SENATO DELLA REPUBBLICA · 2011. 3. 7. · Senato dellaRepubblica ~29116 VLegislatura...

29
SENATO DELLA REPUBBLICA V LEGISLATURA 575" SEDUTA RESOCONTO PUBBLICA STENOGRAFICO " MARTEDI 23 NOVEMBRE 1971 (Pomeridiana) ~ Presidenza del Vice Presidente SECCHIA, indi del Vice Presidente SPATARO INDICE CONGEDI . . . . . . . . . . . Pago 29113 CORTE COSTITUZIONALE Nomina del Presidente . . . . . . . . 29113 DISEGNI DI LEGGE Annunzio di presentazione . . . . . . . 29113 Deferimento a Commissione permanente in sede deliberante di disegni di legge già de~ feriti alla stessa Commissione in sede re~ ferente . . . . . . . . 29115 Deferimento a Commissione permanente in sede referente di disegno di legge già defe~ rito ad altra Commissione in sede referente 29114 Deferimento a Commissioni permanenti in sede deliberante . . . . . . . . . . . 29114 Deferimento a Commissioni permanenti in sede referente . Pago 29114, 19137 Presentazione . . . . . . . . . . . . 29123 Trasmissione dalla Camera dei deputati. . 29113 Seguito della discussione: «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 1972}} (1861); « Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 1970}} (1862): BRUSASCA BUZIO . CrPELLINI PlRASTU . 29134 . 29128 . 29123 . 29115 INTERROGAZIONI Annunzio. . . . . . . . . . . . . . 29137 TIPOGRAFIA DEL SENATO (1150)

Transcript of SENATO DELLA REPUBBLICA · 2011. 3. 7. · Senato dellaRepubblica ~29116 VLegislatura...

Page 1: SENATO DELLA REPUBBLICA · 2011. 3. 7. · Senato dellaRepubblica ~29116 VLegislatura 575aSEDUTA(pomerid.) ASSEMBLEA-RESOCONTOSTENOGRAFICO 23NOVEMBRE1971 manodoperaabasso costo per!'industria

SENATO DELLA REPUBBLICAV LEGISLATURA

575" SEDUTA

RESOCONTO

PUBBLICA

STENOGRAFICO

"MARTEDI 23 NOVEMBRE 1971(Pomeridiana)

~

Presidenza del Vice Presidente SECCHIA,indi del Vice Presidente SPATARO

INDICE

CONGEDI . . . . . . . . . . . Pago 29113

CORTE COSTITUZIONALE

Nomina del Presidente . . . . . . . . 29113

DISEGNI DI LEGGE

Annunzio di presentazione . . . . . . . 29113

Deferimento a Commissione permanente insede deliberante di disegni di legge già de~feriti alla stessa Commissione in sede re~ferente . . . . . . . . 29115

Deferimento a Commissione permanente insede referente di disegno di legge già defe~rito ad altra Commissione in sede referente 29114

Deferimento a Commissioni permanenti insede deliberante . . . . . . . . . . . 29114

Deferimento a Commissioni permanenti insede referente . Pago 29114, 19137

Presentazione . . . . . . . . . . . . 29123

Trasmissione dalla Camera dei deputati. . 29113

Seguito della discussione:

«Bilancio di previsione dello Stato perl'anno finanziario 1972}} (1861);

« Rendiconto generale dell'Amministrazionedello Stato per l'esercizio finanziario 1970}}(1862):

BRUSASCA

BUZIO .CrPELLINI

PlRASTU

. 29134

. 29128

. 29123

. 29115

INTERROGAZIONI

Annunzio. . . . . . . . . . . . . . 29137

TIPOGRAFIA DEL SENATO (1150)

Page 2: SENATO DELLA REPUBBLICA · 2011. 3. 7. · Senato dellaRepubblica ~29116 VLegislatura 575aSEDUTA(pomerid.) ASSEMBLEA-RESOCONTOSTENOGRAFICO 23NOVEMBRE1971 manodoperaabasso costo per!'industria
Page 3: SENATO DELLA REPUBBLICA · 2011. 3. 7. · Senato dellaRepubblica ~29116 VLegislatura 575aSEDUTA(pomerid.) ASSEMBLEA-RESOCONTOSTENOGRAFICO 23NOVEMBRE1971 manodoperaabasso costo per!'industria

Senato della Repubblica V Legislatura~ 29113 ~

23 NOVEMBRE 1971575a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO' STENO'GRAFICO

Presidenza del Vice Presidente SECCHIA

P RES I D E N T E. La seduta è aperta(ore 17).

SI dia lettura del processo verbale.

BER N A R D I N E T T I, Segretario,dà lettura del processo verbale della sedutadel gIOrno precedente.

P RES I D E N T E. Non essendovi os-servazIOni, il processo verbale è approvato.

Congedi

P RES I D E N T E. Comunico che hachiesto congedo il senatore Ricci per giorni 2.

Annunzio della nominadel Presidente della Corte costituzionale

P RES I D E N T E. Comunico che ilPresidente del Senato ha ricevuto la seguen-te lettera, datata Roma 22 novembre 1971:

{{ Onorevole Presidente,

ho l'onore di comunicarLe che la Cortecostituzionale, riunita nella sua sede al Pa-lazzo della Consulta, ha proceduto alla no-mina del suo PresideDte nella persona delsottoscritto.

Ho l'onore altresì di comunicarLe di averedesignato quale Giudice destinato a sostitui-re il Presidente nei casi previsti dalla leggeil giudice professar Michele Fragali.

Con cordiali saluti.

Giuseppe CHIARELLI ».

Faccio presente che il Presidente del Se-nato, nel prendere atto di tale comunicazio-ne, ha espresso, a nome del Senato, alla Cor-te costituzionale e al suo nuovo Presidentefervidi auguri di feconda attività.

Annunzio di disegni di leggetrasmessi dalla Camera dei deputati

P RES I D E N T E. Comunico che ilPresidente della Camera dei deputati ha tra-smesso i seguenti dis~gni di legge:

{{ Norune per la IsÌiCu:rezzadeU'lia:npi~go dellgas tOombustibitle }} (918, 1184-B) (Testo risul-tante dall'unificazione di un disegno di leggegovernativo e del disegno di legge di inizia-tiva dei senatori Alessandrini ed altri) (Ap-provato dalla jja Commissione permanentedel Senato e modificato dalla 12a Commis-sione permanente della Camera dei depu-tati);

{{ Nuove illO'I1me per >lo Isvi,liuiprpo della mon-tagna}} (1707-B (Testo risultante dall'unifi-cazione di un disegno di legge governativo edei disegni di legge di iniziativa dei deputatiBianco ed altri; Longo Luigi ed altri) (Ap-provato dalla Camera dei deputati, modifica-to dal Senato e nuovamente modificato dal-la jja Commissione permanente della Ca-mera dei deputati);

{{ NOI1me !per l'eseI1cizio delle stazioni diTiemlPilffientoe per :la distribuzione di gas dipetroli Mquefatti in bombole}} (1985);

« Concessione di un 'Contributo ,statrule alcomune di Gorizia per la spesa relathTa al ri-forn~mento idrko del cOlillune medesimo}}(1986).

Annunzio di presentazionedi disegni di legge

P RES I D E N T E. Comunico chesono stati presentati i ,seguenti disegni dilegge di .iniZliativa dei senatOlt"i:

SIGNORELLO, BARTOLOMbI, PENNACCHIO, DEL

NERO e MURMURA. ~ «Norme relative ,ajcontrolli suHe province, sui comuni e sugH.alltri enti locaH }} (1987);

Page 4: SENATO DELLA REPUBBLICA · 2011. 3. 7. · Senato dellaRepubblica ~29116 VLegislatura 575aSEDUTA(pomerid.) ASSEMBLEA-RESOCONTOSTENOGRAFICO 23NOVEMBRE1971 manodoperaabasso costo per!'industria

SenatO' della Repubblica ~ 29114 ~ V Legislatura

575a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESaCaNTa STENaGRAFICa 23 NOVEMBRE 1971

PALUMBO',GIARDINA, CHIARIELLO e MAZZA-RaLLI. ~ « Proroga dei termini per le chia-mate e i trasferimenti a cattedre vacanti perle facoltà universitarie» (1989).

Annunzio di deferimento di disegni di leggea Commissioni permanenti in sede deli-berante

P RES I D E N T E. Camunico che i,selguenti disegni di ,1eg]ge>sono Istati deferitiin sede deliberante:

alla 4a Commissione permanente (Difesa):

«Modifiche ruUe norme IsuJ1 trattamentO',ecanamica e sJUÙil'avanzamento dei militaddi tiPUiPlPa deLl'Arma dei carabinie:rie deiCmpi dema Guardia di finanza, del'le Gruar-,die di iPlI'bbHca 'silCurezza, deg1i Agenti di iCllI-stadia e forestaH deUO' Struta ,e sui llimiti, dietà per la cessaziane da[ ,serviziO' permanen-te a cantinuatilva dei :satt:ufficia1i e dei mj~litari di trurppa deIil'Aimna dei ca,rabinieri edeJita Guandia di finanza» (1979), p:revi pa-reri della la, del~'a 2a, del1La 5'a,delila 6ae deMa9a Commissione;

alla 9a CommissiO'ne permanente (Agrka:L-1Jura):

« Nuove Illalmneper la ,svi:bu.lPpadeHia man-tagna » (1707~B)(Testo risultante dalla unifi-cazione di un disegno di legge governativo edei disegni di legge di iniziativa dei deputatiBianco ed altri; Longo Luigi ed altri);

alla loa Commissione permanente (Indu-stria, Icammercia e turisma):

«,P,rmaga de~ tenmine IpreviMa dal de-creta.!leg/ge 19 dkembre 1969, n. 945, canver-tita in ,legge ican Il'a legge 2 febbraiO' 1970,n. 13, cancernente ,la Isospensiane della re-ga;lamentaziane ddla vendita a 'rate» (1973),previa parere deil,la sa Cammissione.

Annunzio di deferimento di disegni di leggea Commissioni permanenti in sede referente

P RES I D E N T E. Camunica che i se-guenti disegni di legge sana stati deferitiin sede referente:

alla 2" Commissione permanente (Giu-stizia):

CIFARELLI. ~ «Narme sulle assegnaziO'ni

di sede dei magistrati ardinari e sugli inca-richi degli stessi per funziani diverse daquelle di giustizia» (1958), previa parere del-la la Cammissiane;

alla 6a Commissione permanente (Finan-ze e tesara):

« Canversiane in legge, can madificaziani,

del decreta~legge 25 attabre 1971, n. 854, can-cernente madificaziani al regime fiscale de-gli spiriti» (1977), previ pareri della Sa e del-la 9a Cammissiane;

alla 9a Commissiol'le permanente (Agri-caltura):

« Canversiane in legge, can madificaziani,del decreta-legge 28 attabre 1971, n. 858,cantenente narme relative all'abbliga di fardistillare i sattapradatti della vinificaziane »

(1978), previ pareri della 2a, della 6a, della lOa

Cammissiane e della Giunta per gli affaridelle Camunità europee.

Annunzio di deferimento a Commissione per-manente in sede referente di disegno dilegge già deferito ad altra Commissionein sede re£erente

P RES I D E N T E. Camunica che ildisegna eLi~egge: SEGNANAed ahri. ~ « Rica-noscimenta del serviziO' mi1itare prestata nelCarpo di sicurezza trentina e nella SezionespeciaJle addetta aLle batterie 'cantraeree»(1263), già assegnata alla 4a Commissianepermanente (Difesa) iÌn sede :referente ,con ipareri della la e della Sa Commis1siane, è sta-ta tmsferito neLla stessa sede aHa la Cammis-sione permanente (Mfari costituzianali, af-fari della Presidenza del Consiglia e de[l'in-tema, ol'dinamenta generale della Stato edella pubblica amministraziane), previ pareridelila 4a e del,la sa Commissione.

Page 5: SENATO DELLA REPUBBLICA · 2011. 3. 7. · Senato dellaRepubblica ~29116 VLegislatura 575aSEDUTA(pomerid.) ASSEMBLEA-RESOCONTOSTENOGRAFICO 23NOVEMBRE1971 manodoperaabasso costo per!'industria

Senato della Repubbll(u ~ 29115 ~ V Legislatura

575a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 23 NOVEMBRE 1971

Annunzio di deferimento a Commissione per-manente in sede deliberante di disegni dilegge già deJ;eriti alla stessa Commissione.in sede referente

P RES I D E N T E. Comunico che, surichiesta unanime dei componenti la 1a Com-missione permanente (Affari costituziona:li,affani deLla Presidenza del ConsigLio e del~!'interno, ordinamento generale dello Stato edella pubblica amministrazione), sono statideferiti in sede deliberante alla Commissionestessa i disegni di Ilegge: COPPOLA.~ « Rico-noscimento giuridico deHa professione di in~vestigatoJ1e privato ed istituzione dell'Albo»(1309), e: Deputato CICCARDINI.~«Modifjçadell'articolo 18 della :legge 19 ottobre 1956,n. 1224, concernente <ildistaooo dei segretaricomunali» (1820), già deferiti a detta Com~missione lin sede l'efevente.

Seguito della discussione dei disegni dilegge:

«Bilancio di prevIsIone dello Stato perl'anno finanziario 1972» (1861);

«Rendiconto generale dell'amministrazionedello Stato per l'esercizio finanziario1970» (1862)

P RES I D E N T E. L'ordine del gior~no reca il seguito della discussione dei di~segni di legge: «Bilancio di previsione delloStato per l'anno finanziario 1972 »; « Rendi~conto generale dell'Amministrazione delloStato per l'esercizio finanziario 1970 ».

È iscritto a parlare il senatore Pirastu. Neha facoltà.

P I R A S T U Signor Presidente, ono~revoli colleghi, signor Sottosegretario, dopole cose dette dal collega Soliano sull'impo~stazione generale del bilancio mi propongodi esaminare questo documento, alla lucedell'attuale momento economico, e vederequali prospettive vi sono e quali orienta~menti occorre seguire per uscire dall'attualesituazione seria e difficile.

Ci troviamo di fronte a una crisi che nonpuò essere raffrontata in alcun modo alle ri-correnti crisi congiunturali come quella del1963~64; una crisi che non è prodotta sol~tanto dalle vicende monetarie internaziona-li, anche se queste l'hanno aggravata e resapiù acuta, e non è determinata da un avversoandamento congiunturale: è una crisi di fon-do, strutturale; e non è sufficiente un datoparziale, settoriale per poter affermare cheormai siamo giunti al giro di boa e che ilpeggio è passato, come affermano alcuni mi~nistri e alcuni consiglieri di ministri, chepassano dall'ottimismo al pessimismo e vi~ceversa.

La situazione resta molto seria e graveproprio perchè affonda le sue radici nellestrutture della società italiana. Quali sono lecause di questa crisi? È fallito ormai il ten-tativo di affermare che l'elemento determi-nante è stato costituito dalle lotte dell'autun~no caldo, anche perchè la recessione non èsoltanto un fenomeno italiano ma europeo e,in un certo senso, mondiale e colpisce la

Francia e persino, per certi aspetti (nono~stante le apparenze), la stessa Germania oc-cidentale, Paesi che non hanno avuto autun~ni caldi.

Si tratta di una crisi della società italia-na e, per certi aspetti, della crisi dello stes-so sistema capitalistico. Occorre andare alfondo dei motivi di questa crisi: vi è stataun'espansione distorta e disordinata dell'eco-nomia nazionale in questi ultimi venti anni;un'espansione fondata non tanto sull'aumen-to degli investimenti e sull'allargamento del-la base tecnica e produttiva quanto sulleesportazioni, da un lato, e, dall'altro, sullacreazione di fasce sempre più larghe di con-sumi individuali e collettivi.

È stata un'espansione indirizzata preva-lentemente all'elevamento degli standards diconsumo privato, lasciando indietro alcunibisogni collettivi fondamentali quali le scuo-le, la casa, la sicurezza sociale, i servizi ur-

bani; uno sviluppo fondato sulla desolazionee l'abbandono delle campagne, sull'arretra~tezza di tanta parte del nostro Paese, sui

bassi salari, sulla degradazione del Mezzo-giorno, posto come mercato di consumo e di

Page 6: SENATO DELLA REPUBBLICA · 2011. 3. 7. · Senato dellaRepubblica ~29116 VLegislatura 575aSEDUTA(pomerid.) ASSEMBLEA-RESOCONTOSTENOGRAFICO 23NOVEMBRE1971 manodoperaabasso costo per!'industria

Senato della Repubblica ~ 29116 ~ V Legislatura

575a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO 23 NOVEMBRE 1971

manodopera a basso costo per !'industria delNord.

Certo, le lotte dell'autunno caldo hannocontribuito a far scoppiare queste contraddi~zioni della società italiana, ma così hannoassolto un'importante funzione sociale ed an~cara una volta sono state molla decisiva ditutto il progresso economico, civile, politiconazionale. Certo, la crisi è stata aggravata eresa più acuta dagli errori e dalla imprevi~denza del Governo.

Non possiamo dimenticare che nei primiInesi del 1970, quando sarebbe stato neces~sario incrementare la domanda, il Governopresentò decretoni e decretini e realizzò unapolitica creditizia djretra proprio in sensoinverso per restringere la domanda. Soltan~to ora la relazione previsionale presentatadal Ministro del bilancio riconosce che lacausa principale del regresso dell'attività pro~duUiva sta in un grave raJlentamento delladomanda globale.

Non ci .si può illudere di basarsi, per risa~~lire la china, sulla domanda estera, che nel1963 rappresentò l'elemento che ci permisedi superare la fase recessiva. Oggi la doman~da estera non può essere più l' elemento fon~damentale, trainante.

