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ocietà della Salute na fiorentina sud-est La sperimentazione delle SSddSS e i Percorsi di Continuità Assistenziale La sperimentazione delle SdS da parte della Regione Toscana finalizzata alla promozione/mantenimento della salute ha richiesto di porre particolare attenzione ai percorsi di continuità assistenziale

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Società della Salutezona fiorentina sud-est

La sperimentazione delle SSddSS e i

Percorsi di Continuità Assistenziale

La sperimentazione delle SdS da parte della Regione Toscana finalizzata alla promozione/mantenimento della salute ha richiesto di porre particolare attenzione ai percorsi di continuità assistenziale

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Il paradosso della “medicina”

Secondo il filosofo Hans Georg Gadamer il curare dei professionisti della medicina è fortemente condizionato dal paradosso tra l’essere la medicina una scienza positivista e l’essere un’arte che tiene conto delle soggettività del paziente e del curante.

La buona cura è il risultato di una relazione tra sanitario/i e paziente, in cui ciascuno attiva e mette in gioco un fattore di guarigione interno a se stesso. Un paziente che non sia soggetto nella relazione di cura, e che accetti un ruolo passivo delegando completamente il corpo, farà più fatica a stare meglio.

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L’integrazione territorio-ospedale

I dati epidemiologici dell’odierno “ammalare/si” evidenziano il prevalere e l’incidere di problematiche croniche piuttosto che acute. Oltre alle liste d’attesa i problemi più sentiti dai cittadini riguardano le risposte alle persone, a vario titolo, non autosufficienti.L’ospedale, per le caratteristiche e i costi dei livelli di assistenza in esso contenuti, pur essendo palesemente inappropriato luogo di risposta a queste ultime problematiche, è frequentemente costretto a fare i conti con l’”indimissibilità” di alcuni utenti in mancanza di appropriate risposte territoriali. Ma anche per alcune problematiche acute, il rilevante progresso delle tecniche diagnostiche, consente forme di assistenza più appropriate e meno costose, per le quali fondamentale diventa l’organizzazione dei servizi territoriali e il ruolo del medico di medicina generaleL’integrazione territorio-ospedale deve essere finalizzata a ridare centralità al cittadino/utente, offrendo una risposta complessa e completa e non costringendolo ad ezsere il “collazionista” di specialismi paralleli

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Progetto attivo nel VALDARNO FIORENTINO DAL GIUGNO 2005

“PERCORSO ASSISTENZIALE MULTIDISCIPLINARE INTEGRATO

OSPEDALE-TERRITORIO PER LO SCOMPENSO CARDIACO”

Società della Salutezona fiorentina sud-est

Il tema della “presa in carico”, così sviluppato e approfondito dai tecnici “psi”, si pone nella sua interezza per ogni utente, in particolare se presenta problematiche di tipo cronico.

L’anziano con frattura di femore o il giovane con esiti da grave trauma cranico richiedono le stesse attenzioni di continuità assistenziale di persone con problematiche psichiche: ovvero gestione della casa e delle relazioni parentali e sociali, definizione di una rete di strutture territoriali alternative all’ospedale, etc…

La “presa in carico”

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IN ACCORDO CON GLI ATTUALI ORIENTAMENTIL’APPROCCIO PIU’ ADEUGATO PER LA GESTIONE DELLE PATOLOGIE

CRONICO-DEGENERATIVEE’ QUELLO

MULTIDISCIPLINARE INTEGRATO CHE PREVEDE UN PERCORSO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE

CHE ACCOMPAGNA

LA PERSONA E LA SUA FAMIGLIALA PERSONA E LA SUA FAMIGLIA LUNGO TUTTA LA MALATTIA

CON DIVERSI LIVELLI DI INTERVENTO A SECONDO DEL SUO STADIO

Società della Salutezona fiorentina sud-est LA PRESA IN CARICO: PERCHE’ UN

APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE?

