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DISTRIBUZIONE GRATUITA SLIDE 69 - NETWORK MAGAZINE - FEBBRAIO 2016 - WWW.SLIDEFREEPRESS.COM - COPIA OMAGGIO moda cinema spettacolo www.slidefreepress.com Febbraio 2016 - N.69 20 DALLA MENTE DI ILIO MASPRONE GRANGALÀ DEL FESTIVAL diventa quest’anno “della Liguria” il presentatore tv amatissimo dagli italiani Slide Mediapartner Hospitality RITORNA ALLA GRANDE, CON IL FESTIVAL DI SANREMO 2016 GRUPPO EVENTI CASA SANREMO DEI RECORD! Da un’idea di Vincenzo Russolillo e Mauro Marino, LA “CASA” DEL FESTIVAL PER ECCELLENZA! 14

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Slide è il Free Press Network Magazine n.1 in Italia e Svizzera con oltre 18 milioni di contatti annui.

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ritorna alla Grande,con il Festival

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Gruppo eventicasa sanreModei record!da un’ideadi vincenzo russolilloe Mauro Marino,la “casa” del Festivalper eccellenza!

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Selezioniamo

la MISS che rappresenterà l’Italia alla finale mondiale di

Finale Italiana 4 giorni a SettembreFinale Mondiale a Beirut a Febbraio

La vincitrice otterrà un contratto per un anno, come modella

della MTVougue Agency

website Italiaprincipessadeuropa.it

website World misseuropeworld.com

Sponsor

INTERNATIONAL BEAUTY CONTEST & TALENT SHOW

Media Partner UfficialeFinale Mondiale

“MISS EUROPE WORLD”

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5 Editoriale6 Festival di Sanremo 201614 Casa Sanremo20 Grangalà24 Spice Girls30 Domenica In36 Estetica44 Luciano Martino47 Il tricologo Antonio Soverina49 Abano Ritz 50 L’Altra Moda55 Franklin Santana56 Fashion Blogger Slide58 Trend Night63 Unconventional Design66 Miss Slide68 Mister Slide71 Psike73 Parliamo di libri75 Food4you77 Satira80 Cani & Gatti TV Channel

3014

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Febbraio2016

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Irene Pivetti Barack Obama Woody Allen Paolo Sorrenino Ennio Morricone

Vittorio Sgarbi Christian de Sica Belen Rodriguez Letizia Moratti Diego della Valle

Giorgio Napolitano Nanni Moretti Enrico Vanzina Diego Abatantuono Angelina Jolie

Marco Berry Alessia Marcuzzi Raul Bova Bernardo Bertolucci Fiorello

Francesca Comencini Rosanna Lambertucci Alessandro Cecchi Paone Renzo Arbore Lele Mora

5 anni di successi con

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George Clooney Eric Clapton Monica Bellucci

Brad Pitt Gleen Close Viola Davis

Hug Jackman

Paris Hilton

Tom Cruise

Meryl Streep

Cameron Diaz

Danny de Vito

Tamara Ecclestone

Sharon Stone

Katy Perry

Andrea PellizzariAdriana Lima Adriano Celentano Aida Yespica Albano Carrisi Alessandro Siani Alex Belli Alex Gardner Angela Finocchiaro Anna Falchi Antonio Zequila Ariana Grande Arianna David Arisa Asia Argento Balotelli Beppe Convertini Beppe Grillo Bianca Balti Carlo Conti Carmen Masola Carmen Russo Clemente Mastella Cristina Chiabotto Dario Argento Elenoire Casalegno Jean Paul Gaultier Elisabetta Gregoracci Enzo Iachetti Eva Mendes Ezio Greggio Fabrizio Corona Francesco Baccini

Francesco Cossiga Gianni Mengoni Il Volo Jerry Calà Lady Gaga Lino Banfi Lucio Dalla Loris Capirossi Madonna Marco Balestri Mario Biondi Matteo Garrone Martina Colombari Massimo Ceccherini Matteo Renzi Megan Fox Melita Toniolo Michelle Hunziker Nadia Bengala Raffaella Fico Roberto Ferrari Silvio Berlusconi Stefano Tacconi Stephen Arie Scarlet Johansson Tiziano Ferro Tokio Hotel U2 Valeria Marini Vasco Rossi

I personaggi comparsi con interviste, recensioni e menzioni sul magazine sono centinaia!

moda cinema spettacolo

...e tanti tanti tanti ancora!

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moda cinema spettacolo

Tutti i marchi trattati su Slide sono dei legittimi proprietari. L’Editore non è responsabile per i concetti espressi dai singoli collaboratori o dalle personalità intervistate. L’Editore è esonerato dagli inserzionista per i contenuti delle inserzioni. Ogni inserzionista dichiara di essere titolare dei diritti per le foto e per i marchi pubblicati. Ogni riproduzione di testi, foto e loghi presenti in questo magazine è tassativamente vietata, salvo autorizzazione e approvazione scritta dell’editore. Eventuali opinioni espresse da Collaboratori, Giornalisti, Direttore Respon-sabile, Concessionari Esclusivi, non sono da considerarsi come opinione dell’Editore. SLIDE non ha alcun taglio politico nè alcun tipo di preferenza per questo o quel partito. L’editore ha tentato di contattare tutti i detentori dei diritti fotografici per le foto pubblicate. Eventualmente ci fossero titolari di diritti non accordati, l’editore si mette a disposizione per regolarizzare la posizione.

Alcune pagine pubblicitarie compaiono su Slide in quanto selezionate dalla redazione quali potenziali vincitrici del premio migliore adv di quest’anno, indetto dalla Are Communication.

C R E D I T S

M e d i a P a r t n e r s

Direzione Nazionale e PubblicitàSan Marino - Via Cesare Cantù 51Telefono 0549 803030Telefax 0541 4807145Email [email protected]à [email protected] www.slidefreepress.com

Repubblica di San MarinoSegreteria di Stato - Prot. 57-75-2012

Presidente Are CommunicationDevis [email protected]

Direttore EditorialeStefano [email protected]

Direttore ResponsabileNadia Bengala

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DeviS PaganelliPresidente aRe Communication

Ricordate la celebre frase “Perchè Sanremo è Sanremo” diventata in passato un vero e proprio tor-

mentone per anni e anni? Io che vivo il Festival direttamente nella città dei fiori, grazie alla parntership tra Slide e l’hospitality Casa Sanremo, nata dall’intuito di Vincenzo Russolillo e Mario Marino, posso dirvi che non c’è tormentone evergreen più azzeccato. C’è chi ne parla bene, c’è chi ne parla male (del resto è così per qualunque cosa), ma alla fine tutti ne parlano : la Rai investe troppo in questo che mol-ti chiamano “carrozzone”; i cantanti sono troppo vecchi; i cantanti sono troppo giovani; i cantanti csono solo

provenienti da talent show; il vestito della “valletta” di turno non fa per nulla pendant con la scenografia; il conduttore percepisce un cachet fuori misura. La polemica è sempre in agguato die-tro l’ultimo gossip (per altro spesso costruito sapientemente a tavolino dalle menti della comunicazione), ma del resto, anche quelli che ne parlano male, alla fine ne parlano e fanno il gioco del “viral marketing” rendendo il Festival, quel gran successo di ascolti che ogni anno, pochi o molti che sia-no, vincono la serata. “Senza spendere tutti quei soldi si potrebbe fare comunque un buon fe-stival”. Lo sento dire spesso, ma for-se andando controcorrente, conscio dell’argomento frivolo e di poca im-portanza nazionale , ritengo che il Fe-stival sia un ottimo prodotto. Ricordo che Mediaset tentò con investimenti molto più risicati rispetto a quelli della Rai, a produrre una sorta di “contro

Siamo a Febbraio e i nostri im-pegni si sono intensificati. Il periodo del carnevale se voglia-

mo pensare a qualcosa di festaiolo... certo i bambini lo sentono più di noi, ma se si parla di Venezia ,allora vale per tutti. Ricordo le edizioni in cui ho lavorato al bel carnevale di Viareggio. Quando ero molto giovane, ricordo invece la sfilata in città a Milano del carnevale in Brera. In giro per l’Ita-lia ci sono molti altri appuntamenti carnevaleschi degni di nota, meno conosciuti, ma ugualmente divertenti per gli affezionati.

Noi “gente” di Slide invece, saremo pre-senti a Saremo per il Festival della Can-zone Italiana, dove avremo incontri e appuntamenti per creare nuovi progetti, con le Modelle di CasaSanremo coordi-nate dal nostro editore Devis Paganelli.Probabilmente farò un salto a fare un saluto a tutti i nostri amici che ci seguono. Poi voleremo a Los An-geles per il reportage sul cinema in occasione della Notte degli Oscar. E mentre ci siamo, perché no, un giro in Brasile oltre che per il carnevale an-che per guardarci dal vivo il GP.Buon mese a tutti con affetto Vs. Nadia

festival” o “festival alternativo” in passato, chiamato “Festival Italiano” con la conduzione di Mike Bongiorno accompagnato da Antonella Elia e Pa-ola Barale, nel 1993 e poi nel 1994, scatenando l’ira di Pippo Baudo che alla direzione e conduzione del Fe-stival di Sanremo, vietò addirittura la partecipazione al contest, di quegli ar-tisti che avevano “tradito” la città dei fiori, partecipando alla trasmissione del biscione. Ma l’edizione di Festival Italiano, che alla fine era una trasmis-sione sulla falsa riga “dell’originale” è durata due anni, un vero flop! Questo perché il Festival di Sanremo è diven-tato ormai una tradizione nazional popolare, che alla fine ci fa passare qualche serata ad ascolare musica, magari con gli amici o i famigliari a criticare, ridere e scherzare da ormai sessantasei anni. Non dimenticate di venire a trovarci a Casa Sanremo (info sugli eventi: www.casasanremo.it) e....buona visione su Rai1!

eDitoRiale

naDia BengalaDirettore Responsabile

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Slide Mediapartner Hospitality Casa Sanremo

CoME SARàIl FESTIvAlDI SANREMo 2016?PICColE ANTICIPAzIoNI E INDISCREzIoNI Sull’EvENTo CANoRo INTERNAzIoNAlE ITAlIANo PIù FAMoSo Al MoNDo. di Alessandra Mura – Direttore News

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Musica, curiosità, bellez-za, eleganza, ospiti d’eccezione. Una kermesse

musicale che incolla allo schermo ogni anno milioni di telespettatori. Manca pochissimo, un mese di pre-parativi ormai al termine. Cantanti, professionisti e nuove proposte, il teatro Ariston sempre più colorato e moderno, folla di curiosi e amanti dell’evento musicale si danno già appuntamento nella ridente cit-tadina ligure, raccogliendo umori, scatti con i volti noti della televi-sione e dello spettacolo. Per il sec-ondo anno consecutivo il festival sarà presentato da Carlo Conti. Il conduttore dopo il grande successo della scorsa edizione, sia dal punto di vista televisivo che discografico, sta lavorando con grande passione alla realizzazione di questa nuova edizione che presto vedremo in onda su Raiuno. Le anticipazioni ufficiali circa il Festival di San-remo 2016 sono tante, a par-tire dagli ospiti per arrivare ai protagonisti che canteranno in diretta durante le cinque ser-ate del festival. La lista ufficiale dei cantanti è stata resa nota da Conti durante una delle puntate dell’Arena di Massimo Giletti del mese di dicembre, proprio come è accaduto lo scorso anno. In una delle tante interviste, Carlo Conti aveva affermato che gli sarebbe

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molto piaciuto poter portare sul pal-co dell’Ariston, Emma Marrone ed Arisa, questa volta però nelle vesti di cantanti Big del Festival.

Per quanto riguarda i Giovani del Festival di Sanremo 2016 i nomi dei concorrenti sono stati resi pub-blici durante una serata speciale in onda in prima serata su Raiuno a metà novembre. Tra le anticipazi-

oni: potrebbe esserci il tanto atteso arrivo di Fiorello sul palco, che a quanto pare è corteggiatissimo da Conti. Fiorello in un’intervista di alcune settimane fa su Tv Sorrisi e Canzoni ha affermato che di sicuro prenderà parte nelle vesti di ospite ad una delle prossime edizioni del festival, siamo certi che quest’anno potrebbe tornare a regalarci il suo sorriso e le sue interpretazioni vip. Non è nuova la notizia che ogni anno in occasione di Sanremo, molti cantanti, attori e comici calca-

no il palco dell’Ariston. Quest’anno i telespettatori saranno lieti di as-coltare la dolcissima e ormai famo-sa in tutto il mondo Laura Pausi-ni. La cantante infatti ha deciso di tenersi libera per tornare sul palco dell’Ariston dove sarà presente in qualità di ospite. Per Laura tornare all’Ariston vuol dire fare un tuffo

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nel passato, come dimenticare in-fatti il lontano 1994 quando cantò “La solitudine”, singolo divenuto dopo un vero successo mondiale ed anche un vero e proprio tesoro della musica italiana. Ne ha fatta di strada Laura, che ha dichiarato alla stampa: “Sono felice di tornare sul palco dell’Ariston. Certo non sarò in gara, ma tornare li sarà co-munque come tornare indietro di tanti anni quando la mia carriera ha avuto inizio”.

Si parla ancora di ospiti famosi e star internazionali.Ci saranno anche Andrea Bocelli e Ariana Grande? Stando alle ultime an-ticipazioni, i due colossi della musica internazionale potrebbero essere nella lista delle guest star del palco dell’Ariston. Carlo Conti aveva già manifestato il desiderio di riportare Bocelli alla kermesse musicale e, stando alle indiscrezioni trapelate dalla con-ferenza stampa di presentazione del nuovo album del tenore, “Cin-ema”, Tony Renis ha parlato della possibile presenza di Bocelli e di Ariana Grande in qualità di ospiti di Sanremo. Dunque, sul palco di Sanremo, potremmo ve-dere Andrea Bocelli e Ariana Grande in un

duetto musicale con la canzone “E più ti penso”, il singolo che fa da apripista al progetto musicale “Cinema” che raccoglie le più belle colonne sonore della storia del grande schermo.

Chi affiancherà Carlo Conti nel-la conduzione? In poleposition c’erano Emma, Arisa e Rocio Munoz Morales. Si era parlato pi anche di Vanessa Incontrada, amata dal pubblico di Rai Uno per le fiction Un’altra Vita e Anna & Yusef – Un amore senza con-fini. La Incontrada e Carlo Con-ti hanno già avuto modo di lavora-re insieme per la conduzione di diverse edizioni dei Wind Music Awards. Ma alla fine i nomi sono

cambiati e oggi ormai il cast certo sembra essere composto da Ma-dalina Ghenea, Virginia Raffa-ele e Gabriel Garko con Nicola Savino e la Gialappa’s che pare siano confermati al Dopofestival. Incontrada, Argentero e altri nomi al momento di andare in stampa con Slide, sono ancora papabili come possibili “valletti” di Conti.

I Big del festival: Deborah Iu-rato e Giovanni Caccamo (vin-citore delle nuove proposte dello scorso anno) con “Via da qui”; Noemi canta “La borsa di una donna”;Alessio Bernabei (ex leader dei Dear Jack) con “Noi sia-mo infinito”; Enrico Ruggeri con “Il primo amore non si scorda mai”. Torna come cantante: Arisa con “Guardando il cielo”. Si riparte con Rocco Hunt che canterà “Wake up”, poi il colpo di scena perché oltre ad Alessio Barnabei a gareg-giare a Sanremo 2016 ci saranno anche i Dear Jack con “Mezzo respiro”; ancora gli Stadio con “Un giorno mi dirai”. E’ la volta di Lorenzo Fragola con “Infinite volte”, Annalisa con “Il diluvio universale”, Irene Fornaciari (fi-glia del noto cantante Zucchero) con “Blu” e Neffa con “Sogni e nostalgia”. E ancora, Zero Asso-luto con la canzone “Di me e di te”, Dolcenera che canta “Ora o mai più”; Clementino approda

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Come lo scorso anno,anche Slide sarà presente

al Festival di Sanremo.L’editore Devis Paganelli

ha infatti rinnovato l’accordo con Vincenzo Russolillo,

che vede anchenell’edizione 2016,Slide mediapartner

all’hospitality ufficialeCasa Sanremo

con Gruppo Eventi.