Ceno, noi COITluu:sti vogliamo un merca-to aperto, ampio, siamo contro il ritorno aqualsiasi situazione autarchica. Non possia~ma dimenticare che per un lungo periodola nostra economia, che è l'economia diun Paese trasformatore di materie prime,non può fare a meno della componente rap~presentata dalla domanda estera; ma nonpossiamo neppure diInenticare che ci tro~viamo oggi di fronte ad una concorrenzaspietata ad alto livello tecnologico del Giap~pone e soprattutto deUa Germania occi~dentale, che riversano su altri mercati iprodotti che trovano difficoltà a penetrarein questo momento nel mercato americanoin seguito alle misure restrittive prese da~gli Stati Uniti.

Per questo è importante trovare una solu~zione dell'attuale crisi monetaria, soluzioneche sembra però alquanto lontana.

Non è possibile soffermarsi su questopunto per ragioni di tempo; ma debbo di~re che mi sembra che la posizione degli

Stati Uniti non sia sostanziahnente cambia~ta. Il Segretario al tesoro americano ha as~sunto un atteggiamento apparentemente me~no rigido per quanto riguarda il rapportodel dollaro con J'oro prospettando una riva~lutazione dell'S,6 per cento dell'oro che pas~serebbe da 35 a 38 dollari per oncia oro.IVla il punto centrale della politica america~na resta sempre lo stesso. Gli Stati Uniti in~sistono per una rlvalutazione, sia pure in mo~do differenziato, delle monete degli altriPaesi rispetto al dollaro, rivalutazione chesia a vantaggio dell'economia degli StatiUniti e che permetta ad essi di coprire ildeficit della bilancia commerciale che è pro~curato soprattutto dane spese militari, dal~le spese sostenute per le aggressioni che gliStati Uniti conducono in diverse parti delmondo.

Nè credo si possa affermare che i Paesidella CBE abbiano raggiunto un accordo, an~che se si è verificatO' un avvicinamento ~ sidice ~~ dei punti di vista di Bonn e Parigi

nell'ultimo incontra dei ministri delle finan~ze della CEE svolto si il 4 novembre. Vi so~no però ancora molti problemi da risolveree tra questi quello del rapporto fra le di~verse monete comunitarie e tra esse e il dol~lara. Comunque si pone con sempre mag~gior forza la necessità che la Comunità euro~pea assuma una posiziO'ne autonoma neiconfronti degli Stati Uniti. che non ceda al~le loro pressioni o, per essere più precisi, ailoro ricatti.

L'Italia deve assumere finalmente una po~sizione autonoma nei confronti degli StatiUniti. Bisogna che il nostro Paese, così co~me ha fatto la Francia, prenda delle misurecontro i movimenti speculativi dei capitaliper controllare Il mercato ddl'eurodollaroche è sottratta ancora a qualsiasi disciplina.Bisogna superare definitivamente l'assettomonetai'~o costituito a Bretton \Voods (e nonsono per nulla d'accordo, neppure su questopunto, con la relazione del collega Valsecchi,della quale certo non nego la ricchezza didati, ma che contesto assolutamente perquanto riguarda lo spirito informatore; tan~

I to che non mi rendo conto come mai i col~leghi socialisti abbiano potmo accettare unasimile relazione e come essa possa rappre~

Page 7: SENATO DELLA REPUBBLICA · 2011. 3. 7. · Senato dellaRepubblica ~29116 VLegislatura 575aSEDUTA(pomerid.) ASSEMBLEA-RESOCONTOSTENOGRAFICO 23NOVEMBRE1971 manodoperaabasso costo per!'industria

Senato della Repubblica ~ 29117 ~ V Legislature.

575a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 23 NOVEMBRE 1971

sentare effettivamente il parere di tutta lamaggioranza) e avanzare verso nuovi assettiche permettano di dare un nuovo impulsoe sviluppo al mercato, agli scambi tra le di~verse nazioni, anche di sistema politico~so~dale diverso, per venire incontro alle esi~genze che oggi si affermano di rapporti com~merciali nuovi e più ampi estesi a tutti iPaesi.

In questa situazione economica difficIle laleva centrale, secondo noi, è la programma~zione: una programmazione non velleitariama effettiva, che utilizzi gli strumenti a di-sposizione dello Stato secondo indirizzi e fi~nalità segnati dal potere politico. Non bastaindicare gli obiettivi, come fa d'altronde an~che l'ultimo documento programma tic o pre~sentato dal Governo, e non basta stabilire

~ anche se lo si fa con legge, come si è fatto

per il primo, e sinora ultimo, programma na-zionale ~ che il reddito deve aumentare se~condo un determinato tasso di sviluppo an~nuo perchè poi il reddito non si cura delleleggi e aumenta secondo altri criteri. Occor~re una programmazione che avvii un muta-mento del tipo di sviluppo dell'economiaseguito sinora, che proceda ad un controllodegli investimenti dei grandi gruppi sia pri~vati che pubblici, con un progressivo e qua~lificato utilizzo di tutte le risorse disponibiliin uomini e capitali. Occorre promuovereun'espansione qualificata rivolta al soddisfa~cimento crescente dei bisogni individuali pri-mari e dei bisogni sociali collettivi.

Certo, d vuole anche del coraggio; occor-re fare scelte, occorre superare gli squilibried i contrasti dell'attuale società e comin~ciare ad incidere nell'attuale meccanismoe nella sua logica. Non è vero che noi comu~uisti vogliamo tutto e insieme; ma voglia-mo che si facciano delle scelte, che si respin~gano anche le spinte corporative disordina~te di ceti privilegiati e con alti redditi, chesi ponga fine alle rendite parassitarie, aglisprechi, a questo sviluppo economico anar~chico che comporta costi inauditi morali,umani, culturali e politici. Occorre promuo-vere una crescente modificazione della ripar~tizione del reddito a favore del lavoro pro~duUivo e dei lavoratori in genere, una cre-,>cente e profonda modificazione nella strut~

tura dei consumi e negli investimenti.L'obiettivo centrale da perseguire resta lapiena occupazione.

Vi è oggi una situazione grave; altri colle~ghi parleranno in modo più ampio di que~sto problema. Vi è una continua flessionedell'occupazione nell'industria, una continuatendenza a porre in Cassa integrazione deci~ne di migliaia di operai, con l' eccezione de~terminatasi nel mese di ottobre relativa al~l'edilizia. Sono aumentate le ore di Cassa in-tegrazione per tutti gli altri settori indu~striali e si sa che la Cassa integrazione perla maggior parte delle volte è l'anticameradel licenziamento.

Inol tre oggi si manifesta una nuova formadi disoccupazione, soprattutto nel Mezzogior~no: giovani dai sedici ai ventiquattro anni,diplomati, geometri, ragionieri, senza pro~spettive, senza un avvenire, senza la possi~bilità di un lavoro sono in una situazione disfiducia, di disperazione, pericolosa per glistessi istituti democratici.

Il punto centrale per realizzare una pienaoccupazione è quello di una ripresa qualifi~cata della produzione; noi non lo abbiamomai negato. Non vogliamo eludere nessunproblema, ma mi sembra che la leva fonda~mentale sia la ripresa degli investimenti. Siè parlato da più parti di uno sciopero degliinvestimenti; certo vi è stato un ritardo de-gli investimenti che si protrae orm\li dal196.3, ma oggi siamo di fronte ad un verosciopero degli investimenti determinato nonsolo da ragioni politiche, ma anche da que-ste. Vi è una situazione gravissima che devepreoccupare tutti.

Certo vi sono le risorse per superare leattuali difficoltà; esistono margini ampi difattori produttivi non utilizzati o sotto uti-lizzati, riserve di lavoro non occupate, risor-se prodotte ma non reimpiegate all'internobensì esportate. Se esistono però le risorse,occorre utilizzarle. Occorre incoraggiare !'ini-ziativa privata e dare un concreto aiuto al~la piccola e media industria con un'adegua~ta politica creditizia, tributaria, previdenzia-le. Il problema delle piccole e medie indu~strie in Italia è un problema ecònomico maè anche un problema sociale e direi anchepolitico. Sono circa 100.000 gli imprendito~

Page 8: SENATO DELLA REPUBBLICA · 2011. 3. 7. · Senato dellaRepubblica ~29116 VLegislatura 575aSEDUTA(pomerid.) ASSEMBLEA-RESOCONTOSTENOGRAFICO 23NOVEMBRE1971 manodoperaabasso costo per!'industria

Senato della Repubblica ~ 29118 ~ V Legislatura

575a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 23 NOVEMBRE 1971

ri piccoli e medi; l'Italia è fra tutti i Paesiindustriali quello in cui l'industria minoreimpronta di sè in modo più spiccato il si~sterna degli investimenti.

Abbiamo appreso che è stato aumentatoil capitale della GEPI, !'istituto formato daaziende a partecipazione statale che avreb~be il compito di aiutare, sostenere e svilup~pare la piccola e media industria. La misuradi questo aumento comunque è certamenteinadeguata, se pensiamo che vi sono circa165 industrie che hanno chiesto di esseresalvate dal fallimento.

Ma oltre all'inadeguatezza dei capitali adisposizione della GEPI, va anche sottoli~neata la linea fino ad ora seguita dalla GEPI,che noi non possiamo condividere. Non sitratta infatti di procedere soltanto a salva~taggi, che poi si risolvono in interventi a fa~vore di imprenditori talvolta inetti, incapa~ci e perfino disonesti. Ormai i casi si molti~plicano nel Mezzogiorno ed anche a Roma:imprenditori che hanno costruito industriecon il denaro pubblico, che talvolta hannoportato dal Nord macchinari obsoleti ed or~mai inef£icienti, e che poi sono giunti al fal~limento, vengono salvati, ricevono altro de~naro pubblico, mentre molte volte gli ope~rai non vengono salvati. Siamo del parereche bisogna salvaguardare innanzitutto l'oc~cupazione, il destino di questi operai ed illoro lavoro e non i capitalisti inetti o scor~retti .

Più che un'opera di salvataggio la GEPIdovrebbe però fare un'opera di aiuto, di so~stegno, intervenendo con partecipazione alcapitale, favorendo la ristrutturazione, losviluppo delle industrie minori ed il loroassociazionismo. È necessaria soprattuttouna nuova politica creditizia, utilizzando laforte liquidità bancaria. Però non mi sem~bra che si stia seguendo questa strada. Direcente ~ come tutti sappiamo ~ d'accordocon le autorità monetarie della Germania oc~cidentale, la Banca d'Italia ha ridotto il tas~so ufficiale di sconto dal 5 al 4,5 per centoe quello delle anticipazioni dal 5 al 4 percento, ma senza alcun risultato, perchè i tas~si passivi delle banche non sono diminuiti.Il denaro nonostante la liquidità costa anco~ra troppo caro; i tassi di interesse sono mol~

to elevati: oltre il 10 per cento nel Sud magiungono fino al 12~13 per cento per le pic~cole industrie. Occorre invece mettere a di~sposizione della industria minore mezzi difinanziamento adeguati alle sue necessità,sia per quanto riguarda il costo sia per quan~to riguarda le modalità di erogazione, conuna nuova politica creditizia a medio e abreve termine.

L'impresa minore non ha accesso al mer~cato mobiliare (obbligazioni, azioni). E sericorre al credito ordinario è l'ultima ad ot~tenerJo quando la liquidità è sufficiente e laprima a perderlo quando la liquidità èscarsa.

Certo, occorre anche procedere ad unaristrutturazione della piccola industria chesi presenta ~ come ho detto ~ con dinlefl~

sioni aziendali nella maggior parte dei casidel tutto insufficienti; quindi bisogna favo~rirne l'associazionismo.

Pensiamo quindi innanzi tutto ad una po~litica in favore delle piccole e medie indu~strie. A questa politica deve essere collegatauna politica di investimenti pubblici. Lo stes~so Governo ha riconosciuto, sia pure conmolto ritardo, che la spesa pubblica va in~crementata e che prima di tutto occorre ac~celerare la spesa delle somme già previstein bilancio; anzi vengono presentati comeprovvedimenti straordinari provvedimentidel tutto ordinari. Decisioni quindi di spen~dere somme che sono state stanziate da di~verso tempo e che si sarebbero dovute giàspendere.

Tutto questo viene presentato come unprogramma straordinario dal Governo. Nonbasta però soltanto accelerare la spesa pub~blica, occorre anche che si realizzi una po~litica qualificata di investimenti, che si fac~ciano scelte prioritarie dirette a dare occu~pazione, a sviluppare gli assetti civili e so~ciali, a risolvere i problemi del Mezzogior~no a riformare le strutture arretrate, arcai~che della società italiana.

Il Governo comunque afferma di essered'accordo sulla necessità di accelerare laspesa pubblica. Non so se questo sia ancheil pensiero dell'onorevole Preti, ma il Gover~no nel suo insieme accetta questa politica.Lo stesso Ministro del tesoro in quinta com~

Page 9: SENATO DELLA REPUBBLICA · 2011. 3. 7. · Senato dellaRepubblica ~29116 VLegislatura 575aSEDUTA(pomerid.) ASSEMBLEA-RESOCONTOSTENOGRAFICO 23NOVEMBRE1971 manodoperaabasso costo per!'industria

V LegislaturaSenato della Repubblica ~ 29119 ~

575a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOC;ONTO STENOGRAFICO 23 NOVEMBRE 1971

missione del Senato SI e schierato controuna politica deflattiva. Ma in che modo ilbilancio per il 1972 al nostro esame contri~buisce a questo fine ed è uno strumento ido~neo per il suo raggiungimento?

Esaminiamo il vero bilancio, quello chedovrebbe essere più vicino alla realtà, e cioèle previsioni di cassa per il 1972 presentateper la prima volta dal Governo. È inutileora ricordare la scarsa credibilità del bilan~cia di competenza. Basti dire che su una spe~sa prevista per il 1972 di 15.695 miliardi visono residui passivi per 7.844 miliardi. Edè questa scarsa credibilità del bilancio cheprovoca discussioni stanche come quella chestiamo facendo (la più stanca fra tutte quellecui io ho partecipato), discussioni rituali al~le quali il Parlamento partecipa in modo as~sai insufficiente; e lo stesso Governo assu~me un atteggiamento di estraneità, quasi didisinteresse.

Vediamo comunque il bilancio di cassa.Noi riteniamo giusta !'iniziativa del Gover~no di presentare, per la prima volta, un bi~lancio di cassa. Ma si deve dire che si trattadi dati previsionali di cassa che non si di~scostano molto da quelli del bilancio di com~petenza e che sono tali da lasciare molti dub~bi e perplessità.

Si calcola nel bilancio di cassa che le en~trate nel 1972 raggiungeranno 13.500 miliar~di, 172 miliaDdi in più rispetto al bilanciodi competenza. Ma come è possibile preve~dere un aumento dellO per cento sulle pre~visioni per il 1971 se l'andamento delle en~trate di quest' anno indica una flcsSlione dioltre il 7 per cento? Con precisione, nei pri~mi dieci mesi dell'anno in corso le entrateeffettive, secondo le dichiarazioni del Mini~s1ro delle finanze onorevole Preti, risultanoinferiori alle previsioni di 723 miliardi, parial 7,27 per cento. L'onorevO'le Preti ha inol~tre dichiarato che nella migliore delle ipo~tesi alla fine dell'anno ci sarà un deficit sul~le previsioni del 5 per cento.

È una strana situazione questa in cui sipresentano sia nel bilancio di cassa che inquello di competenza previsio11i di entratesuJle quali non è d'accordo il Ministro dellefinanze; previsioni di cassa quindi del tuttogratuite e che DaD avranno alcun riscontronella realtà.

Nel bilancio di cassa le spese correnti ri~sultano ulteriormente aumentate (e questaprevisione appare attendibile): da 12.986 mi~liardi a 13.076 miliardi. Anche le spese inconto capitale risultano aumentate di qua-si 500 miliardi (da 3.070 a 3.564 miliardi),ma rappresentano ancora una percentualedel tutto insufficiente sul complesso del bi~lancio.

U IProbJema :fondamentale però è iUIl1al~tra: quaM, SO\ffiiffie erffettilvalmente 'Ver,rannoSfpese dei 3.564 miliardi in conto capitalede,l 1972 e dei ,residrui aooulillulatÌ :sino aquesto momento? Questo è ill rproblema.E la l'islposta non ,dipende IprurtrOlPpo daUedlecisioni del Parlamento ma :so,1,tanto da11èdecisioni del Tesoro e del1la Banca d'Italia.In questo campo ill Parlamento non IPil1Ònul~la aMo ,stato attuale. TuHo 'Verrà fatto alIdi: lfuori: del 'PaDhmento. E ,oerta non è in~:coraggiante il fatto che nell nuo'Vo bi,lanciodi cassa Iper it 1972 si Ipreveda un esborso

'Per l'ediliizia ,scolastica di soli 75 milliardiidi ld,re.

Il discorso cade qui sui, residui lpassi'Vi.Ed è I\.1ndiscorso non ,solo tecnÌiCo ma tpo~JitÌiCo, di vallore sociale. IiI totale dei resi-dui ammonta a 7.844 milkvJ:1di. E questo si~!ginifi:ca idhe i piani approvati, da'rParl3lmen~,to, Iper le s:cuOllle, per gli adquedotH, per lefqgnatìUre, 'per Yedilizia ospedaliera, runiver~

sÌ'taria SOl110stati J:1eal:izzati 'S0'10 ,in misuraminima: il 13,3 per :cento del total,e. Que~sto vuo,l diDe,in aMre parole, che non sisono :costruiti Igli oSlPedaH, dhe non ,si sonorealizzate le opere dviiH, che non si, sono. co~stmuite le scuole o che trutto questo è sta~to fatto in misura del tutto insufficiente ri~slpetto allle decisioni del Padamento.

