Sicurezza Informa #2

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Periodico di Informazione e Cronaca - Anno 3 - Numero 3 - Novembre 2012 È arrivato l’autunno ed il maltempo ha accelerato il degrado degli edifici scolastici. Le pagine dei giornali sono ormai colme di notizie sui crolli di controsoffitti e di soffitti negli edifici. Il degrado non strutturale degli elementi orizzontali risulta essere il più diffuso: distacchi di intonaco, di fondelli di pignatte e crolli totali o parziali di controsoffittature sono problematiche che non compromettono la struttura dell’edificio ma che mettono a rischio le persone e rendono inagibili i locali. Da agosto ad oggi, solo negli edifici scolastici, sono numerosi i casi riscontrati: 44 crolli tra soffitti intonacati e controsoffitti. Ad essere colpite sono indistintamente strutture del Nord, Centro e Sud dell’Italia. Una spaventosa media di 11 casi al mese! Ma i casi di cronaca non riguardano solo gli edifici scolastici. Le pagine dei giornali si riempiono anche di crolli che riguardano abitazioni, uffici pubblici, spazi di divertimento e addirittura ospedali. Da agosto, infatti, sono stati riscontrati 5 casi di crolli di elementi orizzontali in abitazioni, 1 caso in uffici postali, 2 casi in uffici pubblici, 3 casi in CRITICITÀ NELL’EDILIZIA SCOLASTICA I CASI DI CRONACA TRACCIANO IL PROFILO DELLE SCUOLE ITALIANE 44 crolli avvenuti in luoghi d’istruzione nel giro di 4 mesi. Una spaventosa media di 11 casi al mese! IN QUESTO NUMERO OSSERVAZIONI Solai in laterocemento..........................................pag. 2 I controsoffitti...........................................................pag. 3 CASI STUDIO Istituti scolastici - Lucca........................................pag. 4 Scuola media - Cologna Veneta........................pag. 6 Questura - Gorizia...................................................pag. 8 Plesso scolastico - Corchiano.............................pag. 10 FORMAZIONE E INFORMAZIONE Eventi e aggiornamenti........................................pag. 11 CONTATTI.............................................................pag. 12 spazi divertimento, 1 caso in un supermercato ed 1 caso in un ospedale. Per un totale di 13 casi in 4 mesi.* * E’ opportuno sottolineare che questi dati sono riferiti esclusivamente ai casi di cronaca pubblicati sui giornali; spesso, tuttavia, i crolli che riguardano edifici privati o di minor rilevanza mediatica, sono di difficile computazione. La situazione appare chiaramente critica. In molti casi il fattore scatenante sono le pioggie e le infiltrazioni che vanno ad accelerare l’evoluzione dei degradi già presenti negli edifici. Purtroppo, infatti, i tecnici si trovano ad amministrare un parco edilizio vetusto e con elevate criticità. L’età dei fabbricati è il primo problema di manutenzione, infatti con gli anni qualsiasi materiale e qualsiasi costruzione perde le proprie funzionalità portando alla formazione di degradi più o meno gravi. Se all’invecchiamento degli edifici si sommano la scarsa qualità dei materiali utilizzati e i difetti di messa in opera, che riguardano anche edifici più recenti, si comprendono facilmente le cause di questi crolli e le difficoltà per i tecnici a gestire le manutenzioni di questi edifici. In aiuto ai tecnici si sta diffondendo, oggi, la diagnostica edile, con innovazioni tecnologiche e metodologiche. L’utilizzo di strumentazioni all’avanguardia e protocolli d’indagine per individuare il degrado prima che diventi pericolo supporta i tecnici nel gestire un piano manutentivo preventivo, che consente di evitare i danni agli edifici senza mettere a rischio la vita delle persone. Una strada difficile da percorrere, soprattutto a causa delle poche risorse a disposizione per la manutenzione degli edifici, ma indispensabile e conveniente soprattutto se proiettata sul lungo periodo. MANUTENZIONE PREVENTIVA Individua situazioni di degrado prima che diventino fonte di pericolo Evita danni agli edifici, inagibilità dei locali, spese di ripristino L PUNTO

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Periodico di informazione e cronaca sulla diagnostica edile

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Periodico di Informazione e Cronaca - Anno 3 - Numero 3 - Novembre 2012

È arrivato l’autunno ed il maltempo ha accelerato il degrado degli edifici scolastici. Le pagine dei giornali sono ormai colme di notizie sui crolli di controsoffitti e di soffitti negli edifici.

