SPAGNA DDEELL NORD · 2018-01-28 · turistica, ci sono poche indicazioni, ma ci è piaciuta molto:...

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S S P P A A G G N N A A D D E E L L N N O O R R D D 30 giugno – 22 luglio 2017 Equipaggio: Christian (41), Elisa (42) e Lorenzo (7) Camper: Mobilvetta Kea M75 del 2012 Premessa PERCORSO: Come consuetudine negli ultimi anni, abbiamo pianificato il percorso e le tappe durante tutto l’inverno leggendo gli utilissimi diari di viaggio di chi ci ha preceduto e scegliendo le mete a noi più adatte, cercando di alternare giornate di mare e relax a giornate di visita e non facendo un programma rigido, ma un programma che prevedesse alcuni punti fissi come Bardenas Reales, S. Sebastian, Santiago de Compostela, Illa de Arousa, Cabo Finisterre, A Coruna ed alcune spiagge e mete che avremmo aggiunto di giorno in giorno a seconda del meteo e della nostre preferenze. Sino a poche settimane prima della partenza pensavamo di seguire il percorso che già molti altri camperisti avevano intrapreso, ossia l’andata sino alla Galizia lungo la costa Atlantica ed il ritorno dall’interno facendo tappa a Lugo, Burgos, Leon, ecc, o viceversa. Poi però considerando i tanti posti da vedere lungo la costa Atlantica e in Galizia, e tenuto conto che il meteo qualche problema ce lo avrebbe creato (questa zona della penisola iberica si chiama Spagna Verde e un motivo ci sarà!!) abbiamo deciso di fare lo stesso percorso sia all’andata che al ritorno cercando si inseguire il bel tempo all’andata e lasciandoci alcune mete tralasciate nella prima parte del viaggio per la seconda parte. La scelta si rivelerà più che azzeccata. STRADE E AUTOSTRADE: Le autostrade in Francia sono belle, ma per i camper mansardati come il nostro hanno un costo veramente esagerato, in Spagna sono belle e a pagamento solo fino a Bilbao e i prezzi sono all’incirca come in Italia. In Spagna con AP sono indicate le Autopiste (autostrade a pagamento), mentre con la lettera A sono indicate le Autovie (strade gratuite). Il sistema di pagamento in Spagna è similare al nostro: con casellante (il Telepass italiano purtroppo non funziona all’estero). GASOLIO: meno caro che da noi (€/l 1,0 – 1,2). Abbiamo trovato un distributore ad Arguedas a 0,9 €/l!! In Francia il costo è di poco inferiore all’Italia. CLIMA: E qui viene il bello…. Il viaggio di andata, a parte i primissimi giorni, è stato un incessante rincorrere il bel tempo, a volte con buoni risultati altri meno. In Galizia per

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SSSPPPAAAGGGNNNAAA DDDEEELLL NNNOOORRRDDD30 giugno – 22 luglio 2017

Equipaggio: Christian (41), Elisa (42) e Lorenzo (7)Camper: Mobilvetta Kea M75 del 2012

Premessa

PERCORSO: Come consuetudine negli ultimi anni, abbiamo pianificato il percorso e letappe durante tutto l’inverno leggendo gli utilissimi diari di viaggio di chi ci ha preceduto escegliendo le mete a noi più adatte, cercando di alternare giornate di mare e relax a giornatedi visita e non facendo un programma rigido, ma un programma che prevedesse alcuni puntifissi come Bardenas Reales, S. Sebastian, Santiago de Compostela, Illa de Arousa, CaboFinisterre, A Coruna ed alcune spiagge e mete che avremmo aggiunto di giorno in giorno aseconda del meteo e della nostre preferenze.Sino a poche settimane prima della partenza pensavamo di seguire il percorso che già moltialtri camperisti avevano intrapreso, ossia l’andata sino alla Galizia lungo la costa Atlanticaed il ritorno dall’interno facendo tappa a Lugo, Burgos, Leon, ecc, o viceversa. Poi peròconsiderando i tanti posti da vedere lungo la costa Atlantica e in Galizia, e tenuto conto cheil meteo qualche problema ce lo avrebbe creato (questa zona della penisola iberica si chiamaSpagna Verde e un motivo ci sarà!!) abbiamo deciso di fare lo stesso percorso sia all’andatache al ritorno cercando si inseguire il bel tempo all’andata e lasciandoci alcune metetralasciate nella prima parte del viaggio per la seconda parte. La scelta si rivelerà più cheazzeccata.

STRADE E AUTOSTRADE: Le autostrade in Francia sono belle, ma per i camper mansardaticome il nostro hanno un costo veramente esagerato, in Spagna sono belle e a pagamentosolo fino a Bilbao e i prezzi sono all’incirca come in Italia. In Spagna con AP sono indicate leAutopiste (autostrade a pagamento), mentre con la lettera A sono indicate le Autovie (stradegratuite). Il sistema di pagamento in Spagna è similare al nostro: con casellante (il Telepassitaliano purtroppo non funziona all’estero).

GASOLIO: meno caro che da noi (€/l 1,0 – 1,2). Abbiamo trovato un distributore adArguedas a 0,9 €/l!! In Francia il costo è di poco inferiore all’Italia.