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a Sanremo con la canzone “Quando sono lontano”. Inaspettato il ritorno di Patti Pravo con la canzone “Cieli immensi”. Gli ultimi quattro: Vale-rio Scanu con “Finalmente pi-ove”; tornano anche Morgan e i Blu Vertigo con “Semplicemente”; Francesca Michielin con “Nessun grado di separazione” e si conclude con Elio e le Storie Tese che can-teranno “Vincere l’odio”

Il regolamento quest’anno non ha subito variazioni rispetto all’anno scorso. Carlo Conti è il direttore artistico ed è supportato nella scelta dei brani dal maestro Pinuc-cio Pirazzoli. I 18 Campioni pro-pongono una nuova canzone a testa. Alla serata finale accedono solo quattordici Campioni, le prime tredici e la ripescata tra le ultime cinque. Nella prima serata: si esibiscono nove campioni che ven-gono votati dal televoto (telefonia fissa, telefonia mobile e web) e dalla giuria della sala stampa (50% di peso per entrambi). Nella sec-onda serata: si esibiscono nove

campioni che vengono votati dal televoto e dalla giuria della sala stampa (50% di peso per entram-bi); si esibiscono le prime quattro nuove proposte, in due coppie a “sfida diretta”, e i due vincitori ac-cedono alla finale (quarta serata). Nella terza serata: i campioni cantano 18 cover dividendo il palco con ospiti italiani e internazionali (le canzoni sono valutate dal tel-evoto e dalla giuria e la migliore vince un premio); si esibiscono le quattro nuove proposte in coppia e i due vincitori accedono alla finale (quarta serata). Nella quarta sera-ta: i venti campioni cantano le loro canzoni votati dal televoto (40% del peso), dalla giuria di esperti (30%) e dalla giuria demoscopica (30%). Le tredici canzoni più votate vanno direttamente in finale, men-tre le ultime cinque si sfidano al rip-escaggio per conquistare l’ultimo posto disponibile. Finale nuove pro-poste: i quattro finalisti si sfidano in confronti diretti, votati dal pubblico attraverso il televoto (40%), dagli esperti (30%), e dalla demoscopica

(30%). Le due canzoni che vincono si sfideranno nel confronto diretto decisivo. Nella quinta serata: i sedici campioni rimasti in gara vengono votati da zero I tre big più votati accedono alla finale e si esi-biscono nuovamente. L’artista con la percentuale di voto complessiva più elevata viene proclamata vin-citrice della sezione Campioni e ha diritto a partecipare all’Eurovision Song Contest 2016.

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Slide Mediapartner

Si rinnOVa

DoMeniCa7 feBBRaio

taglio Del naStRoal PalafioRi

DiRettefiRMate radiO 105e radiO MOnte CarlO

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Casa Sanremo, l’hospitality del Festival della Canzone Italiana nata da un’idea

di Vincenzo Russolillo e Mau-ro Marino e firmata da Gruppo Eventi, per il nono anno consecu-tivo ritorna al Palafiori dal 7 al 13 febbraio.Quella realizzata dal Consor-zio Gruppo Eventi, presieduto da Vincenzo Russolillo, è un’ac-coglienza riconosciuta e riconosci-bile in tutte le più importanti rasse-gne dello spettacolo, del cinema e della cultura che, per il nono anno consecutivo, sarà nella città dei fio-ri. L’inaugurazione è prevista do-menica 7 febbraio alle 18.00. Le stanze della Casa offriranno ai visi-tatori occasioni di intrattenimen-to 20 ore al giorno no stop, con 270 eventi in programma nei 7 giorni.

L’Hospitality delFestivaL di sanremo

intRatteniMento20 oRe al gioRno no StoP,

270 eventiin PRogRaMMa nei 7 gioRni.

Si Rinnova

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LLG_MAKEUPSCHOOL_SANREMO_VIP_160x240_TR.indd 1 14/01/16 16:55

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Focus sulla responsabilità socia-le: si conferma la collaborazione con il Segretariato Sociale RAI che presenterà 5 progetti nazionali e la Polizia Di Stato che proporrà una serie di incontri legati all’uso della rete e delle nuove tecnologie. Casa Sanremo, iinoltre, è partico-larmente orgogliosa di ospitare le performance dei vincitori del con-corso indetto da “Musica contro le Mafie”, progetto pregevole che ha l’intento di unire sotto la ban-diera della legalità le voci di tanti artisti italiani.Smashbox Cosmetics è il Title Sponsor della Casa Sanremo, realizzando un’area beauty alla quale artisti, giornalisti e addetti ai lavori avranno acces-so esclusivoLa musica della Casa è fir-mata Radio 105 e Radio Monte Carlo. Le emittenti ra-diofoniche del Gruppo Finel-co proporranno trasmissioni in diretta congli artisti in gara, la stampa e gli addetti ai lavori.Radio 105 sarà presente a Casa Sanremo con Daniele Battaglia, Max Brigante e gli Autogol che condurranno, rispet-tivamente, delle specialissime edi-zioni di “105 All’Una” (da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.00), “105 Mi Casa” (da lunedì a giove-dì dalle 18.00 alle 19.00) e “105 Autogol” (venerdì e sabato dalle 16.00 alle 19.00). Radio Mon-te Carlo con “Speciale Sanremo: dentro e fuori il Festival” condotto da Monica Sala e Max Venego-ni sarà in diretta tutta la settima-na da Casa Sanremo per tre ore, dalle 10 all’una da lunedì a vener-dì, e quattro ore, dalle 10 alle 14 sabato.Il Festival della canzone italiana vi-vrà attivamente sui siti e sui social network delle emittenti attraverso reportage fotografici e video e in-

Si Rinnova

FasHion & stYLe

terviste ai protagonisti.Inoltre torna Radio Festival, la web radio interamente dedicata alla kermesse musicale più attesa e chiacchierata dell’anno con aned-doti, curiosità, contributi audio ori-

ginali e le interviste ai protagonisti r ea l i z za t e dal diretto-re Beppe

Cuva. Su Radio Festival è già pos-sibile ascoltare le canzoni e le in-terviste agli 8 artisti della categoria “Giovani”.La Casa dedicherà, come sempre, grande spazio al food & beve-rage con cooking show, percorsi

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L’Hospitality del FestivaL di sanremo

Live

un occhio in diretta sulla casa

la musica dal vivo con i BIG e gli EMERGENTI

Hair stYLe aCademYCooKinG sHoW

vetrina per gli hair stylist italiani

un prodotto televisivo per presentare prodotti tipici ed eccellenze italiane

tv

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Si Rinnova

eno-gastronomici competizioni ai fornelli tra grandi chef ed un con-test nel quale si sfideranno i 15 top barman italiani. Il tutto sarà ripreso da ALICE TV che proporrà appuntamenti quotidiani in diretta sul canale 221 del digitale ter-restre, per raccontare le eccellenze del territorio italiano, selezionate da Dispensa Italiana. Ogni sera si alterneranno “a tavola” ospiti per commentare in diretta il Festival; padrone di Casa Elio Cipri, storico addetto ai lavori del mondo disco-grafico italiano.

Tra le novità di questa edizione: Casa Sanremo Fashion, un’area destinata alla moda dove si alterneranno sfilate di stilisti emergenti e grandi firme italiane che saranno presentate dalla bellissima Ve-ronica Maya. Un campo di calcio a 3 allestito sulla terrazza del Palafiori per ospitare i match in cui saranno coinvolti artisti, giornalisti ed addetti ai lavori. Anche il torneo avrà un obiettivo di responsabilità sociale (charity). La collaborazione già collaudata con Slide, ritorna an-che quest’anno. Sarà presente infatti la nostra redazione, all’interno della “casa” per racccontarvi poi sul prossimo numero, tutto ciò che è accaduto dietro le quinte.

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SANREMO.

Sono tante le novità dell’im-minente 66° Festival della Canzone Italiana di Rai Uno

che si svolgerà dal 9 al 13 feb-braio prossimo al Teatro Ariston. Ma sono tantissime anche le ini-ziative collaterali all’evento che

la liGUriaprOtaGOniSta al FeStiVal di SanreMO 2016 di Maria Sole Ferrero

accompagneranno per tutta la settimana l’evento canoro più at-teso dell’Italia che ama il canto a cominciare dal popolare Palafiori di Corso Garibaldi. All’interno, infatti, regnerà incontrastata da anni Casa Sanremo con tutti i suoi tantissimi Vip che saranno

coordinanti dal “Boss dei Boss” Vincenzo Russolillo, specializza-to nell’organizzazione di grandi manifestazioni. Una novità as-solutamente inedita invece è l’idea vincente del Sindaco di Sanremo Alberto Biancheri e dell’Assessore al Turismo e Cul-

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la liGUriaprOtaGOniSta al FeStiVal di SanreMO 2016 di Maria Sole Ferrero

gRangalà

tura Daniela Cassini, di mettere a disposizione la rinnovata e culturalmente-bellissima Piazza Eroi (a 300 metri dall’Ariston) gioiello della città, mai utilizzata prima. Un gruppo di sanremesi, poi che fanno capo alla società SANREMOintheWORLD, si è let-teralmente inventato una nuova manifestazione dall’interessan-te titolo SanremOpenTheatre, una rassegna canora che vedrà salire sul palco all’aperto almeno 100 Giovani Artisti provenienti da vari Talent italiani, ma anche dall’estero ed in particolare da Bruxelles. Ma la vera notizia è ancora un’altra: il ritorno per il 66° Festival di Sanremo, dopo anni di oscuramento partitico, della REGIONE LIGURIA che torna da grande protagonista a tutto campo. Un’operazione for-temente voluta dall’Assessore al Turismo della Regione, il san-remese Gianni Berrino, che ha subito coinvolto la collega Ilaria Cavo (giornalista Mediaset) As-sessore alla Cultura in Regione

e lo stesso Presidente Giovanni Toti, entusiasta del progetto che ha contribuito direttamente a tutte le fasi organizzative. La Regione parteciperà, infatti, a tutta una serie di iniziative che partono dall’aver acquistato spazi promozionali su Rai Uno (durante tutte le cinque sera-te), allo scopo di promuovere e diffondere al resto del mondo, le peculiarità del Territorio li-gure come la cultura, l’arte, la gastronomia, ed in particolare valorizzare il dolce clima che re-gna tutto l’anno. Sempre legate alle iniziative, la Regione sarà presente anche al prestigioso Gran Gala del Festival che, da quest’anno, diventa di diritto, il Gran Gala della Stampa che, in sub ordine, diventa “Gran-GaladellaLiguria” (lunedi 8 febbraio,ore 20, ma solo su inviti), coordinato da sei anni dall’editore Ilio Ma-sprone, personaggio ben noto a Sanremo, ma soprat-tutto a Monte-Carlo dove organizza speciali eventi per gli italiani nel mondo. Il Gala di Sanremo, con Slide

Mediapartner che si traferisce (altra novità) al Roof Garden del Casino di Sanremo grazie al mega e simpatico Direttore Generale Giancarlo Prestinoni, presenterà i consueti due im-portanti premi DietroLeQuinte e Numeri Uno-Città di Sanre-mo. Nel primo caso si tratta di consegnare un riconoscimento a cinque personaggi che lavorano dietro le quinte del Festival o della musica in generale, mentre i numeri uno sono grandi artisti che hanno contribuito ad eleva-re la qualità del Festival anche all’estero. Il primo anno lo ha ritirato Pippo Baudo, l’anno scor-so Albano Carrisi e quest’anno arriverà, appositamente da Los Angeles, l’italo-americano Tony

Renis, produttore discografico

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di Andrea Bocelli: all’elegante serata al Casino, parteciperà Caterina Caselli, Mara Majon-chi, Arisa, Dolcenera, ed altri ancora, mentre la conduzione è ancora affidata all’attrice Anto-nella Salvucci della Rai. Sempre la Regione Liguria offrirà infine assaggini eno-gastronomici, tutti i pomeriggi per un’ora, in Piazza Eroi sanremesi, in colla-borazione con le Camere di Com-mercio liguri, mentre il Menù del Gran Gala, tutto ligure, sarà

SlIDE Mediapartneral GranGalà!

curato dallo Chef del Ristorante Zeffirino di Genova, Lucia-nio Belloni (già Chef di Frank Sinatra). I premi del Gala sono invece messi a dispo-sizione dall’artigiano di Crotone e amico di Sanremo, Michele Af-fidato, orafo in Crotone. Insomma sarà una settimana all’insegna della LIGURIA... finalmente.

gRangalà

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SPICEGIRlSvent’anni fa, giusti giusti, a cavallo tra il 1995 e il 1996, la carriera delle Spice Girls entrava nel vivo. le cinque ragazze inglesi tutto pepe, dopo aver formato il gruppo nel corso del 1994, si apprestavano ad inanellare quella lunga serie di successi che le ha fatte diventare una vera e propria icona nel panorama artistico musicale mondiale. le Spice, due decenni fa, coniarono lo slogan

, “Potere alle ragazze!!”,che né prima e neppure dopo di loro, mai nessun gruppo femminile ebbe il carisma di proporre.

“Girl power!!”

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SPiCe GirlS

Ma come nasconole Spice Girls?E’ il 1994 e il giornalista ame-ricano Bob Herbert, assieme al figlio, decidono di promuovere la costituzione di un gruppo mu-sicale totalmente femminile, sul-lo stile di una versione in “rosa” delle boyband che in quegli anni andavano per la maggiore, come i Take That. L’annuncio per pro-muovere la selezione non creava alcun dubbio sulle caratteristiche che la nuova band doveva avere: “Siete spregiudicate, estrover-se, ambizione e capaci di cantare e ballare?”. Insomma il gruppo che gli Herbert avevano in mente doveva essere costituito da giova-nissime ragazze, tutto pepe, con carica di seduzione da mescolare a doti canore e capacità scenica.