Progetto attivo nel VALDARNO FIORENTINO DAL GIUGNO 2005

“PERCORSO ASSISTENZIALE MULTIDISCIPLINARE INTEGRATO OSPEDALE-TERRITORIO PER LO SCOMPENSO CARDIACO”

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Nel nostro P.I.S.particolare attenzione

ad alcuni progetti innovativi di continuità assistenziale

A tal proposito presentiamo i risultati di un progetto attivo nel Valdarno Fiorentino, della implementazione della microequipe e di due progetti di continuità assistenziale territorio-ospedale in corso di implementazione nella nostra zona.Progetto scompenso cardiaco Valdarno Fiorentino.Progetto Microequipe.Progetto diabete Chianti Fiorentino.Progetto scompenso cardiaco Chianti Fiorentino-ValdisieveCounseling nutrizionalePercorso su problematiche vascolariCasa Nascita SerristoriCrescere in salute

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Il percorso diagnostico terapeutico (PDT) rappresenta…

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…….un percorso assistenziale seguito dal .un percorso assistenziale seguito dal

paziente per risolvere un problema di paziente per risolvere un problema di

salute.salute.

Si tratta di una sequenza spaziale e Si tratta di una sequenza spaziale e

temporale di attività che compongono il temporale di attività che compongono il

processo di cura e coinvolgono servizi ed processo di cura e coinvolgono servizi ed

unità operative aziendali, organizzate in unità operative aziendali, organizzate in

rete, secondo linee guida condivise e rete, secondo linee guida condivise e

basate su evidenze scientifiche . basate su evidenze scientifiche .

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Progetto attivo nel VALDARNO FIORENTINO

DAL GIUGNO 2005“PERCORSO ASSISTENZIALE

MULTIDISCIPLINARE INTEGRATO OSPEDALE-TERRITORIO PER LO SCOMPENSO

CARDIACO”

Il netto e progressivo invecchiamento della popolazione dovuto, oltre che al miglioramento delle condizioni igienico-socio-ambientali, all’aumentata sopravvivenza di molte patologie acute cardiovascolari, sta determinando un considerevole aumento di prevalenza delle patologie cronico-degenerative che necessitano di nuovi approcci nei confronti della persona e della patologia. Il metodo tradizionale di cura, che vede la centralità del professionista medico e delle strutture ospedaliere, non risulta più sufficiente per la gestione di queste patologie, che invece richiedono un approccio sistemico, la costruzione di un sistema informativo efficace, l’educazione all’autogestione della patologia da parte dei pazienti, l’erogazione di un’assistenza continuativa, la promozione di interventi multidisciplinari da parte di un’equipe di professionisti motivati e competenti, adesione alle Linee Guida.

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RIFERIMENTI TEORICI: CHRONIC CARE MODEL; INDICAZIONE DELL’OMS

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COMPOSIZIONE DEL TEAM

Infermieri di entrambe le strutture (Ospedale/Cure Primarie) Medici di medicina generale e Medici Ospedalieri Dietiste, fisioterapisti, assistenti sociali, psicologi

Progetto attivo nel VALDARNO FIORENTINO DAL GIUGNO 2005

“PERCORSO ASSISTENZIALE MULTIDISCIPLINARE INTEGRATO OSPEDALE-TERRITORIO PER LO SCOMPENSO CARDIACO”

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OBIETTIVI

1. ridurre il tasso di mortalità; 2. il numero di riospedalizzazioni per scompenso;

3. migliorare la qualità della vita della persona assistita e della famiglia.

Progetto attivo nel VALDARNO FIORENTINO DAL GIUGNO 2005

“PERCORSO ASSISTENZIALE MULTIDISCIPLINARE INTEGRATO OSPEDALE-TERRITORIO PER LO SCOMPENSO CARDIACO”

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PERCORSO ASSISTENZIALE MULTIDISCIPLINARE INTEGRATO

OSPEDALE-TERRITORIO PER LO SCOMPENSO CARDIACOVALDARNO FIORENTINO

METODI

Il gruppo multidisciplinare lavora unitamente alla personaed alla famiglia attraverso l’educazione terapeutica,

individuale e/o di gruppo,finalizzata all’autogestione della patologia, attività di aiuto e consulenza (counseling)

e interventi pro-attivi finalizzati all’identificazioneprecoce dei segni e sintomi di instabilità