CLIMA: E qui viene il bello…. Il viaggio di andata, a parte i primissimi giorni, è stato unincessante rincorrere il bel tempo, a volte con buoni risultati altri meno. In Galizia per

riuscire a vedere con il sole le spiagge più belle abbiamo dovuto fare avanti e indietro piùvolte, poi durante il viaggio di ritorno siamo stati più fortunati.Non abbiamo mai aperto gli ombrelli e abbiamo anche avuto delle intere giornate o mezzegiornate di sole, ma ci siamo anche svegliati per sette giorni di fila con tempo grigio e unatemperatura più assimilabile alla stagione autunnale che a quella estiva, tanto che ammettodi avere aperto google maps e impostato come destinazione Siviglia per vedere quantadistanza ci sarebbe stata, poi visto il risultato (1000 km) l’ho richiuso e ho sperato che iltempo migliorasse, e per fortuna così è stato.Insomma poteva andarci peggio, ma leggendo i diari di viaggio di altri camperisti possiamodire che avremmo potuto essere anche più fortunati.Concludendo il meteo è molto variabile, ci si può addormentare con un cielo stellato, masvegliarsi il mattino dopo con le nuvole basse e una temperatura che potresti trovare in unalocalità di mezza montagna.

Mappa dell’itinerario

1° giorno: venerdì 30.06 Km percorsi 238Partiamo da Caluso (TO) verso le ore 16.00, immancabile coda sulla tangenziale di Torino epoi imbocchiamo la A32 in direzione Bardonecchia.A Oulx usciamo dall’autostrada e scolliniamo in Francia dal Colle del Monginevro, ormaiuna costante delle nostre vacanze in camper. Intanto il tempo volge al brutto.Dopo il lago di Serre-Ponçon inizia a piovere a dirotto e fa’ freddo, così ci fermiamo per lanotte lungo la D994 in un parcheggio gratuito per 24h, dove è consentita la sosta di camper,nel centro del paesino di La Roche-des Arnauds, poco dopo Gap.

2° giorno: sabato 01.07 Km percorsi 960Ci svegliamo presto perché la strada da percorrere oggi è molta. Percorriamo la statale finoad Orange, la strada è bella e nella prima parte panoramica, in quanto si snoda all’interno diun piccolo canyon lungo il corso del fiume Orange ma, come per tutte le strade statalifrancesi, occorre affrontarle senza fretta.Sempre rimanendo sulla D994, arriviamo a Bollène dove ci fermiamo a fare colazione in unapasticceria che notiamo nella rotonda prima di imboccare l’autostrada A7.Dopo pochi chilometri percorsi in autostrada ci pentiamo di non avere proseguito sullestatali in quanto siamo già fermi in coda, ma poi con un po’ di pazienza e aver superato ilbivio dove imbocchiamo la A9, il traffico diventa più scorrevole.Percorriamo, via via con sempre meno traffico, tutto il tratto che costeggia il litoralemediterraneo, poi appena dopo Perpignan ci fermiamo per il pranzo in una bella area disosta autostradale e mentre Elisa prepara il pranzo, io e Lorenzo riusciamo a fare due tiri acalcio (impensabile negli autogrill italiani!).Troviamo un po’ di coda al confine con la Spagna, ma poi si torna a viaggiare. SuperiamoBarcellona (con la pioggia!) e poi deviamo sulla AP2 verso Saragozza e con un forte ventoche soffia costante imbocchiamo la AP68, dove ci fermiamo per cena in un autogrill (altridue tiri a calcio sempre con un forte vento), ancora un piccolo tratto di AP15 ed usciamo indirezione Arguedas. Arrivati nell’abitato, il navigatore comincia ad impazzire (sarà unacostante di tutto il viaggio che non ci era mai successa in modo così marcato), così seguendole precise indicazioni stradali, arriviamo nel parcheggio di fronte al Santuario della Virgendel Yugo che sono le 21.30 passate. Siamo in compagnia di altri camper su una collinetta checi fa ammirare il tramonto sulla pianura sottostante, con un vento che soffia forte e con 15°.Domani visiteremo il deserto della Navarra: Le Bardenas Reales distano pochi chilometri.

3° giorno: domenica 02.07 Km percorsi 20Oggi non mettiamo nessuna sveglia e ci alziamo con calma, il cielo è nuvoloso e fa’ fresco,ma il vento ci fa ben sperare, così senza fretta ci spostiamo ed in pochi minuti siamoall’ingresso del Parc Naturel de Bardenas Reales. Questa è una zona desertica moltosimile a certi paesaggi americani ed è riserva della Biosfera. Non è ancora una meta molto

turistica, ci sono poche indicazioni, ma ci è piaciuta molto: è un paesaggio insolito datrovare in Europa.La strada per arrivare al centro visitatori (N 42.17977 O 1.53307) è asfaltata, ma un po’ stretta.Intanto il tempo volge al bello. Ci fermiamo a ritirare la mappa dei percorsi e poi ci avviamonel parco e dopo una piccola collina, il paesaggio cambia all’improvviso e ci si ritrovaall’interno di una scena da film western.

Ci fermiamo in diversi punti panoramici per scattare numerose fotografie. Alcuni scaricanole biciclette e percorrono l’itinerario in bici, cosa che deve essere molto bella, mal’inconveniente è che si mangia molta polvere.

Parc Naturel de Bardenas Reales Parc Naturel de Bardenas Reales

Per pranzo ci spostiamo nell’area di sosta di Arguedas (N 42.1741 O 1.59188), gratuita edotata di C/S, ma priva di elettricità. Il programma prevedeva lo spostamento a S. Sebastian,ma le previsioni e le webcam segnalano brutto tempo, così decidiamo di visitare il vicinoParco SendaViva. E’ una via di mezzo tra un parco divertimenti ed un parco zoologico convista sul deserto, noi entriamo dopo le 16 e paghiamo il biglietto ridotto (€ 44,00). E’ carino,piacevole se come noi si hanno dei bambini, ma nulla di entusiasmante. Da segnalare lospettacolo di rapaci, veramente bello. Finiamo la visita e torniamo all’area di sosta diArguedas per la notte.Da qui in avanti i nostri ritmi si allineeranno a quelli spagnoli, sia per quanto riguarda lasveglia, che per gli orari dei pasti e per la buona notte: essendo questi luoghi molto a ovestrispetto all’Italia e non essendoci fuso orario, il sole tramonta verso le 22.30 - 23.00.