Il degrado non strutturale degli elementi orizzontali risulta essere il più diffuso: distacchi di intonaco, di fondelli di pignatte e crolli totali o parziali di controsoffittature sono problematiche che non compromettono la struttura dell’edificio ma che mettono a rischio le persone e rendono inagibili i locali.

Da agosto ad oggi, solo negli edifici scolastici, sono numerosi i casi riscontrati: 44 crolli tra soffitti intonacati e controsoffitti. Ad essere colpite sono indistintamente strutture del Nord, Centro e Sud dell’Italia. Una spaventosa media di 11 casi al mese!

Ma i casi di cronaca non riguardano solo gli edifici scolastici. Le pagine dei giornali si riempiono anche di crolli che riguardano abitazioni, uffici pubblici, spazi di divertimento e addirittura ospedali.Da agosto, infatti, sono stati riscontrati 5 casi di crolli di elementi orizzontali in abitazioni, 1 caso in uffici postali, 2 casi in uffici pubblici, 3 casi in

criticità nell’eDiliZiA ScOlASticAI CASI DI CRONACA TRACCIANO Il PROFIlO DEllE SCUOlE ITAlIANE

44 crolli avvenuti in luoghi d’istruzione nel giro di 4 mesi. Una spaventosa media di 11 casi al mese! IN qUESTO NUmERO

OSSERVAZIONISolai in laterocemento..........................................pag. 2

I controsoffitti...........................................................pag. 3

CASI STUDIO

Istituti scolastici - Lucca........................................pag. 4

Scuola media - Cologna Veneta........................pag. 6

Questura - Gorizia...................................................pag. 8

Plesso scolastico - Corchiano.............................pag. 10

FORMAZIONE E INFORMAZIONE Eventi e aggiornamenti........................................pag. 11

CONTATTI.............................................................pag. 12

spazi divertimento, 1 caso in un supermercato ed 1 caso in un ospedale. Per un totale di 13 casi in 4 mesi.*

* E’ opportuno sottolineare che questi dati sono riferiti esclusivamente ai casi di cronaca pubblicati sui giornali; spesso, tuttavia, i crolli che riguardano edifici privati o di minor rilevanza mediatica, sono di difficile computazione.

La situazione appare chiaramente critica. In molti casi il fattore scatenante sono le pioggie e le infiltrazioni che vanno ad accelerare l’evoluzione dei degradi già presenti negli edifici.Purtroppo, infatti, i tecnici si trovano ad

amministrare un parco edilizio vetusto e con elevate criticità.

L’età dei fabbricati è il primo problema di manutenzione, infatti con gli anni qualsiasi materiale e qualsiasi costruzione perde le proprie funzionalità portando alla formazione di degradi più o meno gravi. Se all’invecchiamento degli edifici si sommano la scarsa qualità dei materiali utilizzati e i difetti di messa in opera, che riguardano anche edifici più recenti, si comprendono facilmente le cause di questi crolli e le difficoltà per i tecnici a gestire le

manutenzioni di questi edifici. In aiuto ai tecnici si sta diffondendo, oggi, la diagnostica edile, con innovazioni tecnologiche e metodologiche. L’utilizzo di strumentazioni all’avanguardia e protocolli d’indagine per individuare il degrado prima che diventi pericolo supporta i tecnici nel gestire un piano manutentivo preventivo, che consente di evitare i danni agli edifici senza mettere a rischio la vita delle persone.

