Sistema nervoso
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Copyright © 2009 Zanichelli editore
ISTOLOGIA DEL SISTEMA NERVOSO
Tessuto nervoso
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Unità di base del Sistema Nervoso: le cellule
Il sistema nervoso è costituito essenzialmente da due tipi di cellule: neuroni e cellule gliali (per es. cellule di Schwann). I neuroni sono le unità strutturali su cui si basa tutta la rete di trasmissione degli impulsi nervosi; le cellule gliali hanno invece il compito di proteggere, sostenere, isolare, nutrire i neuroni e di accelerare la conduzione dell’impulso nervoso. I principali tipi di neuroni sono:
Neuroni sensoriali Interneuroni Neuroni motori
↓
Ricevono informazioni sensoriali dall’esterno
e le trasmettono al SNC
Trasmettono impulsi all’interno del SNC
↓
Inviano informazioni dal SNC agli organi
effettori
↓
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Un tipico neurone, come quello motorio, è formato da un corpo cellulare, diversi dendriti e un assone
I neuroni : struttura e funzione
Il segnale, trasmesso da altri neuroni, arriva attraverso i dendriti al corpo cellulare o direttamente al corpo cellulare e viene propagato lungo l’assone verso le sue terminazioni ramificate che costituiscono le sinapsi.
Il segnale nervoso all’interno del neurone è quindi unidirezionale
Propagazione del segnale
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Le cellule di Schwann, si avvolgono a spirale attorno agli assoni formando una guaina costituita da mielina (un lipide con funzione isolante).
La guaina mielinica, che conferisce alle fibre nervose un colore chiaro, non è continua, ma presenta un certo numero di interruzioni, detti nodi di Ranvier, presenti a intervalli regolari lungo l’assone stesso.
Grazie ai nodi di Ranvier, viene accelerata la conduzione dell’impulso nervoso, come vedremo in seguito.
Cellule gliali: oligodendrociti (SNC) e cellule di Schwann (SNP)
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Gruppi di cellule nervose: Sostanza grigia
La sostanza grigia è formata da gruppi di corpi cellulari. Questi gruppi sono detti nuclei se si trovano nel SNC e gangli se si trovano nel SNP
gangli
↓
SNP
nuclei
↓
SNC
Gruppi di corpi cellulari↓↓
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Gruppi di cellule nervose: Sostanza bianca
La sostanza bianca è formata da fasci di assoni rivestiti dalla guaina mielinica, di colore chiaro. Questi fasci sono detti tratti se si trovano nel SNC e nervi se si trovano nel SNP
nervi
↓
SNP
tratti
↓
SNC
Fascio di assoni↓↓
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FISIOLOGIA DEL SISTEMA NERVOSO
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Ai due lati della membrana plasmatica di un assone è presente normalmente una differenza di potenziale elettrico, misurabile in mV, mediante microelettrodi collegati ad un oscilloscopio ed inseriti uno all’interno ed uno all’esterno dell’assone stesso.
La trasmissione del segnale lungo gli assoni avviene mediante impulsi nervosi, ossia variazioni di natura elettrochimica della d.d.p. ai due lati della membrana assonica.
Gli impulsi nervosi, a cui fa seguito il ritorno alla condizione di riposo, si propagano molto velocemente.
La risposta a uno stimolo è del tipo “tutto o niente”.
All’aumentare dell’intensità dello stimolo aumenta la frequenza dei potenziali d’azione, ma non la loro intensità
Impulso nervoso
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In assenza di impulsi nervosi, sui due lati della membrana dell’assone si registra una differenza di potenziale pari a –70 mV (potenziale di riposo), con l’interno carico negativamente rispetto al’esterno
Potenziale di riposo
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Quando l’assone è percorso da un impulso, si registra una rapida inversione di polarità: la carica interna diventa temporaneamente positiva rispetto all’esterno (depolarizzazione).Questa inversione di polarità è il potenziale d’azione
Potenziale d’azione
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Fasi dell’impulso in sintesi
Durante il passaggio di un impulso nervoso, la membrana assonica passa dallo stato di riposo (polarizzazione a -70 mV), a uno stato di depolarizzazione, prima graduale (-50mV) e poi rapido (+40 mV).