Il percorso carrabile su strada bianca epolverosa copre un anello di circa 30Km, noi ne percorriamo circa la metàin quanto l’andatura, soprattutto perun camper, deve esserenecessariamente lenta se non si vuolerischiare di rompere qualcosa. Il parcoè molto grande, ma la parte che si puòpercorrere con i veicoli è solo questa.

4° giorno: lunedì 03.07 Km percorsi 176Verso le 8.30 lasciamo la tranquilla area di sosta di Arguedas e percorriamo la bella escorrevole statale N121 fino quasi a Pamplona, poi prendiamo l’autostrada AP15 che dopopochi chilometri diventa A15 e quindi gratuita fino ad arrivare a S. Sebastian, dovegiungiamo verso metà mattinata. Ci dirigiamo subito verso il Camping Igueldo (N 43.30474O 2.04588) che è situato sull’omonimo monte ad ovest della città, ma è ben collegato con ilservizio autobus n. 16. In alternativa esiste un’area sosta in città, ma bisogna essere un po’fortunati perché è spesso piena, inoltre ci risulta essere stretta e senza elettricità.Il campeggio è una struttura recentemente costruita sul fianco della collina, le piazzole sonospaziose ed è dotato di una bella piscina che però noi non useremo.Pranziamo in campeggio e poi prendiamo l’autobus delle 14.30 fino in città (€ 10,20 a/r). Quigironzoliamo per il bel centro storico caratterizzato dagli innumerevoli locali sempre apertidove si degustano i famosi pitxos (delle specie di tramezzini farciti con gli ingredienti più

Dopo aver visitato il castello, il cui interno ospita il museo della città, riscendiamo sino alnucleo più antico della città che oggi ospita il porto e l’acquario che però non visitiamo.Iniziamo a sentire un po’ di stanchezza, così ci fermiamo nella piazza che fronteggia ilmunicipio e la spiaggia e dopo un mezz’oretta entriamo in uno dei tanti locali per cenare abase di pitxos (in tutto spendiamo € 26,00, ogni pitxos costa dai 2 ai 3 euro).Torniamo al campeggio che sono le 21.00 passate.

Uno dei tanti locali che propone pitxos Centro storico di San Sebastian

svariati), poi saliamo sul Monte Urgell,dal quale si arriva sino al castello ed alCristo collocati in cima e dai quale si hauna bellissima panoramica sulla città esulla sua spiaggia Playa de la Concha. Lagiornata per fortuna è accettabile connuvole che vanno e vengono, ma anchecon ampi momenti soleggiati che insalita ci fanno sudare.

Vista di San Sebastian dal Monte Urgell

5° giorno: martedì 04.07 Km percorsi 220Oggi ci svegliamo con calma, il cielo è terso (da qui in poi passeranno molti giorni prima disvegliarci con un cielo limpido!!), prepariamo il pranzo al sacco e riprendiamo l’autobus pertrascorrere tutta la mattina e parte del pomeriggio alla Playa de la Concha dove facciamo ilprimo bagno nell’oceano che non è poi così freddo.A metà pomeriggio torniamo al campeggio e dopo una doccia rinfrescante (oggi il sole eraveramente forte) ci rimettiamo in viaggio per la Playa de Valdearenas (N 43.4489 O3.96295) situata nel parco naturale delle dune di Liencres.

ci sistemiamo vicino ad altri camper che trascorreranno la notte lì.Nel frattempo arrivano due camper italiani, ad uno di questi cedo il posto in maniera chepossano stare vicini, ci guadagniamo così un buon aperitivo.Ceniamo alle 21.30 con un bellissimo tramonto all’orizzonte e con una temperaturagradevole.

Tramonto dal parcheggio della Playa de Valdearenas

Playa de Valdearenas al calare del sole

L’autostrada A8 si snoda lungotutta la costa, pertanto oltre adessere in molti tratti tortuosa ècostantemente a sali e scendi, percui anche se la distanza non èenorme, ci impieghiamo parecchiotempo ed arriviamo che sono già le20.00.Forse però è meglio così, in quantoil grande parcheggio sopra laspiaggia è ancora pieno, cosìaspettiamo qualche minuto e poi

6° giorno: mercoledì 05.07 Km percorsi 300Alle 6.45 qualcuno bussa alla porta del camper, apro e mi ritrovo un vigilantes che con tantodi tesserino e in un incalzante spagnolo, mi fa capire che la sosta notturna nel parcheggionon era consentita e che se non vogliamo che ci multi dobbiamo spostarci nel parcheggioche si trova più in alto a circa un chilometro, all’incrocio con la strada principale e dove sipuò pernottare.Cerco di fargli notare che non abbiamo né finestre aperte né cunei sotto gli pneumatici, malui non capisce o almeno mi dice di non capire, così inizia una piccola transumanza dicamper che pian piano o se ne vanno o si spostano nel parcheggio indicato. In effettiprestando maggiore attenzione, all’inizio del parcheggio c’è un cartello di divieto che ierisera non avevamo notato; sinceramente non capirò mai questi assurdi divieti, soprattutto inun parcheggio enorme come questo che la notte si svuota, avrebbe più senso il divieto disosta durante il giorno… mahh!!Il brusco risveglio ci impedisce di riprendere sonno e verso le 8.30 torniamo al parcheggio enotiamo che un paio di camper se ne sono bellamente infischiati e sono rimasti dove eranosenza peraltro apparentemente ricevere sanzioni.Purtroppo però il cielo è di un grigio uniforme. Speranzosi attendiamo che il tempo migliorimentre Lorenzo fa un po’ di compiti, ma ciò non accade e a metà mattinata decidiamo che ciriproveremo nel viaggio di ritorno e ci spostiamo di una ventina di chilometri a Santillanadel Mar, la città delle tre bugie (non è santa, non è in piano e non è sul mare).Lasciamo il camper nel parcheggio gratuito all’inizio della cittadina (N 43.38647 O 4.10173) ein un’ora la giriamo tutta. Complice forse il cielo coperto, ma a noi non è piaciuta ungranché: è una cittadina con tanti negozietti per turisti e poco più; in Italia di piccoli borghisimili ne abbiamo un po’ in tutte le regioni.

