SENATO DELLA · Senato dellaRepubblica ~ 26693 ~ VLegislatura 528a SEDUTA(pomerid.) ASSEMBLEA ~...

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SE N AT O DELLA REPUBBLICA V LEGISLATURA 528a SEDUTA PUBBLICA RESOCONTO STENOGRAFICO ... GIOVEDI 29 LUGLIO 1971 (Pomeridiana) .)...(- Presidenza del Presidente FANFANI INDICE CONSIGLIO NAZIONALE DELL'ECONOMIA E DEL LAVORO Trasmissione di comunicazione . . Pago 26696 DISEGNI DI LEGGE Annunzio di presentazione . . . . . . .26693 Approvazione da parte di Commissioni per. manenti . . . . . . . . . . . . . . 26695 Deferimento a Commissioni permanenti in sede deliberante 26693 Deferimento a Commissioni permanenti in sede referente . . . . . . . . 26694 Seguito della discussione: ({ Norme sull'espropriazione per pubblica utilità; modifiche ed integrazioni alle leggi 17 agosto 1942, n. 1150; 18 aprile 1962, n. 167; 29 settembre 1964, n. 847; ed autorizzazione di spesa per interventi straordinari nel set. tore dell'edilizia residenziale, agevolata e convenzionata)} (1754) (Approvato dalla Ca. mera dei deputati); ({ Agevolazioni per l'edi. lizia)} (299); « Finanziamenti per opere di edilizia abitativa a totale carico dello Sta- to)} (418), d'iniziativa del senatore Andò e di altri senatori; ({ Provvedimenti per la eliminazione delle baracche, tuguri e case improprie e malsane)} (532), d'iniziativa del senatore Maderchi e di altri senatori; « Nuove norme per l'acquisizione delle aree e per la determinazione della indennità di espropriazione)} (1579), d'iniziativa del se. natore Maderchi e di altri senatori. (Ur- genza): PRESIDENTE LAURICELLA, . . . . . . Pago 26697 e passim Ministro dei lavori pubblici . 26706 26722 . 26722 . 26696, 26722 POERIO TOGNI, relatore INTERROGAZIONI Annunzio . . . . . . . . . . . . . 26722 TIPOGRAFIA DEL SENATO (1150)

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SE N AT O DELLA REPUBBLICAV LEGISLATURA

528a SEDUTA PUBBLICA

RESOCONTO STENOGRAFICO

...

GIOVEDI 29 LUGLIO 1971(Pomeridiana)

.)...(-

Presidenza del Presidente FANFANI

INDICE

CONSIGLIO NAZIONALE DELL'ECONOMIAE DEL LAVORO

Trasmissione di comunicazione . . Pago 26696

DISEGNI DI LEGGE

Annunzio di presentazione . . . . . . .26693

Approvazione da parte di Commissioni per.manenti . . . . . . . . . . . . . . 26695

Deferimento a Commissioni permanenti insede deliberante 26693

Deferimento a Commissioni permanenti insede referente . . . . . . . . 26694

Seguito della discussione:

({ Norme sull'espropriazione per pubblicautilità; modifiche ed integrazioni alle leggi17 agosto 1942, n. 1150; 18 aprile 1962, n. 167;29 settembre 1964, n. 847; ed autorizzazionedi spesa per interventi straordinari nel set.

tore dell'edilizia residenziale, agevolata econvenzionata)} (1754) (Approvato dalla Ca.mera dei deputati); ({ Agevolazioni per l'edi.lizia)} (299); « Finanziamenti per opere diedilizia abitativa a totale carico dello Sta-to)} (418), d'iniziativa del senatore Andò

e di altri senatori; ({ Provvedimenti per laeliminazione delle baracche, tuguri e caseimproprie e malsane)} (532), d'iniziativadel senatore Maderchi e di altri senatori;« Nuove norme per l'acquisizione delle areee per la determinazione della indennità diespropriazione)} (1579), d'iniziativa del se.natore Maderchi e di altri senatori. (Ur-genza):

PRESIDENTE

LAURICELLA,

. . . . . . Pago26697 e passimMinistro dei lavori pubblici . 26706

26722. 26722

. 26696, 26722POERIOTOGNI, relatore

INTERROGAZIONI

Annunzio . . . . . . . . . . . . . 26722

TIPOGRAFIA DEL SENATO (1150)

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V LegislaturaSenato della Repubblica ~ 26693 ~

528a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 29 LUGLIO' 1971

Presidenza del Presidente FANFANI

P RES I J) E N T E. La seduta è aperta(ore 17).

Si dia lettura del processo verbale.

T O iR.E iLL I, Segy,etario, dà lettura de:!prooesso verbale della seduta pomeridianadel giorno precedente.

P R E IS I J) E N T E. Non essendovi os~servazioni, il pracessa verbale è alPlPro'Vato.

Annunzio di presentazionedi disegni di legge

P RES I D E N T E. Comrt1!nko che so~no stati presentati i seguenti dÌJsegni di legged'iniziativa dei senatori:

CIPELLINI e FO'RMICA. ~ « Modifiche della

di:sdpIina delle guardie partioolari giurate»(1853 );

NENCIONI, CRaLLALANZA, DE MARSANICH, DI-

NARO, FILETTI, FRANZA, GRIMALDI, FIORENTI~

NO, LI\URa, LATANZA, PICARDO, TANUCCI NAN~

NINI e TURCHI. ~ « Efficacia giuridica delcontratto co1Jettiva di lavoro in attuazionedell'articolo 39 della Costituzione» (1854);

NENCIONI, CROLLALANZA, DINARa, DE MAR~

SANICH, FAANZA, 'FILETTI, FIORENrINa, GRI~

MALDI, LAURO, LATANZA, PICARDa, TANUCCI

NANNINI e TURCHI. ~ « Nonme per Ja disci~plina del diritto di sciopero» (1855).

Annunzio di deferimento di disegni di leggea Commissioni permanenti in sede deli-herante

P R !E S I D E N T E Comunico IOhei seguenti disegni di legge sono stati de~feriti in sede deliberante:

alla Sa Commissione permanente (Finan-ze e tesora):

« Integrazione dei bilanci comunali e pro-vinciali d~i oomuni e delle province defi-citari )} (1570-B), pr:evio parere della la Com~missione;

BISORI ed altri. ~ « Nuove norme per fa-vorire l'anticipata estinzione dei mutui dimiglioramento fondiario » (1791), previa pa-rer,e della 8a Commissione;

Deputati BaNIFAZI ed altri. ~ « Autoriz~zazione al Monte dei Paschi di Siena, isti-tuto di credito di diritto pubblico con se-de in Siena, a compiere operazicni di cre-dito agrario di miglioramento con le age~volazioni fiscali e con il contributo delloStato nel pagamento degli interessi ai sen.si del regio decreto-legge 29 luglio 1927,n. 1509, convertito nella legge 5 luglio 1928,n. 1760, e successive modificazioni ed inte~grazioni» (1824);

alla 6a Commissione permanente (,Istruzione pubblica e belle arti):

BLaISE ed altri. ~ « Norme per il con-ferirrnenta degli incarichi di presidenza nel~le scuole e negli istituti di istruzione del-l'ordine seoondario » (618~B), previo pareredella la Commissione;

Deputati MAROCCOe FIORET. ~ « ModifioheaI regio decreta-legge 18 rrnaggio 1924, n. 848,oonoernente l'istituzione di posti gI'atuitipresso il cOlIlviiUo "Dante Alighieri" di Ga-rizia» (1830), previa pareJ1e della 5a Com-missiane;

alla 7a Commissione permanente (Lavoripubbl1oi, trasporti, poste e telecamunÌiCazia~ni e marina meJ1oanti!le):

« ConcessÌlOil1edi contmbutial <camune diRoma per la dmessa in pI1istino dei coililettorioostruiti ai sensi deLla :legge 6 Iluglio 1875,n. 2583» (1534~B), previa pareI1e della 5"Commissiane;

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Senato della Repubblica V Legislaturà~ 26694 ~

29 LUGLIO 1971

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528a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

Deputato PROTTI. ~ «DismiSisiOine defi.ni~

tiva delle strade millitarie fissazione deJ iter-mine per ila designazione da parte dei co-muni, de:1le province ed lailtI1ienti deil:le stradeex-militaI1i da cOinserva11si agli usi ciV1ili perJa viabilità Oirdinaria}} (1811), previ par:eridella P, della 4ae ddla Sa CommissiOine;

«Cancellazione dalle ILinee navigabiili delcanale Naw.gHo-Adigetto e deJ oanale SCOi11ti-co}} (1812), previ parerà deLla 5ae deHa 8a

CommissiOine;

Deputato MERLI. ~ « Integrazione e modi-fioa deIla ,legge 11 febbraio 1971, n. 50, con-cernente la na'V1igazioneda diporto }} (1818);

Deputati DEGAN e GIOIA. ~

({ Ulteriore au-torizzaziOine di spesa perll conso[idamento,laricoSitruzione, il restauro e la manutenzio-ne di opere nella BasJilica di San Marco inVenezia e n~l Duomo e ChiOistro di Morurea-lIe)} (1821), pI1C'V,ipareri deUa Sa e deJla 6aCommi'ssiOine;

Deputato LONGONI. ~ « Ulterio;re prorogaal 31 dicembre 1972 del termine st\abilitodal sest'O comma dell'artioolo 146 del de-CI1etodel Presidente della ~epU!bblica 15 giu-gno 1959, n. 393, recante norme sulla cir-colazione stradale}} (1823).

Annunzio di deferimento di disegni di leggea Commissioni permanenti in sede refe-rente

P R lE iS ,I D E N T IE. Comunico che iseguenti disegni di legge s'Ono stati deferitiin sede referente:

alla la Commissione permanente (Affaridella Presidenza del Consiglio e dell'interno):

LIMONI. ~ « Modificazioni delle norme re-lative aHa destituzione di diritto dei pub-blici dipendenti )} (1815), previo parere della2" Commissione;

Deputato GICCARDINI.~ «Modifica del-l'aI1tic(jlo 18 del,la legge 19 ottobre 1956,n. 1224, concernente il distacco dei segretaricomunali.} (1320), previa paDere della saCommissione;

alla 3'" Commissione permanente (Affariesteri):

« Contributo alla Società nazionale "Dan-tie Alighieri " con sede in Roma, per il quin-quennio 1971~1975}} (1792), previ pareri del-la Sa e del1a 6a Commissione;

alla 4a Commissione permanente (Difesa):

VIGNOLA e ALBANESE. ~ « Abolizione della

detrazione di sei anni di anzianità agli ap-puntati e di quattro anni di anzianità ai ca-rabinieri e gradi corrispondenti, ai fini degliaumenti periodici, per i militari apparte-nenti all'Arma dei carabinieri e ai Corpidella guardia di finanza, di pubblica sicu-rezz;a e degli agenti di custodia. Ripr.istinoiill loro favore dell'indennità militare men-sille, di cui aIrarticolo 8 del deoreto del Pre~sildente della Repubblica 11 gennaio 1956,n. 19. Aumento del Hmite di età per gliappartenenti all'Arma dei carabinieri e alCorpo della guardia di finanza. Riduzionedegli anni di servizio per la promozione adappuntato}} (1808), previ pareri della la,della 2a e della sa Commissione;

alla sa Commissione permanente (Finanzee tesoro);

BERTHET. ~ « Modifica a:lla 1egge 1-9 aprile

1967, n. 305, relativa alla conceSSIOne aHaValle d'Aosta dell'esenzione fiscale per de-terminate merci e contilngenti}} (1813), pre-via par,ere della la Commissione;

«Revisione dell'ordinamento finanziariodelLa Regione Valle d'Aosta}} (1814), previoparere della 1a Commissione;

alla 6a Commissione permanente (Istru-zione pubblica e belle artL):

GERMANÒ.~ « Costituzione delPaI1co ar-cheologico di Naxos nel comune di Giardiniin prov1ncia di Messina)} (1799), previ pa~

l'eri della 1", della sa e della 7a Commissione;

IANNELLI. ~ « Riconosdmento dei servizimilitare ,e civile in aLtre amministmzioni sta-tali comunque prestatì anteriormente aHanomina in ruolo per insegnanti e dirigenti

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V LegislaturaSenato della Repubblica ~ 26695 ~

S28a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO 29 LUGLIO 1971

scolastici d'ogni ordine e :gra:do}} (1816),previ pareri della la e della sa Commissione;

Deputati LEVI ARIAN Gior,gina ed altri; IAN-NIELLOed altri; LEVI ARIAN Giorgima ed altri;MENICACCI e NICOSIA; IOZZELLI; NANNINI eSGARLATA;BORGHI ed altri; LOBIANCOed al-tri; ,MANCINI Vincenzo ed a1t>ri; FRANCHI edaltri; GIRAUDI ed altri. ~ « Norme stùl'ordi-namento della scuola elementare e sulla im-missione in ,ruolo degli insegnanti deHascuola elementare e della scuola maternastatale}} (1822), previ pareri deHa P e dellasa Commissione;

« Aumento dd ,contributo 'annuo a favoredell'Istituto nazionale Iper la storia del mo-vimento di liberazione in Italia, con sedein Milano, da lire 50 milioni a Hre 75 mi-lioni» (1828), previa parere della Sa Com-missione;

Deputati MAROCCO e BORGHI. ~ «Immi's-

sione inDUolo degli1nsegnanti elementariiscritti nel quadro speciale del provvedito-rato agli studi di Gorizia, di cui aHa legge4 febbraio 1963, n. 120» (1329), previ pa-reri della la e deUa sa Commissione;

Deputati LEVI ARIAN Giol'gina ed altri. ~

« Modifica della <legge 5 luglio 1964, n. 625,concernente 'l'ammissione alle scuole secon-darie di secondo grado dei :lioenziati dallescuole di avv,i,amento professionale e di co-loro che abbiano superato gli esami finalideJl'ottava dasse postelementar,e » (1831);

Deputati ZACCAGNINIed altri. ~ « Finan-ziamento dell'Associazione per lo sviluppodelle scienze religiose in Italia)} (1832), pre-via parere della Sa Commi,ssione;

alla la Commissione permanente (Lavoripubblici, trasporti, poste e tdecomunicazio-ni e marina mercantile):

Deputati DE LEONARDISed altri. ~ « Disci-plina del trasferimento aUe amministrazio-ni interessate del personale cantoniere inservizio lungo le strade di bonifica classi-ficate secondo gli articoli 10 e 24 della legge12 febbraio 1958, n. 126» (1784), .previ pa-reri della la e della 8a Commissione;

alla loa Commissione permanente (Lavo-ro, emigrazione, previdenza social,e):

RICCI. ~ «Riapertura dei tevmini di cui

alla legge 2 aprile 1958, n. 331, concernentela regO'larizzazione della posizione assicura-tiva degli ex dipendenti deUe disciohe orga-nizzazioni sindacali}) (1798), previo pareredella Sa Commissione;

POZZARed altri. ~ « Norme intese ad uni-formare ed aocelera.re la procedura di liqui-dazione coatta amministrativa degli enti coo-perativi» (1806), pr,evi pareri della 2a e deHasa Commissione;

alla 11a Commissione permanente (Igienee sanità):

TORELLI. ~{{ Disciplina degli stupefaoenti

e sostanze psicot'rope e misure di preven-zione e !Cura» (1768), previ paveri della la,della 2a, della sa, della 6a e de:11a9a Commis-sione;

alle Commissioni permanenti riunite la(Affari della Presidenza del Consiglio e del-l'ÌJnterno) e 4'" (Difesa):

TANUCCI NANNINI. ~

{{ Estensione dei be-nefici previsti dalla legge 24 maggio 1970,n. 336, al personale militare» (1807), previaparere della Sa Commissione.

Annunzio di approvazione di disegni di leggeda parte di Commissioni permanenti

P RES I D E N T E. Comunico che.nelle sedute di ieri, le Commissioni perma~nenti hanno approvato i seguenti disegni dilegge:

2a Commisswne permanente (Giustizia e

autorizzazioni a procedere):

Deputati VALIANTE ed altri. ~ «Adegua~

mento dell'indennità di servizio penitenzia-rio per alcune categorie di personale civiledell'Amministrazione degli istituti di pre-venzione e di pena» (1825);

« Revisione dell'organico degli ufficiali, deisottufficiali, degli appuntati e guardie del

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s28a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTO STENOGRAFICO 29 LUGLIO 1971

Corpo degli agenti di custodia e istituzioneper detto Corpo del ruolo dei sottufficialiper mansioni di ufficio }} (1827);

8a Commissione permanente (Agricoltura e

foreste):

DEL PACE ed altn. ~ « Estensione dei be-

nefici per i trattamenti fitosanitari alle col-

tivazioni di tabacco previsti dalla legge 27

ottobre 1966, n. 910 » (641).

Annunzio di comunicazionedel Presidente del CNEL

P RES I D E N T E. Comunico che ilPresidente del Consiglio naziona:le dell' eco-nomia e del lavoro ha informato che .l'As-semblea di quel consesso ha preso in esamela situaziOlne congiunturale !relativa al pri-mo semestre del 1971, sulla base del rap-pnrto elaborato dal1'Isti,tuto nazionale perlo studio della congiuntura ed ha tirasmessoil testo di alcune dichiarazioni sottoscritteda gruppi di Consiglieri che esprimono Jes~ngole posiziòni di giudizio manifestate dal-le diverse parti sociali.