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PERCORSO ASSISTENZIALE MULTIDISCIPLINARE INTEGRATO

OSPEDALE-TERRITORIO PER LO SCOMPENSO CARDIACOVALDARNO FIORENTINO

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Nell’arco di 18 mesi sono stati arruolati 119 pazienti (p), con le seguenti afferenze: 42% dalla U.O. Cardiologia; 36% dalla U.O. Medicina Interna; 22% dai Medici di Medicina Generale. Caratteristiche della popolazione: 56% maschi, 44% femmine, età media 789 (44-95); istruzione nulla o elementare: 78%; classe NYHA media 2,30,7. All’osservazione iniziale sono stati rilevati i seguenti parametri: FE 39%; DDVS 61 mm; obesità (IMC >30) 18%; FAC 42%; BPCO 23%; I.R.C. grave 14%, Sindrome depressiva 14%. Etiologia dello scompenso: cardiomiopatia dilatativa 38%; cardiopatia ischemica 37%, cardiopatia ipertensiva 12%, valvulopatie 6% congeniti 5% altro 2%. Il 20% dei pazienti è seguito a livello domiciliare per motivi clinici o sociali o logistici (vastità del territorio). Il 5% dei pazienti hanno partecipato ai gruppi di educazione terapeutica organizzati dal gruppo multidisciplinare Nel periodo di osservazione si sono rilevati i seguenti eventi cardiovascolari avversi: morte 6% (10,3%p/anno); riospedalizzazione per scompenso 16% (27,4%p/anno). Variazioni significative si sono rilevate per quanto riguarda la percentuale di pazienti in trattamento con ACE-inibitori/sartani e/o con beta-bloccanti, indicatori di una migliore adesione alle Linee-Guida.

RISULTATI

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SINTESI DEI RISULTATI:In 18 mesi sono stati arruolati al progetto

119 persone di cui il 20% seguiti con assistenza infermieristica territoriale.

Il 51% delle persone seguite presentano altre patologie correlate

Gli eventi avversi registrati sono:Decessi: 10,3%pazienti/anno

Reospedalizzazioni per scompenso: 27%pazienti/anno

PERCORSO ASSISTENZIALE MULTIDISCIPLINARE INTEGRATO

OSPEDALE-TERRITORIO PER LO SCOMPENSO CARDIACOVALDARNO FIORENTINO

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TOTALE PAZIENTI SEGUITI

119

Ospedalizzazioni nell’ANNOPRIMA

DELL’ARRUOLAMENTO

102

Ospedalizzazioni nel periodoGiugno 2005-Dicembre 2006

49 (+ 10)

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PERCORSO ASSISTENZIALE MULTIDISCIPLINARE INTEGRATO

OSPEDALE-TERRITORIO PER LO SCOMPENSO CARDIACOVALDARNO FIORENTINO

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Nonostante vari aspetti prognosticamente sfavorevoli (età elevata, basso livello d’istruzione, elevata prevalenza di copatologie) la popolazione oggetto del nostro programma di assistenza presenta un’incidenza di eventi avversi minore rispetto a quella riportata in letteratura, a conferma che i percorsi assistenziali basati sul Chronic Care Model non solo incontrano la soddisfazione delle persone ammalate e dei familiari, ma possono anche migliorare significativamente gli outcome clinici.

Conclusioni

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L’ultimo trimestre 2006 è stato dedicato alla messa a punto organizzativa per l’estensione del progetto a tutta la zona

OBIETTIVORiorientare l’offerta assistenziale,

centrandola sui bisogni della persona piuttosto che sulle prestazioni

PERCORSO ASSISTENZIALE MULTIDISCIPLINARE INTEGRATO OSPEDALE-TERRITORIO PER LO

SCOMPENSO CARDIACO

““CHIANTI FIORENTINO-VALDISIEVE”CHIANTI FIORENTINO-VALDISIEVE”

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PERCORSO ASSISTENZIALE MULTIDISCIPLINARE INTEGRATO OSPEDALE-TERRITORIO PER LO SCOMPENSO CARDIACOCHIANTI FIORENTINO-VALDISIEVECHIANTI FIORENTINO-VALDISIEVE

GRUPPI DI EDUCAZIONETERAPEUTICA,

MULTIDISCIPLINARI,SULL’AUTOGESTIONEE L’INDIVIDUAZIONE

PRECOCE DISEGNI DI

INSTATABILITA’

