Sistemi informativi secondo prospettive...

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Sistemi informativi secondo prospettive combinate

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Sistemi informativi secondoprospettive combinate

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acquisti produzione vendite

direzacquisti

direzproduz.

direzvendite

processo

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INTEGRAZIONE TRA PROSPETTIVE

• Informazioni e attività sono condivise da funzionidiverse

• I dati elaborati da un sistema possono costituirel’input di altri sistemi funzionali

• il concetto di “processo” utilizzato perprogettare (parti di) sistemi informativifunzionali

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SISTEMI ERP

Sistemi gestionali

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Origine

• ’60 – ’80: applicazioni aziendali personalizzate e

distinte (per funzioni - compartimenti)

• ’80 – ’90: applicazioni MRP, poi MRP II; problemi

di interfacciamento tra applicazioni diverse

• ’90: soluzioni integrate (ERP)

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• MRP: calcolo del fabbisogno di materiali sullabase delle quantità di prodotti finiti da realizzare(domanda)

• MRP II: integrazione di più informazioni(previsioni di domanda o ordini, distinte base,carichi macchine, disponibilità forza lavoro, …)per decisioni di produzione (acquisti,schedulazione, lanci, ecc.)

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APPROCCIO ERP

• ERP (Enterprise Resource Planning) o SistemiGestionali

– integrazione in un unico sistema di applicazioni perfunzioni, processi e attività diverse in azienda

– diversi (sotto)sistemi informativi condividono dati e(in qualche caso) applicazioni

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Grandi e piccoli vendor

• Grandi sistemi:

– SAP (R/3, Business One, …)

– Oracle (Hyperion)

– Microsoft (Navision)

– ….

• Piccoli sistemi:

– Società locali produttrici di ERP proprietari

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ERP: le caratteristiche

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Architettura tecnologica

• Client: anche un comune PC

• Server: computer (centrale) dotato di elevatecapacità

• Connessione in rete (modalità client-server)

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Client - server

Architettura in cui l’applicazione è “suddivisa” tra duemacchine:

• Server (elaboratore centrale):– Svolge le elaborazioni necessarie per erogare un “servizio”

(informativo, elaborativo)• Accesso a database, aggiornamento dati, controllo accessi,

elaborazioni su dati, ecc.

• Client (sul lato utente):– Gestisce l’interfaccia utente e la comunicazione con il server

• Più client possono essere connessi allo stesso server

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Organizzazione del pacchetto ERP

• Per moduli distinti in stretta connessione

• Database unico

• Moduli specializzati:

– Finanza e amministrazione

– vendite

– Produzione

– ….

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Server(elaboratore centrale)Database condiviso

acquistiproduzione

vendite personale

… … …

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CENTRALIZZAZIONE E CONDIVISIONE DEI DATI NEGLI ERP:esempio di scheda cliente

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Architettura software a livelli (es. SAP)

Sistema client-server, con base di dati unica condivisada tutti i moduli

• Database: gestisce la base di dati

• Application: gestisce le applicazioni di supporto aiprocessi di business aziendali (gestione ordine,gestione fattura, magazzino, …)

• Presentation: gestisce l’interazione con l’utente

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Funzionamento:ERP come sistema “transazionale”

• Ogni “evento” (contabile o operativo) genera una“transazione” che viene registrata e ha effetto sul databaseinterno– Es.: immissione ordine di un cliente innesca un aggiornamento del

database

• Il database interno è organizzato in forma relazionale conmolte (anche migliaia!) di tabelle tra loro correlate

• La struttura “logica” dei dati è indipendente dalla struttura“fisica” ciascuna transazione innesca un aggiornamentodi TUTTE le tabelle su cui essa ha effetto– Es. immissione nome nuovo cliente: diventa UNIVOCAMENTE

IDENTIFICATO per tutti gli utenti ERP

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Ciclo dell’ordine, sistema tradizionale

VENDITE

Ordine

Registrazione

ordine interna

Aggiornamento

inventario

RegistrazioneMovimentocontabile

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Ciclo dell’ordine, sistema tradizionale

• La transazione è innescata da un unico evento(arrivo dell’ordine)

• Pur trattandosi di un unico evento, tutti i suoieffetti (ed eventi a cascata) sono registrati insistemi diversi e in modi diversi

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Ciclo dell’ordine, sistema tradizionale

