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IL SOLENGHINO ANNO II, edizione 2013, numero II Un Cordiale Saluto a Tutti Voi, Non posso scrivere che è già passato un anno e siamo pronti all’apertura della nuova stagione venatoria, perché noi “della “Solengo”, abbiamo voluto essere cacciatori per 365 giorni all’anno. La stragrande maggioranza di noi ha partecipato alle varie riunioni fatte nei mesi scorsi, al fine di avere una migliore organizzazione della squadra, ha partecipato alle tre giornate di lavoro eseguite al fine di ben gestire il nostro territorio o alle uscite notturne per il contenimento del cinghiale. A Tutti Voi che ci avete seguito e sostenuto il Direttivo nelle attività svolte GRAZIE . La Stagione Venatoria si apre, purtroppo come ogni anno, dopo discussioni (a livello Provinciale) ed a modifiche dei vari regolamenti, non voglio tediarvi ma corre l’obbligo che ne rammenti i principali: 1) Dopo quattro anni di proposte, modifiche e baruffe il Consiglio Provinciale ha deliberato il nuovo Piano Faunistico, come sapete le maggiori modifiche sono che l’ATC Prealpino diventerà dal primo Febbraio 2014 Comprensorio Alpino, inibendo l’ingresso ai cacciatori iscritti agli ATC. Già da quest’anno andremo a caccia con alcune regole del comprensorio Alpino e ci vediamo costretti ad utilizzare il fucile con non più di due colpi, le giornate di caccia alla selvaggina stanziale sono ridotte da tre a scelta a due fisse (Mercoledì e Domenica). 2) Abbiamo ricorso al TAR, contro la Direttiva Provinciale, per il contenimento del cinghiale, perché autorizza “quasi “ ogni cacciatore a poter sparare al cinghiale. Nella prossima primavera avremo la sentenza del TAR. 3) Una squadra vicina, sostiene che è stata penalizzata dal nuovo Piano Faunistico e vorrebbe rimettere in discussione i territori (ci interessa il nostro) assegnati alle squadre. 4) Per ultimo il Consiglio Provinciale ha emanato, la scorsa settimana, la nuova direttiva per la caccia collettiva al cinghiale. Essa prevede l’uso dei fucili a canna rigata (a discrezione del caposquadra) ed autorizza l’abbattimento di 1.200 cinghiali. In seguito alla modifica od al mantenimento delle varie regole degli anni precedenti, il Direttivo della “Solengo” prevede di proseguire in questo modo: 1) La modulistica rimane invariata, eccetto l’obbligo di cerchiare il numero del cacciatore che utilizza durante la battuta il fucile a canna rigata. 2) La raccolta delle mandibole e dei dati biometrici rimane inalterata come lo scorso anno. 3) I regolamenti Regionale e Provinciale prevedono che l’uso “del fucile a canna rigata (anche con l’ausilio del cannocchiale max 12 ingrandimenti)” e con un numero di colpi massimo pari a quelli di omologazione della carabina al momento dell’acquisto, scrivono soprattutto che “ l’uso del fucile a canna rigata è consentito unicamente ai cacciatori preventivamente incaricati dal capocaccia di sostare in zone fisse”. Poiché è facoltà del caposquadra autorizzare l’uso del fucile a canna rigata, sentito il comitato direttivo della “Solengo”, ritengo per il momento di non autorizzare nessun componente della squadra all’uso di queste armi in battuta. Sarà motivo di discussione, con i componenti della squadra alla prima occasione (cena o pranzo) al fine di sentire il parere di tutti Voi e definire come procedere. Non voglio fare “l’uccello del malaugurio” scrivendo che quest’anno ci sono pochi cinghiali e …., ma spero che si possa ottenere il risultato delle passate stagioni venatorie !!! Un Sincero in Bocca al Lupo.

