Fiorentina Informa 317

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Fiorentina Informa n. 317 del 20 febbraio 2011, incontro di campionato Fiorentina-Sampdoria

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CALENDARIO 2010-2011 della FIORENTINA

Data Evento Risultato

Merc.16-02 Rec.17a And FIORENTINA - INTER 1-2

Dom. 20-02 7a Camp.Rit FIORENTINA - SAMPDORIA

Dom. 27-02 8a Camp.Rit Bari - Fiorentina

Dom. 06-03 9a Camp.Rit FIORENTINA - CATANIA

Dom. 13-03 10a Camp.Rit Chievo - Fiorentina

Dom. 20-03 11a Camp.Rit FIORENTINA - ROMA

Dom. 03-04 12a Camp.Rit Cesena - Fiorentina

Dom. 10-04 13a Camp.Rit FIORENTINA - MILAN

Dom. 17-04 14a Camp.Rit FIORENTINA - JUVENTUS

Sab. 23-04 15a Camp.Rit Cagliari - Fiorentina

Dom. 01-05 16a Camp.Rit FIORENTINA - UDINESE

Dom. 08-05 17a Camp.Rit Inter - Fiorentina

Dom. 15-05 18a Camp.Rit FIORENTINA - BOLOGNA

Dom. 22-05 19a Camp.Rit Brescia - Fiorentina

Data Evento Risultato

Dom. 29-08 1a Camp. And FIORENTINA - NAPOLI 1-1

Dom. 12-09 2a Camp.And Lecce - Fiorentina 1-0

Sab. 18-09 3a Camp.And FIORENTINA - LAZIO 1-2

Merc. 22-09 4a Camp.And Genoa - Fiorentina 1-1

Dom. 26-09 5a Camp.And FIORENTINA - PARMA 2-0

Dom. 03-10 6a Camp.And FIORENTINA - PALERMO 1-2

Dom. 17-10 7a Camp.And Sampdoria - Fiorentina 2-1

Sab. 23-10 8a Camp.And FIORENTINA -BARI 2-1

Merc. 27-10 Coppa Italia FIORENTINA - EMPOLI 1-0

Dom. 31-10 9a Camp.And Catania - Fiorentina 0-0

Dom. 07-11 10a Camp.And FIORENTINA - CHIEVO 1-0

Merc. 10-11 11a Camp.And Roma - Fiorentina 3-2

Sab. 13-11 12a Camp.And FIORENTINA - CESENA 1-0

Sab .20-11 13a Camp.And Milan - Fiorentina 1-0

Sab. 27-11 14a Camp.And Juventus - Fiorentina 1-1

Mar. 30-11 Coppa Italia FIORENTINA - REGGINA 3-0

Dom. 05-12 15a Camp.And FIORENTINA - CAGLIARI 1-0

Sab. 11-12 16a Camp.And Udinese - Fiorentina 2-1

Mar.14-12 Coppa Italia Parma - Fiorentina 2-1

Dom. 19-12 17a Camp.And FIORENTINA - INTER RINVIATA

Merc. 06-01 18a Camp.And Bologna - Fiorentina 1-1

Dom. 09-01 19a Camp.And FIORENTINA - BRESCIA 3-2

Sab. 15-01 1a Camp.Rit Napoli - Fiorentina 0-0

Dom. 23-01 2a Camp.Rit FIORENTINA - LECCE 1-1

Sab. 29-01 3a Camp.Rit Lazio - Fiorentina 2-0

Merc. 02-02 4a Camp.Rit FIORENTINA - GENOA 1-0

Dom. 06-02 5a Camp.Rit Parma - Fiorentina 1-1

Dom. 13-02 6a Camp.Rit Palermo - Fiorentina 2-4

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I Magnifici Viola!Questa settimana:

Franco Superchi,Mario Maraschi,Amarildoe BernardoRogora

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Milan 52Napoli 49Inter 47Lazio 45Udinese 43Juventus 41Palermo 40Roma* 39Cagliari 35FIORENTINA 32Genoa 32Chievo 31Sampdoria 30Bologna* 29Parma 26Catania 26Lecce 24Brescia 22Cesena 21Bari 15

*una partita in meno

CLASSIFICA serie A

Il prossimo appuntamentocon Fiorentinainforma èDOMENICA 6 MARZOper la partitaFIORENTINA-CATANIA

20 F

eb

braio

2011

BOLOGNA - PALERMO

CHIEVO - MILANFIORENTINA - SAMPDORIA

GENOA - ROMAINTER - CAGLIARI

LAZIO - BARILECCE - JUVENTUSNAPOLI - CATANIA

PARMA - CESENAUDINESE - BRESCIA

7a

Ritorno

27 F

eb

braio

2011

BARI - FIORENTINA

BRESCIA - LECCECAGLIARI - LAZIOCATANIA - GENOACESENA - CHIEVO

JUVENTUS - BOLOGNAMILAN - NAPOLI

PALERMO - UDINESEROMA - PARMA

SAMPDORIA - INTER

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Ritorno

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011

BOLOGNA - CAGLIARI

CHIEVO - PARMAFIORENTINA - CATANIA

INTER - GENOAJUVENTUS - MILAN

LAZIO - PALERMOLECCE - ROMA

NAPOLI - BRESCIASAMPDORIA - CESENA

UDINESE - BARI

9a

Ritorno

LA FIORENTINAPORTIERI

1 Sebastien FREY25 Vlada AVRAMOV

84 Artur BORUC89 Norberto Murara NETO

DIFENSORI2 Per BILLESKOV KROLDRUP

5 Alessandro GAMBERINI14 Cesare NATALI

23 Manuel PASQUAL25 Gianluca COMOTTO

29 Lorenzo DE SILVESTRI30 Nikola GULAN

31 Michele CAMPORESE

CENTROCAMPISTI4 Marco DONADEL

6 Juan Manuel VARGAS7 Mario Alberto SANTANA18 Riccardo MONTOLIVO21 Gaetano D’AGOSTINO

22 Adem LJAJIC24 Alessio CERCI

32 Marco MARCHIONNI85 Valon BEHRAMI

Amidu SALIFU

ATTACCANTI8 Stevan JOVETIC

9 Khouma el BABACAR10 Adrian MUTU

11 Alberto GILARDINO

ALLENATORESinisa MIHAJLOVIC

Aggiornamenti,curiosità e novitàsul nostro sito internet

www.fiorentina-informa.it

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ritrovato

L’amore

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Gli applausi del pubblico alla fine, sono sta-ti una vera consolazione per la Fiorentina,amaramente beffata dall’Inter. Cosa ci restadopo questo recupero infrasettimanale? Un finale dicampionato da vivere intensamente, da godersi conleggerezza, dopo aver temuto per lunghi mesi di im-mergersi in un’agonia lunga fino a maggio.

