Senago Noi e la Città 2014-04

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APRILE 2014 CRASH TEST CRASH TEST TOSI TOSI VASCA DI VASCA DI LAMINAZIONE LAMINAZIONE VASCA DI VASCA DI LAMINAZIONE LAMINAZIONE

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Il Futuro, Senago noi e la Città

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APRILE 2014

CRASH TESTCRASH TEST

TOSI

TOSI

VASCA DIVASCA DILAMINAZIONELAMINAZIONE

VASCA DIVASCA DILAMINAZIONELAMINAZIONE

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OREFICERIA • OROLOGERIA • OTTICA

Come ormai di pubblico dominio sul territorio di Senago è stata in-dividuata un’area dove realizzare delle vasche di laminazione.Cerchiamo di spiegare brevemente di che cosa si tratta.

Si parte dal lontano 2004 con uno studio per l’analisi di criticità, il quale prevedeva più vasche lungo il fi ume Seveso; in seguito nel 2011, l’AIPO ha presentato uno studio di fattibilità con la previ-sione di vasche di laminazione a Senago, ed infi ne a marzo 2013, sempre l’AIPO, ha redatto il progetto preliminare defi nitivo.Le opere in progetto: le vasche di laminazione sono un sistema idraulico per il contenimento delle piene, nel nostro caso destinate all’affi namento della qualità delle acque di piena.Quelle previste in Comune di Senago occupano una sup. di mq.136.000 (ca. 25 campi da calcio) ed una volumetria pari a cir-ca 1.000.000 di m³, suddivise in 3 vasche in serie poste a lato del canale scolmatore dal quale vengono alimentate; lo svuotamento dell’invaso avrà una durata di 6 giorni sempre attraverso il canale scolmatore. Le principali caratteristiche dell’invaso sono: 1° settore con volume di piena pari a 50.000 m³ e una profondità di ml. 6,30; 2° settore con volume di piena pari a 580.000 m³ e una profondità di ml. 15,80; 3° settore con volume di piena di 340.000 m³ e una profondità di ml. 15,80 (una palazzina di 5 piani).Gli invasi collegati tra di loro con manufatti idraulici avranno una stazione di pompaggio a quota -15 m.; gli argini perimetrali sa-ranno elevati a ml. 1,5 dal livello di campagna e dalla via A. De Gasperi. Costi di realizzazione: vengono stimati attorno ai 30 milioni di euro così suddivisi: €. 21.154.677,60 per la realizzazione dei lavori; €. 12.463.267,62 per spese tecniche, consulenze, acquisizione aree, I.V.A., ecc.;€. 3.617.945,22 in detrazione, ricavati dalla vendita del materiale di escavazione.Costi annuali di gestione: premesso che non è ancora stato indi-cato come avverrà la pulizia degli invasi e dove verrà depositato il materiale rimosso, considerato “rifi uto speciale non pericoloso”, la stima di gestione dell’impianto è di €. 500.000,00 annui così sud-divisi:€. 250.000,00 per pulizia dei tre invasi; €. 100.000,00 per manu-tenzione di vegetazione interna all’invaso;€. 150.000,00 per personale, energia elettrica e manutenzione or-dinaria delle opere.

Profondità delle vasche: il livel-lo della falda freatica registrata a marzo 2010 in corrispondenza dell’invaso risultava a circa ml. 145 s.l.m., mentre il fondo del bacino dell’invaso è previsto a quota ml. 146 s.l.m.. Tale vici-nanza è dovuta al fatto che il progetto prevede di utilizzare la falda come alimentazione del laghetto permanente sul fondo dell’invaso. Le vasche a Senago sono inutili in quanto l’opera risolve solo il 30% del problema esondazioni del torrente Seveso al quartiere di Mila-no Niguarda. Le vasche sono di per sé opere effi cienti ma avranno effi cacia solo se poste lungo l’asse del torrente Seveso e contempo-raneamente venisse realizzato il raddoppio del canale scolmatore per l’aumento della portata in caso di piena; solo così ci sarebbe la garanzia di evitare le esondazioni a Milano Niguarda. Il problema del raddoppio dello scolmatore è principalmente il rifi uto dell’Ente del Ticino di ricevere più del doppio delle acque luride nel Ticino stesso.Per risolvere il problema del Comune di Milano hanno penalizzato Senago con delle vasche che serviranno sì al controllo delle piene, ma soprattutto faranno da fi ltro alle acque sozze del Seveso. Di certo tale soluzione non ha tenuto conto della salvaguardia, da sempre portata avanti dal Comune di Senago, per le aree a verde/agricolo del suo territorio che ora vengono deturpate da un pro-getto che distrugge dal punto di vista paesistico l’area agricola tradizionale preesistente e che ostacola le prospettive visive del paesaggio con argini superiori alla quota stradale della via A. De Gasperi creando di fatto una strada in trincea.Il problema più importante rimane quello igenico-sanitario-am-bientale messo a rischio dalle concentrazioni di sostanze inquinanti portate dalle acque di piena che decanteranno sul fondo e lì rimar-ranno non potendo essere smaltite dal lento svuotamento dell’in-vaso. Tali sostanze dovrebbero essere smaltite con la pulizia degli invasi, su tale questione non è stato stabilito nulla , e considerato che trattasi di rifi uti speciali, il pericolo che rimangano sul nostro territorio non è da escludere, anche se trattasi di una prospettiva molto inquietante!Per concludere, il sottoscritto, così come il Consigliere Vitalone Ga-briele, esprimono la propria contrarietà alla realizzazione dell’ope-ra, ritenendola un grosso spreco di denaro pubblico ribadendo il dissenso, già espresso nel C.C. del 17.12.2014, riguardo l’inserimen-to dell’opera nel nuovo P.G.T. redatto da questa amministrazione.

NO ALLE VASCHE DI LAMINAZIONEUNO SCEMPIO AL NOSTRO TERRITORIOMario Milani Consigliere Comunale

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EDITORIALE a cura del Direttore Remo Malvestiti

Vasche di Laminazione: dopo tanto ciarlare… il giorno della verità

In più occasioni su queste pagine si è ribadito che la politica locale è debole e che la città è indifesa. Uno dei fatti eclatanti è il caso va-sche: i partiti, le liste civiche, i mo-vimenti, mentre a Senago sbraita-no tanto confondendo i cittadini, in Regione ed in Provincia mettono invece la coda fra le gambe, consa-pevoli che la sciagura delle vasche arriverà subito dopo che la Regio-ne troverà i soldi per realizzarle.Il giorno della verità… 17 dicembre 2013 Consiglio Comu-

nale, all’ordine del giorno: adozio-ne del Piano di Governo del Territo-rio, strumento che deve prevedere un lavoro del territorio comunale da tutti i punti di vista, inclusi quel-lo geologico, ambientale, urbani-stico, viabilistico, infrastrutturale, economico, sociale e culturale, documento indispensabile per pro-grammare il futuro della Città. Il piano viene illustrato ai consiglie-ri ed ai cittadini presenti. Il punto più dolente arriva quando il relato-re spiega che nel piano è stato inse-rito il retino che individua la zona dove verranno realizzate le vasche, decisione presa all’ultimo momen-to a seguito dell’arrivo di una pro-posta fatta da enti superiori.Il dibattito inizia e tutti hanno in tasca la propria verità.L’opposizione: Lega Nord e For-za Italia, tuonano contro la scelta dell’inserimento delle vasche di-

chiarando una decisa opposizione, pur cosciente però di non poter poi sostenere la stessa contrarietà in altre sedi. Il Sindaco ribadisce che è costret-to ad inserire nel PGT le vasche perché imposte dalla Regione, se queste non fossero incluse, il piano verrebbe bocciato. I consiglieri di maggioranza pre-senti, PD, SEL, Insieme per Sena-

go, IDV sono tutti D’ACCORDO per l’inserimento, rimangiandosi i giu-ramenti fatti che affermavano una ferrea opposizione ad ogni tenta-tivo di realizzazione delle vasche a Senago. Il Vice Sindaco Maria Interdonato e l’Assessore Luca Palazzolo en-trambi del PD, dichiarano la loro contrarietà all’inserimento delle vasche nel piano, disapprovando di fatto la decisione del Sindaco e della Maggioranza. A questo punto il Sindaco, senten-dosi sfi duciato dai suoi due asses-sori, decide di toglier loro le dele-ghe, chiudendo così il tempo delle ciance ed aprendo i giorni della verità che sanciscono una volta per tutte che a Senago, quando dall’al-to arriva un ordine, i sudditi poli-tici locali con ossequio rispondono “OBBEDISCO”.

La mia domanda è: perchè la coa-lizione che sostiene la giunta Fois, pur consapevole che il NO alla va-sche era artifi cioso, fa pagare un prezzo così alto a due giovani e va-lidi assessori? Rifl essione a voce alta.Se partiamo dal principio che nel programma di coalizione sta scritto un secco NO alle vasche e che Inter-donato e Palazzolo volessero solo tener fede con tutte le loro forze a questo impegno assunto in campa-gna elettorale, il modo in cui sono stati fermati diventa incomprensi-bile.Perché il Partito Democratico non è intervenuto a difesa dei suoi as-sessori? Ai fatti esterni è emerso un PD senza carisma, diviso e insicuro, un partito forte non avrebbe mai lasciato i suoi assessori soli. In con-siglio comunale sarebbe intervenu-to con forza sul problema, invece è rimasto passivo lasciando che i due affrontassero la gravosa diffi coltà da soli, senza nessun tipo di difesa, con il risultato che il Sindaco, visto l’atteggiamento passivo del PD e incalzato dall’opposizione, per ri-stabilire il proprio primato si è tro-vato nelle condizioni di mettere a tacere i due assessori.Certo il Sindaco avrebbe potuto prendere altre soluzioni, ma il ca-pogruppo del PD, unico titolare alla mediazione, perché non era in aula?L’uomo forte del PD a livello locale e provinciale, ave-va i titoli per inter-venire prima che lo stesso sindaco levasse le deleghe ai due assessori e forse avrebbe anche trovato il modo per evitare la drammatica conclusio-ne, ma purtroppo non c’era… e que-sto ci lascia con l’amaro in bocca.

N. 61 - APRILE 2014

Periodico d’informazione registrato al Tribunale di Milano N. 130 - 5 Marzo 1994copie distribuite gratuitamente sul territorio senaghese. Realizzazione e stampa: MONDIALMODULI - Lainate (Mi) - 0299028842

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Menù €/ 30,00 A Persona Minimo Prenotazione n. 4 Persone Antipasti

Magatello di manzo al punto rosa con lamelle di grana, olive taggiasche e pinoli alla Ligure Fagottino di melanzana con mozzarella di bufala , pomodoro fresco e gocce di basilico

Insalatina con punte di asparagi, gamberi rosa e mousse di tonno su foglie di lattugaBis di Primi Piatti

Lasagnette di pasta fresca con ragù di pescatrice, fiori di zucca e capesante scottate Ravioloni di patate con battuto d’agnello al profumo di mentuccia e scaglie di Pecorino dolce

Secondo Piatto Lombatina di maialino al pane aromatico in salsa di Mirto

Tortino di patate con scalogni e rosmarino gratinato al forno Mazzetti di fagiolini verdi fasciati con guanciale di Norcia e finocchietto selvatico

Dessert Diplomatica con crema chantilly, foglie di mandorle, lamponi e cioccolato fondente

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Auguri di Buona PasquaNell’uovo di Pasqua auguro di trovare quel po’ di speranza che serve a non arrendersi e quel po’ di sano egoismo che a piccole dosi aiuta a trovare la felicità e uno di quegli abbracci che mettono in comunicazione i cuori. Di trovare quella parte di noi che può essere accesa, quel tassello di cuore che dà serenità, un nuovo colore, un amico, una nuova canzone e un ballo che ci riporti nella spensieratezza della gioventù. Di trovare le emozioni umane che ci riportino a credere nel bene comune, quella rinascita che accomuna chi crede e chi no, il risveglio dell’ amore che è insito di chi crede nella pace.

