CALENDARIO 2011-2012

della FIORENTINA

Data Evento Risultato

Dom. 15-0118a Camp.An FIORENTINA-LECCE

Dom. 22-0119a Camp.An Cagliari-Fiorentina

Dom. 29-01 1a Camp.Rit FIORENTINA-SIENA

Merc. 01-02 2a Camp.Rit Bologna-Fiorentina

Dom. 05-02 3a Camp.Rit FIORENTINA-UDINESE

Dom. 12-02 4a Camp.Rit Parma-Fiorentina

Dom. 19-02 5a Camp.Rit FIORENTINA-NAPOLI

Dom. 26-02 6a Camp.Rit Lazio-Fiorentina

Dom. 04-03 7a Camp.Rit FIORENTINA-CESENA

Dom. 11-03 8a Camp.Rit Catania-Fiorentina

Dom. 18-03 9a Camp.Rit FIORENTINA-JUVENTUS

Dom. 25-0310a Camp.Rit Genoa-Fiorentina

Dom. 01-0411a Camp.Rit FIORENTINA-CHIEVO

Sab. 07-04 12a Camp.Rit Milan-Fiorentina

Merc.11-04 13a Camp.Rit FIORENTINA-PALERMO

Dom. 15-0414a Camp.Rit Roma-Fiorentina

Dom. 22-0415a Camp.Rit FIORENTINA-INTER

Dom. 29-0416a Camp.Rit Atalanta-Fiorentina

Merc. 02-05 17a Camp.Rit FIORENTINA-NOVARA

Dom. 06-0518a Camp.Rit Lecce-Fiorentina

Dom. 13-0519a Camp.Rit FIORENTINA-CAGLIARI

3

Data Evento Risultato

Dom. 21-08 Coppa Italia FIORENTINA-CITTADELLA 2-1

Sab. 27-08 1a Camp.And Siena-Fiorentina rinviata

Dom. 11-09 2a Camp.And FIORENTINA-BOLOGNA 2-0

Dom. 18-09 3a Camp.And Udinese-Fiorentina 2-0

Merc. 21-09 4a Camp.And FIORENTINA-PARMA 3-0

Sab. 24-09 5a Camp.And Napoli-Fiorentina 0-0

Dom. 02-10 6a Camp.And FIORENTINA-LAZIO 1-2

Dom. 16-10 7a Camp.And Cesena-Fiorentina 0-0

Sab. 22-10 8a Camp.And FIORENTINA-CATANIA

Mart. 25-10 9a Camp.And Juventus-Fiorentina

Dom. 30-1010a Camp.And FIORENTINA-GENOA

Dom. 06-1111a Camp.An Chievo-Fiorentina

Sab. 19-11 12a Camp.An FIORENTINA-MILAN

Giov. 24-11 Coppa Italia FIORENTINA-EMPOLI

Dom. 27-1113 a Camp.An Palermo-Fiorentina

Dom. 04-1214a Camp.An FIORENTINA-ROMA

Dom. 11-1215a Camp.An Inter-Fiorentina

Dom. 18-1216a Camp.An FIORENTINA-ATALANTA

Merc. 21-12 Rec. 1a Camp.And Siena-Fiorentina

Dom. 08-0117a Camp.An Novara-Fiorentina

Violet & Fiorello

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L’appuntamentocon Fiorentinainforma

è domenica 28 ottobreper la partita

FIORENTINA-GENOA

Juventus 12

Udinese 12

Cagliari 11

Lazio 11

Napoli 10

Palermo 10

Parma 9

Catania 9

Chievo 9

FIORENTINA 8

Genoa 8

Milan 8

Roma 8

Siena 6

Atalanta 5

Novara 5

Inter 4

Lecce 4

Bologna 4

Cesena 2

CLASSIFICA

Serie A

23 O

ttobre 2

011

BOLOGNA - LAZIO

CAGLIARI - NAPOLI

FIORENTINA - CATANIA

INTER - CHIEVO

JUVENTUS - GENOA

LECCE - MILAN

PARMA - ATALANTA

ROMA - PALERMO

SIENA - CESENA

UDINESE - NOVARA

8a

Andata

26 O

ttobre 2

011

ATALANTA - INTER

CESENA - CAGLIARI

CHIEVO - BOLOGNA

GENOA - ROMA

JUVENTUS - FIORENTINA

LAZIO - CATANIA

MILAN - PARMA

NAPOLI - UDINESE

NOVARA - SIENA

PALERMO - LECCE

9a

Andata

Una maglia, unapassione, la nostra storia

I MagnificiViola

PORTIERI

1 Artur BORUC41 Luca LAZZERINI

60 Edoardo PAZZAGLI89 Norberto Murara NETO

DIFENSORI

2 Per BilleskovKROLDRUP

5 AlessandroGAMBERINI

14 Cesare NATALI

La Rosa della

Fiorentina

30 O

ttobre 2

011

BOLOGNA-ATALANTA

CAGLIARI - LAZIO

CATANIA - NAPOLI

FIORENTINA - GENOA

INTER - JUVENTUS

LECCE - NOVARA

PARMA - CESENA

ROMA - MILAN

SIENA - CHIEVO

UDINESE - PALERMO

10a

Andata

4

15 Matija NASTASIC16 Mattia CASSANI

19 FELIPE Diasda Silva Dalbelo

23 Manuel PASQUAL29 Lorenzo

DE SILVESTRI31 Michele

CAMPORESE36 Nikola GULAN

92 ROMULO SouzaOrestes Caldeira

CENTROCAMPISTI

6 Juan Manuel VARGAS 7 Alessio CERCI

13 Houssine KHARJA17 Amidu SALIFU

18 Riccardo MONTOLIVO20 Gianni MUNARI21 Andrea LAZZARI

25 Daniel Kofi AGYEI28 Marco ROMIZI

32 MarcoMARCHIONNI

85 Valon BEHRAMI

ATTACCANTI

8 Stevan JOVETIC 9 Khouma el

BABACAR10 SANTIAGO Martin

Oliveira SILVA11 Alberto GILARDINO

22 Adem LJAJIC26 Ryder MATOS

37 Maxwell BoaduACOSTY

Con questo numerole bellissime cartoline de:

la Viola dellastagione1985-’86e 1986-’87,AldoAgroppi,GiancarloAntonioni,DanielPassarella

5

È uscito il calendario annuale di Fiorentinainforma!54 pagine a colori con tutti i giocatori, i dirigentie il calendario della stagione 2011-2012Se non lo trovi insieme al giornale, vieni a ritirarlo nel nostro store di via de’ Sette Santi, 38r

