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3SOMMARIO

SOMMARIO

THE SUMMIT | regia di Nick Ryan | USA 2012

1. PRESENTAZIONE

2. NEL CUORE DEL FESTIVAL

2.1 Rassegna Cinematografica

2.1.1 Concorso internazionale

2.1.2 Le sezioni collaterali

2.1.3 Le Genziane più celebri

2.1.4 Le inaugurazioni in musica

2.2 “MontagnaLibri”

2.2.1 Rassegna internazionale dell’editoria

di montagna

2.2.2. La libreria della montagna

2.2.3 Mostra mercato internazionale delle librerie anti-

quarie della montagna

2.3 Eventi

2.3.1 Serate alpinistiche

2.3.2 Incontri letterari

2.3.3 Incontri d’atmosfera nella Trento sotterranea

2.3.4 Mostre

2.4 Un festival diffuso

2.5 Trento Film Festival a Bolzano

3. LA STORIA

3.1 Pillole

3.2 Protagonisti

3.3 Trento e Bolzano, due capitali alpine per un festival

3.4 I manifesti del Trento Film Festival

3.5 I Numeri della 61a edizione (2012)

4. COLLABORAZIONI INTERNAZIONALI, NAZIONALI, REGIONALI

4.1 International Alliance for Mountain Film (IAMF)

4.2 Giffoni Film Festival

4.3 Workshop “Raccontare l’avventura”

4.4 Il Festival in tour

5. SCUOLE E GIOVANI

5.1 Il Parco dei Mestieri

5.2 Raccontare il festival

5.3 Il premio degli studenti delle Università di Trento,

Bolzano, Innsbruck

6. STAFF 2012 -2014

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1. PRESENTAZIONE

PRESENTAZIONE

Il Trento Film Festival, fondato nel 1952, è, dopo la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il festival cinematografico più longevo d’Italia.

La manifestazione è nata per presentare al pubblico una selezione di film da tutto il mondo dedicati ai temi del-la montagna, dell’avventura e dell’esplorazione, ai quali in anni più recenti si è aggiunto un interesse crescente per questioni ambientali, culturali e di attualità, che hanno col tempo reso più variegato e stimolante l’ambito del festival, e quindi la sua programmazione.

Nel corso degli anni il Trento Film Festival ha proposto il meglio della cinematografia mondiale su questi temi, con un lavoro costante di ricerca e proposta di nuove opere e autori, come di film di grandi registi consacrati dalla storia del cinema.

Da più di sessant’anni il Festival si propone come un’officina di visioni e riflessioni sulle terre alte del pianeta e su tutto ciò che le caratterizza gettando in particolare uno sguardo a tutto tondo, attraverso il cinema, la letteratura e le arti, sul mondo delle vette, dell’alpinismo e dei suoi protagonisti. Ogni edizione è un viaggio tra i viaggi, reali o immaginari, lontani o vicini, contemporanei o storici, affascinanti o pro-blematici, comunque sempre e solo unici.

DER WEG IST DAS ZIEL | regia di Gerhard Baur | Germania 1985

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2.1 | Rassegna cinematografica

Il Trento Film Festival è da oltre 60 edizioni l’evento cine-matografico internazionale di riferimento per le opere di ogni nazionalità, genere e durata che raccontano il mondo della montagna, dell’avventura e dell’esplorazione. Il Concor-so Internazionale, che assegna le prestigiose Genziane d’Oro e d’Argento, come le diverse sezioni collaterali, offrono le migliori opere recenti che hanno per protagonisti o sfondo le montagne e le regioni estreme del mondo, raccontando le storie più affascinanti del rapporto tra uomo e natura, promuovendo la conoscenza e difesa dei territori, approfon-dendo i legami con popoli e culture, celebrando le grandi e piccole imprese alpinistiche e degli sport alpini in genere. Il programma delle proiezioni è frutto di una selezione delle opere iscritte ad ogni edizione e di un attento lavoro di ri-cerca, relazioni internazionali e monitoraggio di altri eventi, per garantire la presenza dei migliori film prodotti nei due anni precedenti in ogni angolo del mondo, affini al Trento Film Festival per temi, personaggi e scenari. Nelle ultime edizioni il programma è arrivato a contare oltre cento titoli, presentati spesso in anteprima nazionale alla presenza di autori e ospiti, durante gli otto giorni del calendario delle proiezioni.

ConCorso InternazIonale

La sezione più prestigiosa e più attesa dal pubblico pre-senta i più appassionanti e originali documentari e cor-tometraggi, scelti dal responsabile della programmazione insieme alla commissione di selezione e ai consulenti. I film vengono giudicati nel corso del festival da una composita giuria internazionale che comprende tradizionalmente per-sonalità del mondo del cinema, della cultura e dell’alpini-smo, con il compito di assegnare i premi ufficiali, ovvero dall’edizione del 1976 le celebri Genziane. Il massimo rico-noscimento assegnato dalla giuria, il Gran Premio “Città di Trento” - Genziana d’Oro, va al miglior film in assoluto tra quelli in Concorso che corrisponda agli obiettivi culturali del Festival, ed è affiancato da altre due Genziane d’Oro al miglior film di alpinismo e di esplorazione e avventura, dalle Genziane d’Argento al miglior cortometraggio, me-diometraggio e al miglior contributo tecnico-artistico, e un eventuale Premio Speciale della Giuria. Tutti i riconoscimenti sono accompagnati da premi in denaro destinati agli autori delle opere.