Il Direttore della Rivista Remo Malvestiti

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Ritiro presso il ns. laboratorio Via Ugo Foscolo, 5 Senago entro le ore 12.00 Consegna a domicilio: €/10,00 in Senago, Altri Paesi da concordare Le consegne si effettuano dalle ore 9,00 alle ore 12,00 Per Prenotazioni: Tel. 02 – 9988053 (ufficio) Entro e non oltre il 18/04/2014

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GIOIELLI: Lattuada - Quaglia OROLOGI: Chronotech- DeG-HelloKitty-Lorenz-Laurens ANELLI: Tuum - Padre nostro e Ave Maria - Rubinia Filo della vita JEWELS: Cruciani - Rosso prezioso - Amlé - Go nice Too late - Feelo - Think big - Pepe nero Tamashii - Pomi - Hobo ny - Estrosia - Kulto Aayalabar - Uno de 50 - Hello Kitty - Etno

Forse in un momento come l’attuale, sarebbe più giusto parlare della donna ancor prima della mamma. Se ci fermiamo un momento a rifl et-tere sulla straordinaria potenzialità che ha una donna, dovremmo pro-teggerla e ringraziare l’Onnipotente per averla creata.Purtroppo non è così, le donne ogni mattina si alzano e sbattono il muso contro un mondo che le considera deboli e le tratta con scarso rispetto. Queste donne straordinarie che a volte non sanno di esserlo, riescono ad essere mogli, mamme, sorelle, fi glie, in ogni ruolo riescono sempre ad essere amorevoli e presenti.Guardiamo le donne nei vari ruoli; Mogli - lavorano in fabbriche ed uf-fi ci, accudiscono casa, si dedicano ai mariti; Mamme - partoriscono i fi gli

e li seguono nei vari periodi di tutta la vita; Sorelle - a volte diventano importanti nel prendersi cura dei fratelli più piccoli; Figlie - quante di queste rinunciano alla loro vita per seguire nella vecchiaia i propri genitori; ecc…Da non dimenticare quando diventano Nonne, sprigionano l’energia dei vent’anni per occuparsi dei nipotini. Troppo spesso l’universo che circonda le donne si dimentica di ringraziarle, dirle che le amano e le vogliano bene, a partire dai mariti per arrivare ai propri fi gli.A qualcuno può sembrare uno scritto banale, io lo defi nirei più che altro comune, ma la storia delle donne è una storia straordinaria perché loro non si lamentano mai della propria situazione, sanno sempre affrontare i momenti diffi cili a testa alta, rimboccandosi le maniche e dandosi da fare, sanno leggere negli occhi se va tutto bene ma non insistono a voler sapere se c’è qualcosa che va male. Sono convinto che siano queste le vere eroine dei nostri tempi, sanno so-stenere i propri mariti nei momenti di diffi coltà. Sono loro che, in silenzio, si prendono cura di tutti i loro famigliari, anche se non ce ne accorgiamo. Non lo fanno perché sono deboli o sottomesse, ma semplicemente perché hanno lo straordinario dono di essere eccezionali.Auguri mamme, auguri donne di tutto il mondo, che l’universo maschile si accorga di Voi e inizi veramente ad imparare ad amarvi e soprattutto a rispettarvi. Il Direttore - R. Malvestiti

La festa della Mamma e della Donna

50° anniversario di matrimonio perBonfanti Egidio e Onorina Boasso Cinquant’anni son passati e li avete sempre contati: nostalgia, malinco-nia, tristezza, felicità, tutto avete provato e il vostro amore tutto ha su-perato. Il fi glio Marco, la nuora Katia, i nipoti e parenti tutti, nella vec-chia osteria vi hanno festeggiato in allegria con amore e simpatia. Forse voi in fondo al cuore avete pensato al sì sull’altare di cinquant’anni fa e con amara nostalgia vi è tornato in mente la gioventù che è venuta e se n’è andata via, ma subito vi siete ripresi, perché dopo cinquant’anni i vostri amati erano tutti lì a festeggiarvi. Di acqua sotto i ponti ne è passata tanta e voi due sempre insieme siete stati. A di là delle rughe sotto gli occhi vispi, i capelli d’argento scuro, i segni degli anni che se ne vanno, rimane sempre fra di voi una parola d’oro: “Ti Amo”. Remo

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Doppio appuntamento festivo ed allegorico per i bambini del plesso scolastico materno di Via Neruda nel quartiere Mascagni, si comincia con la festa importata di Halloween con il super controllo di Elisabetta, Simona, Tamara, Elsa, Ivano, Mauro, Manuele, Mary, Stefania e Concetta, che hanno radunato duecentocinquanta tra bimbi, genitori ed accompagnatori nel parchetto di Via Paganini, da dove i bimbi, divisi in gruppi si spalmano nelle vie del quartiere con il classico “dolcetto o scherzetto”. Buona la risposta dei cittadini che hanno partecipato all’evento con trasporto, e casualmente in molti avevano preparato cesti di dolciumi vari che hanno fatto la gioia dei piccoli in maschera.Finita la chiassosa festa per le vie, il raduno è stato fi ssato nel “tendone” del G.S. Mascagni calcio grazie alla fattiva collabora-zione Di Vigna e Gnani, con un abbondante rinfresco offerto da “Dipiù discount”, non prima di aver superato le varie prove dei giochi in stile medioevale preparati con cura ed amore da Nonno Randolfo Lizzi, e da alcuni genitori che si sono prestati nella vesti di collaboratori. Per chi ha voluto fi nire in bellezza il pomeriggio, anche la possibilità di cenare all’interno della struttura.Poco prima di Natale, il tradizionale appuntamento per il “saggio” offerto dai bimbi sempre del plesso materno di Via Neruda, frutto dell’attento ed amoroso lavoro delle insegnanti Loredana, Emanuela, Carmen, Giusy, Tina e Monica che con infi nita pa-zienza hanno allestito uno spettacolo, con i bimbi come protagonisti ed i genitori in veste di pubblico molto partecipe.Un breve discorso con i ringraziamenti del dirigente scolastico Domitilla Rossin e del vice preside Margherita Parolini, mentre tutte le evoluzioni dei piccoli, dei mezzani e dei grandi sono state riprese da un operatore e da un fotografo che hanno poi messo a disposizione il materiale per la gioia dei genitori.Due momenti di gioia e divertimento per i bambini del quartiere e non solo, dato che presso il plesso di via Neruda sono ospitati anche molti bambini del centro di Senago. Arnaldo Priori

Mascagni attivo con i bimbi della scuola materna.

DR. CLAUDIO BRICCASTUDIO DENTISTICO

Buona PasquaBuona Pasqua

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La biografi a di Magellano di Stefan Zweig è un libro pieno di emozioni e in grado di far rifl ettere. Si narra la vicenda di un uomo ambizioso, Ferdinando Magellano, intento a

trovare una rotta marittima ad ovest capace di porta-re spezie in Europa senza passare per i dazi terrestri. Il 10 agosto 1519 parte per un viaggio che sarà più lungo del previsto, la carta geografi ca che aveva tro-vato che ipotizza un passaggio verso l’Oceano Pacifi co al Rio de la Plata era errata. Ma la missione non può tornare indietro. Dopo ammutinamenti, morti e stenti lo stretto che porta il suo nome viene trovato, davanti a loro si apre l’Oceano Pacifi co (così chiamato dallo stesso Magellano), dopo altri mesi di navigazione rag-giungono le Filippine, ma come esserne certi? Viene ordinato ad uno schiavo malese di scendere a terra e di parlare con i locali: “ed ecco che lo schiavo rimane fermo, colto da stupore, ha compreso qualche parola, ha compreso quel che la gente gli vuol dire, per la pri-ma volta da quando la terra gira, un singolo individuo è tornato a raggiungere la sua patria girando intorno

In natura diversi animali sono in grado di rigenerare le parti che per varie ragioni possono andare perdute. Il vantaggio evolutivo è evidente: un predatore che at-tacca potrebbe accontentarsi del pezzo di corpo perso lasciando vivo il malcapitato. Tra i casi più noti ci sono quelli della lucertola in grado di rigenerare la coda mozzata, la salamandra è invece in grado di riformare le zampe mentre le stelle marine sono capaci di rifor-mare le appendici perdute. Il segreto di questa loro pe-culiarità è legata alla presenza di elementi cellulari a struttura embrionale, indifferenziati e totipotenti, che migrano verso il punto leso dove organizzano la rige-nerazione dei più svariati organi. L’arrivo delle cellule di rigenerazione è spesso preceduto, come per esempio nel caso della zampa del tritone, dalla distribuzione del materiale leso rimasto in loco. Alcune stelle marine sono in grado di rigenerare, non solo la parte perduta ma anche l’intero organismo a partire da un singolo braccio staccato, l’importante è che insieme al singolo braccio ci sia anche una porzione del disco centrale con

Rubrica a cura del senaghese Paolo Galli - Ecologo Università BicoccaRecensione Libri Magellano di Stefan Zweig

La biografi a di Magellano fermato dai coralli

Stelle marine rigenerano le loro braccia grazie ad elementi cellulari a struttura embrionale

a tutta la sfera ter-restre”. Magella-no è diventato un eroe, lo aspettano soldi e gloria. Per consolidare la sua fama tra gli indi-geni organizza una spedizione punitiva nei confronti degli abitanti di un’iso-letta che lo infasti-divano. Su alcune scialuppe, insieme a quaranta uomini si avvicina a riva, i coralli però lo costringono a scen-dere dalle scialuppe e a farsi l’ultimo tratto a piedi, l’armatura lo costringe a movimenti goffi , una lancia di un indigeno lo ferisce alla gamba sinistra, cade con il volto in avanti e muore: “così assurdamente perisce nel momento più sublime e meraviglioso del trionfo il più grande esploratore della storia”.

almeno un quinto di sistema nervoso. I meccanismi di rigenerazione degli arti delle stelle marine sono ogget-to di studio di diversi ricercatori tra cui alcuni italiani, che sperano di poter “insegnare” anche al corpo uma-no a rigenera-re parti man-canti in segui-to ad eventi t r a u m a t i c i . Al momento sono note ri-costruzioni , ottenute in ospedali degli Stati Uniti, di alcuni milli-metri di falange con unghia, mediante un particolare trapianto cellulare. Purtroppo abbiamo ancora molta strada da fare prima di riuscire a ricostruire da solo un intero arto.

