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UN SISTEMA di governance che funzio- na, coopera e fa della concertazione istitu- zionale il principio base. È il modello Toscana, dove da anni il decentramento amministrativo è un fatto, e dove Regio- ne, Province e Comuni hanno ruoli e funzioni ben definiti. Di questo si è par- lato nel convegno organizzato dall’Upi Toscana, in occasione dell’inaugurazione della nuova sede degli uffici dell’associa- zione, che hanno aperto i battenti in Piaz- za Massimo d’Azeglio, a Firenze. Un’oc- casione nella quale, insieme al Ministro per le Riforme e i rapporti con il Parla- mento, Vannino Chiti, e al Presidente della Regione, Claudio Martini, i Presi- denti delle dieci Province toscane hanno sottolineato la necessità di proseguire sul- la strada del decentramento, accompa- gnando il processo con l’attuazione del federassimo fiscale, per dare ai cittadini e alle imprese una pubblica amministrazio- ne efficiente e moderna. “Stabilità di governo e governo delle Autonomie loca- li, dal Codice alla riforma elettorale” è sta- to il titolo dell’evento. In questo notizia- rio speciale, il racconto della giornata e le dichiarazioni degli intervenuti. NOTIZIARIO UPI - Agenzia di informazione dell’Unione delle Province d’Italia 10 maggio 2007 Anno VIII numero 5 Euro 0,50 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004 n.46) art. 1 comma 1 DCB - ROMA L'Upi si rafforza sui territori A pag. 2 Il Ministro Chiti e le riforme A pag. 3 Il modello Toscana A pag. 5 Le cifre delle Province toscane A pag. 11 Speciale: nuova sede per l’Upi Toscana Le Province raccontano un modello vincente

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UN SISTEMA di governance che funzio-na, coopera e fa della concertazione istitu-zionale il principio base. È il modelloToscana, dove da anni il decentramentoamministrativo è un fatto, e dove Regio-ne, Province e Comuni hanno ruoli efunzioni ben definiti. Di questo si è par-lato nel convegno organizzato dall’UpiToscana, in occasione dell’inaugurazionedella nuova sede degli uffici dell’associa-zione, che hanno aperto i battenti in Piaz-za Massimo d’Azeglio, a Firenze. Un’oc-casione nella quale, insieme al Ministroper le Riforme e i rapporti con il Parla-

mento, Vannino Chiti, e al Presidentedella Regione, Claudio Martini, i Presi-denti delle dieci Province toscane hannosottolineato la necessità di proseguire sul-la strada del decentramento, accompa-gnando il processo con l’attuazione delfederassimo fiscale, per dare ai cittadini ealle imprese una pubblica amministrazio-ne efficiente e moderna. “Stabilità digoverno e governo delle Autonomie loca-li, dal Codice alla riforma elettorale” è sta-to il titolo dell’evento. In questo notizia-rio speciale, il racconto della giornata e ledichiarazioni degli intervenuti.

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10 maggio 2007 Anno VIII numero 5Euro 0,50

Poste Italiane S.p.A.Spedizione in abbonamento postaleD.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004n.46) art. 1 comma 1 DCB - ROMA

L'Upi si rafforzasui territori

A pag. 2

Il Ministro Chitie le riforme

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Il modello Toscana A pag. 5

Le cifredelle Province toscane

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Speciale: nuova sede per l’Upi Toscana

Le Province raccontano un modello vincente

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L’INAUGURAZIONE della nuova sede di UpiToscana ha rappresentato l’esordio formale edistituzionale di una attività che ormai, da quasi unanno, svolgiamo, ma anche l’occasione di ricon-fermare e rafforzare l’impegno delle Province ver-so la Regione Toscana, nel rispetto del confrontocon le diverse associazioni rappresentative, istitu-zionali ed economiche, tenendo presente il rap-porto istituzioni/cittadini. La sede di Upi Toscanavuol rappresentare un luogo di elaborazione, di

incontro e confronto tra amministratori, nellesingole materie oggetto di concertazione, ma vuo-le anche essere riconosciuta come ‘la casa comu-ne’, sede di aggregazione per tutti gli eletti nelleCommissioni e nei Consigli Provinciali. Oggil’obiettivo deve essere duplice: fare esercitare alleamministrazioni provinciali poteri reali che inte-ressano i bisogni del territorio, dei cittadini, delleimprese, ma anche favorire una crescita del ruolodelle Assemblee Elettive. La riforma elettorale, il

federalismo fiscale, il nuovo Codice delle Autono-mie Locali, rappresentano oggi l’innescarsi di unmeccanismo che mira all’ammodernamento dellaPubblica Amministrazione e dello Stato: un qua-dro che deve vederci come soggetti particolar-mente e consapevolmente impegnati, nel coordi-namento e nella programmazione di un progettodi governance cooperativa.

Mauro GinanneschiDirettore Upi Toscana

PALERMOEnergia: acquisito il 40% delle quotedal partner privato COSVAL

La Provincia di Palermo acquisisce il 40% del capitale sociale dellaSocietà “Palermo Energia” e Diventa azionista unico della struttura chesi occupa attualmente della verifica degli impianti termici nei comuni delterritorio e della esternalizzazione di altri servizi. Passano dunque Intera-mente in mano pubblica le quote azionarie, prima in possesso del partnerprivato, il Consorzio Cosval di Roma. Una decisione dell’Amministrazio-

ne di Palazzo Comitini in ossequio alle novità introdotte dalla normati-va 248/2006, la cosiddetta “legge Bersani”, per gli affidamenti “in hou-se” e che fa seguito alla volontà del Consiglio provinciale che avevaapprovato un documento di indirizzo sulla nuova gestione della società,presentato in aula dal Presidente della Commissione Attività produttiveMichele Gangi. Di conseguenza, sempre secondo le disposizioni della“legge Bersani”, è stato ridotto il numero dei componenti del Consigliodi Amministrazione della “Palermo Energia” che passano così da 5 a 3. “Con la costituzione in “organ hause” – sottolinea il Presidente della Pro-