Seguito della discussione dei disegni dilegge:

« Norme suH'espropriazione per pubblicautilità; modincheed integrazioni alle leggi17 agosto 1942, n. 1150; 18 aprile 1962,n. 167; 29 settembre 1964, n. 847; ,ed au-torizzazione di spesa per 'interventi straor-dinari nel settore dell'edilizia residenziale,agevolata e convenzionata}) (1754) (Ap-provato dalla Camera dei deputati); « Age-votazioni per l'edilizia}) (299); « Finanzia-menti per opere di edilizia abitativa atotale carico dello Stato}) (418), d'inizia-tiva del senatore Andò e di altri senatori;«Provvedimenti per la eliminazione dellebaracche, tuguri e case improprie e mal-sane}} (532), d'iniziativa del senatore Ma-

derchi e di altri senatori; «Nuove normeper l'acquisizione delle aree e per la de-terminazione della indennità di espropria-

rione}} (1579), d'iniziativa del senatore

Maderchi e di altri senatori (Urgenza)

P RE ,s I D E N T E. L'ordine delrgior-no reca il seguito della discussione dei dise-gni di legge:« Norme sull'esprqpriazionerper pubblka utilità; iillodiifìche ed integrazio-ni alle lEOiggi17 agosto 1942, n. 1150; 18 apri~le 1962, n. 167; 29 settembre 1964, n. 847; edautorizzazione di spesa per interventi stra~ol1dinari nel settore dell' edilizia residenzia-le, agevolata e convenzionata », già appro-vato dalla Camera dei deputati; «Agevola-zioni per ,l'edilizia »; «Hnanziamenti peropere di ediiliz:ia abitativa a totale carico del-lo Stato }},d'iniziativa del senatore Ando' e di

altri senatori; «ProV'vedimenti [>er l'elimi-nazione del,le baTacche, tuguri e case impro-prie e malsane }}, d'iniziativa del senatoreMaderchi e di altri senatori; «Nuove nor-me Iper l'a,oquisizione delle aree e per ladeterminazione ddl'indennità di espropria-zione », d'iniziativa del senatore Maderchie di altri senatori.

Ha facoltà di parlare 1'0norevoJe relatore.

T O G N I, relatore. Silgnor Presidente,sÌignor Ministro, onorevoli collelghi, siamoal1rivati aHa conclusione della prima impor-tante tappa dei nostri lavori su questa leggeo riforma, che dir si voglia, della casa. Ab~biamo molto discusso in Commissione e inAula e oltre aJle discussioni politiche e pub-bl:khe ci sono stlalte discussioni V'arie, note-voti, rilevanti da parte di tecnici, di gior-nalisti, da parte di tutti coloro i quali sirendono conto della importanza di un ar-gomento cOlme quello affrontato dal dise-gno di legge che forma oggetto dei nostrilavori.

Sento il ,dovere, nO'n per una qualunqueformalità, dopo questo lungo travalglio an-che personale, se consentite, di éliPprofon-dimento, di studio e di ricel1ca, di ringra-ziare tutti i colleghi, di qualunque !parte,che sono intervenuti nella discussione dan-do un contributo positivo e corroborandooon ,il loro apprezzamento le impostazio-ni che il ,re'latore e la ma,ggioranza hannodato al provvedimento e anche cOlloro chesOlno stati prE1giudizialmente contrari per

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528a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 29 LUGLIO 1971

l'uno o per l'altro moHvo, ma che cOlIll'Un~que hanno dato anch'essi un contributogiacchè anche la critica costituisce un con~tdbuto, soprattutto in un regime democra~tico quale quello cui ci onoriamo di appar~tenere.

Ri~~razio in modo partico,lare poi i mem~bri della Commissione Iper tutto il lavoropr~paratorio fatto, talvolta un po' aoceso,non dirò tumultuoso; tuttavia bisogna di~re che la Commissione ha spianato note~volmente la strada ai .lavori dell'Aula.

Mi sia consentito ,r.ingmziar.e a!l1!che il mi.ni'stro LaurliceHa. Abbiamo, moLto di1scusso,ma credo che .le !l10stI1e discussioni non fini~scano qui e che avremo ancora da discu~tere. Devo comunque dare atto alI ministroLauricellla deUa sua comprensione, del~a suabuona volontà, deUa ,retltitudine del suo com~portamento" dell'interesse che ha sempre po~sto, anche quando non erava'mo completa~mente d'aocordo, nel:1a presa in considera~

zione, nell'esame, neMa discussione dei vadpunti di vista, dei vari emendamenti.

Del resto noi dobbiamo rilevare, non pervoler ,polemizzare con certa stampa che an-cora venti giorni fa diceva che perdevamodel tellllPO eccetera, che i lavori sia di pre~parazione, sia di redazione, sia di studio,sia di discussione in Commissione, sia dipreparazione delle relazioni per l'Aula, siain Aula si sono svolti con particolare rapi~dità.

È circa un mese che la nostra Commis~sione è stata investita di questo CaSI Im-portante disegno di legge. L'iter è stato ab~bastanza rapido; con questo non è che noiabbiamo fatto un ,lavoro, COme suoI dirsi,a cottimo, nel senso di subordinare al tem~po quella che era ed è la n~cessaria operadi studio e di approfondimento, ma abbia~ma fatto .t'una e l'ailtra cosa, cioè abbiamorispettato il tempo e abbiamo approfonditola materÌia. L'abbiamo fatto nel modo mi~gliore; almeno, nOli riterniamo in p,iena co~scienza di aver fatto tutto quanto era op~portuno e doveroso raDe per vedere di iden~tificare i punti controversi, di l'ealizzare unadeterminata intesa, di modifiorure determi~nati punti.

P R lE S I rDE eN T E Se mi consentel'interruzione, onorevole relatore, 'Vorrei am-pliificare i commenti che lei ha fatto in que-sto momento, fo,ndatissimi, per rilevarel'inopportunità di certe fotografie (vivi ap~plausi) le quaU, in primo luO'go, servono so~~o a tentare, VlanameJJJt,e,di far rinascerle ilqualuJI1Iquismo e, in secondo luogo, offen~dono la verità, perchè proprio ieri mattina,mentre il senatore Bonazzi parlava, eranoriunite tutte le Commissioni, sicchè la pre-senza dei senatori, tra Aula e fuori, supe-rava i due terzi dei membri della nostraAssemblea.

Ho voluto dire queste cOrse non a difesadei senatori, che non ne hanno bisogno,ma a ristaJbilimento della verità (vivi ap~plausi) perchè, se ci fossimo voluti anchenoi di,vertire, avremmo potuto, amici del-la stampa, far fotografare la tribuna dellast3lmpa e si sarebbe visto (con esempiougualmente improlprio) che, salvo il foto-gl'arO, non c'era nessuno. (Vzvi, generaliapplausi).

T O G rN I, relatore. Mi permetta di rin-graziarla, signor Presidente, anche a nomedi tutti i colleghi, ,per la sua oppO!"tuna mes-sa a punto, peJ1chè in effetti noi siamo ri-masti mO'lto dispiaoiuti per quella fotografia.

Dicevo dunque che abbi3lmo cercato diI1ealizzare e abbiamo realizzato tutti ~ no-stri lavori con il necessario approfondi~mento ma nello stesso tempo con la neces-saria sollecitudine. Ricordo le pregiudizÌa~li che vennero soLlevate all'.irnizio circa iltentativo di ritardare i nostri lavori, circail sabotaggio alle riforme di una ~arte nonmeglio identificata ma che prob3lbilmentesi voleva identificare, anzi 5enz'aMra si vo-leva identificare nella Democrazia cristiana;si è chiesta l'approvazione tout court dellalegge così come era pervenuta, come han~no sollecitato numerosi telegrammi, tuttiuguali nel testo, che a me sono ipervenuti daogni parte d'JtaHa, telegrammi che dicevano:aPiprovatela subito e 3Ipprovatela nel testovenuto dalla Camera.

Ora il senso di responsabilità dei senatori,vuoi in Commissione prima vuoÌ in Aula poi,ha fatto giustizia di questi :luO'ghi oomuni:

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cioè noi non ahbiamo perduto del tempo econtemporaneamente abbiamo dimostratoun rnteressamento, un attaocamento a que~sta legge. Abbiamo tutti così meditato sulvalore Iprofondo, morale oltre che IPolitico,di un provvedimento del genere, che siamo'arrivati anche, tutti perfettamente d'accor~do, a innovare notevolmente iJI testo che ciera pervenuto daLla Camem.

,E devo dare atto che se abbiaJmo incluso

cil1ca 45A8 emendamenti, a1cuni dei qualisostanziali, tutto questo abbiamo fatto inpieno accordo nell'ambito della maJggiOiranza,per cui tanti SOino stati gli emendamenti pre~sentati dalla maggioranza, tanti sono stati gliemendamenti discussi ed approvati dal1amaggiomnza, e qualche vOlltaal di Ilà dellamaggioranza ,stessa. Infatti, Ila stessa nO'strafunzione di parlamentari, di ,legi,slatoLi ClOIbbliga adapp:wfOlndire. NOin è detto chequando giunge a noi un documento, comequando giunge all'altro ramo del Parlamento,tale documentO' noon siarivedihile nel sensodi migliO'fail1lO', naturalmente anche pel1chènel tempo, nel dibattito, nel mutarsi deLle Sli~tuaziQni vengO'no a crearsi delLe esigenze nuo~ve che debbonoess,el1e prese ,in con'Sliderazio~ne e che magari in un pdmo momentQ nonera pO'ssibile e comunque non ,era £adle pl1en~dere in considerazione.

Del ,resto 1.0 steSSQsenatore Ria:ia, che faparte della mia Commissione e che è statoil primo degli oratori a ,interveni:r~e neHa di~scussione, ha affermato (parlava naturalmen~te per sè e per ill GruppO' politico che rap~pl1esenta): «H nO'stl1O sforzo sarà per miglio~Dare in sensO' democrati:cQ ila ilegge ». Io cre~do che noi fino lrud OIra abbiamo indubbia~mente migliOlrato in senso democratioo lalegge ove soprattutto si consideri il fatto cheda un lato abbiamo aumentatO' i poteri deglienti deliberanti e dall'aclit,ro abbiamO' evitatoche venissero meno quei doverO'si contJ1oHÌche in democrazÌia sono Ila prima garanziadel bene operare.

Il senatore Avezzano Comes ~ e mi di~

spiace di non vederlo qui, spero che vengaprima che termini il mio intervento rperchèho da daI1gli una piccola risposta persona~lIe ~ebbe a dire: modifiche e migl:iora~menti sì, ma ,che non facciano fare passi in~

dietro. n che coHima sia con quanto altI1ihanno detto sia con quanto noi abbiamopraticamente fatto.

Lo steSSQ Mini.stm si è pJ1estato lealmen-te ~ e dobbiamo dargliene atto: non si èchiuso dentro le formule deLle quailli avevaed ha assunto ,lladoverOisa paternità ~ a di~scuter,e volta a volta queLle modifiche e queimiglioramenti che era possibile e opportunovenissel10 adottati.

In definitiva non mi vOiglio richiamarenè tanto meno voglio ripetere quanto hoscritto nella relazione laddove ho rprecisatole direttive alle quaH si è attenuta la Com~missione per procedere a determinati adat~tamenti, a determinate variazioni, a deter~minati milglioramenti della legge stessa. LaCommissione si è attenuta a queste diretti~ve perchè ha concordato sull'opportunità.ohe così si dovesse fare per l'importanzadella legge e che questo si dovesse fare inun ampio dibattito, spesso polemico, comediceva sempre il senatore Av:ezzano Comes,e nella premessa, cOlme ebbe a dire proprioieri l'amico senatore Cifarelli, che ,{( la leg~ge ha una giustificazione morale più che po~litica ». Ouando si afferma una cosa cosìgiusta e oO'sì elevata (una giustificazionemorale oltre che politica della legge) è evi~dente che l'impegno di tutti noi è superiorea quello che può conseguire alla discussio~ne e all'approvazione di una leigìge qual,siasi,per ,ilmportante che possaessel1e.

Queste variaziQni le abbiamo discusse elIe abbiamo portate iin base ai princìpi co~stituzionali (aruÌcolli 3, 45 e 47) ed alla esi~genza di rendel1e giustizia. Secondo il prin-cipio espresso daH'articolo 3 della Costitu~zione, tutti i dttadini hanno ugua:H dirittie nessuna legge può stabilil1e una speDequa~z~one tra ,le diverse categOirie e t'ra tutti glielementi costituenti la comunità nazionaJe.D'altm parte anche l'art:ÌcOllo 45 stabiilisceH fine sociale della propr:ietà, ,fine che deveconcHiars:i cOon <!'interesse generaJle, salvo iJgiusto indennizzo da darsi quando 1.0 Statoper esigenze superiori confisca una partedeltla privata Iproprietà, alla quale noi te~niamo in modo particolare perohè è unprincipio qualificante ~ consentite che an~che noi parliamo di princ'Lpi qualificanti ~

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ed è allla base di un sistema sociale edeconomico qUialle è in partkolal1e il nostro.Anche in base all'articolo 47 deHa Costi~tuzione viene stabilito che lo Stato inco~ragg1a il risparmio indirizzandolo ~ come

molti di voi hanno rilpetuto e perciò COil1sen~ti temi che lo ripeta anch'io ~ verso l'acqui~

sizione della casa in proprietà.Comunque oltre ai rprincìpi costituziona~

11 nel nostro esame abbiamo tenuto contoanche della necessità di ,rendere giustiziaa quel:l'esigenza di carattere 'morale, ;pre~messa alla ,legge, di cui parlava Il'il.lustrccOi1l.ega Cifarel1i, cioè all' esigenza ,di da~re a tutti una casa. Qui si è parlato moltodi questa necessità, e tutti questi discorsitrovano una ragione d',essere nel di,I1iUoobiettivo, sociale, di ciascun nucleo fa~milliare di essere coLlocato decorosamentee dignitosamente in un appartamento..Questo però trae anche maggior con~fOlrto ed ausilio dalLa s.ituaziorne di fat~to lin cui si trova una gran parte dellapopolazione italiana. Giustamente qua.1cu~no stamattina parlava di 500.000 baracca ti:ma che credono i nostri colleghi dell'estre~n1:a sinistra, che non sirumo sensibili a que~ste esi1genze? (Proteste dall' estrema sini~stra). Noi siamo almeno altrettanto sensi~bili, rperò non basta fare delle affermazionie dire che bisogna fare: bisogna fare nei l.i~miti delle nostre possibilità.

D'altra parte ~ consentitemi di fare que~sto riferimento politico di parte ~ dal 1945~1946 la Democrazia cristiana ha dato pro~va di notevole sensibilità sociale nel venireincontro alle necessità delle popolazioni me~no a:bbienti.

Facendo una piccola parentesi per quan~to riguarda il primo riferimento rel,ativo alr;srpetto costituzionale, credo ,che siamo tut~ti d'accordo sul fatto che la Costituzioneche ci siamo data, che è frutto dei nostri in~contri, dei nostri studi, della Resistenza delnostro ,Paese, della riacquistata libertà, èil pilastro su cui si basa tutto il dirittoobiettivo del nostro Paese, per cui non sipuò [prescindere da essa, perchè altrimentiditemi voi ~ soprattutto voi illustri colle~ghi ,particolarmente ferrati in diritto ~

quale sarebbe la certezza del diritto! Oc~corre rispettare la Costituzione del Paese!

A lProposito di questo non mi dilungopel1chè ,lo stesso Ministro, al quale mi sono:permesso richilamare la nota del Ministerodell'interno relativaaLl'li,1legittimità oostitu~ziOlnale dell'articolo 7, ha detto che avr,eibberipensato sulla questione, e .credo che ,anchenOli dOlvremmo ripensarci. Trattasi, ripeto,dell' articolo 7 ill quale stabiHsce che cer~ti :poteri di Competenza del Governo venga~no passati tout court alle regioni; ora, se~concio i competenti e i responsabiLi dell'in~tenpreté11zione costituzionale, questa deleganon sarebbe possibile. Comunque ho rite~nuto doveroso presentare questo elementoiln quanto è un elemento di studio e di re~sponsabilità che investe ciascuno di noi edal quale ciascuno di noi deve, a suo tem~po, trarre le conclusioni.

Sié11mo riusciti noi a modificare ,la leggecome volevamo, secondo quelle tali diret~tive che mi sono permesso di ri~pilogarenella mia breve relazione? Ebbene, credoche in buona parte ci siamo riusciti e dicoin buona parte perchè non tutto è stato in~ciulbbiamente fatto, ma ciò ohe non è statofatto ,fino ad oggi potrà essere fatto in fu~turo. Mi preoccupa un punto in modo par-ticolare, e credo che preoccUipi tutti noi,quello rappresentato dall'articolo 3, cioèdal meccanismo farraginoso attraverso ilquale si deve arrivare alla definizione deipiani finanziari in base ai quali. finalmen~te) dopo un giro di lunga portata, le regio~ni dispongono che ti vari istitut.i, di case po~polari, quindi le varie provincie, pratica~mente passino all'eseouzione. Si è detto cheoccorrono mille rgiorni soltanto per questaprima fase; tagliamo corto e diciamo cin-queoento, ma questi indubbiamente occor~rana prima che si muova, non dirco un mat~tane, ma prima che si muova una ~i:ra, rpri~ma che avvenga un invito per un appaltoil quale, poi, si prolunga nel tempo; e pri-ma di arrivare all'installazione del cantieree alle prime opere di scavo eccetera indub-biamente passano parecchi altri mesi.

