Settembre Ottobre 2011

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BOLLETTINO DELLA PARROCCHIA DI REGINA PACIS (V. GORIZIA 19 42124 RE T. 0522/304258) Sono di queste settimane le immagini che hanno fatto il giro del mondo, quelle di giovani che si sono messi in viag- gio da tutti i paesi della terra. Per chi fosse estraneo a questo evento sareb- be senz'altro difficile leggere e capire i simboli e gli scopi di questa straor- dinaria avventura: da venti- sei anni, periodicamente tan- tissimi giovani si mettono sulla strada con le stesse motivazioni e per lo stesso invito, anche se verso una meta di volta in volta dislo- cata in una diversa nazione. La meta di quest'anno è stata la terra di Spagna e la sua capitale Madrid. Sono giova- ni convocati per la prima volta nel 1985 a Roma dall'allora giovane pastore Giovanni Paolo II. Nell'anno successivo lo stes- so pastore della Chiesa con- vocò ad Assisi, non più i gio- vani ma i rappresentanti delle Chiese e delle Religioni mondiali, per un grande momento di comunione e di invocazione della pace. Erano ancora i tempi della guerra fredda fra le due grandi potenze mondiali. In quel contesto molto incerto e pre- occupante, Giovanni Paolo II convo- cò dunque nella città del Poverello, assieme ai Rappresentanti delle di- verse Chiese cristiane, anche quelli delle grandi Religioni mondiali. Il 27 ottobre 1986 ad Assisi, attorno al Pa- pa si trovarono pertanto ben 124 Rappresentanti delle diverse Chiese e Religioni, uniti nella preghiera per la pace. Ogni Chiesa o Religione offrì il proprio contributo di preghiera per la pace sulla terra. Erano dunque uniti, non per presentare o discutere pro- getti di pace, ma per invocare dall'Al- to benedizioni di pace sulla famiglia umana. Il primo frutto di quel straor- dinario incontro fu quello, poi chia- mato lo "Spirito di Assisi": una stret- ta relazione della fede religiosa con la pace e la fecondità del dialogo fra le Religioni . I grandi rappresentanti delle fedi reli- giose si presentarono al mondo den- tro al semplice scenario di Assisi, u- niti nella preghiera, come ricercatori e apostoli della pace. Ogni chiesa o religione offrì il proprio contributo di preghiera. Agli occhi del mondo fu una grande manifestazione di affida- mento alle realtà spirituali e di fidu- cia nella preghiera. Per la verità "Assisi 1 ' non fu un momento di mi- scuglio religioso o sincretismo delle religioni : ogni rappresentante si e- spresse nella trasparenza della pro- pria fede. Fu evitata ogni scor- ciatoia: né fondamentalismo né fai da te. A venticinque anni dall'evento Papa Benedetto XVI convoca di nuovo per il mese di ottobre 2011 ad Assisi i rappresentanti delle Chiese e delle grandi Reli- gioni mondiali. Lo chiedono i grandi cambiamenti avvenuti in questi decenni: mondializzazio- ne, migrazioni, ritorno dei na- zionalismi, avvicinamento dell'Est all'Ovest pluralismo religioso, fondamentalismo in- ternazionale, libertà religiosa, violenza delle armi. Nel passato le religioni potevano anche i- gnorarsi ; oggi la reciproca ignoranza favorisce ovunque inasprimenti e fondamentalismi. Le nuove sfide hanno fatto sentire a Papa Benedetto l'urgenza di convo- care di nuovo i Leader delle chiese e delle Religioni nella stessa città di S.Francesco, per implorare dall'Alto ancora il dono della pace. Don Riccardo incontro tenutosi ad Assisi il 27 ottobre 1986

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BOLLETTINO DELLA PARROCCHIA DI REGINA PACIS (V. GORIZIA 19 42124 RE T. 0522/304258)

Sono di queste settimane le immagini che

hanno fatto il giro del mondo, quelle di giovani che si sono messi in viag-gio da tutti i paesi della terra. Per chi fosse estraneo a questo evento sareb-be senz'altro difficile leggere e capire i simboli e gli scopi di questa straor-dinaria avventura: da venti-sei anni, periodicamente tan-tissimi giovani si mettono sulla strada con le stesse motiva­zioni e per lo stesso invito, anche se verso una meta di volta in volta dislo-cata in una diversa nazione. La meta di quest'anno è stata la terra di Spagna e la sua capitale Madrid. Sono giova-ni convocati per la prima volta nel 1985 a Roma dall'allora giovane pastore Giovanni Paolo II. Nell'anno successivo lo stes-so pastore della Chiesa con-vocò ad Assisi, non più i gio-vani ma i rappresentanti delle Chiese e delle Religioni mondiali, per un grande momento di comunione e di invocazione della pace. Erano ancora i tempi della guerra fredda fra le due grandi potenze mondiali. In quel contesto molto incerto e pre-occupante, Giovanni Paolo II convo-cò dunque nella città del Poverello, assieme ai Rappresentan­ti delle di-verse Chiese cristiane, anche quelli delle grandi Religioni mondiali. Il 27

ottobre 1986 ad Assisi, attorno al Pa-pa si trovarono pertanto ben 124 Rappresentanti delle diverse Chiese e Religioni, uniti nella preghiera per la pace. Ogni Chiesa o Religione offrì il proprio contributo di preghiera per la pace sulla terra. Erano dunque uniti, non per presentare o discutere pro-

getti di pace, ma per invocare dall'Al-to benedizioni di pace sulla famiglia umana. Il primo frutto di quel straor-dinario incontro fu quello, poi chia-mato lo "Spirito di Assisi": una stret-ta relazione della fede religiosa con la pace e la fecondità del dialogo fra le Reli­gioni . I grandi rappresentanti delle fedi reli-giose si presentarono al mondo den-tro al semplice scenario di Assisi, u-niti nella preghiera, come ricercatori

