Smart school

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Smart School Da consumatori a produttori di conoscenza: reti, metodi e modelli innovativi al servizio della buona formazione dei giovani Brescia, 14 novembre 2012 Prof.ssa Barbara Ongaro Dirigente del Liceo Guido Carli

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Barbara Ongaro, preside del Liceo Internazionale per l'Impresa Guido Carli interviene al convegno "Smart School. Da consumatori a produttori di conoscenza: reti, metodi e modelli innovativi al servizio della buona formazione dei giovani". La rivoluzione digitale ha trasformato i modi della fruizione e della circolazione della conoscenza: in questo scenario, qual è scuola che vogliamo? A quali modelli culturali deve essere ispirata la relazione educativa? La scuola non può evitare di affrontare il cambiamento in modo organico, mettendo al centro lo studente. In questo contesto i giovani, da consumatori del sapere, diventano produttori del sapere e i docenti sono "attivatori".

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Smart SchoolDa consumatori a produttori di conoscenza: reti, metodi e modelli innovativi al servizio

della buona formazione dei giovani

Brescia, 14 novembre 2012

Prof.ssa Barbara OngaroDirigente del Liceo Guido Carli

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“Non c’è nulla di più difficile e pericoloso che introdurre un nuovo ordine di cose, poiché il cambiamento ha per fieri nemici tutti coloro che si trovano bene nelle vecchie condizioni e solo tiepidi difensori tra quelli che si troveranno meglio nelle nuove”.

Ricordando Niccolò Machiavelli:Ricordando Niccolò Machiavelli:

Cambiamento

Ma…E’ più facile cambiare o adattarsi al cambiamento?

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Cambiamento

• La scuola non può evitare di affrontare la rivoluzione digitale in modo organico => Creazione ed evoluzione di competenze, know-how

• Da idea illuministica della scuola a produzione policentrica di saperi

• Problema: legittimazione della conoscenza• Riconoscere il sapere e giudicarlo

(v. J-F. Lyotard, La condizione postmoderna, 1979)

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Lo scenario

• Una profonda trasformazione culturale ci attraversa, effetto della rivoluzione digitale

• Questo cambiamento radicale riguarda la circolazione e la fruizione della conoscenza

• In questo scenario complesso e mutevole, a quali modelli culturali ispirare la relazione educativa?

• Come possiamo selezionare e gestire la conoscenza, in modo da renderla efficace?

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Il salto di paradigma

• Rivoluzione copernicana della contemporaneità: il soggetto è il fulcro dell’esperienza (artistica, sensoriale, educativa, didattica…)

• La responsabilità e l’autonomia del soggetto sono fattori chiave per costruire conoscenza e competenza. Questo è il primo principio su cui si basa il processo educativo.

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Il salto di paradigmaDa consumatori del sapere a produttori del sapere

=> salto di paradigma!•Quali strumenti, metodi, modelli possono guidare questo

cambiamento? •Come riconfigurare il rapporto docente/discente?

Risultato atteso: sviluppare e accrescere le abilità e le competenze che consentano ai giovani di essere

efficaci rispetto ai contesti in cui agiscono.

Il ruolo sinergico giocato da tutti gli attori della comunità educante è fondamentale.

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Il lavoro culturale

• La natura umana produce cultura => ossimoro?!?• Saperi essenziali => strumenti intellettuali e

competenze cognitive necessarie ad attraversare la complessità

• Metacognizione • Linguaggi come straordinari strumenti metacognitiviChi dispone di strumenti simbolici raffinati e complessi

pensa e immagina in modo diverso, più ampio

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Il lavoro culturale

• Strutture simboliche ed epistemiche che reggono le discipline

• La competenza metacognitiva e’ evolutiva! La valutazione deve concentrarsi anche sulle capacita’ di utilizzare in maniera originale e personale le risorse metacognitive

• Il lavoro che affina la capacità di comprensione e interpretazione è corrispondente al pensiero figurale=> valore dell’educazione estetica nei contesti scolastici

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La nuova relazione educativa• Lo studente al centro:

– Assunzione di responsabilità– Autonomia– Capacità di scelta

• L’insegnante come attivatore: – Far leva sugli interessi posseduti dai ragazzi per condurli a

soddisfare i loro bisogni profondiInteressi = motivazione di partenza

Bisogni = mete e traguardi educativi

Passion-based learning

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Maestri e saperi

• Magister è colui che ha consapevolezza del sapere e lo sa portare attraverso dimensioni diverse

• Educazione e valutazione sono incentrate sul docente e sulla sua capacità di essere maestro. Ma il protagonista è lo studente

• Strumenti formativi primari: le grammatiche proprie delle discipline

Essere maestro significa avere visione: l’essenza della leadership.

La cultura della valutazione deve garantire la qualità dei processi e dei risultati.

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Il Liceo Internazionale per l’Impresa Guido Carli:la proposta educativa

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Vision

Vogliamo una scuola in cui si formino le vere eccellenze di domani, in cui i migliori docenti italiani e internazionali mettano le loro competenze a disposizione dei nostri giovani di talento per svilupparne appieno il potenziale, in cui il legame con il territorio divenga condizione per l’effettivo raggiungimento di risultati importanti per lo sviluppo del sistema culturale, sociale ed economico locale e globale.

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MissionVogliamo per questo attuare una vera innovazione culturale, didattica e metodologica, facendo sì che la scuola divenga per gli studenti, le famiglie e i docenti un luogo aperto di scambio e di confronto, in cui l’offerta culturale sia ricca e diversificata; vogliamo che il taglio internazionale la caratterizzi in ogni aspetto, per preparare i giovani all’incontro con il mondo e all’assunzione di ruoli di leadership in qualsiasi contesto culturale. Il principio del merito è il perno concettuale a partire dal quale sviluppare il piano didattico-educativo nel pieno rispetto delle pari opportunità per tutti.

