SOCIOLINGUISTICA A (a.a. 2017-18, Univ. Pavia) · 2018-10-16 · della sociolinguistica» (Calamai...
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Il corso fino ad ora…
1. Definizione di SL
2. Il lavoro del SL
3. Le nozioni di base/1
4. Le nozioni di base/2
5. Lingue d’Italia
6. Minoranze linguistiche
7. Multilinguismo e contatto
8. La SL laboviana
9. Altre chiavi interpretative
10. Il mutamento linguistico
2
11. La sociofonetica
12. Sociofonetica in Italia/1
13. Sociofonetica in Italia/2
14. Sociolinguistica storica
15. Le variabili SL in
prospettiva storica
16. Applicazioni della SL
storica
17. La socio-pragmatica
18. Conclusioni
Lezione 11 O La sociofonetica
O Nascita e scopi
O La ricerca fonetica sperimentale
O Riferimenti bibliografici: -
O Approfondimenti: Calamai, S. (2015) Introduzione alla sociofonetica, Roma: Carocci; Calamai, S. & Celata, C. (2012) Towards a Sociophonetic Explanation of anticipatory and preservative assimilation in Italian nasal+stop clusters, in Calamai, S., Celata, C. and Ciucci, L. “Sociophonetics at the crossroads of speech variation, processing and communication”, Pisa: Edizioni della Normale; Felloni, M.C. (2011) Prosodia sociofonetica, l’italiano parlato e percepito a Parma, Milano: Franco Angeli; Foulkes, P. & Docherty, G. (2006) The social life of phonetics and phonology, Journal of Phonetics 34: 409-438; Foulkes, P., Scobbie, J.M. & Watt, D. (2010) Sociophonetics, in J. Laver, F. Gibbons “Handbook of Phonetic Sciences, London: Blackwell, 2nd ed. pp. 703-716; Van De Velde et. al (2010) Will Dutch become Flemish? Autonomous developments in Belgian Dutch, Multilingua 29.3: 385-416; Van der Harst, S. (2011) The Vowel Space Paradox. A Sociophonetic Study on Dutch, Utrecht: LOT.
La sociofonetica O «Un’area di studio che integra i principi, le teorie, i metodi della fonetica con quelli
della sociolinguistica» (Calamai 2015: 21)
O L’analisi fonetico-fonologica è sempre stata al centro della SL, fin dai suoi inizi (Labov 1963)
O La ‘sociofonetica’ come disciplina autonoma si differenzia però dalla SL che usa variabili fonetiche per una serie di aspetti, tra cui
O Variabili continue
O Fonetica sperimentale
O La dimensione «socio» e quella «fonetica» possono però essere enfatizzate in maniera diversa nei singoli autori
O Applicazioni in campi diversi
O Tecnologia del parlato
O Sintetizzatori vocalici
O Sistemi di riconoscimento vocale ecc.
O Linguistica forense (es. Blecua et al.)
O Patologie del linguaggio (linguistica clinica)
O Es. Docherty & Kattab (2008): certi «difetti» di pronuncia possono in realtà essere varianti SL
O Cosa è tipico e cosa è patologico?