Ora nella relazione mi sono permesso didire che per parte nostra abbiamo sempli~ficato eliminando un passaggio di trentagiorni; ma non basta: occorre ridurre an~cara. Ebbene vi dico francamente ohe, puravendo studiato questa materia a fondo, non

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sono riuscito a trovare una formula più ri~dotta, salvo che non si rivolruzioni comple~tamente l'articolo 3. Dal momento che que~sta non è una questione politica, ma è unaquestione che interessa tutti, ma:ggioran~za e lminoranza, l'una parte e 1'altra, la que-stione doè di far sì che la legge sia aperan~te nel più bJ:1eveItempO' possibile, mi per~metto di fare appello ~ e colgo l'accasioneper far10 ~ a tutti affinchè studiamo dinuavo l'articolo 3 e vediamo se ,è ipossibileardvare ad eliminare qualcuno di queSlÌ'iattapassaggi che ancora sono rimasti e che,teoricamente, richiedono un certo tempoperchè tanto è stato previsto; ma all'attopratico sappiamo benissimo cosa si:gni:fichi~nOi i 20 a i 30 giorni ,entro CUlila praticadeve essere evasa da aiascun 'ente compe-tente. Occorre quindi che riduciama questaparte.

Non vagHa intmttenermi su aJtri puntiche riguardano gli emendamenti che del re~sta voi avrete già esaminata e valutato (mOil-ti di voi H hanna già approvati un Cammis~sione) perçhè, ,ripeto, tali emendamenti sonopartkolarmente ev,identi.

IiI mia 'amico, nonchè vice presidente del~la Commissione, Avez'zano Comes, che pur~troppa non vedo presente. . .

P R:E S I D E N T E. Gliela comunicheràper iscritto, senatore Togni. Il senatore Avez~zano Carnes sarà molto lieto di avere un suoautografo.

T O G N I, relatore. Ehbene, il sénatoreAvezzano Comes ,iJeri ha detta: i soda-listi l'i affermano ,la decisa volontà rifonmatri~ce. E taLe affermamane ha tutto il nostranspetto, però non credo che siano i soli avalere riformare. !Ma riformare in che sen~so? Perchè rifarmare è un verbo, è un termi-ne molto esteso; si riformano tante cose,grandi o piccole. Certo è che anche altri par-titi vogliono riformare e consentitemi ,di direche la Democrazia cristiana non è secondaa nessuna nella sua volontà ,ri£ormatl'ice, nelsenso di adeguare le strutture che sono mu-tabilinel tempo al tempa nuovo: si dice a mi~sura ,d'uomo, a misura di ciò che passa, se~condo le necessità che vengono a ,prospettar-

29 LUGLIO 1971

si volta a volta in una comunità così convulsae così piena di energie e di iniziative qual èla comunità nazionale italiana.

Le rifo.rme sono necessarie. Guai a chi siferma in questi casi. Le riforme debbonoessere continue, progressive. Appunlta perquesto noi sediamO" spesso nelle Commis-sioni ed in ÀUllaper emana[1e leggi che madi~Thcana ~eggi precedenti; e ciò non rper fareopera vana, apem di Legiferazione campataneLl'astrattezza, ma perchè questa è l'esi~genza della comunità naziana,le.

Ebbene le riforme, a nostro parere, deb-bono esseDe concrete sì da produrre effettir3Jpidi e Ipositivi, diversamente non si rifor~ma niente, si dicona delle vane parole; de~vano essere razionalmente economiche per~chè è chiaro che ciò che è nuovo deve pro-durre degli effetti proporzionati all'impe-gno che le ,riforme nichiedono. Questa è unpnÌJnaipio economi,oo, non sOlio ddl'ecornomiamaterialislta e deE' economia finanziaria, maanche di quel1la che può essere ed è l'econo-mia pOllitica e l'economia morale. Quindi leriforme devano essere anche ,razionalmenteeconomiche. Inoltre devono essere ris:pet~tose dei iprincìpi di diritto ohe reggono .lasoCiietà. Se una riforma infatti signi£'oa unpasso o due innanzi o una corsa innanzi, ècerto che tutta la comunità nazionale deveavere un suo equilibrio negli effetti di que~sta Diforma. Ove la riforma dovesse dimo-strarsi :parziale e inadeguata ad affrontaretutt:] i bisogni delnntera comunità, non po-trebbe che essel'e insoddisEacente.

Io voglio sperare che al termine di que~sto nostro esame riusciremo a fare unabuona ,legge. Consentitemi di leggeJ:1e:l'im-pegno che a questo proposito ha assuntoieri 'Ìl Gruppo dellla democrazia <Cristianadel Senato quando nel suo ordine del giornoche voi certamente conosoerete ha ,incluso,le parole: «onarare l'impegno di portareavanti le riforme all'esame del Senato cOln-giunto a quella di dare ad esse un cantenutoche r1sponda aLle aspirazioni della oomunitànazionale nel suo complesso ».

MACCARRONE ANTONINO.Ma la Commissione ,che lei rappresenta èd'accol'do su questa impostazione?

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T O G N I, relatore. Io riferisco, carocollega, di volta in volta gli elementi e i con~tributi che sono venuti da una parte e dal~l'altm. Lei ha sentito che ho Iiiferito gli ailtri,ora riferisco quelli della Democrazia cri~sti:ana e credo. . .

MACC,ARRONE ANTONINO.Mi sembrava che lei fosse relato~e di unaCommissione parlamentare!

T O G N I, relatore E credo che questosia il mio compito, cioè di dire che si sonoprofilati nella situazione generale questi 'ele~menti positivi. Quindi così come vi è lanaffermazione di portare avanti le riforme,vi è anche l'affermazione ohe il contenutonsponda alle aspirazioni della comunità na~zionCIJlenel suo compleslso; e di questo ri~parleremo.

È stato giu~tamente detto che tra i Grl1iP~pi vi sono divergenze di valutazioni in parte3]ppianate, in parte da risoLvere, ma certa~mente èin tutti la ,ferma volontà di appro~vare la legge e di migliorarla il più possi~bile. Ien ~ cito la frase di un alto di6gen~te politico che indubbiamente rientra nelquadro generale della politica del nostroPaese ~ l'onorevole Forlani ebbe a direche « i confronti sono in questo momentopiù laboriosi ma i risultati saranno più sod~disfaoenti ». Gredo che ciascuno di noi com~prenda fino in fondo il significato dell'unae dell'altra dichiarazione nel senso che, tut~ti mteressati al buon fine della legge, vo~gIiamo fare in modo che attraverso la ge~nerale colhliborazione, superando anohe ledivergenze che si sono manifestate, che ingran ,parte sono state superate e che in pa'r~te possono ancora permanere, si possa real~mente produrre una legge che rappresenti,per quanto è umanamente possibile, il me~gEo in questa materia.

Questa mattina il senatore Nencioni haaffermato di non credere alla volontà poli~tica ~ deUa maggioranza beninteso ~ ne~

cessaria per portare avanti questa legge. Sitratta di un'affermazione gratuita poichèritengo che nella maggioranza ~ anche se

non è ancora completamente altl'unisono nel~,la valutazione di certi pa,rticolari che vuo~

le migliorare ~ vi sia l'impegno politico (equesto 10 dico e 10 ripeto non solo come re~latore o per il fatto di aver potuto racco~gliel'e questa !Volontà nella Commissione,ma lo dico proprio a nome del Gruppo po~litico del quale faccio parte) e la ferma vo~lontà di portare innanzi nel modo miglioree con la maggiore rapidità questa legge.

Le campagne int]midatorie di cui rparlòieri Il collega Lucchi non devono allarmarequando a buon diritto si cerca di migliora~re una legge. Infatti, ogni volta che discu~tiamo su qualche disposizione che impegnain un certo modo il senso popolare o po~,pulista, se volete, di una gran parte dellapubblica opinione ci troviamo ~ come è av~venuto tante volte ~ di fronte non vogliodire al ,picchettaggio degli ambienti parla~mentari, ma di fwnte a deUe oampagne disLampa, che fa il suo mestiere, a delle ram~pogne, a delle critiche, qualche volta ancheabbastanza vivaci.

Ma a que;;to proposito :vorrei rasserenareil collega Lucchi: non è davvero il caso dipreoccUlparci Ipoichè ciò che conta è l'inten~zione, la volontà e il fine ,che si vuole ra,ggiun~gere e :1 giudizio non può che essere dato al~la fine dei nostri lavori. Piuttosto mi consen~ta di dIre il senatore Avezzano Comes ~ edè i,l iprimo richiamo che faccio con lui pre~sente ~ che non si debbono avanzare minac~cie ultimative ma si deve discutere e demo~craticamente decidere. Infatti, soprattutto inpolitica, se dovessimo discutere, e:"sendo por~tatori di responsabilità che vanno al di làdelle nostre persone, in termini decisi, sec~chi e ultimativi, indubbiamente la democra~zia ne risentirelbbe e pochi passi si potreb~bero fare in avanti verso quella civiltà de~mocratica che vogliamo non solo salvare maa ttuare in concreto<.

È stata fatta un'opera di aIlodifica a mioavviso opportuna, ma io credo che tutti,qualunque sia il particolare punto di vistasull'una o l'altra disposizione, dovremo fareun'altra opera: disarmare l'opinione ipubbli~ca che è notev01mente allarmata per questoprovvedimento. Lasciamo peJ1dere le causeo ] motivi; è certo che si accredita una va~lutazione di questo provvedimento che nont, completamente rispondente alla realtà. È

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V Legislatura

ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

vero che ci possono essere punti controversieventualmente da discutere, ma bisogna chenOI tutti facciamo opera di chiarimento e diillustrazione perchè l'opinione !pubblica ces-si di essere così a1larmata per questa leggeche viene considerata spoliativa, eccetera.

Qual è ill fabbisogno di case in Italia? Viris1parmio la tiritera che ho già fatto rn Com-missione e quello che altri ha:nnoesposto nei'loro interventi in matleria. Comunque la pro-spettiva dell'intervento pubblico è d] 350.000unità all'anno, che sono al di sotto delle480.000 che fino al 1980 sarebbero necessa-rie in Italia secondo uno studio delle Na-zioni Unite. 'Fidando sul fatto che vengarealizzato almeno dall'anno prossimo que-sto quantitativa dì 350.000 unità aibitativeall'anno, con ciò copriamo il 25 per cento,mentre il lìimanente 75 per ,cento deve es-sere ,coperto dall'iniziativa e dal finanzia-mento di privati. IÈ chiaro che se non vo-gliamo iincorrere in un fallimento dDbbia-ma crear,e condizioni tali per cui il 25 percento si realizzi assieme al rimanente 75dell'industria ,privata in modo che sia equir-lVbrato l'insieme, il complesso dell'industriaedi1izia nel nostro Paese, quell'industria edi-I1zia iper la quale lo. Stato è arrivato da per-centuali del 25-26 per cento di altri anni(che si perdono un po' nella notte dei tem-pi perchè sono gli anni 50-'60) al 3-4 percento del 1970. È evidente quindi che dob-biamo svolgere un'azione veramente decisaaffinchè la legge abbia una proficua appl1-caZJione, così che queste 350.000 abitazionivengano realizzate secondo le previsioni.

La legge, come finalità, come disposizio-m, come obiettivi di carattere generale èabbastanza positiva e vi sono alcuni puntiparticolarmente qualificanti, come ad esem-pi o il ruolo regionale. Con questa legge in-farti investiamo le regioni di una responsa-bIlità cui indubbiamente esse faranno fraTIte forse meglio dello Stato. Queste regionisorte da poco si metteranno senz'ahro alilavOlro con la migliore buona vO'lontà.

Altro aspetto positivo è quello della de-mocratizzazio,ne degli enti, nella speranzache vengano il più possibille spoliticizzati.Molte volte infatti il punto nero degli entiCUi si affidano compiti come quelli previsti

nella legge al nostro esame è il fatto di esse-re troppo politicizzati, cosa che non sempretorna a vantaggio della precisione e dellasaggia e sana amministrazione. Si rende oraurgente la legge urbanistica; ci troviamoun po' nelle stesse condizioni in cui ci tro-vammo nel 1965-66 quando varammo perlf;gge (ed io dissi allora e ripeto oggi checommetteremmO' un errore, e ii 'nisultatli ,mihanno, dato ragione) la pianilficazione eco-nO'mica. PI'ovvedemmo ,aHO'ra a pianificarel'ecO'nomia, ma non iabbiamo provvedu-to a pianificare e ad organizzare le compe-tenzee gli strumenti ai quali affidare la rea-Hzzazione di quella pianificazione. Ora citroviamo più o meno nelle stesse condizio-ni perchè facciamo una legge sulla casache però non abbiamo fatto preoedere ~

ma la colpa non è del Ministro perchè ognu-no di noi è al corrente di tutte le vicissitu-dini occorse ~ dallla Ilegge urbanistica, cioèdalla legge quadro nella quale avrebbe do-vuto inserirsi questo provvedimento.

Un altro punto positivo è costituito dal.la unificazione operativa. Cosa intendiamocon questa eSlpressione? A prescindere daldettaglio che vedremo in sede di approva-zione dei singoH articoli, l'unificazione Dpe-rativa riguarda il fatto che tante sovra-strutture, tanti enti, fra i quali e attraver-so i quali oggi si Dpera nel settore dell'edi-liizia, saranno conglobati! in modo da accen-trare in gran parte nell'istituto autonomocase popolari le attività edilizie. Sarà cosìpiÙ facile da un lato procedere alla riparti-

zione dei .fondi e all'approvazione dei pia-TIli, daLl'altro iseguire e oontroHare la ,rea~

liizzazione dei piani stessi.

Infine il provvedimento ~ e mi richhrr:o<3 quanto ha detto ieri il collega Tansid.

~~ Ipone nella massima evidenza agI: ir.te-

ressati, ai tecnici e ai politici il prohlemadelila casa come problema sOCÌlaLe,primario.TuHI infatti abbiamo parlato della casa etmti abbiamo affermato l'esigenza di L-~,olvere il problema, ma c'è stato bisogno del-la legge per sollecitarne la soluzione nel sen-so che parlando oggi del IProblema dellacasa è emersa, con particolare evidenza nel-la ,graduatoria degli interessi e dei proble-

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Senato della Repubblica ~ 26703 ~ V Legislatura

528a SEDUTA (pomerid.) ASSEMELEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 29 LUGLIO 1971

mi' che ci assorbono continuamente, la so~cJalità primaria di questo problema.

Non sono d'accordo poi con il senat()r~Cavalli quando definisce il provvediment'Jor;ginario del Governo negativo e vell~i~tar10 . . .

P RES I D E N T E Prima di termi-nare ci dirà con chi è d'accordo, anorevolerelatore. (Ilarità).

T O G N I, relatore. Credo che la leggenel frattempo abbia subìto un progressivomiglioramento, sì da risentire ancora di qual-che deficienza ~ indubbiamente una leggedi questo genere nan può nan avere qualchepunto debole ~ ma sono convinto che

appartunamente emendata patrà cantribui-re a risalvere il grave p:wblema della casa.

Ed ora veniamo alla questiane della pro~prietà. Ho detta prima che uno dei lpuntiparticolarmente controver,si riguarda la pro-prietà della casa. Gli italiani tutti sona por~tati alla proprietà della casa e mai come inquesto periodo ho notavo questo fatto attra-verso le comunicazioni, le lettere che haricevuto e le visite che mi sono state fatteda più parti. Il collega Alessandrini ebbe a:daffermare che ILaDemocrazia cristiana è statasempre per un più ampio accesso alla pro~prietà della casa come mezzo di consolida-mento dell'unità della famiglia.

Ora, se guardiamo la ripartizione dellaproprietà della casa, vediamo che questoor:ientamento, questa tendenza degli iltalia~ni ad avere la proprietà della casa ha avutonel tempo una Iprogressiane natevale: dal40 .per cento del 1951 al 52,8 per cento, del1969. Si è cioè pragredito natevalmente nel~:la percentuale :dei nuclei famHiari italiani iquali dispongono oggi della proprietà dellacasa.

Vi rispanilllO la lettura della ripartizioneper oategO'rie, però io ricordo, peI1chè altrine hanno parlato. . .

BRAMBILLAgone: interessano!

Dica pure le cate~

T O G N I, relatore. Nel 1969: gli im-prenditori, il 76 per cento; i liberi profes-sionisti, il 63,9 per cento; i dirigenti, il 50,7

per cento; gli impiegati, il 44,3 per cento;i lavoratori in proprio, il 65,2 per cento; ilavoratori dipendenti, il 41,8 per cento; icoadiuvanti, il 51,2 per cento; i pensionati,il 60,8 per cento; i benestanti, il 69 per cen~to; altri nO'n meglio .precisati, il 55 per cento.

Come vedete, quindi, la categoria più den-citaria è quella dei lavoratori dipendenti,e questo è chiaro. È per ciò che noi insi~stiamo affinchè questa legge :dia per quantoè possibile l'accesso alla proprietà della casaproprio a quelle categorie le quali meno nedispongO'no perchè si possa arrivare a col-mare questa differenza, sì da avere più ameno identiche percentuali nelle varie ca.tegorie.

Il senatore Andò proprio stamattina haparlato di visione cristiana della proprietà;questa ,mattina 'stessa il senatore Nencioniha parlato di filosofia della proprietà: noi

~ egli dice ~ vi abbiamo anticipato. Io non

so a chi si riferisse con questo « noi» e so-prattutto a chi fosse contrappostO'. Larealtà è questa: che, se voi mi permettete,io credo che nessun orientamentofilosoncoo politico o sociaLe sia stato sempre coe-rente su questo 'come la sociologia cristiana.

