SIFILIDE AGENTE EZIOLOGICO: Treponema pallidum Malattia a trasmissione: -sessuale -materno-fetale...

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SIFILIDE AGENTE EZIOLOGICO: Treponema pallidum Malattia a trasmissione: -sessuale -materno-fetale (trans-placentare o attraverso il canale del parto infetto) -per contatto diretto con lesioni in fase attiva (es: bacio se presenti delle lesioni a livello di labbra, cavità orale, lesioni cutanee; contatto con lesioni cutanee) -trasfusione di sangue ed emoderivati (ora molto rara) -accidentale a seguito della manipolazione di campioni infetti (esposizione professionale)

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SIFILIDE• AGENTE EZIOLOGICO: Treponema pallidum • Malattia a trasmissione:

-sessuale-materno-fetale (trans-placentare o attraverso il canale del parto infetto)-per contatto diretto con lesioni in fase attiva (es: bacio se presenti delle lesioni a livello di labbra, cavità orale, lesioni cutanee; contatto con lesioni cutanee)-trasfusione di sangue ed emoderivati (ora molto rara)-accidentale a seguito della manipolazione di campioni infetti (esposizione professionale)

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SIFILIDE: EPIDEMIOLOGIA

• Negli USA il numero di nuovi casi ha raggiunto un picco negli anni ’40, durante la II Guerra Mondiale

• Successivamente l’incidenza si è progressivamente ridotta, raggiungendo il nadir durante la metà degli anni ’80 (introduzione della penicillina)

• Tra la metà degli anni ’80 e la metà degli anni ’90 si è assistito ad una nuova recrudescenza, seguita immediatamente da un nuovo calo epidemiologico

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SIFILIDE: EPIDEMIOLOGIA• > 12 MILIONI di soggetti infetti nel mondo

• Maggiore prevalenza nei Paesi in via di sviluppo e nell’Europa dell’Est

• Più frequente nelle fasce d’età sessualmente attive: dai 15 ai 30 anni

• Dalla metà degli anni ’60 alla metà degli anni ’80 maggiore prevalenza dell’infezione nei maschi omosessuali. Con l’epidemia dell’infezione da HIV e la maggiore attenzione nei confronti dell’impiego del preservativo, la frequenza di infezione in questa categoria si è ridotta

• Concomitante incremento della frequenza tra gli eterosessuali, in conseguenza del drammatico incremento dei casi fra le donne e i bambini (sifilide congenita), tra il 1986 ed il 1994

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SIFILIDE: PATOGENESI

• Ingresso dei Treponemi attraverso la mucosa, anche intatta, o soluzioni di continuo della cute

• Raggiungimento del sistema linfatico e quindi del torrente ematico

Disseminazione sistemica con potenziale invasione di qualsiasi organo/tessuto

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SIFILIDE: storia naturale

La storia naturale della sifilide è abitualmente suddivisa in 4 fasi:

1. LUE PRIMARIA

2. LUE SECONDARIA

3. LUE LATENTE (PRECOCE e TRADIVA)

4. LUE TERZIARIA

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Sifilide primaria• INCUBAZIONE: 3 settimane (3-90 gg) dal contagio• SIFILOMA PRIMARIO:

-si forma in corrispondenza del punto di penetrazione dei Treponemi: genitali esterni, labbra, cavo orale, areole mammarie, perineo, cervice, canale anale -papula ulcera non dolorosa rivestita di scarso essudato sieroso al cui interno si possono individuare i Treponemi-lesioni singole o multiple (soprattutto se HIV positivi)-adenopatia satellite-tende a risolversi spontaneamente in 3-6 settimane; nei pazienti HIV positivi può persistere più a lungo

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Sifilide Primaria

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Sifilide Primaria

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Sifilide secondaria o disseminata

• Dopo 2-12 settimane (media di 6 settimane) dal contagio

• Talora è ancora presente il sifiloma primario• Fase SISTEMICA della malattia, dovuta alla

massima concentrazione nell’organismo di Treponemi che dal torrente ematico si distribuiscono potenzialmente a tutti gli organi e tessuti (cute e mucose, linfonodi, SNC, fegato, rene)

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Sifilide secondaria o disseminata: manifestazioni cliniche

• CUTE e MUCOSE:

-lesioni non pruriginose tipo macule, maculo-papule, papule, pustole al cui interno si trovano i Treponemi

-talvolta coesistono diversi tipi di les. cutanee

-esordio al tronco e agli arti superiori bilateralmente con successiva estensione a tutta la superficie corporea. Tipica la localizzazione palmo-plantare

-possono coinvolgere anche le labbra, la cavità oro-faringea, lingua, vulva, vagina, glande