6

Un attacco spuntatoDopo la prima partita senza Gilardino, coincisa con lavittoria in scioltezza contro il Parma (che è tutt’altro cheuna squadretta, per informazioni chiedere al Napoli),l’assenza del bomber viola si è sentita in manieracrescente e per certi versi drammatica: in tre partite(Napoli, Lazio e Cesena), la Fiorentina è riuscita a trova-re la via del gol soltanto una volta, con il solito Cerci. Intrasferta, inoltre, non ha ancora segnato: era successosolo due volte in precedenza in tutta la storia gigliata.È evidente che la prima chance di cui ha beneficiato

Ritroviamola gioiadel gol

Se si è già esaurita la spinta dell’entusiasmo,l’abbrivio dell’euforia, la prospettiva

del rinnovamento, allora c’è veramenteda preoccuparsi. Dopo la partenza sprint, i sorrisi

e le vittorie, sono arrivate due mazzate: la sconfittainterna contro la Lazio, subita in rimonta in circostanzedavvero incredibili, e lo scialbissimo pareggio di Cesena,

contro l’ultima della classe, ridotta inoltre in dieci negliultimi minuti per l’espulsione del solito incorreggibile,

irrecuperabile Mutu. Adesso Firenze, la Fiorentina e Sinisadevono trovare in fretta un nuovo slancio, perché il grande rischio

è che la situazione possa precipitare da un momento all’altro.Non può certo bastare una certa fluidità di gioco, che tuttavia

non produce i frutti sperati in attacco, serve nuovamente un altroelettroshock, un’impennata: battere il Catania e fare l’impresa a Torino.

Se Sinisa riuscisse a dare il primo storico dispiacere alla Juventusnel nuovo stadio, recupererebbe gran parte dell’affetto perduto...

Santiago Silva (titolare con Parma e Cesena, piùaltri spezzoni di partita) è andata sprecata.Vanno comunque riconosciute al Tanque unaserie di attenuanti che possono mitigare ilgiudizio, troppo ingenerosamente negativo,che tanta critica gli ha assegnato. Il suo stato diforma fisica è molto precario, è in grave ritardo di condi-zione, anche perché ha potuto allenarsi con la squadrapraticamente soltanto dall’inizio di settembre. Ha cer-cato, finora senza successo, di calarsi in una real-tà, quella del calcio italiano, che gli era quasi to-

Dalle remote terre di Castelbisball sono arrivati

Yellas & Antix, i due maghetti portafortuna

viola con pergamena... anti(x)yella(s)!

Posizionali in un luogo tranquillo e, tutte le volte che vuoi chiamare la

Fortuna, tocca la punta del loro cappello, la stella e il cuore (o falli

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7

Stevan Jovetic

Alessio Cerci

Santiago Silva

8

Fiorentinainforma

fensiva una disinvoltura capace di esaltare le doti di unqualsiasi attaccante.

Fare gol, un affare

per pochi intimiIl problema dell’attacco è comunque uno di quelli darisolvere il prima possibile, se veramente la Fiorentinanutre aspettative di qualificazione ad una coppa euro-

pea. L’apporto in zona gol del centrocampo èpraticamente inesistente e all’orizzonte nonsi intravedono possibilità di miglioramenti. Imarcatori della Fiorentina nelle prime settegiornate di campionato sono stati soltanto gliattaccanti: Cerci, Gilardino e Jovetic. Comple-tamente assente anche l’apporto dei difensori, tutti an-cora all’asciutto. Impensabile raggiungere traguardi im-portanti senza un numero consistente di soluzioni per ilgol. Anche il fatto che in tre partite su sette la Fiorentinanon sia riuscita a trovare la rete, non è un dato da sot-tovalutare. Per una volta si trova quasi ribaltato il pro-blema che è parso limitare la crescita della squadra ne-gli ultimi anni: non è più la difesa il tallone d’Achilledella Viola, ma l’attacco, che bene o male avevasempre tenuto in piedi la “baracca”.Dopo la fiammata iniziale la Fiorentina pare dunque nuo-

vamente incanalarsi sul binario dello scorso anno:gioco modesto, finalizzato soprattutto a limi-tare i danni e tanti, troppi pareggi. È chiaroche con questi presupposti il grande rischioè finire nel gorgo dell’apatia. E dell’anonimatoin classifica.

L’esempio di JoJo...Eppure la società già da qualche mese si sta muo-vendo in controtendenza e sta lavorando alla gran-de. Prima l’inaugurazione del centro sportivo, unvero e proprio fiore all’occhiello per la città di Fi-

talmente sconosciuta e che resta comunque mol-to diversa dal campionato argentino in cui ha mili-tato negli ultimi dieci anni. Infine, non si può direche la Fiorentina abbia dimostrato nella produzione of-

Andrea Della Valle

9

Ritroviamo la gioia del gol

renze, poi il rinnovo contrattuale diJovetic, fin troppo poco reclamizzato. Sitratta di un’operazione dal valore immenso,che dà alla Fiorentina del presente e del fu-turo, la dimensione di una grande società.La spesa messa in ponte per il gioiello violae la durata del contratto, stabilita fino al2016, rappresentano la certezza della vo-lontà di investire e di tenere la squadra più

in alto possibile. Straordinario è sta-to lo slancio di Jovetic che non hapensato a lucrare dalla sua posi-zione di vantaggio (ad un anno emezzo dalla scadenza), anzi hapremiato la lungimiranza dellaFiorentina che lo ha scoperto eimposto nel panorama interna-zionale. Rinunciando poi allaclausola di rescissione, Jojo haesaltato il suo senso di apparte-nenza alla città di Firenze. Meri-terebbe immediatamente la fa-scia di capitano, e l’avrà, al ter-mine di questa stagione.

...e il rossore

di MontolivoInesorabilmente scatta il confronto conchi, seppure dotato di mezzi tecnici in-finitamente inferiori, si è fatto fortedel tempo e delle incomprensioni pertrovare, a gennaio o a giugno prossi-mo, una sistemazione economica egoisticamente miglio-re. Montolivo ha voluto assicurarsi uno stipendioda nababbo, voltando le spalle a una società chelo ha prelevato dall’Atalanta, che lo ha cresciuto,migliorato e fatto arrivare in Nazionale. Almeno

un premio per l’avvia-mento poteva premurarsi di assicurarlo alla Fio-rentina; un addio così sa invece di truffa. E questosenza mettere minimamente in discussione le ragioni

JoJo

Fiorentinainforma

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che hanno portato Montolivo a questa decisione. Al co-spetto della scelta di Jovetic, l’ex capitano della Fioren-tina ha tutto il diritti di arrossire, di sentirsi molto piùavido e venale che sentimentale.Anche sul fronte nuovo stadio si registrano notevolissi-mi passi avanti, si può dire che ci sia accordo quasi sututto. Il nuovo stadio, con annessa ridotta cittadella,sorgerà nella zona ex Mercafir e sarà costruito nel minortempo possibile. La socie-tà, insomma, come dice-vamo, ci dà dentro di brut-to.