Con l’Inter

la partita della confermaDopo tante critiche, sono doverosi i com-plimenti a Mihajlovic. Se la gara di Palermo era

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un indizio molto credibile, quella con l’Inter è statauna conferma. Sinisa aveva promesso grandi tra-guardi e quelli, purtroppo, sono progressivamen-te svaniti nel corso della stagione, ma alcontempo aveva assicurato che, una voltarecuperati alcuni giocatori importanti, la squa-dra avrebbe iniziato ad esprimersi alla grande ela sua mano si sarebbe apprezzata. Sotto questoaspetto confidiamo che il debito col pubblico vengaonorato.Quando si analizza la stagione della Fiorentina, vasempre considerato che ha affrontato il campio-

È forse una contraddizionesostenere che una sconfitta certifichi la rinascita della Fiorentina,

ma tant’è. La squadra battuta immeritatamente dall’Inter,è la Viola che i suoi tifosi e i Della Valle vorrebbero sempre vedere:

aggressiva, propositiva, coraggiosa, generosa

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Fiorentinainforma

nato senza il suo giocatore più pro-mettente, Jovetic, con la squalificapendente di Mutu e le precarie condi-zioni di Montolivo. Dopo poco, propriomentre si stava ritrovando, si è fermatoanche Frey. Il resto, per larga parte, è statauna conseguenza inevitabile.Adesso tante cose sono cambiate,il rientro a tutti gli effetti di Mutue l’inserimento prezioso diBehrami hanno restituito una fisio-nomia alla squadra.Già, il Fenomeno. Contro l’Inter hagiocato la sua miglior partita sta-gionale, ha purtroppo soltanto un’oranelle gambe e il suo rendimento, inevita-bilmente, nella ripresa flette. Ma il tempoquesta volta gioca a suo favore e, indi-pendentemente da quello che succederàin estate, ci aspettiamo da Mutu un gran-dissimo finale di campionato. Ce lo deve,lo deve alla città, ai compagni, ai DellaValle.Al Franchi si è riaccesa

la passioneGli oltre 30 mila del Franchi, lagrande testimonianza d’affetto delpubblico fiorentino mercoledì sera,ha una sola inequivocabile inter-pretazione: si tratta di amore.Amore vero, amore per i colori vio-la, per chi li indossa con onore,amore per Firenze e per il bel gio-co.

E questo anche i fratelli Della Valle devo-no metterlo sulla bilancia. Come a loro,anche a noi piace la Fiorentina entusiastae motivata. È bastato un successo in tra-sferta, dopo undici lunghissimi mesi di asti-nenza, per riaccendere la passione dellacittà. È qui che si trova la risposta ai milleperché degli stadi vuoti.La gente è innamorata come prima,come sempre della propria squadra,ha solo bisogno di avere lo stimolo a

seguirla dal vivo. Se continua cosìla Fiorentina, da qui alla fine delcampionato, lo stadio Franchi tor-nerà a popolarsi progressivamen-te e la squadra potrà contare sul-l’affetto di sempre.

13 gare per

la riconferma di MihaArriverà presto anche il momento dellaprogrammazione, la fase più eccitante estimolante della stagione. In questo sen-so le grandi decisioni da prenderesono sostanzialmente tre: la posi-zione di Mihajlovic, la conferma diGilardino, il rinnovo di Montolivo.Con i gufi appollaiati sulla panchina, Sinisaha dimostrato di sapere convivere senzagrossi patemi d’animo. Ha circoscritto sulcampo la voglia di giustizialismo che dila-gava in città. Certo, per meritare lariconferma, al netto di tutte le atte-nuanti che la società e l’opinione pub-blica gli hanno sempre riconosciuto,

l’allenatore serbo deve dimostra-

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L’editoriale

re con continuità di aver trasferi-to alla squadra un’identità, un gio-co e un carattere.

Poi, indipendentemente dai risultati, po-trà giocarsi la riconferma sulla panchinaviola.

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L’editoriale

Montolivo e Gilardino,

due campioni

innamorati di FirenzeMa veniamo alla squadra. Gilardino a gennaio hainiziato a gettare ombre sul suo futuro con la clas-sica ed intramontabile frase “a giugno vedremoil da farsi”. In realtà nel mercato invernale, la squa-dra che lo seguiva con maggiore attenzione, laJuventus, ha deciso di investire tutto su Matri ed èdifficile che, col recupero di Quagliarella, faccia unaltro grosso investimento in attacco. Questo rende si-curamente meno scontato il futuro del centravanti vio-la, ma da qui a parlare di una permanenza sicura, cene corre. Col rientro di Mutu, anche Gilardinoè tornato a respirare e a divertirsi in cam-po. Di segnare, comunque, non aveva maismesso.

Nel suo caso molto dipenderà dal progetto tecnicoche gli proporranno per restare.Né per lui, né per il capitano Montolivo, co-munque, si tratterà di una questione eco-nomica. Primo perché Gilardino si è tagliato lo sti-pendio pur di venire a giocare nella Fiorentina, se-condo perché nelle loro condizioni, davvero il mezzomilione o il milione di euro a stagione, non sposta gliequilibri. Entrambi sono innamorati della cit-tà più bella del mondo, Firenze, entrambisono pronti ad impegnarsi per anni nel pro-getto Fiorentina, chiedono solo di poter lot-tare per traguardi ambiziosi e di divertirsigiocando. È dunque simbiosi totale col po-polo viola, il quale ha le stesse aspettati-ve.La palla passa ai fratelli Della Valle, chein tanti anni non ci hanno mai deluso.Torna a sorridere, Pantaleo!Un’ultima citazione la merita Pantaleo Corvino.Sulla sua permanenza a Firenze ci sonopochi dubbi, e contiamo che presto il di-rettore sportivo viola ritrovi anche il sor-riso.Behrami è un ottimo acquisto anche nel rap-porto qualità-prezzo. Sono questi i colpi chei tifosi viola si aspettano da lui e, dopo tantecritiche, sta riconquistando credibilità ed af-

fetto. La nuova Fiorentina è nata sicuramentecon molto ritardo, ma almeno, possiamo dire,cresce bene.