Il Iproblema dei residui è stato studiatoin mOldo eS3lUriente armai. Da,I febbraio1969, quando la 5a Commissione del Senatodecise una udienza conoscitirva, aUe com~missioni ,costitui,te dal GOIverno, 311 ,librobianco, tutta ~la :materia è stata anaLizzatain modo aiPiProfondito. La rfoDmazione deiredldi,ti è 'stata esaminata in tutti, i ,suoiaSlpetti teonid. Non neghiamo dhe vi sianoproblemi tecnici legati ad iU'n'amminilstra~iZione delillo Stato elefantiaca, buaginosa,con oDcLimumenti 3:J:1caid; occorre ,rinnovarequesta almministrazione, mutare ;profonda~

Page 10: SENATO DELLA REPUBBLICA · 2011. 3. 7. · Senato dellaRepubblica ~29116 VLegislatura 575aSEDUTA(pomerid.) ASSEMBLEA-RESOCONTOSTENOGRAFICO 23NOVEMBRE1971 manodoperaabasso costo per!'industria

V LegislaturaSenato della Repubblica ~ 29120 ~

575a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ REsacaNTa STENaGRAFICa 23 NaVEMBRE 1971

mente il sistema dei, 'Controlli dhe ogginOln controllano J1lUUa, Ima sel'Viano solo ari:tandare, ad incejp[>are ,tutti i meocanismidelTa Stato ,e a coprire Il'inerzia di certaaha buroorazia. Basti pensare al ritardo nelpagamento dei, ,debiti e deHe .commesse daparte deUo ,Stato aMie ilITliprese. Un Ipaga~mento. (puntuale di questi debiti, un sOiHe~cito rimborso deH'i,mlpasta su],!' entrata perle eSlportaziani, che subisoe TÌ<tardi Ifinoad un anno, varrebber:o ImOllta di !piÙ ditanti !prorvvedimenti di aiuto e incentilVa-zi one.

Comunque Iper i resÌidru:i passivi propriesistano anche lIl10tivi di carattere tecniiOoprocedurale, lIl1a vi sono. residui di Istanzia-mento, i 'Cosiddetti residui, ilITliPropri, rper iquaH non eSlistono il11ativi di carattere bu-Irocratico, tecni.eo, Iproceooral,e. [SOIlo 1Il10-Hvi di, .carattere 'Politico possOlno spiiegare ilfatto ,che nan si s!pendono qruesti residiuidi, stall1Ziiamento. E non si tmtta di una rpi.e-cOl1<a,solmma; alITlimonta questa sOlmma a2.,117 milliiaI1di, decisi dal ,Parl1amento, maIper i quali nan esiste nessrun impegno :con~tabile. Viè stata una scelta di pO'litica eco.nomica clhe ha 'pO'rtato a non Slpendere que~ste 'sOITlime.

Abbiamo presentato un ordine del gior-no dhe clhiede la spesa di questi rresiduidi ,s.tanziamento e la 10lro mobilitaziane.Clhi,ediamo anche Iche vengana attnibui,H all~le Iregioni, Iper ,le materie di ,10.1'0,oompeten-Iza, peJ:1dhè potrebbe anche accadere dhe, do-,po la promul,gazione delll<el<eggi delegate per,lie regioni, si costitIuiscano nei, Ministeri glirui:l:ìHcistralcio per attribuilre questi residuialle regioni.

C'è quindi il Iprohlema di aocelerare einorementane la slpesa lPubblka. E vi sanoi ,mezzi /per farIa. Certo nOln sIamo d'aocordoad incrementare le ,spese correnti in Imodoindiscniminato e riteniamo clhe ill Gmrerno,come ho <già detto, debba respingere le ri-dhieste co.npoJ1ative, lilla quando si parla dispese 'Correnti il1<dilscorso deve ess'ere arti-colato bene. Al:cune di questeSlpese corri~slpondono a servizi sociali neoessalri. Qudlie,ad esempio, per gli i,nsegnanti sono produt-tirve, non sanD spese burocratiidhe; sonos(pese l,egate alla IpUlbrbMeai,stt1Uzione, alI'edu-

!cazione dei ,giovani e quindi produttive. Al~tre spese, cosiddette di -conto corrente, siriferiscono a ridhieste IgiiUJstee sacrastanteche servono a incrementare lla domanda [n-tema eclhe ri~po'ildono alte es~gen:ze dei,ceti più poveci: tm queste vi è l'[aumenJtodeliIe pensioni piÙ basse.

P,ensiamo quindi che si debba pTOlmuo~vere la spesa pubblica per avviare un nuo~va tipo di sviluppo economico, sociale edemDcrati.eo, Iper dare una IProslPettiva ,ciliia-l'a, cert'a, dhe costÌ<tIuiscaun [JiUl1todi' I]:~iferi-mento, di orÌ<entalmentD !per l[e ,masse po~polani e per l,e forze produttilVe ,dhe voglio-no run ,sano e .diemoorati.eo progresso dellasDcietà italiana.

Uno dei princirpali stJ1ulffienti di questaIPolitica dev,e essere .costituito daU'e parteci~['aZ/iDni s,tatali che devono essere !però iCDn-troUatee dirette dal iPanliamento. Oggi lepartecilPazioni statali agi s,cono de]: tIuHD aldi fUDri del Parlail11ento, senza aLcun rap-porto ICon le assembLee elettive sia nazio-nali dhe regional'i.. mcampa delle parteaipa-zioni statali oggi è i,l campo iln oui Iillaggior~Imente si eserdta il sDttOlgoverno, ill .campodeUe Ilbtte tra le cOI1fenÌii dena Democraziacristiana, e non solo della Democrazia eri-<Sii/ana, per assilOurarsi i prindpali (posti dipotere e di sottogoverno. PiÙ .che un rap-porto tra ,l~ partecipaziani statali e ill Par-lamentD ogig,i:vi è run ,r3;!ppDrto tra le parte~loilpazioni statali e ìPartiti al Governo o, permE1gHo dire, con l,e correnti dei partiti alGorverno. Le partecipazlioni stataLi invecedelVono assumere IUn nuovo J1Uolo, non pos-SDno essere considerate una .controparte de-Ig]i oI1gani delira iplrogr:ammazione come leaziende IprilVate, ma devono esser,e iUJnostru-mento della programmazione. Qui il di,scorsocade sulla ristrutturazione dell'industria.Non nE1gihialmo dhe in molti casi sia neoessa~,l'io aillfrontare proibl,emi di ristJIìuttiUm:ziane,Ima Docorre ,esercitare su questi !problemiil ,contro]l'O poEtilco, sallVaguaI1dando in-nanzitru:tto l' ocoopazione; la ri,s1JruttIuraZiionenon IPUÒ arvvenire a spese deLta classe ope-Iraia, ,dei lavoratDri. Se illlprooesso di dstrut~turazione si svolgesse senza run controHopubblico non solo sarebberO' inferti gravdcolpi all'ociCIupazione, ma anohe 11<0stesso

Page 11: SENATO DELLA REPUBBLICA · 2011. 3. 7. · Senato dellaRepubblica ~29116 VLegislatura 575aSEDUTA(pomerid.) ASSEMBLEA-RESOCONTOSTENOGRAFICO 23NOVEMBRE1971 manodoperaabasso costo per!'industria

V LegislaturaSenato della Repubblica ~ 29121 ~

23 NOVEMBRE 1971575a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

Mezwgiorno ;verrebbe ulterionmente emar~ginato ,e degradato.

In questa senso, in questa di'rezione l,epartecilpazioni statali, possona 'SrvolgeI1e laJOIra i£UThZJione,Iperseguendo, anoo/ eSise l' ahiet~tiJvo dell' oooUlpazione. Nan neigihialIlla ,ooevi sia stata una crescita quantitatirva deLleaziende pubbliche; nan negihiamo :dhe gliinrvestimenti ,deliI,e azi,ende pUibiblidhe si'anastati patenziati, aJUimentati, e consideria~ma questa un fatta IPosi,tirva; (però le parte--c~pazioniistatali non hanno data un cantro-buta alU'oocUipaziane in ,moda iCorrisponden-te ai 10ra inrvestimenti. Basti dilI1e :ohe sultatal,e degli invest,imenti, queUi' ,deLle parte-cipaziani statali e degli investimenti indu-striali e terzia'fÌi, qudH deUe parteoipazionistatal:i rGliggiungana tUna percentuale dell 25per centa Imentre proourano sOlla il 5 percen ta deLl' occupaziane.

A questa punta, ipa'rlanda delila direzianeIpUlbblica, nan si ;può non aocennare a,Uestrane vicende della Mantedison, all'ape-raZJione della Bastagi che !ha ralplpresentataun festival delle partecipaziani incJ1Odate,e ora alil'aoquista da parte della Montedisandi una deMie più grandi ilIIllprese fanrnace'l1:-titelhe italiane, la CarIoEl'ba, selTllpre al diwad ,di qua1lsiasi cantwllo pulblhHca. Le par-t'ecilpaziani statali hanno inrvcestita nell'ac-quista deUe a:zJioni deLla Mantedisan 200milHalI1di di denara pubblico! Ebbene, nanrv,iè neSlsun effettivo tCantrolllo piUlbblka sul,.la Mantedi'Sanclhe agisce seguenda i suaifini, Iii suai indirilzzi come qualsiasi altrasocietà [P'firvata.

AI,tra obi,ettiiva oentmle deH"ooClUiPazianeè il Mezzogiarna, di cui è inutlile ricordareIla dmmmatka sliltuazione peI1c1hè tutti llacanos'CÌalma. La crisi nazianal1e si, ripeI1cua-te con maggior forza nel Mezzogiorna, de-tenminaDJda situaziani dralIIllmatklhe in tut-t,e queLle 'Zane, lirvi comprese ,l,e grandi oittà

come NalpoIi, il che 'Segna ilI:faLlimenta del~la pOllitica seguita finara. Certa, sono ne~cessari nel Mezzogiarna inrvesti.mentli mas-siiod ed immediati; siama ,d/accardo ciheil Garverna appl'iohi subita la nonrna deH'lUl~tima Legge sulla Cassa rper il Mezzogiorna estrnttlUri il bÌ'lancia in modo da indicare lequate effettivamente dedkate al Mezzogior-

na su tutti i capitoli. Ma la questione nonè salo quantitativa, il Mezzogiorno deveessere l'obiettiva centrale della program-mazione e per poter risalvere questa pra-blema starica del nastra Paese è neces~sario madificare il tipa ,di' svillll1)ppo econa~milco seguita finara, che Iha emarginata ilMezzogiorna, ohe 11,0ha cansiderato cOlmeun'area di canS,UiIDa e tCOimeun ImeI1Cata dilmanodopera a basso costo. Occorr,e creareun tesslUta difEusivo di rpioca1e e medie in~diustrie ,di trasfonrnaziane ad aha lirvello tec-nologica, pramuovendo un effettiva proces-so dii industr1alizzaziane difEusa ed eq'llHi-brato e nan tli:mitandasi a creare cattedralinel deserta, rpoli di slViLUippo, casì cOlme èstata fatto sinara. In ques.ta calmpa ,le par~tecilpaz,iani statali hanna Ulna funziane im~portante. Non basta dire che le partecipazia-ni statali impegnano nel Mezzogiorno il 40,il 50 per cento degli investimenti ~ almeno

così si promette ~ per gli anni a venire. Sidice che nel 1972 le partecipazioni statali in-vestiranno in queste r,egiani il 50 per oent,o.dei loro fondi sul totale nazianale, però l/,o.c-cupazione delle partecipazioni statali nelMezzogiorno rappresenta soltanto. il 24,S percenta deHa lora occUipaziane ,complessirva intlUttail iPaese. Si .d:ÌìCeche da qui al 1975 sa~ranna investiti nel Mezzagiorna daHe Iparte~cirpaziani statali 4.500 iIDi,liardi, ma ,i nuaviposti di1,larvara cihe rverranno deteIiminati daquesti 4.500 miliaJ:1di sana sa1tanta 60.000 ecOlmpIessiivamente, nel 1975, ,l'acoupazianeprovocata dalle partecipazioni statali nelMezzogiarna sarà il 30 per cento. dell'occupa-zione generale in Italia delle stesse parteci~pazioni statali.

Occar're anche tChe il Governa, che ,le Ipar~tedpaziani statali realirzzino le Ipramesse chesono state fatte e Iclhe nan sono state man-tenute. Il GaiVerna ha Ipreso un !predsa i!m-p~gna .di realizzare ill quinta centra siderur~giICo in Calalbria. Ebbene, tale impegno nanè stata mantenuta. Nonalp'pare neplpure invia di realizzaziane questa grande opera,nan sana state iniziate nePiPlUre le ,opere in-firastrnttural'i 'per preparare ques.to quintacentra sidernrgko.

.occorre usdre al di muari d1 una patiticaipaternalistica di ,pacclhetti per reanzzare nel

Page 12: SENATO DELLA REPUBBLICA · 2011. 3. 7. · Senato dellaRepubblica ~29116 VLegislatura 575aSEDUTA(pomerid.) ASSEMBLEA-RESOCONTOSTENOGRAFICO 23NOVEMBRE1971 manodoperaabasso costo per!'industria

V LegislaturaSenato della Repubblica ~ 29122 ~

S75a SEDUTA (pomerid.) ASS:EMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

Mezzogiarno lUna ,politica llIUOiVa,al1ganica,che trasfoI1mi qruesta rpart,e del nostro Paesee che IrisolIva gli storid prob[emi di questerelgioThi,.

Vi è infine run altro punta da esaminareper quanto si riferisce ,al bi1é\Jllcia. Questobillancia si presenta <Dome runo stI1U1mentaidonea a determinare la sviluppo delle re~Igioni? lE si:gni,ficativo il fatto dhe il fondo\per i !piani di sviltLlippo regionali, IprevistodaTla ,legge finanziaria regionalle, sia stata in.(Hcato in questo biilancio neUta :cifra deI tut.to inadelguata di 20 miliaDdi. n capitolo 5011indica questa dura: rper i Ipiani di SlviliUlPPOregionali è previsto un fondo di 20 miliardi.Di questi, secondo l'ultima lielgge per la Cas-sa per il Mezzogiorno, i,l 60 per cento deveessere dato al Mezzogiorna. Resterebberaso'Itanto 8 miliardi per tutte le altre regio.ni. Ma lIe regi ani oggi costituiscono run fattoThUorvo,if fatto centraJle di tutto 110Stato ita-hana. Con questi 20 miliairdi si ;potranno co-,stitruire soltanto gl,i uffici" si Ipotrà ,assow,eresoltanto alila spesa del l'oro £umzionamentoma non si patranno certalmente realiizzare iiPJ10lgmmmi di svi1h1jppo regianali. Gli stessic1emaori,stiani si sOlno resi conto della gravi.tà dellprohlema ma hanno adottato uno stru-[mento deil tutto insrufficiente: si sono limitatia Ipresenta1re run ardine del gio'rno sollev;andoil probl,ema e chiedendo inteJ1Venti del Go.verno..

Se il bi,lando effettirvamente vuoleilndica.re una via nuova di SVHUiPPO,econolmÌCo, diacceleramento delila spesa pubblica, di po.tenziamento degl'i inv,estimenti lpubblid, nonsi capisce \per quale ragione siano stati se-gnati sol:tanta 20 miTiaDdi per i Ipiani, regiana.li di sviluppa. Call questa indicaziane il bi.lancio, nonostante tutte le affe:rmaziani, go.:vernatÌIVe, si :presenta cOlme runo strumentodi ,politica economica non eSlpansirva lilla so.stanziaLmente restrittirva, in contrasto. con ledidhiaTazioni dello stesso Governo.

Onorevoli colileghi, il momento dhe aUra.versa il nostro Paese è s,erio e difficile: siiPUÒ deteI1minare una si1JUazione confusa etOl1bida, la qUalle pUÒ 'CO,stÌ'truÌireil t,errenof3JVare1vol:eiPer run attacco di destlra dei gran.di giJ1uppieoanomici e di tutte de forze con.servatrici ,e 'reazionarie. NOli comunisti non

23 NOVEMBRE 1971

invachiama soluzioni radicali: vogliamo sal.tanto modificare il tipo di sviluppo seguìtosinora senza ratture laceranti, promuavendouna programmazione democratlica che con.tram e diriga gli investimenti dei grandigruppi pdvati e pubblici.

TiU'tte de forze democratidhe, ipolitiohe esi,ndacali, devono ilffiipelgnarsi in quest'arzio.ne per usoire fuori dalle difficoJtà, per indi~care una prospettiva al iPOIpolo itarLiano. Le:grandi con£ederazio'ni sindaca.ili hanno pre.sentato un laro documento dhe indica le Lienee di, un'azione economica nazionale persuperare Ie attuaN diffioohà economidhe. An-ohe noi comunisti ahbiamo arvanzato IproiPo~ste per una nuova politica economica, per.dhè ci oonsideri3Jillo parte in causa le [lonsempliici spetta'tari" sia Ipure critid, de] ipro-cesso in atta.

Sin dall IltUlglioscarso il nastro rpartito haindicato, in run suo dooumento, le },inee e gIiiindilrizzi per un nuovo tipo Ii SV@UIP'POeco-nOlmi,co. Desidero andherkardare che inquesta stessa Aula, nell'ottohre dell' 1969,il senatore Bu!faJini, parlanda sul (bilancio,preslentò run insieme di 'proposte per unanUOiVa poEtica economÌea.

Non ri:tenialmo certo ,dhe le cose da noidette siano definitive: le consideriamo solooOlme runa base per una diisçrussione tra lIefOl1ze democratiche. .Dobbiamo però esse:retutti ,cOlscienti clhe una simille situazionenon IPUÒ IprorOlgarsi. I lavolratari, la gente,comune, vogliono uscire flUori da tqluesta si-tuazione: soltanto superando le attuaM dif.fi,co1:tà, soltanto superando il'attuale orisi sipotrà saltvaguay;c1are i,l quadro democraticoistitruzianale.