NEL CUORE DELL’EVENTO

2. NEL CUORE DELL’EVENTO

A FINE LINE | regia di Montaz Rosset | Francia 2012

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Destinazione...Un invito che ogni anno si rinnova a scoprire una nazione o una regione affini al Trento Film Festival per territorio e cultura, in cui quindi le montagne abbiano un ruolo deci-sivo, attraverso una selezione di film sia documentari che di fiction, oltre che eventi e appuntamenti quotidiani anche letterari, musicali e gastronomici. Partendo da un territorio e le sue storie, l’obiettivo di Destinazione... è quello di offrire l’occasione di approfondire la conoscenza di paesi, popoli e culture.

Proiezioni specialiPiccoli e grandi omaggi, pellicole restaurate, perle dagli archivi cinematografici, proposte inclassificabili: una sezione fuori dalla logica del Concorso e della selezione di film ne-cessariamente recenti, per risalire fino alle origini e all’era del muto, riscoprire e proiettare grandi classici, tornare su casi, autori e opere magari dimenticati, o già presenti al festival nel corso della sua lunga storia, che tornano rin-saldando un legame con il passato necessario a rendere più consapevole la proposta del nuovo.

euroramaÈ ormai consolidata la collaborazione con il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina di San Michele all’Adige, che in questa sezione autonoma presenta i migliori film premiati nei festival di cinema etnografico in tutta Europa. Storie di vita rurale e di montagna ma non solo, che contribuiscono ad alimentare quella tradizione del Trento Film Festival più attenta alle tradizioni e alle condizioni di vita e sociali delle genti di montagna.

le sezIonI CollateralI

eventiSe nel rispetto della tradizione del Trento Film Festival il Concorso Internazionale privilegia e mette in competizione soprattutto il cinema documentario, questa sezione offre la vetrina ideale fuori concorso per il grande cinema di fiction e narrativo di ambientazione montana, spaziando da opere d’autore dai più importanti festival internazionali (Venezia, Cannes, Berlino, Toronto...), alle pellicole più spettacolari, di genere e di culto, per allargare con successo l’offerta del programma a un pubblico appassionato anche di cinema e non necessariamente di avventure e scalate.

alp&ismSemplicemente il meglio del cinema di alpinismo e sport alpini, in una delle sezioni più attese dall’affezionato pub-blico del Trento Film Festival. I grandi nomi dell’alpinismo mondiale, ma anche giovani promesse e appassionati spor-tivi e filmmaker, sono i protagonisti di film e reportage spesso presentati a Trento in anteprima, che ci portano sul-le cime e pareti più spettacolari del mondo, per raccontare tanto eccezionali imprese come avventure alla portata di (quasi) tutti noi, ma mosse dalla stessa pura passione per la montagna.

terre alteUna selezione di documentari d’autore per raccontare la vita delle genti di montagna in tutto il mondo, che privilegia l’aspetto sociale e antropologico, interrogandosi soprattutto su tradizioni e stili di vita il cui destino si gioca sempre più nel rapporto con paesaggi in rapida trasformazione, e una natura e delicati ambienti da difendere.

orizzonti viciniIn collaborazione con Trentino Film Commission uno spazio di attenzione interamente dedicato ai film prodotti o gira-ti in Trentino-Alto Adige, agli autori, case di produzione e scuole di cinema della regione, alle storie e al racconto del territorio, con uno sguardo che spazia dal suo passato fino all’attualità e al futuro. Con questa sezione il Trento Film Festival rivendica la sua responsabilità di maggiore evento cinematografico in regione, e si offre come trampolino per i migliori progetti e talenti, offrendo spesso la prima attesa occasione di confronto con il pubblico, oltre che di scambio di esperienze creative e produttive.

NEL CUORE DELL’EVENTO

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le “GenzIane” PIù CelebrI

Il tedesco Lothar Brandler è il regista che ha colleziona-to il maggior numero di affermazioni al Festival di Trento. Brandler ha vinto il suo primo Gran Premio nel 1964 con il documentario Una cordata europea; vincerà il massimo riconoscimento del Trento Film Festival altre due volte, nel 1967 con Sensation Alpen e nel 1974 con Die Wand.

Tra le nazioni è la Francia il Paese che si è aggiudicato il maggior numero di Gran Premi al Trento Film Festival. Questo primato culturale è stato sancito nel 2002, in oc-casione dei 50 anni della rassegna, con il “Premio del Cin-quantenario” assegnato dalla Giuria dei direttori dei festival di montagna, riuniti nell’Alliance for Mountain Film, al film Étoiles et tempêtes di Gaston Rebuffat e Georges Tairraz (Fra), Gran Premio nel 1955, riconoscendo così l’impegno della cinematografia e dell’alpinismo francesi nel documen-tare la storia dell’alpinismo il più delle volte con ottimismo, gioia e fantasia.