Nascita e scopi O Prima attestazione (Deshaies-Lafontaine 1974): socio-fonetica
O Oggi si usa principalmente «sociofonetica»
O Altre etichette metalinguistiche: sociofonologia, accent studies
O Campo d’indagine
«it [sociophonetic variation] refers to variable aspects of phonetic or phonological structure in which alternative forms correlate with social factors. These factors include most obviously those social categories which have been examined extensively by sociolinguists and dialectologists: speaker gender, age, ethnicity, social class, group affiliations, geographical origin, and speaking style. Correlation may be with more than one social category simultaneously, and variation may be observable within the repertoire of an individual speaker or across groups of speakers. In cases of sociophonetic variation, then, variable forms can be said to index some or other social category» (Foulkes&Docherty 2006:411)
Questione di etichette
O Dalla sua prima attestazione nel 1974, il termine «socio-phonetics» è stato opposto ad altre etichette O La stessa Deshais-Lafontaine usa il termine solo nel titolo della
tesi, mentre nel testo vi preferisce «(social) urban dialectology»
O Gli stessi Foulkes & Docherty nel 1999 gli preferirono il termine «accent studies», argomentando che
Sociophonetics and sociophonology appear mutually exclusive in their scope, encapsulating as they do the long-standing divide between phonetics (as the study of sounds in their concrete form) and phonology (by contrast the study of “sounds” as abstract entities in a linguistic system). As such, neither can adequately express the obvious fact that empirical observations of language are almost always interested in both the concrete and the abstract (Foulkes - Docherty 1999: 4)
O Per Thomas (2011), dunque, il primo vero lavoro di stampo sociofonetico, pur se mancava la strumentazione per l’analisi acustica, sarebbe Labov (1963) o al massimo Labov et al. (1972)
O Honey (1997) parla invece di «social phonology», da un punto di vista puramente di analisi percettiva
Socio-fonetica vs. sociofonetica
O «ogni scelta nomenclatoria è inseparabile dal ‘paradigma’ che l’ha ispirata, e si chiarisce rispetto a un quadro di sensibilità culturali che ispirano le opzioni metalinguistiche proprie di una determinata epoca» (Orioles 2010)
O Parallelo anche con altre discipline tra cui la stessa «socio-linguistica» (Trudgill 1978, Romaine 1982)
O L’uso della versione senza trattino implica il riconoscimento dell’autonomia della nuova disciplina O Rimane comunque un campo ancora dai «confini porosi» anche
perché ancora in espansione (Celata & Vietti 2011: 33)
O A seconda della formazione degli studiosi, si può privilegiare l’aspetto «socio» o l’aspetto «fonetico»
I 4 principi fondamentali di un’analisi sociofonetica
O «the unifying theme of sociophonetic work is the aim of identifying, and ultimately explaining, the sources, loci, parameters, and communicative functions of socially structured variation in speech» (Foulkes et al. 2010: 704)
O 4 principi caratterizzanti
O Multidisciplinarità
O Multimodalità (pattern-driven)
O Analisi di grana fine (fine-grained analysis)
O Gradualità (gradience) dei fenomeni osservati
Tanti tipi di fonetiche
O Fonetica percettiva (uditiva): studia come i
suoni vengono percepiti dall’ascoltatore
O Fonetica acustica: studia le proprietà delle
onde acustiche che sono associate con i
suoni del parlato (Baart, 2010: 1)
O Fonetica articolatoria: descrive la
produzione dei suoni ling. da parte
dell’apparato fonatorio
La fonetica acustica
O La fonetica acustica è l’analisi acustica dei suoni
O È stata la prima ed è ancora oggi centrale nel paradigma sociofonetico O Recentemente si assiste a una avanzata della fonetica
articolatoria, ma resta più problematica (per ragioni tecniche)
O Serve qualche concetto (basico) di fisica acustica e le nozioni di fonetica articolatoria
O La fonetica acustica può confermare e approfondire le ricerche in campo fonetico
O La fonetica acustica è indispensabile per ricerche di tipo sociofonetico (in senso stretto)
O Software principale: PRAAT O Ideato da Paul Boersma & David Weenick
O Disponibile online gratuitamente (con guida e molto altro) http://www.praat.org
Qualche nozione base (per capire cosa stiamo facendo…)
O Principio del tubo (risonatore), chiuso a un’estremità
O La lunghezza del risonatore è I.P. alla frequenza del suono (es. violino/contrabbasso)
O L’aria fuoriesce incontrando degli ostacoli di vario tipo, che provocano aumenti di frequenza (in modo I.P.)
Giannini, A. & Pettorino, M. (1992), La fonetica sperimentale, Napoli: Edizioni Scientifiche Italiane.