Cristiano Puccetti

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Fiorentinainforma

1 Sette giorni, tre partite, novepunti in palio da conquistarsicontro una nobile decaduta, laSamp, una grande tornata gran-de, l’Inter, e una provinciale cheha smesso da un pezzo diesserlo, il Palermo. Tre fi-nali per decidere se nel re-sto della stagione la Fioren-tina potrà iniziare a guarda-re avanti o dovrà continua-re a guardarsi alle spalle. Siinizia, nella strana ora deldesinare fiorentino, con ilPalermo delle meravi-glie, guidato da quelDelio Rossi che da unadecina di giorni viene ac-costato alla panchina vi-ola del prossimo anno.

Preoccupato dalle giocate di Pasto-re, di Ilicic e dell’arrembante ex del-la gara Miccoli, Mihajlovic manda intribuna Cerci e prova ad andare sulsicuro con Comotto preferito a DeSilvestri, la conferma di Camporese,

e Mutu in campo dal primo mi-nuto.2 La Fiorentina, come tante altre vol-te, parte forte, e come tante altrevolte, dopo la fiammata iniziale, ar-

riva la doccia fredda alla prima azio-ne d’attacco avversaria: al 7’, l’ine-sauribile Donadel si perde Pastore nelmezzo del campo, Ilicic gli serve un

13 Febbraio

Palermo-Fiorentina 2-4

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Fotostory viola

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pallone a centro area e l’argentino, didestro trafigge Boruc. È 1-0 alla pri-ma occasione per il Palermo.3 La Fiorentina non si lascia abbatte-re: davanti, la premiata ditta Mutu-Gilardino si fa vedere spesso dalleparti di Sirigu. Nel giro di due minuti,tra il 17’ e il 18’, il romeno fa arrivare ilbomber di Biella per due volte al tiro,sfiorando nella prima il palo e trovandonella seconda la parata del portiererosanero.4 e 5 Il pari arriva al 36’: Behramipennella un pallone in area perGilardino, che di testa non tradisce.1-1 e partita riaperta.6 e 7 A inizio ripresa è però il Paler-mo a passare con Nocerino, bravo asfruttare di testa un cross dalla destradi Miccoli e al 48’, per dirla con il buonGinettaccio, gli è tutto da rifare. A ri-mediare ci pensa il bomber che nes-suno si aspetta, tantomeno la di-fesa del Palermo. Al 70’ è calciod’angolo per la Fiorentina, sul se-condo palo, in agguato, c’è nientepoco di meno che... MicheleCamporese, che riporta il risultatoin parità.8 Tre minuti dopo è Montolivo a far rab-brividire il Barbera, con un destro po-tente da 35 metri che si infrange sulpalo. Il terzo gol della Fiorentina, però,è nell’aria. Al 76’ fuori uno sfinitoSantana, dentro Ljajic; e proprio ‘ilragazzino’, due minuti più tardi,propizia il terzo gol della Fiorenti-na: sgroppata sulla sinistra, ingres-

so in area e traversone potente verso ilcentro. Nel tentativo di liberare, Bovo faun pasticcio e la mette alle spalle del pro-prio portiere. È 2-3.9 Chi fa trenta, può far trentuno, e dopo avercorso qualche rischio su un colpo di testa diAcquah, a tre minuti dal 90’ Montolivosuggella una vittoria strepitosa con ilquarto gol: contropiede di Ljajic che serveun pallone perfetto per il piattone del suo ca-pitano. Poker!10 e 11La Fiorentina vince al Barberacon un risultato rotondo, subendo il soli-to gol taglia-gambe, ma riuscendo a ti-

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rar fuori il carattere e la determi-nazione per ribaltare il risultato.È la vittoria di Mihajlovic, che propriocontro il suo supposto successore siriprende la panchina viola, azzeccandoformazione e cambi. Ma soprattutto èla vittoria dell’entusiasmo, per ivalorosi che hanno seguito i violafino in Sicilia, e per Firenze che fi-nalmente riabbraccia la ‘sua’squadra.Basta poco, recitava la nostra coper-tina un paio di numeri fa. Appunto,basta poco: grinta, onore, passio-ne, orgoglio, tenacia. Il resto vie-ne da sè.

La fotostory di Fiorentina-Inter sarà pubblicata sul prossimonumero, ma puoi già leggerla

sul nostro sitowww.fiorentina-informa.it

Pagine a cura di Giovanni Rizzo

10Pensierino Viola

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Cuore, serietà, umiltàCuore, serietà nel lavoro e umiltà, sonocaratteristiche ormai molto rare nel cal-cio di oggi. Doti spesso superate da tantealtre, che niente hanno a che fare con lapassione dei tifosi. Sotto questo punto divista, a Firenze siamo sempre stati piut-tosto fortunati, ritrovando queste carat-teristiche in tanti giocatori che hanno ve-

stito la maglia viola. Vengonoin mente, oltre all’indiscussae unica Bandiera GiancarloAntognoni, personaggi comeRui Costa, Di Livio, Riganò,Beppe Iachini, Dunga e, an-dando più indietro nel tempoChiarugi, Chiappella, DeSisti, ma la lista potrebbe es-sere molto più lunga. Oggi tutto ciò si può descrivere in duenomi: Marco Donadel e Mario Alberto Santana.

