SENATODELLAREPUBBLICA · 2011-03-15 · Senato dellaRepubblica ~15880 VILegislatura...

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SENATO DELLA REPUBBLICA VI LEGISLATURA 3278 SEDUTA PUBBLICA RESOCONTO STENOGRAFICO VENERDì 2 AGOSTO 1974 (Pomeridiana) Presidenza del Vice Presidente ALBERTINI, indi del Vice Presidente SPATARO e del Vice Presidente ROMAGNOLI CARETTONI Tullia INDICE CALENDARIO DEI LAVORI DELL'ASSEM. BLEA PRESIDENTE . . . . . Pago 15909 CONSIGLI REGIONALI Trasmiss[one di voti . . . . . . . . 15880 CORTE COSTITUZIONALE Ordinanze emesse da autoI1ità giurisdimQ- nati per iiJ.giudizio di legittimità .... 15930 DISEGNI DI LEGGE Annunzio di presentazione ...... 15929 Deferimento a Commissioni permanenti lin sede de1libe:mnte 15879 DefeI1imento a Commissioni permanenti in sede referente ........ 15879, 15929 Presentazione di relazione. . . . . . .15880 Trasmissione da:11a Gamem dei deputati . 15929 Discussioni, f. 1200. Seguito della discussione: «COInversione in legge del decretcNegge 6 lug1lio 1974, n. 254, l'ecante alcune maggio- razion!idi aliquota in materia di imposi- zione indiretta}) (1708): ARTlOLl BERGAMASCO . '*' BORRACCINO FUSI MERZARIO . PAZIENZA . VALENZA . . Pago 15920 . 15910 .15890 . 15924 . 15880 . 15898 . 15916 INTERPELLANZE E INTERROGAZIONI Annunzio . 15930 N. B. ~ L'asterisco indica che il testo del di- scorso non è stato restituito corretto dall'oratore. TIPOGRAFIA DEL SENATO (USO)

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SENATO DELLA REPUBBLICAVI LEGISLATURA

3278 SEDUTA PUBBLICA

RESOCONTO STENOGRAFICO

VENERDì 2 AGOSTO 1974(Pomeridiana)

Presidenza del Vice Presidente ALBERTINI,

indi del Vice Presidente SPATARO

e del Vice Presidente ROMAGNOLI CARETTONI Tullia

INDICE

CALENDARIO DEI LAVORI DELL'ASSEM.BLEA

PRESIDENTE. . . . . Pago 15909

CONSIGLI REGIONALI

Trasmiss[one di voti . . . . . . . . 15880

CORTE COSTITUZIONALE

Ordinanze emesse da autoI1ità giurisdimQ-nati per iiJ.giudizio di legittimità . . . . 15930

DISEGNI DI LEGGE

Annunzio di presentazione . . . . . . 15929

Deferimento a Commissioni permanenti linsede de1libe:mnte 15879

DefeI1imento a Commissioni permanenti insede referente . . . . . . . . 15879, 15929

Presentazione di relazione. . . . . . .15880

Trasmissione da:11a Gamem dei deputati . 15929

Discussioni, f. 1200.

Seguito della discussione:

«COInversione in legge del decretcNegge 6lug1lio 1974, n. 254, l'ecante alcune maggio-razion!idi aliquota in materia di imposi-zione indiretta}) (1708):

ARTlOLlBERGAMASCO .

'*'BORRACCINO

FUSI

MERZARIO .PAZIENZA .VALENZA .

. Pago 15920

. 15910

.15890

. 15924

. 15880

. 15898

. 15916

INTERPELLANZE E INTERROGAZIONI

Annunzio .15930

N. B. ~ L'asterisco indica che il testo del di-scorso non è stato restituito corretto dall'oratore.

TIPOGRAFIA DEL SENATO (USO)

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 15879 ~

327a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA-

RESOCONTO STENOGRAFICO 2 AGOSTO 1974

Presidenza del Vice Presidente A LBER TIN I

P RES I D E N T E. La seduta è apffi"-ta (ore 16,30).

Si dia IlettUlra del Iprocesso verbatle.

R I C C I, Segretario, dà lettura del pro-cesso verbale della seduta pomeridiana delgiorno precedente.

P RES I D E N T E.. Non esselI1:doviosserva2Jioni, il processo verbale è apprro-vato.

Nel corso d~IJa seduta potranno essere ef-fettuate votazioni mediante procedimento e-lettronico.

Annunzio di deferimento di disegni di leggea Commissioni permanenti in sede delibe-rante

P RES I D E N T E. I seguenti disegnidi legge sono stati deferiti in sede delibe-rante:

alla la Commissione permanente (Affaricostituzionali, affari della Presidenza delConsiglio e dell'interno, ordinamento gene-rale dello Stato e della pubblica ammini-strazione) :

« Estensione delle norme dello statuto de-gli impiegati civili dello Stato di cui al de-creto del Presidente della Repubblica 10 gen-naio 1957, n. 3, e successive modificazioni edintegrazioni, agli operai dello Stato, compre-si quelli delle amministrazioni ad ordina-mento autonomo}) (1722), previo parere del-la Sa Commissione;

«Norme sulla sospensione e sulla deca-denza degli amministratori degli Enti localiin dipendenza di procedimenti penali})(1729), previo parere della 2a Commissione;

alla 4a Commissione permanente (Difesa):

BURTULO. ~ « Integrazione della legge 18febbraio 1963, n. 165, per quanto concerne

il ruolo speciale del Corpo delle armi navali,e modifica alla legge 13 ottobre 1961, nu-mero 1163, per quanto riguarda l'avanza-mento dell'ufficiale maestro direttore delcorpo musicale della Marina}) (184-B);

alla 7a Commissione permanente (IstruzJo-ne pubblioa e belle arti, ricerca scientifica,spettacolo e Siport):

Deputati GIORDANOed altri; SALVATORI;TE-DESCHI ed altri. ~ « Integrazioni dell'artico-lo 17 qelila legge 30 lugHo 1973, n. 477, con-cernente delega al Governo per l'emanazionedi norme sullo stato giuridico del peI1sonaledirettivo, ispettivo, docente e nan dooentede1Ja scuola materna, elementare, seconda-ria e artistica de~lo Stato» (1734), previ pa-reri deUa 1a e della sa Commissione;

alla 12a Commissione permanente (Igienee sanità):

« Norme modificative ed integrative dellalegge 2 aprile 1968, n. 475, recante nor-me concernenti il servizio farmaceutico»(804-B) I previ pareri della 2a e della 6a Com-missione.

Annunzio di deferimento di disegni di leggea Commissioni permanenti in sede refe-rente

P RES I D E N T E. I seguenti disegnidi legge sono stati deferiti in sede referente:

alla r Commissione permanente (Affaricostituzionali, affari deHa ,P,residenza del Con-si,glio e ,deUlinterno, ordinamento generaledello Stato e. della pubblka amministra-zione):

« Competenza degli organi degli enti lQcalie semplificazione dei controlli sugli atti re-lativi» (1727), previo parere della 6" Com-mi,ssione;

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Senato della Repubblica ~ 15880 ~ VI Legislatura

327a ~EDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- REsacaNTa STENaGRAFICa 2 AGaSTO 1974

«Inelegg;ihilità e incampatibilità aHe ca-riche eJettive delle Province, dei Comuni edei Consorzi istituiti a norma degli articaH156 e seguenti del regio decreta 3 marzo 1934,n. 383 » (1728);

alla 2a Commissione permanente (Giu-stizia):

SICA e BARRA. ~ « Estensione della facoltà

concessa al Minist,ro di grazia e giustizia dal-l'articolo 127 del regio decreto 30 gennaio1941, n. 12, e successive modincazicmi, in or-dine al canferimento di posti di uditore giu-diziario » (1726), previa parere della 5" Com-missione;

alla 6a Commissione permanente (Finanzee tesoro):

CaLELLA ed ahr,i. ~ « Integrazione aLla Jeg-ge 13 lug.lio 1966, n. 559, sul nuovo ondina-mento delnstituto poligranco dello Stato »

(1719), prervio :parere deLla lO" Commissione;

DE CARaLIs ed altri. ~ « Proroga e modi-

fiche del1a ,legge 30 luglio 1959, n. 623, e suc-cessive ffiodificazioni, per la incentivazionedi investimenti produttivi da parte del,le me-die e piocdle indust,r.ie » (1721), previ pareridella sa e della 10a Commissione;

MaNTINI e BURTULO. ~ « Modifica delle ta-beUe A e B anneslse al ,decreto dell Presidentedella Repubblica 26 ottobre 1972, n. 644, peril ripristino degli uffici distirettuali dedle im-poste dirette di San Vita al Tagliamento eSpilimbergo, nonchè degli uffici del registrodi Siacit1e,San Vita al Tagliamento e SpiHm-berga » (1725), previ pareni della P e della saCommissione;

alla sa Commissione permanente (Lavoripubblioi, comunioazioni):

TANGAed altri. ~ « Modifiche delle leggi 5novembre 1971, n. 1086 e 2 febbraio 1974, nu-mero 64, sulle competenze dei dottori inscienze a,grarie e dottori in scienze forestaili »

(1702), previ pareri deLla 7a e della 9a Com-miissione ;

alla 12aCommissione permanente (Igiene esanità):

CIPELLINI ed 'altri. ~ « Norme per l'istitu-

zione di Centri di medidna preventiva e di

cont.rono delle nascite» (1730), previ palI"erideHa P, della 2", della Sa e della l1a Com-mi,ssione.

Annunzio di presentazione di relazione

P RES I D E N T E. A nome della 2aCommissione permanente (Giustizia), il se-natore Gatto Eugenio ha presentato la re-razione sul disegno di legge: ARENAed altri.

~ « Obbltigo di collocare la bandiera nazao-naIe in ogni aula di giustizia» (333).

Annunzio di voti trasmessi dalle RegioniLazio, Abruzzo e Lombardia

P RES I D E N T E. Sono pervenutial Senato voti dalle Regioni La2Jio, Abruzzoe Lombardia.

T1ali voti sono stati tmsmessi alle Com-missioni oompetenti per matenia.

Seguito della discussione del disegno dilegge:

{( Conversione in legge del decreto-legge 6luglio 1974, n. 254, recante alcune maggio-razioni di aliquota in materia di imposi-zione indiretta» (1708)

P RES I D E N T E. L'ordine del gior-nO' l'eca ill seguito deHa discussione del di-segno di legge: «Conversione in legge deldecreto-Iegge 6 luglio 1974, n. 254, recantealcune maggiorazioni di aliquota in matedadi imposiziO'ne indiretta ».

È iscr,itto a ipaJT1are,ill senatore MerzaJdo.Ne ha facoltà.

M E R ZAR I O . Signor Pres1dente,onOlI"evolerappresentante deil Governo, ono-revoli cdUeghi, .credo ohe dobbia,mo esseregrati, sia pure con ragionevdle misur-a, alrelatore, senatore Segnana, per la fatica cheha dovuto sobbarcarsi nel 'lodevole intendi-mento di operare uno sforzo per Irenderemeno asettica e più intelligibile la stringata,lap1damia Irelazione mini,steI1ialle eon la qualesi chiede Ila convers.ione in legge del deoreto-

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 15881 ~

327a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- REsacaNTa STENaGRAFICa 2 AGaSTa 1974

legge 6 lugliO' 1974, n. 254, recante alcunemaggioraZJiani di ruLiquata ,in mateI1]a di im-pasizione ,indiretta. Mi renda perfettamenteconta che tale daverasa IdlcanasCÌmeDito '<J:~i-schia di apparire un fOl1male e miltuarle attadi carteStia qualora a nas1Jta volta davesslimapriv3Jre l'anarevale TE~latore deLla 6" Cammis-siane, finanze e 'tesoro, del canfarta :deLlacritica rispetto sia a quanta tI'oviama ,scrittanella sltamp3Jta n. 1708-A, sia a quanta si èvaluta amettere ritenendO' su:per£Lua agni 'ri-ferimentO' ai temi di carattere più generaleohe hannO' guidata ,il Gavenna ,ne'M'adottareil provvedimentO' di misure :£isoali straardi-narie per fmnteggiare ~ si dice ~ « la par-

ticalare situazione ecanamica » che tlravagLiada maLti ,anni il naSltra paese.

Mi sia tutltavia cansentita esternare inquesta premessa lintroduttliva allcune riservesuUe argomentazion<i pmdotte dal mlatoreper giusHfìicrureuna dimenticanza ,di portatanan del tutta tlrascurabile. PartendO' ciaè dalconv,indmenta che aocarre dare per acqui-sita che « non è passibile superare l'aUuallemO'menta senza nicoJ1rere a 'misure di carat-tere straordinania che camport1ina purtlrap-pO' sacrifici per tutti gili italiani» si arrivaa dare anche per tacita, per scontata Ila Ile-g]tJtimità del metada della decretaziane diurgenza. Sa bene <che molti calleghi detlamaggiaranza sembranO' armai essersri assue-frutti a questa nastna iricaI1rente, martellanteasservaziane ori tic a, tant'è 'che qualkuna naneSlirtaad azzardare ri:pateSli che ai stanche-remO' prima noi di 'dpetere un monatona ,ri-ohiama, 'Ìalchè sembra ohe la prassi inau-gurata, con eccessiva diislinva1lltura,dal pre-ICedentle gaverna Andreatti.,Malagodi non a-vrebbe soluziane di <cO'ntinuità: ipatesi az-zrurdata, 111]peta,dal momentO' che ci 'SOl1reggela meditata, prafanda canvinzione che <l'ar-dinamenta repubblic3Jl1a vive e si ,ravviva 'Sesi canserva una smalta di palpMante lattua-lità ai precetrti castituzianalli assicurandO' uncOlrretlta funzionamentO' del PruI1lamenta, sa:l-vagururdandone lIe preragative. E in virtù diquesta nastrO' permanente convincime11ltanon attendetev,i, anarevoli calleghi dellamaggia['anza, una nastra passiva Irassegna-ZJianedi f,rante ,ad run metodO' che tende a svi-rmizzrure le assemblee elettive, assegnandO'

DIscussioni, f. 1201.

loro umruola subalLtema di mera registm-zione della valontà tarlvatLta prevaI1katdcedeIl'Esecutivo. Non è davverO' un primato,esaltante qUelLIa 'Canseguita ,dal gaverna Ru-mar: 47 deoreti! Oltretutlta si può 'Caglie['ein questa bi<1ancia(che a nas1Jrogiudizia nanva vallutata saLtanta satta ill prafila metoda-lagico) una stI1idente cantraddizione lI1ispettaa:lle dichiarazioni pragrammatiohe rese sa-'lennemente ai due rami. del Parrlamen:ta, ornon è ma[ta, e anO' stesso mpparta che 'Sidke di vailer COI1rettamente SltabiLLTe<can laoppasizione di sinis1Jra.

Ciò pl1emessa, non vi è dubbia che a que-sta punta del dibattÌ!ta e suLla scarta delledichiarazianIi r,illasciate dall Gaverna, sia pu-.re in mada £rammentania e attraversa nO'-tevali 'Cantorsianismi per nascondere le in-centezze, i malesseri, 'La p'recarietà dei Irap-parN esistenti atl'iiJntema della caaliziane, sa-na tuttav,Ìa diventati più n]1Jidi, più chiari icantorni del casiddetta pacchettO' antican-giuntumle. E dabbiama dirI1cila venÌità: è ab-bastanza slingoIare il'abiettiva che si pane illGaverna, atltuare ciaè una Ì!nversiane di ten-denza aLl'andamentO' generale, <complessivadeLla nastra economia, aziananda s0'1t3Jl1taaprevalentemente la <levadel contenimento deldeficit 'della billanaia dei pagamenti e Ila ['i-duziane del tas'Sa di infilazione.

Naturalmente, per I]Didarare Ila piillola, aqueste misUlre se ne aocompagnana teoI1Ìrca-mente delle alltre, queUe, rperÌ'ntenderci, diuna nan ben def]nita Ipall]tka di ,lunga pra-spettiva che mira, seconda 11'Iintendimenta delGaveI1na, ad una aziane pragrammatica diri1slanamenta, di Irifamna e ,di sviLuppa. Perancorare ,ill dibattitO' aHa concretezza, 'canqua:li garanzie e con qUalle coerenza si lin-tende persegUlÌ1reIl'opera cosiddetta di risa-namenta? Con quaLi mezZJi si vuole assku-rare ef£icacia, 'inaisività agli impegni d] lli-forma e di svHUippa? Quali ,gli Sltmmenti, iteilljpi, le priorità, quali le l1isarse da lim-piegare a breve e me~ia ltermine, qUalli 'in-teressi caHettivi difendere e promuavere equali egaismi privati si ,intendonO' callp]re?

Nel merilta del decreto abbiamO' avanzatoosservazioni di ordine ge~éòrale moltte deUequa'li sarannO' tradotte in :prapaste modifri-cative, l]n prurtkalare per qUlalnta !riguarda

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 15882 ~

327a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO 2 AGOSTO1974~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~.~~~~~.~~~ .~~~.~.~~~~ .~~.~~~~~~ ~~~~~~~.~~~~~~,

l'abbassamento e la differenziazione dell'ali-quota sulle calmi. Per quanto attiene invece!'.imposta £issa sul boLlo (di cui all'amticolo8) e il'imposta sUille cambiaLi (eLi,oui all'alrti-colo 9) sono note ormai al Governo ]e moti-vazioni che halnno aocampagnata :le nOSitre.richiestedi soppressione.

AbbiamO' ,espresso una sostanziale concor-danza sull'aumento del 30 per cento sui ge-neri di lusso con speciale l1iguardo ai pro-datti di importazione e per essi anzi noiproponiamo un elenco aggiuntivo aLla ta-bella B allegata alI deareto del Presidentedella Repubblica del 26 ottobre 1972, nu-mero 633.

Nè possiamo essere ,re£rattari, onorevalicol'leghi, al rfatto che è scaduto da due giorniill blacca dei prezZji senza peraLtro che si sia:riusciti a 'paDre lin attivo qualche ,risultatopTatico. Il costo della vita ha subìto unalievitazione del 17 per oento ed H comitatoint'erministe:riale prezzi riunitosi l'ahro ieriba praticamente deciso di abbandonare ilmercato aUe sue leggi speculative.

Ma per non scendere nel dettaglio delpiocolo cabotaggio settorialle, dobbiamo diirvicon estlrema franchezza, onorevoli colleghidella maggioranza, che è verso la iLinea ditendenza generaile a oui si .ispira 'la logicadel decreto che noi guardiamo con motivatapreoooupazione e manteniamo pemiò le piùsostanziali riserve oritiche. Ad esempio 'repu-tiamo neoessavio che aLle :prrecedentri mis.ureanticongiunturaLi deLl'aumemJto del tasso discanto e del deposito obbligazionario sulle.importazioni, lall'apertura di credito da partedella Comunità economica europea per l'am-montare di 1 miliardo 815 mHioni di dol-lari seguano altre più incisive decisioni co-me la messa in moto dell'anagrafe tributariae del codice fiscale.

Non si può però, onarevole rappresentantedel Governo, lI1irnanere .a mezza strada conprovvedimenti che possono a mala penatampanare pravvisoriamente una emorra-gia che nOliconside]1iamo abiettivamente pe-ricolasa. Bisogna andare avanti ,rapidamentee con limpida deteI1mirnazione nelrl'attuare ildettaito costituziona!le perohè aiascuno paghiin pragressione al reddito che ricava, po~nendo Hrne aHe evas.ioni scandalose che of-

fendono la cosoienza morale e civile del no-stro paese!

Abbiamo più volte :ripetuto che non vo~gliamo allimenrtalre una cartina fumogena at~tarno al1e scellte che la reaLtà economica im-pone, nè ci ,interessa sollevare ,un polveronedietro ~l quale tutto si ,fonde e si confonde.Tra li più qualiHcamti aspetl1Ji deLla nostraoritica che ci sospinge a giudicare inique lemisure straoI1dinaI1ie è che siamo anco['atroppo 'lontani da!11'attua:re Uina vÌ!gorosa 100t-ta allle mé1Jnipa.lazioni fiscaH, ai sotterfugipl'OcedUlr3iLi e alle sistematirche evas.ioni. Èche si taJ:1da t'roppo ad aocagliere la rnostmproposta di applicare l'addi~ionale sugli altiredditi attenué1Jndo così l'aggravio fiscale ohecolpisce fasce più cospicue della collettivitànazionalle.

Certo sé1Jrebbe da pa'rte nostra ullla d.imo-strazione eListerile, demagogico schematismosottovalutrure rl'urgenza di II1Ì!dUlrre,il fenome-no negativo dello squilibrio de1la hillanaiacommevciale, squÌilibnio causato in parte manon esalus,ivamente da centi cansumi; sareb-be da parte nostm al1tresì prova di inrespon-sabilitànon ribadire l'esigenza di assicurareun maggior flusso complessivo aUe entratestataLi strutturando meglio fassetto finanzia~rio vigente nel nostro 'paese (ma su questoavrà modo domani mattina di intrattenersiil collega senatore Bollini).

A sua volta tutta.via il Gaverno rivela evi-den1Ji difetti eLi miopia !politka quando silimi,ta a rrastrellarre un rprelievo ohe servetutt'al più a contenere ,iildeficit eLicassa rin-viando nel tempo, pmtkamente (sulla sCOlr-ta de1l'espenienza che stiamo acquisendo), a:l-J'indomani del poi ogni o:rganico provvedi-mento di ,perequaZJÌione tributaria.

In questa AUlla è IrimbalZJata più volte inquesti giolIilli in partioolrure l'artificiosa pole-mica se siamo dentro o fuori del )tunneldeLla CII1isi.Noi \I11teniamo che 11npolitka eoperando neHa ferrea 10gka deEe scelte eco~nomiche serve assai poco scambiare ,i, des,i~deri con la :reaLtà soprattutto quando i pn1mi,i desideri, diventano una specie di attacca-p3Jl1ni delle speranze, destinati troppo so~vente a finÌire nel guardaroba delle cocentlÌdelusioni, des.ideni ohe talvOlLta si cerca diadimentare perchè cosrtJituiscono un pretesito

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 15883 ~

2 AGOSTO1974327a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO

per stimalare attese messiankhe o per giu-stificare la tecnica del permanente rinviae quando la s,econda, ,la realtà, Vllene stkac-chiata e strumentalmente manipolata a se~,conda deltle stagioni congiuDlturali. per affn-scaife le cause reali, queJùe vere, quelle difondo, della 'crisli struHuraile che crura:tteriz-za ,j] processa economico del nostro paese.

Bisognerà quindi che una buona volta al-cuni ministri Sii mettano d'aocordo nel for~mulare per 10 meno lIe diagnosi, giacchè esi~ste uno Sitacco, un diva:rio 'troppo forte, trap-po marcato, tra l'alternativa di umori atti~

I

misbci del ministro Colombo e ,la preoccu-paziOille del ministro dellavom Bertolldi cherisulta, in verità, abbastanza costante. Senzaoperare delle forzature allalrmistiche, non èda oggi ohe noi comunistI affacciamo la tesiche alla febbve in£lattiva può abbinarsi ladoccia fredda di una :recessione con ,le 'Pre~vedibili negative conseguenze sUlIpialno deilivelli oooUipamonali.

Eoco allora ohe il discarso I1ÌJtornaal qua-dro più generale ent'm i,l ;guaile a nostro av~viso vanno coUocati i provvedimenti fiscalie crediti:z;i del GovernO', che, giova ricordar~lo, hanno suscitato un'ondata di impapa~larità nel paese, di cui si sono resi inter~,preti anche le avganizzazioni Slindacalli, leas-sociaziani di massa e un vasto schieramentodi pubblici ammÌin1stlratoI1i. P,roprio nelle se-dute di ieri abbiamo riportato in quest'Aulale lansie, le preoocupazio[);i, ,la volontà di Il'Ìn-novamellllto autonomistico e lIe solleoilta~iorniunitarie per rompere il bozzolo soffocantedella criSli istituzionale e DUiilziOillaledeg1i en-ti locaJli vidatti al JJimite eSltremo di ogni po-ten~i,a1ità operativa.

Da t,roppo ,tempo, onorevole Sottosegre-tario, onorevdli coLleghi, vanno addensandosinuove ombre di ilnquietudine nel paese e an-oora una volta il Governo si dimostra inca-pace o privo di una chiara volontà politicadi risolvere i più pressanbi ipI'oblemi che an-gustiano in modo particolare gli Sitrati Ilabo~riosi e pO'polari e di uscire dal11aspirale diuna crisi che rischia davvero. di cO'mpra~mettere lie stesse is,tituzioni democratiche erepubblioane.

Ma anzichè il1wbustire ill coro della generica ,lamenta:zJione ed assegnare eocessivo ere-

dito alle prediche quaresimali di cOllom cheinvocano, ad ogni pie' sospinto, \la ,I1inuncia,11sacri£ido, il dro di dnghia lin modo indi-scriminato prefel1iamo solledtare valide ga-ranZJie per 'imprimere un'effettliva svorlta agliindirizzi della vita economica, sociale le mo-rale del nostro paese. E di fronte a tantepiaghe soaiali è lecito sorvolare, chiederenuov,i saodfici a Iti3lppeto, !l1icovrere ad unairrigaziÌ!one a pioggia di nuove tasse, quindilUnanuova ,impennata dei prezzi ed un preoc-cupantie inasprimento deUa fiscalità sa'Prat~tutto sui basSli 'feddi,ti? Eaco Ila materia veradel contendere e la riflessiane che sorgespontanea sulila manifesta ,impotenza gover~nativa nel colpire gli sprechi, ,i superprofitti,le zone troppo vaste di parasSiiltismo.

A questa punto mi covre ,l'obbligo di fareun inciso che Inon deve sembrare oocas.ionaleo debordante l1is.petto aHa iproblematica dicui ci stiamo occupando. AHudo al 'fappontodi stretta interdipendenza tra li provvedimen-ti in esame e 10 sbooco complessivo verso cuiincanalare il prelievo fiscale. Certo, ogni de-creto-llegge lrisponde ad una sua caratteri-SItica peculiare e ad una particolaire .logica,ma vi è pur sem,pre 'una concatenazione di~retta tna IiIdrenaggio delle ,dsorse e la fina-lità sociaile che si vorI'ebbe persegui're. Edallora peI'chè dov:remmo in questo dibattitoignorare totalmente, come sta avvenendo,l'impegno governaitivo udl settore sanitario?Sapete che lin partlicolare stamane tutta 'lastampa ,naz1Ìonallene paDla; se ne parla diffu-samente :in questi giomi e qui Sii finge cheil problema non esista, che non medtiunaparticolaire considerazione con riferimentoslpecifico all'aZJione che lill Governo 'sta por-tando avanti sul piano deLla fisca:1:ità e delcredito. Ora io oredo che l'attenzione delcontribuente italbano Sii focalizzi attorno adue <Cifreche presentano quanto meno una,anaJogia quantitatliva: da una parte Ila ma~novra fiscale e tar1Ìiffal1ia,dovrebbe assicurareun gettito di 3.000 miLiaI'di (lIe evasioni dell~l'IV A aI'rivano però a 4.000 miliardi) e dall-l'altra ,i~,ripiano delle passiVlità derivanti dal-l'assistenza ospeda1iera è di eguaile entità,e non vi è meccanicità come nella Ilegge deivasi' comUillkanti.

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VI LegislaturaSenato dl.!!la Repubblica ~ 15884 ~

327a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

L'atto 'leg)islruNvo, ill solito decreto-legge,predisposto dal Govel1llo, dovrebbe risanareun deficit di 2.700 m:iJlia~di facendo ,ricorsoal mercato £inanzianio ed esaludendo incre-dibilmente il disavanzo a tutto :iJI1974, ill,disavanzo contratto dag1i enÌli ,locali che me-riterebbero assai più riguardo di quanto ilGoverno dimostri verso le consorterie mu-tualistiche. Avremo certamente occasione dii"endere più organko, più ravvicinato H con-fronto quando ci occuperemo del decreto-legge \fi. 264, attualmente ,in discussione nel-l'altro ramo del ,PaI1lamento, ma non voglia-mo perdere questa favorevole occasione equesta opportunità per an1Jicipare già oggialcuni rifenimenti abbastrunza Icongeniaili alproblema del prelievo fiscale 'e deUa suadestinazione.

Se qualche coillega dovesse nutrire !vldub-bio ohesi Itratta di un larbitrario 'Sconfiina-mento, potremmo tranquiillizzamlo con po-chissime annotazioni.

Siamo giunti, con la seduta di oggi, alrla327a seduta pubblica deLla nostra Assembleaed in questo SCOJ:1ciodella VI Jegislatura iproblemi genendi deLl'assetto sanitario, del-la saJute pubblica, sono sempre ,rimasti la-titanti in quest'Aula: i ridottissimi scam-pOlli di tempo dedicati a questo settore ne-vmlgico deLla vita oi,vile e sociale del paeseriguardavano l:iJnsignificanti provvedimenti disanatoria, piccole Ieggine, tranne la parentesiimposta dalla drcostrunza dolorosa ma nonfortuÌita deLla esplosione colerica di un annofa nel Sud. A:lMiniSltero della sanli'tà si somaavvicendati :iJnquesti due anni Itre titoilari epure a noi dispiace che negli annali dellastmia parlamentaJ:1e il m:iJniSltroGaspari fi-guri come l'autore della Ilegg)ina SUlIfumo, ilministro GUlicome il ,protagonista deU'inter-vento (dire però intervento èun eufemismo)antiepidemico, dovendo lui stesso, ,e non percor1pa personalle, dest,regg)iarsi contro coloroohe !tentavano con ogni mezzo di stendereun velo .dipietoso silenZJio sulle cause igie-nico-sanitarie, sul carattere endemico delfenomeno connesso a,lla pato'logia caratteri-stica del sottosviluppo, erigendo così unaspecie di monumento al « mitile ,ignoto» eLk-tra cui nascondere pesanti Iresponsab:iJ1itàsto['iche della dasse dilrigente.

2 AGOSTO 1974

Ebbene, dopo un periodo di «digiuno»legis:lativo, di promesse solenni sempre Ire-

I galarmente disruttese, eLi rtentativi mal con-

gegnati oinsabbiati" si dischiude a noi, alSenato della Repubblica, 'per i prossimi mesi,una nuova prospettLva e un massiccio im-pegno pavlamental'e per questo delicato set-tore della vita naZJionale. Non ce ne !ram-marichiamo, onorevoli collleghi, ma neppureci senHamo eLiesultare, lUon foss'a:1tro per-chè non è coLpa nostra se è oggi diffusonell'opinione pubblica, nel paese, negH sites-si operatori sanitari e nelle forze più vivedel campo sociale e deLl'iÌIJJteromovimentooperaio in 'Prurticolare, un profondo sensodi soetticismo, di diffidenza Vierso le troppelecontraddittorie « filosofie» di riforma sani-taria, aIlltiaipate con £renetica 'attività ver-bale in ben 72 interviste miniSiteriali.

Il nuovo 'testo messo a Ipunto dal millii-stro Vittorino Colombo nasce già ~ ci pareeLipoterlo dke ~ con una 'inquietante lipo-teca, cioè Ila sua Inon pubbLicazione ufficialedopo che il disegno di legge è stato sot-toposto ad infinite >edestenuanti trafile, 0-ViUlnque,pubbLLcizzate ma mai una volta og-getto di dibattito e di confmnto neUe sedinaturali del Parlamento della RepubbLica.Questa non pubblicazione sembra dovuta alfatto che sussistono 'niserve e dissensi,comespesso accade, aLl'lintemo della stessa coa-liZJione di goveJ:1llo.

È alquanto diffidI e trovare una spiegazrro-ne logica Itra Ila caratterizzaZJione conferitaal decI'eto-legge sulle mutue, che avrebbe do-vuto essere un ponte proiettato verso la spon-da I1iformat:rice, e il disegno di legge gene-mIe che risulta contestuale 'Soltanto sotto ilprofilo temporale. Su quale sia oggi il pontee quale.la struttura portante avremo modo diintrattenerci a breve scaedenza. Intanto devodi,re che nan era per noi tanto impontantel'ora « x }} del 31 luglio come termme peren~torio, essendo maggiormente inte:ressati alcontenuto, a,l1a sostanza del provvedimeDJto,aLla cosÌ!ddetta strategianiformat1l1ice in cam-po sanitario.

Nel frattempo il quadro del deterioramen-to sanitario ~ vai 10 sé\lpete quanto me ~ha raggiunto limiti di insopportabilità. Nelmomento in cui diventa prevalente lil discolI"-

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 15885 ~

327a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

so del :prelievo fiscale per fronteggiare lech£ficohà economkhe, noi irilteniamo che fairànuovamente capolino una vecchia termi,I!.o-logia riformat~ice, vizialta pur1Jroppo da lar-gomenti pretestuosi oome quello del costoinsostenibile o il'abusata formula: primala ripresa economica e poi le riforme.

