 9 alle 19, e i volontari saranno a completa disposizione della cittadinanza.

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venerdì 4 novembre 20167

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solo per i tuoi occhi

Paola Benedetti

Vedere bene senza occhiali è il desiderio di molti e non solo per questio-ni estetiche. “Liberarsi totalmente dagli occhiali per molte persone significa risolvere difetti visivi che possono risultare invalidan-ti” spiega la dottoressa Paola Benedetti, medico chirurgo, specialista in Oftalmologia, direttore sanitario del Poliambulato-rio Villa Richeldi di Carpi. Gli esempi non mancano. E’evidente che, per chi opera in situazioni di rischio, come ad esempio un muratore o un cuoco, non è certo agevole dover estrarre gli occhiali da lettura mentre sta lavorando; così come per uno sportivo l’uso degli occhiali può essere un limite; ben noti alla Medici-na del Lavoro sono poi i sintomi astenopeici (affati-camento durante la lettura o l’uso del computer) e i dolori muscolari dovuti a posture scorrette conseguen-ti alla necessità di corregge-re i difetti visivi con lenti correttive progressive. “Qualunque sia la motiva-zione, sono sempre di più coloro che nutrono un forte desiderio di eliminare gli occhiali e oggi, a distanza di più di quarant’anni dai primi interventi, si può dire che il laser ha rivoluzionato la nostra vita”.dottoressa benedetti, quali difetti si possono correggere con il laser?“Oggi si possono risolve-re miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia grazie alla chirurgia refratti-

perché in quel caso il mar-gine di errore può diventare elevato. Si possono tuttavia valutare col paziente solu-zioni chirurgiche alternati-ve, spesso altrettanto valide e che permettono comunque di ottenere un’ottima visione per lontano e per vicino, quali la cosiddetta monovi-sione”.il poliambulatorio villa richeldi è tra i centri di riferimento italiani per il trattamento del che-ratocono sul sito www.cross-linking.it. che cosa significa?“Il cheratocono è una pato-logia a esordio giovanile: si tratta di un’anomalia della cornea che assume forma conoide poiché le fibre stromali perdono la loro

il problema perché l’occhio non viene toccato da alcuno strumento: si tratta di una tecnica transepiteliale, par-ticolarmente consigliata per pazienti ansiosi o che non riescono a superare la paura, ma vogliono a tutti i costi poter eliminare gli occhiali”.che rischi ci sono?“Dopo quarant’anni di interventi col laser, i rischi sono minimi prima e dopo il trattamento. Si tratta di fasi

va con laser che ha lo scopo di modificare la curvatura della cornea in modo che i raggi luminosi, quindi le immagini, arrivino a fuoco sulla retina. Prima di pro-porre la correzione con laser a eccimeri il paziente deve sottoporsi a una lunga e ac-curata visita preliminare per individuare le eventuali pa-tologie oculari o sistemiche che potrebbero rappresenta-re una controindicazione: è il caso, ad esempio, dei pa-zienti affetti da cheratocono o da fibromialgia per i quali è fortemente sconsigliato il trattamento”.il trattamento col laser in cosa consiste?“Non si tratta di un interven-to chirurgico: il laser agisce sulla superficie esterna dell’occhio, pertanto è più corretto definirlo trattamen-to di superficie la cui durata può variare in media dai sette ai trentasecondi. Gra-zie alle tecniche di ultima generazione la riabilitazione è pressocchè immediata con tempi di recupero e ripresa delle normali attività, da un minimo di uno a un massi-mo di sette giorni. I laser utilizzati a Villa Richeldi sono di ultima generazione e, pertanto, assicurano i migliori risultati refrattivi e il miglior comfort visivo”.sebbene sia un tratta-mento di superficie, ci sono persone che non riescono a superare l’an-sia da intervento. devono rinunciare?“Assolutamente no. La nuova tecnica PRK rispetto alle tradizionali ha superato

alle quali occorre presta-re particolare attenzione seguendo il paziente passo dopo passo”.e’ possibili risolvere tutti i difetti visivi?“Se durante la visita emer-ge un difetto visivo molto elevato, che escluda un trattamento col laser, si può proporre un impianto di lenti fachiche (ICL) o intraoculari (IOL) in funzione dell’età, procedendo a un interven-to di chirurgia refrattiva interna”.chi ha effettuato il trat-tamento per risolvere un difetto di miopia può sottoporsi a un successi-vo intervento per correg-gere la presbiopia?“Come il 99% degli oculisti, personalmente lo sconsiglio

normale struttura. Sinora era necessario procedere al tra-pianto di cornea ma grazie al cross-linking oggi questi ragazzi hanno un’alternativa rivoluzionaria. Io mi sono interessata a tale tecnica sin dagli esordi testandone da subito la particolare effica-cia: si tratta di uno strumen-to poco invasivo che per-mette di ottenere, se non un completo recupero, almeno l’arrestarsi della progressio-ne della patologia. I risultati sono eccezionali poichè ragazzi cui era negata ad esempio la guida dell’auto possono, con buona pro-babilità, dopo l’intervento, rimettersi al volante con maggior sicurezza e minori discomfort visivi”.La politica del Poliambula-torio Villa Richeldi è quella di mantenere l’eccellenza a costi accessibili.“Sapendo di inserire la no-stra attività in un contesto di grande difficoltà economica - sottolinea l’amministratore unico, dottor Antonio Po - cerchiamo di mantenere i prezzi molto competitivi per tutta l’attività chirurgica e per i trattamenti laser, e permettere a chiunque di rivolgersi ai nostri servizi, regalandosi un futuro libero da occhiali”.

Sara Gelli

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venerdì 4 novembre 2016 anno XVII - n. 408

Il sopralluogo sul campo è stato fondamentale per definire le modalità dell’intervento che i protago-nisti della ricostruzione di Rovereto sul Secchia hanno deciso di portare avanti nel Centro Italia devastato dal terremoto. Le relazioni che si sono saldate in occasione del sisma del 2012 tra la onlus Tutti Insieme per Rovereto e Sant’Antonio in Merca-dello, volontari della Val di Non, associazione Il grande cuore di Sassuolo e l’asso-ciazione Community esprimono ancora una volta grande forza progettuale. Una delegazione di dodici persone tra cui Maurizio Bacchelli, Paolo Martinelli, Roberto Bianchini, Venan-zio Malavolta, Maria Cristina Ferraguti, Giovan-ni Enriques e Massimo Zadra è partita dopo aver definito un calendario di appunta-menti molto fitti sul posto per incontrare le amministrazio-ni locali e i rappresentanti del volontariato in modo tale da poter verificare le necessità e definire le priorità. Sul territorio sono state indivi-duate due persone ‘di fiducia’: Fabrizio Micheli-ni, cittadino di Novi residen-te da quindici anni ad Ascoli Piceno, ben inserito nel mondo del volontariato, e il sindaco di Montopoli Antimo Grilli, conosciuto in

Sono due I progettI Su cuI la onluS InSIeme per rIcoStruIre ha decISo dI InVeStIre le energIe per aIutare le popolazIonI colpIte dal terremoto del centro ItalIa: la realIzzazIone dI uno SpazIo per le attIVItà SocIalI e relIgIoSe della comunItà dI pretare e l’appoggIo aI commercIantI per la realIzzazIone del centro commercIale dI accumolI lungo la SalarIa

la ricostruzione è possibile!

occasione del terremoto del 2012. Palma Costi, assesso-re regionale alla ricostruzio-ne post-sisma in Emilia Romagna, informata della spedizione e conoscendo la capacità operativa della onlus Tutti insieme a Rove-reto e Sant’Antonio in Mercadello, ha immediata-mente avvisato il commissa-rio Vasco Errani che ha stabilito sin da subito un filo diretto con la delegazione in partenza a cui ha consigliato:

“andate e guardate, ma non prendete impegni, datemi dieci giorni di tempo”. “Siamo rimasti due giorni, il 30 settembre e il 1° ottobre – racconta Maurizio Bac-chelli – e come stabilito dal cronoprogramma abbiamo effettuato numerosi incontri. Ad Acquasanta dove i danni non sono stati gravi il sindaco Sandroni ha espres-so forti preoccupazioni per il calo del turismo. Poi siamo andati ad Arquata e nella

frazione di Pretare dove ci ha guidato la presidente della Croce Rossa di Ascoli Piceno, Cristiana Biancuc-ci. Qui, dove sono rimaste non più di cinquanta persone in un campo tende dopo che la popolazione è stata trasferita per la maggior parte a San Benedetto del Tronto, la comunità sente la necessità di un luogo di aggregazione e di una chiesa perché non intende abbando-nare il proprio paese. Ad

“abbiamo toccato con mano le difficoltà che incontrano le

amministrazioni di questi piccoli comuni di montagna, i disagi di una

popolazione che è per la maggior parte anziana, l’impossibilità di realizzare

dislocazioni autonome anche a causa della conformazione del territorio con

la conseguenza che la protezione civile sta portando tutti gli sfollati molto

lontano dalle loro case. e’ ben diverso da ciò che abbiamo vis-

suto noi nel 2012”.

Da sinistra Maurizio Bacchelli, Paolo Martinelli, Massimo Zadra, presidente artigiani e piccoli industriali della Val di Non, Cristiana Biancucci, presidente Croce Rossa di Ascoli Piceno, Fabrizio Michelini, Venanzio Malavolta, Marco Bracciani e Gian Luca Baroni della Croce Rossa di Ascoli

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venerdì 4 novembre 20169

anno XVII - n. 40

Accumoli, ancora completa-mente zona rossa e priva di abitanti, il sindaco Petrucci ha manifestato grande interesse per la possibilità di realizzare un centro com-merciale sulla via Salaria, punto di riferimento per coloro che la percorrono ma anche per le necessità della popolazione una volta che sarà rientrata ad Accumoli nelle strutture semi-definiti-ve”. La situazione a distanza di due mesi dal sisma resta drammatica: “abbiamo toccato con mano le difficol-tà che incontrano le ammini-strazioni di questi piccoli comuni di montagna, i disagi di una popolazione che è per la maggior parte anziana,

l’impossibilità di realizzare dislocazioni autonome anche a causa della conformazione del territorio con la conse-guenza che la Protezione

civile sta portando tutti gli sfollati molto lontano dalle loro case. E’ ben diverso da ciò che abbiamo vissuto noi nel 2012”. Ma la ricostruzio-

ne di Rovereto sul Secchia ha insegnato che tutto è possibile: la onlus ha cam-biato nome e oggi Insieme per Ricostruire ricompren-

de anche i membri dell’asso-ciazione Il Grande Cuore di Sassuolo, l’associazione Community, i volontari e gli artigiani della Val di Non. “Il 19 ottobre – spiega Maria Cristina Ferraguti – il commissario Errani ci ha ricevuto a Roma ed è stata l’occasione per presentare i due progetti su cui abbiamo deciso di investire le energie, anche finanziarie: la realiz-zazione di uno spazio per le attività sociali e religiose della comunità di Pretare e l’appoggio ai commercianti per la realizzazione del centro commerciale di Accumoli lungo la Salaria”. Nel primo caso il progetto

ricalca quello della Casa della Salute di Rovereto, mentre i commercianti di Cavezzo, che sono in procin-to di abbandonare il centro commerciale Cavezzo 5.9, si sono resi disponibili a valuta-re la possibilità di trasferire la loro struttura ad Accumoli. Il commissario Errani si farà premura di andare coi progetti in mano per verifi-carne in loco la fattibilità, ma a Rovereto già sono pronti a ospitare i commercianti di Accumoli e gli abitanti di Pretare affinché possano toccare con mano come la ricostruzione sia possibile. Insieme.

