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B ologna. Chi non la conosce? Chi non c’è mai passato, scendendo verso il Sud, o salendo verso il Nord della Penisola? Certo, la città – dalla storia importante, e insignita, anche in tempi recenti, di presti- giosi titoli (è stata eletta capitale europea della cultura nel 2000 e della musica nel 2006) – la conoscono tutti, vuoi solo an- che per l’inestimabile patrimonio d’arte che custodisce o per la sua eccellente e ri- nomata cucina di cui i tortellini ne sono l’emblema più famoso. Eppure si dice che neanche i bolognesi sappiano in realtà quanto sia bella la loro città, quasi che Bo- logna la si desse per scontata, quando scontata proprio non lo è. A definirla sono SPECIALE BOLOGNA 100 1-2 2012 | www.mastermeeting.it SPECIALE BOLOGNA 1-2 2012 | www.mastermeeting.it 101 Centralissima e facilmente raggiungibile sia da Nord che da Sud, la città “dotta” è una destinazione che ha molto da offrire al turismo Mice evoluto: un patrimonio artistico-culturale di inestimabile valore, strutture ricettive e congressuali qualificate, servizi di alto livello e un ricco ventaglio di opportunità post- meeting. Abbiamo stilato per voi un vademecum ragionato di indirizzi e suggerimenti per organizzare al meglio un evento all’ombra delle torri degli Asinelli e della Garisenda Giulia Broggi Bologna a portata di MICE Palazzo Podesta e Re Enzo - Bologna. A destra Casa Saraceni le sue particolarità: situata sulla via Emi- lia, costeggiata dai fiumi Reno e Savena, gode innanzitutto di una posizione centra- lissima: nel cuore dell’Italia. Ed è piccola e grande allo stesso tempo. Piccola per- che è una città degli angoli, inaspettata- mente belli, dove tutto pare amorevol- mente raccolto, come in un grembo ma- terno. Guccini cantava: “Bologna è una donna emiliana di zigomo forte, Bologna capace d’amore capace di morte che sa quel che conta e che vale che sa dov’è il sugo del sale che calcola il giusto la vita e che sa stare in piedi per quanto colpita”. Protetta dai suoi portici, e dalle sue torri svettanti verso il cielo, rivela quasi con pudore i tanti tesori che custodisce: inter- ni d’autore che si aprono all’improvviso su minuscoli e deliziosi cortili fioriti, chiese e palazzi incastonati ad arte nella planime- tria medievale come le perle di una colla- na. La continuità delle strade e dei portici non consente infatti agli edifici di isolarsi ed ecco, quindi, stupendi palazzi della no- biltà rinascimentale e barocca stagliarsi con armonia, e in tutta la loro maestosa bellezza, sul filo della strada come guar- diani senza tempo. Al centro della cultura, della musica. E dei congressi Ma Bologna è anche la città del grande. Grande è la sua storia. Quattro millenni al-

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Bologna. Chi non la conosce? Chinon c’è mai passato, scendendoverso il Sud, o salendo verso ilNord della Penisola? Certo, lacittà – dalla storia importante, e

insignita, anche in tempi recenti, di presti-giosi titoli (è stata eletta capitale europeadella cultura nel 2000 e della musica nel2006) – la conoscono tutti, vuoi solo an-che per l’inestimabile patrimonio d’arteche custodisce o per la sua eccellente e ri-nomata cucina di cui i tortellini ne sonol’emblema più famoso. Eppure si dice cheneanche i bolognesi sappiano in realtàquanto sia bella la loro città, quasi che Bo-logna la si desse per scontata, quandoscontata proprio non lo è. A definirla sono

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Centralissima e facilmente raggiungibile sia da Nord che daSud, la città “dotta” è una destinazione che ha molto da offrireal turismo Mice evoluto: un patrimonio artistico-culturale diinestimabile valore, strutture ricettive e congressuali qualificate,servizi di alto livello e un ricco ventaglio di opportunità post-meeting. Abbiamo stilato per voi un vademecum ragionato diindirizzi e suggerimenti per organizzare al meglio un eventoall’ombra delle torri degli Asinelli e della GarisendaGiulia Broggi

Bolognaa portata di MICE

Palazzo Podesta e Re Enzo - Bologna.A destra Casa Saraceni

le sue particolarità: situata sulla via Emi-lia, costeggiata dai fiumi Reno e Savena,gode innanzitutto di una posizione centra-lissima: nel cuore dell’Italia. Ed è piccolae grande allo stesso tempo. Piccola per-che è una città degli angoli, inaspettata-mente belli, dove tutto pare amorevol-mente raccolto, come in un grembo ma-terno. Guccini cantava: “Bologna è unadonna emiliana di zigomo forte, Bolognacapace d’amore capace di morte che saquel che conta e che vale che sa dov’è ilsugo del sale che calcola il giusto la vita eche sa stare in piedi per quanto colpita”.Protetta dai suoi portici, e dalle sue torrisvettanti verso il cielo, rivela quasi conpudore i tanti tesori che custodisce: inter-ni d’autore che si aprono all’improvviso suminuscoli e deliziosi cortili fioriti, chiese epalazzi incastonati ad arte nella planime-tria medievale come le perle di una colla-na. La continuità delle strade e dei porticinon consente infatti agli edifici di isolarsied ecco, quindi, stupendi palazzi della no-biltà rinascimentale e barocca stagliarsicon armonia, e in tutta la loro maestosabellezza, sul filo della strada come guar-diani senza tempo.

Al centro della cultura,della musica. E dei congressiMa Bologna è anche la città del grande.Grande è la sua storia. Quattro millenni al-

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turismo d’affari e Mice evoluto. Per le suecaratteristiche, Bologna offre infatti mol-tissimo a questo tipo di viaggiatore e nonè azzardato prevedere, dopo la sua elezio-ne a capitale della cultura e della musica,anche una sua prossima candidatura a Cit-tà dei congressi. Alla centralità geograficae alla facile raggiungibilità, si aggiungono,come suoi punti di forza, un’offerta ricetti-va e di servizi congressuali di livello, sedidi pregio e grandi spazi polifunzionali - ilquartiere fieristico, grazie anche al polocongressuale recentemente riqualificato, èin grado di ospitare ogni tipo di manifesta-zione, anche la più impegnativa dal puntodi vista organizzativo e scenografico, dan-do la possibilità di sfruttare gli ampi spaziesterni. Non mancano infine le opportuni-tà post congress, tra storia, arte, cultura e

un’ora si arriva a Milano, in meno diun’ora e mezza a Venezia, in 37 minuti aFirenze, e in circa due ore e venti si rag-giunge Roma. Grande impulso al turismonella “città dotta”, proviene anche – e so-prattutto – dall’Aeroporto Guglielmo Mar-coni, uno dei più importanti in Italia pernumero di destinazioni internazionali ser-vite, con un bacino di traffico di dieci mi-lioni di persone di cui circa il 30% costitui-to da business traveller (con il 17% rap-presentato da partecipanti a fiere e con-gressi). Nel 2011, a dispetto della difficilecongiuntura economica, lo scalo ha chiu-so con un +7% di passeggeri di cui circa 1milione e 800 mila di viaggiatori d’affari. Eper il 2012, le previsioni sono di ulterioreincremento grazie anche ai nuovi collega-menti. Recentemente l’aeroporto ha inol-

gastronomia, gli itinerari che si possonostudiare non solo a Bologna, ma anche intutto il territorio, sono davvero infiniti epieni di sorprese.