Fin dai più lontani anni, noi eravamo ra-gazzi, eravamo bambini e sentivamo, legge~vamo le encicliche, dalla Rerum novarum inpoi, che parlavano tutte di accesso alla pro.prietà e della proprietà in funzione sociale.E quando si parla di una casetta, di unappartamento di tre stanze con servizi, conun bagno, sì e no una cucina, evidentemen~te questo nO'n dentm nella speculazione,della quale troppo si parla e che non haniente a che fare con queste caseDte e que~ste proprietà, ma nel fatto che in tal modosi consente ad un nudeo famir1iare di OOIJ]SO~lidare la sua unità.

La Democrazia oristiana, ila quaile ha fatto,le sue riserve, queLle riserve çhe sono com~

:pé\!rse nella mia '~elazione per doverosa esat~tezza e che sono state espO'ste dali colleghi.Messandrini e Andò, ha !insistito ed insiste inmodo partiiCobre su quanto rigua~da il dkit-to alla proprietà del'la casa. Infatti i oolleghihanno precisato ~ riporto qUianto hanno det~

to nei loro intervernti ~ che l'articoJo 26 el'antioalo 27 prevedono una inadeguata quotada 'Cedere in proprietà. Voi sapet'e che l'ar~

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Senato della Repubblica ~ 26704 ~ li Legislatura

528a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

ticolo 26 e ,J"articolo 27 r1guwdano ,i ter~reni da celere o in superficie o in proprietàalle industrie, alle iniziative economiche.Molti di voi indubbiamente avranno presoparte nei nostri comuni a trattative che ioomuni stessi, i sindaci haIIDO fatto ,e fannooontinuamente alla rioe:ma del grande a pic~0010 industrial,e per 'indudo a insediarsi nellapropria zona.

~ chiaro che se dobbiam'0 iliimiltare,come è previsto nella legge, la proprietà diqueste zone a fini econamici ad una percen~tuare tirrisorila, questa ,finalità non può essererealizzata. Del resto la programmazione ~ èstato ricordato anche qui ,stamane ~ pergli anni 1965~70 prevedeva la casa in pro~prietà, il terreno in Iproprietà, le massimefacilitazioni, così come prevede il program~ma '80 che ancora non è stato appr,ovatoma che è già diffuso e a conoscenza di tuttie che praticamente è diventato già una cartadirettiva dell'attività economica del nostroPaese.

E poi un altro riHevo è stat'0 fatt,o daicoUeghi: che l'articollo 27 prevede run'ecces~siva latitudine per i comuni. Come è conoe~pÌibile lasoiaJ1e alle ammÌinistnaz,i'0ni looali~ verso le quaLi va oomunque la nostramassima fiducia ~ la facoiltà di cedere inproprietà dallO al 50 per cento? Si tr,overàquel comune più o meno chius'0 a questa esi~genza ,iJ quale si r!iJmiterà soltanto al 10 peroento, si troverà quello più aperto, magariquel oomune che è lall di là del oonfine delprimo comune, ~l quaLe dad il 50 per cento.

E ,alilora vi sarà indubbiamente una Jotiatra l'uno e l'altro.

Ora, come dicevo, i colleghi della Demo~orazia cdstiana hanno espost'0 delle :riserveSUg;Narticoli 26 e 27 sia per Il'inadeguatezzadella quota da cedere in proprietà sia per]'eccessiva latitudine della quota C'0sì comeprevista, e, per quanto riguarda l'articolo26, anche per l'eccessiva latitudine dellapossibilità di valersi del diritto di espro~prio da parte dei comuni i quail è bene chesi valgano del diritto dI esproprio ma biso~gna che si decidano; se hanno il diritto adespropriare una certa zone per cinque anni,basta che il primo anno '0 entro due annidecidano se quella zona deve essere espro~priata o non deve essere 'esproipriata per

29 LUGLIO 1971

evitare che rimanga !'impegno su zone va~stissime le quali ovviamente rimarrannoinutilizzate da .parte di chiunque perchè viè sopra lo spettro della prelazione.

Poi vi è l'articolo 35; mi riferisco semprea quanto hanno dett'0 ,i nostri amici circa le

riserve che dsultano espres'se nei verbali del~,le riunioni della Democrazia c[;istiana. L'arti-colo 35 è inadeguato sempre per quanto l'i.guarda la quota da cedere in proprietà eancora è parziaLe ed inadeguato 'aUe esigenzes'0daili attuali per quanto riguarda le CO'0pe-rative; cioè si parla s'OlIo di cooperativea proprietà indivisa. Ora, le cooperative aproprietà indivisa sono le meno gradite acoloro i quali vogliano un appartamento inuna cooperativa. Voi indubbiamente vi sie~te interessati, illustri colleghi, di tanti etanti casi e credo che sempre aVirete tro-vato chi rifuggiva dalla proprietà indivisa~ che non è proprietà perchè non se ne

può disporre praticamente ~ per arrivarealla proprietà divisa.

Infine, sempre riferendo mi alle riserveesp'0ste questa mattina dai nosrtIii amid dellaDemocrazia cristiana, per quanto riguaI1dal'articolo 35 il Gruppo è net:tamente con~trario al diritto di prelazione. Guardate...(Interruzioni dall' estrema sinistra).

D E L P A C E. Sarebbe interessantesapere se è la Commissione o il Gruppodemocristiàno che parla.

T O G N I , relatore. Permettete; sicc,o~me. .. (Interruzione dall'esirema sinistra).

PRESIDENTEtare l'esposizione.

Lasciate comp1e~

T O G N J, relatore. Io ripDendo quelloche questa matticna e ieri l'altro è statodetto e dal senatore Alessandrini e dal sena~tore Bruni e dal senatore Andò. Me lo con-sentirete: oome ho riportato i Ipareri di al~tri su altre questioni, ora vi porto questipareri perchè sappiate qual è effettivamentela consis,tenza. . . (Interruzione dall'estremasinistra). Ma scusate, vi dispiace tanto diessere a:l corrente? Proprio ieri, se non ,sba~glio, ill c'0:tle,ga Maderchi ebbe a dire: ma poiquali sono queste riserve? NOli non ne sap-

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V LegislaturaSenato della Repubblica ~ 26705 ~

528a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO 29 LUGLIO 1971

piamo niente. Ecco, adessO' ve la ,spiego me-glio. (Interruzioni dall'estrema sinistra).

C A V A L L I. E dovrebbe essere ffill1ela-tore a far queSita?

P RES l D E N T E. Mi ritengo respon-sabile di questa precisazione del senatoreTogni perchè quando enumerava tutti i col-leghi con i quali era in dissenso loro ricor-dano che ~o l'ho invitato a dil1ci se con qual~cuno em d'accol1do. Ora ce lo dke. Quindinon si può rimproverarIo.

T O G N I, relatore. Vi è uno strano isti-tuto nella legge all'articolo 35 che riconoscea denti stretti il diritto di proprietà, ma ilproprietario non può disporre nè in sede didonazione, nè in sede di vendita, nè in sededi eredità perchè soltanto il comune ha ildiritto di prelaziane.

Per quanto riguaI1da il'articolo 60 è statarilevata (l'inadeguatezza della quota del 10per cento per il riscatto. Ora, ricordereteche la legge n. 2 del 17 gennaio 1959, che fuapprovata all'unanimità dalla Camera e dalSenato e che è ancora vigente, ,prevedeva1'80 o il 70 'per cento a seconda che si trat-tasse degliailuri enti o delil'INCIS, 'e que-sto per vani motivi; per l'INCIS a riscattapoteva essere destinato soltanto il 60 peroento delle iCase, mentI1e per gli istituti deHecase pO'polari, i comuni e le province 11'80percento.

A prO'pasito di questo debba precisaI1e, perquanto mi deriva dalla mia modesta espe-rienza (credo che 'Se il Ministra facess,e unpiccolo accertamento, come credo farà,presso i suoi uffici, non potrebbe non con-cordare can quanto iO'dico), che ho potutoconstatare che l'Istituto autonomo case po-polani che amministra complessiedHizi piut-tasto notevoli e casì pure tutti gli altri enti ~

tr:anne forse l'INCIS che era rimasto al limi-te ~ siana defidtari, perchè npn ricavanodallaamminiSitraziane, ave e quando i fiUivengano pagati, una somma pari alte spesedavute per port:iere, ascensal'e, luce, acqua,e riparazioni varie... (Interruzione del senato-re Maderchi).

Le posso citare l'Istituto autanomo oasepapO'lari di MLlana, ÌlI CUli presidente venne

:recentemente a partare elementi dai quali ri-sultava che neHaamministrazione perdevaun patrimonio cOlIassale. (Interruzioni dallaestrema sinistra. Repliche dal centro-destra.Richiami del Presidente).

Infine è staita detta giustamente ~ l'hadetto più volte anche jl Ministro ~ che lalogica del pravvedimento è quella di com-battere la speculaziane. Siamo perfettamen-te d'accardo, nan abbiamo minimamente dafare rilievi, tolte marginali correziani, suLl'ar-ticolo 16 il quale stabilisce il meccanismO'vero e proprio. Però c'è da notare che ~come ebbi a fare presente neHa relazianescritta e carne ho pO'i ripetuto ~ se questalegge impedisce giustamente ,la speculazionepel1chè 'stabilisce dei vaIori, che sono poiquelli giusti o quanto mena i minimi possibiliper gLi espropri, d'altra parte cansente invo-lantariamente la speculazione nelle areeri-maste libel1e: infatti quando ~n una zona dimille ettari il comune a l'Istituta case po-lari espropria duecento ettari ad un prezzoche può essere di 800, 700 a 900 lire ~ prez-zo che sarà stabilito secondo la coltura ec-cetera ~ le zane limitrofe immediatamenteaumentano di valore. (Vivaci commenti dallaestrema sinistra).

V I G N O L O. Facciamo allora l'espro-prio sseneralizzato!

T O G N I, relatore. Non parliamo oradi quello che può essere l'avvenire, parliamodel presente. (Commenti dall' estrema sini-stra). Tutto questo espone a due pericoli:1) che Siipossano fare dei favomtismi, per-chè dò è nella natura umana, espropriandoquesto e nan espropdando quello; 2) chetel1reni, soprattutto queLLi vicinia:lle zoneurbanizzate, r:imasti liberi possano essere og-getto di speculazione; comunque è chiaroche immediatamente aumenteranno di va-lore...

C A V A L L I. Presentiamo un emenda-mento .firmato da tutti per l'esrproprio gene-ralizzato!

T O G N I , relatore. .., iCosì çome, au-mentando i terreni esprapriati e ,riducendoquindi !le zane libere, queste indubbiamente

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Senato della Repubblica ~ 26706 ~ V Legislatura

528a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO 29 LUGLIO 1971

aumenteranno di costo. (Interruzione del se-natore Perna).

Nella mia relazione parlai deil pllusvaloredelle aree fabbricabili e dei contributi di mi-glioria; penso e spero che nella ,riforma tribu.taria, che noi dovremo esaminare nei prossi-mi giorni si possano colpire queste plusva-lenze.

Ho fatto del mio meglio per illustrar,e laazione della Commissione e la ,legge per laquale ho avuto]! compi,to di redigeve ila rela-zione. Indubbiamente, come dioevo, la leggeha una finalità che tutti riconosciamo, cioèuna finalità urgente ed importante che tra-scende le questioni di etichetta, di campanileo di formula, ma che riguarda l'avvenire, so-prattutto quel10 più vicino, più immediato ditutto il popolo italiano.

Abbiamo apportato degli emendamenti,altri probabilmente li dÌ5culeremo in sededi esame degLi articoLi. Comunque la preghie-ra del sottoscritto anch~ a nome, credo, ditutta iJa Commissione è questa: cevchiamo,alI disopm di qualunque particolare visione,di falre ,m modo che ,Lalegge pOlssa esslere ap-provata al più presto possibile e che rispon-da, sotto :il profilo morale, civiLe e giunidico,a quello che è ,il vero interesse di tutto indi-stintamente il popO'lo itailiano. (Vivi applausidal centro. Congratulazioni).

P RES I D E N T E. Sospendo breve-mente la seduta.

(La seduta, sospesa alle ore 18,15, è ri-presa alle ore 18,30).

P RES I D E N T E. Ha facoltà di par-lare l'onorevole Ministro dei lavori pubblici.

L A U R I C E L L A, Ministro dei lavoripubblici. Signor Presidente, onorevoli sena.tori, desidero anzituttomvoilgere i,l mio piùconvinto ringraziamento al presidente Fan.fani e ai suoi collabomtori per il contributoe l'assistenza che hanno dato al sollecito eattento esame del provvedimento da partedi questa Assemblea. E desidero farlo affer-mando che, nella dignità dell'assolvimentodelle sue funzioni, il Presidente dà risalto eprova della validità, dell'impegno e dellacontinuità di lavoro di questa onorevole As-semblea, che sta dando, anche in questa

circostanza, dimostrazione e prova di unimpegno e di una responsabilità oertamentepari al mandato democratico ohe qui è mp-presentato.

Desi dero ringraziare anche i Gruppi dellamaggioranza e il senatore Togni per aver sa-puto dar,e alla relazione un carattere diobieWvità e un valido contributo alla ela-borazione della legge sia nel corso dei lavoridella Commissione che in questo stesso di-battito.

Il mio ringraziamento va a tutti gli inter-venuti che con comportamento responsabilee serio, COinimpegno veDamente notevcole, sisono succeduti a caratterizzare sempre me-gJio ~ più approfonditamente il dibattito, icontenuti e la portata della discussione.

Desidero rivolgeve run riconoscimento airelatod di minoranza, a:nchese mIdiss,ensoespresso daHe paI'ole del senatore Nencio-ni ha 'nischiato, in qualche momento, di assu-meI1eun atteggiamento di aggressione perso-nale. Tuttavia essi hanno ,oeroato di portareil 10m contributo alLIadiscussione e alla ri-oerca di una siÌntesJ che ::inquesta Ass,embleadeV'e compielrsi sul pialllo del ,rapporto demo-cratioa.

Signor Presidente, la grande ampiezza deldibattito che ha accompagnato in tutto ilsuo iter ormai non certo breve la legge sullacasa, il tono a volte drammatico che il di-battito stesso ha assunto, l'eco profonda diattese e ~ pel'chè non dirlo? ~ di preoc~cU!pazioni più o meno artificiosamente aH.mentate che ha suscitato nel Paese, dannola misura dell'importanza di questa riforma.

Nessuna meraviglia dunque, onorevoli se-natori, che nella stessa maggioranza di go-verno si sia avvertito il riflesso delle ten-sioni e del dibattito. Una maggioranza, cheè viva ed è sensibile a queste tensioni, nonpuò restare nè inerte nè passiva rispetto almovimento che esiste nel Paese. Direi anziche è un fatto altamente positivo che que-sto sia avvenuto in modo esplicito, alla lucedell sOlIe, come suoI dirsi, in un franco edaperto confronto democratico di posizioni.

È un fatto positivo ohe può scandalizzaree stupire quanti sono ancora fermi a unavisione paternalisticamente protettiva e so-stanzialmente autoritaria del rapporto traclasse politica e società, tra Govermo e Paese.

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V LegislaturaSenato della Repubblica ~ 26707 ~

29 LUGLIO' 1971528a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- REsacaNTa STENaGRAFICa

L'esp~rienza starica delle grandi demacra-zie modeme ci insegna invece come tutte legrandi 'Scelte rilformatrici siano state sem-pre precedute da un dibattito estremamenteampio nel ,Paese e all'interno stesso delleforze di governo.

La democrazia si addice ai popoli adulti,i quali hanno bisogno della verità, non delmi,to. Ebbene, io credo che il nostro 110n siaun Paese minorenne, al quale si debbanonascondere l.e discussioni, i dissensi dellaclasse di governo e il travaglio per raggiun-gere una giusta e ragionevole intesa sullesoluzioni dei ,problemi sul tappeto. Qui sia-

mO' dinanzi a una dialettioa fort,emente de-mocratica ed è utile che tutto ciò che puòessere di frizione venga fuori per la ricerca,certmnente vaUda, di una sintesi e di uncomponimento.

Il nostro è un Paese maggiorenne ~ di-

cevo ~ che non ha avuto la democrazia indona. Se l'è guadagnata con il sangue, nellaResistenza al fascismo e al nazismo. È unPaese che in questi 25 all1lli, oaratterizzatida una difficile condizione j;nternazionale,segnata purtroppo dalla caduta nelle dueparti cl'Europa di grandi speranze di libertà,ha saputo mantenere vivo il proprio siste-ma democratico edaccrescerne la poten-zialità. È un Paese che merita ,la verità diun dibattito aperto e non la 'finzione di unaufficia1ità dalla facciata rassicurante e tran-quilla dietro Ila qua/le pO'i si nascoil.1Jdono cO'n-trasti violenti e lotte intestine.

U dibattito parlamentare serve, del resto,anchè a far maturare nella coscienza delPaese JI senso reale delle scelte innovatrici,a farle acqui,sire nella convinzione generale;ed è giusto quindi che sia quanto più pos-sibile ampio e chiaro, come sta avvenendonel corso di questi .lavori, anche tra le stesseforze eli gaverno.