Sara Gelli

“Il commissario errani ci ha ricevuto a roma ed è stata l’occasione per presentare i due

progetti su cui abbiamo deciso di investire le energie, anche finanziarie”.

L’Italia continua a tremare, sgretolando non solo cuori, ma anche muri. Dopo aver provato sulla pelle l’orrore di quei momenti, alcuni nostri concittadini hanno deciso di non restare con le mani in mano ma, al contrario, di mobilitarsi per fare qualcosa di concreto. Le strade dei carpigiani Sara Rovatti e Marco Ronzitti, la cavezzese Francesca Corcione e la bolognese Nicoletta Giulietti si sone incrociate il 24 agosto scorso, in occasione del devastante terremoto che ha letteralmen-te spezzato il Centro Italia. “Noi siamo tutti liberi cittadini, con alle spalle diverse esperienze di volon-tariato e che hanno deciso di muoversi autonomamente” spiega Sara. In un primo momento i volontari hanno raccolto beni di prima necessità: “sapevamo che stoccare alimenti a lunga conservazione sarebbe stato utile poiché non appena l’attenzione mediatica si fosse spenta questi generi sarebbero serviti alla popola-zione”. Poi però si fa largo l’idea di recuperare coperte e tende per gli sfollati costretti, nelle prime ore, a dormire nelle proprie automobili. “E’ stato un successo: la risposta della gente è stata a dir poco eccezionale tanto che abbiamo organizzato il primo carico già il 25 agosto”,

“caSe dIchIarate agIbIlI - SottolInea Sara roVattI - ora non lo Sono pIù e molte perSone che aVeVano fatto rItorno nelle proprIe abItazIonI SI rItroVano all’addIaccIo. Il SIndaco dI cIttareale cI ha chIeSto ulterIorI roulotte. Il problema è che Sono fInIte, non ne abbIamo altre. la noStra Speranza è che chI ne ha una In cortIle la metta a dISpoSIzIone deI terremotatI”.

aaa cercasi roulotte!sottolinea Sara. Quando una signora di Cavezzo ha contattato il gruppo per mettere a disposizione dei terremotati la propria roulot-te, tutto cambia. “Abbiamo capito in quel momento che quella poteva essere la giusta strada da percorrere per offrire un aiuto mirato e incisivo e ci siamo messi alla ricerca di roulotte”, prosegue Sara. Un obiettivo pienamen-te centrato: “in soli due mesi ci sono letteralmente piovute dal cielo ben 28 roulotte - sorride Sara Rovatti - una vera e propria manna. Una salvezza per le famiglie più fragili (segnalate dalle autori-tà in loco) di Amatrice, Cittareale, Montegallo, Norcia e Arquata a cui le abbiamo donate”. Donazioni rese possibili dal grande cuore degli emiliani, i quali hanno voluto rimettere in circolo la solidarietà ricevuta in occasione del sisma del 2012, e grazie alla creazione di una straordinaria macchi-na organizzativa: “con le donazioni ricevute siamo riusciti a pagare i passaggi di proprietà e a sostenere le

spese - altissime - legate agli spostamenti dei carichi. In tanti ci hanno aiutato e sostenuto rendendo il Progetto Roulotte una realtà: Gabriele Bianchini dell’A-gritecnica di San Felice è stato fondamentale per il trasporto delle roulotte senza targa, ADL spedizioni ci ha offerto la possibilità di

spedire pacchi alle famiglie, mentre alcuni commercianti di Carpi, grazie a una raccol-ta fondi fatta durante la notte bianca, hanno reso possibile un viaggio di un bilico con due roulotte poi arrivate a Cittareale. E, ancora, il Carping Club di Carpi ci ha messo a disposizione una rosa di autisti volontari,

mentre Mario Monaco, meccanico di Rovereto, si è occupato della revisione e del controllo di tutti i mezzi pervenuti al fine di offrire ai terremotati una sistemazione pienamente funzionale e sicura. Una volta tirate a lucido (grazie ad amici e cittadini volenterosi) - ricor-da Sara - prima di partire le

riempivamo di stoviglie, coperte, asciugamani e generi alimentari… Il nostro appello ha ricevuto una risposta a dir poco pazzesca! Ne siamo davvero felici e orgogliosi”. Le scosse che hanno sconvolto il Centro Italia hanno però nuovamen-te rimescolato le carte: “case dichiarate agibili - sottolinea Sara Rovatti - ora non lo sono più e molte persone che avevano fatto ritorno nelle proprie abitazioni si ritrova-no all’addiaccio. La rete di contatti che abbiamo costrui-to in questi mesi sui territori colpiti dal terremoto è fondamentale per conoscere i nuovi bisogni emersi: mi ha chiamata il sindaco di Cittareale, il quale nutre nei nostri confronti delle altissi-me aspettative, chiedendoci ulteriori roulotte. Il problema è che sono finite, non ne abbiamo altre”. Le casette prefabbricate arriveranno a primavera e nel frattempo le roulotte potrebbero rappre-sentare una salvezza: “la nostra speranza è che chi ne ha una in cortile la metta a disposizione dei terremota-ti”. Un gesto grande. Genero-so. Come il cuore degli emiliani. Chi volesse infor-mazioni può contattare Sara al 335.6925292 (dopo le 15) o consultare le pagine Facebook di Francesca Corcione e Sara Rovatti.

Jessica Bianchi

Sara Rovatti, Francesca Corcione e Nicoletta Giulietti

Marco Ronzitti

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venerdì 4 novembre 2016 anno XVII - n. 4010

La storia di ciò che mangiamo è il titolo di un curioso libro sulle abitudini enogastronomiche italiane scritto dal professor Renzo Pellati. Torinese, specialista in Scienze dell’alimentazione, Pellati ha iniziato i suoi studi all’Università di Modena ed è divenuto un apprezzato studioso di modi, usi e abitudine culinarie. Autore di diversi trattati sulla materia, nonché vincitore di premi internazionali sulla letteratura gastronomica e membro dell’Accademia italiana della cucina, è stato ospite del Lions Club Carpi Host presieduto da Claudio Rinaldi. Lo scorso 25 ottobre Pellati ha presentato, presso la Sala conviviale della Parrocchia di Quartirolo, il suo libro e ha risposto alle domande dei soci. Ha avuto così modo di confermare come in Italia aumenti il numero delle persone in sovrappeso e obese a causa di un’alimentazione non equilibrata unitamente a una scarsa attività fisica.“E’ necessario portare l’educazione alimentare anche nelle scuole – ha detto Pellati – per abituare i ragazzi a mangiare in maniera corretta e sana, preservandoli così da fenomeni di precoce obesità che li accompagnerà per tutta la vita”, ha affermato Pellati.Lo studioso ha poi ricordato come il termine ‘dieta medi-terranea’ derivi da una ricerca di un medico americano in-viato in Sicilia durante la guerra dalle autorità militari pre-occupate dell’alimentazione delle truppe in quella regione povera. Ma il medico, al contrario, scoprì che un’alimen-tazione sana, fatta di prodotti naturali, senza grassi e ricca di frutta e verdura, manteneva sani i soldati Usa e portava a una netta diminuzione delle malattie cardiovascolari molto

la StorIa dI cIò che mangIamo è Il tItolo dI un curIoSo lIbro Sulle abItudInI enogaStronomIche ItalIane ScrItto dal profeSSor renzo pellatI, oSpIte del lIonS club carpI hoSt. “una Volta SI mangIaVa per VIVere, oggI SI mangIa per Il pIacere dI farlo” ha detto InVItando I preSentI a eSSere moderatI

siamo ciò che mangiamo

diffuse negli States. Da quel momento la ‘dieta mediter-ranea’ divenne sinonimo di cucina sana: un ottimo metodo per scongiurare malattie e obesità.Numerose poi le curiosità raccontate da Pellati nel corso della piacevole serata voluta dal Lions Club di Carpi, come la nascita del termine Pizza Margherita, nel 1880, in occasione della visita a Napoli della regina Margherita, quando un pizzaiolo, sulla tradizionale pizza bianca mise

in suo onore pomodorini rossi e basilico verde in omaggio al tricolore italiano. Oppure la nota avversione, tutta italiana e durata secoli, verso le patate e il pomodoro rosso importati da Cristoforo Colombo dall’America e guardati con sospetto dalle nostre massaie.“In ogni caso – ha aggiunto – la nostra cucina è conosciuta e apprezzata nel mondo perché noi italiani eccelliamo anche in questo e abbiamo quella fantasia creativa che ci consente di variare antiche ricette e inventarne di nuove, soddisfando anche i palati più esigenti con sapori sempre nuovi e allettanti, trasformando piatti ‘poveri’ come la polenta, la pasta o certi tipi di carne, in piatti gustosi e, a volte, raffinati. La nostra fantasia creativa, ad esempio, ci ha consentito di creare il mito del caffè italiano come il migliore al mondo anche se in Italia non ne produciamo nemmeno un chicco o di inventare per primi una crema alimentare come la ‘nutella’ miscelando cacao e nocciola, due generi pure importati. Oppure di scoprire nel secolo scorso che il saccarosio lo si poteva estrarre dalle barbabie-tole prodotte nelle nostre campagne senza dover acquistare la canna da zucchero proveniente dal Sud America”.Pellati ha infine salutato i presenti con un ammonimento: “una volta si mangiava per vivere, oggi si mangia per il piacere di farlo. L’invito però è quello di essere moderati e di variare la propria dieta, trovando il giusto equilibrio tra grassi, vitamine e proteine per vivere meglio e preservare la nostra salute”.