Santillana del Mar Santillana del Mar

Ci spostiamo a Comillas, distante 20 Km, e lasciato il camper al parcheggio a parcometrodel porto (N 43.39045 O 4.29103) ci incamminiamo verso il famoso Capricio di Gaudì, unicacostruzione di Gaudì presente al di fuori della Catalogna. Prima di iniziare la visita,pranziamo al Bar Fuente Real (locale consigliato dalla guida Routard e che si trova poco

prima dell’ingresso) dove, spendendo poco, assaggiamo i primi piatti tipici comprese lesardine del Mar Cantabrico.

Sono le 16.30 quando riprendiamo l’autostrada del Cantabrico, che a tratti è moltopanoramica, e ci spostiamo di circa 200 Km fino a Cabo Vidio (N 43.589434 O 6.240030).Qui facciamo un giro sulle scogliere a picco sull’oceano che contornano il faro, il vento èfreddo, ma il posto non ci dispiace anche se con il sole sarebbe sicuramente più bello.

Vista da Cabo Vidio Vista da Cabo Vidio

Alle 20.00 siamo nel parcheggio della Playa de Las Cathedrales (N 43.55286 O 7.15656),siamo in Galizia. Il parcheggio è gratuito e si può pernottare, noi ceniamo in camper e poifacciamo un giro sopra la scogliera. Scopriamo che è il momento della bassa marea e chel’accesso alla spiaggia è libero (per accedere alla spiaggia è infatti necessario prenotare lavisita su internet, cosa che noi abbiamo fatto per la mattina dopo), scendiamo così tra lerocce di questa spiaggia veramente particolare dove finalmente vediamo il sole, che bassoall’orizzonte sotto le nuvole, sta tramontando.

Visitiamo il Capricio (ingresso € 12,50),costruzione veramente particolare, e poifacciamo un giro nel centro storico dellacittadina. Qui incontriamo i primi pellegrinidel nostro viaggio, siamo infatti sul camminoatlantico per Santiago.Torniamo al porto e il cielo continua ad esseredi un grigio uniforme: anche la spiaggia diComillas con un cielo simile non sembra degnadi nota, il sole sicuramente le avrebbe resogiustizia. A nostro avviso Comillas, forseperché meno concentrata sul solo turismo,merita molto di più una visita rispetto aSantillana del Mar, ma ovviamente sonoopinioni personali. Santillana del Mar

Playa de Las Catedrales Playa de Las Catedrales

Verso le 22.30 torniamo al camper mentre il cielo è ancora chiaro.

7° giorno: giovedì 06.07 Km percorsi 240Ci svegliamo di nuovo con un cielo nuvoloso e plumbeo, considerato che la luce èpraticamente uguale a quella di ieri sera, facciamo un rapido giro sopra le scogliere e cirimettiamo in autostrada.Consultiamo le web-cam e vediamo che anche a A Coruna il tempo è grigio, mentre sullacosta ovest della Galizia risplende un bel sole, così decidiamo di dirigerci qui e precisamentealla Illa de Arousa.Passiamo quindi Santiago de Compostela senza fermarci, lo faremo al ritorno, adessovogliamo il sole!!Arrivati sull’isola che in realtà è collegata alla terraferma con un lungo ponte, ci sistemiamoall’Area Camper Surfcamp (N 42.53614 O 8.86841). L’area di sosta non è nulla di più che ungrande prato che si affaccia direttamente sulla spiaggia e dotato di tutti i servizi tranne ibagni; al suo interno c’è anche un piccolo chiosco dove vengono cucinati piatti da asportoveramente squisiti e di cui approfitteremo. L’area si trova tra gli unici due campeggidell’isola, ma non è indicata e neanche all’ingresso c’è un’insegna, tanto che abbiamo dovutoentrare e chiedere se fossimo nel posto giusto; da evidenziare però la gentilezza dei gestori.Dopo un veloce pranzo, andiamo nella magnifica spiaggia di fronte all’area, l’acqua ècristallina e ferma, di un colore davvero magnifico e con tantissimi pesci… e finalmentetroviamo anche un sole caldo.Troppa gloria… dopo circa mezz’ora il cielo comincia a coprirsi e poi inizia anche apiovigginare, ma noi imperterriti continuiamo a giocare in spiaggia e veniamo premiatiperché dopo un po’ torna il sole.Così sfruttiamo fino all’ultimo la bella giornata, poi cena sotto la veranda del camper e tuttia letto.

Spiaggia antistante l’area di sosta Spiaggia antistante l’area di sosta

8° giorno: venerdì 07.07 Km percorsi 0Ci risvegliamo e tanto per cambiare il cielo è completamente coperto, così scarichiamo lebici e facciamo un giro prima nella zona protetta dell’isola e poi nel caotico centro urbanofino al porto; l’intenzione era di raggiungere il faro, ma è troppo lontano e così desistiamo etorniamo al camper. Al chiosco dell’area sosta ci facciamo preparare per € 34,00 un piatto dipulpo a la gallega, un piatto di zamburinnas e uno di fritto di calamari, sarà il pranzo piùbuono di tutta la vacanza!Intanto il tempo si rasserena e torna un bel sole caldo, così trascorriamo il resto dellagiornata in spiaggia.