ASSaii velocemente (e perdonate lo sche-ma1Jismo) T1propoDliamo il nos1Jro convinci-mento: i,l costo Inon giuSiti'bka il ritalrdo. Alcon:tra'I1io, ogni ulteriore rinvio è destinato atmdursi in nuovi danni. È di Sitamane lanotizia che lill PartHo repubbLicano chiedeancora delucidazioni sul COlsto di questoprovvedimento alI Govermo, come se si trat-tasse di un partito che non vegeta neLl'areadeLla cOlélllizione goveI1naltiva.

Questa contdnua ed ÌirI1itante richiesta deloosto sembra diventata un pallino ossessivoe non Sii vuole tener conto peraltro del fat-to che vi è un danno quantitat'ivo ~ rpiaccia

o no all1'onorevole La MaLfa ~ non traduci-

bile nelle élIride tabeMe del bilalnaio dello Sta-to. Si ponga mente alI costo umano, oioè alcosto in termini di sofferenze, perchè sap-piamo tutti che numerose malatttie sareb-bero evitabili, curabiH, in parte leradicabiliin qUéllnto la scienza ha da tempo a:pprontatoidonei ,rimedi.

Non è i:l caso di Itediarvli sui temi dellaprevenzione (che è cosa assai diversa dailladiagnosi precoce), del suo scadimento all'8per cento ris,petto all'limpegno bÌinanziaI1iocomplessivo dello Stato nel settore sandta-r.lO. Nè vogliamo palrlare oggi della medicinadel lavom, deLl'azione ,contm la nocività egli inquinamenti, dell'assurdo dualismo mi-nistemiale, che permane, tra !'intervento [nfabhI1ica assegnato ail Ministro del lavoro el'1ntervento fuori dei cancelli dellla fabbricadi competenza del Ministero della sanità, eneppure della fenomenologia dell'usura pre-coce nelle zone industriaJi, neI Nord (lecosiddette maila1:itiedel {(benessere»), a £ian-co delle malattie da {(miseria» assai diffusenel Sud e nelle Isole.

Vmrei piuttosto che s.i Iri£lettesse, onore-voli <coLleghi, attollìno ad una confessione ~

non una indisorezione ~ uHicialle del più oim~

portall1te istituto mutualiSi1Jico del nostro pae~

2 AGOSTO1974

se. Le prestazioni giornaliere dei medici gene-rici sono salit,e a 44, per elevarsi a 71, di cui27 domiciliari, in alcune aree geografiche delNord. (Interruzione dal centro). Perchè vimerarvigliate? Se ii solerti funzionarri del Mi-nistero della sanità o anche delle finanzedovessero calcolare con il traffico conge-stionato li tempi dipercorrenza 'per le visitea domicilio e l'operazione di « spogliarello »

dell'ammalato, ci si accOlvgeJ1ebbe che è unamedicina alla «Speedy Gonza,les» iÌn cuinon si :desce evidentemente neanche a IrÌsa-IÌJre alle cause patologiche di determinatemalatuie.

Ma quel che è ,più grave è che men1Jreil numero degLi ass.ÌistÌ1ti Sii è triplicato (per-chè vi è stata una estensione deLla coperturamutuallistica) la spesa è andata moLtiplican-dosi di ben trenta v:olte, cioè si è passatiormai a 490 milioni di presoI1izioni farma-ceutiche, iCon una media annua .per assistitodi 17,14 presarizioni che non ha molti ,ri-scontri nei paesi civili del mondo.

Ecco quindi uno dei casi peggi:ori di di-spersione del pubblico denaro.

A L BAR E L L O. Se mancherà la car-ne, mangeranno le medicine.

M E R ZAR I O. Gredo non ai sia biso-gno di tali incentivi peJ1chè ci pensa giàabbondantemente ,J'industI1ia farmaceutica acreare la 'psikosi dell'uso sfrenato e incon-trollato de1lle medi:aine.

Dkevo ohe questo è un caso di disper-sione, di distorto :investimento produttivo,oltve tutto nocivo allapubbIica !Salute e chel'onorevole La MalEa non dovrebbe scoprkeil 2 agosto 1974 implorando Ila dimostrazioneana],itica del costo che comporrta i,l provve-dimento di rifoJ:1ma saniltaI1ia.

Come intende muoversi allora iT Governo?Quale Iraccordo si vuole stabiHJ1e tra i,l pre-lievo fiscale e l'uso sociale del pubbliico de-naro? Non è questo il momento evidente-mente rpiù propizio per lìifare ,la stoI1ia dellenumerose occasioni mancate, dello sprecodi immense risorse destinate gratis et amoredei agli enti mutuaiListici in tre successive on-date nel giro di dieoi a]]Jni, sempre al fine

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VI LegislaturaSenatO' della Repubblict. ~ 15886 ~

2 AGO'STO1974327a SEDUTA (pO'merid.) ASSEMBLEA. RESO'CO'NTO'STENO'GRAFICO'

~~ ci diceva il Gov'erna ~ diocangeh\Jre, di

dare run coLpa di spugna aii debiti versa gliaSlpedali. Ma come noi avevamO' sempre te-nacemente e con forza sOlstenuto, e 'semp:reinasoO'ltati, il risultata è stato quella di in-gigantire i disavanzi delle mutue re degliospedali corn un allucinante ritmo in rpra.gressione.

ReSltaindo all'ultimo deoreta.Jegge, l11o,ican-test:iama an2'J:iJtutta,onarevoli calleghi, chev<Ìsia un'armonizzazione tra questa pravve-dimenta e gli obiettivi di Iriforma. In secandaluogO' oI1:iJtichiamala sco,I1revolezza dei termi-ni per lo soiagl1menta delle mutue e per lanamina rp:reventiva deLle gestiani cammis-sariaLi Hquidatorie. In terza luogO', .iil pas-saggiO' di pateri e di deleghe effettive ailleregioni deve essere un fatta orgaJllka pernan scal1kare li deh:iJti ospeda!lieri dal!le mu-tue alle Iregioni, ment're si vOI1rebbe, cantem-poraneamente, negare al<le regiani ill dirittadi interventO' nel settore delLla medicina spe-ciaListica.

Credo che nan aCCOI1ramolta perspicadapolitica per lintuire che 11berare le mutue daidisavanzi equiva1e a dare ilora una spruzzadi bellettO', di madernità, nascondendO' le !ru-ghe della larodecadenza, avendO' esse can-dusa da tempO' rIa lara originaJria funzianeper divcentare, come sono diventate, un crQ-giuolo di :inoenedmenta del dena:ro pubbJj1oo.

Pare a no] ohe la fissazione di urna dataprf')CÌsa e ravvicinata per illlora soioglimentacansentiiTebbe di prefigurare dei meccanismiinreversibilri ande rea1izzaI1e un abiettivo chea parole si il11vocada più parti ma che neifatti tutta o una parte della maggioranzain tende contraddire.

Il quanta punto è che noi nan cancordiamaassolutamente suLla misura di accalllare lamaggiore spesa ai lavaratori attraversa l'au-mento deli cantributi assicurativi. AvremmO'voluta in verità dall'e atto al Gaverna derrlapasitiva decisione di rinunciare all'idea ini-ziale del ticket moderatare pa!ri, si dice, a200 lire per agni pI'esoI1iZlÌonefarmaceutica;ma è di aggi la natizia che nel disegna diI1ifa!I'ma viene nuavamente 'inserita quesrta« navità» altr,ove gtià spe:dmentata e rega-larrrnente faMita. Quale :è il senso di questa

ca'I1I'eLlata valutativa iJn un 'settore tanta lim-portante della nastra vlita sociale? È che i>lGaverno preleva dei1le 'risorse in moda con-traddirttoria, senza praspettive a media elunga scadenza, invocando :il 'PretestO' chenan ci sana mezZJi diSipanLbili per fJ:1Onteggia~re la pa:rticola:re congiuntura, ma all Itempastessa tollera a favoI1Lsce !la diss~pazione. Tro-

viamO' propria in qUlesta forbioe divaricata ladi!stanza tra ,i saorifici che si chiedonO' ai Ila-varatalr'i, ai ceti Iproduttivi, e ,le cantraparr-tite che lUan si vagl1iana dare. E dal mO'men-ta che potrebbe sorgere .:illdubbio ohe stia-

mO' imbastendo ill processa alle ,intenziani,vorrei condudea:-e l'uJ1tima paI1te deU'inter-

ventO' portando vre esempi concreti, che nondovrebberO' perlomena cons.entilre camodescappataie.

Poche settimane fa, mentre l'opiniane pub-Mica nazianale veniva Blagellata dallle piùdisparate ipotesi :di dforma lim campa ospe-daliero e sanitario, mentI'e :tUitti i Gruppi pa-litici si assaCliavana a:lla nostra reiterata pro-testa nel vedere candannata ,l'appasita Com-missione senatorialle, la 12a, all'impotenza,aJH'igno'ra!nza conasaitiva, mentre suNa stam-pa di'lagava la polemica, talvaltain chiavedi superficialle pressappochisma, vi .erano iÌrncircolazione e vi sona tutt'oggi settari dotatidi ragguardevole potenzJiailità HnanZJiada, deigruppi ~ lo sappiamO' ben,isSlima ~ eraga-

tori di cOlpiasi vantaggi :d1ientelari, ma bene-ficiari a ,loro volta di posizioni di 'rendita,caIlocati come sano ailla sommità dei J;ivelligerarchici un~ve!rsitari, rprofessianaH, o delllaburocrazia che sembra abbianO' tra di larauna specie di cordone ombelicale, che resi-stonO' neiJJlatrincea del pd.viJegia, difendendO'una sorta di sacro pres1tigio ereditata da unatradizione che si vaI1l1ebberperpetuare. E al-lorquarnda nan è 'pasSlibile taLlerare questanefasta Itradizione, Iperchè ,la cascienza ci-vile e demaoratica del paese è aresciuta, per-chè la combattiv:ità e rIa consapevolezza uni-taria dei lavaratori si sono consoLidate eperchè Ila Tearltà cLimaS'vra110sbaoca falLimen-tare delle scdte impaste dai veochi imdi:rizzidi pal:iJtica econamica, a,llara queste SltessefQrze ricarrana aLla ma!lizJÌaga:ttopavdesca edali tl'Ucchi dlassid delltrasformi,sma. Si trat-

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 15887 ~

2 AGOSTO1974327" SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRI\.FICO

ta cioè di forze ostili, che non esitano 'inquesti giorni a frapPQir,re resistenze, ostacoli,sbarramenH, ricaUi e che sarebbe ingenuosottoVallutare e addirittura colpevQile sareb~be igmorare, anche in questa fase che il Go~

vel'no conslLdera, a nostro giudiZJio er;ronea~mente, solo congiunturale e di emergenza.

La v;eI1ità è, ollorevoli coMeghi, che, essendoin gioco precisi interessi, scendono in cam-po Ie forze che ne sono economicamentetitolari o ne hanno ila rappresentanza politi-ca, cercando di precostitui:r;e una ~realtà ca.pace di va:nMicare anche quegli effetti posi-tivi che ai auguriamo di conseguire allor~quando dal [limbo delle buone intenz'ioni si

dov'rà passare alla fase attuativa ed al fun-zionamento degli strumenti operativi. Le pro-ve ~he potI1emmo produrre per confortare ta-le inquietante prospettiva sono Dumel1ose, macOlnv,ieme accennare salo a pochissime di es-se per conferire la necessal1ia vivadtà ail di-

battito che oi vede impegnati da molte Qire,eviltando così. di distorcere Ila natura ella spe-oificità del deoreto-Iegge in esame.

Il primo esempio è questo, onQirevo1li col-leghi: or non è molto, poche setbimane fa,è stato siglato un accordo ,tra -gli enti mu-tuaJistici e 'la federazione nazionale dell' 0'1'-dine nei medioi, ovviamente con 'l'assistenzaclandestina e ,l'intel1mecLiaziQine dei rappre-sentanti del Governo. Ebbene, la ninnovataconvenzione ,relativa a;Ii1'rattamento dei me-dici speciailisti che operano presso gli ambu-latori mutualistici sembra essere stata con.,cepita in una campana di vetro tanto opacada non consentiJ1e un minimo spiragLio diluce sm cosiddetti e conCllamati dest,ini deI-la riforma. L'operazione, come sempre, è st.1-ta condotta al di fuod di ogni pr:iJncipio 'pro-gmmmaltonio, avulsa dal quadro finanziariodel paese, che Itutti cQinsl:iJderiamo di estremagirav:ità; e si è fatto di ,tutto per {ag1iar fuorida questa convenzione i rappresentanti ddlereg,ioni e persino le org3Jnizzazicmi sindacakChe va'lore ipossiamo aHara attribuire allemalevole inSlinuazioni che fanno da sfondoalle petubnti p!'ediche circa [ill senso di re~sponsabi:lità parteoipativa dei s.iindacati e lapur doverosa esortazione a contenere ,le ilr- '

razionali spinte cOl1porative?

L'esempio cui accennavo pI1ima non è a-strattamente emblematico, ma si traduce inun danno effettivo sia sul piano mnanzianiosia sUiI piano della ,pubblica moralità: duetel'mini che nel corso di questo dibattitoalcuni miei compagni e colleghi hanno volutoassociare e fondere in un giusto e CQivrettogiudizio di sintesi. Sul piano £inanziario at-traverso quella convenzione si autorizzanoaumenti retI1ibutivi destinati a lincidere sulcosto delle prestazioni d~l 20 per cento, simigiliorano tutti gli istituti economici e nor-mativi per dei 1ibeni professionisti che giàbeneficiano di un trattamento che nQii con-sideriamO' pnivilegiato e in nQime della cro-ciata teorica contro le ,rendite parassitariesi regalano altre 100.000 ,lire mensili per32 ore settimanali. Ciò evidentemente con-corre ad aggravare ulteriormente la situa-zione :deficitallia delle mutue, !rende aleato-do l'impegno di assegnare alle regioni ilpotere di organizzare la rete p01iambulato-niaJle per contenerne d costi, per migliorarei servizi per la totalità dei cittadini conver-tendo l'attuale assetto ad una Ipolitica seria-mente prevenziQinale che Irappresenti davveroanche un vantaggio sotto lilproHlo più stret-tamente economico.

Sul piaeno morale, onorevQili colleghi, la-saiamo al Governo valut3lre ila coerenza trale ramIe e i fatti e mettere in preventivacosa significa oggi, mentre sÌ fanno tanti di-scorsi chiedendo sacrifiai ai cittadini ('ritro-V,18.illOqueste frasi anohe neLla ,relazione delcollega Segnana), favorire la contaminazio-ne cOJ1pora:tiva, rl'iincQiraggiamento obiettivoche rl Govemo dà alle mai soptte velleità diriv,iil'cita vendicativa di coloro che vorrebbe-ro contrabbandare una folgorante vocazioneI1iformatnice in campo sanitario attraverso irecenti soiopeni di sospetta coerenza ideolo-R'lsa e sui quali ha espresso duri ma giustigiudizli stamsmei,l collega senatore Albarello.

Secondo esempio. Quanti anni sono pas-sati, onorevole Sottosegretario, da quandoh CommisSlione paJ1lamell1tare antitrust ave-va stigmatizzato il caos imperante llel settorebr::naceutico? È possibile, ci domandiamo,chiudere gli occhi di fronte ail procedimentodi fOJ1mazione dei prezzi? Non insegna niente

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Senato della Repubblica ~ 15888 ~

2 AGOSTO1974

VI Legislatura

327a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO

(cito um.solo caso tra li millle che 'pOltI'emmOprodurre) la storia della vitamina B 12'? Al-l'inizio ,costava 400.000 lilre il grammo; ven-ne aHara stabilito un prezzo che Il1imane tut-tora uguale nonostante che rIa materia pni-ma da 400.000 lire sia scesa a 5.000 ihre ilgrammo. Si è lasciata così inaddke la ricer-ca, sii finge di lignorare che in 17 anni l'Ita.ba ha prodotto una sola novità rterapeuticaa diffusione mondiale, mentre gli Stati Uni-t:i ne hanno prodotte 67, 20 la vicina Sviz-zera, 15 'la Germania federalle, Il 'la Franoia.E mentre 'sii vOJ1rebbe scoraggiare ruso deifarmaci, attraverso il ticket modelratore, sipenmette la commemiallizzazione di prodottigiudicartli inutili o dannosi, si consente unasfrenata bolgia di 'reolamizzazione propagan-distica non sempre assimilabile o da con-fondersi con ,la cosiddetta atltività di infor-mazione scientifica.

VoI'rei :l1Ì!Cordal1eche con il decreto in esa-me ce la iprendiamo con i :povel1idiavoli chedevono magCllri acqui,sta!re una cambiale perpagarne un'a~tra, menvre in pad tempo siconsente a deLle ditte prevallenteme'llte a ca-pitale straniero (ma che vivano e plrosperanoda tanti anni nel nostro paese) di spenderequakosa come il 38 per ceDltodel totale degliintroiti in attività pubblioitania o :reclami-stica o addirittura, come nel caso 1imite del-la Shwrper, iil 65 per cento degli intlro:iti perdiffondere dépliants o reclamizzazioni disca:rso valore scientifico.

Noi ci domandiamo se tutto questo è an-cora tollerabille e a cosa IPUÒservire esten-dere a tutti grli assistilti iil pro'l1tuail1io del-l'INAM. Nè può bastare un generico ,richia-mo a1la revisione della fanmacopea dopo gliscandali che sono avvenuti negLi uhimi anni.Si continua a non voler attribUlÌ!re adeguatimezzi, svrumenti, prestigio alInostro lsititutosuperiore di salliità. NOli apprezziamo ~ elo diciamo cOIn f,ranchezza ~ l'orientamenrtoche pare sia del ministro Viittorino ColO'mboa dar vita adaloune aziende pubbliche, inmodo che ,la produzione del farmaco nonabbia ad essere regolata attraverso oriteri in-compatibi,l[ cOlnJa funzione sociale del pro-dotto. Occorre quindi respingere tuHi ,i ,ten-taJtrÌvidi sabO'taggio, di :l'icatto di cui avvelr-

tiamo preoccupanti segni premonitol1i in que-stli giomi.

La 'l'ichiesta di aumentare i prezzi che vie-ne dagLi indusltriali del settOlre farmaceutico,di procedere ai ilicenZJiamenti con atteggia-mento di falso vittimismo, di, 'ridurre iPenfinogli sconti praticati agli enti assistenziali,di gabelila:re normali process:i di 'lìistruttu-raZJiane aziendale come antioipazioni rifar-matnici soma aspetti di un disegno che vafronteggiato e vanifkato subito, pirima chesia troppo rial1di.Potrebbe essere um.'~nteres-sa:nte esperienza per 'lei, onorevolerappre-sentante del Governo, per i suoi colleghi delMinistero deLle finanze, per li rCol,laboratori,consUlltare ,come abbiamo fatto mai, pur nonavendo molte qualità tecniohe specifiche, ibilanci di eser1CÌziodeLle Ipiù ,robuste impresefarmaceutiche Ìitaliane, per vederne i profitti(che tra l'arl1Jropu:bblircano con molta ~p:re-giudicatezza) e 'le quote azionCllrie, contraI-lame gli ilnvestimenti e darre un'occhiarta agilioiled tributa'ni aocertati a coloro che hannoaccumulato ,immense fortune operando nellaindustria deilJa salute pubblica.

I lavomtori, contrariamente all,giudizio as-sai semplicistico ~ ree lo reonsenta il co1legaSegnana ~ espresso neLla :relaZJione ,che ac-

compagna il decreto~legge, i IrisparmiatoI1Ì, icontnibuenti onesti Inon oredonoCIII sacniHcioper ({ amar di partJ:1ia» quando vedono che ipiù muS/tri, tJlasona1ii personaggi sono di.spensati dail farre ill loro dovere 'itailico, go-dono di abbondanti condoni e diventano al-fieni di ogni bandiera, pUirchè iricevano ospi-talità per depositarre all'estero miLiIardi inHquido o beni dinifugio.

L'uLtimo esempio non riguarda liil settoresanitaJ:1io, ma l',inquinamento del costumemorale e quindi si avvicina abbastanza allti-pO' di .ragionamento che sto per IteI1mina:re.Il 27 febbraio di quest'Cllnno ebbi modo dipresentare un'interrogaZJione ,per chiedere secorrispondeva a!l vero la notizia secondo laqua:le gLi uf£ici competenti stavano per de-£inire (a trent'anni di dista:nza daH'ultimoconFlitto bel]lico!) l'istrutto:I1ia per ill ni,sar-cimento dei danni di guerra aHa società pro-duttrice di aerei Caproni. Aspetto ,inutiJmen-te da cinque mesi la ,riS/posta. Lei, onorevoJe

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VI LegislaturaSenato della Repubblic!l ~ 15889 ~

2 AGOSTO1974327a SEDUTA (pomerid.) AS:,EMBLEA - RESOCONTO STENOGRI\HcrJ

rappresentante del Govel'no, mi domanderàcosa c'entra con lill dibat1Jito che stiamo svi-luppando una ,piccola inadempienza al Rego-lamento del Senato date lIe 1vroppe frequen-ti non Disposte dei mi'niSlteni aHe interroga-zioni palJ:~lamentalri. Questo esempio invecec'entra e ,la spieghiamO' can Itelegrafiche an-notazioni. Anziltutta ai sia consentita un pic-colo codiamo. Non so se vi sono maggioriragiani di dalersi del fatto che da tresedUltesiamo privati della presenza autorevole deilministrO' TanasSli, o se invece è compensativo,in :-,ensa pOSliltivo, 'ill fatta di essere amcoracanfortati dall'assiSltenza dell mppresentatntedel Ministero del tesoro. Nella prima Ìipotesipotremmo esser autorizzatvi a pensare chepoca diffe:renza ci sarebbe stata aI~l'atto ter-minale della 'replica; nel secondo caso l'argo-mento che sto per IrLfel1ire chiama in causaproprio lill Tesoro, che è pur sempre undiretto linteIìlocutore in questa vicenda sca-brosa di milliatrdi truffati alll'eral1io dello Sta-to. Tornando alI fatto, dopo due 'l?Jiorni daquella Ìintel1rogazione che ho prima ricor-dato, scoppia 110scandalo e Itutta la stampanaziona,le ne parla de£inendolo una «balla-ta di illIilliardi, }>,di « aerei fantomatioi ». Ri-sultano infatti evidenti molte falsi£icazioniche non è il caso qui di speoificare.

Onorevole Colombo, ,in un paese come ilnostro dove sembra difEidle operare un ac-cel1tamento quando i signori devono paga-rele Itasse, certi uffici £inamZJialri riescono afare il miracolO' della moltiplicazione dei panie dei pesoi,portarndo da poohe centinaia adoltre 3.000 gli aeroplani requisiti dai tede-schi. Si cerca cioè di ;liquidare Ulna ipoteticareqUlis,izione di aerei, da Ipa'J:te del comandoge'J1manico, aerei che se IIi avessimo avutiprobabilmente e sciagUlratalillente Ila gue:nras2,rebbe dmata quat1che giornata in piùl E

l' onorevalle La Malfa non :risponde certo alleintelrrogaziani ,pail:llamentari ma ha voluto edavuta sorivere ali giornali cOI1lfeJ1mando mal-<tecrrlrcostanze da nOli soHevatte: arbitrari era-

nO' i deoreti firmati dall'intendenza di fi-nanza, di elevata entità era ,]1 rapporto Itruf-

faJld:ina assammante apareochie decine di

miliardi. E J'ex ministro del tesoro La MalhricoDda :inolltJre di aver inviato una lettera al

suacoillega al1le finanze, oggi ail Tesoro, ano-

Discussioni, f. 1202.

revole Emi1ioColombo, segnatlarndo un a:l1Jro'Caso equivaca, una liquidazione, sempre peraerei, alla SIAl-Marchetti già effettuata at-traverso akUlllii ,ratei di niscossione.

Quindi abbiamO': 13 milLiatrdi alJa ex Ca-pwni (e gli< eredi sembranO' alll'a scura diItuttO, persrna deilihni dei soci che sonoscomparsi e riapparsi ne]le cassefoiìti di unlegale ex senatore della RepUlbbiliica)e 11 mi-liardi alla SIAI~MarchettJi; qui gli scandalisona carne le ciliegie, una tira le altre.

La magistratura è intervenuta in questigiorni, ha apel1to una inchiesta ed ha esteso~l provvedimento a una terza società che habene£iciata pure essa di miHardi senza avoc-ne diritto, la Riva e Callzoni.

Ora i patIìlamentari :repubb:bcani hannopresentato alla Camera una proposta di lin-chiesta ,pa:tilamentare manocamera<le e quin-di, onarevale rappresentante del Gaverna, do~vrebbe almeno convenire che il'affare presen-ta aspetti oscuri e di estrema gravità nelmO'mento in aui chiediamO' al paese di sop-portare nuavi saol'ifici. Noi le chiediamoeSrphcitamente: quatnti ailtl1i «casi bellid})oi sono stati in questi anni o ci sano ancorain saspesa? Quanti miliardi oioè ha sbarsataJ'erario, chi sono i responsabiH dalla firmafaoi:le che inventano sacietà fasulle erogandodelrle ingius,tificate ILiquidaziani? Chi deve pa-gare per questa OIpera veDgognosa e dd im-broglia?

n GruppO' comunista forma1lizzerà megl,iole Siingole richieste sia per approfondire l'in-dagine sia per individuare e <colpire le ,rela-tive responsab~lità. A noi, onorevdli co~leghi,non piace lo scandalismo ma ireputiamo scan-daloso che la catena degLi scandaili ogrui gioll:"-nO' si allunghi di nUO\'�iinquietanti anelH.Alle giaculatorie ,programmatiche nai 'Pref~-l1irumola caerenza dei fatti rOanoreti. La parte-o1pazione del GrUippocoml1'nista a questo di-battitO' non davete intenpretarila come unsussUllto di Itruramtolisma estivo a un « brac-cio di .latta », ,come ha potuto sOl1ivere, assaiill1C2vl1ltamente,un giornaile di SlÌill!istrache pa-re non dispiaccia molto agli an1Jicomunisti didestra.

NOli invece vogliamo un <conEronto serio,rigorosa, che intendiamo condurre ~ .come

ha detta bene lill .caillega Colajanni stamane

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VI LegislaturaSenato della Repubblicl< ~ 15890 ~

327a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

~~ con il massimo senso di responsabilità percOlI1dspondere al~e aspettative del paese edeJ~le grande masse popolaJri. D'alltronde are~diamo che non faccia più presa sulla pubb1i~ca opinione la sbalorditiva iÌnSlimuazione cheè circolata in questi giolJ:mi, secondo Ila quale,i comunisti non sanno e non dicono dò che

vogliono in questo dibattito SUli decreti £i~nanziari e oreditizi. Le decisioni dei nosrtiTÌorgani centmli e cLkezJionaH, li dibat,titi e lerisoluzioni, Ila conferenza srtampa dei presi~denti dei nostri Gruppi, questo stesso dibatti~to sono momenti di estrema chiarezza, di coe-renza, di seria rigorosità. Non tardate piut~tosto voi, onorevdlli co]leghi della maggioran~za e signori del Governo, 'a capi're ciò che mi-lioni di titaliani hanno ,letto, discusso e ca~pito da tempo. La crecLilbiililtà, la ,£iducia Ira-gionata e non .fideistica OOCOl1reguadagnar~sela con lIe paroLe, certo, lilla soprattutto conl'esempio dei fatti conoreti. Aillora e sol~tanto allora si può battere ill qrua:lunquismoche :rischia di diJagare nell nostro paese; cisi può collegare con un rarpporto demoara-tico e partecrpa1Jivo al1le forze lI'ea'Li.dell no-stro paese che hanno dimostrato direspin-gere i veochi schemi di becero ed insensato,insulso anticomunismo. Allora sì non appari-rà più come slogan di dI'costanza l'invoca-ziolle a~la autorevdlezza poliuica, alLla dilre-zione stabile e capace di imprimere effet~tive svolte, di superare cioè 1131orisi IpoLitica,economica e moralle che travaglia la nosi!:rasocietà. Onorevole P,residente, onorevole lI"ap- I

presentante del Governo, onorevoli coneghi,dÌJpende da nOli e tocca a noi cont,inuarecome sempre, 'senza iattanza ma com tenaceperseverante detenminazione, a fare Slino infondo il nostro dovere ail servizio nOln sOllodel movimento operaio ma dell'intera cOll~lettività nazionale. (F ivi applausi dall' estre~ma sinistra. Congratulazioni).

P RES I D E N T E. È iscritto a par~lare il senatore Borraccino. Ne ha facoltà.

"À B O R R A C C I N O. Signor Presidente,onorevole Sottosegretario, onorevoli colleghi,riteniamo che g1i sv,Ìiluppi della situazione,la presa di coscienza all'interno della mag-gioranza della necessità di apportare modi-

2 AGOSTO1974

,fIche ai decreti presentati per a£frontare lagrave crisi economica del paes,e e la prote~sta che Sii è levata dal paese stiano a iindl~care ,1agiustezza della battaglia che n Parti-to !Comunista porta avanti.

Abbiamo detto a1l'inizio della battag1ia chequesti decreti sono socialmente ingiusti, nonoffrono una garanziarea,le per avviare a s'Olu-zione la crisi, minacciano di arliecare seri col~pi all'economia del paese. Abbiamo affer~mato che la crisi del paese è ~eale e pro~fonda e non si r,isolve con misure congi'l1n~tUlìali ma impostando una politica che puntiad un nuovo svi,luppo .economioo, alle rifor~me, all' occupazione, alla difesa dei salari,dei redditi, delle pensioni, dei risparmi deiceti popolari.

Riteniamo però lei annrundat'e modifichea<idecreti insuffiaienti a dare un 'reale con-tliibuto per affrontare ,la gmrvità della situa-zione. Celito, la crisi è dovuta anche a fatto~

l'i internazionali, ma è fondamentalmentelegata ad una politika sbagliata che è stataseguita in questi anni, per cui r,iteniamo cheoggi sia necessaria I\lJn'inversione di tenden~za ,di una 'politka economica e soaiale cheha portato .il paese sull' orlo della crisi.

Riteniamo pertanto che la crisi odiernavada af,£rontata con un mutamento reale de~gli indinizzi di po1it1ca eoonomica, dei me~todi di governo e del ,funzionamento dellapubblica amm~nistrazione. Riiteniamo qub~di che i decreti in discussione debbano es-sere radicalmente modifkati neLla sostanzae non marginalmente.

Abbiamo detto che i decreti sono sodal~mente ingiusti perchè in defJnitiva por,tanaavanti una logica fiscale che gr,ava £onda~mentalmente sulle masse più povere, suglioperai, sui contadini, sugli impiegati, sugliartigiani, sui rcommeliaianti a basso Ireddj.to, :su milioni di pensionati che vivono conuna media di 40.000 lÌire al mese, sul cetomedio produttivo, sug1ienti locali e sulleaziende pubbliche.

Quest'i decreti, in sostanza, scarkano ilpeso della crisi sui ceti popolari e sulla iPub~blica amministmzione aggravando ancor dipiù questa crisJ e determinando ulteriorisquilibri nel paese. Si ,tratta di decreti iChecolpiscono settori Mnportanti per la vita del

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VI LegislaturaSenato. della Repubblica ~ 15891 ~

2 AGaSTa 1974327a SEDUTA (po.merid.) ASSEMBLEA ~ REsacaNTO STENaGRAFICa

paese (generi alimentar,i, Cairne, zuochera, tra~sporti, servizi pubbLici, apere pubbliche, ca~sa, auto, benzina, bolla, luce, acqua).

Sul Ipiano f,iscale questa gamma di decre~ti coLpisce Ila più ampia area possiMle sen~za però quel ,criterio di equità e di progres~sività che daveva essere alla base della ri-forma tTibutaria e che avrebbe dovuto !por-tare ad una inversione dei rapporti t['ibu~ta~i.

La vecchia logica fiscale è stata mantenu-ta in piedi e i decreti odierni altro non fan-no che accentuar1a maggial1mente.

A questa politica si accompagna la st'ret-ta creditizia che c01pisoe e paralizza li set-tori della piccola e media rndrustria, dell'edi~lizia, dell'ag:dcoItura, della zootecnia. Que~sta stretta ha <già ,determinato una paurosadiminuzlione di slcorte e sta determinandouna situazione difficile per miglliaia di pic-,cole aziende: nea:V1remo come conseguenzaun milIOne di disaccupati.

Nel settore commerciale questa politicasta portando all' esasperaZJione j,l fenomenodella ristrutturazione del settore a benefi-cio della grande distribuzione, colpendo cen-tinaia di migliaia di picooli imprenditori edartigiani.

D'altra parte tutto ciò Iporta contempora-neamente ad un ulteriore :rialzo del costo del-la vita. Abbiamo giià aViU1Joforti aUlmenti deiprezzi negli ultimi tempi; si è detto che nelgiugno del 1974 v,i è stato un aumento del~

1'1,9 per cento rispetto al maggio e che que-st'anno abbiamo già avuto il 17 per centodi aumento rispetto al 1973.