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Butterfl y, ritenendo i “voli pinda-rici” del nostro Mayor una favola positiva e simpatica, ci racconta delle casacche che ha cambiato

senza mai perdere il fi lo della scalata al vertice del colle.Com’è noto Pindaro è stato il più grande poeta lirico non solo dell’antichità ma anche dei tempi moderni, per la ricchezza dei vocaboli che creava, la musicalità del verso, l’elevazione del suo spirito ai più grandi ideali. Il detto “voli pindarici” viene perciò riferito a chi, per bra-vura, sa avvicinarsi alla capacità espressiva di Pindaro. Il volo pindarico è un modo di dire ricorrente nel linguaggio quotidiano, può assumere un duplice senso negativo cioè divagare, “saltare da un argomento ad un altro senza logi-ca”, ma anche positivo e cioè “saltare sì, da un argomento ad un altro, però mostrando fi ni e capacità digressive non-

ché competenze, mantenendo un fi lo conduttore nel discorso”.La maestria del volo pindarico2004 - Il giovane politico del PD, che chiameremo Gruccione, arriva alla corte di King Usignolo come presidente del consiglio, per con-quistare subito dopo la poltrona di vice King, che manterrà fi no al termine della legislatura.2009 - Alle nuove elezioni il gio-

vane Gruccione, che con la squadra del PD aveva rotto, lascia la casacca rossa e indossa quella delle sette note dell’Usignolo e prende la sedia del consigliere comunale.2012 - Qui riesce in un’ impresa politica così forte da far impallidire il grande Cigno del lago di “Aere Sano”.Con un “Volo Pindarico” magistrale riesce a vincere le pri-

marie dell’area rossa con la nuova casacca di SEL e diventa primo cittadino di Senago. Da Mayor le sue imprese sono eclatanti, parte con una giunta formata da: Black e White (Insieme per Senago), Red, Silver e Real Pernice, (Partito Democratico). Dopo un anno circa la regista di centrocampo Real pernice va in pan-china e sostituita da Young pernice. Strada facendo Red e Young alzano gli scudi nei confronti di King Gruccione e lui in tutta risposta li manda a casa.Chiama a corte Cyclist Pernice del Pd, lasciando vacan-te l’altro posto che gli servirà per riequilibrare la propria squadra. La strategia del nostro Gruccione si compie con la ciliegina sulla torta, con un volo da maestro richiede la tessera del PD, questa mossa gli dà la possibilità di nomi-nare vice King White di IPS e assessore il Gabbiano dell’IDV, riequilibrando così la sua giunta a danno del PD. In 10 anni King Gruccione cambia 4 casacche, “PD”, “lista Chiesa”, “SEL” per tornare al “PD”, il tutto con la benedizione della politica generale. Caro primo cittadino, il tuo concederti di abbandonare la norma ed il normale di una politica tradizionale, il tuo la-sciar libero spazio ai sentimenti per allontanarti da ogni conformismo, il togliere la propria testa dalla sabbia per dar sommo sviluppo ai propri talenti, può essere un com-portamento positivo, ma stai attento a quando atterri dal grande volo perché il tuo bisogno di sentirti libero può al fi ne condannarti a rimaner solo.

I “voli pindarici” del nostro primo cittadino

vice King White (i.p.s.)

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BUONA PASQUA

Mi guardo allo specchio e noto che ho ancora un alone di ros-setto sulle guance, ieri sera sono arrivata a casa tardi, stanca e con i muscoli doloranti, il trucco sbiadito e la voce quasi inesistente ma felice. Dopo una giornata del genere, intensa e allegra, si portano a casa tante emozioni, tanti ricordi, ma soprattutto un dono inestimabile: aver potuto ricevere bellis-simi sorrisi sinceri accompagnati da sguardi serene e felici.Scusate, è vero, non mi sono presentata: faccio parte della ca-leidoscopica e schioppettate COMPAGNIA DEI COLORI. Come ormai tradizione, abbiamo voluto vivere e manifestare, come sempre a modo nostro, il clima e lo spirito natalizio.Quest’anno il luogo prescelto è stato Milano.La lunga giornata e cominciata nella parrocchia della Nostra Signora di Lourdes, dove abbiamo partecipato alla S. Messa.Al termine della funzione, ci si è prospettata un’esperienza particolarmente intensa ed interessante: il servizio in cucina vissuto con gioia e letizia, collaborando tutti insieme.Muniti di grembiulini e cappellini, Nicol, la nostra cuoca, ha dato a ciascuno, grandi e piccini, il proprio compito (previe naturalmente le idonee ed opportune istruzioni). Così tra ma-scarpone e patata schiacciate è cominciata questa’avventura.Con grande impegno e serietà ogni ragazzo\bambino si è messo a impastare e mescolare: chi si occupa del primo, chi del secondo e chi del dolce.Tutti si sono sentiti coinvolti nel lavoro (abili e non), tutti con lo stesso entusiasmo contagioso. I ragazzi sono riusciti a portare a termine le varie ricette, con pazienza (hanno preparato il pranzo per circa 80 persone), allegria e con molta cura.Ma non è nemmeno mancata la creatività: i dessert avevano

il particolare tocco di ognuno dei cuochi, che hanno disposto le molte decorazioni con fantasia e attenzione. Sono volate forchette e zucchero a velo, ma alla fi ne sono stati serviti con orgoglio ottimi piatti.Recuperate le energie, dopo questo speciale pranzo, ci siamo spostati in Piazza Castello, dove ci attendeva un caratteristico mezzo di trasporto: un affascinante tram storico. Attraver-sando strade e piazze, la cosa che più si notava, non era il ver-de acceso del tram, ma i colori di palloncini, cappelli natalizi e festoni. I passanti non sono nemmeno stati privati di qualche saluto improbabile dal fi nestrino.Il giro ha toccato diversi luoghi milanesi, dai Navigli a Piazza della Scala, con una sosta in Piazza Fontana, che ha consenti-to una piccola deviazione fi no a Piazza Duomo.Durante il tragitto ci hanno fatto compagnia due personaggi speciali: un dolce Babbo Natale una scatenatissima Befana, che ha distribuito carbone ai passeggeri.Dopo canti a squarciagola e scherzi alla Befana, che alla fi n fi ne poi tanto brutta non era, siamo tornati all’oratorio. Or-mai con gli occhietti pesanti e anche un po’ affaticati, è giun-to il momento di salutarci.Tornata a casa ripensando ai molti momenti vissuti nel corso di questa giornata, svanisce anche la stanchezza. Chiunque abbia trascorso del tempo con questi ragazzi\bam-bini speciali sarà d’accordo con il mio pensiero: quello che si fa per loro in queste occasioni, accompagnarli e farli divertire un po’, sembra essere decisamente poco rispetto a quello che si riceve in cambio. Per cui non mi resta che dire alla prossi-ma.

Dott.ssa Macchietta

“Il Tralcio” e la compagnia dei colori UNITALSI gruppo Senago • A scuola con Nicol: “la Chef dei Baby Chef ”

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Chi ha creduto nella battaglia per stoppare il forno è sempre stato il comitato “Più Limbiate e Meno Cemento” che oltre a raccogliere le fi rme si è fatto anche carico delle spese legali per il ricorso al Tribunale Amministra-tivo Regionale per la Lombardia: questo è l’esempio che avrebbe dovuto seguire anche Senago contro le Vasche di laminazione, ma evidentemente nessuno ha voluto farsene carico.I comitati autorevoli servono perché hanno l’impegno civico e concreto e sono svincolati da lacci e laccioli, la politica può diventare virtuosa alleandosi con essi senza pretendere di metterci sopra il cappello.Il 4 marzo 2014 è stata depositata in segreteria del Tribu-nale Amministrativo Regione Lombardia - sezione quarta

con il n: 00667/2014 REG.PROV. COLL. n. 00266/2013 REG.RIC. la sentenza dell’annullamento del decreto dirigen-ziale, reso in data 5 novembre 2012 ecc… Sentenza che potete leggere cliccando su “Più Limbiate e Meno Ce-mento”.Un grazie va a tutto il comitato (Presieduto dal dottor Mauro Varisco) per l’ottimo lavoro svolto, ma sarebbe anche un bel gesto da parte del nostro comune nel ri-conoscere l’utilità dell’azione intrapresa, concorrere alla copertura delle spese legali della causa(circa 10.000 euro), un’azione che ha salvaguardato anche la salute dei sena-ghesi, tenendo conto che Pinzano è al confi ne nord di Senago e l’inquinamento ci avrebbe sicuramente danneg-giati.

Scampato pericolo per SenagoGrazie al Comitato civico “Più Limbiate e Meno Cemento” è stato“Stoppato l’inceneritore di Pinzano”.Come in molti sanno una società che opera nel settore del trattamento e della valorizzazione dei rifi uti e delle biomasse in data 30 dicembre 2010 presentava alla Provincia di Monza e Brianza richiesta di realizzazione di un impianto di “gassifi cazione”.Saputa la notizia si è mossa la politica e sono nati i comitati contro l’in-sediamento della struttura maledetta che avrebbe inquinato l’atmosfera del circondario.Come al solito, sia il comune di Limbiate che quello di Senago, alle riu-nioni sovra comunali che contano, per cercar di respingere l’insediamen-to del forno, sono sempre stati latitanti.

Buona PasquaBuona Pasqua

Buona PasquaBuona Pasqua

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SCUOLA DI BALLO CON MAESTRI DIPLOMATI A.I.M.B.

SENAGO CORSI DI BALLOFesta di Natale 2013Grande partecipazione ed emozioni forti per la festa di Natale or-ganizzata dall’associazione Il Futuro. Il gruppo sportivo che dallo scorso settembre ha assorbito atleti e maestri della “Scilla Dance” creando così un’unica realtà denominata “Scuola di ballo il Futu-ro”.La festa si è svolta nella nuova struttura polifunzionale dell’orato-rio di via Repubblica .Il teatro ha saputo offrire una cornice incantevole ai saggi pre-sentati dagli allievi della scuola. Numerose le esibizioni nelle di-scipline di ballo liscio, balli di gruppo, caraibici e danza classica. Le bambine/i invece hanno fatto un pieno di applausi con il saggio di latino americano e danza classica preparato dagli insegnanti Valery - Marco e Serena. Una serata speciale che ha visto oltre 300 persone tra genitori e simpatizzanti. L’associazione ha espresso un vivo ringraziamento a tutti gli allievi, ai maestri, al pubblico intervenuto, ed alla Comu-nità Pastorale che ha ospitato l’iniziativa

Per iscrizioni ed informazioniTelefonare al n. 02.99.058.713 oppure nelle sere dei corsi

DANZE CARAIBICHE – BASE e AVANZATO Maestri Rita tel. 347 46 02 947 Giuseppe Tel.340 29 86 581 Lunedì ore 21.00 – Palestra di via Cavour (ang. Via Nenni)

BALLI DI GRUPPO e LISCIO DA SALAMaestri Antonella e Alfonso tel. 348 56 55 075

Venerdì ore 21.00 Palestra di via Repubblica (dietro al Comune)

Giovedì 5 giugno 2014 alle ore 20,30 sempre al teatro di via Repubblica,7 oratorio di Senago, la scuola di ballo presenterà il saggio di fi ne anno sportivo. Per informazioni potete telefonare al numero:

Cell. 333.608.7848. Uffi cio 02. 99.058.713 - E- mail: [email protected]

Gruppo delle allieve di danza classica di Serena

Teatro oratorio di Senago Natale 2013 - Gruppo delle allieve/i dei balli caraibici con gli insegnanti Valery e Marco