A questo punto desidero dive che noi nonpossiamo certamente disperdere una con-quista che, prima di essere dei partiti, èdella stessa democrazia italiana: la colla-borazione fra forze politiche d'ispirazianesocialista e laica e forze d'ispirazione cat-tolica. nel cui incantro noi vediamo lo scia-glimenta dei nadi stO'rici del nostra Paese,la condiziane della continuità della vita de-

mocratica, il mO'menta palitica più notevalee pasitivo per le passibilità di mantenereaperta, pur nel travagliO' e nelle difficoltà, lapalitica delle rifarme, le quali sona i can-tenuti ,sastanziali, i valari essenziali dellademocrazia neUa nostra società. In questaquadro palitico nai riteniamO' passibile giun-gere ad una saluziane saddisfacente dellediverse esigenze manifestate ed alla candu-siane pasitiva del nastrO' lavora, casì comeè stato annatato nell'interventO' del senatoreAndò {' come è stato ribadita dallo stessarelatore, senatare Tagni.

Que:;ta chiarezza delle farze di maggia-ranza nei canfronti di pasiziani, davanti al-

l' opiniane pubblica, sulle leggi del Governaha però un significato costruttiva quando adessa si accampagna una capacità di sintesipali tica ed una caerenza di fanda con i mo-tivi i<;pìratari delle leggi in questiane e congli impegni assul1ti dal Governa.

la creda che ,fina a questa mO'mento lamaggiaranza, adottando per la rifarma dellacasa il metodo del cO'nfranto aperto con leappasiziani e un dibattitO' interna senza reti-cenze, abbia mantenuto questa coer,enza difanda. La legge che giunge ara al vastroesame, anarevali senatori, all' esame del Se-nato, com alicuni lemendameDlt'i su cui la mag-giaranza si è travata concarde rispetto altesta della propasta gavernativa appravatadalla Camera dei deputati, ha conservatadUl'ante un iter Ilungo e tormentata tUltte lecaratteristiche essenziali della propasta diGaverno.

Ma è bene ricaI1dare anche ohe un impulsodecisiva aJla stesura ed al peDfezionamentodel provvedimentO' è stata data dalle fortitensiani sociali che, per quanto riguarda iprablemi deJla casa, ha<nna posta all'atten-ziane delle forze politiche demacratiche sa-stanzialmente due fatti: il prima, il fOJ1marsinel ,Paese di una diffusa sensibiHtà e matu-rità sui più quaHficanti temi di palitica sa-ciale ed ecanO'mica; il secanda, la diversa epiù impegnata prospettiva delle oI1ganizza-ziani sindacali che, raccogliendO' questa sen-sibilìtà, hannO' superato i limiti della lorotradizionale azione, panendasi esse stessequali saggetti partecipi e prataganisti delladefiniziane della palitica delle riforme.

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SenatO' della Repubblica ~ 26708 ~ V Legislatura

528a SEDUTA (pO'merid.) ASSEMBLEA ~ RESOCO'NTO' STENaGRAFICa

Il Governo individuò sin da principio e,nel corso del dibattito parlamentare, concMarezza precisi obiettivi che io mi per~metta di richiamare riassuntivamente: l'at~tuazione di una politica della casa stretta~mente connessa con la politica generale delPaese e particolanmente con quella degliinsediamenti produttivi; la programmazio-ne dell'interv,ento pubblico in maniera uni-taria eù organica, con progressiva gradualeunHìcazione degH attuali enti edilizi; unanuova concezione della casa come servizio..sociale, integrato con tutti gli altiri ,servizIpUlbblici e sociali (scuole, trasporti, allac-ciamenti, verde, eccetera); nuovi criteri dieSiproprio ancorati al valore agricolo dellearee; iì rilancio ed il rafforzamento deglistrumenti urbanistici e soprattutto dei pia-ni di zona dell' edilizia economica e popo-lare; un più massiccio impegno finanziariopubb1ico; l'acceleramento delle proceduredi realizzazione delle ope~e, utilizzando an-che le capacità tecniche ,imprenditoriali conpartecipazione pubblica; una nuova poEticadegli incentivi dell' edilizia privata; la pre-senza L la partecilpazione degli enti localinella realtà dell'articalazione regionale delloStato.

Su questi ,temi, tenendo conto del1e ,in-tese raggiunte con i sindacati e sulla basedegli accordi politici intercor,sI, il Governoformulò ed approvò il disegno di legge cheha già formato oggetto di ampio ed appro-fondit,) dibattito alla Camera dei deputatiin Commissione e in Aulae che adesso vie~ne sottoposta alI vostm giudiz10 dopo Il'esa-me della competente Commissione senato~riaIe.

Desidero quindi ricordare a questo puntoquanto ha detto il senatore Togni a propo-sito deJla finalità primaria di 'questo disegnodi legge che il voto del Senato perfezioneràcon la sua formalizzazione legislativa e ooni validi contributi sostanziali dei quali que-sta onorevole Assemblea è capace ed è por~tatrice. Si rende certo necessario un forteimpulso ~ ha detto il senatore Togni ~ allecostruzioni residenziali e particolarnlente aquelle di tipo economico e popolare; ma èanche indispensabile considerare il proble~ma della casa nelle sue correlazioni sociali,

29 LUGLIO' 1971

economiche, territoriali. Non c1<edo del re-sto che il disegno di legge presentato dalGoverno, con l'indicazione di fondamentaliprincìpi d'innovazione e di assetto organicodi Itutto il settore dell'edilizia abitativa pub~blica,l con la 'prediSiposizione agli apportimigliorativl come frutto efficiente di un co-stume di rapporti democratiJCi tra le forzepolitiche e le componenti atti v,e e lavorativedella nostra società, abbia voluto limitarela sua operatività solo all'esigenza di cor-rispondere al bisogno generalmente sentitodai lavoratori, dai ceti medi del P,aese, dicostruzioni residenziali. Si tratta anche ~ed è questo il proposito, l'obiettivo dellaLegge ~ di correggere la distorsione ope-rata in questi anni nel settore del creditoe del risparmio, distorsione che ha consen~tito la formazione di un'eccessiva offer,ta diabitazioni di lusso e di medio lusso senzanulla operare nel campo dell'edilizia econo~

mÌ'Ca e popolare, nel settore delle abitazionidi carattere sociale. Si tratta ancora di eli~minare le distorsioni e i guasti determinatinel te~ritorio e nell'uso del territoriO' inmodo da dare alla gestione di questo beneun carattere democratico ed un valo~e so-ciale positivo 'Coordinato seoondo le esigenzecivili degli insediamenti umani.

Si tratta altresì di eliminare il meccani-smo che si è basato unicamente sui valorivenali della speculazione e dell::). rendita pa-rass.i,taria e che ha consentito, con la graveconseguenza della sua deformazione, l'iden~tilficazlone nell'imprenditor,e della funzionedi costruttore e di quella di manovratoredi aree.

Si tratta infine di dare un assetto strut-turale, organico al settore dell'edilizia abi-tativ,a pubblica, in modo da avviare nel no~stro Paese in questo settore un vero e pro~prio servizio sociale. Quindi mi sembra po~co pertinente l'osservazione avanzata sta~mane dal senatore Nencioni che ha criti-cato ed attaccato la portata, il -contenuto ela zona di applicazione deH'artioolo 9 deltesto che è all'esame di questa Assemblea.L'articolo 9 del testo nan poteva riferirsisoltanto alle aree destinabili all'edilizia abi-tativa vera e 'propria, ma doveva necessa~riamente delImitare i'1 campo di aipplicazio~

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Senato della Repubblica ~ 26709 ~ V Legislatura

528a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO 29 LUGLIO 1971

ne de~le norme di espropriaziane per pub~blica utilità. La spiegazione oltre tutto alIadomanda del senatore Nencioni è già nelIostesso titoIo secondo che appunto reca:{{ Norme sulla espropriazione per pubblicautilità ».

Penso, onarevoli senatori, signor Presi-dente, che sia opportuno e necessaria sot-toporre alla più attenta considerazione, alIapiù responsabiJle vailutazione di voi tutti, per~chè dal Senato slilallotetlJuti presenti, tre pun~ti fermi ai quali siamo approdati dOlpo lun~gihi e difficili mesi di dflessiane e di lavoro.

I! pnmo è la parteci,pazione alIa e1abora~zione del provvedimento non soltanto deitradizIOnali canali rappresentatirvi delIa de~mocrazia parlamentare (Governo, Parlamen~to) ma anche dei sindacati, ddle categoriepiù direttamente interessate, deHe forze vi~ve del Paese che hanno contribuito nonpoco a fare del disegno di ,legge un insiemeorganioo e armonizzato ,rivolto al consegui~mento di precisi obiettivi politici, econo~mici e sociali che non possono essere alte~rati o distorti senza snaturare o vanificare!'intero provvedimento.

I! secondo è la gmnde portata saciale del-la riforma che su cos!tante iniziativa dellamaggioranza ha saputo coinvolgere semprepiù ampi strati popolari del Paese le cui esi-genze sono state sostenute positivamente ecostruttivamente dai sindacati e dalIe forzepolitiche rifaIimatrid.

I! terzo punto fermo infine riguarda gliobiettivi quahficanti del disegno di legge,che .non hanno subìto alcuna sostanzialealterazione nel lungo iter dalIa prima pre~sentazione fino al dibattito in questa sede,e che si sono. anzi arricchW e perfezionaticonferendo organicità a tre princìpi fonda~mentali: primo, mobilitare :l'intervento pub~blico nelI/edilizia abitativa per consentire laformazione di un vasto patrimonio di alIog~gi di caraitere sociale da cedere in favoredei lavoratori e delIe dassi meno abbienti.E mi consentirà a questo punta il Isena-t'Ore Nencioni di dire che la causa delIa CdSldelI'edilizia abitativa e delIa conseguentecarenza di case per determinati ceti che nesono ~ e ne sono stati sempre ~ privi edestraniati, non è tanto nelIa carenza di una

iniziativa pubblica che si è rivolta, così co-me ancora invoca il senatore Nencioni, adirottare una larga parte del risparmio na~zionale verso l'attività edilizia privata, manelI'avET reimrestito tanta parle di rispar-mio in direzione di una certa tipologia diabitazioni, le quali non hal1Jllo una adeguatarispondenza aMa domanda reaJe del mercato.Certo quesito compO'rtamento denuncia anchela carenza delIe capacità produttive dellepriva~è imprese, aIle quali vorremmo rivol~gere, (la questo stesso scanno, un appello:cioè cbe esse sappiano couispondere ai realibisogni della nostra società, con la consa~pevokzza che la mancata rispondenna alleobiet[ive necessità dei lavoratari producetensioni sociali assai pericolase.

Secondo: impedire la formazione e larinascita, sotto qualsiasi fO'rma, della ren~dita speculativa e di posizione. Su questotermine la maggioranza si è trovata tuttaconcorde perchè non è costituzio.nale, nègiusto che il privato tragga prafitto dalleopere e dalle capacità d'iniziaHva delIa col~:lettività le deHa pubblica amministraziane.Terzo: rendere oerto il Isistema deHe previ-sioni e della pianificazione urbanistica deicomuni e delle regioni, perchè è necessario,anche in questo campo, dare piena certezzadi diritto e di pratica attuazione alle normeche regolano la disciplina urbanistica.

Ed a proposito degli obiettivi qualificantidella riforma permettetemi di rilevare, ono-revoli senatori, che la sicurezza con cui so~no state pronunciate 'alcune critiche al di~segno di legge, ha fatto pensare ai menoprovveduti che l'iniziativa governativa, muo~vendosi in un periodo in cui il dettato costi~tuzional,e del libero acoesso del risparmioalla proprietà delLa casa fosse interamenteo anche parzialmente di già osservato, vol~gesse a scomporre ed a 'Sconvolgere questoidilliaco momento socio~economico con ilproposito di abbattere la proprietà dellacasa per livellar,e in basso le condizioni deicittadini. La realtà del Paese è tutt'altra edè contraria alla previsione idilliaca che èstata qui presentata.

Secondo queste affrettate critiche, pernulla fondate e per certo strumentalistiche,noi saremmo molesti oppositori delle capa~

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V LegislaturaSenato della Repubblica ~ 26710 ~

29 LUGLIO' 1971528a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- REsacaNTa STENaGRAFICa

cità didsparmio dei ,ai!ttadinie accanitiquanta ingiusti demolitori della propdetàdella oasa che i ,lavoratori e i piccali rispar-miatori vorrebbero farsi con i loro sacrifici.

Sono certo ohe nessUlnO di noi in questaAula pensa realmente a dare per un soloistante compiutezza la; questo fosco e buioquadro el!1tro cui si tenta di tenere in ombran vero scopo della legge che è quello dieliminare ogni meccanismo di speculazioneparassitaria e di rendita di posiziol!1e suHearee fabbrioabili e di porre in essere normeche, nel rispetto del principio e della facoltàdel libero aocesso del risparmio alla pro-prietà della casa, rendano impossibile, oquanto meno difficile, Jarigenerazione di ta-le rendita e di tale speculazione.

Ritengo che sia opportuno ed IUtile, ai finidi un chiarimento che deve essere alla basedei rapporti del Governo con ,i gruppi poli-tiei della sua maggiomnza e di quelli, diversima egualmente democratici, con i gruppidi opposiziol!1e, rLbadire qui che n Governonon ha alcun 'proposito di alterare o di me-nomare il principio costituzionale del liberoaccesso del rispaJ1mio alla proprietà dellacasa. Esso dafferma, al contrario, la pienacostituzionalità della proprietà della casa,ma è ,anche consapevo~e della necessità pri-maria, nel 'settore dell'edilizia abitativa, dioonsentire che vaste categorie di lavoratorie di non abbienti ,siano ammesse, finalmen-te, al godimento di una abitazione decorosae finanziariamente aocessibile.

Ciò, certo, senz'animo alCUlnOdI paterna-lismo, nè con una visione corporativa o set-toriale del probl.ema della casa, ma coll'in-tento di avviare un processo nuovo, moder-no, democratico della nostra società, cheabbia come sua frontiem avanzata e validaquella della casa come «serv,izio ~ociale»che lasci dietro di sè il conoetto superatodella casa come « bene di Iii£ugio».

Signor Presidente, onorev;oli senatori, pri-ma di passare all'esame dei singoli inter-venti, desidero sgombrare il campo da quellequestioni sollevate per la maggior parte dairappresentanti della destra, ma anche daqua1che critico estenno a quest'Aulla, ,le qualiriflettono la pJ1etesa incostituzionalità deldisegno di legge. Sono lieto della perora-

zione di fedeltà alla Costituzione fatta sta-mane dal senatore Nencioni; ma qui non c'ènessuno, nè rappresentante del Governo, nèmembro partecipe della maggioranza, nè~ io penso ~ nessun membro dell' opposi-zione di sinistra, nessuno in quest'Aula cheha par~ecipato aHa formazione e alla con-quista della Costituzione repubblicana, cheoggi voglia mettere in non 'Cale la portatae il valore della nostm Costituzione.

Come ho già avuto occasione di afferma-re ,in Commissione e in questa sede, secondoquesta strana concezione, la Costituzione re-pubblicana diventerebbe non un fattore diprogresso e di rinnovamento della società,ma un freno e un ostacolo ad ogni seria po-litica riformatrice. E una concezione, questa,che io ripudio, come credo che tutti noi dob-biamo ripudiare, anche per un doveroso ri-conoscimento delle conquiste consacrate nel-la nostra Carta costituzionale nata dalla Re-sistenza ~ lo si ricordi bene ~ e considera-ta giustamente tra le più moderne ed avan-zate del mondo.

Ma, oome ho detto :iJnnanzi, le questioni diincostituzionalità che sono state prospettatein quest'Aula appaiono poco attendibili an-che sotto il profilo della stnetta iJnterpr,eta-zione giuridica. I ri<lÌ1eviche sono stati piùfrequentemente mossi concernono inv,ero lapretesa violazione dell'articolo 3 e dell'al'ti-colo 42 della nostm Costitruzione. P,er quantariguarda in particolaJ1e .l'articolo 42, ,in ordi-ne al quaLe più numerose sono state Je censu-re, debbo sottolineare che la protezione ac-cordata da tale norma costituzionale non ri-guarda un diritto assoluto e incondizionatosul bene che ne costituisce ,l'oggetto, ma tro-va i suoi limiti nella funzione sociale cui laproprietà deve assolvere. Cosicchè mi sem-bra evidente ~ e del resto ciò appare con-fermato da tutto il contesto delle norme co-stituzionali, dalle stesse pronunce della Cor~te costituzionale ~ che il potere del proprie-tario possa legittimamente essere condizio-nato in talune sue manifestazioni non essen-ziali all'interesse pubblico che ne esiga unrestringimento.

La stessa Corte costituzionale (e qui ven-go alla famosa sentenza n. 55 del 1968 a cuisi è fatto più particolare riferimento) ha af-

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528a SEDUTA (pomerid.) ASSEMPLEA - RESOCONTOSTENOGRAFICO 29 LUGLIO 1971

fermato appunto che «resta escluso che ildiritto di proprietà possa venire inteso co-me dominio assoluto ed illimitato sui benipropd, dovendosi invece ritenerlo caratteriz~zato dall'attitudine di essere sottoposto nelsuo contenuto ad un regime che la Costitu-zione lascia al legislatore di determinare. Neldeterminare tale regime, il legislatore puòpersino escludere la proprietà privata di cer~te Icategorie di beni come pure può imporre,sempr'e per categ.or,i'e di beni, talune limita-zioni in v,ia ,generale ovvero autOlrizzare im-posiziol1i a titol.o particolare COIl1diversagradazione o più .o meno accen1Juata ['estri-zione delle facoltà di godimento e di dispo~si""iOlne».

Questa la portata, il senso, il contenutodella sentenza 55 del 1968 della Corte co~stituzionale. Se ciò è esatto quindi, onorevolisenatori, mal comprendo come si possa de~sumere la violazione da parte di alcune nor-me del disegno di legge del precetto costi-tuzionale solo perchè queste si limitano aporre dei vincoli al potere di disposizionesugli alloggi da parte dei proprietari di que-sti, senza peraltro che tali vincoli travolga-no o compromettano gli elementi essenzialidel diritto di proprietà.