Cesare Pradella

Renzo Pellatie Claudio Rinaldi

Nel cuore di Carpi in via Duomo, 13, all’interno dei locali che un tempo ospitavano l’ex pasticceria Mailli, è da poco sorto il nuovo ristorante-pizzeria Follie di Sapori. Un locale caldo e accogliente in cui sentirsi come a casa propria e dove la cucina è sempre aperta dalla mattina alla sera, a partire dalle colazio-ni dolci e salate, passando per gli aperitivi frizzanti e sfiziosi, fino alle cene a base di carne, pizza o pesce. Il suo titolare, nonché chef, si chiama Carlo Scida e ha un passato di quasi 50 anni dietro ai fornelli dei più importanti ristoranti modenesi e non solo. E’ conosciuto per aver lavora-to a La Fazenda, il Carduc-ci, il Papillon e L’Opera, oltre che in altre regioni italiane come nel ristorante del cantautore Gino Paoli a Lampedusa, e nel comples-so turistico SoleMaremma a Castiglione della Pescaia. Tuttavia Scida, dopo tanto lavoro non ha ancora intenzione di appendere il cappello da chef al chiodo, e per questo da circa un anno ha aperto il nuovo ristorante-pizzeria che fa anche servizio d’asporto. Carlo ha voluto un pizza-iolo d’esperienza al suo fianco e uno staff di giovani cameriere che accolgono i clienti sempre con il sorriso sulle labbra. “Il menù varia da quello tradizionale - spiega Scida - a base di tortelloni alla vecchia Modena, gramigna panna e salsiccia, scaloppi-

In VIa duomo, 13 neI localI che un tempo oSpItaVano la paStIccerIa maIllI è Sorto un nuoVo rIStorante pIzzerIa: follIe dI SaporI. alla Sua guIda carlo ScIda, un Veterano della cucIna modeneSe

nuovi sapori in via duomo

ne ai funghi, filetto all’ace-to balsamico o alla griglia, che sono tra i nostri piatti forti, a quello di mare su prenotazione con antipasti di pesce freddi e caldi, spa-ghetti allo scoglio, frittura e grigliata mista. D’altronde io sono originario di Croto-ne e con il pesce ho un certo feeling. Ci teniamo molto alla qualità della materia prima e la nostra pasta è fatta in casa come una vol-ta. Inoltre abbiamo inserito

anche crescentine e gnocco fritto con ottimi salumi.La pizza è tra i nostri ca-valli di battaglia e i nostri clienti apprezzano la ricetta napoletana con la crosta alta e soffice, mentre per quanto riguarda i gusti ce ne sono tantissimi. Ad an-dare per la maggiore quella che noi chiamiamo Carpi a base di mozzarella, pancet-ta, scaglie di grana e aceto balsamico”. per quanto riguarda i dolci?“Puntiamo sui classici come la zuppa inglese, la panna cotta, il tiramisù e il dolce mattonella con il mascarpone”.

Chiara Sorrentino

“Il menù varia da quello tradiziona-le a base di tortel-

loni alla vecchia modena, grami-gna panna e sal-

siccia, scaloppine ai funghi, filetto

all’aceto balsami-co o alla griglia,

che sono tra i nostri piatti forte,

a quello di mare su prenotazione

con antipasti di pesce freddi e cal-

di, spaghetti allo scoglio, frittura

e grigliata mista. accanto a cre-

scentine e gnocco fritto, la pizza è tra

i nostri cavalli di battaglia”.

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venerdì 4 novembre 201611

anno XVII - n. 40

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Il 12 noVembre Sarà una gIornata Importante per VIa cuneo. tre eSercIzI commercIalI InfattI daranno VIta a un open day del tutto SpecIale. al centro dell’InIzIatIVa, Il beneSSere a 360°

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Da sinistra Paola Anceschi, Riccardo Presti e Patrizia Bombarda

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venerdì 4 novembre 2016 anno XVII - n. 4012

A cura del notaio Daniele [email protected]

Norma e Sigillo Filo diretto con il Notaio

Proviamo a fare chiarezza sulla forma che un testamento deve avere per poter essere valido ed efficace. Ad esempio, non tutti sanno che non è con-sentito il testamento orale: le ultime dichia-razioni rese da una persona malata al familiare in punto di morte rimangono mere speranze se non sono trasposte in un docu-mento avente la forma minima richiesta dalla legge. E’ il Codice Civile a dirci quali sono le regole da rispettare. Due sono i tipi più diffusi e utilizzati di testamento: il testa-mento olografo e quello pubblico. Il Testamento olografo è la forma più semplice, poichè sono richiesti solamente tre requisiti: a) il testo dev’essere interamente scritto a mano dal testatore; b) deve recare la data in cui è redatto il docu-mento; c) dev’essere

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Quanti tipi di testamento esistono?firmato dal suo autore. La sua semplicità è anche il motivo della sua alta rischiosità. Questa forma di testa-mento, infatti, scritto spesso in solitudine dal testatore, senza il consiglio di un profes-sionista esperto in materia successoria quale è il Notaio, può contenere disposizioni in contrasto con divieti di legge, esponendosi così a facili impugnative giudiziali. Inoltre, non essendo conservato

negli atti del Notaio (molto spesso è fatto e tenuto in casa) è sog-getto a facili smarri-menti o può essere occultato da chi, magari escluso dai lasciti, voglia ostacolare la volontà del testatore. Infine, in questo (pur valido) testamento privato, mancando la figura di garanzia del Pubblico Ufficiale, si trova spesso il seme della discordia futura: non è infre-quente assistere a domande rivolte ai

giudici per far dichiara-re che il testatore era incapace al momento dell’atto o che la scrittu-ra stessa appartiene a un’altra persona (testa-mento falso). Tutte queste problematiche trovano soluzione in quello che è, indubbia-mente, il più sicuro fra i testamenti, ossia il Testamento Pubblico. Questo è necessaria-mente redatto, alla presenza di due testi-moni, dal Notaio, che cura l’aspetto formale

nonché il rispetto della legge, indagando sugli obiettivi e sui desideri del testatore e trasfor-mandone le intenzioni in un progetto sicuro e a prova di Tribunale. Si definisce “Pubblico” non perché il suo contenuto sia conosci-bile da altri (è conserva-to in segretezza negli atti del Notaio), bensì perché ha la forma dell’Atto Pubblico, ossia di quell’atto risponden-te a rigide regole di forma e sostanza che può essere prodotto solo dal Pubblico Ufficiale a ciò preposto,

il Notaio. Sono così garantiti una vasta serie di presupposti, confor-mità e circostanze per la completa serenità di chi si affida al suo operato. Fare testamento è un momento importante, spesso unico e irripeti-bile, ed è fondamentale affidare le proprie volontà al professioni-sta istituzionalmente preposto a questa funzione. Il proprio Notaio di fiducia sarà, in quel momento così delicato, un prezioso sostegno, un valido consulente e una garan-zia di certezza.

A volte succede che dei musicisti locali conqui-stino la fiducia di un mito del rock a livello mondiale. E’ quanto capitato al batteri-sta classe 1986 Jacopo Coretti, nato a Frosinone ma carpigiano d’adozione da anni, e alla band torinese Ossi Duri: da febbraio 2017 saranno in tour nelle princi-pali città italiane e svizzere insieme a Ike Willis, storico chitarrista per Joe’s Garage e Thing Fish di Frank Zappa. “Sarà un’emozione gran-dissima condividere il palco con uno dei più grandi chitarristi della musica con-temporanea. Questo lo devo anche e soprattutto agli Ossi Duri, il gruppo fondato nel 1993 dai fratelli Martin e Ruben Bellavia, quando erano ancora giovanissimi. E’ noto sopratutto per essere una cover band di Frank Zappa e per aver aperto i concerti di Elio e le Storie Tese, oltre ad aver collabo-rato con lo stesso Elio e con Ike Willis appunto”, spiega Jacopo che insegna batteria presso lo Zeta Factory.come è nata la tua pas-sione per la musica di ike Willis?“Ho imparato ad apprezzare la musica di Ike Willis sin da piccolo. Mio padre è sempre stato un suo fan e

Il batterISta carpIgIano Jacopo corettI da febbraIo 2017 Sarà In tour, InSIeme alla band oSSI durI, con Ike WIllIS, StorIco chItarrISta dI frank zappa

un carpigiano in tour con ike Willis

lo ha visto esibirsi dal vivo negli Anni ‘80 in occasione di alcuni concerti di Frank

Zappa in cui lo accompa-gnava vocalmente e alla chitarra. Crescendo ho sem-

pre ascoltato la loro musica traendone spunto anche per la mia crescita professionale

con grande entusia-smo e passione. Mi è sempre piaciuta la sua particolarissima voce vellutata e il suo stile alla chitar-ra perché ricorda Zappa, Hedrix e Steve Vai. Mi rendo conto che la vita è straordinaria e imprevedibile e va apprezzata per i regali che ci dà ogni giorno. Questo è il sogno che ho sempre avuto da bambino e trovarmi sul palco con questo grande artista mi emoziona enormemente”. che repertorio porterete in tour?“Sarà prevalente-mente un tributo a Zappa, a cui si aggiungono alcuni brani inediti degli Ossi Duri. Esegui-remo quindi una vasta gamma di canzoni con alcune

rivisitazioni dei brani di Zappa, dai più conosciuti fino ai più recenti della sua

storica carriera, sino agli inediti scritti dagli Ossi Duri”.Quali progetti hai per il futuro?“Sono molto felice di annunciare in anteprima per il vostro giornale che a maggio 2017 sarò a Torino durante la rassegna Sale & Pepe organizzata da Lavan-deria a vapore con gli Ossi Duri e il mitico Elio di Elio e le Storie Tese. Inoltre, sarò in tour in varie città europee con diversi artisti internazionali: da Leburn Maddox, chitarrista di James Brown a Rob To-gnoni, originario dell’Au-stralia e conosciuto nel mondo della musica blues, da Demian Dominguez, bluesman molto quotato in Argentina, a Krissy Mat-thews che a soli 22 anni suona con Joe Bonamassa, da Joe Satriani a Robben Ford. Sono molto felice di portare la mia esperienza e la mia passione personale e professionale in questi progetti e sono orgoglioso di rappresentare la mia città adottiva che tanto amo”.

