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G G u u i i d d a a a a l l l l a a c c o o m m p p i i l l a a z z i i o o n n e e d d e e l l R R E E F F E E R R T T O O D D I I C C A A L L C C I I O O A A 5 5 Anno 2014

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RREEFFEERRTTOO DDII

CCAALLCCIIOO AA 55

Anno 2014

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GUIDA ALLA COMPILAZIONE DEL REFERTO DI CALCIO A 5

Il ruolo di arbitro inizia nel momento in cui arriva presso l’impianto sportivo e termina quando

ci si allontana dallo stesso quindi, sul referto di gara, si devono riportare tutti gli accadimenti

occorsi in questo lasso di tempo.

È necessario redigere attentamente il referto, e rileggerlo attentamente prima di

sottoscriverlo, in quanto l’inesatta o incompleta compilazione potrebbe essere motivo di

sanzione disciplinare.

Il referto va compilato in modo chiaro, preciso e conciso, sull’apposito modulo (vedi

www.aiaroma2.it – area riservata - utilità) tramite supporto informatico o in stampatello, e

dovranno essere allegate:

una copia della lista delle due squadre;

le eventuali riserve scritte presentate dalle società;

qualunque altra documentazione presentata dalle società;

nel caso di sostituzione dell’arbitro assente, il documento redatto, da parte dell'arbitro

supplente, sottoscritto dal medesimo e dai capitani, contenente eventualmente la

motivazione del rifiuto di taluno a sottoscriverlo.

Le variazioni apportate alle liste, devono essere siglate e trascritte, anche sulla copia di

spettanza dell'altra società.

Se lo spazio riservato al riquadro da compilare non è sufficiente, è necessario aggiungere un

“supplemento di referto”, che deve essere sottoscritto dall’arbitro e allegato al referto.

INTESTAZIONE

Completare l’intestazione in ogni sua parte, tutte le indicazioni si trovano all’interno della

designazione.

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RISULTATO

Porre molta attenzione nella trascrizione del risultato indicandolo in cifre e per chiarezza

anche in lettere.

Indicare la società e i minuti delle reti segnate: società A: 25°; società B: 35°.

GARA NON INIZIATA O SOSPESA

Riquadro da compilare solo se la gara non viene disputata o viene sospesa (specificare il

motivo).

Precisare il tempo d’inizio della sospensione della gara e, qualora la sospensione sia

temporanea, anche la sua durata.

Esempio di terminologia da usare in caso di impraticabilità di campo: all’orario stabilito per

l’inizio della gara, alla presenza dei due capitani, mi recavo sul terreno di gioco e constatavo

che la gara non poteva avere inizio a causa ….. Ho provveduto perciò al rinvio della stessa.

GARA SOSPESA PER VIOLENZA ALL’ARBITRO

Nel caso in cui l’arbitro è costretto a sospendere la gara per atti di violenza fisica o morale

nei suoi confronti è necessario:

descrivere in modo dettagliato ciò che è accaduto (vedi gli esempi di terminologia);

aggiungere che: “I fatti verificati non mi consentivano di proseguire a dirigere la gara in

piena indipendenza di giudizio”.

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DURATA DELLA GARA

Indicare l’orario effettivo di inizio e della fine.

Evitare l’indicazione dei secondi.

Le gare durano 30’ a tempo, solo quelle di giovanissimi durano 25’ a tempo.

Eventuali ritardi sull’orario fissato per l’inizio della gara devono essere motivati nel riquadro

“Comportamento del pubblico, eventuali incidenti”.

Il tempo di attesa è di 30’. Su disposizione del Comitato regionale tale periodo potrebbe

essere ridotto a 15’.

Indicare gli eventuali minuti di recupero e la relativa motivazione.

Si ricorda che l’intervallo a metà gara deve durare almeno 5’ e non superare i 15 minuti.

Esempio: gara 60’ + riposo 7’ + min. neutralizzati 3’ = 70’.

Ora inizio 15,00 + 70’ = ora fine16:10

PERSONE AMMESSE SUL TERRENO DI GIUOCO

Per le persone ammesse nel recinto di gioco é preferibile inserire Cognome e Nome, evitando

le diciture generiche V.E.A. (vedi elenchi allegati);

Solo le persone indicate nella lista presentata all’arbitro prima della gara, possono entrare in

campo (salvo il medico in caso di bisogno).

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MISURE D’ORDINE PRESE DALLA SOCIETÀ

Per misure d’ordine s’intendono quelle affidate ai tutori della legge e quelle predisposte dalla

Società ospitante in tutti i settori del campo, affinché la gara possa avere regolare

svolgimento.