Nuova sede per l’Upi Toscana

Promuovere le Province con la concertazione

Upi Toscana: una casa comune di incontro e confronto

L’Upi si rafforza nelle Regioni

Il Paese reale dei territoriLA SCELTA dell’Upi di dare sempre maggiore forza ai territori con-tinua a dare risultati. La nuova apertura della sede della Toscana nonne è che l’ultima dimostrazione: si registra ovunque un grande fer-mento, la consapevolezza della necessità di fare delle sedi decentrate,luoghi di concertazione con tutti gli attori del territorio, dalle forzeeconomiche alle forze sociali,dai cittadini alle altre istituzioni, capacidi consolidare il ruolo delle Province nei sistemi regionali. L’urgenza èquella di fornire agli amministratori gli strumenti indispensabili perstare dentro al dibattito, sia a livello nazionale che a livello locale. Ilmomento cruciale che le istituzioni stanno vivendo - l’attuazione delTitolo V della costituzione, con la Carta delle Autonomie locali e ilfederalismo fiscale - impone una presenza costante e determinata adogni livello. Da qui la necessità di avere strutture consolidate, eppureflessibili, nelle Regioni, dove ogni intervento di carattere nazionale siconsolida in azioni e strumenti per le comunità. E’ sempre di più qui,nelle sedi decentrate, che l’Upi potrà trovare risposte e sollecitazionida riportare sui tavoli della contrattazione e della concertazione con ilGoverno e con il Parlamento, offrendo così spunti concreti e soluzio-ni efficaci, capaci di dare i risultati sperati nei territori.

“STABILITÀ di Governo eGoverno delle Autonomielocali. Dal Codice alla rifor-ma elettorale”. Questo il con-vegno che ha inaugurato inuovi locali dell’Upi Toscana,la sede dell’Associazione cheraccoglie sul territorio le die-ci Province Regionali: Firen-ze, Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa - Carrara, Pisa, Pistoia, Pratoe Siena. Dall’agricoltura alla cooperazione internazionale, dalle politicheper il territorio e l’ambiente all’innovazione e semplificazione, dalle tema-tiche del lavoro e della formazione professionale a quelle sulla salute, sicu-rezza e politiche sociali, senza trascurare le pari opportunità. Sono tanti etutti centrati sulle attività istituzionali i tavoli di lavoro aperti nell’associa-zione regionale, e a cui prendono parte i rappresentanti delle amministra-zioni provinciali. Un modo per fare della concertazione e della cooperazio-ne un sistema di governance in grado di sostenere le comunità e i bisognidei territori. Grande risalto è stato dato al tema della comunicazione e del-la informazione: l’Upi toscana ha infatti aperto un sito internet www.upi-toscana.it e una new letter attraverso cui tiene costantemente aggiornati gliamministratori sulle attività svolte, promuovendo le best practices e valo-rizzando gli strumenti messi in campo dalle dieci province.

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vincia Francesco Musotto – puntiamo ad una gestione ottimale dei servi-zi, fornendo Sicurezza lavorativa a quanti fanno parte dell’ organismo”.

CASERTA Incontro con il Governo per lo sullo sviluppo locale

La Provincia di Caserta, la Confindustria e i sindacati confederali loca-li sono stati ricevuti al Ministero per lo Sviluppo economico per un tavo-lo di aggiornamento sulle iniziative del Governo in favore dei settori

industriali in crisi in Terra di Lavoro. “L’incontro - ha spiegato a fine riu-nione il presidente della Provincia, Sandro De Franciscis - è servito aribadire al Governo l’esigenza di mantenere al centro di ogni iniziativa lavocazione delle industrie del territorio, dal comparto delle Telecomuni-cazioni all’elettronica all’informatica alla chimica”. Alla riunione hannopreso parte anche l’assessore alle Attività produttive, Franco Capobianco,il leader degli industriali casertani, Carlo Cicala, i segretari generali diCisl e Uil, Carmine Crisci e Antonio Farinari, e Basilio Foglia per la Cgil.“L’importanza dell’incontro – ha rimarcato Crisci a nome dei sindacati

“IN QUESTA legisla-tura ci siamo postiobiettivi ambiziosi:rimettere in moto leenergie del Paeseavviando un ampioprocesso di liberalizza-zioni, di ammoderna-mento della pubblicaamministrazione e del-lo Stato, di rinnova-mento in senso federa-lista del nostro ordina-mento”. A rilanciare gliobiettivi del Governo èstato il Ministro delleRiforme e dei Rappor-ti istituzionali, Vannino Chiti, intervenuto alconvegno di inaugurazione della nuova sede del-l’Upi Toscana. Il Ministri Chiti ha parlato anchedella discussione in atto sulla riforma del sistemaelettorale “Vogliamo riformare il nostro sistemaelettorale – ha detto - in modo da garantire sta-bilità ai governi e porre fine alla stagione dellacontrapposizione pregiudiziale che sta segnandoda troppo tempo la vita democratica del nostropaese. Certo – ha sottolineato - abbiamo unprincipio fermo che non può essere modificatonell’interesse dell’Italia: le leggi elettorali come lemodifiche della Costituzione devono essere fattida uno schieramento il più ampio possibile. Suquesta base il governo è già impegnato nell’at-tuazione del nuovo Titolo V: dal codice dellaAutonomie locali già presentato in Parlamentoal federalismo fiscale. Io poi – ha aggiunto -sono personalmente convinto che per avere unassetto ordinato nella vita del nostro Paese nonsia sufficiente una buona legge elettorale, ma sia-no anche necessari alcuni aggiornamenti dellaCostituzione, che riguardano anche le autono-

