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O tto anni sono passati dal varo “operativo” del Programma di Educazione continua in medicina, tre dal primo accordo per renderne le re- gole più omogenee. Oggi ci siamo: la nuova ECM, uscita dal protocollo Sta- to-Regioni siglato nel novembre scor- so, è una realtà operativa. E soprat- tutto non è riverniciata a nuovo – co- me è accaduto troppe volte in passa- to – ma è davvero ricca di opportuni- tà inedite. Per rimarcare l’importanza di questo passaggio normativo, vale la pena ri- cordare come il sistema di Formazio- ne continua in medicina in un decen- nio abbia indotto all’aggiornamento qualcosa come dodici milioni di pro- fessionisti della salute movimentan- do l’organizzazione di ben cinquecen- tomila eventi formativi. Non a caso è ammirato e imitato in tutto il mondo. Ben venga dunque una sua ampia ri- forma, che sembra realmente desti- nata ad assicurare una maggiore frui- bilità dell’aggiornamento e più ampie garanzie di qualità ed efficacia. L’accordo raggiunto in sede di Confe- renza Stato-Regioni riguarda nuove regole nell’accreditamento dei pro- vider (organizzatori e produttori de- gli eventi formativi ECM), formazione a distanza, obiettivi formativi, valuta- zione della qualità del sistema, atti- vità realizzate all’estero, liberi profes- sionisti. Indubbiamente il passaggio fonda- mentale del nuovo sistema è l’accre- ditamento dei provider e l’assegna- zione diretta da parte loro dei credi- In un convegno organizzato da Amici di Brugg e Unidi al Novotel di Milano sono stati presentati alle aziende del settore i contenuti dell’accordo Stato- Regioni del novembre scorso. Allo studio le nuove opportunità di sinergia offerte dalla FAD satellitare ECM La nuova ECM Servizio a cura di Guido Peggion e Sergio Sfondrini 84

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Otto anni sono passati dal varo “operativo” del Programma di

Educazione continua in medicina, tre dal primo accordo per renderne le re-gole più omogenee. Oggi ci siamo: la nuova ECM, uscita dal protocollo Sta-to-Regioni siglato nel novembre scor-so, è una realtà operativa. E soprat-tutto non è riverniciata a nuovo – co-me è accaduto troppe volte in passa-to – ma è davvero ricca di opportuni-tà inedite.Per rimarcare l’importanza di questo passaggio normativo, vale la pena ri-cordare come il sistema di Formazio-ne continua in medicina in un decen-nio abbia indotto all’aggiornamento qualcosa come dodici milioni di pro-fessionisti della salute movimentan-do l’organizzazione di ben cinquecen-

tomila eventi formativi. Non a caso è ammirato e imitato in tutto il mondo. Ben venga dunque una sua ampia ri-forma, che sembra realmente desti-nata ad assicurare una maggiore frui-bilità dell’aggiornamento e più ampie garanzie di qualità ed efficacia.L’accordo raggiunto in sede di Confe-renza Stato-Regioni riguarda nuove regole nell’accreditamento dei pro-vider (organizzatori e produttori de-gli eventi formativi ECM), formazione a distanza, obiettivi formativi, valuta-zione della qualità del sistema, atti-vità realizzate all’estero, liberi profes-sionisti.Indubbiamente il passaggio fonda-mentale del nuovo sistema è l’accre-ditamento dei provider e l’assegna-zione diretta da parte loro dei credi-

In un convegno organizzato da Amici di Brugg e Unidi al Novotel di Milano sono stati presentati alle aziende del settore i contenuti dell’accordo Stato-Regioni del novembre scorso. Allo studio le nuove opportunità di sinergia offerte dalla FAD satellitare

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ti formativi, nonché la definizione dei criteri di svolgimento dela Formazio-ne a distanza (FAD). Da qui discen-dono a cascata scenari e opportuni-tà inedite, se non radicalmente inno-vative, per i protagonisti della sani-tà a tutti i livelli: dai dipendenti del-le aziende pubbliche ai liberi pro-fessionisti, nonché per le azien-de che intendano far conoscere la propria tecnologia agli operato-ri del settore.

IL SALUTO DEI PRESIDENTISu questo scenario si è aperto gio-vedì 25 marzo al Novotel di Milano il convegno “Formazione in Odonto-iatria: nuove normative e nuove op-

portunità tecnologiche”, promosso dall’Associazione professionale de-gli Amici di Brugg insieme con Unidi, l’Unione delle industrie dentarie ita-liane.Inedita la formula e l’ispirazione dell’incontro. Per la prima volta un’As-sociazione culturale odontoiatrica na-zionale come quella degli Amici di Brugg ha organizzato un convegno dedicato esclusivamente alle aziende del settore in materia di FAD e di edu-cazione continua in odontoiatria. Sono intervenuti alcuni fra i massimi responsabili della Commissione na-zionale ECM, a livello ministeriale e in rappresentanza della componente regionale. Assente giustificato (un im-provviso malessere) il professor Anto-nio Scala, membro fra i più autorevo-li della Commissione. Dopo aver da-

to “una grossa mano” nella fase or-ganizzativa, anche il professor Enrico Gherlone non ha potuto presenziare, perché convocato al ministero della Salute nella sua qualità di referente per l’Odontoiatria.