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I cittadini ribadiscono il loro NO alle vasche di laminazioneIn contrasto con la decisione presa dalla giunta Fois

Come molti senaghesi ricorderanno il 17 dicembre scorso è stato approvato in consiglio comunale il Piano di Governo del Territorio (PGT), nel quale con una mossa a sorpresa, questa amministrazione ha inserito la realizzazione delle vasche di laminazione nel PGT (area sud).Nella stessa seduta del consiglio comunale il Sindaco Lucio Fois, con una decisione davvero poco democratica, ha “licenziato” seduta stante l’assessore Luca Palazzolo ed il vice sindaco ed assessore Maria Interdonato, la cui colpa è stata quella di dichiarare il loro totale disaccordo all’inserimento delle vasche nel PGT. La decisione dell’Amministrazione ha praticamente annullato anni di impegno e di battaglie della stragrande maggioranza di senaghesi contrari alla realizzazione di quest’opera, venendo meno anche agli impegni presi in campagna elettorale dallo stesso Sindaco Fois (vedesi programma).La reazione dei cittadini non si è fatta attendere. In poche settimane sono state raccolte e regolarmente protocollate in comune n. 1.592 fi rme, inviate al Sindaco Fois, al Consiglio Comunale, al segretario del locale partito di maggioranza relativa, il Partito Democratico, ed ai responsabili dell’area Metropolitana.Il comitato No Vasche, che così si è formato, è un movimento di cittadini che non vuole identifi carsi con nessun partito,

ma intende rappresentare la forte volontà di molti senaghesi nel dire NO ad un’opera che deturperebbe il paesaggio cittadino occupando una delle ultime aree “libere” del territorio.Ringraziamo tutte le persone che hanno aderito all’iniziativa e che con la loro fi rma hanno sottolineato la loro contrarietà alla realizzazione delle vasche di decantazione a Senago. Ci scusiamo sia con i cittadini le cui fi rme non sono state inserite perché pervenute subito dopo la protocollazione in Comune, ma assicuriamo che saranno aggiunte in un momento successivo, sia con tutti i cittadini che si sono lamentati perché non sono stati coinvolti, invitandoli fi n d’ora a partecipare alle iniziative future del Comitato No Vasche, a salvaguardia del proprio territorio. Una battaglia comune che è necessario continuare anche in considerazione della scelta fatta durante il Consiglio Comunale del 18 febbraio 2014 che ha riconfermato a maggioranza (PD, insieme per Senago, Sel, IDV) la volontà di mantenere le vasche di laminazione

all’interno del PGT.Il comitato sta valutando tutte le possibili iniziative per contenere in ogni sede la realizzazione delle vasche, promuovendo banchetti, manifestazioni nel territorio e davanti al Comune e non ultimo una denuncia al Tar per manifesto attentato alla salute pubblica.

Il Comitato No Vasche i referentiG. Interdonato e G. Cortese

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Buona Pasqua

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L’incredibile episodio è avvenuto nel febbraio scorso in via Pacinotti, a Castelletto. La signora Chinello Giuseppina sta-va cenando con la famiglia quando dei forti rumori impre-visti l’hanno insospettita. Visto che i furti nelle case sono all’ordine del giorno, è uscita sul balcone per vedere cosa stava succedendo e s’accorge che una persona sta saltan-do da un balcone all’altro della palazzina di fronte, men-tre un complice faceva da palo nel cortile. Giuseppina si mette ad urlare ed in casa chiamano i carabinieri, un terzo delinquente nascosto al buio, lancia una spranga di ferro che colpisce la donna alla testa. Giuseppina viene porta-ta al pronto soccorso, nel frattempo arrivano i carabinieri che accertano il furto della cassaforte, sradicata a colpi di mazza, dell’appartamento in cui sono stati visti i ladri. La settimana dopo la donna coraggiosa che sprezzante del pericolo ha cercato di far desistere i ladri nella loro azione criminale è stata invitata da Barbara D’Urso nella sua trasmissione in Tv dove ha raccontato la sua avventura.Noi della Redazione siamo solidali con Giuseppina, certi che se tutti i cittadini coraggiosamente affrontassero senza paura questi maledetti ladri, sicuramente qualche furto in meno ci sarebbe.

Alcuni episodi che accadono nella città di Senago

Un pellegrinaggio di tre giorni nei luoghi tanto cari a san Francesco. E’ questa l’iniziativa che ha organizzato la Comunità pastorale san Paolo Apostolo dal 1 al 3 maggio. Il viaggio toccherà importanti luoghi di fede come Assisi, Santa Maria degli Angeli e la Porziuncola, l’eremo di Monte Casale e il santuario della Verna. Per iscriversi è necessario versare un acconto di 100 euro alle segreterie parrocchia-li. “Tutti in pista, alla ricerca del proprio clown”. E’ questo il titolo dello spettacolo che è stato messo in scena nella serata di sabato 15 febbraio, dalle persone che frequentano il corso di teatro all’Uni-versità del Tempo libero di Senago. Queste, dirette in regia dall’ex assessore Clara Rota, hanno costituito la compagnia “I fuori corso” e si sono esibiti presso la sala della comunità di Castelletto.

La bella iniziativa partì nel 1993. L’associazione de “Il Futu-ro” organizzò la festa della befana in tutte le scuole mater-ne di Senago portando doni a tutte le bambine e bambini.La befana continuò a portare doni nelle scuole fi no al 1996 e nel 1997 si trasferì al palazzetto dello sport con il nome della “Befana dello sportivo” in collaborazione con l’allora assessore allo sport Enrico Chiesa che, con la consulta dello sport sviluppò sempre più la grandiosa manifestazione.Un plauso va dato a tutti i componenti della “Consulta del-lo Sport” che ormai da anni tengono viva la befana dello sportivo per la gioia di tutti i bambini.

La senaghese “sprangata” dai ladri invitata da Barbara D’Urso va in Tv

Dal 1 al 3 maggio 2014 i senaghesi in pellegrinaggio nella terra di S. Francesco

La Consulta dello sport senaghese

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Giuseppina ospite nella trasmissione di Barbara D’Urso

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I racconti, le fotografi e dell’epoca, le testimo-nianze storiche hanno appassionato e moti-

vato i ragazzi, che nel tentativo di provare ad esprimere tutto il do-lore, la sofferenza, le atrocità della guerra, utilizzando la forza del linguaggio visivo, si sono calati nell’esperienza biografi ca, cercando di ricostruire le giornate trascorse da Franco Sioli al campo di lavoro in Austria. Tutti i materiali prodotti dai ragazzi, scritti, disegni e una video-intervista a Guido Sioli, sono stati esposti in più occasioni e

Nel corso dell’anno scolastico 2012-2013, all’interno del progetto dedicato alla Shoah, i ragazzi delle classi terze della Scuola Secondaria di I grado “Giovanni XXIII” di Senago hanno realizzato con le loro insegnanti un’attività di ricerca sulla fi gura di Franco Sioli, pilastro della recente storia senaghese. Il lavoro di ricerca storica è iniziato nel mese di gennaio con l’incontro tra i ragazzi e Guido Sioli, fratello di Franco, che con i suoi racconti commossi e sentiti, è riuscito a coinvolgere i giovani ascoltatori, ripercorrendo i momenti più signifi cativi del-la vita del fratello, dall’infanzia al doloroso e toccante periodo trascorso nel campo di lavoro di Ebelsberg-Linz, in Austria.

“Mai più guerre”

Breve storia di Sioli Franco nato a Cormano (MI) nel 1923.Franco fu chiamato a militare nel 1943 e dopo l’armistizio fu catturato dai tedeschi, insieme ad oltre 500.000 soldati italiani, e deportato nel Lager a causa del rifi uto di combattere a fi anco dei nazisti. Il 5 maggio del 1945 fu liberato dagli americani ed il 24 giugno tornò a casa. Nel 1982 il ministro della difesa gli assegnò il diploma di volontari della libertà, nel 1985 ricevette il diploma d’onore dal Presidente della Re-pubblica Sandro Pertini, dal Comandante del distretto di Monza ricevette la Croce al merito di Guerra. Franco, insieme ai Reduci di guerra fondò l’associazione a Senago. Contribuì a varie iniziative; cinema Reduci, banda musicale, consigliere comunale, di-ventò anche Presidente provinciale di Milano dei reduci e combattenti. Il suo grande ideale di Pace e Libertà, lo ha portato a diffondere, soprattutto nelle scuole di Sena-go, la sua volontà di trasmettere ai giovani “Mai più Guerre” al fi ne che lo scempio dello Shoah non si ripeta più.

Giornata della memoria - “Storie di uomini di sport all’ombra della Shoah”Senago 24 gennaio 2014 - L’amministrazione comunale ha or-ganizzato in Villa Sioli una serata sul tema dell’Olocausto in occasione della Giornata della memoria. La conferenza ha visto in qualità di relatori, foto da sinistra: Andrea Benati, quando lo sport è stato il veicolo di afferma-zione dell’idea di superiorità della razza ariana; Morena Tar-tagni, ex campionessa di ciclismo e attuale assessore allo sport del comune di Senago, ha raccontato dell’amico Gino Bartali, proclamato “Giusto tra le nazioni” che ha rischiato la vita per salvare molti ebrei; Giorgio Romagnoni, fi glio di Achille de-

portato nel campo di Mauthausen. Giorgio da anni lo vediamo sempre presente in queste occasioni collaborando con passione e competenza per la buona riuscita di queste manifestazioni; Franco Ascani, presidente Fèdèration in-ternazionale, cinema e television sportifs, nella serata della memoria ha commentato il Film liberamente ispirato alla partita della morte tenutasi a Kiev il 9 agosto 1942 tra una squadra mista di calciatori di Dynamo e Lokomotiv e una squadra composta da uffi ciali dell’aviazione tedesca Luftwaffe.

restituiti con orgoglio alla cittadinanza.Una prima mostra si è tenuta in aprile presso la Villa Sioli, grazie alla collaborazione con l’Amministrazione comunale, una seconda, nel mese di giugno, durante la “Festa di fi ne anno scolastico ed una ter-za, in occasione del consueto “Rancio Sociale”, organizzato dall’As-sociazione Nazionale Combattenti e Reduci – Sezione di Senago.Questa esperienza di ricerca ed analisi storica, inserita all’interno di un percorso di approfondimento sulla Seconda Guerra Mondiale e sulla Shoah, ha dato risultati di grande valore e spessore, in quanto ha permesso ai giovani di conoscere e rifl ettere sul passato vissuto da un cittadino di Senago e ha lasciato una testimonianza da non dimenticare. La scintilla da cui è scaturita la volontà e l’impegno del lavoro dei ragazzi, è stata la frase che Franco Sioli soleva ripetere in ogni occasione si trovasse a rendere testimonianza “MAI PIU’ GUER-RE”, diventata simbolo di un uomo giusto e generoso, di esempio di coraggio e lealtà per la comunità.Questo bel lavoro, frutto del meraviglioso impegno di un centinaio di ragazzi, è stato pubblicato sul libro “Progetto Shoah”a fi rma de-gli stessi studenti autori.Chi desidera avere il CD del libro, rivolgersi a Guido Sioli segretario dell’associazione Nazionale Combattenti e Reduci di Senago, cellu-lare 333 10 13 014.Un gruppo di studenti autori del libro della Shoah

Nella foto: Franco Sioli Presidente A.N.R.C. - Cavaliere della Repubblica con Margherita Citterio, Cavaliere della Repubblica, donna coraggio-sa che dedicò una vita per far rimpatriare le spoglie dei caduti senaghesi in guerra.

dello Shoah non si ripeta più.