mie locali. Credo infatti che non ci sia una rap-presentanza vera del paese se non si supera ilbicameralismo paritario. Una camera che da lafiducia al governo e fa il controllo politico delgoverno è importante, tanto quanto una in cui siaffrontano le questioni di garanzia e di rapportitra lo Stato e le regioni, le autonomie locali,l’Europa. Se non c’è anche una sede legislativa incui la vita delle autonomie locali diventa centra-le, si crea uno squilibrio nella vita politica delloStato”. Un Senato con i rappresentanti delleRegioni e delle Autonomie locali, dunque. “Pergiungere a questo – ha proseguito il Ministro -c’è bisogno di promuovere il necessario confron-to e dialogo, non solo tra gli schieramenti macon i soggetti istituzionali interessati. Si tratta diportare a compimento un tragitto già troppolungo di transizione – ha concluso Chiti - evedere finalmente realizzate le riforme che i cit-tadini da tanti anni aspettano. L’Italia sarà cosìun Paese moderno e unito attorno a valoricomuni che vengono prima delle legittime diffe-renze di schieramento politico”.

�Notiziario Upi

Agenzia di informazionedell’Unione delle Province d’Italia

10 maggio 2007

Autom.Direzione e RedazioneUpi, Piazza Cardelli, 4 00186 RomaTel: 06.68.40.341 Fax: 06.68.73.720

E-mail: [email protected]

DirettorePiero Antonelli

Direttore Responsabile

Tiziana Ragni

Registrato presso il Tribunale di Roma

con il numero 583/99 del 13/12/1999

Anno VIII numero 5

Spedizione in abbonamento postale 45%

art. 2 comma 20/b L. 662/96 Roma

Numero chiuso in redazione

il 10/5/2007 ore 9

Dal Titolo V al federalismo Fiscale alla riforma elettorale

Chiti: “Rimettere in moto le energie del Paese”

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presenti – sta nell’aver ribadito al Governo, che si è dimostrato persuaso,che non si può parlare di sviluppo se non si parte dai settori tradiziona-li. Una volta stabilito ciò, si può anche parlare degli strumenti attuativifinalizzati però esclusivamente a questi settori”. “Gli investimenti futuriche si preannunciano nel settore delle Telecomunicazioni, a cominciaredalla banda larga – ha poi aggiunto il presidente di Confindustria, Cica-la – non possono escludere la provincia di Caserta, dove peraltro esisteuna specifica vocazione industriale nel settore. Se una politica di sostegnoal settore pure va sollecitata al Governo, essa non deve prescindere da un

serio e realistico piano industriale, che veda coinvolti con il governoanche le istituzioni locali, il mondo imprenditoriale e gli stessi rappresen-tanti dei lavoratori”.

RAVENNALa radiografia della pratica sportiva in Italia stilata dal Sole-24Ore

La provincia di Ravenna è terza, dietro quelle di Trento e di Udine, nel-la classifica delle aree con la più alta diffusione dello sport nel nostro Pae-

Il federalismo fiscale va concertato

Zingoni: “Troppa fretta,manca la programmazione”“SIAMO passati dall’esperienza dell’Alta Com-missione per il federalismo fiscale, dove le istitu-zioni locali avevano la massima considerazione eci si muoveva su un progetto comune, con unaorganicità dei lavori, alle riunioni convocateall’ultimo momento, senza la possibilità mate-riale di aprire una vera discussione e offrire con-tributi concertati. Così il rischio di fare unpasticcio è davvero alto”. Lo ha detto MaurizioZingoni, componente dell’ufficio di presidenzadell’Upi e consigliere della Provincia di Livorno,parlando con i giornalisti a margine dei lavoridella giornata inaugurale dell’Upi Toscana. “Sista procedendo con troppa fretta – ha detto Zin-goni - con convocazioni un giorno per l’altro,come se l’intento fosse di non avere tutti gli inte-

ressati al tavolo della discussione. Con questoapproccio, su materia così delicata si rischia diritrovarsi con una riforma che non è in grado didare le risposte che chiedono non solo le autono-mie e le regioni, ma soprattutto i cittadini”.Secondo Zingoni il federalismo fiscale dovrà“semplificare il fisco e avvicinare il prelievo il piùpossibile al cittadini, permettendo così di dareun giudizio sull’operato degli amministratori”.

“L’ATTUAZIONE coerente della riforma del Titolo V della Costituzione è un’esigenza di tutta lasocietà, istituzioni e forze economiche e sociali insieme”. Lo ha sottolineato il Direttore Generale del-l’Upi, Piero Antonelli, nel suo intervento all’inaugurazione dell’Upi Toscana, ricordando come que-sto obiettivo sia emerso chiaramente dall’indagine conoscitiva svolta dalle Commissioni Affari Costi-tuzionali di Camera e Senato nell’autunno scorso. “Questo – ha proseguito Antonelli – è un richia-mo al governo a procedere celermente secondo i due obiettivi: l’individuazione chiara delle funzionifondamentali e l’attuazione del federalismo fiscale. Due questioni che sono strettamente legate traloro. Il Governo ha messo in campo una proposta della carta delle autonomie locali, che è nata dallavoro con Regioni, Province e Comuni: l’augurio è di arrivare celermente ad una conclusone dell’iterparlamentare per permettere ai decreti legislativi di essere coerenti con questa riforma. Io ritengo cheintorno alle funzioni fondamentali si possa fare una ottima semplificazione del sistema: è attraversoqueste, infatti, che dobbiamo dare ai cittadini e all’opinione pubblica la consapevolezza di quali sonoi compiti di ogni istituzione. Con la Carta delle Autonomie locali abbiamo raggiunto un obiettivo –ha aggiunto Antonelli - che è quello di creare veri sistemi regionali delle autonomie locali, nei qualici sia la centralità della Regione e i Comuni e le Province siano le istituzioni attraverso cui le regionioperano nel territori”.