Una strada difficile da percorrere, soprattutto a causa delle poche risorse a disposizione per la manutenzione degli edifici, ma indispensabile e conveniente soprattutto se proiettata sul lungo periodo.

mANUTENZIONEPREVENTIVA

Individua situazioni di degrado prima che diventino fonte di pericolo

Evita danni agli edifici,inagibilità dei locali,spese di ripristino

L PUNTO

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OSSERVAZIONI

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SOlAi in lAterOcementOlA TECNICA PIù DIFFUSA

www.tecnoindagini.it

I solai misti in latero-cemento sono il sistema costruttivo più utilizzato per la realizzazione delle strutture orizzontali all’interno degli edifici, grazie all’associazione di calcestruzzo, acciaio e blocchi in laterizio.

La sua rilevanza funzionale all’interno dell’involucro edilizio è condizionata da una articolata serie di normative che definiscono le caratteristiche da assicurare e mantenere inalterate nel tempo.

Oltre alle funzioni strutturali, infatti, sono regolamentate le prestazioni termo-igrometriche, acustiche e di resistenza al fuoco. A tal proposito è interessante analizzare come il solaio in laterizio sia in grado di dare, contemporaneamente, una efficace risposta a queste complesse esigenze non sempre compatibili tra loro.

L PUNTO

FUNZIONE PORTANTEL’eccessiva snellezza o flessbilità di un solaio può nascondere un problema strutturale.

FUNZIONE ESTETICAL’intonaco di finitura può nascondere l’insorgere di sfondellamenti o crolli improvvisi.

A queste caratteristiche tecnologiche intrinseche ai materiali che lo costituiscono non va sottovalutata la versatilità e la semplicità di messa in opera che ne ha ulteriormente agevolato la diffusione.

Tralasciando gli aspetti prestazionali connessi ai solai, è indubbia la rilevanza strutturale che riveste all’interno dell’edificio.Il comportamento strutturale rigido oltre a consentire una distribuzione equa dei carichi gravanti sul solaio, costituisce un vincolo fondamentale in caso di sollecitazioni sismiche.

Ogni solaio pertanto, se adeguatamente progettato e messo in opera, è in grado di garantire le qualità richieste. All’interno di un edificio, tuttavia, non sono rare le variazioni di destinazioni d’uso o gli interventi manutentivi che modificano lo stato di conservazione del solaio o ne condizionano il comportamento.

A livello strutturale è possibile riscontrare la presenza di solai sottodimensionati che denotano una elevata flessibilità, o impalcati eccessivamente snelli a causa delle differenti esigenze previste in fase di progetto. In queste condizioni un solaio sollecitato da azioni troppo elevate è sottoposto ad uno stress strutturale che può ridurne le prestazioni.

Accanto all’aspetto strutturale non va trascurata la funzione estetica che riveste l’intradosso del solaio con finitura intonacata. A livello non strutturale, infatti, non va sottovalutato il fenomeno dello sfondellamento degli elementi in laterizio o il distacco dell’intonaco superficiale che in molti casi può determinare situazioni di pericolo. Per valutare la funzione portante dei solai e garantirne la funzione estetica è necessario avviare delle azioni di verifica e controllo attraverso indagini approfondite.

Cambi di destinazione d’uso e interventi manutentivi modificano lo stato di conservazione del solaio

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i cOntrOSOffittilE STRUTTURE A SECCO

CARENZE NORmATIVE RIDUCONO lA SICUREZZA

OSSERVAZIONI

3

Negli ultimi decenni l’utilizzo sempre più diffuso delle tecnologie a secco e l’avvento delle controsoffittature ha modificato sostanzialmente la concezione tradizionale di involucro edilizio.

I primi controsoffitti risalgono alla prima metà del secolo scorso e sono nati dall’esigenza di ridurre i volumi dei locali, originariamente progettati con altezze eccessive, e ridurre le dispersioni termiche.

Le tecnologie prevalenti utilizzate in quegli anni prevedevano l’impiego di elementi in laterizio assemblati mediante cavi metallici e calcestruzzo.