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Manifesto della Scuola

• Scuola connettiva– Usiamo le tecnologie digitali in modo ampio, orientato allo sviluppo delle

potenzialità attraverso la cooperazione e la spinta verso la ricerca– Connettiamo, attraverso la rete, persone e contesti differenti e ampi.

Elaboriamo informazioni attraverso dimensioni diverse – lunghezza, altezza, profondità, temporalità, nella pratica diretta tra persone che sono in relazione tra loro: come i tessuti, che connettono elementi fisiologici diversi, rigenerandosi però costantemente. Una proprietà caratterizzata dal cambiamento continuo.

• Scuola che fa ricerca– I ricercatori sono gli studenti: sono loro ad avere, e a impiegare con il sostegno

dei docenti, l’ideatività e la creatività creativa per poter individuare ,materiali, informazioni e percorsi originali per dar corpo a nuovi modi di vedere il mondo.

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Manifesto della Scuola

• Profondità, molteplicità, leggerezza– La profondità della ricerca che fa avanzare in un cammino sempre più

articolato e affascinante– La molteplicità delle individualità, dei processi, degli stili di pensiero,

delle informazioni che viaggiano in parallelo e costituiscono l’esperienza del mondo reale e virtuale

– La leggerezza dei bit, la vivacità e mobilità dell’intelligenza, la levità del linguaggio poetico. La leggerezza della pensosità: l’opposto della frivolezza.

• Etica della responsabilità– Portare gli alberi al mercato, non i frutti. Avendo la capacità di

rispondere delle proprie scelte, posizioni e risultati.

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Gli obiettivi: il “patto”

• Le finalità del percorso liceale sono trasversali ai diversi ambiti disciplinari, ma le competenze e gli obiettivi specifici di apprendimento si differenziano in relazione alle diverse discipline

• I docenti lavorano a partire dal principio dell’unitarietà del sapere, riconoscendo e valorizzando però ciò che è proprio di ciascuna disciplina (grammatiche, processi e strumenti, prima ancora che contenuti)

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Gli obiettivi: il “patto”• I docenti di discipline affini collaborano tra loro

all’interno di uno specifico Dipartimento, così da facilitare la coprogettazione e la restituzione agli studenti di percorsi e competenze che siano effettivamente transdisciplinari, potendo contare su un risultato coerente con tale impostazione in termini di apprendimento

• Dipartimenti disciplinari: storico-umanistico, scientifico, linguistico

• Dipartimenti trasversali: Internazionalizzazione, ICT, Equipe pedagogica

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Gli obiettivi: il “patto”• Tale organizzazione ci consente di lavorare in modo

innovativo, attraverso nuove modalità di relazione tra docenti e allievi, alla formazione progressiva di alte competenze sia specifiche sia trasversali

• Il cambiamento profondo indotto dalla rivoluzione digitale obbliga a ripensare strumenti e modalità di gestione della relazione educativa, la cui efficacia presuppone l’adattamento a un nuovo scenario e l’attenzione ad alcuni elementi chiave da parte dei docenti

• Alleanza educativa tra scuola, famiglia e territorio – Patto di corresponsabilità

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Offerta formativa• Impianto disciplinare quadriennale (con possibilità di anticipo

dell’esame di Stato al termine del 4° anno)• Erogazione di corsi in lingua inglese, oltre che in italiano –

CLIL. Percorsi in lingua francese, tedesca, spagnola – Lingue extracomunitarie (curricolari dal 2° biennio)

• Cartella digitale – notebook per ciascuno studente, campus community, e-learning, rivista scientifica digitale

• Sviluppo di lezioni e incontri tematici a distanza, con apporti di esperti appartenenti a realtà internazionali

• Presenza attiva di testimonial del mondo dell’impresa• Indirizzi diversificati di studio: scientifico-tecnologico,

economico-giuridico e di cultura generale - Flessibilità e personalizzazione dei percorsi

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Profilo culturale, educativoe professionale

La costruzione progressiva del portfolio Impianto didattico basato sulla costruzione progressiva e proattiva di un portfolio personale, di cui ogni studente sarà responsabile. Il tutoring I docenti sono tutor e coach: guide che affiancano i ragazzi nel loro percorso senza mai sostituirsi ad essi rispetto alle loro scelte e inclinazioni. L’internazionalizzazione Costituzione di un Dipartimento che metta a punto un sistema di crediti per valorizzare le competenze acquisite nel contesto italiano e internazionale. Agli allievi è richiesto in ingresso il livello B1 di conoscenza dell’inglese.Didattica laboratoriale e per competenze. Approccio sperimentale alla conoscenza e utilizzo di laboratori di Istituzioni quali Università e Centri di ricerca, in un’ottica di co-costruzione del percorso formativo. Il capolavoro è elemento essenziale del lavoro didattico, con efficace cooperazione e coprogettazione da parte dei docenti coinvolti. Attività esperienziali e applicazione del metodo scientifico nella didattica.

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Connessioni e contaminazioni• Scambio di esperienze, pratiche, approcci metodologici,

visioni• Cross fertilization• Apertura alla condivisione della conoscenza, nella

verticalità e nell’orizzontalità• Impegno per la promozione dell’eccellenza attraverso

valutazione rigorosa e riconoscimento del principio della competenza come perno delle scelte

• Individualizzazione dei percorsi, socializzazione delle esperienze e della produzione culturale di ciascuno