'Diciamo anclhe dhialramente ai grandigrujPlpi :prÌiVati e pruJbblici lcihe sOlgnasseroiIJTlIPO'SisibiHrirvinoi te slligl:i olperai dhe non èpossibile tarnal1e indietro. Non S'i tratta disognare run'ilII1jpOssihHe tr~g1Ua saciale, in.vocata recentemente da,l' mini,stro 'PÌiCiCal:i,11aquale I£arehbe iillancare fra IYartlro runa de,ueiillOille del'plrogr,esso eoonOlmÌiCo e civ,ilIe: bi.sogna claDe una rispoS'ta nuova, Imoderna altlelatte, aUe tensioni operaie. n mecoanismodi ol1ganizzaziane dellarvoro neNe faibibridhee di iSvi,llUlplpodelil'efficienza aziendale noncostituisee per nulHa un dato di £atto obiet.

Page 13: SENATO DELLA REPUBBLICA · 2011. 3. 7. · Senato dellaRepubblica ~29116 VLegislatura 575aSEDUTA(pomerid.) ASSEMBLEA-RESOCONTOSTENOGRAFICO 23NOVEMBRE1971 manodoperaabasso costo per!'industria

V LegislaturaSenato della Repubblica ~ 29123 ~

23 NOVEMBRE 1971575a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- REsacaNTO STENaGRAFICa

tilva, nan yruppresenta Yinevitabile portatodi ,un'Ìimpostazione neoessaria (per Lo svi-lu(ppo indrustri:a,le: è bensì n risultata discelte fatte dagli i'lTIiPr,endi tori sulla basedel! 101ro Iprafitto.

,Ill Iillee:oanismo .di oIìganizz,ruzione del b-varo, tutto il sistema vigente nelle f,albbri-:che [possono quindi essere modificatil. Glioperai. dhi,edono dhe l' oI1ganizzazione dellarvoro venga macLiificata saliva'guaDdando iva~ori dellla persona umana, tutelandO' lasaLute deiliruvolratori, dhe :è un bene dhe nonIPUÒ essere monetizzato.

NesslUn ,groppo capitalistico si. HIliuJdainol-tre di poter tornare indietro servendosi del-la teppaglia fasdsta, tentando di evocaveDJUova,mente la ori:minalità £asdSita. Vi è cer-tain !taNa, in questo momento, iUna crÌtsi.e,oonomÌca, anche ~ se si vuole ~ di Ipro-spettilva. Per Ìimpedi:re qual:siasi ritorno in-dietro occorre promuovere lUna Slvilrujppoeco-nomi.co dhe Ipenmetta il s,upe:mmerrto del-J'atvua,le crisi SIUlUna strada dil rifanme e dirinnova!mento deN'a società italiana. È ne-cessaria l'unità di tutte Ie farze demoorati-dhe rper uno s~i,liUlPiPoecanomico Illel quadrodeU'at1JUrule as.setto democratÌrCo e costiturzionrule.

Si pone qUÌindi con farza la neoessità, .peraffrontare i problemi Ipiù ungenti, di lun nuo-vo Governo spastata a sinistra, con indirizzonuovo, frucendo cadere ognlÌ antidemac:mtio.lpreclusione a sinistra. Il definitivo supera-mento di ogni forma di pregiudiziale discri-minazione a sinistra è condizione 'indispen~sabile perchè il nostro Parlamento possaesercitare in una libera dialettica le sue£ul1'zioni e .pel1cìh!èpossa effetti~a:mente fun-zionare ad ogni Evelllo il regime democra-

tioo'.Oggi, in tutto il 'Paese si sta svilllurprpando

un'ondata di lotte O'peraie e pO'polari. I la-voratari chi,edona, soprattutto nel Mezzo-giornO', oC'CUipaziO'ne e una nuo:v:a politka di'rifonme. Noi comunisti siruillo con gli ope-

'l'ai" con i la'Varatori, ,con 'le masse iPO'polarie ci battialmo pevahè 'Venlgano s'Uiperate 1iC'at~tlUaH difficoltà e si reallizzi iUn niUO~O tipO' disvi,l,ulplpo economico e sodale democratico.

IPer qruesti ,motivi, e non per rilpeteriC' lUnarituale opposizione al bilancio, voteremo

contro questo bilancio che non indica unanuova politica e che non si p:resenta co-lme uno strumento idoneo a superrare lIe at-tuali difficoJtà ,e ad imprimere un nuovo

cO'rso ,all,processo econO'mico del nostro \Pae~se. (Applausi dall' estrema sinistra. Congra~tulazioni).

Presentazione di disegno di legge

,P R E T I, Ministro delle finanze. Doman-do .di par1are.

,p RES I D E N T E. Ne ma facoltà.

P R E T I, Ministro delle finanze. A no-me del Ministro dd teso:ro, \ho ,l"onore dipresentalre a,} Senato il seguente disegno di,l~g,giC':«Autari:zzaziane alll'eserCÌzio provvi-sorio del bilIancio per T'anno fÌna:nziario1972 }) (1988).

P RES I D E N T E. Do atto all'ano-r,evole Ministro d~ne finanze della p'resenta-zione dd \predetto disegno di, ,legg,e.

Ripresa della discussione

P R ,E :S I D E N T E .È iseritto a pad'a-re il senatore CipeliIi:ni. Ne Iha facoLtà.

IC I IP E L IL I N I. Signor Presidente,onorevole Ministro, O'norevoh iCoUiegihi, i,lbilanoio di Iprevisiane deTlo Stato per l'an~no 1972 aoquista UIl1:,sigDlific8:Jto particolareperohè !praticamente si tratta di un bilancioche dhiude un dolo stOriiCO. Diue infatti so-no le ,grosse novità dhe muteranno sostan-zialimente e :l'indirizzo e ,YilIDpostazione delbilancio di ,previsione den'O Stata: Ila rifor-,ma tlrirbutaria e la \pratica, conroreta entratain funzione deLliC'regi ani a statuto ordina-rio. L'una ,e l'alltra daTanno indubbiamente,un respiro Ipiù ampio e realisticalmente più

veritiero a quelili dhe sono o dhe dovrannoesser,e .i mplPorti tira Stato e cittadino e vi-ceversa .e a quelli, ,che sono e che saranno icompiti deillo Stato.

Page 14: SENATO DELLA REPUBBLICA · 2011. 3. 7. · Senato dellaRepubblica ~29116 VLegislatura 575aSEDUTA(pomerid.) ASSEMBLEA-RESOCONTOSTENOGRAFICO 23NOVEMBRE1971 manodoperaabasso costo per!'industria

V LegislaturaSenato della Repubblica ~ 29124 ~

575a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO 23 NOVEMBRE 1971

A I]UngO abbiamo Iprurl'ato e disoosso dellariforma tributaria sviscerandone gli aspettipo~itici e tecnici, sottolineando Calle daItarifoIima stessa ci prefiggiamo, tra Il'ahro, loscopo di Iillodiificare il sistema tlributario rap"portandolo ana sentita, ,indispensaibile esi~genza di giustizia tributada. !Si tratta cioèdi prooedere all'invers,ione del1a tendenzadhe si è manifestata e ,cm.esi è andata aglgra~¥ando di anno in anno con una ,linea di syi~IJJuiPPOfortemente negatiJvae che tha vistocr,escere ,lla diffidenza tra il}:fislco ed iT dtta~dina con la diifEusione deH'evasione fiscaLee quindi oon .la sott:r~azione di notevoli [1isor~se al bilancio stesso deltlo !Stato.

È d:Litaro ,cihe se leentlrate dellla Stato so~no viziat,e e IcoIDiPromesse a causa di unarisposta soltanto parziale da parte di chi hail dovere di dare il proprio contributo nel for~maDe l"insieme delle risorse che allo Statonecessitano, andhe }e spese siUJb~scono riden~tileo vizio e cOIIJipromissione. Booo iperohJè

l'i teniamo e ci aUgiUiriaIDo dhe la niifol1ma tri~butaria 'realizzi 110scopo di dare un qruadropiÙ \Qi[1ganitcoe Ipiù veritiero della cCllpadtàcontributiva del Paese, che si trasferirà inuna y,is50ne altr,ettanto oJ:1ganka e veritieradeiUe [1isorse Clui ,lo 'Stato potrà attingere eSiu lCui contare in sede di bi,lancio di prerv,i~sione.

Illplratko £unzionamento delite n~gioni con.l'attribuzione dei COlIIJiPitiIclhe ad esse sonostat,i assegnati ,rarl1presenta l'ahra norvitàilIIJiPortante oui sopra ho aooennato. Lo sneJ~l:i,mento di 'Certe Iprooedure, il rdeoentraiInentodi compiti ,e ,servizi non potmnno dhe ind~dere favorevolmente sulla realizzazione dideterminati obiettivi riducendo i tempi e lecOIIJiplicazioni di ordine burocratico dhetan~to negativamente hanno influito ed influiSlco~no sulla fase 'presente d'elLa nostra ,economia.Non lè Icerto questo Il'aspetto più dete:rm.ir-nante dd]a crisi rohe travagLia il nostro iPae~se, lilla Iè rUno degH aspetti e come tale vaaffrontato ed eliminato.

Lo sviluppo ,economico parte e prende con~sistenza da una legge fisica, la dinamica,che è associata alla produzione che è piùforte e più spinta se è sostenuta da un in~sieme di fattori. Quello cui ho accennatoè uno fra i tanti; ve ne sono indubbiamen~

te di più importanti e, nel momento parti~oolare in cui viviamo, di più gravi. La situa~zione internaziona}e ha indubbiamente il suopeso per la stretta connessione che esistetra le economie dei vari Paesi: le conseguen~ze del terremoto monetario deH'agosto scor~so provocato dalle note misure protezioni~stiche americane (non convertibilità del dol~lara, richiesta di rivalutazione delle moneteeuropee, praticamente di quasi tutte le mo~nete, tassa sulle importazioni) sono ancoraoggi imprevedibili, nonostante la difesa qua~si compatta dei Paesi del MEC e del Giap~pone nel respingere il tentativo degli StatiUniti di esportare in quei Paesi !'inflazionee quindi di far ricadere su di essi le conse~guenze di una politica economica e finan~ziaria sbagliata.

Vani purtroppo sono stati gli ammonimen~ti, le previsioni, gli inviti a sedere attornoad un tavolo per prendere atto di una nuo~va realtà economica e finanziaria ed a rive~dere gli aocordi monetari di Bretton Woods;vani sono stati anche per la debolezza concui sono stati pronunciati, essendovi dispa~rità di giudizi sui rimedi o mero rapporto disudditanza da parte di qualche componentedel coro. Ora paghiamo ~ e non sappiamo in

quale misura e fino a quando ~ direttamen~

te ed indirettamente, perchè la recessioneeconomica, la crisi economica dei Paesi delterzo mondo ricadrà fatalmente su di noi.

Infatti che cosa stanno facendo i Paesiproduttori del petrolio che sanno di avereil bastone per il manico, che sanno che laeconomia dell'Europa intera, e non solo del~l'Europa, che l'attività produttiva dei Paesiindustriali è condizionata dal regolare aff1us~so del cosiddetto oro nero? Si stanno or~ganizzando, anche favoriti dal fatto che tut-te le transazioni, tutti gli accordi sono statistipulati in dollari, per ottenere un ulterioreaumento del prezzo del grezzo. E ciò a seimesi di distanza dall'acca l'do faticosamenteraggiunto tra i Paesi produttori e i Paesiconsumatori, accordo che avrebbe dovutogarantire per almeno cinque anni la stabi-lità del prezzo.

Che cosa fanno i Paesi del terzo mondonon produttori di petrolio, ma di altre ma~terie prime quali il rame, lo stagno, il cauç~

Page 15: SENATO DELLA REPUBBLICA · 2011. 3. 7. · Senato dellaRepubblica ~29116 VLegislatura 575aSEDUTA(pomerid.) ASSEMBLEA-RESOCONTOSTENOGRAFICO 23NOVEMBRE1971 manodoperaabasso costo per!'industria

Senato della Repubblico ~ 29125 ~ V Legislatura

575a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 23 NOVEMBRE 1971

ciù, il cacao e che a causa della recessioneeconomica dei Paesi consumatori di quellematerie prime hanno visto sensibilmente di~minuire la richiesta? Riducono a loro voltala richiesta e quindi il consumo dei prodottifiniti ohe i Paesi industrializzati loro forni~scono. E il nostro Paese si trova praticamen~te incastrato in questa situazione. Comun~que sui problemi della politica monetariaavremo mO'do di parlare più a lungo quan~do il Senato discuterà le mozioni, tra cuiquella presentata dalla mia parte.

Torniamo al bilancio di previsione: è no-to che la maochina statale e, più ip generale,quella della pubblica amministrazione nanfunziona secondo i tempi richiesti per ap~pagare sollecitamente i bisogni che il Paesepresenta tanto dal lato sociale quanto daquello economico. Pertanto la discussione delbilancio dello Stato acquista in questa si~tuazione una particolare importanza, essen~do questo bilancio l'espressione della partepiù importante della palitica economica esociale.

Indubbiamente una più corretta visionedel bilancio statale è legata alla program~mazione che è la sola politica che sappiacondurre la pubblica amministrazione e nonsoltanto questa ma anche le leve ed i cen~tri credi tizi o finanziari ed i tanti altri cen~tri di decisione, nell'ambito di una dinamicadel sistema economico e sociale sempre piùiélJdeguata ad appagare lIe necessità dei lavo-ratori mediante una distribuziane più giu~sta delle risorse effettuate in chiave sociale.

Con il decentramento regionale, il cone~gamento tra il bilancio statale e quello piùin generale della pubblica amministrazianediventa indispensabile, non salo ai fini dellaspesa pubblica ma anche per quanto riguar~da il funzionamento ed il decentramentodeUa politica economica nel settore pubbli~co~amministrativo. Questo compito dovrà es-sere svolto dalla programmazione e dallapolitica di piano, dal Ministero del bilan~cia e deHa programmazione economica chedovrà essere posto in grado di prospettarel'azione annuale che si intende svilupparenel settore della politica sociale ed econo~mica di competenza della Pubblica ammini~strazione.

Nonostante i notevoli tentativi che il Go-verno ha effettuato quest'anno, a parer no-stro il bilancio dello Stato deve maggiormen~te rispondere alle effettive necessità del Pae-se secondo una politica avanzata socialmen~te ed economicamente. Molto deve essere de~stinato dal bilancio per costruire le case, gliacquedotti, le scuole, j servizi sociali in ge~nere che interessano i centri urbani, per mi-gliorare la rete viaria e ferroviaria arrivan~do al superamento della concorrenzialità;per difendere la natura e l'ambiente, per do~tare il Paese delle necessarie infrastrutturesociali e civili tra cui quelle sanitarie e pre~videnziali, di tanto interesse ed attualità invista della riforma sanitaria.

Per raggiungere questi obiettivi si deveavere la forza ed anche il coraggio (per leben note resistenze che si incontrano ogniqualvolta si mira a mutare qualcosa) di cor~reggere le tendenze verso un indirizzo con~sumistico della pubblica amministrazioneche, se non cantrollato, può condurre al di~lagare delle spese correnti, alla perdita diimportanza delle spese in conto capitale, al~l'aumento dei residui passivi. Bene ha fattoa parere nostro il Ministro del bilancio, ono~.revole Giolitti, ad intervenire in questo mo~mento di crisi di dive l'si settori dell'econo~mia, proprio in quella direzione. Si imponeinfatti una politica qualificata di indebita~mento pubblico, possIbilmente gestita inmaniera diversa (direi anzi necessariamentegestita in maniera diversa) da come sino adoggi è avvenuto, che consenta di utilizzareal massima i capitali e le risorse.

Intanto nell'attesa (che speriamo breve)che la programmazione diventi aperante, ilGoverno deve esprimere sempre a livello deiMinisteri tesoro e bilancio la sua migliorepolitica ecanomica e la deve attuare impe~gnando, castringenda, obbligando la pubbli~co. amministrazione a seguire le direttive for~mulate, senza più resistenze, ritardi, rinvii,complicazioni. È mai possibile che in una si~tuazione economica di ristagno a di recessio~ne, che con il pericolo che si affaccia delladisoccupazione e della sattoccupazione, chein una situazione economica, finanziaria emonetaria internazionale di una gravità sen~za precedenti, ci si permetta il lusso di non

Page 16: SENATO DELLA REPUBBLICA · 2011. 3. 7. · Senato dellaRepubblica ~29116 VLegislatura 575aSEDUTA(pomerid.) ASSEMBLEA-RESOCONTOSTENOGRAFICO 23NOVEMBRE1971 manodoperaabasso costo per!'industria

Senato della Repubblica ~ 29126 ~ V Legislatura

575a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO 23 NOVEMBRE 1971

utilizza~e 10.000 miliardi di lire di residuirpassih>:iIche rapp:resent1ano oh:re ItuttO, per :laloro mole, una minaccia alla stabilità mone-taria?

