Speciale VII compleanno think thanks

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GRAZIE DEL PENSIERO Una volta tanto “grazie del pensiero” parla di noi fenicotteri. Non ci piace lo stile auto-referenziale ma l’importanza della ricorrenza ci ha indotto a fermarci per qualche istante e a produrre una riflessione su Think Thanks, dall’interno verso l’esterno. Come in ogni compleanno, si è chiamati a decidere se festeggiare o meno, in caso affermativo come e chi invitare alla festa. Per l’occasione abbiamo aperto gli archivi fotografici misurandoci con alcuni ricordi per noi molto rilevanti finendo per accorgerci dell’incredibile quantità di materiali accumulati nel tempo. Abbiamo fatto delle scelte lasciando fuori una miriade di ricordi della “prima fase bagnolese”, le foto dell’elegante sede, nel cuore del quartiere operaio ma che le tante “Plenarie” eventi di settore Think Thanks organizzate lungo tutto il primo triennio per stimolare la domanda di ricerca e comunicazione. Tantissimi gli intellettuali, i manager e i professionisti che hanno partecipato alle nostre iniziative, in ordine sparso e andando a zig zag nella memoria, da Gioacchino Lanza Tomasi, a Domenico De Masi, a Omero Ciai, Lidia Ravera, Adolfo Scotto di Luzio, Peppe Lanzetta, Conchita Sannino, Osvaldo Cammarota, Amedeo Lepore, Angelo Petrella, Gabriella Gribaudi, Marco Armiero, Alvise Sbraccia, Pietro Saitta, Luigi Morra, Alessandra Riccio, Raffaele Nocera, Luigi Amodio, Michele Lo Russo, Daniele Pitteri, Valentina Vaio, Luciano Brancaccio, Nicola Campoli, Massimo Cerulo, Massimiliano Pacifico, Maurizo Palmieri, Antonio Vitolo Ilic, Marco de Rosa, Francesca Prisco, Antonella Loprete, e potremmo andare avanti ancora per qualche pagina. Un ricordo particolare lo dobbiamo ad Amato Lamberti grande osservatore della realtà partenopea e meridionale, scomparso nel 2012, che ci ha donato testimonianze importanti che conserviamo con orgoglio. Così come non abbiamo menzionato circa un centinaio di giovani collaboratori che hanno partecipato alle nostre campagne e alle nostre ricerche di mercato. Un ringraziamento a Marialaura Bianco, Flora Grauso, Andrea Paura e Giulia Savignano, ultimi in ordine di tempo ad occuparsi dei progetti più recenti di Think Thanks ma non per questo meno importanti. Questo speciale è dedicato a tutti quelli che hanno a cuore Think Thanks senza di loro sarebbe impossibile continuare nell’impresa di fare ricerca. Il mercato è un gioco competitivo e spietato e senza una comunità di riferimento è più difficile andare avanti specie per chi produce cultura. In questo numero: Serena Bonamassa intervista Lucio Iaccarino. EDIZIONE SPECIALE PER IL SETTIMO COMPLEANNO DI THINK THANKS NOVEMBRE2014 Sette anni in magenta Il compleanno del fenicottero. Lucio Iaccarino CEO Think Thanks

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Think Thanks festeggia i suoi 7 anni con un'intervista al CEO Lucio Iaccarino