Questa situazione può essere affrontatasolo con provvedimenti che avviino le rrfor~me e provvedano a Ico1piire li settori paras~sitari e priv~legiati at1:lraverso una poLiticache colpisca gli alti redditi, i superprofitti,]e rendite parassli,tarie, gH spmchi, gli enti

inutiLi, i guadagni speoulativi, le evasioni f;-scali, le esportazioni di capitali, le assunzio~ni inutili. Su questi prohlemi n Gmppo co~

munista ha fornito un'ampia documentazio-ne: si tratta di avviare una politica f,iscalemtesa al reperimento di ingenti entraite a ca-rico dei settori priv~legiati ,del paese.

Per quanto riguarda il peso fiscal,e, è giàstato affermato che il 75,3 per cento delle

imposte dir,eUe grava su fasce che vannodai 2 ai 5 mihoni, che il 9,3 per oento gravasu fasce che vanno dai 5 ai 10 mi1ioni, me:l-ire sOllo per una piccola percentuale si gravaoIltre queste fasce.

Ecco un settore da prendere in <considClra~zione e che può for:mire la metà delle ell1tra~te che il Governo chiede attraverso i de~

i oreti in discussione. Ma la discussione che sista s:volgendo nel Parlamento dimostra Jariluttanza e l'ostilità del Gove:mo a trovareentrate in rqueS<ta direzione.

Abbiamo detto chei,l preJievo fisca1e nelnostro ,paese, in complesso, nel 1964 è staiodel 36,20 per cento e nel 1974 è stato del 30,3per cento. Abbiamo avuto cioè cinque !puntie mezzo in meno 1n dieci anni, il che signi-ficava, da parte dello Stato, la rinuncia ad

I ~ncassare una somma pari a 4-5.000 m1lia:rdid'imposta, perchè non pagano i grossi pro-prie1Jari di teHClni, di case, di fabbriche, dititoli azionari ed i grossi professionisti.

Possiamo fare alcuni esempi. Per quantoriguarda l'imposta sui fabbricati, ne11964 hadato 24 miliardi e nel 1974 appena 32 mi-liardi; e invece si dovrebbe aggi'rare sui400 miHardi. L'imposta sui terreni nel 1964ha dato i13,5 ,per cento e nel 1974 sempreil 3,5 per cento; e invece, ai valori attuali,questa j,mpostadovrebbe dare oltre 200 mi-liardi.

Per quel che 'dguarda la stessa IV A, il re~latore, senatore Segnana, ha dovuto riC0Il10-scere che l'evasione fiscale assume un aspet-to ecceziornalmente preocoupante ed ha par~Iato di una evasione di circa 3.000 miliardi.

Un altro studioso, il professor Stiro Lom-bard1ni, ha 'parlato di una evasione di o1tn~il.000 miliardi. E qui conviene d.tare altrisettori nei quali lo Stato italiano può repe~rire entrate notevoli. Per quel che riguar-da la fuga dei capital,i, proprio in questi gior-ni è stato annunciato che escono dal nostropaese 6 miliardi al giorno e che questa ten~denza è passata dallo 0,2del 1961, rispettaal reddito, nazionale netto, ad una cifra del5,5 per cento.

n continuo e cOSipiouo deflusso di capitaliverso l'estero ha ,impedito run maggiore in-vestimento di oapitali all'interno CIuna mag-giore produtt'ività. Ed ancora, per quel che

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 15892 ~

327a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- REsacaNTa STENaGRAFICa 2 AGaSTO 1974

riguarda la fascia oltre i 10 milioni di red-dito annui, si è ca1cola,to che un aumootodi .a,ppena i,l 10 per cento su tale fascia puòdare la metà di dò che si V1Loleottenere .coni decreti in disoussione.

Ritenia,mo quindi, cOInqueste osservazioniserie e ,concr.ete, di dare ,al Governo e .allamaggioranza 'indicaziani per pater impasta-re realmente una politica di reperimento. dientrate che passa oo.1pire li ceti privilegiatidel nastro. Ipaese senza oontinuare a gravaresui ceti papalaJri, sulle piccole e medie irm-prese, sul settore artigianale ,ecammercia-le medio.

Ecco. perchè riteniamo. che la poMtica delGaverno, che si inserisce oggi in una situa-zione inflaziani'Sltka già grave, riduca dra-~ticamente il patere di aoquisto del,le massepopalari, blacchi la ,svill.1ippodelle attivitàpraduttive, blacchi l"attività dei ceti me-di, bloochi l'attività degli 'enti locali edegli enti pubblici. La discussliane di ireriin quest'Aula a prOlposita delle mozioni sUll-la finanza 1acale ha ma strato can estr:emachiarezza le preocoupaz:iJoni per le .condizioninelle quali vengono a trovarsi gli enti lacali,le aziende autaname, gli enti pubblici delnastro. ipaese.

Questa politka diminuisce il valore deipicco.li ri1sparmi, aocentua l'incertezza, l'in-~tabiJità, la precarietà della situaziane econo-

mica. Rispetto ad essa, quindi, è ampiamen-te giustificata la batta,glia che il Partito co-munista sta iportando ,a,vanìi per una madi-fica reale e profonda di questi decreti, W1amodifica che vada nel,la direziane giusta.

In partkolare ques.ta palitica aggrava lasituaziane ecanamica e gH squilibr:i, con unaaocentuaziollle antipopolal'e irn akuni settoridell'attività econamica e sOlciale del nastropaese, in mado speciJfico per quanto riguar-da l'aJg,rkoltura e ,la zaotecnia. Per queslt'ul-timo settore, le proposte del Gavel'na si in-quadrano in una politica di selezione diclasse dei oonsumi. Si fa divootare la carneun genere di lusso, inserendo l'aliquata chela Iriguarda nella tabella B, cOlncernoote i ge-neri di lussa; si colpisoana tutte le .carni bo-vine, f,reschee surgelate, refrigerate e can-gelate, salate e in salamoia, seoche a affu-micMe.

È un pravvedimentOl che va cantra gli in-teressi dei consumatori, delI'agricaltura, del-la zootecniae dei contadini.

Si è giunti a questa situazione attraversauna palitica fallimentare che è stata porta-ta avanti negli ultimi anni ercarrtvo la qualeSI sOlna battuti con caerenza e tena,cia i rOo-munisti e i lavolratari.

Il decreto che dispone la modifica dellealiquote IVA per le carni è in sostanza laconseguenza di una palitica sbagliata.

Presidenza del Vice Presidente SPATA~t~

(Segue B O R R A re C I N O ). Certa,nOn ci ,nascandiama che esistano preoocupa-ziani per il deficit della bilancia dei paga-menti. Ma accorre guardave alla sostanza delprablema ed 'alle scelte ':reali che bisogna farèse si \"uale superare .la ,situaz-;ione di debolez~za cui si riferiscono. ,le rrelaziani allegate aiprovvedimen1Ji.

Certa, nel 1973 abbiamo. spesa 1.700 mi-li8Jrdi Iper a.oquistare 4 milioni di quintalidi ca:rne, la metà del fabbisogna naziona,Ie,e nel 1974 si prevede di spenderne circa 2.000,buona parte cioè di tutti i nostri debiti conl'estera, una cifra ,inferiO're solo a quella .chedovremo spendere per i,l petmlio.

Ebbene, dobbiamOl .dire .che queste pesan-ti e gravi conseguenze perr la nos1Jra ecano-mia, per Ila nostra agrrica1tum, per la nastrazaO'tecnia, per i nostri cOInsumatari erano. sta-te previste ed ,indicate nel mamenta in cuifurono fatte determim.ater scelte nel campaagricola, quando. ciaè si pO'rtò avanti una po.litica che partava aIrla distruziane del bestia-me, alla riduzione del consuma pro capi~edella carne. Oggi infatti nella Comunità sia-mo. il paese che ha il più bassa cansuma prucapite; le cifre sono le seguenti: Jta,lia 50chilogmmmi a testa, F:rancia 96, Germania88, Gran Bretagna 75. Le scelte pa1itkhe nelcampa deH'ag,ricoltura e della zaotecnia por-

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Senato della Repubblil tJ ~ 15893 ~ Vl Legislatura

327a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 2 AGOSTO 1974

tavano alla fuga dalle campagne, alla crisidei nostri prodotti ag:rkoli, agli aumenti deicosti dei mangimi, alla distruzione del be~stiame per favorire queno nrancese e quellotedesco. C'è un dato: solo 't'l'a l'estate ~l'autunna dell'anno scO'rso sono stati distrut~ti 900.000 capi di bestiame -che in pochimesi avrebbero po1Juto generare viltelli. Leconseguenze di questa politka oggi le si vuoIfar pagare ai 'contadini, ai consumatOTi, alJanostra agriooltura, alla nostra zootecnia, at.travmso un decreto che cerca di risolverequesto problema attl'averso una manovra fi-!'"cale che dovrebbe Iportare ad una drasticariduzione delconsuII1o per arrivare al supc~ramento del deficit della billancia commer~ciale.

Ma in effetti questo decreto non risolvenulla: non salo rè sbagliato in Irapporto alleesigenze dell'economia, deLl'agriooltura cdeLla zootecnia italiana, ma è anche erratorispetto a quanto si sta verificando nellaComunità economica eurO'pea. Gli organi co-munitari, in questi ultimi giorni, hanno in~dica<to la necessità di frenare i prezzi pergli alleva tori, di smaltire sotto costo 130.000tonnellate di carni ,conservate nei depositifrigoriferi della Camunità, di aboH:re l'IV Ae le altre tasse sulle carni. Altro provvedi~mento è .la svallutaziane della Hm verde nel-la misura del 12,5 per cento ed il conseguenteaumento delle uni,tà di conto con cui vengo-no calcolati i Iprezzi delle importazioni, chesalgono dalle 700 dell'anno scorso alle 800attuali, con l'aumento dei prelievi fiscali allafrontiera, oon il blocco delle importazionidai paesi terzi, 'specie orientali, i,l che deter-mina ,un girave danno per la nostra esporta~7ione di beni industriali e quindi la non so-luzione dei prO'blemi di deficit della bnanci~commerciale cui si vorrebbe provvedere.

In questa situazione, di fronte a questiprovvedimenti della Comunità economicaeuropea, di fronte alla s;valutaziO'ne dellalira verde, appare assurdo un decreto chevuole aumentare in maniera esosa tl'aliquotasulle carni e in maniera partioolare sulhcarne bovina.

Questa assurdità, questa incongruenza èstata rilevata anche in ambienti della mag~

gio'ranza. Oa par<te del Governo c'è stata unalelazione agli economisti e ai <rappresentantidelle associazioni interessate al deHcato pro-blema alimentare. In essa si dice: « Il meI1ca~to comunitario della carne è quindi carat-terizzato da squilibri di indirizzo politiconazionale: otto Stati incentivano il consumo,uno Stato, l'Italia, lo frena al massimo pos~sibilecon controlli quantitativi e peroussio-ne tributaria elffiTata oome quella stabilitadal decreto-legge 61luglio 1974 ». La iH~lazionedel Governo continua: «La produz'ione na-zionale è venuta oosì a trovarsi sempre piùfuori mercato nei confronti non solo dei pro-duttori d'oltremare, ma anche di quelli co~muni,tari. Il basso liveno della produttivitàe quindi dei redditi di lavoro pro capite e lascarsa remuneratività del capitale investitondle aziende zootecnkhe tradizionali stan-no determinando conseguentemente unacontrazione produttiva del settore, malgra~do il forte aumento della domanda internache viene coperto in misura e a prezzi cre-scenti dalle importaziO'ni. Il deficit della bi~lancia commerciale deLle carni nel 1972 èrisultato di circa 1.000 miliardi di 1i:re, dipronte ai 60 del 1961, e nel 1973 di ol,tre 1.500miliardi. L'aumento della domanda, non com-pensato da quello della produzione nazio-nale, ha avviato un Ipmcesso che 'rischia didiventare Ì,l'reversibile, tanto più <chene1l'ul~timo quadriennio nel settore della carne bo-vina, pur non essendo aumentato di moltoil consumo (da 1.255.000 a 1.345.000 tonnel-late), la produziO'ne si è ridotta da 805 aMO.OOOtonmelbte ed il patrimonio Z!Ootecni-co è diminuito da 10 a 8,5 milioni di capi.La orisi della produzione zootecnica nazio-nale ha avuto Tiflessi negativi suMe industriee sul sistema distributivo ad esse oollegato.La situazione è desHnata ad aggravarsi senon si affronterà ill problema con Un pro-gJramma organico di interventi di dimensio-ni tali da incidere sensibilmente a livelloproduttivo e di mercato ».

Di fronte a questa chiara ammissione daparte del Governo, non vediamo nessuna ga-ranzia, nel deoreto, per la soluzione di que-sto importante problema, non vediamo nes-suna misura organica, bensì una semplice

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 15894 ~

327a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ REsacaNTa STENaGRAFICa

manovra fiscale per reperire ingenti entra~te che debbono finilre poi a settori improdut~1ivio debbono Fùnanziare i soliti car,vozzoni.Da una parte quindi si riconosce la gravitàdi questa shuazione, si :riconosce la gravecrisi nel settore della carne, de1l'agricO'lturae della zaotecnia e si ,riconosoe la necessitadi un programma organico di interventi didimensioni talii da incidere sensihilmente alwello produttivo e di rmewcato; d'altra partesi vuoI risolvere il problema con un decret0essenzialmente fiscale.

È contDo questa manov:ra, contro questapolihca, contro questo orientamento fonda-mentalmente negativo che continua la nastrabattaglia intesa a modiHcare il decDeto delqual,e stiamo qui discutendO' per 'Ottenere mi~sure reali e concrete ohe Ipossano risolverela ,crisi in atto in questo settore e dare uncontributo reale quindi anche al superamen-

tO' del deficit della bilancia dei pagamenti.Certo, hisogna orientarsi verso una ristrut~

turazione generale e globale ,di tutto il setto~re e non con interventi di carattere paDti-colmre: gli interventi da progmmmarsi do-vrebbero mi:rare: ad asskurare più ampi, pinsjcuri e meno costosi approvvigionamentidel mercato alimentare interno, anche e so~prattutto con un maggiore apporto della pro~duz'ione naziO'naLe, per dare un contributoalla lotta contro !'inflazione. Sotto il pro~filo organizzativo 'i:!programma deve essereportato avanti in collaboraziO'ne con il mon-do del lavoro, con i sindacati, con le COD-[J,~rative, cO'n le organizzazioni contadinE'.Condizione non mena essenziale è l'operaH~vità di un sistema di credito agrario e£ficien~te in favore degli agricoltari alllevatori chenon si 'raggiungerebbe certo COn le tesi so~iStenute in campo creditizio dal governatO'rede1h Banca d'Italia, con il quale abbiamopolemizzato specialmente in questi ultimitempi in cui è stata accentuata UJna impo-stazione fondamentalmente antipopolare eimproduttiva. Le obiezioni da noi mosse, di~nanzi all'evidenza dei btti,si stanno dimo-strando fondate, ed anche all'interno dellamaggioranza, con diverse ,aocentuazioni, siparla ormai della ~necessità di modificare

questi decreti.

2 AGaSTO 1974

Riteniamo anche ,che bisogna in concre~to indicare misure nuove. Fissate nuove fina~lità, e tenuto conto che i!'agricoltura italla~na non può più aspettare, si deve oggi de-dioare una paI1ticolare attenzione alla rl.fOl'ma di questo settO're, se non vogliamo tro-v,a'rei in futuro di fronte ad runa orisi piùg,rave di quella cui ci porta la Iogica dei de-creti, e in particol:a:re quello sull'IV A, senon vogliamO" trovarci più in là di fronte aduna situazione completamente faHimentareper l'agricoltura del nostro paese.

Le mO'difiche ai decreti, e in mado parti-colare al decreto dell'IV A, rriteniama sianoun contributo fondamentale per aff:rontareseriamente la :crisi, senza rin:viare scelte cheoggi ,possono portare un contributo reale al-la sO'luzione della crisi stessa, ma che do.mani potrebberO' anrivare in Iritardo. È perquesto che cO'ntinuiamo Ila nastra baiHagliaaf,finchè la maggioranza si renda conto del~l'esigenza di queste modifiche, 'iln presenzadi questa situazione.

Bisogna inoltre portare avanti impegni pre-cisi in direzione dell'irrigazione, in direzionedel Mezzogiorno, in direzione della funzionepositiva che passano avere le industrie apartecipazione statale nei settori della pro-duzione alimentare, nei settori della distri~buzione, nei settori dell'agrkoltura. Un ,ruo-lo decisivo IPUÒessere s'VoltO'da queste im-prese salo che si stabi:lisca un più arganicarapparta con il mO'ndo contadino garantendoa quest'ultimo stabilità e regalarità di sbac~chi e incentivando una sua democratica lI",ior~ganizzazione aNraverso lo svilUlppo de1l'as-sociazianismo democratico. In questo cam-po invece le imprese a pantecipaniorne sta-tale hanno spesso preferito mantenere i vec-chi :rapporti di vero e proprio sfruttamentO",consentendo casì il perdurare e anche il raf-formrsi dell'intermediazione parassita:riacon la conseguenza dell'ulteriore decadimen-tO"della nostra agricol,tura, del disagio sem-pre piÙ grave della massa dei consumatarie dello sviluppo a tutti i HvelH del cliente~,lismo.

Gli aSlpetti più salienti deUa orisi sonostati determinati da uJ1.a politica sbagliatadi aumenta dei prezzi, di speculazione sulle

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Se}'ato della Repubblica ~ 15895 ~ VI Legislatura

327a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ REsacaNTa STENaGRAFICa

scorte, di difficoLtà che si sana valute dete"~minare negli sCaiITlbican l'estero, di manca~ta occupaziane, di mancata soLuziane deiproblemi del Mezzogiorno, di distorto. svi~luppo delrla base produttiva della nost'ra agri~coltura.

Il Gruppaoomunista ha r.itenuta e ritie~ne di daver dare il SiUa contributo. perchèSI affranti in maniera arganica questa pro~blema di calrMtere generale.

Abbiamo. presentata j)n questi giorni al Se~nato una mazione che riflette il problema del-la pesante incidenza deMe importaziani ag.r~~cole alimentari, ed in partkolare deUe canibovine e degli altri prodotti dell'allevamen~to, nella determinaziane del deficit commer~ciale e valutario del nostro paese. Abbiamocondannruto in queLla mazione la riduzioneindiscriminata di consumi di massa, peraltro8.nCOiralontani dai livelli raggiunti dagH al~tri paesi industrializzati, e contemparanea~mente abbiamo ritenuto di avanza!fe dell~propaste che vanno ,in direzione di una r:-s'trutturazione seria del settare per ruDriva-re al superamento di fU]nacrisi drammatica.

Abbiamo chiesto di impegnare -il Governù,per quanto riguarda la carne bovina, in ag-giunta alle misure .che sono state determl~nate daMa Comunità ecanomica eurapea, acontrattare la cessione all'AIMA, alle stessecondizioni con cui la CEE la esiteI1ebbe sulmercato internazionale, delila crume amma<;~sa.ta nei magazzini comunitari, possibilmeIl-te ottenendo. dilazioni nel pagamento. per'ridur.re ancora l'esborso valutario.

Abbiamo chiesto che l'AIMA immetta lacarne così importata sul nostro mercato,ad un 'prezzo, a parte ,Laquota da destinarea speciali categorie di consumatari bisogno~si, non inferiore al prezzo di rifelrimenta co-munitario e tale comunque .da non tUI1barel'assorbimento. ,della produzione nazionale.

Occorre evitare nuave speculaziani degliincettatori importatori: abbiamo chiesto diutilizzare la differenza risultante tra il prez~zo pagato alla CBE ed il prezzo di .cessionesul mercato 'italiano per corrtlribuilre a finan-ziare, secondo lIe proposte avanzate dai sin-dacati alle organizzazioni dei produttori, unprogramma di sviluppo della zoatecnia inItalia.

2 AGOSTO1974

Abbiamo chiesto jnoltre di :rinunciare, con-fDrmemente aIla decisione della CE£, all'au.mento dell'IV A sulla carne bovina, sosti~tuendolo con misuredi£ferenziate.

D'altra parte in alcuni interventi della ste,>~sa maggioranza queste esigenze sanD statesottalineate e quindi riteniamo di essere nelgiusto quando .continuiamo a portare avantiuna battaglia che deve tendere oggi a pDr~tare avanti indirizzi conoreti per una nuovapolitica economica e per ,una politica di ri-forme nel settore dell'agri.coltura più che un.asemplice manoVlra fiscale di reperimento dientrate che ~ ,ripe.tiamo ~ vanno a finan~ziare settori improduttivi del nostro Ipaese.

Abbiamo chiesta una manovra che possadeterminare la riduzione del deficit valuta~l'io, affrontando. però il problema con mezzidiversi, evitando di danneggiare la p'rodu~zione nazionale nel momento in cui si inci-de solo marginalmente sulle importaziani perle quali, .come abbiamo affermato, la misu~l'a fiscale può essere i'rritlevante data la pT')~porzione che esiste 1Jra l'aumento quantita-tiva deLl'importaziane ed il moLto più consi~stente aumento dei valori monetari dell'im.portazione di .carne.

Questa esigenza è stata avver,tita, in unodegli ultimi i'nterventi, anche da un senatoredella maggioranza. Il senatore AssirelH, in.fatti, ha dovuto Iricanoscere che, per quantoriguarda i provvedimenti in discussiane, ilproblema della .ca.rne iraJpprescmta un grossoostacolo, visto con la .Logica del decreto disempHce variazione delle aliquote dell'IVA,poichè siamo in un contesto europeo dov~la Iproduzione è sovrabbondante e mentre glialtri paesi diminuiscono il prelievo fiscalesuLla carne per favorÌtrne il oonsumo l'Ita~Ha si viene a t.rovare neLla situazione di do-ver aumentare il prelievo anche al .fine didiminuire le importaziani.

In proposito esprima l'avviso che vi siala possibilità di determinate differenziazio~ni, ad esempio nei Iriguardi delle .carni dibassa macelleria e tra vitelli e animali adulti.Tn ogni caso non si deve giungere puramentee semplicemente a privare il consumo internodi questo 'rifornimento.. Riteniamo invece .chei provvedimenti governativi vadano proprionella direzione di determinare una contra~

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VI Legislatura

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~ 15896 ~Senato della Repubblica

327a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRA1'lCO

zione del prodotto sul meJ:10atoe un aumen-ta del ,prezzo della carne. È chiaro che mol-te persone nan sono preoccupate di doverpagare un chUo di carne 4.000 o 5.000 Hr~,ma per un operaio, per un contadino, peruna casalinga, peri pensionati, per unariÌ-giano, per Un commerciante con ~edditi bas-si un prezzO' casì alto costituisce un 'CoIpopesa:nte sui saIari, sui redditi, suIIe pensiO-ni, sugli s,tipendi.

È per questo che portiamO' avanti una bat-taglia che deve tendere a modificare unapolitica prafondamente anti,popola:re e cheva contro gli 'interessri deII'agricaltura, dellazootecnia, dei produttori, dei coltivatori agri-coli del nastro paese. D'aItra parte 10 stessorelatore Segnana ha dovuto riconoscere nel-Ia sua 'relazione ,che il pmblema deUa caJ'neva inquadJ'ato neI nostro Ipaese in iUTIavi-sione globale dello sviluppo delI'economlaitaliana e non va quindi risolto con una sem-plice misura fiscaIe. Ma sostenere ad oltran-za la logica del decreta contraddice questaesigenza che è stata riconosciuta, ,come hagià detto, da una precisa dichia:razione fattadaI Governo agH ambienti interessati e chein questi giorni è stata ,riconosoiuta dallastesso re1atore Segnana ed è stata ricanosciu-ta da orato>ri della maggiora:nza.

Ma da queste dichiarazioni si deve arrivareana enunciazione di pr'edse misure di carat-tere economico che pO'S'S'amooonsentire di af-frontare la ripresa generale dell'agricoltura edella zO'O'tecnia. RiteniamO' pertantO' che ilParlamento debba rendersi interpl'ete di que-sta ,pesante situazione e modificare la logic:1del decreto pelr impostare un programmaorganico di ristI1Utlturazione del settore.

Solo in questo mO'do si può dare l'avvioal superamento della 'crisi, ad un nuovo mo-dello di sviluppO', ad una politica deIIa do-manda pubblica sostitutiva di guel,la !p'I1iva-ta, una politica che parti a combattere l'in-flazione diminuendone il tasso di aocresci-mento che è giumto a liiveIIi insopport3!bili.Sarà così pDssibile diminuire il deficit dellabilancia dei pagamenti e del bilanaio del~oStata attraverso una !politica di riforme enon Iimitandosi a tappare i buchi spavento-si causati da enti inutili o da carrozzoni im.produttivi.

Per la verità quanto è avvenuto in questigiarni non ha dimostrato una propensionedel Governo ad attuare misure seJ'ie per laeliminazione di questi elementi improduttiviche assorbono buona !parte del treddito na~zionale. Riteniamo inV'ece che una nuovapolitica economica debba tendere E\Jlladifesa dei livelH di oocupazione, il che non ènella logica di quesiti decreti, alla salvaguar-dia dei redditi più bassi, all'adozione di mi-sure concrete verso il Mezzogiarno. Occor-rono pJ:1ovvedimenti seri 'per lo sviluppo del~la piocola e media industria oggi minacciataanzitutto dall'offensiva dei grandi monopoli,dalle ristrettezze ,del credito e dalle misurefiscali. BisDgna adottare iP~ovvedimenti disostegno alla piccola e media industria at-traverso un >sistema creditizio ad esse favo-revole; oocorre ,rispettare alcune priorità pe....quanto riguarda la souDla e i traslpmti pub-blici. Occorrono misure a tutela del ~is'Par~mio, occorre !regDlamentare i consumi deiprodotti petroliferi, occor,re eliminare glisprechi >che si determinano in diversi setto-ri della vita e>conom:ica e sociale del paese,occorre porta're avanti runa 'poHtica di ta,rif~fe pubbliche differenziate e non una politicadi tariffe pubbliche anch'essa incentrata sui-la logica del :reperimento di entrate per superare gli squilibri e i deficit che si riscon-trano in seguito ad runapolitica improduttiva.

Abbiamo detto che bisogna par,tare avanti.una politica di ampio respim per l'ediliziasovvenzionata, per la irifoJ'ma della pubbli-ca amminisÌ'razione, per il sostegno al,le rè-gioni e agli enti locali. Non mi dilungo suquesto aspetto relativo agli enti locali !per-ehè propriO' ieI'i, parlandO' c1eillemoziani sul-la finanza locale, da ogni :parte ed anche daoratori della maggioranza (Game i senatoriMurmura e Rebecchini) si ,è riconosciuta lagravità della situazione degli enti Iocali.

E stato detto che casì non ,è più possibilecantinua,re e sono state chieste misure ,~di~verse da quelle proposte con i decreti. In-fatti i decreti che stiamo discutendo dannoun colpo duro ai bilanci degli enti locali.E stato ribadito, nell'ampia discussione chesi è svolta, anche da parrte nastra, attraverso!'intervento del senatore Modica, e da partealtrni, attraversa gli inte~enti di oratori di

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Vl LegislaturaSenato della Repubblica ~ 15897 ~

2 AGOSTO1974327a SEDUTA (pomerid.) ASSEMELEA . RESOCONTO STENOGRAFICO

maggioranza, che occorre operare una svol-ta nella politica di sostegno alla finanza lo-cale. Però anche qui ci sembra che la mag-gioranza risponda con misure che ricalca.no la vecchia poHtka.

Il Minist1ro del tesoTO ha detto ieri oonestrema chiarezza che iUna poHtica di 'soste-gno degli enti locali deve tenere presente ]asItuazione nazionale e che dunque, in pre-senza del deficit naz10nale, oggi non si puòoodare al di là di misure limitate e insuf-ficienti.

Ecco la contraddizione che riscontriamonelle posiz10ni della maggiorooza: da unaparte il riconoscimEillto della impossibilitàdi andare avanti in questo modo e daLl'altrapa,rte il proseguimento della vecchia politi.-ca :in un importante settore della vita pub-blica del paese come quello dei ,eomuni e delleprovince. Le misure adottate tolgono oggiogni autonOomia agli enlti locali, li paraliz-zano; e si stanno ;già determinando casi gra-vi, dovuti alla paralisi dei comuni, negliospedali e nelle aziende pubbliche.

È per questo, a nostro avviso, che biso-gna por,tare avanti una politica fiscale, ere-ditizia, economica che possa modifi.care que-sto indirizzo. Ci sono oggi le possibilità direperimento delle entrate necessarie ad af-f.rontare questa poIitica, come ci sono anchegli strumenti e i mezzi per portalre avantiuna politica economica diversa.

Ci sono imprese a partecipazione statalecome 1'IRI, l'ENI, ,l'EFIM, il'EGAM, l'EGAT,la GEPI, che sono ormai presenti dketta-mente o indirettamente in ogni ramo deHaproduzione industriale, nell'agricoltura, n"lsettOTe dei trasporti, della distribuzione eanche in settOori appa'rentemente lontani daquello della produzione vera e propria, qua-li ,l'editoria e l'informazione. Questa ,rilevan-te presenza della mano pubblica neH'econo-mia nazionale dov,rebbe costituire per il Go-verma in linea di principio un decisivo stJ"!.1-mento con i1 quale guidare e indirizzare lacrescita economica del paese.

Un simile strumento però non è mai statoutilizzato in tal senso; e Slpesso l'attività del-le 1mprese a paI1tecipazione statale si è con-figurata come un semplice e pienamente su-

Dtscussioni, f. 1203.

bordinato sostegno dei gruppi p["ivati pHiforti a danno della piiOcola e media impresae dell'artigianato che non ha:rmo mai avutoun punto certo .di riferimento per orientarela loro produzione, i loro investimenti e cheoggi si t,rovano rpiù che mai in gravi diffi-coltà a Cevusa della politica fiscale e 'crediti-zia del Governo.

Ci sOono quindi le possibilità fiscali, cre-di tizie, economiche ,per affrontare un ,ra-gionamento nuovo e per dare Ila possibilitàdI avviare a soluzione la crisi grave che esi-ste nel paese, crisi che è stata portata abase dell'urgenza nella presentazione di que-sti decreti, diversi dei quali haIllno çalpes'ta-to ogni principio iOostituzionale e le prero-gative del Pa::damento.

Già ahri colleghi del mio Gruppo interw-nendo nella discussione hanno trattato a:ltrisettori importanti dell'economia del no s,trapaese che io quindi mi esimo ,dall'a:pprofon-dire. E i dati che abbiamo voluto ulterior-mente portare nella discussione, per quantoriguarda sia la possibilità di una nuova poli-tica fiscale per modificare un meccanismoingi1lLsto, esoso, esasperante, sia la neces-sità di realizzare una politica economica at-traverso imprese che oggi hanno una forzaed una capadtà di operare per un nuovo in-dirizzo produttivo e a sostegno del,le picco.le e medie aziende produttive del nostro pat:-se, sia Ila necessità di una poLitica tariffa-ria che salvaguardi gli interessi dei cittadi-ni del nostro paese, stanno a dimostmI1e lapossibilità della mod1fica di questi decreti.

Quindi .la lotta del Partito comunista ita-liano continua oggi interpretando esigenzereali e concrete delle masse popolari deI no-stro paese per giungere al1a modifica di que-sti decreti e ottenere misure concrete cheavviino a soluzione la grave crisi. Solo unarevisione profonda dei contenuti dei decretipuò fare operare cOonserietà, con chiarezza,con costmttività. E proprio perchè la crisidel paese è grave, seria e 'profonda, 'ri,tenia-ma nostro dovere portare avanti una bat'ta-glia che deve tendere oggi a concretizzarsiin misure che devono dare al nostro paeseun ,respiro nuovo, un aVlVio di sviluppo eco-nomico nuovo.

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Senato della RepubblÙx-I V l Legislatura~ 15898 ~

2 AGOSTO1974327a SEDUTA (pomend) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

È nell'ambito di questo indirizzo e di que~sta politica che riteniamo, a proposito del-lo specifico provvedimento in discussione, ecioè del decreto che modifica le aliquote dei-l'IVA sulla carne e 'Su altri generi alimentari,che si debba abrogare ,J'artioolo 3 del decre-to stesso, cioè quello che dispone l'aumentodelle aliquote IVA sulle carni, per non ag-gravare la crisi di un settore produttivo fon-darrnentale del paese, che si debba pmrogarel'aliquota dell'l per cento sui generi alimen-tari di largo consumo popola:re e che si deb-bano far determinare dal CIP prezzi ammi-nistrati per generi di ,IClirgoconsumo popo-lare, quali il pane, la pasta, l'olio, il latte,nonchè per i mangimi di uso zootecn'ko.