È quindi lodevole lo sforzo in atto di spin-gere la pubblica amministrazione a spende-

re entro il più breve tempo possibile circa1.200 miliardi di lire, di cui 600 per l'edili-

zia abitativa, 200 per la rete autostradalee 350 per le opere sanitarie e ospedaHere.Ma allo sfarzo davrà accampagnarsi una ca-stante vigilanza, una cantinua e ferma pun-golatura di quei centri che dovranno prov-vedere alla pratica esecuzione dei piani diintervento. Casì come è da apprezzare laaziane del Gaverno per la nuova legge per

il Mezzogiarno (e qui sommessamente mipermetto di ricordare che esistona delle areedepresse nel Centro-Nord alle quah il Go-verno deve rivolgere la prapria attenzionecan una iniziativa legislativa che riempia ilvuoto che SI è venuto a creare con la morteper consunzione della legge n. 614), legge peril Mezzagiorno che consentirà investimentiper oltre 7.000 miliardi di lire, per la nuovaIlegge ,sulla casa, per i provvi{dimentJi anti-cangiunturali, per il l'i lancia dell'economiaed infine per i disegni di legge, presentati alConsiglio dei ministri, per Ila difesa deB/ac-cupazione e che stanziano nuovi fondi alMediocredita centrale, alla GEPI, alle parte.cipaziani statali peT un totale di 568 miliardidi lire.

Ha ragione però il Ministra del bilancioquando ritiene tale sforzo non sufficiente seinquadrato negli aspetti. congiunturali nondisgiunti dai problemi di sviluppo che ri-chiedono sostanziali modifiche strutturali equalificanti riforme anche in campo econo-mico. Ha ragione quando sottolinea la ne-cessità di provvedere alla riforma della leg-ge sulle società per azioni, casì come il no-

stro partito da anni chiede, alla disciplinadi tutta la materia dei bilanci sacietari, ivicompresi quelli delle aziende di eredita, inmado che la loro trasparenza renda possibi-bile la canoscenza di quegli elementi che pos-sono aiutare a formulare adeguate politicheeconomiche.

E concordiamo perfettamente sulla neces-sità di istituire un fondo centrale di garan-zia per le piccole e medie imprese. L'istitu-zione di tale fonda presso il Mediocreditocentrale rappresenterebbe uno strumento ef-ficaoe di intervento per !'immediato o persituazioni contingenti e in prospettiva perl'adeguamento e l'aggiornamento tecnologicadelle aziende.

Il bilancio al nostro esame mette in evi-denza la preaccupazione del Gaverno in or-dine alla situazione congiunturale che stia-mo attraversando: bisagna spendere, oerto,ma naturalmente spendere bene attraversouna massiccia spesa pubblica; nel contempobisagna attentamente sorvegliare l'andamen-to dei prezzi. Il Governo non ha ancora tro-vato la strumento efficace per impedire il di-sordinato aumento di certi prezzi che soven-te avviene per motivi di ordine meramentespeculativa. Bisognerà invece che la travi: ilbilancio della famiglia di un lavoratore nonè meno importante ed essenziale di quellodello Stato; si tratta soltanto di una diffe-renza quantitativa, rimanendo uguale la di-mensiane umana.

Impedire che i prezzi superino il livello diguardia significa diminuire lo stato di ten-sione tra costi e salari, significa dare credi-bilità all'impegno del Governo di difenderecontemporaneamente occupazione e potered'acquisto.

Non è lontano il periodo in cui si è verifica-to un aumento disordinato dei prezzi: all'in-domani del periodo delle ferie, delle lunghevacanze, quando le massaie, i consumatorisi sano trovati di fronte ad una spinta sre-golata, irrazionale, strumentale di certi prez-zi di beni di cansumo di prima necessità oquasi. E dabbiamo dare atto, prendere attoche a oont'rastaI1e l'onda del I1i:alzo dei pI1ezmnon slOno stati certo :il Governo a le ClÌircola-ri prefettizie che lasciano il tempo che tro-vano, ma è s.tata la stampa di informazione,i giornali che hanno coperto il vuoto peri-caloso schierandosi decisamente dalla partedei consumatori, delle massaie, dei lavorato~

l'i, conduoendo e partando avanti una cam-pagna efficacissima in loro difesa. È graziea quella azione se gli speculatori hanno ti-rato i remi in barca: è attraverso un'azio-

Page 17: SENATO DELLA REPUBBLICA · 2011. 3. 7. · Senato dellaRepubblica ~29116 VLegislatura 575aSEDUTA(pomerid.) ASSEMBLEA-RESOCONTOSTENOGRAFICO 23NOVEMBRE1971 manodoperaabasso costo per!'industria

V LegislaturaSenato della Repubblica ~ 29127 ~

23 NOVEMBRE 1971575a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

ne capillare condotta dalla stampa se neimesi di settembre o di ottobre è fallita o aJ~meno è stata contenuta l'aperazione rialzo~svalutaziane.

Vi sono segni sia pure limitatamente oparzialmente positivi di una inversione ditendenza. Il Governo deve approfittare diquei segni positivi o per lo meno jncorag~gianti. Mi riferisco al contenimento della di~namica dei prezzi, al miglioramento dell'an~damento di alcune produzioni industriali,a certi segni che si avvertono e che mi au~guro siano premonitori in meglio.

Ci troviamo a doyer affrontare grassi pro~blemi in una situazione econamica interna~zionale che ai soliti grossi problemi aggiungequelli di un mando inquieto anche nel cam~po dell'ecanomia. Se rappresenta un segno,una indicazione positiva la soluzione del pro~blema dell'ingresso della Gran Bvetagna 'edei Paesi ad essa associati nel MEC, se rap~iPn~senta fUn !Segno ipositirvo ill [Frontle comunedell'Europa per contrastare il disegna pro~tezionistico degli Stati Uniti, tutta ciò non èsufficiente per risolvere i prablemi che ciriguardano.

La politica econamica del GoveDl1O e il bi~lancio che ne è l'espressIone devono tenderesempre di più alla soluzione dei problemiche riguardano e investono la nastra società.La politica econamica è soltanto un aspet~to della politica del Governo. Prendiamo at~to con saddisfazione che dal 1965 al 1972l'importo globale dello stato di previsionedella Difesa è passato dal 15,14 per centodell'importo totale all'l1,45 per cento. Pren~diamo atto che lo stato di previsione dellaspesa del Ministero della pubblioa istruzio~ne prevede, rispetto all'esercizio 1971, un au~mento di spese per complessivi 443.678 mi~lioni. Ma dietro queste cifre quale realtà sinasconde? La scuola va avanti? È riformata?Chi ha il coraggio di dire di sì? Chi puòsostenere un'affermazione del genere? Chipuò dire o affermare che la nastra agrical~tura che naturalmente, come tutti gli orga~nismi più deboli e pill esposti, ha fatto lespese del terremoto monetario, può venireconcretamente fortificata con la parte cheil bilancio le assegna!

Mi permetto di citare un brano della rela~zione che riguarda quella tabella, sembran-

domi assai chiaro e sintomatico: ({ Conside~rando la situazione dell'agricoltura italianae le sue più fondamentali esigenze, si deveobiettivamente pervenire alla conclusioneche l'attuale stato di previsione del Mini-stero dell'agricoltura e delle foreste per l'an-no finanziaLio 1972 non consente passi inavanti verso l'attuazione di una politica agra~ria adeguata ai tempi che corrono; consenteal massimo la salvaguardia della situazionein atto poichè si ripetono quasi in modostereotipico le voci con i relativi finanzia-menti degli esercizi passati. Non occorre per~ciò ripetere le proposte, le raccomandazio~ni e i rilievi esposti dai relatori degli eser~cizi precedenti che valgono pure per lo statodi previsione ora in discussione».

Signor Presidente, onorevole rappresentan~te del Governo, onorevoli colleghi, credo diavere, sia pure succintamente e in modo as-sai apprassimativo, sottolineato i punti diconsenso, e sono malti, e le perplessità, e nansono poche, circa il bilancio di previsioneal nostro esame. Ma non inganni la sotto~linea tura delle perplessità; essa vuole esseresoltanto un contributo, sia pure mO'desto, persuperare le difficoltà del momento e, in qual-che caso, di sempre.

Noi socialisti Siail110 favorevoli al bilanciodi previsione per due mativi; in primo luo~go perchè in esso notiamo già un nuavo in-dirizzo, una diversa prospettazione proprioin riferimento al pratico avvento della rifor~ma tributaria e delle regioni a statuto ordi~nario, in secondo luago per Ila presa di po~sizione più che di coscienza, perchè non sipuò certo accusare il Governo di distrazione,in ordine al problema della spesa pubblica.Il Governo non deve avere incertezze nelcampo della spesa pubblica e, in attesa ohela programmazione venga attuata con il se-condo piano quinquennale, derve candurretutti i centri di decisione e di spesa versogli obiettivi di crescita del Paese. Non sitratta poi di buttare i quattrini al vento: visono centinaia, migliaia di comuni senzaacquedotto, senza fagnature, senza energiaelettrica, con scuole insufficienti o ricavateda locali malsani e abbandonati. Vi sonoservizi pubblici e sociali degni di paesi delquarto, quinto e sesto mondo (di quelli, an~che per un fugace e telegrafico riferimento

Page 18: SENATO DELLA REPUBBLICA · 2011. 3. 7. · Senato dellaRepubblica ~29116 VLegislatura 575aSEDUTA(pomerid.) ASSEMBLEA-RESOCONTOSTENOGRAFICO 23NOVEMBRE1971 manodoperaabasso costo per!'industria

Senato della Repubblica ~ 29128 ~ V Legislatura

23 NOVEMBRE 1971575a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

alla politica estera, che hanno votato per lapermanenza della Cina di Formosa aU'ONU).Ci SDno 10.000 mihavdi di residui passivi:ebbene, utilizziamoli per risolvere una par-te di quei problemi.

Al paIli deilklJ pubbHoa ,amministrazione sideve mobilitare il credito: lo Stato ha i mez-zi e i patleri per svolgere non salo la pali~tica quantitativa, ma anche la politica qua~litativa del credito. In questo mDdo saràpossibile dare al bilancio dello Stato quelsignificato e soprattutto quell'importanza diprincipale strumento dell'azione pubblicanella gestione e nell'amministrazione dellerisorse, cosa che man mano si era andataperdendo e che, ritrovandola oggi, si ha lasenzazione di essere ritornati sulla giustavia, su quella via tracciata e percorsa da no-stri illustri e celebri predecessori che consi-deravano il bilancio dello Stato la carta diidentità del Governo e la credenziale indi- I

spensabile per avere gli attributi della se-rietà e della credibilità, indispensabili perogni attività e azione sia in politica interna,sia in quella internazionale. (Applausi dallasinistra. Congratulazioni).

P RES I D E N T E. È iscritto a parlareil senatare Buzia. Ne ha facoltà.

B U Z IO. I dati contenuti nel bilanciodi previsione e le valutazioni di palitica eco"nomica che la discussione dello schema le"gislativo camporta assumano quest'announa singolare rilevanza.

Lo stato della sfavorevole cangiuntura, leprospettive di rIpresa produttiva, connessein buona misura can le future vicende poli~tiche, l'introduzione graduale della riformatributaria, i presumibili effetti incentivanti I

della legge sull'edilizia, l'accelerazione dellaspesa pubblica, per citare gli argamenti dimaggiore evidenza, offrono motivi di stimo'"lante ricerca ed occas,ioni per un aperta con-fronto delle posizioni.

I nuovi strumenti di rilevaziane di cui di-sporrà dai prossimi mesi l'Amministraziane,al fine di seguire l'andamento « reale}) dellaentrata e della spesa, dovrebberO' cont,ribuirea rendere maggiormente veridica la farmula-zione delle previsiani di bilancia, in modo

da conferire una più intensa dignità di can-tenuto al documento, come da più parti giu-stamente si invaca. Uno dei cardini della de-macrazia è dire chiaramente al cittadinoquale uso si fa del danaro prelevato mediantei tributi ed in quale moda vengono saddi-sfatti gli innumerevali bisagni della callet-tività.

Ecco perchè dobbiamo affrontare con buo-na valontà i problemi che sono racchiusinella logica del piano contabile annuale,quali quelli relativi al controllo finanziari:odel Parlamento, alla manavra della spesapubblica, al contenimenta delle spese car-renti, ai tempi di attuazione delle opere, allacopertura finanziaria delle spese pluriennali,alla lievitazione del fabbisogno di, Tesoreria.

I recenti avvenimenti anche int,ernaZJionalihanno rafforzato la necessità di guardare al-l'atto legislativo di autarizzaziane come allamassima espressiane degli obiettivi e deivincoli dell'azione programma tic a, tesa al so-stegnO' dell'economia naziO'nale, in un quadradi valutaziO'ne generale e meditata delle com-panenti produttive del sistema.

Il Comitato interministeriale per la pro-grammazione economica ha confermata, concancretezza di iniziative, la validità di talevisione, intensificando l'attività di coordina-mento dei programmi di spesa e conferendO'esplicito mandata al Ministro del bilanciaal fine di accelerare le procedure di attua-zione delle opere pubbliche, segnatamente inquei settori (agricoltura, ferravie, autastrade,strutture igienico~sanitarie) ove gli interventipossono megliO' determinare quel sostegnotempestivo di cui l'economia nazionale ha bi-sogno.

Il discorso si apre, dunque, su una pro"spettiva deJla quale dobbiamo prendere atto.

Gli studi per l'introduziane del cosiddetto« sistema di pianificazione del bilancio}) e leesperienze che tal une amministrazioni sonoprossime a compiere in materia trovano unosbocco naturale nella realtà della presentesituazione.

Ma la strada da compiere è ancora lunga,perchè, malgrado le lodevoli iniziative deiresponsabili, il problema di fondo ~ quellodi rendere strutturalmente legate politica di

Page 19: SENATO DELLA REPUBBLICA · 2011. 3. 7. · Senato dellaRepubblica ~29116 VLegislatura 575aSEDUTA(pomerid.) ASSEMBLEA-RESOCONTOSTENOGRAFICO 23NOVEMBRE1971 manodoperaabasso costo per!'industria

V LegislaturaSenato della Repubblica ~ 29129 ~

57Sa SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

bilancio e politica di programmazione ~ è

lontano dall'essere risolto in modo organico.

Spero solo che le non lievi difficoltà del-

l'attuale fase congiunturale e le misure postein essere per usdre al più presto dal puntocritico del ristagno produttivo costituiscanola migliaI'e accasiane perchè certi temi, così'spesso elusi, vengana affl10ntati con la llIe-cessaria consapevolezza.

Non si dimentichi che tut11i i PaeslÌ comu-nitari hanno sentita l'urgenza di una effi-ciente « programmazione di bilancio }}. Il pro-blema dell'adeguamento del bilancia dellaStato alle esigenze del programma econo-mico nazionale, come sappiamo, è innanzi-tutto di ordine costituzionale.

Il Comitato intel1parlamentare di studiodei problemi derivanti dall'articola 81 dellaCostituzione ha presentato, agli inizi del 1968,un documento conclusivo dei lavori in cuisi afferma tra l'altro: «È stato massima-mente riconasciuto che la soluzione del pro-blema della copertura delle leggi di spesapoliennale vada ricercata in un programmaformulato diversamente dall'attuale, cioè inun programma analitico ed articolata spe-cialmente per quanto riguarda la spesa pub-

blica }}.

Ciò non coinvolge soltanto la questionedella compatibilità delle indicazioni conte-nute nei programmi pluriennali con il dispo-sto del quarto comma dell'articolo 81 dellaCastituzione, concernente l'obbligo di eviden-ziare i mezzi necessari per coprire le singolespese. Occorre infatti considerare anche lequestioni connesse con la ricerca di appro-priati metodi di analisi e di valutaziane glo-bale della gestiane pubblica.

È superfluo ricol'daI'e che il bilancio delloStato, sottopasto annualmente al nostro esa-me, copre saltanto la metà dell'insieme delleentrate e delle spese che interessano la fi-nanza pubblica, nel suo insieme. Ciò costi-tuisce una remora iniziale per chi vogliacompiere una panoramica delle situazioni,delle tendenze, degli equilibri e delle tensioniohe caratterizzano l'attività finanziaria nelsuo complesso.

Anche in sede teorica è stata di nuO'vO' cal-deggiata la opportunità di affiancare annual-

23 NOVEMBRE 1971

mente al bilancio di previsione ed a quelloconsuntivo un quadro di sintesi della pub-blica finanza in modo da offrire allegislatarela possibilità di velrificare le risultanze del-l'azione cO'ndotta dai diversi organi decisio-nali. Perchè è attraverso l'impiego di tuttii mezzi a disposizione, canseguiti mediantele diverse forme di prelievO', che si realizza,,in definil1iva, l'odentamento poiliitico rivoltoal raggiungimentO' di un certo equilibriasocio.econO'mico.

Uno StatO' maderno deve poter attuare unapolitica economioa in grado di avviare a so-luzione i problemi legati con lo sviluppocivile della callettività e di esercitare unaconcreta funzione di sastegnO' praduttivoparticolarmente necessariO' durante le l1e-cessi ani cioliche. Per far ciò occarrono, na-turalmente, risarse crescenti ma prelevatein modo tale da canseguire alla fine quel-

l'obiettivo di redistJ:1ibuziane ,equilibmta del-la ricchezza verso cui deve incentrarsi lasforzo combinato degli al1gani legislativtedell' AmministraziO'ne.

È ovvio che nessun progresso civile puòessere raggiunto in uno Stato demooraticasenza che il cittadino sia chiamata a cantri-buire in mado equo alle necessità di finan-ziamento pubblico, il che vual dire medianteun sistema infarmato in grande misura adun'autentica giustizia tributaria.

La legislazione fiscale vigente e l'apparatodi cui dispone il nostro Paese presentanodifetti che non possono essere sottaciuti. Suquesto punto siamo stati sempre tutti d'ac-

cordo. La legge di delega per la riformadell'ordinamento tributariO' si pone quindicome un fatto risO'lutore rispetto al trava-glio storico del sistema impositivo.

La nota preliminare allO' stato di previsio-ne della entrata per il 1972 considera gene-ricamente che nella formulazione dei daticontenuti nel disegno di legge si è anchetenuta conto « dei riflessi dei nuovi provve~dimenti fiscali ».