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Primi PiattiLasagne con Zafferano asparagi e pecorinoCannelloni di magroCrespelle con zucchine e BrieLasagne alla bolognese

Secondi PiattiAgnello al fornoArrosto di vitello farcito (ripieno di carne ed asparagi)Coniglio ripieno con pomodorini secchi e olive taggiascheArista di maiale con albicocche e mandorle

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La sezione storica dall’ A.C.N.R.S. di Senago, anche per il 10 novembre scorso ha organizzato il tradizio-nale rancio, un evento di cui lo storico presidente Franco Sioli ne andava orgoglioso. Presenti alla ce-rimonia oltre 200 partecipanti, il segretario dell’as-sociazione Guido Sioli, il pres. Natale Pavanello, il sindaco Lucio Fois, gli assessori Maria S. Interdonato, Marco Campagner, Maria G. Deponti, Elia Zoani, il parroco Don Roberto Gatti, il maresciallo dei carabi-nieri Salvatore Cirillo, la pres. AVIS Valentina Maule, il presidente F.V.I.L. Lino Pogliani, il pres. caduti e dispersi Pierambrogio Balzarotti, il pres. carabinieri in congedo Pappalardo.

Nell’occasione della festa sono stati assegnati 7 diplomi con medaglia ai seguenti novantenni della sezione: Tiberio Ba, Ferruccio Franchin, Alfredo Ragno, Pierino Pelizzoni, Gaetano Pagliani.

Alla premiazione dei novantenni oltre alle autorità cittadine è stato scelto un giovane Cirillo Jason per far capire l’importanza di questi Combattenti che con il loro sacrifi cio hanno permesso a tutti noi di vivere liberamente nella nostra Italia.

Oltre alla premiazione dei novantenni come consuetudine la combattenti e Reduci annualmente assegna un premio diploma con medaglia a cittadini senaghesi che si sono distinti, questo premio è statoassegnato alla scuola secondaria di primo grado Giovanni XXIII con la se-guente motivazione: Alla scuola media Giovanni XXIII per la partecipazione ed il coinvolgimento di allievi ed insegnanti alla molto apprezzata mostra sulla Shoah e sulla vita e prigionia di guerra del compianto presidente Franco Sioli.

Combattenti Reduci e Simpatizzanti della sezione di Senago

La prof. Margherita Parolini ritira il premio A.C.N.R. 2013

La fi glia Cinzia di Pierino Pelizzoni.

Il combattente A. Ragno, il pres. N. Pavanello, l’ass. M. Campagner,il sindaco L. Fois, il giovane J. Cirillo, il combattente G. Pogliani

Senago 4.11.2013 - Il gruppo dei premiati alla cerimonia del Rancio

Familiari di Antonio Colzani

Familiari di Giordano Toso

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Molte persone ricorrono sempre più spesso all’uti-lizzo di integratori, il cui mercato non conosce crisi. La maggior parte di questi integratori non ha bi-sogno di prescrizione medica ma, dovrebbero co-munque essere utilizzati con cautela, perchè non del tutto privi di controindicazioni. La Scienza apre oggi la strada ad una nuova categoria di integrato-ri defi niti più sicuri poiché nativi del corpo. Tra que-sti prodotti di nuova generazione troviamo ASEA , integratore di “Molecole Segnalatrici Redox”, le stesse presenti nel corpo umano e da oggi reinte-grabili in modo sicuro e naturale. Cosa sono queste Molecole e soprattutto a cosa servono?Il Comitato Medico-Scientifi co di ASEA, spiega che le Molecole Redox hanno un ruolo essenziale nel corpo. Esse nascono nel mitocondrio delle cellule e comunicano al sistema immunitario la presenza di qualsiasi danno o attacco di agenti patogeni. Esse sono quindi le responsabili della guarigione e della riparazione delle nostre cellule. Perchè serve integrare nuove Molecole Redox?Semplice, se il numero di Molecole Redox è in defi cit, la risposta immunitaria non si attiva o lo fa solo parzialmente, il corpo quindi si ammala e guarisce con diffi coltà. Inoltre se le Molecole Redox non sono in numero suffi ciente, l’organismo cade in uno stato di affaticamento cronico ed è soggetto ad un invecchiamento precoce. Con ASEA possiamo integrare nuove Molecole Re-dox: il corpo si “riaccende” la guarigione potrà av-venire in tempi brevi, avremo maggior lucidità men-tale e più energia, migliorerà la qualità del sonno,

il corpo reagirà con più facilità alle infi ammazioni. Utilizzando ASEA localmente miglioreranno anche problemi di pelle e mucose come psoriasi, alopecie, acne ecc. Riscontri positivi si avranno anche sul siste-ma cardio-circolatorio, muscolo scheletrico, gastro-intestinale, tutti gli apparati in realtà funzioneran-no meglio. Per questo motivo ASEA viene consiglia-ta da Medici e Naturopati. E’ stato dimostrato che anche gli animali domestici, non soltanto gli esseri umani, possono avere un grande aiuto da queste piccole me importantissime Molecole Redox.ASEA nello SPORT: Negli sportivi, sottoposti quoti-dianamente ad un fortissimo stress ossidativo, ASEA riduce del 12% la soglia ventilatoria polmonare, comprovata dal VO2-MaxTest, riduce l’affaticamen-to muscolare e velocizza quindi il recupero. Molti atleti professionisti la utilizzano per migliorare le loro prestazioni atletiche senza rischi anti-doping.Dove si trova? ASEA non è venduta nelle farmacie o nelle erbo-risterie poiché l’azienda Americana che la produce ha scelto la distribuzione privata e autonoma attra-verso Internet. A Senago esiste un Gruppo di Consumato-ri ASEA che sta sperimentando da tempo le proprietà di questo prodotto. Chi lo desidera può contattare il numero 338-8201156 o scri-vere una e-mail al seguente indirizzo: [email protected] per ricevere consulenza sul prodotto o avere maggiori informazioni ri-guardo al Gruppo Consumatori ASEA.

Rubrica della SALUTEa cura di Elena Di Gennaro

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Il presepe di Bodini ElisabettaLo spazio del Presepe è l’immensità stessa del sacro nel suo divenire. La gente è chiamata al diretto coinvolgi-mento, alla partecipazione del fatto “meraviglioso”, che la pone in stretta comunione con la divinità che in essa si rivela. Il presepe rappresenta una creazione propria dell’arte; un’arte intrisa di creatività, che esprime attraverso il plagio di una realtà suggestiva, emozionale, trasogna-ta, il sentimento dell’anima popolare. Anche a Senago è bello vedere la gente che tradizionalmente allestisce i Presepi nelle case, nelle portinerie dei condomini. Noi della Redazione siamo andati a fotografare il magnifi co presepe realizzato della giovane signora Elisabetta del condominio Orchidea 15 di via Sandro Pertini e le ab-biamo chiesto di raccontarci come è scaturito questo bel sentimento. “La mia passione per il presepe ha origine nell’infanzia. Fin da bam-bina osservavo papà che costruiva casette, paesaggi, fondali … aspet-tando il Natale. Da allora ho cominciato a “pasticciare” con colla e cartone. Con il tem-

po e lo studio, ho appreso la tecnica necessaria per realizzare ciò che la fanta-sia suggeriva.Così, circa tre anni fa, ho deciso di fare un presepe per le numerose statuine che papà mi ha lasciato, dopo la sua scomparsa. E’ un presepe molto colorato e volutamente non segue uno stile preciso. E’ stato un lavoro diver-tente e impegnativo, che mi ha permesso di dare sfogo alla creatività.Ho cominciato con il re-stauro delle statuette in

cartapesta, molto danneggiate. Sono state ripulite, stuccate, in parte ridipinte e lucidate. I materiali utilizzati sono poveri, alla portata di tutti: carta di giorna-le, carta igienica, scatole della pasta, colla a non fi nire, colori acrilici, perline …. .La loro scelta è per me signifi cativa perché anche “oggetti comuni”

possono trasformarsi in qualcosa di speciale. A seguire ho sistemato le palme, anch’esse eredità paterna. Sono in legno, fi bra vegetale e velluto. Sono state spazzolate e incollate dove necessario.A questo punto, sulla base dei personaggi a disposizione ho inventato un paesaggio che li valorizzasse.Tanti particolari servono a completare le scene di vita quotidiana ac-canto alla Natività vera e propria. Tra i dettagli che preferisco ci sono le fontane, i cartelli con i nomi delle casette ed il vigneto. Per farli, mi sono ispirata ad immagini di vacanze fatte per l’Italia, in modo da rendere il presepe ancora più personalizzato.L’illuminazione è misurata: po-che lampadine in posti strate-gici, rendono gradevole l’in-sieme nel buio della notte. Vicino alla mag-gioranza di luci neutre trovano posto punte di rosso e verde.A completare l’insieme c’è un grande fondale, che fa da proseguimento al paesaggio esistente sulla base. Ci sono voluti circa due giorni per allestire l’intero presepe, combinando i vari pezzi fatti in tre anni di lavoro. Ecco il risul-tato: è un bella soddisfazione vedere il frutto della propria passione!”

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Tutti i Cortili della nostra Senago (9° Puntata)A cura di Matteo Colombo

Via A. Volta

Via Comasina

Cascina Del D’oro (è un soprannome), è stata demolita e si trovava nell’odierna Piazza Tricolore.

Tutto l’edifi cio, faceva parte della Cascina Castelletto Curt de la Rina Furnéra (è un soprannome) civico 284/288; detta anche Curt de’l Gorla (famiglia Gorla).

Curt al Tram (al tram) civico 6; detta anche Curt de’l Gras (è un soprannome).Curt de’l Palàs (del palazzo) civico 20.

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Micaela Curcio nominata coordinatrice politica della nuovacomponente del circolo PD denominata “Rinnovamento democratico”affi ancata dal vice responsabile organizzativo Antonio Vaccaro.L’effetto Renzi si fa sentire anche a Senago.In un comunicato la nuova componente afferma che già nelle elezioni del segretario di circolo era emersa la volontà di “rinnovamento, conquistato a spese dell’entourage locale tutto impostato su un conservatorismo di sinistra… Ora dalla confl uenza di nuovi tesserati e personalità di varia estrazione, tutte comunque convinte che è tempo di dare forza al rinnovamento del PD a livello locale, non meno che a quello nazionale”.Trascinati dalla spinta Renzi alla neonata robusta componente hanno già aderito nomi come Carmine Massimini, Domenico Alberico, Roberto Borghi, Maria Interdonato, Luca Palazzolo, Gianfranco Pepe, il consigliere anziano in carica Domenico Batticciotto.Tra i primi compiti della neonata componente, è formulare proposte di rigenerazioneda mettere subito in campo nel partito e nell’amministrazione comunale.