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ANNO II, edizione 2013, numero II

Un Cordiale Saluto a Tutti Voi, Non posso scrivere che è già passato un anno e siamo pronti all’apertura della nuova stagione venatoria, perché noi “della “Solengo”, abbiamo voluto essere cacciatori per 365 giorni all’anno. La stragrande maggioranza di noi ha partecipato alle varie riunioni fatte nei mesi scorsi, al fine di avere una migliore organizzazione della squadra, ha partecipato alle tre giornate di lavoro eseguite al fine di ben gestire il nostro territorio o alle uscite notturne per il contenimento del cinghiale. A Tutti Voi che ci avete seguito e sostenuto il Direttivo nelle attività svolte GRAZIE . La Stagione Venatoria si apre, purtroppo come ogni anno, dopo discussioni (a livello Provinciale) ed a modifiche dei vari regolamenti, non voglio tediarvi ma corre l’obbligo che ne rammenti i principali: 1) Dopo quattro anni di proposte, modifiche e baruffe il Consiglio Provinciale ha deliberato il nuovo Piano

Faunistico, come sapete le maggiori modifiche sono che l’ATC Prealpino diventerà dal primo Febbraio 2014 Comprensorio Alpino, inibendo l’ingresso ai cacciatori iscritti agli ATC. Già da quest’anno andremo a caccia con alcune regole del comprensorio Alpino e ci vediamo costretti ad utilizzare il fucile con non più di due colpi, le giornate di caccia alla selvaggina stanziale sono ridotte da tre a scelta a due fisse (Mercoledì e Domenica).

2) Abbiamo ricorso al TAR, contro la Direttiva Provinciale, per il contenimento del cinghiale, perché autorizza “quasi “ ogni cacciatore a poter sparare al cinghiale. Nella prossima primavera avremo la sentenza del TAR.

3) Una squadra vicina, sostiene che è stata penalizzata dal nuovo Piano Faunistico e vorrebbe rimettere in discussione i territori (ci interessa il nostro) assegnati alle squadre.

4) Per ultimo il Consiglio Provinciale ha emanato, la scorsa settimana, la nuova direttiva per la caccia collettiva al cinghiale. Essa prevede l’uso dei fucili a canna rigata (a discrezione del caposquadra) ed autorizza l’abbattimento di 1.200 cinghiali.

In seguito alla modifica od al mantenimento delle varie regole degli anni precedenti, il Direttivo della “Solengo” prevede di proseguire in questo modo: 1) La modulistica rimane invariata, eccetto l’obbligo di cerchiare il numero del cacciatore che utilizza durante

la battuta il fucile a canna rigata. 2) La raccolta delle mandibole e dei dati biometrici rimane inalterata come lo scorso anno. 3) I regolamenti Regionale e Provinciale prevedono che l’uso “del fucile a canna rigata (anche con l’ausilio del

cannocchiale max 12 ingrandimenti)” e con un numero di colpi massimo pari a quelli di omologazione della carabina al momento dell’acquisto, scrivono soprattutto che “ l’uso del fucile a canna rigata è consentito unicamente ai cacciatori preventivamente incaricati dal capocaccia di sostare in zone fisse”.

Poiché è facoltà del caposquadra autorizzare l’uso del fucile a canna rigata, sentito il comitato direttivo della “Solengo”, ritengo per il momento di non autorizzare nessun componente della squadra all’uso di queste armi in battuta. Sarà motivo di discussione, con i componenti della squadra alla prima occasione (cena o pranzo) al fine di sentire il parere di tutti Voi e definire come procedere. Non voglio fare “l’uccello del malaugurio” scrivendo che quest’anno ci sono pochi cinghiali e …., ma spero che si possa ottenere il risultato delle passate stagioni venatorie !!! Un Sincero in Bocca al Lupo.

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ANNO II, edizione 2013, numero II

 

 

 

IN CAMMINO ! 

 

Come tutte le mattine per la battuta al cinghiale ci prepariamo con i nostri rituali: prepariamo fucili, cartucce, tesserino …. 