IORIO: mezzo secolo di didattica praticaHa aperto il convegno il dottor Ma-rio Iorio, presidente degli Amici di Brugg. “Il nostro incontro - ha esor-dito nell’indirizzo di saluto – è mol-to particolare per almeno due motivi. Prima di tutto perché è organizzato da un’Associazione che fa formazio-ne da più di cinquant’anni in manie-ra pratica. E lo ha fatto sempre con una didattica semplice, utilizzando nel corso degli anni le tecnologie più avanzate per ottenere questo scopo”. In proposito ha ricordato la collabora-zione trentennale con GDS, il partner tecnologico cui si devono i primi colle-gamenti video trasmessi in diretta da una sala attrezzata in pros-simità dell’aula congres-suale: la “FAD dello stu-dio accanto”, in sintesi affettuosa.Oggi gli Amici di Brugg “continuano sulla stessa stra-da utilizzando, sem-pre insieme a GDS e grazie all’intuizione, alla tenacia e alla vo-lontà del mai abbastan-za compianto dottor Iva-no Casartelli, la tecnologia

più avanzata disponibile, esattamen-te come allora, ma con il vantaggio di poter coinvolgere contemporanea-mente un numero maggiore di parte-cipanti in tutta Italia”.

Il secondo motivo di particolarità “è dato dall’uditorio a cui è rivolto.

Io penso sia la prima volta che un’Associa-zione culturale odon-toiatrica italiana orga-nizzi un Convegno dedi-cato esclusivamente al-le aziende del settore, su Formazione a distan-

za ed ECM. Lo abbiamo fatto perché siamo convinti che professione ed in-dustria, aggiornamento e tecnologia siano complementari e finalizzati al raggiungimento di un obiettivo comu-ne, che è la salute orale del pazien-te”. Ecco “dove le nostre strade si unisco-no e perché l’aggiornamento diventa un argomento di interesse comune, mantenendo però sempre ben defini-te le aree di reciproca competenza. È questo lo spirito che è alla base del-la collaborazione fra Amici di Brugg e Unidi, che dura da trentun anni con reciproca soddisfazione”.

MATTEUZZI: con gli Amici, sempre un passo avantiGli ha fatto eco il presidente di Unidi, dottor Mauro Matteuzzi: “Quando ci è stato proposto di co-organizzare que-sta giornata di studio, per Unidi è sta-

Mario Iorio, Presidente Amici di Brugg

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In mattinata ha moderato l’incon-tro con l’abituale arguta compe-

tenza la professoressa Laura Stroh-menger, direttore della Clinica odon-toiatrica dell’ospedale San Paolo di Milano. Prima relatrice, la dottoressa Ma-ria Linetti, Direttore dell’Ufficio for-mazione continua del ministero del-la Salute, ha chiarito i connotati del-la nuova normativa ECM, “finalizza-ta ad una formazione professiona-le deve avere come scopo principa-le il beneficio per il cittadino. L’ope-ratore cioè deve non solo imparare ad aggiornarsi, a fare meno errori,

ma il miglioramento lo deve riversa-re nella sua attività”. Altrimenti, a che cosa serve l’ECM “se il cittadino non è beneficiato dal valore aggiunto conseguito dal pro-fessionista attraverso la formazione stessa?”.La nuova normativa affronta l’accre-ditamento del provider FAD, cioè del soggetto che organizza la formazione

a distanza. I documenti sui quali noi oggi fondiamo le nostre regole sono quello del primo agosto 2007, e quel-lo del 5 novembre 2009. Hanno por-tato alla definizione di una nuova go-vernance del sistema ECM, alla col-locazione della Commissione in una Agenzia nazionale dove si riconosco-no sia le Regioni, sia il ministero del-la Salute e quindi i provider FAD.

to come rinverdire un rapporto conso-lidato, mai invecchiato. Nato con l’in-tenzione di supportare un congresso che ha rappresentato un punto noda-le soprattutto per la concretezza dei temi e dello svolgimento in mezzo al-le sterminate proposte di incontro che vengono avanzate annualmen-te. Per noi disporre un congresso co-sì importante attorno a cui far ruota-re il nostro evento espositivo è estre-

mamente utile perché per l’industria è irrinunciabile poter contare su punti fermi nel calendario degli eventi”.I fatti a tutt’oggi “ci stanno dando ra-gione. In un momento di crisi come

l’attuale, la mostra ha conosciuto il suo massimo successo. L’anno scorso abbia-mo raggiunto un’area