Successivamente all’entrata in vigore di normative più restrittive sui requisiti acustici degli edifici, è sorta l’esigenza di adattare questi elementi utilizzando materiali differenti. Legno mineralizzato, lana minerale, fibra minerale e gesso sono solo alcuni dei materiali più diffusi per questi elementi.

A seconda dell’applicazione e della funzione prevalente da assolvere le controsoffittature possono essere di tipo ispezionabile, eseguite con pannelli accostati ed asportabili, o continue, del tutto assimilabili a soffitti intonacati.

La versatilità dei campi di applicazione e la rapida espansione nell’ambito edilizio, tuttavia, non sono state seguite da una adeguata regolamentazione in grado di garantire standard di uniformità e sicurezza.

Le principali vulnerabilità riscontrabili in un controsoffitto sono legate al peso degli elementi appesi ed alla metodologia impiegata per il fissaggio al solaio di supporto. In molti casi la scelta del tipo di fissaggio non è valutata in funzione dei reali carichi presenti; tale aspetto vanifica ogni garanzia di stabilità.

Nei controsoffitti pesanti e continui, come quelli realizzati in laterizio o gesso, l’impossibilità di ispezionare frequentemente il sistema di pendinaggio riduce le possibilità di intervento preventivo. Attraverso l’impiego di tecniche diagnostiche ed analisi non distruttive è possibile superare queste limitazioni.

La possibilità di interpretare i segnali di degrado superficiale e di risalire alle possibili cause scatenanti permette di prevenire il rischio di cedimenti improvvisi che, oltre a pregiudicare la funzionalità degli ambienti, possono costituire un pericolo reale per gli utenti.

PESO DEGlI ElEmENTI

FISSAGGIO Al SUPPORTO

In funzione del materiale impiegato ogni controsoffitto ha un peso differente.

La scelta del tipo di fissaggio condiziona la stabilità del controsoffitto.

L PUNTO

Necessità di frequenti ispezioni per prevenire cedimenti improvvisi

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ESIGENZE DEllA COmmITTENZA

CASI STUDIO

4www.tecnoindagini.it

iStituti ScOlAStici

Zona/Regione

Oggetto Indagato

Attività diagnostica

Committente

Progetto

Periodo intervento

ProbLEmatIchE rIscontratE

Toscana

Edifici scolastici

Tecnoindagini Srl

Provincia di Lucca

Prevenzione da sfondellamenti

Agosto-Settembre 2012

lUCCA

A seguito di alcuni sfondellamenti e cedimenti di intonaco avvenuti in alcuni locali di un istituto scolastico gestito dalla provincia di Lucca, è emersa l’esigenza di valutare con più dettaglio e precisione lo stato di conservazione dei soffitti in tutti gli ambienti dell’edificio. La preoccupazione iniziale dovuta all’imprevisto è diventata spunto per una riflessione più ampia su tutto il patrimonio immobiliare scolastico della provincia.

Gli edifici che ospitano gli istituti sono caratterizzati da tipologie costruttive piuttosto eterogenee. Gli immobili presenti nel centro storico, di edificazione più datata, presentano criticità differenti rispetto a quelli costruiti in epoche successive.

La documentazione a disposizione ridotta ed i maggiori interventi manutentivi eseguiti all’interno e all’esterno dell’edificio ne condizionano lo stato di conservazione complessivo.

Questi aspetti hanno reso maggiormente delicata l’impostazione dei rilievi e hanno obbligato l’ente a valutare metodi di analisi strumentali adatti alle varie esigenze.

L’avvenimento pertanto, oltre ad aver sensibilizzato ulteriormente gli addetti ai lavori sull’importanza della prevenzione, ha dato l’opportunità di studiare e mettere a punto un piano di interventi teso alla prevenzione e alla manutenzione programmata, indispensabile per garantire la sicurezza nelle scuole.