Il Gran Premio “Città di Trento” è un riconoscimento che in passato ha fatto da trampolino per registi come Carlo Lizzani (La muraglia Cinese, 1958), Vittorio De Seta (Banditi ad Orgosolo, 1961) e in anni più recenti ha premiato gran-di fiction approdate nei circuiti delle sale di proiezione di tutto il mondo come Himalaya di Eric Valli (2000), Il popolo migratore di Jacques Perrin (2002), Touching the Void di Kevin Mc Donald (2004), ma anche grandi documentari come Himalaya le chemin du ciel di Marianne Chaud (2010), Sum-mer Pasture (2011) di Lynn True e Walker Nelson e Vivan las Antipodas di Viktor Kossakowski (2012). La “Genziana d’Oro” del “Club Alpino Italiano” al miglior film di alpinismo o montagna ha premiato opere come Au de là des Cimes protagonista Catherine Destivelle (2008), Alone on the Wall (2010) protagonista Alex Honnold, The Asgard Project protagonista Leo Houlding (2011), Verticalmente de-modè protagonista “Manolo” (2012).

NEL CUORE DELL’EVENTO

HONNOLD 3.0 | regia di Josh Lowell e Peter Mortimer | USA 2012

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le InauGurazIonI In musICa

All’interno della proposta cinema del Trento Film Festival non mancano progetti originali e insoliti. Particolare rilie-vo ha assunto l’abbinamento musica - cinema che da una decina di edizioni ha proposto, nelle serate di apertura del Trento Film Festival, una serie di storiche pellicole, capola-vori dell’epoca del muto, le cui musiche originali sono state proposte dal vivo nell’esecuzione di prestigiose orchestre e formazioni musicali: The Wellmann Polar Expedition e South con l’accompagnamento dell’Orchestra Tolkieniana (2005),

Fräulein Else del regista Paul Czinner con i Marlene Kuntz (2008), Blind Husbands di Erich von Stroheim con l’Orche-stra I filarmonici (2009), The Gold Rush di Charlie Chaplin (2007) e Der Heilige Berg di Arnold Fanck con l’Orchestra Haydn di Trento e Bolzano (2010), Der Grosse Sprung di Arnold Fanck con Mario Brunello (2011), The Great White Si-lence con l’Elysian Quartet (2012), Enis Aldjelis – Die Blume des Ostens con i BaBa ZuLa (2013).

BABA ZULA

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2.2 | MontagnaLibri

la rasseGna InternazIonale Dell’eDItorIa DI montaGnaDa Petrarca a Erri De Luca, da Dino Buzzati a Mauro Coro-na. “Narrare” le montagne è attività ancora più antica del raccontarle con le immagini e dal 1987 la rassegna Monta-gnaLibri, annuale vetrina internazionale dedicata all’editoria, organizzata in concomitanza con la rassegna cinematogra-fica, è diventata una delle manifestazioni più seguite e più poliedriche del Trento Film Festival.

Guide, manuali, studi, monografie, libri fotografici, storia al-pinistica, reportage e diari, opere letterarie e libri per ra-gazzi (nella sezione MontagniLandia), biografie e autobiogra-fie, le sempre più frequenti novità multimediali pubblicate da editori di tutto il pianeta. È questo il suggestivo viaggio tra le “montagne di carta” che viene proposto ai visitatori di MontagnaLibri all’interno dello spazio espositivo allestito in Piazza Fiera, dove hanno la possibilità di prendere in mano e sfogliare con calma le pubblicazioni di autori e editori da tutti i continenti. MontagnaLibri viene riproposta anche in occasione dell’e-dizione autunnale del Trento Film Festival nella città di Bolzano.

la lIbrerIa Della montaGna All’interno di MontagnaLibri è inoltre presente un aggiorna-tissimo e fornitissimo bookshop specializzato in letteratura, guide e manuali di montagna dove è possibile passare in rassegna e acquistare tutte le pubblicazioni e le collane più recenti dedicate al mondo delle vette, oltre a guide e pubblicazioni dedicate al territorio trentino e alle Dolomiti in particolare.

mostra merCato InternazIonale Delle lIbrerIe antIquarIe Della montaGnaUn’ulteriore iniziativa che valorizza lo spazio che il Trento Film Festival dedica alla letteratura di montagna è quella dedicata al libro antico e alle rarità editoriali. Ogni anno nel weekend conclusivo MontagnaLibri ospita l’unico appun-tamento italiano dedicato ai libri antichi di montagna, una “Mostra mercato internazionale del libro antiquario di mon-tagna” che riunisce a Trento le principali librerie antiquarie dell’arco alpino, di Italia, Svizzera, Austria e Germania, spe-cializzate in letteratura di montagna, e altre “memorabilia” alpine, dalle stampe alle foto, alle cartoline d’epoca.

NEL CUORE DELL’EVENTO

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2.3 | Gli eventi

serate alPInIstICheErano anni di grande fermento per l’alpinismo quando nac-que il Trento Film Festival. Solo un ottomila era stato da poco salito. Per sessant’anni il Festival ha fatto rivivere grazie ai documentari tutte o quasi le più grandi imprese sulle montagne del mondo a Trento, ed ha fatto conoscere al grande pubblico i protagonisti di queste imprese, gli alpi-nisti. Trento ha salutato i conquistatori dell’Everest, Edmund Hillary, Tenzing Norgay e Lord Hunt, del K2 italiano Achille Compagnoni, Lino Lacedelli, e degli altri ottomila. Dalle origini e fino agli anni ‘70 gli incontri alpinistici al Fe-stival di Trento hanno rappresentato l’occasione per riunire i migliori alpinisti del momento, ricordare e celebrare le loro imprese, o dibattere tematiche legate allo stile e alla filosofia dell’alpinismo insieme a Cassin, Bonatti, Maestri, Heckmayerl, Terray, Livanos, Hiebler, Diemberger, Aste.Anche oggi, tra rievocazione storica e attualità, le serate alpinistiche del Trento Film Festival rappresentano una pas-serella unica, un red carpet per i grandi protagonisti di ieri e di oggi dell’alpinismo: Reinhold Messner, Chris Bonington, Erich Abram, Jerzy Kukuczka, Pierre Mazeaud, Krzystof Wie-licky, Norman G. Dyhrenfurth, Jim Bridwell, Royal Robbins, Catherine Destivelle, Conrad Anker, Ed Webster, Mick Fowler. E ancora, Nico Favresse, Leo Houlding, Steph Davis, Chris Sharma, Simone Moro, Alexander Huber, Steve House, Hervé Barmasse, i fratelli Iker ed Eneko Pou, Adam Ondra, ovvero le star dell’alpinismo contemporaneo.