espositiva che è stata la più importante nella storia della nostra com-

partecipazione a Rimini. E per questa edizione probabilmente andremo an-cora oltre quei risultati. C’è insomma della ‘sostanza’ nella nostra partner-ship con gli Amici di Brugg...”I quali, ha continuato il dottor Matteuz-zi, “sono sempre un passo avanti nello sfruttare le novità tecnologiche. Ed og-gi siamo ad un nuovo snodo importan-te per i mutamenti in corso nel sistema ECM, di una formazione che è compo-

nente fondamentale dell’attività non solo a livello odontoiatrico ma per tut-ti i segmenti del mondo delle profes-sioni. È un modo unico di proporre la cultura all’intero mondo odontoiatri-co. Per Unidi è importantissimo, dato che fra gli associati abbiamo aziende di ogni ramo del dentale e questo è un esempio di come si possa coprire cul-turalmente a 360° un intero settore”.

Con la regia garbata e competente di Laura Strohmenger la relazione d’apertura di Maria Linetti ha chiarito portata e significato delle nuove regole ECM

LA FORMAZIONE IN MEDICINA VALORE AGGIUNTOPER IL CITTADINO

Mauro Matteuzzi, Presidente UNIDI

Maria Linetti, Direttore Ufficio Formazione Continua Ministero della Salute

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NO ALL’OffERTA LEgATA AI cREDITIPer inciso: a breve seguirà la rego-lamentazione per i provider resi-denziali. Chi ha i titoli come provi-der FAD non farà tanta fatica ad es-sere accreditato come residenziale, non dovrà assolutamente duplicare né documenti, né registrazioni, ma soltanto aggiungere la nuova tipolo-gia formativa. Le opportunità e le ti-pologie formative vanno sempre bi-lanciate sulle esigenze degli opera-tori, sulla maggiore soddisfazione possibile del professionista nell’ac-quisire formazione. Tutto ciò sem-bra scontato, ma fino ad oggi non è stato così, perché abbiamo regi-strato molta offerta formativa lega-ta ai crediti piuttosto che ai conte-nuti ed alle opportunità. Mentre in-vece io ritengo che l’attenzione e gli sforzi vadano concentrati sull’esal-tazione della qualità della formazio-ne continua. A proposito di qualità: io insisto molto anche sulle metodologie per conseguirla. Sento parlare con mol-ta insistenza di tecnologie d’avan-guardia per rilasciare la formazio-ne a distanza. Lo apprezzo molto, perché queste metodologie vanno a sanare un grande gap di offerta formativa, tanto che la Commissio-ne si sentirà più serena nei pros-simi mesi nel rilasciare incentivi, e possibilmente poche sanzioni, per chi non si aggiorna (oggi incentivi e sanzioni non sono ancora stati sta-biliti).

LE cRITIcITà DELLA fADOggi il nuovo sistema ha implemen-tato a tutto tondo l’offerta forma-tiva, avendo un occhio di riguar-do alla formazione a distanza, pur con tutte le sue criticità. Premes-so che FAD non è soltanto satellite o web, ma anche editoria e didatti-ca tradizionale, è comunque un vei-colo formativo delicato sotto il pro-filo dell’appropriatezza dei contenu-ti nei confronti di tanti soggetti, per lo più “impercepibili”: è un sistema che non vede ed è lontano dall’ope-ratore. Un’altra criticità riguarda l’applica-zione, la manualità con cui si tradu-ce la formazione sul campo. Sostan-zialmente rimane asincrona rispetto all’operatore, quand’anche sia pre-visto un tutoraggio (peraltro favorito dalla Commissione in termini di at-tribuzione dei crediti).Non a caso i prodotti più sofistica-ti cercano di accorciare sempre di più la sfasatura tra il momento del-la formazione rispetto al momento dell’applicazione attraverso siste-mi-video o di linkaggio computeriz-zato.

ScOMMESSA SULLA qUALITàLa vostra FAD è costituita anche da punti di incontro, sedi di approfondi-mento della trasmissione via satelli-

te. Lo trovo molto opportuno, sempre positivo, tanto più se l’argomento è appropriato, interessante e sentito.In questo caso il provider registra la volontà di partecipazione per gruppi ristretti di approfondimento. Si pos-sono creare inoltre momenti di au-to–formazione (cartelle da compila-re nel proprio studio, compiti di natu-ra clinica con fornitura dei relativi ri-sultati, e così via). Sono tutti momen-ti utili per verificare se e quanto l’in-segnamento è stato ben diffuso ed acquisito. Il provider che riesce a fare questo sicuramente è molto serio perché si mette in discussione per primo. È una grossa scommessa sulla qualità, per-ché la qualità farà la differenza sulla domanda di partecipazione e sui ri-sultati che la Commissione vuole ot-tenere con il nuovo sistema.