Indicare se alla gara era presente la forza pubblica. Usare solo le dizioni: normali, scarse o

assenza di Forza Pubblica.

Segnalare se si è presa visione della richiesta di forza pubblica (non è necessario per le gare

del settore giovanile); la richiesta non va allegata al referto di gara.

In caso di incidenti dettagliare l’efficienza delle misure d’ordine stesse.

COMPORTAMENTO DEI DIRIGENTI

Indicare il comportamento dei dirigenti in panchina usando le dizioni: normale, fattivo,

particolarmente fattivo, evitando frasi laudative.

In caso di provvedimenti adottati nei loro confronti evitare formule vaghe e riportare per

esteso le frasi dette, anche se volgari.

Descrivere le motivazioni che hanno causato l’allontanamento, indicando sempre il minuto, il

tempo, il nome, il cognome del tesserato e la società di appartenenza.

In caso di allontanamento, descrivere sempre la reazione del tesserato, indicare se si dirige

negli spogliatoi, o si posiziona al di fuori del recinto di gioco, e in tal caso specificare il suo

comportamento.

Se viene allontanato il medico sociale, lo stesso deve essere invitato a rimanere a

disposizione nel caso si rendesse necessaria la sua opera.

Riportare sul referto se un tesserato chiede all’arbitro di omettere un provvedimento

disciplinare.

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COMPORTAMENTO DEL PUBBLICO, EVENTUALI INCIDENTI

In questo riquadro si devono indicare:

gli infortuni occorsi ai tesserati o all’arbitro, descrivendo l’episodio e la parte del corpo

interessata;

eventuali danni all’auto o ad altri effetti personali dell’arbitro;

i motivi per i quali si è continuato a dirigere la gara “pro forma”;

tutti i fatti relativi ad incidenti (minacce, lancio di oggetti, ecc.), relativi a persone non

tesserate. In tal caso specificare a quali sostenitori delle due squadre sono da addebitare i

fatti aggiungendo, in succinto, gli elementi oggettivi che hanno portato a tale giudizio.

il motivo per il quale la gara è iniziata in ritardo.

Descrivere se i dirigenti hanno collaborato a sedare gli incidenti o meno.

GARA INIZIATA IN RITARDO

Se la gara non inizia in orario, è necessario specificarne il motivo ed eventualmente la società

responsabile (es. la gara è iniziata con 10 min. di ritardo perché la società … ha consegnato

le distinte alle ore …).

Alcuni motivi del mancato inizio in orario sono dovuti al ritardo:

della presentazione delle distinte dei calciatori;

dell’arrivo all’impianto di una squadra.

dell’arbitro giunto all’impianto con un anticipo non congruo.

del termine della gara disputata precedentemente sullo stesso terreno di gioco.

Un altro motivo, potrebbe essere la richiesta da parte di una società del tempo di attesa.

PROSECUZIONE DEL GARA PRO FORMA

L'arbitro ha facoltà di far proseguire la gara, pro forma, esclusivamente per fini cautelativi o

di ordine pubblico cercando di mettere in atto prima quanto previsto dai regolamenti

(espulsioni dei calciatori, collaborazione del capitano ecc.).

Pertanto è necessario descrivere in modo dettagliato i fatti e le situazioni che, a suo giudizio,

appaiono pregiudizievoli della incolumità propria, o dei calciatori, oppure tali da non

consentirgli di dirigere la gara stessa in piena indipendenza di giudizio, anche a seguito del

lancio di oggetti, dell’uso di materiale pirotecnico di qualsiasi genere o di strumenti ed

oggetti comunque idonei ad offendere.

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INCIDENTI CAUSATI DAL PUBBLICO

Indicare l’inizio e la durata dei fatti e in particolare descrivere:

ATTI O DISTURBI GENERICI: ingiurie, minacce verbali o atti di disturbo (fischi impropri,

ecc...). Specificare se le ingiurie sono accompagnate da atteggiamenti di minaccia.

LANCI DI PETARDI: indicare il numero e la consistenza degli scoppi. Il punto di caduta e le

eventuali conseguenze.

LANCI DI OGGETTI O SPUTI: specificare la dimensione degli oggetti e la loro destinazione

(arbitro, giocatori, dirigenti, o genericamente nel recinto di gioco), indicare se le persone

fatte oggetto dei lanci sono state colpite e le loro eventuali conseguenze.

TENTATIVI DI INVASIONE: Indicare la consistenza e il numero delle persone coinvolte.

Segnalare il comportamento dei Dirigenti e dei tesserati ammessi nel recinto di gioco e degli

addetti all’ordine pubblico.