Facile accessibilità.L’AeroportoFin dai tempi romani, la centralità geogra-fica ha decretato la fortuna del capoluogoemiliano quale crocevia privilegiato percommerci e scambi culturali. Oggi la cittàcontinua ad essere uno snodo stradale diprimaria rilevanza in Italia ma anche inEuropa. Qui si incrociano le autostradeprincipali: A1 Milano-Napoli, A13 per Fer-rara, Padova, Venezia e Trieste, e la A14per la costa Adriatica fino a Bari. E qui,per chi si muove in treno, passa l’alta ve-locità: con la Frecciarossa in poco più di

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le spalle, dei quali conserva ancora le trac-ce: Sotto molte antiche case bolognesi, distruttura medievale si possono ritrovareoggi le fondazioni della città romana risa-lente al II secolo a.C. e in alcune addirittu-ra resti di edifici appartenenti all’età delferro. Nel VI secolo a.C. Bologna fu unadelle più importanti città etrusche dellapianura padana. Successivamente occupa-ta dai galli, e nei secoli seguenti dai roma-ni, tra alterne vicende, conobbe, il suomassimo splendore nel XIII secolo. Bolo-gna è inoltre grande per la sua arte – i suoipercorsi museali rappresentano un’auten-tica eccellenza – e per la cultura cosmo-polita che vi si respira: ospita la più anticauniversità d’Italia, tra le prime ad esserestate fondate nel mondo, e, da sempre, ètappa obbligata di artisti e scrittori; in par-ticolare, in passato fu amatissima da Goe-the e Stendhal, che vi si fermavano abi-tualmente ogniqualvolta dal nord scende-vano verso Roma. Bologna è inoltre gran-de per la sua musica: è stata dichiaratadall’Unesco “Città creativa della musica”,prima in Italia e seconda in Europa dopoSiviglia, in virtù della sua ricca tradizionemusicale e della sua continua voglia disperimentare. Tutte doti che, ogni anno,fanno affluire in città un turismo colto,giovane nel senso di fresco, ma anche un

Un grandeparco congressualeche guarda al futuro

Bologna e, più in gene-rale l’Emilia Romagna,rappresentano oggiuna destinazione Micesempre più competitivae internazionale, conun’offerta integrata distrutture e servizi di li-vello, dall’ottimo rap-porto qua lità/prezzo.«Dal 2008», fa sapereAndrea Babbi (foto),

amministratore delegato APT Servizi Emilia Ro-magna, «APT investe ogni anno100.000 europer i progetti di promo commercializzazione delsettore, cifra che, con l’intervento delle Unioni diProdotto, supera i 300.000». A giustificare l’inve-stimento, i numeri: la regione vanta un parcocongressuale di tutto rispetto con 10 qualificaticentri congressi, 154 hotel dotati di moderne sa-le congressuali, 48 dimore storiche e 242 strut-ture tra auditorium, sale polifunzionali, palazzidel turismo, sale teatrali e complessi di vario ge-nere. In particolare Bologna, con il Nuovo PoloCongressuale e grazie alla sinergia con il Policli-nico si apre ai grandi congressi internazionali:«con l’Ambassador Project», dice Babbi, «l’ac-cordo stretto tra Bologna Congressi e il Policlini-co Sant’Orsola Malpighi, lo scorso aprile sonoarrivate in città 2000 persone provenienti da ol-

tre 70 paesi per il Congresso europeo di Geron-tologia e Geriatria. Non bisogna poi dimenticareil profondo valore identitario che Bologna hagrazie alla sua università, in grado di polarizzarel’attenzione di studiosi ed esperti di tutto il mon-do». Pensando ai progetti futuri, non mancanole idee per valorizzare ulteriormente l’unicità e laricchezza del territorio, «andrebbero promosseancora di più», continua Babbi, «le tante eccel-lenze, come l’enogastronomia, attraverso propo-ste di corsi e lezioni di cucina per team building,visite alle aziende agricole e alle cantine – i no-stri prodotti Dop e Igp ci hanno reso famosi intutto mondo – o, ancora, si potrebbero crearenuove opportunità di relax sfruttando le struttu-re termali e sportive. E come non fare leva sullaMotor Valley? Bologna e la sua provincia sono ingrado di proporre visite a musei e collezioni pri-

vate, ma anche a circuiti automobilistici di famainternazionale, come quello di Imola, o ai templidella tecnologia e dell’industria legati ai miti diDucati e Lamborghini. E, per chi ama la Ferrari,c’è la vicina Maranello...». Insomma gli stimoli cisono, e nonostante il difficile momento attuale,non manca neppure la fiducia nel futuro: «la fi-ducia ci ha già portato a Barcellona per l’EIBTM– durante la quale l’Emilia Romagna ha presen-tato il nuovo sito web (www.meetiner.com) de-dicato al mondo dei congressi in regione – e, nel2012, ci porterà a Parigi per il Meetex. In cantie-re abbiamo, poi, tre educational tour, per incenti-ve e corporate destinati ai mercati del Bric, lapartecipazione – insieme a Federcongressi – alsecondo appuntamento italiano di Ex-Meet-Ex(evento in cui saranno presenti oltre 100 buyersesteri) che si svolgerà a Bologna, e infine saremopresenti al Mice Work Net di Rimini, previsto peril prossimo settembre».

In senso orario:Museo Ducati,Museo GalleriaFerrari e MuseoLamborghini.Sotto,il Palacongressidi Rimini

BolognaFontana delNettuno ePalazzoD'Accursio

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tre dato il via a un importante interventodi restyling ed ampliamento del terminalpasseggeri (che dovrebbe raggiungerequota 7 milioni) per il quale sono statistanziati 23 milioni e 650 mila euro, conl’obiettivo di migliorare fruibilità, servizi edotazioni tecnologiche. «L’intervento du-

do a disposizione 11.000 posti complessi-vi, una sala plenaria in grado di accoglierefino a 6.000 persone, 4 sale congressi da200 a 1.350 posti, 8 sale meeting con unacapienza fino a 150 ospiti e 13.500 metriquadrati di spazi espositivi». Ad arricchireil parco sedi c’è anche Palazzo Re Enzo,prestigiosa cornice, al di fuori dal distret-to fieristico, con elegante business loungeche coniuga lavoro e relax, perfetta perospitare, durante le manifestazioni, dele-gati, espositori e clienti vip. Offre servizidi open bar, intrattenimento musicale, de-

an Congress of the International Asso-ciation of Gerontology and Geriatrics(oltre 2.000 partecipanti da oltre 70 paesi),il XI Congress of the European CouncilEnterostomal Therapists (1.500 parteci-panti di oltre 50 paesi). Tra gli eventi na-zionali, invece, ha accolto il 35° Congres-so Nazionale della Società Italiana diFarmacologia, il XIII Congresso Nazio-nale di Oncologia Medica, il XII Con-gresso Nazionale Unione Italiana per laPneumologia e il XLI Congresso Nazio-nale Associazione Italiana PneumologiOspedalieri. E per il 2012 sono già previ-sti in calendario, il XXV Congress of theInternational Society of the UniversityColon & Rectal Surgeons, il Joint SocietyInternational Meeting in Neurogastroen-terology and Motility, il XXVI Congress ofthe European Society for Vascular Surge-ry e il XVI Congresso Nazionale IPASVI.Grandi numeri, insomma, resi possibili invirtù del nuovo polo congressuale, fioreall’occhiello dell’offerta Mice di Bologna.«Grazie alla recente unione di Palazzo del-la Cultura e dei Congressi, la Sala Maggio-re, storica sede della Galleria d’Arte Mo-derna di Bologna, e il Padiglione 19-20»,spiega Bruno Filetti, «la città può oggi gio-carsi la carta della competitività e aprirsiai grandi congressi internazionali, metten-