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GRAZIE DEL PENSIERO Una volta tanto “grazie del pensiero” parla di noi fenicotteri. Non ci piace lo stile auto-referenziale ma l’importanza della ricorrenza ci ha indotto a fermarci per qualche istante e a produrre una riflessione su Think Thanks, dall’interno verso l’esterno. Come in ogni compleanno, si è chiamati a decidere se festeggiare o meno, in caso affermativo come e chi invitare alla festa. Per l’occasione abbiamo aperto gli archivi fotografici misurandoci con alcuni ricordi per noi molto rilevanti finendo per accorgerci dell’incredibile quantità di materiali accumulati nel tempo. Abbiamo fatto delle scelte lasciando fuori una miriade di ricordi della “prima fase bagnolese”, le foto dell’elegante sede, nel cuore del quartiere operaio ma che le tante “Plenarie” eventi di settore Think Thanks organizzate lungo tutto il primo triennio per stimolare la domanda di ricerca e comunicazione. Tantissimi gli intellettuali, i manager e i professionisti che hanno partecipato alle nostre iniziative, in ordine sparso e andando a zig zag nella memoria, da Gioacchino Lanza Tomasi, a Domenico De Masi, a Omero Ciai, Lidia Ravera, Adolfo Scotto di Luzio, Peppe Lanzetta, Conchita Sannino, Osvaldo Cammarota, Amedeo Lepore, Angelo Petrella, Gabriella Gribaudi, Marco Armiero, Alvise Sbraccia, Pietro

Saitta, Luigi Morra, Alessandra Riccio, Raffaele Nocera, Luigi Amodio, Michele Lo Russo, Daniele Pitteri, Valentina Vaio, Luciano Brancaccio, Nicola Campoli, Massimo Cerulo, Massimiliano Pacifico, Maurizo Palmieri, Antonio Vitolo Ilic, Marco de Rosa, Francesca Prisco, Antonella Loprete, e potremmo andare avanti ancora per qualche pagina. Un ricordo particolare lo dobbiamo ad Amato Lamberti grande osservatore della realtà partenopea e meridionale, scomparso nel 2012, che ci ha donato testimonianze importanti che conserviamo con orgoglio. Così come non abbiamo menzionato circa un centinaio di giovani collaboratori che hanno partecipato alle nostre campagne e alle nostre ricerche di mercato. Un ringraziamento a Marialaura Bianco, Flora Grauso, Andrea Paura e Giulia Savignano, ultimi in ordine di tempo ad occuparsi dei progetti più recenti di Think Thanks ma non per questo meno importanti. Questo speciale è dedicato a tutti quelli che hanno a cuore Think Thanks senza di loro sarebbe impossibile continuare nell’impresa di fare ricerca. Il mercato è un gioco competitivo e spietato e senza una comunità di riferimento è più difficile andare avanti specie per chi produce cultura.

In questo numero: Serena Bonamassa intervista Lucio Iaccarino.

EDIZIONE SPECIALE PER IL SETTIMO COMPLEANNO DI THINK THANKS NOVEMBRE2014

Sette anni in magentaIl compleanno del fenicottero.

Lucio IaccarinoCEO Think Thanks

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Congratulazioni Think Thanks!di SERENA BONAMASSA

É stato Linkedin a suggerirmi questa data: novembre 2014, Think Thanks festeggia 7 anni “Fai le congratulazioni a Lucio Iaccarino”. Le ricorrenze ai tempi dei social, sono così, arriva una notifica pronta a ricordartela. Ma cosa c’è dietro questi sette anni? Mi sono chiesta. Per me, che sono in Think Thanks da pochi mesi, questa è sembrata un’ottima occasione per scoprire e raccontare la storia di un’agenzia di marketing e ricerca che in sette anni, ne ha fatta di strada.E quale miglior modo se non chiedere direttamente a Lucio Iaccarino, Ceo di Think Thanks, di svelarmi qualcosa in più? “Per una volta, ti va di vestire i panni dell’intervistato? - ho chiesto a Lucio - “Ti va una chiacchierata in cui ci sveli il mondo Think Thanks?”

Quando nasce Think Thanks?L'idea nel 2006, stavo per concludere il mio penultimo corso di politica comparata all'Orientale di Napoli. All'università avevo cominciato come politologo specializzandomi nello studio delle reti politiche e delle politiche pubbliche estendendo poi il raggio di azione anche alla comunicazione e alla partecipazione politica. Seguivo in qualità di relatore di tesi molti studenti ai quali ho sempre cercato di trasferire due valori: il metodo delle scienze sociali ma anche e soprattutto l'ottimismo e la voglia di scoprire il mondo, per interpretarlo con gli strumenti della ricerca. La crisi dell'università mi costrinse a guardarmi attorno e sondare altre strade. Era giunto il momento di attingere alle mie di competenze e a quell'ottimismo che tanto avevo profuso nelle vite dei miei studenti. L'idea era di mettermi sul mercato come ricercatore. Doveva esserci un mercato capace di assorbire una figura come la mia, proprio mentre ero circondato da un esercito di precari della ricerca, arrabbiati e con il solo orizzonte di entrare all'università.