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Detto fatto: tra le centinaia di giovani che par tec iparono al casting, ven-nero scelte Ge-raldine Estelle Halliwell, Melanie Jayne Chrisholm, Victoria Caroline Adams, Melanie Jnine Brown ed Emma Lee Bun-ton. A dire il vero la Bunton arrivò un po’ dopo la costi-tuzione ufficiale, in quanto inizialmente fu presa Michelle Stephenson, che de-cise di abbandonare il gruppo e fu così rimpiazzata da Emma. Come location, per creare i primi lavori musicali, le Spice scelsero una casa della città inglese di Maidenhead, nel-la contea di Berkshire. Però già nel marzo del 1995 c’è la rottura con i loro manager, ovvero gli Her-bert, uno “strappo” che convince le cinque ragazze a affidarsi alla casa discografica Virgin Records. Il loro primo singolo è “Wanna-be”, che esce nel 1996 e sdogana la forma contratta di “want to”, utilizzata nel gergo parlato e nel linguaggio dei social network. “If you wanna be my lover, you gotta get with my friends”, ovvero, “se vuoi essere il mio fidanzato devi andare d’accordo che le mie ami-che”. Insomma, una frase simbolo dell’immaginario “girls-power”. Questo singolo negli Usa di-venta il maggior successo mai ottenuto in America da una band che non sia degli States, battendo perfino i Beatles. E’ quello il perio-do in cui a ciascuna delle ragazze viene dato un soprannome, in base

alle rispettive caratteristiche:

Geri Halliwell diventa Ginger Spice, Victoria Adams è Posh Spice, a Me-lanie Brown viene dato il nomigno-lo di Scary Space, Emma Bunton diventa Baby Spice e Melanie Chri-sholm si chiamerà Sporty Spiuce. E’ il 1996 e le Spice Girls fan-no uscire il loro primo album: è intitolato semplicemente “Spi-ce”, vende 15 milioni di copie, battendo tutti i record di incassi. Il secondo album è “Spiceworld”: è la fine del 1997 e il singolo “Spice up your life” anticipa quello che dovrebbe essere l’LP della matu-rità delle cinque ragazze. Anche questo secondo lavoro è un gran-de successo con 7 milioni di copie vendute nell’arco di una decina di giorni. Ma è il periodo anche del-le prime severe critiche: le Spice Girls sono onnipresenti e per molti contesti mediatici questo comples-so diventa troppo ingombrante. Addirittura alcuni fans della prima ora confidano che queste cantan-ti si vedono talmente tante volte

in Tv da “far venire l’allergia”. Intanto, per non farsi mancare nul-la, il ’97 è anche il momento del loro film, intitolato “Spiceworld: The mo-vie”. Esce per Natale e i botteghini sono congestionati solo per loro. Dopo aver dato l’addio al loro manager, le ragazze britanniche

SPiCe GirlS

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decidono di gestirsi da sole, divi-dendosi i compiti: c’è chi si occupa dell’organizzazione dei concerti, chi cura l’immagine del gruppo e chi si adopera per racimolare de-naro attraverso gli sponsor. Parte il loro immenso tour, che prevede-rà ben 105 date. Ma sul più bello del loro giro musicale per il mondo, Geri Halliwell decide di lasciare la band, probabilmente per divergen-ze insanabili con il resto della trup-pa femminile. Per sostituire Geri si pensa alla cantante israeliana Sha-ron Cohen, un’artista transessuale che prese poi il nome di Dana In-ternational. Per Dana poteva essere il momento buono per moltiplicare la sua popolarità (e probabilmente anche il suo conto in banca) ma al-lora era troppo

impegnata nelle lotte sociali, riguar-danti i diritti delle minoranze, etni-che e di genere, quindi rispose di no. In quattro le Spice registra-no il singolo Goodbye, men-tre nel 1999 esce il loro terzo album: Forever”. Il singolo che precede questo lavoro, dal ti-tolo “Let Love Lead the way”, ha successo, ma il long play no. Le Spice Girls non si sentono più unite come prima. Sembra quasi che nel gruppo entri una sorta di demotivazione a continuare in-sieme, si crea così una forza cen-trifuga che spinge tutte a cercare un’identità da solista. C’è da dire che le Spice Girls non si sono mai ufficialmente divise, ma di fatto il loro

scioglimento va collocato nel 2001. Nel 2007 tornano a cantare in-sieme, esibendosi in un tour mondiale dal titolo “The return of the Spice Girls”. Nel 2010 c’è il musical che tratta della loro at-tività, dal titolo “Viva forever”, mentre nell’agosto del 2012 le Spice sono invitate a cantare nella chiusura delle Olimpiadi di Londra. Quella fu l’ultima volta che le cin-que ragazze si sono esibite insie-me: durante la scorsa estate si par-lava di una possibile (ri)unione, ma le parole di Victoria Adams, ovvero la signora Beckham, in un’intervi-sta a Vanity Fair, sembrerebbero escludere un’ipotesi di questo tipo: “Cantare all’Olimpiade è stato un

incredibile onore. Sono stata fiera di averlo fatto. Quello è stato il momento per-fetto per dire: fantastico, grazie a tutti, ma basta così. A volte devi capi-re quando arriva l’ora di abbandonare la festa”. Ma non è detto che il 2016, proprio per festeggiare i 20 anni di “Wannabe”, possa essere l’anno giusto per una reunion, pur senza Victoria, ma (è fantasia o realtà?) addirittura con i Backstreet Boys.

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Siamo entrati nel 2016, un anno da cui ci aspettiamo un segnale forte di ripresa

economica e sociale dopo quasi un decennio di vacche magre, anzi magrissime. Un miglioramento, sotto questo profilo, gioverebbe anche ai nostri interessi, ai diverti-

menti, a ciò che consideriamo più frivolo ma non per questo inutile. Quindi anche il mondo del costu-me (italiano) attende con trepida-zione di tornare a ruggire. E, a pro-posito di costume, in questo nuovo anno si festeggiano i 40 anni di Domenica In, la trasmissione irre-

il prOGraMMa CUlt di MaMMa rai

dOMeniCa in,COMpie 40 anni! FeSteGGia COn MaUriziO COStanzO alla direziOnedi Fabio Buffa

movibile e intramontabile che da due generazioni tiene tanti italiani (un tempo quasi tutti) incollati da-vanti alla TV per l’intero pomerig-gio domenicale.Domenica In, che in tutti questi lustri ha cambiato pelle diverse volte, trasformandosi nel tentativo

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SliDe partY

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(non sempre riuscito) di seguire i cambiamenti della società, rappre-senta la trasmissione fiume sim-bolo della “tivvù” nazionale, con tentativi di imitazione a volte riu-scitissimi, altre volte meno, e altre ancora con risultati imbarazzanti. Era l’inizio del 1976 e alla Rai qualcuno pensò che servisse una trasmissione fiume, domenicale, in cui gli italiani potessero sentirsi in “compagnia” dal primo pome-riggio alla sera. Non fu semplice decidere di “armarsi e partire” perché il rischio di un flop era grosso. Ma la concorrenza delle televisioni private non c’era anco-ra e la Rai poteva permettersi di provarci, di sperimentare. Così su Rai Uno il 3 ottobre 1976 andò in

onda la prima puntata di Domenica In, con la durata di sei ore (più o meno dalle 14.00 alle 20.00), una vera e propria rivoluzione coper-nicana del piccolo schermo, con-siderando che fino ad allora ogni programma durava al massimo un’ora. Per un progetto del genere occor-reva un conduttore esperto, amato e affermato, un “marinaio” della TV capace, al timone, di vincere anche le acque più agitate, degli ascolti e della critica. E chi meglio di Corrado poteva diventare prota-gonista di questo progetto? Cor-rando Mantoni tra l’altro inventò il nome della trasmissione, dando vita al così detto domenicanismo (il copyright è di Franca Valeri) che ancora oggi, seppur con sfaccet-tature molto diverse da allora, è presente nel costume del nostro paese. La peculiarità di Domenica In è che all’interno della trasmis-sione sono presenti vari sottoin-siemi di televisione, da qui nasce il nome di “programma contenitore”: famosissimo momento all’interno della trasmissione era Discoring, che dal 1977 al 1986 ha presenta-to tutte le novità musicali e i brani più ascoltati dai giovani, con ospiti in studio affiancati da un pubblico di teen agers. L’ultima edizione di Domenica In condotta da Corra-

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do è quella della stagione 1978-79, dalla 1979-80 il timone se lo prende Pippo Baudo. La bravura di “Superpippo” fu quella di iniziare il proprio percorso rispettando e non stravolgendo il lavoro svolto dal grande Corrado, apportando cambiamenti ponderati, graduali e spalmati nel tempo. Con Baudo, a Domenica In, parte-cipano Sandra Mondaini, Gigi Sa-bani e Memo Remigi. Vi sono gli esordi di Barbara D’Urso, Giucas Casella e del conduttore di Disco-ring (che andava a sostituire Gian-ni Boncompagni) Awanagana. Sono gli anni delle polemiche, che coinvolgono Vasco Rossi e Leo-plodo Mastelloni, che in un’Italia ancora troppo bigotta ruppero tabù considerati fino ad allora inviolabili.Così Domenica In crea dibattito, tra pro e contro, tra chi la conside-ra un gioiello del costume italiano e chi la contesta definendola un baraccone conservatore al servizio dell’allora potentissima Democra-zia Cristiana. E più si crea dibatti-to, più Domenica In sale a livello di ascolti, toccando cifre da record. Anche perché l’annessione di 90° minuto e la sinergia tra trasmis-sione e mondo del calcio la rende sempre più popolare. Dalla metà degli anni ottanta Do-menica In conosce il fenomeno della “contro programmazione”, da parte di Canale 5. A dire il vero i primi tre anni di Domenica In furo-no caratterizzati dal derby Rai con “L’Altra Domenica”, che andava in onda sul secondo canale, con-dotta da Renzo Arbore, con i vari Benigni, Luotto, Marenco, Bracar-di eccetera. Ma la sfida gettata da Fininvest a metà degli anni ottanta fu tutta un’altra cosa. La rete di Silvio Berlusconi propose Buona Domenica, ma il fatto che Canale 5 non andasse in onda in diretta penalizzò la rete privata, permet-tendo così a Domenica In di pro-seguire senza troppi mal di pancia. Anche se questi sono gli anni in

cui la trasmissione fiume di Rai Uno si flette un po’ a livello di ascolti: qualcuno disse che la condu-zione affidata allora a Mino Damato era trop-po “giornalistica”, altri invece pensano che si fosse trattato solo di un cambiamento della società italiana non più disposta a trascorrere le domenica davanti alla TV. Negli anni successivi a Domenica In si alternano Lino Banfi, Toto Cotugno, Roberto D’Agostino, Mari-sa Laurito, Edwige Fenech, Pupo, Benedicta e Brigitta Boccoli e Gigi Sabani.Nel 1991 torna poi Pippo Baudo, ma nel 1992 per la prima volta Buona Domeni-ca di Canale 5 supera negli ascolti la trasmissione di Rai Uno. La cop-pia Cuccarini-Columbro e la diret-ta furono i veri cavalli di battaglia di Fininvest contro la Rai. Il 1993 di Domenica In è quello dell’avvento di Mara Venier, che trovò un grande successo grazie anche ai collaboratori Luca Giurato e Gianpiero Galeazzi, che si rivelò non solo ottimo giornalista ma una ironica “spalla” della

conduttrice. Intanto si susseguono Jmmy Fontana, Orietta Berti e Don Mazzi.Dal 1995, nella domenica che segue il Festival di Sanremo, il contenitore pomeridiano viene trasmesso dal Teatro Ariston della città dei fiori, e diventa una sorta di riassunto di ciò che è stato il Festival. Canale 5 non riesce più a superare Domenica In e nel 1997 il volante della trasmissione passa a Fabri-zio Frizzi e ad Antonella Clerici. Si

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susseguono poi Magalli, Solenghi Carlo Conti e Amadeus, per lascia-re posto al ritorno “in solitaria” di Mara Venier. La sfida negli anni duemila tra Do-menica In e Buona Domenica sono stati poi caratterizzati dalla pole-mica a distanza tra Paolo Bonolis e Antonio Ricci. Gli ultimi dieci anni di Domenica In sono quelli caratterizzati dalla tra-smissione a segmenti: il program-ma viene accorciato e all’interno sono presenti vari momenti in cui oltre allo spettacolo musicale e di intrattenimento, vengono proposti spazi di giornalismo, di politica, di spin-off e di attualità di vario genere. Dal 2005 parte, per esempio, l’A-rena di Giletti, che pian piano di-venterà sempre più contenitore a sé. L’arrivo di Lorella Cuccarini ha certamente ridato vigore alla tra-smissione. L’edizione 2015-2016 è caratteriz-zata dalla conferma alla condu-zione di Paola Perego, affiancata dal giornalista Salvo Sottile; ma la grande novità è che il direttore artistico è Maurizio Costanzo.

DoMeniCa in

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Dagli inteRventi MutuaBilialla SCelta Del MeDiCo

5 COSe ChenOn tUtti SannOSUlla ChirUrGia

eStetiCaa cura della redazione

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Primo: gli interventi prettamente estetici non sono mai a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Tut-tavia, periodicamente le cronache raccontano di casi di medici accu-sati di operare pazienti per motivi estetici facendoli passare per fun-zionali, come nell’indagine che riguarda il caso del dottor Matteo Tutino a Palermo. «Sicuramente la maggioranza dei colleghi ospe-dalieri sono persone oneste, che lavorano duramente e seriamente in condizioni non sempre ottimali. Dall’altro lato i controlli compiuti dalla Guardia di Finanza nel 2014 parlano di una voragine nei conti dello Stato provocata dalle truffe al Servizio Sanitario Nazionale, fra le quali molto frequenti quelle che ri-guardano le operazioni di chirurgia

estetica spacciate per interventi su gravi patologie, spesso addirittura tumorali– afferma il presidente di Aicpe, Mario Pelle Ceravolo -. Ben diverso è il caso in cui medici ope-rano in ospedale in rispetto della legge in regime privato, il cosid-detto “intra moenia”, anche per interventi di tipo estetico: in questi casi l’intervento non è a carico del-la sanità pubblica ma è pagato dal paziente, con costi equiparabili a quelli dei privati».

Secondo: esistono alcuni casi in cui il Ssn si fa carico degli interven-ti di chirurgia plastica fra i quali i più comuni sono quelli legati a esiti di malformazioni (acquisite o con-genite) e traumi (come incidenti o ustioni). Altre possibili situazioni

L’Associazione Italiana di Chirurgia

Plastica Estetica (Aicpe) fa chiarezza sugli interventi che si possono eseguire

con il Servizio Sanitario Nazionale e su come scegliere

il professionista a cui affidarsi

Interventi a scopo estetico eseguiti in

modo fraudolento in ospedale, medici senza

specializzazione che rifanno nasi e seni. Il

mondo della chirurgia estetica ha poche

regole ed è bene fare chiarezza per aiutare

i pazienti a orientarsi. «Da tempo la nostra associazione si batte

per ottenere più regole in questo settore.

Intanto vogliamo dare alcune indicazioni

per aiutare chi decide di approcciarsi alla chirurgia estetica a

comportarsi nel modo opportuno» affermano

gli specialisti dell’Associazione

Italiana di Chirurgia Plastica Estetica

(Aicpe), l’unica in Italia dedicata

esclusivamente alla chirurgia estetica. Ecco

quindi il vademecum sulla chirurgia estetica

redatto da Aicpe.

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sono, ad esempio, il labbro lepori-no, asimmetrie mammarie importanti, il seno tuberoso, la g iganto-m a s t i a e la ri-co s t r u -z i o n e del seno dopo un i n t e r ven to di mastecto-mia. A carico del Ssn anche gli interventi su obesi in casi ben codificati: quando l’obesità è grave, a rischio è anche la salute quindi la sanità pubblica si fa carico sia degli interventi per per-dere peso (la chirurgia bariatrica), sia per correggere gli esiti del forte dimagrimento (per esempio l’addo-me pendulo). «Ci sono poi dei casi “border line”, come le orecchie a ventola dei bambini, a carico del Ssn nel caso in cui tale inestetismo causi problemi psicologici. La rino-settoplastica ossia la correzione del setto nasale deviato, può essere eseguita nel pubblico, ma non così la correzione della “gobbetta” o dei difetti estetici del naso» aggiunge Pelle Ceravolo.

Terzo: Altra cosa da sapere sulla chirurgia plastica è che per legge basta una laurea in Medicina e Chirurgia per ope-rare, anche senza una specializzazione. «In Italia ogni medi-co appena laureato e abilitato superando un esame post lauream, è autorizzato dal codice civile a esercitare in tutte le specializzazioni, esclusa

radiologia e anestesia – afferma il presidente Aicpe -. Dopo la laurea è possibile iscriversi ai

corsi di specializzazione, che sono facoltativi e a

cui si accede con concorso nazionale. Il titolo di specia-lista, certifica che è stata ap-profondita per vari anni una certa disciplina, ma chiunque, anche senza specializzazione, può eseguire tutti gli inter-venti, dal lifting al trapianto di cuore. Solo nelle strutture sanitarie pubbliche è richie-sta la specializzazione, nel privato non è necessario quindi, soprattutto nella chi-rurgia estetica, accade molto spesso che molti medici pra-

tichino senza training e senza titoli. Eseguire un lifting o un

rinoplastica estetica o un au-mento di volume mammario, al

contrario di quanto si crede, non sono assolutamente interventi fa-cili; in alcuni casi sono operazioni

eStetiCa

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estremamente complesse che non devono in alcun modo essere effettuate da chi non ha un’adeguata prepara-zione e i titoli per farlo» continua Mario Pelle Ceravolo

Quarto: per sce-gliere il chirurgo plastico non fermatevi alle apparenze o al sito internet. «Spesso i pazienti si basano sul passapa-rola e sul sentito dire, o magari si fanno lusingare dallo studio ele-gante o dalla pubblicità sulle riviste patinate o sulla ”magica rete”, o peggio dal prezzo sospettosamen-te conveniente. Piuttosto control-late il curriculum, l’aggiornamento e l’appartenenza a una società specialistica, come Aicpe» aggiun-ge Pelle Ceravolo.