Riteniamo nel contempo di chiedere laabrogazione anche dell'articolo 4, che trat-ta dell'aumento delle aliquote nel settoredelle costruzioni edilizie, e ciò per evitareche si determini un aumento della contra-zione delle costruzioni, con um'ulteriore spin-ta all'aumento dei costi ed alla disoccupa-zione nel settore dell' edilizia. Riteniamo chesi debba ridurre l'aliquota per i prodottiindispensabili alla salut,c ed all'igi,ene; rite-rniamo che si debbano abolire le misure rela-tIve all'aumento dell'imposta fissa sul bol-lo e del bollo sulrle carrnbiali, poichè questeulteriO'ri misure di aumento andl'ebbero adacorescere ancora il cos.to del denaro fonda-mentalmente per i ceti popolari e i modestioperatori econo!mici. Riteniamo altresì di in-tegrare la tabella B con altre voci di generidi lusso, onde permettere allo Stato di repè-ritre nuove entrClite.

Signor Presidente, onorevoli colleghi, ri-teniamo che sia gilllilto il momento in- cuisu queste questioni, su questI problemi, bi-sogna fare dene scelte precise. La disoussio-ne il]] atto nel Par,lamento e le ,enunJCÌaziooidi determinati -rappresentanti della stessamaggioranza ,fanno rivenere oggi che, eluden-do scelte in questa di!rezione, inganniamo ilpaese, aggraviamo profondamente la orisi,ci rendiamo rresponsabili di una situazioneche in prospettiva può deteI1minare dannienormi alla nostra economia, ai lavO'ratoridel nostro paese.

Le proposte del Partito comunista italianovanno in questa direzione: esse interpretano

le esigenze profonde delle masse popolari,dei sindacati, delle organizzazioni dei lwo-

, ratori, delle orgamizzazioni del ceto medioI commerciale ed artigianale, delle organizza-

zioni della piccola e media industria del no-stro paese che in questi ultimi gio["ni hannorappresentato eneI1gicamente e chiaramentequeste esigenze ed hanno chiesto al Parla~mento un contributo alla modifka di una po-litica .che li porterebbe sulla via di un aggra~vamento delle condizioni attuali, il che pre-senta una prospettiva molto grave e moltoseria. Ed è proprio in Ulnmomento come que-sto che noi riteniarrno, al di là di certe eSl-genze, che questa battaglia po.litica oggi di-venta l'elemento fondamentale per il futurodel nostro paese e ,che quindi bisogna giun-gere a determinaTe condizioni neUe quali It'esigenze dei Ilavoratori s.iamo tenute giusta-mente presenti.

La grande lotta del 24 .1uglio e ,le inizia.tIVe che si stanno susseguendo nel paes.e in-dicano la giustezza della 'llos'tra battaglia.Quindi :riteniamo che nel Parlamento debbaprevalere l'esigenza della stragrande maggio.-fa'nza del paese, cioè l'esigenza dei lavora-tori, contro gli interessi di ceti privHegiatiche godono di grandi, di immensi profitti,a proposito dei quali abbiamo portato df,ree documentazioni precise qui e nell'altro ra-mo del Parlamento discutendosi di decreticome quello sulla benzina e altri ancora.

Di fronte a questa situazione il Par,titocomunista italiano 'ritiene suo dovere por-tare avanti delle ,proposte costruttive chepossano determinare un avvio del supera-mento di questa crisi e possano porta,re avan-ti un nuovo indirizzo di poHtka economicache facC'Ìa gli interessi dei ,lavoratori e delnostro paese. (Applausi dall'estrema sinistra).

P RES I D E N T E. È iscritto a parlareil senatore Pazienza. Ne ha facoltà.

P A Z I E N Z A. Onorevole Presidente,onorevole Sottosegretario, onorevoli coUeghi,abbiamo. portato avanti già alcuni temi: loabbiamo fatta in sede di dibattito economico,quando i tre mimstri finanziari vennero pri-ma alla Camera e poi qui al Senato, lo abbia-mo fatto con l'mtervento del nostro capa-

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:Ji:-naro della Repubbllca ~ 15899 ~

f\~sElVmi EI\ ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 2 AGOSTO 1974327a SEDUTA (pomerid.)

gruppo, che ha inquadrato tutta la materia,e cO'n glieHKacisslllli interventi dei cO'lleghiLa Russa e Basadonna. QuindI io vorneI s!em~plicemente fare da sutura fra queSiti inter~venti ed esporre al colleghI akune O'sserva~zioni che il nostro Gruppo sente il dO'veI1edimettere in rilievO' di frO'nt,e oJl'As,s.emblea.

Non a caso il pacchetto di mIsure fiscaliVIene in discussione quando è stato presen~tato ai due rami del Parlamento il bilanciodello Stato. Come ail solito abbiamo sentitoparlare della scure e delle Dorbici (forbici chetagliano l'aria, SCUDeche taglia il nulla), ab~biamo sentito tutta la pmsa d'occasione chesempre, ogni volta che è stato pres,entato unbilancio, ha accompagnato con toni trionfa~Hstici ill risparmio che si sarebbe fatto; quan~do poi si tmtta, in definitiva, di biJand pre-ventivi e non consuntivi e quando il rispar~mio di due miliardi e mezzo rispetto allapl1evisione dell'anno scorso ~ previsione già

largamente shugIardata, come sarà sbugiar-data largamente la previsione di quest'anno

~ non credo possa autorizzare deHe affer~

mazioni di così roseo ottimIsmo. Ma è in te-res,sante, dicevo, che nel momento in cui èstato presentato il bilancio delilo Stato sistia paJ1lando delle mIsure ,fiscali

Desidero leggere ai colleghi alcune affer-mazioni al riguardo che sono riportate inun giornale di stamattina in un articolo in~titolato: «Fra due settori}}. Si dice: « Lecifre del bilancio dello Stato cosÌ come sonostate esposte continuano ad indicare una con-dizione rpatologÌiCa fuori di ogm misura, enon solo perchè il disavanzo continua adessel'e di entità impressiOlnante, ma perchè1e spese continuano ad espandersi come spe-se di puro mantenimento del personale e ditrasferimenti in ogni direzione ed il COls,id~detto risparmio pubblico diventa sempre piùuna beffa. Dopo anni di chiacchiere suHa ne~cessità di una politica di inViestimenti 'Pubbli~ci re di riforme, la quota assegnata a questi '

sCOlpi diviene comparativamente sempre più

irrisoria e inconsistente, l'alltro tipo di spesasempre più voluminoso. Ogni anno ci si im~pegna a correggere questa degenerazione can~

oerosa del bilancio dello StatO', ogni anno I

l'attività congiunta del Governo re del Parla-mento sotto la pressione degli interessi cor-

VI Legislatura

porativi più disparati riesce a far peggio-l are una situazione che non ha oerto biso~gno di diventaDe 'peggiore ». L'articolista con-~inua a£fermando che: «Tutti i centri au~tonomi di spesa, a partire dagli enti 1ocalli,funzionano nella stessa maniera, se non peg-gio, in una orgia spendereccia e di cattivaspesa; in Italia Il numero e la dimensionemonetaria deglI organismi pubhlici e privatiistituzionalI ed economici che riescono achiudere il loro bilancio in 'parleggio diminui-,scono, mentre Inoessantemente aumentano ilnumero e

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la dimensione monetaria degliO'rganismi pubblici ,e privati che chiudono 'Ìilloro bilancio in passivo. L'Italia dei duesettori, quella degli organismi con il bilan~Òo almeno in pareggio e quella degli organi-smi con il bilancio in disavanzo, si avvia adivenire l'Italia di un sOllo settorne il secondopoichè il primo continua ad ess~re corroso:La t~soreria centrale e quindi la Banca d'Ita~Ha sotto la preSSIOne di forze politiJche e so~ciali che non vogliono v'eder madre qualun~que sO'rta di organismi, ma non vogliono farenulla per risanarli, sono state e diventerannosempr:e di più la stanza di compensazionetra settori che ancora fanno quadrare i bi-lanci e settori che non riescono più a £anliquadrare. Ma poichè il primo sotto i colpidi maglio della demagogia sempre più si ri-duoe ed il seoondo sempre di più si espande,l'infla,zione galoppante è il mezzo di solu~zione dei problemi ed è quello che avvieneda qualche anno a questa parte ed è queliloche sempre più avverrà ». « Le cifr'e del bilan-cio statale di quest'anno » ~ conolude l'arti~calista ~ {( sono 11 paLlido e timorato spec-chio di questa drammatica realtà in un dive-nire sempre più vicino e i provvedimenti fi-scalI e tariffari del Governo, tormentati econtortI da una interminabile discussione,rischiano di essere utilizzazione di semplicisecchi di acqua per combattere l'alluvione ».

Ora mi domanderete se questo articolo èstato scritto dal senatOI1e Bacchi, dall' onore~vole Almirante o Covelli o da qualche arti~oolista della Destra nazionde. Vi rispondo:no, questo è il fondo di questa mattina della{( Voce repubblicana» e porta ila firma del~

l'onoI'evole Ugo La Mal,fa che, se non erro,,sostiene la maggioranza e ne fa 'partie. È vero

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,senato della Repubblica ~ 15900 ~ V I Legislatura

327a SEDUTA (pomerid.) ASSE.MBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

che si tratta di una strana magg10mnza incui un partito ha dichiarato ~ sempre traieri e questa mattÌina ~ che a settembre bi-

sogna fare j conti eIe verifiche. Di questamaggioranza fa parte l'articolista, il qualedice che le misuI1e fiscali di cui ci stiamoinberessando sono dei semplici secchi d'acquaper combattere l'aHuvione. È vero che siamaabit!uati ad assistere al fenomeno, che beneha descritto il senatore NencionJ, del mmtoche nesusdta, del morta che rivive, ovverodel governo Rumor richiamato in vita aWnl-timo minuto, che dà ,le d1missioni sette giorniprima, quando sette gioI1ni dopo i motivi dicontrasto sembrano non esserci più, e poi silllcammina sulla strada delle misure fiscali,pamfiscali e tariffarie incominciando ad in-tesseI1e un discorso che porta pier le lunghe,sempre con La grancassa di tutta la stampadi opinione, cioè di tutta la stampa governa-tiva.o paragove:mativa che ad ogni passo deiministri finanziari, ad ogni sussulto, ad ognibatter di ciglia di questi tre ministri cercadi interpretare, di intravvedeI1e chissà qualilungimiranti soluzioni dei nostri problemileconomici. Assistiamo poi trepidanti alla cu-riosità di un paese che vorrebbe essere richia-mato ai propri doveri, per cercare di contri-buire veramente con il proprio sacrificio amisuI1e valide, e invece vede man mano atte-nuarsi il discorso, fino a quando si diffondee si disperde nei rivoli delle mi1le discussio-ni con i sindacati, con i partiti p.oHtici, perarrivare finalmente a un ConsigHo dei mini-stri dove sembra che un folletto abbia disor-dinato nel cassetto dei ministri competentile misure fiscali e tariffarie. Sicchè assistia-mo ad undici decreti-legge che vengono pre-sentati in Parlament.o senza alcuna idoneacollocazione di materia, tant'è che troviamodelle norme in materia di IV A che vengono

disseminate in due o tl'e decreti"legge s'enzauna sistematica, con ill disegno di far passaref.orse le seoche del Parlamento aJd uno, due,tre o al maggior numero di decreti-legge af-

fidandonealtri >invece alla possibilità di es-sere sommersi e travolti dal vato panlamen-tare. Arriviamo dunque al dibattito in Par-lamento, privo in gran parte di significato po-litico, se è vevO' che dovremmo avere di fronte

a noi una maggioranza responsabile ed invece

2 AGOSTO1974

abbiamo una maggiora-nza che come al so-lito fa aoqua da tut<te le parti; da uno dei suoipiù Hlustri componenti ci sentiamo dire checon i ,secchi d'acrquasi combatte l'alluvione,ed i secchi d'acqua sarebbero i decreti di cuistiamo parlando. Altra componente non menoimportante (anzi forse più importantle) staattendendo al varco il Governo per le veri-fiche s<ettembrine, come è stato ricordato.E noi qui dell' opposizione a sforzarci di fareinteramente il nost,ro Idovere, anche c.on qua>l-che soddisfazione.

Debbo ricordaDe agli amid del m10 GTUppOe ai colleghi tutti alcune significativ,e vittorieriportate dalla nostra parte politica in que-sta battaglia per le misure £iscali. DebboricordaDe che, subito dopo gli inten"enti deiministri finanziari in Parlamento, ,la partepolitica cui ho 1'0no[1e di apparteneve ebbela ventura di impostare per prima il discor-SG >generale sulla politica tributaria del GG-verno e su queste misuJ:1e. In quella occasio-ne avremmo modo di indicare innanzituttole linee di poli tiea glenerale che vedono asso-lutamente fal1aoe la s.peranza del Govern.o diottenere il ragg:uungimento dei due obiettivifondamentali emersi dal dibattito. Il Gover-no ci ha detto che attraverso queste misureintende iThvertire 10 stato della bilancia deip3Jgamenti e combattere l'inflazione. E noiabbiamo dimostrato già, con gli interven-ti dei colleghi che mi hanno precedu~o(e quindi non vi 'starò ulterimmente a

tediare su questi a'rgamenti), che si,a Joohiettivo della inversione ddlo stata del-la bibncia dei pagamenti s:ua soprattuttoquello della lotta all'inflazione non si rag-giungono attraverso le misul'e proposte.

Ma vi è di più. Noi avemmo .occasionedi dire al Gov:erno, e lo dioemmo per primi,che vi erano alcune istanze nel pacchetta(per usare un tel'mine in voga) delle rkhie~ste fiscali del Movimento so.ciale italiano-destra naziona:le assolutamente irrinuncia-bili, che bisognava tener preslenti. Faoemmoil caso degli autoveicoli di veoohia data diimmatricolazione .il oui valore di mercato èdiventato infimo per il ,rapido tasso di svalu-tazione degli autoveicoli e che quindi non eragiusto colpire con la stessa imposta che viera per l'autorveicOllo nuovo. Parlammo deHeutilitade. Facemmo H caso del,la imposta

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:ienato della Repubblica ~ 15901 ~ VI Legislatura

327a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ REsacaNTa STENaGRAFICa 2 AGaSTO 1974

sulle case di abitazione, vero e proprio so.prusa, vera :e propria rapina, vero e propriocolpo alla base del risparmio edilizio e conesso quindi della più papOllare raccolta delrislpaJ1mio nazlOnall,e. E facemmo il caso del-l'IVA per i professionisti e per tutti i lavo~raton autonomi che nan era assolutamentepossibile degradare e mutare a distanza dipochi mesi di tempo dall'entrata in vigaredella riforma tributairia mediante l'abbatti-mento di qualsiasi bé'.rriera e di qualsiasiagevolazione.

Debbo dire con qualche soddisfazione (con~sentitemela dato che il mia Gruppo senbedi poterla esprimere) che queste richieste,le prime avanzate in ordine dI tempo fratanti pa,rtiti politici, che il popolo italianomagari OOJ2osce poco perchè i nostri mezzidi stampa e di infol1mazione non s.ono molti,sono state parzialmente aooohe dal Governoil quale si è reso interprete delle nostre per-pless.ità in tema di impasta sugH autaveicolied ,a quanto leggiamo dalla stampa sembraahe abbia adottata il criterio della diffe:ren-ziazione da noi suggerito esentando le uti-litarie; non parla più, almeno in questa sededi decreta-legge, deU'imposta sulle case, mastorna la materia in un disegno di legge or-dinario che Cl dà quindi l'occasione di piùaocurata ed attenta meditazione, e sembraaver accolta i nostri inviti e le nostre cri-tiche in tema: di abbassamento del livelloIV A per i lavo["atoti autonomi, che sembraaver forfettizzato in 50.000 lire per i redditiche arrivano fino a 2.500.000. Quindi le uni~che variazioni che ill GOVierno ha adottatofinora nell'arcipelago di decreti~l'egge in cuiè stata frazionata la materia (forse per nonrilpetere ,le esperienze infauste del decretone)-sono decisamente positive per la nostra par~ve politica le cui critiche sono state sostan-zialmente accoltJe per quanto riguarda i puntiprincipali.

La soddisfazione di aver vist'Ù a,coolte de-vermina,te impostazioni, per cui i,l nostro n'Ùnè stat'Ù il puro e sempli:ce ragionamento del-l'opposizione, tout court, ai pJ10vvedimentilegislativi del Governo, dal momentO' che sul-la base del dibattito parlamental1e ahbiamovisto accolte e recepite le nostJre istanze, chesono ragionevali, questa soddisfazione io la

rassegno a voL in Assemblea, per anestà,perchè rIa polemica non fa,ccia velo alla sere-nità, all'obiettività del nostro ragi'Ùnamento;il che non Isignilfica che l'accettazione di deter-minati punti del nostro paochett.o possa at~tutir:e la nostra opposizione che è non sol-tanto di principio ~ e dirò non di prin-cipio in quanto di oppasizione ~ ma che

diventa opposizione a carattere generale,frontale, dura e inflessibile, come dicevail nostro capogrUippo, in quanto siamo f,er~mamente convinti che le misurle fiscali,paraHscali e tariffarie non raggiungeran~no minimamente gli obiettivi che si eranO'

Iprefisse. Con parole ancora più modest'e epiù semplici intendo dire che noi, al paridei nostlri elettori e credo di tutti i cittadini,avremmo fatto e faremmo il nostro doverefino in fondo sul piano fiscale, colpiti ma-gari da misure anche più gravi di quelle che,pur gravissime, sono stat,e adottate, ,s.ol cheavessimo la sensazione che si trattasse di mi~sune serie e veramente idonee a porta,rci aldi fuori della situaziane. Ma quando sen-tiamo definire queste misu:re secchi d'acquaper l'alluvione ~ e lo slentiamo dire da com~

ponenti deHa maggioranza ~ quando vedia-mo la maggioranza che giornalmente si in-crina, si trasforma e si moltiplica nelle mul-tifol1mi espressioni di un diveniIie c'Ùntinuo,di una realtà che non sta ferma un minuto,sicchè assiS<tiamo ad emendamenti di ispira~zione di un partito che diventano pO'i diilspirazione della maggioranza e vediamoemendamenti propasti daU'opposizione cheIrecano poi addirittura la firma della maggia-:ranza o che sono il frutto di paHeggiamentiserrati di corridoio, mentre si svalgon'Ù idibattiti in Aula, e quando siamo convinti chetutto ciò non 'porterà a risolv-ere la situazione,dobbiamo fare interamente il nostro dover,e,pur paghi dei risultati raggiunti per qEe! po'di saddisfazione che ci può esseJ:1e nel con-seguire attraverso la lotta palitica quakherisultato concreto.

La l'Ùtta alil'inflazione, onorevoli colleghi,trova una trattazione quanto mai sintomaticanella relazione del collega Segnana, al qualevorrei ,esprimere un ringraziamento sinceroper la chiarezza le per l'onestà con le qruali ha

saputo affìrontaI1e determinati temi che, se

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 15902 ~

327a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 2 AGOSTO 1974

aocuratamente interpretati e letti nella prosadel relatore di maggiaranza, portano alla con~traprova evidente della bontà delLe nostre te~si, come già ieri sera sottolineava il senatoreBasadonna.

Il relatare di maggioranza si pane nella suarelaziane due inter'rogativi e lo fa con unapuntualità natevolissima le cal sostegno di unretraterra mO'mIe del qUoJe bisagna dargliatto perchè siamO' abituati ad esponenti delpartito di maggioranza molto meno corag~giO'si del senatore Segnana. Egli si è pO'stodue domande: « È da chiedersi se il provvedi7mento corrisponda agli obiettivi sottolineatinella relazione govennatÌ1va e cioè .quello diprocurare maggiari entrate a],l'erano delloStato e quella di camprimere il consumo dibeni non necessarri, ma 3'nzi di carattere vo~rluttuario: abi:ettivi che si inquadrano nel di~segna del Governo di disporre nuovi mezzi at-ti a consentire lo sblocca del cl1edita, di cOrn~tenere taluni cansumi e di conseguenza di al-leggerire il deficit della bilancia commercia-aie. È pure doverosa chiedersI sle il provv,edi-mento nan produca l'aumento ultreriore deiprezzi e !l'incremento dell'evasione nel campodell'IV A».

Il relatal1e di maggioranza risponde in ma~niera affermativa al primo interrugativo:« Riteniamo dI dOVler rispO'ndere aHelrmativa~

mente all'interrogativo rigual1dante la realiz~zazlone di un maggiore gettita per l'erariastatale}}. Ma il ragianamentO' va apprO'fondi-to, occorrendo tener conto di alcuni fatti suoui il relatore esprime pa!:esi perplessità cir~ca rl'inasprimento delle aliquate dei beni co-siddetti di lusso, ad es'empio, e va comple-rtato con tutto il ragionamento sulle evasionifiscali, sul sistema per cambatterl:e, sulle cri-tiche rivolte al sistema impasitivo.

Vagli ama sottolineare il fatto che il rela~tore sembra svicolare ~ e di più anestamen-te non poteva fare ~ sul secondo interroga-tivo :e cioè se i 'provvedimenti che ci appre~s,tianno ad approvare non contengano essistessi una carica illflazionistica tale da annul-larne i presunti benefìci. A questo proposi~to interessante è il parere della sa Commis~sione permanente espl1esso in termini critto~grafici che meritano un maggiore approfondi~mento perchè a prima vista pvesentano una

certa oscu:dtà. La maggioranza deilla Com-missione ritiene «che i prodotti indicatinel decreto sono effettivamente voluttuari egiustificano la maggiorraziane delle aliquoteIV A, trattandosi, fra l'altro, di prodotti diimportazione; essa ritiene altresì che, datala natura dei prodotti colpiti, la carica infla~zionistica non produrrà effetti negativi piùdI qruanta riesca a produrre quegli effetti po-sitivi che sono connessi alle esigenze del bi~lancio statale ".

Dunque, se 'leggo bene, abbiamo delle sam-me che algebricamente si eli dono perchè Jaconclusione è che i danni non sono m3'ggio:ridei berrefìcI che si consleguono. Siamo vera-mente di fronte all'incomprensibile ed abbia-mo bisogno di una guida nell'interpretare edintegrare quella che non virenre detto dopo de~terminate priemesse ma che da quelle pre-rfl'esse deriva inevitabilment,e. Ecco perchèinsisto nel ritenere che la relazione sia unlavoro estremamente onesto e serio.

A questo punto vorrei dare ragione dell'at~teggiamenro che non abbiamo voluto esalspe~

rare in seno alla Commissione e che proba-bilmentle non esaspeI'eremo nem,meno in Au~

la sulle questioni di carattlere giuridioo, po~litico, costituzionale, pregiudiziale, che poi

hanno il loro peso e che comunque lo hannoper n'0'i che abbiamo slempre ritenuta che laStato fosse una entItà da salvaguardare, al

di là del colore politico, nella sua autori1àper quello che rappresenta a almeno dovreb~

be rappresentare per i cittadini in un alrcostorico che va valutato ben al di là del brevegiro temporale nel quale si svolgono i nostri

interventi.

NOI nteniamo che lo Stato abbia dirittoa un certo credito di serietà. Quindi, quandO'con la legge n 825 del 1971, la ,legge-delegasulla riforma tributaria, si sono affermati de~

terminati prinCÌJpi; quando attraverso le va-rie promesse, che da undici 'anni abbiamo VI~sta susseguirsi, di rifarme le più varie chenon sano state portate ad attuazione, la solaOl~eatura del centro-sinistra è rappresentata

dalla riforrma tr,ibutaria; quando abbiamO' a:n~

cara negli occhi ,la vivacità degli intlerventi e

neLle oreochie il fragol1e del coro che ha ac-

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";enato della Repubblicr. ~ 15903 ~

2 AGOSTO1974

VI Legislature;

327a SEDUTA (pomend) ASSEMBLEA ~ RESOCO:"TO S l'EI'WCRAF',r:,)

compagna~o la riforma tàbutaria çon~e ten~tativo di spezzare::: un 6torno al pa,ssato, permodernizzare li! rappoDto cittad~no~fisco,per iI1ichiamare i! cirtJtadino ai suoi doveni e li! fi~sea alle sue responsabilità, Iper instaurare unolima nuovo, tutte cose ohe del resto ave-vamo sentito dire in 'Occasione della riformaVanoni e che 'poi erm::o state smentite alla lu~ce dei fatti degJi anm successivi aHa riformastessa; ebbene, abbiamo creduto nella serietàdello Stato, nella senetà deUa riforma tribu~

taria, dei ipostulati .legislativi della Ilegge nu-mero 825 del 1971.

Non voglio tediare i colleghi, ma è necessa-no softermarci brevement,e, senzaesasiperar-li, su questi t~mi. La l,egge 825 è stata con~tmddetta nei suoi aspetti unitari dai suOC'es~sivi provvedimenti con cui il Parlamento hascisso imposte dirette e imposte indirettle,per cui questa impalcatura unitaria ha già ri-cevuto notevoli colpi di piccone e scossoniche l'hanno fatta sobbalzare.

Presidenza del Vice Presidente ROMAGNOLI CARETTONI Tullia

(Segue P li Z I E N Z A ). La legge 825oondudeva, 'agli articoli 17 e 18, con delLeaffermazioni che voglio brevemente rioorda~re ai colleghi. L'articolo 17 ~ .e questo è un

al'gomento di sapore più squisItamente giuri-dico, sul quale intenderò soff,ermar:mi di me-no perchè la nostra è e deve essere una di-scussione soprattutto politica ~ int.roduoeva

LIconcetto secondo cui eventua,li disposizioniintegrative e correttive della legge potevanofarsi, sempre con i! rispetto della proceduradel decreto delegato, sentito l!l panere dellaCommissione dei trenta, previa concerto deiministri nel termine previsto dalla legge.

Sull'articolo 17 noi ci siamo espressi piùvolte, lo abbiamo richiamato nei nostri in~terventi; quindi non mi dilungher,ei sul man~cato rispetto dene prO'cedure. Ma non abbia-T'la invece mai riflettuto molto sull'articolo18 che precede l'uiltdmo deLla !riforrma ItI1ibuta~I1ia. L'aJrticolo 18 recita testualmente: «Il Go~vema della Repubblica è delegato a disporre,nei due anni successivi al PIìimo biennio»l(quindi c'è un primo biennio biancO', fermo,dopo di che incominciano ad 3!pplkarsi le di~scipline previste da.ll'articolo 18) « di a;ppli~cazione dei nuov,i tributi, sUilla base dei datidesunti dalla mlazioIl'e generale sulla situa-

ziO'ne economica del paese» (dati che nonoi sono Sltati forniti, come non è Sitata fOlfnirtala relazione sul gettito dei tributi che è previ~sta da-llo stesso articolo 18) <( a) l'aumentodelle aliquote deUe imposte sul reddito delle

persone fisiche e delle persone giuridiche edeUa imposta locale sui redditi, CGn va:ria~zioni di aliquota peI1centualmente uguali perciascuna imposta nella misura neoessaria inrelazione alla diminuzione, purchè non infe-riore al 5 per cento, che si SIa eventualmenteVicrificata nel rapporto tra il glettito comples-sivo di tali tributi e il reddito nazionale ri~

i spetto al 'rappor:to tra d!l gettito comp'lessi~va dei trrbuti abo'liiti di cui a>lCaiPO 1 dell'ar~ticolo 1 della pres'ente legge e il reddito na~zionale dell'ultimo biennio anterione alla da~

I ta dI entrata in vigore ddJa presente legge.In caso di aumento di aliquote si procederàin modo da evitme aggravio per i cittadiniaventJi un reddito non supeniore a 2 mi!1iolI1i;b) la riduzione o Il'aumento delle aLiquote

dell'imposta sul valore aggiunto con variazi~ni di aliquote pe::wentualmente uguali nellami'sura necessaria in relazione alla differenzam ,più o in meno, purchè non ,i,nrferiore al5 per cento, che si sia eventualmente ver.ifi~cata nel rapporto tra i! gettito complessivodi tale tributo e i! reddito nazional,e rispettoa'l rapporto tra il gettito complessivo dei t,ri~buti abolitI dI cui al capo secondo dell'artico.lo 1 e il reddito nazionale dell'ultimo biennio

i anteriore aHa data di ,entrata in vigore dellapresente .legge. Le modificazioni delle aliquo-te di cui alle lettere a) e b) saranno diSlposrtecon uno o due distinti decneti aventi valoredi legge ordinaria su proposta del presiden-te... di concerto con i ministri... sentito n pa.

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 15904 ~

2 AGOSTO1974327a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

nere della Commissione prevista dall'artico-~o 17 e del comitato iJnterministerial,e per laprogrammazi'One eoonomica. Non si farà luo-go a modificazioni di aliquote quando la va-riazione in aumento del rapporto relativo aitributi di cui alla ,lettera a) trovi compensa-zione nella variazione in diminuzione del rap-porto relativo al !t:dbuto di cui aLla ,letltera b).!il Govemo della Repubblica al t,ermine delprimo biennio di applicazione dei nuovi tri~buti presenterà al Parlamento una relazioneanalitica sull'andamento delle entrate tribu~tarie, sugli spO'stamenti del rapporto tra im~poste dirette e imposte indil1ette anche in re~lazJlOne al gettito dei trilbuti aboliti, sul rap~parto peroentual,e con i,lreddito nazionale. Larelazione dovrà contenere tutti gli elementianaditici occO'rrenti per ,determinare eventua-li variazioni delle aliquote di cui alle Il,etterea) e b) ».

L'articolo che è lunghiss'imo ~ non è colpa

mia ~ conclude: ({ Con lleg@eordinaria daapprovarsi contestualmente alla legge di bi-lancio a partire dal quinto anno di applica-zione dei tributi prevish dalla pres1ffite leggesaranno stabilite annualmente eventuali va-riazioni delle aliquote, delle quote esenti edelle altre detrazioni fisse aI fine di un gra-duale assorbimento delle contribuzioni relati~ve alla sicurezza sociale nel sistema tributa-rio, di un l1iequiIiblì10 tra impoSlizione dkettae impO'siziO'ne indiretta 'e di un adeguamentoperiodico deUe quote esen1Ji e deLle ailbre de-trazioni fisse al mutato valore della moneita».

Onorevoli coHeghi, queste miSllllìe quadroddla riforma tributaria ~ riforma che noi

non abbiamo approvatç>, che abbiamo trova~to demagogica in molti punti; e adesso nestiamo a'Vendo conferma del 'resto alla provadei fatti ~ p['esentavano tu1Jtavia un Ìinsieme

organico di provvedimenti che si ,rifaoeva alooncetto dell'autorità dello Stato cui acoen-navo prima. Lo Stato fa la riforma, cerca dicon temperare imposizione diretta e imposi-zione indiretta, aboHsce determinati tributi,istituisoe nuovi tributi, oerca di raggiungere

~ è difficiHssmo, lo so! ~ <l'equità neJ rap~porto trihuta.rio, cerca di raggiungere l'equi-tà del peso fiscale in modo da oolpire secon~do la CostituZii'One in misura progressiva, inmodo che si raggiunga tutta ,la platea tribu-

taria con un complesso organico di norme. Lalegge conclude dicendo: per due anni stiamo£ermi, P0'i, fatti affluk,e i dati al Parlament01,il Parlamento stesso, suLla scarta di questidati analitici, con Iegge ordinania approva levatiiazionÌ.