Il CEO Think Thanks, Lucio Iaccarino, 24 Ottobre 2014, IED (Istituto Europeo di Design) di BarcellonaConferenza stampa per il lancio in Spagna di Optima Erasmus.

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Nel 2008 il fotografo Giampiero Assummadona a Think Thanks un kit di foto che saranno utilizzate per il primo sito internet. “L’uomo con la borsa di pelle” è tra le icone più utilizzate fino al 2010

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Ma la società nasce a fine 2007?Esatto! In quell'anno tenni l'ultimo corso di politiche pubbliche ma ebbi anche la grande opportunità di lavorare spalla a spalla con uno degli editori storici napoletani e precisamente con la casa editrice e con la fondazione legata a Mario e Diego Guida, dove ricoprivo il ruolo di responsabile programmazione culturale. Lo ricordo come un anno dove ho imparato tantissimo, grazie ad un ambizioso evento di oltre 100 presentazioni a cui diedi il nome di "costruzioni" in memoria di uno dei classici di sociologia che aveva segnato la mia formazione intellettuale (Peter L. Berger e Thomas Luckmann, “La realtà come costruzione sociale”). La fine di quell'esperienza mi indusse a entrare nel mercato come imprenditore, come un imprenditore/ricercatore, sebbene all'analisi e alla valutazione delle politiche pubbliche si è presto affiancato lo studio dei mercati e del marketing, come settore di ricerca fino a diventare core business.

Fino al 2012 Think Thanks collabora assiduamente con l’Associazione Campi Flegrei di Bagnoli con la quale condivide la gestione di un centro di documentazione. Nella foto gli allievi del Master di Criminologia critica dell’Università degli Studi di Padova, ospiti nel 2009 del centro per una scuola estiva sui mercati criminali della Campania.

Nella foto il Prof. Alberto Corbino e la Prof.ssa Fabrizia Ippolito che illustrano agli allievi del Master di criminologia gli abusi subiti dal territorio vesuviano.

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Nel 2011 Think Thanks progetta la campagna billboard con 150 manifesti 6x3 lungole principali arterie della provincia di Napoli. Think Thanks ha costruito il naming, il layout del logo, la filosofia del brand, oltre a importanti elementi di arredo del punto vendita, dall’insegna esterna alle immagini per le pareti.

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Think Thanks è un brand?Lo diventa ogni giorno di più. Nasce con questa ambizione e tutti i simboli di cui si avvale provano a veicolare questo messaggio. Il claim aziendale è "l'impresa di fare ricerca, quando la ricerca si fa impresa" e testimonia l'importanza delle indagini e delle ricerche di mercato nelle scelte di marketing e comunicazione dei nostri clienti. Il valore della marca Think Thanks è nel suo naming, traducibile con "grazie del pensiero". I nostri servizi sono magenta come il colore del marchio e i nostri collaboratori si definiscono fenicotteri come l'icona animale che accompagna il lettering Think Thanks. Il fenicottero ha la capacità di guardare dall'alto e in forma panoramica il mondo, mentre la sua stilizzazione grafica nel marchio, enfatizza le lunghe zampe per esprimere equilibrio e decisione. Ma il fenicottero è anche un animale raro, curioso, in forte ascesa come gadget e come giocattolo anche in altri settori. Quello più bello e raro è il fenicottero rosa. Si dice sia in grado di accoppiarsi su una gamba sola.

Per circa una settimana Napoli brand è in cima alle classifiche del Megastore Feltrinelli di Piazza dei Martiri a Napoli.