Edifici storici presentano criticità differenti rispetto a quelli costruiti in epoche successive

PrIorItà

1

2

3

Necessità di valutare in tempi ristretti lo stato di conservazione degli edifici scolastici

Analizzare tipologie costruttive eterogenee per età di costruzione e tecnologie impiegate

Scegliere il sistema di messa in sicurezza più idoneo

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CASI STUDIO

5

mODAlITà DI INTERVENTO

attEnzIonE aLLE PrIorItà dELLa commIttEnza

L’utilizzo di un protocollo di indagine consolidato ha permesso di ottimizzare la pianificazione dei sopralluoghi

Le analisi strumentali termografiche e soniche accoppiate hanno consentito il rilievo puntuale di tutte le tipologie costruttive

1

2

3 SONISPECT® ha fornito le indicazioni necessarie per scegliere il sistema di messa in sicurezza adeguato alle caratteristiche del solaio

PrEvEnzIonE

Il protocollo di indagine SONISPECT® si è rilevato il metodo più versatile per superare i vincoli imposti dalla committenza.

I sopralluoghi sono iniziati nel mese di agosto e sono stati completati nei primi giorni di settembre per consentire la riapertura degli edifici scolastici in piena sicurezza.

Il protocollo sviluppato da Tecnoindagini Srl prevede l’impiego di termocamere ad infrarosso attraverso le quali è stato possibile distinguere le differenti tipologie costruttive presenti.

L’analisi costruttiva è stata determinante per definire univocamente i materiali utilizzati, per valutarne la qualità e per individuare anomalie costruttive. Queste informazioni sono necessarie per rilevare le vulnerabilità nascoste che possono generare crolli e sfondellamenti.

Grazie all’analisi costruttiva, inoltre, si è in grado di stimare il carico di materiale che potrebbe cedere in caso di crollo. Attraverso la misura dello spessore dell’intonaco, infatti, si hanno tutte le informazioni per calcolare il rischio di uno sfondellamento.

Le analisi soniche manuali, eseguite puntualmente sui soffitti, hanno consentito il rilievo preciso dello stato di conservazione e l’individuazione delle porzioni maggiormente degradate.

L’uso dello strumento SONISPECT®, analizzatore di spettro, identifica in modo preciso e puntuale dove si estende lo sfondellamento e con che livello di degrado. Grazie a queste informazioni l’analisi diventa oggettiva ed indipendente dall’esperienza dell’operatore.

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CASI STUDIO

6www.tecnoindagini.it

Zona/Regione

Oggetto d’indagine

Esecutore

Committente

Progetto

Periodo intervento

Veneto

Edificio scolastico

Tecnoindagini Srl

Comune di Cologna Veneta

Prove di carico sul solaio

Luglio 2012

ScuOlA meDiACOlOGNA VENETA

ESIGENZE DEllA COmmITTENZA

sItuazIonE rIscontrata

L’ufficio tecnico del Comune di Cologna Veneta, a seguito degli eventi sismici avvenuti nel mese di maggio, ha avviato una serie di verifiche sul patrimonio immobiliare di cui è responsabile gestore. Dovendo agire su diverse tipologie edilizie contraddistinte anche da destinazioni d’uso eterogenee ha preferito effettuare i controlli in più fasi.

PrIorItà

123

Rilevare con precisione le tipologie di solaio presenti nell’edificio

Valutare il comportamento del solaio sotto il carico di esercizio

Ottenere un documento che certifichi la qualità degli impalcati

In una prima fase i tecnici hanno effettuato dei rilievi visivi all’interno ed all’esterno degli edifici in modo da registrare le conseguenze riportare dal sisma.Questa operazione ha consentito di creare una lista di priorità e procedere con analisi più approfondite solo dove necessario. 1 2

Dai sopralluoghi eseguiti è emersa l’esigenza di valutare con più dettaglio il comportamento statico di alcuni solai di un edificio scolastico ed è pertanto stata predisposta l’esecuzione di prove di carico in grado di simulare il comportamento in esercizio dei solai.

L’edificio è disposto su una pianta abbastanza regolare contraddistinta da una impostazione interna che prevede la disposizione delle aule scolastiche allineate ed affacciate su un unico corridoio. Tale soluzione architettonica ha determinato l’esecuzione di solai contigui caratterizzati da luci di inflessione differenti.