INTERVENTO BI-FOCALE

ATTIVAZIONE DI AMBULATORI

INFERMIERISTICI PER GLIINTERVENTI INDIVIDUALI

(verifica dell’autogestione, rinforzo educativo, controllo parametri

clinici)

In interazione bidirezionale con l’ospedale e le altre figure professionali

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Progetto diabeteDisease management del diabete:(prevenzione delle complicanze del diabete)

Il diabete è una patologia cronica a larghissima Il diabete è una patologia cronica a larghissima diffusione in tutto il mondo.diffusione in tutto il mondo.

In Italia si stima che la In Italia si stima che la prevalenza del diabete sia di prevalenza del diabete sia di circa il 3%: circa il 3%: quindi oltre 2 milioni di persone sono quindi oltre 2 milioni di persone sono affette dalla malattia. Il affette dalla malattia. Il 90% è rappresentato dal tipo 2 90% è rappresentato dal tipo 2 ed il 10 % dal tipo 1ed il 10 % dal tipo 1. La patologia è particolarmente . La patologia è particolarmente rilevante per le complicanze micro e macrovascolari e rilevante per le complicanze micro e macrovascolari e quelle a carico degli organi ed apparati (cuore cervello quelle a carico degli organi ed apparati (cuore cervello rene occhio)rene occhio)

Per questo motivo il Ministero della Per questo motivo il Ministero della Salute,d’intesa con le regioni e Province Salute,d’intesa con le regioni e Province autonome, ha indicato l’attuazione di programmi autonome, ha indicato l’attuazione di programmi di gestione della malattia(disease di gestione della malattia(disease management)come lo strumento per la management)come lo strumento per la prevenzione delle complicanze del diabete.prevenzione delle complicanze del diabete.

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Progetto Diabete nella zona Fiorentina Sud Est

Attivazione di percorso assistenziale educativoAttivazione di percorso assistenziale educativo in collaborazione e integrazione con la medicina in collaborazione e integrazione con la medicina

generale generale Comuni coinvolti : San Casciano- Greve Comuni coinvolti : San Casciano- Greve

MMG coinvolti 12 MMG coinvolti 12 Utenti arruolati n° 598Utenti arruolati n° 598

Risorse: 2 dietiste 5 InfermieriRisorse: 2 dietiste 5 InfermieriL’intervento si caratterizza per attività educative rivolte alla L’intervento si caratterizza per attività educative rivolte alla

promozione dell’autocura, all’adozione di stili di vita idonei e per promozione dell’autocura, all’adozione di stili di vita idonei e per una azione di monitoraggio dei segni e sintomi indicativi per la una azione di monitoraggio dei segni e sintomi indicativi per la comparsa di complicanze ed indici di aggravamento della comparsa di complicanze ed indici di aggravamento della malattiamalattia..

Esami diagnostici effettuati dai MMG relativi a: Indice Winsor, Esami diagnostici effettuati dai MMG relativi a: Indice Winsor, doppler arterioso arti inferiori, esame fondo oculare es. ematici doppler arterioso arti inferiori, esame fondo oculare es. ematici da effettuare nell’arco di un anno.da effettuare nell’arco di un anno.

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Articolazione percorsoArticolazione percorso

Attività educative di gruppoAttività educative di gruppo: : due incontri di due ore due incontri di due ore ciascuno dove professionisti infermieri e dietiste accanto ai ciascuno dove professionisti infermieri e dietiste accanto ai MMG affrontano l’inquadramento generale sulle MMG affrontano l’inquadramento generale sulle problematiche della patologia,l’autocontrollo glicemico,la problematiche della patologia,l’autocontrollo glicemico,la cura del piede,aspetti generali sull’alimentazione e cura del piede,aspetti generali sull’alimentazione e sull’esercizio fisico.Gli incontri hanno cadenza quindicinalesull’esercizio fisico.Gli incontri hanno cadenza quindicinale..