Quinto: non fatevi fuorviare dai casi estremi di chirurgia plastica che spesso sono alla ribalta della cronaca. «I disastri chirurgici tanto illustrati nelle trasmissioni televisive esistono, ma sono episodi molto rari e, nella maggior parte dei casi, provengono da isolati sedicenti e purtroppo

spesso ”seducenti” pseudo-chirurghi, che lavorano senza preparazione e senza scrupoli. Le conseguenze di questi individui non possono e non devono gettare ombra su una specialità composta da professionisti seri preparati ed eticamente corretti. Inoltre la stragrande

maggioranza dei pazienti di chirurgia e medicina estetica appartengono ad una categoria ben lontana dalle vistose ed esuberanti soubrette televisive o dei giornaletti scandalistici. Dall’altro lato anche i nostri pazienti sono per lo più persone equilibrate che soffrono per un naso che causa loro disagio o perché si vergognano del torace piatto o di un invecchiamento precoce del volto. Insomma, persone normalissime che attraverso una chirurgia plastica “seria” ritrovano spesso il sorriso e la felicità» concludono i chirurghi di Aicpe.

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AICPE.L’Associazione Italiana Chirurgia Plastica Estetica (www.aicpe.org), l’unica in Italia dedicata esclusivamente alla chirurgia estetica, è nata nel settembre 2011 per dare risposte concrete in termini di servizi, tutela, aggiornamento e rappresentanza. Ad AICPE, gemellata con l’American Society for Aesthetic Plastic Surgery (ASAPS), la più importante società di chirurgia estetica al mondo, hanno aderito oltre 250 chirurghi in tutta Italia. Membri Aicpe possono essere esclusivamente professionisti con una specifica e comprovata formazione in chirurgia plastica estetica, accomunati da un codice etico comportamentale che li distingue dentro e fuori la sala operatoria. L’associazione ha elaborato e pubblicato le prime Linee Guida del settore, consultabili sul sito internet, che stabiliscono i fondamentali parametri operativi dei principali interventi. Scopo di AICPE è tutelare pazienti e chirurghi plastici: disciplinando l’attività professionale con riferimento sia all’attività sanitaria, sia alle norme etiche; rappresentando i chirurghi plastici estetici nelle sedi istituzionali, scientifiche, tecniche e politiche per tutelare la categoria e il ruolo; promuovendo la preparazione culturale e scientifica.

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Un amore che vive

Olga Bisera

Prefazione di Gian Luigi Rondi

LUCIANO MARTINO

Luciano Martino  (Napoli,  22 dicem-bre 1933 - Malindi, 14 agosto 2013) iniziò la sua carriera scrivendo sceneggiature con Ennio Flaiano, Pier Paolo Pasolini, Ennio De Concini, Sergio Corbucci, Lui-gi Zampa, Luciano Emmer, Ugo Guerra, Mauro Bolognini. Con la sua società Da-nia ha prodotto oltre cento film, princi-palmente tra gli  anni sessanta  e gli  anni ottanta, quasi tutti appartenenti al filone del cosiddetto  “cinema di genere”, alcu-ni dei quali in collaborazione con  Mino Loy. Iniziò con la parodia di alcuni film del filone “antico-romano”, poi si dedicò agli  spaghetti-western, ai film d’azione e ai polizieschi. In seguito inventò il filone della commedia sexy degli Anni ‘70, lan-ciando sul grande schermo attori e attri-ci, da Lino Banfi a Renzo Montagnani, da Pippo Franco a Edwige Fenech. Nel corso della sua lunga carriera produsse o co-pro-dusse oltre trecento film, diretti fra gli altri anche da suo fratello Sergio, da Giuliano Montaldo, Marco Bellocchio, Pupi Avati, Francesco Rosi, Giuseppe Ferrara, Franco Brusati, Paolo e Vittorio Taviani, Pasquale Festa Campanile, Pasquale Squitieri, Ma-rio Bava, Lucio Fulci, Giuseppe Bertolucci, Francesca Archibugi, Roberta Torre. Il fa-moso regista statunitense Quentin Taran-tino ha pubblicamente definito Martino “un maestro” e “un genio nel suo genere”.

Lucia

no M

artin

ooL

GA b

isera

Diego Verdegiglio, saggista, lavora nel campo cine-televisivo. Ha pubblicato: Talièn de la peire da Garroc (Dall’Orso, 1993), Alla con-quista dello Spazio, con F. Valitutti (Newton Compton, 1999); Ecco chi ha ucciso John Kennedy (Mancosu, 1998); La TV di Musso-lini (Castelvecchi, 2003), Ho sedotto il potere (Gremese, 2009) e Maktub (Maretti, 2013) con Olga Bisera. Sta preparando un saggio storico sugli Italiani in Vietnam.

Olga Bisera, attrice diplomata all’Accademia d’Arte Drammatica, Bond girl con Roger Mo-ore, giornalista per Il Tempo e per TMC - con interviste a Capi di Stato per grandi testate italiane ed estere - vincitrice del Premio Fre-gene con Medio Oriente-Una pace amara, è alla sua sesta opera. Ha conseguito il brevet-to di pilota d’aereo di primo grado e fa parte dell’Associazione Donne Pilota d’Europa.

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Un amore che vive

Olga Bisera

Prefazione di Gian Luigi Rondi

LUCIANO MARTINO

Luciano Martino  (Napoli,  22 dicem-bre 1933 - Malindi, 14 agosto 2013) iniziò la sua carriera scrivendo sceneggiature con Ennio Flaiano, Pier Paolo Pasolini, Ennio De Concini, Sergio Corbucci, Lui-gi Zampa, Luciano Emmer, Ugo Guerra, Mauro Bolognini. Con la sua società Da-nia ha prodotto oltre cento film, princi-palmente tra gli  anni sessanta  e gli  anni ottanta, quasi tutti appartenenti al filone del cosiddetto  “cinema di genere”, alcu-ni dei quali in collaborazione con  Mino Loy. Iniziò con la parodia di alcuni film del filone “antico-romano”, poi si dedicò agli  spaghetti-western, ai film d’azione e ai polizieschi. In seguito inventò il filone della commedia sexy degli Anni ‘70, lan-ciando sul grande schermo attori e attri-ci, da Lino Banfi a Renzo Montagnani, da Pippo Franco a Edwige Fenech. Nel corso della sua lunga carriera produsse o co-pro-dusse oltre trecento film, diretti fra gli altri anche da suo fratello Sergio, da Giuliano Montaldo, Marco Bellocchio, Pupi Avati, Francesco Rosi, Giuseppe Ferrara, Franco Brusati, Paolo e Vittorio Taviani, Pasquale Festa Campanile, Pasquale Squitieri, Ma-rio Bava, Lucio Fulci, Giuseppe Bertolucci, Francesca Archibugi, Roberta Torre. Il fa-moso regista statunitense Quentin Taran-tino ha pubblicamente definito Martino “un maestro” e “un genio nel suo genere”.

Lucia

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Diego Verdegiglio, saggista, lavora nel campo cine-televisivo. Ha pubblicato: Talièn de la peire da Garroc (Dall’Orso, 1993), Alla con-quista dello Spazio, con F. Valitutti (Newton Compton, 1999); Ecco chi ha ucciso John Kennedy (Mancosu, 1998); La TV di Musso-lini (Castelvecchi, 2003), Ho sedotto il potere (Gremese, 2009) e Maktub (Maretti, 2013) con Olga Bisera. Sta preparando un saggio storico sugli Italiani in Vietnam.

Olga Bisera, attrice diplomata all’Accademia d’Arte Drammatica, Bond girl con Roger Mo-ore, giornalista per Il Tempo e per TMC - con interviste a Capi di Stato per grandi testate italiane ed estere - vincitrice del Premio Fre-gene con Medio Oriente-Una pace amara, è alla sua sesta opera. Ha conseguito il brevet-to di pilota d’aereo di primo grado e fa parte dell’Associazione Donne Pilota d’Europa.

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luCiano MaRtino

Sicuramente molti conoscono il suo percorso e i suoi traguardi profes-sionali di grande uomo, regista e

produttore indipendente, senza che il successo venisse mai corrotto da po-litica e inciuci di palazzo. Sempre con le sue idee e i suoi progetti ai quali cre-deva e perseguiva in modo autonomo.Dconobbi Luciano tramite l’agente ro-mano Ciarlantini, che qualche volta ha provato a presentarmi agli addetti del cinema a Roma, per propormi come at-trice. Ma io ammetto che, per quanto fosse stato un mio sogno da bambina quello di fare l’attrice, vedendo e capen-do come fosse il mondo “degli adulti”, come lo definivo io, ero molto diffi-dente e scettica nel credere alle favole e quindi per non rischiare, sono sempre rimasta sulle mie.Come se non avessi mai conosciuto nessuno! Questo lo dico in senso generale, senza nessun riferimento alla persona in questione. Con la sua Dania Film, Luciano Martino, tra film prodotti, regia, sceneggiature e soggetti, ha col-lezionato più di 100 film. Tutti film tra gli anni 60/80 come momento più in-

tenso, ma ancora negli anni 90 e oltre.Se mi permetto di parlare di un uomo come lui, è per aver letto il libro di Olga Bisera, sua compagna negli ultimi di-eci anni di vita, fino al giorno della sua scomparsa il 14 agosto 2013 a Malindi in Kenia, dove ormai trascorreva gran parte del suo tempo e dove ormai tro-vava rifugio e pace.Il libro di Olga “Luciano Martino, un amore che vive” è delicato e tenero. E’ il racconto di un Luciano Martino sof-ferente per il suo male, di una donna che l’ha accudito e amato oltre modo, occupandosi anche di creare dei più che giustificati riconoscimenti per lui per dargli ancora valore e regalargli un en-tusiasmo nella vita e nel lavoro.E gli amici su cui lei contava per stargli vicino e alleggerire con il loro affetto il suo senso della vita che passa e che era già segnata da una fine ineluttabile.Grande donna Olga, nel detto che il suc-cesso di un uomo è fatto al 50% dalla

sua donna, lei ne è l’esempio più mer-itevole per gli anni che le è stata vicina. Questo il mio modesto parere.Una delle cose che mi è piaciuta molto è stata sapere che anche quando Lu-ciano contattò un regista per fare un suo film, regista che cercò lui stesso in quanto reputato valido, nel momento che l’accordo si sarebbe concluso solo con la modifica della sceneggiatura, vi rinunciò dicendo “la sceneggiatura non si cambia!”. Come lo capisco e lo ammiro per questo. Un uomo schivo, di sani principi ed un vero idealista.Si potrebbe parlare per giorni di Luciano Martino e i dei suoi film, ma mi limito ad averlo ricordato come un grande uomo del cinema italiano, del quale ci si ricorderà sempre. Colgo l’occasione per fare un caro saluto a lei, Olga,

la sua donna, che ci ha rega-lato momenti personali ed intimi della sua vita con lui at-traverso il suo ultimo libro.

Un amore che vive

Olga Bisera

Prefazione di Gian Luigi Rondi

LUCIANO MARTINO

Luciano Martino  (Napoli,  22 dicem-

bre 1933 - Malindi, 14 agosto 2013) iniziò

la sua carriera scrivendo sceneggiature

con Ennio Flaiano, Pier Paolo Pasolini,

Ennio De Concini, Sergio Corbucci, Lui-

gi Zampa, Luciano Emmer, Ugo Guerra,

Mauro Bolognini. Con la sua società Da-

nia ha prodotto oltre cento film, princi-

palmente tra gli  anni sessanta  e gli  anni

ottanta, quasi tutti appartenenti al filone

del cosiddetto  “cinema di genere”, alcu-

ni dei quali in collaborazione con  Mino

Loy. Iniziò con la parodia di alcuni film

del filone “antico-romano”, poi si dedicò

agli  spaghetti-western, ai film d’azione e

ai polizieschi. In seguito inventò il filone

della commedia sexy degli Anni ‘70, lan-

ciando sul grande schermo attori e attri-

ci, da Lino Banfi a Renzo Montagnani, da

Pippo Franco a Edwige Fenech. Nel corso

della sua lunga carriera produsse o co-pro-

dusse oltre trecento film, diretti fra gli altri

anche da suo fratello Sergio, da Giuliano

Montaldo, Marco Bellocchio, Pupi Avati,

Francesco Rosi, Giuseppe Ferrara, Franco

Brusati, Paolo e Vittorio Taviani, Pasquale

Festa Campanile, Pasquale Squitieri, Ma-

rio Bava, Lucio Fulci, Giuseppe Bertolucci,

Francesca Archibugi, Roberta Torre. Il fa-

moso regista statunitense Quentin Taran-

tino ha pubblicamente definito Martino

“un maestro” e “un genio nel suo genere”.

Lucia

no M

artin

ooL

GA b

isera

Diego Verdegiglio, saggista, lavora nel campo

cine-televisivo. Ha pubblicato: Talièn de la

peire da Garroc (Dall’Orso, 1993), Alla con-

quista dello Spazio, con F. Valitutti (Newton

Compton, 1999); Ecco chi ha ucciso John

Kennedy (Mancosu, 1998); La TV di Musso-

lini (Castelvecchi, 2003), Ho sedotto il potere

(Gremese, 2009) e Maktub (Maretti, 2013)

con Olga Bisera. Sta preparando un saggio

storico sugli Italiani in Vietnam.

Olga Bisera, attrice diplomata all’Accademia

d’Arte Drammatica, Bond girl con Roger Mo-

ore, giornalista per Il Tempo e per TMC - con

interviste a Capi di Stato per grandi testate

italiane ed estere - vincitrice del Premio Fre-

gene con Medio Oriente-Una pace amara, è

alla sua sesta opera. Ha conseguito il brevet-

to di pilota d’aereo di primo grado e fa parte

dell’Associazione Donne Pilota d’Europa.

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Un amore che vive

Olga Bisera

Prefazione di Gian Luigi Rondi

LUCIANO MARTINO

Luciano Martino  (Napoli,  22 dicem-

bre 1933 - Malindi, 14 agosto 2013) iniziò

la sua carriera scrivendo sceneggiature

con Ennio Flaiano, Pier Paolo Pasolini,

Ennio De Concini, Sergio Corbucci, Lui-

gi Zampa, Luciano Emmer, Ugo Guerra,

Mauro Bolognini. Con la sua società Da-

nia ha prodotto oltre cento film, princi-

palmente tra gli  anni sessanta  e gli  anni

ottanta, quasi tutti appartenenti al filone

del cosiddetto  “cinema di genere”, alcu-

ni dei quali in collaborazione con  Mino

Loy. Iniziò con la parodia di alcuni film

del filone “antico-romano”, poi si dedicò

agli  spaghetti-western, ai film d’azione e

ai polizieschi. In seguito inventò il filone

della commedia sexy degli Anni ‘70, lan-

ciando sul grande schermo attori e attri-

ci, da Lino Banfi a Renzo Montagnani, da

Pippo Franco a Edwige Fenech. Nel corso

della sua lunga carriera produsse o co-pro-

dusse oltre trecento film, diretti fra gli altri

anche da suo fratello Sergio, da Giuliano

Montaldo, Marco Bellocchio, Pupi Avati,

Francesco Rosi, Giuseppe Ferrara, Franco

Brusati, Paolo e Vittorio Taviani, Pasquale

Festa Campanile, Pasquale Squitieri, Ma-

rio Bava, Lucio Fulci, Giuseppe Bertolucci,

Francesca Archibugi, Roberta Torre. Il fa-

moso regista statunitense Quentin Taran-

tino ha pubblicamente definito Martino

“un maestro” e “un genio nel suo genere”.