Poi l’interno dell’assone si ripolarizza tornando verso valori negativi. Prima di ritornare allo stato iniziale, l’interno dell’assone subisce una fase di iperpolarizzazione (-80mV), che è fondamentale per la propagazione unidirezionale dell’impulso nervoso.
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La causa del potenziale di riposo
La differenza di potenziale sui due lati della membrana assonica è mantenuta da una proteina, la pompa Na+/K+, che trasporta 3 ioni Na+ all’esterno dell’assone e 2 ioni K+ all’interno. Inoltre, dal lato interno della membrana è presente un numero maggiore di cariche negative rispetto all’esterno.
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Come si instaura il potenziale d’azione
Quando il neurone riceve uno stimolo adeguato, inizia una lieve depolarizzazione (-50mV) che apre i canali del sodio a controllo di potenziale, permettendo la rapida entrata degli ioni Na+ secondo il gradiente di concentrazione; la differenza di potenziale arriva a circa +40 mV
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Ripolarizzazione
Questa depolarizzazione (+40 mV) innesca la chiusura dei canali del Na+ a controllo di potenziale e l’apertura dei canali del K+ a controllo di potenziale, facendo uscire il K+ secondo gradiente di concentrazione e ripolarizzando nuovamente l’interno della membrana. Prima che la pompa Na+/K+ ristabilisca l’equilibrio iniziale, si arriva ad una fase di iperpolarizzazione (-80mV), dovuta all’eccesso di cariche negative all’interno
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Fibre mieliniche e amieliniche
In una fibra amielinica i canali del sodio e del potassio sono disseminati lungo tutta la fibra, mentre in quella mielinica sono presenti solo nei nodi di Ranvier: l’impulso viaggia quindi per salti ed è molto più veloce
La fase di iperpolarizzazione impedisce all’impulso nervoso di tornare indietro.
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Le sinapsi sono giunzioni specializzate tra due neuroni.
Sono di due tipi:
Sinapsi: giunzioni specializzate tra i neuroni
chimiche elettriche
↓I due neuroni non sono direttamente in contatto, ma presentano uno spazio che separa la cellula presinaptica da quella postsinaptica in cui vengono rilasciati i neurotrasmettitori.
I due neuroni sono direttamente in contatto attraverso giunzioni comunicanti che trasmettono l’impulso nervoso senza interruzioni tra i neuroni o da un neurone a un organo effettore (p.e. cuore e canale digerente)
↓
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La sinapsi chimica
I segnali trasmessi attraverso le sinapsi chimiche sono “a potenziale graduato”: la quantità e il tipo di neurotrasmettitore danno origine a stimoli con intensità variabile.
I neurotrasmettitori sono sintetizzati nei neuroni, impacchettati in vescicole nelle terminazioni assoniche, rilasciati nello spazio sinaptico mediante esocitosi, si legano ai recettori di membrana e poi vengono degradati o riassorbiti.
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La sinapsi chimica eccitatoria (EPSP)
Il potenziale d’azione arriva alla terminazione assonica e provoca l’apertura dei canali del Ca2+ a controllo di potenziale,
Il Ca2+ entra nell’assone, provoca la fusione delle vescicole contenenti i neurotrasmettitori con la membrana plasmatica con conseguente liberazione di un neurotrasmettitore nello spazio sinaptico
Il neurotrasmettitore si lega a recettori specifici presenti sulla membrana del neurone postsinaptico
Il recettore attivato, direttamente o indirettamente (cAMP), apre i canali del Na+ a controllo di potenziale, determinando la depolarizzazione e la trasmissione dell’impulso nervoso.