InContrI letterarIMontagnaLibri ama evadere dal proprio spazio espositivo di Piazza Fiera e occupare luoghi suggestivi del centro sto-rico di Trento, in particolare i palazzi più prestigiosi come Palazzo Calepini e Palazzo Roccabruna, o i suggestivi spazi archeologici sotterranei della Tridentum Romana del Sas e di Palazzo Lodròn. È in questi luoghi che si tengono gli “in-contri con gli autori” che hanno come protagonisti scrittori affermati o emergenti del panorama letterario, della lette-ratura alpinistica, di viaggio e di esplorazione. Protagonisti degli incontri letterari al Trento Film Festival sono stati in passato personaggi, autori e alpinisti come Mauro Coro-na, Erri De Luca, Kurt Diemberger, Reinhold Messner, Da-cia Maraini, Susanna Tamaro, Margherita Hack, Siba Shakib, Joe Simpson, Claudio Sabelli Fioretti, Michael Palin, Enrico Brizzi, Marco Albino Ferrari, Syusy Blady e Patrizio Roversi, Mario Tozzi, Tony Wheeler, Andy Holzer, Maria Pia Veladiano.

NEL CUORE DELL’EVENTO

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InContrI D’atmosfera nella trento sotterranea.Nel cuore della notte, al termine delle serate evento o delle proiezioni serali, il Trento Film Festival continua con altri incontri “notturni” in luoghi davvero speciali e con proposte insolite e “leggere” all’insegna del divertimento e dell’ironia. Serate d’atmosfera negli spazi archeologici della Tridentum Romana al Sas e a Palazzo Lodròn, con protagonisti “spe-ciali” come Giuseppe Cederna, Loriano Macchiavelli, Maurizio Nichetti e Neri Marcorè.

mostreAnche le mostre fanno parte della storia del Trento Film Festival e hanno affrontato le più diverse tematiche e fi-loni, dall’arte alla storia dell’alpinismo, dall’illustrazione al fumetto, ai temi naturalistici e ambientali. Nell’ultimo de-cennio il Trento Film festival ha ospitato in più occasioni:

• mostre storiche come quelle realizzate in occasione degli

anniversari della conquista dell’Everest, del K2, dei Poli, sulle esplorazioni polari di Julius Payer che hanno pro-posto materiali inediti legati alle grandi spedizioni che si mossero con l’obiettivo di salirli, di esplorarli.

• mostre fotografiche come la prestigiosa prima europea di Rivers of Ice del fotografo, regista e alpinista ameri-cano David Breashers sul drammatico ritiro di ghiacciai dell’Himalaya, oppure la mostra Geological Landscape sul paesaggio dolomitico, e ancora grandi reportage di viaggio come le mostre Dancalia. L’emozione diventa si-lenzio e Kapadokya.

• mostre d’arte legate alle montagne come la collettiva degli scultori del legno gardenesi riuniti nel Consor-zio Unika, la mostra sul pittore Gottfried Hofer, sulle sculture di Mauro Corona, i Thangkas tibetatani della collezione Gobbi, i disegni di Gianluigi Rocca.

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2.4 | Un festival “diffuso”

Se in passato il Teatro Sociale prima, il Centro S. Chiara con l’Auditorium poi, sono stati il cuore della rassegna, oggi il Trento Film Festival si percepisce sempre più come un evento “diffuso” nella città di Trento.Il principale evento culturale cittadino si impossessa del centro storico di Trento, delle sue piazze, dei palazzi rina-scimentali, sede di istituzioni e associazioni, di location par-ticolari come spazi archeologici, giardini, che aprono le loro porte per ospitare gli appuntamenti di spicco, gli incontri, le presentazioni, le mostre in programma. Un festival “diffuso” che si traduce anche in una affascinante opportunità per tutti gli ospiti di conoscere la città, il suo prezioso centro storico, ricco di monumenti e palazzi rinascimentali costruiti all’epoca del celebre Concilio Tridentino.Dal Castello del Buonconsiglio, sede della cerimonia di pro-clamazione ufficiale dei vincitori e di consegna dei premi delle giurie speciali al Teatro Sociale che ospita l’evento inaugurale e la cerimonia di finale di premiazione, da Pa-lazzo Trentini, prestigioso spazio espositivo per le mostre più importanti allestite in occasione del Festival, al Palazzo Saracini-Cresseri sede della Società degli Alpinisti Tridenti-ni, al palazzo Larcher Fogazzaro sede della SOSAT, la Sezio-ne Operaia della SAT. I Palazzi Calepini e Roccabruna, sedi degli incontri con scrittori e registi, gli spazi archeologici del Sas in Piazza Battisti e di Palazzo Lodròn, con le vesti-gia della Tridentum romana; il Giardino dell’Arcivescovado sede del Parco dei Mestieri, Piazza Fiera, il Centro S. Chiara e il Cinema Multisala G. Modena; e ancora, i caffè letterali e “di tendenza” della città come Bookique e Cafè de la Paix.