e apostoli della pace. Ogni chiesa o religione offrì il proprio contributo di preghiera. Agli occhi del mondo fu una grande manifestazione di affida-mento alle realtà spi­rituali e di fidu-cia nella preghiera. Per la verità "Assisi1' non fu un momento di mi-scuglio religioso o sincretismo delle religioni : ogni rappresentante si e-spresse nella traspa­renza della pro-

pria fede. Fu evitata ogni scor-ciatoia: né fondamentalismo né fai da te. A venticinque anni dall'evento Papa Benedetto XVI convoca di nuovo per il mese di ottobre 2011 ad Assisi i rappresentanti delle Chiese e delle grandi Reli-gioni mondiali. Lo chiedono i grandi cambiamenti avvenuti in questi decenni: mondializzazio-ne, migrazioni, ritorno dei na-zionalismi, avvicinamento dell'Est all'Ovest pluralismo religioso, fondamentalismo in-ternazionale, libertà religiosa, violenza delle armi. Nel passato le religioni potevano anche i-

gnorarsi ; oggi la reciproca ignoranza favorisce ovunque inasprimenti e fondamentalismi. Le nuove sfide hanno fatto sentire a Papa Benedetto l'urgenza di convo-care di nuovo i Leader delle chiese e delle Religioni nella stessa città di S.Francesco, per implorare dall'Alto ancora il dono della pace.

Don Riccardo

incontro tenutosi ad Assisi il 27 ottobre 1986

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Da quando il cardinale Bagnasco ha richiamato l'at-tenzione sulla gravità dell'evasione fiscale in Italia

e su quanto questa pesi in modo particolare sulle famiglie, verso cui i vari governi italiani non hanno mai saputo (voluto?) organizzare una seria politica di sostegno, si è sca-tenata (ma sarebbe meglio dire ri-scatenata la solita campa-gna mediatica, intrisa di menzogne o (e può essere peggio) di verità contraffatte che vede nella Chiesa l'origine di tutti i mah. La Chiesa viene presentata come il grande evasore fiscale che non paga l'ICI e che gode di varie agevolazioni per le sue innumerevoli attività redditizie e, in più, come chi assor-be, con l'8 per mille, notevoli risorse che potrebbero essere indirizzate verso nobili scopi sociali. Dopo vari corsivi per tastare il terreno - come fa notare Um-berto Folena su Avvenire del 27 agosto a pagina 3 -, l'affon-do ("Sia la Chiesa a pagare la crisi") veniva lanciato il 20 ago-sto da Mario Staderini, segretario del Partito Radicale e da Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, se-guiti da "un drappello compatto di opinionisti. Mi sono sentito colpito e chiamato in causa di fronte a una campagna anticlericale sostenuta da quasi tutti gli organi di informazione (mentre scrivo Rai Radio 2 sta mandando in onda una trasmissione proprio di questo tenore) tesa a e-marginare, quando non a criminalizzare, la Chiesa. Oggi, 29 agosto, un importante quotidiano pubblica un articolo se-condo cui buona parte degli Italiani afferma che è giusto che la Chiesa paghi l'ICI. Ma è proprio questo il problema! Nessuno dice il contrario. Di fronte alla domanda: "Secondo te, è giusto che la Chiesa paghi l’ICI per i suoi immobili?" chi direbbe di no? Si tratta, però, di vedere di quali immobili stiamo parlando, altrimenti è solo disinformazione o, peg-gio, deformazione dell'informazione. Basta vedere la coperti-na di L'Espresso di questa settimana (1 settembre 2011) Per quanto ne so, uno dei pochi periodici che prova a met-tere chiarezza, riportando le cose a un livello di verità è Av-venire. Prendendo spunto in particolare dal numero di do-menica 21 agosto a pag. 5, vorrei tentare di fissare alcuni punti che, sottolineo, non sono condivisi solo dai cattolici ma anche da molti non praticanti o non cristiani, semplice-mente uomini che non si muovono secondo pregiudizi ideo-logici. 2. ESENZIONE ICI La Chiesa godrebbe, secondo i detrattori, di un trattamento privilegiato in quanto non paga l'ICI. L'esenzione ICI riguar-

da tutte le attività non commerciali di rilevante valore socia-le, tra cui i luoghi di culto. Si applica a tutti gli enti non com-merciali - anche non cattolici o non religiosi - del mondo non-profit, categoria nella quale rientrano gli enti ecclesiasti-ci (associazioni sportive dilettantistiche, organizzazioni di volontariato, onlus, fondazioni, pro-loco, aziende sanitarie, istituti previdenziali...). Non è quindi una norma fatta ad hoc per la Chiesa cattolica. Inoltre l'esenzione non riguarda tutti gli immobili di proprietà degli enti non commerciali ma solo quelli destinati interamente allo svolgimento delle attività previste dalla legge. In tutti gli altri casi (ristoranti, alberghi, librerie, abitazioni concesse in locazione...), l'imposta è dovu-ta ed è pagata anche dalla Chiesa (laddove non avvenisse sarebbe giusto intervenire). Inoltre, tutto l'immobile deve essere utilizzato per l'attività esente: come diceva un giorna-lista (credo fosse sempre Umberto Folena), se fosse vero che basta inserire in un albergo una cappellina per trasformarlo in luogo di culto (quindi, ICI-esente) tutti gli alberghi della riviera romagnola, e non solo, avrebbero una cappella. 2. SCONTO IRES (imposta sul reddito delle persone giuri-