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La sinapsi chimica inibitoria (IPSP)
Il potenziale d’azione arriva alla terminazione assonica e provoca l’apertura dei canali del Ca2+ a controllo di potenziale,
Il Ca2+ entra nell’assone, provoca la fusione delle vescicole conteneti i neurotrasmettitori con la membrana plasmatica con conseguente liberazione di un neurotrasmettitore nello spazio sinaptico
Il neurotrasmettitore si lega a recettori specifici presenti sulla membrana del neurone postsinaptico
Il recettore attivato, direttamente o indirettamente, apre i canali del Cl- a controllo di potenziale o inibisce i canali del Na+ a controllo di potenziale , determinando la iperpolarizzazione e il blocco della trasmissione dell’impulso nervoso
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Neurotrasmettitori
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ANATOMIA E FUNZIONE del Sistema Nervoso
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Schema del Sistema Nervoso
Il SNC è protetto dalle ossa, a differenza del SNP.Ossa del cranio encefalo Colonna vertebrale midollo spinale
Circuito sensoriale-motorioSensoriale riceve segnali dall’esterno attraverso gli organi di senso e li trasmette al SNC Motorio riceve segnali dal SNC e li trasmette agli organi effettori
Il SNC e il SNP controllano e coordinano le funzioni di tutti gli altri sistemi, per il mantenimento dell’omeostasi corporea. Il SNC e il SNP consentono di rispondere “in modo adeguato ed efficace” agli stimoli provenienti dall’ambiente esterno ed interno al corpo.
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Sistema nervoso centrale e periferico
Il SNC è avvolto, protetto e nutrito da tre membrane meningi (dura madre, aracnoide percorsa da numerosi canali comunicanti pieni di liquido cefalorachidiano, che protegge dagli urti e isola termicamente, e pia madre). È composto da:
encefalo (cervello, cervelletto e tronco cerebrale)
midollo spinale che connette l’encefalo al SNP.
Il tronco cerebrale connette il cervello al midollo spinale, controlla i muscoli e le ghiandole della testa e la regolazione della respirazione e della pressione sanguigna.
Il SNP è costituito dai nervi cranici (connessi direttamente all’encefalo) dai nervi spinali (che stabiliscono connessioni con il midollo spinale) e da gangli.
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Midollo spinale
Nel midollo spinale si distingue una regione centrale, a forma di H in sezione trasversale, di sostanza grigia (= interneuroni, corpi cellulari dei neuroni motori e cellule gliali) e una zona periferica costituita da sostanza bianca (= assoni dei neuroni motori e sensoriali disposti longitudinalmente)
Lateralmente alla colonna, attraverso gli spazi presenti tra le vertebre, entrano ed escono i nervi spinali (32 paia nell’uomo) dividendosi in due fasci, uno dorsale e uno ventrale: la radice dorsale proviene dai gangli della radice dorsale è sensoriale ed è in entrata; la radice ventrale proviene dai neuroni motori della sostanza grigia ed è in uscita.
Traumi al midollo spinale comportano lesioni con paralisi più o meno estese a seconda della regione interessata
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CIRCUITO SENSORIALE – MOTORIO che prevede l’integrazione da parte dell’encefalo
Gli stimoli provenienti dall’esterno sono percepiti dai recettori sensoriali e vengono trasmessi, tramite neuroni sensoriali, al sistema nervoso centrale (SNC), che elabora le risposte e le invia tramite neuroni motori agli organi effettori
Stimolo esterno Recettore sensoriale Neurone sensoriale
Neurone motorioEffettore
→ →
↓
←←
Sistema nervoso centrale
Risposta corporea allo stimolo esterno
Stimolo esterno Recettore sensoriale Neurone sensoriale
Neurone motorioEffettore
→ →
↓
←←
Sistema nervoso centrale
Risposta corporea allo stimolo esterno
Stimolo esterno Recettore sensoriale Neurone sensoriale
Neurone motorioEffettore
→ →
↓
←←
Sistema nervoso centrale
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Arco riflesso: circuito sensoriale - motorio che NON prevede l’integrazione da parte dell’encefalo
Nel midollo spinale i neuroni sensoriali, gli interneuroni e i neuroni motori sono connessi tra loro mediante archi riflessi.L’arco riflesso permette all’organismo di rispondere rapidamente a uno stimolo esterno