• Per riportare l’evento all’interno di una registrazionecoerente e univoca, occorre attingere e uniformare i datiprovenienti da documenti diversi in parti diversedell’azienda e del sistema informativo

Fonte: http://hal9000.cisi.unito.it/wf/DIPARTIMEN/Economia-A/I-corsi/Sistemi-in/Materiale-/ERP.pdf

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Ciclo dell’ordine - ERP

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Ciclo dell’ordine - ERP

L’evento ha effetto contemporaneo su tutti i dati rilevantie viene registrato in modo univoco

Fonte: http://hal9000.cisi.unito.it/wf/DIPARTIMEN/Economia-A/I-corsi/Sistemi-in/Materiale-/ERP.pdf

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ERP - Vantaggi

• Univocità dei dati – congruenza

• Aggiornamento in tempo reale

• Chiara identificazione delle responsabilità– Chi ha immesso quale dato, quando, e per cosa

• Integrazione dell’operatività delle diversefunzioni

• Efficienza dei processi (trasversalmente allefunzioni)

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ERP - problemi

• Possibile rigidità organizzativa

• Complessità del progetto

• Costi di investimento elevati

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Complessità di progetto

• ERP supporta tipicamente TUTTA la gamma deiprocessi aziendali critici

• Necessario che l’organizzazione siaCOMPATIBILE con il sistema ERP

• Necessaria una FORMALIZZAZIONEdell’organizzazione

• Spesso necessario una sostituzione di processi esistemi precedentemente usati

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Moduli ERP e organizzazione

• Per implementare un modulo ERP si deve definire:– Gli elementi organizzativi (ossia la relazione tra i dati e le

funzioni, centri di costi, responsabilità aziendali, …)• Quale area è responsabile di quale dato, chi può immettere un dato,

chi può leggerlo, ….

– Gli elementi di controllo (ossia quali dati/documenti sonoassociati a quale evento, e in che modo avviene la lororegistrazione)

• Ad es.: quali informazioni sono necessarie per inserire un ordine,quali elaborazioni vengono innescate dall’inserimento, …

– Le relazioni tra i dati• Ad es.: quali effetti ha l’inserimento di un ordine, e su quali tabelle del

database

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ERP e parametrizzazione

• E’ sempre possibile progettare un sistema ERP “exnovo”, ma è un progetto lungo e costoso

• Si sono diffusi ERP parametrizzabili:– Riferimento a un’azienda “tipo” e a un insieme “standard” di

attività e processi aziendali

– Il sistema ERP è progettato sulla base di tale riferimento

– All’atto dell’acquisto, il sistema viene “parametrizzato” ossiaconfigurato introducendo specifici adattamenti

– Varianti ad hoc restano possibili (anche se costose)

• “Verticalizzazioni”– Esistono pacchetti ERP “per settore” ossia adatti per imprese

tipiche di un dato settore

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La parametrizzazione

• Definizione dei parametri del pacchetto ERP permodificarne il funzionamento secondo requisitiaziendali specifici:

• Parametri globali (valuta, unità misura, calendario)

• Struttura aziendale (nomi unità organizzative,codici)

• Master Data (codifica del database)

• Reporting (modalità di presentazione di dati

• Autorizzazioni (profili utente e privilegi di accesso)

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CASE E SOA

• Per facilitare l’implementazione di un sistema ERP inun’azienda

• CASE tool: (Computer Aided Software Engineering)– Facilitano lo sviluppo di porzioni di programma tramite librerie,

interfacce visuali, ecc.

• SOA – Service Oriented Architecture– Combinazione (ed eventuale configurazione) di moduli funzionali

predefiniti sulla base delle esigenze dell’azienda

– Separazione logica tra la definizione dei processi aziendali (ades. quali attività sono svolte per gestire un ordine) e ladefinizione delle risorse informatiche per realizzare tali processi

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SISTEMI INFORMATIVI, DEFINIZIONEE CLASSIFICAZIONI- RIASSUNTO

• Una definizione organizzativa (“gestionale”) di SI

• Le componenti di un SI

• Varietà di SI e necessità di una classificazione– Sulla base del tipo di attività (Anthony-Simon)

• Attività direzionali e operative

• Attività strutturate e non strutturate

– Sulla base della funzione aziendale• SI funzionali o dipartimentali

– Sulla base dei processi aziendali• SI progettati intorno a uno o più processi

– Prospettive integrate: ERP/Sistemi gestionali