Accanto al corridoio, largo circa 2,80÷3,00 m, il solaio delle aule scolastiche copre una luce sempre superiore ai 6,00 m. La committenza ha scelto di eseguire le prove di carico sui solai di due aule in cui è più apprezzabile il sovraccarico e più elevata la deformazione del solaio in virtù dell’elevata lunghezza dei travetti.

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CASI STUDIO

7

tEcnoLogIE E strumEntazIonI

mODAlITà DI INTERVENTO

L’esecuzione delle prove di carico all’interno dell’edificio è avvenuta seguendo il protocollo di indagine STRESSLAB® che confronta le informazioni acquisite mediante analisi incrociate per valutare il comportamento d’insieme del solaio. Il rilievo puntuale della tipologia di solaio riveste un ruolo molto importante nell’impostazione della prova.

attEnzIonE aLLE PrIorItà dELLa commIttEnza

Le analisi preliminari consentono il rilievo delle tipologie di solaio presenti nell’edificio1

Simulare l’applicazione del carico di esercizio garantisce di valutare con precisione la risposta del solaio2

3 A completamento della prova di carico il protocollo STRESSLAB® rilascia il certificato di idoneità statica del solaio

Per valutare gli abbassamenti del solaio a seguito dell’applicazione del carico di prova è necessario definire gli allineamenti più significativi ai fini dell’interpretazione dei risultati.

All’intradosso del solaio da caricare, vengono individuati i punti dove posizionare i sensori di spostamento. Posti su aste telescopiche regolabili e posizionati a contatto con il solaio misurano con precisione centesimale le variazioni di abbassamento in funzione del carico applicato. Nel caso in oggetto, il sovraccarico di prova è stato realizzato utilizzando dei bidoni rigidi in cui

l’acqua è stata inserita con step di carico successivi. L’impronta di carico, è stata dimensionata in modo da simulare con precisione le condizioni di carico in esercizio.

L’acquisizione dei dati durante la prova è garantita da una centralina di acquisizione multicanale che registra in continuo le variazioni sui sensori ed

elabora in tempo reale le misure utili per tracciare gli andamenti delle deformate

trasversali e longitudinali alla direzione dei travetti.

STR ESSLAB

CERT

IFICATO DI IDONEITA’NTC2008

L’analisi termografica preliminare consente di individuare la posizione dei travetti e di indirizzare nella scelta del punto ove effettuare l’analisi costruttiva del solaio.

elaborazione grafica degli abbassamenti

Il rilievo dello spessore complessivo consente di determinare con precisione la snellezza del solaio e di confrontarlo con i valori previsti dalle normative.

Completata questa fase si procede con la disposizione dei serbatoi rigidi e con l’impostazione della prova di carico.

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CASI STUDIO

8www.tecnoindagini.it

Zona/Regione

Oggetto d’indagine

Esecutore

Committente

Progetto

Periodo intervento

Friuli Venezia Giulia

Questura

Tecnoindagini Srl

Provincia di Gorizia

Stabilità dei controsoffitti e analisi intradossi intonacati

Luglio 2012

queSturAGORIZIA

ESIGENZE DEllA COmmITTENZA

sItuazIonE rIscontrata

PrIorItà

1

2

3

Verificare contestualmente soffitti intonacati e controsoffitti

Non interrompere la funzionalità dell’immobile accessibile anche dal pubblico

Individuare gli ambienti dove pianificare interventi manutentivi

L’edificio che ospita la Questura di Gorizia è inserito nel centro storico della città e negli anni ha subito interventi di riqualificazione che hanno previsto l’installazione di controsoffittature all’interno dei locali.

La presenza di infiltrazioni localizzate sulle controsoffittature e l’individuazione di quadri fessurativi evidenti sui soffitti intonacati ha spinto il proprietario dell’immobile di avviare alcune indagini diagnostiche finalizzate alla ricerca delle situazioni di degrado negli elementi non strutturali orizzontali.