Il rebus

MihajlovicA questo punto affrontia-mo la questione dell’alle-natore. Si registrano ormaiquasi settimanalmente pic-cole ma considerevolifluttuazioni sulla conside-razione di Sinisa Mihaj-lovic. La società, per boc-ca del presidente e del di-rettore sportivo, non hamai mancato di ricordareche la squadra è allestitaper raggiungere l’Europa.E ha mostrato più di unsegno di insofferenza dopo la sconfitta, per certi versi

incredibile, maturata contro la Lazio. La sensazioneè che, dopo aver difeso a spada tratta l’alle-natore lo scorso anno in emergenza e averloconfermato sulla panchina contro il parerenegativo di tutta la piazza, la dirigenza violanon sia adesso più disposta a difendere adoltranza la posizione di Mihajlovic. Il quale, pe-

raltro, si trova nuovamente pugnalato da giocatori che,come Vargas, contravvengono ai propri doveri profes-sionali, lasciandosi andare ai piaceri infiniti delle nottifiorentine. Il dover ribadire con forza la tabellina degliorari di rientro a casa nei giorni immediatamente prece-denti la partita, è stato avvilente e anche un po’ pateti-co. Se giocatori pagati fior di milioni di euro hanno biso-gno dell’orario di rientro a casa, vuol dire che siamo

veramente ben avviatisulla via dell’autogestione.

Nè euforici

nè

pessimisti:

UNITI per

ripartire

subitoIl Catania ci dirà qualè la vera Fiorentina:quella sorniona e atratti straripante cheha affossato senzadifficoltà Bologna eParma, che ha suo-nato il campanello

d’allarme al Napoli, o quella fragile epasticciona che contro Udinese, Lazio eCesena si è mostrata terribilmente simile aquello dello scorso anno. Dopo l’euforia, esagera-ta, ora regna il pessimismo, anch’esso un po’ fuori luo-go. A Mihajlovic chiediamo un ultimo deciso colpo di reni.Per non inabissarsi, lui insieme ai nostri sogni…

Cristiano Puccetti

Uniti perripartire

Violet & FiorelloOrsetti del Cuore Viola

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38r a Firenze

Fotostory Viola

12

2 Ottobre

Fiorentina-Lazio 1-21Per la prima volta dopo tanti,troppi mesi, a Firenze si vola sul-le ali dell’entusiasmo. Prima la vit-toria in scioltezzasul Parma, poi ilpari eroico al SanPaolo, e ora laLazio a Firenze,nel Franchi torna-to ad essere unfortino inespu-gnabile: tuttosembra girare peril verso giusto egli accaldativentimila (unpo’ pochini... )del Franchi si a-spettano unagrande presta-zione sotto l’ulti-mo sole di questaestate che sem-

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bra non finiremai.

2 D a v a n t i ,Mihajlovic ci ri-prova con Jo-vetic primapunta, mentrein difesa, unpo’ a sorpre-sa, De Sil-vestri vienepreferito aCassani, non

senza suscitare qualche per-plessità. La scelta si riveleràquantomai infelice, perché,alla fine, il buon Lollo non riu-scirà a mettere insieme unaprestazione soddisfacente:dalla sua parte si balla, e pa-

recchio.

3La Fiorentinaparte forte e man-da subito in crisi ib i a n c o c e l e s t i :Vargas, schiera-to dal primo mi-nuto e ben lonta-no dallo stato diforma, per un po’semina il panicosulla sua fasciadi competenza,salvo poi spengersidrammaticamentee farsi sostituire adinizio ripresa.

4 e 5 Prima discomparire nel-

13

l’oblio, però, il peruviano ci mette lozampino, e che zampino: all’8' riceveun lancio di Montolivo, rimette subitonel mezzo il pallone per Alessio Cerci,che insacca. È 1-0!6 Le cose sembrano mettersi bene peri Viola che, subito dopo il gol cercanodi ribadire il proprio predominio terri-toriale. Ma, complice il caldo, la fiam-mata della Fiorentina piano piano ini-zia ad affievolirsi, ed il ritorno della

Lazio è implacabile:al minuto 27 il Pro-feta Hernanes su-pera De Silvestricon facilità, e conun diagonale batteBoruc. È 1-1. Il buonPasqual prova subitoa rimettere le cose a

posto con un tentativo dalla distanza,ma con scarsi risultati. Si va a ripososul risultato di parità.

7 In avvio di ripresa è la Lazio a farela partita, mentre i Viola diventanosempre più una squadra piccola picco-la. La solita ovazione accoglie l’in-gresso del Tanque al 54', ma ormaila sensazione è che ci sia poco da fare.La Fiorentina è stanca, lo schema digioco si riduce al palla-a-cerci-o-

a-jovetic-e-vediamo-che-ci-combinano el’unico che sembra cre-derci davvero è Pasqual.

8 Le occasioni, in realtà,non mancano né da unaparte né dall’altra e, purnella sua bruttezza, lapartita è anche diverten-te e il pareggio un risul-tato giusto. La beffa,però, è in agguato: al78' il simpaticissimoMiroslav Klose inizia aprendere le misure aBoruc con un colpo ditesta finito alto, e dueminuti dopo con un tiroscaricato a lato che fa

rabbrividire il Franchi, ma non fa dan-ni. Alla terza, però, il tedesco nonsbaglia: torre di Sculli e incornatavincente, solo davanti al portiereviola: all’82' è 1-2 per la Lazio!La partita dell’entusiasmo ritrovato fi-nisce così, in una disfatta, una disfattafiglia degli stessi limiti e degli stessierrori di un anno fa.

JoJo viola ancora,

e ancora, e ancora...9 Nei quindici giorni di pausa del Cam-pionato, insomma, Mihajlovic ne avràdi temi su cui riflettere. Ciononostante,intorno alla Fiorentina il moraleschizza alle stelle quando, senzatroppo clamore, la società annun-cia di aver rinnovato con StevanJovetic fino al 2016 e senza clau-

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sola rescissoria. “Sono stato io a nonvolerla” ha detto JoJo poco dopo l’an-nuncio, che sopprime in culla il rischio diritrovarsi con un’altra telenovela contrat-tuale in casa. Altro che...

16 Ottobre

Cesena-Fiorentina 0-010 Ancora gongolanti per Jovetic, i Vio-la si ritrovano ad affrontare ilCesena, ultimo della classe, secon-do i dettami della barbara usanza dellunch match. Rispedito in panchina DeSilvestri, Cassani torna a prendersi lafascia destra, mentre Ljajic, desapa-

recido in tribuna da tem-po, torna ad accomodar-si in panchina. Vargas,reo di aver fatto le orepiccole in giro per localiprima della partita con-tro la Lazio, non è nean-che convocato.