Barche in secca al porto Pulpo a la galliega, zamburinnas e fritto di calamari

9° giorno: sabato 08.07 Km percorsi 0Oggi dovevamo spostarci a Sanxenxo, ma un po’ perché sconsigliatoci dai due ragazzi chegestiscono l’area di sosta, un po’ perché abbiamo notato che da ieri sera l’area si sta mano amano riempiendo, rinunciamo a spostarci.

Approfittiamo della mattinata grigia per andare al di là del ponte a fare rifornimento diviveri al supermercato Eroski, poi per fortuna il tempo si rimette e trascorriamo il resto dellagiornata in spiaggia.

Spiaggia de Illa de Arousa Spiaggia de Illa de Arousa

10° giorno: domenica 09.07 Km percorsi 67Verso le 9.00 siamo già in strada verso Santiago de Compostela, ovviamente il cielo ègrigio.Andiamo direttamente al Camping As Cancelas (N 42.8894 O 8.52438), situato a circa 2 kmdal centro, ma con la fermata del bus n. 8 a 200 m che ti porta in centro. Il campeggio non ègrande, ma dotato di tutti i servizi compresa una piscina ed inoltre e vicino ad un enormeCarrefour.Oggi essendo domenica il passaggio degli autobus è meno frequente, per cui decidiamo diandare in centro a piedi.Devo dire che le aspettative su Santiago erano alte ed invece sono state un po’ deluse, non ciha entusiasmato, ma se si viene in Galizia non si può non visitare Santiago.Visitiamo tutto il centro, che è abbastanza piccolo, la cattedrale dove vediamo il famosobutafumeiro e il fronti stante museo del pellegrino, che essendo domenica è gratuito.Per pranzo seguiamo i consigli della guida Routard e andiamo a “Casa Manolo” dove per €10,00 a testa abbiamo primo, secondo e dessert a scelta dal menù. Il prezzo troppo bassoavrebbe dovuto farci venire qualche dubbio sul locale, ma la fila per entrare nel locale eralunga e quindi gli abbiamo dato fiducia e invece la qualità era veramente pessima e ilservizio era da mensa aziendale.

Santiago de Compostela Santiago de Compostela

Facciamo ancora un giro nel centro, compriamo la torta alle mandorle tipica di Santiago etorniamo al campeggio sempre a piedi, anzi quasi di corsa perché inizia a piovigginare e afare freddo.Per fortuna smette di piovigginare e trascorriamo il resto del pomeriggio a giocare nelcampo da calcetto del campeggio, il freddo ci ha fatto desistere da un bagno in piscina.

11° giorno: lunedì 10.07 Km percorsi 161Oggi ce la prendiamo con calma i quanto ieri sera le previsioni davano brutto tempo pertutta la mattinata. Infatti pioviggina e ci sono 17°. Sistemiamo un po’ il camper e torniamoverso la costa.Facciamo una breve tappa a Noia e parcheggiamo lungo la ria (N 42.8894 O 8.52438), doveda segnalare c’è la bella chiesa parrocchiale, poi per pranzo ci spostiamo nel parcheggio delParco Naturale di Corrubedo che fatichiamo a trovare perché le indicazioni sono poche ediscontinue, poi grazie a google maps parcheggiamo vicino al centro visitatori che èpraticamente deserto (N 42.55564 O 9.02688), (qui non si può pernottare).Finalmente il cielo si apre, grazie anche al forte vento. Un ranger di passaggio ci lascia unamappa con i percorsi che è possibile fare lungo le dune, ma noi approfittiamo del bel tempoper scendere alla enorme spiaggia che si raggiunge mediante delle belle passerelle in legno.Tira un forte vento e le onde sono oceaniche così dobbiamo sistemarci al riparo di alcunerocce, il bagno non si riesce a fare ma giochiamo un po’ con le onde.

Parco Naturale di Corrubedo

Verso le 18.00 ci rimettiamo in viaggio e torniamo indietro fino a Noia e poi proseguiamolungo la panoramica strada che percorre la costa della Morte fino alla Playa de Carnotadove arriviamo che sono le 20.30.Ci sistemiamo per la notte nel parcheggio gratuito della spiaggia Boca de Rio (N 42.84136 O9.10301), i camper possono pernottare, ma durante il giorno devono spostarsi nel parcheggioche si trova qualche centinaio di metri prima. Poco prima c’è un C/S, ma bisogna avere unadattatore per il carico acqua.La notte passa tranquilla e silenziosa ed il cielo è stellato… speriamo per domani!

12° giorno: martedì 11.07 Km percorsi 41E invece… come ormai accede da qualche giorno a questa parte, ci svegliamo con un cielo diun colore grigio uniforme. Per fortuna la temperatura ci consente di andare in spiaggia dovegiochiamo a racchettine. Nonostante il cielo coperto non renda piena giustizia a questaspiaggia, la visita ne vale assolutamente la pena.

Playa de Carnota Playa de Carnota

Nel tardo pomeriggio ci spostiamo a Cabo Finisterre dove parcheggiamo nel parcheggioper camper che si trova più in basso ed è a picco sulla scogliera (N 42.887238 O 9.273234).Intanto scende addirittura la nebbia che ci nasconde la vista del faro. Facciamo comunqueun giro del faro, ma si vede ben poco.