Laura Strohmenger, Direttore della Clinica odontoiatrica dell’Ospedale San Paolo di Milano

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L’Azienda ospedaliera Sant’Anna di Como è l’organizzatore scien-

tifico (provider) dei Corsi satellitari degli Amici di Brugg. È molto grande, 3500 dipendenti quasi tutti medici e infermieri, quasi tutti necessitano di aggiornamento continuo. L’espe-rienza del dottor Mario Fraticelli, Di-rettore della programmazione sani-taria e della formazione del Sant’An-na, è quindi preziosissima. Così l’ha

raccontata dalla tribuna del Conve-gno milanese.La nostra è un’Azienda ospedaliera, strutturata verso la formazione, prio-ritariamente dei propri dipendenti. Il Comitato scientifico copre quasi tut-te le specialità.L’Azienda è organizzatrice di eventi ECM fin dal 2001, dal 2005 ha av-viato l’attività di provider, inserita di-rettamente nel sistema regionale.Sviluppiamo attività di formazione residenziale, quella cosiddetta sul campo che valorizza l’attività quoti-diana degli operatori, e la FAD, che ci ha subito e particolarmente coin-volto.La scelta è stata di non operare in

termini strettamente aziendali, ma di aprirci a tutte le collaborazioni possibili con l’esterno, sia in ambito locale e poi anche in ambito nazio-nale, cioè di lavorare e produrre del-le attività formative in collaborazio-ne con gli Ordini ed i Collegi profes-sionali, con le società scientifiche.La qualità è fondamentale, ma an-che i volumi di attività credo siano un elemento essenziale. Nell’ultimo anno la quota percen-tuale di persone che hanno fre-quentato attività formative organiz-zate dalla nostra Azienda come pro-vider è cresciuta in maniera elevata: quasi il 73% degli iscritti a corsi che abbiamo seguito, monitorato ed ac-creditato, sono persone non dipen-denti della nostra Azienda. Certa-mente la collaborazione con il mon-do dell’Odontoiatria e con gli Amici di Brugg è stata fondamentale, ma non è stata l’unica.

cON gDS E AMIcI DI BRUgg UN TRIS D’ASSIL’altro aspetto che abbiamo scelto sin da subito di sviluppare è stato quello della formazione a distanza. Per prima cosa abbiamo individuato un partner idoneo. L’avevamo a po-chi chilometri, ecco la fortuna (an-che logistica) di incontrarci con GDS che in questo settore aveva già ma-turato oltre trent’anni di esperien-za. Dal nostro partner tecnologico ab-biamo acquisito anche competen-ze in termini di conoscenza e svilup-po delle tecniche didattiche adatte all’utilizzo a distanza, le quali non sono le stesse della formazione re-sidenziale. È necessario avere alle spalle una regia strutturata, capace

di prevenire e gestire le criticità in-terne a questo specifico sistema for-mativo.Il terzo incontro basilare è stato quello con gli Amici di Brugg, i qua-li hanno proposto, avendo già una propria collaborazione struttura-ta con GDS, un progetto scientifico pianificato mirato all’esperienza cli-nica e operativa della libera profes-sione. La nostra capacità organizza-tiva e di sviluppo era più orientata verso le esigenze dei professionisti del Sistema Sanitario pubblico, co-munque ospedaliero. Ben diversi so-no i problemi e le esigenze, ed il mo-do di esprimerli, in un ambito libe-ro professionale, e gli Amici di Brugg in questo credo abbiano ben saputo leggere i bisogni formativi e costrui-re i corretti percorsi.

SANT’ANNA DI COMOUN OSPEDALE PROVIDERNel racconto di Mario Fraticelli, direttore della formazione, l’esperienza di una grande Azienda che è anche organizzatrice di eventi

Mario Fraticelli, Responsabile FormazioneOspedale S. Anna Como

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La sessione pome-ridiana è stata

presieduta da Fabio Toffenetti, past president degli Amici di Brugg. Molto atteso l’intervento dell’avvocato Mar-

IL BELLO (E L’UTILE) DELLA DIRETTADa questo nostro rapporto a tre, so-no derivate una serie di scelte. La prima delle quali è che in qualsiasi messaggio formativo la teoria fosse collegata alla pratica. La seconda è lo strumento della video–conferen-za, la quale ci garantisce la massi-ma condizione di coinvolgimento, al-ta e continuativa. La “diretta” com-porta un’attenzione da parte dell’au-la che è ben diversa e con ben mag-giore efficacia didattica rispetto al-la trasmissione pre-registrata in stu-dio.La scelta dello strumento televisi-vo è stata anche legata al fatto che l’oggetto della didattica riguarda campi operatori piccoli, con la ne-cessità quindi di trasmettere mate-riale di qualità e definizione eleva-te. Nonché di farlo vedere contem-poraneamente a molti operatori, co-sa impossibile persino dal vero.L’ultima scelta è stata dotare il siste-ma di una rete che mettesse insie-me, in questa sorta di aula vir tuale gestita in diretta, piccoli gruppi di di-scenti supportati sempre da un tu-tor, dalla presenza cioè di una per-sona che mediasse culturalmen-te la parte preparatoria, le richie-ste di chiarimento e il dibattito in aula. Negli anni di collaborazione tra noi, GDS e gli Amici di Brugg la partecipazione è cresciuta pro-gressivamente. L’anno scorso il nu-mero di professionisti ha sfiorato le 2.400 unità. La maggior parte di es-

si, pur essendo ogni corso autono-mo dal punto di vista della possibi-lità di frequenza, ha scelto di parte-

cipare ripetutamente ad oltre il 50% del ciclo di proposte didattiche che abbiamo fatto.