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rerà due anni», spiega Bruno Filetti (fo-to sotto), Presidente della Camera diCommercio di Bologna e Consigliere dellasocietà dell’Aeroporto di Bologna, «e ver-rà realizzato in fasi successive e a zoneper non interrompere l’operatività delloscalo. La superficie totale passerà da31.100 a 36.100 metri quadrati di cui 5.500di shopping area, con un’unica areacheck-in di 4.100 metri quadrati, 10 varchisecurity e 24 gate di imbarco. Verrannoinoltre realizzati due “fingers”, per l’acces-so diretto dal Terminal agli aeromobili, edun nuovo impianto “Bhs” per la gestione

automatizzata dei bagagli in partenza».Per i businessmen è disponibile la Marco-ni Business Lounge, che combina elegantispazi di relax ad un’articolata area mee-ting, già sede di eventi nazionali ed inter-nazionali, dotata di un’ampia sala perfetta-mente attrezzata e di altre salette minori.Si può inoltre usufruire dell’accesso privi-legiato alla sala imbarchi e al check-in ve-loce.

Bologna Congressie il nuovo poloCon 30 anni di esperienza nella MeetingIndustry, 3 sedi e oltre 30 sale, BolognaCongressi è un punto di riferimento affi-dabile per gli organizzatori di eventi checercano location in grado di offrire altatecnologia e comfort ai massimi livelli, ca-pace di competere con le sedi internazio-nali più qualificate. Nel corso del 2011 lacittà ha ospitato tra gli altri il VII Europe-

BolognaMAMboMuseo di artemoderna

In senso orario: Europauditorium. Pad. 19 adibito ad area espositivain occasione di un congresso. Palazzo Re Enzo, Salone del Podestà perbusiness lounge

PiazzaNettuno

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eventi sportivi e iniziative culturali. Per ipartecipanti ai congressi c’è poi un deskche illustra l’intera offerta post congresscon sconti e agevolazioni per l’accesso amusei, teatri, ristoranti, negozi, palestre ecentri benessere e convenzioni con Treni-talia per i treni Alta Velocità. Al servizio siaccede tutti i giorni con orario continuatodalle 09.00 alle 19.00 o dal sito internetche prevede aree dedicate alle singole ma-nifestazioni e tariffe agevolate. L’organiz-zatore di eventi ha anche la possibilità direalizzare un proprio minisito. Infine sipuò scaricare dall’Apple store un’applica-zione per iPhone, iPad che consente discoprire, in tempo reale, tutti gli eventi or-ganizzati nelle sedi di Bologna Congressi edi accedere alle informazioni per vivere almeglio Bologna.

Genus BononiaeOtto gioielli d’arte che disegnano un cir-cuito museale di grande rilievo nel centrostorico della città. È il progetto Genus Bo-noniae. Musei nella città – a cura dellaFondazione Cassa di Risparmio di Bolo-gna, che ha restituito ai cittadini, ma an-che ai turisti di tutto il mondo, alcuni tra icomplessi artistici più interessanti d’Italia.Un percorso – studiato in collaborazionecon importanti Istituzioni e Sovrintenden-

gustazioni di prodotti enogastronomici epostazioni open wi-fi. Ulteriore input al si-stema turistico del territorio viene da Bo-logna Welcome (www.bolognawelcome.it)– progetto di gestione coordinata ideatodalla Camera di Commercio, e realizzatoin collaborazione con il Comune – che haportato alla riqualificazione dei punti diinformazione e accoglienza turistica dellacittà. «L’offerta», spiega Filetti, «si articolain una sezione Incoming, con info pointinterattivi per prenotazioni alberghiere,biglietteria aerea, ferroviaria, marittima,prenotazione tour, itinerari e pacchettispeciali, e in una sezione Eventi, dove èpossibile consultare un calendario sempreaggiornato degli happening in città, acqui-stare o prenotare i biglietti per concerti,

tuti con il Transito della Vergine di Alfon-so Lombardi e il Museo della Sanità. Teso-ri d’arte di grande rilevanza sono racchiu-si anche nell’antico Complesso di SanColombano, in via Parigi 5, acquisito set-te anni fa dalla Fondazione ma aperto alpubblico da poco più di un anno. È uncomplesso chiesastico costituito da unaserie di edifici aggregati nel corso dei se-coli a partire dal ’600. Oggi si possono am-mirare una crocifissione parietale duecen-tesca, una cripta medievale e una sepoltu-ra del XIII secolo. La sede ospita anche lacollezione di strumenti musicali antichidonata dal Maestro Luigi Ferdinando Ta-

ze e con il critico d’arte Philippe Daverio –che oggi ha anche un importante ruoloculturale e sociale: obiettivo della Fonda-zione è infatti quello di proporre i museinon come qualcosa di statico da ammira-re, ma come un punto di riferimento da vi-vere in divenire attraverso il quale inter-pretare la complessa realtà odierna.Genus Bononiae comprende: La Biblio-teca di Arte e di Storia di San Giorgioin Poggiale, in via Nazaro Sauro 20/2 cheracchiude il ricchissimo patrimonio libra-rio della Fondazione Cassa di Risparmiodi Bologna e che si fa notare per lo straor-dinario allestimento dell’architetto Miche-le De Lucchi e per le opere d’arte di Clau-dio Parmiggiani come il Campo dei Fiorinella sala di lettura, e di Piero Pizzi Can-nella, suo è il ciclo Cattedrali. È possibileanche consultare la biblioteca virtuale Ge-nus Bononiae Network, con volumi unicial mondo della storia e dell’arte bologne-se. Riaperta nel 2010, la Chiesa di SantaMaria della Vita, in via Clavature 8-10, lacui cupola disegnata da Bibiena è unesempio spettacolare di barocco bologne-se, ospita il capolavoro di Niccolò dell’Ar-ca, Compianto sul Cristo morto. Annessial Santuario si trovano l’Oratorio dei Bat-

Città della MusicaCittà della Musica Unesco 2006, Bologna vanta una tradizionemusicale di straordinaria rilevanza, che trae le sue origine findal Duecento, anche se è solo a partire dalla seconda metà delXV secolo che si registra una documentazione regolare dellasua produzione. Grazie alla cattedra universitaria riservata allamusica da papa Nicolò V, la città diventa un polo d’attrazioneelitario per musicisti, strumentisti e cantori. La più importantecappella musicale bolognese quella della basilica di S. Petro-nio, viene fondata nel 1436 da papa Eugenio IV e conosce ilperiodo di massimo fulgore nel 1657 con artisti del calibro diGiovanni Antonio Perti, Giovanni Battista Vitali e DomenicoGabrielli. Fioritura importante ha anche il genere dell’oratorio,considerato un efficace strumento di propaganda religiosa. Al-tra istituzione il Concerto Palatino della Signoria al servizio delReggimento della Città, rimasto in auge fino al 1797. Tra il XVIe il XVII secolo vengono inaugurati il Teatro del Pubblico nelpalazzo del Podestà, il Teatro Formagliari e il Teatro Malvezzi.In particolare, nel corso del Seicento vengono istituite diverseAccademie, tra cui la più nota è quella Filarmonica fondatadal nobile Vincenzo Maria Carrati, uno dei più importanti ce-nacoli musicali di tutti i tempi. Oggi la tradizione continua conun ricco calendario di eventi musicali di alto livello, e di vario genere. Da non perdere la stagionelirica al Teatro Comunale la Fondazione, quella sinfonica al nuovo Auditorium Teatro Manzoni cheospita anche una stagione cameristica in collaborazione con la Fondazione Musica Insieme. Danon dimenticare infine l’attività concertistica svolta dall’Orchestra Mozart di Claudio Abbado.