In realtà occO'rre considerare il cO'siddet-to « shttamento », ossia la praroga dei ter-mini previsti dalla legge 9 ottobre 1971,n. 825, per l'eII1Itrata in vigore del1e narme

Page 20: SENATO DELLA REPUBBLICA · 2011. 3. 7. · Senato dellaRepubblica ~29116 VLegislatura 575aSEDUTA(pomerid.) ASSEMBLEA-RESOCONTOSTENOGRAFICO 23NOVEMBRE1971 manodoperaabasso costo per!'industria

V LegislaturaSenato della Repubblu:o ~ 29130 ~

23 NOVEMBRE 197157Sa SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

che cO'nsentiranno l'applicazione dei nuO'vitributi. Ciò in quanto la tardiva approva~ziO'ne del pravvedimenta di delega nO'n avreb~be permessa il cambiamentO' del sistema adecorrere dallo gennaiO' 1972, a causa del~la ristrettezza del tempO' ~ saltanta due

mesi ~ cancesso al legislatore delegata, peremanare i relativi decreti di attuaziane eper pO'rre in essere i cO'mplessi adempimentiamministrativi indispensabili per adeguare imezzi dell'azione accertatrice alla mutatarealtà tributaria. Si 1Jratta di impiantare nua-vi meccanismi aperativi, ampiamente auto~matizzati, nanchè di addestrare e riqualifi~care i.l persO'nale, ponendO'la all'altezza deicampiti richies6 dal rifO'rmata ardinamentO'e dall'impiega su larga scala dei cO'ngegnielettranici per la ricerca, classificaziane evalutaziO'ne della materia impO'nibile. Sarà,inaltre, necessaria diffandere la canascenzadella nuova struttura fiscale cO'sì da facili~tare il cO'mpita dei contribuenti e renderlicansapevali degli scapi che la rifarma si

prO'pone.

La prot:raziane dei termini è articalata inmanier<.. da differenziare la data di entratain vigare dell'IV A, impasta sui cansumi, fis~sata al 1° lugliO' 1972, da quella relativa alleimposte sul redditO', che si renderannO' ap~plicabili dallo gennaiO' 1973.

Ciò tende a sminuire gli aneri, anche dicarattere psicalO'gica, cui patrebbero anda~re incan-ora alcune catega'fie di aperatari,perchè nan venganO' cancentrat'i in un sO'la

annO' gli effetti che deriverannO' dal muta~menta del 70 per centO' circa dell'attualeardinamenta tributaria.

A tal fine sO'nO'stati dispasti ulteriori sgra~vi in favare dei saggetti O'bbligati al paga~

mentO' dell'IV A, cansentendO' di discaJ:1icaredall'impasta dO'vuta l'ammO'ntare dell'IGEche ha gravata sulle scO'rte e sui beni d'inve~stimenta, rispettivamente, negli ultimi die~ci e dadici mesi di applicaziane, anzichè

quattrO' e sei (came indicata dalla legge~de~lega). È inaltre prevista la pO'ssibilità di chie~

dere una detrazione fo.rfettaria dell'IGE su~gli acquisti effettuati negli ultimi died me~si, ferma restandO', ad agni mO'do., la facaltà

di aptare per la determinazio.ne analiticadell'IGE gravante sulle scarte realmente gia~centi, can l'abbliga di presentare l'inventa~ria dei beni al 30 giugno 1972.

In termini di gettito., l'ammO'ntare dei tri~buti indiretti nellaro insieme nO'n daiVrebbedar luagO' a scostamenti di una qualche im~partanza rispetto. alle farmulate previsio.ni.

Bisogna aggiungere che gli intrO'iti deri~vanti dalla impo.siziO'ne diretta e indi,rettahanno fatto registrare, in base agli ultimidati in passesso per il carrente annO', unascastamento dalla co.rrispandente previsianepari a circa il 7,5 per centO'. Questo risultatO'

castituisce un elementO' di giudizio di pri~

m'O'rdine ed è particalarmente utile per unavalutaziO'ne in prospettiva, qualara si tengapresente che la ,indicaziane previsiO'nale fat~ta a suo tempo si basava sul presuppO'sta diun tasso di incremento del redditO' nazio~naIe che, purtroppO', non ha trovata riscO'n~tro nella difficile realtà dell'eserciziO' finan~ziario tuttora in cO'rso.. La speranza di unaseria ripresa praduttiva è stata la campa~nente che più ha influito nella fO'rmulazianedella previsione 1971. Ebbene, malgrado le

misure cO'ngiunturali previste dal cO'siddetta{{

decretane» ~ decreto~legge 26 O'ttabre

1970, n. 745, convertito can modificaziani

nella legge 18 dicembre 1970, n. 1034 ~ latensione ecanamica non ha subìtO' miglia-ramenti, se si eccettua il più recente peria-do, in cui si sono manifestati sintami posi~tivi, derivanti dalle più equilibrate posizioni

sindacali e dalla politica di incentivazionedella spesa pubblica, di cui ha riferito neigiorni scarsi il Ministro del tesO'ra, fino alpiù accentrato ritmo di intervento. delle par~

tecipaz:ani statali.

Se, pertantO', :il dato consuntivo pro.vviso-ria ci porta a gU3Jrdare la situazione cO'nuna maderata serenità, ciò è davuto ad unaserie di cancause tra le quali è da annoverareil maggiore dinamismO' dell'amministrazio~ne finanziaria, alla quale non sfuggano cer~to le ragioni di un generoso impegno, neces~saria durante questa delicata fase di tra~sformazione glabale.

Page 21: SENATO DELLA REPUBBLICA · 2011. 3. 7. · Senato dellaRepubblica ~29116 VLegislatura 575aSEDUTA(pomerid.) ASSEMBLEA-RESOCONTOSTENOGRAFICO 23NOVEMBRE1971 manodoperaabasso costo per!'industria

Senato della Repubblica ~ 29131 ~

23 NOVEMBRE 1971

V Legislatura

575a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

Presidenza del Vice Presidente SPATARO

(Segue B U Z I O ) . Tali considerazioniinducano a ritenere del tutto accettabile ilcoefficiente di eJasticità fiscale dello 0,9 percento alla cui determinazione hanno con-corso, appunto, i due fattori che rendonO' pe..culiare questa previsione, e cioè l'assesta-mento conseguente alla riforma del sistemafiscale e i pe~duranti mativi di incertezzadella flessione produttiva. E deve conside-rarsi pertantO' obiettivamente analizzata laindividuazione del 10 per cento quale tassadi incrementa delle entrate tributarie per

l'annO' 1972, che corrisponde, mediamente,all'aliquata di aumento, in termini mO'netari,del reddito nazionale pre\'entivato.

In valore assoluto le entrate tributariepresentano un incremento di quasi 1.172 mi-liardi, che porta la previsiane da paco piùdi 12.147 miliardi de11971 agli attuali 13.319miliardi circa. Importo quest'ultimo, per lemotivazioni che sattintende, niente affattoinraggiungibile a condizione che da partedi tutti si manifesti la dispanibilità ad ape"rare senza scetticismi, ma anzi in un dimadi rinnovata fiducia per le capacità produt-tive del Paese che, come hanno rilevata an-che autarevoli economisti, passeggono an-cara un considerevale potenziale di energie.

Quando si parla di spesa pubblica in Ita-lia è inevitabile, ormai, fare il punto, in pri-mo luogO', sul problema dei residui passivi.

Perchè dare un giudizio sia pur samma-

l'io sulle componenti dei bilanci ed eseguirei necessari raffronti qualltativi, sulla basedei l'apparti di composizione statistica, fi-nisce con il costituire un mero esercizio ac-cademico, di scarsa rilevanza pratica, se nonsi ha innanzi tutto riguardo a quello che po-tremmo definire il «tasso di realizzabilit'àannuale}) delle cifre espO'ste. Per usare unaparola di moda parlerei di « credibilità » deibilanci di spesa.

Il « libro biaJnco}) sulla spesa pubblica ècertamLnte un documento che deve farci ,ri-flettere. Più ancora dO'bbiamo meditare sul-

la circostanza che il fenomenO' tende a dila-tarsi, malgrado le misure poste in atta fi-nora. Alla fine di ottobre dell'anno carrentei residuI derivanti dalla mancata erogaziO'nedei fandi di bilancio ammantana, secO'ndo

i dati forniti dallo stesso MinistrO' del bi-lancio, a circa 1.100 miliardi. Le cause sonoa tutti n01e: la lentezza di esecuzione deicontratti in generale, determinata dalla labo-riosità degli iter di attuazione e di con~trollo, la macchinosità di applicaziane di ta-luni capitolati d'appalto, le difficoltà ammi~nistrative delle procedure di pagamento. Sututti questi mativi incombe, poi, came unaombra drammatica, la «sclerotizzazione»dei pubblici poteri.

Ma 18 manovra dei residui nOn deve es-sere vista in chiave così semplicistica. Per-chè, se è vero che gli impedimenti tec~nici amministrativi e giuridici rendono affan-noso il ritmo di svolgimento delle operepubbliche e che ai disagi cantribuiscO'na inbuona misura anche le resistenze determi-nate dalla vischiasità decisionale e aperativadegli enti lacali, è pur vero che, in questiultimi mesi, sano state poste in atto misu~re che non tarderanno a dimostrare la laraefficacia una volta che ent'rera:nno in funzio-ne i nuovi strumenti studiati per controUal'ein « tempo reale », cioè in modo organico etempestivo, la evoluzione, nell'all'ca dell'an-no finanziario, delle fasi di entrata e di spe-sa. Gli elabarati elettronici installati nei di-versi centri di rilevazione faranno affluire,come è staio dichiarato, i dati ana Ragio-neria generale dello Stato, alla quale è ri-servato il compito di selezionare e diffon~dere le informazioni così ricevute. A questoprecisa supporto di conascenza si affiancherà1'opera tenace e responsabile dei ministricompetenti, i quali hanno cercato di indiriz-zare alla soluzione del problema ogni sfor-zo, anche in ordine alla necessità di caordi~namento dei differenti organismi interessatitanto pubblici che privati.

Page 22: SENATO DELLA REPUBBLICA · 2011. 3. 7. · Senato dellaRepubblica ~29116 VLegislatura 575aSEDUTA(pomerid.) ASSEMBLEA-RESOCONTOSTENOGRAFICO 23NOVEMBRE1971 manodoperaabasso costo per!'industria

Senato della Repubblica ~ 29132 ~ V Legislatura

575a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO 23 NOVEMBRE 1971

Ma il problema, che già è di natum taleda sollecitare le energie delle autorità digestione e di controllo pubblico, deve ancheessere considerato nei rispetti della situazio-ne quale emerge dai conti consuntivi delTeso'ro.

Pertanto la volontà di portare avanti unaserie di programmi di spesa pubblica deveessere contemperata sempre COn la valuta.zione del fabbisogno di Tesoreria, che peroltre 1'80 per cento è assorbito dalle spesecorrenti.

Se però volessimo graduare le cause chedeterminano l'accumularsi dei residui do-vremmo mettere al primo posto la pesantez.za delle procedure amministrativo.contabilie di controllo pveviste dai nostri ordinamen.ti. L'Amministrazione non ha certo un li-vello di efficienza ottimale, ma si può es-sere sicuri che una più snella e razionale le-gislazione in materia ridurrebbe enorme-mente gli attuali inconvenienti. Di qui emer-ge la l'i affermata necessità di portare avantial più presto la tanto attesa riforma orga-nica della legge sulla contabilità di Stato.

Si è visto in occasione dell'approvazionedella legge-delega per la riforma tributariache, nei casi in cui si manifesti la evenien-za di accelerare al massimo l'acquisizionedelle strutture occorrenti per il funziona-mento del nuovo ordinamento, l'Ammini-strazione può far ricorso a forme di con-trattazione, con procedure che deroghino da-gli adempimentiprescritti dalla normativavigente. Ciò significa che il legislatore ha giàufficialmente riconosciuto la incapaoità del-le disposizioni a regolare rapporti che, perl'urgenza delle necessità che li determinano,abbisognano di esaudrsi in procedimenti diparticolare correntezza.

Questi argomenti devono essere sottopo-sti alla precisa attenzione di quanti hannoa cuore lo studio del si'stema di gestionedel pubbHco denaro che rappresenta, in uncerto senso, il tessuto connettivo del bilan-cio dello Stato.

Come è stato giustamente rilevato, la im.postazione dei bi'lanci prosegue in quel tipodi visione riformistica della politica di in-tervento sociale, che deve costituire l'essenzadel bilancio di ogni Stato moderno. A que-

sta visione d'insieme n0'n può che esprimersiapprovazione ed appoggio.

La situazione eC0'nomica e finanziaria delPaese, a giudicare dai numerosi articoli del-la stampa estera, sarebbe caratterizzata dauna crisi ai limiti pressochè di rottura diogni equilibrio produttivo.

Sono ormai tanti quelli convinti della coe-sistenza, nella nostra situazione economica,di segni ,evidenti di inflazione e di deflazionenello stesso tempo, ma tali affermazioni sonoormai ripetute dal 1964, allorchè ci j}rovam-mo impr0'vvisamente di fronte ad una crisi,che a quell'ep0'ca fu qualificata di « ere-scenza ».

Ed indubbiamente, come accade normal-mente allorchè si ant<icipan0' i tempi di cer~ti avanzamenti sul piano economic0' e so.ciale, si arriva un po' affaticati alla meta.

Quindi noi siamo dell'avviso che n0'n siail caso di drammatizzare e senza, diciamo,supinamente attendere che la luce del cosid-detto stellone d'Italia rompa la nebbia chesembra nascondere in questo momento lachiarezza delle idee, riteniamo che esistano,grazie alla responsabile consapevolezza, ma-nifestata anche dalle forze sindacali e' dagliimprenditori, tutti i presupposti per ripren-dere con prudenza il cammino verso l'av-venire.

Anche l'obiettivo di un incremento delleentrate entro il limite dellO per cento, qualeè stato previsto nella n0'ta preliminave delquadro generale riassuntivo del bilancioin esame, tiene, a buon diritt0', conto, conprudenza, della prevedibile eV0'luzione deltasso di incremento del reddito nazionalein termini monetari fra il 10,6 e 1'11,8 percento, per cui il Governo ha assunto comeobiettivo il raggiungimento di un aumentomonetario del reddito nazionale nel limitemedio dell'Il per cento.

Chi scorra, ancorchè rapidamente, la de-scrizione degli impegni di spesa assunti conil bilancio che qui interessa, si rende contoche malgrado la delicatezza de'lla nostra si-tuazione economica, quale d'altro canto glionorevoli ,Ministri del tesoro e del bilanciohanno esaurientemente e realisticamente de.~critto nella relazione previsionale economi-

Page 23: SENATO DELLA REPUBBLICA · 2011. 3. 7. · Senato dellaRepubblica ~29116 VLegislatura 575aSEDUTA(pomerid.) ASSEMBLEA-RESOCONTOSTENOGRAFICO 23NOVEMBRE1971 manodoperaabasso costo per!'industria

Senato della Repubblica ~ 29133 ~ V Legislatura

575a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO 23 NOVEMBRE 1971

ca, lo sforzo che si richiede soprattutto ainostri contribuenti è ,indubbiamente note~vole.

D'altro canto, come fra gli individui ognu-no è padrone deHa propria vita, a maggiorragione un popolo rivela il suo vero gradodi civiltà dalla misura in cui è capace di rac-cogliersi e sacrificarsi nei momenti difficilidel viveve insieme.

Malgrado dunque le difficoltà congiuntu-rali dobbiamo notare con soddisfazione chela classificaziQlne funzionale delle spese ri-porta al primo posto queUe a favore dellaistruz10ne e della cultura (19,1 per cento)seguite immediaiamente dalle altre relativeall'azione ed agli interventi nel campo so.ciale (12,8 per cento), ai trasporti e alle co~municazioni (11,3 per cento) ed agli onerinon ripartibili (16,8 per cento).

Con esclusione di questi ultimi, la distri-buzione funziQlnale delle spese rileva com-paratIvamente fra l'esercizio 1971 e quellosottoposto alla nostra approvazione un in-cremento pressochè generale, 'Con partico.lare riguardo alle spese per le relazioni inter~nazionali, alla isvruzione ed alla cultura, al~l'amministrazione generale, pur nel presup-posio di mantenere complessivamente unbilancio, in linea di massima, vicino ai li-miti di sopportabilità della s'pesa generaleda parte della collettività nazionale.

Per quanvoconcerne le spese a favore del~la istruzione e della cultura ~ e nessuno po-trà sottovalutare l'importanza di tale incre-mento sotto ogni profìlo sociale ~ bisogna

ricordare che sono stati previsti ben 3.068,3miliardi per spese cOJ1rentied in conto ca-pitale, di cui 2.904,6 miliardi per l'iistruzionepubblica e 163,7 per le informazioni, il tea~tra e la proprietà intellettuale.

Massicci sono anche le azioni e gli inter~venti nel campo delle abitazioni. In questogruppo hanno trovato consideraziQlni tre di-stinte forme di interventi dello Stato nelsettore abitativo, di cui una è rappresentatadall'edilizia sovvenzionata, una seconda daiprogrammi di costruzione e dal ripristinodi case ed abitazioni distrutte o danneggiateda eventi bellici o calamità naturali.

In campo sociale la quadruplice distin-zione della spesa per miliardi 1.167,7 per illavoro e la previdenza sociale, per miliardi

229,7 per l'assistenza e la beneficenza, permiliardi 274,5 per l'igiene e la sanità e permiliardi 383,7 per i servizi delle pensionidi guerra rende evidente l'avanzato statodi sensibilità della collettività nazionale aiproblemi di ordine sociale e qualifica posi'-tivamente il bilancio dell'anno 1972, pur, co-me si è già detto, nelle estreme difficoltà incui si dibatte l'economia generale del Paese.