diche) E' un'agevolazione rivolta a enti non-profit con attività a rile-vanza sociale in favore della collettività (circostanza prevista dalla Costituzione). Riguarda: gli enti di assistenza sociale, le società di mutuo soccorso, gli enti ospedalieri, benefici e assistenziali; gli istituti di istruzione e studio senza scopo di lucro, le acca-demie, la fondazioni e associazioni storiche, letterarie, scien-tifiche con scopi culturali… gli istituti autonomi per le case popolari e i loro consorzi Gli enti ecclesistici che ne usufruiscono lo fanno in quanto rientranti in almeno una di queste categorie; 3– 8 PER MILLE Per quanto riguarda l'8 per mille, credo che basti sottolinea-re che si tratta di una libera scelta del cittadino che respon-sabilmente decide di dirottare una parte delle imposte che paga verso la Chiesa cattolica o verso un'altra confessione religiosa oppure verso qualche ente statale. Da ultimo vorrei sottolineare due cose: a) questi intellettuali, giornalisti, opinionisti... che denuncia-no i privilegi della Chiesa, stranamente non riportano le loro fonti (o, se lo fanno, sono fonti non controllabili) attraverso cui si potrebbero verificare le loro affermazioni. Attenzione! Già Goebbels sosteneva che anche la menzogna più eviden-te, se ripetuta con insistenza, può, a poco a poco, apparire come verità. Credo che non possiamo tacere o fingere indif-ferenza. Gli strumenti ci sono, a partire dal quotidiano Avve-nire (ma non solo) che, tentando di avviare un dialogo, ha più volte e in modo documentato confutato le affermazioni di accusa alla Chiesa senza mai ricevere risposta. b) la rinuncia da parte dello Stato o dei comuni ad un certo gettito fiscale (IRES o ICI) non costituisce un privilegio della Chiesa ma un sostegno agli enti che svolgono attività i cui beneficiari sono i membri della comunità sociale; se tali enti dovessero, per asfissia economica, interrompere le loro atti-vità, i cittadini ne pagherebbero le gravi conseguenze, rima-nendo privi di un servizio spesso vitale. Non solo; lo stesso Stato si troverebbe in gravi difficoltà (per non dire guai) es-sendo incapace, soprattutto in un momento di crisi come quello attuale, di dare risposta ai tanti bisogni di tante perso-ne come fa la Chiesa attraverso scuole, asili, mense per i po-veri, ostelli...

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Finalmente le ruspe per il nuo-vo centro parrocchiale

Il centro di ascolto Caritas "Madre Tere-

sa" è nato nel 2005 per la volontà di Caritas diocesana di radi-carsi più capillarmente nel territorio e dei sacerdoti delle otto parrocchie della zona pastorale Reggio Ovest, come im-portante segno di cammino di unità nella carità.

In questi anni hanno bussato alla porta più di 800 stranieri di varie nazionalità e

circa 400 italiani, il cui numero è andato via via aumentando, a causa della crisi economica, in questi ultimi anni.

Ma qual è l'obiettivo principale del Centro d'Ascolto? Essenzialmente, l'a-scolto fraterno e benevolo, attraverso il quale si cerca di individuare i bi-sogni reali della persone, che spesso vanno al di là di quelli esplicitati, costruendo con le persone un percorso, lungo o breve che sia, volto alla riconquista dell'autostima, dell'autonomia, con il superamento delle diffi-coltà e della costruzione di relazioni positive nel luogo in cui abitano. Per questo è importantissimo il lavoro in rete con tutte le risorse che il territo-rio offre: servizi sociali, Centro di Aiuto alla Vita, associazione "Maria di Magdala" e associazioni varie di volontariato, associazione "Dimora d'A-bramo" (per quanto riguarda i rifugiati politici ospiti del campo TAV di Cella), ma soprattutto con le varie parrocchie, alle quali vengono segnala-te le persone incontrate, in modo che possano essere accolte nella comuni-tà e da essa accompagnate nel loro cammino.

Nel concreto, si sono strutturati dei servizi a sostegno delle povertà mate-riali, quali la raccolta e la distribuzione di vestiti, di mobili e di alimenti (a Pieve a cura del Banco Alimentare e a Regina Pacis a cura della parroc-chia) e di pane (nella parrocchia di Pieve).

Le connotazioni spirituali di questa opera di volontariato sono essenzial-mente due:

essa non vuole assolutamente essere solo un luogo dove si risolvono pro-blemi, ma piuttosto un luogo dove chi arriva incontra l'amore e l'acco-glienza operativa di Cristo e della Chiesa di cui è emanazione; l'ascolto e

la cura dei poveri da parte dei cristiani sono, infatti, stru-menti perché l'amore di Dio viva e sia testimoniato nel mon-do;

nel Centro d'Ascolto operano volontari delle otto parrocchie della zona, in un'unità costruita non sulla simpatia delle persone o sull'identità di vedute, ma sulla preghiera, perso-nale e comunitaria, unica vera fonte di una comunione che sappia superare le divergenze e i diversi modi di operare. Per questo, fondamentali sono la preghiera comunitaria prima di iniziare il lavoro e la S.Messa mensile nelle diverse parrocchie, cui sono invitati non solo gli operatori del Cen-tro d'Ascolto, ma tutti quelli che operano la carità in qua-lunque forma (Casa di Carità, pulizia della chiesa, ecc...)

Questa testimonianza di una fede personale e adulta che, nella comunione, si gioca nella realtà, travalicando i confini delle varie parrocchie ed aprendosi ad una dimensione ter-ritoriale più ampia , oltre che una sollecitazione per tutti i cristiani, è forse la testimonianza più grande che il Centro d'Ascolto può dare al nostro territorio.