San Michelein BoscoLa Biblioteca

Palazzo FavaAllestimenti

Complessodi SanColombano

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conta la storia della città attraverso tecni-che espositive scenografiche e multime-diali all’avanguardia. L’idea fondante eraproprio quella di dare vita a un museo glo-bale e interattivo di nuova concezione, inrapporto con la città e in grado di interagi-re con le altre realtà museali. In via Farini15 si trova Casa Saraceni, storica resi-denza della famiglia Saraceni che risale al-la fine del XV secolo, ed esempio di archi-tettura Rinascimentale tra i più interes-santi d’Italia. Ospita oggi la sede dellaFondazione, mentre al piano terra vengo-no organizzate mostre d’arte. Conosciutadai cittadini per i concerti che ospita daottobre a maggio, la Chiesa di SantaCristina, in piazzetta Morandi, è un benedato in concessione dall’Arcidiocesi diBologna e dalla parrocchia di San Giulia-no, non di proprietà della Fondazione. Quisi trova la sede della Schola GregorianaBenedetto XVI, che alleva professionistidel canto gregoriano. All’interno dellaChiesa si possono inoltre ammirare operedi Giuseppe Mazza, Giovanni Tedeschi eGuido Reni, e un compendio di pittura bo-lognese dal Cinquecento fino al Seicentotra cui La Visitazione di Lucio Massari,L’Annunciazione e la Salita al Calvariodel Passarotti e Santa Cristina aggreditadal padre di Domenico Maria Canuti. Infi-ne nel Piazzale di San Michele in Bosco,così chiamato per la folta vegetazione chericopre il colle, sorge l’omonimo Comples-so, che, come la Chiesa di Santa Cristina è

gliavini e oltre diecimila volumi apparte-nuti al musicologo bolognese Oscar Mi-schiati. A gennaio 2011 è stato inveceinaugurato Palazzo Fava. Palazzo delleEsposizioni, in Via Manzoni, 2, affresca-to, al piano nobile, da Annibale, Agostinoe Ludovico Carracci, abili pittori e narra-tori: erano capaci di inventare l’impagina-zione del racconto direttamente dal testopoetico senza l’aiuto di un letterato chesuggerisse loro come descrivere la storia.Non a caso Roberto Longhi ha definito ilpalazzo “un romanzo storico, immagina-to sulla grande pittura precedente”, capa-ce di “comunicare direttamente ad aper-tura, non di libro, ma di finestra”. Su-perbo gli Incanti notturni di Medea nellasala dedicata a Giasone, dove la maga vie-ne raffigurata mentre si purifica nel ru-scello sotto i raggi della luna. Andrea Emi-liano l’ha definito “il primo nudo modernodella storia dell’arte”. Con i suoi 2600 me-tri quadrati modulabili, oggi Palazzo Favaè un centro espositivo d’eccellenza: neisuoi locali vengono allestite mostre diopere appartenenti alla Fondazione maanche di opere appartenenti ad altre im-portanti collezioni. Acquistato nel 2003,Palazzo Pepoli. Museo della Storia diBologna, in via Castiglione, 8 è una co-struzione medievale magistralmente re-staurata ed allestita dall’architetto MarioBellini, con circa 6mila metri quadrati dispazio espositivo, articolato in 38 sale,servizi al museo, bookshop, in cui si rac-

www.bolognaitaly.it, un consorzio di ope-ratori che annovera, tra i suoi soci, socie-tà di servizi e strutture di grande pregio –tra alberghi del centro storico e dimoreantiche – ma anche ristoranti e locali tipi-ci, musei, teatri, negozi, agenzie di tran-sfert e di supporto all’organizzazione dieventi. Insomma una vetrina di piccoligrandi tesori o, se vogliamo rubare unametafora al mondo della fiabe, una sortadi lampada di Aladino virtuale a misura dicongressista, dove, anziché una “strofina-ta”, basta un click per potere veder realiz-zate tutte le più belle fantasie.«Vogliamo far vivere al congressista il tes-suto della città», spiega Orsi, «sovente lestrutture destinate ai grandi eventi sonofuori mano, o comunque lontane dal cen-tro e l’esperienza che un ospite vive, trauna sessione di lavoro e l’altra, è spesso,per necessità, anonima, nel senso che po-trebbe svolgersi in un qualsiasi altro con-testo. Con il congresso diffuso, invece, sipuò approfittare anche di una breve pausaper assaporare la città in tutte le sue pie-ghe più sottili. Per esempio offriamo, tragli altri, un servizio di personal shopper,ma non negli outlet. Tanto per dareun’idea, portiamo gli ospiti nell’ex ghettoebraico, da un artigiano calzolaio, dove si

stato dato in concessione dall’Arcidiocesi.Al suo interno si segnalano il Monumentofunebre del guerriero Ramazzotto de’ Ra-mazzotti realizzato da Alfonso Lombardinel 1533, e diversi affreschi di importantiartisti del Seicento. Anche la sacrestia, ve-ra e propria chiesa in miniatura, ospitamagnifici affreschi tra cui lavori di Pro-spero Fontana e Girolamo da Carpi.

Il congresso diffusoOffrire al congressista e al meeting plan-ner l’esperienza di vivere l’anima autenti-ca della città, potendosi avvalere dellestrutture e dei servizi migliori, ma, soprat-tutto, entrando in contatto con quelle ec-cellenze che rendono unico un luogo.Questo il concept ideale di accoglienzache Mauro Orsi (foto in basso) ha tra-sformato in realtà grazie al portale

Palazzo Pepoli

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possono ordinare scarpe su misura, sce-gliendo pellame, modello, finiture, colore,scarpe che poi si riceveranno comoda-mente a casa propria. Oppure portiamo inostri ospiti in una bottega dove l’anticaarte del pizzo e del ricamo è praticata oggicome ieri, e dove si possono acquistaresplendidi tendaggi e corredi fatti a mano».Ma nel circuito sono inclusi molti altri in-dirizzi doc, come la Cantina Bentivoglio,hot spot cool, dove si riuniscono artisti eamanti del jazz e dove si mangia la veracucina bolognese, degustando ottime bot-tiglie del territorio, nel centro storico, c’èpoi un antico negozio di liutai, dove è pos-sibile assistere, passo dopo passo, alla na-scita di un violino. Un post congress, que-st’ultimo sempre molto apprezzato, fa sa-pere Orsi: «mentre il liutaio mostra comesi costruisce lo strumento, partendo dalla