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CASI STUDIO

9

anaLIsI dEgLI IntradossI IntonacatI vErIFIca dELLa stabILItà dEI controsoFFIttI

mODAlITà DI INTERVENTO

Per eseguire un’analisi dettagliata e puntuale dei soffitti intonacati presenti nell’edificio è stato utilizzato il protocollo di indagine SONISPECT®.

La necessità di non interrompere le attività all’interno della questura ha obbligato l’esecuzione delle analisi in più fasi al fine di limitare al minimo le interferenze con le utenze. In una prima fase si sono svolte le analisi termografiche e le analisi costruttive, necessarie per individuare le tipologie di intradosso.

Le analisi termografiche preliminari hanno consentito di individuare in ogni ambiente le differenze costruttive presenti. L’individuazione delle orditure dei solaio e l’interasse dei travetti ha consentito di minimizzare le posizioni dove eseguire le successive analisi costruttive.

Oltre alla ricerca degli elementi portanti dei solai, realizzati in legno o in calcestruzzo a seconda dei casi, è stato indispensabile distinguere le differenti tipologie di finitura d’intradosso che, in taluni casi prevedevano l’impiego di listelli o incannicciati intonacati, ed in altri l’applicazione di intonaco alle pignatte di alleggerimento.

L’individuazione delle tipologie di intradosso è essenziale anche per la verifica della stabilità dei controsoffitti, infatti la tenuta dei tasselli al supporto è fortemente condizionata dalla qualità del punto di fissaggio.

La ricerca di sfondellamenti e di distacchi di intonaco dai soffitti, è stata completata poi dall’analisi sonica, manuale e strumentale, che ha consentito di rappresentare in mappature dettagliate il livello di degrado dei soffitti. Partendo dalle situazioni in cui e presente un semplice degrado superficiale si è valutata l’evoluzione dello sfondellamento segnalando le porzioni pessime o instabili per le quali andrà previsto un intervento di messa in sicurezza.

Contestualmente alle verifiche sui soffitti intonacati sono state eseguite delle prove per valutare lo stato di conservazione dei controsoffitti utilizzando il protocollo di indagine CONTROSTAB®. Nella valutazione della stabilità dei controsoffitti è necessario controllare i seguenti elementi:

Struttura di supporto del sistema di sospensione (solaio o struttura indipendente)

1

2

3

Sistema di pendinaggio (tasselli, pendini e struttura di supporto);

Pannelli o lastre a struttura continua che realizzano la superficie controsoffittata

L’analisi della stabilità dei controsoffitti in primo luogo ha comportato l’impostazione di un coefficiente di sicurezza legato al tipo di materiale e al sistema pendinaggio rilevato. Tale valore, che in assenza di una adeguata indicazione normativa è sempre superiore a 2, ha definito l’entità del carico di prova a cui sollecitare a trazione i pendini.

attEnzIonE aLLE PrIorItà dELLa commIttEnza

L’utilizzo congiunto dei protocolli SONISPECT® e CONTROSTAB® ottimizza i tempi di rilievo e assicura risultati affidabili.

1

La possibilità di eseguire in più fasi l’indagine riduce le interferenze con le attività dell’edificio.2

3 Le mappature puntuali con l’individuazione dei degradi indirizza le operazioni di manutenzione.

Attraverso l’applicazione di zavorre è stata eseguita in vari punti a campione la verifica di tenuta del sistema di sospensione e sono stati individuati i punti maggiormente delicati.

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CASI STUDIO

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Zona/Regione

Oggetto Monitorato

Esecutore

Committente

Progetto

Data dei rilievi

Lazio

Edificio scolastico

Tecnoindagini Srl

Comune di Corchiano

Prove di carico su copertura

Settembre 2012

pleSSO ScOlASticOCORCHIANO

ESIGENZE DEllA COmmITTENZA

Approfittando della chiusura estiva delle scuole, il comune di Corchiano ha avviato alcuni lavori di manutenzione straordinaria all’interno di un edificio scolastico comunale.