Loretta

Il Centro di Ascolto Caritas

della Zona Pastorale Ovest

Lun edì dodici settembre alle 10,15 la ruspa gigante ha iniziato la demolizione della storica sala cinemato-

grafica parrocchiale " Capitol". In questi anni tanto è stato detto scritto da parte degli operatori della parrocchia sulla estrema carenza di locali essenziali ai diversi settori della pastorale: la catechesi per tutti i gruppi dei ragazzi, adole-scenti e famiglie; l'Oratorio dei ragazzi nel periodo scolastico e ancor più nelle settimane del Grest estivo; il doposcuola per tutti i ragazzi bisognosi di permanente assistenza scolastica; l'accompagnamento dei ragazzi nei diversi corsi di chitarra, strumenti a percussione,teatro e laboratori vari. In diverse occasioni la parrocchia ogni anno si è trovata obbligata a permettere addirittura giochi organizzati dentro le stesse mura liturgiche della chiesa,ammucchiando i banchi della navata centrale su quelli delle due navate laterali. Gli stessi momenti di preghiera e catechesi dei bambini pre-scolare e Genitori del progetto "Buon Pastore" sono stati abitualmente fatti nella pre-sagrestia, metri quadrati 2 per 3, stipati come sardine nelle classiche scatolette. La stessa sagrestia è fre-quentemente sede dei giochi di società, carte ed altro da parte di adolescenti e giovani, perché tutto il resto è occupa-to . Gli ambienti per la pastorale sono pochissimi e quasi e-sclusivamente nel seminterrato, in condizioni, oggi, impropo-nibili. D'altra parte la parrocchia è sempre stata carente di spazi esterni: un calcetto-basket e un tennis. Non c'è mai sta-ta la possibilità di una costruzione con sale e ambienti per i diversi servizi. Per decenni la comunità ha generosamente sacrificato uno spazio ampio che possedeva per il cinema, che pure ha avuto un ruolo importante soprattutto per la città e la diocesi. Qui si vuole ancora ringraziare chi vi ha lavorato con generosità e competenza. I tempi sono maturati e, dopo anni di sofferta riflessione ed esaurito quasi del tutto il ruolo storico della struttura, la parrocchia ha potuto decidere di destinare lo spazio di terreno alla struttura che sorgerà nei prossimi mesi. Al piano terreno sorgerà una'ampia Sala poli-valente, con cucina, dispensa, bar e servizi. Al piano superio-re otto sale desti−nate a tutti i servizi della parrocchia, con molta attenzione al territorio. Ci sarà anche un notevole in-tervento per un curato utilizzo dell'area esterna: calcetto-basket, pallavolo, parco bimbi, circolo parrocchiale, I costi per la costruzione sono tanti. Possiamo contare sul con-tributo della Conferenza episcopale italiana (otto x mille) sui risparmi della parrocchia in questi ultimi anni. Ora che i lavo-ri sono iniziati la commissione incaricata avrà il compito di coinvolgere tutta la comunità.

Inizio della demolizione del cinema Capitol, lunedì 12 set.

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LA NASCITA DEL CINEMA PARROCCHIA A REGINA PACIS

Racconto di un testimone diretto, Dino Menozzi

P robabilmente nell'autunno del 1960 Don Dino Fontanesi, la cui

mente era una vera fucina di idee e di iniziative, a favore della parroc-chia, diede corpo ad una delle sue tante aspirazioni: quella di organiz-zare una piccola sala cinematografi-ca, utilizzando il locale che attual-mente è conosciuto come ex cappel-la o Sala riunioni. Il proiettore a passo normale (35 mm), un vecchio proiettore con avvi-o a manovella per faci­litare il punto di partenza del trascinamento della pellicola, era situato in un ango­lo dell'attuale sagrestia: due feritoie nel muro divisorio consentivano la proiezione sulle schermo del fondo dell'ex cappella. Le proiezioni alla domenica pomeriggio erano desti­nate ai ragazzi. Si accede-va alla sala attraverso l'attuale lungo corridoio; la biglietteria di fortuna veniva allestita di volta in volta: un pannello di robusto compensato veniva inserito nel vano-porta dell'attuale cucina. Bigliettaio e maschera era un anziano pensionato, Adolfo Pezzin, residente nelle ex case popo-lari del quartiere Bainsizza. Pezzin, nonostante fosse una ex Guardia carceraria

aveva il suo bel daffare per tenere a bada la

schiera di ragazzini, agitati e vocianti, che facevano ressa davanti al pannello-biglietteria. La programmazione era costituita da vecchi film di cappa e spada e d'avventura: tipo "arrivano i nostri"; nel momento topico della vicenda, i ragazzini si scatenavano, sovente con urla entusia-stiche, sottolineate dal battere cadenzato dei piedi sul pavimento. Spesso infruttuosi risultava-no i tentativi di Pezzin di calmare i più esagitati. Un particolare curioso ed indicativo può servi-re per descrivere questa iniziativa quasi "eroica": la proiezione avveniva in correlazione con un'altra saletta, ubicata nei pressi di Albinea.

Il tutto funzionava così: il primo tempo del film iniziava nella salet-ta di Albinea; all'inizio del secondo tempo una staffetta recapitava la bobina del primo tempo a Regina Pacis. Terminato il primo tempo, si dove-va attendere l'arrivo della bobina del secondo tempo; a volte accade-va che la bobina tardasse ad arriva-re, con notevoli mani­festazioni di insofferenza da parte dei ragazzi-ni. E' importante sottolineare che le vicende raccontate si sono svol-te esattamente nei termini esposti, senza essere state oggetto di parti-colari coloriture e forzature: sono

stato testimone diretto anche perché avevo l'incarico di tenere i rapporti con la SIAE: compilare il borderò e versare periodicamente i tributi alla SIAE. Oltre alla programmazione domenicale pomeridiana per i ragazzi, Don Dino Torreggiani estese le proiezioni anche agli adulti, un paio di sere alla settimana, con ovviamente altri generi di film; ma l'esperimento del cinema durò solo qualche tempo, nonostante fosse sostenuto eco-nomicamente da alcune persone che si tassavano mensilmente per pareggiare i bilanci in per-dita.

Dino Menozzi

Foto d’insieme del cinema Capitol

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Benedizione alle famiglie nelle loro case Continuano le annuali benedizioni, iniziate nel mese di marzo e sospese nei mesi estivi. Quest'anno vi sono impegnati i soli due sacerdoti della parrocchia, che avvisano le famiglie per il loro pas-

saggio, con il tradizionale biglietto, depositato nelle cassette postali. In caso di mancata visita, preghiamo le famiglie di avvisare per telefono (0522/30.42.58) o con altro mezzo.