Chiara Sorrentino

Jaco

po

Co

rett

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venerdì 4 novembre 201613

anno XVII - n. 40

Sullo scacchiere della geopolitica internazionale, su Stati Uniti e Russia pare stiano tornando a spirare venti gelidi che parevano archiviati con il crollo, assieme al Muro di Berlino, dell’impero sovietico. A proseguire sono invece le relazioni culturali tra Occidente e Russia, anche grazie alle giovani genera-zioni, come testimonia la ventiquattrenne Sara Muzzioli: la carpigiana ha trascorso un mese a San Pietroburgo. Oltre alle lingue e alle letterature straniere, che studia all’ate-neo Bolognese, dove frequenta il secondo anno del corso di Laurea magi-strale in Letterature moder-ne, comparate e postcolo-niali, Sara adora la storia, il cinema, il teatro e l’arte, insieme alla corsa, alle lunghe camminate, alla buona tavola e ai gatti. A San Pietroburgo ha fre-quentato un corso di lingua russa e ne ha approfittato per iniziare a conoscere un Paese che l’ha da sempre affascinata, ma che non aveva mai avuto la possi-bilità di visitare. L’amore per le lingue è sbocciato, in realtà, sin dalla tenera età: “già dalle scuole elementari sapevo di volermi laureare in lingue. Oltre al russo, all’università ho iniziato a studiare lo spagnolo. Per il futuro, mi piacerebbe lavo-rare in un istituto culturale o museale, o in aeroporto”. Oltre a San Pietroburgo, Sara ha avuto la possibilità di visitare Mosca, alloggiata presso una famiglia russa, gentilmente invitata da un’amica moscovita cono-sciuta a Bologna. Nemme-no a dirlo, il fascino della Russia l’ha stregata: “avevo molte aspettative su San Pietroburgo, la più ‘euro-pea’ tra le città russe nonché la capitale culturale di que-sta sterminata nazione. La

oltre l ’arginedi Pierluigi Senatore

Uno sguardo

dopo un meSe traScorSo a San pIetroburgo, la carpIgIana 24enne Sara muzzIolI StudenteSSa all’unIVerSItà dI bologna, Sta per partIre alla Volta dI kazan’, capItale del tatarStan

“la russia mi ha conquistata”Sara Muzzioli

metallico delle cancellate che si incontra nelle pagine di Puškin, ma anche di zone più umili, come il quartiere della Sennaja, dove un tem-

po gravitava la Pietroburgo descritta da Dostoevskij, ora riqualificata. Devo dire che queste aspettative sono state ampiamente ripagate, la città mi ha profondamen-te colpita. Ho cercato di viverla il più possibile, con lunghe passeggiate solitarie e, soprattutto, visitando i suoi palazzi e musei. Sape-vo della grandezza dell’Er-mitage, ma sono rimasta stupita nell’apprendere che se si rimanesse davanti a ogni opera cinque minuti occorrerebbero cinque anni interi per visitarlo tutto! Quel che più mi è piaciuto è sicuramente il Monaste-ro Aleksandr Nevskij, un luogo surreale, sospeso, dal fascino unico, mentre non sono riuscita ad apprezza-re appieno la prospettiva Nevskij, il corso principale, troppo caotico. Devo anche ammettere di essermi inna-morata di Mosca, che non credevo fosse tanto bella”. Come ogni emiliana che si rispetti, dal suo viaggio Sara ha riportato, oltre agli

occhi e al cuore colmi di immagini e bellezza, anche la grečka, il grano saraceno con cui si prepara la kaša, tipica pietanza russa. Ma dei russi, Sara ha anche con-statato l’amore e l’orgoglio per il proprio Paese, che non impedisce loro tuttavia di guardare al nostro con ammirazione. “I russi sono innamorati dell’Italia. Di solito, dato il colore dei miei capelli e la mia car-nagione, venivo scambiata per russa, ma non appena capivano che ero italiana mi chiedevano informa-zioni sul nostro Paese e mi riempivano di complimenti. Sulle presunte tensioni internazionali, non ho mai avvertito nulla di particola-re, ho girato quasi sempre da sola e senza mai vivere un momento di disagio o scarsa tranquillità”. Tornata da poco, Sara ha già voglia di ripartire e non dovrà, per sua fortuna, attendere molto: “a febbraio andrò in Kazan’, perché ho aderito a un progetto di scambio dell’Università di Bologna e rimarrò all’estero per cinque mesi. Continuerò a studiare il russo e conoscerò una città particolare, dove coesistono pacificamente diverse religioni e culture, essendo Kazan’ una città di origine tatara e la regione del Tatarstan a maggioranza musulmana. In generale mi sono innamorata della cultura russa, così ricca, profonda e ancestrale”. Insomma, se alle rivalità tra potenze i giovani come Sara sapranno contrapporre la curiosità e l’amore per l’incontro tra culture, forse questo mondo avrà più di qualche speranza.

Marcello Marchesini

Mosca

letteratura russa mi ha aiuta-ta a coltivarne un’immagine ambivalente, fatta di guglie

dorate, del corso regale della Nevà, del granito delle sue sponde, del ricamo

CMF GREENTECHInaugura sabato 5 novembre a Cavezzo il suo nuovo stabi-limento la Cmf Greentech; si tratta della prima fabbrica a impatto zero che produce arredo di design riciclando i materiali di risulta del territo-rio, dall’argilla alla canapa.

ANZIANISono oltre un milione, pari al 23,4% della popolazione, gli anziani residenti in Emilia Romagna. E’ quanto emerge dai numeri dell’Ancescao - l’Associazione Nazionale Centri Sociali, Comitati Anziani e Orti - secondo cui sono 553.000 gli ultra 75enni e 338.000 gli ultra 80enni: segno di un “invecchiamen-to della popolazione” che, viene sottolineato, “insieme all’impoverimento diffuso, va considerato come primo nuovo rischio sociale”.

SKIPASSIl fondista Federico Pellegri-no è stato incoronato dalla

federazione italiana sport invernali come atleta dell’an-no. E’ stato premiato durante la Festa degli Azzurri, che si è svolta nell’ambito di Skipass a Modena. Pellegri-no, originario di Nus (Aosta), classe 1990, nel 2016 ha conquistato la Coppa del Mondo sprint, primo italiano a riuscirci.

SLOW FOOD“Il cibo non solo dev’essere buono, ma anche giusto e pulito. L’Artusi del XXI secolo lo vedo così”. Così il fondatore di Slow Food, Carlo Petrini, ricevendo a Forlimpopoli, patria di Pellegrino Artusi, il Premio Artusi 2016, tributato a chi

si distingue nel rapporto cibo-uomo.“I cuochi - ha esortato Petrini - faccia-no un’alleanza col mondo contadino. E’ fondamentale che mettano il loro prestigio al servizio dell’a-gricoltura italia-na: sull’origine dei prodotti, sul giusto prezzo, sul rispetto del lavoro. Questa è una scelta di campo che la cucina deve fare”.

SALGADOHa aperto i battenti nell’Au-ditorium dei musei San Domenico di Forlì la mostra Genesi di Sebastiao Salga-do, considerato il più grande fotografo documentarista del nostro tempo. La mostra è visitabile sino al 29 gennaio.

CORTO MALTESEA 50 anni dalla nascita di Corto Maltese, apparso nel 1967 in Una ballata del mare salato, apre il 4 no-vembre al Museo della Storia di Bologna la mostra Hugo Pratt e Corto Maltese - 50 anni di viaggi nel mito. Presenta oltre 400 tra dise-gni, acquerelli, chine, riviste e rarità.

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venerdì 4 novembre 2016 anno XVII - n. 4014

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venerdì 4 novembre 201615

anno XVII - n. 40

L ’angolo di Cesare Pradella

Don Alberto Biga-relli, parroco di San Bernardino Realino di Carpi dal 2003, consacrato sacerdote nel 1986 dall’al-lora vescovo monsignor Maggiolini, è l’unico sacerdote esorcista autoriz-zato dal vescovo della Diocesi a svolgere questo delicato e difficile incarico. Lo abbiamo avvicinato dopo la scomparsa di padre Gabriele Amorth, sacer-dote modenese, per anni esorcista nella Diocesi di Roma.padre amorth ripeteva che, spesso, l’intervento del demonio porta alla perdita di coscienza della persona presa di mira. condivide questa affermazione? Quando si trova di fronte a un caso del genere come interviene?“I livelli di oppressione del maligno sono nume-rosi. Ciò che appare più di frequente è la perdita progressiva di lucidità e del tono muscolare. La prima cosa che faccio è quella di capire attraverso il dialogo personale quando e come la cosa si è manifestata e ha avuto inizio”.Quando un individuo manifesta comporta-menti insoliti, gravi o pericolosi, se è credente pensa di essere in ba-lia del diavolo, in caso contrario si reca dallo psichiatra. come discer-nere i casi? “I comportamenti di uno squilibrato e di una perso-na posseduta dal demonio

Con una commo-vente cerimonia religiosa si è conclusa la permanenza nella Parrocchia di Limidi delle reliquie di Papa Wojtila, San Giovanni Paolo II. Per l’occasione han-no partecipato i bambini della scuola elementare Menotti, accompagnati dalle loro insegnanti, Silvia Casolari, Sandra Mani-cardi, Maria Giovanna Femina, Cinzia De Cristofaro e Claudia

“sono tutti battezzati ma la maggioranza non pratica ed è affascinata dall’occulto”

possono essere simili. Solo la preghiera esorcistica lo può rilevare la differenza”.perché vi sono ‘casi’ di possessione che richie-dono pochi minuti di intervento dell’esorcista per essere risolti e altri invece che necessitano di un tempo più lungo?“Dipende dall’intensità e dalla gravità del maleficio o della maledizione e anche dalla maggiore o minore misura cronologica dell’at-to malefico. Più è lontano nel tempo, maggiormente lungo diventa il lavoro dell’esorcista per eliminar-

lo e sconfiggerlo”.avrà incontrato casi difficili e complessi che l’hanno messa a dura prova: come si sente al termine di ogni seduta? “La cosa che più stanca è la lunghezza non tanto del rito esorcistico, quanto il protrarsi delle reazioni a preghiera conclusa”.Qual è in generale al termine della seduta lo stato d’animo e l’atteg-giamento della persona ‘liberata’ dal demonio?“Di riconoscenza e di gioia e spesso inizia un convinto cammino di fede”.

maghi, fattucchiere, cartomanti, malocchio, occultismo, sedute spiritiche. sempre padre amorth, in una delle sue ultime interviste, si disse preoccupato per l’avan-zata di queste pratiche cui ricorrono spesso anche credenti vittime di superstizioni. anche lei è preoccupato?“Certamente e provo sofferenza nel vedere che tanti battezzati voltano le spalle al Signore e cercano tranquillità, rassicurazioni e certezze attraverso opera-tori dell’occulto”.padre amorth era scos-so anche per l’avanzata dell’isis e dell’antico progetto di islamizzazio-ne dell’europa facilitato dall’approvazione, da parte nostra, di leggi anticristiane spacciate per conquiste civili. Qual è il suo parere? “La crudeltà, l’insensatez-za e la violenza gratuita dell’Isis fanno pensare a una regia diabolica o a un’ispirazione satanica inconsapevole. Credo che l’Isis sia un’accozzaglia di briganti e assassini. Le reli-gioni, tutte le religioni, non possono che promuovere e sostenere la pace”.

lImIdI

i bimbi delle elementari attorno alle reliquie di papa Wojtila

Benini: hanno assistito alla proiezione di un filmato sulle tappe salienti del papato di Giovanni Paolo dal 1978 sino alla sua scomparsa. Hanno poi ascoltato dalle parole del parro-co don Antonio Dotti i passaggi sa-lienti del suo mandato pontificio e il signifi-cato del pellegrinag-gio delle reliquie del Santo (che ogni bam-bino ha potuto vedere da vicino) conclusosi

nella Diocesi di Carpi sabato 22 ottobre nel corso delle Veglia missionaria diocesana a Quartirolo. Il dono di una coron-cina da parte di don Dotti a ogni alunno ha posto fine la solenne cerimonia di Limi-di alla quale hanno partecipato anche due giovani parrocchiane reduci dalle Giornate mondiali della Gioven-tù, Margherita Dotti e Chiara Buzzega.