O Cosa sentiamo?
O Parlato 100-16.000 Hz
O Cosa produciamo?
O Onde aperiodiche (fricative)
O Onde complesse (vocali
Segui l’onda O Silenzio: assenza di suono
O nessuna onda
O Esplosione/plosive: l’aria rimane compressa per un po’ di tempo e poi viene
rilasciata tutta all’improvviso
O Momento di silenzio seguito da uno scoppio (spike / burst)
O Rumore di frizione: l’aria esce in modo turbolento perché il canale subisce una
costrizione parziale e non totale
O Onda aperiodica molto scura anche a frequenze molto alte (8-9.000 Hz)
O Sonorità (Voicing): dato dall’oscillazione regolare delle corde vocaliche (Baart
2010: 16)
O Onda regolare nella parte bassa dello spettro (i singoli interalli indicano i
cicli di apertura delle corde vocaliche)
Vocali allo spettro
Vedere i suoni!
SPETTRO
SPETTROGRAMMA
Consonanti O Onde periodiche
complesse
O Sempre sonore
O 1 solo articolatore
O Caratterizzate da formanti
O F1 dipende dal grado di apertura
O F2 dipende dal grado di anteriorità
O Onde aperiodiche
O Occlusive, Fricative, Affricate
O Onde periodiche complesse
O Nasali, Laterali, Rotiche
O 2 articolatori
O La loro reciproca posizione si riflette sullo spettrogramma
Vocali
Le vocali italiane
F1 F2
[u] 350 Hz 850 Hz
[o] 450 Hz 1100 Hz
[ɔ] 550 Hz 1250 Hz
[a] 750 Hz 1500 Hz
[ε] 550 Hz 1750 Hz
[e] 350 Hz 2100 Hz
[i] 250 Hz 2250 Hz
F1: è direttamente proporzionale al grado di apertura della vocale ◦ Innalzamento/abbassamento lingua
F2: è direttamente proporzionale al grado di anteriorità della vocale ◦ Avanzamento/arretramento lingua
Giannini, A. & Pettorino, M. (1992), La fonetica sperimentale, Napoli: Edizioni Scientifiche Italiane.
Le vocali
22/05/2018 17 Da Giannini & Pettorino, Materiali corso CASV 2011, Università di Napoli L’Orientale
C. Meluzzi "Vedere la voce - Workshop introduttivo al software PRAAT«, Unipv, 22/05/2018
O Occlusive
O Chiusura del diaframma + rilascio immediato
O Silenzio + scoppio (spike) + VOT
O Fricative
O Costrizione del diaframma
O Diffuse sullo spettro
O Affricate
O Un mix di occlusive e fricative
O Silenzio + scoppio + frizione
O Sonorità: striature periodiche (attività della glottide) nella parte bassa della spettro
Le consonanti «prototipiche»
Due esempi di occlusive
/b/ (+/wo/) /k/ (+/a/)
C. Meluzzi "Vedere la voce - Workshop introduttivo al software PRAAT«, Unipv, 22/05/2018
Le Fricative
/s/ /ʃ/
/f/
C. Meluzzi "Vedere la voce - Workshop introduttivo al software PRAAT«, Unipv, 22/05/2018
Le Affricate
/dz/
/tʃ/
C. Meluzzi "Vedere la voce - Workshop introduttivo al software PRAAT«, Unipv, 22/05/2018
Le Rotiche
/bɾa/
/ur:o/ /iɾi/
C. Meluzzi "Vedere la voce - Workshop introduttivo al software PRAAT«, Unipv, 22/05/2018
Alcuni «trucchi»
Cosa fare sullo spettro?
O Cercare le formanti (> le vocali)!
O Individuare le prime due formanti (F1 & F2)
O Che vocale è?
O [a] = “bianco” sotto la F1
O [i] = massima distanza tra F1 e F2
O [u] = quasi coincidenza di F1 e F2
O Le voci femminili hanno frequenze più alte!