Intanto vicino a noi si è sistemato un pellegrino con la sua tenda, infatti Cabo Finisterre è ilkm zero del cammino.Abbiamo deciso che ne abbiamo abbastanza di giornate grigie e il cui clima è più consono almese di ottobre che a luglio, così decidiamo che se il tempo rimarrà grigio domaniinizieremo la strada del ritorno fino a dove troveremo il sole.

Cabo Finisterre: km 0 del cammino di Santiago Parcheggio camper a Cabo Finisterre

13° giorno: mercoledì 12.07 Km percorsi 197E infatti così è, il cielo e sempre più londinese che spagnolo, così facciamo un giro del faro,le classiche fotografie alla lapide del km zero del cammino di Santiago e al punto dove pertradizione i pellegrini bruciano gli scarponi. Poi ci rimettiamo in viaggio verso A Corunadove arriviamo verso le 12,30.Arrivati a A Coruna il navigatore decide di abbandonarci e con qualche difficoltà,raggiungiamo e percorriamo tutto il Paseo Maritimo e arriviamo al parcheggio gratuito dellaTorre di Hercules (N 43.38378 O 8.40228), dove aspettiamo qualche minuto che si liberi unposto e parcheggiamo il camper. E’ un grande posteggio con un buon ricambio e non vi sonodivieti per il pernottamento anche se penso sia un po’ disturbato a causa della strada chescorre proprio adiacente.Finalmente il cielo si rasserena. Ci dirigiamo a piedi verso il centro e pranzare in un localespecializzato nel pulpo alla galliega, che in effetti si rivela molto buono.Dopo pranzo visitiamo il centro e il lungo mare della città che, come avevamo letto in altridiari, è molto carino. Torniamo poi alla Torre di Hercules (il più antico faro del mondoancora in funzione) e la visitiamo (€ 7,50). A Coruna ci è piaciuta molto, si respira un climaun po’ anglosassone e un po’ spagnolo.

Il tempo è ormai sereno e guardando le previsioni vediamo che anche sulla costa ovest neiprossimi giorni sarà sereno, così decidiamo di tornare indietro verso Muxia dove abbiamovisto su internet esserci due campeggi.In realtà la strada per arrivare ad entrambi è stretta e in forte pendenza, così decidiamo ditornare verso Cabo Finisterre, ma questa volta, siccome abbiamo bisogno di fare C/S,

passeremo la notte a Cee al Camping Ruta Finisterre (N 42°56’40.04’’ O 9°13’12.53’’), a pochichilometri dal faro. E’ un piccolo campeggio abbastanza semplice dove siamo l’unicocamper, di fronte si trova una bella spiaggia dove pensiamo di passare la successivamattinata.

A Coruna: il municipio A Coruna: i famosi balconi di vetro

A Coruna: torre di Hercules A Coruna: vista dalla torre di Hercules

14° giorno: giovedì 13.07 Km percorsi 24Ci svegliamo speranzosi, ma ancora una volta il cielo è coperto, così ne approfittiamo perfare un po’ di spesa al vicino supermercato Eroski, poi visto che finalmente il tempo sembraessersi rasserenato definitivamente torniamo alla Playa de Carnota.

Playa de Carnota

La scelta si rivelerà azzeccata perché la spiaggia con il sole è forse una delle più belle cheabbiamo mai visto, soprattutto quando nel pomeriggio si alza la marea.La sera spostiamo il camper nel parcheggio vicino alla spiaggia dove si può pernottare.

Playa de Carnota

15° giorno: venerdì 14.07 Km percorsi 20Per la prima volta dopo la tappa a S. Sebastian, ci svegliamo con un bellissimo cieloazzurro!!!Oggi comincia il fine settimana, quindi dobbiamo trovare una metà per i prossimi due giorniperché i campeggi e le aree si riempiranno. Facendo mente locale, ci ricordiamo che qualchegiorno fa, passando da Muros, avevamo visto un campeggio situato proprio sul mare chesembrava avere un bel colore, così decidiamo di provare a cercarlo.Lo troviamo dopo circa venti chilometri, si chiama Camping A Vouga (N 42.7609 O 9.06181)e si trova proprio sopra una bellissima spiaggia dove il mare è calmo e riparato dalla rias. Ilcampeggio non è grande, ma dotato di tutti i servizi e ha anche un ristorante che però nonproviamo.Finalmente riusciamo anche a pranzare fuori dal camper con un sole veramente cocente, macon un vento che ci rinfresca. L’acqua del mare in compenso è gelida, facciamo il bagno, masembra di entrare in una ghiacciaia.

Muros: spiaggia antistante il campeggio

16° giorno: sabato 15.07 Km percorsi 498Alle 9.00 siamo pronti per iniziare per la seconda volta il viaggio di ritorno e lasciare labellissima Galizia, ma prima facciamo tappa nuovamente alla Playa de Las Cathedralesperché vogliamo visitarla con il sole (che da adesso in poi non ci lascerà più per fortuna).Quando arriviamo il parcheggio sulla scogliera è pieno, così ce ne indicano uno appenaprima su sterrato (N 43.5524 O 7.1504), scendiamo alla spiaggia con la bassa marea(avevamo prenotato il giorno prima su internet ed in effetti questa volta la prenotazione lacontrollano).

Playa de Las Catedrales Playa de Las Catedrales

Con il sole la spiaggia e le sue “cattedrali” di roccia sono veramente belle, così scattiamoinnumerevoli fotografie e poi decidiamo di andare a pranzo a Cudillero sulla costacantabrica.