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Il SNP motorio è suddiviso in:
Suddivisionedel sistema nervoso periferico motorio
Somatico Autonomo
↓
Controlla l’attività volontaria dei muscoli scheletrici
VITA DI RELAZIONE
Controlla l’attività involontaria del muscolo cardiaco e della muscolatura liscia presente nei vasi sanguigni e nei sistemi digerente, respiratorio, riproduttore ed escretore e le ghiandole.VITA VEGETATIVA
↓
La distinzione tra volontario e involontario non è così netta, in quanto un muscolo scheletrico si può muovere involontariamente (come nel caso dell’arco riflesso), oppure la muscolatura liscia o cardiaca può essere controllata (come nel caso del training autogeno)
→ simpatico
parasimpatico→
Neuroni motori: corpi cellulari entro il SNC e assoni esterni che raggiungono direttamente gli effettori. VIA AD UN NEURONE
Ricevono segnali esterni
Neuroni simp. e parasimp.: corpi cellulari all’interno del SNC e assoni esterni, che formano sinapsi con altri neuroni motori esterni, senza raggiungere direttamente gli effettori. VIA A DUE NEURONI
Ricevono segnali propriocettivi (interni al corpo)
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Azioni del simpatico e parasimpatico
Il sistema simpatico e parasimpatico sono in genere antagonisti, quindi innervano gli stessi effettori (eccetto le ghiandole surrenali che sono innervate solo dal sistema simpatico)
Tuttavia, cooperano tra loro e con il sistema endocrino per mantenere l’omeostasi.
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il sistema simpatico prepara il corpo all’azione, per esempio durante una situazione di stress o di fuga, e rende il corpo pronto a combattere o fuggire
il sistema parasimpatico è coinvolto nelle attività di recupero dell’energia ed è attivo durante la digestione (favorendo le funzioni tipiche dei periodi di riposo)
I sistemi simpatico e parasimpatico
Mediatore del simpatico
Mediatore del parasimpatico
I sistemi simpatico e parasimpatico sono antagonisti:
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Confronto tra parasimpatico e simpatico
Il sistema parasimpatico e quello simpatico presentano differenze funzionali e strutturali:
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Encefalo
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Suddivisione dell’encefalo
L’encefalo rispecchia la tendenza evolutiva alla centralizzazione e cefalizzazione del sistema nervoso.
Il livello crescente di complessità dell’encefalo rispecchia la necessità di controllare e integrare funzioni sempre più articolate e fini.
Può essere suddiviso nelle seguenti strutture:
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Suddivisione dell’encefalo
Sezione longitudinale dell’encefalo umano
romboencefalo
prosencefalo
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Il romboencefalo
Il romboencefalo è la struttura più antica dell’encefalo (struttura conservata nelle varie Classi di Vertebrati) e governa le funzioni fisiologiche essenziali; è suddiviso in:
midollo allungato ponte cervelletto
↓
È la sede del controllo del ritmo respiratorio e cardiaco, oltre che
del riflesso della deglutizione e vomito
Connette tra loro parti dell’encefalo; è attraversato da
numerosi neuroni, sensoriali o motori
↓
Regola l’equilibrio, coordina i movimenti
muscolari di precisione, è
coinvolto nella capacità di
apprendimento, socializzazione e comunicazione
↓
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Il mesencefalo
Il mesencefalo, insieme al midollo allungato e al ponte, forma il tronco cerebrale. Collega il prosencefalo al romboencefalo e, in particolare, il diencefalo e il ponte. È costituito da nervi che inviano verso il cervello segnali provenienti dalla periferia. Ha un importante ruolo nel localizzare i suoni o nel coordinare i movimenti degli occhi.
mesencefalo
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Il prosencefalo
Il prosencefalo si suddivide in: diencefalo e telencefalo
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Il diencefalo
Il diencefalo è la via di transito dei segnali dal cervello e verso il cervello; è costituito da talamo e ipotalamo:
Il talamo seleziona tutte le informazioni sensoriali (eccetto l’olfatto) e le invia alla corteccia cerebrale per l’elaborazione. Vie neuronali ascendenti.