La casa della salute abbandonata da 4 anniUn anziano pensionato di Senago, passando per la via Cavour all’altezza dell’esposizione di mobili “Silva Arredamenti”, si sofferma davanti all’incompiuta “Casa della Salute” e viene attratto dal cartel-lo cantieristico esposto dove legge che i lavori saranno fi niti alla fi ne di novembre 2009.Da quella data sono passati ben 4 anni, dice fra sè il pensionato, ma qui tutto sembra andare alla malora. Sconsolato il pensionato passa in rassegna gli sforzi che in molti hanno fatto per la realizzazione del nuovo distretto sanitario, in particolar modo al grande lavoro fatto dal buon Andrea Bizzotto, che certamente da lassù non potrà altro che essere rammaricato di questa situazione. Una nota positiva il pensionato l’ha recepita nel consiglio comunale del 19 febbraio scorso. Il Sindaco, nel rispondere ad una interrogazione sulla “Casa della salute” ha affermato che fi nalmente la que-stione del fallimento dell’impresa costruttrice, che teneva il cantiere bloccato, sembra risolta e quindi i lavori dovrebbero riprende e fi nire alla fi ne del 2014 al massimo ai primi del 2015. Speriamo bene!

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SENAGO • Festa della Filosofi aVilla Monzini - Biblioteca Comunale - Via Don Rocca,19Domenica 8 giugno 2014 ore 18 con la partecipazione di:Claudio Bonvecchio e Alessandro Cecchi PavoneDomenica 15 giugno 2014 ore 18 con la partecipazione di:Franca D’Agostini e Massimo ReichlinGiovedì 19 giugno, ore 21 (presso la sede del Parco delle Groane, via Polveriera 2, Solaro)“Energia e Natura” con osservazione notturna del Cielo.Domenica 22 giugno 2014 ore 18 con la partecipazione di:Salvatore Natoli e Roberto MordacciPer il programma completo: www. Alboversorio.it

I volontari del verdeIl 2014 nasce all’insegna delle piogge che frenano il lavoro dei volontari del verde.Stilato in accordo con gli uffi ci competenti un programma di massima che prevede l’intervento straordinario in una decina di postazioni.Il primo intervento del 2014, è stato effettuato nel parchetto di via Cavour, confi -nante con le rotaie del trenino di via Comasina, estirpato cespuglio che nella scorsa estate era diventato un luogo di ritrovo per senza tetto, sotto il cespuglio di no-tevoli dimensioni c’era un vero e proprio rifugio, con materassi, cuscini coperte, cibo vario e centinaia di bottiglie, il luogo, divenuto passaggio pericoloso per la cittadinanza nelle ore serali era stato dato alle fi amme, con danneggiamento irre-versibile per il cespuglio, e quindi si è provveduto al taglio alla radice ed alla pulizia di quanto sotto giaceva carbonizzato, ridando al luogo un aspetto decoroso.Il secondo intervento ha riguardato i giardinetti che circondano la caserma dei carabinieri, con la potatura delle numerose piante, alcune delle quali espiantate in toto, potatura delle siepi e raccolta del fogliame nel parchetto giochi dei bambini. A metà febbraio, inizio lavori di potatura e pulizia nel parcheggio posto sul retro del comune in via Treves e box delle poste, i lavori procederanno per tutto il 2014.

Il coordinatore dei volontari ArnaldoPriori

Entrata Gratuita - Vi aspettiamo L’Amministrazione Comunale e il CDA Biblioteca

Giardinetti di via Cefalonia (Caserma Carabinieri)

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Al momento di scrivere, il nuovo giovane Presiden-te del Consiglio dei Ministri, ha appena incontrato Hollande e la Merkel. Chi oggi legge, ha visto scor-rere altri avvenimenti e situazioni e se ne sarà già dimenticato.

Certamente bisogna prendere atto che Renzi, per la politica italiana e per il Paese, rappresenta una grande speranza ( forse l’ultima ) ed una incognita allo stesso tempo.Il personaggio, inconsueto per le nostre abitudini, ha provocato una scossa nei polverosi palazzi romani e ha incuriosito, non poco, l’opi-nione pubblica in generale.Meglio tardi che mai, mi viene da dire. E mi sento di fare tre semplici rifl essioni.La prima è che, fi nalmente, quello che si propone o che si fa, non viene analizzato e misurato, dalla gente comune, con un metro ormai obsoleto e cioè se è di destra o di sinistra? Questi schematismi sono, nella realtà, superati da tempo e riesumarli non fa altro che creare solo confusione.Occorre ridare credito e forza a chi sostiene che i problemi e quindi le soluzioni che si adottano per risolverli, devono servire al Paese, non se sono convenienti ad una delle parti. Bisogna sforzarsi distinguen-do semplicemente fra bene e male non evocando nessuna superiorità morale o rispolverando verità preconfezionate.La seconda rifl essione è che, fi nalmente c’è qualcuno nella stanza dei bottoni, quelli rimasti, che prende atto (lo aveva previsto Giorgio Bocca più di venti anni fa), che la parte produttiva del Paese, non ce la fa più a mantenere sia la parte improduttiva che quella buro-cratica. Questa ultima dovrebbe soprattutto fare rispettare le regole;

in alcuni casi invece, insieme alla cattiva politica, elargisce stipendi, prebende, privilegi e pensioni d’oro. Tutto per gli amici e per gli amici degli amici.La legge Bassanini del secolo scorso, che ha dato più potere ai fun-zionari, di fatto , ha indebolito la rappresentanza dei cittadini e quindi creato una politica più debole, in parte subordinata alla burocrazia. Quello che viene deciso non sempre viene attuato, a Roma, come nelle altre strutture periferiche. Bisogna rivedere l’intera architettura dello Stato. Che senso hanno, nell’era digitale, più di 8.000 Comuni o Regioni con meno abitanti di una città di media grandezza.Senza un freno alla spesa pubblica e senza riforme strutturali l’Italia sta affogando. L’economia globale richiede continui aggiustamenti. Occorre, nel rispetto delle leggi, garantire coloro che sono in grado di creare ricchezza senza contrastarli e demonizzarli. Lo Stato, non deve improvvisarsi imprenditore, ma deve controllare e garantire che la ricchezza creata non fi nisca in poche mani, promulgando regole che garantiscano benessere e dignità per tutti, in particolare per i più deboli.Terza ed ultima rifl essione: Il tentativo di Renzi di cambiare il Paese è sostenuto da gran parte della gente e velatamente avversato da tutti gli addetti ai lavori. L’Italia è piena di caste e lobby. I partiti, che dovrebbero fare altro, ormai rientrano nella categoria.Tutti noi ci caratterizziamo per le appartenenze ma dobbiamo liberar-cene e saltare, a piè pari, gli steccati di qualsiasi natura, siano essi fra nord e sud, fra lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi, fra interisti e juventini, fra maschi e femmine, fra pubblico e privato, fra architetti e geometri, fra Confi ndustria e Sindacato, fra ….ecc. ecc….Siamo tutti sulla stessa barca che sta affondando, prendiamone atto.Ripartiamo dal merito dando l’esempio ai giovani con onestà, corret-tezza e solidarietà.

IL CICLONE RENZI

La casa del mugnaio con soffi tto ad ombrellodiventa un rudere abbandonato e sozzo.Nel numero di settembre abbiamo parlato ampiamente della casa del mugnaio per i suoi sof-fi tti ad ombrello tutelati dalle belle arti.

Purtroppo non solo il comune di Senago non sta facendo nulla per salvaguardare il gioiello, ma nonostante i vari sol-leciti dei cittadini per tenerla pulita, in tutta rispo-sta è stata abbandonata nel peggior degrado. Il signore nella foto, che abita nelle case comunali di fronte all’edifi cio, più volte si è recato in comu-ne per denunciare il pericolo e il rumore che fa la lamiera penzolante quando c’è vento, lo sporco causato dalla cacca dei piccioni, ratti e quant’al-tro, che come è noto a tutti questo sudiciume causa malattie infettive, emana odori ecc…ecc. La risposta è sempre la stessa: “Non abbiamo i soldi”, certo lo sappiamo, ma eliminare il pericolo della lamiera e fare un minimo di pulizia non è questione di soldi, al limite si potrà parlare di priorità e sicuramente la sicurezza e l’igiene sono da primissimo posto.Lo stesso signore è venuto in Redazione per farci presente che, stanco delle risposte negative ricevute dagli amministra-tori pubblici si è messo a pulire lui stesso. Per i diritti del Cittadino.

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S. O. S. - Richiesta d’intervento dell’Araldo

Mi rivolgo all’Araldo per far rilevare all’Amministrazione Co-munale ed ai Senaghesi che quasi quotidianamente si reca-no nella chiesa di Senaghino per i funerali, lo stato di de-grado e di abbandono della piazza. E’ troppo bello, ed è an-che giusto, realizzare opere pubbliche per ricevere magari anche gli applausi, ma le opere vanno curate e mantenute.Mi riferisco innanzitutto ai pezzetti di verde nella piazza della fontana, ed alla aiuola prima dell’ingresso nella chiesa. Se fate un sopraluogo vedrete dei buchi nel terreno. Sono realizzati dalle pantegane che viag-giano indisturbate, salgono all’aperto, mangiano e vivono come se fossero dei coniglietti, ma certamen-te non è uno spettacolo edifi cante. Stanno diventando un’attrazione per quanti gettano loro pezzi di pane.Purtroppo sono diventati tanto familiari che circolano anche nelle grate che coprono le bocche di lupo del condominio, e vivono tranquillamente nell’aiuola retrostante il condominio. L’amministrazione dello stabi-

le provvede alla derattizzazione nella parte privata, ma ogni sfor-zo è inutile quando poi nella parte pubblica nessuno interviene. Non parliamo poi della fontana. L’impianto d’acqua non funziona, i marmi di contorno si stanno staccando e sono rotti in alcuni punti, il fondo fa schifo. Questa doveva essere una piazzetta di relax, di incon-tri, ma sedersi sulle panchine è pericoloso per l’igiene. I

lampioni che contornano la piazzetta sono rotti e diversi spenti. Se non si mantengono le opere è inutile realizzarle. Sono soldi buttati!Lascio a voi dell’Araldo ogni commento, invitandovi e far ri-levare il problema sulla vostra rivista. Dopo la pubblicazione, l’articolo sarà inviato a mia cura, all’ASL servizio igienico, af-fi nchè anche questo uffi cio intervenga per la salute dei cittadi-ni tutti e soprattutto per i residenti che vivono in mezzo ai topi.Nel ringraziarvi anticipatamente porgo cordiali saluti.Lettera Firmata

Piazza dell’Assuntaoccupata dalle Pantegane

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La bella iniziativa è apparsa su Facebook in questi ultimi mesi ottenendo un grande successo dovuto al senso dell’ap-partenenza, alla condivisione di ricordi, il ritrovarsi fra amici e conoscenti dopo molti anni. La redazione, condividendo la simpatica iniziativa, che ha coinvolto l’universo della rete, ha pensato di portare la magnifi ca trovata anche nelle case dove il computer non viene utilizzato. Fra le varie centinaia di “Sei di Senago se…” Ne pubblichiamo alcune:

“Sei di Senago se…”

Rosa Gullo - se vi ricordate il campo di calcio dellaPolisportiva giovanile all’isolino, ora pieno di erbacce.

Senaghino - La curt del Prestine: Sormani Mariuccia, Maria Carla Orsenigo, Valentino Sommavilla, Beretta Iride, Beretta Rosanna, Beretta Teresa.

Luisa Tavecchia - se conoscete la leggenda metropolitana senaghese. Si dice che nell’attuale piazza del mercato i frati della chiesa di San Bernardo seppellirono il tesoro della chiesa per non consegnarlo agli spagnoli invasori. Ma che tesoro avrebbero mai potuto avere dei poveri frati di campagna?