L’esempio di DonadelIl primo è un veneto purosangue al settimo anno solare conla maglia della Fiorentina, arrivato in punta di piedi comeuna giovanissima promessa, così come in punta di piedi ha

trascorso tutti questi anni, sempre escluso dalle formazioni titola-ri estive, ma sapendo poi ritagliarsi costantemente importantispazi, fino ad arrivare oggi ad essere un indiscusso leader epunto fermo del centrocampo. Mai una polemica, mai un cennoapparente di disappunto dopo tante esclusioni o sostituzioni, semprepronto al sacrificio e alla corsa per il bene della squadra. Un esempio.

Mario Alberto Santana, l’indispensabilePer Mario Alberto Santana, invece, la storia è un po’ diversa negli av-

venimenti, ma identica nella so-stanza. Lui, giocoliere argen-tino con passaporto italiano,alla quinta stagione a Firenze,ha dovuto convivere suo malgra-do con una serie impressionantedi infortuni di ogni genere e conun costante scetticismo dovutoalla continua ricerca dellaspettacolarità ad ogni tocco di pal-la. Sempre rimpianto ad ogni as-senza e altrettanto costantemen-te criticato dalle gradinate ad ognipalla persa. Nonostante tuttequeste avversità, aiutato dal-

la incredibile considerazione tatti-ca degli allenatori che lo ritengonoindispensabile per quasi tutti glischemi di gioco, oggi Santana è unodei pochi giocatori acclamati dalpubblico di Firenze, anche nei mo-menti difficili della squadra.Oltre a tutto questo, c’è un’altra cosache accomuna questi due giocatori: laloro situazione contrattuale in bilico.Beh, alla luce di tutto, il nostro augu-rio è sicuramente quello di vedereMarco Donadel e Mario AlbertoSantana ancora per tanti anni conla maglia viola sulle spalle.

Fabio Perniciano

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Il David di MichelangeloSegreti e curiositàdella statua più bellae dell’artista più grandeMichelangelo Buonarroti realizzò tra il 1501 e il 1503quello che a tutt’oggi è “il nudo più bello del mondo”.Rivoluzionò l’iconografia classica del David, fissatain un efebico giovanetto che tiene tra i piedi la testadel gigante e fece un David più adulto, conla fionda in una mano e il sasso nell’altra, scegliendodi rappresentare l’istante che precede il lancio,cristallizzando la scena in un attimo sospeso,quasi ad accumulare l’energia, per sprigionarlain quell’unico gesto che ucciderà il gigante.E il suo David è diventato il simbolo della libertàe della città di Firenze, quasi un manifesto:“Così come David aveva difeso il suo popolo elo aveva governato con giustizia, così chi governaquesta città deve animosamente difenderlae giustamente governarla”...

I Sette Vizi Capitalinella Firenze medievaleA leggere gli scritti dei testimoni dell’epoca

interessati alla moralità, Dante Alighieriin testa, Firenze era un covo di tutti

i peggiori vizi. Lussuria, Ira, Gola, Avarizia,Accidia, Invidia e Superbia venivano

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La squadra ospite

Lo vogliono tutti, ma lui dice sempre di no. AngeloPalombo, anima e bandiera di questa Sampdoria,giura amore eterno. Il capitano ha firmato un rinno-vo di contratto di due anni, fino al 2015. Dopo trestagioni trascorse alla Fiorentina - soltanto 10 le pre-senze in campo - Palombo è passato alla Samp nel-l’estate del 2002 e da allora non se n’è più andato.“Sono felice - ha detto -, ormai sono quasi più untifoso che un giocatore: mi sento sampdoriano dentroa tutti gli effetti. Questa società è la mia seconda fa-miglia: allungare la mia permanenza ancora per tantotempo, era la mia unica volontà”. Agli altri club, anco-ra una volta, ha detto no.

Al Franchi

freschi di derbyPrima ancora di comin-ciare a pensare alla sfi-da di Firenze, la Samp-doria di Mimmo Di Carlo,rigenerata dopo la vittoria con-tro il Bologna, ha dovuto pen-sare al derby. Un derby che,se solo non fosse stato rinvia-to lo scorso dicembre, avreb-be visto sicuramente in campoun altro protagonista, Giam-paolo Pazzini, oggi all’Inter.Anche per questo, la gara delFranchi avrà un sapore diver-so. Sì, perchè se da un lato èvero che non ci sarà l’ex violanelle file degli avversari, dal-l’altra ci sarà invece uno chela maglia viola l’ha solosfiorata, Massimo Maccarone,più volte accostato alla Fiorenti-na nell’ultimo mercato inverna-le e mai approdato in rivaall’Arno.Chi non ha mai perso fiducia nel suogruppo è sempre stato il tecnico, DiCarlo.

Tutti lo cercano, tutti lo vogliono...

maniera disastrataprima, così comenon dobbiamo pen-sare di aver risoltoil problema. Il no-

stro unico obiettivo, adesso, èquello di arrivare il prima pos-sibile a quaranta punti, soglianecessaria a conquistare im-mediatamente una salvezzatranquilla. Poi potremo anchepermetterci di guardare più inlà”.Ma non è tutto. Per Di Carlo,la svolta è da identificarsi conl’intesa dei singoli: “A gennaioabbiamo perso pezzi impor-tanti - ha continuato il tecnicodoriano - abbiamo ricostruitol’attacco e cambiato modo digiocare. Un periodo di assesta-mento era quanto meno ob-

bligato. Noi però non ci accontentia-mo: la Samp può e deve fare di più.Per sè stessa e per la sua gente”.La gara contro la Fiorentina, in talsenso, è molto più che un esame dimaturità, oltretutto lontano dalFerraris (l’ultimo successo in trasfertarisale addirittura al 21 novembrescorso), che arriva nel momento piùdelicato della stagione, costretti agiocare tre gare in sette giorni. LaSamp, capitanata da Angelo Palom-bo, ex viola, però, non molla.