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scelta del legno, ne racconta anche la sto-ria e risponde, con grande amabilità, a tut-te le domande che gli vengono rivolte».Orsi annuncia che c’è anche un altro pro-getto per ampliare ulteriormente il range diopportunità messe a disposizione dal con-gresso diffuso, «ci piacerebbe creare sem-pre più sinergie tra gli happening cittadiniin calendario (mostre, concerti, sagre) e glieventi aziendali, consigliando alle aziendeil periodo più interessante per organizzareun convegno o un meeting. Per esempio, loscorso febbraio in concomitanza con il Sa-lon du Chocolat abbiamo organizzato unalezione sul cioccolato e sugli abbinamenticon baroli chinati, passiti, rum e grandimalti. Un evento che ha riscosso enormesuccesso. Per un’azienda potrebbe essereinteressante anche organizzare un eventoin occasione del rilancio di un’azienda sto-rica come Moto Morini, oppure contempo-raneamente alla Mille Miglia o alla riapertu-ra del Teatro Comunale».Calendario a parte, tantissime sono lepossibilità per “calarsi” nel tessuto del ter-ritorio, tra visite alle cantine, ai salumifici– dove vestiti con guanti e grembiuloni siimparano a fare gli insaccati – ai caseificiper partecipare alla nascita del Parmigia-no Reggiano, cacce al tartufo con i cani,test drive in Ferrari e scuole di cucina.Insomma a Orsi l’inventiva non manca, enemmeno l’entusiasmo. «Dopo Bolognavorrei portare il congresso diffuso anche aParma e Ferrara, per poi arrivare a Raven-na e, perché no, anche a Firenze e Veneziache con il Frecciarossa sono raggiungibiliin meno di un’ora».

Bologna “la grassa”Per la sua vocazione alla buona tavola,Bologna è nota fin dal Medioevo, con l’ap-pellativo di “la grassa”. Il suo patrimoniogastronomico è davvero ricco, intessutodi sapori che nelle varie epoche si sono in-trecciati con i saperi di diverse culture.Negli archivi di stato si possono trovareancora oggi gli statuti delle antiche corpo-razioni di mestieri – macellai, lardaroli esalaroli – mentre la Biblioteca Universita-ria custodisce uno dei più antichi codici diricettari in volgare risalente al XIV secolo.

superava per diffusione quella suina. Altratipicità è la pasta tirata e tagliata a mano,in particolare, le tagliatelle e i tortellini (inbolognese turteléin), antico piatto poveronato per riutilizzare la carne avanzata dal-le tavole dei nobili.

L’atmosfera conviviale che si respiravanelle strade, dove botteghe e mercati im-pregnavano l’aria dei profumi di cibo ge-nuino, non è affatto cambiata nel corsodel tempo. Salumerie, macellerie, pesche-rie, pastai, bancarelle di verdure – i cardie i finocchi dolci nascono come tipicitàproprio qui – continuano a ravvivare con iloro profumi e colori le piazze e le vie del-le città. Tra le eccellenze “verdi” localivanno segnalate la patata di Bologna,l’asparago verde di Altedo, la cipolla diMedicina, i cocomeri e i meloni di S. Mat-teo della Decima, mentre tra le carni, si di-stingue il castrato di ovino – che comparesulle tavole come piatto caratteristico giànell’alto Medioevo, quando in questa zonala pastorizia ovina, di tradizione romana,

I PorticiCon quarantadue chilometri e mezzo di eleganti portici, Bolo-gna è la città più “porticata” d’Italia. Inventati per prolungareesternamente i solai e recuperare spazio, permettevano agliartigiani di lavorare all’esterno delle botteghe in piena lucema al riparo dal maltempo. 666 archi per 3,5 chilometri di lun-ghezza il Portico San Luca fu costruito per permettere allaBeata Vergine di salire e scendere senza bagnarsi arrivando“asciutta” a Porta Saragozza. Dopo aver scalato i difficilissimi100 gradini che vanno dal 655 arco al 666 arco, si può ammi-

rare una meravigliosa e imponente croce e, salendo altri 70gradini, il belvedere dalla balconata del Santuario. Il Porticodel Pavaglione si snoda invece per 739 metri partendo daPiazza di Porta Ravegnana per arrivare a Piazza Galvani. Contrenta archi sorretti da trentuno colonne è oggi uno dei luoghipiù frequentati di Bologna, dove, dal 1838, è situata anche labiblioteca comunale. Infine, il Portico della Certosa, dise-gnato da Ercole Gasperini nel 1811, parte dall’Arco del Me-loncello e arriva fino al Cimitero Comunale. Vi si possono am-mirare le sculture del Gibelli e del Putti.

Le altre torriSi racconta che un tempo, a Bologna, vi fossero circa due-cento torri, fatte costruire dai nobili presso le loro abitazionicome luogo di difesa, o attacco, durante le rivolte popolari.Nel tempo, tuttavia, la maggior parte delle costruzioni,scomparve a causa di guerre, terremoti e riqualificazioni ur-bane. Oggi, oltre a alle due più famose, quella degli Asinellie della Garisenda, ne rimangono in piedi altre sette: la Tor-re Prendiparte (59 metri) situata vicino al Palazzo Arcive-scovile, con una bella decorazione a riseghe in prossimitàdella cima che le ha dato il nome di “Torre Coronata”, è og-gi una dimora suggestiva in cui è possibile soggiornare;ospita infatti una lussuosa suite articolata su 3 piani. Altasolo 30 metri ma particolarissima, la Torre Galluzzi, situa-ta dietro la Chiesa di San Petronio, possiede muri spessi ol-tre tre metri e vi si può accedere solo attraverso una finestraposta a metà altezza: i nobili della famiglia Galluzzi utilizza-vano dei ponti mobili in legno collegati alle rispettive case.Alta sempre 30 metri, all’inizio di via Santo Stefano, si ergeTorre Alberigi, alla cui base si trova il negozio più anticodella città, aperto nel 1273. Ancora oggi si possono ammira-re gli sportelli laterali che si abbassano sui muricciuoli abanco e lo sportello superiore che si solleva tipo ponte leva-toio. La Torre Azzoguidi (60 metri), in via Altabella, stupi-sce invece per la perfetta verticalità: da qui il soprannome diTorre Altabella. Si eleva per 47 metri sulla volta a crocieradel voltone del Podestà, la Torre dell’Arengo, che custo-disce la campana di 47 quintali inalzata nel 1453 da Aristo-tele Fioravanti. Seguono infine la Torre Scappi (39 metri),all’inizio di via dell’Indipendenza, risalente al XIII secolo einglobata nell’omonimo palazzo e la Torre Uguzzoni (30metri), in vicolo Mandria, anch’essa del XIII secolo. A basequadrata, conserva l’antica porta e un cavalcavia con l’arcodecorato da una ghiera di terrecotte.

Le cucina tradizionalePer gustare la vera cucina tradizionale bolognese,bisogna provare questi indirizzi: la pasticceria concucina Colazione da Bianca, (tel. 0515884425), ilcocktail bar NU Lounge Bar (tel. 051222532), il ri-storante con musica dal vivo Cantina Bentivoglio(tel. 051265416), mentre tra i ristoranti consigliamoPappagallo (tel. 051232807), Annamaria (tel.051266894), 051 Zerocinquantuno (tel. 051510515),Da Giampi e Ciccio (tel. 051268032), Tamburini (tel.051234726) e La Colombina (tel. 051231706).