Arrivare presto a chiudere le riforme istituzionali

Antonelli: “Creiamo sistemiregionali delle Autonomie”

Il Presidente dell’Upi Melilli: “Servonocertezzee stabilità”“DOPO avere avviato la grande stagione

delle riforme, con la Carta delle Auto-

nomie, ora bisogna proseguire, dando

certezze e stabilità al Paese”. Lo ha scrit-

to il Presidente dell’Upi, Fabio Melilli,

nel messaggio inviato per l’inaugurazio-

ne dell’Upi Toscana, sottolineando

come, dopo la Carta delle Autonomie,

ci sia bisogno di dare attuazione al fede-

ralismo fiscale, per assicurare “gambe e

forza al processo di riforma avviato,

facendo compiere un grande salto di

qualità al sistema di governo del Paese.

E’ necessario legare regole, funzioni e

risorse, per permettere agli amministra-

tori pubblici di programmare gli inter-

venti, fuori dall’incertezza che oggi

caratterizza la definizione dei bilanci,

legati come siamo alle norme ogni anno

mutevoli della Legge finanziaria. Que-

sto, tra l’altro, porterà ad una rivisita-

zione dei tributi, ad uno snellimento

delle procedure e ad una semplificazio-

ne del sistema fiscale. I cittadini devono

sapere a chi vanno e per cosa vengono

usate le tasse che pagano”.

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se. Il risultato scarturisce da un’indagine, apparsa sul Sole-24Ore, basatasu 36 fattori. Ma sono soprattutto tre i fattori che misurano il benesseresportivo delle province italiane: il numero delle società sportive, il nume-ro dei tesserati e le performance, riferite alle società, che tengono contodella partecipazione ai campionati negli sport di squadra e delle classifi-che societarie negli sport individuali.“Il risultato che la provincia diRavenna ha ottenuto – ha commentato l’assessore provinciale allo sport,Massimo Ricci Maccarini - è un segno dell’alto livello di qualità della vitache è stato raggiunto in questo territorio. Lo sport infatti non è solo atti-

vità agonistica, che comunque in questo territorio può contare su molticampioni, ma anche collante sociale e opportunità, soprattutto per i gio-vani, che hanno l’occasione di imparare a confrontarsi in maniera sana,sportiva appunto, con gli altri e capire il valore dell’impegno personale equotidiano per raggiungere i risultati migliori. La soddisfazione di unente come la Provincia, che impegna risorse importanti per sostenere osport, è grande soprattutto se si considera la graduatoria del rapporto frasport e bambini: in questa ci classifichiamo al primo posto assoluto inItalia, sia per il numero di strutture che per quello dei tesserati”.

Serve realismo e la legittimazione delle istituzioni

Scheggi: “Sta alla politicala capacità di rispondere”“CREDO che ognuno di noi debba essere guidato da una grande preoccu-pazione: restituire alla politica la capacità di dare risposte ai cittadini”. E’ ilmessaggio che ha voluto lanciare il Presidente dell’Upi Toscana e Presiden-te della Provincia di Grosseto, Lio Scheggi, presentando la nuova sede del-l’associazione. “L’inaugurazione della sede di Upi Toscana – ha detto - rap-presenta un importante traguardo organizzativo che da tempo volevamoraggiungere, ma è anche un segnale della consapevolezza del ruolo che leProvince intendono svolgere nell’attuale fase della vita politica e istituzio-nale della Toscana e dell’Italia. Un ruolo che vuol essere rispettoso e rispet-tato nel sistema di relazioni con gli altri enti locali e contemporaneamenteaffermarsi con efficacia e incisività nel rapporto con il Governo e la Regio-ne. Un lavoro e un impegno costante che riteniamo rappresenti un contri-buto importante alla definizione di una concreta governance cooperativa,che sia in grado di gestire la complessità e dare risposte efficaci ai bisognidelle comunità rappresentate”. Scheggi ha poi sottolineato la necessità diportare a compimento le riforme istituzionali “Se non riusciamo a daresnellezza e efficacia alle istituzioni – ha detto - rischiamo che ci sia un dete-rioramento. Dobbiamo essere guidati da questo e da grande realismo: laprovincia deve esistere dove serve. Dobbiamo stare dentro il confronto erestituire alle istituzioni una forte legittimazione, perché questo evita ilframmentarismo in comitati e assemblee”.

COOPERAZIONE e concertazione: sono queste,secondo il Presidente della Regione Toscana,Claudio Martini, le parole d’ordine di unmoderno assetto istituzionale. Lo ha detto inter-venendo al Convegno di inaugurazione dellanuova Upi Toscana, portando l’esempio dellavoro compiuto tra tutti i livelli istituzionalidella Regione “Noi – ha detto – siamo convintiche un assetto moderno delle istituzioni, bencoordinato e cooperativo, sia uno degli elemen-

ti fondamentali della competitività del sistema:l’efficacia, l’adeguatezza del sistema istituzionaleè una delle componenti di un rilancio necessa-rio. Ogni intervento che avvenga sulle questionidi quadro istituzionale, sul riparto delle compe-tenze, sulla semplificazione, tutto ciò che puòaiutare un migliore funzionamento della mac-china pubblica è benvenuto, perché sollecita unaripresa economica e toglie alibi. Spesso infatti –ha detto Martini - dietro il malfunzionamento

dell’economia si nascondono anche errori nelsistema economico”. Il Presidente ha poi com-mentato l’affermazione del Ministro Chiti, dellanecessità di una modifica costituzionali che por-ti alla nascita di un Senato federale “Non si puòimmaginare un sistema fortemente federalista –ha detto - se non c’è una Camera delle Regionie delle Autonomie locali, altrimenti il sistemanon tiene”.