Campeggio invernale delle Famiglie

Da poco tempo le famiglie hanno vissu-

to la bellezza del campeggio a Fontanazzo in

Val di Fassa... senza però esaurire il fascino

della natura e della comunione delle piccole

comunità famigliari insieme. Ecco allora l'in-

vito alle famiglie a mettere in programma il

campeggio invernale nel clima "caldo" del

Natale e del Capodanno. E' speciale e calo-

rosa dunque la raccomandazione alle famiglie

nuove, a quelle che non hanno ancora parte-

cipato, a quelle giovanissime e a quelle che

hanno perso anche solo il turno estivo. Veni-

te al Campeggio invernale! Mettetelo già in

programma:

Quando? da giovedì 29 dicembre a lunedì 2

gennaio!

Dove? Ve lo diremo presto ! Intanto prende-

te informazioni dai soliti fortunati che c'era-

no, poi vi aggiorneremo.

Le famiglie dei campeggi

Messa comunitaria feriale e Adorazione settimanale

Dalle proposte e indicazioni emerse nei due incontri dei presbiteri e diaconi della parrocchia e da quello del Consiglio pastorale parrocchia-le del 12 settembre scorso, queste le conclusioni concrete che vengono messe in atto già in queste settimane,in risposta anche alle sollecitazioni del Congresso Euca­ristico Nazionale di Ancona:

Messa feriale comunitaria: Ogni giovedì alle 18,30,animata dai gruppi di famiglie e giovanili, secon-do il calendario che va da settembre a giugno.

Adorazione eucaristica: Ogni venerdì dalle ore 21 alle 24, animata dai gruppi fami-gliari dei Centri di ascolto, Dives in misericor-dia, ADIM, Scout, B.Team, Gruppo 90,91,92. Il

calendario è già stato consegnato.

Doposcuola in parrocchia La parrocchia riprenderà, a partire dal 17 ottobre l'atti-

vità di doposcuola, nelle giornate di lunedì, marte-dì, mercoledì, dando così un contributo alle scuole del

territorio frequentate. Il servizio volontario sarà condotto da insegnanti e genitori, organizzato a piccoli gruppi. Saranno contattati gli insegnati nelle rispettive scuole. Ai genitori è richiesta la puntualità prima e dopo la lezione al momento del ritiro.

 

Ogni  credente è come un anello nella grande catena dei credenti. Io

non posso credere senza essere sorretto dalla fede degli altri e con la mia fede contribuisco a sostenere la fede degli altri.

La Gmg appena vissuta è stata un'esperienza di fede molto intensa, nella quale abbiamo potuto vedere l'universalità della Chiesa e dell'amo-

re di Dio, abbiamo portato speranza ad altri giovani, condividendo con loro la nostra fede, le nostre preghiere e le nostre difficoltà; abbiamo dimostrato che nulla può schiacciare e frenare la nostra fede, la nostra voglia di credere in Lui.

A Madrid molte sono state le occasioni di aprire il nostro cuore a Dio, di rivolgerci a Lui come ad un amico e pronta è stata la Sua risposta; è Cristo che prende l’iniziativa di radicare, fondare e rendere saldi i credenti; siamo noi però che dobbiamo avere la volontà e il coraggio di accogliere i mille messaggi che Dio ci manda ogni giorno.

Viviamo con intensità e fede anche questi giorni, poiché la Gmg ci porterà frutti prezio-si per noi e per gli altri. Siamo speranza per gli altri e non stanchiamoci mai di sostene-re il prossimo, consapevoli che la Chiesa conta su di noi. Dio è la sorgente della vi-ta. Amiamo fino all'unità, questo è il Testamento di Gesù.

Marco Panciroli, 21 anni - Regina Pacis 

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Ciao a tutti, 

anche quest’anno si ricomincia con l’adorazione del venerdì sera. Si è deciso, di comune accordo, che ogni centro di ascolto, a turno, si prenda la responsabilità di animare un ve‐nerdì sera per intero: il centro d’ascolto, cui è affidata l’animazione di un venerdì, organiz‐za la veglia della prima ora e trova le persone che assicurano la presenza nei due successi‐vi turni di adorazione dalle 22 alle 24. Oltre ai centri di ascolto animeranno anche il grup‐po del "b team", quello dei 90 – 92 e gli scout RE 4. Si ricorda inoltre che i quarti venerdì del mese saranno animati dal gruppo della Divina Misericordia.  In questi venerdì ci sarà l’adorazione anche al pomeriggio dalle 13.30 alle 19.30: se ci fosse qualcuno che può dare la disponibilità per un turno può contattare Ermes Vignali (cell. 3405347341). Ci teniamo a sottolineare l’importanza di questa preghiera di adorazione, con la quale ci mettiamo cuo‐re a cuore davanti al Signore: questa preghiera accresce l’affidamento personale, fortifica la comunità, è una semina per nuove vocazioni alla vita consacrata e al matrimonio. Curia‐

mo  questi  momenti  di  preghiera,  partecipiamo  senza esitazione, coinvolgendo anche altre persone. E’ signi‐ficativo  infatti  che  si  sia  deciso  di  affidare  ai  centri d’ascolto  l’animazione di questa  iniziativa di preghiera: essi devono sempre più divenire fermento  che accompagna  la  comunità nella  crescita della  fede e  cerca di  coinvolgere nuove persone attraverso la relazione personale e l’invito a partecipare a momenti come questi di preghiera comunitaria. Sentiamoci missionari innanzitutto a partire dalla nostra comunità per non dimenticare qual è il cuore della nostra vita cristiana. Tutti siamo chia‐mati a partecipare alla vita della comunità a partire dalla preghiera.  

Aggiungiamo che le S. Messe comunitarie si svolgeranno il GIOVEDI’. Ognuna verrà ani‐mata da un gruppo  famiglia. A breve  riceverete  il  calendario dell’animazione. Possibil‐mente, cercheremo di non sovrapporlo a chi anima anche l’adorazione del venerdì. 