INVASIONE: descrivere se è stata preceduta da tentativi di invasione, da lanci di oggetti e il

numero approssimativo dei partecipanti. In caso di violenza e di aggressione indicare

possibilmente il numero delle persone coinvolte e le eventuali conseguenze agli aggrediti.

PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI

Per le motivazioni delle ammonizioni e delle espulsioni vedi gli esempi di terminologia.

In caso di infrazioni dei tesserati Indicare sempre:

il minuto ed il tempo;

il cognome e il nome del tesserato, il numero della maglia e la Società di appartenenza;

motivazione dettagliata del provvedimento adottato sul terreno di giuoco (ammonizione o

espulsione).

Nelle motivazioni evitare le frasi generiche (proteste, gioco falloso, ecc...), che non

consentono al G.S. di assumere gli adeguati provvedimenti (vedi gli esempi di terminologia).

Trascrivere sempre per esteso le frasi per le quali si è preso il provvedimento disciplinare

(p.e. …perché mi diceva: ”Arbitro che cazzo hai fischiato!”) riportando per intero, senza

omissioni e virgolettato le “parolacce” e il linguaggio blasfemo.

In caso di ammonizione e poi di espulsione diretta: l’ammonizione deve essere riportata nella

sezione dei calciatori ammoniti e l’espulsione nel riquadro dei calciatori espulsi.

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CALCIATORI AMMONITI

In questo riquadro vanno riportate le ammonizioni singole.

Se sono stati ammoniti più giocatori della stessa squadra si può scrivere:

S.S. LAZIO: al 22° del 1° tempo il n. 4 perché …;

al 15° del 2° tempo il n. 8 perché ….

CALCIATORI ESPULSI

In questo riquadro vanno riportate:

le espulsioni dirette;

le espulsioni per doppia l’ammonizione. In tal caso è necessario descrivere le due

ammonizioni (Es. al 24° del II tempo ho espulso in n. 4. della Roma, Michele Ara, per

doppia ammonizione: al 15° del I tempo è stato ammonito perché…, al 24° del II tempo è

stato ammonito perché…).

Nei casi di espulsione, è necessario descrivere sempre:

la reazione del tesserato alla notifica del provvedimento;

se il giocatore si dirige negli spogliatoi o si posiziona al di fuori del recinto di gioco e in tal

caso specificare il suo comportamento;

se il punito ha prontamente ottemperato alla decisione, oppure ha opposto resistenza ed è

stato necessario l’intervento del capitano o dei dirigenti;

se l’atto si è verificato a gioco fermo o in svolgimento con pallone a distanza di gioco o non

a distanza di gioco;

se l’atto è stato commesso nella convinzione che potesse passare inosservato, perché il

calciatore riteneva che l’attenzione dell’arbitro fosse rivolta altrove;

se il calciatore colpito ha proseguito il gioco oppure ha dovuto abbandonare la gara. In tal

caso, indicare se è stato possibile sostituirlo o meno in quanto la squadra danneggiata

dall’episodio non aveva altri giocatori in panchina, pertanto ha dovuto proseguire la gara in

inferiorità numerica;

in caso di violenza consumata, che parte del corpo è stata colpita.

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VARIE

In questo riquadro si possono inserire:

manchevolezze del recinto di gioco (reti di recinzione, reti delle porte, linee, ecc...);

condizioni dello spogliatoio (mancanza di acqua calda, carenze igieniche, ecc…);

l’eventuale effettuazione del minuto di raccoglimento;

qualsiasi altra informazione che non può essere inserita negli altri riquadri.

DATI PERSONALI DELL’ARBITRO

Compilare questo riquadro con tutti i dati e firmare il referto.

NOTIZIE UTILI

Il referto di norma deve essere trasmesso entro il giorno successivo alla disputata della gara

tramite:

consegna a mano presso il giudice sportivo o presso la propria sezione (se previsto).

fax.

e-mail

Negli ultimi due casi, gli originali si devono inviare al giudice sportivo con posta prioritaria o

consegnare in sezione (se previsto).

Conservare sempre una copia del referto e delle liste, per eventuali richieste del giudice

sportivo, almeno fino al termine della stagione.

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ESEMPI DI TERMINOLOGIA.

AMMONIZIONI Perché commetteva fallo di mano allo scopo di impedire una rete avversaria, pur senza

riuscirvi.

Perché interrompeva con la mano un passaggio tra compagni di squadra.

Perché non si disponeva alla distanza prescritta in una ripresa di gioco.

Perché allontanava il pallone dopo aver segnato (o subito) una rete per ritardare la ripresa

del gioco.

Perché tratteneva il pallone dopo aver commesso fallo, impedendo una rapida ripresa del

gioco.

Perché sgambettava, in modo imprudente, un avversario in possesso del pallone.