2.5 | Trento Film Festival a Bolzano

Il Comune di Bolzano si è aggiunto dal 1998 come socio storico ai due soci fondatori del Trento Film Festival, Il Club Alpino Italiano e il Comune di Trento. Già dalla metà degli anni ‘90 la città di Bolzano era diventata una vetrina privile-giata della rassegna trentina ospitando la prima proiezione delle opere vincitrici al di fuori del Trento Film Festival. Dal 1998 l’alleanza tra queste capitali alpine, nonché “Porta delle Dolomiti”, si è ufficializzata e Bolzano è divenuta la sede dell’edizione autunnale della rassegna, che nel salotto di Piazza Walther ripropone la Rassegna dell’editoria Mon-tagnaLibri oltre ad una serie di mostre fotografiche, serate alpinistiche, incontri letterari, reading e naturalmente pro-iezioni. Tra gli appuntamenti che si tengono a Bolzano ultimo in ordine di tempo è il Forum QuoCLIMBis? in collaborazione con IMS, l’International Mountain Summit di Bressanone e il Messner Mountain Museum. Si tratta di una nuova formula di incontro tra gli alpinisti inaugurata nel 2012 e che si tiene al Messner Mountain Museum Firmian.

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3.1 | Pillole

• IlFilmfestivaldellaMontagna“CittàdiTrento”èstatal’invenzione felice dell’industriale trentino Amedeo Co-sta (all’epoca vice presidente del Club Alpino Italiano) e dell’ingegnere torinese Enrico Rolandi, presidente della Commissione cinematografica del Club Alpino Italiano. Quando nacque nel 1952, unico festival al mondo per questo genere, si chiamava “Festival del Cinema di Mon-tagna C.A.I. - FILM - Primo Concorso Internazionale della Cinematografia Alpina a passo ridotto”.

• LaprimaedizionesitenneaTrentodal14al18settem-bre 1952. Trentanove furono allora le opere in concorso provenienti da sette Paesi (ventidue quelle italiane); tre i premi assegnati, tutti a registi francesi; il principale, il Premio CAI – FISI, andò a Cimes et merveilles di Sami-vel.

• IlClubAlpinoItalianoeilComunediTrentosonostatiisoci fondatori del Filmfestival. Ad essi si è aggiunto nel 1998 il Comune di Bolzano.

• IlregistatedescoLotharBrandlerèl’autorechehacol-lezionato il maggior numero di affermazioni al Festival di Trento. Brandler vince il suo primo Gran Premio nel 1964 con il documentario Una cordata europea; vincerà il massi-mo riconoscimento del Trento Film Festival altre due volte, nel 1967 con Sensation Alpen e nel 1974 con Die Wand.

• TralenazionièlaFranciailPaesechesièaggiudicatoil maggior numero di Gran Premi del Trento Film Festi-val. Questo primato culturale viene sancito nel 2002, in occasione del cinquantenario della rassegna, con il Premio del Cinquantenario assegnato dalla giuria dei di-rettori dei festival di montagna a Étoiles et tempêtes di Gaston Rebuffat e Georges Tairraz (Fra), Gran Premio nel 1955, riconoscendo così l’impegno della cinematografia e dell’alpinismo francesi nel documentare la storia dell’al-pinismo il più delle volte con ottimismo, gioia e fantasia.

• Sonopiùdi9000lepellicolechesonostatepresenta-te nelle sessanta edizioni della rassegna, circa la metà quelle selezionate e proposte al pubblico. La cineteca del Trento Film Festival è ricca di circa 3000 titoli. Le opere possono essere visionate presso la sede della ma-nifestazione per motivi di studio o ricerca. Possono anche essere richieste (se già autorizzate dai titolari) da Sezio-ni CAI o da Enti pubblici e privati per proiezioni gratuite.

• LastoriadelTrentoFilmFestivalcorreinparalleloconl’evoluzione tecnologica degli strumenti di ripresa: nell’e-dizione del 1981 viene proiettato il primo video (giap-ponese) di montagna; nel 1984 viene inserita in regola-mento una sezione “video” (tape) fuori concorso con 12 opere iscritte. Dal 1989 pellicole e video sono ammessi in un unico concorso. È del 2009 invece la proiezione del primo film in 3D al Trento Film Festival: Oceani 3D, del regista Jean Jacques Mantello.

LA STORIA

3. LA STORIA

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3.2 | Protagonisti

• AdunadelleprimeedizionidelTrentoFilmFestival,laGazzetta di Torino è presente con un giovane inviato: il suo nome è Giorgio Bocca. Il Corriere della Sera si affi-derà invece alla penna di Dino Buzzati.

• Luis Trenker è una delle icone del cinema di montagna. Attore nei film di Arnold Fanck degli anni ‘20 si afferma come regista del Bergfilm. Il Festival di Trento gli ha dedicato ben quattro retrospettive. Nel 1955 fa notizia la sua presenza al Festival accanto all’attrice Ivonne San-son, protagonista del suo film Flucht in Die Dolomiten, la cui sceneggiatura fu scritta dallo stesso Trenker insieme agli scrittori Giorgio Bassani e Pier Paolo Pasolini.