DAL CAOS ALLA CERTEZZADI REGOLE CONDIVISE

Seduta pomeridiana presieduta da Fabio Toffenetti. Per Marco Cavallo le nuove regole fanno dell’ECM uno strumento pienamente e finalmente operativo

co Cavallo, non solo nella sua quali-tà di Coordinatore del comitato tec-nico delle Regioni, ma anche come esponente della Direzione generale Sanità della Regione Lombardia, sul cui Programma ECM si è modellato lo stesso Sistema nazionale.La fonte per illustrate le novità dell’accordo Stato-Regioni raggiun-to a fine 2009 è dunque autorevo-lissima. “La nuova ECM – ha detto

– costituisce il punto di arrivo di un per-corso iniziato lu-

stri addietro. Il caos che si è cercato di risolve-

re è nato dal fatto che quando il De-creto Legislativo 502 del ‘92 ha in-trodotto in Italia l’ECM, ha attribui-to determinati compiti alla Commis-

Marco Cavallo, Coordinatore Comitato Tecnico delleRegioni ed Esponente della Direzione Generale Sanitàdella Regione Lombardia

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sione nazionale, ed ha lasciato alle Regioni funzioni di programmazio-ne e di gestione del proprio sistema. Già nel 2002, alcune Regioni, fra cui Lombardia, Toscana, Emilia, Veneto, sono partite con un proprio sistema, ciascuna su una strada diversa. Ed ecco perché fino a qualche anno fa esisteva il cosiddetto ‘doppio bina-rio’, cioè un provider poteva accredi-tarsi presso un Sistema regionale o presso la Commissione, con requisi-ti, esiti e contenuti diversi, creando situazioni di forte disparità.

VERSO L’OMOgENEIZZAZIONEDEI SISTEMIAlla scadenza del primo quinquennio del Sistema ECM, gli esperti del mi-nistero della Salute e delle Regioni si

sono ritrovati per definire delle rego-le finalmente e il più possibile omo-genee. Il risultato è stato l’accordo Stato-Regioni del 1° agosto 2007, che ha costituito un compromesso molto valido. Con un problema però: non aveva un contenuto pienamente operativo. A ciò si è ovviato con l’ac-cordo Stato-Regioni dello scorso no-vembre, e con i successivi adempi-menti tuttora in corso.Sono tappe importanti verso l’omo-geneizzazione dei sistemi. Dall’ac-credito dei singoli eventi da parte della Commissione nazionale, si è passati effettivamente all’accredita-mento del provider. Contemporane-amente sono stati definiti i requisiti minimi standard che i provider devo-no possedere, onde filtrare l’acces-so al sistema di erogazione della for-mazione, che non sarà più a maglie larghe.Operativamente i contenuti dell’ac-cordo sono stati affidati al presidio di sei sezioni di lavoro: una è dedica-ta ai liberi professionisti; un’altra al-la qualità; poi ancora quella gli even-ti esteri; e infine l’innovazione e i re-lativi sistemi innovativi. Molte delle scelte che sono state adottate derivano dalle preceden-ti esperienze della Regione Lombar-dia, la quale in questo senso si è tro-vata un po’ avvantaggiata, ed ha av-vantaggiato di conseguenza anche i propri provider.

SOLUZIONEALLA LOMBARDAPER IL cONfLITTODI INTERESSIUn aspetto altamente innovativo è quello relativo a sponsorizzazioni e conflitto di interessi. In proposito l’accordo ha detto delle cose impor-tanti, ha sancito il fatto che davanti ad un problema complesso, oggetti-vamente di difficile gestione qual è questo, occorre “prendere il toro per le corna” e cercare di risolvere le di-verse criticità connesse. Non rifiutar-lo a priori, vietando qualsiasi tipo di finanziamento e rinunciando a risor-se fresche sempre utilissime.

Anche su questo fronte, l’esperien-za della Regione Lombardia è sta-ta ascoltata. Noi siamo partiti dalla constatazione che nelle attività ECM sponsorizzate il conflitto di interes-si è sempre presente. Dunque l’ap-proccio non può essere quello “an-tico” della dichiarazione di assenza di conflitto da parte di tutti i sogget-ti: docenti, relatori, sponsor, organiz-zatori, e via dicendo. Perché in alcu-ni casi il conflitto c’è, ma è legittimo, ed è gestibile.Perciò si è passati ad una dichiara-zione che prende atto del conflitto e lo rende trasparente lasciando al giu-dizio dei discenti la valutazione se il relatore afferma qualcosa di scienti-ficamente inattendibile per compia-cere allo sponsor, oppure qualcosa di scientificamente provato. In tutti i casi in cui c’è una sponsorizzazione, fra la varia “cartaccia” che deve es-sere prodotta, c’è ora anche un Que-stionario di percezione del conflitto interessi che deve essere compilato dai partecipanti.