O N.B. l’analisi acustica (sullo spettro) è sempre accompagnata da una uditiva (con l’audio)
La pratica rende perfetti (o quasi)
«Patata»
«Pacifista»
NOTA:
L’audio è SEMPRE
con voi!
Listen first,
watch later!
Analisi acustica & Sociofonetica
O Analisi di grana fine dei fenomeni fonetici
O Opposizione non sempre binarie (v. affricate
dentali intermedie)
O Modifica del segnale per esperimenti
percettivi
O Es. valori formantici delle vocali: non
semplice opposizione chiusa/aperta
O Visualizzazione dinamica dei cambiamenti in
atto nel linguaggio (es. centralizzazione)
Non di sola acustica vive la sociofonetica
O Fonetica articolatoria O Altamente sperimentale
O In costante aggiornamento grazie a un aggiornamento tecnologico
O Necessità di collaborazione trasversale tra diverse discipline (medici, statistici, ingegneri)
O Approccio opposto diverso all’acustica: invece di analizzare l’onda sonora, si analizzano le parti del corpo che producono il suono O Movimenti della lingua (UTI
O Contatto lingua-palato (EPG)
O Movimenti della trachea (MRI-UTI)
O Corde vocaliche e glottide (endoscopia)
O Movimenti della mandibola o delle labbra (video / optotrak)
O Richiedono una buona competenza anatomica e una grande competenza tecnica > team-work!
Gick, B., Wilson, I. & Derrick, D. (2013) Articulatory Phonetics, London: Wiley-Blackwell
Cosa si può misurare?
Gick et al. (2013: 10) Gick et al. (2013: 11)
La dimensione «socio»
O Problemi tecnici
O Attrezzature costose
O Capacità tecniche specifiche
-> lavoro in team multidisciplinare!
O Problemi logistici
O UTI registra solo per un periodo limitato (1’)
O EPG necessita di un palato per ogni soggetto O 1500 € a palato
O Alcune misurazioni sono invasive e/o richiedono molto tempo pre e post registrazione
O Pagamento degli informanti
-> variazione intra-speaker
Analisi UTI: gli strumenti
La macchina
e la sonda
L’elmetto
stabilizzatore
+
Lavorare con i dati UTI
O Fix the alignment & batch process
O Extract the audio files
O Annotate the audio in PRAAT
O CAVEAT: use only 1 tier to facilitate the next steps on AAA
O Import the textgrids on AAA
O Automatic track of the tongue profile (SP line)
O Manual correction of the SP line
O For every single image
O Add palate track (by using the prompt «Drink / Bevi»)
Alveolar vs. AE trill
Meluzzi, C., Celata, C., Moisik, S. & Esling, J. (2017), «A lingual-laryngeal ultrasound view of aryepiglottic
trills», Poster presentation at the 8° Ultrafest conference, Potsdam, Oct. 2017.
A different view
O La sonda è posta a 20°-30° rispetto al mento
O Obiettivo: osservare la regione Aero-epiglottale
O Orizzonte teorico: Laryngeal-articulator model
O Risultato: durante l’AE trill, lo spazio epilaringeo si restringe (rispetto alla fonazione)
Meluzzi, C., Celata, C., Moisik, S. & Esling, J. (2017), «A lingual-laryngeal ultrasound view of aryepiglottic
trills», Poster presentation at the 8° Ultrafest conference, Potsdam, Oct. 2017.