In accordo con l’impresa esecutrice si è ritenuto necessario procedere all’esecuzione di indagini più approfondite sui solai di copertura dei saloni principali della scuola. Il solaio piano, realizzato in laterocemento, copre una lunghezza di quasi 8,00 m e la snellezza dell’impalcato ha consigliato l’esecuzione di prove di carico per verificarne il comportamento in caso di nevicata.

carattErIstIchE dELLa sItuazIonE PrIorItà

mODAlITà DI INTERVENTO

attEnzIonE aLLE PrIorItà dELLa commIttEnza

1

2

3

Intervenire rapidamente per valutare il comportamento del solaio

1 La versatilità del protocollo di indagine STRESSLAB® supera le limitazioni logistiche

Ottenere risultati dettagliati attraverso l’utilizzo di analisi strumentali

2 L’affidabilità della strumentazione è garanzia di sicurezza anche durante la prova

Pianificare eventuali interventi di rinforzo della copertura

3 Conoscere il comportamento reale del solaio ha evitato l’intervento di rinforzo

Per simulare correttamente il carico da neve sulla copertura piana dei saloni si è scelto di utilizzare un materasso flessibile che garantisce una stesa di carico uniforme su luci di solaio elevate. La maneggevolezza del serbatoio ha consentito di superare i limiti di accesso alla copertura.

La disposizione dei sensori di spostamento all’intradosso del solaio ha dovuto tenere conto che l’altezza interna del salone supera i 6,00 m. L’applicazione del carico avviene per step successivi e la centralina di acquisizione, in tempo reale, registra gli abbassamenti lungo gli allineamenti principali.

La possibilità di tenere monitorata l’evoluzione della deformata consente di interrompere in ogni momento l’esecuzione della prova ed evitare di danneggiare inutilmente la struttura.

Raggiunto il carico massimo prescritto dalle normative ed atteso l’assestamento naturale del solaio si avvia la fase di scarico. La misura dell’abbassamento residuo ha permesso di valutare con precisione la risposta elastica della copertura e di escludere la necessità di interventi di rinforzo.

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Ottenere risultati dettagliati attraverso l’utilizzo di analisi strumentali

FORMAZIONE E INFORMAZIONE

infOrmACREDIAmO CHE lA CONOSCENZA DEl PROblEmA SIA Il PRImO PASSO VERSO lA SOlUZIONE.

Per questo organizziamo costantemente Incontri Informativi presso la sede di Enti che voglio formare il proprio personale sui problemi della manutenzione e del degrado degli edifici. Incontri Informativi in cui i nostri esperti illustrano le novità sulle tecniche di diagnostica e sui metodi di ripristino e messa in sicurezza.

Alcuni tra gli ultimi Incontri Informativi organizzati:

Momenti di formazione ma anche di confronto, per affrontare insieme alcune problematiche che riguardano la manutenzione degli edifici.

Richiedi di organizzare GRATUITAMENTE un Incontro Informativo, contattando la segreteria organizzativa Tecnoindagini Srl:

pOSte itAliAne rOmA

FEBBRAIO

2012

pOSte itAliAne milAnO

MARZO 20

12

cOmune Di bOlOgnA

ApRIlE

2012

cOmune Di mAntOvA

sEttEM

BRE 2012

cOmune Di milAnO

nOvEMBRE 2

012

telefona allo 02.36527601

scrivi una mail [email protected]

ANAGRAmmI

Definizione: Segnali che precedono uno sfondellamento

NEllA TRUFFA IVI SVElO mATERIA SENZA NOZIONE

AV l O

ZF E E

Definizione: Strumento per misurare la flessibilità del solaio

mI SENTIRESTE

E T

Definizione: Una delle cause del crollo di un controsoffitto

CEDENDO TI ImPENNI

EP NT O

Anagramma:

1-Cedimento pendini2-Avvallamento fessurazione e infiltrazione3-Estensimetri

La frase nascosta:

Scuole sicure con manutenzione preventiva, diagnostica messa in sicurezza

AccenDi lA mente

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