Lucia

no M

artin

ooL

GA b

isera

Diego Verdegiglio, saggista, lavora nel campo

cine-televisivo. Ha pubblicato: Talièn de la

peire da Garroc (Dall’Orso, 1993), Alla con-

quista dello Spazio, con F. Valitutti (Newton

Compton, 1999); Ecco chi ha ucciso John

Kennedy (Mancosu, 1998); La TV di Musso-

lini (Castelvecchi, 2003), Ho sedotto il potere

(Gremese, 2009) e Maktub (Maretti, 2013)

con Olga Bisera. Sta preparando un saggio

storico sugli Italiani in Vietnam.

Olga Bisera, attrice diplomata all’Accademia

d’Arte Drammatica, Bond girl con Roger Mo-

ore, giornalista per Il Tempo e per TMC - con

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italiane ed estere - vincitrice del Premio Fre-

gene con Medio Oriente-Una pace amara, è

alla sua sesta opera. Ha conseguito il brevet-

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CadUta dei Capelli nelle dOnne, COMe aFFrOntareil prOBleMadOtt. antOniO SOVerina MediCO ChirUrGOScienze tricologiche Mediche e Chirurgiche Medicina estetica ed anti-ageCatanzaro - romawww.tricologiamedicochirurgica.com

a cura della redazione di Slide

La caduta dei capelli nelle donne è un problema più frequente di quanto si pensi. Non si tratta infatti di una

problematica che affligge solo il genere maschile ma è in costante aumento an-che nel sesso femminile.Perdere i capelli, per una donna, vuol dire perdere sicurezza e femminilità e può essere fonte di grande disagio con risvolti sulla sfera psichica.PERChé CADoNo I CAPELLI?La caduta può essere una conseguenza fisiologica del cambio di stagione o una vera e propria malattia. Non dimen-tichiamo che i capelli possono anche rappresentare un sintomo di patologie presenti in altri organi.Prima di ogni altra cosa va considerata la carenza di ferro in casi di anemia, di ciclo mestruale abbondante o come con-seguenza di un’alimentazione povera di proteine animali, come quella vegetaria-na. Potrebbe anche essere conseguenza dello stress o di disordini ormonali come disfunzioni tiroidee, la menopausa o il periodo post-partum. Particolare im-portanza assume lo stile di vita. Cattive abitudini, come fumo e alcool, interferi-scono negativamente con l’ossigenazio-ne del capello e, aumentando la quota di radicali liberi, causano invecchiamen-to delle cellule. Anche l’alimentazione ricopre un ruolo di primaria importanza, soprattutto quando si seguono diete drastiche con conseguenti deficit nutri-zionali. La caduta dei capelli potrebbe anche essere il segnale di disturbi ben più gravi come anoressia o bulimia. A volte si tratta di un problema genetico e la conseguenza più comune è l’alopecia androgenetica femminile.QUANDo BISoGNA INIzIARE A PREoCCUPARSI?È bene precisare che, entro certi limiti, la caduta dei capelli è un fenomeno del tutto normale legato al ciclo pilifero, so-

prattutto nei cambi di stagione. Quando però diventa persistente e rilevante, in particolare in presenza di prurito o dolo-re al cuoio capelluto, allora vale la pena prestare attenzione ed è bene consul-tare un Medico Tricologo per indagare sulle cause del disturbo.A QUALI ESAMI BISoGNA SoTTo-PoRSI?La visita tricologica è finalizzata alla dia-gnosi delle patologie del capello e del cuoio capelluto e prevede vari momenti: un colloquio iniziale per conoscere il pa-ziente e capire qual è il suo problema, l’esame visivo dei capelli e del cuoio capelluto, l’esame tricoscopico, il tri-cogramma con analisi microscopica, la fotografia globale, manovre specifiche ed accertamenti ematochimici mirati per documentare eventuali carenze o squilibri ormonali. Alla fine di questo percorso diagnostico, in gran parte dei casi, si sarà riusciti a risalire alla causa del disturbo.QUALI SoNo LE CURE?La prima cosa da fare è individuare la causa della caduta per trovare la solu-zione migliore. Anche se frequentemen-te si tratta di un fenomeno transitorio, in alcuni casi può non essere così. Spesso si pensa di poter risolvere il problema con lozioni ed integratori miracolosi ma, per scongiurare spiacevoli incon-venienti, talora anche irreversibili, sarebbe bene evitare il “fai da te” e rivolgersi ad uno specialista che possa individuare esattamente l’origine del problema e sug-gerire eventuali cure. A volte il disturbo è limitato ad un de-terminato periodo e/o situazione particolare quindi si tratta di un fe-nomeno temporaneo che può risolversi anche spontaneamente ma, in caso di vere e proprie patologie, l’approccio terapeutico deve essere mirato e pre-

vede, a seconda del quadro clinico, la somministrazione di farmaci orali, l’ap-plicazione di lozioni sul cuoio capelluto, cure ormonali, fino ai recentissimi trat-tamenti laser.ALCUNI CoNSIGLI UTILIIl consiglio principale è la prevenzione. Bisogna evitare di perdere i capelli rivol-gendosi ad un Medico Tricologo ai primi segnali di caduta. A volte infatti, risulta molto più semplice arrestarne la cadu-ta che favorirne la ricrescita. I capelli vanno lavati frequentemente, anche tutti i giorni, utilizzando un prodotto delicato. Bisogna sfatare il falso mito che i capelli cadono lavandoli, il cuoio capelluto va mantenuto pulito ed inter-valli troppo distanziati tra un lavaggio e l’altro potrebbero risultare solo dannosi. L’asciugatura va fatta tamponando i ca-pelli e mantenendo il phon ad una certa distanza, a calore moderato. Attenzione alle temperature elevate, alla piastra, al sole ed ai trattamenti come permanenti e decolorazioni che potrebbero risultare aggressivi. Tagliare i capelli corti non li rinforza quindi non rinunciate alla vostra chioma ma cercate di proteggerla e va-lorizzarla al meglio per esprimere il mes-saggio sociale che più vi rappresenta.

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“L’Altra Moda”: buona la prima. Si è chiusa il 13 dicembre alla Fiera di Forlì la prima edizio-

ne della mostra-mercato “L’Altra Moda - Lo stile Made in Italy”, una novità assoluta nel campo delle rassegne fieristiche nazionali sulla quale Romagna Fiere ha pun-tato con convinzione ponendosi l’obiettivo, sin da questo “esordio” raggiunto, di fare risaltare agli oc-

A “l’AlTRA MoDA”, l’ARTIGIANATo DI quAlITà AFFASCINA E CoNquISTA

chi di un pubblico non prettamente costituito da operatori del settore o esperti, un universo di saperi, di competenze, di abilità che rap-presentano e affermano il valore più autentico del “Made in Italy” nell’ambito della moda, del design e della creatività in senso lato.

Un artigianato di qualità abitual-mente non diffuso attraverso i

canali della grande e generalista distribuzione, che con “L’Altra Moda” ha potuto farsi conoscere ed apprezzare come meritano que-gli stilisti e atelier che lavorano ogni giorno mettendo in gioco le proprie capacità. Produttori indipendenti che con ingegno e sperimentazio-ne amano coniugare tradizione e innovazione, che fanno della ricer-ca continua e dell’originalità una

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filosofia, che con la loro manuali-tà realizzano collezioni di assoluto pregio e che, soprattutto, sono una realtà anche quantitativamente non trascurabile e, quindi, sempre più meritevole di attenzione.

Ai creativi che hanno voglia di emergere, Romagna Fiere ha dato sostegno e vetrina organiz-zando una kermesse alla quale hanno partecipato oltre 50 tra stilisti e atelier da tutta Italia e che si è avvalsa della fruttuosa collaborazione di soggetti istituzio-nali e che operano nel settore come CNA Federmoda Emilia-Roma-gna, l’Alma Mater di Bologna at-

traverso coinvolto il Dipartimento Universitario di Scienze per la Qualità della Vita, sede di Ri-mini e con l’Istituto d’istruzio-ne secondaria superiore stata-le “Marie Curie” di Savignano sul Rubicone.

Ricco e di alto profilo, infatti, il pro-gramma di eventi collaterali che hanno impreziosito la prima edi-zione de “L’Altra Moda”. Nei pa-diglioni fieristici, CNA Federmoda Emilia-Romagna, partner dell’even-to, ha curato con 14 abiti esposti, la mostra “Riccione Moda Italia”, allestita in occasione dei 25 anni della manifestazione che si carat-

“l’altRa MoDa”

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B I L A N C E - F R I G G I T R I C I - G I R A R R O S T I O G N I T I P O D I E L E T T R O D O M E S T I C O

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terizza per il Concorso Nazionale Professione Moda Giovani Stilisti. Inoltre ha dato vita a workshop di “moda creativa” e organizzato due momenti di confronto e approfon-dimento molto seguiti: il seminario “Le tendenze nel comporta-mento di acquisto del consu-matore moda”, per approfondire l’andamento degli acquisti online e il ruolo del social media marketing e la conferenza “La promozio-ne della salute nell’ambito del-la lavorazione e del consumo del prodotto tessile” per capire meglio il rapporto tra qualità delle materie prime e salute dei consu-matori.

Prezioso anche il con-tributo dell’Università di Bologna che attra-verso il Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita di Rimini, ha animato il dibattito “Georg Sim-mel e Roland Barthes: le teo-rie della moda”, conversazione tra i docenti universitari Giovanni Matteucci e Giampaolo Proni, esperti del settore e membri del Di-partimento. Un’occasione utile per capire, attraverso i padri fondatori degli studi in materia di semiotica e comunicazione, quanto la moda influenzi molti aspetti della nostra vita e vada a costruire in modo così significativo la rappresentazione di sé stessi sul palcoscenico sociale.

Il futuro della moda è stato, poi, incarnato dai tantissimi studenti che vogliono specializzarsi nell’alta sartoria. Gli iscritti all’Istituto d’i-struzione secondaria superiore

statale “Marie Curie” di Savignano sul Rubicone che oltre ad essere presenti in gran numero, hanno portato a “L’Altra Moda” nella mostra “Futuri talenti della moda”, i disegni, le stampe, i prototipi di abiti, calzature e accessori con cui la scuo-la ha partecipato con successo a nu-merosi concorsi. E’ il caso di Marco Gozzi, ora studente del centro di for-mazione d’eccellenza internazionale Techno Fashion Group e vincitore dell’ambìto concorso promosso pro-prio dall’accademia milanese.

Anche arte e architettura hanno avuto la loro vetrina alla fiera forlivese. Anche in questo caso il filo conduttore è stata la creatività dei giovani. Gli architetti Under 40 di Forlì-Cesena costituitisi nell’associazione “Archibiotico” che hanno allestito la mostra di progetti “Architettura a Km0” e la pittrice

di origine romena Contesina Spa-tariu che ha pro-posto la sua per-sonale “Solo chi sogna impara a volare!” caratte-rizzata da grandi tele che riprodu-cono i volti delle

top model della moda, riletti in modo personale con un peculiare utilizzo di colori vivi e forti.

“L’Altra Moda”, però, è stato anche altro: workshop di make-up e accon-ciatura con Apollonia Tolo e “on hair Style”, i consigli sull’outfit perfetto con la personal stylist Ales-sandra Diversi, lo spettacolo e l’in-trattenimento musicale del Fashion Bar &Music che ha proposto un’ap-plauditissima performance live di Pole Dance con la campionessa ita-liana Laura Vigna.

Insomma, una proposta davvero completa per una scommessa sul talento vinta. Al punto che Romagna Fiere è già al lavoro per riproporre già nella primavera del 2016 la 2ª edizione, ancora più ricca di pro-poste e di stimoli di quella appena conclusasi, de “L’Altra Moda – Lo Stile Made in Italy”.

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Non soltanto rhum e modelle da urlo. Caracas, Venezuela (anzi, “Santiago de León de Caracas”,

nome esteso e completo della capitale sudamericana) è conosciuta per questo e anche per molto altro. La cattedrale con la caratteristica e unica facciata ri-masta in stile “coloniale” ad esempio. Oppure il palazzo Miraflores o la casa natale di Simón Bolívar, dove il Liberta-dor della patria nacque, nel 1783.Franklin Elias Santana Bermudez, co-nosciuto semplicemente come Franklin Santana, arriva proprio da lì, da Cara-cas, in Venezuela.Dopo aver iniziato la carriera come giovanissimo modello, in Italia si fa co-noscere soprattutto per le innumerevoli partecipazioni televisive.Fisico statuario, ex judoka, si tiene sem-pre in movimento e in allenamento. Non stupitevi infatti se lo vedete girare in bi-cicletta per le vie di Milano, anche se lui la mette sull’ironia, dicendo: “Lo faccio per risparmiare i soldi della benzina”.Dal Venezuela Franklin ha girato il mondo, sfilando per gli stilisti più pre-stigiosi. Tra i molti ricordiamo Ferrè, Missoni, Calvin Klein e Versace. Il suo fisico scolpito e il volto definito da una nota rivista di moda come “affascinan-te” è stato apprezzato sulle passerelle più ambite e prestigiose dell’eleganza internazionale. La valigia sempre pron-ta e il biglietto aereo in tasca, destina-zione Parigi e New York.

A Tu PER Tu CoN FRANklIN SANTANAa cura della redazione Slide Ticino

La sua carriera, se vogliamo trovare una data esatta, ha inizio nel 1994, grazie alla campagna pubblicitaria dell’azien-da Levi’s. Un agente lo ha notato sulle spiagge di Miami Beach e lanciato nel mondo dell’advertising.Ma è soltanto l’inizio, perché Franklin in realtà ha prestato il volto a campagne planetarie con partner quali Coca Cola, Nike, Martini (in quest’ultimo compa-rendo per altro accanto alla top model Naomi Campbell).La consacrazione televisiva è comincia-ta poco dopo, oltre vent’anni anni fa, quando viene scelto come “Carramba Boy” accanto a Raffaella Carrà. Franklin ha tuttora un bellissimo ricordo di quel tempo e sottolinea con grande affetto la professionalità e gentilezza di Raffaella.La Rai poi lo ha riconfermato anche per l’edizione successiva di “Domenica In”, dove ha trovato lavoro come ballerino.Grazie alla popolarità acquisita in quegli anni, Franklin ha ottenuto una piccola parte nel 2003 nel film di Gabriele Muc-cino: “Ricordati di me”, che film raccon-ta tante storie quanti sono i componenti della famiglia protagonista, i Ristuccia.

Nel 2005 invece ha partecipato al reali-ty “La Talpa”, avendo un ottimo riscon-tro tra il pubblico che infatti lo premia, permettendogli di arrivare a due punta-te dalla fine, giocandosi fino all’ultimo la vittoria finale.Non è finita. Il pubblico anche se non ne ricorda sempre il nome lo riconosce spessissimo, soprattutto per le innume-revoli partecipazione a fiction televisive molto seguite, amate ed apprezzate come L’ispettore Coliandro, Squadra Antimafia e il Commissario Rex. Spesso interpreta la parte del cattivo, un ruolo che lo stimola molto, ma che – assicura chi lo conosce bene – non gli asso-miglia affatto, essendo Franklin una persona di poche parole ma di cuore grande, generoso, solare. Proprio come la sua Caracas.