Cudillero

Ci arriviamo verso le 14.00 dopo circa un ora e mezza di autostrada. Lasciamo il campernell’unico parcheggio dove è possibile sostare per noi e che si trova vicino al porto, al fondodella discesa lasciata la soprastante autostrada (N 43.589434 O 6.240030).Ci mettiamo speranzosi alla ricerca di un locale dove pranzare, considerato che il paese è unristorante a cielo aperto dove ci sono tantissimi locali. La scelta si rivela difficile ancheperché i locali sono tutti pieni, così dopo qualche incertezza e visto che Lorenzo inizia adavere molta fame ci sediamo nell’unico locale che presenta ancora molti posti vuoti e doveperò non ci sono menù esposti. Il risultato è che quando ci portano la carta del menù cialziamo e ce ne andiamo, basti dire che un risotto ai frutti di mare per due persone costava €90,00 ed era uno dei piatti più economici!!!!Ci mettiamo ad aspettare il nostro turno davanti ad una trattoria che offre a prezzi normaliun menù di pesce, e così finalmente riusciamo a mangiare che sono ormai le 15.30, ma conun totale di 34,00 € mangiamo veramente bene.Dopo pranzo facciamo qualche foto al piccolo paesino che ricopre scenograficamente uncrinale della scogliera e al suo porto e poi ci rimettiamo in autostrada.L’intenzione era di fermarci in uno dei tre campeggi vicino alla Playa de Troenzo, ma siriveleranno tutti pieni e non essendoci altre soluzioni di sosta anche libera, decidiamo ditornare indietro di circa 30 Km e fermarci alla Playa de Vega.Andiamo direttamente al parcheggio a pagamento della spiaggia (N 43.479298 O 5.136394),ma ci dicono, mostrandoci i cartelli che non è permesso pernottare (a differenza di quantoavevo letto in alcuni diari) e quindi l’unica soluzione è il vicino Camping Playa de Vega (N43°28’28’’ O 5°08’04’’). E’ un bel campeggio con strutture nuove e ben tenute, per fortunaanche se è pieno, il gestore ci trova una sistemazione di fortuna su un prato vicinoall’ingresso dove riusciamo a collegarci all’elettricità, l’indomani mattina però dovremospostarci nel parcheggio esterno.Per i fine settimana il mio consiglio è di scegliere bene la meta e non muoversi almeno finoalla domenica sera.

17° giorno: domenica 16.07 Km percorsi 114Oggi giornata bella e calda. Dal campeggio, attraversando a piedi un boschetto e una piccolacollina arriviamo alla spiaggia. La particolarità di questa spiaggia è che le colline verdissime

con le mucche al pascolo arrivano sino all’arenile, paesaggio a cui non siamo abituati nellespiagge mediterranee. L’acqua non è molto fredda e le grandi onde invitano a fare dei lunghibagni.

Playa de Vega

Trascorriamo tutta la giornata in spiaggia pranzando con dei panini in uno dei bar vicini.Torniamo al camper e dopo una doccia nel campeggio, nel tardo pomeriggio ci rimettiamoin viaggio verso la Playa de Valdearenas, dove avevamo dormito una notte, ma che poi lamattina seguente avevamo lasciato a causa del cattivo tempo.Ceniamo nello stesso parcheggio della volta scorsa sopra la spiaggia e con un bel tramonto,poi memori del brusco risveglio che avevamo avuto, ci spostiamo per trascorrere la notte nelparcheggio situato circa 800 metri più a monte, ma visto che sono già le 23.00 e non ci sonoaltri camper, decidiamo di rischiare e tornare nel parcheggio sopra la spiaggia.La notte scorre un po’ rumorosa a causa nella auto che a tutte le ore vanno e vengono, ma lamattina nessuno ci bussa alla porta.

18° giorno: domenica 17.07 Km percorsi 110Anche oggi la giornata sarà bellissima e calda. Come ieri, la trascorriamo in spiaggia e poiverso le 17.30 ci rimettiamo in viaggio verso l’area camper di Bilbao (N 43.25956 O 2.96389).

Playa de Valdearenas Playa de Valdearenas

L’area si trova in una magnifica posizione sul Colle Kobeta e domina la città con una vistastupenda, soprattutto quando le luci della notte si accendono e la illuminano.L’area è fatta a terrazzamenti ed ogni piazzola è dotata di elettricità, inoltre ci sonoaddirittura due postazioni di camper service oltre ai servizi igienici ed il costo è di € 15,00per 24 ore. L’autobus n. 58 per il centro si prende poco fuori dall’area. Per chi non intendefermarsi la notte, fuori dall’area c’è un grande parcheggio gratuito.Ci sistemiamo in una piazzola con panorama su Bilbao e ceniamo fuori dal camper con unamagnifica vista sulla città.

Vista di Bilbao dall’area di sosta

19° giorno: lunedì 18.07 Km percorsi 71Per la prima volta in tutta la vacanza ci svegliamo a causa del caldo, che rimarrà afoso pertutta la giornata.Ci prepariamo e alle 9.30 siamo sull’autobus (1,25 € a testa) che in circa 30 minuti ci porta alcapolinea in centro.Decidiamo di incamminarci lungo il fiume Nervion per visitare subito il MuseoGuggenheim, i trenta minuti di camminata sono molto sofferti a causa dell’afa, mal’architettura del museo vale la fatica. Lo visitiamo anche all’interno, anche se le mostre nonci entusiasmano (€ 16,00 adulti, gratis bimbi fino a 12 anni).Quando usciamo la coda per i biglietti è molto lunga, pertanto se si ha intenzione di entrarenel museo conviene arrivare nella prima metà della mattinata come abbiamo fatto noi.Torniamo in centro e pranziamo a base di pitxos (meno famosi di quelli di S. Sebastian, maugualmente buoni), facciamo un giro per il centro storico e andiamo al mercato copertodella Ribeira, dove però i negozi stanno chiudendo.