Attività di verifica dell’apprendimento: (dopo 6 mesi)Attività di verifica dell’apprendimento: (dopo 6 mesi)incontri di gruppo (1 ora) condotti da infermiere e dietista per incontri di gruppo (1 ora) condotti da infermiere e dietista per

valutare l’efficacia dell’intervento educativo, follow up valutare l’efficacia dell’intervento educativo, follow up monitoraggio e rinforzi educativi svolti dall’infermiere in monitoraggio e rinforzi educativi svolti dall’infermiere in ambulatorio infermieristico esclusivamente per diabetici.ambulatorio infermieristico esclusivamente per diabetici.

Progetto Diabete

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Diabetici in terapia con ipoglicemizzanti orali Diabetici in terapia con ipoglicemizzanti orali Età compresa tra i 55 e i 75 anniEtà compresa tra i 55 e i 75 anni

Indicatori di risultato:Indicatori di risultato: % pazienti che partecipano agli incontri di % pazienti che partecipano agli incontri di

educazione rispetto al totale dei pazienti arruolatieducazione rispetto al totale dei pazienti arruolati Mantenimento Hb(emoglobina) glicata > a 9Mantenimento Hb(emoglobina) glicata > a 9

Criteri per arruolamento al progetto

Progetto Diabete

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Tempi

Progetto partito il 1 Gennaio 2007Progetto partito il 1 Gennaio 2007 Termine 15 Luglio Termine 15 Luglio Prime verifiche a Giugno 2007Prime verifiche a Giugno 2007

Risultati attesi

adesione e partecipazione al progetto del 70% degli arruolatipazienti che effettueranno indice Winsor 70% degli arruolati

Progetto Diabete

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Microequipès

Il progetto prevede la ricerca di una Il progetto prevede la ricerca di una

forma forma innovativainnovativa per la pianificazione per la pianificazione

e l’erogazione dell'assistenza socio e l’erogazione dell'assistenza socio

sanitaria agli anziani, che possa sanitaria agli anziani, che possa

migliorare la qualità della risposta migliorare la qualità della risposta

intervenendo con strategie adeguate intervenendo con strategie adeguate

nelle diverse fasi di evoluzione del nelle diverse fasi di evoluzione del

bisognobisogno

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L’assistenza viene organizzata avendo comeL’assistenza viene organizzata avendo come tracciantetracciante i i

bisogni assistenziali espressi da gruppi omogenei di cittadini.bisogni assistenziali espressi da gruppi omogenei di cittadini.

Le aggregazioni di cittadini corrispondono agli Le aggregazioni di cittadini corrispondono agli assistiti di assistiti di

un gruppoun gruppo di medici di medicina generale dello stesso di medici di medicina generale dello stesso

ambito territorialeambito territoriale

I professionisti che assicurano l’organizzazione I professionisti che assicurano l’organizzazione

dell’assistenza per ogni gruppo di assistiti formano dell’assistenza per ogni gruppo di assistiti formano

un’équipe di assistenzaun’équipe di assistenza primariaprimaria composta da MMG, composta da MMG,

infermieri e assistenti sociali di riferimento per ogni singolo infermieri e assistenti sociali di riferimento per ogni singolo

assistito, che assicurano all’utente facilità di identificazione, assistito, che assicurano all’utente facilità di identificazione,

continuità nell’assistenza e personalizzazione delle relazionicontinuità nell’assistenza e personalizzazione delle relazioni

Microequipès Società della Salute

zona fiorentina sud-est

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Ogni microequipe utilizza per la valutazione gli Ogni microequipe utilizza per la valutazione gli stessistessi strumenti di supporto alle decisioni e attiva la risposta strumenti di supporto alle decisioni e attiva la risposta appropriata individuata.appropriata individuata.

Gli strumenti consentono la definizione dei progetti individuali Gli strumenti consentono la definizione dei progetti individuali di assistenza ma forniscono elementi di assistenza ma forniscono elementi predittivipredittivi da utilizzare da utilizzare a lungo termine per pianificare le tipologie di offerta da a lungo termine per pianificare le tipologie di offerta da garantire in relazione all'evoluzione della domandagarantire in relazione all'evoluzione della domanda

Il Il settingsetting delle risposte gestite va dai ricoveri intermedi, alla delle risposte gestite va dai ricoveri intermedi, alla riabilitazione in tutte le sue forme di erogazione, alle RSA, riabilitazione in tutte le sue forme di erogazione, alle RSA, all’assistenza domiciliareall’assistenza domiciliare

Il sistema delle relazioni poggia su un Il sistema delle relazioni poggia su un softwaresoftware per la per la gestione in rete del processo assistenziale che consente di gestione in rete del processo assistenziale che consente di ridurre i tempi di contatto e di potenziare la condivisione delle ridurre i tempi di contatto e di potenziare la condivisione delle informazioni.informazioni.