L’ipotalamo, come dice il nome, è localizzato sotto il talamo:
1. contribuisce a regolare i ritmi di veglia/sonno e la temperatura corporea.
2. coordina le attività associate al sesso, alla fame, alla sete, al piacere, al dolore e alla rabbia.
3. produce ossitocina e ADH, che vengono immagazzinati nel lobo posteriore dell’ipofisi da dove sono rilasciati.
4. è il principale centro di integrazione del sistema neuroendocrino: libera ormoni e controlla la secrezione da parte del lobo anteriore dell’ipofisi (adenoipofisi). Sezione longitudinale dell’encefalo umano
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Il telencefalo:
presenta la sostanza bianca con le guaine mieliniche disposta internamente e la sostanza grigia
con i corpi cellulari e el cellule gliali disposta nella regione più esterna (corteccia cerebrale).
DISPOSIZIONE INVERSA RISPETTO AL MIDOLLO SPINALE.
è in grado di ricevere, elaborare e inviare simultaneamente migliaia di messaggi; in esso ha
luogo l’integrazione e il controllo di tutte le attività fisiologiche del corpo e l’attività cosciente
(percezione e comprensione delle informazioni, pensiero, memoria, emozioni)
è costituito da due emisferi cerebrali collegati dal corpo calloso:
l’emisfero destro sembra responsabile dei fenomeni intuitivi e artistici, della percezione dello spazio e
delle fisionomie. Elabora l’informazione nella sua globalità interpretandone tutte le sfumature,
favorisce la fantasia e predispone ad affrontare situazioni nuove.
l’emisfero sinistro è sede della elaborazione razionale, del linguaggio (area di Broca controlla i
movimenti di labbra, lingua, mandibole e corde vocali; area di Wernicke comprensione del
linguaggio scritto e orale) e della gestualità. Scompone l’informazione nei suoi elementi costitutivi
e ne analizza le relazioni, capacità di analisi e sintesi.
In generale, anche se ognuno di noi ha un proprio stile di apprendimento, i due emisferi funzionano
in modo armonico al punto che una lesione in un emisfero durante una fase precoce dello
sviluppo può portare l’altro emisfero a sopperire alla perdita di funzione.
Il telencefalo: gli emisferi cerebrali
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La corteccia cerebrale è suddivisa in 5 lobi (frontale, parietale, occipitale e 2 temporali), in cui possiamo individuare delle aree specifiche in relazione alla funzione svolta.
Le circonvoluzioni e i solchi rendono la superficie della corteccia particolarmente estesa.
Esiste una notevole asimmetria tra i due emisferi cerebrali, che ricevono e mandano impulsi in modo “incrociato”
La corteccia cerebrale
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Il funzionamento di un individuo pluricellulare prevede la specializzazione di cellule, tessuti, organi e apparati con una suddivisone del lavoro. Affinché le diverse parti del corpo lavorino in modo coordinato, è necessaria una attività d’integrazione che è esercitata da alcune regioni dell’encefalo: aree di elebarazione intrinseca, formazione reticolare e sistema limbico
Aree di integrazione
Formazione reticolare
l’area di elaborazione intrinseca: molto estesa nei primati e soprattutto nell’uomo. È localizzata soprattutto nel lobo frontale. È deputata a integrare l’informazione sensoriale, alle emozioni, alla memoria all’organizazione delle idee e quindi all’apprendimento e alla capacità di progettazione a lungo termine.