Di seguito trovate il nome di uno o due referenti per centro di ascolto con i dati telefonici o della mail. Elena Maffei provvederà a fare un calendario e contattare di volta in volta i responsabili. Se vi saranno dei cambiamenti nei nomi dei referenti siete pregati di avver‐tire Elena. 

CENTRI DI ASCOLTO E REFERENTI      

1 Silvio [email protected]  cell. 3498769025  Ornella [email protected]  tel.: 0522550781 

2 Roberto [email protected]  cell. 3298008674  Monica [email protected]   cell. 3395438300 

3 Marco [email protected]  cell. 3282141527  Giorgio [email protected]  cell. 3471559318 

4 Monica [email protected]  cell. 3332265935  Cristina [email protected]  cell. 3202757646 

5 Alberto [email protected]  cell. 3496111859  Giorgia [email protected]  cell. 3495537537 

6 Emanuela [email protected]  cell. 3493106404  Francesco [email protected]  cell. 3498337917 

7 Claudio [email protected]  cell. 3292952694  Francesca [email protected]  cell. 3487292497 

8 Mariarosa Miari [email protected]  cell. 3490865473  Piera   

9 Ermes (ADIM)   cell. 3405347341     

10 Luisa   cell. 3494901625     

INOLTRE      

11 Chiara (b-team) [email protected]  cell. 3408961225     

12 Giovanni (90-91-92) [email protected]  cell. 3489021878     

13 Benedetta (scout) [email protected]  cell. 3398800440     

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ostensorio della nostra parrocchia

Un crocifisso incontrato dalle famiglie in campeggio

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San Girolamo (30 settembre)

Nato in Dalmazia nel 342, fu il più colto dei Padri della Chiesa latina,

grande studioso biblico. Fu allevato come cristiano e studiò a Roma otto anni; fu però battezzato solo a diciotto anni. A trent'anni si trasfe­rì in Siria e visse diversi anni fra gli eremiti: in quegli anni im-parò l'ebraico da un rabbino. Ad Antiochia fu solle-citato ad accogliere l'ordi­nazione presbiterale, ma poi non esercitò mai il ministero, che riteneva lonta­no dalla sua vocazione. Dal 382 al 385 fu a Roma come segretario del Papa San Damaso che gli affidò la traduzione in latino del Nuovo Testamen-to. Sempre a Roma fu a capo di un gruppo di donne consacrate, dedicate alla vita spirituale e allo stu-dio. Ma il suo stile molto rigoroso lo rese inviso a tanti. Alla morte di Papa Da-maso ritornò in Oriente con la sua comunità di contemplative e si stabilì a Bet-lemme. Continuò ad insegnare greco e latino. Il clima di preghiera e studio era periodicamente turbato dalle polemiche sui grandi temi ecclesiali dell'epoca. Sui vari temi Girolamo scrisse lettere e trattati. Con l'aiuto dei suoi amanuensi Girolamo completò la traduzione di tutta la Bibbia circa nel 404. Nel frattempo Roma era stata messa a sacco da Alarico: la tranquillità era interrotta dagli stessi profughi provenienti dalla capitale dell'Impero e da altri eventi esterni. Poi incursioni locali degli Unni e Isauri. Quanto alla Bibbia Girolamo insisteva che la Parola di Dio non rimanesse lette­ra morta. Il suo carattere lo portava a relazioni tese con tutti. Per combattere la sua natura che lo portava facilmente al disprezzo dell'avversario e per moderare la sua lingua e la penna, si dedicò alla penitenza dura. L'iconografia ce lo mostra nella grotta, sua abitazione a Betlemme, battendosi il petto con una pietra, in compagnia di un leone. Altro segno iconografico è il cappello cardi­nalizio, a motivo dei grandi servizi che aveva reso a papa Damaso.

ANAGRAFE PARROCCHIALE

dei mesi di Lug. Ago. Sett.

Con il Battesimo ha ricevuto la nuo-va vita: ∗ CHISOM MIRA-

CLE JASEPH di Ekeh Nnamdi Da-niel e Nchek Wube Hchenna Blessung

∗ NIEDDU EMMA di Gavino e Stefania Bartolotta

∗ MORGESE NICOLAS d i Francesco e Sara Rozzi

∗ CATELLANI SOFIA di Giulio ed Elisa Picazio

Regina Pacis è famosa per i suoi campeggi, questo è certo. Ogni anno tanti ne vengono organizzati: per i bambini e per gli adulti, in inverno e in estate, in provincia e all'estero. Dicono che i campeggi che vengono ricordati siano quelli più originali per le cose che ven‐gono fatte. Fortunatamente originalità non significa qualità! E così è stato per il campeg‐gio rivolto ai gruppi delle medie che quest'an‐no si è tenuto a Felina nel mese di luglio. All'apparenza un normale campo, in una casa 

normale, con attività "normali" (per un campeggio, quindi da non dire ai genitori!!), ma...mettete insieme tanti ragazzi desiderosi di stare insieme, educatori entusiasti, la Natalia nel ruolo di cuoca e mescolate il tutto con l'ingrediente segreto che è don Luca, e avrete un mix esplosivo! Sì esplosivo è la parola giusta per questo campeggio! I ragazzi hanno potuto sperimentare una sana aria di gratui‐tà,condivisione e bontà che il mondo non ci offre. Hanno potuto vivere una vita comunitaria che li ha resi più attenti agli altri, facendoli scomodare per gli amici, capendo che la vita in parrocchia non è da "sfigati" ma più saporita rispetto a una vissuta per proprio conto. E' superfluo dire che noi educatori ringraziamo per la semplicità che impariamo dai ragazzi,il continuo allenamento alla gra‐tuità a cui siamo sottoposti e le tante risate che ci facciamo!  gio e gli educatori 

Menozzi Zulma anni 85

Vedova di Giusep-pe Franceschini

Vezzali Elena anni 93

Vedova di Athos Bolzani

Cagnoli Pierino anni 88

Vedovo di Cagossi Annunziata (Silvana)