11 L’approccio dellaFiorentina alla partitanon è dei migliori: acentrocampo regna laconfusione più totalee la manovra è di una lentezzaestenuante: Montolivo impiega-

to a destra è impacciato, Behrami davantialla difesa non riesce a far vedere i suoitipici guizzi in avanti, l’unico che fa vede-re qualcosa è Lazzari. Ma qualcosa non è ab-bastanza.

12 Nonostante la pochezza di gioco, un paio

di occasioni la Fiorentina riesce a crearle sianel primo che nel secondo tempo, quando, perun motivo o per un altro, lo schema palla-a-cerci-o-a-jovetic-e-vediamo-che-ci-combi-nano riesce a portare un viola davanti adAntonioli. Le occasioni migliori le ha il Cesena,che con Guana centra la traversa al 19'. Nellaripresa, è Candreva a colpire un altro legno,con Boruc praticamente battuto.

13 Nel nulla del gioco della Fiorentina, simette in mostra Santiago Silva, prima conun bel triangolo che mette Jovetic davanti alportiere avversario al 69', poi allo scadere, man-cando di poco l’appuntamento con il gol su crossrasoterra di Cerci, reso innocuo dal provviden-ziale intervento in extremis del difensorebianconero Von Bergen. Da segnalare anche lafurbata di Mutu che, per non farsi manca-re nulla, al 73' rifila una gomitata a Cassaniguadagnandosi il rosso diretto.14 Finisce 0-0, tra i fischi del migliaio ditifosi viola arrivati a Cesena e i cori “saltala panchina”: “A stare a Firenze ci si abitua atutto” sbotta Mihajlovic a fine partita, tanto perstemperare i toni.Sarà anche vero, ma fatto sta che, se c’è unacosa alla quale a stare a Firenze è beneche nessuno si abitui, è il non gioco in cuila Fiorentina si è infilata un anno fa.

Giovanni Rizzo

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La squadra ospite

Più che Catania, qualcu-no potrebbe a giusta ra-gione chiamarla Selec-ción d’Argentina. Tredicii sudamericani in rosa, susedici stranieri comples-sivi. Pietro Lo Monaco, il direttoresportivo del club, nel calcio oltreo-ceano ci ha creduto fin dall’inizio.Dopo l’addio dell’altro argentino,il tecnico Diego Simeone, Vincen-zo Montella ha rigenerato il grup-po rendendolo competitivo sututti i fronti. I siciliani, infatti, oltread aver battuto l’Inter, in questo av-vio di stagione hanno fermato purela Juventus di Antonio Conte. Le cosemigliori, però, le hanno fatte vederedavanti al proprio pubblico.Quello del Franchi, anche perquesto motivo, è un esame dop-pio. Il tecnico ex Roma si è subitotolto dai riflettori, lasciando la scenatutta ai suoi giocatori: «Questi ra-gazzi hanno fermato la Juve e bat-tuto l’Inter - ha detto qualche giornofa - io c’entro poco.Sono loro ad esserebravi, a cominciareda Legrottaglie, cheha avuto la forza dirimettersi in giocoed al centro della di-fesa continua a di-mostrare di essereassolutamente effi-

Francesco LodiLe voci di mercato lo avevano dato praticamenteper fatto. Del resto, che la Fiorentina avesse chie-sto informazioni su Francesco Lodi, non eracerto una novità. L’ultimo giorno di mercato, il 31agosto scorso, pareva esserci stata un’improvvisaaccelerata. Poi, invece, Lodi è rimasto a Catania.Vincenzo Montella non se n’è privato.E lui, il numero 10 etneo, ha ringraziato sul campo.Due i gol realizzati in questa stagione: uno al Piola,nella rocambolesca gara contro il Novara terminatacon il risultato di 3 a 3, l’altro al Massimino, nellastorica vittoria contro l’Inter di una settimana fa. AlFranchi per lui sarà più di un derby.

LA ROSA

I PORTIERI21 Mariano ANDUJAR

30 AndreaCAMPAGNOLO

1 Tomas KOSICKY29 Pietro TERRACIANO

I DIFENSORI22 Pablo Valeira

ALVAREZ14 Giuseppe BELLUSCI

33 Ciro CAPUANO6 Nicola LEGROTTAGLIE12 Giovanni MARCHESE2 Alessandro POTENZA

3 Nicolas SPOLLI

I CENTROCAMPISTI4 Sergio Bernardo

ALMIRON

28 Pablo CesarBARRIENTOS

27 Marco BIAGIANTI24 Gennaro

DELVACCHIO17 Alejandro Dario

GOMEZ13 Marian Julio IZCO

8 Pablo LEDESMA16 Ezequiel Cristian

LLAMA10 Francesco LODI

5 Mario AngelPAGLIALUNGA

19 Adrian RICCHIUTI20 Fabio SCIACCAGLI ATTACCANTI25 Gonzalo Ruben

BERGESSIO32 Andrea CATELLANI

26 AlfredoDONNARUMMA

15 Sergio G. GallardoKEKO

7 David LANZAFAME11 Maximiliano Gaston

MAXI LOPEZ9 David Velasquez

SUAZOALLENATORE:

Vincenzo MONTELLA

CATANIA

La curiosità

cace. Non poteva capitarmi nulla dimeglio che la panchina del Catania,una grande società, e la squadra hasubito fatto sua una mentalità vin-cente».Tra gli ex, siricordano Ser-gio Almiron,arrivato a Fi-renze portan-

dosi dietro tanta curiosità senzatuttavia riuscire ad entusiasma-re, e Alessandro Potenza.Avrebbe potuto vestire la maglia vio-la, invece, Maxi Lopez. In estate erasembrato il candidato principale perdiventare il vice Gilardino, poi la Fio-rentina ha puntato dritto su SantiagoSilva.

Walter Ducci

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I Magnifici Viola20a puntata Una maglia, una passione. La nostra storia...

Una maglia, una passione. La nostra storia

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La Fiorentinadel Campionato

1985-’86PRESIDENTE:

Ranieri PONTELLOALLENATORE:Aldo AGROPPI

PORTIERI:Giovanni GALLI (28 pres)

Paolo CONTI (2 pres)DIFENSORI:

Daniel AlbertoPASSARELLA

(29 pres, 11 reti)Renzo CONTRATTO

(30 pres)Celeste PIN (27 pres)

Stefano CAROBBI(24 pres, 1 rete)Claudio GENTILE

(19 pres)Aldo MALDERA (3 pres)

Carlo PASCUCCI (2 pres)CENTROCAMPISTI:

Nicola BERTI(28 pres, 3 reti)Gabriele ORIALI

(25 pres)Sergio BATTISTINI

(28 pres, 1 rete)Giancarlo ANTOGNONI

(19 pres, 1 rete)Roberto ONORATI

(19 pres)Michele GELSI (1 pres)

Daniele MASSARO(26 pres, 2 reti)

ATTACCANTI:Paolo MONELLI(30 pres, 5 reti)Maurizio IORIO(25 pres, 1 rete)

Davide PELLEGRINI(18 pres, 2 reti)

Roberto LABARDI (1 pres)

©Copyright Banca Dati dell’Archivio Storico Foto Locchi FI

Campionato1985-’86

4° posto, 33 puntiAbbiamo lasciato, ricordate?, laFiorentina reduce da un campio-nato (quasi) fallimentare.