Ci ritroviamo, per scegliere il territorio da battere e le zone di posta, tutti con la speranza di incrociare qualche preda.              

In una di queste  giornate mi sono ritrovato con il gruppetto da posizionare in punta Alta. Uno dei postaioli in cammino è 

un certo Giancarlo; da poco partecipa alle nostre battute e io non lo conosco molto bene. Parcheggiamo al Casì di 

Mondara, ci incamminiamo e dopo aver percorso il breve e irto tratto di strada che porta al capanno, il “Cremonese” si 

ferma, si gira ed esclama “Già tutto il viaggio che ho fatto ne é valsa la pena”. Giancarlo s’ era accorto dello spettacolo che 

si può ammirare all’ alba da quel posto, dove da novecento metri si vede il lago e più in là le montagne che lo racchiudono, 

sovrastate dalle varie sfumature del  rosso dell’ alba.                                                                                                                                  

Il  capannista ci guarda, gli altri postaioli sanno che la strada è ancora lunga, pesante, hanno fretta di arrivare e quindi 

purtroppo mi ritrovo a dover tagliar corto e a dirgli: “Si! si è bello! ma dobbiamo andare avanti”.                                                    

E’ vero che il capannista non ci avrebbe cazziato se ci fossimo fermati  trenta secondi  ma, purtroppo,   avevamo la  fretta 

che impone il lavoro di squadra, e dovevamo piazzarci prima che i canettieri sciogliessero i cani.                                                     

A casa, poi, mi son trovato a chiedermi come potevo spiegare in poche parole che anche se sei abituato a vedere certi 

luoghi  e non ci fai più caso, queste fortunatamente continuano a esserci e ogni tanto è utile che qualcuno noti quello che 

abbiamo a disposizione.                                                                                                                                                                           

Certi posti possiamo ammirarli, curarli, mai dimenticarli, in quanto sono i luoghi dove viviamo e andiamo a divertirci.                

Ci sono stati anni in cui gli abbattimenti  sono stati buoni, altri in cui invece sono stati scarsi, ma al centro di tutto, sempre, 

sono il nostro bel territorio e l’ impegno che ognuno di noi mette a sua disposizione.                                                                          

Mi  sono già dilungato troppo. Pensare che volevo solo fare a tutti un “in bocca al lupo “ di cuore, affinchè  l’ impegno che 

ognuno mette nelle nostre attività, porti a giornate profique.  

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REGOLAMENTO APPLICATIVO EMANATO DAL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA SOLENGO

IL 29/03/2013

SELECONTROLLO DEI CINGHIALI NEL PERIODO DI CACCIA CHIUSA

Premessa

1. Lo strumento privilegiato, per il contenimento dei cinghiali in periodo di caccia chiusa, dalla squadra Solengo e' il SELECONTROLLO notturno.

2. Esso è volto ad eliminare solo gli animali che, per classe di età' sono causa di danni. 3. Il Selecontrollo è svolto sotto precise istruzioni del Caposquadra o Vice Caposquadra. 4. Il periodo critico va da marzo a agosto pari a circa 26/30 settimane di attività.

Il Selecontrollo è volto a: 1. Eliminare gli animali per classe di età e sesso che creano problemi sul territorio. 2. Segnalare altri selvatici osservati durante l’uscita. 3. Presidio del territorio.

Organizzazione al Selecontrollo

REQUISITO FONDAMENTALE PER POTERE PARTECIPARE ALLE USCITE E’ QUELLO DI :

1. DI NON AVERE LA LICENZA DI CACCIA SCADUTA, O IN QUESTURA PER IL RINNOVO. 2. DI NON AVERE I VERSAMENTI DELLE TASSE GOVERNATIVE O DELL’ASSICURAZIONE SCADUTI. 3. I quaranta selecontrollori, autorizzati dalla Provincia di Bergamo, devono svolgere questa attività

almeno due settimane per anno, in turni concordati con il Caposquadra e Vice Caposquadra. 4. In caso di non rispetto delle leggi vigenti, o per un comportamento difforme a quello impartito dal

Caposquadra e dai Vice Caposquadra, il Consiglio Direttivo può decidere l’immediata espulsione dalla Squadra del Selecontrollore.