• Allafinedeglianni‘50ilFestivalèfrequentatodaalcunigiovani registi italiani esordienti: Carlo Lizzani che vince il Gran Premio Città di Trento nel 1958 con La muraglia cinese, Ermanno Olmi, Rododendro d’Oro nel 1959 per Il tempo si è fermato, e Vittorio De Seta Gran Premio Città di Trento nel 1961 con Banditi ad Orgosolo.

• TragliautoridellasigladiaperturadelleseratedelTrento Film Festival, il più famoso è sicuramente Bruno Bozzetto, autore anche di memorabili cartoons presentati in diverse edizioni del Trento Film Festival a cominciare da Il Signor Rossi va a sciare (1964), con la sua profeti-ca visione della montagna meccanizzata e delle angosce da turismo di massa.

• OltrealCAIealComunediTrento,socifondatoridelFestival, cui si è aggiunto dal 1998 il Comune di Bol-zano, il Filmfestival ha nominato anche dei soci onora-ri scelti tra personalità di spicco dell’alpinismo: sono Riccardo Cassin (1999), Bruno Detassis (1999), Erich Abram (1999), Kurt Diemberger (2002), Sir Chris Boning-ton (2007), Sergio Martini (2005), Cesare Maestri (2010), Walter Bonatti (2010), Pierre Mazeaud (2010), Armando Aste e Roberto Sorgato (2011).

• Tenzing Norgay, l’eroe dell’Everest, era l’ospite di spicco del “Convegno degli Himalaisti” organizzato dal Festival nel 1957. E in quell’occasione scalò la parete est della Paganella in cordata con Cesare Maestri e il giornalista Rolly Marchi. Quarantatrè anni dopo Tenzing, nel 2000, il Festival ha accolto anche Sir Edmund Hillary, ospite d’onore della serata sugli 8000 condotta da Reinhold Messner.

• Nel2005ilTrentoFilmFestivalhailsuosecondodi-rettore artistico: è il regista milanese Maurizio Nichetti che l’anno prima è stato anche presidente della Giuria internazionale.

• Chil’avrebbedetto:unodei“Monty Phyton” al Trento Film Festival. È Michael Palin che una volta conclusa l’esperienza con l’esilarante gruppo britannico ha indos-sato i panni del viaggiatore per la BBC, scrive libri sui paesi che visita ed è stato presidente della Royal Geo-graphical Society.

• È il rock elettronico dei “Marlene Kuntz” di Cristiano Go-dano ad aprire l’edizione 2008 del Festival e ad accom-pagnare le immagini del film muto Fräulein Else (1928) del regista Paul Czinner tratto dall’omonimo romanzo di Arthur Schnitzler che lo scrisse durante un soggiorno a San Martino di Castrozza.

• Nel2011ilTrentoFilmFestivalacclamainunAudito-rium gremito Walter Bonatti che ritorna al Festival dopo una lunga assenza. Con l’amico fraterno Pierre Mazeaud rievoca il dramma vissuto sul pilone del Frêney 50 anni prima. Sarà l’ultimo incontro con il pubblico del grande alpinista che alla fine dell’estate sarà stroncato da un male incurabile all’età di 81 anni.

LA STORIA

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3.3 | Trento e Bolzano, due capitali alpine per un festival

Ritagliare un nuovo ruolo per la montagna, farne attraverso il cinema un veicolo di nuovi valori tra gli uomini. È questo il messaggio che, negli anni ‘50, mentre tutto il paese era impegnato a risollevarsi e a dimenticare gli orrori di una lunga guerra, a Trento trovò subito accoglienza e attenzione. Il cinema era vissuto come una partecipazione collettiva al nuovo, i cineforum erano affollati per questo anche a Trento e poi qui c’era la SAT, la Società degli Alpinisti Tridentini, il punto di incontro tra la cultura cittadina e quella alpestre, che cementava attorno alla montagna l’identità della gente trentina. In questo terreno seminarono Rolandi e Costa, i due ideatori del Festival trentino, trovando subito l’appoggio del Comune di Trento e degli uomini della SAT. Nel dialogo che ha sempre contraddistinto il rapporto tra le amministrazioni di Trento e Bolzano, il Festival si è inserito a partire dagli anni ‘90, fondamentalmente attorno ad una comune visione rispetto ai rispettivi territori, con le loro molteplicità e diversità, il loro valore aggiunto in definitiva. Due capitali alpine unite nel nome della cultura della mon-tagna e che insieme sono capaci di proiettarsi oltre i con-fini regionali, nella dimensione di un’Euregione, che include anche Innsbruck, incentrata sulla cultura delle montagne e dei loro territori. Una cordata, quella di Trento e Bolzano, divenuta via via più forte perché ha saputo mettere in rete numerose realtà: le Università per esempio, la Fiera, tutte istituzioni con cui il festival collabora, oltre alle associa-zioni alpinistiche, il CAI, l’Alpenverein, le prime ad intuire l’importanza di un tavolo comune di confronto sulle emer-genze della montagna. Una cordata capace di poter essere propositiva anche all’interno del progetto Nord Est Capitale europea della Cultura 2019.