E non desidero più oltre soffermarmi sul-la distribuzione delle spese. Desidero, invece,segnalare all'attenzione degli onorevoli col~leghi l'Importanza che le medesime assumo-no sotto il profilo della classificazione eco-nomica.

Le spese correnti, pari all'80,9 per cento,sono siate calcolate cOIn una variazione indiminuzione e ciò in aderenza alla realtàcongiunturale cQlrrente.

Con soddisfazione, iÌnvece, dobbi!amo rille-vare un aumento delle 'spese ::un,oonto capi-taLe, pari al 19,1 per loento e con un riill'cre~mento del 3,9 rispetto alla previsione del-

l'anno 1971.

Uincremento deLle spese in conto capi-tale rileva la volol1ltà tenace del Governo dipl'omuovel'e, anche att:Daverso nnterventodiretto dello Stato, le iniziative necessariead una riplt'esa ,economica a breve terminee non già a lungo termine. Ne1l'ambito dellespese rin cOlnto capitialle gli inves,timenti dimaggiore evidenza sono rappresentati, in va-lore lassOlluto, dagli incvemel1lti segnati neicampi dei tvaspoI1ti e delle comuruicazioni( + 59.569,7 milioni), dagli interventi a favo-l'e della finanza regionale e ,LocaLe ( + 20.000miliollli), dalll'aziQlne e dagli interventi :ùncampo economico (+ 8.035,9 miHoni), di cui[a previsione investe per gran parte 'Ie opere

affidate alla Cassa per il Mezzogiorno, la 11i-nascita economilCa ,e sociale della Sardegna,gli interventi a favore de1l'<industria, ,j,}com-merdo e l'artigianato, lÌ contributi negli in-teressi sUii finanziamenti speciali a £avoredi medie e piccole industrie.

Leentl1ate, cOlme ho già detto, sono statecalcolate con una previsione di incrementopari al 10 per cento; trattasi essenzialmentedelle entrate tributarie.

n Govemo è partito dal presupposto dellaparità di gettito tra vecchio e nuovo ol'di~

Page 24: SENATO DELLA REPUBBLICA · 2011. 3. 7. · Senato dellaRepubblica ~29116 VLegislatura 575aSEDUTA(pomerid.) ASSEMBLEA-RESOCONTOSTENOGRAFICO 23NOVEMBRE1971 manodoperaabasso costo per!'industria

Senato della Repubblica ~ 29134 ~ V Legislatura

575a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

namento tributaI1Ìo, per cui sotto tale rpm~filo la diversificazione qualitativa delle en~trate non dovrebbe eserdtave Iallcuna influen-za sul volume delle Istesse.

Tuttavita non è inopportuno I1ich:i!amarel'attenzione del Govemo suna difficoLtà del~finserimento del nuovo assetto tvibutarioneHa congiuntuI1a OOIivente.

Tnllttasi di una manovra diffiaille, che vaattentamente prerparata sotto il p['ofilo eco-nomico e finanzÌ!a:do, per cui riteniamo chelo sforzo del Governo debba consistere nontanto IThel manteneIie i tempi ed i terminidell'attuazione normativa della riforma tri~butallÌ!a qurunto invece nel pIiogrammare con<;crupolosa attenzione ,le 'Condizioni nel,le qua-li dev'e trovarsi impresso il sistema tributa-rio ipotizZJato daltla legge 9 ottobre 1971,n. 825.

Il disavanzo non appare eccessivo in re~lazione ai poderoso sforzo del Paese nel COIl-servan.> il ritmo di progresso, che ha pOlsitli-Vlamente caratterizzato l'avta:nzata di tutte rl,eclassi sociali veIiSO posizioni di maggior be-nessere e di prOlmettente sviluppo a !lungotermine.

Per tali considerazioni nOli esp['imiamo pa-vere favoI'ervole ai disegni di [legge presentatidal Gove:mo e :dteniamo che, nelle sue lineeessenziali, il bilancio generale rappresenti ve-ramente quel documento iOontabHe in ç'Uli siiespl1ime ,la .riflessione, che è indispenslé!Jbileper riprendere al più presto Ila strada di unsicuro progresso, pur ovviamente nella ri-gidità della pI'evisione ipotizzata, che è lacondizione basiilal1e per raggiungeI'e i tra-guardi segnati dal Govre:r:no. (Applausi dalcentro-sinistra ).

P RES I D E N T E. È li,scritto a par-Lal1e il senatoIie Brusasca. Ne ha faooltà.

B R USA S C A. S:ilgnor Presriidente,onoveIVoli oolleghi, tin ogni .opportuna dr-costlanza le in tultte lIe sedi tdiemooI1atÌ!ohenoi't1ioordiamo che rIa Re,pu:bb'Hoa è nata dallaRes,ilstenza, lintJendenJdo 'OosÌ :proclamare ,la£edeltà cui siamo tenuti agIi i:cLealiie ai va-,Ioni di queMalLotta.suiquali si£olf)lda LaThO'stlra CostiltuZlione.

Il richiamo va fatto anche in questa sededi ,esame del hiltando peraocertaI1e !Sleesso

23 NOVEMBRE 1971

oorrisponde aUe aspettative di gilustÌ!zia, disoIildail1iletà e di uguaglianza 'aperte dal sa-crM1JCÌodei ,cadulti per .La ,libertà del,popoloitialiano.

DaHa oonsananza dei Itatti a queHe aspet-tative dipende :ilnve:ro un degno ,rapportotra la Repubblica e Ilia ~esilstenza.

Lallioost!I1UZlione, 'Ì'l IìLnnovame:nto strut-tura/le, l'avanzamento teonJOllogioo, tiil I1Ì!as-setto sooia/le, la diffusione deill'istruzio:r:re 'etlanti alvvi passi già looIilpiulti daill'rItalia neipIìÌln11i vootidrnque anni delaa RerpUibbliioa,dei quali è s,intesi i'l bi,1ancio delLo Stato perj[ 1972, dimostrrano ohianamente che rpur tmi duri oSltaooli di run oammiino molto !tI1ava-gliato ,illiprogDesso naz:ionaLe voluto dall.iÌa ~e-sitstenza, pur essendo anOOl'a largaro::rente ,in-comiP~uto, è rg,iàrstato almpiamente l1ealHiZZJato.

Dobbiamo prenderne atlto non per cOIm-pÌ!a:oeroene, ma per OOI1!statla:l1eloon scrupolo-sa obIettività ,gli iinerv;ìtahiÙìierl10lrlÌ oammes-si, Ire oaren:z:e che sUstsirstono, ~e mete da iI1ag-giungere.

Questo impegno di obiettiJvità non ooncer-ne soltanto ~IIGoverno; attiiene anche al do-VleDee aNa responsahilli tà di, ognuno di noiperchè la vita della nazione non dipendesoltianto iÒalil'olpera del Governo ma anche ein misura deter:minante ,dai! comportamentodei citttadini. Lo dev,e insegnare semrpI1e ~aReslÌlstlenza che fu un fatto di popo'lo, allea-tore di uno dei più demolcnatLci Oilidinamen-ti statali del nostt,m tempo.

Per non ripetere cose già dette o che sa~l'anno traNate daaitni coUeghi del mio Grup-po, non mi oocuperò de};1e Ig11aJ:r:rditlinee delblÌJlancio; Imi soflìeI1merò blle1Vemente, :Ìa.wlece,allla stregua ddla pmmessa che ho ,tatto, suquattro argomenti partko1lari ,cilie tTitelligiOmellitevoH deUa nostJ1a attenzione.

L'reff,idenzla deLla IpubbLi/oa t3lmmilni'stl1aZlÌo-ne è indubbiamente una delle basi per illlcon-cr,eto ,rispetto ,dei princìpi deiUa :t1JOIStlmCo~stituzione. L'dI:iiaienza dipende dai rCI1i,teri,dal ,pefosonalle e dai tIllezZti; dei cIìÌtleri e deimezzi sono nestponsabHi i,l ParlLamentlo e so-prattutto il Goverl1!o 'e su ,di essi c'è .da £areun disiCovso molto ILungo neLla più oppomtu-na sede delila ififollma bU11OiODatitOa.Mi in~tnattletlllgo, penoiò, in questa 'sede, Isolo sul-i}"aSlpetto che conoerne~l Ipel'slOlnalle re i:l suomodo di impiego e lo liiaado dando ancora

Page 25: SENATO DELLA REPUBBLICA · 2011. 3. 7. · Senato dellaRepubblica ~29116 VLegislatura 575aSEDUTA(pomerid.) ASSEMBLEA-RESOCONTOSTENOGRAFICO 23NOVEMBRE1971 manodoperaabasso costo per!'industria

Senato della Repubblica ~ 29135 ~ V Legislatura

575a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 23 NOVEMBRE 1971

aHa, anche in base a:l,le esperienzle persona~Iii che ,£eiCÌiI1Jeiprimi gOVlerni dopo ~a libe~razione, dei grandi servizi che li!! peIìsonaledeUo Stato rese allora aHa nazione.

Chi partecipò alla lotta per la liberazionedovrà sempre testimoniare che, se lo Statonon andò in frantumi nei t:mlgilCi momentidel pasiSaggia daMa rdiUatum fas\CÌ,sta a:UarÌinata demooraziia, ,lo Isi deve alla burocra~zÌia, che seppe :t~enere [ill vita le strutture es~senziiaM deUa nastra 'vita pubbHoa lOon IequaLi 11aRepubblioa iniziò ,ill suo oammino.

Le clOse da a'lllO!ra 'sono, ovvi'amente, mol~to cambiate e purtJ1Orppo nan a [lavo11e dellafiducia pOlpolaIìe nell1a rpubbhca amministm~zi!One, laIìgamente, lanohe se trappe vdlte i!l1~giustamente, accusata di ineffilCienza. Di que~

'sta ilne£Iiloien2Ja ai Isano molti motilvi. Nie esa~minerò esemplirnoatiV131mente due. Neillavorodei nostri utboi pubhHoi, onorevOll~e Sahie~trama, ci sono tempi casi:ddettli mOortli perrita,Iìdi, modi di esecuzione, disposizione deiservizi, pari a loiroa un quarto deH'oIìaJria. Losi ipotJ1ebbe fad'lmente constatame oon i sli~sterni di oontlraUo del modo del:le ip'resita~zÌJoni aipplicati in alltd Statli ,e che iSiistannodiffondendo anche t'm le gmndi impresepr,i'vate naz'iJonali. Ciò vuoI di'11eche, non percolpa del personale, ma a causa delle dispo~sizioni dei servizi la nazione subisce il dannadd pagamento di aloune centiJllja:ia di mi'Har~di per il ,tempIO impIìOdutHva di la'VDro deidipendenti degU enti Ipubh1ioi [1ell'or,d:iiI1Ja~mento ,attuale. Questailmmane ,sperperonon deve aSiSolut'3Jmente ,d1..ware. La ~ua eld~mimazione no'll ÌJmportaallouna cOlnseguen~za pregiudizievale per il personale pe11chèlìichiede soltanto che ISlilanosoppreslse [e rcau~se dei tempi mOlI1ti mettendo i'l persona~endla condizione, normale per tutte Le buo~ne ,amministmziani, di dame eff,ettive pre~stazioni iper 11a dunata deglli orari stabilitidalle vigenti candizÌioni regOll:ament1ari e 'SÌin~dacali.

Sona quindi esclusi riduziani del persa~naIe, camhi'31mento di qualifiche e ogni altramadifioa dei tmttamenti contrattuali; ai iSa~rebbe ,inveoe, anohe con la soddilsfazione delpersOlnaile ohe ha i,l sensa moral]le ,dei slUaidoveri, una produzione di servizi più ade~guata agli sforzi finanziari che ]0. naziane,datlIìioe di lavoro ai pubb[iiCÌ dipendenti,

compi,e per assÌiounaIìe ad essi giusiti oom~pensi.

Salo ooIoI1Oohe vogliOona ,i] sovvertiimen~to dell nostro si:stema democnatrco possonocantestlaIìe la fondatezza di questo d1I1ittodella nazione; esso, infatti, non lede le no'r~me de!li1o' statuto dei lavo'ratoni, non viola11ailibertà di sciopero, non IUmita 'l'eserdiziodelle azioni che passano fare avanzare i di~pendenti della Stato SluI pilano umana, so~ciale e tecnalagico.

I tempi mo'I1ti IOne pI1iVallO 110.pubbL10a a:m~Illirrilstraziolne statal'e e parastatalle di unaproduzione di serv,izi deLl'imparto non 'in~feriore a molte centinaia di ,mÌJU,aI1diaJl'an~no devano dunque J:131p1damente soomparkemediante una razional,e rev:isione dei criiterie dei mOodi cOIn ,i quali è disposlto il lavorodei pubblici dipendenti.

Ai tempi morti loontl1ibuiscona Igli abusiÌilw,allsi du,'rante Igli orari di lavora. Ne citodue tra i piÙ viiStals,i, IOhe destano viÌ'\'ia rea~ziane fra il pubblica: il tempo, che il perso~naIe sott:raeal servi2JÌJo Iìeloandosi nei baa:-interni dei ministeri e quella che impiegaper oompilaI1e le 'sohedi[1e dei giochi a sorte.Questi due fatti non sono tanto gmvi perla 10Iìo entità quanto per ,i riflessi psi'Colo~gi:ci SiUcoIo11o li quali sono costretti a subi~re 'I1ÌitlaDdia negHgenze nei iloJ:1o :I131pporticon gli enti pubblici.

Il !laslsi'smo penetrata nel,l'a'dempimootodei doveri dei dipendenti della nazione, cheè la Ioro vera datlrioe di J,aVOIìO,spilega questeed laltre abelwl3Jzioni, ma pOlne per i danniche oausa anche dei Ip,IìOlbl:emidi r,espOlllsa~bHità con i IprofiH di cui ai princÌpi d~I N~tala s,econdo' teLe'l<aodice penale, sia per oa~,10ro che li oommetJ1:0D'0 Siia per lOollOlrocheli l'asCÌlano commettere. Non iC'è ilnfatti so~stanzÌial]e difFenenza, ono11eval'e Schietroma,il1:a la cosciente sottrazlÌone di :denalro allepubbliohe ammilnilst'raziani e,la oosiCÌenJtesottrazione deHe p:restazioni dOoVlUt:eaNestesse e da]lle medes;ilme pagate. !il quantumdel fatta non oambia ,la natura del rE'ata.L'8:Uiiorità giudizial1ia sta richiamando ipubblici amminilstlmtori ai 110110,doved oom~minando le salnzioni di legge ahe spesrso oon~cernOl1a soltanto diSJinten~sS!ate omiiSsiÌo!l1:ifarmalE, oome è avvenuto nel vecente casodi una degn]ssilma pe:rsona laMa qUallie iil pub~

Page 26: SENATO DELLA REPUBBLICA · 2011. 3. 7. · Senato dellaRepubblica ~29116 VLegislatura 575aSEDUTA(pomerid.) ASSEMBLEA-RESOCONTOSTENOGRAFICO 23NOVEMBRE1971 manodoperaabasso costo per!'industria

Senato della Repubblica ~ 29136 ~ V Legislaturl..

575a SEDUTA (pomerià.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 23 NOVEMBRE 1971

bHoo ministeDo ha e~presso ,illraJmmarÌiooper dOfV1ernechiedere la condarma: essa am~monisce, cos1, tutti coloro che danno pre..SitaZJÌioniall1a pubbllica ammi[lÌistrazione sugliobblighi ai quaLi sono tenuti.

Un altro argOlmento 1C0[npletamente di~verso, Illa tlurbatore anch'esso dell,la ,fiduoiadei iCÌttJadini neUo Stato, nilgua:rxLa Il,31cositi~tuzione dei pniVljjIegiahe ILe varie lOategoriesociali tentlcuno di 'rea:HzzaiJ:1evalendosi deLlelavo possibilità di pressione sui pubblki po~teni, ViÌiolando così lÌ prindpi dell'uguagMan~za dei cittadini, ohe fu uno dei capisaLdideLla lotta della ,]1esÌistenza per l"abbattimen~ .to della dittatura fascista. Con questi privi..legi vanno sempre di mezzo le finanze dello

Stato.

Oito per tutti un reoente esempio che hadestato vivissime rea:doni. GI:i lex oombat~tenti dip:eIJ'demti degLi enti pubbli:Oi IstaltaHe parastata!li slOna riusoiti ad ottenene £OI]1t,iDaJcillitazilOni di oarriera eSltese anche 'agli im~

pi'egatide1le banche d'intevesse nazioI1'aJl,e.

Nessuno può contestare i meriti militamdi questi ex combattenti, ,ma nessuno, pure,può negare che il trattamento di favore cheè st'atO' 10]1O£atto la ,spese dello Stato, [leiDi'guardi degli al tiri che costitUlisconO' lagrande maggÌiaranza degli ex combattenitii,ha profOlndamente ,Lesa :il diritto di ugua..gliranza di Itutti gli appartenenti >ad una ca~tJegorila nelHa quall1e, per gli uguali servizli IOnetutti i suoi oOlmponenti haJDillO r.eso 'allapatria, nan si devono fare assoJutamentedelle ,disoni:minazioni. Gli ex aombattlentiesclusi dai benefici concessi a quelli favoritidaLle ulitlÌ<me disposizioni oltDeallla 'llmjJI,ia~zione che hannO' ,nicevuto, devono subi'I'eanche 11abeffia del 'l'Oro iOOIntrihulto, median..te le ilmposte che devono pagml:1e, per farfronte all'onere ohe ne è derilVlato aHa Stato.Essi, IÌ,no'ltne, si VledralnnO' iContlendere ,i postinelle ooou:pazioni privaJ1Je dai loro colleghiiOhe, ,lasdato ,ill servizio cOIn ,Lapienezzja dellapensione in vlaJl:idecondiz101ni di IlavoJ1o, oer..ahenanmo ceritamente di aOCJ1eSOeDei pJ10~V1enti della 10'1'0 !previdenza con gli impieghiche sottlrarranrno ai loro meno fortunati col~leghi. Questa iSiperequazinne deve essereeli~minata come rIa devono tutlt,e le altJ1e dellostesso genere.