Il 26 marzo 2013, il giornalista Filippo Ceccarelli presenta Napoli Brand in compagnia dell’autore e della giornalista Francesca Ghidini. Sulla copertina la macchia della tazzina di caffè che disegna al suo interno la sagoma del Vesuvio.

Il titolo è Napoli Brand. Il valore aggiunto del territorio per l’identità aziendale (uscito per le edizioni ad est dell’equatore, 2012).

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Lucio Iaccarino si è occupato della riqualificazione urbana durante il suo dottorato di ricerca ad Urbino, con la direzione scientifica del Prof. Ilvo Diamanti. Una versione della sua tesi dottorale è stata pubblicata nel 2005 con il titolo la Rigenerazione. Bagnoli: politiche pubbliche e società civile nella Napoli postindustriale (l’ancora del Mediterraneo)

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Come si fa a passare dall'insegnamento universitario all'imprenditoria e che consiglio ti senti di dare ai giovani che si avvicinano al mondo della ricerca?Bella domanda! Si tratta di un salto paradigmatico. Almeno in Italia è così. Il dottorato di ricerca e la ricerca in genere sono percepiti come una patologia, come una strada per tenersi lontani dal mondo reale, lavorando all'università e concentrandosi sulla teoria. In fondo è un po' così. Esiste questa mentalità diffusa, non solo tra i ricercatori ma anche tra quanti formano i giovani ricercatori perché per primi hanno una estrazione universitaria e solo in pochi conoscono le imprese da vicino. Il mio consiglio è che l'università non è l'unico posto dove si fa ricerca. Ci sono certo molti ricercatori che lavorano all'università ma esistono anche tante imprese dove un curriculum di ricerca può trovare cittadinanza. Di certo l'Italia è un caso a sé dove i dottori di ricerca non sempre riescono a raggiungere lo status sociale che meriterebbero. L'aver trascorso tanto tempo tra i libri, tra la gente, tra i numeri, tra le statistiche, in laboratorio, tra i pazienti, presentando i propri lavori in convegni nazionali e in conferenze internazionali, pubblicando i risultati in riviste scientifiche e di settore, dedicando tempo ed energia alla didattica e alle tesi di laurea, è spesso visto come una perdita di tempo, come ritardare l'ingresso nel mondo del lavoro. Ma non è così. Lo sviluppo si genera dove ci sono buone idee. E le buone idee nascono studiando, aggiornandosi e facendo ricerca.

Il 4 luglio del 2013 Walter Siti vince la sessantaseiesima edizione del Premio Strega con il romanzo Resistere non serve a niente. C’è anche Think Thanks come soggetto organizzatore. L’organizzazione generale è assegnata ai fenicotteri anche nel 2014 quando il vincitore sarà Vincenzo Piccolo con il suo Il desiderio di essere come tutti (Einaudi)

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Ancora più suggestivo l’allestimento all’imbrunire con i centro tavola illuminati dalle candele. Il Ninfeo si riempie con l’arrivo di centinaia di VIP (scatto del 3 luglio 2014).

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La sfida di Think Thanks è anche quella di conciliare creatività e ricerca?Spesso durante il primo incontro con le aziende, dopo aver esposto rilevanti problemi di marketing, mi guardano e mi dicono, "poi è lei il creativo, sta a lei individuare le soluzioni più adeguate". La gran parte delle società che operano nel settore della comunicazione investono sulla creatività, su figure che esprimono arte, design e bellezza, sulla base del gusto, dell'esperienza e della bravura di grafici e pubblicitari. Think Thanks ha un posizionamento diverso, studia il mercato e la percezione dei consumatori, proponendo ai clienti soluzioni comunicative basate su approfondite ricerche di marketing. Il creativo in Think Thanks si trova a fare i conti con il mercato. Si possono avere tante belle idee, oltre che esser raffinati e straordinari artisti ma il marketing richiede studio continuo e aggiornamento dalla teoria fino agli studi di caso.

A destra l’allestimento del 2013 nell’incantevole cornice del Ninfeo di Villa Giulia che per la serata finale del Premio Strega accoglie 1200 invitati. La foto ritrae l’allestimento 2 ora prima dell’evento.