Qui si può fare immediatamente la primaosservazione, posta già da tanti e tanto au~'torevoli colleghi e sulla qual'e è inutile che iomi soffermi: perchè si è adoperato 101stru~mento del decreto~legge? Ma n'On è suH'usodello stmmento legislativ01 inadeguato che in~tendo soffermaJ1mi. V01glio soffermarmi sul-l'aSlpetto giuridico, costituzionaIe, politicodeliIa serietà di un paese nel quale quandoancora questa riforma tributaflia non è at~tua.ta nella parte relativa all'impO'sizione di~retta (ricOl'do ai colleghi che è ellitiI'ata ~n Vli~gore sO'lo dal primo g,ennaio 1974) giàsii prendono pI'ovvedimenti sotto l'uIigenzae la necesSlità in realtà dOViUite a mera Ìin-capaaità. È contestab:iJle già che Il'urgenzapossa derivafle S0'lo dall'essel1e stati incapaciperchè con questo principio noi giustifiche~remmo qualsiasi provvedimento Iegislativo.Per non essere stati capaci di provvedere :le-gislativamente fino ad ora interveniamo oonun deoreto~legge sul blocco dei :fittti; per nonessere stati capaci di interverri'refino ad O'ra,interveniamo legislativamente applicandodelle pene con dec]1eto~l,egge in uno s.trumen-to fiscale suWimposta di fabbricazione dellearmi da EuOC'O;per non essere stati capacidi agire tempestivamente nell'ambito dellaCosti1tuzione, con il ,nispetto delle ,leggi che,se li dttadini debbono osservare, ,il Govel1nodovrebbe rispettane prima di tutti per potermantenere il rispetto e per p01ter essere ere-dibi:le nella sua, mccoIta di fiducia e purtrop~po di risparmio al momento opportuno, in~traduciamo !'imposta suHe case. Per esserestati assolutamente incapaci di fronteggiare atempo debito i fenomeni economici ohe cihanno avversato ci nascondiamo diletro lapresunta crisi petrohfera e veniamo ad inci-dere suMa credibilità dello Stato; ci nascon-diamo dietro Io. crisi della bilancia dei paga~menti per il consumo di carne. E vorrei ricor~dave un passo della relazione, non perchèquesta appoggi le mile argomentazi0'ni più au-torevolmente in quanto proveniente da un

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:-";l1ato della Repubbf'co ~ 15905 ~ V f Legislatura

327a SEDUTA (pornend.) ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO 2 AGOSTO 1974

rappresentant'e della maggio;:nza" ma per u~empo a mettere allll'iilllcasso ,la calltella didebito di lealtà. C'è un passo della relazione settembre pagherai tutto a novembre. E vo~in cui si asserva che lo strumento televisiva lete che quel lavoratore autonomo Viicreda?potrebbe essere impiegato adeguatamente E valete combattere la fuga dei capitali? Eper l'educazione ~n tema nan solo di nutri~ volet'e combattere l'evasione andando ad ~na~zione, ma anche, ad esempio, di pulizia quan~ sprire aliiquote e sbizzarrendovI poi sugli ar~da le nosÌ're città rischiano di essere le più ticoli voluttuari?S'parche di tutta Europa, aHantanando così A nostro avviso questo sigmfica smentirele caTl'entli turistiche tradizionali del nostro non la polItica di centro~sinistrae ,la sO'la ri-paese nonchè lIe sostanz~ase entrate economi~ farma che essa è riuscita a partorire, mache connesse, e alienandoci iJrispetta del una legge del patnmonio giuridioo nazionale.qual:e ancora gadevamo nel Desto del mondo. E si :Ì'raÌita anche di manifestare non dico aiHo trovato in merito a ciò passi importanti posteri, ma agli studiosi di diritto, di ecano~nella velazione, e basta che la leggiate anche mia, di politica ed anche a tutti gli osservato-vai persineerarvene e vedeI1e con quanta cu~ l'i p aliti ci un'estrema instabilità che si risalrve

l'a vengono sfumati questi cancetti pure im- (l'ho detto anche 'll1 Commissione e sono sta~portantissimi. to ripI1eso perchè avevo usato dei termini

NeHa prima fase di attuazione della rifor~ troppo vivaci; lo ripeto in Aula can minor ca~ma tmibutaria per,la parte relativa alle impo- lore ma con non meno decisa convinzione)ste direNe a partire dallo gennaio 1974 in una c1imastraz:ione di scarsa serietà. Unanoi, sotto l'impeJlenza di presunte neces- scarsa serietà che non potrà essere attvibuitasità ed urgenze dovut'e, ripeto, a vostre inea- che aMa magg~oranza: consentite almeno al-pacità, andiamo a chiedere cmdibilità. Ma chi l'oPPosIZione di non voler essere campart:eci~volete ohe vi creda quando non ancora pe di questa scarsa serietà.è attuata \la ,riforma 'tributaria in questa Ma che credito possiamo aV\ere se andiamopaI1te e già esistono pesanti manom~ssioilli! a smentirci minuto dopo minuto, mese dop'ÙCome volete che vi creda illavora,tore autc~ mese, in una rproduzione legislativa che cozzanoma al quale si chiede prima con un decrle~ giornalmente con se stessa, che nO'n crea al~to legislativo di delega, sentita la CO'mmissio~ tra che dei polipi, dei gmvigli di cant:raddi-ne dei trenta, l'antioipo di un anno della sua ziani? Con quale cvcdibilità andiamo a chie~imposta (perchè quando si chiede l'anticipo dere al cittadino di pagare le tasse e andiamodel 10 per centO' rappO'rtata nO'n all'imposta a fare delle assicuraziani solenni, quandoma al reddito, ,s.ignÌJfica, per tutti i piocold la~ sappiamo che dopo un mese, due mesa, ven~voratori autonomi, chiedere tutto an quanta gono smentite, quando sappiamo che la ri~si tratta di redditi che scontano ,il 10 per cen~ forma tributamia nel suo camplesso è giàto di aliquota). Questo è già un primo grossa tradita, è già smentita da coloro che sonoequivoco che bisogna combattelìe quando si stati i suoi artefici? Sembra che proprio naidice: 111definitiva è il 10 per cento! JVla il 10 dell'opposiZJÌJone oggi dobbiamo difendere unper cent'O rappresenta, nel 99 per cento dei parto del centro~SiiniSitra, ohe poi 'ÌindefinÌJtivacasi, 'i'l massimo di cO'ntri!buzione cui seno te~ non era gran cosa, ma era pur sempre àJ ten~nuti. E questo 10 per cento lo anticipiamo tativo di una costJ1uzione che a postemioriprima con un decreto legIslativo lin 3 scaden~

arvremmo amohe 'potuto aooettare e migilio~ze, di settembre e novembre e del genna,io

rare.1975, ed a distanza di tre mesi con decreto~

Su queste tesI a carattere generale richia~legge ~ quando era stato 'emanato un decretoma l'attenzlOne dei calleghi percbè non son'Ùlegislativo ed era stata rit'enuta una disposi~

zione integrativa e correttiva soggetta alla dei cavilli giuridici: in esse potete vedere

procedura speciale dell'articolo 17 ~ si dice: trasfusa la passione dI un Gruppo che cJ1ede

nOln più tre scadenze, settemhre, novem~ ancora nell'autorità dello Stato,che crede an~bre, genmuio, ma due scadenze sole, set~ cara neH'aut'Ùvità e nella bellezza di un paesetembre e novembre, e se non facciamo a ~ ma pensate che ingenuità! ~ pur governa~

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SenatO della Repubblica ~ 15906 ~ Vl Legislatura

327a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 2 AGOSTO 1974

to dal oentro~sinistra e che lo vorl'ebbe vede~lie ancora più splendido, ancora più meravi~glioso, affidato ad un rapporto serio fra go~vernanti e cittadini: un paese che ~ lo dice~

va meglio di me, ripeto, IiI collega Segnana ~

fra le <tante canzonette le la tanta musica leg~gera in televisIOne veda appanre non illugu~bre viso di questo o di quel rr:inistro che ta~gha il nastro in occasione di IInaugurazioni,ma l'immagine di un ministro ch~ parli congli elettori, che spieghI, che dica: badate chemangiate t.roppa carne. Che ci vuole a spiie~garlo a un pO'polo 'intelligente e meravigliosocome il nostro? In defir.itiva quando eravamobambmi di carne ne mangiavarrno molto me~no: io personalmente, ricordo, la mangiavosolo la domenica, eppure grazie a Dio sto be~rrissimo. Che ci vuole a dIre a,l popolo italia~no: se potete, mangiate meno carne o comun~que mangiate meno carne bovina, cercate an~che nel poIlo, nel conigho, in 3iltl1e carni lasoddisfazione alimentare ana quale avete di~ritto e comunque, se dovete mangiar carne,non è pO'i indispensabile che mangiate soJa fì~letto di vitdla? Esiste i'1 V1i!te'llone, esiste ilmanzo, esistono i ciQsiddettl quarti niQn priC~giati che pure possono avere un altissimo va~lore nutritivo e forse possono pesare di menosuHa nostra hilancia dei pagamenti.

Ma qual è il rapporto fiduC'Ìario? Chi vi cre-de più? Quand'anche O'ggi tardivamente anda~ste ad usare di questi Slrumenti ~ di cui ave~

te usato sempre a sproposIto, di cui aVle1eusato sempre per semmare nequizie e bugi,e

~ per intavolare un rapporto di sinoerità con

il po:polo, chi vi crederebbe più? Io penso chese oggi venisse il PI'esidente del Consiglio allatelevisione a dire: CÌ!ttaooni, bisogna manglÌa~re meno canne, il giorno dopo le macdleriesarebbero a£falhutissime; Iperchè quesito è ,illpunto al quale ci aVlete portato.

È giusto che sia casì, quando smentite adistanza di mesi <la 'lastra creatura, quando.

date ad avvacati di fertile inventiva la possi~bili! à di l'Icorrere perfino alla Corte costitu~zionale per i dubbi di incostituzionalità cheafflIggono questo complesso di misure. Ciha detto il Sottosegretario in Cammissione:

non esasperat'e la questione, non fatene unaquestione pregiudizlale: non ne faccio una

questione pregiudiziak da C2Nillo gieridico,da codice, ma una questione di caratteDe mo~l'aIe, politico e la nostra parte politica ha ildovlere di richiamare l'Assemblea su questicontenuti.

Sempre su questa via vie ne sono altri im~pol'tanti'ssiml sui quali purie avrò occasionenel corso sl.:Sseguente del dIbattito di tratte~nel1mi: c'è ad esempio l'aggiunta di nume~rosi beni aii cosiddetti beni di ,Ius-so di cuialla tabella b). Esiste il disposto dell'articolo5 cLella legge sulla riforma tributaria che al11. 3 dIsponeva la disciplina dell'imposta sulvalore aggiunto, che avrebbe dovuto essereinformata aHe norme .comunitarie, e che ve~niva introdotta can una a1iquota del 12 peroento ridotta al 6 per cento per i beni di pri~ma necessità e per i 'pJ1Odotti agricoli ed itticida elencare tassativamente ed elevata al 18per cento per i bem e servIzi determinati inI1~lazione alla natura dei bisogni cui soniQdestinati e tenendo conto dell'incidenza deitributI aboliti. La legge"delega quindi parladI 12 per cento e di 18 per cento per alcunibeni a seconda della natura e dei bisagll1 arui sono destinati. Si è creata quindi la cate~goria dei cosiddetti bisogni valutltua:ri: il11gran parte si tratta, è vero, di bisogni volut~

tuari. Essi erano indiVlic1uati e definiti daillalegge che faceva le scelte. Si stabiliva con il

decmto del Presidente della Repubblica del1972, p;revlio concerto del Govemo e i,l parere

della Commissione dei tnmta, qU3Ùi fossero i

beni voluttuaTÌ che dovevano pag3lre l'iÌmpo~sta sul valore aggiunto del 18I]Jer cento. A no~stra avviso è consumato le finitO' là il poterelegIslativo e qui non sto parlando della car~

reitezza giuridica per il fatta che di frante a

questa nuova situaziO'ne si interviene con undecreto~legge per mutare la tabella e pel' in~

serirvi altri articoli, ma devo dire che, se ave~

ste un minimo di seri'età, dovreste spi<egarciprima perchè dal 1972, data d,el decreto del

Presidente della Repubblica n. 633 ~ que~

sto decreto andava in vigore dallo gennaiodd 1973 e quindi è passata appena un anno emezzo ~~ ad oggi la tabella B deve essere va~

riata inserendovi beni che n.on vi erano statiinclusI nell'ottobre del 1972.

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Senato della Repubblica ~ 15907 ~ VI Legislatura

327a SEDUTA (pomend.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 2 AGOSTO 1974

Ancora pIÙ semphcemente voglio dire cheper giustIfIcare questo decreto dovremmogiustificave un <passaggio mçrceologico deibeni da una categoria ad un'ahra; dovremmosostenere che il bene che oggi viene inclusonella cat<egoria dei beni voluttuari non era ta~le nell'ottobre del 1972 perchè arltrimenti viIsarebbe stato incluso allora.

Per essere ancora più semplicI, voi dovretedimostrare che <la maochina fotografica, chenell'ottobre 1972 non era stata considerata

.un bene voluttuario, lo sia diventata OggI ecome la voluttà del cittadino può essere oggiespressa attraverso il mercato dIscografico,mentre un anno le mezzo fa no. Ecco il rap~porto temporale che dev,::: suffragare logica~mente una cos1JruZJione giul1idica nel momen~to in cui la 3Indiamo ad approvare.

Queste non sono osservazioni sO'lo dri.carat~tere marginale, ma costituiscono le compo~nenti di quel giudizlio socio,po1itico~costituzio~naIe che voglio riassumEre in defìniliva nelCO:lcetto della crechbiJità d] uno Stato. Mache credibilità può avefie uno Stato di que~sto genere che SI contraddIce ogni gIOrno dIpiù, uno Stato che combatte la fuga dei capi~tali quando questI SI sono già lliugiati al~l'estero da molto tempo, dopo le deJY'2gog1~ohe sortite dei governi sucoedutisi, c2\!pital1iche se oggi non se ne seno ancora 8ndati via,se ne andranno dopo gli ultImi avven'mentidelle Commissioni dI questa mattn13 e clop'Ùun pacchetto nel suo complesso pn\'o di unaqualsiasi OIrganicità, destinato com'è a sco~raggiare le attività economiche tradizionalidel nOlstro paese? Sicchè, come dic-eva il sena~tore Nencioni, vogliamo che questa gente nonpaghi le Itasse, e sembra che la disciplina aHaquale vi state ispilraJndosia queHa; maiovorrei sOlltanto capire se tuNa ,il pacchettodegli 11 decreti non sia soltanto offerto a:l~l'atten:z.ione dell'eSitero Iper consentiI'ci diavere dei prestiti, facendo vedere che stiamomettendo a posto i nostri strumenti fiscali.In tal caso potrei anche essere d'acoordo, seb-bene il ministro Colombo abbia dich18ratoresponsabÌilmente che aH' estero godiamo di

una pessima stampa (e vorrei vedere perchè

dovremmo godere di una buona stampa dopole prove dI incapacità che state dando 'Ogni

giorno di più). Se veramente queste misurenspondessero ad ,esigenze del nostro paese,allora sapremmo mettlere il bavaglio persinoagli istinti pr.:imordiali della nostra opposizi'Ù~ne per contribuire fino in fondo: votando no,ma votando sOlnmessamente, o astenendodo addiriUura votando sì su ta'luni provvedi~menti. Siamo invece profondamente convintiche queste rnlé:ure non ri'solvono niente, chetra qualche mese star'emo al punto le da capo.È il costume che deve cambiare, perchè la ore~dlbihtà che non avete l'avete persa da tempoe non sapete riconquistarla; e quando nessu~110vi dà credIto nessuno più è capace di faredel sacrifici.

Anche a quest'O prOposIto debb'Ù richiamar-VI alcUlll passI della relazione' l famosi « fan-nulloni" CUI faceva riferimento il senatoreBasadonna. Ce lo dice lo st!esso rclatore:« setton mte:i'i della pubblica amministrazio-ne non funzionano" (sono parole del relat'Ù~re Segnana, non sono parole mie) « ...altrinon sono all'altezza di una moderna società.Qu~sto a causa dello scarso rendimento diuna grossa parte dd personale, della mancan~za di una disciplina pari a quella esistentle nelsettore privato, della protezione di cui godo~no i fannulloni e coloro che nemmeno si pl1e~sentano 2.1 lavoro ". Ha in parte ragione Li~bero Lenti che <scrive ]n questi gliorni: «An-cora una volta gli itahani che lavorano sonocostretti a pagare per quelli che non <lavoranoe a sopportare le spese della inefficwnza dellapubblica amrl1Il1istraZlone in senso lato ». E

non pot,eva dirvi di più il relatol1e. E questiconcettI nemmeno nel intendiamo in questomomento lllustrare ed amphare nella lorogiusta luce, ma ciascuno di nOI si rende con~

to di quello che slgnifIcano affermazioni diquesto genere. Quindi su questa strada siamoin buona oompagma, tanto pIÙ quando la re~

lazione conclude dicendo che bis'Ùgna lavora~re ,di plù,e SIaffiO d'accordo; così quando Jarelazione dICe che" nella grande famIglia delpopolo italiano si fa il contraDio, si spende di

più dà quanto le .nisorse consentano e si lava-I ra di meno di quanto la situazioner,ichiede~

rebbe ,,; quando SI aff.eprna ch,::: « non possia~

ma dimenticare il ruolo che per una ripresa

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Senato della Repubblica ~ 15908 ~ VI Legislatura

327a ~EDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 2 AGOSTO 1974

nel campo del lavoro potlìebbero svolgere leorganizzazioni sindaca1i. I sindacati hannouna parte di responsabIlità di questa situaZJio~ne }} (e noi aggiungiamo che è forse la massi~ma parte di responsaJbilità {( perchè il ricorso

.troppo frequent1e allo sciopero che dovrebbe

essere la mi'sura estrema e l'indizione di scio~peri generali hanno avuto un peso non trascu~rab~,Ie )} (e noi diciamo che hanno avuto unpeso eSIziale). {( Siamo in presenza di form~di lotta giusti£icabili all'inizio del secolo ~

dice il relatore ~ ma non adeguate per lo

sviluppo di un paese industriale moderno;sistemi dI Iotta che lasciano sbalorditi gliosservatori strani,eri )},e dice meno di quantoè vero. {( Non è un mistero ~ continua ~

che, dal momento in cui le Qrganizzazioni s:in~d<lJcali hanno affrontato l temi una volta dicompetenza delle forze politiche, ,il sistema,sindacale ha perduto di autonomia ed è sta~ta coinvolto in una strategia legata agl,i inte-ressi del sist,ema pO'litico che gli fanno perde.re di credibilità», ed ha ragione perchèquesta è una cinghia di trasmissione, partiti~sindacati, e dei sindacati quello più grossocomincia a conglobare gli ahri. È questo IÌlsistema che fa perdeI1e di credibilità alle st'es~se organizzazioni sindacali alle quali è oppor~tuna assegnare le pesanti responsabiilità chehanno sul piano del nostro disfacimento eco-nomico.

Mi aVViio rapidamente alla cornclusione,onorevollÌ coHeghi. Conrtinua il relatore: I

{( La paralisi del ,sistema produttivo non èassolutamente giustificabi.le in una situazio~ne tanto pesante came quella attuale. Se i la~voratori sona veramente conv~nti che occorJ:1eeffettual1e delle aZIOni dimostrative oontro ilGoverno, credo siano disposti a sacrificareinvece del lavoro il proprIO riposa domeni~cale. Ma la realtà è ben diversa, anche perchèun dialogo democrat<ico si fa sempre più dif~fioile, a causa del vlertidsmo esistente e dispinte ,estremistiche diJfficili da controllare

dallo stesso apparato sindacale ».

Ebbene, onorevoli colleghi, di fronte aqueste esperienze vissute, a questo quadro

nel qual<e voremmo incidere con delle misureassolutamente inefficienti, potlìei continuare

l'esame articolo per articolo, gruppo di arti~

coli per gruppo di articoli, per dimostrarvil'assoluta inidoneità di questo pacchetto sot~to i,l proHlo dell'iimposizione indiretta e f>erdescdvervi la forte carica infIazionistica cheaccompagna i provvediment1i, che accompa~gna lIe nO'rme suLl'IV A cOlme le norme suHa,imposta di registro, sull'imposta di bollo, suquestli s1Jrumenti 'tradiziOlnaili di faoi,le, di im-mediata esazione.

NOli abbiamo aViUlto notevoli perplessitàndl'aderire al concetto della imposta sulvalore aggiunto, sembrandoci che ,la soppres~sione dell'lGE, come regina delle nostre im~paste, come pilastro tributario, potesse por~tare a quelle oonseguenZJe ,che stia:mo toccan~do can mano giornO' per giornO', giacchè leprevisioni di facili iJncrementi di entmte so~no smentite dalle conclusiO'ni che v,edono de~peril'e sempre di più il gettitO' tributariO'.

Pertanto noi della Destra nazionale votere~mo naturalmente cantro il provvedimentocon la soddisfazione di averne ottenuto so~stanziali migliaramenti, con la saddisf.azionedi aver cOllTIpiuto il nostro dovere fino in ton-do, avendo attenuto nel complesso dei provovedimenti l'abbandono di taluno, H milglda~ramento di talal1Jro, faccogHmento o l'esdu~sione di questo o di quel concetto, ma con laoertezza amara che siamo molto lontani daltraguardo di una cJ1edibilità che il Governanon ha più e che vorremmo avesse. Ancheper avere un avversario vera da combattere,quando invece ci sembra dI combattere ,leombr>e cinesi di una maggioranza che si fa esi disfa aVI'occasione, quando iDon sappiamoneppure più quar1i siano i nostri amici e qualii nostri avversa:d e quandO' purtI'oppo non losa nemmeno il Gaverno.

Ma mancherei ad un dov,ere ancora no~tevO'le della mia parte pO'litica se non denun~ciassi, al di ,là dell:e cortine di parole ohesembrano offuscare i:l dibattitO', le 'Oonrf,luenzetra il Governo e l' oppasizione di sini,stra oil Partito comunista itailiano (chiamiamolopiù semplicemen1Je oosì cO'me si chiama).

Sono delle confluenze che nai abbiamo vi-

sto determinanti 'in questo dibattito. Abbia-I ma visto pI1esentare da parte cO'munista de-

gli emendamenti che pO'i sono stati reoepiti

e presentaH dalUa maggiaranza, ma non con

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 15909 ~

327a &EDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

il oonvincimento di operare bene acoogliendodei suggerimenti validi, bensì solo per il de-siderio di accelerare Il dIbattito e di antici-pare la fine di questo tormento di agostO'che sembra portarsI ancora per le lunghe.

Ci preoocupa il oedimentocontinuo dellamaggioranza alle lìlchieste della sinistra. Loabbia:mo visto già nel campo dei fitti, rabbia-ma visto su taluni dei provv'edimenti in di-scussione nei due rami del Parlamento e ve-dremo questo fenomeno o.gni giorno di piùaccentuarsi nel lavora di corridO'io, nei cal-loqui di Commissione, nei rapporti che sistringono attornO' a questo o a queU'emen-damento.

Vogliamo rassicura::re il popalo, quanta allenOSltre possibiHtà: finchè questa parte po-litica siederà Ù. Parlamento, e siederà a lun~go e sempre più forte in questo Parlamento,saremo sempre pronti a indicare, a condan-nave, a svelare, a togliere il lenzuO'lo del-l'omentà, ad apDire le :/iinestre della velI1Ìtà

2 AGOSTO1974

sulle assu:rdità oblique che ci portano mol-to lontano dal terreno dI una sana democra~zia e che ci avvicinano sempre più al ter~reno di un regime contrail quale in libertàdi par101a, di espJ:1essione e di atteggiamenticambatteremo oon la certezza che alla fineill successa ci arriderà, come non può nonarridrere alle cose giust'e e vere, ai contenutimorali e sociah, a quanto malto spesso conpiccola dov'izia di mezzli noi rappres,entiamo,a quanto in ognI occasione abbiamo la co-scienza di difendere in un anelito di passioneche ci congiunge direttamente al nostro po-polo.

Anche in occasione di questa dibattito HMovimento sooiale-destra nazionale ha otte~nuto alcuni risultati, altni ne otterrà dall di~battito: il nostJro atteggiamento è già decisonelle Hnee generali, Ipel'chè quando non vipossiamo credeI1e non vi possiamo oertamen-te votal1e. (Applausi dall'estrema destra. Con-

I gratulazionl)

Calendario dei lavori dell'Assem blea per i giorni 5 e 6 agosto 1974

P RES I D E N T E. La Conferenza deiPresidenti dei Gruppi parlamentari, riunitasiquesta mattina con la presenza dei Vice Pre~sidenti del Senato, ha convenuto che nella;:eduta antimeridiana di domani ~ già pre-Vris,tadal calendario in corso ~ si esaurirsca-

no gli interventi nella discussione generale,compresa l'illustrazione di eventuali ordinideil giorno, sul disegno di legge: «Conversio~

Lunedì 5 agosto ore Il

» » ore 16,30»

ne in legge del decreto..legge 6 luglio 1974,n. 254, recante aJcune maggiorazioni di ali~quota in materia di imposizione indiretta»(n. 1708).

La Conferenza dei Presidenti dei Gruppiparlamentari ha quindi adottato all'unani~mità ~ a norma dell'articolo 55 del Regola~mento ~ il calendario dei lavori dell'Assem~blea per le seguenti sedute:

Repliche del relatore e del Governo suldisegno di legge: «Convel1sione in leggedel decreto~l,egge 6 luglio 1974, n. 254,recante aJlcune maggiorazioni di aliquotain mat'eria di imposizione indiretta» (nu-mero 1708).

~ Esame degli ordini del giorno e degli

emendamenti sul disegna di legge nu~mero 1708 ohe precede.

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:.;enato delìa Repubblica ~ 15910 ~

2 AGOSTO1974

VI Legislatura

327a SEDUTA (pomend) ASSEMBLEA ~ FESUCONTO STENOGRAFICO

Martedì (antimeridiana)6 »

» » » (pomeridiana)

Seguito e conclusione dell' esame del di~segno di legge n. 1708 che precede.

\

~ Inizio della discussione generale del di~segno di legge: «Conversione in leggedel decreto~legge 6luglio 1974, n. 259, con~cernente alcune modifiche alla discipli~na delle Imposte sul reddito e una impo~sizione straordinaria :ulle case di abita~ZlOne }} (n. 1712) oppure del disegno di leg~ge: «Conversione in legge, con modifica-zioni, del decreto.Jlegge 19 giugno 1974,n. 236, recante provvedimenti urgenti sul~la proroga dei contratti di locazione e di.sublocazione degli immobili urbani }} (nu~mero 1750) (Approvato dalla Camera deideputati).

I

Secondo quanto previsto dal succita10 articolo 55 del Regolamento, detto calendariosarà distribuito.

La Conferenza dei Pl'esidenti dei Gruppi parlamentari tornerà a riunirsi nella gior-nata di martedì 6 agosto per definire il calendario dei lavori dell'Assemblea per i giornisuccessivi.

Ripresa della discussione

P RES I n E N T E. È iscritto a par-lare il senatore Bergamasco. Ne ha facoltà.

BER G A M A S C O. Il disegno di leggen 1708 è il primo provvedimento del cosicL-detto pacchetto tdbutario, oioè di quell'in~ Isieme di provvedimenti, tributari e non, adot~tati d'urgenza dal Governo per rimediare aduna situazione economica divenuta estrema-mente critica e diretto al dupLice scopo direperire mezzi fiJnarrlzi,ari per lo Stato, ridu~cendo in qualche misura il disavanzo, e dioont,ribuire al contenimento dei consumi edelle importazioni in presenza di. una bilan-CIa dei pagamenti ormai paurosamente defi-oitaria. Finalità indiretta, ma nom. meno :Lm~portante, era ed è anche queilla di dotare ilnostro paese di una :nuova cr,edibilità sulpiano internazionale, e in par1JiCOllare rispettoai nostri associati della CEE, allo scopo direnderLi maggiormente inclini ad interventilin nostro favore.

È necessaria, a questo punto, qualche con~siderazione di carattere generale, che vale

pIÙ O meno per tutti i provvedimenti delpacchetto, a cominciare da questo ora alnostro esame, ma vale sop.rattutto per chia-rire la situazione nella quale oi troviamo.

Tale situazIone, bisogna pur nipeterlo an-cora una volta, non ci è piombata addossocome un tiro del destino, ma è il frutto logi~co di cedimenti, di dissipazioJJJi, di persistentierroni economici e anche politici, di tuttaun'Impostazione sbagliata a lungo persegui~ta, che hanno la loro origine una deoina dianni fa e si sono poi andati aggravando dianno in anno, fino a determinare la situa-zione odierna.

Si può massumere la situazione economicaitaliana nei seguenti pochi dati:

a) deficit della bilancia dei pagamentiper ,il 1974 previsto in 6~7.000 miliardi dikre, di cm la metà circa causato dall'impor~taz[one del petrolio;

b) prestiti esteri già assunti dell'ordinedei 10,5 miliardi di dolla:ri, oioè circa 6~7.000miliardi di lire;

c) riserve valutarie nette dell' ordine dei3.500 mIliardi di lire con l'oro valutato a42 dollal1i l'onoia. Tali riserve, quotando l'oro

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Senato d~lla Repubblica ~ 15911 ~ VI Legislatura

327" SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 2 AGOSTO 1974

all'attuale prezzo di mercato, assammereb~bero a 7,8.000 miliardi di lire;

d) tasso di ,inflazione dovuto a fattariinterni ed internazionali dell'ordine del 20per cento nel 1974 e aumento, rispetto adun anno f~, del 44 per cento per i prezziuE'ingrosso e del 18 per cento per quelLi alconsumo; differenza signi£icativa circa l'an~damento delle imprese;

e) indice della produzione industr,iale an-çora in forte attivo rispetto ai hvelli produtti~vi dell'anna scorso (più 14~15 per cento), magià vi,sibile Uln certa rallentamento del trendespansivo. Inoltre l'aumento registrato finoad ora è peri due terzi dovuto alla eccezia~nalmente bassa produzione registrata l'annoscors.o dal settore metalmeccanico an seguitoagli scioperi per il dnnovo dei cont,ratN dilavoro;

f) spesa e deficit statal,e e pubblico iillrorte espansione, malgrada gli altiss,imi li~velli già raggiunti. E quel che più conta::ing'Jvernabilità di tale spesa e di tale deficit;

g) fuga dal risparmio e dall'investimento

da parte delLe famiglie.

Certo nella cattiva situazione economicaitaliana, come sapra sintetizzalta, vi è uma par~te, la minore, dovuta a fatti congiunturalli spe~cie :intemazionali e basti ricordare qui l'im-pennata dei prezzli petroliferi dello scorso,autunno; la maggior parte però è di naturastrutturaI.e e si è venuta a formare nell'arcodei doçlici anni dei gov,erni di centro~s,inist:m.

Basti Urn ,raffronto: dal 1963 al 1973 men"tre ,il ,reddito nazi,onale n,etto in termini realiè aumentato del 57 per cento, gli investi-menti fIss,i neUi sano aumentati s,ola dell'lIper cento; quando nel peniodo precedenteche va dal 1951 al 1963 il ,reddito era aumen~tato del 98 per cento e gli im>;estimenti del213 per centa.

Si deve quindi concludere che la caratteni~stica essenziale, anche se non unica, dellanostrà attuale situazione econamica è di na-tura strutturale e non congiunturale. La stes~s.a congiuntura petralifera, del resto, è per~manente e porta a sqUlilibri strutturali nel~l'economia ,italiana ed anche negl:i altri paesiindus trialtizza ti.

A una s.ituazione consimile il Governo hacreduto di poter rimediare almeno parzial~

mente, intervenendo lin moda improvviso emasSliocio lin campo crediti:z.io ed in campofiscale oon una serie di provvedimenti ammi~'nistrativi e legislativli, e, cioè, i de"I1eti invigore, più valte rimaneggiruti fra la presen~taziollè e le discussioni politiche, dei quali ilprimo è :il decreto del quale ci occupiamo.

Necessari certo gli uni e gli altni, gli linter~venti credi tizi e quelli tributari, ma da appli-carsi con estrema cautela perchè è eVlidentela ripercussione dei primi sugli .'investiment1Ì,]a produzione e l'occupazione e quella deisecondi sull'andamento dei prezzi.

Necessari'a quindi una certa g,radualità, uncerto dosagg:io rra le misure dell'una cate~goria e quelle dell'altra, che non possonocerto ubbidire a criteni automatici, ma de~vano essere seguiti ed adattati di giorno ingiorno, in modo da non frenare lo sviluppoprodutlivo e da frenare invece lo squilibriodella bilanclia dei pagamentli e, in linea gene-rale, il processo inflazionistico. Senza peral-tro mai dimenticare, come ha nipetuto il mi~lllstro Colomba in 6" Commissione, che lasituazione resta comunque grave.

Riservando il giud:izio sulla validità com-plessiva dei provvedimenti ad un mamento~uccess'lvo, vi sono però alcune aJ.tre consi-derazioni che ,riguardano !'insieme di essi.

In un quadro di politica economica cheprevede il cantenimento del credito globaleentro i Limiti della cosiddetta lettera di lin-tenti al Fondo monetaria internazionale, ec.ioè entro ri 22.400 miLiardi fra marzo 1974e marzo 1975, e tenuto conto di un amp:lia~mento di credito agrevolato di circa 250 mi-liardi per le piccole e medie industrie e di1.000 miliardi per :il Mezzogiorno, sono pre-VriStlIinasprimenti fiscali dell'ordine di circa3.000 miliardi des.tinati a reperire per loStato una somma equivalente ed a nidurredi conseguenza i consumi privati.

Va subito rilevata la 'tardività con cui iprovvedimenti' sono stati adottati. La Letteradel Fondo monetaruo internazionale e la ca-

sliddetta lettera di intenti del nostro Gavernosano del febbraia~marzo scorsi e allora siparlava di un prelievo fiscale straordinario,da eHettuarsi entro l'anno 1974, di 500 mi~liardi; aggI si sono ritenutli i,ndispensabHi3.000 miliardi, s,ia pure ent,ro il marzo 1975.