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ci sono 96 alberghi, per un totale di 6.176camere – quasi tutti dotati di sale meetingdi varie dimensioni e molti dei quali appe-na nati o rinnovati di recente – che offro-no una vasta gamma di possibilità, per tut-te le tasche: secondo una recente indagineTrivago sul rapporto qualità/prezzo deglialberghi situati in città, Bologna è risulta-ta prima in Italia e terza in Europa». Unprimato che, secondo De Scrilli, il capo-luogo emiliano è in grado di mantenere,nonostante i venti di sfiducia generale chenegli ultimi mesi hanno penalizzato in par-ticolare il mercato degli eventi. «Il nostrosettore è un indicatore importante per mi-surare l’andamento economico perché èquello che va in crisi per primo ma cheper primo ne esce fuori. Anche se non sia-mo ancora usciti dalla crisi, sono abba-stanza fiducioso. Negli ultimi tre mesi c’èstato un forte rallentamento dovuto a no-tizie a dir poco terroristiche che hannobloccato il comparto: viaggi d’affari edeventi sono stati rimandati ma, prima opoi, si faranno di nuovo. Non è possibilerimandare all’infinito riunioni e incontri dilavoro perché le aziende vivono di azionicommerciali e promozionali. Certo qual-che preoccupazione c’è ancora, ma, ripe-to, sono ottimista, per il 2012 ci sarà sicu-ramente una ripresa».

Le cateneIn città si trovano le principali catene al-berghiere, tutte con alberghi dislocati inpunti strategici. Vicino al centro storicoc’è, per esempio, l’Hotel AC Bologna(via Sebastiano Serlio 28 - tel. 051377246 [email protected] - www.ac-ho-tels.com), moderno quattro stelle dal de-sign minimalista con dotazioni hi tech diultima generazione. Dispone di 3 salemeeting con luce naturale e capienza finoa 140 persone, 121 camere, di cui 2 suite,un ottimo ristorante, mentre, per il relax,ci sono un bagno turco e un fitness center.Accanto alla stazione ferroviaria e a ventiminuti a piedi dal centro storico, sorgel’UNA Hotel Bologna (viale Pietramella-ra 41/42 - tel. 05160801 - [email protected] - www.unahotels.it): 93 ele-ganti camere design, 6 suite complete di

A convalidare il ruolo di Bologna qualecrocevia privilegiato per soggiorni busi-ness, congressi e viaggi culturali è la pre-senza in città di un’offerta d’accoglienzavariegata e completa, rappresentata dalleprincipali catene, ma anche da singolestrutture che vanno dall’albergo di charmeall’hotel business oriented di ultima gene-razione. Nel panorama spicca inoltre uncinque stelle lusso storico (l’unico in cit-tà), situato nel cuore di Bologna, all’inter-no di un prezioso palazzo del XVIII secolo:il Grand Hotel Majestic che, quest’anno,compie 100 anni (vedi pag. 000).«L’offerta e la qualità degli alberghi in cit-tà è decisamente valida e competitiva», di-ce il presidente degli albergatori di Bolo-gna, Celso De Scrilli (foto), «a Bologna

051637771 - [email protected] - accor-hotels.com), design hotel di recente co-struzione, nel cuore del quartiere fieristi-co, con 207 camere, 8 sale riunioni (300posti), angolo business ristorante, bar episcina, e il Novotel Bologna San Laz-zaro a Villanova di Castenaso (via Villano-va 31 - tel. 05160091 - [email protected] -www.accorhotels.com): moderno 4 stellecon 205 camere, un centro congressi dota-to di 9 sale riunioni (500 posti), ristorante,4 campi da tennis, giardino con ampia ter-razza che si affaccia sulla piscina olimpio-nica, ideale cornice per eventi, cene ebanchetti, e 450 metri quadrati di areaespositiva. Sempre di Accor c’è l’hotelMercure Bologna Centro (viale Pietra-mellara 59 - tel. 05142211 - www.accorho-tels.com - [email protected]). Di fronte al-la stazione, dispone di 244 camere, 4 saleriunioni polifunzionali e modulari, con lu-ce naturale in grado di ospitare fino a 65persone e un parco verde di 5000 mq idea-le cornice per eventi e cocktail, ristorantee bar. La catena Best Western è presenteinvece con tre strutture: in pieno centrocon l’Hotel San Donato (via Zamboni 16- tel. 051235395 - [email protected] - www.hotelsandonato.it/), com-pletamente ristrutturato e situato nell’an-tico e elegante Palazzo Malvasia, vicino aPiazza Maggiore, offre 59 camere, partico-larmente spaziose e confortevoli, con vi-sta sulle due torri, una meeting room concapienza fino a 40 ospiti. Per cocktail ecoffe break, c’è un’incantevole terrazzapanoramica con vista sui tetti dell’anticaBologna. In pieno centro storico, appenafuori dalla zona a traffico limitato, il BestWestern Hotel Re (tel. 051523322 - [email protected] -www.hotelreenzo.it) è un indirizzo conve-niente per chi viaggia per affari, con un ot-timo rapporto qualità prezzo. Offre 51 ca-mere molto confortevoli e dotate di tecno-logie moderne. C’è anche la possibilità di

ogni comfort, 3 sale riunioni, ristorante ebar con ampia terrazza. Nelle camere exe-cutive ci si può anche allenare con attrez-zature fitness Technogym. In posizione ot-timale, vicino alla Fiera, al Centro Con-gressi e a soli 2 km dal centro storico, c’èl’altro albergo della catena, l’Unaway Bo-logna Fiera (piazza della Costituzione 1 -tel. 05141666 - [email protected] - www. unahotels.it) con 162 ca-mere, recentemente rinnovate, americanbar, ristorante e 7 sale meeting in grado diaccogliere fino 350 delegati (vedi pag.000). Nel cuore storico, di fronte alla sta-zione ferroviaria, lo Starhotels Excel-sior (viale Pietra mellara 51 - tel.051246178 - [email protected] -www.starhotels.com) è un albergo chiccon dotazioni all’avanguardia, 193, tra ca-mere e suite, ristorante (Avorio), dove gu-stare un’ottima cucina bolognese, bar e 5sale meeting in grado di ospitare fino a380 persone. Perfetto per accogliere viag-giatori d’affari, ma non solo, lo ZanhotelEuropa (via Cesare Boldrini 11, tel.0514210333 - [email protected] - www.zan-hotel.it), in posizione centralissima, dispo-ne di 101 camere elegantemente arredatein stile Impero, un centro congressi al-l’avanguardia, articolato in 7 sale con ca-pienza complessiva fino a 495 persone. Inpieno centro c’è anche lo Zanhotel TreVecchi (via dell’Indipendenza 47 - tel.051231991 - [email protected] -www.zanhotel.it) con 95 camere, moder-namente accessoriate e due sale per riu-nioni fino a un massimo di 35 partecipan-ti. Notevole anche l’offerta congressualedell’ultimo nato in casa Zanhotel, a Benti-voglio, lo Zanhotel&Meeting Center-gross (via Saliceto 2 - tel. 0518658901 [email protected] - www.zan-hotel.it) che mette a disposizione ben 12sale modulari per un totale di 2500 metriquadrati, a cui si aggiungono 152 camere,un ristorante à la carte e un centro benes-sere. E sono due anche i Novotel delGruppo Accor presenti in città: il NovotelBologna Fiera (via Michelino 73 - tel.