Istituzioni moderne fondamentali per la competitività

Martini: “Togliamo alibial sistema economico”

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SAVONASiglato un protocollo d’intesa col CONI

Trentacinque mila euro per promuovere lo sport tramite dieci Centri diorientamento, uno sportello dei servizi per lo sport, un centro servizi perla salute e la disabilità e un osservatorio sportivo provinciale. È il conte-nuto del protocollo d’intesa per la promozione e lo sviluppo dell’attivitàsportiva tra l’assessorato allo Sport della Provincia di Savona e il Coni(Comitato Olimpico Provinciale di Savona). L’accordo, primo significa-tivo traguardo del processo di collaborazione tra organizzazione sportiva

e istituzione territoriale, realizzerà numerose iniziative impegnando cir-ca trentacinque mila euro tra Provincia di Savona e Coni. “Questa inte-sa – dice l’assessore Provinciale allo sport Carlo Scrivano - intende raffor-zare il rapporto tra il CONI e l’Amministrazione Provinciale per attuareuna politica sportiva sempre più rispondente alle effettive esigenze del

territorio. Sotto l’aspetto dei contenuti il protocollo abbraccerà temati-che vitali per una equilibrata diffusione della pratica sportiva: dalla for-mazione dei dirigenti e operatori, alle campagne educative, alla raccoltadegli strumenti conoscitivi, attraverso la creazione dell’osservatorio spor-

“CREDO che questa giornata, con l’inaugura-zione dei nuovi uffici, sia una evoluzione dellarealtà delle province toscane: penso che siamoin un regione che ha alcune peculiarità che gliconsentono di stare a pieno titolo nel dibattitonazionale”. Lo ha detto Massimo Logli, VicePresidente dell’Upi Toscana e Presidente dellaProvincia di Prato, che è voluto intervenire poisulla questione dele riforme istituzionali. “Ilgrande tema che dovrà guidarci – ha detto - deveessere la capacità di rappresentare i territori e didare risposte alle comunità sulla sviluppo econo-mico. Le Province – ha poi sottolineato – nonsono nate, come si vuol fare intendere oggi, perla volontà di riprodurre poltrone, ma perchè sicredeva che per rappresentare le autonomie loca-li ci fosse bisogno di luoghi democratici. Quan-do parliamo di riforme, non possiamo pensareche a guidarci debba essere solo il principio diun presunto efficientismo, perdendo di vista lanecessità di rappresentanza dei bisogni dellecomunità. Bisogna lavorare nel sistema dei pote-

ri esterni alla istituzioni: noi – ha concluso - sia-mo interessati ad un ragionamento che sostengalo sviluppo. Su questo siamo pronti, ma non

vogliamo costruire un sistema istituzionale chenon tenga conto dell’effettivo bisogno di demo-crazia del paese”.

Una struttura strategica per le Autonomie locali

Santini: “Nostro contributoè indispensabile”“L’INAUGURAZIONE della sede di Upi Toscana segna il coronamentoformale di un lavoro svolto negli ultimi due anni, teso a dare al livelloregionale dell’Unione strutture ed organizzazione sempre necessarie ed oggiindispensabili per la fase di profonda ristrutturazione alla quale sono atte-se le Autonomie locali”. E’ il commento del Vice Presidente dell’Upi Tosca-na e conigliere della Provincia di Lucca, Giovanni Santini al convegno diFirenze. “Un momento di riflessione e di confronto serrato con il Parla-mento e il Governo – ha aggiunto – al quale le Province non possono man-care né giungere prive di un confronto serio e responsabile. E’ in questa

consapevolezza che le articolazioni regionali dell’Upi possono davvero for-nire un contributo indispensabile. Se è vero che la Carta delle Autonomielocali riserva alle Province un ruolo strategico specifico, non sovrappostoné configgente con quello di Comuni e Regioni, è ancora più vero che que-sto spazio non deve apparire come una sorta di sopravvivenza virtuale – haconcluso Santini - sempre sottoposta a facili e pretestuosi attacchi sulla lorovalidità, sull’efficacia dell’azione amministrativa svolta e non ultima suivantaggi economici che la spesa pubblica ricaverebbe dalla loro soppressio-ne”.

Non perdiamo di vista il bisogno di democrazia

Logli: “Rappresentiamo i territori e le comunità”

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tivo provinciale, il registro delle società sportive, alla promozione capilla-re dello Sport inteso non solo come momento di svago ma di educazionesociale e fisica. Un reale servizio informativo accessibile a tutti, riguar-dante l’intero universo sportivo territoriale”.

ALESSANDRIAPresentato il Bilancio di previsione

“Il Bilancio di previsione 2007 che la Giunta provinciale ha presenta-to al Consiglio è un buon Bilancio, adeguato alle esigenze del territorio

e, quindi, della popolazione che vi abita”. Lo ha detto Gianfranco Coma-schi, assessore provinciale al Bilancio illustrando le linee portanti deldocumento finanziario dell’ente “Un Bilancio – ha proseguito l’assessoreComaschi – costruito attraverso l’ascolto delle associazioni di categoria,dei sindacati, delle forze sociali e tenendo conto delle linee programma-tiche che questa maggioranza si è data dal suo insediamento, pur nelledifficoltà che la nostra provincia sta attraversando, accomunate a quelledelle finanza locale per la scarsità di risorse e per i vincoli gravosi dellaFinanziaria”. Il Bilancio di Previsione 2007 pareggia su 184.544.936