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 15912 ~

2 AGOSTO1974327a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

Si dovrebbe dedurl11e, e certamente è così,che la situazione ha subìto in questi mesiun peggioramento impressionante, ma, se ècosì, ci sii può chiedere a che punto ci tro~veremo fra qualche mese e se, conNnuandol'aJndazzo, questi provvedimenti, per quantodi molto più gravosi di quanto era stato pre-visto in un primo momento, potranno Irappre-sentare un concreto contributo al risana~mento della situazione o se siano soltantoun paHiativo, destinato a prolungare le pe~nose condizioni esistenti.

Se .il Governo ha eVIdentemente indugiatotroppo a lungo e le sue deoisioni appaionotardive, non per questo si può dire s:he ilpacchetto dei decreti tributari sia un capo-lavoro di saggezza legislativa.

Al contral1io è chiaro che in essi tutti si èproceduto con molta approssimazione, tiran~do, per così dire, botte a destra e a manca,senza indugiare in pur doverose differenz[a~zioni e discriminazioni.

Forse tutto ciò è dovuto alla fretta che,una volta ancora, si è dimostrata cattivaconsligl,iera.

Alcuni fra i decreti (assunzione di perso-nale, case, armi) si prestano ad eccezioni dicarattere costituzionale, ,in relazione agli ar~ticoh 72, 76 e 77 della Costituzione, eccezioniche in qualche caso hanno trovato confermanelle competenti commIsso.oni parlamentarie in altri casi hanno dato luogo a notevoliperplessità.

Inoltre negli stessi decreti o in altro. siÌ èincorsI in quell'altra grave scorrettezza dimescolare e confondere in uno stesso prov-vedimento misure fiscali e misure di carat-tere completamente div,erso, anche di dirittosostanzo.a1e, introdotte quasi di soppiatto indecreti che avevano finalità di tutt'altro epiù limitato contenuto.

JÈ vero che ciò è stato fatto anche altrevolte, come di recente .Ìin occasione del de-creto che, introducendo l'imposta oedolaresecca, contrabbandava una mezza riformadeJla borsa e delle società per azioni, modifi~cando vari articoli dello stesso codice civile,mentre dette riforme molto meglio avrebbe~ro potuto essere oggetto di una legge organi-ca, da tempo invocata.

Ma, se si è sbagliato allora, non è questauna buona rag:ione per cont,inuare a sba-gliare, a~che perchè, a forza di costituire pre-cedent!, SI finirà per creare una vera e pro~pria alterazione dei rapporti costituzionalitra Governo e Parlamento.

Il decreto 1708, del quale ora dobbiamooccupareI, ha, se non altro, un punto di van~tagglO sui decreti suoi fratelli della stessanidiata, in quanto me.no si offre a contesta~ZIoni di carattere costituzionale e non esor~bIta dal tema fiscale.

Esso offre però un altro grave inconve-niente ed è quello di incidere in modo estre-mamente pesante, alterandone e quasi scom-pagmandone le norme e l'impostazlione stes-sa sulla nforma tributaria, entrata in viga~re, come è noto, per quanto riguaDda nv Acolla gennaio 1973, dopo mes,i ed anzi annidi L1editazIQ,ne e di attenti studi, di diliigen-te esame dei suoi probLemi ad opera dellaCommIssione dei 30, ed anche prima in oc-caSIOne dell'approvazione della legge delegae poi della legge delegata n. 633.

Di pIÙ, si prevedeva allora che le aliquoted~ll'IV A dovessero essere rivedute solo dopoun bienmo, alla luce delle esperienze nelfrattempo acquisite.

Ed era questo un altro segno di serietà,che conferma quanto dihgenti fossero stat~glI studi che avevano preceduto ill varo dellaflrorma tributaria.

Ciò non toglie certamente al Parlamentoil diritto dI ritornare sulle decisioni, ma èmeno certo che lo stesso diritto possa es-sere esercitato dal Governo con un suo de-creto, e per eLi più in modo così frettolosoe maldestro.

Comunque, e sia pure di fronte ad eventistraordinari, se non propI1io imprevedibili,resta Il fatto che il proposto rivoluzionamen~to delle aliquote non aggiunge alla credibili~tà e alla ser,Ietà dell'attuale modo di legife~rare III Il.a11a.

Il decr,eto-Iegge n. 1708, illustrato dalla re~lazione diligente e severa del collega sena~tore De iPonti, che dobbiamo ora converNre,si può distinguere in tre parti: una maggio-razione di aliquote dell'imposta sul valoreaggiunto attuata !in var,io modo, e cioè: lamtroduzione di una nuova aliquota massi

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 15913 ~

327a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 2 AGOSTO 1974

ma del 30 per cento in sostituzrrone di quellain vIgore del 18 per cento e di altre inferioriprevista per i cosiddetti generi di lusso; l'eli-minazione dell'esenzione dall'IV A per la ces-sione e l'importaZJione delle navi ed imbarca-zioni da diporto e dei relativi servizi; un au-mento delle aIiquote per var<ie voci ed in par-ticolare per la cessione ed importazione dicarni bm~ine; l'integrazione dell'elenco deibeni soggetti alla nuova aliquota massimadel 30 per cento con l'aggiunta di un certonumero di nuove voci.

In secondo luogo prevede il decreto UJIl

aumento dell'al,iquota per l'limposta di regi-stro ed .infine, in terzo luogo, per quella dibollo.

Guardando il provvedimento per un mo-mento soltanto sotto il profilo finanZJiarionon si può negare che il maggior gettito pre-visto assomma ad una cifra indubbiamentecospicua e che sarebbe quanto mai provvi-da per le finanze erariali.

Però di fronte a quesito fatto indubbiamen-te positivo, ci dobbiamo domandare qualisaranno le conseguenze dell'inasprimento fi-scale SUl settori produttiviÌ interessati e, ano.stro avviso, non v'è dubbio che in molticasi eSSI saranno pesantemente sfavorevold efirnirarnno per nipel'Ouotersi 3!nche sul gettitodell'imposta.

Poco ci convince infatti <ilslistema in baseal quale si sono disposte le nuove maggiora-zioni di aliquote dell'IV A; se pure di sistemapuò parlarsi, poichè non sembra che il Go-verno in questo caso abbia tenuto in alcunaconsriderazione i criteri che stanno alla basedel decr.eto delegato n. 633 del 1972 conte-nente la disciplina dell'IV A e quindi, in ulti-ma anaJlisi, di quelli fissati dalla legge delegaper la riforma tributaria. Già vi abbiamoaccennato.

Pier cominciare dai beni colpiti con l'ali-quota del 30 per cento, aliquota tra le piùelevate di qEeJle adottate dai paesi dellaCEE, osserv~amo che, riferendosi l'aliquotastessa a prodotti indubbiamente voluttuari eqL~aJificati di lusso, con una sola eccezionesulla qU3.1e ritorneremo, non sri può che con-scnNre 2. che ess'i siano chiamati per primia sopportare i sacrifici che la situazione esi-ge. Su questo non può esservi alcun dubbio

e non è certo nene nostre intenzioni di fareidi,fensori di un determinato tipo di consumiin un momento come quello che attraver-siamo.

Detto questo però, e tenuto anche contoche i suddetti consumi raggiungono sì e nol'l per cento dei consumi totali in Italia,occorre tenere anche presente il reale sacrifi-cio che subiranno le imprese produttrici ditali beni, che vedranno oontrarsli la domandae dovranno affrontare nuovi problemi a cau-sa di una aliquota di imposta che ha peressi veramente carattere punitivo.

CiÒ val,e soprattutto per i casi in cui laaliquota è elevata al 30 per cento non dallaprecedente aliquota del 18, ma da quella del12 per cento e anche dall'esenzione totale.Così avV'iene, per esempio, nel caso deUe navie delle imbaDcazioni da diporto, che per l'aroticolo 2 del decreto passano di colpo dallozero al 30 per cento.

Eppure un motivo doveva pur esserv,i senella legge preoedente era stata prevista peressi l'esenzione totale, ed il motivo va ricer-cato non certo nell'uso spesso, ma non sem~pre, voluttuario, che di navi ed imbarcazionifam10 gli acquirenti, ma nella criSli dell'indu-stria cantieristica, che appunto assicura, omeglio assicurava prima d'ora, la produzionedelle limbarcazioni e delle navi.

Ci chiediamo se veramente era iiI caso dielevare le aliquote per tutti questi prodottia tali altezze, e se, in definitiva, anche il get-tito sperato non dovrà subirne negativamen-te le conseguenze, sia per la contrazione dellaproduzione, sia anche perchè, come è noto,le aliquote eccesSlive sono all'origine dellemaggiori evasioni e sono anche motivo didiseducazlione del contribuente.

Col che lo Stato avrebbe ,fatto certamenteun cattivo affare.

Particolare importanza ha l'articolo 3 cheeleva al 18 per cento l'aliquota del:l'imposta

I sune carni bovine, ivi comprese le frattaglie.La disposizione ha importanza in relazione

al gettito, rappresentando un presunto in-troito di 358-360 mirliaDdi ed essendo quindila voce di gran lunga più rilevante fra le di-ven:e altre del decreto.

Ma grande importanza ha amche per leconseguenze di carattere economico e di ca-

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~;erlato della Repubblicu ~ 15914 ~ VI Legislatura

2 AGOSTO1974327a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

rattere sociale che la disposizione può com~portare.

Tutti sappiamo in quale nilevantissima mi~Sèlra !'importazione delle carni bovine pesi~al1a nostra bilancia commerciale, essendoseconda sola all'importaZJione di petroliogreggio. Giusto qui,ndi il tentativo di ridi~mensionare l'importazione e di alleggerirecosì in certa misura il pauroso disavanzo.

D'altra parte tutti sappiamo come l'au~IT1ento del consumo di carne bovina avvenu~to in Italia dopo la fine della guerra rappre~senta un fatto altamente positivo e come lamisura di tale consumo possa ritenersi fra isicuri indizi, non dirò del grado di aiviltà, madel grado di benessere sociale raggiunto daun popolo. Così avviene in tutti ti paestÌ adalto sviluppo, compresi i nostri partnersdella CEE, che appunto hanno livellli di con~sumo di carne dai quali siamo anoora lon~tani.

Il consumo della carne bovina non è e nonpuò certo essere considerato consumo dilusso, ma proprio con l'applkazione dellenuove alIquote, che saranno proibitive pervaste categonie di cittadini, tornerà ad essereconsumo di lusso.

Così vi è il pericolo che la nuova aliquotasi ,risolva in un danno per millioni di citta::lini, senza dire dei produttori e dei oom~rnercianti di carne bovina.

Vi è un altro aspetto del problema chesembra essere stato totalmente trascuratodal decreto. l,n esso non si parla di discrimi~naz:ione, nè a proposito della produzione ita-liana, nè per quanto riguarda le importazio~JJJi, degli animali destinati all'allevamento ealla riproduzione. Questo è per noi un aspet-

I

to decisament,e negativo del provvedimentoLn qU(linto contrasta direttamente con lo svi~lW1pO della zootecnia, che sarebbe nostro

p" (;c~iso dovere e nostro preciso interesse diincoraggiare, perchè dallo sviluppo di essapotremo un giorn.o attenderci l'emanClipazio-ne dalla dIpendenza verso l'estero in questosettore e l'alleggerimento della nostra bilan~cia commerciale in misura rilevantissima.

Come si stia arrivati a questa situazione,che vede un ingente aumento di consumo dicarne bovina non accomp.agnato da un cor~rispondente aumento della produzione è pro~

blema che esula in }larte dalla presente di-soussione e che merita di essere trattato inaltra sede. Vi sarebbero molte considerazio-ni che riguardano la politica agnioola, manon intendo affrontarle in quesito momentoanche perchè ne parlerà fra poco il collegasenatore Balbo.

Al fine d.i tenere canto con un certo equi~libri.o delle opposte esigenze di sovvenire aibisogni della nostra bilanaia commerciale edi limitare il danno ai consumatori e ai pro-duttoni, abbiamo predisposto un emenda~mento che illustreremo a suo tempo e cheprevede di fissare la nuova aliquota al12 percento che è pur sempre il raddoppio dellaalIquota precedente, ma non arriva a quellatl1iphcazione, che sembra veramente inaccet~tahile e che ci isolerebbe anche, a questo ti-tolo, dagli altri paesi della Comunità.

Infine, anche allo scopo questa volta di te-ner conto delle necessità della produzione,abbiamo presentato un altro emendamento,che esclude dalla nuova aliquota le cessionie le importazioni degli animal:i bovin,i desti-nati alla r,iproduzlione.

Parere negativo dobbiam~ dare anche peril successivo artlico10 n. 4, che importa unaumento non indifferente delle aliquote de1~

l'IVA per i trasferimenti deg1i immobili dinuova costruzione. A nostro avVlÌso lin questocaso l'aliquota non dovrebbe subire aumen-ti o almeno dovrebbe subir1i in misura in-feriore.

A tutti è nota la situazione di crisi nellaquale versa il settore edilizio, che linteressaper la sua particolare natura tanti altri cam-pi produttivi. Secondo IiI vecchio detto fran~cese, quaG1do le costruzioni vanno bene, tuttova bene. Ora r ag.giungere in questo momen~to un inasprimento, anzi un raddoppio, del-l'al\lquota dell'IV A sul trasfeI1imento degliimmobili di nuova costruzione, significa ag-gravare la crisi edilizia ed aggiungere un'a1~tra difficoltà allo sviluppo delle nuove coo-s Lruzioni. Pertanto, anche circa questo 211'-

tic.olo 4 abhiamo presentato un emenda~mento.

Pl'ima di abbandonare le norme relativeall'IVA, qualche parola va aggiunta circa l'al-lal'gamento della Tabella B e cioè dei pro-

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 15915 ~

327a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 2 AGOSTO 1974

/dotti assoggettati all'aliquota del 30 percento.

Niente da dire sulla maggior parte di det~te voci, che Diguardano effettivament,e con~s~imi voluttuari, salvo una neoessania mag~gior precisazlione oirca il n. 14, relativo aprodotti che riguardano insieme con la net~tezza e l'igiene altri aspetti per così dire piùfnivoli della cura e dell'estetica del corpo.La Commissione ha lungamente indugiato sutale n. 14, nella difficoltà di trovare una for~mulazione abbastanza esatta e, tutto som~mato, riteniamo che sarebbe stato preferibi~le limitarsi ad elevare al 30 per cento i pro~dotti già contemplati dal In. 14 della tabella B,e, oioè, gli estratti e i profumi.

Provv,ederà poi il MJinistero a dettare !1or~me interpretative, non dimenticando che,;n questo settore, le limportazioni sono del-

l'ordine dellO per cento e che lavorano inesso 200.000 ,ii]]ldividui.

P,iuttosto vii è Uina osservaZJione da fare aproposito del n. 26 dell'articolo 6, in parti~colare per quanto riguarda i dischi e i nastrifonografici.

Abbiamo detto che l'allargamento dellaTabella B si riferisce a consumi di caratterevoluttuario, ma non ai sembra che a questisi possano comparare i diischi fonografici,che in molti casi attengono al dominio dellacultura, come avviene per li dischi di musicaclassiica e sinfonica. Sarebbe un po' comeoonsliderare voluttuaria la compravendita ela lettura dei libri. :R5iservandoci, dunque, dichlarire meglio il nostro pensiero in un mo~mento successivo, abbiamo presentato unemendamento anche circa li dischi e i nastrifonografiCli.

Passando ora all'imposta di registro, chesubisce un aumento dal 5 all'8 per cento, ri~teniamo che anch'esso non possa non riper~cuotersi gravemente sul mercato dei trasfe~rimenti immobiliari. L'aumentato costo del~la registraZiione secondo noi porterà ad unrallentamento degli scambi nel settore [m~mobriliare con conseguenti ripercussioni ne~gative sui prezzi, che già hanno raggiuntolivelli altissimi. A<nalogo discorso può farsiper l'aumento dell'alliquota dal 3,75 al 6 per 'cento per i trasfenimenti immobiliari entro icinque anni e per quello dal 2 al 4 per cento

per il conferimento in società eLicostruzionicommerciali.

Anzi, a proposito dell'imposta di registrosi può osservare che con questi aumenti s,iallenta sempre più il collegamento fra lasomma pagata dal contribuente e il corri~spandente servrizio della registrazione che loStato effettua nell'interesse dei privati. Viera una volta una cListlinzione scolastlica trairLlposta e tassa, nel senso che la prima rap~

presentava un prelievo da parte dello Statonon collegato ad un atto determinato, e laseconda cornspondeva invece ad un servizioreso dallo ,Stato al cittadino. Ora, con questealIquote, la distinzione si va perdendo e illnatura stessa del tributo ne rimane alterata.

Quanto all'aggravamento delI'\Ìmposta dibollo che dovrebbe aSSlicurare un introito dicirca 90 miliardi, essa interessa l'intera ta~riffa o quasi, essendo stati esclusi solo gliatti giuc!iziari, per ,i quali rimane in ~igorela tassa di 400 lire per la carta bollata.

Anche questi aumenti di sensibile entitàche investono gli strumenti stesSli degLi ope~ratori economioi, quali l'assegno bancario ela cambiale, non potranno non avere unacerta ripercussione sui prezzi. D'altra partesi tratta di strumenti, bolli e carte bonate,che ormai sono divenuti eLi larghissimo usoda parte di tutti e anche dei meno abhienti,anche di coloro per i quali 100 lire possonoavere importanza.

In particolare va messo in rilievo l'aumen~to da lire 200 a lire 300 dell'imposta fissa dàbollo per i libretti di nisparmio che riguar~dano in genere appunto i meno abbienti.

Onorevole MilDiistro, siamo certamented'accordo sulle finalità che i decreti an di~scussione ed altri faoenti parte del p.acchet~to si propongono: la realizzazione di una en~trata fiscale straordinania e rilevante, non~chè il ridimensionamento dei consumi, speciegueHi voluttuari, e delle importazioni nelquadro più ampio di un migl:ioramento dellasituazione economica interna e della bilanciadei pagamenti. Non vi possono essere dubbisulla bontà e sull'urgenza di tali scopi.

l,rOTIsiamo invece concordi sulle modalitàdegli interventi, di questo e degli altri, checi sembrano grossolani, frettolosi e disordi-

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VI LegislaturaSenato della Repubblico ~ 15916 ~

2 AGOSTO1974327a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

'nati, «una cura da ,cavallo» oome si leggein un giornale straniera.

Si ha l'impressiane che si tratti piuttastodi interventi diretti a tappare una grossafaUa di carrattere congiunturale dell'econo-mia, ma non a ,risalire alle origini e lall~cause di essa.

La frettalasità del pravvedimenta, la suadisorganicità, la scardinamenta del sistemadell'impasiziane IV A e della stessa rifarmatributaria, Ie aliquate esarbitanti e prive diriscantra negli aLtri paesi della GEE, dai qua~Iii sempre più ci allantaniama, mentre si par- Ila di armanizzaziane, ci fanna ,ritenere chçquesta decreta, come gli altri, sia un inter-venta inadeguata per risalvere i 'prablemi delpaese. Ciò Isapmttutta in considerazione delfatta che ai sacrifici impasti al cantribuentenon carrispande un v,antaggia ailtrettallltocent'O, agli effetti del reale superamenta deldifificile momento ecanomica, e in moda spe~dale dell'andamento ,dei prezzi, che preoc-C'upa visibilmente anche il Parlamenta.

Siamo lin una situazione di emergenza eoccorrono pr'Ovvedimenti di emergenza. Manon si tratta di tirare avanti per qualchemese ancara col sussidio di questi 3.000miliardi; sa tratta di r1cOnOSOeI1eche la crisi,came dicevo, nan è saltanta cangiunturale,ma è veramente di fanda e richiederebbeche, accanto a questi pravvedimenti, a passi-bilmente ad altri migliari e più giustlÌ di que-sti, se ne accampagnassera altri, destinatliveramente ad avvlÌare la situazione ecanami-ca 'italiana verso il sua risanamenta: un ener-

giic'O sfarzo di cantenimenta e di riduzianedelle spese correnti, un ritarna al buan sen-sa nella legislazli'One urbanistica ed agricala;una revisiane della scala mabile can nntro-duzione, per esempia, del risparmia indiciz-z:?to, una sfarzo di avv,icinamenta al madel-

la delle econamie occidentali, la rkreazianedi un quadro generale palitJica ed ecanami-

C'o che r.idila fiducia ai cittadini e ili ricondu-ea sulla via del risparmio, degli investimen-ti, dd 1c.voro.

Di ~utto ciò non sii vede per ara traccia evii è quindi malta da temere che !'insieme deidecreti del pacchetto servirà saltanto a fareiguadagna:::-e qualche mese ad a bruciare al-meno in parte le nastre ultime, nan grandirisarse.

Pertanto, r<Ìtenuta che nemmeno questadecreta, secondo nai, sia idanea a raggiun-gere gli scapi di risanamenta giustamentevolutI dal Gaverno e attesi con tanta ansiad2i cittadini, il nostro giudizio è sastanzial-mente nega t,iva. (Applausi dal centro-destra).

:P RES I D E N T E. È iscritta a parlareil senatore Valenza. Ne ha facaltà.

V A LE N Z A. Signor Presidente, onore-vale rappresentante del GaveI1lla, anarevalicalleghi, mi ,renda .conta che a questa rpuntodeI dibattito è estremamente difficile, se nanimpossibile, aggiungere qualcasa di 'Originaleagli interventi che qui sono stati svolti daicalleghi del mia Gruppa. Desidelro camUD-que fare akune cansideraziani. Voglia dkeanélitutta che non 'pUò destare sorpresa 11fatto che il nast,ro Gruppa stia sastenendacon fermezza, tenacia e decisiane la battagliaper una madHìca sostanzliale dei decreti fisca-li. Avevama avvertita maggioranza e Gover-no che ci saremma battuti « senza limiti ditempo e di clima ». Nan, intendiamo certovanHìcare ril rp,relievo dei 3.000 miliardi marenderlo socialmente ,equa e rrealmente fina-!izzata alle esigenze di ripresa dell'econamia,di aumenta dell'ocoupazione, di incrementodei cansumi sociali, di sviluppa civile e de-macratico del paese.

La maggiaranza ed il Gavernacan ,la lQ,foostinazione e fino a questo momento, nonhanna fatta seguire fatti significativi alla di-chiarata dispanibilità versa una madi,fica deidecreti. Dabbiama constata'I'e che quando siaHiva alla « stretta}) Isi vanifi.cano tanti d!-scorsi, che abbiama sentita in partkolare daes.panenti autorevoli della Democrazia cri-stiana, sull'esigenza di instaurare nuavi co-struttivi rappo,rti tra maggioranza e appasi-Lione camunista, pur nella distinziane dei ri.spettivi ruali. Dave va a fini're la pur pruden-te straJtegia della « attenziane }) che è diven-tata al Cansiglio nazianale della Democraziacris,tiana anche strategia della «canversa-ziane », secondo le formulaziani dell'anore-vale Moro? Can il metoda dei decreti si è al-terata l,a corretta dialettica rparlamentare, siè arrivati per calpa della maggiaranza al1acantrappasizione e al braccio eli ferra.

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~erzato della Repubbllca ~ 15917 ~ VI Legislatura

327a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFlC'O 2 AGOSTO1974

Il danno di quesita <condotta per il pae<;eè gra'Ve. E ciò soprattutto perchè il vostro at-teggiamento di sordità ve:r~sointeressi e sen-timenti popO'lari fa ostacolo a quella vastamobilitazione demoora1Jica e nazionale, aquell'impegno consapevole, che pO'ssono veni-re solo dal consenso atto!rno aHe decisionipohtiche di governO'.E questo oonsensO' ~-

vO'i lo sapete ~ non c'è e nO'n ci può essere.Ciò accade non perchè la gente non sarebbein nessun caso disposta a fare sacrifici. Ungiudizio simile è offensivo per i lavO'ratori eil popolo italiano che hanno sempre dimo-strato di saper fare il prOlpvio dovere nei mo-menti difficili. Il consenso nOn c'è perchè ;1Governo e la maggimanza che lo sostiene simuovono in modo tale da non dare alounagaranzia dI imboccare la strada nuova e giu-sta che è iIl:ecessaria per fare uscire i,l paesedalla orisi. Non si può governare senza sta-bilire un rapporto di fiducia tra masse popo-lari e direzione politica.

Voi insistete, ad esempio, su un maggiore I

pesante prelievo ,fiscale di 733 miliardi trami-t'e l'inasprimento dell'IVA e dell'imposta dibollo e di registrO'. Vi rendete conto che esa-sperate il vecchio sistema dell'imposizionèmdiretta colpendo in modo indiscriminatole masse dei consumatmi? Vi rendete contoche questo signi,fica offenrnere il senso di giu-stizia dei dttadini e il prestigio stesso delloStato repubblicano? Oggi non è tollerata pinuna situazione per cui su cento lire di get-titofiscale 65-70 lire pro'Vengono dalle imposteindirette ,che poi per il 93 per cento vanno al-l'ammillist'razione centrale, escludendo i co-muni ed aggravando la loro crisi. A questasituazione di ingiustizia si aggiunge anche]'altro sopruso, quello di una 'imposizione di-retta che grava anch'essa per il 65-70 percento sulle buste paga dei lavoratori, degliimpiegati e dal primo gennaio 1974 anche sul-le pensioni superiori alle 70.000 lire.

Tutto ciò provoca indignazione e il"abbiatra le masse. Sono in lotta, e non si fermeran-no, sindacati, ,regioni, enTIi100cali,vaste cak-aorie economiche del ceto medio. È pura fol-b

lia sfidare queste forze fondamentali per 1avita democratica del nostro paese. Non sia-mo alla rivolta qualunquistica dei contr:-

buenti, siamo di fronte ad <una domanda digiustizia e di 'risanamento dell'economia edella vita pubblica.

Ma al di là dell'incidenza quantitativa delprelievo, su cui vi ostinate, la vostra condot-ta si qualifica negativamente su un piano piugenerale. Voi dimostrate infatti di agire ~ncontrasto con la necessità di combattere glisquilihri sociali, le sperequazionii inique nel-la distribuzione del Teddito che caratterizza-no la società italiana e il suo distorto svi..luppo.

Vorrei che si riHettesse sul fatto che anchestudiosi di parte cattolica hanno dedicato laloro attenzione ai dati patolO'gioi deI,la s1Jrut-bura sociale, che si è venuta configurando ;'[}l talia dal dopoguenra ad oggi, all' ombra deigoverni a di~ezione democristiana. Sotto laspinta delle lotte operaie e democ.ratkhel'Italia si è trasformata: da paese agricolo-industriale è arrivata ad essere la settima po-tenza industriale del mondo. Ma 11fatto chenon si è riusciti ad evitare che l'espansioneavvenisse soUo il dominio e la guida deigrandi gruppi economici, in assenza quindIdi una programmazione demooratica e riJormatTice e nel quadro invece di un sistema dipotere democvistiano edj,ficato sulla rotturadell'unità antifascista, ha avuto gravi conse-guenze.

Lo svHuppo, infat,ti, è stato contrassegnatoda enormi stort-ure: .la diminuzione della po..polazione attiva negli ultimi venti anni; il re-stTingimento della base pmduttiva del pae;;ee la caduta della produttivi,tà media del siste-ma economico complessivo; la crescita for-zata di gruppi e ,ceti sociali a cui si è ,riser-vata una condizione pdviIegiata attraversoconcessioni corporative e clientelari, senzaalcuna giustificazione dal punto di vista del-l'apporto al pmcesso Iproduttivo e alla 0'rl'-sdta civile del paese; le sperequazioni 'retri-butive ai danni degli addetH al lavoro social-mente più utile, cioè ai danni degli operaidell'industria il cui numero 'si è 'ridotto al 22per cento della popolazione attiva; la peDffiS-nente disoccupazione di massa, nonostantel'esodo migratmio, che colpis.ce in mO'do par-tIcolare le forze intelletiTIuaH, la massa deidiplomati e IC\Jur~ati,specialmente nel Mezzo-

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Senato della Repubblica ~ 15918 ~ VI Legislatura

327a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

giorno; i consumi pubblici che rimangonoun quinto di quelli privati.

Aveva ragione, colleghi democristiani, ilvostro Achille A:rdigò quando, in um conve-gno della Democrazia cristiana dell'annoscorso, affermava che il paese è diviso inrealtà diverse. Da un lato «c'è il paese dallemohe centinaia di s]necure di presidenti dienti pubblici e dei milioni di aspiranti aduna qUlalche ,sicurezza redditua1e e1argita dal-lo Stato .e dal parastato senza controlli di ef-ficienza}}. Sull'ahra sponda ~ è sempre Ar-

digò che parla ~ c'è la parte più positiva ecoraggiosa del paese tra 'impI'enditori, lava-ratQori, rnteUettuali, tecnici, ceti medi produt-tivi, quella 'par,te del paese che guarda conp,reoccupaziorre al persistere dei 59.340 entipubblici e anche ai 541 generr-aliper un eser-cito di neppme 268.000 uomrni, e allo stmpo-tere delle aziende a pa'rtecipazione statale.Queste forze sane, rOondude il .professore Ar-cligò, chiedono alla Democrazia cristiana unasvolta politica. Questa svolta poHtica nQonpuosignificare al trro che un modo nuovo di pro-durre e di consumare le risors1e, sulla basedi una seria programmazione democratica eantimonopoHstica.

Ma voi, coUeghi della !Democrazia oristia-na, come vi comportate? Non solo vi sieteopposti alla Camera allo scioglimento di al-cuni carrozzoni, fonti :perenni di scandalo.come l'Opera nazionale maternità e infanzia,ma avete propQosto in Senato addirittura de-gli emendamenti peggiorativi alle leggi 114 e336, procedendo nella dir,ezione opposta aduna politica di rigore, di moralizzazione e dirisanamento.

Così facendo, diffondete il sospetto di cuisi mos1Jra preoccupato lo stesso irelatore Se-gnana, che i sacrifici imposti a tutti indistin-tamente finiscano !poi per al1menta:re sprechie parassitismi dell'amministrazione pubbli-ca. Ciò vuoI di':re che la Democrazia oristia-na non ha ancora scelto di t<agliaI'e il sotto-bosco del parassitismo. Le analisi culturalidel fenomeno non vi mancano: dal Convegnodi San Pellegrino a ,quello di P.erugia ,k stor-ture e i fenomeni patologid dello sviluppodella soÒetà italiana li awete individuati, an-che se >l'onorevole Colombo sembra che non

2 AGOSTO1974

se ne sia accorto, da come ha paIì1ato iepi i!1quest'Aula.

Il problema :rimane poHtico: avere il co-raggio di mettere in disoussione Un sistemadi potere, per pOT<resu nuove basi la ricercadel consenso ad un parti,to democristiano rin-novato nella sua politica, nei suoi uomini, neisuoi modi di governare.

Ora, la proposta di elevare le aliquote del-l'IV A esasperando il sistema deLI'imposizio.ne indiretta significa che non ,si vuoI cam-biare, che si vogliono invece perpetuare ill-giustizie e squilibri. Sappiamo ~ ce l'ha do-cumentato uno studioso come Sylos Labini ~

che alle famiglie dei salariati che costituisco-no il 51,9 per cento delle famiglie italiane, va'>010il 31.4 per cento del reddito nazionale,mentre alle famiglie .dei ceti più abbienti, che~ono 1'1,9 per oento (imprenditori, redditie-ri, dirigenti, p.rofessionisti) va i119,4 per iOerr-to del reddito. Il sala<rio del metalmeccanicoitaliano è 1'11 per cento dello stipendio di undirettore generale, poco più della decimaparte; in Svezia è I~l27 per cento, in Inghil-terra è il 23, in Francia è il 16 per cento, inGermania i] 20. Sono dati pubblicati giorniaddietro dal {{ CO'rrie:re della Sera ». Inoltreuna recente indagine della Banca d'Italia sul'reddito degli italiani, ci dice che solo il 3,1per' cento dei salairiati dell'industria :riescça 'sfondare i,l muro delle 300.000 lire al mese.

I oltre il quale si trova il 42,3 per cento dei di-rigenti ed il 40,6 per cento degli impiegati.Nel 1971, 1'81 ,per iOento delle famiglie i,ta~liane percepisce il 56 per cento del redditomentre al 19 per cento va il restante 44 percento. All'ultimo posto stanno i pensionati,i,l 56 per cento dei quali rimane sotto il mi-

liQone l'anno.

Un'annotazione va fatta infine ,per il Mez~zogiornQo dOlVe il 55 per cento delle famigEe

percepisce un reddito inferiore alla media

nazionale ed inferiore di quasi mezzo milio-

ne all'anno al reddito medio familiare delNOTd, ment:re la stessa cosa non val,e 'Per iceti ricchi del Sud, dove'addirittura J'8 percento delle famiglie si appmpria del 26 percento del reddito prodotto, invece che del 25per cento oome avviene al Nord.