L’offerta ricettiva

Grand Hotel Majestic

Hotel AC Bologna

UNAWAY Hotel

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poca distanza dall’aeroporto, con ampioparcheggio (400 posti) per meeting diqualsiasi dimensione. Comprende 12 saleprogettate per eventi di diverse dimensio-ni (da 8 a 400 posti), tutte con luce natura-le e tecnologie di ultima generazione. A di-sposizione inoltre ampi ed eleganti spaziper coffee break. Ottimo anche il serviziodi catering, in particolare, per buffet di ga-la. Completano l’offerta 150 camere di di-versa tipologia, un ristorante tipico e ame-rican bar. In posizione centrale, adiacentealla zona pedonale, il Royal Hotel Car-lton Monrif (via Montebello 8 - tel.051249361 - [email protected] -www.monrifhotels.it/RoyalCarltonHotel)è un altro indirizzo di riferimento per chicerca eleganza, professionalità e un servi-zi di alto livello. Immerso in un grandegiardino, ospita 236 camere, di cui 9 ju-nior e 20 suite e una raffinata presidentialsuite di 145 metri quadrati con sala riunio-ni privata. Composto da 10 modernissimesale meeting, il centro congressi può ac-cogliere fino a 450 persone. Ci sono infineun esclusivo centro benessere con pale-stra dotata di macchinari Technogym, ri-storante, american bar e garage coperto di400 posti. Adiacente all’aeroporto, si trovalo Sheraton Bologna Hotel & Confe-rence Center (via dell’Aeroporto 34/36 -tel. 051400056 - [email protected] -www.starwoodhotels.com/), moderno,confortevole, totalmente insonorizzato,con 173 camere, un conference center ar-ticolato in 13 moderni spazi in grado diospitare qualsiasi tipo di evento, bar e ri-storante. La catena Abitalia è presentecon il boutique hotel design 4 Viale Masi-ni (viale A. Masini 4/3 - tel. 051255035 - [email protected] - www.4vialemasini.it)con 82 camere, 3 sale conferenze, una bel-lissima lobby e lounge bar. A circa 3 chilo-

prenotare, a 30 metri dall’entrata principa-le dell’hotel, camere- dependance, con in-gresso indipendente. Per i meeting ci sono4 sale modulari che, all’occorrenza, si pos-sono trasformare in un’unica sala plenariacapace di contenere fino a 150 ospiti aplatea. Completa l’offerta il ristorante pu-gliese Lacapagira, noto in città per le suespecialità a base di pesce fresco. A 15 mi-nuti a piedi dal centro, immerso nel verde,si trova, infine, il Best Western City Ho-tel (via Magenta 10 - tel. 051372676 -www.cityhotelbologna.it - [email protected]), anche questo recentementeristrutturato, con 92 camere, sala riunionicon capienza fino a 60 persone e cocktaillounge. A breve distanza dall’hotel, c’èinoltre la possibilità di praticare tennis eequitazione. Due sono gli alberghi di Nh:NH Bologna de La Gare (piazza XX Set-tembre 2 - tel. 051281611 - www.nh-ho-tels.it - [email protected]): idealenon solo per chi viaggia per affari, si trovain centro, offre un’atmosfera raffinata – learee comuni sono state rinnovate di re-cente – 156 camere, una junior e due suitecon vista panoramica, ristorante, dove gu-stare sia la cucina tipica sia quella interna-zionale. E, per gli eventi, otto sale riunionimodulabili e attrezzate (capienza totale240 persone). Ideale per banchetti, esposi-zioni ed eventi privati è anche l’NH Bolo-gna Villanova a Villanova di Castenaso(via Villanova 29/8 - tel. 051604311 - [email protected] - www.nh-hotels.it), a pochi minuti dal centro stori-co della città, con cinque meeting room ingrado di accogliere fino a 350 persone,209 eleganti camere, area fitness con pi-scina coperta. Chi cerca flessibilità, oltrealla qualità, si troverà molto bene al B4Bologna Tower (via Lenin 43 - tel.0516005555 - [email protected] - www.b4hotels.com/) modernoed elegante 4 stelle lusso appartenente aBoscolo Hotels, estremamente versatile, a

mere cablate wi-fi, un fitness point, un ga-rage privato, un ristorante. Fa parte delcircuito Small Luxury Hotels of TheWorld il quattro stelle lusso I Portici Ho-tel (via Indipendenza 69 - tel. 05142185 -www.iporticihotel.com - [email protected]). Ai suoi ospiti offre:camere raffinate, tutte diverse una dall’al-tra, tra cui all’ultimo piano di PalazzoMaccaferri la Suite Imperiale di 160 metriquadrati, ideale per riunioni al vertice. Si-tuato all’interno del Teatro Eden, il risto-rante I Portici, una stella Michelin. Per unaperitivo, un caffè o una cena informaleaperto anche alla clientela esterna è idea-le il bistrot “La Terrazza”. E, accanto al bi-strot, il luminoso Salone delle Feste, conmeravigliosi affreschi Liberty. Sono riunitisotto il brand Savoia Hotels i due quattrostelle superior Savoia Hotel Regency(via del Pilastro 2 - tel. 0513767777 -www.savoia.it - [email protected]). Vici-no al polo fieristico e immerso in un vastoparco con piscina, dispone di raffinate ca-mere e suite, di 6 conference room modu-labili da 6 a 70 persone, di una sala poliva-lente di 500 metri quadrati, suddivisibilein 8 aree in grado di accogliere fino a 600ospiti, di un dehor (130 mq), una piscina eun fitness centre. E Savoia Hotel Coun-try House (via San Donato 159 - tel.0516332366 - www.savoia.it - [email protected]). Circondato dal verde, vici-nissimo al centro, alla fiera e all’aeropor-to. Per i meeting aziendali propone un bu-siness center attrezzato con le più moder-ne tecnologie che comprende: la Sala SanZenobio, affacciata sul giardino, la SalaMaggiore di 400 metri quadrati, suddivisi-bile in 6 sale per una capienza complessi-va di 400 persone, la sala Lady G di 70 me-tri quadrati. Conclude l’offerta il ristoran-te Garganelli per cene di gala, eventi ga-stronomici e serate musicali live. A 8 chi-lometri dalla Stazione Centrale, a12 dalquartiere fieristico, e a venti minuti dal

metri dall’aeroporto si trova l’AllianceHotel Bologna Airport (via M.e. Lepido203/14 - tel. 051409211 - [email protected] - www.alliancealberghi.com) perfetta location per meeting checomprende ampi spazi congressuali poli-funzionali con luce naturali fino a 250 po-sti. C’è anche un ottimo ristorante in stiletipica trattoria emiliana aperto tutti i gior-ni. La catena Hilton è presente invece aSan Lazzaro di Savena con l’Hilton Gar-den Inn Bologna San Lazzaro (via Fan-tini 1 - tel. 0291483658 - hilton-garden-inn-bologna.h-rez.com - www.hilton.com), in-dirizzo business con 152 camere, confe-rence e business center, ristorante, loungebar e palestra. A pochi metri dal centrostorico, infine, c’è il MOH Bologna (VialePalmiro Togliatti 9/2 - tel.0514380027 -www.myonehotel.it - [email protected]) di My One Hotel. Si tratta di un mo-derno 4 stelle che offre 103 camere con-fortevoli e tecnologicamente all’avanguar-dia e una luminosa sala riunioni in gradodi ospitare fino a 110 persone.