Via Socrates,arrivano Battistini,

Berti e... BaggioIl Conte Pontello decide la curashock: fuori tutti, si ricominciada capo. Via Valcareggi (cheresta come consulente), viaTito Corsi, ecco il duo di Piom-bino, Aldo Agroppi allenatore(con Giampaolo Piaceri vice) eClaudio Nassi direttore sporti-vo. Sul fronte mercato via, senzarimpianti, anche il dottor Socrates:dopo un’apparizione in ritiro a

questioni di vil denaro (“Mi devo-no 400 mila dollari”, “Non gli da-remo nemmeno una lira”), si faràancora vedere in tribuna aViareggio, dove la Viola gioca inCoppa Italia contro il Monza: i ti-fosi lo contestano e poi lo in-seguono, e lascia lo stadioscortato dalla polizia. Una fineingloriosa, per un’avventura che digloria ne ha vista, nel complesso,ben poca.Via Socrates dunque, arrivanoSergio Battistini dal Milan,Maurizio Iorio dalla Roma, Da-vide Pellegrini dal Varese, Ni-cola Berti dal Parma. E dalVicenza un certo ragazzino, Ro-

Serramazzoni, incomincia la lungatrattativa per il suo ritorno inmadrepatria, al Flamengo. Il Dot-tore, in polemica con i Pontello per

©Copyright Banca Dati dell’Archivio Storico Foto Locchi FI

I Magnifici Viola

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Storia del Campionato 1985-’86La Fiorentina si classifica al quarto posto, qualifican-

dosi per la Coppa Uefa della stagione complessiva.

I viola raccolgono 33 punti, con 10 vittorie, 13 pa-

reggi e 7 sconfitte. 29 i gol segnati, 23 quelli subiti.

FIORENTINA-SAMPDORIA 1-0 (Massaro)Torino-Fiorentina 2-1 (D.Pellegrini)FIORENTINA-MILAN 2-0 (Passarella, Monelli)FIORENTINA-LECCE 3-1 (Monelli 2, Passarella)Como-Fiorentina 0-0FIORENTINA-NAPOLI 0-0Roma-Fiorentina 2-1 (Massaro)Atalanta-Forentina 0-0FIORENTINA-INTER 3-0 (Passarella 2, Berti)Verona-Fiorentina 2-2 (Berti, Passarella)FIORENTINA-BARI 0-0Juventus-Fiorentina 1-0FIORENTINA-AVELLINO 1-0 (Passarella)Udinese-Fiorentina 2-2 (Passarella, Monelli)FIORENTINA-PISA 1-1 (D.Pellegrini)Sampdoria-Fiorentina 2-2 (Iorio, autorete)FIORENTINA-TORINO 0-0Milan-Fiorentina 1-0Lecce-Fiorentina 2-1 (Battistini)FIORENTINA-COMO 1-0 (Passarella)Napoli-Fiorentina 0-0FIORENTINA-ROMA 1-1 (autorete)FIORENTINA-ATALANTA 0-0Inter-Fiorentina 2-0FIORENTINA-VERONA 0-0Bari-Fiorentina 0-1FIORENTINA-JUVENTUS 2-0 (Passarella, Berti)Avellino-Fiorentina 3-1 (Carobbi)FIORENTINA-UDINESE 1-0 (Antognoni)Pisa-Fiorentina 1-2 (Passarella 2)

berto Baggio, reduce da 12 golin campionato sì, ma anche dal-la rottura dei legamenti del gi-nocchio. Quando si fa male, il 5maggio ‘85 giocando contro ilRimini, Baggino è già della Fioren-tina, che lo aveva acquistato du-rante la stagione. I dirigenti violapotrebbero rinunciare al tessera-mento, invece decidono di averefiducia. E nonostante tutto (nono-stante l’operazione a Saint Etienne,un nuovo infortunio nel dicembre’86, un altro intervento e l’ennesi-ma rieducazione) il loro sarà, conil senno di poi, un grandissimo af-fare.

Non c’è più postoper Antognoni

Ma non è Roby, che fa soloun’apparizioncina in coppa Italiacontro l’Udinese il 29 gennaio (16minuti al posto di Davide Pellegri-ni) il protagonista della Fiorentina,quell’anno. No, la stagione pas-sa alla storia calcistica, conver-rete con noi, come “quella diAgroppi” e dell’infinita polemi-ca con Antognoni.Già, il Capitano è finalmente gua-rito. Dal quel 12 febbraio ‘84 (frat-tura di tibia e perone) sono passa-ti due interventi, una placca osseae un paio d’anni di convalescenza.Non abbastanza per l’Aldone, però.Sinceramente, profondamenteconvinto che Antognoni non siapronto. Che per lui non ci sia po-sto in una squadra che, incurantedi tutto, in campionato vola.Come Agroppi, purtroppo, lapensano Flavio Pontello &family, primi spalleggiatori deltecnico nel suo scontro con ilCapitano e, di conseguenza,con l’intero popolo tifoso.Il bubbone esplode definitivamentein novembre, nello spogliatoio diFiorentina-Velez Mostar, amichevo-le: Antognoni esce dal campo sod-disfatto e applaudito, convinto diessersi riguadagnato il posto da ti-tolare. Ma il conte Flavio lo gela:aspettiamo, vediamo, valuteremo,non è ancora guarito, non è al cen-to per cento. E Agroppi rincara,ammettendo: non so chi far uscireper fargli posto. Be’, sarà così pertutta la stagione. Tra sostituzioni

in campo e dichiarazioni di fuo-co. Il 24 novembre Antognonifa il suo trionfale ritorno in cam-pionato, contro il Bari, 22 mi-nuti in campo e festa in tribu-na. Ma ancora non basta. Iltono della polemica sale, comeil livello della contestazionecontro i Pontello e controAgroppi. Tanto per capirsi,dopo aver lasciato il Capi-tano in panchina contro ilTorino, il 12 gennaio,l’Aldone deve scappare dal-lo stadio da un’uscita secon-daria.