5. Per chi non da' la disponibilità' o per chi non giustifica la sua impossibilità a partecipare alle uscite per più' di 2 volte, il C.D. sospenderà il Selecontrollore per una giornata di caccia (la seconda giornata utile dopo l'apertura) o 5 kg di carne.

6. Ogni settimana sono di turno uno o due gruppi (uno per segnalazione) che eseguiranno le uscite per due segnalazioni diverse indicategli dal caposquadra. Di ogni gruppo, solo due cacciatori (a loro discrezione) potranno uscite con il fucile, gli altri devono essere di ausilio all’azione di contenimento (uso del faro recupero del cinghiale).

Responsabilità del Caposquadra e Vice Caposquadra:

1) Valutare con un gruppo composto da: Giuliano, Marino, Antonio..., la richiesta di intervento pervenuta, sia essa arrivata dagli organi di gestione che direttamente dai proprietari dei terreni e decidere come intervenire. Utilizzando repellenti, recinzioni od il fucile facendo intervenire i Selecontrollori in contenimento notturno od in battuta (per la battuta vedi l’ultimo paragrafo del regolamento).

2) Relazionare all’ATC sul modulo di richiesta intervento, l’avanzamento delle attività di contenimento, (può essere anche solo l’utilizzo di repellenti olfattivi).

3) Compilare i moduli per richiesta intervento alla Polizia Provinciale ed ATC e relativa relazione giornaliera sullo svolgimento dell’uscita.

4) Compilare i moduli (in caso di abbattimento del cinghiale) con i dati biometrici e relativa consegna al ASL di Bergamo dei campioni per analisi sanitarie.

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Responsabilità dei gruppi di Selecontrollori: 1) Ogni gruppo deve garantire l’uscita per tutta la settimana (alternando i selecontrollori), o fino a

decisioni diverse accordate con il Caposquadra o Vice Caposquadra. 2) Il luogo di ritrovo è da definirsi prima dell’uscita tra i componenti del gruppo. 3) Alla fine dell’uscita, entro le ore 08.00 del mattino, il capogruppo, deve inviare un SMS o telefonare

(dalle 07.00 alle 09.00) al numero 3486100570 (Rolando) per comunicare l’esito dell’uscita (quanti e quali selvatici visti o cinghiali abbattuti).

4) In caso di abbattimento di cinghiale/i, la carcassa dovrà essere portata in nottata da Giuliano per i prelievi sanitari (per ASL) ed il rilevamento dei dati biometrici.

Selecontrollo tramite Battuta al Cinghiale

Il Caposquadra e Vice Caposquadra nel caso ritengano opportuno intervenire utilizzando una battuta al cinghiale essa sarà regolamentata in questo modo: 1. Per ogni battuta, sarà coinvolto un numero canettieri e postaioli sufficiente all’eseguimento della

battuta. 2. Con il Capo canettiere si definirà il numero di cani e cacciatori da impiegare nella battuta (secondo la

dimensione della zona dove si dovrà eseguire l’intervento). 3. I canettieri e selecontrollori saranno convocati a rotazione, al fine di potere dare la possibilità a tutti

di partecipare alle battute di selecontrollo. Nel caso che non tutti siano coinvolti durante il periodo di selecontrollo, essi saranno convocati nella stagione successiva.

4. Nell’eventualità in cui il gruppo non possa, per qualsiasi motivo, uscire nella settimana assegnata, deve tassativamente avvisare il Caposquadra od i Vice Caposquadra entro il giovedì precedente l’inizio del turno, per dare la possibilità di organizzare le uscite con un altro gruppo disponibile.