Cesare Pradella

“la cosa che più stanca è la lunghezza non tanto del rito esorcistico, quanto il protrarsi delle reazioni a preghiera

conclusa”.

maghi, fattucchiere, cartomanti, ma-locchio, occultismo, sedute spiritiche. padre amorth, in una delle sue ultime

interviste, si disse preoccupato per l’avanzata di queste pratiche ...

“provo sofferenza nel vedere che tanti battezzati voltano le spalle al Signore e

cercano tranquillità, rassicurazioni e certezze attraverso operatori

dell’occulto”.

Don Bigarelli

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venerdì 4 novembre 201617

anno XVII - n. 40

a cura diMassimo Loschi

Al mè dialètt...

I libri da non perdere

“A fronte della chiacchie-ra imperante e di una vera e propria anoressia del pensie-ro, il latino ci mette a parte di una triplice eredità: il prima-to della parola, la centralità del tempo, la nobiltà della politica”. E’ la massima scelta per la quarta di copertina del libro con cui Ivano Dionigi, dal 2009 al 2015 Rettore dell’Alma Mater Studiorum-Università di Bologna, profes-sore ordinario di Lingua e Letteratura Latina, presiden-te della Pontificia Accademia di Latinità, sintetizza la sua storia di filologo classico e il suo messaggio scientifi-co. Perché sulla parola, sul tempo e sulla politica Dionigi ha costruito l’edificio della sua storia pubblica e privata. “Il latino mi ha insegnato il primato della parola. La parola, il verbum, è materia prima: come la pietra, il legno, il ferro”, scrive Dionigi riprendendo l’amico Daniele Del Giudice. Frase analoga sulla centralità del tempo: “A Roma tutto è nel segno del tempo (sub specie temporis),

il presente non basta - la lezione del latinodi ivano dionigi

tutto è qui e ora (hic et nunc), in opposizione alla Grecia, dove tutto è nel segno dell’e-terno, è ovunque e sempre (ubique et semper). Concetto identico sulla nobiltà della politica, spiegata attraverso un dotto utilizzo della “res” romana, che dal significato generico di “cosa” diventa carattere latinissimo, simbo-leggiato nella massima catoniana “rem tene, verba sequentur”: attieniti ai fatti, le parole seguiranno. Indi-cando così la priorità del fare, della realtà, sul dire. I fatti anticipano, le parole spiega-no. Per parlare poi della “res publica”, la cosa pubblica, concetto e creazione che resero grande Roma e il suo lascito ai posteri.  Ecco, per Dionigi le difficoltà delle comunicazioni dell’oggi, gli ostacoli alla comprensione in epoca di massima comunica-zione social, si spiegano anche con il divorzio delle parole (verba) dalle cose (res), che perseguono le une e le altre “una sciagurata autonomia”. Se si è giunti a

una Babele linguistica, è dunque pure per colpa di un abbandono del Latino e degli studi classici. Studiare latino aiuta a sapere e Dionigi, tra gli esempi, cita quello della Vaticanista dell’Ansa Giovan-na Chirri, la cronista dello scoop mondiale sulle dimis-sioni di Papa Ratzinger, reso possibile dalla sua conoscen-za della lingua dei padri.

per la raSSegna loSt In Summer, all’arISton dI San marIno, Sabato 5 noVembre, alle 20,30, proIezIone del fIlm la pazza gIoIa dI paolo VIrzì

alla ricerca di un po’ di felicitàBeatrice Morandini Valdirana

è una chiacchierona istrionica, sedicente contessa e a suo dire in intimità coi potenti della Terra. Donatella Morelli è una giovane donna tatuata, fragile e silenzio-sa, che custodisce un doloroso segreto. Sono tutte e due ospiti di una comunità terapeutica per donne con disturbi mentali, entrambe classificate come socialmente pericolose. La loro imprevedibile amicizia porterà a una fuga strampalata e toccante, alla ricerca di un po’ di felicità. Uno dei più bei film italiani della stagione (e non solo). Applaudi-tissimo a Cannes, dove tutti hanno riconosciuto all’istante il Dna della grande commedia italiana, ma così trascinante e riuscito che viene da chiedersi dove sia il suo segreto, a partire dalla qualità della sceneggiatura e la straordi-naria alchimia tra le protagoniste che Paolo Virzì pedina con uno sguardo amoroso che trascina con sé lo spettatore.

per la raSSegna prIma all’arISton, al cInema dI San marIno, domenIca 6 e lunedì 7 noVembre alle 20,30, proIezIone del fIlm Il clan dI pablo trapero

un film sul male della banalitàArgentina, primi Anni Ottanta, in una tipica villetta famigliare nel caratteri-

stico quartiere di San Isidro. E’ qui che abita e opera il malvagio clan autore di rapimenti e omicidi guidato da Arquímedes Puccio, il patriarca che pianifica tutte le operazioni. Dal figlio maggiore Alejandro, ciascuno a proprio modo, tutti i familiari sono complici delle spaventose azioni perpetrate dal clan, beneficiando degli ingenti riscatti pagati dalle famiglie delle vittime. Basato sulla vera storia della famiglia Puccio. Un’incalzante, stordente, avvincente crime story su una famiglia vera e fatti davvero accaduti. Come ha scritto il New York Times, il film è uno studio sulla banalità del male ma anche sul male della banalità, espresso soprattutto dall’Arquímedes di Guillermo Francella, celebrità in Argentina, faccia spietata e paterna, sguardo gelido e affettuoso. Nel finale una serie di colpi di scena che fanno battere il cuore.

Quali visioni sa regalare il cielo, noi a volte non ce ne rendiamo conto, distratti

da cose che crediamo più importanti…

Quant ciél

Quant culórsa rêgalêr al ciél.

Ciél uguée e sèmpèr divêrschi rapiscèn, impìsn’i ôç,

cùmè qui d’na mêdêrch’a t’strìcà fôrt,

e apêina t’spàlanch i ôçin lé, già t’vèd al tò ciél.

Quant culór,bastêva custêr cìglia

per impir l’almaed ciél d’fógh, ed stèlì lušêinti al pêr dell’oro, ed figuri d’arcobaléno e gnanch pariva véra

ch’fùsèn lè e sól per tè.

Ciél e ciélch’hòm guardèe

fórse… sêinsa fêrègh chêš,cùmè spàlanchêda man

l’aria… infinidarègalêva vità, mêravji

d’un atím e l’éra pùsìbilavér anch pêrs, perché distrat.

E a guardêva… tè, ciél mioche t’sê fêr srêin i dè più griš,

e tê dmandêv: “Ch’sa pèinsèt?”E a rispundiva: “Gnint!”per a n’scànšlêr l’incant

che gninta gh’hà d’uguêlmirêr, ancòr e sèmpèr,

in di tò ôç al ciél più bêl.

Quanti cieli

Quanti colorisa regalare il cielo.

Cieli uguali e sempre diversiche rapiscono, riempiono gli occhi

come quelli di una madreche ti stringe forte,

e appena apri gli occhiin lei, già vedi il tuo cielo.

Quanti colori,bastava accostare le ciglia

per riempire l’animadi cieli di fuoco, di stelle

lucenti come oro, di figure di arcobaleno

e nemmeno sembrava veroche fossero presenti solo per te.

Cieli e cieliche abbiamo guardati

forse… senza farci caso,come spalancata mano

l’aria… infinita regalava vita, meravi-glie di un attimo, e si potevaavere anche smarrito, perché

distratti.

E guardavo… te, cielo mioche cambi in sereno i giorni più grigi

e mi chiedevi: “Cosa pensi?”E rispondevo: “Nulla!”

per non cancellare l‘incantoche nulla ha di uguale

ammirare, ancora e sempre,nei tuoi occhi il cielo più bello.

Da sempre Duna Corradi-ni S.p.A, azienda produttrice di schiuma poliuretanica, investe nella ricerca di nuovi prodotti e nuove applicazioni. In quest’otti-ca di continua innovazione è nato il concorso organizzato nel mese di ottobre con l’Accademia di Belle arti di Brera, in memoria di Silla Corradini, socio fondatore di Duna, scomparso nel 2014.Duna e Accademia hanno sotto-scritto un accordo per lanciare una competizione sponsorizzata dall’azienda di casa nostra, al quale parteciperanno circa trenta studenti, che prevede la conce-zione di opere artistiche su file 3D: tre di queste verranno poi premiate da una Giuria composta da professori dell’Accademia e da tecnici di Duna. Le tre opere vincitrici verranno realizzate con materiali e impianti CNC messi a disposizione dell’azienda. Duna Corradini non è nuova a collaborazioni con scuole e uni-versità ma è la prima volta che

organizza un concorso volto a valorizzare il lavoro di studenti di Arte e nel contempo i propri materiali in questo ambito.Duna mette a disposizione degli aspiranti artisti non solo i propri materiali ma anche le professio-nalità dei propri addetti per la programmazione sulle proprie macchine, la realizzazione delle opere, nonché l’assistenza dei chimici dell’area R&D per la parte di finitura prevista con l’utilizzo di primer epossidico. Proprio in questa collaborazione e scambio

di competenze risiede il valore formativo dell’esperienza per i ragazzi. Entro maggio 2017 gli studenti saranno chiamati a elabo-rare i file da sottoporre alla giuria; i primi tre classificati riceveranno premi di 500, 700 e mille euro ed entro ottobre 2017 saranno ospitati tre giorni in azienda per dar corso alla realizzazione delle opere. Queste, fatte in duplice copia (una di proprietà dell’artista e una di proprietà di Duna), saran-no esposte a Milano e all’interno dell’azienda.

duna corradInI organIzza un concorSo artIStIco IntItolato a SIlla corradInI InSIeme all’accademIa dI belle artI dI brera

l’arte secondo duna...

Incontro coi ragazzi lo scorso 25 ottobre all’Accademia di Brera

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venerdì 4 novembre 2016 anno XVII - n. 4018

appuntamenti

Dallo yoga allo shiatsu, dall’agopuntura alla musicotera-pia, dall’eudinamica alla medita-zione, dal training autogeno al reiki. Discipline diversissime, nate da Oriente a Occidente, con un obiettivo comune: il benessere naturale. Le discipline olistiche o bio-naturali si occupano di preservare l’ottimale stato di benessere psico-fisico, di pren-dersi cura in senso globale della persona e di sollecitare le risorse di cui ogni individuo è dotato.La terza edizione di Modena Benessere Festival, sabato 12 e domenica 13 novembre a Mode-naFiere, dà spazio a ognuna di queste, presentando un’offerta ricca di approfondimenti teori-ci e sperimentazioni pratiche, accompagnata dall’esposizione e vendita di prodotti e servizi del settore: dalla cosmesi al turismo wellness, passando per l’abbigliamento e gli accessori ecologici ed ecocompatibili per la casa e la cura della persona. Grande spazio, poi, alle esibizio-ni di bio-discipline, arti marziali e ginnastica dolce e la possibilità di sperimentarle personalmen-te nelle numerose free class condotte dagli insegnanti delle scuole più accreditate; oltre 1.000 massaggi e trattamenti gratuiti offerti non-stop nell’area relax e tante conferenze – a ingresso libero - dedicate alla cultura del benessere olistico.C’è persino un padiglione 100% veg, interamente dedicato alla cultura e all’alimentazione ve-gana, con un ristorante a tema e

“Se due uomini desiderano la stessa cosa e non possono goderne entrambi, diventano nemici”.