Perché tratteneva un avversario per la maglia fino a farlo cadere.

Perché esternava a gesti o parole, a distanza e a gran voce la sua disapprovazione nei

riguardi di una mia decisione (riportare le parole).

Per aver fatto il gesto di colpire con un calcio (o pugno) un avversario.

Perché simulava di aver subito un fallo.

Per aver allontanato volontariamente il pallone dal punto di battuta, in segno di protesta.

Perché lasciava il terreno di gioco, durante la gara, non a seguito di incidente, senza il

permesso dell’arbitro.

Perché rientrava sul terreno di gioco senza il mio consenso.

Perché disturbava con gesti e grida il gioco degli avversari o l’effettuazione di una ripresa

di gioco.

Perché si aggrappava alla sbarra trasversale della porta.

Perché durante una sostituzione entrava in campo prima che il suo compagno ne fosse

uscito.

Perché non rispettava la procedura relativa alla sostituzione.

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ESPULSIONI

Perché sputava ad un avversario colpendolo (non colpendolo) all’altezza del ( parte del

corpo).

Perché fermava con le mani un tiro diretto in porta, privando gli avversari di una rete.

Perché portiere uscito dall’area di rigore, e agendo come ultimo difendente, interrompeva

con la mano una chiara azione da rete per gli avversari.

Perché portiere, in area di rigore agendo da ultimo difendente, si disinteressava del

pallone e sgambettava ( tratteneva per la maglia, braccio…), un avversario privandolo di

una evidente opportunità di segnare una rete.

Perché da ultimo difendente, sgambettava (tratteneva per la maglia, braccio…) un

avversario, privandolo dell’evidente possibilità di segnare una rete.

Perché da ultimo difendente, fermava con le mani un’azione di gioco privando gli avversari

di una evidente possibilità di segnare una rete.

Perché colpiva (o tentava) intenzionalmente con un calcio ( pugno, schiaffo, testata,

sputo…) un avversario.

Per contegno provocatorio (specificare) verso i giocatori avversari oppure verso l’arbitro o

il pubblico (indicare se quello locale) o verso i sostenitori della squadra avversaria.

Per ingiurie e atti osceni (descriverli) verso il pubblico locale, oppure verso l’arbitro.

Per atteggiamento particolarmente irriguardoso verso l’arbitro (descrivere

l’atteggiamento, riportando le frasi o gesti del giocatore).

Per essersi allontanato dal terreno di gioco per proteste ( specificare le frasi) contro il mio

operato.

Perché reagiva ad una scorrettezza avversaria (descriverla) con un calcio ( schiaffo, pugno,

sputo, una vistosa spinta, ecc…).

Perché già ammonito persisteva nel praticare un gioco falloso (o antisportivo).

Per avermi preso per la maglia (o per le braccio, ecc…) oppure sballottato durante una

protesta isolata o collettiva. In questo caso descrivere brevemente i motivi che hanno

causato la protesta.

Per essere venuti a reciproche vie di fatto ( il primo per aver colpito con un pugno

l’avversario, il secondo per aver reagito con un calcio).

Per aver lanciato un qualsiasi oggetto verso l’arbitro, gli avversari, i compagni, le persone

ammesse nel recinto di gioco e qualunque altra persona.

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ESPULSIONE PER VIOLENZA ALL’ARBITRO:

Spinta all’arbitro:

indicare se è avvenuta con una o entrambe le mani;

se leggera, forte o violenta;

se vi ha fatto spostare (di quanti metri);

se siete caduti a terra;

se vi ha causato dolore, quantificandolo (p.e. forte dolore durato 10’);

se vi ha provocato altri danni (p.e. il contraccolpo mi provocava delle vertigini che mi

impedivano di proseguire la gara; i fatti accaduti mi causavano degli attacchi di ansia tali da non

consentirmi di continuare a dirigere la gara )

Schiaffo, pugno o calcio all’arbitro:

leggero o forte;

parte colpita ( volto o al corpo);

se vi sono stati danni fisici;

se vi ha causato dolore, quantificandolo (p.e. forte dolore durato due giorni)

se a causa dei danni subiti vi siete recati al pronto soccorso, indicando la diagnosi e la prognosi.

se vi ha provocato altri danni (p.e. a causa del colpo subito avevo difficoltà nella respirazione

che mi impediva di proseguire la gara; il trauma subito mi provocava un dolore tale da non

permettermi di continuare a dirigere la gara);

Lancio del pallone, terra o altri oggetti verso l’arbitro:

se con le mani o i piedi;

da quale distanza;

se vi ha colpito o meno;

Sputo all’arbitro:

da quale distanza è partito;

se vi ha colpito e dove vi ha colpito.

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