Walter Ducci

SAMPDORIA

La curiosità

Di Carlo: “Intanto lasalvezza, dopo si vedrà”“Ci siamo messi alle spalle una set-timana birichina, quella passata dallasfida contro il Napoli fino a quella conCagliari e Udinese. Abbiamo fattoquadrato e tutti insieme ci siamocompattati. Il rientro in gruppo di

Gastaldello, poi,ha restituito fidu-cia al gruppo. Ser-ve, però, grandeequilibrio: noneravamo messi in

4 Daniele DESSENA8 Stefano GUBERTI11 Vladimir KOMAN55 Nenad KRSTICIC

18 Zsolt LACZKJ7 Daniele MANNINI

14 Pedro MBA56 Fabio OLIVIERO20 Marco PADALINO17 Angelo PALOMBO

16 Andrea POLI77 Franco SEMIOLI

12 Fernando TISSONE3 Reto ZIEGLERGLI ATTACCANTI

27 Jonathan BIABIANY32 MassimoMACCARONE

41 Federico MACHEDA9 Nicola POZZI

91 Simone ZAZAALLENATORE:

Domenico DI CARLO

I PORTIERI85 Gianluca CURCI1 JUNIOR COSTA

I DIFENSORI 2 Vedran CELJAK

28 DanieleGASTALDELLO

52 Andrea GRECO53 Fabio LAMORTE

6 Stefano LUCCHINIBruno MARTELLA

25 Gilberto MARTINEZ54 Daniele MESSINA

13 Romano PERTICONE26 Massimo VOLTA78 Luciano ZAURI

I CENTROCAMPISTI

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DO RE MI FA GOL Faccia a faccia con

20

Vittorio De Scalzi, genovesedoc, è tra i fondatori storicidel gruppo New Trolls, au-tore di canzoni di successo, tracui brani interpretati da AnnaOxa, Ornella Vanoni e Mina. Purlavorando da oltre 45 anni conil suo gruppo, ha trovato il tem-po per compiere una profondaricerca sulla musica popolaregenovese, che lo ha portato adesibirsi in un prestigioso reci-tal dove interpreta canzoni indialetto, alcune classiche emolte inedite composte per-sonalmente.“L’uso del dialetto non appar-tiene solo al passato - ci rac-conta - ma è una piacevoleriscoperta: l’importante è lasonorità dei modi di dire o del-le frasi, e non le singole paro-le. È un modo per legarmi ancordi più alla mia città. Con me cisono 40 musicisti e molti bal-

lerini. Non ho abbandonato i miei ami-ci, con i quali continuo a condividerequesta grande avventura: con i ‘NewTrolls la leggenda’ stiamo prepa-rando il ‘Concerto grosso’ con la di-rezione di Luis Bacalov”.

Pazzini e Cassano,due addii importanti

Un cuore che batte per la musica e perla tua terra, ma De Scalzi è anche ungrande tifoso di calcio, della Genovablucerchiata: “È un periodo un po’ par-ticolare per la Samp - spiega - perchèabbiamo ceduto due giocatori impor-tanti come Pazzini e Cassano. Per que-st’ultimo è stato determinante il fatto-re umano: si è comportato male neiconfronti del presidente, è stata pro-prio la persona ad essersi dimostratameno grande di quanto possa essere ilgiocatore. Come tifoso mi dispiace, macome uomo non posso che seguire lascelta del presidente”. Due assenze pesanti nello spo-gliatoio e sul campo...“Purtroppo, anche se l’ossatura origi-nale è buona, la squadra era tuttaimprontata su Cassano e Pazzini ed im-provvisamente, con le due cessioni,abbiamo assistito ad un vero e proprio

VITTORIO DE SCALZI

Un Troll con

il cuore blucerchiato

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scollamento tra difesa e attacco,un attacco che deve ritrovareun’amalgama”.Tuttavia, grazie al mercato in en-trata, ci sono valide alternative:“Maccarone indubbiamente èun buon giocatore, poi c’è ilgiovane Macheda, ma devonoavere ancora un po’ di tempo percostruire un’intesa. Questo mi spa-venta”.

Affrontare i violaè sempre una sfida

Una squadra, insomma, costrettaa cambiare identità in corsa. “Già,spero proprio che possa fare comeil ‘Serpente’ (canzone dei NewTrolls del 1981, ndr), e possa mu-tare pelle, ma ormai gli acquistisono stati fatti, perciò non restache arrivare a giugno e poi rico-minciare a sognare, sperando cheil presidente tenga duro”.Tra poche ore però c’è da scende-re in campo all’Artemio Franchi:“La gara con i viola fa paura: inti-morisce giocare a Firenze controla Fiorentina, perchè è una squa-dra forte, anche se quello che stia-mo vivendo è un campionato ano-malo, dove certi valori si equival-gono, non ci sono grandi differen-ze”.Un pronostico? “Beh, con il cuo-re sarei sicuramente di parte. Di-ciamo che può succedere davverodi tutto”.

Antonio Lenocie Francesco Nidiaci

Redazione di Radio Rosa

Che tempo che faa cura di fiorentinanews.com

S O L ESPLENDEN-TE su Miche-le Campo-

rese. Il difensore viola èuna delle note liete dellastagione e nelle ultimeuscite - Inter a parte -non si è limitato a daresicurezza al reparto di-fensivo, bensì si è impo-sto anche in zona offen-siva. Infatti, dopo averconquistato il calcio dirigore che ha permes-so alla Fiorentina dipareggiare a Parma,ha trovato il suo primogol in Serie A nella delicata e difficilesfida col Palermo al ‘Barbera’.

MIGLIORAMENTI sulle tra-sferte viola. Finalmente èspuntata la LUCE del giornoanche fuori dalle mura ami-

che. Infatti, nelle ultime due ostiche tra-sferte, la Fiorentina ha conquistato quat-tro punti: uno a Parma e tre a Palermo.In Sicilia, sotto il SOLE primaverile dellasplendida città insulare, i gigliati hannodimostrato di avere ancora molto dellabella Fiorentina ammirata negli anni pas-sati. Così è arrivata, insieme al rientro diMutu dal primo minuto e al bel gioco, laprima vittoria esterna della stagione.

PIOGGIA BATTENTE sul tifo gigliato.