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Briccola è un bracciale nato nel 2012 dall’idea di due amici, diventata una realtà aziendale

nel 2014 e lanciato ufficialmente nell’estate 2015 grazie ad altri soci che hanno creduto nel progetto, legati tutti da un unico sentimento: la

passione per il mare e per la libertà. Un’idea semplice: un bracciale creato assemblando cima nautica colorata ad un “grillo”, questo il termine del gancio utilizzato sulle imbarcazioni per tenere le vele in tensione. Briccola si ispira al vento

che ci porta verso nuovi orizzonti, infatti ogni bracciale porta il nome di un vento. I bracciali sono di tutti i colori e in varie misure, perché si adattano perfettamente sia agli uomini che alle donne e sono ideali sia d’inverno, nelle tonalità più scure, sia d’estate, nelle tonalità più vivaci. Briccola è un brand in continua evoluzione, infatti l’azienda si dedica anche alla creazione di borse. La prima BAG firmata Briccola si chiama “Zèfiro”: un vento che soffia da ponente e trae origine dalla mitologia greca. Una borsa da utilizzare al mare, ma ideale per essere indossata tutto l’anno: da esibire durante il vostro shopping o mentre sorseggiate un buon aperitivo in compagnia. Briccola ha suscitato molto interesse, tanto da essere notato anche da tanti VIP fra cui il cantante degli Aerosmith,

BRICColA: Il BRACCIAlE SIMBolo DI lIBERTà!alina drOzdOVSChiIl fashion visto da Alina Drozdovschi Fashion Bloggerhttp://ioragazzafashion.blogspot.it/

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faShion BlOGGer SliDe

Steven Tyler. Grazie al suo successo e alla qualità Made in Italy, ora il bracciale si può trovare in più di 50 negozi in tutta Italia, da nord a sud e anche all’estero, in Spagna e Francia. Tutti i punti vendita si possono consultare nel sito del brand, dove è possibile effettuare anche gli acquisti online: www.briccola.me. Il marchio ha inventato anche un proprio “hashtag” per i social: #dattidellearie, tag che significa mostrare la propria diversità, viaggiare con la testa, perché si ama la libertà. L’azienda si identifica in una celebre frase di Herman Melville: “ È una cosa nobile ed eroica, il vento! Chi l’ha mai sconfitto?” E ricordate: l’estate 2016 sarà targata Briccola!

Facebook: www.facebook.com/briccolaaccessoriInstagram: briccola_official

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tRenD niGht

Villa dei FiOri:hOllYwOOd, a GallipOli di lorenzo tiezzi

Sembra un villa hollywoodiana, ada-giata sulle verdi colline che circon-dano la Città degli Angeli. Ma Villa

dei Fiori è uno spazio eventi che prende vita a Gallipoli, la perla dello Jonio che è ormai sinonimo di movida e divertimento. All’esterno e all’interno, domina il bianco, perfetto contraltare del verde della zona. La Villa è divisa in tanti spazi diversi, ac-comunati da una cura quasi maniacale di ogni dettaglio, quella che la famiglia Pa-store mette sempre negli spazi che gesti-sce (tra gli altri, il Premiere, ristorante e di-scoteca invernale, ed il celeberrimo RioBo, club estivo di grandi dimensioni, entrambi situati a Gallipoli). C’è il Teatro delle Feste, moderna e suggestiva struttura dotata di illuminazioni coreografiche e un grande palco. Qui si apre il sipario per accoglie-re gli ospiti di ogni evento un ambiente alternativo. C’è poi il Giardino, dove dan-no mostra di sé una grande piscina, un verde prato intorno ed eleganti gazebo. C’è poi la Sala Magnifica, caratterizzata dal bianco delle volte a stella, gli interni classici e contemporanei, arredi ricercati e splendidi lampadari in Murano. E’ il luogo ideale per ricevere i vostri ospiti con tutti gli onori di un convivio sobrio e raffinato. In Pineta si può bere un aperitivo oppure rilassarsi col caldo o la mezza stagione, mentre al Cielo Club si balla soprattutto quando fa freddo, visto che è uno spazio al chiuso. Oltre a diversi eventi diurni, Villa dei Fiori ospita continuamente cene che

si trasformano in dinner show ed eventi notturni, mettendo in console e sul palco artisti di grande livello come il salentino Savi Vincenti, uno dj più noti e scatenati d’Italia, ed Eleonora Rossi, vocalist e per-former che contribuisce a far ricordare ognuna delle serate di Villa dei Fiori. E poi c’è il cibo. A differenza di tanti spazi in cui catering esterni si arrangiano con attrezzature mobili, oppure realtà in cui non c’è uno staff che lavora insieme con continuità e quindi in grado di garantire la massima qualità, la Villa si avvale di un servizio di banqueting interno, con cucine stabilmente operanti ed una bri-gata di cucina affiatata. Accostamenti audaci o sapori delicati, gusti tradizionali o pietanze esotiche: qualunque esigenza gastronomica trova piena soddisfazione

attraverso un menu creati per ogni even-to. L’ambiente, va detto, colpisce, perché è scenografico in ogni dettaglio. Ma ciò che fa davvero la differenza è il servizio. Un fiore, una candela, un gesto di attenzione rendono speciale ogni evento. “Siamo un po’ maniaci in questo”, scherza Paolo Pa-store, che gestisce Villa dei Fiori con la sua famiglia. “Vengo dalla scuola alberghiera e durante l’inverno formo quei ragazzi che poi lavoreranno con noi a buon livello e con grandi responsabilità durante i lun-ghi mesi primaverili ed estivi, quando a Gallipoli il turismo per fortuna non man-ca. Chi serve è la ‘faccia’ del titolare e del locale. Villa dei Fiori non è un locale, bensì uno spazio eventi, ma non cambia il fatto che senza persone speciali una location non può certo davvero essere unica”.

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La nightlife italiana conta migliaia di dj di ottimo livello, tanti gestori di locali di successi, decine e decine di

agenzie di successo, capaci di piazzare serate ad artisti in tutto lo Stivale... ma sono pochi, anzi forse troppo pochi, coloro che si occupano di promozione nottambula tendendo almeno un pie-de ben piantato a terra, nei club e sul dancefloor. Jacopo Bertolini invece lo fa. “Di giorno lavoro in ufficio ma nel weekend torno ad essere un ‘sempli-ce’ vocalist, MC Fago”, racconta. “E’ un modo per restare in contatto con ciò che la gente vuol davvero ballare”. Con la sua agenzia, KUMUSIC, produce un radioshow in onda in più 25 paesi con 5 milioni di ascoltatori. Tra le varie realtà tra cui l’agenzia ha collaborato nello scorso anno ci sono tanti dj di talento (tra cui Miki Stentella, Wlady, Silvio Carrano e Nicola Baldacci) e pure diversi grandi eventi, tra cui Sea Sound Versilia Festival alla Cittadella del Car-nevale i live di Fedez alla Capannina di Viareggio e quello di J-Ax, ancora al Lidò Le Panteraie di Montecatini Terme

(LU)... Insomma, è la persona giusta con cui fare il punto sulla nightlife del 2015 e quello che succederà nel 2016. “Forse la crisi più nera è passata. La maggior parte dei gestori, anche quel-li dei locali di provincia, ha capito che nella musica è giusto investire. Che un dj giovanissimo, senza esperienza, non va bene, anche se ha qualche amico che fa incassare un po’”, racconta. “E finalmente molti aspiranti dj stanno ini-ziando a capire che quella di diventare dj professionista con facilità era invece un’illusione. Per avere successo, oltre al talento ed alla fortuna, ci vuole tanta testa dura e la capacità di capire che la promozione, ad esempio quel che facciamo noi, serve, ma solo se hai per le mani musica davvero ben fatta”. Come si fa per cominciare una carrie-ra? Sono ancora fondamentali le label discografiche ed i manager? “Per quel che riguarda le label, contano davvero quelle grandi, note a livello interna-zionale. Sono fondamentali per chi ha già un minimo di credibilità... ma per conquistarla si può anche decidere di

aprire una piccola label personale su cui pubblicare musica da mettere in free download. E’ un ottimo sistema per farsi conoscere, purché le tracce che si producono siano davvero di qualità”. E la gente, la gente cosa vuol sentire davvero? “Siamo in un momento di passaggio, in attesa forse di qualcosa di dirompente o di nuovo... un po’ come 15 anni fa, quando la musica anni ’90 e la progressive smisero di dettare legge. L’EDM più forte, quella da saltare si è ammorbidita e generato star ormai più vicine al pop che al djing, parlo di ‘cre-ature’ come Martin Garrix, che è ancora un dj o vere popstar come Kygo e Robin Shulz, che non per caso tra inverno e primavera quest’anno si esibiranno nei palasport, non nei club”. E i locali? “Ac-canto alle disco ‘da EDM’ ed ai classici locali techno, club frequentati da un pubblico di ragazzi molto giovani, vedo in netta risalita anche locali più fashion frequentati anche durante la settimana da un pubblico over 25. Ce n’è bisogno, perché la notte è bella da vivere sem-pre, a tutte le età”.

tRenD niGht

la nOttedi JaCOpOBertOlini,tra MiCrOFOnOe KUMUSiC

di lorenzo tiezzi

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Prima del successo definitivo come dj producer, ha fatto più l’elettricista che il modello - indossatore, ma

ancora oggi, dopo una carriera che dura dagli anni ’90, c’è chi dice che Cristian Marchi è dove sta per mille motivi e non perché è molto bravo ed ha una pas-sione totalizzante per la musica. Certo, anche il gusto per la moda e la capacità di comunicare contano. A Capodanno 2016 Cristian è andato in console con un paio di strani pantaloni ‘da judoka’ ed un paio di scarpe illuminate riuscen-do nell’impresa di non risultare ridicolo. Non contento, per dare gli auguri di buon anno ai suoi fan dalla sua pagina Facebook ha scelto una giacca doppio petto bianca. A differenza del 99% dei dj del pianeta, Cristian quando sa ve-stirsi ed i ha i suoi gusti. La differenza, a livello di immagine (visto che capisce pure di foto), si vede tutta. Ma, ovvia-mente, la sostanza del suo successo è tutta musicale. E’ soprattutto per ques-to che anche oggi, oggi che i super dj hanno una ventina d’anni meno di lui (che si avvicina ai 40), continua a far ballare alcuni dei club italiani più im-portanti con successo. Anche perché, se non avesse successo e riempisse quasi sempre i locali, come mai i gestori con-tinuerebbero ad organizzare sue serate? Come Tommy Vee, Gabry Ponte, Gigi D’Agostino e pochissimi altri, Cristian Marchi è una sicurezza. Il suo nuovo sin-golo si chiama “Second Chance”. L’ha prodotto come sempre con Paolo San-drini, uno dei pochi in compete con lui quanto a precisione e puntiglio tecnici e sonori, ed alla voce c’è Max’C... ma c’è una novità, visto che ha collaborato an-che il giovane Max Mylian. “Collaboro volentieri con tutti i produttori che mi propongono belle idee. Con Massimil-iano (Max Mylian) avevo voglia di creare qualcosa da tempo, perché mi sembra abbia un sound molto personale”. Che cosa balleremo nel 2016 e come vedi la situazione della nightlife internazio-nale? “Per quel che riguarda le sonorità, vedo molta standardizzazione. Ovvero, c’è che funziona nel Nord Europa fun-ziona ache qui in Italia e molti dj hanno cambiato sound, tutti insieme. Prima proporre EDM potente era comune, adesso molti sono quasi arrivati al chill out. Sembrerebbe un brutto momento...

e invece, visto che le tendenze non sono così definite, i dj veramente bravi pos-sono lavorare ancora di più e fare la differenza”. Non solo i nuovi talenti, ma anche i top dj pubblicano musica con-tinuamente, purtroppo spesso a scapito della qualità. “Tanti, o più probabilmente troppi, vogliono entrare nel mondo della musica come dj, ma è comprensibile. E’ un mondo davvero interessante. Il vero problema è che per troppi pubblicare dischi è soprattutto un business, non una Passione, un Amore assoluto per la musica. Ma io resto un ottimista, vado per la mia strada lavorando tanto, cosa che farò senz’altro anche nel 2016. Las-cio giudicare il pubblico, come è giusto che sia”. La tua vita personale è di una tranquillità assoluta, nonostante tanti di console e di show business... “Non vedo cosa ci sia di strano. Ognuno di noi vive sereno se riesce a fare ciò che lo fa stare bene, io ho senz’altro questa fortuna da tanti anni”.

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CriStian MarChi,in COnSOle da Una Vita

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GianMarCO tOSCanOAgente immobiliare, Home Stager e Designer professionista. Collabora con diverse testate giornalistiche, in 20 paesi nel mondo. Si occupa inoltre di Design Expert, disegnando anche

oggetti d’arredo per conto di aziende e industrie del mobile, in Italia e all’estero. Collaboro con Diego Dalla Palma, testimonial

di Gilia ITALIA, azienda di è Amministratore Unico. Progetta set televisivi per Mediaset Rete 4

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La scelta della cucina non solo rap-presenta il nostro status sociale ma parla anche del nostro buongusto

raccontando di noi stessi. Pur non vi-vendo le dimore enormi (soprattutto in città) delle riviste patinate, la nostra cu-cina potrà comunque essere funzionale, tecnologica e bellissima. Quelle che ho selezionato, alcune poco più grandi di un metro, ti sorprenderanno e ti faran-no venire il desiderio di reinterpretare la tua, e perché no, di fare in modo che ti rappresenti veramente.

Ecco un totem che ti sbalordirà. Questa piccola colonna di soli 70 x 70 cm (per intenderci poco più larga di una sedia!), con un’altezza variabile da un minimo di due metri ma che può arrivare al soffitto della stanza, nasconde delle po-tenzialità enormi: la cappa rotante con illuminazione soffusa in diverse tonalità ed il trattamento dell’aria ai nanomate-riali a base di biossido di titanio per la purificazione dell’aria ambientale, per dirne solo alcune. Addio odore di cibo! Questo totem è in grado di depurare una stanza media in poche ore di fun-zionamento. Con i pannelli solari po-sizionati nei vari moduli superiori, poi, parte degli elettrodomestici possono essere alimentati in maniera autono-ma, senza costi in bolletta. Si, perché in questo piccolo totem sono compresi più elettrodomestici di quanto immagi-ni, dal forno alla lavastoviglie, fino alla macchinetta per il caffè. Ma non è finita qui: una porzione della struttura è adi-bita ad orto verticale con illuminazione e temperatura controllate per la coltiva-zione domestica di piante aromatiche. Inoltre, piani da lavoro e lavello estraibili con rubinetteria al seguito e tutto quello che occorre per essere veri chef.

La cucina a isola: un sogno per molti destinato a svanire quando si è costretti a vivere in un appartamento molto pic-colo. E se riuscissi a non rinunciarci nel tuo living room? Ovviamente, dipende da spazi di passaggio, da dimensioni del vano e da tanti fattori che devono essere analizzati di volta in volta, caso per caso, ma non è un argomento da escludere a priori. Ecco la soluzione!Un oggetto di design unico ed originale, pratico e funzionale. In svariate colora-zioni, può essere posta in qualsiasi tipo di ambiente, moderno o classico, adat-tandosi perfettamente al tuo stile e ren-dendo unici anche gli spazi più piccoli.La versione base, con cassettoni estrai-bili, può essere integrata da zona la-vaggio, piano cottura, elettrodomestici e tavoli a ribalta Se disponi di un giardi-no di inverno, di una serra ricca di fiori, questa è la minicucina ideale per i pasti veloci estivi, sotto le stelle.

Una straordinaria soluzione per appar-tamenti utilizzati saltuariamente o da ospiti è invece rappresentata da questa cucina, perché in un piccolo ambiente, quando è chiusa, sembra un comò di design. Da utilizzare anche come po-stazione internet con uno sgabello e pronta a trasformarsi all’occorrenza.