La carne degli animali abbattuti sarà di proprietà della Squadra.

Elenco dei cacciatori della “Solengo” autorizzati al Selecontrollo dalla Provincia di Bergamo:

1 ARCHETTI DIEGO 20 DANESI MARINO 2 BALDUCCHI PIERLUIGI 21 DOSSI PRIVATO 3 BATTAINI FABIO 22 FALARDI MAURIZIO 4 BETTONI ARTEMIO 23 FENAROLI ARTEMISIO 5 BETTONI FEDERICO 24 FLACCADORI FABRIZIO 6 BETTONI GIANFRANCO 25 FORESTI ROLANDO 7 BOLANDRINA MARIO 26 GHIRARDELLI GIANBATTISTA 8 CATTANEO RICCARDO 27 GIRELLI ANGELO 9 CAVAGNA STEFANO 28 MARCHETTI GIACOMO 10 CIMA LINO 29 MARTINELLI FABRIZIO 11 COLOSIO MAURIZIO 30 NEZOSI DIEGO 12 BONOMELLI ANGELO 31 PEZZOTTI ANTONIO 13 CRISTINELLI ANGELO 32 PEZZOTTI CLAUDIO 14 CRISTINELLI BRUNO 33 PEZZOTTI GIACOMO 15 CRISTINELLI GIULIANO 34 PEZZOTTI GIOVANNI 16 CRISTINELLI MARCO 35 RINALDI ANGIOLINO 17 DANESI ANTONIO 36 RINALDI DANIEL 18 DANESI DANILO 37 RINALDI FRANCESCO 19 DANESI GIANPIETRO 38 URAS ALESSIO

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COMPOSIZIONE DEI GRUPPI

GRUPPO N° 1 GRUPPO N° 2 1 GHIRARDELLI GIANBATTISTA 1 PEZZOTTI CLAUDIO 2 GIRELLI ANGELO 2 BONOMELLI ANGELO 3 FENAROLI ARTEMISIO 3 FLACCADORI FABRIZIO 4 MARCHETTI GIACOMO 4 DOSSI PRIVATO 5 URAS ALESSIO

GRUPPO N° 3 GRUPPO N° 4 1 BETTONI GIANFRANCO 1 DANESI GIANPIETRO 2 ARCHETTI DIEGO 2 MARTINELLI FABRIZIO 3 BALDUCCHI PIERLUIGI 3 RINALDI DANIEL 4 DANESI MARINO 4 DANESI DANILO 5 5

GRUPPO N° 5 GRUPPO N° 6 1 COLOSIO MAURIZIO 1 CRISTINELLI GIULIANO 2 BETTONI ARTEMIO 2 CRISTINELLI ANGELO 3 PEZZOTTI GIOVANNI 3 CRISTINELLI MARCO 4 BETTONI FEDERICO 4 FORESTI ROLANDO 5 5

GRUPPO N° 7 GRUPPO N° 8 1 DANESI ANTONIO 1 CATTANEO RICCARDO 2 FALARDI MAURIZIO 2 PEZZOTTI GIACOMO 3 NEZOSI DIEGO 3 CAVAGNA STEFANO 4 RINALDI FRANCESCO 4 BATTAINI FABIO 5 5 CIMA LINO

GRUPPO N° 9 GRUPPO N° 10 1 1 2 2 3 3 4 4 5 5 Approvato il 09/04/2013 Tavernola Bergamasca

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LA MIA PRIMA VOLTA: Claudio Pezzotti si racconta………….

Il mio primo cinghiale l’ho prelevato a Vigolo, località Parzanesca. Non sapendo dove andare, Marino mi ha chiesto se sapevo dove era Parzanesca: io logicamente ho detto di no. Con molta pazienza mi ha spiegato come muovermi e sono partito portandomi dietro un altro componente della squadra. Ho risalito tutto il prato e appena entrato nel bosco ho visto un sentiero battuto da animali così mi sono appoggiato ad una pianta ed ho aspettato. Dopo un paio d’ore ho sentito un rumore forte nei pungitopo e in un secondo mi sono trovato un cinghiale nel sentiero!