LA STORIA

3.4 | I manifesti del Trento Film Festival

Emanuele Luzzati, Ro Mercenaro, Aldo Mondino, Sergio Toppi, i francesi Raymond Peynet (padre dei famosi “fidanzatini” ), Samivel e Xavier Poiret, sono tra gli artisti e illustratori più noti che hanno firmato i manifesti del Trento Film Festival. Tra gli artisti locali spiccano i nomi di Luigi Senesi, Paolo Tait e per il manifesto del 60° di Gianluigi Rocca..In altre occasioni l’immagine del manifesto è invece stata affidata ad uno scatto fotografico, e in particolare quelli di Flavio Faganello, Marco Milani, Karel Vlcec, Vittorio Giannella. Nel 1997, invece, il bozzetto proposto per il manifesto uf-ficiale dal disegnatore Milo Manara venne bocciato dalla direzione e dai due soci: troppo audace risultò la ninfa delle Dolomiti che si bagnava in un laghetto alpino ai piedi di una grande parete e con i lunghi capelli che le coprivano (ma solo in parte) il “lato b”.

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3.5 I NUMERI DELLA 61ª EDIZIONE (2013):

LA STORIA

12.000gli spettatori al cinema

5.700 gli spettatori alle serate evento

24.500 i visitatori di MontagnaLibri

20.000 gli spettatori agli incontri letterari, altri incontri

con il pubblico e alle mostre

104.000 le visite al sito internet

470.000 le visualizzazioni delle pagine

45.000 le visite alla sezione film del sito

65.000 le visite alla sezione su YouTube

66.000 le visite alla sezione web tv

4.405 mi piace su Facebook

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4.1 | International Alliance for Mountain Film (IAMF)

Diciassette anni dopo la nascita del Trento Film Festival, un secondo festival di cinema di montagna fu organizzato in Svizzera a Les Diablerets. Da allora i festival dedicati alla cinematografia di montagna si sono moltiplicati. L’idea di un’associazione tra i festival internazionali di mon-tagna, partita proprio da Trento, si è concretizzata nel 2000 a Torino con una dichiarazione d’intenti sottoscritta al Museo della montagna “Duca degli Abruzzi”.

I nove soci fondatori dell’International Alliance for Mountain Film (IAMF), oltre al Trento Film Festival e al Museo, sono Autrans (Francia), Banff (Canada), Cervinia (Italia), Les Dia-blerets (Svizzera), Lugano (Svizzera), Graz (Austria), Torello (Spagna - Catalogna). Obiettivo primario dell’Associazione è “la promozione, valorizzazione e conservazione della cine-matografia di montagna attraverso momenti di lavoro comu-ne da affiancare o integrare alle attività regolarmente svolte a livello istituzionale, mantenendo quale prioritaria e non modificabile la tipicità delle proprie attività istituzionali”.

Oggi i soci dell’IAMF sono 21: venti festival di cinema di montagna e un museo, in rappresentanza di 16 nazioni tra Europa, Asia, nord e sud dell’America. Fin dalla costituzione dell’IAMF, i soci hanno manifestato l’intenzione di celebrare coloro che con il loro talento han-no contribuito a cambiare l’universo della cinematografia di montagna, registi, produttori, film maker che nel corso della loro carriera hanno contribuito all’evoluzione del cinema di montagna.Lo IAMF ha così creato il Gran Premio IAMF che viene an-nualmente assegnato ad un regista o produttore che con il suo lavoro si è particolarmente distinto in questo ambito cinematografico.

4.2 | Giffoni Film Festival

Nel 2012 il Trento Film Festival ha stretto una importante collaborazione con il Festival internazionale del cinema per ragazzi di Giffoni Vallepiana. L’intesa sottoscritta prevede che il Giffoni Film Festival e il Trento Film Festival, nel rispetto dei propri ruoli si impegnino ad avviare iniziative comuni che:

• favoriscanoilcinemadiqualitàalfinedisostenereunacultura dell’immagine più rispondente alle necessità educative dei giovani;

• approfondiscanoepromuovano,attraversoilinguaggidella comunicazione, la conoscenza di territori, popoli e culture;

• proponganomodalitàche,conintentieducativiedicre-scita personale, avvicinino i giovani al mondo della mon-tagna, ai suoi valori e alle sue complessità;

• sviluppinotraigiovaniattenzioneesensibilitàversogliambienti naturali e antropici di montagna intesi come risorse da conoscere, tutelare e sviluppare.

COLLABORAZIONI INTERNAZIONALI, NAZIONALI, REGIONALI

4. COLLABORAZIONI INTERNAZIONALI, NAZIONALI, REGIONALI

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4.3 | Workshop “Raccontare l’avventura”

Frutto della collaborazione con Trentino Film Commission e ZeLIG, Scuola di documentario televisione e nuovi media - Bolzano, è invece un progetto avviato nel 2006 e dedicato ai giovani filmmaker, il workshop “Raccontare l’Avventura”. Il format è finalizzato a fornire ai giovani registi gli stru-menti più idonei per la scrittura di un progetto filmico da presentare proprio in occasione del Trento Film Festival, nel corso di un incontro pubblico (il “pitching forum”), ad un gruppo di soggetti potenzialmente interessati a produrlo.