Valentino Sommavilla - se sapete che corte è…

Ive Eugenio Piva – se conosci Senaghesi doc.

Carmen Abbiati - se vi ricordate della torretta Villa Ponti

Amici senaghesi del Bar Commercio di via Lattuada: Torresin Arturo (daziere), Fumagalli Luciano, Rainoldi Sandro, Valadè Canelio, Malerba Martino (Tinìn), Pogliani Alvise, Brambilla Mauro.

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“Senago noi e la città”

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METTERSI IN FORMA? BASTA POCO!Siamo in primavera e la prova costume si avvicina.C’è forse un modo migliore per mettersi in forma se non ab-binare ad una sana alimentazione un po’ di attività fi sica?Non è necessario sottoporsi a grandi sacrifi ci per rag-giungere un buon risultato, é suffi ciente trovare un giusto equilibrio tra forza di volontà e costanza.Il punto di partenza di questo iter consiste nell’affi dar-si ad un medico dietologo, il quale predisporrà un pia-no alimentare personalizzato ed adatto alle esigenze del soggetto. Nel caso in cui questo non sia possibile o non sia ritenuto opportuno, alla base del dimagrimen-to e del mantenimento della propria forma fi sica, vi é il principio del “tutto, un po’” che consiste nel mangiare un po’ di tutto, appunto, ma senza eccessi e con giudizio.Un consiglio funzionale al rimettersi in forma e all’essere in salute é bere almeno 1,5 l di acqua naturale, quantità gior-naliera raccomandata, ben distribuito in tutto l’arco della giornata. Dunque, bere fa bene. A questi, pressappoco elementari, sug-gerimenti é essenziale accompagnare sessioni di attività fi si-ca ben strutturate. Sono suffi cienti 45 minuti di allenamento per 2/3 volte alla settimana per notare un netto miglioramen-to sia fi sico che estetico. É necessario, quindi, affi darsi a pro-fessionisti specializzati in materia e, a tal proposito, potete trovare uno staff competente ed effi ciente presso la Palestra

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Ricetta per una bella serata da passare insiemeIn questo 2013 il gruppo Unitalsi di Senago anche se un po’ in sordina, nell’ ordinario della quotidianità, ha festeggiato il 60° di fondazione. Negli ultimi anni sono state molti i momenti diffi cili che abbiamo do-vuto affrontare, diversi motivi ci hanno separati ed uniti ma il fi ne principale del nostro impegno non è mai stato sacrifi cato: l’aiuto agli ammalati della nostra comunità. Ed è proprio al termine di questo anno che abbiamo provato a mettere assieme una ricetta per una bella serata da passare insieme, facendo anche qualcosa di buono:• 1 kg di allegria,• 500 grammi di buona volontà,• 250 grammi di organizzazione• 1 tonnellata di sorrisiAmalgamare bene tutti gli ingredienti, innaffi are con una spruzzata di collaborazione, e servire ben caldo.Con questa semplice ricetta è stata organizzata la Tombolata Unitalsi del 21 dicembre scorso, presso il Salone della Comunità di Castelletto di Senago.Grazie alla grande collaborazione degli amici di Fratel Ettore, sul palco della Sala della Comunità è stata allestita la struttura che avrebbe poi ospitato

lo spettacolo di marionette narrante della vita di Fratel Ettore e della creazione della Comunità.Tavoli imbanditi a festa, sedie per gustarsi lo spet-tacolo, cartelle della Tombola e scatoloni di premi incartati con amore da mani volenterose hanno cre-ato poi l’atmosfera per una serena festa insieme.E’ stato bello, vedere le prime persone entrare, guardarsi in giro con occhi brillanti e sorridere, prendendo posto ai tavoli o alle sedie.E’ stato ancor più bello, prima, poter condividere un semplice ma gustoso pasto con gli Amici di Fratel Ettore, poter fare qualcosa per loro e venirne ripa-gati con un grande sorriso, prima che andassero a prepararsi per la rappresentazione.Dopo una veloce presentazione della serata, con un piccolo discorso di Angelo presidente della sotto-sezione di Bollate e Linda, referente del gruppo di Senago, è cominciato lo spettacolo.Spettacolo che è stato, allo stesso tempo, meravi-glioso, istruttivo, commovente, e penso abbia fatto rifl ettere molti di noi presenti sulla forza d’animo di Fratel Ettore, e sulla profondità della sua fede, da prendere ad esempio. Gli “animatori” hanno stupi-to tutti, muovendosi silenziosi sul palco come picco-le ombre, perfettamente sincronizzati e precisi, a ri-creare con materiale di riciclo immagini e suggestio-

ni che diffi cilmente potranno essere dimenticate.La tombolata a seguire, poi, ha visto molti tornare un po’ bambini, quando si alzava la mano gridan-do festanti “Ambo, Terno, TOMBOLA!” per una se-quenza di numeri ben azzeccata, mentre le ragazze, i bambini, e qualche “paggetto aggiuntivo” un po-chino più grande correvano avanti ed indietro dal tavolo dei premi ai vincitori, armati di pennarello per controllare e segnare la vincita. Hanno fatto tanto di quel correre che, la sera, possiamo testimo-niare che sono crollati non appena toccati i letti…Dopo un gradito intervento di Don Vincenzo e la visita di Don Roberto, la serata si è spenta così, dol-cemente, con le persone che piano piano si rivesti-vano di giubbini e cappotti, per tornare alle proprie case, alcuni carichi di piccoli premi, altri magari a mani vuote, ma, speriamo, con nel cuore un poco di quella gioia che si è cercato di trasmettere.Gioia che è diventata anche aiuto concreto, grazie alla generosità degli intervenuti, le cui offerte sono state poi donate alla Comunità di Fratel Ettore.Ringraziamo tutti e vi aspettiamo il prossimo anno, per un nuovo incontro insieme, per augurarsi nuo-vamente un Sereno Natale e per gioire della rispet-tiva presenza.

A tutti, grazie.Maximilian Portalupi socio e consigliere del Gruppo Unitalsi di Senago

Referenti di tutti i gruppi Unitalsi del decanato di Bollate

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Senago 24 marzo 2014, una delegazio-ne russa formata dal Presidente Fiera Necropolis di Mosca e vice presidente di Russian Union of Funeral Organizations and Crematoria - Dr. Sergey Yakushin, dal Direttore generale Fiera Necropolis di Mosca e direttore internazionale Trai-ning Center for Funeral Industry, Rus-sian Federation - Dr. Dimitry Yevsikov, impresari di onoranze funebri russe - Sig. Yuri A. Dokuchaev e Sig. Alexander Pavlov, amministratrice generale medi-cina federazione russa - Dott.ssa Volko-daeva Mihailovna.La delegazione è venuta in Italia per vi-sitare la Fiera Internazionale di Arte Fu-neraria e Cimiteriale di Bologna, e per vedere alcune delle case funerarie più prestigiose esistenti in Italia, fra le quali anche quella di Senago.

La delegazione è arrivata nel pomeriggio, a rice-verla il sig. Fabio Cattaneo che, parlando in lin-gua inglese, ha fatto da guida e i membri della delegazione da subito hanno dimostrato molto entusiasmo elogiando la funzionalità, la riserva-tezza e la serenità che offre la struttura.Durante la visita i russi facevano domande e fo-tografi e con molto interesse, chiedendo inoltre la disponibilità degli operatori della Santa Rita ad un eventuale scambio di informazioni atti a migliorare i servizi funerari di entrambi.

Da Mosca a Senago per visitare la casa funeraria Santa Rita di Cattaneo

Senago – La delegazione russa con i dirigenti della Santa Rita nella sala per le commemorazioni e le celebrazioni

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Franca Cavagnoli 25 anni di volontariato AVO

Il fi lo conduttore che porta le persone a dedicare il proprio tempo libero agli ammalati ricove-rati negli ospedali, è la consapevolezza che la persona ospedalizzata/sofferente necessita non solo delle cure mediche e farmacologiche, ma anche una rapida ed effi cace guarigione, come un relativo sollievo della malattia cronica passano anche attraverso l’ascolto, la parola di con-forto e le piccole attenzioni di una persona sensibile che non sia necessariamente un tecnico dell’ospedale. Franca è una di queste: donna di sport e del mondo sociale. Per saperne di più la Redazione ha chiesto alla gentilissima Rita, segretaria dell’AVO (associazione volontari ospedalieri) dell’ospe-dale di Garbagnate di raccontarci: “Franca Cavagnoli è entrata a far parte nella nostra associa-zione AVO nel lontano 2 aprile 1987 e con dedizione e semplicità ha prestato servizio, presso l’ospedale G. Salvini in particolare nel reparto di Pneumologia, fi no al compimento dei suoi 80 anni, avvenuto proprio in questi giorni. Nell’anno 2012 è stata anche premiata per i 25 anni di volontariato AVO ed è stata una cerimonia molto bella e commovente. Quest’anno, avendo raggiunto l’età di 80 anni, verrà congedata dal servizio operativo di corsia.Ma chi è l’AVO?.Siamo un’Associazione di volontari che dedicano parte del loro tempo al servi-zio dei malati in ospedale e presso le RSA. L’AVO è nata per portare calore umano. Siamo un’associazione autonoma, apolitica,laica aperta a tutte le persone di buona volontà, senza distinzioni sociali purchè maggiorenni e fi no al compimento di 80 anni. Offriamo una presenza che integri e non sostituisca quelli che sono i compiti e le responsabilità delle strutture. Noi portiamo una parola ed un gesto di conforto a chi è malato, una presenza che può aiutare a vivere meglio la malattia ed il ricovero in ospedale o la permanenza in casa di risposo. Per informazioni telefonare al mercoledì e giovedì dalle ore 16,00 alle ore 18,00 tel. 02 994302954.

La segretaria Rita

Franca Cavagnoli premiata per i 25 anni di volontariato AVO

Senago 21 marzo 2014, i settimanali locali con titoli cubitali parlano di giallo a Senago. “18 mila alberi piantumati nella zona dove dovrebbero essere realizzate le vasche. …sull’area in questione hanno fatto diversi sopraluoghi anche la Polizia locale, l’uffi cio Tecnico e numerosi cittadini, anche il Sindaco Lucio Fois non è riuscito a sciogliere l’enigma sulla questione della piantumazione”

Tra via De Gasperi e via Brodolini piantumati 18 mila alberi… Un sogno o un incubo?

Questi fatti eclatanti non avvengono per caso, sono la riconferma di una Senago senza difesa politica e senza personalità pubbliche carismatiche.Il rammarico è che questa situazione va avanti da anni, come negli anni ottanta, zona capannoni artigianali di via De Gasperi, da area agricola semplice ad area agricola di pregio, con il prezzo che raddoppia e i costi sulle spalle dei cittadini!. La storia si ripete?

Zona via Brodolini, dove deve passare la strada provinciale S.P.119, tracciata nel PGT da diversi anni. La stessa area è anche interessata dal piano cave e potrebbe diventare una zona di escavazione di sabbia ed affi ni.

Via De Gasperi, zona limitrofa a Traversagna, dove dovrebbe essere realizzata la seconda vasca di laminazione inserita già nel PGT.