Il tempo di mirare e sparare il cinghiale se ne è andato nei cespugli: subito, ho comunicato a Marino che avevo sparato (visto che era una delle mie prime volte) e dopo 5 minuti sono andato a vedere dove fosse. Trovando tracce di sangue sul punto dove ho sparato le ho seguite e dopo una trentina di metri l’ho trovato: ero troppo contento anche perché, le volte prima, ne avevo padellati altri 3. In effetti quando ho comunicato a Marino dello sparo e che il cinghiale non lo vedevo, qualcuno (il nostro Antonio)ha detto: "l’hai canato ancora? Invece no!

Poi mi è toccato legarlo e trascinarlo fino alla strada da solo, per poi aspettare Marino . Mi sono recato poi dal macellaio e subito i presenti mi hanno battezzato: avevo perfino il sangue nelle orecchie. Abbiamo concluso con una bella pasta da Antonio: troppo una bella giornata!!!  

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QUESTA VOLTA, SONO SICURO, L’HO PROPRIO PRESO IO……. Ognuno di noi, conserva nascosto nei recessi della propria anima la sua prima volta. L'emozione, la passione, il desiderio ci ha fatti tremare di fronte a quell'atto che abbiamo desiderato fino allo sfinimento, che abbiamo immaginato migliaia di volte e che per migliaia di volte ci ha tenuto svegli di notte. Quel chiodo fisso che ci ha perseguitato quando eravamo sicuri di essere riusciti e che nessuno ci avrebbe potuto impedire di portare a compimento la nostra azione. Un bisogno che ha guidato la nostro mente obnubilando le azioni razionali che potremmo e dovremmo compiere ogni giorno ma di fronte a questo desiderio fisico e animale non ci possiamo trattenere fino alla fine, quando spossati ci abbandoniamo alla consapevolezza di essere esausti e svuotati di ogni sentimento. Dicembre 2012, con Antonio teniamo i cani al guinzaglio e costeggiamo la cava per entrare nella Bosca. Ho libero solo Otto, un bassotto che più brutto non si può e di un ignoranza becera pari solo a quella del padrone con cui peraltro parla normalmente e ottiene risposta nello stesso linguaggio. Stiamo parlando della giornata, quando quella sottospecie di cane incomincia ad abbaiare sulla traccia come un forsennato: il mio socio, mi prende in giro dicendo che il cane abbaia alla traccia delle capre come il padrone alle belle donne, ma dopo un minuto un bel maschio di 70 kg sfreccia verso l'alto e qui accade l'incredibile: il sordo e finto cieco Mambruco, dimentico della sua attività di coadiuvante delle anziane vergini del circondario, lo abbatte con un solo colpo a 173 mt telemetrati. Un altro maschio mi viene incontro e, da grande e esperto tiratore quale io sono, lo padelle con 3 + 3 colpi, e si rifugia, dopo aver camminato in maniera perigliosa, in una macchia di rovi a picco sul lago di 10 metri per 5. Marino mi chiama alla radio e mi indica la posizione cercando di circondarla dall'altro lato. Scendo con qualche difficoltà e riesco a raggiungerla chiamando il mio bassotto. Otto prende la traccia entra nei rovi, ringhia, abbaia, morsica ma esce di corsa tutto sanguinante e bastonato. Io non vedo il cinghiale, Marino nemmeno, Antonio dall'alto urla che se non entriamo noi a prendere il cinghiale viene lui e ci prende tutti e tre. Allora mi si accende la luce dell'Intelligenza, sollevo Otto per il collare e gli dico:" caro figlio e fratello ci sarà un giorno in cui i nostri cuori tremeranno ma non è questo il giorno, quindi entra nei rovi e fatti coraggioso perché solo i deboli di animo si arrendono di fronte alle avversità". non penso che il cane abbia capito il mio discorso ma abbia capito che era a una svolta nella sua carriera di capo muta e con coraggio inaudito, rientrava nel bisu' e mi permetteva di individuare e abbattere il mio primo cinghiale. Il colpo mi coglie impreparato, ma mi coglie più impreparato il rumore dello sparo e il silenzio della morte. Il cane, stravolto, mi invita con il muso ad una carezza, Marino arrivato di corsa e tutto lacerato dai rovi mi abbraccia, Antonio strepita e ci invita a muoversi perché gli altri stanno aspettando e non è giusto che noi perdiamo tempo. Guardo il lago, e l'orizzonte, sposto lo sguardo su Marino che è felice per me, dopo tante padelle, guardo Antonio su in alto che grida di muoversi che ci aspettano ma ride , guardo il mio Otto che è spossato ma è orgoglioso, penso agli altri che si congratulano per radio: sorrido, ringrazio e vado verso le poste.