La curvaFiesole haperso il suocuore: ilCollettivo

Autonomo Viola, clubstorico che ‘capeg-giava’ il tifo datrentatré anni, si èsciolto, lasciando unvuoto non solo suglispalti, ma anche nelcuore di tutti. Adessoci sarà da capire chiprenderà il posto del‘CAV’ in curva e qualisaranno i nuovi equili-bri del cuore pulsante

del ‘Franchi’. La cosa certa è che PIO-VE SUL BAGNATO perché, dopo averassistito allo svuotamento dello stadio,dove ormai regnano gli spazi vuoti qua-si ogni domenica, si è dovuta mandargiù anche la fine di un club a cui tutti sisono sentiti legati.

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Page 22: Fiorentina Informa 317

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10a puntata Una maglia, una passione. La nostra storia...

I Magnifici Viola

FrancoSuperchi

(Allumiere, 1settembre 1944)

Divenne violanel 1965, ingag-giato come terzoportiere alle spal-le di Albertosi ePaolicchi. Agile edotato di grandiriflessi, Super-chi conquistò la

maglia da titolare nella stagione1968-1969, rivelandosi decisivo perla conquista del secondo scudettoviola. Rimase nella Fiorentina per

altre sette stagioni, conquistandoanche una Coppa Italia, nel 1974/1975, e una Coppa di Lega Italo-In-glese nel 1975/1976.

MarioMaraschi

(Lodi, 28agosto 1939)

Vestì la ma-glia della Fio-rentina dal1967 al 1970,accolto tiepi-damente dalpubblico vio-la. Arrivatocome attac-cante di mo-vimento, diquelli capacidi far segnaregli altri piùche di segna-re loro stessi,

Per motivi di spazio in questonumero non possiamo inserireil consueto appuntamento con

la storia della nostra Fiorentina.Presentiamo

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Page 23: Fiorentina Informa 317

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PORTA ROMANAPiazzale

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Le Sieci (FI):�EDICOLA KIDE

piazza AlbiziScandicci (FI):�CartolibreriaCRISTINA DEIVia Roma 72b

�Rivendita GiornaliPAOLA FALORNI

Piazza Brunelleschi 4Vingone

�LUCA NICCOLAIvia Fanfani 5-7

�EDICOLA VIOLAdi Giuliano Meuccivia Donizzetti 79�EDICOLA VIOLAdi Sabrina Soru

Via Pascoliangolo Carducci

�EdicolaPATRIZIA ZANIERIPiazza Matteotti 1

2323

alla sua prima stagione a Firenze sirivelò un eccellente finalizzatore,segnando ben 12 reti; riuscì a ripe-tersi l’anno seguente, con 14 golfondamentali per la conquista delsecondo scudetto gigliato. Fu cedu-to al Vicenza nel 1970, rimpiazzatoda un emergente Chiarugi.

Amarildo(Campos dos Goytacazes,

29 giugno 1939)Amarildo Tavares da Silveira, uni-versalmente noto come Amarildo,divenne famoso durante i Mondia-

li cileni del1962, duran-te i quali fuchiamato as o s t i t u i r el’infortunatoPelè. Nel no-stro paese ar-rivò nel1963 perindossarela magliadel Milan,col qualevinse una

Coppa Italia nel 1967. Nello stes-so anno passò alla Fiorentina, conla quale collezionò 62 presenze e16 gol in tre stagioni, vincendo loscudetto 1968/1969. Fu vendutoalla Roma nel 1970. In Serie A de-tiene un singolare record: è il gio-catore non difensivo che ha rice-vuto il maggior numero di cartel-lini rossi (10), al pari di OmarSivori.

Bernardo Rogora(Solbiate Olona,

8 novembre 1938)Arrivò a Firenze dal Padova nel

1965. Terzino di ferro, nelle sue cin-que stagioni in viola conquistò conla maglia da titolare una Coppa Ita-lia (1965/1966), una Mitropa Cup(1966) e lo scudetto 1968/1969. Fuceduto nel 1970 al Brescia, in serieB.

Continua

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All’alba del 24 novembre del 1641 una rumorosa folla di fiorentinisi radunò nella Basilica di Santa Croce per assistere al processo pubblico,

condotto dalla Santa Inquisizione, contro le diaboliche nefandezzeaccadute al ‘Canto della Mela’, in via Ghibellina...

LUSSURIANEL CONVITTO

Fiorentinainforma

Sul palco degli imputati sali-rono sette persone dall’aspet-to malconcio, dai volti maci-lenti, con abiti strappati e in-sanguinati. Erano i corpi de-formati dalla tortura, ma an-cora vivi, di FaustinaMainardi e dei suoi compa-ri, i sette del ’Canto dellaMela’, trascinati sul quelpalco foderato di nero a ri-spondere della grave accusadi stregoneria, di fronte aduna corte dai nomi illustri:Pietro Nicolini, arcivescovodi Firenze, e il temutissimoInquisitore Generale, Fra’

Giovanni Mazzarelli daFano. L’atmosfera grave ecupa fu resa, di colpo, ancorpiù macabra e silente. Il bru-sio degli astanti si arrestò im-provvisamente quando duerobusti inservienti aprironouna cassa di legno piena diossa umane. Il silenzio gla-ciale fu interrotto solo dallavoce roboante del frate chetuonò le parole d’accusa.Diavolo, Maligno, Stregone-ria, furono più volte ripetu-te al cospetto della folla.La vicenda dei sette inquisitiaveva preso il via qualche

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Curiosità fiorentine

anno prima da un’idea di FaustinaMainardi. Rimasta vedova del famosostracciaiolo Giuseppe Petrucci, giovane epiacente quanto devota e pinzochera,Faustina decise di fondare in una vecchiabicocca di Via Ghibellina sul Canto dellaMela, all’angolo con via de’ Macci, un‘serraglio di fanciulle’ da avviare alla vitamonastica. Correva l’anno 1631 e tutte lemigliori famiglie del tempo si prodigaronoper offrirle aiuto e denaro come, ad esem-pio, lo stesso Granduca Ferdinando II, chele fece avere una borsa piena di moneted’oro insieme ad una lettera d’incoraggia-mento.