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VI Legislatura."enato della Repubblicc ~ 15919 ~

327a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- REsacaNTa STENaGRAFICa 2 AGaSTO 1974

Siffatto most,DUoSOsquilibrio sociale, cherende asfittko, precario e senza prospettivelo sviluppo dellpaese, e che è stato scosso dal-le lotte operaie dal 1968 ad oggi, va trasfor-mato COn urgenza se si vual,e evitaire il col-lasso,. Perdò non sono tollerabili provved:-menti e misuve, anche parziali, che si iscri-vono in una logica diversa ed opposta alleesigenze di avviare, sia pure Igradua:lmente,un nuovo tipo di sviluppo e di crescita dellasocietà civile. E i vostri provvedimenti fi-scah non cos,tituiscono affatto Ulna « premes-sa per affrontare in maniera arganica sia iproblemi congiunturali che queLli struttura-li ", come ha sostenuto in Commissione ilministro Giolitti. Solleviamo quindi il pro-blema della çontraddiziane deHe propOStedel Governo con una politica coe:rente, orga-nica dichiara segno riformatore, volta al su-peramento degli squiHbri strutturali. In pa-ri tempo il nostro GDUppO ha soHevato, ne-gli interventi dei colleghi, il problema dellastessa efficacia pratica dell'inasprimento del-

l'aliquo'ta IV A, oltre i generi effettivamentedi Lusso.

C'è da domaJndarsi, in altri ,termini, se lemisure ,proposte nOill creino più problemi, per10 stato attuale della nostra economia, diquanti non ci si proporre di risolvere. Ancheda parte della maggioranza non si ignoranol 'rischi: l'effetto negativo sulla ascesa genf'-rale dei prezzi, .n maggiore stimolo all'eva-sione fiscale che Igià per l'IVA è del 50 percento, le conseguenze depressive sulla pro-duziorne di determinati settori della piocolae media impresa minaociate o già colpite dauna vera e propria recessione, specie nel cam.po edilizio. Specifiche ed originali produzio-ni italiane, ,riguardanti, ad esempio, l'arti-gianato artistico passano essere messe 1'1ori si.

L'incapacità o il r,ifiuta di distinguere traconsumi che aiutano la produz,ione nazionalee consumi che aggravano il passivo dei conticon l'estero possono determinare effetti di-sastrosi. La stessa prospetti'V'a dello sviluppozootecnico nazionale potIieibbe essere compro-messa, mentre ~ come ha illustrato ieri :1collega Fabbrini ~ gli altri paesi del Mer-

cato comune europeo si apprestanO' ad elimi-nare l'IV A sulle carni bovine.

L'Italia, eccetto la Spagna, dobbiamo' ri-cordado, è all'ultimo posto in Europa peril consumo pro capite di came. Gli effetti piùnegativi, al salito, li soppO'rterà il Mezzo-giorno: !'inflazione sta falcidiando la spesapubblica, di cui il Sud ha bisogno per risol-levarsi; l'aumento dei prezzi 'ridurrà drasti-camente lo stesso provvedimento ,che il Se-nato e la Camera hanno approvato per il ri-finanziamento della Cassa per 1.000 miliardidi lire (,si calcola che questo nuovo finanzia-mento si ridurrà a poco più di 500 miliardi).Al Nord invece la situazione è diversa: nellezone industri,alizzate l'inflazione ha spintouna « ripresa drogata» favorendo le ilmpre-se dotate di scorte in magazzino e di fandiall'estero.

Nel Sud l'attività edilizia, che ha un pesomaggiore nell'apparato economico meridio-nale e che è legata strettamente all'interven-to Ipubblico, attraversa una odsi ancora piugrave. Una restrizione globale, non selettiva,dei consumi Inel Mezzogiorno ha effetti piùnegativi, sia per l'esistenza di ampi stratIpopolari e di ceto medio, le cui risorse sonolegate alle attività commerdali e turistiche,sia pel'chè piùnumerO'sa che aLtrove è la par-te della ,popolazione a reddito ,fisso.

.come ha ribadito stamattina il collega Co-,iajanni, noi non chiediamo ,!'impossibile:(hiediamo decisioni responsabili eragione-voli, più gius,te socialmente, maggiormenteefficaci ai fini della ripresa ecO'nomica e del-l'occupazione i cui livelli sono seriamenteminacciati; il ministro Bertoldi parla di unmilione di disaccupati in autunno.

Chiediamo' scelte che non isiano cantrad-dit,torie con le esigenze di risanamento e disviluppo democratico della società nazionale;chiediamo scelte capaci di ottenere il consen-so e la mobilitazione delle masse, in unosDO'rzo unitario per uscire dalla crisi. Il po-polo 'kaliano non accetta di 'essere governato

C'ome prima: lo ha dimostrato con il referen-dum sul divorzio, con ,le elezioni sanle, con j,Jgrande moto antifascista dO'po la strage diBrescia.

Cambia l'Italia e sta cambiando l'EurO'pa:è caduto il vecchia fascismo portoghese, èorollato il regime dei colonnelli, in Spagna ildopo-Franco è già cominciato. L'incontro fra

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Senato della Repubblica ~ 15920 ~ VI Legislatura

327a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ REsocaNTa STENaGRAFICa

j;utte le fOTz'epopolari amtifasciste senza di~scrimmazioni è a11'ordine del giorno.

Onorevoli colleghi, s,tiamo combattendoquesta battaglia con fermezza perchè siamoconvinti che essa corrisponda agli int'eressie alle attese dei lavoratori, alle ,esigenze pre-senti e future del nostro paese. Non si trattadi una « battagliaf:rontale » che si propongadi boociare i decreti e di far caden~ il GO'ver-no, anche se non possiamo restare paralizzatidalla preoocupazione deillla tenuta e del de~stino del gOVeTnORumor.

Non abbiamo mai giocato nè giochi,amo al({ tanto peggio ,tanto megliO' »; ci battiaonoper soluzioni positive dei problemi sul tap-petto, per far progredil'e la situazione. Rimaniamo più che mai convinti che dalla crisi difondo che attanaglial'Iitalia si può uscire so~ ,lo con una diversa direzione politica, che siaespH~'ssione dell'incontro deLleforze democra-tIche, amtifasciste, ,lakhe e cattoliche che so-no state le artefici della Resistenza, della Re-pubblica, della Castituzione.

Ciò non significa ,affatto ,ricerca di ~< inseri.mento» nell'area del Governo e dell'attualesistema di potere. Il vigore della nostra bat-taglia in Parlamento e nel paese sui decretiserve anch'esso a iSmentÌire i nostri critici inmalafede. Siamo all' oppO'sizio[[LCper nostraal1tonoma scelta poHtica, ,senza aocettare pe-raltro 'ruoli fissi .come conseguenza di di-scriminazioni e pregiudiziali ideologicheesterne.

Prendiamo atto che anche al ConsigLia na-zionale della Democrazia cristiana si sianolevate voci autol'evoli a sostenere l'esigenzadi superare nei confJ'OInti dei ,comunisti, co-me forza democratica ,e nazionale, i veochisteccati della guenra ,fredda e della ,rotturadell'unità antifascista.

Non pretendiamo primati e supremazie.Ma siamo persuasi, e non siamo soli in ques-taconvinzione, che del nostro contributo, delcontributo del par,tito che organizza la mag-gioranza della classe operaia e degli stratipiù ruttivi ed operosi del pO'polo ita1iruno, nonsi possa fare a meno. Sarebbe un grave erro-re che indebolirebbe la demoarazia italianarespingere il contributo e le propaste respon-sabili dei comunisti.

2 AGOSTO'1974

Voi della maggiO'ranza avete sbagliato a ri-correre al metodo, antidemocratico e mortI-ficante del ruolo del Parlamento, dei decl'eti-legge su materie così delicate e importanti,ri,fiutando il con1!ributo costruttivo dell'ap~posizione comunista e ,tentando la prova di.forza. Siete stati costretti a aorregger.e qual~cosa e ad accantonaI'e alcune delle misurepiù antipopolari. Ma nO'n basta. Si è però an~cora in tempo ,per una prova di buona volan-Tà e di saggezza politka. Ci auguriamo .che ilnostro invito non rimanga inascoltato, nel~l'interesse generale dei lavoratOlri e del pae-se. (Applausi dall'estrema,sinistra).

P RES I D E N T E. ~ 'iscritto a padareil senatore Artioli. Ne ha faooltà.

A R T I O L I. Signor Presidente, onor~-vale rappresentante del Governo, onorevolioolleghi, nel dibattito in corsa per la conver-sione in legge del deoreto~legge n. 254 vagliaafFrontare salamente un aspetto, quel<lo re~lativo al.r'articolo 3 che 'riguarda l'aumentadell'aliquota IVA. Concentrerò su tale aspet~to la mia attenzione poichè altri miei col~leghi di Gruppo hrunna già affrontato o af~{Irontemrmo domattina ancora altri aspetti.

Affrontare il p.roblema dell'IVA sulla .oa:;--ne bavlina vuoI dire af,frontare un aspettonon secondario della nostra economia agri~cOlla in un mO'menta ,in oui il settore nonriesce ad usdre dalla crisi struttuJ1ale in cuiè caduto.

In tale cantesto il comparto zootecnico,come è a'rcinotO', è ancor più a'VVinghiato nel~le maglie delJa crisi; peT ,cui non è esagemTvaffe:rmare, per le considerazioni che farò inseguito, che l'aumento dell'IV A sune camibovine può campl'amettere il :rilancio produt~tivo di tale comparto, con conseguenze gravinan sul ,compartO' stesso ma sul piano econo-mico e sociale.

In via preliminare, aome è già stato osser-vato anche nel dibatti.to sull'argomento inCommissione agricoltura, occorre denuncia~re come questo provvedimento di cui parlia-mo, S'legato dall'al,tro decreto \11.260 sulla pe~l'equazione tributa:ria, assegnato all'altro n~ma del Parlamenta che, corne si sa, affronta il

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Senato della Repubblica ~ 15921 ~ VI Legislatura

327a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- REsocaNTa STENaGRAFICa 2 AGaSTO 1974

problema delle madifiche delle fasoe in re~gime farfettario IVA, complica ancO'ra ph'!la questiane, mette l'allevatare di bestiamein condizioni ancora più disagiate anche in'relazione al fatto che La prO'posta di aumen-to den'IV A riguarda le sole carni e non an~che il bestiame vivo; è questa 'l1Inaquestionesulla quale tornerò.

C'è quindi non ,solo da respingere Ja deere-tO'mania divenuto di moda da parte di questiult]mi governi in questi ultimi tempi, ma damettere sotto accusa aIllche l'improvvisazio-ne, la disorganioità dei medesimi decreti cheimpediscono al legislatore luna visiane d'in-sieme mettendalo nell'impassihilità anchedi O'perave seguendo i canO'ni elementari del-la logka.

Venendo all'argomento, signor Presidentee onorevali colleghi, cosa dire? L'aumentodell'IV A sulle carni havine ~ aumento n011di poco conto: dal 6 ,al 18 per cento; è unodei ,ritocchi più aLti anche in rapparto ad al-tri generi ~ èfuari dal contesto della 'realtànazionale e deJila realtà comunitaria. Apparefuori dalla reahà naziana1e quando si coT'-sidera che comprimendo i oonsumi di ,carnesi contiene la domanda interna verso un com.parto in crisi qual è quello degli allevamentibovini; crisi che invece può ,superarsi solocon la érescita della domanda interna. È fuo-ri dalla rea!ltà nazionale, se si ha riguardo alfatto che i consumi diaame bovina in Italia,pure essendo cresciuti, non hanno raggiuntoquelli di paesi industrializzati, e l'accresci-mento dei consumi non ha riguavdato [}Jèri-guarda tutti 'i consumatori. Al contrario lalievitazione dei prezzi, anche senza l'aumen-todelrIV A, ha già privato da tempo catego-rie quali pens'ionati, disocoupati e in generetut,te le categorie meno abbienti, del consu-mo nan delle parti nobili, ma anche delleparti meno pregiate della carne bovina. Mailprovv,edimento :è ancor più in contrastocon la realtà internazionale e soprattuttO'con quel1acomunitaria. ,È noto a molti col-leghi a quale terremoto si assista nel settorèdelle carni bovine a livello dei paesi dellaComunità ,economica europea. Ma ~ giovaricapito1arlo ~ in pochissimo tempo si èpassati da una situazione deficitaria a quellaeccedentaria a livello comunitario, tanto da

costringere le autorità cOlmunitarie ad in-vertire la stessa filosofia della loro politicanel settore, bloccando le impartazioni daipaesi terzi che sono state chiuse fino al31 ottobre, con la conseguenza di ritor-siOlni commerdal,i che Ipotranno colpire an-che le esportazioni italiane di altri prodotti;sono state pO'iprese misure, come è noto, perlo stoccaggio di ben 130.000 tonnellate dicarne bovina non consumata ed invenduta.Per facilitare lo smaltimento di questosurplus 'P'J:1oduttivae di accumulazione so.nopreviste misure della durata di 6 mesi checomprendono la oessione di carne a prezziridotti agli istituti sociali ed ai cittadini di-sagiatI (misura che va sotto il nome di « bi-stecca sociale») e una misura tesa a premia-re la differita macellazione dando un premioa tutti coloro che non macellano (ricordia-mo che qualche tempo fa si dava un premioa chi macellava); si propone l'espartazioneverso paesi extracomunitari di stoccaggi dicarne a prezzo bassissimo, circa 200-220 l'ireIl chilogrammo; si stabilisce il finanziamentodi una campagna comunitaria che costeràalla Comunità 30 milioni di unità di conto,per invitare la ,popolazione della Comunitàa consumare più carne bovina. Queste misu-re saranno sostenute dal FEOGA, cui l'Italiaconcone, come indicato dal trattato diRoma.

Come misura interna i singoli Stati part-ners stanno già procedendo alla riduzione oall' abolizione dell"JV A (da notare che l'IV Aè per antonomasia ila 'tassa comunitaria) cosÌcome stanno decidendo, cont'rariamente aquanto ha dichiarata ,Hministro Bi.sag1ia, lemisure per il premio di differita macellazio-J1e che partirà da novembre fino a febbraio.e raggiungerà, tra il concorso comunitario e

'ii concorso di ogni stato membro, .la cifranon sottovalutabHe di 78.500 lire il capo neglialtri paesi. Queste m'ÌsU've comunitarie checosa produrranno p.er i contadini italiani?Ecco perchè è fuori dalla ivealtà comunitariail pro.vvedimento. Ancora una valta, di fron-te alla capacità co.l11ipetitiva sul piano del-le produzioni bovine che hanno i pa,esipartners, vedremo l'aumento delle importa-zio.ni anche se abbiamo avuto il blocoo dellefrontiere con i paesi terzi; ma siccome non

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VI LegislaturaSellato della Repubblica ~ 15922 ~

2 AGOSTO1974327a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

c'è il blocco ~ per fortuna ~ tra i paesicomunitari, vedremo l'aumento delle impor-tazioni dai paesi comunitari nonostante ~

ne prendiamo atto come di un fatto al nostroattivo ~ il mutamento di valore della liraverde che aumenta evidentemente il prezzod21 12 per cento.

Avremo in sostanza la carne più cara alconsumo, mentre il,produttore vedrà compn-mere i propri redditi, poichè la domanda sa-rà rivolta non tamto alla carne nazionale maO1wiamente alla carne comunitaria. Ecco per-chè il decreto al nostro esame è fuori anchedalla realtà comunitaria. Si dice che il prov-vedimento ha 110scopo di comprimere i con-sumi, di concor,rere alla riduzione del pas~siva della bilancia commerciale con l'estem.nonchè quello di procumm maggiod entrateall'erario dello Stato. Ma sono proprio sicu-ri il Governo e la maggiomnza che nel casodell'aumento delrIV A sulle carni si possanO'raggiungere questi obiettivi, pur di per sènecessari? Altri colleghi hanno ,posto conforza questo problema. E ammesso che fossepossibile, in che rapporto sta questa politicacontingente con quella in prospettiva di svi~JUPIPOdel settore zootecnico?

Nelle campagne in chi opera nel settore viè collera dopo la disperazione. Non si appli-ca Ila legge as, pur votata dal Senato, chepoteva dare agli allevatori il premio previ-sto. Non si danno alle regioni i soldi previ.sti dalla 512:,parte dei quali dovevano anda-re alle imprese zooteoniche: anche la partedi competenza statale di questa legge restamoperante. Ci ,sono richieste per miliardidI investimento nel campo della zootecnia,ma sono bloccate. Nel contempo si sta peravallare il piano carne dell'EFIM che preve-de investimenti zootecnici all'estero per de-cine di miliandi. T:ra l'altro, quando impor-teremo la carne che pròdurremo all'es'tel'o pa~gheremo i,l 1S per cento di IVA!

Si parla della necessità di sostituke ne)consumo le carni bovine con wItre carni, cioèCOn carni suine, polli, conigli. Ma, onorevo licolJeghi, esaminate quali aiuti sono stati da-ti a questi settori e vedrete che gli allevamen-ti, cominuamente insidia'ti daUe crisi cicli~che, hanno ridotto la loro produzione 311piUn~to da essere diventati deficitari. Esaminando

gli indici ddle importazioni relative a questoprimo quadrimest~e vedrete che, si è avutoun aumento vertriginoso anche nen'importa~zione delle carni suine.

Prendiamo altto con soddisfazione che laCommissione finanze e tesoro del Senato hasottoposto al controllo CIP i prezzi dellecarni diverse da quelle bovine, ma qual è lareale condizione di mercato per i pmc1uttoridi queste carni? Ce lo dicono i ,produttorisuinicorli in questi giorni chiedendo l'ristitu~ZlOne deIl'ammasso comunitario, senza peral~tra o1Jtene~lo, ment're l'hanno ottenuto gli al-tri suinicoltori della Comunità. Anche questova sottolineato con forza.

Come si vede, siglnor ,Plresidente e onorevo)icolleghi, il labirinto nel quale il Gov,erno siavventura 'in questo settore è [[l1descrivibLle.Improvvisazioni, rContraddittorietà, mancan~za di prospettiva organica di uno sviluppoproduttivo del settore caratterizzano questemisure e la linea generale sulla quale ilprovvedimento si muove.

Ma è proprio vero che non si pO'teva fare al~tra per ,raggiungere questi obiettivi? Perche, ,

ad esempio, l'aumenta Iproposto non è statop.revisto entro termini ,precisi? Siete stativoi del Governo, voi della maggioranza adinv,entare ,l'una tantum;ed allora, se proprionon si poteva fare a meno di ritoccare ques Iealiquote, non si poteva farlo staMlendo deitermini contenuti e limiltati nel tempo, ciaècome misura contingente e non come unamisura che non sappiamO' dove 3ipproderà eche fin da adesso preclude le possibiHtà disviluppo del settare? Perchè non si è andatia guardare fino in fondo neUe pieghe dei bi-b:nC'Ì degli importatori di carne a propositodei quali organizzazioni professionali agri-cole e organi di stampa, senza ottenere smen~tita alcuna, hanno denunciato che l'impol1ta~zione di carne con la supe:r£atturazione è lUnadei veicoli per l'esportazione di capitali conla conseguenza di gonfiare, a causa di questafenomeno, il disavanzo della hilancia corm~merci aIe per quanto riguarda la voce carni?È IUn fatto noto e non è stato smentito dane:,suno; ma quando si sono voluti cercarenami e cognomi ,si è riro'1Ma una barfi,era,c'è stato il silenzio da parte del Governa.Non si conoscono neppure gli elenchi deg1i

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VI Legislatur.:<Senato della Repubblica ~ 15923 ~

327a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 2 AGOSTO 1974

importatori se è vero che l'assDciazione deipicooli commercianti di TDrino, carne ha de.nunciato, ha ottenuto i!',elenco degli impor~tatori dail Governo francese e non dal Go~verno italiano dal momento che in Italia nonsi sa chi e quanti sona ufficialmente.

La cosa più assurda però è quella di avermcluso nel provvedimento la caJ:1nee non iJbestiame vivo. Mi Isoffermo un attimo su que~st'argomento e mi dispiace che siano assentij colleghi della maggioranza, perchè su que-sta questione abbiamo disousso lungamente.Del resto, come è noto nel parere dato sull'ar-ticolo 3 drulla Commissione agricoltura delSenato, c'era proprio questa 'raccomalndazio-ne unanime che non è Istata accoha. Sicchèattraverso quest'assurda situazione succedeche il consumatore ha già cominciato a pa~gar,e il 18 per cento in più, mentre il produt-tore continua a riscuotere, quando il suo po~tere contrattuale glieio permette ~ e non ècosì ~ solamente il 6 per cento. Questa quc-stione soHevata in,sede di pa~ere delila Com~missione agrIcoltura è importante e perciòla riprendo. È vero che sono state acooltealtre raccomandazioni, come quella di sot~toporre al CIP alcuni prezzi controllati, comela proroga dell'aJiquota sui mangimi all'l percento, ma questa questione !per noi è tra lefandamentali.

Pertanto, l'argomento necessita di Un ap-profondimento. Il contadina, è notorio, nondi."1pone del necessario potere contrattuale.Larga parte del paese dove esiste j,}çooperat~~vismo e l'assodazionismo un po' si salva, mapurtroppo questa caratteristica non è estesaa tutto ,il paese. Il contadino quindi pagal'IVA come consUiillatore di prodotti necessa~ri all'esercizio agricolo e non la incamera ingenerale per i prodotti che cede: ecco la di.stonia che presenta questo provvedimentoslegato da quell'altTo che si trova dinanZii al~ Ila Camera. Il contadino quindi è perdente ecome produttore e come consumatore. È pro~prio di questi giorni 'la notizia che molte gros-se macellerie dopo l'entrata in vigore dE'ldecreto non acquistano più canne, ma bestia-me vivo; perciò l'esclusione dall'aumento del~l'IVA del bestiame fa sì che certi macellaipaghino l'IV A al 6 per cento e incamerino ]J18 per <cento e, sicoome in molti casi entvalJ10

nella fascia forfettaria, non pagano neancheal 18 per cento. E voi della maggioranza rite-nete di raccogliere soldi: non ne raocoglie-rete soldi nel1a misura da voi prevista.

I macelli cooperativi di produHori in quat~tra giorni hanno visto decimare con questomeccani,smo il loro volume di affari con <con~seguenze gravi per i II0'rosoci, mentJ:1emacellidi 6.000, 4.000, 8.000 contadini che han~no regOllarmente sempre pagato .il prezzo dimeLcato più H 6 per cento ai 100rosoci, oggi

! non sono :più in gLado di vendere carne per~chè nessuno compra la carne.

Per tutte queste ,ragioni, ammesso che diaumento si dovesse vraHare, quest'aumentova esteso anche al bestiame viv,o con l'elsclu~sione dei soggetti destinati al 'ristallo, ana ri~produzione, purchè destinati a tale scopo dacoltivatori diretti singoli od associati o da,loro cooperative di al,levamento.

Diverso il discorso potrebbe essere per lecosiddette carne bianche o bovine o vitetllineche dir si voglia. In questo caso si potrebbeanche concedere l'aumento perchè si scoraigerebbe la macellazione precoce, la cosiddet.ta strage degli 'innocenti, di grave danno per1'economia zootecnrca. Del ,resto non a casonella legge 118, varata daMa Commissioneagricoltura del Senato, si stabiHva il divietodi maceHazione .per i soggetti proposti al[Jremio di aLlevamento e già allora si intuivaquesta esigenza. Il decreto in esame però nonfa alcuna distinzione, anche se sarebbe ne~cessario per le ragioni esposte, tra carni bian-che e 'rosse.

Ecco perohè, signor Eresidente, onorevolicoNeghi, àn Pa<rilamento e nel paese si sonofermamente opposti li comunistiÌ a questamisura, che è iniqua più deLle ahre potichèla pel'centuale di aumento su:1lecarni è supe~,riore nell decret0' stesso a queLla di tuttli lgeneri volutJtuari e di lusso; IÌinpercentualepaga più un chilo di calme per l'IV A diuna pelhcoia o de:l televisore a colO/fli.È una

, misura mfalNi che priva la gente più poveradeJI nost,ro paese della carne, perchè amesta

I ~ e non può essere diversamente ~ la pro-duzio:ne zootecDl1ca nazionale.

Ecco il perchè degLi emendamenti e degliordini del giorno che presenteremo, nei qualichiediamo CDn fermezza che l'aumento del~

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Senato della Repubblica . ~ 15924 ~ Vl Legislatura

327" SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO 2 AGOSTO 1974

nv A suLle cal!1ni bovme sia e1iminato se vo~gliarno [are 11'n'aZJione seria; ohe, nel casodovesse 'proprio esseTVIi, dguardi solamentele carni bianche, \lasoiando st3!re tutto il,resto; che questo aumento, nel caso vi fosse,abbia una dUraJta determinata nel tempo,per 'le ragiiO'ni su eSiposte; che sia invece svi~luppata una organica pO'litica zootecnica sulpiano nazionale che rilanai le produZJioni zoo~tecniche di tutti i comp3!rti, cO'nvogliando,in t3.!le dkezione una parteconsdderevo[e di

denaro pubbLico nazionalle e comunita,rio;che il piano EFIM che prevede 'investimenti

all'estero non sia aocettato, e Siia raccordatose mai con 'piani regional1i e nazionali in I ta~lia di sviÌiluppo zootecnico; che siano dVlisltigli aocordi comunit3!ri nel senso eLi spostaregli interventi dai prez:zJi alle strutture e daiprezzi all'integrazione del reddito. Siamo an~cora del ,parere che vada abbassata l'IV Asulle cail1ni non bOViine, 'perchè se è vero chedobbiamo ,incrementare questo consumo nonposSiiamo avere queste c3!J:1nial 6 per cento,e10 chiedia:mo con chi3!rezza.

Chiediamo 3ncma che .ci 'Sii avv3!lga del({ beneficio comunitario» per estendere aiÌpensionati Ìitalliani la cosiddetta biSitecca so~ci3'le; chiedi3!mo che il minist'ro Bisaglia edil Governo del quale fa parte rivedano la pro~pnia posizJione Iper estendeJ:1e 3!nche agli aMe-valtori ,italiani il ipJ:1emio di dilazionato ab-battimento. È questa un'altra grossa que- -.s1Jione.

La nostra richiesta generale, per ciOnclude~re, è quella d:ell'ampliamento della domandae della produzione interna nel settore, per~chè ciò avvenga nel'l'interesse del prO'duttoree del consumatore.

Non abbiamo mCliirifÌiutato nè rifiutiamoil discorso di misurecOIIl!"bingenti, finalizzatea tale obiettivo. Ma lIe proposte oggetto dell~la nostra discussione non marciano su 'talelinea, anzi creano presupposti per arrestarla.

Avviandomi allIa conclusione, signO'r P'resiÌ~dente, voglio rivO'lgere ('per queste considera-zioni che avrei voluto svrLluPP3're con piùampiezza ma ho vO'luto tener cO'nto dell'eco-nomia del tempo) al Governo e ai colleghideLla maggioranza Ulna domanda: rneHe cam-pagne esiste sdegno, sfiduoia, collera penino,

verso ,illi]Jotere pubblico per non essere statoin grado mai di daJre in 30 anni una 'rispostaseria ai Ilavoratori della tenra. Sperate di es-sere ca:piti con qruesto ,provvedimento? Spe-rate di essere compresi sulle misure da vO'iproposte, quando esse cadono Ii'll quel mo~mento nazionale e comunÌ'tario che abbiamo

.delineato e che vediamo c3!ratterizzato inmodo diametrallmente opposto alla ilinea cheandélJte sostenerndo? Noi comunisti non 10orediamo. Però non ai Limitiamo a non ore~

I derlo: lavoriamo, lavoreremo nelle Aiulepar~lamentari ma soprattuto verso li contadirniÌ everso le loro organizzazioni che si 'rivolgonogiOlrlJ1oper giorno a noi per invitarH a nonsegui.rvi su questa strada; per d.ndical"e pre-aise responsabilità negli atteggiamentJi poli-tici ddla maggioranza su questa questione.

Diciamo questo iperchèsaJppiamo che labattaglia che conduciamo su questo terrenonon è battaglia da uhima ,£rontiera. ai ren-diamo hen cO'nto di questo. .A!ltri tragua1"diper una agnkolttUira avanzata, per una produ-zjione zoo tecnica accresoiuta neWintel"essedei produttori, dei .consumatori e dell'econo-mia nazionale sentiamo che debbono esseTeraggiunti sulla linea che abbiamo indicato eper ,la quale con1Jinueremo a batterci. (Ap-plausi dall'estrema sinistra. Congratulazioni).

P RES I D E N T E .È iscniltto a rpar~13!reil senatO're Fusi. Ne ha facoltà.

F USI. Onorevole Bresidente, onorevo-le Sottosegretario, onmevoli cOlUeghi, Ja po~Slizione dell PaTtito comulliista sul complessodei provvedimenti è stata già sVliJ1uppélJtaam~piamente nei precedentilinterventi. Intendoperoiò sottolineaJ1e alcuni aspetti per dimo~strare come Ila InO'stra definizione di p'rovve~dimenti « iniqui» corrisponda aHa ,realhà.

È una definizione eSélJttaperchè cOIìIìispon-de allo stato d'animo dei Ilavoratorli e dellegrandi masse popO'lari. Per aveJ1e confermadi questo giudiZ'lÌobasta sentire l'uomo dellastrada, basta aver partecipato ad assemb[eedi lavoratori di vanie categoI1ie sociali, bastaétvernicevuto le deo1ne di delegazioni chehanno aff0'llato li Gruppi parlamentari delSenato e ddla Camera nel corso di questi

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 15925 ~

327a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 2 AGOSTO 1974

gliorni: e non s(jltanto delegazioni di lavOifa~tori dipendent,i, ma anche delegaZJioni di la~voratOiri autonami, carne gli artigiani e icommerroianti e i coltivatori diretti.

Da questi incontri, insieme alla collera eal disagio, abbiamo Iraccolto anche una co~piosa dacumentaZJione sullo stato di profon~da CI1isi che iÌnveste irl settoTe della piccoilae media impresa, del commercio, deH'arti~gianato e dell'iindUSltI1ia. Questa documen~tazione dimostra rIa gravMà di una crisi indipendenza deHa stretta oreditizia decisa dallGoverno.

Si tratta di UIlla srituazione gravissima che,come è stata ,ricordato ,già da chi mi hap:receduto, trova propI1io in questi giornicanferma nelle diohiarazioni di autorevaliespon'ennidd Governo. IrlMinistro del lavo~

l'O ha ripetuto in diverse occaSrioni che sequesta stretta oreditizia non sarà alHentata,se non sri d3!ranno :prospettive di ripresa aqueste aziende nel prossimo autUinno lospettro ddla disaocupazione invesrti;rà o11JreUIll m~lione di ilavoratoH1i.

Queste affe:rmaZJioni srtanno a dimostrarela scelta sbagLiata che il Governo ha attuatocon questi provvedimenti. Abbiamo già det~to, ma vogLiamo 'I1iipete:rlo, che questi prov~vedimenti sono prafondamente negativi siaper li ,lavoratori sia per gli operatori econo-mid piccol,i e medi perchè continuano su)1lal,i:nea del ilugLio~agostodeLl'anno SCOTSO,dilotta alla congiuntUira, quasi che questa fosseun fatto occaSlionale e non il £rutto di unaerrata politica degLi investimenti, di una er~rata poLitica economica plumidecennaile chetrova 'riscantro nella crisi intel'llaZJionale delmondo occidentale; pe:rchè questi p['ovvedi~menti ~ 110 abbiamo detto e lo Il1Ìipetiamo ~

separano erroneamente rIa :latta anticongiun-turale dalla diversa palritica degli investimen-ti e dalla erreaZiione di un vasto mercato na-zionale e oiò in assoluto contrasto con quan~

to avviene ,in ahI1i paesi deLl'Europa oCCÌ-dentarIe, della Comunità europea, come laF'rancia e la Germania; pe:rchè questi prov~vedimenti mlÌlI'ano a superare la crisi ener-getica fI'Utto di deLittuose poLÌitiohe nel set-tore deH'Ene! e delrl'ENI dovute ana volon~tà dei gruppi finanzia:ri che controlilano ,i,l

mercato internaziona'le e dell'energia senzacorreggere gli errori commessi nel campointernazionale, quaLi i rrapporti con i paesiprodutto:ri di lpetro!iio e, ,in campo linterno,quaLi gli spaventosri irita1rdi nella poiliJtica nu~cleare e nella srtessa politica termoelettrka;perchè questi lprovvedimenti ~ è stato det~

to e lo l1ipetiamo ~ mirano a rastrdlawe mi~gLiéliiadi miliardi senza dare alcuna prospet~tiva di nuovi ,ilnvestimenti ma al contJrario se~guendo Ila linea e:rrata del ta'ppabuchi e degliincentivi che tanti guasti hanno creato nelpaese; perchè questi provvedimenti non si.colleganO' a una chiara iPoLitica di linvesti-menti sociali atta a ridurre drasticamentei costi dei, serViizi e ad ammodeman1i; peJ:1chè,in una parola, milrano ad anricchi:re uLtenior-mente chi già è estremamente 'ricco e a lim~povenirre chi è più disagi3:!to e più povero;perchè essi hanno un carattere punitivo nonverso i pro£ittatori e gli speculatori ma ver-so le grandi masse popdlatri. Questi provve-dimentll imoltre mentono lin misi i piccoli emedi operatori economioi addetti ai setto'recommel'Oiac!e, orisi che si man~festa già conrabbandono v(jlontario d~Ll'att\ività, quandociò non è deteI1minalto dal rfaUimento.