Agroppicontestato

In marzo, addirittura, sei gio-vanotti lo aspettano alla finedell’allenamento ai “campini”, egiù botte. Agroppi, col suo oc-chio nero, raccoglie la solida-rietà obbligata delle istituzionie della grande maggioranza deitifosi. Ma la sua popolarità, aFirenze, conosce il punto più

Pagina a fianco in alto:Aldo AgroppiPagina a fianco sotto:La Fiorentina della stagione1985-’86In questa pagina:Giancarlo Antognoni

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basso. E clamoroso, se si pen-sa che l’allenatore era sta-to accolto con baci e ab-bracci, lui torinista, em-blema dell’anti-juventi-nità, cuore granata e spi-rito di combattente. Spiri-to travasato nella sua Fio-rentina, peraltro. Che gio-cando un calcio atletico egrintoso, si piazza quintanel girone di ritorno, poiquarta alla fine, in zonaUefa.Un traguardo ottenuto dopol’ormai mitica partita-spareg-gio contro il Pisa, quella delsale sparso da Anconetani sulcampo, quella della doppiettadi Passarella, ultimo omaggioalla Fiesole prima del suo tra-sferimento (già corredato, al-lora, di firme) all’Inter. Saleo non sale, il Pisa è sconfitto2-1 e va in B, mentre la Fio-rentina, sopravvissuta a tut-te le tempeste, è in Europa.

Campionato1986-’87

9° posto, 26 puntiI Pontello, sfiancati dal lungo scon-tro con i tifosi, incominciano l’ope-razione-disimpegno: Ranieri si di-mette da presidente, il 28 mag-gio al suo posto viene nominatoPier Cesare Baretti. Ex direttoredi “Tuttosport”, un passato in LegaCalcio, Baretti è diventato buon ami-co di Ranieri e volentieri accorre adargli una mano. La sua primamossa è, appunto, quella di libe-rarsi di Agroppi, Nassi e Piaceri:tanti saluti e tante grazie, e lapanchina va a Eugenio Bersellini.Il neo-presidente conserva per sé ilcompito di… addetto al mercato, un

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mercato in tono decisamente mino-re, molte partenze illustri e pochiarrivi, che l’input dalla proprietà èquello di risanare il bilancio.

Il buon campionatonon salva Agroppi

Di Passarella all’Inter (fra le po-lemiche, tanto per non cambia-re) si è detto, due uomini-sim-bolo come Galli e Massaro fini-scono al Milan.Il colpo grosso, in entrata, èRamon Angel Diaz, dieci gol conl’Avellino sul biglietto da visita,una faccia da indio furbo e unmicidiale fiuto sottoporta. Se ri-cordate, in quella sua prima stagio-ne a Firenze, pur giocando in unasquadra che lotta per salvarsi, Diazriuscirà a collezionare 10 reti, meri-

tandosi l’eterna riconoscenzadella Fiesole.Una stagione buia

Se il buongiorno si vede dal mat-tino, si fa presto a capire chel’annata sarà buia, per la Viola.Sì, perché la Fiorentina diBersellini finisce subito fuoridalla coppa Italia, e pure inUefa fa la sua magra figura:eliminata al primo turno dalBoavista di Oporto.È una squadra allineata e coper-ta, quella messa in campo dalSergente, raccolta intorno al li-bero Galbiati, un ex rientrato aFirenze dopo gli anni del Torinoe della Lazio. In campionatostenta, tanto che in moltipensano che l’allenatore nonarriverà a mangiare il panet-tone, come si dice. MaBersellini, vecchio lupo ditanti campionati, salva lapanchina portando la suatruppa a vincere in quel diAscoli, in novembre: un suc-cesso che restituisce un bri-ciolo di serenità all’ambien-

te. Quella Fiorentina, comunque,quartultima nel girone d’andata con11 punti, alla fine non va oltre la sal-vezza. Il modesto traguardo diven-ta aritmetico solo alla penultimagiornata, a Napoli, nella partita (sericordate, piuttosto “addomestica-ta”…) che dà lo scudetto ai padronidi casa.Il gol dell’1-1 è firmato da RobyBaggio su punizione. Già, chi puòdire dove sarebbe arrivata la Violase avesse potuto contare su Bagginoper tutta la stagione? Invece l’attac-cante, dopo aver esordito in cam-pionato contro la Sampdoria il 21settembre, si ferma di nuovo.Menisco, si dice. E l’11 dicembre, inallenamento, il ginocchio “salta” deltutto. A operare Baggino sarà, an-cora, il professor Bousquet a SaintEtienne.Per rivederlo in campo dal primo mi-nuto bisognerà aspettare il 30 apri-le contro il Torino.Un’altra annata sfortunata insomma,un’altra stagione buttata. La storiatra Baggio e Firenze, si può dire,deve ancora incominciare.

In questa pagina in alto:Daniel PassarellaQui a sinistra:13 Ottobre 1985Diego Armando Maradonae Daniel Passarellaprima di Fiorentina-NapoliPagina a fianco: La Fiorentinadella stagione 1986-’87 eMaggio 1987: GiancarloAntognoni gioca la sua ultimapartita in maglia viola

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La Fiorentina

del Campionato

1986-’87

Storia del Campionato 1986-’87

Nel frattempo, fini-sce quella tra Firen-ze e Antognoni. Il Ca-pitano, assente pertutta la prima partedella stagione, colle-zionerà in tutto19 pre-senze. Quella control’Atalanta - il 17 mag-gio dell’87 - sarà l’ul-

PRESIDENTE:Pier Cesare BARETTI

ALLENATORE:Eugenio BERSELLINI

PORTIERI:Marco LANDUCCI (30 pres)

DIFENSORI:Claudio GENTILE (22 pres)

Renzo CONTRATTO(25 pres)

Celeste PIN (29 pres, 1 rete)Stefano CAROBBI (12 pres)Roberto GALBIATI (25 pres)

Aldo MALDERA (15 pres)Andrea ROCCHIGIANI

(12 pres)CENTROCAMPISTI:

Gabriele ORIALI(25 pres, 1 rete)

Nicola BERTI(27 pres, 4 reti)

Sergio BATTISTINI(21 pres, 1 rete)

Roberto ONORATI(23 pres)

Giancarlo ANTOGNONI(19 pres, 4 reti)

Michele GELSI (9 pres)Lorenzo FABIANI (1 pres)

ATTACCANTI:Ramon DIAZ

(29 pres, 10 reti)Alberto DI CHIARA

(24 pres, 2 reti)Paolo MONELLI(24 pres, 2 reti)Roberto BAGGIO(5 pres, 1 rete)

Gianfranco CAMPIOLI(1 pres)

La Fiorentina raggiunge il nono posto. I viola met-

tono insieme 26 punti, frutto di 8 vittorie, 10 pa-

reggi e 12 sconfitte. 30 i gol segnati, 35 quelli su-

biti.