Thomas Hobbes, Leviatano

teatrocarpi6 novembre - ore 16La vita è sogno Peperoni Difficili Teatro Comunale

8 novembre - ore 20.30 Matteo Macchioni in concertoAccompagnato al pianoforte dal Maestro Mirca Rosciani e Quartetto d’ArchiTeatro Comunale

mostrecarpiFino al 5 novembre 20 Anni di tempo scambiato

Mostra sul Ventennale della Banca del TempoSala Cabassi - Palazzo Pio

Fino al 6 novembre Le Mostre del Gruppo Fotografico GrandangoloSala Cervi

Fino al 13 novembre Paesaggio con nemicoPersonale di Andrea Bruno A cura di Francesca Pergreffi e Filippo BergonziniSpazio Meme

Fino al 29 novembreDuplicating BeautyPersonale di Katiuscia DallaglioSala d’attesa Poliambulatorio Villa Richeldi

Fino al 30 novembre Novecento - Il fallimento di un secolo tra conflitti e antagonismiDi Antonello FresuSala Cervi di Palazzo Pio,Museo al Deportatoex Sinagoga e Campo Fossoli

Fino al 30 novembre L’umorismo ai tuoi piediPersonale di Enrico SannaO&A Centro Affari

Fine all’11 dicembre Helmut Newton A gun for hire, selectionMusei di Palazzo Pio

Fino al 15 dicembre Alle porte di Carpi18 progetti di riqualificazione

urbana per gli spazi di ingresso al centro storicoSala Khaled al Asaad

eventicarpi4 novembre - ore 21,15In occasione della serata sul tema della Grande GuerraEsibizione del Coro del Cai Sala delle Stagioni, in via Cuneo 51

4 novembre - ore 22 Marianne MirageKalinka

4, 5 e 6 novembre Cioccolato in PiazzaPiazza Martiri

4 novembre - dalle 10 Ricorrenza della fine della Prima Guerra Mondiale Giorno dell’Unità Nazionale e Festa delle Forze ArmatePROGRAMMA Ore 10 Cripta della Cappella del Cimitero Urbano di Carpi Deposizione di una corona d’alloro a ricordo dei Caduti di tutte le guerre e benedizione della lapide Ore 10.30 Cortile d’Onore di Palazzo Pio Deposizione di corone Saluto di Alberto Bellelli, sindaco di Carpi Intervento di Giuliano Albarani, presidente Istituto Storico di Modena La cerimonia sarà

a modenafIere torna, Sabato 12 e domenIca 13 noVembre, modena beneSSere feStIVal: Salute per corpo, mente e SpIrIto

modena, capitale del benessere naturale

una zona “live”, dedicata all’in-contro tra chef, autori di libri e il pubblico. La cucina vegana offre un’infinita varietà di cibi tra cui scegliere, di piatti da prepara-re, semplici e più complessi: in questa area ogni ora si alternano esperti che cucinano piatti vegani e autori che presentano le loro ricette e svelano i segreti per rea-lizzare piatti sempre golosi e sa-lutari: l’occasione ideale per chi vuole cimentarsi in tante varia-zioni rispetto ai piatti tradizionali o in piatti nuovi con ingredienti tutti da scoprire.Torna anche il contest di Body Painting che si svolge nell’arco dell’intero weekend, con la pos-

sibilità di assistere a tutte le fasi di realizzazione: dalla pittura sui corpi delle modelle fino all’emo-

zionante performance con musica e danze che decreterà i vincitori della competizione.

Sono oltre 20 le conferenze gra-tuite che affrontano le varie decli-nazioni delle discipline olistiche con nomi importanti. Tra gli ospiti più attesi il cardio-logo israeliano Nader Butto che usa la percezione extra-sensoriale (Esp) per formulare una diagnosi medica, ma soprattutto per deter-minare il conflitto psicologico e il blocco energetico alla radice della malattia (13 novembre, alle 11). C’è anche Giuliana Confor-to, astrofisica, docente di mec-canica classica e quantistica che spiega come usare al meglio la propria energia e forza interiore (12 novembre, alle 18.30).E mentre mamma e papà gira-no tra gli stand, sperimentano massaggi e ascoltano le confe-renze, per i più piccoli è attivo il servizio di baby barking gratuito: dalle 10.30 alle 18.30 personale qualificato è a disposizione in un ambiente accogliente e attrezzato per giocare e prendersi cura dei piccoli.

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venerdì 4 novembre 201619

anno XVII - n. 40

Un’opera per ogni anno della vita di Pablo Picasso nell’ar-co temporale che va dal 1906 all’inizio degli Anni ‘70: questa la novità assoluta della grande mostra inaugurata ad AMO - Arena Museo Opera di Verona.Dopo anni dall’ultima retrospettiva milanese dedicata al più eclet-tico degli artisti del Novecento, tornano per la prima volta in Italia 90 opere tra le quali Nudo seduto (da Les Demoiselles d’Avignon del 1907), Il Bacio (la piccola e struggente tela del 1931) e La Femme qui pleure e il Portrait de Marie-Thérèse entrambe del 1937, solo per citare alcuni dei capolavori tra i molti concessi in prestito dal Musée national Picasso - Paris.Opere di pittura, scultura e arti grafiche creano un percorso capace di raccontare la metamorfosi a cui l’artista sottopone la rappre-sentazione del corpo umano, mentre la sua arte attraversa le fasi del pre-cubismo, del Cubismo, l’età Classica e il Surrealismo, sino a giungere agli anni del dopoguerra, superando le barriere e le categorie di “ritratto” e “scena di genere” per giungere sempre a un nuovo concetto di “figura”: quella che rese Picasso costrut-tore e distruttore al tempo stesso di un arte solo sua, dal fascino inesauribile. Con il patrocinio del Comune di Verona, la mostra Picasso. Figure (1906-1971) è organizzata da Arthemisia Group

accompagnata dalla Banda Città di Carpi Con la partecipazione del Coro dei bambini della scuola primaria Verdi dell’Istituto Comprensivo Carpi Nord

5 novembre - ore 21Armonia del cantoSi esibiscono:Corale Giovanni Pierluigi da PalestinaCoro Madonna delle Grazie di SolieraCoro Istituto Vecchi-Tonelli, sezione di CarpiAuditorium San Rocco

5 novembre - ore 9/12 Famiglie in palio: quando al gioco si perdono anche i legami

Relatori: Dottor Roberto Zappa, referente per Carpi del progetto Rien ne va plus,Avvocato Marco Vignoli, associazione Dedalo onlus Biblioteca Loria

5 novembre - ore 21 Match d’improvvisazione teatraleCampionato Amatori Semifinale: Carpi - BolognaArci Cabassi

5 novembre - ore 15.30 Presentazione del Dizionario Dèscòrér Carpšan Di Massimo LoschiIntroduzione di Brunetto SalvaraniNell’occasione, in ricordo di Dafne Savani, saranno

distribuiti con offerta libera i volumi, di cui il ricavato sarà totalmente devoluto a favore dell’Amo. Al termine verrà proposta una scenetta comica interpretata da: Renato Corsi, Monica Marchi e fuori campo da Riccardo LoschiBiblioteca Loria

6 novembre - ore 17Helmut NewtonVisita guidata di Luca PanaroMusei di Palazzo dei Pio6 novembre -ore 18 Aikido Carpi35 anni di storiaOspite internazionale:Monaco Shaolin Shi Yan HuiDirigerà gli Stage Shaolin, si esibirà con allievi e insegnantiPalazzetto M. Hack a Cibeno

6 novembre - alle 12,30 Pranzo di solidarietà con il popolo curdo Per prenotazioni 347.8821422 - 059.680525Presso il Centro Guerzoni

7 novembre - ore 21Il professor Gastone Breccia presenta il suo libro:Guerra all’Isis, diario dal fronte curdoConduce l’assessore Cesare GalantiniLibreria La Fenice

7 novembre - ore 18.30Incontro aperitivoRiformiamo la Costituzione per un’Italia più sempliceNe parla Salvatore Vassallo, docente Scienze Politiche,

Università di BolognaApprofondimenti con l’onorevole Manuela Ghizzoni e il consigliere regionale Enrico Campedelli del Partito DemocraticoPresso Bar Cookies

10 novembre - ore 21Riforme sì, riforme no. L’Italia al bivio del Referendum: che cosa cambia per l’economia italianaOrganizzata da NoiVotiamoSì CarpiNe parlano: Franco Mosconi, docente di Economia Industriale; Giovanni Arletti presidente di Chimar; Roberta Roncone, segretaria nazionale metalmeccanici Fim CISL Sala parrocchiale di Quartirolo

pIcaSSo. fIgure (1906-1971) è Il tItolo della moStra alleStIta ad amo - arena muSeo opera dI Verona

un viaggio nel processo creativo di picasso

in collaborazione con il Musée national Picasso - Paris ed è curata da Emilie Bouvard, conservatrice presso il del Musée national Picasso - Paris. La mostra vede poi il fon-damentale contributo del Gruppo AGSM, main sponsor dell’iniziativa.Il viaggio nel processo creativo picassiano, attraverso le sei sezioni di mostra, porta a scoprire il perché delle produ-zioni in serie e del riprendere sempre lo stesso soggetto da parte del Maestro, per riprodurlo nel corso degli anni (e cavalcando le diverse epoche e stili) al fine di raccontare quanto fosse ossessivo per lui il ripetersi, nelle proprie creazioni, della figura umana e dei ritratti.Tra foto e filmati d’epoca che accompagnano il visitatore alla scoperta del vissuto dell’artista, la mostra abbraccia l’arco temporale della sua produzione che va dal 1906 fino agli anni inizi degli Anni ‘70 e racconta - oltre all’entou-rage intellettuale e letterario e agli studi sul movimento - anche la ricerca durante il primo dopoguerra di un nuovo primitivismo attraverso il disegno infantile, le fonti prei-storiche e quel desiderio di liberarsi dalle forme che durerà fino agli Anni ‘40.