In ordine all'altra eccezione che riguardasempre l'articolo 42 ed in particolare ilquantum dell'indennizzo, quello che vienechiamato il « giusto ristoro» e che viene piùfrequentemente sostenuto, vorrei limitarmi ariooI1dal'e al1011'niprincìpi stabiliti dalla Cor~te costituzionale sin dal 1957 e successiva~mente confermati e costantemente precisatidalla stessa Corte. La Corte costituzionale haaffermato appunto che ,!'indennizzo non si-gnifica affatto integrale ristoro del sacrificiosubìto per effetto dell' espropriazione, mache esso è il risultato di un complesso e va-rio esame di elementi tecnici, economici, fi~nanziari e politici che solo al legislatore puòessere dato di compiere. Quindi allegislato~re deve riconoscersi ,la determinazione dellamisura dell'indennizzo ed il legislatore checompie questa disamina e questa valutazio~ne e perviene alla definizione di questa nor~ma non commette arbitrio nè viola la Co~stituzione; ha un ampio potere discrezio-nale che non è sindacabile dalla Corte co~

stituzionale poichè si tratta di un potere nel-,l'esercizio del quale il legislatore incontraun solo limite: la misura dell'indennizzo nonsia tale da renderlo apparente e simbolico.Questo è l'unico limite che la Corte costitu~zionale pone all'attività legislativa.

Orbene, io mi domando se J'indennizzoprevisto dalla norma in discussione possaconsiderarsi simbolico, se cioè, sulla base delprincipio che ispira !'intera legge secondocui non possono e non debbono essere rico-nosciuti ai proprietari gli incrementi di va-lore derivanti dalle attività dei pubblici po-teri, può considerarsi illusorio un indennizzoche nelle aree inedificate e non urbanizzateè equivalente al valore agricolo, cioè al va-lore che ha un terreno prescindendo dallasua edificabilità; mentre nelle zone già edi-ficate e urbanizzate corrisponde al valoreagricolo della coltura più redditizia moltipli-cata per un coefficiente che varia in rappor-to a determinate situazioni e può arrivarefino a cinque volte detto valore. E questo èancora integrato dalla norma riformata inCommissione dell'articolo 17 che dà appun-to una migliore definizione a determinate ca-tegorie che ricevono un nocumento dall'at-tività espropriativa della pubblica ammini-strazione.

Non sì può d'altra parte porre in dubbioi! principio costituzionale dell'accesso delcittadino alla proprietà della casa. È risapu-to che non è in discussione nè questo prin-cipio nè la disponibilità del risparmio a que-sto obiettivo. Ho avuto modo di insistere suquesto concetto e desidero riaffermarlo pro-prio perchè si fughi qualsiasi dubbio o qual-~iasi sospetto. Si tratta piuttosto, in verità,di garantire le finalità e gli obiettivi cui hofatto cenno in precedenza.

Per quanto concerne l'articolo 3 che, co-me è noto, stabilisce l'uguaglianza di tutti icittadini di fronte aMa legge, va messo in ri~lievo che tale norma è stata giustamente in~terpretata dalla Corte costituzionale nel sen~so che a situazioni diverse non può essereimposta identica disciplina e che viceversasituazioni obiettive uguali non possono es~sere trattate in maniera diversa.

Orbene, le norme che stiamo discutendonon possono certamente ritenersi in contra~

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sto con l'accennata disposizione costituziona~le poichè esse prevedono misure di indenniz~zo diverse in relazione alla diversità delle si~tuazioni obiettive.

Mi viene qui acconcio dover parlare delriferimento testè fatto dal senatore TognineLla sua replica circa la possibilità di unaquestione di incostituzionalità dell'ultimocomma dell'articolo 7. Questo è certamenteun tema da approfondire e lo faremo al mo~mento in cui avremo possibilità di affron~tare l'articolato. Mi limiterò in questa sedead osservare che il potere di annullamentoattualmente spettante al Ministro dei lavoripubblici a temnini dell'articolo 26 della leg~ge urbanistica e delle modificazioni contenu~te nella Ileg;5e,ponte, .mppresenta, piuttostoche la manifestazione diretta del potere ge~nerale di annullamento riconosciuto al Go-verno dall'articolo 6 della legge del 1965, unaspecificazione del controllo esercitato dalleautorità statali in materia urbanistica chetrova la sua sintesi nell'approvazione dei pia~m regola tori spettamte a ta:le autorità.

È perciò evidente che nell'ambito della ma~teria urbanistica e nel quadro dell'articolo117 della Costituzione va ricercata la fontenormativa e costituzionale della trasferibili~tà alle regioni della funzione suddetta. Matuttavia, fatte queste osservazioni, ritengoche vi sia da tener presente anche un altroelemento che desidero offrire alla considera-zione degli onorevoli senatori; cioè i,l fattoche noi siamo già alla vigilia della presenta-zione del provvedimento delegato che tra-sferirà questi poteri e queste funzioni alleregioni.

Onorevoli senatori, signor Presidente, misia consentito sottolineare un altro aspettodel provvedimento. 1>1nostro Paese aderiscealla Comunità europea ~ ed è bene tenerpresente il contesto internazionale in cui ilnostro Paese si muove ~ fin dalla sua isti~tuzione e ciò gli pone da anni particolarirapporti di collaborazione con la Repubbli~ca federale tedesca, con la Francia e con iPaesi del Benelux, in attesa che anche laGran Bretagna, la Svezia e gli altri membridell'EFTA aderiscano alla Comunità o quan~to meno stringano vincoli associativi con laComunità dei sei.

Non si tratta soltanto, come è noto, del~l'abbattimento delle barriere doganali aLl'in~temo della CEE e di un più intenso svilup~po dell'interscambio fra Italia, Germania,Francia, Belgio, Olanda e Lussemburgo, masoprattutto dell'armonizzazione delle linee ditendenza seguite dai Paesi membri nei piùsvariati settori della vita economica e so~ciale. Ed è anche in questa prospettiva, vi~cina a diventare concreta ed operante real~tà in numerosi campi di applicazione, chetrova la sua doverosa collocazione il dise~gno di legge sulla casa che abbiamo oggiin discussione.

Abbiamo inteso, ~in altre parole, comincia~re ad adeguare una legislazione vecchia e su~perata, del tutto insufficiente a dsponderealle legittime e spesso frustrate esigenze deicittadini, dei lavoratori italiani, alle normepiù avanzate, più giuste, più rispondenti ai'tempi che regolano da decenni il settore del~

l'edilizia nei Paesi della Comunità e, più ingenerale, di tutta l'Europa.

Abbiamo voluto e vogliamo fermamenteporre un freno alla speculazione privata cheha caratterizzato fino ad oggi l'attività edili~zia, fornendo nel con tempo ai pubblici po-teri strumenti di determinazione e di con~trollo ~ ampiamente funzionanti negli altriPaesi europei ~ tali da permettere a tutti

i cittadini l'accesso ad un'abitazione dignito~sa e a prezzi equi. Non dobbiamo dimenti~care, in questo quadro, che mentre da noi sialimenta una distorta e interessata polemi~ca sul diritto di proprietà della casa ~ chenessuno peraltro ha mai pensato lontana-mente di porre in discussione ~ negli altriPaesi d'Europa il regime dei suoli è rego-lato in modo tale, con un ampio e unanime~mente accettato uso del diritto di superfi~cie, da consentire a tutti i cittadini l'uso diabitazioni decorose ed economiche. Tra pa~rentesi, senza insistere sul principio, dicoche il diritto di superficie non esclude laproprietà della casa.

Nè possiamo fingere di ignorare, ad esem~pio, che mentre in Gran Bretagna e neLla Re~pubblica federale tedesca l'aliquota delle co~struzioni effettuate dalla mano pubblica nelsettore dell'edilizia abitativa è stata negli ul~timi anni del 50 per cento ein Svezia ha

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raggiunto addirittura punte dell'80 per cen~to, nel nostro Paese siamo rimasti attestatisulla percentuale del 7 per cento, di granlunga fra le più basse d'Europa. Poco im~porta se il senatore Nencioni chiami questouna critica o un'autocritica; il fatto è undato reale, un dato che non può sfuggire allanostra sensibilità e che noi abbiamo il dove~re di guardare con piena responsabilità perrisolvere questo problema e per eliminare ilgrave distacco che c'è tra la posizione delnostro Paese e le condizioni abitative divicine nazioni europee.

Questa situazione di base ha finito per ri~percuotersi negativamente sulla stessa edili~zia privata, la quale in larghissima misuraha dovuto subire il condizionamento dellaspeculazione sulle aree ed orientarsi, pro~prio per la forte incidenza del costo dei suo~li, su un tipo di costruzioni di lusso o se~milusso senza riscontro effettivo nella do~manda di abitazioni proveniente dalla so~cietà.

Non dimentichiamo che l'edilizia privata,vuoi per ragioni congiunturali, vuoi per so-stenere l'occupazione nel settore, ha in tuttiquesti anni beneficiato di una serie di age~valazioni fiscah e creditizie che non trovanoparalleli in nessun altro Paese europeo a re~g,ime democratico. Ed appare francamentestrana la richiesta di un mantenimento puroe semplice della situazione precedente checi viene da settori autorevoli dell'industriaprivata, quandO' si pensi che proprio da quel~la situazione oggettivamente distorta e nonda altro è nata la crisi, peraltro endemica,del settore edilizio. In effetti, la presenza dimassicci interessi fondi ari nell'industria edi~lizia ha fini to per condizionare in una dire~zione improduttiva le linee di tendenza delsettore, con la conseguenza di creare una si~tuazione economicamente malsana, con unaeccedenza squilibrata dell'offerta di abita~zioni di un certo tipo e di determinare unacondizione socialmente intollerabile. Mentre'infatti negli altri Paesi democratici dell'Eu~rapa occidentale il costo dell'affitto non su~pera il lO per cento del salario, in Italia que~s10 è arrivato ad incidere fino al 30 o al 40per cento sui redditi dei lavoratori. Ed è que-sta la causa prima delle gravi tensioni socia-

li esistenti nel nostro Paese. Noi come Go~verno, come maggioranza, come forze poli-tiche, come Parlamento, abbiamo il dovere dieliminare alla radice la causa di queste ten-sioni sociali.

Ecco perchè, ad avviso del Governo, que~sta situazione deve essere troncata alle ra~dici. Certo, :il Governo si rende conto delfatto che una proposta riformatrice che in~cida su una delle forme più parassitarie del~,1'accumulazione capitalistica, com'è appun-to la rendita fondi aria, colpisce interessi co-stituitienormi che ~i O'sNnana ad esisterecontro gli stessi interessi della collettività.Questi privilegi sono espressione di un ca-pitalismo superato dalle nuove forme di,creazione del reddito più omogenee allo svi-luppo dell' economia moderna. Tutto ciò co~stituisce nel nostro Paese ancora interessiforti saldamente radicati nella società ita~Hana. Ma il problema politico che bisognatener presente, e al quale va rivoha 'Partj~colare attenzione, è di evitare che sotto laspinta di una pesante pressione propagan~distica già in atto ~ che il senatore Togniha avuto modo di respingere dicendo chenon ci lasceremo assolutamente condiziona~re da questa pressione propagandistica ~ si

saldino attorno ai grossi interessi parassi~tari, effettivamente colpiti dalla legge sullacasa, le miriadi di piccoli interessi dellaproprietà familiare e comunque della picco~la proprietà non nata in funziane specula~tiva. Noi quest'ultima vogliamo garantire eporre al riparo da strumentalizzazioll'i.

Sarebbe un grave atto di irresponsabilitàdemocratica non tener conto di questoaspetto del problema e dare spazio in que~sto dibattito ad una polemica artificiosa chemira a mischiare le giuste aspirazioni allaproprietà della casa dei ceti popolari e delmedio ceto con gli :interessi della grande spe-culazione immobiliare: i soli che la riforma

, intende colpire. In questo spirito i,l Gover~.no ha dlchiarato la sua disponibilità nonsoltanto a tutti i miglioramenti tecnici deltesto approvato dalla Camera, che era cosaovvia e doverosa, ma anche a prendere inconsiderazione, come ha avuto modo di ri-conoscere il senatore Togni, quelle propostedi modifica di meccanismi previsti dalla leg

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ge, atte a dare maggiore sicurezza e più pie~na garanzia alle legittime aspirazioni allaproprietà della casa così diffuse nel nostroPaese.

La condizione che il Governo pone è quel~la che ha sempre tenuto ferma in tutte le fa~si di elaborazione e di discussione della pro~posta di riforma sulla casa; piena dispon:ibi~lità ad accogliere i contnibuti positivi mi~gHorativi atti a perfezionare o anche a so~stituire i meccanismi di attuazione, ma in~transigenza sugli obiettivi di fondo della ri~forma.

Vogliamo dare tutte le garanzie possibilia quanti aspirano alla proprietà della casa,ma non intendiamo in nessun caso riaprirele aree espropriate con il denaro della collet~t!Vità aLla speculazione immobiliare per unaragione etica, oltre che politica, perchè sa-rebbe assurdo che una zona di terreno espro~priata ad un privato venisse ceduta ad altroprivato; questo certamente sarebbe un fat~io iniquo. Bisogna invece fare in modo dievitare il riprodursi e rigenerarsi del mecca~I1ismo della speculazione immobiliare.

Non è mutato infatti 'il metodo del Go~verno di rendersi disponibile ~ e desiderosottolineare questo nostro comportamento-~ a quegli apporti che vengono senza il pro~posito di snaturare i fondamentali caratte~ri innovativ:i della legge. Nessuno ha pensa~to di menomare tale metodo nè di applicar-lo in modo arbitrariamente discriminatorio.Ma questo ha oggettivamente un limite nel-la necessità di garantire la linearità e inte-grità del provvedimento nei suoi obiettivi enelle sue finalità e nella necessità oltretuttodi evitare una ricorrente riconsiderazione deitermini del patto politico che è stato postoalla base del provvedimento stesso e che haconsentito di raggiungere in seno alla mag~gioranza soluzioni concordate e conseguen~ziali, come quelle che sono convinto rag~giungeremo in seno alla maggioranza ancheper quei casi che rimangono ancora da de~finire.

Vorrei richiamarmi a questo punto all'al~to appello che nei giorni scorsi è stato for-mulato dal presidente Fanfani sulla necessitàdi riportare nei ,lavori del Parlamento l'ecosostanziale della rappresentanza delle esigen~

ze e delle aspirazioni delle grandi masse po-polari, aspirazioni che sono vive nella so-cietà e che possono offrire la base per unagiusta saldatura del rapporto fra le forzesociali attive del Paese e le istituzioni demo-crat:iche repubblicane.

La democrazia è tale e si rafforza nellamisura 'in cui ,i suoi contenuti di valore so-ciale, eliminate le condizioni di ingiustiziae di arretratezza, diventano reali e attuali,nella consapevolezza che solo in questa con-nessione di valori sociali e di valori demo-cratici si trovano la forza politica e la spin-ta morale necessarie per respingere eventua-li propositi eversivi e comunque per emar-ginare dal corpo v,ivo della società italiananata dalla Resistenza le tentazioni autorita~rie di oscuri ritorni verso un passato di do~lore e di vergogna.

E a questo punto mi sia consentito, ono~revoli senatori, con estrema pacatezza macon altrettanta decisione, perchè qui si èpanlato di ritardi decennali, dire che tutti inodi di arretratezza, di abbandono e di mi-seria che sono alla base della lunga ed an-cor presente sofferenza di intere popolazionidel nostro Paese, soprattutto di quelle delMezzogiorno, i nodi della mancanza di abi-tazioni, delle case malsane, delle baracche,dei tuguri, delle grotte, dei rioni malsani edinumani, nei quali l'uomo ha finito per asso-ciare alla degradazione sociale il proprio de-cadimento morale, tutti questi nodi, signo~ri senatori, sono venuti fuori dalla Resisten~za e dalla Liberazione, dall'impulso della vi~ta democratica, dopo che erano stati tenuticompressi dal fasoismo, i,l quale alla solu-zione dei problemi umani e sociali del popo-lo italiano preferì la politica del falso pre-stigio e delle illusioni, spegnendo la spe~ranza dei lavoratori e dei giovani sulle trin~cee della distruzione e della morte.

Non ci può essere spazio nè tempo peruna critica che sul piano politico e sul pia-no morale, senatore Latanza, reca su di sèla grave responsabilità di arretratezze e diritardi, di abbandoni e di lesioni. Noi nonsiamo, quindi, sul piano della stretta inter~pretazione elettoralistica, contestatori diqualsiasi risultato di una qualsiasi votazio-ne. Noi consideriamo ~ ed abbiamo il do-

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vere di farlo per quel tanto di r:ispetto cheognuno di noi deve portare alla propria in~telligenza ed a quella degli altri ~ pernicio~

se determinate tendenze che sono insite indeterminati voti.

Abbiamo quindi il dovere di dichiarare lanostra più convinta denuncia delle spinte au~toritarie che animano i depositari di votiche rischiano di essere dirottati verso solu~zioni involutive del sistema democratico,con evidente lesione della stabilità e dellacontinuità costituzionale nata dalla Resisten~za ~ insisto ~ e permeata dello spirito edi~fica10re di libertà e di democrazia della lot-ta di liberazione. Noi non contestiamo i ri-sultati elettorali, senatore Latanza, ma ab~biamo il dovere civico, morale, politico difar sì che le istituzioni democratiche repub~blicane non abbiano a soffrire più l'offesa ela lesione che hanno già gravemente colpitoil popolo italiano.