RIVOLUZIONE cOPERNIcANANELL’AccREDITAMENTODeterminante nella nuova normati-va è il passaggio all’accreditamento dei provider perché la valutazione di un singolo evento offre una visione molto parziale. Viceversa, richiedere ad un soggetto di dimostrare in via preliminare il possesso di determi-nati requisiti molto puntuali, l’antici-pazione del proprio piano formativo, ovvero una previsione dell’attività

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Non poteva che spettare a Fabio Toffenetti, il presidente della

modernizzazione, propugnatore in-sieme a Ivano Casartelli della “svol-ta tecnologica” nella formazione cul-turale degli Amici di Brugg, la pre-sentazione della FAD satellitare as-sociativa. La formazione a distanza era già iscritta nel nostro DNA prima che si “materializzasse”. In una speciali-tà chirurgica come la nostra noi im-

pariamo ad agire quando vediamo muovere le mani di chi è più bra-vo di noi, e di chi, in quel momen-to, ha il carisma maggiore nella spe-cialità. Abbiamo fatto questo per an-ni, in giro per gli studi dei professio-

nisti. Era celebre quello del dottor Biaggi, il nostro fondatore, dove noi stavamo una settimana guar-dando come lui muoveva le ma-

ni nella bocca dei pazienti. Poi i suoi allievi, tra i qua-li c’ero anch’io, hanno co-minciato a far lo stesso ne-

gli studi dei colleghi. Poi è sopraggiunta la tecnologia, e grazie alla telecamera in bianco e nero di Salvatore Bellocco, siamo ri-usciti a far vedere ad una platea di persone gli interventi alla poltrona.Sempre con l’intento quasi missio-nario di portare queste abilità alla conoscenza di grandi masse di col-leghi, sempre con l’intento modesto di non far vedere delle cose straordi-narie, ma semplicemente una buo-na odontoiatria quotidiana che fos-

che intende erogare, consente una valutazione complessiva. Compre-sa quella se il soggetto abbia o me-no una struttura in grado, dal pun-to di vista organizzativo ed economi-co, di supportare l’attività formativa dichiarata. È necessario inoltre che il professio-nista e con lui tutti i soggetti coinvol-ti nell’erogazione di attività formati-ve accreditate abbiano la possibilità di sapere con chi si stanno rappor-tando. A questo deve servire l’Albo dei provider.Sulla competenza ad accreditare so-no stati definiti nuovi criteri: le Azien-de Sanitarie e gli erogatori di presta-zioni sanitarie, se strettamente con-nessi con il territorio in cui si trova-no, vengano accreditati dalle Regio-ni; viceversa, soggetti che hanno un obiettivo statutario non di tipo sani-tario, ma relativo alla formazione ed all’erogazione di prestazioni sani-tarie, possono scegliere dove ac-creditarsi: nella Commissione, o in uno dei Sistemi regionali.

REqUISITI SPEcIfIcIPER I PROVIDER fADLa FAD, la Formazione a distanza, ha avuto vicende un po’ alterne. Oggi comunque è stata ufficialmente indi-viduata come modalità a cui i provi-der e i discenti possono ricorrere. In-dividuati i requisiti specifici, già dallo scorso gennaio la Commissione è in grado di valutare, in vista dell’accre-ditamento, i piani formativi di provi-der che intendano erogare formazio-

ne a distanza.Altri due ambiti di interesse so-no quelli relativi alla formazione all’estero e ai liberi professionisti. La formazione all’estero è una que-stione molto delicata perché, come in altri campi, accanto a delle inizia-tive meritevoli ce ne sono altre che di formativo hanno ben poco. Co-munque ha avuto un riconoscimen-to subordinato al vaglio della Com-missione nazionale.Quello dei liberi professionisti è un argomento altrettanto spinoso. Una

SUL SATELLITECON GLI AMICI DI BRUGGStoria e cronaca di un’iniziativa d’avanguardia per

l’Italia odontoiatrica presentata da Fabio Toffenetti,

Salvatore Bellocco e Guido Garotti

delle loro richieste è la defiscalizza-zione dei costi sostenuti per la for-mazione, ed è chiaro che una simi-le proposta non può che avere l’ap-provazione da parte del ministero dell’Economia ma, oggi come oggi, prefigurare al ministero dell’Econo-mia una minore entrata, è quanto meno poco opportuno. Importante tuttavia è che il gruppo di lavoro ab-bia già iniziato a individuare le priori-tà con cui affrontare le esigenze che provengono dal mondo libero-profes-sionale.