-il coinvolgimento del follicolo pilifero determina ALOPECIA o diradamento delle sopracciglia

-perdurano da pochi gg a 8 settimane

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Sifilide Secondaria : alopecia

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Sifilide secondaria o disseminata: manifestazioni cliniche

• SINTOMI SISTEMICI:-febbricola-malessere generalizzato-disappetenza e calo ponderale-artralgie-linfoadenite dolente generalizzata

• SNC- asintomatico nell’80% circa dei casi- cefalea, meningismo- meningite acuta (1%-2%)-coinvolgimento dei nervi cranici (II e VIII)-disturbi visivi e uditivi

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Sifilide secondaria o disseminata: manifestazioni cliniche

• RENE

-proteinuria e/o ematuria per una glomerulonefrite da immuno-complessi

• FEGATO

-epatite

• TRATTO GASTRO-ENTERICO

-lesioni ulcerative

• ARTICOLAZIONI/OSSA

-sinovite, periostite, osteite

• OCCHIO

-uveite (5%-10% dei casi, soprattutto HIV +)

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Siflide latenteFase in cui NON vi sono manifestazioni cliniche di

malattia ma i test sierologici risultano positiviSi distinguono:A) Lue latente precoce (primi 4 anni dal contagio):

sono possibili recidive di lue secondariaB) Lue latente tardiva (dopo i primi 4 anni dal

contagio): improbabili recidive di lue secondaria

Il 90% delle recidive si manifesta entro il primo anno dal contagio. Le manifestazioni sono soprattutto muco-cutanee e tendono a ridursi progressivamente di intensità

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Siflide latente

Una donna gravida affetta da lue latente, anche se asintomatica, può trasmettere l’infezione al

feto

sottoporre a screening per la sifilide tutte le donne gravide, soprattutto durante il III

trimestre!

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Sifilide terziaria

• Malattia infiammatoria lentamente progressiva che interessa circa 1/3 dei pazienti affetti da lue e NON TRATTATI, manifestandosi dopo anni dal contagio:

neurolue

lue cardiovascolare

gomme luetiche (lue terziaria benigna): lesioni granulomatose a carico di ossa, mucose, cute, fegato.

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Sifilide congenita

La trasmissione materno-fetale può avvenire in qualsiasi fase della malattia la madre si trovi, purchè non trattata o inadeguatamente trattata.

Lo sviluppo placentare permette il passaggio di T.pallidum in genere solo dopo la 16a settimana di gestazione

Se contagio: 25%: morte in utero 25-30%: morte dopo la nascita 50%: sopravvivono ma manifestano segni di infezione

nel 40-50%

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Sifilide congenita: manifestazioni cliniche

1. SIFILIDE CONGENITA PRECOCE: primi 2 anni di vita CUTE: infiltrati diffusi, placche, vescicole, papule, bolle, rash

desquamativo soprattutto palmo-plantare e peri-orale MUCOSE: placche cavo orale, mucosa nasale faringea OSSO: malformazioni (osteiti, osteoperiostiti soprattutto delle ossa

lunghe) OCCHIO: iriti, corioretiniti, neurite ottica FEGATO/RENE/SNC: focolai d’infiltrazione

2. SIFILIDE CONGENITA TARDIVA: Spesso si ha la sola positività sierologica, in assenza di segni clinici Manifestazioni oculari (cheratite interstiziale) o osteoarticolari

(malformazioni: naso “a sella”) Anomalie dentarie (denti di Hutchinson o a semi-luna) Anomalie acustiche: ipoacusia

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Sifilide: diagnosi• microscopia diretta in campo oscuro o mediante

immunofluorescenza diretta di T.pallidum dalle lesioni in fase florida

• Indagini sierologiche:1) test non treponemici (VDRL) identificano le IgM ed IgG reaginiche che compaiono durante la lue, cimentando il siero del paziente con un antigene cardiolipinico.2) test treponemici (FTA-abs e TPHA)identificano le IgM ed IgG specifiche anti-Treponema, cimentando il siero del paziente direttamente con T.pallidum

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Sifilide: diagnosi

NON TREPONEMICI• rischio di falsi positivi (virosi,

connettiviti, sarcoidosi) e falsi negativi

• il titolo si riduce durante la malattia, tendendo a negativizzarsi nelle fasi più avanzate della stessa anche in sogg. non trattati

• usati come test di screening o per monitorare la risposta alla terapia

TREPONEMICI• Più specifici ma più costosi

• Usati come test di conferma ai test di screening

Diagnosi di lue congenita1) Identificazione dell’antigene

treponemico Mediante immunofluorescenza su campione di

aspirato rinofaringeo o cordone ombelicale

2) Ricerca nel bimbo di IgM specifiche anti-Treponema