Cari lettori, ‘Unconventional Design’ è una rubrica dedicata al mondo della casa e dello stile, a cura di Gianmarco Toscano, il nostro Design Expert.

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Adatta per la piccola casa al mare o del week end, ideale per il pied-à-terre se si è pendolari. Perfetta nei Bed & Bre-akfast, residence o affini conferendo quel tocco di stile che ti faccia sceglie-re, pur disponendo di spazi ridotti.

Potrebbe sembrare un semplice arma-dio in cui sono disegnate delle silhou-ette in realtà è una vera e propria cuci-na racchiusa incredibilmente in un mo-bile bianco. La magia consiste proprio nel far prendere forma tridimensionale a queste sagome incise, tirandole a sé e trasformandole da disegni in veri e propri oggetti funzionali, quasi come se prendessero vita. Come se uscissero dal cappello di Mary Poppins!In un monoblocco sono nascosti e custoditi tutti i moduli necessari, dai fornelli alla lavastoviglie, dal lavello ai pensili, compreso il tavolo, le sedute per quattro persone e l’illuminazione.Diversi tipi di aperture, a cerniera, a scorrimento, basculante, consentono ai moduli di aprirsi e mostrarsi in tutta la loro bellezza e formare, così, le diverse combinazioni occorrenti: zona cucina op-pure zona pranzo. E di richiudere il tutto lasciando a vista solo quel tratto nero, di-stintivo, come un murales minimalista.

Dove mettere la lavastoviglie? Nel la-vello! La soluzione per piccoli carichi che contiene pentole e padelle fino a 29 cm di diametro. Oltre a essere versa-tile questa lavastoviglie è caratterizzata da una grande flessibilità: se occorre più spazio, è sufficiente rimuovere il

cestino per trasformarla in un normale doppio lavello. Con il coperchio chiuso diventa invece un comodo piano di la-voro, perfetto e pratico per ogni utilizzo.

L’era in cui viviamo offre soluzioni tecnologiche che risolvono ogni tipo di problematica presente in casa. La rubrica Unconventional Design ti propone le idee giuste per aiutarti a vivere meglio il tuo spazio, in modo in-solito e sorprendentemente chic. Ed io sono qui, pronto a rispondere alle tue domande per aiutarti ad avverare il tuo sogno di casa.

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MiSS Slide feBBRaio

la MiSS SliDe Del MeSe èviRginiaAvANzolINI

Chi è Virginia Avanzolini? Parlaci di te.Sono una ragazza solare, altruista, ge-nerosa, sempre attiva, impegnata negli studi scolastici, frequento danza classica e moderna. I mei hobbies sono andare al cinema, frequentare i miei amici e d’esta-te giocare a beach tennis. Essere belle conta molto, ma quan-to costa esserlo?Penso che per mantenersi belle, bisogna fare ogni giorno tanta attività fisica e se-guire una sana alimentazione. Hai partecipato a Miss Reginetta d’Italia 2015, su oltre 3000 candidate sei arrivata tra le 32 finaliste e tra queste hai vinto la fascia Slide. Alla prima tappa del con-corso alla quale hai partecipato non sei arrivata tra le prime tre eppure sei arrivata a questo traguardo. Come si arriva a vincere una fascia come questa se-condo te?Ho partecipato a quasi tutte le tappe di Miss Reginetta, grazie anche ai miei ge-nitori e a mia sorella che mi seguono e mi sostengono.Tante sono state le prime posizioni che ho conquistato grazie al pubblico che mi ha votata; poi sono approdata alla finalissi-ma e riuscire a vincere la fascia di Miss Slide è stata per me una grande soddisfa-zione. Spero tanto che questa fascia sia il mio portafortuna, in questo mondo fanta-stico, che tante ragazze vorrebbero vivere.

Ciao Virginia, sei giovanissima, come ti sei avvicinata al mondo delle passerelle?Ho iniziato a ballare dall’età di tre anni, a 5 già mi esibivo nelle piazze del mode-nese e del bolognese con un gruppo di ballo. Ho partecipato anche a gare nazio-nali e internazionali, vincendo parecchie coppe, iniziando così ad essere ammirata ed applaudita. Da qui, ho sempre avuto il desiderio di esibirmi anche in passerella nel mondo della moda e dello spettacolo. Da piccolissima, cosa sognavi di fare da grande?La ballerina di danza classica e moderna. Cosa pensi occorra per arrivare a di-ventare una modella professionista famosa?Determinazione, volontà, passione, ama-re questo mondo e credere in me stessa. Si ascolta il cuore o si ascolta la testa?Il cuore ti porta a fare le cose che si de-siderano, poi la testa è fondamentale per essere determinata a raggiungere i propri obiettivi.

Cosa ne pensi di Miss Reginetta d’Italia?Sono arrivata alla finale nazionale a Ric-cione all’ Hotel Eliseo dove ho trascorso quattro giorni con ragazze provenienti da tutte le regioni, quindi questo signifi-ca che è un concorso conosciuto in tutta Italia.Mi sono divertita tantissimo ma nello stesso tempo sono state giornate im-pegnative: servizi fotografici, prove in passerella, balli, por-tamento. Tutto favo-loso grazie al patron Devis Pa-ganelli, che ha saputo organizzare la finale merav i -g l i o s a -mente.

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MISS REGINETTA D’ITALIA – SLIDE 2015

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MiSteR Slide feBBRaio

MR SliDe Del MeSe è

JohanneS HASlERIl suo nome è Johannes Hasler e lavora a Milano come modello. 20 anni, è di origine Sudtirolesi e risiede a Milano. Scoperto da Slide come Mister del mese, grazie al Patron Devis Paganelli e al Talent Scout Enrico Santamaria, cerchiamo di conoscere meglio questo ragazzo.

Ciao Johannes quando sei nato? Ciao, sono Nato il 18 ottobre del 1995 a Vipiteno, in Trentino Alto adige.Parlaci del tuo carattere.Il mio carattere sicuramente non è sempli-cissimo, mi piace conoscere persone nuo-ve e sono molto aperto sotto quel punto di vista. Allo stesso tempo pero non sono facile da leggere, tengo molte cose per me e sono quindi tutto da scoprire.

Tuo miglior pregio e tuo peggior difetto?Partiamo dal mio peggior difetto, che fac-cio fatica a trovare perchè ne ho tanti pic-coli e non ce n’é uno in particolare, forse il peggiore è che voglio sempre tutto subito e non ho pazienza.Il mio miglior pregio è che cerco sempre di fare le cose al meglio mettendoci tutto l’impegno possibile e non mi fermo al pri-mo ostacolo che trovo davanti.

Che cosa ti piace in modo particola-re nel mondo dello spettacolo? Nel mondo dello spettacolo la cosa che mi piace di piu è che non è mai monoto-no. Un giorno ti ritrovi da una parte e il giorno dopo sei da un altra. Conosci per-sone nuove sempre e ti da la possibilità di girare il mondo.

Quale dettaglio del tuo aspetto estetico ritieni più interessante?Sinceramente non trovo una parte del mio aspetto estetico che ritengo piu interessante di un altra, ma di solito mi dicono che è il viso, sopratutto le labbra o gli occhi.

Come si arriva al successo secondo te?Per arrivare al successo ci vuole sicura-mente tanto impegno, tanta pazienza e poi ci vuole anche tanta fortuna.

Qual’è stata la tua prima esperien-za nel campo della moda, cinema, spettacolo ? Parlaci di questo.La mia prima esperienza nel campo della moda risale ormai ad un anno e mezzo fa quando mi ha preso sotto contratto un agenzia di moda di Milano, la Major.Qualche giorno dopo mi selezionarono per la mia prima campagna pubblicitaria per un noto marchio di abbigliamento e subito dopo feci un servizio per Cosmo-politan dove scattai con il maestro Simo-ne Monopoli che è l’autore anche degli scatti di questo servizio.Fu li che ho capii subito che sarebbe stata la mia strada. Cosa significa per te avere successo?Per me avere successo non significa gua-dagnare tanti soldi, ma raggiungere i propri obiettivi e vivere la propria vita nel modo in cui si desidera e che rende felice.

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DanS la valiSe

aleSSia CipOllaIl fashion visto da Alessia Cipolla fashion blogger

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il CiBO,Una MaGniFiCa OSSeSSiOnedOtt.SSa pina li petriTel. 334 2896924 - e-mail: [email protected] in Psicologia e in Scienze dell’Educazione degli Adulti e Formazione continua. Già docente presso l’Università di Firenze. Psicologa, psicoterapeuta e coach. Psicologa delle miss finaliste ai concorsi di bellezza. Esperta in psicologia quantica. Coautrice e produttrice della pubblicazione multimediale (libro+CD+DVD) “Usa il potere della tua mente”, Corso teorico-pratico di Training Autogeno.

Dottoressa, sono una ragazza di 28 anni, da circa 8 sono tormenta-ta da problemi di peso e da 5 sono ossessionata dai dolci. Combatto ogni giorno contro questa attrazio-ne irrefrenabile e, alla fine, vincono sempre loro o mi arrendo e li faccio vincere. Inizio a mangiare compulsi-vamente e non riesco a smettere fino a quando non mi sento scoppiare. Tutto questo mi succede da quando, ancora ragazzina, mi sono fidanzata con Giovanni, il mio attuale com-pagno. Lui però è sempre stato un misogino, anche nei miei confronti: ha sempre criticato ogni mio ge-sto, ogni mia espressione, ogni mio pensiero, sembra che non gli vada bene niente di me, ma io per amore ho sempre ingoiato, anche soffren-do molto, ogni sua offesa. Qualche anno fa Giovanni mi ha confessato che è attratto da donne molto esili, magrissime...e io, che sono sempre stata formosa, burrosa, con qualche chilo in più, mi sono sentita buttata come donna, tanto che in pochissi-mo tempo ho smesso di mangiare fino a diventare anoressica per ap-parire come piace a lui. Nonostante ciò, non sono sicura di essere riusci-ta a piacergli perché non ha smesso di criticarmi, facendomi sentire una nullità. Sono riuscita a superare l’a-noressia in circa 2 anni grazie alla psicoterapia e allo sport. Però, dopo appena qualche mese, a seguito dell’ennesima discussione con il mio partner, ho iniziato a abbuffarmi di cibo, in particolare di dolci, e credo di essere diventata bulimica. Anche stavolta sto provando a assumere psicofarmaci, a seguire uno psico-terapeuta, a fare sport... però non succede niente, non riesco a uscirne. Mi dia un consiglio, per favore, sul percorso migliore da seguire.

Liliana, Mentana

Liliana, la sua lettera fa emergere chiaramente che lei per il c.d. “amore” ha danneggiato il suo

corpo e il suo benessere mentale perché tormentata da un pensiero ossessivo rispetto al cibo; ha dan-neggiato la sua autostima perché le fa apparire che ogni cosa che fa e la sua persona non valgono nulla; non le sembra un prezzo troppo alto da pagare per un uomo che la offende da 8 anni in cambio poi di cosa? Di infelicità? Se un “amore” deve fare tanto male è meglio, secondo il mio parere, stare soli piuttosto che male accompagnati. Meglio soffrire una volta per tutte eliminando la fonte dei nostri mali, che reiterare una situazione che mina la sua salute fisica e mentale. Per approfondire questo tema, le consiglio di leggere il bellissimo libro di Robin Norwood, “Donne che amano troppo”.Per quanto riguarda l’altro aspetto, le confermo la diagnosi di bulimia, un disturbo alimentare che etimo-logicamente significa “fame da bue” e che si caratterizza con un impulso incontrollabile verso il cibo, consumando dosi eccessive di esso senza vomitarle. La vita di chi sof-fre di questo disturbo è scandita da un’abbuffata a un’altra, con ricadu-te di abbuffate dopo vari tentativi di dieta dimagrante. La persona bulimica sta costantemente a dieta, la porta avanti per qualche mese e poi ricade nelle abbuffate con quel-lo che viene chiamato effetto “yo

yo”, dove si ingrassa e si dimagrisce fino a quando si arrende al cibo per diventare definitivamente obesa. Le consiglio un altro illuminante libro da leggere, “Donne che mangiano troppo”, di Renate Göckel. Molti studi hanno dimostrato che stare a dieta fa aumentare di peso, ossia il controllo ossessivo del cibo, per dimagrire o per mantenersi, fa per-dere il controllo. Ogni repressione di un piacere aumenta il desiderio, tut-ti sappiamo quanto piacere produce mangiare dolci, tanto che si parla di tossicodipendenza da zuccheri. La dolorosa scoperta che il suo partner Giovanni sia attratto da quelle ma-gre, le ha creato l’idea che il magro sia bello portandola a svalutare il suo aspetto fisico, scaricando tutta la sua ansia sul cibo. Il suo tentati-vo di risolvere da sola il problema con una psicoterapia individuale è adeguato per affrontare la tenden-za alla dipendenza affettiva e per lavorare sulla sua bassa autostima ma per avere risultati definitivi, nel suo caso è necessario intraprendere anche una terapia di coppia per de-cidere se la sua relazione con Gio-vanni può diventare un valore ag-giunto della sua vita, altrimenti, se il suo partner continua a lamentarsi di come è lei, occorrerà decidere di lasciarsi. Essere felici è un diritto di tutti, perciò anche suo, cara Liliana. Le mando un sorriso.

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FERREtti BEAch hOtEl 4 stelle di Rimini è situato sul lungomare e Vi aspetta a Marina Centro, lungo il viale dello shopping e della passeggiata a pochi km dall’uscita dell’autostrada A14 e dall’aeroporto Federico Fellini.

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“BEAuvoIRIN lovE” di IRENE FRAINa cura di antonella Stoppini

New York, gennaio 1947. Una donna, trentanovenne dalla grande personalità, capelli

scuri e occhi azzurri e incarnato chiaro, era appena giunta a New York da Parigi per tenere una conferenza. Questa era solo la prima di una serie che Simone de Beauvoir avrebbe poi dovuto tenere in alcune città americane. Dal taxi che la conduceva all’albergo, la donna osservava la “strana bellezza della città”, data dalle cascate di luci e i mille neon multicolori che si riversavano sui viali, i bus e le automobili che scivolavano sull’asfalto del sabato sera. Simone si sentiva inquieta principalmente perché a Parigi il suo compagno di vita e d’impegno politico, oltre che professionale, Jean Paul Sartre, filosofo, scrittore, drammaturgo e critico letterario, uno dei più importanti rappresentanti dell’esistenzialismo, aveva una relazione con Dolores. “Il dolore, come suggeriva il suo nome”, perché Simone soffriva molto per questo tradimento con la

“Maledetta”, come definiva la sua rivale. Infatti, Jean Paul sembrava molto preso dalla giovane Dolores mentre Simone si ritrovava con i nervi a fior di pelle, notte e giorno. “Il Castoro”, come la chiamavano gli amici e lo stesso Sartre, non sopportava di passare in secondo piano, “lei che era stata la più giovane abilitata all’insegnamento di filosofia in Francia”. Nel passato, Sartre aveva avuto tante scappatelle, ma questa volta con Dolores sembrava una relazione più seria. L’eccitante frenesia di New York aveva contagiato Simone che aveva voglia di visitare la metropoli anche per poter poi raccontare le sue impressioni al compagno. Sotto un cielo azzurro, la scrittrice cercava di accantonare i pensieri negativi camminando in giro per Manhattan per passare alla Statua della Libertà, Wall Street, Chinatown, Little Italy e il quartiere ebraico. Durante il tour, l’incontro più importante per Simone avveniva a Chicago a febbraio nel bar dell’hotel Palmer, dove soggiornava. Lo scrittore

Nelson Algren, trentotto anni, bell’uomo dal fascino irresistibile (“tutto di lui parla di sesso, e chiama al sesso”), capelli biondi e occhi verdi, indossava un golf scolorito, pantaloni lisi e un giubbotto di pelle. Come aveva visto Simone, Nelson era rimasto affascinato dai suoi occhi da gatta e dai suoi zigomi alti. Era stato un “coup de foudre” per entrambi. L’intellettuale Mademoiselle de Beauvoir, ragazza per bene, nata in una famiglia alto-borghese, futura madre del movimento femminista stava provando, per la prima volta, un coinvolgimento totale.