Fabio Toffenetti, figura storica dei satellitari Amici di Brugg

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mative che regolano questa attività, con un clic li metteremo a disposi-zione del pubblico. Oggi manca uni-camente un completamento buro-cratico perché possano essere fru-ibili.

BELLOccO: trasmettiamo in tutta Italia Sull’esperienza FAD dal punto di vi-sta del realizzatore delle tecnologie satellitari e multimediali ha parlato il presidente di GDS Communication, Salvatore Bellocco.“Noi abbiamo sviluppato un’espe-rienza ormai trentennale partico-larmente rivolta alla didattica, nel-le discipline biomediche per mezzo dell’immagine televisiva: dalle tra-smissioni via cavo dai laboratori e dalle sale operatorie alle aule uni-versitarie e congressuali, fino alla trasmissione via satellite ed all’uti-lizzo del web. Attualmente l’attenzio-ne è particolarmente rivolta alla for-mazione a distanza, via satellite e at-traverso internet. Qui abbiamo mes-so a punto una particolare tecnolo-gia, che consente di trasmettere su

se anche a livello di costi accessibi-le ai pazienti.

SUL gRANDE SchERMOA BENEfIcIO DI MOLTISempre con questo profilo legger-mente basso, e non mai altissimo, ci siamo imbarcati nell’avventura del-la formazione a distanza. In ciò aiu-tati dalle metodologie GDS, che ci consentono di essere di nuovo non uno che guarda sopra la spalla di un operatore nella bocca del paziente, ma di essere addirittura l’operatore e di apparire sul grande schermo a beneficio del pubblico che ci segue nei centri di ascolto.In questo modo, da cinque anni a questa parte portando avanti idee e progetti iniziati da Ivano Casartelli, stiamo facendo attività divulgativa, con un persistente maggiore gradi-mento da parte della professione.Il dottor Casartelli voleva che queste iniziative fossero svolte e rivolte ai più giovani. Il tempo non gli ha dato molta ragione, perché in realtà i gio-vani sono difficilmente “raggiungibi-li”, i giovani non partecipano in mas-sa a queste iniziative. Anche se noi continuiamo a lavorare in questa di-rezione, perché pensiamo che siano proprio loro ad averne più bisogno.

qUALITà E cARISMANEL TEAM DI RELATORI Allo stesso modo abbiamo dovuto ricrederci sui giovani come relato-ri. Indubbiamente il relatore affer-mato è come un torero che il toro lo ammazza nell’arena, perché la di-

retta è un’arena, ed il toro è sem-pre presente, perché una minima disattenzione può portare ad un di-sastro che, amplificato sul grande schermo, può uccidere il relatore. E nell’evitare... questo esito i relato-ri più smaliziati sono facilitati rispet-to ai giovani.In ogni caso nel corso degli an-ni abbiamo operato una sele-zione sui nostri relatori. Ne è scaturito un gruppo di perso-naggi assolutamente al di sopra del-la qualità media, in grado non solo di mostrare, ma quasi di intrattene-re il pubblico, tante sono le loro qua-lità carismatiche, quasi istrioniche. Il loro è uno spettacolo sicuramen-te da vedere.

Seguendo le indicazioni del ministe-ro, quest’anno è stato proposto un programma addirittura triennale, con un tema che abbiamo individua-to nell’estetica. Abbiamo già presen-tato i corsi di quest’anno che sono quasi a metà del loro svolgimento, e quelli dell’anno prossimo, e stia-mo integrando il programma del ter-zo anno.A questa attività fa seguito poi il pro-getto formativo “e-FAD”, cioè abbia-mo cominciato a mettere in rete In-ternet nove fra i corsi satellitari te-nuti negli anni scorsi. Li riproponia-mo suddivisi in capitoli, in una for-ma ben studiata per l’apprendimen-to, in modo che a casa si possano ricevere sul computer. Non appe-na saranno più chiare anche le nor-

Salvatore Bellocco,Presidente GDS Communication

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aree estremamente vaste, nello stes-so tempo, con la stessa qualità su ogni punto di ricezione.In particolare con l’Associazione Ami-ci di Brugg è stata condotta un’espe-rienza estremamente positiva che è attiva da oltre 5 anni. I corsi, tra-smessi in tempo reale, sono pre-valentemente rivolti a professioni-sti, che operano sul territorio italia-no. Ciascuno di essi segue un pre-ciso itinerario che prende in esame gli aspetti anamnestici e diagnosti-ci fino a giungere alla definizione del trattamento terapeutico. Un partico-lare sistema di telecamere consente di dimostrare le sequenze delle azio-ni con grande chiarezza didattica e

attenzione ai particolari.Le riprese vengono quindi inviate alla regia che provvede a rendere i conte-nuti trasmissibili alla stazione satelli-tare e da qui diffusi su tutto il territo-rio nazionale in apposite aule attrez-zate, definite punti sat. In ognuno di essi è presente un tutor attraverso il quale (e tramite il forum internet de-gli Amici di Brugg) i partecipanti pos-sono rivolgere le domande al docen-te avendo risposte in tempo reale.Un’ulteriore esperienza di formazione a distanza è rappresentata dall’orga-nizzazione dei corsi e-fad memorizza-ta su un’apposita piattaforma inter-net e distribuiti via web.L’utente può navigare facilmen-te all’interno del corso e scegliere i punti che desidera approfondire o ri-vedere.