“IL SISTEMA di governance territoriale che siè affermato in Toscana tra Regioni, Province eComuni è da considerarsi un modello al qualefare riferimento, per assicurare una pubblicaamministrazione efficace e restituire ai cittadinie alle comunità fiducia nelle istituzioni”. Lo sot-tolinea il Presidente della Provincia di Firenze,Matteo Renzi, che ricorda come “in questaRegione si è affermata negli anni una forte spin-ta al decentramento amministrativo verso leAutonomie locali. Questo ha permesso alle Pro-vince di vedersi riconosciuto il ruolo di istituzio-ne di governo del territorio e di consolidarsi nelrapporto con i comuni, soprattutto i piccoli, e

con le forze economiche, imprendito-riali e sociali. E’ un processo che nonsolo non va fermato, ma anche soste-nuto. Per questo, insieme alle altreProvince, noi continueremo a premereper completare il processo di decentra-mento amministrativo. La Provinciadi Firenze poi – ha concluso Renzi –ha davanti anche la grande sfida dellaCittà metropolitana. Una sfida chevogliamo cogliere, e sulla quale inten-diamo spingerci, insieme agli altriattori istituzionali, primo fra tutti ilcomune capoluogo”.

Buone pratiche e sviluppo unitario

Ceccarelli: “Ragioniamo sulle strategie”“NON SARÀ un caso se nelle classifiche sullaqualità della vita le province toscane sono sem-pre ai primissimi posti delle graduatorie stilateda giornali e istituti di ricerca. E’ evidente chenegli anni, in questa terra si sono sviluppatipositivi modelli di comportamento, che hannoinfluenzato il paesaggio, l’arte, la cultura, l’eco-nomia, il vivere quotidiano”. E’ il modello tosca-no, decritto dal Presidente della Provincia diArezzo, Vincenzo Ceccarelli. “Il modello tosca-no – dice - nasce da questo retroterra, dalle scel-te fatte in tema di sostenibilità dello sviluppo,dalle buone pratiche amministrative, dallagenialità dei nostri imprenditori, dalla laboriosi-tà e dallo spirito solidale che caratterizza lanostra gente. Grazie a tutto questo oggi possia-mo affrontare le problematiche del governo e

dello sviluppo del territoriocon serenità e spiritocostruttivo. La riformacostituzionale del titolo Vha ridisegnato il sistemadelle autonomie locali nelnome del principio di sussi-diarietà, affermando chel’interesse dei cittadini deveessere sempre tutelato allivello più vicino agli stessi.Il valore aggiunto – conclu-de Ceccarelli - sta nellacapacità degli enti di ragio-nare insieme, nel disegnarele strategie dello sviluppo edel buon governo”.

Dichiarazione del Presidente della Provincia di Firenze, Matteo Renzi

Renzi: “Un modelloper il territorio”

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euro con 107.595.574 euro di spese correnti e 34.405.000 euro di inve-stimenti, che vanno ad aggiungersi ai circa 110.000.000 eurodi investi-menti già stanziati lo scorso anno. Fra le opere in previsione di realizza-zione vanno ricordati gli investimenti per la manutenzione e l’ammoder-namento della rete viaria e quelli per la manutenzione generale e l’ampia-mento degli edifici scolastici. “Nel nostro Bilancio – sottolinea Gian-franco Comaschi – abbiamo conservato tutti i servizi perchè non possia-mo venir meno ai nostri impegni sociali e, nel contempo, abbiamo postola dovuta attenzione alle attività economiche, ritenendo la Provincia il

fulcro dello sviluppo del nostro sistema economico locale”.

RIMINI Centri per l’impiego on line primi in Italia

Il portale dei centri per l’impiego della Provincia di Rimini è il miglio-re in Italia quanto a usabilità, accessibilità, tecnologia e relazionalità. Loha attestato una ricerca svolta dal Formez e dal Censis sull’ “L’e-gover-nance nei servizi per l’impiego”. “Un risultato prestigioso – ha commen-tato il Vice Presidente della Provincia, Maurizio Taormina – da cui emer-

Nella nostra Regione siamo all’avanguardia

Baccelli: “Rimarcare il ruolo delle Province”“È DOVEROSO riconoscere che il “modelloToscana”, sia pure in maniera non perfetta, èeffettivamente stato all’avanguardia rispetto adaltre realtà regionali per l’attenzione dedicata alrispetto del sistema delle autonomie locali”. Losottolinea Stefano Baccelli, Presidente della Pro-vincia di Lucca, ricordando come “da oltre 20anni la Regione Toscana ha delegato numerosecompetenze, in modo particolare alle Province,attivando il consiglio delle autonomie qualeorgano di consultazione fra la Regione e gli entilocali previsto dalla Carta Costituzionale.L’inaugurazione della sede regionale dell’Upi –aggiunge Baccelli - è stato un fatto rilevante,soprattutto in un momento come questo carat-terizzato dall’ampio dibattito nazionale sul fede-ralismo fiscale e sul nuovo codice della autono-mie. È una discussione fondamentale ai fini del-la piena attuazione del Titolo V della Costituzio-

ne. Credo che debba servire a rimarcare il ruoloprimario delle Province come enti dedicati aiservizi del territorio, anche in una prospettiva di

ridefinizione delle competenze e delle funzionidegli altri soggetti sovracomunali di secondogrado”.

L’UPI TOSCANA aiuterà le Province a collaborare sempre di più tra di loro e con le altreistituzioni. Ne è convinto Fabio Ceccherini, Presidente della Provincia di Siena, chericorda come: “l’inaugurazione della sede Upi Toscana avviene nell’ambito di una nuovainiziativa che tende a rinnovare il ruolo di governo delle Province Toscane, che interven-gono ora su grandi questioni dove possono dare risposte reali ai cittadini ed alle impre-se delle nostre comunità, e non ritagliarsi spazi di sola natura burocratica. Sviluppo economico, gestione del territorio, istruzione e formazione, gestione ambienta-le, grandi servizi a rete, ammodernamento infrastrutturale – aggiunge il Presidente Cec-cherini - sono temi sui quali non sfugge a nessuno che l’area vasta a cui guardare per cer-care soluzioni è la Provincia; sta poi alle Province, ai Comuni e alle Regioni individuaretutte le forme di collaborazione e di semplificazione istituzionale. Upi Toscana darà uncontributo forte in questa direzione”.