“Una volta riuniti i diversi frammenti in cui si era dissolta la storia, ho dato la mia versione, cercando di attenermi il più possibile alla verità dei fatti”.

Maggiori informazioni sul libro nella scheda su SoloLibri.net: http://www.sololibri.net/Beauvoir-in-love-Irene-Frain.html

PaRliaMo di liBRi

“BEAUVoIR IN LoVE” (Mondadori 2015, traduzione di Elena Cappellini) è il romanzo della giornalista e scrittrice bretone Iréne Frain, che racconta i giorni di passione tra Simone de Beauvoir (Parigi, 9 gennaio 1908 - 14 aprile 1986) e lo scrittore statunitense Nelson Algren (Detroit, 28 marzo 1909 - Long Island, 9 maggio 1981).

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Con l’avvio della stagione estiva, Al Turacciolo di Rimini, rinnova l’invito a tutti a passare una serata in compagnia con le proposte del ristorante e della piz-zeria. Lo staff coglierà l’occasione per far cono-scere le nuove proposte con piatti ricercati nell’antica cucina, sempre curati come si faceva una vol-ta. Steve e Milena con lo staff, Vi accoglieranno in un’atmosfera casalinga, con tante specialità. “Al Turacciolo” la pizza è sempre lievitata con malto all’orzo; è sempre possibile scegliere an-

che piatti vegetariani; i classici taglieri; le tagliate; lo stinco al forno; il bac-calà, sempre tutto accompagnato da

piada e pane fatti in casa, così come per i

dolci.Con la nuova stagione

sarà possibile assaporare i nuovi piatti di pesce e carne con

cucina internazionale, come le co-stine alla Kasas cotte nell’autentico barbeque

americano, piatti del centro-america, tex-mex e tante altre sfiziose alternative, sempre cucinate con vera passione.

RISTORANTE AL TURACCIOLOVia Carlo Zavagli 4, 47921 Rimini

Tel. 393 931 7192

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CASTAGNolEGluTEN FREESara GnOlie-mail: [email protected]

Chef, Consulente Enogastronomico per aziende di ristorazione, docente di tecniche di cucina, nutrizione applicata alla ristorazione, cucina storico medievale. Fondatrice Sede APCI (Associazione Professionale Cuochi Italiani) Latina. Info, richieste e consulenze [email protected]

BEN TRoVATI, ECCo UNA RICETTA PER UN oTTIMo FRITTo CARNEVALESCo, ADATTo A ChE A ChI è INToLLERANTE AL GLUTINE, PER NoN PRIVARSI DEL PIACERE DI UN BUoN DoLCE DELLA TRADIzIoNE.

IngredIentI(per 25 pezzI cIrca) - 250 gr di ricotta di pecora - 150 gr di farina di riso - 2 uova - 100 gr di zucchero semolato - 1 bustina di lievito per dolci - La scorza grattugiata di un bel

limone

per frIggere: - 1,5 l di olio di arachide

per decorare: - Zucchero semolato bianco

fooD4you

procedImento:Rompere le uova in una capace ciotola, unire lo zucchero e sbattere bene con le fruste per un paio di minuti, fino a che il composto risulti spumoso. Unire la ricotta e sbattere ancora un minuto.Unire la farina setacciata con il lievito, con movimenti dal basso verso l’alto per non smontare il composto, unire anche la scorza di limone grattugiata.Il composto dovrà risultare liscio e morbido, ma non troppo liquido. In questo caso, unire farina di riso fino ad ottenere la densità ottimale.Mettere l’olio a scaldare in un pentolino dai bordi alti. Una volta ben bollente, gettarvi piccole porzioni di impasto aiutandosi con un cucchiaino, cuocendone poche alla volta e scolandole dopo un paio di minuti su della carta assorbente da cucina.Rotolare le castagnole ancora calde nello zucchero.Servire tiepido o freddo, si accompagnano benissimo a del moscato passito ma anche ad una buona cioccolata calda.Buon Carnevale!

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SatiRa

quANT’è BuFFA quESTA SATIRA

La Gran BretaGna oBBLiGa GLi aLunni a

imparare a memoria fino aLLa taBeLLina deL 12.

in itaLia ci Bastaripetere due voLte

queLLa deL 6

L’anno che stiamo Lasciando ha

visto L’università itaLiana particoLarmente attiva suLLe prospettive occupazionaLi.sono state promosse Borse

di studio per i master in “casaLinGa di voGhera”

iL 2016 è L’anno in cui L’itaLia trova La

ricetta per uscire daLLa crisi. però questo piatto

ha un retroGusto di Baratro

finaLmente hanno toLto La

tassa suLLa prima casa.

Le Banche ci toGLieranno La

prima casa

svoLta di matteo

renzi neL pd.ora vuoLe indire Le

primarie di star Wars

neLLe scorse settimane un treno

frecciaBianca ha saLtato per errore La stazione di verceLLi. Giusto per non

viziare troppo i pen-doLari

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FaBiO BUFFa

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gentleMan di CoMPagnia

DEvIS PAGANEllIPresidente Are Communication

STEFANo PIADirettore Editoriale

STEFANo PIADirettore Locale Concessionario Esclusivo Torino

ALEx LEARDINICoreografo Eventi

MARCo ANELLIRubrica Cani e Gatti Television

FRANCESCo CASANoVAFotografo

FABIo BUFFARubrica Satira

DAVIDE VIGNESFotografo Moda

MARIo FURLANRubrica Motivatore

SAVERIo CETRANGoLoFotografo

ENRICo LIoNELLoRubrica Enjoy Television

PAUL PIGASFotografo

CRISTIANA ELLIRubrica Enjoy Television

MARCo BARALDIFotografo

LoRENzo TIEzzIRubrica Enjoy Television

LAURA BENVENUTIRubrica Life & Benessere

FEDERICA PREGNoLAToDirettore Locale Concessionario Esclusivo Torino

ToMMASo ToRRIFree Lance

CRISTINA BERLINIVIP Free Lance

PINA LI PETRIRubrica Psicoterapeuta

Coordinatrice Centro Italia Myracol

SALVAToRE MARTUSCIELLo Direttore Nazionale Nord

NADIA BENGALADirettore Responsabile

GIANCARLo CECCoNELLoDirettore Nazionale News

LUIGI PETRoNEDirettore Nazionale Centro

ALESSANDRA MURADirettore Nazionale Slide

GIUSEPPE MESSINADirettore Nazionale Sud

MARCo PELLEGRINIInviato Slide Panama

RoBERTo CoRBELLIArt Director

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ALINA DRozDoVSChIRubrica Fashion Blogger

ANNA MARIA GERVASIDirettore Locale Concessionario Esclusivo Asti

GIUSEPPE MESSINADirettore Locale Concessionario Esclusivo Palermo

GIANLUCA NASITalent Scout

SERGIo PULITo(ALIAS GIULIo RoMI)Talent Scout

SARA GNoLIRubrica Food4You

MARCELLA PIANoTalent Scout

GIANMARCo ToSCANoRubrica ‘Unconventional Design’

GINA MULèDirettore Locale Concessionario Esclusivo Varese

MASSIMo PACINITalent Scout

FLAVIo ALAGIARubrica Turisti ma non solo

ENRICo SANTAMARIADirettore Locale Concessionario Esclusivo Genova- Savona-LipariCoordinatore Nazionale Mister SlideDirettore Nazionale Slide Party

DoMENICo CoMMUNARA Direttore Locale Concessionario Esclusivo Caserta

ALESSANDRo D’AURIA Direttore Locale Concessionario Esclusivo Caserta

ALESSANDRA MURADirettore Locale Sassari

ANToNIo SoVERINARubrica Tricologica

GIANCARLo CECCoNELLoDirettore Locale Concessionario Esclusivo Alessandria

FRANCESCo PISPISADirettore Locale Concessionario Esclusivo Catania

LUIGI PETRoNEDirettore Locale Concessionario Esclusivo San MarinoDirettore Principessa d’Europa

KATIA BARzoTTIDirettore Locale Concessionario Esclusivo Ravenna

SALVAToRE MARTUSCIELLo Coordinatore Nazionale Svizzera

ALVARo GUALDI Direttore Locale Sopraceneri

UMBERTo MARTUSCIELLoDirettore Locale ConcessionarioEsclusivo Milano

AVV. ALExANDER hENAUERConsulente Legale Concessionaria Canton Ticino

ALESSANDRA zANNoNI Responsabile Marketing Milano/Campione d’Italia

LGS CoNSULTING SAGL Consulente Fiscale Canton Ticino FLoRA SPINoSAAssistente Concessionaria Canton Ticino - Milano - Campione d’Italia

CLAUDIA FASoLAGiornalista/Ufficio Stampa Canton Ticino - Milano - Campione d’Italia

JUANA CALì Fotografa Ufficiale Slide Ticino

REDAzIoNE SvIzzERA

Tutti i componenti del Team Slide, senza esclusioni, operano indipendentemente dall’editore. I singoli Direttori Locali, Concessionari Esclusivi e Subconcessionari sono imprenditori autonomi che operano senza alcuna possibilità di rappresentanza del magazine a livello nazionale. Ogni appartenente al Team salvo che per l’editore e il Direttore Editoriale, non è autorizzato a rappresentare la direzione nazionale, ma opera esclusivamente in rappresentanza dell’edizione territoriale indicata e conceduta in esclusiva. Mediapartnership e collaborazioni nazionali sono iniziative concordabili con Slide scrivendo a: [email protected]

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•SEGnALAzIonI;•CrITIChE;•SUGGErImEnTI;•DonAzIonI;•SPonSorIzzAzIonI;•SEGnALAzIonE DI EVEnTI;• InVIo ALLA noSTrA rEDAzIonE DI VIDEo DA VoI rEALIzzATI;•CoLLABorAzIonI. ...

... per maggiori informazioni visita il no-stro portale CGTVChannel... o mandaci un email a [email protected]

... si parteeeeeeee... insieme!!!

noi saremo sicuramente orgogliosi di te...

Adesso è il momento di partire...

Simona(Presidente, mamma di CGTVChannel e responsabile della parte redazionale)Marco(Volto ufficiale e papà di CGTVChannel, conduttore e ideatore dei formati TV)Artù(Cane Beagle, mascotte e responsabile progetto Italia di Artù)Alex(Volto comico dei nostri servizi e libero pensatore del nostro linguaggio)Gigi(cameraman e assistente al montaggio)Davide(fotografo e assistente alla regia)

Abbiamo un viaggio impegnativo da af-frontare, per il quale ci serviranno tutte le energie possibili... e da ognuno di Voi.

Questa è la squadra...o almeno parte della squadra...e anche Tu se vuoi, puoi farne parte nella forma che piu’ ti si addice...puoi continuare ad osservare come hai sempre fatto...o avvicinarti di tanto in tanto, quando senti l’esigenza di dirci qualcosa di piu’ importante o innovativo, oppure diventare parte attiva del team, svolgendo un ruolo e dei compiti importanti nei progetti che tratteremo.

scegli tuin che modo starci vicino...

CGtVChannelCani e Gatti tV Channelhttp://www.caniegattitvchannel.tv/

a cura di Marco Anelli

Non è stato fa-cile ma

ce l’abbiamo fatta...dopo otto anni di intenso la-

voro...siamo arrivati al punto di partenza!!!...

Infatti il 1° Gennaio 2016 è nata l’Associazio-ne CGTVChannel.

Certo... potevamo farlo subito... ma non ave-vamo ancora l’esperienza necessaria, non avevamo ancora gli strumenti indispensabili e potevamo farlo subito... ma non avevamo ancora Voi...Dentro questa parola... “Voi”... c’è tutto il va-lore dell’esperienza fatta in questi lunghi anni, durante i quali siamo passati da qualche ami-co sostenitore ad un bacino di ben ...... amici, fan, partner, competitors... che ci raggiungono e raggiungiamo grazie al portale sempre in movimento, alle nostre pagine Facebook, al canale Youtube con bel oltre 500 video in HD ed alla diffusione dei nostri servizi su tutto il territorio Nazionale in virtù’ della partnership con Sky (canale 832) e con più’ di 30 canali della Tv digitale ed all’ultima nata, la nostra App. per iOS e GOOGLE PLAY “ ITALIADIAR-TU” scaricabile gratuitamente.

In questi anni abbiamo imparato a fare le cose in un modo più’ giusto (o se volete meno sba-gliato!!!)...... abbiamo imparato il valore di una critica, il significato di un comportamento, il rispetto di al-cune regole fondamentali perché il nostro lavoro non sia un vezzo ma porti a risultati concreti.

Cosa abbiamo imparato?......a rinunciare a facili protagonismi... perché’ il nostro unico vero soggetto è la Natura (l’ambiente, gli animali o l’uomo di cui ci stia-mo occupando...);...a guardare al risultato... ad esempio andan-do di persona a verificare e certificare struttu-re che accettano gli animali, nel rispetto delle normative, dell’animale e dell’uomo;...ad andare oltre l’ostacolo... cercando e pro-

ponendo nuove soluzioni affin-ché’ l’integrazio-ne dell’uomo con il resto della Natu-ra fosse il meno in-vadente possibile.

Cosa abbiamo ottenuto?...

...grazie ai nostri e vostri sforzi, consigli e se-gnalazioni, siamo riusciti a contribuire all’a-pertura di ... spiagge per animali, ....(con il Format ITALIA DI ARTU)...Abbiamo prodotto in otto anni, ... più di 300 ore di servizi video ma soprattutto abbiamo creato una rete di amici che si riconoscono all’istante per passione, sensibilità’, rispetto delle regole... all’interno della quale ci sentiamo una grande famiglia che ci spinge a dare il meglio di noi per tenere fede ad un implicito patto che ci accomuna...

Per affrontare un viaggio impegnativo, ci vuole la giusta attrezzatura!!!...

Eccoci... dopo otto anni di fatiche maturate in lungo ed in largo per il nostro Bel Paese, ci sentiamo attrezzati per partire e portare tutto il nostro lavoro ad un livello ancora più’ alto, affinché si possano realizzare progetti sempre più’ ambiziosi.Crediamo fermamente che il futuro sarà’ dominato dal rispetto per la Natura, in qualsiasi accezione La si voglia considera-re... quanto prima l’uomo capira’ questo, tanto meglio vivremo noi ma soprattutto le future generazioni.

Noi ci poniamo al servizio di questa idea, con tutti i nostri mezzi e con l’indispensabile Vostro sostegno ed aiuto.

Per fare questo, gli argomenti di cui ci oc-cuperemo in futuro saranno sempre più’ dominati dall’ambiente, dalle nuove tecno-logie eco sostenibili, dall’integrazione sem-pre maggiore tra uomo, animali ambiente e tecnologie.E quindi non possono mancare tutte le collaborazioni con le Associazioni dove vorremo dare occhi alle loro campagne di sensibilizzazione.

Abbiamo anche deciso di trattare argomenti così’ seri ed importanti nel modo migliore che conosciamo: col sorriso. Anche in que-sto caso ci siamo ben attrezzati, accoglien-do nel nostro staff un comico, Alex De San-tis (il Maestro Catenato di Colorado). Con lui abbiamo rielaborato il linguaggio attra-verso il quale comunicare il nostro lavoro, ottenendo da subito la Vostra approvazione.

Altro tassello fondamentale sono i nostri cameraman, fotografi, tecnici, assistenti al montaggio... Ognuno di loro ha sempre dato il meglio di se in ogni occasione, dando ad ogni servizio quel valore aggiunto che solo una grande passione è in grado di generare.

Cani e Gatti tv Channel

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