gAROTTI: nuove opportunità di integrazioneAlle esperienze della rete didattica si è riferito subito dopo anche Guido Garotti, esponente di primo piano del gruppo odontotecnico e tesoriere de-gli Amici di Brugg. “La forza delle immagini – ha detto - viene definita dalla Commissione Scientifica FAD, il legame fra autori e gli Amici di Brugg diviene sempre più stretto grazie alla presenza dei per-sonaggi più rappresentativi dell’Asso-ciazione che coordinano le varie trasmissioni e redigono un ve-ro e proprio copione scientifi-co-tecnico. Gli autori si sono dovuti confrontare non solo con la conoscenza del sa-pere e del fare ma con la precisione del comunicare a distanza. “Così a piccoli passi poi sempre con maggiore grin-

ta e successo le trasmissioni hanno unito gli argomenti dell’odontoiatria moderna e in alcune occasioni anche le diverse competenze degli operato-ri scientifici e tecnici. Se da un lato

l’integrazione delle varie figure che compongono questa opera uni-ca nel suo genere è da conside-

rarsi più che soddisfa-cente adesso è giunto il momento, nel pie-no rispetto delle rego-

le dettate dall’Educa-zione Continua in Medicina, di aprire una finestra nel campo merceologico con la collaborazione precisa e cor-retta dei partner industriali. Le nuo-ve opportunità tecnologiche saranno colte con pieno successo con l’inte-grazione ed il supporto della ricerca clinica e odontotecnica abbinata ai materiali e ai diversi sistemi di appli-cazione”.

Guido Garotti, Tesoriere Amici di Brugg

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al programma. Più saranno nume-rosi e sparsi capillarmente in tutta Italia, più l’Associazione avrà col-to nel segno e maggiore sarà l’inte-resse delle aziende ad investire in questo campo. Oggi gli iscritti sono circa 5.000 in diverse regioni. No-stro obiettivo è quello di raddoppia-re il numero grazie ad una campa-gna abbonamenti condotta tramite le aziende stesse”.Presto “saremo in grado di affianca-re ai corsi culturali un mini program-ma di corsi tecnologici, gestiti auto-

nomamente dalle aziende, ma inse-riti nel nostro network che offre ga-

ranzie indubitabili sul piano della qualità e del prestigio”. Tante for-me si possono trovare: “Fra le più intelligenti mi sembra stia emergendo, proprio in questi ultimi mesi l’idea di intensifi-care la collaborazione fra di-verse aziende complementa-ri che trattando argomenti fra loro compatibili possono offri-

re agli utenti un programma più ricco e meno costoso”.

Altrettanto moderne, ha concluso Chiurazzi, “trovo le forme di conver-sazioni-dibattito che alcune socie-tà scientifiche stanno lanciando in questo periodo e che vedono coin-volti maestri di scuole diverse a di-battere insieme un caso clinico. Certamente il confronto non deve far paura, ma anzi sarà il campo in cui più frequentemente ci si dovrà misurare per crescere insieme”.

Sulla stessa lunghezza d’onda, in conclusione di convegno, si

è espresso il dottor Arturo Chiuraz-zi, responsabile dell’Ufficio Relazio-ni pubbliche degli Amici di Brugg nonché direttore responsabile di “Panorama Dentale”. “Oggi abbiamo appreso che l’evoluzione norma-tiva nulla ha in contra-sto col libero sviluppo del mercato formativo, purché quest’ultimo si esplichi secondo le re-gole vigenti nel siste-ma previsto dalla leg-ge. Dunque ciò che conta è il procedere nel

modo più trasparente secondo i ‘pa-letti’ che la normativa ai vari li-velli impone”.Ma come si può esplicare “que-sta collaborazione fra cultura e

tecnologia nel campo della FAD, tanto con l’uso del sa-tellite, quanto, forse un do-mani, ancor di più via inter-

net? A me sembra che il network posto in essere dagli Amici di Brugg

CULTURA E TECNOLOGIACONNUBIO POSSIBILEANCHE SUL SATELLITE

insieme a Gds, possa essere di valido aiuto”. E come possono le aziende con-tribuire a far progredire i corsi satellitari? “In primo luogo at-traverso l’aumento degli iscritti

Nella sua relazione Arturo Chiurazzi ha prefigurato nuovi modelli di collaborazionecon le aziende nella formazione a distanza

L’intervento del nostro direttore Arturo Chiurazzi

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