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venerdì 4 novembre 2016 anno XVII - n. 4020

carpi Fc 1909sQuadra punti

Verona 27

entella 22

cIttadella 22

Frosinone 21

perugIa 19

carpI 19

beneVento 18

Spal 18

SpezIa 17

barI 16

pISa 15

breScIa 15

aScolI 14

noVara 14

SalernItana 13

pro VercellI 13

ternana 12

aVellIno 12

ceSena 10

latIna 10

VIcenza 10

trapanI 9

classifica generale

Il Carpi si riscopre umano e, già dalla trasferta di Vercelli, deve urgente-mente trovare delle soluzioni per non sprofondare in una crisi, non tanto di gioco, quanto di risultati. Sì perchè proprio quel cinismo e quell’innata capacità di convertire la fase difensiva in contropiedi letali ora si rivoltano contro i primi esponenti dell’anti Tiki Taka, neologismo coniato a Barcellona che fa del reiterato possesso palla la propria caratteristica princi-pale. La sconfitta interna contro l’Ascoli - la prima fra le mura amiche del Cabassi e la terza stagionale - ha mostrato la fragilità di una compagine che, in questa stagione, una volta patito lo svantaggio non è mai riuscita a rimontare per agguantare i tre punti. Due reti del “baby” fenomeno Orsolini, classe ‘97, prodot-to del florido vivaio marchi-giano, stendono un Carpi appannato e mai veramente pericoloso nonostante l’impressionante collezione di calci d’angolo. Volendo immediatamente voltar pagina, mister Castori in settimana ha lavorato alacremente per ritrovare la

la SconfItta contro l’aScolI ha moStrato la fragIlItà dI una compagIne che, In queSta StagIone, una Volta patIto lo SVantaggIo non è maI rIuScIta

a rImontare per agguantare I tre puntI. proSSIma SfIda contro pro VercellI

Forza carpi!

conferma doverosa per Antonio Di Gaudio, nono-stante una brutta botta patita in uno scontro col marchi-giano Almici, e Lorenzo Pasciuti sugli esterni con la coppia di mediani composta da Raffaele Bianco e Marco Crimi. In avanti Andrea Catellani dovrebbe tornare nell’undici iniziale insieme a Kevin Lasagna, quest’ultimo a caccia della quinta rete stagionale. Per i piemontesi padroni di casa - peggior difesa del campio-nato con venti reti al passivo e un solo punto guadagnato nelle ultime tre gare - la sfida contro il Carpi potrebbe valere una parziale conferma

alla traballante panchina di mister Moreno Longo. Al tecnico, alla prima stagione fra i protagonisti dopo le proficue annate sulla panchi-na del Torino Primavera, mancheranno i giovani Armando Vajushi, infortu-nato, e lo squalificato Andrea Palazzi. Nel 3-5-2 bianconero, davanti all’e-stremo difensore ex Modena Ivan Provedel, spazio al pacchetto di difensori composto dal danese Soren Mussman, l’ex di turno Elia Legati e Mattia Bani. A centrocampo gli esterni Carlo Mammarella e Filippo Berra agiranno in collaborazione con l’esperto

Luca Budel e i giovani Simone Emanuello e Daniele Altobelli. In avanti spazio all’ariete Giulio Ebagua e al prolifico Andrea La Mantia, prele-vato in estate dal Cosenza in Lega Pro e già capace di mettere a segno cinque reti.

Enrico Bonzanini

serenità in un gruppo che contro la Pro Vercelli dovrà fare a meno di Gaetano Letizia, ammonito da diffidato lo scorso sabato. Davanti al rientrante Simone Colombi, risparmiato con l’Ascoli per un leggero

affaticamento muscolare, la cintura difensiva dovrebbe essere formata da Aljaz Struna e Riccardo Gaglio-lo sugli esterni, coadiuvati centralmente dalla coppia Simone Romagnoli-Fabri-zio Poli. In linea mediana

i lettori ci scrivono@

Il direttore sportivo del Carpi Giancarlo Romairone spiega i motivi del momento di flessione dela squadra offrendo le soluzioni per una pronta risalita in classifica.direttore cosa non ha funzionato contro l’a-scoli?“Io credo che contro i marchiagiani tutto sommato abbiamo fatto una buona partita, generosa e con la voglia, come sempre, di co-gliere i tre punti. Detto ciò, siamo una delle squadre re-trocesse dalla scorsa Serie A ed è innegabile che tutte le altre compagini del campio-nato cadetto non aspettino altro che affrontarci. Siamo anche sfortunati perchè ve-niamo sempre puniti a ogni

tributo a mister castoriIn un mondo sconvolto

da violenze e distruzionied esodo continuo di intere popolazioni,vediamo un susseguirsi di disastri immaniche spengono ovunque le certezze del domani.Anche il nostro bel Paese, ormai incessantemente,è colpito da tragedie che sconvolgono l’ambientedistruggendo patrimoni stori-ci della nostra civiltà

e mettendo in ginocchio intere comunità!Anche noi siamo memori di ferite ancora in vista;il sisma terribile del centro Italia perciò molto ci rattristae ci lascia attoniti al susse-guirsi di questi cataclismi.C’è grande necessità di coe-sione: bando agli egoismi!Tanti volontari sono partiti per dare un contributo:in un disastro di simile entità serve costante aiuto!

Anch’io, per tanta gente così colpita, provo sgomentoe mi sento in cuor mio di riflettere un momento,poiché tra una catastrofe e un’altra non passa settimana.Quale futuro ci aspetta? Siamo tutti appesi a un filo di lana? Ma è necessario anche guardare avanti con capar-bietà e auspicare per ciascu-no di noi un po’ di serenità!Il pensiero va anche allo Sport, parte della nostra

cultura che aiuta a risollevarci un po’ dalla realtà… a volte dura!Un grazie al nostro grande Greg, di cui siamo molto fieri, che ci donerà ancora soddisfazioni, domani come ieri. E grazie a colui che da anni guida il nostro calcio con assiduità, donando a Carpi lustro e visibilità, pure nella vetta della Serie A!Al nostro caro Mister Ca-stori quindi, che “non molla mai” dobbiamo tanta ricono-scenza: oggi più che mai!Lui, marchigiano dal tempe-ramento forte e saggio,alla guida di un difficile cam-pionato da qui a maggio,

pur se colpito da eventi im-provvisi, con un nodo in gola,non ha voluto lasciare la Sua amata Squadra solaed eccolo, sempre presente e puntuale agli allenamenticercando di accantonare i propri sentimenti!Per la sua grande sensibilità gli siamo tutti molto gratial di là di quali siano delle varie partite i risultati. Un esempio eloquente l’ab-biamo visto al Cabassi,dove il Carpi, pur perdente dopo molti alti e bassi,ha visto i tifosi salutare con applauso meritoriol’avversario Ascoli ferito nel proprio territorio.

Abbiamo così espresso la nostra affettuosa vicinanzaa Mister Castori anche in questa particolare circostan-za che lo ha toccato emotiva-mente molto da vicinoe lo consideriamo ormai quasi“nostro concittadino”.Gesto nobile ed esemplare di generosa solidarietàche esprime il carattere della nostra carpigianità!Speriamo più serenità per tutti, poi… che dire? Ognuno per la propria strada deve proseguire!E…”chi vuol (o può) esser lieto sia, di doman non c’è certezza”.

Candida Lugli

Il dIrettore SportIVo del carpI gIancarlo romaIrone SpIega I motIVI del momento dI fleSSIone dela Squadra offrendo le SoluzIonI per una pronta rISalIta In claSSIfIca

“serve un cambio di rotta”minimo errore. Abbiamo però un gruppo solido che credo sarà in grado già dalla sfida di Vercelli di ripartire alla grande”.Quali sono i segreti per battere la pro vercelli?“E’ uno stadio piccolo ma caldo in cui la società piemontese ha costruito le proprie imprese recenti. Sappiamo di affrontare una squadra che ha cambiato al-lenatore e, contestualmente, filosofia di gioco, subendo qualche gol in più. Hanno giocatori di grande qualità, soprattutto in attacco, che

non dobbiamo commettere l’errore di sottovalutare. Allo stesso tempo siamo il Carpi e dobbiamo andare a imporre il nostro gioco su qualsiasi campo”.in estate è partito Jerry mbakogu, fondamentale per il gioco di castori. vedendo le ultime pre-stazioni in serie a di gio-catori da lei seguiti come pietro iemmello e Fede-rico melchiorri pensa si potesse fare qualcosa in più per prenderli?“Il campionato di Serie A sta mostrando come que-

sti due giocatori meritino il massimo palcoscenico calcistico italiano. A onor di cronaca va comunque precisato che questi due attaccanti in B sarebbero venuti solo da noi”. concas, blanchard, comi e belec: quali sono le loro situazioni? gli ultimi tre possono già considerarsi sul mercato?“Concas ha ricominciato ad allenarsi col gruppo e lo attendiamo, al termine della squalifica, per riprendere il posto che merita non solo in squadra ma anche nel

calcio che conta. Vid Belec è un giocatore che, anche se praticamente fuori rosa, svolge un ruolo importante nel gruppo e anche sabato ha dimostrato di farsi trovar pronto all’occorrenza. Su Comi e Blanchard dico che per giocare a Carpi serve quell’atteggiamento che ha creato le basi del miracolo sportivo che tutti abbia-mo ammirato nelle scorse stagioni. Fanno parte delle rosa e sono elementi su cui puntiamo. In fin dei conti mancano ancora due mesi dalla riapertura del mercato e credo, per il momento, sia giusto parlare solo ed esclusivamente di campo ragionando come se ogni partita fosse l’ultima”.

Enrico Bonzanini

Gian

carlo R

om

airon

e

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venerdì 4 novembre 201621

anno XVII - n. 40

SolIdarIetà

i panthers per i terremotati Si è svolta lo scorso 27 ottobre, presso la Parroc-

chia di Santa Croce, la serata di raccolta fondi orga-nizzata dai Panthers in favore delle vittime del terremoto che ha colpito il centro Italia. Oltre 150 persone si sono radunate per cenare insieme e partecipare a una lotteria con premi e gadget griffati Carpi Fc. L’intero incasso della serata, alla quale hanno preso parte anche il portiere Carpi Fc Simone Colombi, il centrocampista Fabio Concas e il direttore sportivo Giancarlo Romairone, sarà desti-nato a un fondo aperto dalla Croce Rossa e dal Moto Club Carpi.

Incontri informativi sul Soccorso e sulla Sicurezzain ambito PEDIATRICO:

“Cosa fare in caso di…?”

CROCE ROSSA ITALIANACOMITATO DI CARPI

Presenta

RELATORI:✓ Dott. Cristiano Rosafio (Specialista in Pediatria)

✓ Matteo Blandini (Infermiere del 118 e PS Carpi)

✓ Alan Ferretti (Operatore Tecnico Autista 118)

✓ Luca Gherardi (Monitore di Croce Rossa e O.T.A. 118)

✓ Margherita Galli (Monitore di Croce Rossa)

Ciclo di incontri GRATUITI a Carpi presso la Sala Congressi in P.le Allende,

(Via Peruzzi, adiacente alla stazione delle autocorriere):

• GIOVEDI 10 NOVEMBRE 2016• GIOVEDI 17 NOVEMBRE 2016• GIOVEDI 24 NOVEMBRE 2016

Gli incontri inizieranno alle 20.45.