Microequipès Società della Salute

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Alimentazione e Counseling Nutrizionale: un nuovo servizio di consulenza per stare in salute Società della Salute

zona fiorentina sud-est

L’Ambulatorio di Counseling Nutrizionale rappresenta senza L’Ambulatorio di Counseling Nutrizionale rappresenta senza alcun dubbio un’esperienza innovativa nell’ambito delle alcun dubbio un’esperienza innovativa nell’ambito delle strategie di promozione della salute delineate nel PSR strategie di promozione della salute delineate nel PSR 2005-2007.2005-2007.

Questa attività di consulenza nutrizionale è indirizzata alla popolazione sana Questa attività di consulenza nutrizionale è indirizzata alla popolazione sana o con problemi di sovrappeso o con familiarità per malattie metaboliche e o con problemi di sovrappeso o con familiarità per malattie metaboliche e cardiovascolari o comunque a tutti coloro che presentano uno specifico cardiovascolari o comunque a tutti coloro che presentano uno specifico interesse per le problematiche nutrizionali.interesse per le problematiche nutrizionali.

La finalitàLa finalità della attività mira alla promozione di comportamenti alimentari e della attività mira alla promozione di comportamenti alimentari e stili di vita favorevoli per la salute, attraverso azioni educative e abilità stili di vita favorevoli per la salute, attraverso azioni educative e abilità comunicative proprie della metodologia attiva del comunicative proprie della metodologia attiva del counselingcounseling, volte a , volte a favorire e sviluppare la capacità dei cittadini di operare scelte autonome favorire e sviluppare la capacità dei cittadini di operare scelte autonome e consapevoli nell’ottica di una migliore qualità di vita.e consapevoli nell’ottica di una migliore qualità di vita.

  

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Alimentazione e Counseling Nutrizionale: un nuovo servizio di consulenza per stare in salute Società della Salute

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Gli obiettivi generaliGli obiettivi generali che l’Ambulatorio di Counseling Nutrizionale si propone sono: che l’Ambulatorio di Counseling Nutrizionale si propone sono: la creazione di una rete integrata e coordinatala creazione di una rete integrata e coordinata tra l’assistenza di base sul territorio tra l’assistenza di base sul territorio

e i servizi specialistici aziendali per l’attivazione di percorsi assistenziali appropriati e i servizi specialistici aziendali per l’attivazione di percorsi assistenziali appropriati individuali per coloro che, in sede di counseling, mostrino segni di comorbidità per individuali per coloro che, in sede di counseling, mostrino segni di comorbidità per patologie che necessitano di interventi terapeutici di secondo livello. patologie che necessitano di interventi terapeutici di secondo livello.

promuovere nell’utente, attraverso interventi di tipo informativo/educativopromuovere nell’utente, attraverso interventi di tipo informativo/educativo , , l’adozione di corrette abitudini alimentari e adeguata attitudine al movimento, l’adozione di corrette abitudini alimentari e adeguata attitudine al movimento, favorendo l’individuazione dei comportamenti alimentari e stili di vita non salutari favorendo l’individuazione dei comportamenti alimentari e stili di vita non salutari per stimolare successivamente l’attuazione di strategie alternative percorribili per stimolare successivamente l’attuazione di strategie alternative percorribili orientate al benessere proprio e della propria famiglia.orientate al benessere proprio e della propria famiglia.