Onorevoli senatori, passando agli inter~venti dei senatori che hanno voluto por.tare il loro contributo di critiche, suggeri-menti, rilievi al provvediimento in esame,devo rilevare che ha certamente ragiofle:1 senatore Raia quando afferma che '0;-'1affrontare validamente il problema ddJacasa non basta promuovere un maggior nu-mero di costruzioni ma occorre operare permutare la struttura del mercato edilizio.

È questo uno degH obiettivi qualificantidel disegno di legge che, con le nuove nor-me in materia di espropriazione, con il ,i..lancio della 167 e la gestione da parledel comune di un vasto patrimonio di aree,mciderà senza dubbilO su tale struttura.

Il senatore Raia, come anche altri suo;(.OJl~ghi intervenuti successivamente, ha p(1~sea l'accento sulla necessità di accresceregli stanziamenti globali ed in particolar~quelli a disposizione del Ministero de: la-vori pubblici.

Non posso non sottolineare che 10 sfor-zo finanziario operato daUo Stato in questo~etto.ce costituisce il massimo consent'to inquesto momento e nell'attuale condizianedel bilancio dello Stato -e dell'economia delPaese, in oui altre importanti rifarme saw)sul tappeto e richiedano un natevale inter-ventO' statale.

Devo peraltro .far presente al senatoreRaia che gli stanziamenti previsti dal di-<:egno di legge, parte dei, quali già divenutioperanti can la legge 291, consentirannO' larealizzazione di pragrammi castruttivi per3.20.0 miliardi circa, dei quali 1.200 in re-gime cancessaria e 2.000 circa in proprietà.

Tali programmi patranno essere realiz~zati in un arca di tempo note\'almente in~feriare a quella richiesta daUe vigenti pra~cedure e ciò saprattutta per le nuove norme in materia di progr3immaZJilOne deglI in.ter\'enti elabarate tenendO' tra l'altro pr'!~:>ente la necessità di non intralciare i prt"'.grammi in corso.

Ritengo infine di dover fare rilevare al~cnatare Raia che nan vi: è stato mai "l~-cun contrasto per quanto concerne la ner-mativa che si riferisce all'articalazione re-giullale del settore edilizia. Tale contrastonon pateva esserci in quanto interlocutoriddle regiani sono state quelle paI'ti politi~ch(c che credonO' ed hanno partato avaroti lalinea regianalistica. Se una diversità di opi-nioni vi è stata e non scantra di pasizianiquesta si è palesata unicamente oon riferi-mento ai tempi del passaggio delle .fun~ziani in materia edilizia alle regioni. E que.sta stessa preoccupazione è venuta fuor'nel dibattito in Commissione perchè si pep-Sa che il passaggiO' di determinate funzi,)~nj-, di determinati compiti alle regioni im.mediatamente possa determinare un arre.sto o almenO' un intasamentO' nella stessaaLÌ'ività dell',ediilizia abitatirva. Ma ritenia-mo che responsabilizza;r;e in questo mo-mento le regioni e renderle partecipI delprocesso formativo dell'attività nel settoreedilizio abitativo può cansentire non sol~tanta uno snellimento ma anche una acce~!érazione delle procedure e dei tempi di at-tuazione. E ciò perchè, tenuto conto che al~l'epoca della prima formulazione del di~s,~gno di legge le regioni erano ancora allostadio iniziale della loro attività, potevasùrgere qualche dUlbbio in ordine alla im-mediata attuabilità delle disposIzioni can-tenute nel disegno di legge.

Ma è noto tuttavia che tale di,versità diposizioni è stata composta can pieno rico~noscimento della realtà regionale, della par~

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tecipazione delle regioni nella fase attuativadel ,programma d'intervento pubblico nel~l'edizia abitativa.

Il senatore Perri nel suo discorso dpren"de i temi così cari alla sua parte politicae alla destra politica. Il r3lppresentante ~i~berale insiste nel ritenere il provvedimen~to punitivo del rispa,rmio privato e tale dascoraggiare le rendita edilizia.

Ho avuto modo di rispondere nel corsodeJla premessa generale a questo mio in.tervento che ciò non può essere considera~to fondato. Ho già avuto modo dj: sottolincare che la r~forma non persegue que~sti fini.

La prospettiva da cui noi consideriamoil problema è diversa. Per perseguire l'obi~i.~tJVC della casa come servizio sodale, per[al' accedere la ,più vasta !parte dei dtta.dif1i, dei lavoratori, dei ceti non abbienti algodimento di questo bene essenziale in unasoc;età civile, per consentire l'accesso al13proprietà della casa ai ceti meno abbienti

~ quei ceti, senatore Perri, il cui primo tra.

guardo non è quello di collocare risparmidI cui .sono privi, ma di ottenere una ca~sa da abitare ~ occorre operare con coraQ-

~'o senza preoccuparsi di difendere o sal-vaguardare posizioni privilegiate, rimuoven~do a monte gli ostacoli che impediscono ilraggiungimento di t'ali finalità e tra taliostacoli i più importanti sono l'attuale re~gìme dei suoli ,e la persistenza delle ren.dite speculative; altrimenti sarebbe del tut-to illusoria, del tutto vuota di contenuto edi senso la richiesta che questa legge foss~p~-cceduta dalla riforma urbanistica.

Partendo da ,queste considerazioni, la ri~[orma vuole stroncare la rendita fondi ariaed anticipare la nuo'Va disciplina dell'usodel suolo che dovrà compiutamente trovareregolamentazione ne]]a legge urbanisticaquadro, di cui il senatore Perri con tonocertamente convinto ha riconosciuto la ne-cessità.

Analoghi argomenti hanno trattato il se-natore Crollalanza ed il senatore Latanza.

In ordine al suo intervento, senatore Crol"lalaIl1za, ho già avuto modo di sottolineareche il provvedimento in esame non ha inalcun modo il proposito di menomare o di

attaccare la possibilità di accesso alla pro~pri'età della casa da parte del risparmia~tore: esso vuole solo mettere in movimen~io un nuovo meccanismo dell'interventopubblico che consenta l'avvio di una poli~tica che faccia della casa un servizio socia-le in uno Stato moderno, in una societàcivile.

Si insiste su un motivo che è estraneo al~la logica della legge e lo si fa con il pro~posito di evitare di venire a capo del vel'')nodo della crisi edilizia che lo si ritrovanel processo formativo del sistema di Spé'-culazione edilizia che finora ha dominato atutto danno di quella fondamentale aspiraZlOne alla casa della generalità dei citta-dini, determinando tensioni sooiaI.i che sa-n,) all'ordine del giorno del Paese, dEllanosira società.

Al senatore Crollalanza molto rispetto~samente ho avuto modo, anche in Commis~sione, di precisare i motivi per i quali l'iterparlamentare dei disegni di legge nn. 980e 981 non venne definito; ciò perchè nel~l'ampio dibattito che seguì ana presenta~zione ~ è necessario che questo venga ri~badito ~ del disegno di lt?lgge venne sot~tolineata direi quasi unanilmemente la ne~cessità di pervenire ad una unificazione del-le due proposte, ad un più rigoroso reinse~rimento degli interventi di edilizia !pubbli~ca nell'ambito degli strumenti urbanisticievitando il ricorso a deroghe o a varianti.

La crisi di Governo, le elezioni regionali,in particolare la maturata convinzione cheil problema della casa richiedesse provve~dime'l1ti piÙ indsivi, più precisi, più pun~tuali, più innovatori le più orgalnici porta~rono aUa sospensi.one dell'iter paI11amentaredei disegni di leggenn. 980 e 981 ed aLla suc~cessi va elaborazione della presente indiffe~f lbile riforma.

Il senatore Crol1alanza lamenta poi cheil nuovo testo del di'segno di legge nonè stato presentato dal Governo al Senato.

Non è certo una questione di rmancan~za di ri~petto nè di disconoscimento del~l'autorità e dell'e~perienza del Senato, ver~s.o cui e verso chi la presiede intero e senzariserva è l'.ossequio del Governo a convintaprova della peculia["ità e insostituìbHità deJ.~

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l'attivlità e delle cleterm1naziani di questaonorevole consesso. È stata un motivo diagenda parlamentare che conse;ntJiva unatempestiva e ooordi'l1ata attiv,ità leg1s1ativadel1e ,due Camwe.

Il senato,re Crollalanza sostiene che il fe~nomeno della speculazione edilizia può esse~re combattuto con mezzi diversi da quellipropolsti con i1 disegno di legge ~ nonmetto m dubbio questo, ma sono punti divista che bisogna discutere e valutare ~ ecioè con l'esproprio dei terrenii secondo icriteri della legge di Napali, con impostasul plusvalore a con l'impasizione di can~tnbuti di migliori'a.

Per quanto concerne l'applicaziane del~le norme contenute nella legge per i1 risa~namento della città di Napali, per la de~terminazione delle indennità di espropriodevo ancora una volta rilevare la scarsa ga~ranzia di obiettività che deriva da una deidue addendi da mediare (valore venale ecoacervo dei fitti o imponibile netto) e Ipre~cisamenteil valore venale cleM'immobile;questo è un termine assai alea,torio e di~screzionale che certamente fa sfuggire qual~siasi elemento, di obiettivÌ'tà e di equità al~la definizione dell'indennizzo stesso.

In ordine al suggerimento di adottare unsistema fiscale che colpisca le plusvalenzein sede di trasferimento delle proprietà im~mobiliari, questo è un concetto da appro~fondire, ma certamente non può essere ilsolo che può determinare la eliminruzianedella rirgenerazione del meccanismo dellaspeculazione. Ma il problema, senatore Crol~lalanza, va secondo rme, posto in terminidel tutto diversi. Qui non si tratta tantodi colpire con interventi tributari più o me~no e£ficienti chi accumula a spese della col~lettività una certa quantità di ricchezza,quanto invece di impedire la formaziane ditali accumulazioni di ricchezza perchè que~ste determinano inevitabili distorsioni nelcampo di certe attività produttive, quali so~no, per quanto ci interessa, le attività edi~lizie, verso direzioni che non corrispondonoalle esigenze della generalità dei cittadini.

Il fatto che si ca1pisca o non si colpiscala rendita fandiaria non esclude, ma anzipuò aggravare, i,l fenomeno degH alÌ1Jicosti

delle aree, ciò che implica !'inevitabile in~dirizzo delle attività costruttive 'Verso ti~pologie di' medio lusso che, se da un cantonon possono soddisfare la damanda mediadi mercato e tanto mena quella delle cate-gorie di lavoratori meno abbienti, solleci~tana altresì quella politica creditizia di-sordinata e caotica e quel regime di inam~missibi.li agevolazioni tributarie che ha ca-ratterizzato l'intervento dello Stato in que~sti ult1mi venti anni.

Il senatore Crollalanza ha rilevato infi~ne riferendosi ad incontri da lui avuti canrappresentanti del mondo operaio, che i la-voratori non aspirano alla cooperazione in-divisa, ma vogliono la casa in praprietà epertanto ritiene inadeguata la percentualedI abitaziani da dare a riscatto.

Ma la prima esigenza che il Governo de-ve avere presente in relazione anche allaIlecess,ità di selezionare i bisogni rispettoalle disponibilità finanziarie, rispetto so~prattutto alle condizioni abitative del nostroPaese, rispetto alla stessa dislocazione ter~ritoriale, alle stesse collocazioni sociali diquesto fabbisogna di edilizia abitativa, èdi fOl1mare un patrimonio pubblico imma~biliare facilmente assegnabile che consen~ta di corrispondere agli urgenti bisogni dicase di determinate categorie che finarasono state pdvate di questo btne essen~ziale.

Il senatore Cavalli, nel ribadire la valu~tazio,ne non del tutto negativa della suaparte politica sul di'segno di legge, ritieneil provvedimento molto idoneo a risolvereil problema della casa.

Mentre dobbiamo riaffermare la validitàdella riforma e la certezza che gli .strumen~ti adottati consenti'ranno di dare un deci~si,va impulso alla iniziativa pubblica nel set-tore edilizio, riconosciamo d'altronde lastretta connessione e !'interdipendenza esi~~tenti tra rra politka della casa e queHa cheinteressa altri settori dell'attività pubblica.

Indubbiamente la soluzione del problemaabitativo non può rappresentare che unaspetto della trasformazione della camu~nità nazionale verso farme di maggior iPro~gl'esso civile, che potranno essere consegui~te in termini più compiuti con le riforme dei

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settari dei trasporti, della sanità, dellascuola.

Il problema perciò, senatore Cavalli, nonè quello della i'doneità a meno di questa ri~forma di raggiungere i suoi scopi, bensìquello di stabilire con appropriata gradua-li tà di tempi la misura in cui la riformadella casa potrà ìnserirsi in un ger.erale pro-cesso di evoluziane della nost,ra società.

Al senatore Alessandrini che ha avuto ilmerito di portare determinate IproiPoste as~sai organiche rispetto al provvedimento inesame e che auspica una dilatazione dell'edi~lizia convenzionata, ricordo che tale formadi edilizia è ipotizzata e parzialmente af~frontata dal disegno di legge, ma è certoun obietti'vo a cui potremo dedicarci nontrascurando tuttavia i problemi finanziariconnessi e per i quali tè necessario trovareadeguata solUizione. Peraltro devo sottoli~neare che il problema tè semplicemente qua~litativo, nel senso che la destinazione dellearee espropriate a bassi costi non può es~sere se non quella della loro prevalente sot~toposizione alla mana pubblica, tale essen~do l'unica garanzia a che non si oped untrasferimento della rendita fondiada dalproprietario dell'area al costruttore.

È quaHtativo altresì nel senso ,che nonpuò essere accettabile una disciplina deW:uso

'del suolo che consenta, attraver,so singoIeacquvsizioni di aree o di porzioni di aree, laricostruzione del dominio privato su que~ste ultime.

Debbo invece dichiarare con tutta fran~chezza che la proposta da lui avanzata eda qualche altro rappresentante relativa~mente alla corresponsione di linde.anità dicaro~casa o di sussidio~casa, suscita in mequalche peIiplessità e mi fermo qui ancheper l'inevitabile oonseguenza inflazianisticache la corl'esponsione generalizzata 'di unsussidio del genel1e comporterebbe, facendoconseguire i1 solo trisu1'tato di un aumentodellle locazioni, senza reoare akun concretovantaggio ai fini della soluzione deI pro-blema deHa casa.

Non desidero respingere, ma desidero sol~tanto sottoporre all'osservazione queste con~siderazioni.

Posso condividere le osservazioni del se~natore Tansini e del senatore Cifarelli sul~la esigenza, da me del resto in più occa~sioni segnalata, di una organica disciplinaul1banistica, come necessario supporto diuna valida politi'ca edilizia.

Mi sia consentito far rilevare, in partico~lare al senatore Ci'farelli che sostiene lanecessità di aHrontare il problema della ca~sa nell'ambito della programmazione na-zionale, che nel p:rovvedimento in esame laprogrammazione degli interventi e le sceltedi carattere generale sono appunto affidateal CliPE a ga,ranzia della corrispondenza del~le scelte operate nel settore edilizio con ilprogramma economico nazionale.

Concordo, altresì, sulla predisposizionedi strutture di dlevamento statistico auspi~cate dal senatore Tansini che consentano ilrilevamento ,pedodico dei faibbisogni in ma~teria.

Tutto dò è compreso e sarà reso possibiled'altronde con la utiHzzazione di una siapur esigua parte degli stanziamenti previstidal disegno di' legge.

Per quanto dguarda la denunciata defi~cienza degli uJ1fici preposti all'approvazio~ne degli strumenti urbanistici, debbo farpresente che la competenza di tali ufficitè in corso di definizione nel quadro del tra~sferimento delle funzioni agli organi regio~nali, cOlme ho avuto modo di avvertire, ein tale sede il problema non mancherà diessere attentamente valutato. Già siamo allavigi:1ia di predisporre e di emanare lil p:rov~vedimento di t:msferimento dei poteri e dellefunz,ioni. nella materia de~l'uI1banistioa, alleregioni stesse.

Desidero prendere lo spunto per dare unaadeguata risposta all'interrogativo che mol~to oplPortunamente, con animo attento epreoccupato, poneva iiI senatore Cifarelli suuna questione che .è stata sollevata a segui~to dell'approvazione dell'articolo 4 dellalegge n. 291. Desidero subito dire che laportata e lo spirito di quella norma, cheè 'venuta Ifuori dall'unanime convergenza ditutti i Gruppi presenti nella Commissionelavori 'PUlbblici della Camera dei deputati epoi del Senato, a cui il Gov,erno ha datola propria adesione successiva, non sono

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quelli di liberalizzare o di rendere licenzio-sa l'attività edilizia dei nostri comuni, nèdi alterare il dgore che era stato portatodalla legge ponte.

Desidero assicurare il senatore Ci,farelliche il Ministero dei lavori pubblici, sullabase del secondo comma dell'articolo 4 del-la legge n. 291, e a seguito di un'attenta ri-levazione tecnica che ha fatto riferimentoa criteri oggettivi di ambient,e, di storicità,di caratteri architettonici, demografici, pae-saggistici, ha fornito una ,prima elencazio-ne dei comuni che dovevano essere sottrat-ti all'applicazione della nODma di cui al-l'articolo 4 della legge n. 291.