Cagossi Annun-ziata (Silvana)

anni 87

Vedova di Cagnoli Pierino

Benassi Maria anni 79

Vedovo di Silvio Vezzani

Mussini Marghe-rita

anni 94

Vedova di Ugo Bet-telli

Coscietti Rober-to

anni 86

Vedovo di Luciana Ferri

Chison Miracle Joseph

Mesi 5

Grasselli Dino anni 72

Vedovo di Marisa Gastaldi

Rossi Carmine anni 49

Sposa di France-sca Marcellini

Macchioni Gino anni 81

Vedovo di Piera Rabitti

Falgareggi Fer-nando

anni 89

Vedovo di Fernan-da Martinelli

Deceduti in attesa della risurrezione:

Momento estivo della pastorale dei ragazzi

Campeggio

Felina 2011 Gruppo medie

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Sono una studentessa universitaria della Casa dello studente a Regina Pacis

in via Zandonai. Provengo dall'Africa, il Camerun. La parrocchia mi ha invitato a scrivere qualcosa sulla vita della Casa dello Studente. Per essere assegnatari di alloggio della Casa di via Zandonai è necessario fare domanda alla Azienda Regionale per il diritto agli Studi Superiori. L'acces-so a questo progetto da parte di noi studenti del Ca-

merun e altri Paesi africani, è frutto di un accordo fra il Governo italiano e quello dei nostri Paesi. L'affitto è di 161 euro al mese. La casa-condominio di via Zandonai è di quattro piani, con 32 appartamenti. Al piano terra c'è una portineria e uno spazio seminterrato con garage per biciclette e cantine per ogni appartamento. Ogni appartamento è costituito da camera doppia per due studenti o due studentesse, sala, bagno, salone con cucina e balcone. La maggior parte degli stu-denti sono italiani del Sud dell'Italia e da extra comunitari: Camerun,Togo,Ghana... Malgrado i rumori che vengono dai vicini di camera che possono dare fastidio agli altri, si può dire che la vita nella Casa di via Zandonai è gradevole. C'è uno scambio inter-culturale tra gli assegnatari: gli studenti sia italiani che africani si visitano reci-procamente e organizzano delle feste insieme. In più, per essere più solidali, la maggio-ranza degli studenti universitari si incontrano ogni fine mese in via Gorizia 49, nella sede di "Dar voce", per conversare su loro problemi e difficoltà, organizzare degli e-venti, collaborare con altri enti o semplicemente condividere un pasto insieme. L'Asso-

ciazione di questi studenti si chiama ASNOCRE, Associazione degli studenti non comunitari di Reggio Emilia.

Njoukw Noumi Christelle (attuale presidente dell'Associazione)

In questo articolo parlerò un po'

di me, delle mie mo-tivazioni e desideri di venire a vivere in Italia. Sono Natalia Marchiotto, ho diciannove anni, sono nata in Brasile e sono di origine italiana. Da più di cinque anni sto lavorando per ottenere la cittadinanza italiana e venire in Italia. Ho trovato tante difficoltà principalmente per quanto riguarda la ricerca dei documenti dei miei antenati, sia in Brasi-le che in Italia. Quelle difficoltà mi hanno insegnato che ogni giorno bisogna essere costanti e ag-grappati al proprio sogno. Le mie attenzione all'Italia non sono in relazione alla sola cittadi-nanza italiana, ma ha motivazioni che vengono dal cuore: la semente di tutta la mia famiglia viene dall'Ita-lia, da Sorgà, un piccolo paese della provincia di Verona. Le opportunità che avrò come cittadina italiana sono tante: studio, formazione, qualità di vita, tranquillità ed un futuro che penso sarà mi-gliore di quello che mi si prospetta oggi qui. La cultura, le tradizioni, il modo di vivere e l'accoglienza italiana che ho trovato, sono le cose che io voglio attivare per la vita. Ho trovato tante persone di buon cuore, come Don Riccardo,che mi stanno aiutando, sempli-cemente perché praticano i valori della tradizione italiana. Le ragioni per venire in Italia sono tante. Quello che desidero dire con queste righe' è soprattutto che, sia per me che per chiunque,un sogno può diventare realtà solo se ci si crede e si persiste. Io credo e persisto.

Nathalia Marchiotto

PERCHE’ VIVERE IN ITALIA

Nathalia Marchiotto

dal 01 Settembre, orario invernale

Giorni festivi: ore 8,30, ore 10,30 e ore 18,30

Giorni feriali: ore 8,00 e ore 18,30

Mercoledì: ore 6,30, ore 8,00 e ore 18,30

Giovedì: ore 8,00 e ore 18,30 (messa della Comunità)

Sabato: ore 8,00 e ore 18,30 (messa festiva)

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Il Capitol, sala cinematografica della parrocchia di Regina Pacis, ha completato bene la sua missione,

in un servizio che dal 1966 è andato ben oltre i confini della parrocchia, ha anzi servito la città e tutta la Diocesi. Il terreno è ora libero per un’altra missione e a breve si vedrà sorgere il nuovo Centro Parrocchiale destinato alla comunità e aperto al territorio, con spazi ben definiti.

Piano terra: Sala polivalente, m.12 x 17, destinato alle iniziative maggiori: feste parrocchiali, teatro, cinema, conferenze, pranzi; Area per il Circolo con bar, cucina, dispensa, servizi.