Nuove competenze su grandi questioni

Ceccherini: “Una spinta alla collaborazione”

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Il sistema delle Autonomie è in movimento

Pieroni: “Dimostriamo coni fatti la nostra capacità”“IL SISTEMA delle autonomie è di nuovo in‘movimento’”. Lo dice il Presidente della Provin-cia di Pisa, Andrea Pieroni, ribadendo quanto lanuova Carta delle autonomie locali sia “unagrande occasione per dare effettiva attuazione altitolo V° della Costituzione. Le Province – dicePieroni - sono chiamate a dimostrare con i fattila necessità di una funzione alta e qualificata perun vero governo di area vasta. Creare reti, met-tere a sistema, coordinare gli attori del territorio,ragionare sugli scenari di lungo periodo, soste-nere le autonomie locali, partecipare da protago-niste alla programmazione regionale: questo ilvero ruolo ed il compito delle nostre province. Ilmodello toscano ha una specificità che lo collo-ca in posizione avanzata. Infatti, già da anni la

Regione ha delegato alle pro-vince funzioni importanti,come il demanio idraulico, laformazione e il lavoro, e nelnuovo Piano di sviluppo regio-nale, le province sono chiamatea raccogliere una sfida ancorapiù alta: realizzare livelli dicooperazione istituzionale diarea vasta sovraprovinciale”.Upi Toscana con la sua nuovastruttura, sarà, secondo il Presi-dente “un anello importanteper far risuonare la voce delleprovince ai tavoli di concerta-zione attivati dalla Regione”.

ge che i nostri servizi sono sempre più integrati da un lato al sistema pro-duttivo locale – vedi il numero di avviamenti al lavoro, l’integrazionecon i percorsi formativi, le politiche di ricollocazione dei lavoratori fuo-riusciti da mercato del lavoro e seguito di crisi aziendali - e dall’altro conriferimento alla persona come centro delle attenzioni, dei servizi dedica-ti e personalizzati, dal collocamento miratodelle categorie svantaggiatealle politiche lavorative d’inclusione per gli immigrati, ai giovani in cer-ca di prima occupazione. Gli avviati in totale sono stati 77751. Un risul-tato importante che conferma che oggi le politiche per il lavoro sono un

pezzo delle politiche attive del welfare moderno, che supera la dimensio-ne esclusiva dell’assistenza e sconfina positivamente nelle politiche dipromozione della persona e della famiglia”.

ASTIAccordo Provincia sindacati sul piano occupazionale

Raggiunta l’intesa sui carichi di lavoro, la dotazione organica e i con-tratti aticipici. Il Presidente della Provincia di Asti Roberto Marmo, le

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Snodo fondamentale della concertazione

Venturi: “Per le Province una nuova prospettiva”“L’INAUGURAZIONE della nuova sede dell’UPI Toscana rappresenta un ulteriore passo sulla via delconsolidamento del ruolo delle Province nella nostra Regione, reso possibile anche attraverso il pro-cesso di trasferimento di competenze operato dalla Regione, e che oggi dovrà essere sempre meglioprecisato, anche alla luce delle novità annunciate con il nuovo codice delle autonomie”. Lo affermaGianfranco Venturi, Presidente della Provincia di Pistoia, che sottolinea come “si tratta di guardarealla Provincia in un’ottica nuova, nel momento in cui si sviluppano i processi di governance sul ter-ritorio. Una prospettiva nella quale le Province divengono fondamentali interlocutori e costruttori diconvergenze e di elaborazioni progettuali, capaci di collegarsi verso l’alto con la Regione e lo Stato edi assicurare l’attiva partecipazione dei diversi soggetti istituzionali e sociali del territorio. Ecco allo-ra che la nuova Provincia deve essere vista, non come una sorta di Comune più grande che con iComuni si disputa ambiti di competenza, ma come una realtà nuova, uno snodo fondamentale deiprocessi di concertazione, che eserciti funzioni effettivamente non attribuibili ai Comuni, e che siponga l’obiettivo di essere ‘la Comunità dei Comuni’ del proprio territorio. Il modello seguito inToscana per la definizione dei PASL costituisce un importante riferimento in tal senso da consolida-re ed estendere”.

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organizzazioni sindacali territoriali e la RSU hanno infatti sottoscrittoun’intesa relativa al personale dell’ente con la quale si concorda sullanecessità di ottimizzate la struttura “al fine di recuperare efficienza, effi-cacia ed economicità e di ridefinire i carichi di lavoro e conseguentemen-te la dotazione organica”. In questo quadro verranno individuate le posi-zioni organizzative e le specifiche responsabilità, compatibili con le risor-se economiche previste dall’accordo decentrato, sulla base delle funzionie responsabilità realmente assegnate rinviando all’accordo decentrato lemodalità di assegnazione. Entro il mese di maggio 2007 verrà aggiorna-

to il Piano occupazionale 2007- 2009, nel contesto del quale l’Ammini-strazione si impegna a valutare la stabilizzazione o la trasformazione atempo determinato di tutto il personale con contratti atipici, nel rispet-to delle necessità funzionali delle strutture dell’Amministrazione e dellerisorse disponibili. “Si tratta di un’intesa positiva – ha dichiarato il Pre-sidente Marmo – che testimonia l’impegno dell’Amministrazione allaconcertazione degli obiettivi con il sindacato e la volontà di garantire losviluppo dell’occupazione e la salvaguardia delle professionalità operantiall’interno della struttura”