4.4 | Il Festival in tour

Il Trento Film Festival non si esaurisce più nell’appuntamen-to di Trento e Bolzano a cavallo tra aprile e maggio. È un Festival permanentemente “in viaggio” per far rivivere anche fuori dalle due sedi “storiche” le emozioni trasmesse dalle pellicole che propone. Sono oramai più di 90 le sedi italiane del “Festival in Tour”, dove in collaborazione con Sezioni CAI, SAT, Associazioni Culturali, Comuni, vengono presentati i documentari più in-teressanti e coinvolgenti del Trento Film Festival. Da alcune estati il tour del Trento Film Festival viaggia tra le capitali alpine italiane grazie ad un tour estivo che tocca le località più prestigiose dell’arco alpino come Courmayeur, Cortina d’Ampezzo, Madonna di Campiglio. All’interno dei palinse-sti di collaudate manifestazioni estive (Jardin de L’Ange, CortinainCroda, Il Mistero dei Monti) sono ospitate alcune serate dedicate al grande cinema di montagna, ulteriori oc-casioni per far rivivere ai molti appassionati le emozioni della kermesse cinematografica. Senza dimenticare presenze significative anche in alcuni paesi esteri dove il Festival è stato più volte invitato: in Cile, Brasile, Etiopia, Svizzera in Corea, dove il tour tocca le principali metropoli del paese asiatico.

COLLABORAZIONI INTERNAZIONALI, NAZIONALI, REGIONALI

EXPEDITION TO THE END OF THE WORLD | regia di Daniel Dencik | Danimarca 2012

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5.1 | Il Parco dei Mestieri

Il “Parco dei Mestieri” è il progetto ideato dal Trento Film Festival in collaborazione con il settimanale Vita Trentina e Radio Trentino InBlu, il Museo degli Usi e Costumi del-la Gente Trentina di San Michele all’Adige, il Museo delle Scienze di Trento (MUSE) e il WWF Trentino, per avvicinare gli scolari compresi tra i 9 e i 12 anni delle scuole elemen-tari e medie della Provincia di Trento ai temi del Festival, il cinema e la montagna, attraverso una proposta didattica centrata sui mestieri alpini di ieri e oggi. La simpatica ma-scotte del Salvanèl, creata da Andrea Foches, è il compagno dei giovanissimi utenti in tutte queste iniziative.Durante la manifestazione il Parco dei Mestieri diventa una tappa del “Festival per le Scuole”, un percorso di scoperta del mondo della montagna e del Trento Film Festival che inizia con la proiezione di una selezione mirata di film per ragazzi il cui intento è proporre ai ragazzi argomenti che possono essere spunto per un dibattito da affrontare sia durante la giornata al Parco, sia nei giorni successivi in classe.

5.2 | Raccontare il festival

Il Trento Film Festival ha recentemente ampliato la sinergia con il mondo scolastico trentino, estendendola agli studenti delle superiori. Il progetto denominato “Raccontare il Fe-stival”, punta a creare a tutti gli effetti un “laboratorio di comunicazione sulla montagna” che rende i ragazzi creatori di contenuti e permette loro di scoprire delle attitudini e interessi nuovi. Le attività previste in questo progetto vanno dalla redazione di newsletter giornaliere, dove gli studenti raccontano con le loro parole (e anche interviste ai diretti protagonisti) quanto accade nelle giornate del Festival, alla realizzazione di alcuni contenuti video, video interviste, suc-cessivamente pubblicate sulla web-tv del Trento Film Festi-val o sui canali social, fino alla creazione e realizzazione di piccole “sigle”, proiettate prima dei film durante il festival.

5.3 | Il premio degli studenti delle Università di Trento, Bolzano, Innsbruck

Uno dei premi delle Giurie speciali assegnato dal 1995 al Trento Film Festival è il Premio della Giuria di studenti delle Università di Trento e Innsbruck, alla quale dal 2012 si sono aggiunti gli studenti della Libera Università di Bolzano. Il Premio viene assegnato ad un’opera di particolare valore culturale realizzata da un giovane autore di età inferiore ai 33 anni.

SCUOLE E GIOVANI

5. SCUOLE E GIOVANI

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PresidenzaRoberto De Martin

Vice PresidenzaGianluigi Bozza

DirezioneLuana Bisesti

ProgrammazioneSergio Fant - Programma cinematograficoLaura Zumiani - Programma ‘Non solo cinema’

Programma generale “Non solo cinema”Laura Zumiani, responsabile

Commissione di selezioneGianluigi Bozza, Sergio Fant, Heidi Gronauer, Matteo Zadra, Italo Zandonella Callegher, Antonio Massena, Paolo Moretti

SegreteriaRosanna Stedile, responsabile Carmen ChiarottiFrancesca DelainiFederica Pellegatti

MontagnaLibriLuana BisestiFrancesca Delaini

AmministrazioneTommaso Gabrielli

Relazioni esterneLaura Zumiani – ItaliaRosanna Stedile – Estero

Segreteria Progetto ScuoleCarmen Chiarotti

Ufficio StampaChiara CalicetiAlessandra IozziaMarco Benedetti

ComunicazionePLUS Communications – Trento

Responsabile marketingCristian Sala

Archivio dati Francesca Delaini

Servizio tecnico audiovisiviLuigi Pepe

Webdesign, webmaster, web-tvMountain Network srl – PlanetMountain.com

STAFF 2012-2014

6. STAFF 2012 – 2014

Trento Film FestivalCentro Santa Chiara | Via Santa Croce, 67 | 38122 Trento (Italy)Tel. +39 0461 986120 | Fax +39 0461 [email protected]

www.TRENTOFESTIVAL.IT