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A la tùsa de’l marchés de Castelàs, l’avéven invi-dàda i cunt ne la vìla de Senàg. La ciàpa la caròsa e la travèrsa él busc. A l’impruvìs i brigànt férmen la caròsa, a màsen tüc’ i servidùr e a ròben tüt scòs. La marchesìna la riès a scapà in de’l busc. Quànd él perìcul a l’è pasà, la se acòrg’ che la s’è pèrsa in de’l busc. La camìna per ur fi nché la véd una casèta in dùe l’abitàva una vegèta. Invèci a l’éra una stréga catìva, che la ciàpa e la lìga cun la cadè-na e la ghe fa fà tüt i laurà pü sé fatigùs. Un dì un giùin de Senàg che de ca stàva a San Bernàrd, él va a l’Isulìn a fa la lègna. El sa che ne’l busc l’abitàva una stréga, él cérca de sta a la làrga, ma da la so ca él sént a piànc’ una tùsa. Alùra él se fa curàc’,

él se avisìna, él ricunùs la marchesìna che l’è incadenàda e la racünta la sua stòria. “A te lìberi mi!” él dis él giùin senaghés, e cun él so sügürìn él spàca la cadèna. Aprufi tànd che la stréga a l’è no a ca, i dü giùin scàpen. E atravèrsen busc, turént e pra, fi nchè se véd de luntàn la vìla de Castelàs. Ma la stréga cun la sua scùa màgica, la vùla e i a tröva. El giùin él lància él so sügürìn che culpìs la stréga, la fa burlà giò e la mör, ma prìma de murì la riès a trasfurmà él giùin in un lìber. La marchesìna a l’è disperàda, la càta sü él lìber e la cur a ca da’l so papà. El lìber él gh’avéva dumà él tìtul scrivü in una lìngua che se capìva no, tüti i àlter pàgin éren biànc. La marchesìna la vuréva salvà él senaghés che l’avéva liberàda, ma l’éra cunvìnta che él sistéma giüst l’éra ne’l tìtul de’l lìber. Inscì insèma a so pàder van a Milàn e dumànden a tüc’ i profesùr se cunùsen chéla lìngua lì, ma nisün la savéva. Un dì la tùsa la paségia cun in man él lìber màgic ne la sèrra dùe a gh’è i piànt che arìven da tüt i cantùn de’l mund. El guardiàn de la sèrra él véd la marchesìna a piànc’ e la racünta la sua stòria. “Chèsta chi l’è la lìngua de’l mè paés! Mi sun nasü su una pìcula ìsula in un océano luntàn”. Quànd él guardiàn él lec’ él tìtul de’l lìber ne la manéra giüsta, sucéd la magìa: él lìber él se trasfùrma ne’l curagiùs giùin senaghés. A Castelàs gh’è la gran fèsta! La marchesìna l’ha spusà él senaghés, él custòde de la sèrra él g’ha avù una càssa pièna d’or.

(Libera traduzione di Alfredo Colombo)

Favole… alla Milanese a cura di Matteo ColomboDIALETTO MILANESE

Il libro magico - El liber màgic

dei caduti, una povera vecchia si avvicina alla carrozza ed implora la grazia a suo fi glio condannato a 5 anni di prigione per reato militare. La grazia le viene concessa.1870, 28 dic. Clusone (BG): una folla di contadini si reca in municipio prote-stando contro la tassa del bestiame e focatico. Eseguiti molti arresti.1873, 27 lug. Milano: lo Scià di Persia è in visita uffi ciale. Sfolgorante di diamanti è accolto dal principe Umberto prende alloggio a Palazzo Reale e chiede di vedere il Duomo.

1829 27 ago. Mantova: poco dopo la mezzanotte è osservata una grossa me-teora luminosissima con splendida coda, durata 6 secondi.1857, 4 nov. Varenna (LC): nella notte un colossale masso dolomitico pre-cipita dall’alto sulla strada di Varenna e nel lago, provocando un’ondata gigantesca che fa gravi danni a Varenna, alla Malpensata fi no a Menaggio. Rimane vittima dei massi A. Bogara di Bellano: l’arciduca manda 400 lire alla famiglia.1870, 24 giu. Solferino (BS): mentre il principe Umberto fa visita all’ossario

Bddbeef!ofmmb!Mpncbsejb!efm!2911!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!(Cronaca d’altri tempi.)

La fi glia del marchese di Castellazzo, era stata invitata nella villa dei conti di Senago. Prende la carrozza ed attraversa il bosco. All’improvviso i briganti fermano la carrozza, ammazzano tutti i servitori e rubano tutto. La marchesina riesce a fuggire nel bosco. Quando il pericolo è cessato, scopre di essersi persa nel boasco. Cammina per ore fi n quando vede una casetta abitata da una vec-chietta. Invece era una malvagia strega, che la cat-tura, la lega ad una catena e le fa fare tutti i lavori più pesanti. Un giorno un giovane di Senago che abitava vicino a San Bernardo, va all’Isolino a fare legna. Lo sa che nel bosco abita una strega e cerca di stare lontano, ma da quella casa sente piangere una ragazza. Allora prende coraggio, si avvicina e vede la marchesina inca-tenata che le racconta la sua storia. “Ti libero io” dice il giovane senaghese e con la sua ascia spacca la catena. Approfi ttando che la strega non è a casa, i due ragazzi scappano. Attraversano boschi, torrenti e praterie fi nchè da lontano si vede la villa di Castellazzo. Ma la strega con la sua scopa magi-ca, vola e li raggiunge. Il ragazzo lancia la sua ascia che colpisce la strega, la fa cadere e morire, ma prima di morire riesce a trasformare il ragazzo in un libro. La marchesina è disperata, raccoglie il libro e corre a casa da suo padre. Il libro aveva solamente il titolo scritto in una lingua indecifra-bile; tutte le altre pagine erano bianche. La marchesina voleva salvare il senaghese che l’aveva liberata ed era convinta che il sistema giusto era nel titolo del libro. Così assieme a suo padre vanno a Milano e chiedono a tutti i professori se conoscevano quella lingua, ma nessuno la sapeva. Un giorno la ragazza passeggia con in mano il libro magico, e va nella serra dove ci sono le piante che arrivano da tutti gli angoli del mondo. Il custode della serra vede la marchesina piangere e lei le racconta la storia. “Ma questa qui è la lingua del mio paese! Io sono nato in una piccola isola nel lontano oceano” quando il custode legge il titolo del libro nella maniera giusta, avviene la magia e il libro si trasforma nel coraggioso giovane senaghese. A Castellazzo c’è una grande festa! La marchesina ha sposato il senaghese e il custode della serra ha avuto una cassa piena d’oro.

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Buona Pasqua

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STORIA DI SENAGO a cura di Matteo Colombo caporedattore de “Il Futuro”

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Sparsi un po’ qua e là nel cam-pagna milanese, durante il medioevo c’erano tanti piccoli ospedali. Anche Senago ne ave-va uno, precisamente a Senaghi-no e nel suo piccolo, per quanto fosse possibile all’epoca sia in campo materiale che in quello della conoscenza medica, si oc-cupava dei malati, di accogliere pellegrini e di soccorrere i po-veri. Piccoli locali sistemati alla bell’e meglio, con pochi lettucci divisibili per più malati contem-poraneamente. Questi piccoli ospedali di campagna sopravvi-vevano grazie all’iniziativa di facoltosi privati o, come nel nostro caso, di congregazioni religiose: a Senaghino vi erano gli Umiliati, il cui convento divenne femminile a partire dal 1344.Tutto questo durò ovviamente, fi no a quando i tempi lo per-misero: quando la crisi toccò anche gli Umiliati, molti con-venti un tempo fi orenti, decaddero.È il caso di Senaghino: furono le stesse suore a richiedere l’autorizzazione arcivescovile per unirsi con l’Ospedale Nuo-vo di Milano. Con lettera datata 4 gennaio 1356, l’arcivesco-vo Roberto Visconti stabilì la soppressione dell’ospedale di Senaghino, aggregando i pochi averi all’Ospedale Nuovo di Milano.Ma le fusioni non fi niscono qui, perchè anche in città le strut-ture ospedaliere meglio organizzate, non erano suffi cienti. Così nel secolo successivo, a partire dal 1456, una ventina fra gli ospedali migliori presenti a Milano, decisero di unir-si per dare vita ad un unico grande organismo: l’Ospedale Maggiore. Un’operazione imponente, un progetto rivelatosi estremamente moderno per l’epoca. Ci vollero diversi anni per la costruzione e malgrado non fosse completamente ter-minato, la struttura già funzionava nel 1472.Si ritorna a parlare di Senago perché risulta che nel 1488 venne eletto “Magister” dell’Ospedale Maggiore l’ingegne-re Ambrogino da Senago detto “Danino” con il compito di gestire le proprietà di questo ente, perciò fare migliorie agli immobili, ai terreni ecc.Quindi fi ssato il salario annuo di fl . 50 oltre al vitto e ad un paio di scarpe, il nostro Ambrogino venne mandato in mezza Lombardia. Spesso lo vediamo al centro di liti e discussioni,

contro te-stardi con-tadini che insistono nel stabilir regole o nel voler fi ssare confi -ni. In questi posti sarà incarica-to di rimisurare i terreni, fare i calcoli, separare le rogge ecc., ma forse il compito più diffi cile per il nostro Ambrogino sarà quello di riportare pace, sere-nità e soprattutto far ragiona-re quella gente. L’Ospedale Maggiore di Mila-no si dedicava anche ad atti caritatevoli: il 23 febbraio 1489 fu deliberato che al se-

naghese Giacomo Sereni, fosse elargito un dono di “soldi 32 al mese per tre mesi, affi nchè possa fare allattare uno dei suoi fi gli”.E intanto la costruzione dell’ospedale andava avanti. Il Duca di Milano Giangaleazzo II Sforza notò fra i vari archi-tetti impegnati nel completamento dell’Ospedale Maggio-re, la bravura di un senaghese: Ambrogio de Senago (un altro Ambrogio!). Costui dimostrò infatti particolari doti che non passarono inosservate agli addetti ai lavori. Risul-ta infatti abbia eseguito almeno due disegni progettuali dell’erigendo ospedale. Per questo motivo, il 15 dicembre 1492 (nello stesso anno in cui fu scoperta l’America!), il Duca elevò l’architetto Ambrogio de Senago al rango di ingegnere del comune di Milano.Le continue modifi che, gli ingrandimenti e le nuove costru-zioni si protrassero nel tempo. Arrivando al secolo appena trascorso a causa di una popolazione in costante crescita, l’ente ospedaliero non fu più in grado di accogliere e soddi-sfare i fabbisogni di tutti coloro che richiedevano assistenza. In conseguenza di ciò nel 1932 si cominciò ad edifi care una nuova grande struttura: l’Ospedale “Niguarda Ca’ Gran-da”.Durante la Seconda Guerra Mondiale, a causa dei bombar-damenti, il vecchio Ospedale Maggiore subì gravi danni e con diffi coltà venne restaurato in maniera tale da rimanere fedele il più possibile all’originale. Dopo questo triste pe-riodo storico, l’antico ospedale cessò le sue originarie fun-zioni e in seguito divenne la sede dell’Università degli Stu-di. Chiamato anche “la Statale” è fra i più importanti della Lombardia.

L’ingegno senaghese a servizio di Milano

(Foto) Ospedale Maggiore di Milano in un’illustrazione del 1700

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