Gruppo di lavoroGruppo di lavoro di professionisti (medico igienista specializzato in scienza di professionisti (medico igienista specializzato in scienza dell’alimentazione, medico di famiglia specializzato in psicoterapia, dietista e dell’alimentazione, medico di famiglia specializzato in psicoterapia, dietista e assistente sanitario della prevenzione), l’ambulatorio prevede un percorso graduale assistente sanitario della prevenzione), l’ambulatorio prevede un percorso graduale strutturato in 5 incontri a piccoli gruppi (10-12 persone) preceduti da un colloquio strutturato in 5 incontri a piccoli gruppi (10-12 persone) preceduti da un colloquio individuale per la compilazione della scheda anamnestica e la valutazione della individuale per la compilazione della scheda anamnestica e la valutazione della motivazione da parte dell’utente a svolgere il programma stabilito.motivazione da parte dell’utente a svolgere il programma stabilito.

L’ obiettivo che si prefiggeL’ obiettivo che si prefigge, è in connessione con i centri di riferimento ospedalieri , è in connessione con i centri di riferimento ospedalieri per le Malattie Metaboliche, Cardiovascolari e con tutti i Servizi Specialistici che si per le Malattie Metaboliche, Cardiovascolari e con tutti i Servizi Specialistici che si occupano della gestione di soggetti con patologie a decorso cronico sulle quali, occupano della gestione di soggetti con patologie a decorso cronico sulle quali, come è noto, le problematiche connesse con l’alimentazione e con lo stile di vita in come è noto, le problematiche connesse con l’alimentazione e con lo stile di vita in generale, rappresentano un fattore determinante per una migliore compliance al generale, rappresentano un fattore determinante per una migliore compliance al trattamento farmacologico. trattamento farmacologico.

  

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Fast Track per ecocolordoppler vascolareOSMA - Area Sud - Est

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Medico Medico MedicinMedicina a GeneralGenerale e

1. Stratifica il rischio 1. Stratifica il rischio vascolarevascolare

Urgenze Urgenze IndifferibiliIndifferibili

Urgenze Urgenze DifferibiliDifferibili

in due in due gruppigruppi

DEA-PSDEA-PSDiagnostica entro 6 Diagnostica entro 6 hh

Percorso Percorso dedicatodedicatoDiagnostica entro 24-48 Diagnostica entro 24-48 hh

( Sistema a Punteggio di Wells, Questionario ( Sistema a Punteggio di Wells, Questionario

di Rose, Indice pressorio Caviglia / Braccio, di Rose, Indice pressorio Caviglia / Braccio,

Sistema a Punteggio per TIA basso rischio )Sistema a Punteggio per TIA basso rischio )

e seleziona i e seleziona i pazientipazienti

  

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Urgenze indifferibiliUrgenze indifferibili    

Fast Track per ecocolordoppler vascolareOSMA- Area Sud-Est

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Ictus, TIA alto rischio, Trombosi venosa profonda con Ictus, TIA alto rischio, Trombosi venosa profonda con Embolia Polmonare , Ischemia Acuta PerifericaEmbolia Polmonare , Ischemia Acuta Periferica

Urgenze differibiliUrgenze differibili Trombosi venosa profonda isolata, TIA basso rischio Trombosi venosa profonda isolata, TIA basso rischio Arteriopatia cronica perifericaArteriopatia cronica periferica

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Centro Nascita Serristori Società della Salute

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Crescere in Salute Società della Salute

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In questo scenario, che pone al centro dell’atto In questo scenario, che pone al centro dell’atto sanitario il cittadino e la sua comunità nonché sanitario il cittadino e la sua comunità nonché l’integrazione di più istituzioni e competenze, l’integrazione di più istituzioni e competenze, chi deve garantire servizi socio-sanitari deve chi deve garantire servizi socio-sanitari deve anche sollecitare supportare e incrementare la anche sollecitare supportare e incrementare la qualità della “presa in carico” dei cittadini-qualità della “presa in carico” dei cittadini-utenti, contribuendo a rimuovere gli ostacoli e a utenti, contribuendo a rimuovere gli ostacoli e a costruire le condizioni perché questo avvenga, costruire le condizioni perché questo avvenga, sapendo che come sostiene A. Damasio: sapendo che come sostiene A. Damasio: “L’anima respira attraverso il corpo, e la “L’anima respira attraverso il corpo, e la sofferenza che muova dalla pelle o da sofferenza che muova dalla pelle o da un’immagine mentale, avviene nella carne”un’immagine mentale, avviene nella carne”

  

Conclusioni generali Società della Salute

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