L’ambiguo convittodi Faustina Mainardi

Grazie alla generosità della nobiltà e dellaborghesia fiorentina, ben presto le stanzedel Canto della Mela presero l’aspetto di

un educandato modello che ospitava fan-ciulle dai dodici anni in su, da istruire se-condo i principi della Chiesa. Rettore diquesto cattolico collegio al femminile, fufatto il reverendo Pandolfo Ricasoli, cano-nico di quarantanove anni, teologo ed ex-gesuita, che accettòcon entusiasmo lamissione e che con-tribuì, con consi-stenti donazioni, almiglioramento delconvitto. Fu sem-pre lui che volle alfianco nel suo go-verno un consigliodi saggi così com-posto: JacopoFantoni e CarloScalandroni, duepreti suoi discepo-li, il frate SerafinLupi, il sarto Lo-renzo da Romena,il cimatore NiccolòMazzetti e il fratel-lo di Faustina,G i r o l a m oMainardi.Spesso rimaneva-no giorni interi al-l’interno del con-vitto, tanto che si

Pagina a fianco epagina26: Streghededite alla lussuria

Qui sotto:Riti orgiasticiin un convento

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sarebbe potuto addirittura credere nellaloro seria e sincera dedizione alla vita del-le educande, se non fosse che il sagace po-polo fiorentino già mormorava malignitàsulle lunghe notti del Canto della Mela,dove risuonavano risa, voci e rumori diogni genere.Certo è che il volto consumato e gli occhispiritati del canonico, non placavano af-fatto il proliferare delle fantasiose diceriepopolari, che di immaginario avevano inrealtà ben poco, come si ebbe a scoprirequalche anno più tardi.Fu circa dieci anni dopo, infatti, che una fan-

ciulla, fuggita in piena notte dal convittoe tornata dalla sua famiglia in preda ad unacrisi isterica, raccontò delle oscene seratea cui aveva partecipato.Dopo quel racconto, le confessioni pecca-minose si moltiplicarono e ben presto fuchiaro che il Ricasoli e i suoi consiglieriavevano trasformato la ‘radunanza delCanto della Mela’ in un bordello dalle in-terminabili orge, con la complicità e l’atti-va partecipazione di Faustina.Fu proprio l’ideatrice e fondatrice di quelregno della lussuria, ad essere arrestata perprima e, a forza di torture al Bargello, nonci mise molto a raccontare tutto con preci-sione e a fare i nomi dei suoi compari.

Lussuria sfrenatao piacere diabolico?

Rendere pubblicamente noto che prelati epreti erano coinvolti in uno scandalo a lucirosse rischiava, però, di compromettere lacredibilità dei paladini della Controriformache avevano promesso, a suon di tribunaliinquisitori e roghi, di estirpare la corruzio-ne dalla Chiesa.Si preferì, pertanto, far passare la vicendascabrosa e sessuale del Canto della Melacome una storia di stregoneria e appellareil convitto come il luogo in cui si davanoconvegno streghe e demoni per abbando-narsi alle loro pratiche nefande: il sabba,la notte delle streghe.Bastarono le false testimonianze delle fan-ciulle che raccontarono di esser state costret-te a calpestare ostie consacrate, a sputarci eorinarci sopra, e che narrarono anche dicome Faustina e i suoi compari volavano acavallo di manici di scopa a rapire neonati,per poi sacrificarli e mangiarli. Riferirono,infine, anche della presenza di uno stranopersonaggio, mezzo uomo e mezzo anima-le, che spesso partecipava alle nottate delCanto della Mela.Che dietro le pratiche erotiche degli uo-mini di Chiesa ci fosse sempre lo zoccolodel diavolo era, all’epoca, il leit-motiv di

Page 27: Fiorentina Informa 317

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tutti gli inquisitori e ditanti inquisiti, dalla Nor-vegia alla Sicilia, dalla Rus-sia al Portogallo. Del resto,spesso si trattava semplice-mente di imporre agli im-putati delle confessioni tipoche erano codificate dallaChiesa stessa.Nonostante gli sterminatitrattati sulla stregoneria esulle epifanie del Diavolo,redatti da ministri dellefede ed esorcisti, e nono-stante la mitologia popola-re, costellata di personaggidiabolici, i fiorentini mo-strarono spesso scettici-smo verso queste storie didemoni e fattucchiere. Aparte qualche eccezione,Firenze rimase, infatti,estranea alla persecuzioneche dilagò nel resto d’Eu-ropa e che fece bruciare sulrogo tante persone consi-derate deviate, col pretestodel diavolo. Certamente, anche a Firenzequalche ‘strega’ fu messa alla berlina e poirinchiusa in manicomio, ma il popolo diDante conosceva troppo bene le debolezzeumane e i vizi del mondo ecclesiastico, perpoterli credere il nefando risultato della for-za fuorviante e oscura del regno di Belzebù.

Galera ed esilio per tutti:niente rogo!

Le cronache non riportano il verbale delprocesso ai sette del Canto della Mela, masembra proprio che, in quel caso, le torturenon produssero gli effetti desiderati dall’In-quisizione. Faustina e Ricasoli furono la-sciati marcire in galera e tutti gli altri co-stretti all’esilio, ma non fu appiccato al-cun rogo collettivo. Una sentenza piutto-sto mite per l’epoca, che fa supporre che,con tutta probabilità, non era stata estorta

alcuna confessione relativa ai sabba e airapporti con il Diavolo, altrimenti i settesarebbero stati sicuramente bruciati vivi.L’unico a non uscire vivo da questa vicen-da fu dunque l’uomo a cui appartenevanole ossa mostrate al pubblico durante il pro-cesso ma, nemmeno in questo caso, la mor-te fu causata dalle micidiali sentenze dellaSanta Inquisizione. Il mucchio d’ossa era,infatti, ciò che rimaneva di un vecchiocompare del Canto della Mela, morto qual-che anno prima, non senza aver sfrenata-mente usato e abusato della fanciulle delconvitto.L’ira del cattolicesimo seicentesco, a quelpunto, non potette che abbattersi su quan-to rimaneva del suo cadavere: i suoi restifurono così condannati post-mortem e se-polti in terra sconsacrata.

Una donna accusatadi stregoneriaviene denudatadavantiagli inquisitoriper cercaresul suo corposegni diabolici

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A CASATUA?