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RICETRASMITTENTI

Nell'ultima riunione della Squadra Solengo, abbiamo deciso di adottare per la stagione venatoria 2013/2014 l'utilizzo degli apparati ricetrasmittenti PMR LPD, di conseguenza si ricorda ai Sigg. Soci di intraprendere le seguenti azioni: 1. Ritirare i moduli pre-compilati dai Vice-Caposquadra Sig. Marino Danesi, o per chi non è' dei comuni della

Squadra, chiederli al Sig. Riccardo Cattaneo 2. Pagare il bollettino di 12 euro, mettere la ricevuta in una busta chiusa e inviarlo insieme alla domanda

all'indirizzo indicato tramite posta raccomandata con ricevuta di ritorno 3. Conservare, insieme alla licenza, la ricevuta dell'avvenuto pagamento dei 12 euro, copia dell'istanza, e copia

della raccomandata 4. Acquistare radio PMR LPD 5. Utilizzare la radio per comunicazioni inerenti la battuta e con un po' di parsimonia!

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ORGANIZZAZIONE BATTUTA 

Per un corretto e equo svolgimento della battuta, il Consiglio Direttivo, sentito il parere dei Soci, emana il seguente regolamento in data 14/09/2013:

Sono nominati i seguenti Soci come Capi-Posta con votazione a semplice alzata di mano:

a) Capi-Posta

1. Bettoni Gianfranco 2. Bonomelli Angelo 3. Colosio Maurizio 4. Danesi Battista 5. Danesi Giampietro 6. Marchetti Giacomo 7. Pezzotti Antonio 8. Pezzotti Claudio 9. Rinaldi Daniel

All’inizio della stagione venatoria, i Soci che vanno alle poste, si devono aggregare per libera scelta ad un Capo-Posta il quale dovrà comunicare il suo elenco al Capo-Squadra o ai Vice-Caposquadra. Ogni Socio dovrà cercare di rimanere con il Capo-Posta che si è scelto ( è facoltà del Capo-squadra o Vice-Caposquadra modificare i gruppi per equilibrare le poste) per tutta la durata della stagione venatoria.

E’ compito del Capo-posta:

1. disporre le poste in accordo con le indicazioni ricevute dal Capo-Canettiere o dal Suo Vice, dal Capo-squadra o dai suoi Vice 2. indicare la posizione di tiro 3. far rispettare tutte le regole e soprattutto quelle della sicurezza 4. dare le indicazioni per il recupero degli animali 5. ritirare le poste alla fine della battuta.