Avellino-Fiorentina 2-1 (Diaz)FIORENTINA-SAMPDORIA 2-0 (Diaz 2)Brescia-Fiorentina 0-0FIORENTINA-UDINESE 0-1FIORENTINA-JUVENTUS 1-1 (Diaz)Como-Fiorentina 0-0FIORENTINA-VERONA 0-1Milan-Fiorentina 3-0Ascoli-Fiorentina 0-1 (Oriali)FIORENTINA-ROMA 2-1 (Diaz, Berti)Empoli-Fiorentina 1-0FIORENTINA-INTER 0-1 (Passarella)Torino-Fiorentina 2-1 (Antognoni)FIORENTINA-NAPOLI 3-1 (Diaz, Antognoni,

Monelli)Atalanta-Fiorentina 2-0FIORENTINA-AVELLINO 2-0 (Diaz, Battistini)Sampdoria-Fiorentina 3-1 (Monelli)FIORENTINA-BRESCIA 4-3 (Berti, autoreti 2)Udinese-Fiorentina 1-1 (Berti)Juventus-Fiorentina 1-0FIORENTINA-COMO 1-2 (Diaz)Verona-Fiorentina 2-2 (Diaz, Antognoni)FIORENTINA-MILAN 2-2 (Pin, Di Chiara)FIORENTINA-ASCOLI 2-1 (Berti, autorete)Roma-Fiorentina 1-1 (Diaz)FIORENTINA-EMPOLI 1-1 (Antognoni)Inter-Fiorentina 1-0FIORENTINA-TORINO 0-0Napoli-Fiorentina 1-1 (Baggio)FIORENTINA-ATALANTA 1-0 (Di Chiara)

tima in assoluto di Antognoniin maglia viola: Addio Capita-no, dopo 15 stagioni e 341 par-tite di Fiorentina.A giugno, Antogno passa alLosanna, in Svizzera, per un in-gaggio di 1400 milioni netti.

(continua)

Tratto da Quaderni Viola1985-1990

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La meravigliosa Storia di Firenze

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Sulle orme di DanteGuida alla Firenze medievale 1a puntata

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LETORRI

Le torri perve-nute fino ai no-stri giorni, no-nostante le di-struzioni, lesmussature egli adegua-menti in am-bienti abitativi,permettono diavere un’ideadel l ’aspet todella città delXIII secolo.Nonostante ilfatto che moltedi esse sianoaddossate adaltri edificidella loro stes-sa altezza, tut-te si presenta-no, almenoesternamente,con la facciatain pietra forte,che ne eviden-zia la naturadiversa rispet-to agli edificiattigui: nonsarà difficile ri-trovare questimeravigliosi testimoni della storia fioren-tina.

LE LAPIDIDANTESCHE

Nel 1907, a sei secoli dall’immaginatoviaggio di Dante tra Inferno, Purgatorio eParadiso, il Comune di Firenze fece porreuna cinquantina di lapidi commemorativesui luoghi più significativi ricordati dalPoeta nella sua opera.

Al giorno d’oggi ne restano visibili oltretrenta.Caliamoci, quindi, nell’età di Buondel-monte de’ Buondelmonti, dell’afferma-zione del simbolo di Firenze, caratte-rizzato dal giglio rosso in campo bianco,dalle guerre di Montaperti in cui Firenzerischiò la stessa esistenza, alle vittoriecome Campaldino, per capire di più lebasi della fiorentinità ed il clima in cuinacque Dante Alighieri e con esso lafortuna della Firenze attuale.

C’è una Firenzesconosciuta, chenon è riportatanelle tante guideche affollanole librerie...Ci sono angoli,pietre e palazziche racchiudonostorie sospesenel tempo.Questi luoghinascondonoai più, ormairapiti dalla frettadi questo secolo,il cuore più anticodella città, quellomedievale, animapulsante dellaciviltà fiorentinadel XIII e XIVsecolo.In queste pagine,sulle orme delprotagonistaindiscusso diquella Firenze,Dante Alighieri,andiamo allascoperta deiluoghi che ancoraconservanol’anima anticadella città.Un viaggio che cifa ritrovate letorri medievali ele lapididantesche ed èanche un percorsointorno allaFirenze guelfa eghibellina, agliaffetti, agli odi eagli amori del piùgrande poetaitaliano d’ognitempo...

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1 Torre dei Marignolliin Via dei Cerretani, 2r

Sesto di Porta del DuomoFamiglia originaria di Marignolle, di parte guelfa,ebbe incarichi pubblici (23 priori e 5 gonfalonieri) dal1387 al 1512. Si è estinta nel 1606. Parte della torre,

fino al pri-mo piano,è visibileall’angolotra via deiCerretani evia BorgoSan Loren-zo. Pur es-sendo sta-ta incorpo-rata da unpalazzo, sinotano an-cora legrandioseporte alpiano ter-ra, le fine-stre adarchitrave

ora tamponate e le buche pontaie. Sull’architrave diuna piccola porta, sul lato destro della torre, si puòancora vedere lo stemma della famiglia (fascia nerain campo oro).

Lapide 1 Dante, sottouna pioggia di fuoco,

incontra Brunetto LatiniVia Cerretani, sulla Chiesadi Santa Maria Maggiore

…IN LA MENTE M’E’ FITTA, E OR M’ACCORA,LA CARA E BUONA IMAGINE PATERNADI VOI, QUANDO NEL MONDOAD ORA AD ORA M’INSEGNAVATECOME L’UOM S’ETERNA!

(Inf., XV, 82-85)Nel XV canto dell’Inferno, tra i sodomiti e sotto unaeterna pioggia di fuoco, Dante incontra con piacereun uomo che è morto da pochi anni (nel 1294, sol-tanto sei prima dell’immaginario viaggio nell’al-dilàdel Poeta) e che per lui è stato un grande maestro divita e di poesia: Brunetto Latini.

Figlio del notaio Bonaccorso, Brunetto nacque intor-no al 1220 e fu notaio e cancelliere del Comune diFirenze, fu maestro di retorica e prese parte a moltidei più importanti avvenimenti politici della città.Come molti concittadini, fu costretto all’esilio (chepassò in Francia) e rientrò in patria solo dopo la bat-taglia di Benevento del 1266. Compose una enciclo-pedia di scienze naturali in francese, e in volgare ita-liano un poemetto allegorico-morale, il “Tesoretto”.Al suo rientro a Firenze fu il degno maestro di un’in-tera e importante generazione di fiorentini, quella diDante.La lapide che ricorda l’incontro tra maestro e allie-vo, è in via dei Cerretani, su un lato della chiesa diSanta Maria Maggiore, dove di Brunetto Latini sonoancora conservate le ossa. La chiesa, il cui ingressoè in piazza Santa Maria Maggiore, pare che sia sta-ta costruita sui resti dell’antico acquedotto roma-no, che partiva dal Monte Morello e arrivava finoalle Terme, nelle vicinanze dell’attuale piazza del-la Repubblica.