Piano Superiore: Nove sale per i numerosi gruppi della catechesi, le più diverse iniziative, i laboratori della parrocchia e del territorio. Le iniziative in atto sono molte: ci saranno finalmente per tutti, spazi dignitosi. L’oratorio stesso dei ragazzi avrà possibilità del tutto nuove. Mentre costruiamo l’edificio del centro parroc-chiale, non possiamo trascurare la nostra formazione civile e cristiana: una struttura, per quanto bella e funzionale, se inoperosa, di-venta un ingombro. Tutta la comunità e territorio sono invitati a due eventi che hanno l’intento di far conoscere meglio il progetto e verificare le opportunità che offre a tutta la comunità: 

La parrocchia accoglie come dono prezioso la pre-ghiera che le nostre Suore dorotee Rosa, Vincen-

za e Claudina ci hanno proposto nell'ultimo incontro del Consiglio pastorale parrocchiale. Da Gesù/pastore buono del suo popolo, viene chiesto il dono di sante e numerose vocazioni di speciale consacrazione, in modo speciale di sacerdoti. La preghiera viene raccomandata a tutte le famiglie della parrocchia, per un anno intero, dal primo giorno dell'Avvento, domenica 27 novembre, fino all'ultimo giorno dell'anno liturgico, il primo dicem-bre 2012. Verrà particolarmente usata nella celebrazio-ne delle Messe. " Signore Gesù, Pastore buono delle nostre anime, Tu non abbandoni il tuo gregge, ma lo conduci attraverso i tempi, sotto la guida di coloro che tu stesso costituisci pastori del tuo popolo. Radicati e fondati nella certezza del tuo amore per la Chiesa che tu stesso hai voluto, noi ti preghiamo: effondi in una rinnova-ta Pentecoste, il tuo Spirito di sapienza e di fortezza sulle nostre comunità, perché susciti in esse numerosi e degni ministri dell'altare, diaconi e consacrate, annunziatori forti e testimoni del Vangelo. Santa Madre di Dio, siamo consapevoli che ogni sacerdote è un dono che può essere solo umilmente chiesto. Ottienici numerosi e santi sacerdoti che guidino le nostre comunità sulla via della salvezza. Amen”.

Incontro nazionale di giovani sacerdoti

SABATO 15 Ottobre ore 21,00

SOLENNE ASSEMBLEA

Presentazione tecnica e pastorale del pro-getto del nuovo centro parrocchiale in chiesa .

DOMENICA 16 Ottobre ore 10,30  

SANTA MESSA E POSA DELLA PRIMA PIETRA 

La S. Messa sarà presieduta dal Vescovo emerito di Reggio Emilia e 

Guastalla, Mons. Paolo Gibertini. Di seguito solenne benedizione e 

posa della prima pietra del nuovo centro parrocchiale sul terreno dove 

sorgerà il nuovo edificio. 

Al termine della demolizione del cinema Capitol ecco come si presenta l’area dell’erigendo centro parrocchiale.

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12 sett. 2011   ∗ Preghiera  della 

Compieta;  

∗ Lettura  della lettera  del  Ve‐scovo Adriano ai Presbiteri e Dia‐coni della Diocesi; 

 

∗ Presentazione del Calendario delle Convocazioni diocesane per l'Inizio dell'Anno pastorale. 

 

∗ Esercizi Spirituali: ⇒ Famiglie, adulti, Giovani maturi, nei giorni 30, 

31  ottobre  e  1°  novembre,‐  a  Villa  S.Maria/Fornovo,  Parma,"  tenuti  dal Diac. Giorgio De Benedittis; 

⇒ Giovani  e  Adolescenti:    da  definire.  Per  una informazione  più  diffusa,  verrà  preparato  un volantino; 

⇒ Ragazzi: programma complessivo dell'incontro settimanale  per  gruppi:  preghiera  nel‐l'incontro,  Confessioni,  Messe  domenicali  e feriali,  con  servizio  festivo  dei  chierichetti  e ministranti. 

 

∗ Catechismo: apertura domenica 2 ottobre, con la Messa delle 10,30. A seguire incontro settimana‐le di ogni gruppo. 

 

∗ Zona  pastorale:  per  la  pastorale  giovanile  don Luigi e don Luca hanno  fatto visita al gruppo e‐ducatori di ogni parrocchia, in vista di un cammi‐no  unitario di formazio‐ne.  Sono state  con‐cret i zzate alcune  pro‐poste , con l 'appoggio di  tutti  i parroci  del‐la Zona:  

  a . Incontri  formativi unitari,   b . 

Stazioni quaresimali zonali,    c. Pellegrinaggio zonale dei Giovani.  

∗ Catechisti battesimali e  Famigliari: è  stato  chie‐sto  che  si allarghi  la disponibilità  con altre  cop‐pie. 

 

∗ Giovani coppie: è stata manifestata    l'urgenza di accogliere,   nei gruppi, delle nuove  famiglie che si sono formate con  il matrimonio, o di formare gruppi nuovi. 

 

∗ Catechesi  sul  Diaconato  e  su  altri ministeri:  si procederà senz'altro per un nuovo tempo di ca‐techesi a tutta  la parrocchia sul diaconato,  in vi‐sta  anche  di  una  eventuale  consultazione  della parrocchia per l'indicazione di nuovi candidati. 

∗ Messa feriale comunitaria: è fissata per il giovedì alle  10,30,  con  animazione  dei  gruppi,  secondo un calendario che verrà presto comunicato. 

∗ Adorazione eucaristica: ogni venerdì dalle 21 alle 24, con animazione dei gruppi. 

 

∗ Giorno di Apertura dei Centri di ascolto dei Grup‐pi  famigliari,   domenica 25/9:   Messa  in parroc‐chia  alle  10,30,  quindi  uscita  a  Puianello,  nella Sala  parrocchiale,  con   pranzo  al  sacco,  quindi presentazione  del  libro  dei  Salmi.  Conclusione entro le 17. 

 

∗ Adolescenti:  un  certo  numero  di  adolescenti, abbastanza legati fra loro, è costantemente pre‐sente nell’Oratorio dei ragazzi, senza però parte‐cipare  ai  momenti  formativi  dei  gruppi.    Da l’anno scorso la parrocchia ha iniziato a dare lo‐ro più attenzione e  tempo.   Si vuole ora offrire loro un  angolino negli  ambienti della  comunità 

dove  possano ritrovarsi,  con due  educatrici, per  le  loro  ini‐ziative  pratiche e  per  un  po’  di formazione.  

∗ Prossimo incontro  del Consiglio,  lunedì 17 ottobre.   

Pellegrinaggio alla Sacra di San Michele, sabato 17 sett.