E’ compito della Posta:

1. rispettare scrupolosamente le indicazioni del Capo Posta 2. collaborare al regolare svolgimento della battuta e al miglioramento della stessa

 

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LA RICETTA DI PULCINO 

Mi chiamo Angelo Girelli per il Flaccadori “pulcino pio” altri della squadra mi conoscono appena,anche perché le mie presenze alle battute di caccia e alle varie cene conviviali non sono assidue. Tutto questo è colpa del mio lavoro infatti sono uno chef di cucina, sono impegnato per lo piu’ nei week end con degli orari improponibili per un cacciatore.Sono uno di quelli da bacchettare …..(arrivo tardi e scappo presto)Tuttavia vengo molto volentieri alla “posta” appena il lavoro e la famiglia me lo permettono. Ma ora vorrei far conoscere a tutte le mogli che sicuramente sono gia’ esperte senza aver seguito “Master Chef “ qualche accorgimento per cucinare al meglio la carne di cinghiale. A mio parere la carne (meglio se non congelata) dopo qualche giorno di ragionevole frollatura va cotta senza usare sapori troppo forti per non coprire il suo gusto delicato ,non abusare l’uso del vino rosso che conferisce il gusto del “salmi”sapore un po’troppo vecchio e poco digeribile. Il gusto del cinghiale va esaltato con verdure e frutti dell’autunno oppure erbe aromatiche come la santoreggia o bacche come il ginepro. Utilizzate sempre ingredienti freschi e genuini nel limite del possibile anche perché la carne di cinghiale è di grande qualita’ contrariamente a quanto si possa pensare. Una cosa importante è usare padelle in terracotta o in pietra ollare La cottura deve essere lenta e costante per i muscoli meno pregiati (spezzatino e ragù )oppure rapida e al sangue per il carrè (costolette e tagliate). Il grasso non toglietelo è molto saporito se cotto alla brace o ai ferri. Un’altra cosa importante è servire sempre le vostre preparazioni in piatti caldi accorgimento che vi permettera’ di mantenere piu’ a lungo la temperatura ideale in tavola. Spero che questi consigli abbiano un ottimo riscontro sui vostri ospiti. Rimango sempre disponibile per qualunque problema di cucina alla mia mail angelo.girelli@tin  

‐segue‐ 

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IL SOLENGHINO

ANNO II, edizione 2013, numero II

Bocconcini di cinghiale ai funghi porcini e castagne con polenta di Storo Ingredienti per 4 pers. Gr.600 polpa di cinghiale Gr.250 funghi porcini freschi Gr.100 castagne secche (biline) Gr.50 cipolla Gr.250 polpa pomodoro Prezzemolo tritato Olio extra vergine qb Preparazione Appassire la cipolla in un tegame di terracotta con olio extra vergine,aggiungere la polpa di cinghiale avendo cura di rosolarla bene poi la polpa di pomodoro aggiustare di sale ,bagnare con del brodo vegetale quanto basta ,coprire con il coperchio e cuocere a fuoco lento per circa 2 ore. Nel frattempo saltare i funghi porcini in un souter per 5 minuti,bollire le castagne precedentemente mese a bagno la sera prima con 1 cucchiaio di zucchero. Nell’ultima mezzora di cottura aggiungere i funghi e le castagne nel tegame aggiustare la densita’ con farina bianca stemperata in acqua, spolverare con prezzemolo tritato un‘attimo prima di servire. Questo piatto si abbina con della polenta, meglio se di Storo diventando cosi’ un piatto unico. Buon appetito! Lo chef della squadra: Angelo “Pulcino” Girelli

 

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1 GIORNATA SOLENGO: I PRIMI SONO I MIGLIORI!!!

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2 GIORNATA SOLENGO: I SECONDI ANCHE!!! 

 

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3 GIORNATA SOLENGO: FIGURIAMOCI GLI ULTIMI !!!

 

 

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NUOVE REGOLE ATC Con l’approvazione del Piano Faunistico Venatorio, il fucile semiautomatico calibro 12 o inferiore deve essere ridotto a 2 cartucce ( 1 nel serbatoio e 1 in canna), dovete quindi montare l’apposito riduttore che si compra in armeria. Attenzione le sanzioni per chi non si adegua sono particolarmente gravi!

 

2 COLPI!!!

RICORDATI