la formazione reticolare, è una fitta rete di interneuroni che parte da romboencefalo e mesencefalo e si connette al talamo e a numerose zone della corteccia cerebrale. È responsabile dello stato di veglia e di coscienza, ed è in grado di filtrare le informazioni importanti in entrata (p. es. distinguere un particolare rumore in mezzo a molti altri);
Formazione reticolare
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Aree di integrazione
Il sistema limbico (ippocampo e amigdala) è
costituito da neuroni subcorticali del prosencefalo che
mettono in relazione diencefalo e telencefalo, la
ghiandola pineale e altre strutture: è coinvolto nelle
emozioni e nella regolazione del sonno e alla
fissazione della memoria
SONNO il cervello non è inattivo: 1 stadio di sonno
leggero, 2 stadi di sonno delta, 1 stadio di sonno
profondo, 1 stadio di sonno REM (Rapid Eye
Movements) che si ripetono in modo alternato. I sogni
si verificano in prevalenza durante il sonno REM
MEMORIA si basa sull’esperienza e
l’apprendimento per modificare i comportamenti. Può
essere a breve e lungo termine, la ripetizione di un
comportamento lo fissa nella memoria a lungo termine
grazie a processi a feedback positivo basato
sull’acetilcolina. Inoltre, connessioni tra amigdala e
ipotalamo darebbero alla memoria anche un contenuto
emotivo (ricordo associato a percezioni sensoriali)
1
1
2
3
3
Copyright © 2009 Zanichelli editoreLa corteccia sensoriale riceve le informazioni provenienti dalla periferia del corpo
Dalla corteccia motoria partono gli stimoli destinati ai muscoli volontari e involontari
Organi di senso: homunculus somatosensoriale e motorioLa stimolazione di un recettore sensoriale altera la permeabilità di membrana e provoca la liberazione di un nuerotrasmettitore dai terminali sinaptici verso un neurone adiacente, nel quale inizia un potenziale d’azione che trasmette il segnale lungo il sistema nervoso.
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Organi di senso: vista
Gli occhi possiedono fotocettori con cui percepiamo luce-buio e colori
Cornea (membrana di rivestimento trasparente)
iride colorato e pupilla centrale (diaframma che controlla la quantità di luce che entra nell’occhio)
cristallino (lente che può variare la sua curvatura per la messa a fuoco dell’immagine, grazie alla presenza di muscoli ciliari)
umor vitreo (gelatina trasparente)
retina (contiene i fotocettori, coni per i colori e bastoncelli per luce/buio, le cellule bipolari che ricevono il segnale dai fotocettori e lo trasmettono alle cellule gangliari i cui assoni, riuniti in fascio, formano il nervo ottico e si connettono al lobo occipitale nell’area visiva); la fovea è la parte centrale della retina dove l’immagine e più nitida a causa della maggiore concentrazione dei coni
coroide (membrana di rivestimento)
sclerotica (membrana di rivestimento)
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Organi di senso: udito
Orecchio possiede meccanocettori
Orecchio esterno padiglione auricolare timpano (membrana di separazione tra o. esterno e o.
medio)
Orecchio medio tre ossicini (incudine, martello e staffa) finestra ovale (membrana di
separazione tra o. medio e o. interno)
Orecchio interno canali semicircolari (sono l’organo dell’equilibrio) coclea (è l’organo uditivo)
Il suono viene raccolto dal padiglione auricolare e convogliato verso il timpano che vibra e
trasmette la vibrazione prima ai tre ossicini dell’o. medio poi alla finestra ovale che vibra a sua
volta. Si generano così onde di pressione nel fluido della coclea. I meccanocettori sono delle
cellule ciliate presenti nell’organo del Corti all’interno del canale centrale cocleare. Le cellule ciliate
stimolate inviano neurotrasemttitori a neuroni sensoriali i cui assoni formano il nervo acustico che
si connette alla corteccia uditiva dei lobo temporali
L’equilibrio i canali semicircolari sono disposti secondo le tre direzioni dello spazio x,y,z; sono
rivestiti da un epitelio ciliato e sono pieni di un liquido gelatinoso nel quale sono sospese piccole
concrezioni calcaree chiamate otoliti I movimenti della testa fanno muovere gli otoliti che
sfregando sulle ciglia delle cellule ciliate le stimolano a generare potenziali d’azioni nei vicini
neuroni sensoriali
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Organi di senso: tatto
Cute possiede meccanocettori, termocettori, recettori per il dolore, che possono essere liberi o abbinati a peli e follicoli piliferi.