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grazie ai nostri clienti

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Quant’è difficile fare impresa qui a Napoli? Hai mai avuto la tentazione di andare altrove?Ci sono delle difficoltà specifiche legate al contesto e che occorre affrontare con grande determinazione. Penso all'insolvibilità di taluni clienti, peggio ancora quando non si limitano a non pagare ma adottano comportamenti minacciosi spesso ai limiti della legalità. Si tratta di casi circoscritti ma possono creare non poche difficoltà ad un azienda come Think Thanks, specie quando le lavorazioni richiedono anticipazioni e l'intervento di numerosi professionisti esterni. Più strutturali sono invece le difficoltà legate ad un numero ristretto di aziende e professionisti predisposti all'acquisto dei nostri servizi magenta. Il minor numero di potenziali clienti deve poi fare i conti con una quantità molto ampia di concorrenti e con prezzi spesso bassissimi che rispecchiano la frammentazione eccessiva che caratterizza l'offerta di marketing e comunicazione a Napoli e in Campania. Ci sono poi anche molti aspetti positivi, quelli che mi hanno persuaso a restare, legati alle possibilità di operare in una città straordinaria come Napoli, legati alla ricchezza culturale e architettonica di tutta la Campania ma anche al grande bacino di intelligenze che ogni anno si laureano nelle tante università della nostra regione. Un bacino da intercettare prima che si tramuti in fuga totale di cervelli.

Olio Vesuvio è il marchio di olio biologico di proprietà della famiglia Iaccarino. Think Thanks cura la

comunicazione e il marketing anche del Frantoio Oplonti struttura ristrutturata al fine di accogliere

eventi come matrimoni, battesimi, comunioni, anniversari e feste private, convegni e convention.

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Villa Iaccarino all’interno del Frantoio Oplonti, con piscina, 2 sale ristorante, cucina professionale, 2 ampie terrazze, giardino degli ulivi e giardino degli aranci, ampio parcheggio, depandance con servizi autonomi, ampio piazzale per ricevimenti in esterno. Possibilità di effettuare visite guidate al frantoio anche per scuole e gruppi turistici.

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In questi sette anni di Think Thanks come si è evoluta la comunicazione aziendale?La comunicazione di Think Thanks è un libro senza fine. Ogni anno aggiungiamo nuovi capitoli, tanto che la mole comunicativa prodotta è accostabile ad un'enciclopedia. Emblematiche di questa continua evoluzione le trasformazioni attraversate dalla nostra piattaforma web che in sette anni ha visto 4 diversi template per il sito istituzionale, strategie social differenti per i diversi canali che nel tempo si sono aggiunti (facebook, linkedin, twitter, vimeo, ecc.). La comunicazione che Think Thanks pone in essere per promuoversi e pubblicizzarsi è un cantiere volutamente aperto, spesso e volentieri utilizzato per sperimentare tecniche e strumenti prima di adoperarli a vantaggio dei clienti. Ricordo con sincero affetto la frase che una mia anziana cliente immobiliare quando mi diceva dopo aver ascoltato le nuove offerte magenta, sentenziando "dottore: io voglio quello che fate voi per voi!" avendo ben compreso lo spirito con il quale i fenicotteri interpretano la propria comunicazione verso l'esterno.

Think Thanks è molto attiva nelle indagini di mercato (sia ricerche quantitative sia ricerche qualitative). Grazie ad una serie di commesse nazionali e internazionali e alla capacità di coprire l’interno territorio italiano. Molto richiesti sono i focus group Think Thanks che hanno consentito a diverse aziende di testare il livello percettivo in specifici target di consumatori.

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Sala Riunioni di Panta Rhei, nuovo azienda operante nella corporate finance. Per questo cliente Think Thanks ha creato il brand, dal design del logo al sito internet fino alla shooting fotografico.