Labbra
Radice della
lingua
Palato
Analisi qualitativa 1. Analisi token x token
2. Tutti i token nello stesso
contesto
3. Valori medi: confronti e analisi
statistiche
(d_singleton vs. d_geminates)
Hall (2010: 820) 0,0795
9,287
17,8767
0,8709
-5
0
5
10
15
20
Ve
locit
y
Time
V
Acoustic duration of Acoustic duration of
Articulatory duration
of /a/
GC𝑁𝑜𝑟𝑚 = 𝐺𝐶
𝐷𝑢𝑟𝑎𝑡𝑎 𝑎𝑐𝑢𝑠𝑡𝑖𝑐𝑎 𝑉∙ 100
Es. analisi quantitativa: velocity
Elettropalatografia (EPG)
Protocollo di ricerca
- Trovare fondi (1500 € a palato)
- Design sperimentale più orientato alla intra-speaker variation
- Trovare informante
- Impronta del palato (dentista)
- Creazione palato (e.g., UCLA labs)
Un esempio di lavoro con EPG
O 10 parlanti adulti
O Sesso (5M, 5 F)
O Dialect of English
O Presupposti teorici
O /s/ e /z/ hanno lo stesso luogo di articolazione
O La pronuncia di entrambi è molto variabile nei diversi dialects
O Risultati
O In #C-, /z/ mostra un contatto più accentuato di /s/
O Il tipo e la durata del contatto variano moltissimo tra parlanti ma anche all’interno dello stesso parlante
O Influenza del «dialect» specie per /s/
O Attenzione a cosa si considera ‘parlato patologico’!
McLeod, S., Roberts, A. & Sita, J. (2005) «Tongue/palate contact for the production of /s/ and
/z/», Clinical Linguistics and Phonetics.
EGG
O Misura i cicli della
glottide
O Indirettamente, anche
il contatto delle corde
vocaliche
O Metodo non invasivo
O Risultati o contesti
applicativi più limitati
(rispetto ad altri tipi di
analisi)
https://himalco.hypotheses.org/category/field-trip-report
Un esempio di analisi EGG
http://voiceresearch.free.fr/egg/
Per cosa lo si può
usare?
- Voice quality
(breathe voice)
- Tone analysis
- Fieldwork
analysis
- Language
documentation
MRI (Risonanza Magnetica)
O Problemi
O Partecipanti sdraiati
O Semi-invasiva
O Risoluzione immagini
O Note positive:
O Vedere tutta l’area della fonazione (dalla laringe)
O Vedere i movimento del velo palatino
O Ottimo per analisi dinamica
Laringoscopia O Altamente invasivo
O Necessità di supporto medico
O Pochi soggetti ‘volontari’
O Ancora molto sperimentale (nella linguistica… per non parlare della SL!)
O Rappresentazione dinamica
O Ottime applicazione in linguistica clinica
https://www.youtube.com/watch?v=iYpDwhpILkQ
Recuperare la dimensione «socio»
O Studi di fonetica altamente sperimentale rischiano di perdere la dimensione ‘socio’ O Sono ottimi studi fonetici, ma NON sociofonetici
O È in fondo una ‘questione di etichette’!
O Problemi: costi & tempo O Meno soggetti
O Più attenzione alla variazione intra-speaker
O Più attenzione alla variabilità diafasica
O La variabilità diafasica in sociofonetica O Non solo ‘attention paid to speech’
O Enfasi anche sull’adattabilità del parlante in contesti multilingui
O Esistenza di strategie diverse per lingue diverse (sullo stesso fono!)
O Importanza dell’accomodamento linguistico
Per riassumere…
O La Sociofonetica è un paradigma di ricerca nuovo, caratterizzato dalla sua alta sperimentalità e dalla sua multidisciplinarità
O L’aspetto fonetico sperimentale, a vari gradi di sperimentazione, è imprescindibile O Studi puramente fonetici sono indispensabili per una futura
applicazione ‘socio’
O Tra le figlie più giovani della SL, la sociofonetica sta contribuendo alla riflessione teorica delle categorie SL e ad ampliarne gli orizzonti teorici O Variazione diafasica
O Variabilità intra-speaker e inter-speaker
O Parlato bi- multilingue
O Parlato ‘disturbato’
O Applicabilità al di fuori della disciplina (es. linguistica forense)
Fine lezione 11 Lezione 12: La sociofonetica in Italia/1
Le affricate dentali a Pavia e Bolzano