Bilbao: esterno del Guggenheim Museum

Bilbao: ponte sul fiume Nervion

Tornati all’area di sosta, dopo avere fatto C/S, partiamo alla volta della Playa di Saturraran.Pochi chilometri prima di arrivare, facciamo spesa nel vicino supermercato che si trova pocoprima di lasciare la strada principale. Quando usciamo il cielo è diventato completamentenero e si sente il rumore del temporale che sta per arrivare.Facciamo appena in tempo a fare il check-in e a decidere la piazzola al Camping Saturraran(N 43.31700 O 2.41125), che inizia a diluviare.Quando il temporale finisce ci rendiamo conto che il campeggio è veramente spartano, conbagni molto trascurati, senza C/S, ma soltanto con una specie di buco vicino ai bagni dovescaricare le cassette dei wc.Dopo cena io vado in perlustrazione nella vicina spiaggia dove avevo letto esserci unparcheggio con possibilità di pernottamento. Il parcheggio effettivamente c’è, ma con unasbarra che limita l’accesso alle sole auto, anche se per la verità io non ci avrei comunquedormito essendo la zona alquanto trascurata e semi abbandonata (c’era persino un’autobruciata). In generale anche la spiaggia non mi è piaciuta: di fronte hanno costruito unbrutto molo in cemento.Tornato al camper, visto che il posto e la spiaggia sono forse gli unici di tutto il viaggio a nonpiacerci, decidiamo che l’indomani mattina anziché trascorrerla in spiaggia, anticiperemo lapartenza.

Bilbao

20° giorno: martedì 19.07 Km percorsi 477Oggi giornata intera di viaggio. Verso le 19.00 siamo nel parcheggio camper di Carcassonne(si paga a seconda delle ore di permanenza).Facciamo un veloce giro nella città fortificata che avevamo già visitato nel 2015 al ritorno dalPortogallo, assaggiamo una crepes e poi torniamo per cena in camper.

21° giorno: mercoledì 20.07 Km percorsi 125Gli ultimi giorni di questa bella vacanza, anche un po’ stancante a causa delle distanzepercorse quasi giornalmente, li vogliamo trascorrere in completo relax sulla costa francese.Pertanto dopo una ricerca in internet, decidiamo per il Camping Las Castellas che si trovasulla costa tra Cap d’Agde e Sete.Il campeggio è praticamente una città, talmente è enorme e trafficato; ovviamente è dotatodi ogni tipo di servizi (forse anche troppi) ed è direttamente sul mare. La zona per i campersi trova proprio vicino all’ingresso ed è un po’ sacrificata in quanto il campeggio destinaquasi tutto lo spazio ai bungalows.

Spiaggia antistante il campeggio Las Castellas

22° giorno: giovedì 21.07 Km percorsi 0Completo relax, anche se io alla fine della giornata sono già un po’ annoiato!!!!

23° giorno: venerdì 22.07 Km percorsi 521Oggi viaggio di rientro fino a casa percorrendo la stessa strada del viaggio di andata.Verso le 18.00 spegniamo il camper dopo aver percorso 4.832 Km !!!

Camping – Aree Sosta - Parcheggi N. notti Prezzo €.Parcheggio a La Roche-des Arnauds 1 gratisParcheggio d fronte Santuario della Virgen del Yugo 1 gratisArea di sosta di Arguedas 1 gratisCamping Igueldo – S. Sebastian (1 notte) 1 52,31Parcheggio Playa de Valdearenas 1 gratisParcheggio Playa de Las Catedrales 1 gratisArea sosta Sufcamp – Illa de Arousa 3 45,00Camping As Cancelas – Santiago de Compostela 1 39,40Parcheggio Boca de Rio - Carnota 1 gratisParcheggio Cabo Finisterre 1 gratisCamping Ruta Finisterre - Cee 1 33,90Parcheggio Boca de Rio - Carnota 1 gratisCamping A Vouga - Muros 1 41,80Camping Playa de Vega 1 30,80Parcheggio Playa de Valdearenas 1 gratisArea sosta Kobetamendi - Bilbao 1 15,00Camping Saturraran 1 28,00Parcheggio Carcassonne 1 6,50Camping Las Castellas - Sete 2 80,40

Spesa gasolio € 695,24Spesa autostrade € 286,01Spesa camping e aree sosta € 373,11Spesa pasti fuori camper € 160,45Spesa ingressi attrazioni, mezzi pubblici, parcheggi € 115,90

Totale € 1.630,71

Km alla partenza 55.606Km all’arrivo 60.438

Totale 4.832

Conclusioni

Ovviamente queste sono le nostre conclusioni personali, che possono essere condivise omeno da chi intraprenderà lo stesso viaggio.In tre settimane siamo riusciti a visitare quasi tutto quello che ci eravamo prefissi, anche segli spostamenti sono stati a volte lunghi in quanto l’autostrada del cantabrico, percorrendola costa montuosa del nord della Spagna, è tortuosa e a sali e scendi.La regione che ci è piaciuta di più è stata sicuramente la Galizia: oltre ad avere unabellissima costa fatta di continue rias (insenature naturali simili a fiordi) e spiagge che nonhanno nulla da invidiare a qualsiasi altro posto mediterraneo, è ancora poco intaccata dalturismo, inoltre Santiago di Compostela, ma soprattutto A Coruna meritano una sosta.Le Asturie e la Cantabria sono molto simili come paesaggio, mentre dei Paesi Baschi ci sonopiaciute di più le città (S. Sebastian e Bilbao) che la costa, che ci ha dato la sensazione ditrascuratezza.Una nota a parte meritano Le Bardenas Reales in quanto sono valse la deviazionedell’itinerario di viaggio: sono molto particolari e diverse dai paesaggi a cui siamosolitamente abituati.