LiscivaEra così che i contadinichiamavano l’idrato disodio che utilizzavanoper lavare i panni o ipiatti, prima che si dif-fondessero i modernidetersivi.

Non fanneuna pulita

Si usa quando una azio-ne che si voleva tenereriservata, è venuta a co-noscenza di terze perso-ne. La frase può venire

si parlaA Firenze

così

detta anche in sensoscherzoso: «Oh, un se ne fauna pulita!», senza che cidebba essere stata volon-tà di occultamento.

Ovvia!Termine esortativo per sestessi e per gli altri chepuò avere significatod’impazienza «Ovvìa, mache ci ha’ ancora dimorto perèsse’ ppronta?»; intolle-ranza «Basta con tutto que-sto chiasso, ovvìa!»; per-suasione «Ovvìa, ora un

pianger più!»; appagamen-to «Ovvìa, ecco fatta anchequesta! ».

Tirat’in sule ciocce!

Esclamazione di disap-punto di chi consideraquanto ha ricevuto infe-riore alle sue aspettative.L’espressione è costruitasull’immagine di chi, sod-disfatto di un’azione com-piuta, raddrizza orgoglio-samente il petto, con attodi superbo appagamento.

MarimettereIl termine si usa general-mente in riferimento alpane, al formaggio o alsalume, quando ci si ac-cinge ad affettarlo per laprima volta.

DiaòloÈ semplicemente il sinoni-mo di diavolo, usato a vol-te in maniera commise-revole e giustificativo diun’azione: “Lascialo perdè,tanto l’è un poèro diaolo!”per dire che non l’ha fattocon cattiveria, ma soloperchè non aveva alterna-tive. Si usa anche per de-finire una persona partico-larmente vivace di intel-letto e che riesce a farecose inusuali: “Io un cel’avrei fatta, te tu se’ propioun diaolo!”.

Esser comePapa Sisto

Si dice di chi non fa scontisu torti subiti, non perdo-na e indirizza le proprieazioni alla vendetta, con

l’intento di contraccam-biare l’offesa ricevutacon una identica, se nonin misura maggiore.L’espressione fa riferi-mento al personaggio diFrancesco della Rovere(1414-1484) salito alsoglio pontificio nel1471 col nome di SistoIV. Uomo fiero e, allasua maniera integer-rimo, in seguito a intri-ghi politici con le fami-glie dei Salviati e deiPazzi, avversarie di Lo-renzo de’ Medici, nedecretò la scomunica el’interdetto ai Fiorenti-ni, che con tale edittopontificio si trovaronoprivati di determinatiuffici divini, dei sacra-menti e perfino dellasepoltura ecclesiasticadei morti.Un uomo, dunque, chese non proprio a Cristo,per lo meno ai cristiani...beh, non era proprio iltipo che gliele perdona-va!

Page 29: Fiorentina Informa 317

Tutti pazzi per la Viola

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I tifosi viola sono i più belli del mondo, in particolare i lettori di Fiorentina Informa...Queste pagine sono dedicate e a disposizione dei tifosi per fare gli auguri ad amicie parenti, per immortalare un momento speciale, o semplicemente per far vedere

agli altri fino a dove arriva la passione per la Viola... Inviate le vostre fotocon dedica a: [email protected]

Tutti pazzi per la Viola!

Speriamo che la Fiorentinadiventi davvero la tua squadra

del cuore! Un bacio, Giulia

Forza Gila e forza Fiore!Il mio cuore è viola e

lo resterà per tutta la mia vita!Niccolò Badii

Un bacio a tutti i tifosi violadalla piccola e grande tifosa

della Fiore. Alè, alè!Margherita Porri

Mi chiamo Matteo Bini Gozzi,ho 3 anni, ma sono già un tifoso

viola. Un abbraccio a tutti

Page 30: Fiorentina Informa 317

30

Editore, redazione e pubblicità:MEDIA POINT di Daniela Zani

Viale De Amicis, 113 FirenzeVia dei Sette Santi, 38r Firenze

Tel. 055-5520824 338-2043547Tel. punto vendita 055.5002065

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Direttore Editoriale: Daniela ZaniHanno collaborato: Federico Biancalani,

Marco Cassarà, Giulia Chiari,Stefano Del Corona, Walter Ducci,

Daniele Gesualdi, Patrizia Iannicelli,Antonio Lenoci, Alessandro Masi,

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20 Febbraio 2011 Anno XVI n°317Aut. Trib. FI n°4908 del 11-10-1999

Prezzo di copertina 1,00 euroI prodotti presentati a pagina 31

sono in abbinamento a questo numero

Giovanni Rizzo,Roberta Romolini

Foto: Fotocronache/Riccardo GermogliLe foto di pagina 14

sono di Poli & GalassiStampa: Baroni & Gori s.r.l. Prato

FiorentinainformaIl giornale dei tifosi viola

L’appuntamento conFIORENTINA INFORMA

omaggio, è sempreallo Stadio Franchi

ogni volta che la Violagioca in casa. Come

avere sempre la vostracopia? Venite da noi invia dei Sette Santi 38ril giorno della partitadalle 10,00 in poi o

dopo la partitaper un’ora. Oppuredalle 13,30 fino adesaurimento copie:

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Visto che le cose

non giravano molto

bene per la nostraamata Fiorentina,ci hanno pensato

due tifosi Violaa cercare di far

qualcosadi positivo,

un “Fioretto Viola”che consisteva

nel raggiungerela cima del monte

Falterona, far garrireal vento il labaro

Viola, e lasciare unvessillo viola alla croce

(una sciarpa)....Missione Compiuta,

come vedete nelle foto:

Riccardo Guidi e

Alessio Vieri hannofatto il ”fioretto”,

che per ora funziona!

Riccardo Guidi

alias Riccaciuk

Tanti auguri al piccolo Jerson da babbo Simone,

mamma Alina, nonno Giampiero e nonna Giuliana

Tutti pazziper laViola!

Inviate le vostre foto

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Tutti pazzi per la Viola

Tutti pazziper laViola!

Page 31: Fiorentina Informa 317

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