Corpuscoli del Pacini sensazioni tattili fini presenti sui polpastrelli e più in profondità nella cute
Corpuscoli di Merkel sensazioni tattili più grossolane presenti sui palmi delle mani e sul viso, più superficiali nella cute.
Corpuscoli di Meissner sensazioni tattili più grossolane presenti sui palmi delle mani e sul viso più superficiali nella cute.
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Organi di senso: olfatto
Il naso possiede chemiorecettori
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Organi di senso: gusto
Lingua e la bocca possiedono chemiocettori:
I bottoni gustativi percepiscono il sapore di un alimento combinando solo 4 principali categorie di sapori:Dolce, amaro, salato, aspro
Poiché l’amaro e l’aspro sono spesso associabili a cibi tossici e pericolosi, i recettori per queste due categorie di sapori sono particolarmente numerosi e diffusi.
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Patologie neurologiche
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Patologie neurologiche
L’ epilessia o sindrome epilettica è una specie di corto circuito temporaneo tra le cellule cerebrali, che determina una scarica elettrica abnorme ed eccessiva da parte di un numero più o meno elevato di neuroni. I sintomi sono episodici: perdita di conoscenza, contrazioni muscolari brusche, involontarie e violente a uno o più gruppi muscolari. Può essere geneticamente determinata oppure successiva a traumi, malattie varie, sofferenza cerebrale prenatale o al momento del parto.
La sclerosi laterale amiotrofica (SLA) è una malattia degenerativa che colpisce le aree motorie della corteccia cerebrale, causando atrofia muscolare, paralisi e morte per blocco respiratorio e circolatorio in 3-5 anni. La malattia evolve in maniera progressiva, senza alterare le sensazioni o l’intelletto dell’individuo; è provocata dall’accumulo del neurotrasmettitore glutammato e da mutazioni nel gene SOD1 (superossido dismutasi)
Il morbo di Parkinson è una malattia degenerativa che si manifesta dopo i 60 anni con rigidità della mimica facciale, disturbi alla deambulazione e tremore alle mani. È dovuta alla morte delle cellule del mesencefalo e ad una conseguente riduzione della produzione di dopamina; i sintomi compaiono quando il 70% dei neuroni è stato distrutto, ma sono alleviata dalla somministrazione di L-Dopa.
La meningite è una infiammazione virale o batterica delle meningi che può causare danni cerebrali permanenti o la morte.
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Patologie neurologiche
• Il morbo di Alzheimer è una malattia degenerativa che comporta una progressiva perdita della
memoria a breve e lungo termine e causa una grave forma di demenza invalidante; nei tessuti malati,
in prevalenza ippocampo e amigdala, si riscontrano placche neuritiche (ammassi di assoni
degenerati) associate a sostanza -amiloide, che si accumula senza essere smaltita, e carenza di
acetilcolina.
• Le encefalopatie spongiformi (BSE [1986-1992], scrapie, malattia di Creutzfeldt-Jacob) sono
provocate da prioni, glicoproteine “virali”, che portano alla comparsa di vacuoli nella corteccia
cerebrale conferendole un aspetto spugnoso o di placche degenerative. Hanno un lungo periodo di
incubazione e un decorso progressivo: disturbi visivi, difficoltà di deambulazione, paralisi e morte.
• L’autismo è caratterizzato da ritardo mentale, a volte associato a capacità eccezionali,
comportamenti ripetitivi e incapacità di comunicazione sia verbale che gestuale, inespressività e stati
di angoscia o aggressività. Il danno sembra localizzato nel tronco cerebrale, cervelletto, lobi temporali
e sistema limbico e associato ad alti livelli di serotonina e bassi livelli di ossitocina.
• Ansia (stati di nervosismo, irritabilità, mani fredde o sudate, senso di nausea e di costrizione alla
gola, agitazione motoria anche in assenza di cause scatenanti, diminuzione del GABA) , depressione
(insonnia, stanchezza, disinteresse, tristezza, mancanza di appetito, diminuzione delle ammine
biogene), schizofrenia (disturbi del comportamento e dell’umore, allucinazioni uditive e visive,
tendenza a sfuggire dalla realtà, eccesso di dopamina).