Informazioni e e-government per l’efficienza

A Massa Carrara protocollo open sourceMASSA CARRARA compie un passo avantiverso il miglioramento dell’efficienza. Il Presi-dente della Provincia, Osvaldo Angeli, ha infattida poco siglato un accordo con la Provincia diPrato, per definire un protocollo informatico acosto zero grazie a open source e riuso. Un siste-ma capace di assicurare efficienza nei servizi percittadini ed imprese, grazie alla tracciabilità diogni pratica amministrativa. “Siamo grati allaamministrazione di Prato – ha dichiarato il pre-sidente Angeli – per averci dato la possibilità diavere questa soluzione pressoché a costo zeroanche per quello che ci permetterà di fare in

chiave futura: questo protocollo informaticopotrà infatti essere esteso agli altri comuni dellaprovincia, così come già sta facendo Prato, conl’obiettivo di realizzare una vera e propria reteprovinciale. È un ulteriore anello – ha conclusoAngeli – sulla via dell’innovazione tecnologicache stiamo portando avanti da tempo, dal nuo-vo portale internet al progetto Comuni in Rete,dal progetto sulla cartografia provinciale, GisNetwork, al progetto Fasi: il tutto finalizzato adoffrire ai cittadini e alle imprese sempre maggio-re trasparenza e facilità di accesso agli atti ammi-nistrativi”.

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SICUREZZA, legalità e lealtà. Questi i principidel “Codice Etico per le procedure di appalto nelsettore delle costruzioni”, siglato dal Presidentedella Provincia di Livorno, Giorgio Kutufà. Undocumento che definisce i principi e le disposi-zioni riguardanti le procedure di appalto per ilavori pubblici. “Gli obiettivi che intende perse-guire il Codice Etico – dice l’assessore provincia-le ai lavori pubblici, Laura Bandini - sono molte-plici. In primo luogo la condivisione di valori edi impegni a garanzia delle regole generali di cor-rettezza, legalità e lealtà. A questo proposito leaziende concorrenti dovranno impegnarsi a sot-toscrivere una “Carta dei Valori”, che sarà specifica per ogni singolo appal-to”. Sono, inoltre, definite le procedure di selezione che permetteranno aglienti pubblici che mettono a gara l’appalto, di verificare preventivamente laregolarità delle ditte partecipanti alla gara, sotto il profilo concorrenziale,qualitativo e del rispetto delle norme sulla sicurezza del lavoro. “Tali norme

– ha sottolineato l’assessore - consentiranno di superare il vincolo del "mag-gior ribasso", scoraggiando il subappalto e il ricorso al lavoro nero”. La Pro-vincia, infine, predisporrà un portale web, nel quale saranno raccolte tuttele informazioni sul Codice, sulla Carta dei Valori e su quant’altro sarà uti-le in tema di procedure d’appalto.

Un passo in avanti per la sicurezza

A Livorno un codiceetico per gli appalti

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AVELLINOUn patto per la legalità per la sicurezza nei cantiere

E’ stato firmato a palazzo Caracciolo il Protocollo d’intesa sulla legalitàper garantire la sicurezza dei cantieri. Firmatari dell’accordo la Provincia,le organizzazioni sindacali di categoria Feneal, Fillea e Filca e l’Associa-zione Costruttori Edili. Il documento rappresenta un passo importanteper avviare una politica comune, con la collaborazione della Cassa Edilee del Centro per la Formazione e la Sicurezza, per contrastare il lavoro

sommerso. Il protocollo nasce con l’intento di favorire la sicurezza suiluoghi di lavoro e la cultura della legalità per ostacolare la criminalitàorganizzata. L’Amministrazione provinciale con questo intervento haribadito la volontà di tutelare le imprese che operano nella legalità e hapredisposto l’attivazione di un tavolo permanente sulle infrastrutture chesarà convocato periodicamente nella fase di avvio dei più rilevanti appal-ti, a seguito della procedura di aggiudicazione e nella fase di esecuzionedegli stessi con la presenza delle imprese interessate. Proprio agli appaltiè stato riservata una parte importante del Protocollo.

L’Unione delle Province della Toscana

Come è composto e quali obiettivi si poneL’UNIONE delle Province dellaToscana è parte integrante del-l’Unione Province d’Italia. L’Associa-zione rappresenta tutte le Provincedella Toscana. Svolge compiti divalorizzazione, promozione e di sup-porto tecnico, politico-istituzionalein favore delle Amministrazioni Pro-vinciali e di tutti gli organi statutaria-mente previsti. Promuove la tuteladelle istanze locali presso i tavoli diconcertazione (istituzionale e genera-le) promossi dalla Regione Toscana,partecipa e rappresenta le Provincenei rapporti con gli altri soggetti isti-tuzionali e sociali che intendono rap-presentarsi nel contesto regionale.Promuove le proprie rappresentanzepresso le istanze nazionali ed euro-pee, Parlamento e Governo.Il Presidente è Lio Scheggi, Presidente della Pro-vincia di Grosseto. Il Presidente della Provincia

di Prato, Massimo Logli, e il Consigliere dellaProvincia di Lucca, Giovanni Santini, sono i due

Vice Presidenti. Il Direttore Generale è MauroGinanneschi.

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Le dieci Province toscane in cifrePROVINCIA SUPERFICIE COMUNI ABITANTI

MASSA-CARRARA 115.633 17 197.288LUCCA 177.281 35 372.358PISTOIA 96.498 22 268.437FIRENZE 351.438 44 933.265LIVORNO 121.138 20 326.439PISA 244.438 39 384.547AREZZO 323.515 39 323.007SIENA 382.122 36 252.262GROSSETO 450.429 28 210.876PRATO 36.526 7 228.563

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