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA: e-mail [email protected] oppure cell. 377.1782062

Al termine dei 3 incontri verrà rilasciato un attestato di partecipazione

In Collaborazione con:

Il campione olimpico Gregorio Paltrinieri si sta allenando a Livigno con la Nazionale italiana in vista dei Mondiali in vasca corta di dicembre e dei Mondiali di Budapest di luglio 2017. La prossima sfida sportiva per il giovane campione carpigiano potrebbe essere il mare: ai Giochi di Tokyo 2020 Paltrinieri ha infatti

aI gIochI dI tokyo 2020 paltrInIerI ha annuncIato dI VolerSI cImentare neI 1.500 metrI StIle lIbero e nella dIecI chIlometrI In acque lIbere

Greg sfida il mareannunciato di volersi cimentare oltre che nei 1.500 metri stile libero, la sua specialità, anche nella 10 chilometri in acque libere. “Comincerò ad allenarmi dopo Budapest. Nuotare in mare mi piace molto, sembra di volare, con l’acqua salata si galleg-gia che è una favola…”, ha dichiarato il campione.

Gregorio Paltrinieri

“comincerò ad allenarmi dopo

budapest. nuotare in mare mi piace molto,

sembra di volare, con l’acqua salata si galleggia che è

una favola…”, ha dichiarato il

campione.

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venerdì 4 novembre 2016 anno XVII - n. 4022

Continua a vele spiegate l’inizio di campio-nato, in serie B2, per la Gsm Mondial Carpi. Per essere una squadra neopro-mossa, sta veramente sorprendendo tutti: il livello di gioco e la determinazio-ne messi in campo da Bulgarelli e compagne sono quelli di una squadra di categoria. La vittima di turno è stata la Nolo S.Michelese: dopo aver combattuto il primo set, ha ceduto di schianto in quelli successivi. Mister Davide Furgeri si affida al sestetto che ha chiuso la gara di sabato scorso, con Viani (ex di turno) in regia, Pini opposto, Bulgarelli e Natali di banda, Faietti e

pallaVolo femmInIle SerIe d

texcart cede di fronte soliera   

Si muove la classifica in casa Texcart, rammarico per come è terminata una partita che ha visto nei pri-mi due set le giovani carpigiane protagoniste. Tanta fatica per il minimo risultato, però bel gioco espres-so da Capasso e compagne, arrivate vicino al traguar-do pur senza raggiungerlo (2 a 3 contro il Soliera). Ancora qualche passo in avanti, il lavoro sta dando i suoi frutti e già nella prossima partita ci potrebbe es-sere l’occasione di raccoglierli.  

Partono fortissimi i modenesi di Pgs Smile con un 11-0 di parziale, poi arriva la timida reazione carpigiana che arriva a -4. Ma da lì in poi il canestro diventa inaccessibile per i biancorossi, mentre Gasparini da ex-carpigiano punisce dalla linea dei tre punti imperterrito e porta avanti i suoi a fine del terzo quarto sul +21. Lì suona la campana per la Centro Lattonieri, ma ormai è troppo tardi. Miglior giocatore in campo Leonardo Gasparini.

Terraquilia Handball Carpi espugna il Palazzetto di Ravarino col punteggio di 20-33 e prosegue la sua rincorsa alla vetta mettendo in archivio la quinta vittoria consecuti-va. Una partita mai in discussione quella contro il “fanalino di coda” Rapid Nonantola al quale non basta una prova coraggiosa. Inizio veemente di Terra-quilia con tre reti di Bo-snjak che fissa il punteggio sul 2-5. Grande inizio anche per Giulio Venturi che con due reti allarga il parziale sul 3-9. I padroni di casa, passata la fase critica della gara, provano a rientrare e al 20’ accorciano sul 7-11. Il primo tempo si chiude sul 9-14 con un preoccupante

Alla maratona di Dublino c’era anche l’asso-ciazione Aneser con il gruppo podistico Quelli di Novi. Il 30 ottobre si è svolta la 38° edizione della marato-na di Dublino, riconosciuta a livello internazionale come Friendly Marathon grazie alla sua atmosfera e ospitali-tà, con migliaia di spettatori che si sono riversati lungo le strade. Una gara competitiva che percorre il tracciato di

baSket promozIone - centro lattonIerI battuta da pgS SmIle 41 a 59

brutta partita per la carpine

pallaVolo femmInIle SerIe b2 - la gSm mondIal mette ko la nolo S.mIcheleSe

inarrestabile avvio di campionato per la gsm

Campana al centro, libero Dallari. Primo set molto equilibrato, dopo un avvio convincente della Gsm che si trova sull’8-4 al primo time out tecnico, è San Michele che spingendo al servizio, trova il modo di capovolgere la situazione e

portarsi sul 16-12 a quello successivo. Dopodiché la difesa carpigiana ha fatto la differenza, permettendo agli attaccanti di infierire nella difesa avversaria, il doppio cambio poi, con l’inserimento di Galli e Bellentani ha permesso di

chiudere il set 25-23. Il secondo inizia in fotocopia, Furgeri lascia Galli in regia, la Gsm fugge via, 8-4 poi 16-8, viene inserita anche Gennari che va a segno, così San Michele cede 25-15, nonostante i nume-

rosi tentativi del Mister avversario di girare la formazione! Ora le carpi-giane giocano sul velluto, Furgeri trova il modo nel set successivo di inserire tutte le giocatrici a disposizione, le quali rispondono in modo

positivo, andando tutte a tabellino punti... oltre alla buona prestazione dei due liberi Dallari e Fogliani. Così il terzo parziale è un monologo Gsm, San Michele non c’è più, la gara si chiude con un 25-14. 13 i punti finali per Natali, 12 Faietti, 10 Pini, 5 Bulgarel-li, 3 Campana, 1 a testa per Corsi, Galli, Bellentani, Gennari e Viani. Ci si ritrova così primi a punteg-gio pieno dopo tre giornate, consapevoli però che il valore della squadra in questo campionato è ancora tutto da dimostrare. Prossi-mo impegno, sabato al Palazzetto Margherita Hack di Cibeno, alle 18. Ospite di turno il Vobarno (BS).

pallamano SerIe a - terraquIlIa handball carpI eSpugna Il palazzetto dI raVarIno del rapId nonantola col punteggIo dI 20-33

terraquilia in vetta col romagnacalo dei biancorossi che fa infuriare mister Sasa Ilic. Nella ripresa nuovo allungo di Terraquilia che al 10’ ristabilisce il +7 sul 15-22. Una doppia esclusione fa riprendere coraggio al Nonantola che ne approfitta per tentare il rientro in gara sul 18-23. A salire in catte-dra nel momento di massi-ma difficoltà è il solito Jan Jurina che con due parate spettacolari condite da altrettanti contropiedi concretizzati rispettivamen-te da Bosnjak e Nocelli permette un nuovo allungo

sul 18-25 a metà ripresa. Il distacco di cristallizza sul +11 che Terraquilia gestisce sino alla sirena conclusiva col tabellone che recita il 20-33 finale. Quinta vittoria consecutiva per gli uomini di Sasa Ilic che, approfittan-do del Big Match fra Romagna e Bologna, vinto 29-26 dai padroni di casa, sorpassa i felsinei in classi-fica e si prepara a ospitare proprio i bianconeri, guidati dagli ex Michele Rossi e Giulio Nardo, dopo la sosta per gli impegni della Nazionale.

alla maratona della capItale IrlandeSe c’era anche l’aSSocIazIone aneSer

quelli di novi... in irlandapiù di 42 km totalmente sul suolo comunale della capitale irlandese. Un’occasione imperdibile per chi vuole vedere la città nel pieno della stagione autunnale. Più di 15.000 i partecipanti, la metà dei quali giunta da paesi stranieri. Una Dublino piena di runner internazionali, pronti a festeggiare e a

divertirsi.Insieme alla Maratona com-petitiva la città di Dublino organizza anche una versione

per chi vuole correre, ma prendendo la cosa meno sul serio; si chiama Breakfast Run e segue un tracciato di soli 5 km, senza competizio-ne e con una prima colazione irlandese ad attendere i partecipanti.

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Judo club carpI

taso zurabishuili è in finale

A Castelfranco Emilia, domenica 30 ottobre, si sono svolte le qualificazioni Regionali per la Coppa Italia dei Campionati Italiani per Società. Il Judo Club Carpi ha partecipato alla manifestazione sportiva con due atleti. Federico Ballestrazzi nei 100 chilogrammi purtroppo non è riuscito a classificarsi mentre il secondo a scendere sul “tatami” è stato Taso Zurabishuili: con calma e determinazione, ha avuto la meglio sui suoi avversari, guadagnandosi la finale nazionale che si svolgerà a Genova il 12 e il 13 novembre. Lo scorso anno Taso partecipò alla finale che si svolse a Crotone qualificandosi al 5° posto, la speranza è che riesca a eguagliare o a migliorare tale risultato.

loretta SalVaranI, nonna del pIccolo atleta SImone caVallInI, ha donato al Judo club carpI un defIbrIllatore

“in caso di necessità saremo più tranquilli”Nella sede del Judo Club Carpi, alla presenza

del presidente della Consulta dello Sport Nilo Diacci, si è svolta una cerimonia di ringraziamento per la donazione di Loretta Salvarani (nonna del piccolo atleta Simone Cavallini) di un defibrillatore. “La signora Loretta, con grande cuore, sensibilità e altrui-smo, ha donato alla palestra questo utilissimo appa-recchio di cui eravamo sprovvisti, indispensabile per un luogo dojo. Per la palestra del Judo Club - sottoli-nea Stefano Righi - è stato un grandissimo regalo e un bellissimo gesto. A Loretta vanno i nostri sinceri ringraziamenti: con il defibrillatore, d’ora in avanti, saremo più tranquilli in caso di necessità”. Nove atleti hanno già seguito il corso per avere l’abilitazione all’utilizzo dell’apparecchio e altri quattro giovanissi-mi si aggiungeranno per incrementare la sicurezza in palestra. “Ancora grazie, nonna Loretta, per il tuo gesto di altruismo che è stato, e sarà, di esempio per tutti”, conclude Stefano Righi.

Brusca battuta d’arresto, domenica 30 ottobre, per l’Under 14 del Rugby Carpi che soffre e subisce la sconfitta per 95-0 contro un più esperto Modena rugby 1965. Sarà comunque un’espe-rienza che serve a farsi le ossa in un campio-nato difficile per i falchetti di casa nostra. Prossimo appuntamento sabato 5 novembre a Noceto con Rugby Noceto e Rugby Pieve 1971. La Serie C del Carpi esce sconfitta dal campo di Arcoveggio con il punteggio di 34-12 per la squadra cadetta del Bologna rugby 1928. Partita coman-

Taso Zurabishuili

rugby carpI

nulla di fatto per i biancorossi

data sin dall’inizio dai più rodati bolognesi che solo a tratti soffrono la vivacità del Carpi provocata in particolare dalla pattuglia degli avanti, responsabili delle due mete

biancorosse: una di mischia e una tecnica. Il campionato prosegue il 6 novembre alle 14.30  sempre a Bologna, contro la cadetta della Reno rugby.

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Via Franklin Delano Roosevelt, 64, Carpi MO - 059 687121SEMPRE APERTO: 8.00 - 20.00 SABATO 8.30 - 19.30