Le inosservanze e ,Le ,speJ1equazioni di cuiho dianzÌ p3lI1}ato mettono im più stridentecontrasto Il''ingiustizia dellla nos1t,ra soOÌietànazÌ<onale nei lOanfronti degH anzirani. Gli an~:dani, cioè le peI1sone con età sruperioI1e ai65 'anni, costitUlilsoono o:r;illai il 15 per cento,almenO', del,la popollazÌione dello Stato, rag~g1ungendo ['imponente iOÌirva di 10 milioni.Un"aoourata indagine f,atta in provincia diAlessarrdnia, che può valere per ILealltI1e pro-v:ince, ha 'accertato linoltre che il 21 e mezzoper oentO' delle famiglile è composto da unasoja persona, il 25 per cento da due persone;,in entrambi i casi !per la grandissÌima mag-giOlI1anza i companentiqueste famÌigliie sonopersone (IInziane. Un terzo di questi 10 mi-'l,ioni di anzilani ha ancora ~a fonbUilla di es~sere assistita dai familiari; gli altri due terzihanno tutti hisogno, d=.Eettivo o potenzial-e,ddlil'asslilstenza rpuhhIdica. Lo sfasCÌiamentodel'le famiglile, l'urhaJrrizzaz10ne delle oampa~gne e tutti gli altri fatti che conosciamo, eche dimositlI1ano carne La £amiglia di oggi s.iaprofondamente diversa da quella di ieri,spilegano questa situaz,ione. Iil cresoente nu~mero di iSlUliddi tra .gLianzilcmi ~ [atto cheavrveniva .a1l'estero con nntensità che iPur~t'roprpo si sta vedficandoanohe da noi ~

è uno dei segni più allarmanti dell'abban..dono nel qualle 'essi vengano a t'rovaI1si perco1pa deJila IllOrofamilglia e per Da'mnze deLlasodetà. Il migliore ,aÌiuto !obe si può dareagli anZJiani si ,riaslsUime ,in un plrinoipio fon~damentale: dare Vlita ai101:10 anni, anni chele ,scienze Igeriatriohe allunganO' cons'ervan~do ad essi valiidità lfino a pOlca tempo fa ilill-prevecLibiilii. Le 'stesse IslCÌienze,capovolgendoSlituazioni Isecollari, affermano, inol1tme, che

~E lanZlra,ni non devono essere ISDadioat,i dalle:loro arbiitudini, dai luoghi dOlViehanno vis~s.uto la Ilora eSlistenza: non devono, cioè,essere costretti ,a'lil'aOOITv.iViellZJa,in ambi,entiche spesso saJnno più di oancerle IOhe idi casadi IriIPOSO,loon pensone sconosoiute, di ori~

gi'il'i, tradiz'ioni e eostumÌ diversi dai propni.Si tratta di pmbIemi di pmfonda sol,ida~

rietà umana, di gmnde I1esipOlDisabiLi1tàso-ciale e di ilndemgab:iJLe so!LuZlione 1e:g:iJsllativae gOVlernativa, TIaJnt'Onati quanto miscono-sciuti.

Mi Iliirnilto, perciò, ,ad aggiungere rehe gHstanz:iJaJmentli che noi facciamo per oordSlpon~

Page 27: SENATO DELLA REPUBBLICA · 2011. 3. 7. · Senato dellaRepubblica ~29116 VLegislatura 575aSEDUTA(pomerid.) ASSEMBLEA-RESOCONTOSTENOGRAFICO 23NOVEMBRE1971 manodoperaabasso costo per!'industria

V LegislaturaSenato della Repubblica ~ 29137 ~

575a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOG.RAFICO

dere alHe necess,iltà degli an:oiani sono asso-lu1amentle Ìnfedo.J1i aUe 10110 esiJgenze pertJ1aSOOJ1r,erein condizioni più serene e piùdvlili i loro ultJiJmianni: essi sano pure gran-demente <spropo.rzionati, per di'£etto, nei ri-gualI1di degli ISltanZiÌamenti f,a1:1i per le ailtlìeoomponenti Ia:nagmfiohe del,l,a popoLazionenaz~onalle.

Il Governo lo deve tenere subito iplDesenteper impostare anche finanzi'ad,amente unapolit!ioa nei riguandi degli anziani che siadegna di un popolo dvile.

Da parte nostra, c(jlleghi senatori, in nonpiccola parte anziani noi stessi, dobbiamo.essere 'in Parlamento gli inteJ1plìeti vigiJli efedeli di questi nas1mi condttadinJi ohe han-no servita can umil}tà e con onare :Lanostirapatria nelle sue alterne fartune e che neisuoi travolgenti sviluppi di questa secolo.hanno IprepanarDa ,il terreno per l'av,a:nz3imen-to c1eLltenuave generazioni ,suLLevie deil pm-gJ1esso ddla naZiione. Di C]lUiestoprOigJ1eSSOessi costHuiscono Il'anelllo di congiunZJionetra ill nastro non IIonIDano passato di paJupe-lìismo e di 'miseJ1iia e Il'avvenilìe di benessereche Sii è 'Ormai schiuso per tutto d'l popoloitalÌiano. Faodamo, pe.rciò, ,che gli lanzÌ'a:ninon chiudano 'kl ,loro esi,~tenza ,saldati allapovertà dallla quale hanno volluto 11ihera,l'e iLoro fi0l,i, ma parteoi,pino in igiusta misuraalle migliari lOondiziani di v:iJta ohe già go~dono i loro discendenti. SaLo IOOSÌla Libem-zi'One del 1945 avrà ,n sligniJicato che Cis/savalle per gLi ,a:nziani. (Applausi dal centro).

P RES I D E N T E. Rinvio,il seguitoc1eHadis'OusSl10ne aUa prosiSiima 'seduta.

Annum:io di deferimento di disegno di leggea Commissione permanente in sede refe-U"ente

P RES I D E N T E ComunÌiCo cheil seguente dIsegno di legge è <Sltatodeferi,toin sede referente:

((!la sa Commissione pennanente (Program~

,nazione economica, bilancio, partecipazioni.stataJj):

« AutOrIZZaZIOne all' esercizio provvlsoilode] bilancio per l'anno finanziario 1972»(1988 ).

23 NOVEMBRE 1971

Annunzio di interrogazioni

P RES I D E N T E. Si d1a fetturadeHe interrogaz1Ìoni pervemrre aLla P,lìesi-den:z;a.

G E R M A N Ò, Segretario:

CUCCU, TOMASSINI, VENTURI Lino,

RAIA. ~~ Al Ministro della marina mercan~

tile. ~ Per conoscere:

Le 'ragiani deXl'insoHto comportamentodella C3ipitaneria diporto di Roma ohe,decIsasl do:po 8 anni, e doiPo innlLillTIerevoJipressioni, 11 17 agO'sto 1971, ad eHettiUarenellla zO'na di Fiumara Grande, nelJ'Ilsoll'3: Sa-ara di Fiulillicina, la deLimitazione del com-prensono contestato fra i terreni, di iPer-tinenza del demanio marittimo e quel:JJi giàm IpasselS'sa derl'Opera na1ziO/nale cOlmbat-tenti, ancora oggi, con pretesti puramenteprocediuraili, non ha ripreso IpaSlsesso di det-ta zona in!conblì3:statamen1e amministratadal demanio marittiimo sin dal 1933, cedlU~ta :poi, nel 1964, dall1a stesso demanio, ISell1~za ipì1aiUlsiibHimotivazioni, a favOlre di unrpseuda-affiiUuario deH'anzidetta OiPeil'3 na-zlOnale combattenti e defini,ta nuovamenteiin Icarilca wl demanio marittilmo in forza diun'eslpllidta sentenza del pretO're di Roma,;'11data 27 liugI,ia 1965, n. 3206, e di preiCÌsedisposizioni in merito iII1iPartite dal Mini-stro neI 1964;

l lillOltiVIper i qU3ili l'3Jttual:e comandan-tè de;Ha CaiPitaneria di Iporto di Roma siè rihutato di lDilasiCi,are dkhialrazioni, Irego-,larmente 'richieste SiUcarta Ilelgale, in oDdin,ea,Wa!vvenuta dellimitazioll1e, onde consentireagli ex cOl1lcessionari del demanio mari.tti-[;la di rkhiederea:lil'3JUtarità ,giudizi aria 'la

"Oislpensione degl~i sfra t,ti ri:chiesti dall'Ope-ra nazi,ona:le 'combattenti che, con l'assen-so presumihile della Di'rezione generale deldemanLO marittimo, era riuscita a farsi ri~conoscere i,l possesso provvisoriO' deilila zo-na in questione, senza attendere [e O!perazio-ni di deHanitazione e ma,llgrado le precisedausolIe contenute nell'la nota ConvenzionedeI 1933 e >nel siUlccessivo verbale di ddi-mitazione del 1937, entmmbi ,relativi all'attuale sta'ta di /Uso dellla zana stessa;

Page 28: SENATO DELLA REPUBBLICA · 2011. 3. 7. · Senato dellaRepubblica ~29116 VLegislatura 575aSEDUTA(pomerid.) ASSEMBLEA-RESOCONTOSTENOGRAFICO 23NOVEMBRE1971 manodoperaabasso costo per!'industria

V LeglslaturaSenatO' della Repubblica ~ 29138 ~

23 NOVEMBRE 1971575a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

i motirvi per i quaE, di conseguenza, ~aAvvocatJura generale delilo Stato non è in-formata ddl'aV'VenlUta del'imitazione;

quandO' saranno abibattute 'le opere mu-l'arie fatte cost:rn:ire :trasiVensa:llmente aH' in-gl'esso rdeI:la rvia Grarve di Papadolpoli e larecÌnlZione con firro spinato de[l'1ntero com-prensorio divenuto ,materia di contrasto, perostruire i vari pas'saggi che conducono almollo;

se i,l Minist,ra, in1fÌlne, non ritiene di do-ver di.sporre soHedtrumente una slPeCÌificailnchiesta, onde aocertare le respo~sabÌ!Htàdi natura slpeClUlatirva ai danni del dema-nio marittilmo, con conseguenze estrema-mente gira,vi, in palrte già con:slU!mate, a ca-rico di 26 fa:mig!ieClhe, senza aliauna colpanè 'pos'siibiJ1i,tà di difende.rsi, Ihrull:no subìtoe subiiScono la pevdita delile proprie abita-zioni, costruite a suo tempo iCon i proprimeiZzi e con grandi sacrifici, con i,! bene-stare ilega:lmente concesso da[la cOlill!peten-te Capitaneria di porto. (int. Oir'.- 2625)

Interragazianican richiesta di rispasta scritta

BERLANDA. ~ Al Ministro della pubblicaistruziane. ~ Premesso che 1131zona che oir-

conda il lago di Castel Toblino, in provlinciadi Trenta, è soggetta a vincolo paesaggisticoperchè ritenuta una fra le più bel:le localitàturistiche della provincia di Trenta, e che,pertanto, le rive di detto lago, specie queJlepaml1ele alla strada che le fiancheggia, sidevono supporre esse pure protette con talefinalità, nnterrogante chiede dioonosoel'egill estremi del decreto con cui è stata con-sentita una diversa destina~ione (agricola)alla pane del:la riva immediatamente a norded a sud dello storico Castello Toblino (p.f.n11. 2239/1, 2239/2, 2239/3 e 2244).

Le spiagge di ta,1i rive, con Hbero accessada sempre, sono state dapPI1ima recintate e

pO'l calt,ivate a viti ed a granoturco, benchè11terreno Slia evidentemente paludosa e nien-tè affattoidaneo a colture agrico:le. Ndlaprima quindicina del mese di novembre197], poi, si è effettuata, a futuro sastegnadel vigneto, una fitta palificaz:iane alta circa

3 metri,one deturpa 1n mO'da evidente egrossolana la visione del lago e del casteUa.

A parere deH'jnterrogante, le particeLlefondiarie sopm descnitte, appunta perchèsoggette a vincolo, davl1ebbera essere ripor-tate aHa ,stato naturale, onde non deturpa:reuna delleloca:lità turistiche più famase a:n-ohe in campo europeo. (int. scr. - 6497)

GRIMALDI. ~ Al Ministro del lavO'ra e

della previdenza sociale. ~ Premesso:

che è stata presentata alla Camera deideputati ed assegnata alla XIII Commissia-ne lavoro ~ in sede referente ~ la prapo-sta di legge n. 3402 per !'istituzione del siste-ma di ripartizione pura ai fini del finanzia-mento dell'assicurazione infartuni gestitadall'INAIL;

che tale sistema risponde a suoi princìpidi economicità ed è perciò attuata nelle Ie-gislazioni previdenziali più progredite,

si chiede di conascere se corrispande averità la notizia che il MinisterO' avrebbe inanimo di approvare, invece, la riforma tarif-faria predisposta dall'INAIL, seguendo il vec-chio ed anacronistico criteriO' della riparti-zione dei capitali di copertura.

Si chiede, altresì, che venga seriamentevalutato il fatto che tale sistema comportaun aggravio contributivo di circa 90 miliar-di di lire annui che peserebbe sulla produ-zione in un momentO' congiunturale partico-larmente sfavorevole e che avrebbe più graviripercussioni nei riguardi delle imprese piùmodeste, fra le quali quelle artigiane. (int.scr. - 6498)

AiLBAREiLI..JO. ~ Ai Ministri delle parte-

cipaziO'ni statali e del lavoro e della previ-denza sociale. ~ Per sapere se non inten-dano intervenIre rapidamente per richiamarel'a direzione deIlo stabilimento ARGEN diMonfakone (Gorizia), Ila qualle ha intralPre-so !Un'azione di oggettiva proiVocazione neiconfronti deUe maestranze, interrompendoil flusso delJ',enengia e1leNJrica acne officinedello stabi,liilThento per !'intera giornata divenerdì 19 norvem'bre 1971 quaile ritO'rsionea]l'azione di s:ciopero artkol,ato de:dsa uni-

Page 29: SENATO DELLA REPUBBLICA · 2011. 3. 7. · Senato dellaRepubblica ~29116 VLegislatura 575aSEDUTA(pomerid.) ASSEMBLEA-RESOCONTOSTENOGRAFICO 23NOVEMBRE1971 manodoperaabasso costo per!'industria

V Legislaturu.Senato della Repubblica ~ 29139 ~

575a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO 23 NOVEMBRE 1971

tariamente dal:De OII1ga:nizzazioni,si:ndaca,u ,eda,l COI1Js~gIiodi fabbrica.

Un tale atteggiamento di 'Slcihietta marcaprudmnale farà .'Svo'lgere nell:la \regione unaa,perta funzione repressiva di \punta all'azien-da eDettromeocanica IRI ne] ICrumpOdellle im-prese indiUstriaili, se non si !provvederà, daparte dd Governo, a Iddhia;mare fOl1ma[lmen-te :la direzione dello Istrubiirimento in questio-ne. (int. Sior. - 6499)

PREMOLI. ~ Al Presidente del Consigliodei ministri ed al Ministro dell'interno. ~

Per sapere:

se siano a conoscenza dei gravi incidentive:dficatisi sabato 20 novembre 1971, in oc-casione del discorso tenuto in Venezia dalMinistro del tesoro, onorevole FerraIiÌ-Aggra-di, suHa legge per Venezia;

quali siano le ragioni ohe hanno spintole forze di pollizia, presenti con un masSiÌC>CÌoschieramento, a calrkare rudemente ed a pilirip:rese gli esponenti del Fronte per la difesadi Venezia convenuti a manifestare, in termi-ni pacifici e civili, i,l loro dissenso per unalegge che, a loro avv'iso, lungi dal risoJveI1eorgankamente i problemi della oittà, tendealla tutela di interessi di parte e sembra pre-ludere all'ulteriore, indisturbato 'sfruUamen-to delHa laguna;

Se non ravvisino, nel comportamento te-nuto dalle forze dell'ordine, un vero e pro-prio abuso di potere nei confronti di cittadi-ni che, al di ,là di ogni ooLlocazione ,ideologi-ca, esprimevano, sia pure in termini polemi-

ai, un profondo attaccamento alla loro oittàed al problema della sua salvaguardia;

se e quali provvedimenti :intendano adot-tare affinchè siano aocertlat,e eventuali re.sponsabiMtà e si impedisca, per J'avvenire, tIripetersi di analoghi episodi di intolleranzaverso cittadini inermi, quando poi si indulgespesso a lasciare impuniti ben più gravi epi-sodi di teppismo che sovente insanguinano lepiazze del nostro P>aese.(int. ser. - 6500)

Ordine del giornoper le sedute di mercoledì 24 novembre 1971

P RES I D E N T E. m Sena.to torneràa riunirsli d>omani, mencOllledì 24 novemhre,in due sedute tpubbLiJohe, ih \prima alLe ore 11e la seconda ,rullleone 17, cOin il seguente or~dine dell gionno:

SegiUi,tlo de.lla diislclJIsslione dei disegni dil'egge:

1. BiLaJncio di previÌisi>one deililo Sta;to perl'IaIl1JnonnaJnzialiÌo 1972 (1861).

2. Re[1dioonto genemle dellll'Amminisltra.zione ,del!1o Stato' per l"eseI1dizio finanzia-do 1970 (1862).

La seduta è tollta (ore 19,10).

Dott. ALBERTO ALBERTI

Direttore generale del Servizio dei resoconti parlamentari