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Bagnoli, Chiatamone e poi?Non esageriamo! Think Thanks nasce alla fine 2007 praticamente cavalca la crisi internazionale fin dal suo nascere. Molti mi dicono che prima si stava meglio ma io davvero non so com'era prima della crisi. Bagnoli è stato il quartier generale per il primo quinquennio. Avendo dedicato la mia tesi di dottorato all'ex quartiere operaio, mi sembrava naturale cominciare da lì. Poi l'incontro con Antonio Pirpan (Oggi Brand Manager di Optima Italia Spa) e Marco Tregua (oggi ricercatore di economia aziendale presso la Federico II) che sono stati per me e per Think Thanks una svolta a favore del mercato e delle ricerche di marketing, fino a spostare il core business sul versante della ricerca e comunicazione per le imprese. L'intensa frequentazione con Antonio e Marco ma anche l'entusiasmo dei tanti collaboratori che si sono alternati in azienda nel corso degli anni (per citarne solo alcuni: Stefano Fedele, Sara Lenzi, Laura Tramontano, Rossella Ferrigno, Anita Russo, Giordana Vilardi, Alessia Sebillo, Maria Maggio, Adele Dragone, Francesco Quarto e tantissimi altri) sono stati tutti elementi di pregio che Think Thanks ha sempre cercato di valorizzare.Oggi i fenicotteri sono al Chiatamone, ma sono sempre più spesso in giro per l'Europa accompagnando clienti all'estero e alle prese con piani di comunicazione internazionalizzati.

L’organizzazione della convention di Italia futuraè stata la prima grande commessa di Think Thanks.Design organizzativo, allestimenti, contenuti di ricerca,spot per il web, docufiction“Maestri d’Italia”, coordinamento generale, rapporto con le associazioni locali, partenariati, ecc.

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Cresce il numero dei liberi professionisti e dei grandi studi associati nel settore legale e business che si rivolgono a Think Thanks. Il know how accumulato nel marketing delle professioni ha consentito a Think Thanks di conquistarsi la posizione di brand advisor del Polo dello Shipping di Napoli. Dalla creazione del nome, al design degli eventi, alla comunicazione inter-professionale, alla pubblicità, fino all’ufficio stampa.

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Per concludere, qual è stata la soddisfazione più grande in questo percorso?Il lavoro dei fenicotteri consiste nel migliorare la presenza dei clienti sul mercato, incrementando il loro business, migliorando la loro reputazione, aiutandoli a posizionarsi in modo chiaro ed efficace sul mercato. Ogni volta che un cliente ci racconta di un suo successo riconducibile anche indirettamente al nostro supporto, per noi si tratta di una grande soddisfazione professionale. Un grande successo di qualche anno fa è legato all'organizzazione della convention nazionale di Italia Futura del 2010, l'associazione legata a Luca Cordero di Montezemolo. Da cinque anni invece seguiamo con indagini di mercato, progettazione di campagne, supporto comunicativo e logistico, Optima Italia Spa, giovane azienda napoletana del settore multi-utility che ha già raggiunto i 100 milioni di fatturato annui. Noi siamo fieri di far parte del loro indotto e la loro crescita esponenziale è per noi motivo di orgoglio. Con Optima siamo stati in conferenza stampa a Bruxelles presso la sede distaccata del Parlamento europeo. Seduto al fianco del Vice presidente del Parlamento UE, ho raccontato l'importanza di Optima erasmus, borsa speciale interamente finanziata da un privato. Una cosa davvero straordinaria! E nel 2015 potrebbero esserci importanti novità con nuovi clienti, novità a cui i fenicotteri stanno lavorando intensamente...

La metodologia Think Thanks si sviluppa in tre fasi concatenate: indagini di mercato, azioni di marketing, costruzioni di esperienze.

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18 marzo 2014, Conferenza Stampa di Optima Erasmus a Bruxelles, da sinistra verso destra: Lucio Iaccarino (Ceo Think Thanks, Gianni Pittella in qualità di Vice Presidente vicario del Parlamento Europeo, Antonio Pirpan (Brand Manager Optima Italia Spa)

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www.thinkthanks.it

Grazie del Pensiero!