2 Torre degli AgliVia Vecchietti, 6

Sesto di Porta del DuomoGli Agli, famiglia di antica origine germanica di par-te guelfa, ebbero incarichi pubblici già nel 1282. Esi-liata nel 1292, fu riammessa in città dopo essersi di-chiarata di Popolo e prendendo il nome di Scalognie Filippeschi. A loro si deve la costruzione nel 1410

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In alto: LaTorre dei MarignolliA destra: La lapide che ricorda l’incontrodi Dante con Brunetto Latini su un lato

della Chiesa di Santa Maria Maggiore

Storia di Firenze

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del convento di San Domenico a Fiesole. Si estinse nel 1652.La torre, incorporata dal palazzo Medici Tornaquinci (via de’Sassetti) è visibile in alto, sul lato verso via de’ Pecori. Nel 1895, inoccasione di lavori per il ripristino della facciata del palazzo, ven-ne rinvenuto l’antico arco di fondazione a sesto acuto della torre.

Lapide 2 I Lamberti, che seppellivanoi morti insieme ai loro cavalli

Via de’ Lamberti

Le antiche cronache narrano diun gran pettegolezzo finito conun omicidio, che divise la cittàin due fazioni. In un banchettoche offriva Mazzingo Tegrini nelsuo castello di Campi per festeg-giare la propria elevazione acavalierato, un giullare sottras-se il piatto ad uno degli invitati,che se la prese. Finì in un diver-bio con un altro commensale,con tanto di piatti scaraventati.Scoppiò una formidabile rissanella quale Buondelmonte de’Buondelmonti ferì con un col-po di pugnale Oddo Arrighi. Eper riparare al fattaccio, Buon-delmonte avrebbesposato una nipotedell’Arrighi, figlia diL a m b e r t u c c i oAmidei. Pace fatta,contratto di fidanza-mento, fissate le noz-ze per l’11 febbraio1216.Senonchè, con enormescorno della sposa edei familiari di lei, lamattina delle nozzenon solo lo sposo nonsi presentò, ma si recòa chiedere la mano

Cosa fatta capo ha

della figlia di Forese Donati. Im-maginarsi a quel punto la reazio-ne degli Arrighi a quell’insulto! Vifu chi propose di costringereBuondelmonte de’ Buondelmontia chiedere pubbliche scuse; chi dicolpirlo con una scudisciata in pie-no viso ma, riferendo le parole delcronista Giovanni Villani: “Moscade’ Lamberti disse la mala parola‘Cosa fatta capo ha’, cioè che fossemorto e così fu fatto”.Due mesi dopo, nel giorno di Pa-squa, Buondelmonte de’ Buondel-monti attraversava a cavallo ilponte sull’Arno per recarsi inpiazza Duomo “tutto vestito di bian-

co, con un mantello di seta biancasvolazzante, la testa cinta di unacorona di fiori con a fianco, pure acavallo, la bella e giovane sposa”,cioè la figlia di Forese Donati.I congiurati lo attendevano alvarco e lo colpirono con mazzee spade. Il colpo di grazia loinferì Oddo Arrighi, la cui tradi-ta nipote potè seguire la scenadalla finestra e constatare la ven-detta del suo onore…Da quel giorno cominciaronoguai che si trascinarono perquasi un secolo: la città si divi-se in due fazioni che poi si rag-grupparono sotto i Guelfi e i

Ghibellini, Dantestesso ne fu coinvol-to e conobbe la viadell’esilio e Firenze...non conobbe piùpace.

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Anche in questo caso il merito va al sommo poeta,Dante Alighieri, che ha consegnato questa frase

alla posterità inserendola nel canto XXVIII dell’Infernoquando, fra i fomentatori di discordie, porta alla ribalta

colui che la pronunciò a Firenze nel 1216:Mosca de’ Lamberti. “Gridò: Ricorderaiti anche del Mosca che dissi, lasso

“Capo ha cosa fatta” che fu il mal seme della gente tosca”

In alto: La Torredegli Agli,incorporata nel palazzoMedici TornaquinciA fianco: Il funeraledi Buondelmontede’ Buondelmontiin un dipintoottocentesco

E LE PALLE DELL’ORO FIORIAN FIORENZA INTUTT’I SUOI GRAN FATTI

(Paradiso, XVI, 110-111)Non è animosità o rancore quello che Dante dimo-stra verso la famiglia dei Lamberti, che fu casata sem-pre presente nei fatti d’arme fiorentini. Il loro èl’esempio di una gloria ormai consumata e tramon-tata, legata al passato e disgiunta del presente.Ghibellini, di origine germanica, i rappresentanti diquesta famiglia furono esiliati poco dopo la batta-glia di Montaperti, quando i guelfi tornarono al po-tere. Ed era stato proprio un Lamberti, Mosca, adecidere con la celebre esclamazione “Cosa fatta,capo ha” l’uccisione di Buondelmonte de’Buondelmonti in quel famoso episodio che deter-minò la divisione della città in fazioni rivali (vedibox a pagina precedente).Ebbero uno stemma dal campo azzurro con tre pal-le d’oro, cui fa riferimento la citazione dantesca.

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Vuole la leg-genda che iLamberti, se-condo l’usanzadei re barbari,seppellissero iloro morti insella al cavallocompletamente

bardato.

3 Torre dei SoldanieriVia Monalda, 15r Sesto di San Pancrazio

Famiglia ricca e potente discendente da gentiluo-mini romani, partecipò al governo consolare nel1197. La famiglia, di parte ghibellina, fu esiliatanel 1268. Gianni de’ Soldanieri, dopo la sconfittadi Benevento e la morte di Manfredi (1266), passòalla parte guelfa, durante le sommosse popolari aitempi della “reggenza” dei frati Catalano eAlberigo.Dante Alighieri lo collocò nel nono cerchio del-l’Inferno, nell’Antenora, tra i traditori della pa-tria. Giovanni Villani, invece, lo collocò tra i gran-di fiorentini del passato, pur non ignorando il tra-dimento dei ghibellini. Le proprietà della famigliasorgevano accanto all’attuale Palazzo Strozzi (mol-te case furono acquistate proprio dagli Strozzi percostrui-re il grande palazzo). La torre invece pas-sò di proprietà, nel 1642, al Monte di Pietà.

(continua)Tratto da Sulle Orme di Dante

Media PointEditore

In alto:La lapideche citalo stemmadella famigliadei Lambertinell’omonimaviaA fianco:La Torredei Soldanieri

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Tutti pazzi per la Viola!I tifosi viola sono i più belli del mondo, in particolare i lettori di Fiorentina Informa...Queste pagine sono dedicate e a disposizione dei tifosi per fare gli auguri ad amicie parenti, per immortalare un momento speciale, o semplicemente per far vedere

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