Certo lIe cause fondamentali stanno più amonte e trovano la loro origine nel b~occo deiprezzJi che ha ,provocato un aumento lindi-sOl1iminato di 'tutti li !prodotti con i rprezz1ibloccati, nel blooco dei fidi banca['i che hafatto aumentare H costo del denaro e rresodjHicirle :l'attività commercialle. Nello stessotempo aSSlistiamo atll'anlliu'llamento da partedei fornitori all'ingrosso del pagamento dif~ferito, che ha aggravato notevolmente la si~

tuazione. C'è poi l'aumento dell'IV A che ècollegato al fenomeno :iJn£lazionistico e cheè Srtato ~n parte assorbito dai dettagMantii quaLi, non sono giLi evasoI1i ma ,le v,ilttimedei veri evasoni che operano a monte. Baste-rebbe aver 'ricevuto alcune delegazioni diriven dirtori al dettaglio per farsi dire comeavviene !la tJl1uffa delle evasioni dell'IV A amontedelila produzione.

In venità li piccoli e medi operatori di mer~cato, gli eseI1centi deUe attività turistichehanno subito ,le conseguenze dell'aumentogeneraliizé\)to del costo della vita, come 10

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Senato della Repubblica ~ 15926 ~ VI Legislatura

327a ~EDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO

11anno subìto le grandi masse popolari. Ci

sO'no dei dati moho chiari ohe stanno a dimo,strare come nel settore del commercio edellle attività tumis1Jiche raZJicme di queSitiprovvedimentli porterà un nuovo coltpo edé:IJprirà la prospe1Jtiva a quel1la strada che datempo è indicata dalle glrandi catene deliladistribuzione che sono limpersonate daUaMontedison, dalla FIAT e dalla SME.

Tutto ciò [poDterà ancora ad un aumentogeneraljzzato dei prezZii, deLle taniffe dei ser~,,,izi pubb1ki, degli ora\fi professionali, un

aumento del costo di gestione dei negoZJi, del~le botteghe, ddle Ita'l1iffe dei servizi sooia1i,dei costi in agricolI tura, aumooto che porterànuova disoccupaziane in :tutti i settani mer~(anti1i, turistici e produt1JiVli perchè si avràsenz'ailuro ~ anzi questo è un obiettrivo dei

provvedimenti ~ un .restmingimento delladomanda con una esasperazione del ciI1oolovizioso del:l'aumento del costo della vita ~

aumento 'retribuzJÌone.

Del resto basta osservare 'l'andamento del~le atvività turliSltiche din Ha'1ia in questo iPe~riodo. In questo dhe è UIllO dei settori fO'n~damenta!1i deUa nostra economia dobbiamoregistrare una flessione di presenze in .rarp~pO'rto aLl'anno precedente di circa rill40 percento. Il commercio è in onisd, ormai da dueanni e la crisi di questi due seNO':ri è stata1ìlconosoiuta daMa relazione del Governa~tore della Banca d'Italia all'assemblea de131maggio là dove si può leggere che « all'inter~no del settore terziario l'incremento piùbasso è avvenuto nel ramo del commercioe dei Ipubblici servizi dove ,la necessità dievitare una caduta dei 1ivdLi di domandaed il 'timO're di effetti cancon,renziam, unita~mente al sis'tema di controllo dei Iprezzi invigore dall'estate, si sono riflessi in un')s,,,iluppo deUe quataZJioni' a!l consumo molto

inferiore a quelilo della produziO'ne ». Questevalutazioni S0lt10 I1iportate a pagina 75 diquella relaziolt1e. Inaltre, a 'pagina 157, COIt1~tit1uando l'esame su questo problema, si di~ce che « nel settore terz,iamio il contenutosvirluppo degLi aliti \J1eddilti,ossia i redditi deipercettmi rindipendenti, ha 'risentito del prov~vedime'11to del blocco dei IprezZJidei beni dilargo consumo che ha aocentuato la fles~

2 AGOSTO1974

sione dei mail,gini di intermediaZJione delcomme:mio iniziata nel 1971 ».

In queste condizioni, egregi coLleghi, ilcommercio e il 1Jurismo dovrebbero ora af~frontare, ,insieme con l'enoI1me aumento deitassi banca\ni e le dUlrissime 'rest'rizioni deloredito ol1dinario, ,i Ipesant,i in aspri menti fi~soali diretti e indiretti, gli aumenti delle ta~riffe dei serviZJi pubblici che tanta inoidenzahanno sui costi della cLiS1Jribuzione,Il'aumen~to del gasolio e della benzina ed in contro~partli,ta subilre Ila miduzione dei consumi cheper il commerdo e il ,tuI1ismo slignifica ungrave problema.

Ogni 'possibillità, pertanto, di avanzamentostrutturale del settore è in rtail modo u!~te~riormente pregiudicata, menvre questa esi~genza deve cO'nsideraiI'si assolutamente pI1io~r:itamia per la maggiore effiaienza di tutto i.1sistema economico iJ1azionale.

Sono quesvi li motivi di interesse generadeper i quali conduciamo la nostra balttagLia,tesa a iIDodÌJ£icare radicailmente 'i lprovvedi~menti al nost'ro esame. Infatti, anche se lanosbra battaglr:LaIÌillCommissione ha permes~so di introdurre deLle mod1fiohe, IrilteniaiITloche neMa situaZJione attuale siano inadeguatee insuffioienti, sul piano generale e anche sulpiano panticolrure delle ca!tegonie IÌJnteTessat'e.

È stato detto poco fa dall collega Artioliche Il'aumento dell'IVA rul 18 per cento su[~la crume bovina deteI1minerà l'aumento delprezzo di tutte le cami e riduI1rà dunque ilconsumo, can la colt1seguente chiusura diesercizi di macelleria percnè non tutti i ma~cellai saranno neJla condiZJione ~ suilla qlUa~

le Sii è soHermato d.l colilega A:rtio:Ii ~ di evi~tare il pagamento dell'IV A :riicorrendo al~l'acquiSito del bestiame vivo e alla macella~Zlione di.retta. Sono pochissimi, quelli piùforti, economicamente, ohe sono in condi~zioni di acquistare, di mettersi lin società permacellare in proprio, ma Ila stragrande mag~gioranza dOVlrà conTIinua're ad aipprovv;igio-na'rsiÌ alle vecchie fonw, con la conseguenzache chiuderanno anche gli eserciZJi.

L'assoggettamento alla procedura degU at~ti contahili sul fattumto superiore a 2 mi~lioni e mezzo nonostante il risultato par~ziale ottenuto (di fronte al1a proposta di

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VI Legislatura.Senato della Repubblica ~ 15927 ~

327a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 2 AGOSTO 1974

eliminare tota[me'l1te la fascia esente di I)milioni) renderà anche qui impossibJ1e 1:1attività di moltissimi rivenditori, mentrecoloro che sOiPravviveI1anno e saI1anno costretti ad assolvere la contabilizzazionee ItuttiÌ gLi adem[Jimenti che sonQ rpreViisti daJ~la legge, 'Ìnsi'eme alle ulteriori tangenti chevengono fissate attraverso !'imposta di regi.~stiJ."Oe sulle cambi3:li, famnno ricadere an~cara una volta le cOlnseguenze di quesDi au~menti prima sul piccola e media commer-ciante e poi sulle ,larghe masse dei consuma~toni.

Ecco perohè dteniamo che questo provve~dimento debba subiiJ."e,nel corso della disous~siane sugLi ar1J1co1i, che andremo a fare inAssemblea, Iprofonde modifiche, come sonostate già indicate precedentemente e in mo-do panticolave per Il'IVA sulla carne, da pa'r~te del collega Arti01i.

Su taLi questioni noi ,presenteremo precisiemendamenti migLiorativi, perchè ,riteniamoindispensabile una correzione di questo prav~vedimento se non si vuole, come ho detto al-l'imZJia, la bancarotta anche di questo set-tore. Insieme a queste sostanzia1i modi£iohebisogna che il Gaverno dia le dispoSlizioninecessanie a:11a Banca d'Italia, agli istitutibanca,ri per ill nupristino dei f,inanziamenti edei fidi bancari. Queste aziende hanno per~oiò bisogno dei £i:cLi1imÌitatJi di 2, 3, 5 e 'rara-mente 10 mi'lioni, iperchè sono att:iViità dipiccoli operatori economici che senza il cre-di to di esercizio nOln sono in gnado di eser~oit3.!re le :loro attività 'tunistiche e commer~oialli.

Bisogna che lo sblooco ai sia e ail più

p.resta e bisogna neUo stessa tempo assicu~rare il oredito a tasso agevolalto per lo svi~luppa deLle attJiViÌ!tàcommerdaLi e tUlristiche,

anche qui f,inencloila con 'la 'Proroga delle vec-

chie leggi superate ma approvando def,inliti-

vamerrte e sollleaitamente ,la legge sul ore-

dito agevolato che da anni sta alla Com~missione indusDriae commevcio deLla Came~

l'a, in un dibattito ohe non trava mai Ila finecon ,la conseguenza che rtutto lill settore oggi

è pnivo di con1mibuDi che possano permetter-ne lo sViÌ:luppo e ,l'ammodernamento.

Onarevoli calleghi, ho voluto soffermaa:ela mia al'tenZlione su questo settore spedfi~co d~1la vita economica del paese perchèriteniamo necessaria la tutela degli interessidi un così vasto settore IÌincUlioperano oltreun m.iJ1ionedi aZliende neJi1equa1i presftano :la

10'1'0O'pera i titobri, le loro famiglie u:nita~mente a centinaia di migLiaia di dipendentiÌe le famiglie di quesni. Per cui non s~ trattadi un problema settoniale, ma di un 'PrO'ble~ma sociale la cui soluzione non può esseredisattesa. Esso Sii coLloca, >come ho dettoprima, nell contesto generale della situazioneeconomica del 'paese, delle condizioni eco~namiche de~ ~avoratori che ogni 19iorno ve~dono ta19liegg.iJatili Iloro magini sathd daUaspirale naturale e inarrestahHe de1l'aumentodel caslio deLla vilta.

Si 'tratta perciò dI impostare anche quiuna nuova politica ohe af£ronti lil problemadeiprezz,i per salvaguardaI'e il potere diaoqUIsto dei lavora toni a ,reddito fisso, deHe19randi masse Ipopolari.

In questi giorni ho letto dei dati che cidevono preocoupare seriamente. Oredo ohealnche la mag19ioranza dei colleghi ha letto idati ISTAT pubblicati dai giO'rnaLi. Queslt[daDi, ,mpeto, ci debbono Ipreaccupare e farniHettere. Registrano un aumento dell'1,9 percento del costo de]la vita rispetto al mesedi maggio, un aumento quindi del 17,1 percento rispetto al giugno 1973. Ma se lin que~sto dato globale andiamo a vedere gH aumen-vi dei sing01i prodotti particolari ,in mpportoa un anno fa ,troViiamo deLle percentuali diaumento veramente paurose. Infatti, dovesi sono !registrati questi aumenti? Vii è sta-to 'un aumento del 27,4 per cento per ilpane, del 49 per cento per 'l'olio, del 24,9 rpercento per ,le uova, del 21,8 rpoc centO' poc 1ecalzature. Questi dani dimostrano chi pagadi più. Chi è che paga di più? Chi è chemal119ia pane, olio ed uova? Sono li Ilavora~tori, sOlno le categO'I1iepiù 'povere. Si trattadei consumi più diffusi della società (italiana.Questi sono gLi aumenti più paurosi. Si trat~ta perciò di afftrontare i problemi attraversoquel discorso che in parte era stato accelt~tato, dopo molte 'retioenze, dal Governo

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Senato della Repubblica ~ 15928 ~ VI Legislatura

327a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 2 AGOSTO1974

qU8mdo ,in unaI1iunione del Consigldo dei mi~nisrtri aveva deciso di costitUJ~re quel fondodi 100 mi:lial'di ~ se non sbaglio ~ per~ntervenÌire nell mercato lÌin sostituzione deJ~l'adozione della nost,ra p\I'oposta di stabilitrepr,ezzi p(jllilDid per determinati prodotti.

Sano proposte che il Gruppo comUJnista vasostenendo da anni im oocasione detla dri~scussione Stui bi:lanci de'llo Stato e parti~colarmente sul biJlanaio del Ministero del~J'iindustr:ia, dell commercio e deLl'artigianato.Oi sono stat,e acoettaZJioni di oI1dini dell gior-J10 e consensi, ma poi non si è fatto nulla.Sri sono stanziati quesiti 100 mHiardi, mafino ad oggi non sappiamo ohe £ine hannofatto.

Ciò è gravissimo perchè dimos1Jra che an~che quando vengono :prese 'Limitate misurenon si dà seguito e non si ha Ila possibiLitàdi esperiment3lre se esse rappresentano scel-te va'lide o meno. E ,neoessario ,invece af~f'rontare sul sellio ,il problema dei prezzi po- I1ìtici per ,i geneI1i di ilargo consumo, pel'chènon soltanto li pr'ezzi di queSiti prodotti S0ll9aumentati ma nel corso di un anno vi èstato un aumento dell 17,2 ,per cento delprezzo dell'elettr1oità. Si dice che con rau-mento delle tariH,e elet'trkhe ,proposto dalGoverno Siiavrà un aumento dd1'80 per centoraggiungendo così il100 per cento di aumen~to. Si dke ancora ~ ed anohe ques6 sonodati ISTAT ~ ohe ci sarà un aumento de!118 per cellito del cherosene e del 148 percento del gasolio. Ma anohe questi sonoconsumi che incidono ,in modo pauroso suiredditi più bassi. Mentre in questi giornisuscita allar:me i,l fatto che si {parli anche diaIuri aumenti, come qUelllo del trasporto pub~blico, del gas, deWacqua. Ecco che di frrontead una situazione di questo genere è ne~cessallio a£rrontare ,in modo se11ioe reStpon-sabile una ,nuova disciplina dei prezzi nellasua finalr1tà e nellla Slua:globalità, perchè sen~za l'elaborazione di questa politica, senzal'elaborazione di nuove misure di cOnfTIrolHoedi intervento a tutti ,i1ive1li, con la parteci-pazione delle forze sociali inter:essate attra~verso le organizzaZJ1oni dei lavoratori e leorgaI1lizzazioni di categoria, non è possihi1le

venire a capo di questa sttua2'Jiollle. Anchein questo problema un 'molo importante,deCiisivo, qualificante, può essere attribuiÌitoagli 'ent~ locali 31110scopo di attenuare lespinte congiuntUJrali che detellIDÌll3lilo feno-meni speculatdVJi ai valli IlivelLi, come è statoricordato nell corso del diJbattito che abbia~ma portato avanti in questi giomi. PeI1tantoillproblema dei pr:ezzi politici assume semprepiù Ir.iilevanz,a nei generi di largo oonsumo,perohè anche qUJi bisogna avere ,la capacitàdi sVli,lUlppare una politica combimata. Sullamanovra dellle 'importazioni ad esempio ab-biamo indicato l'AIMA che, tTistrutturata epotenziata, può assolvere a questa '£unZJionese a oiò Sii aCCOI11ipagna una manoVlra di al~legge/Dimento fiscale, di cOI1ltnibuui e di sov~ven~ioThi motivate e condizionate.

Questo è necessario fare, perchè per que~sLi prezzi che si Iriferiscono ail :pane, aMa pa~sta, al ilrutte, alll'OILio,alilo zuéchero,il prezzodeve essere bloccato rul consumo; non sipossono avere nuoVli aumenti! Si deve bloc-care ril Iprezzo al consumo stabilendo anohequi precise gaJranzie nel IMoDnimento attTa-verso ,J'intervento del Governo che deve ga-rantli're Ja giusta remUlllerazione ai .'PTodut~tori, anche ai fiI1li eLiuno s11Ì1ll1oloallla mag~giore produzione. Occorre dunque f,inanZJÌwelo sVJillUiPPOdei consumi sociaLi che maggiar-men te incidono suHe condizioni di VJLtadeilavoratoni e che nel contempo lrappresentanoanche un fattore positivo 'per lo svilUlppodelle limprese ohe operano nel settore dellaproduzeione agricdla. Ma per affrontare que~

sti problemi così impegnativi è necessania

I Ulna nuova politica economica. NOli ili ab~biamo rkordati attlraverso gLi ,interventi deicompagni COIlajanni e Li Viigni: queslta po-

litica economica deve essere :reaLizzruta nonperchè la vOgilionoe la sostengono ,i comu-

nisti, ma peJ10hè anche aLtre forze sooiaili

comprese ,le grandi orgaIJ!izza2'JiOI1lisindacali

sostengono tlale esigenna. Chi non dcorrda,

onorevoli colleghi, il discorso dell'onorevoleP,residente del Consiglio ,il quale, parlando

deLla situazione economica del paese, ebbe a

dÌ1re che hisognava cambiare ,il modelJo dellosVivluppo £in qUli perseguito, pena ~ diÌ,sse

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Senato della Repubblica ~ 15929 ~ VI Legislatura

327a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 2 AGOSTO1974

~ la nost'ra sopravvivenza! E dove sono an~

date a fim.ilrequeste affemnazioni, queste ana-Hsi, queste considerazioni? Sono andate a fi-nilr,e nei 12 decreti sfornati daJl Governonel carso di queste setJtalillaJue!

Ecco Iperchè riconfel'miamo l'esigenza diuna profonda e coraggiosa Irevisione di que-sta politica, con paJrtkolare riferimento aisettol1i della spesa pubblica, eliminando glisprechi immensi che sono stati 111Lpet'lltamen-te denunciatJi dalla nostra ,paTte ed anche daaltre parti poHtriche. Chiediamo il £inanzia~mento di invesltimelllti iprodu-rtiv,i nel vastosettare de'lI'agricoltura e,lper 11'\indus1miaJizza~ZJionedel Mezzogiorno. Riteniamo inorltre chedebba essere dato un taglio netto ai finaJn~ZJiamenti specUilativ,i e parass,irtari oltrechè atutte le evasioni 01tJre£ro[)jtiera ed aH'internodel nostro paese.

:È SlUquestJi aSlpettJi fondamentalli, onore-voLi coLleghi, è su questi aSlpettJiquruliificantiohe abbiamo impostato Ila nostra battaglia,che proseguirà in quest'Aula per modificaJreprofondamente dei ip,rovvedimentJi rOhe gLU-stamente non solo abbiamo definito, mache abbiamo dooumentato essere elI1ronei eprofondamente iniqui; una battaglia che ab-biamo condotto e conduciamo in collega-mento con le categorie sociaH rele organizza~zioni dei lavoratol1i, una ba1ttagLia che non Sriftwmerà certamente nè il 14 nè H 15 di ago-Sito, nè con Il'approva:z.ione o meno di, quesitideoreti, ma che continuerà nel paese, tra ~egrandi masse IpopolaJI1iper impol1re una nuo-va politica economica ,e sociede che abbiacome fondamento profande l1iforme nelllastruttura della sooietà redello Stato. (Applau-si dall' estrema sinistra).

,P RES I D E N T E. Rinvio il seguitodella discussione alla prossima seduta.

Annunzio di disegni di legge trasmessidalla Camera dei deputati

P RES I D E N T E. Il Presidente dellaCamera dei deputati ha trasmesso i seguentidisegni di legge:

« Conversione in legge, con modificazioni, deldecreto~legge 19 giugno 1974, n. 236, recante

provvedimenti urgenti sulla proroga dei con-tratti di locazione e di sublocazione degliimmobili urbani}) (1750).

Deputati Bosco ed altri. ~ « Proroga del-la durata in carica degli attuali organi elet.tivi dell'artigianato» (1751).

Annunzio di presentazionedi disegni di legge

P RES I D E N T E. Sono stati presen-tati i seguenti disegni di legge d'iniziativadei senatori:

BERGAMASCO, MURMURA re BALBO. ~ « Rico-

noscimento, ai fini pensionistici di guerra,di infermità contratte per servizio di guerrao attinente alla guerra durante il prima con~flitto mondiale» (1752);

TEDESCHI Mario, NENCIONI, ARTIERI, BAC-

CHI, BASADONNA, BONINO, CROLLALANZA, DE

FAZIO, DE SANCTIS, DINARO, ENDRICH, FILETTI,

FRANCO, GATTONI, LANFRÈ, LA RUSSA, LATANZA,

MAJORANA, MARIANI, PAZIENZA, PECORINO, PE-

PE, PISANÒ, PISTOLESE, PLEBE e TANUCCI NAN-

NINI. ~ « Abolizione del monopolio radio-te-

levisivo di Stato» (1753).

Annunzio di deferimento di disegno dilegge a Commissione permanente in sedereferente

P RES I D E N T E. Il seguente dise-gno di legge è stato deferito in sede refe-rente:

alla 2a Commissione permanente (Giusti-zia):

«Conversione in legge, con modificazioni,del decreto~legge 19 giugno 1974, n. 236, re-cante provvedimenti urgenti sulla prorogadei contratti di locazione e di sublocazionedegli immobili urbani}} (1750), previa pare-re della lOa Commissione.

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Senato della Repubblica ~ 15930 ~ VI Legislatura

327a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO 2 AGOSTO1974

Annunzio di trasmissione di ordinanze emes-se da autorità giurisdizionali per il giu-dizio di legittimità della Corte costituzio-nale

P RES I D E N T E. Nello scorso me-se di luglio sono pervenute ordinanze emes-se da Autorità giurisdizionali per la trasmis-sione alla Corte costituzionale di atti relati-vi a giudizi di legittimità costituzionale.

Tali ordinanze sono depositate negli uffi-ci del Senato a disposizione degli onorevo-li senatori.

Annunzio di interpellanze

P RES I D E N T E. Imliito i:l senatoreSegretario a dare anl1JUI1lziodeLla interpeiJ.-lanza pervenuta a]la P,reSiidenza.

R I C C I, Segretario:

PECCHIOLI, VALORI, FILIPPA, VIGNO-La, GERMANO, MARTINO. ~ Al Presidentedel Consiglio dei ministri. ~ Sui probJemiaperti dalla decisione dell'industriale Caprot-ti di ohiudere la « GaZ2jetta del Popolo)} diTorrina, ohe viene a ooncludere un'oscura vi-cenda di cambiamenti di proprietà, nei qua-li, come è stata confermato dal Gaverno, inunI1ecente dibat:t:it:o al Senato, ha a,vuto par-te decisiva la « Montedk:,on », previa parerefavarevole del sindacata di controllo e, quin-di, con oarresponsabilità delila partecipazionestatale.

Gli interpellanti desideranO' conascere, inparticolaI1e, quali misure il Governo intendaadottare per garantire la vita del quotidianotO'rinese, per as!sicurare il lavora dei giorna-listi e dei tipog:raf,i e per difendere }a plura-lità delle vaci d'informa2jione, ancora unavolta minacciate da 'Un pracesso di concen-f1raziorne deUe testate e di eliminazione diquelle minO'ri, reso pas1Siibiledai ritardi coni quali ill Gaverna procede nella realizzazionedegli impegni presi per la riforma dell'inforr-mazione.

(2 - 0351)

Annunzio di interrogazioni

P RES I D E N T E. InViito il senatoreSe0rert:ado a daI'e annunzio deltle ,inrt:eI1raga-zioni pervenute aHa Presidenza.

R I C C I, Segretario:

PITTELLA, LICINI. ~ Al Presidente delConsiglio dei ministri. ~ PI1emeS)3a:

ohe è intendimento degli attuali ammini-stratori dell'Opera nazianale inV:aJlididi guer-ra (ONIG) di espletare cancorsi per la coper-tura di 20 pO'sti della carriera diI'ettiva e 33di quella eSleClUtiva;

che tale ente è fra quelli compresi nelprogetta di riforma sanitaria e quindi da sop-primere in un prossimo futuro;

ohe il decreto~egge n. 264 deltl'S lugliO'1974 ha stabiilito il blooco delle assunzioninegli enti mutualistici;

che non salo non risulta eSl3ervi neces-sità alouna del personale che si vuole assu-mere con prooedura d'urgenza, ma che Jastessa verI1ebbe ad aggiungersi ad aJtri 1.400dipendenti, sempre meno ut~lizza11 a causadella progressiva riduziane dei comp.iti del-l'ente, le cui spese di funzionamento risuJ\ta-no eoceslsiv:e, in un bilancia sempre più pe-santemente deficitario;

che, proprio per questo, il comitato uni-tariO' dei sindacati ha preso posizione control'espletamento di detti concors,i, svilUlppandoUna decisa azione di opposizione e d'informa-21ionedegli organi di vigilanza e di controlJa,a cominciare dalrla Presidenza del Consigliodei mini'stri;

che l'unica ragione addotta ai sindacatidal dilrettore generale dell'ONlG, a sostegnode1l'eSipletamento dei concorsi, sta net!dichia-rato propositO' del medesimO" di sisltemare inruolo il persO"nale in posizione precaria perrecenti sO'spette assunziani,

gli interroganti chiedono di conoscere qua-li urgenti provvedimenti intenda adO'ttare HPresidente del Consiglio dei ministri ondeevitare il perpetuarsi di uno stato di coseche

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Senato della Repubblica ~ 15931 ~ VI Legislatura

327a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO 2 AGOSTO1974

ha fatto dell'ONIG, specia1mente in questi ul~timi tempi, uno degli enti sempre meno utili,più cO'stosi e più disCUSlSi.

(3 - 1267)

Interrogazionicon richiesta di risposta scritta

CIFARELLI. ~ Al Ministro dei trasportie dell' aviazione civile. ~' Per conosceu:-e se~condo quali orited le F1erJ:1orvliedeLlo StatosuHa linea Roma-Foggia-Bami utillizzano car~rozze con aI1iacandiz10iITata soltanto perr i ra~pidi 865 (in piaI1tenza da Roma aiUeore 18,30)e 866 (tn partema da Bar,i altle olI1e18,53),mentre per liirapidi 911 (Iin(paJI1tenzada Romaalle OJ:1e13,48) e 910 (Iin ipaJI1tenzada Barialle OIre8,30) vengono utiJlizzate 'Oa!I'rozzeO'r-dinavie.

Uintenmgante satlto[,rnea che, Ise le FeI1rO~vie deEo Stalt'o non dispongono di un mag-gior numero diÌ caI1rozze con il oondiziona~meiITtodell'ada, la logica vorrebbe che quel-le disponibili vengano UitilLizzateper i ,rapidivÌJaggiantli ne1le OI1epliù cal1de del giorno, enon già per li 'I1ap~di,ohe paI1tono da Roma oda Bari aH'ora del tramonto.

(4 - 3500)

CIFARELLI. ~ Al Ministro della pubblicaistruzione. ~ Per conoscere se intenda sotto-pOI1re a vincolo il palazzo sito in Roma allavia P. S. Mancini, n. 18, in angolo con viaG. Pisanelli.

T:rattasi, invero, di un edificio che meritadi essere salvaguardato, essendo una prege~vale testimonianza dello Sltille archÌ'tettonicodel primo quarto di questo seoolo.

(4 ~ 3501)

CANETTI, CAVALLI. ~ Al Ministro del-

l'agricoltura e delle foreste. ~ Premesso:

che nella provincia di Imperia a nessu-no dei ciI1ca 12.000 olivicoltori che hannopvesentato regolare domanda è stata pagatal'integ,razione comunitaria per ['olio d'oliva

relativ:o all'annata 1972-73, malgrado l'impe-gno assunto in Senato il 27 maggio 1974 dalsottosegretario di Stato per l'agricoltura e,le foreste, onorevole Lobianco, di un « solle-cito pagamentO' »;

che l'Amministrazione provinciaJe, nu-merosi comuni e comunità montane deJlastessa provincia hanno votato all'unanimitàordini del giorno di protesta peT il citatogravissimo ritardo e di invito al Governo asollecitamente pvovvedere;

che tale statO' di cose sta arrecando no~tevoli danni ai contadini coltivatori, già du-ramente colpiti dai pesanti aumenti dei con-cimi, deiLle reti per la raccolita delle olive,degli anticrittogamici e di altri prodotti pe,rl'agricoltura;

che gli olivkoltori rioeveranno, per det-to ritardo, denaro fortemente svalutato, acausa della perdurante inflazione;

che il 31 luglio 1974 si è svolta ad Im-peria ~ proprio per condannare tale insQlste-nibile si,tuazione ~ una manifestazione con-tadina, organizzata unitariamente dalle or-ganizzazioni Coldiretti, ALleanza contadini,ACLI, Federazione CGIL.JCISL-UIL,

si chiede di sapere:entro quanto tempo i produttori d'olio

d'oliva della provincia di Imperia pO'trannovedere soddisfatte le proprie srpetltanze;

quando saranno rimosse le cause buro-cratiche che determinano i lamentati ritardi,tenendo conto che 4.500 ddle 12.000 pratichesono già istruite;

quali misure il Governo intende adottareper modificare il meccanismo di correspon-sione dell'integrazione, palesatosi fonte diritardi ed ingiustizie.

(4.3502)

PREMOLI. ~ Al Ministro del turismo edello spettacolo. ~ Ailla lUice dell'articolo diGiorgio Prosperi, apparso su «Il Tempo»del 1° agosto 1974, e di quanto pubblioatonegli ul1:imi giorni sulla sltampa specializzataa propos.ito del Centro sperimentale di cine-matografia, l'interrogante ohiede al Ministrose non ritenga opportuno promuovere imme-diatamente un'inchiesta sui gravi fastti emer-si a carico dei dirigenti del suddeHo istituto,

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Senato della Repubblica

327a SEDUTA (pomerid.)

~ i5932 ~ VI Legislatura~

ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO 2 AGOSTO 1974

prima ancora di procedere alla firma dei de-creti di nomina del conisiglio di ammini,stra-zione.

Tali nomine, infatti, lascerebbero adito alsospetto di eSiSeI1etardive perchè interessatecoperture di una situazione degradata e de-gradante che va messa, ~nv,eoe, interamenteallo scoperto.

(4 -3503)

ANTONICELLI, GALANTE GARRONE. ~Al Presidente del Consiglio dei ministri. ~Per conoscer,e quaLi provvedimenti intenda,con la massima urgenza, apprestare per sal-vare la ({ Gazzetta del Popolo», storieo docu-mento ddla vita nazionale, dalla chiusuradecretata, con inqualificabile atto di ritrat-tazione degli impegni assunti, dal suo attua-le proprietavio, ed assicurarne la continuitàneoessavia allla normalità ed efficienza de-mocratica di un Paese ancora civHe.

(4.3504)

ANTONICELLI, GALANTE GARRONE,ROSSI Dante. ~ Al Presidente del Consigliodei ministri ed al Ministro della difesa. ~Per sapere se intendano accertare quantopubblicato isul settimanw,e ({L'Esprns!So » dd4 agosto 1974 (dal quale, come da aLtri perio-dici, i r~piI1esentanti del popolo sermbT'ache,per loro umiliazione, siano costretti a rica-",are le più utili e sooncertanti informazionidella vita politica) reLativamente alI poteredi assuI1da entità del dottor Cefis, presidente

di un'azienda SiemÌipUlbh1ica,potere che siesplica sia ndla conqUli,sta eli testate giorna-l~stiche in misura tal,e da mettere in sudeli-tanza, anohe per la carenza di interventi go-vernativi inutÌilmente promessi, la pubblicaopinione, sia ndI'uso personate (aLmeno nelpassato 1972 e da vedfioaI1si per gH anni suc-oessivi) di servizi di informazione del SID, laooi attivi!tà, a parere degli interroganti, nonpuò qualificarsi, SOlttotale aspetto, al,tra cheillecita e penalmente peI1seguibile.

(4 - 3505)

Ordine del giornoper la seduta di sabato 3 agosto 1974

P RES I D E N T rE. Il Senato torneràa riunirsi in seduta pubblica domani, sabato3 agosto, alle Dire9,30, con lil seguente o~dinedel ~iorno:

Seguito della disoussione del disegno dilegge:

Conversione in legge del decreto-legge6 luglio 1974, n. 254, recante alcune mag-gliora~ioni di a1iquota in materia di im-posizione indiretta (1708).

La seduta è tolta (ore 21,15).

Dott. ALBERTO ALBERTIDirettore generale del Servizio dei resoconti parlamentari