Alberghi individualiSi trova a 400 metri dall’Ospedale Sant’Or-sola e a pochi minuti a piedi dal centrostorico e dal polo universitario, il quattrostelle Aemilia Hotel (via Giovanna Zac-cherini Alvisi 16 - tel. 0513940311;www.aemiliahotel.it - [email protected]). Ai businessman mette a disposizio-ne 124 camere, 9 sale congressi per 200ospiti, un ristorante e una palestra. In viaF. Parri 9 (tel. 051361361; www.savhotel.it) il SavHotel, è un 4 stelle dalcomfort moderno, a pochi metri dalla Fie-ra e dal Palazzo dei Congressi, vicino alcentro storico e alla Stazione Centrale. Of-fre 4 luminose sale congressuali in gradodi accogliere fino a 150 persone, 120 ca-

4 Viale MasiniNovotel Bologna Fiera

Hilton Garden InnNovotel Bologna San Lazzaro

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su scorci della città di insuperabile bellez-za. Per lo stile dell’accoglienza e l’elevataqualità del servizio, l’hotel, nel 2004, è sta-to premiato con il prestigioso award “Tou-ring Club Italiano Stanze Italiane”. Affac-ciato su Piazza Maggiore e di fronte al Pa-lazzo Comunale e all’antica torre dell’oro-logio, da cui prende il nome l’Hotel Oro-logio (via IV Novembre 10 - tel.0517457411 - www.art-hotel-orologio.it [email protected]) è un piccolo albergo dicharme, con camere e suite calde e acco-glienti. Inaugurato nel 2003, l’Hotel No-vecento (P.zza Galileo 4/3 - tel. 05174573 -www.bolognarthotels.it - [email protected]) è il mix perfetto tra una Casa in sti-le secessione viennese e il centro medioe-vale di Bologna. Completamente ristruttu-rato nel 2004, l’Hotel Corona d’Oro (viaOberdan 12 - tel. 051745761122 - www.bo-lognarthotels.it - [email protected]) offreambienti confortevoli ed eleganti e 4 saleriunioni dotate delle più moderne tecnolo-gie (vedi pag. 000). A soli 50 metri da Piaz-za Maggiore si trova uno degli alberghi piùantichi della città, Al Cappello Rosso Ho-tel Bologna (via de’ Fusari 9 - tel.051261891 - www.alcappellorosso.it - [email protected]). Ai suoi ospiti pro-

centro città, l’Hotel Amadeus (via M.E.Lepido 39 - www. amadeushotel.it - [email protected]) offre 99 camere am-pie e arredate in stile contemporaneo, uncentro congressi con sale polifunzionaliluminose e tecnologicamente attrezzate ingrado di ospitare fino a 130 persone, unparcheggio coperto da 70 posti, un attrez-zato fitness centre con macchinari Zephy-ros by Panatta Sport.

In pieno centro storicoIn posizione unica, elegantemente arreda-ti e in location di charme sono i quattro al-berghi della catena Bologna Art Hotel.All’ombra della Basilica di San Petronio, adue passi da Piazza Maggiore, dai musei,dai teatri e dalle aree commerciali, si tro-va l’Hotel Commercianti (via de’ Pignat-tari 11 - tel. 0517457511 - com [email protected] - www.art-hotel-com-mercianti.it), quattro stelle dotato di ca-mere e suite, elegantemente arredate edotate di ogni comfort che si affacciano

nifestazioni culturali di rilievo, convegni,congressi e mostre la Biblioteca Comu-nale dell’Archiginnasio (Piazza Galvani1 - tel. 051 276811 - www.archiginnasio.it [email protected]). Al pri-mo piano si trovano due aule magne: lasala di lettura della Biblioteca, e la Saladello Stabat Mater, quest’ultima è ricca-mente affrescata e prende il nome dal-l’esecuzione, il 18 marzo 1842, dello Sta-bat Mater di Gioachino Rossini, sotto ladirezione del Donizetti. Il Museo CivicoArcheologico (via dell’Archiginnasio 2 -tel. 0512757211 - www.comune.bologna.it- [email protected]), ha sede all’inter-no di Palazzo Galvani che costeggia Piaz-za Maggiore e la chiesa di San Petronio.Nel cuore della zona universitaria è ubica-ta l’Accademia delle Belle Arti (via Bel-le Arti 54 - tel. 0514226411 - www.ababo.it). Insieme alla Pinacoteca Nazio-nale, occupa il complesso della Chiesa diSant’Ignazio e Noviziato dei Gesuiti, eret-to da Alfonso Torreggiani tra il 1728-1735.All’interno del Complesso Monumenta-le di San Giovanni in Monte (piazzaSan Giovanni in Monte 2 - tel. 0512097600- www.complessosgm.unibo.it) si trova laprestigiosa Aula Giorgio Prodi. Compostada due sale e da un chiostro esterno, dasempre sede di eventi e congressi. Il Tea-tro Arena del Sole (via dell’Indipenden-za 44 - tel. 0512910910 - www.arenadelso-le.it) rende disponibili i propri spazi perconvention, conferenze, e presentazioni.L’Auditorium del Teatro Manzoni (viade’ Monari 2 - tel. 051261303 - www.audi-toriumanzoni.it) si propone anche comeuna raffinata sede congressuale con unacapienza da 696 (la sola platea) a 1.234ospiti, 2 sale riunioni da 90 a 200 parteci-panti, doppio guardaroba e ampio foyer alpiano interrato dal quale si sviluppa l’areadedicata alla ristorazione in grado di acco-gliere un light lunch per 1.200 ospiti. �

pone, 32 camere tutte diverse una dall’al-tra e una suite mansardata da cui si godeuna magnifica vista sulla città antica. Dueristoranti, Il Capel Rosso ottimo per lepernici arrosto lardellate e il Farina LivingRestaurant per i piatti della tradizione pe-troniana ma anche per le specialità di pe-sce in abbinamento a una selezione di pre-giati vini del territorio. Per i businessmanmette a disposizione una sala meeting, il-luminata da luce naturale, in grado di ac-cogliere fino a 25 persone disposte a pla-tea. Situato in via D’Azeglio, il salotto diBologna, l’Hotel Roma (via D’Azeglio 9 -tel. 051226322 - www.hotelroma.biz) è untre stelle accogliente con 86 camere di cui4 suite, confortevolmente arredate e dota-te di ogni comfort e di un eccellente risto-rante aperto anche alla clientela esterna(vedi pag. 000).

Sedi per eventie sedi storicheStorica Dimora del 1700, Palazzo Isolani(via S. Stefano16 - www.isolani.it [email protected]) si affaccia sulla splendidapiazza delle Sette Chiese e, a pochi passidalle due Torri. Offre 8 sale (a partire da38 fino a 77,50 metri quadrati), riccamenteaffrescate e arredate con quadri e mobilid’epoca. È la soluzione ideale per conven-tion e meeting ma anche per riunioni alvertice. Costruito a cavallo del canale cheportava l’acqua del Reno in città nella pri-ma metà del Cinquecento e chiamato Gnu-di dalla famiglia che ne entrò in possessonel Settecento, Palazzo Gnudi (via R. Re-no 75/3 - 77 - tel. 051271257 - www.palaz-zognudi.com - [email protected]) èoggi una location affascinante che offrel’ambientazione ideale per meeting, edeventi di charme. Inaugurata lo scorso di-cembre, la Biblioteca Salaborsa (PiazzaNettuno 3 - tel. 0512194426 - www.biblio-tecasalaborsa.it), offre uno spazio multi-mediale all’interno di Palazzo d’Accursio,antica sede del Comune che si affaccia suPiazza Maggiore. La struttura presentadue splendide sale sotterranee con deco-razioni a stucco e pitture liberty, esaltatedalla luce di vetri trasparenti che illumina-no i dipinti del cassettonato. Accoglie ma-

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