Ma il Ministero dei lavori pubblici, pro-prio perchè ha voluto dare compiutezza aquesta sua rilevazione e a questo suo prov-vedimento e per mantenere integra la lineadi salv(;\guardia delle caratteristiche chedevono Ipresiedere all'attività edilizia ed ur-banistica del nostro Paese, ha tenuto unaserie di incontri e di elaborazioni e di con-sultazioni con tutte le regioni in modo daavere un quadro attento, responsabile e se-rio delle varie posizioni, delle varie ipo-tesi da includere nel provvedimento stesso.

Il provvedimento è stato già firmato dalMinistro dei lavori ,pubblici tempestivamen-te ed è già alla controfirma del Ministrodell'interno. Con questo ,provvedimento noiabbiamo determinato nel contempo la ga-ranzia della salvaguardia di queste tenden-ze giuste e generalmente riconosciute va-lide, il rispetto di determinati caratteri diintegrità dell'attività urbanistica edilizia deinostri comuni e delle nostre città soprat-tutto, ma nel,lo stesso tempo abbiamo vo-Luto liberare una larga fascia di piccoli co-muni dove non c'è l'incidenza neppure mar-ginale di propositi o di interessi di specu~laz:one o di alterazione di ambiente perdare un impulso alla ripresa dell'attivitàedilizia che nelle attuali condizioni costi-tuisce una delle poche fonti di attività pro-duttiva ed occupazionale di queste popo-lazioni.

La norma quindi non ha voluto avere loscopo di interrompere la linea di continuitàdi questa direttrke applicata con ,la leggeponte, ma ha voluto soltanto determinare

un adeguamento alle pm reali esigenze diuna certa fascia dei comuni del nostro ter-ritorio.

E qui desidero sof,fermanmi ancora bre~\'emente per quanto riguarda i tempi tec-nici della programmazione anche se è sta-ta riconosciuta ~ e devo dare atto che que-sto riconoscimento è venuto da tutte leparti ~ la positività e la unitarietà dellaprogrammazione e del coordinamento del-l'intervento pubblico nell'attività edilizia. De-sidero dire che il riferimento fatto dal se-natore Nencioni rispetto ai lunghi tempi ri-levati dal bollettino dell'Istituto case po-polari riguardava già una precedente ipo-tesi del meccanismo della programmazionee della rilevazione delle esigenze e dei bi-sogni delle varie regioni e delle varie zonedel nostro territorio in materia di ediliziaabitativa, mentre l'attuale procedura, cheè stata ulteriormente snellita in sede diCommissione dei lavori pubblici del Senato,consente una rapida o quanto meno solle-cita attuazione della legge, anche perchèi tempi che sono lì indicati non sono deitempi sucoessiv,i, dei tempi che debbonoessere bruciati uno dietro 1l'altro, ma sonodei tempi contestuali che hanno quindi laposs~bilità di essere ristretti in determi~nati limiti che consentono la sollecita ap-plicazione deHa legge.

D'altro canto, tutto il materiale di rile-vazione dei bisogni di edilizia abitativa dellevarie regioni del nostro territorio non èun fatto che può essere rimandato alle ca-lende greche, un fatto da rimandare neltempo, ma rappresenta un fattore ed unelemento di valutazione già presente chepuò essere immediatamente posto all'atten-to esame e alla definizione del programmache spetta al CIPE.

Detto 'questo, mi sembra che le preoccu-pazioni rispetto ai tempi di attuazione del-la fase di programmazione devono esserericondotte a questa precisa puntualizzazio~ne; cioè che si tratta non di tempi che han-no una loro successione, ma di tempi chehanno uno S'vd1g1mento oontestuale.

Così come è errato, mi si consenta, cheil Ministero dei lavori pubblici sarebbe laCenerentola dei residui passivi, come ha

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detto il senatore Nencioni, annunciando unacifra di 8.000 miliardi. . .

N E N C ION I. Non ha capito, ono-revole Ministro, io parlavo del bilancio del-lo Stato.

L A U R I C E L L A, Ministro de,i la-vori pubblici. Grazie del suo buon costume.

N rE N C ,IO N I. Se parla di buon co-stume, quelilo lohe ha detto lei medtavauna risposta diversa.

L A U R I C E L L A, Ministro dei la-vori pubblici. Lei parlava del Ministero deilavori pubblici e ha indicato la cifra di8.000 miliardi. IPrendo atto di questa preci~saJzione e passo avanti.

N E N C IO N T. Ecco, ne prenda attocorne di tante altre cose.

L A U R I C E iL L A, Ministro dei la-vori pubblici. È un po' pesante il senatoreNencioni. Ci vuole volontà politka, dice Hsenatore Nencioni. Vorrei dire, come ha det-to il senatore Togni, che qui siamo limpe-gnati a portare avantiÌ la ,legge non pervolere una legge qualsiasi, ma ;per avereuno strumento che ci consenta di poter av-viare un meccanismo, un processo forma-tivo dell'attività edilizia abitativa, che con-senta ai lavoratori, ai ceti meno abbienti diavere le case di cui hanno bisogno.

Al senatore Bruni, che nelle conclusionidel suo intervento richiama l'attenzione delSenato sulla necessità di calilbrarecon mag-giore esattezza il provvedimento in esame,non mi resta che ripetere quanto ho giàavuto occasione di affermare nelle premes-se di questo mio intervento e cioè che il Go-verno si diohiara disponihile ~ e lo di-mostreremo anche nel corso dell'esaa:ne del-l'articolato ~ perchè si possa raggiunge-

re la finalità di un miglioramento e quindiil perfezionamento della legge tenendo fer-me le finalità e i contenuti qualificanti del-la stessa.

,Posso assicurare il senatore Maderchi cheè fermo intendimento del Governo di op-porsi a modifiche che tendano a consenti-re ogni forma di specu1azione sugli alloggicostruiti e ceduti in proprietà dovendo que-sti appagare la primaria finalità di inte-resse pubblico data dall'esigenza che talialloggi siano sempre a disposizione dei cit-tadini aventi i requisiti per l'assegnazionedi case popolari.

Debbo d'altra parte far presente che laautomaticità del finanziamento dei program-mi a favore delle regioni e degli enti co-struttori prevista dal disegno di legge nonpuò essere attuata nei teriffiini da lui pro-posti ostalldovi le ragioni del controllo del-lo Stato sul denaro ,pubblico ed il comples-so meccanismo di norme sulla contabilitàdi Stato.

Ma posso anche qui dire che prevediamoper altro verso, riferendoci all'articolo 48del disegno di legge all'esame del Senato,lapossilbilità di utilizzare i fondi ministe-riali per risolvere in modo prioritario i pro-blemi abitativi delle popolazioni dei comu-ni che im questi ultimi a:runi hanno subìto,prove dolorose e gravi per eventi di cala-mità naturali, con particolare riferimentoagli eventi sismici dell'.Irpinia, del Foggia-no e di altre zone che sono state colpite datali eventi.

Sono infine da respingere le critiche delsenatore Finizzi il quale ritiene di coglierenella ristrutturazione degli Istituti case po-polari una prova di scarsa coerenza delleforze regionaliste in quanto il settore del-l'edIlizia popolare ed economica verrebhesottratto alla sfera di competenza delle re-gioni. Non si capisce come possa sussisteretale timore, su quali dati positivi si possa-no fondare tali preoccupazioni, poiohè inprimo luogo la regione può esercitare il

I suo controllo sull'attività degli istituti at-traverso i presidenti dei cons,igIi di ammi-nistrazione, i sindaci, e nei casi di organismi3j maggiore importanza attraverso lÌ consi-glieri nominati su propria indicazione. Insecondo luogo il previsto riordinamento de-gl'i istituti, che avverrà anche a mezzo ditrasferimento presso di essi del personaledegli enti edilizi da sopprimere, darà luo-

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go a nuove strutture dotate di un così va-sto patrimonio di esperienze che molto dif-ficilmente le regione potrebbero costituire.

Nell'intervento del senatore Bonazzi miè sembrato di rilevare, a parte le critiche chesono state rivolte al provvedimento, chequesta sia una legge che può determinaredei vantaggi immediati nei confronti dellasocietà e nei confronti delle categorie la-vorative.

Mi sia permesso quindi esprimere il mioconsenso sulla iperorazione fatta dal sena-tore Andò, quando nel suo intervento haricordato l'esigenza di trovare un giusto in-contro, una giusta sintesi tra le due ispira~zlOni che sono alla base dell'attuale illa.@gio-ranza, dell'attuale Governo. Questa è cer-tamente un'esigenza che noi stessi sentia-mo, che il Governo vuole media:re proprioper mggiungere l'obiettivo dell'aJpprovazionesollecita della legge, per dare al Paese unostrumento che corrisponda effettivamentealle fmalità e alle attese dei lavoratori.

Mi sia permesso infine rivolgere il mioapprezzamento per l'intervento dei senato-ri Lucchi e Avezzano Comes, i quali hannocouettamente inquadrato la Lematica checostituisce la piattaforma di tutto il provve-dImento aH'esame del Senato. Dirò che con-divido le valutazioni e le analisi di caratteresocIale, economico e politico da loro espres-se. Quelle valutazioni e quelle analisi han-no costituito d'altro canto ~ come è stato

l conoscIUto anche dal senatore Togni nel-la sua relazione ~ la base da cui è parti-ta l'azlOne riformatrice del Governo, il qua-le intende con il provvedimento in esameoperare una profonda innovazione nel setto-re dell',intervento Ipubblico in materia abi-tatlva.

Signor Presidente, onorevoli senatori, de-vo certo chiedere scusa per questo mio lun-go intervento, ma l'ho fatto per un rispet-to doveroso verso il Senato, verso questoalto consesso della vita democratica e par-lamentare del Paese. <Desidero concludered,cendo che riteniamo ,in tutta coscienza dinon abusare ,del termine « riforma }} quandoci rifer:amo a questo disegno di legge. La-sciateci constatare con soddisfazione che èquesta la ,prima importante riforma che ilParlamento approva; pur nelle critiche, ,pur :

nei suoi possibili limiti e nelle sue pos~sibilI deficienze, tuttavia essa pone in es-sere un elemento l'llnovatore che certo ope-rerà Ipositivamente Iper la trasformazionedemocratica e sociale del nostro Paese. Illungo, travagliato ma utile iter parlamen-tare ha consentito al Paese di evidenziarel'impegno e l'attenzione che il Governo dicentro-sinistra e tutta la classe politica ita-liana hanno saputo porre relativamente alproblema. Ecco perchè non bisogna chealcuno senta di cogliere un elemento di pre-stigio, di paternità o di titolar,ità; noi ab-biamo saputo solo comporre un'istanza cheè nel ,Paese ed è della società. L'abbiamotrasferita nel Parlamento, il Parlamento laha recepita. Il iSenato a mio avviso la con-cluderà.

È ora quindi compito di questa Assem-blea confermare tale valutazione con il vo-to favorevole che :è stato raccomandato dalrelatore, senatore Togni, al quale deside-ro associarmi; la stessa invocazione cheha fatto il senatore To,gni rivoLgo io, cioèche al di là, al di fuori di certe possi-bili, rispettabili diversità di opinione e diposizione ciascuno rechi il proprio contri-buto a che questa legge non sia una leggepasseggera, ma una legge che possa effet-tivamente incidere nella struttura del nostroPaese. (Vivi applausi dalla sinistra, dal cen-tro-sinistra e dal centro. MoUe congratu-lazioni).

P RES I D E N T E. Da parte del sena-tore Poerio e di altr,i senatori è stato presen-tato un ordine del giOlìllO. Se ne dIa lettura.

T O R E L L I, Segretario:

« Il Senato,

al fine di consentire ai comuni il pienoespletamento dei compiti loro assegnati perl'acquisizione e l'urbanizzazione delle areeper l'edilizia economica e popolare,

impegna il Governo:

a provvedere ai necessari finanziamentiper gJi anm successivi al 1973 ».

1. POERIO, RAIA, VENTURI Lino, Bo~

NAZZI, ABENANTE

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P RES I D E N T E. Invita la Cam~'missiane ad esprimere il parere su questaardine del giarna.

T a G N I, relatore. Mi rimetta aI pa~rere del Governa paichè si tratta di im~PE1gnifinanziari che vannO' aI'tre il 1973.

P RES I D E N T E. ,onarevaLe Mini~stra, nel ringraziarla ,per i ripetuti ricana~scimenti da lei espressi per l'apera sem~pre respansabile del nastrO' Cansessa, lainvita ad esprimere il ,parere sull'ardine delgiarna del senatare Paeria e di altri se~natari.

L A U R I C E L L A, Ministro dei la~vari pubblici. :Signar Presidente, come haavuta mO'da di fare alla Camera in una ac~casiane analoga, desidero esprimere parerefavareva}e. Il Gaverna accetta l'ardine del~iarna come raccamandaziane e ne terràconta nei finanziamenti successivi.

P RES I D E N T E. tSenatare Paeria,insiste per la vataziane dell'ardine delgiornO'?

P a E R I ,o. Nan insista.

P RES I D E N T E. Rinvia il seguitadella discussiane alla seduta pO'meridiana dimercoledì 4 aJgasta, in cui si inizierà l' esa~me degli articali, come prevista dal calen~daria dei lavari appravata dall'Assemblea.

Annunzio di interrogazioni

P RES I D E N T E. Si dia lettura del~le interrogaziani ,pervenute alla Presidenza.

T a R E iL L I, Segretaria:

CIFARELLI. ~ Al Presidente del Consi-glio dei ministri ed al Ministro della difesa.

~ Per canascere quali pravvedimenti inten-

danO' adattare in presenza della grave agita-ziane del personale civile del MinisterO' del~la difesa, il quale da tempO' pratesta con~

tra le sperequazioni a sua danna verificate~si, nei canfranti delle altre categarie di di~pendenti dello Stata, in accasione del ({ rias~setta ».

Non essendo state accolte le richieste uiùrecenti delle centrali sindacali e del Ca~i~tata nazianale di agitaziane CONAID), è sta~ta proclamata, la scorsa 27 lugliO' 1971, laripresa della sciapera ad oltranza.

Pur senza entrare nel merito delle que~stiani discusse, l'interragante sottalinea lanecessità di evitare il protrarsi delle tensia~ni, saprattutta derivanti da atipicità, dasperequaziani e dalla sganciamenta dellecandiziani retributive del persanale civileda quelle del persanale militare. (int. or. ~2457)

D'ANDREA, CHIARIELL,o. ~ Al Presi-dente del Consiglio dei ministri ed al Mi~nistro dell'interno. ~ Per conascere se nanritenganO' daveraso dare dispasiziani perevilare che, durante i lavori delle Assem~blee ,legislative, persane can cartelli e scrit~te si affallina agli ingressi per chiederel'appravazione urgente di particolari dise~gni di legge. (int. ar. ~ 2458)

MANCINI. ~ Al Presidente del Consiglio

dei ministri, ai Ministri del bilancio e dellaprogrammazione economica, delle parteci~pazioni statali e dei lavori pubblici ed alMinistro per gli interventi straordinari nelMezzogiorno e nelle zone depresse del Cen-tro-Nord. ~ Per canascere i pravvedimentirispettivamente adattati per l'attuazione delpragramma di insediamenti industriali aGioia Taura-Rasarna, Reggia Calabria e La-mezia Terme, decisi dal CIPE nella sedutadel 29 gennaiO' 1971.

Premessa che la decisiane di realizzarea Giaia Taura-Rasarna il 5° Centro side~rurgica a ciclO' integrale rientra nei pra-grammi di sviluppa della siderurgia nazio~naIe, in vista dell'abiettiva di riequilibrare isaldI della bilancia cammerciale nel setta~re e di accrescere la campetitività delle na~stre espartaziani in tale impartante cam-pa, anche a vantaggiO' dei vicini Paesi delbacinO' del Mediterranea;

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SenatO' della Repubbli(;. ~ 26723 ~ V Legislatura

528a SEDUTA (pamerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

sottolineata, altresì, che gli importi del-l'investimento del Centro siderurgico diGioia Tauro-Rosarno sono stati consideratinel calcolo delle percentuali di investimentigià programmati per il Mezzogiorno dallePartecipazioni statali;

rilevato, inoltre, che tale investimentoè stato tenuto presente in occasione del re~cente aumento del fondo di dotazione del-

l'IRI;ricordato che è stata disposta con leg~

ge, succeSSlVamente alla citata delibera delCIPE, l'assegnazione dello stanziamento peril 1971 alla Cassa per il Mezzogiorno e che,qumdl, una parte dI tale stanziamento avreb-be dovuto essere prioritariamente indiriz-zata a consentire l'applicazione del delibe-rato del CIPE in merito ai primi interventiimrastrutturah da realizzare a sostegno deiprevisti insediamenti industriali in Calabria;

richiamato il principio dell'articolo 10del disegno di legge n. 1525, recentementeapprovato da,l Senato, che affida al Mini-SiTO per gli interventi straordinari nel Mez-zogiorno e nelle zone depresse del Centro-Nord una responsabilità primaria nell'attua-ZlOne delle delibere del CIPE in materia dIinvestimenti industriali;

sottolineata l'assoluta necessItà ed ur-genza che qualsiasi indugio burocratico, fi-nanziario ed organizzativo venga superato,in modo da permettere, già nell'autunno1971, l'avvio dei lavon infrastrutturali del50 Centro siderurgico a GIoia Tauro-Rosarno,

al fine di evitare l'accrescersi del già Impo-nente flusso emigratorio di manodopera dal-la Calabria;

consI,derato che la real:zzaziane del Cen-tro sIderurgIco a Giaia Tauro-Rosarno rap-presenta il punto di riferimento per una se-rie di inizIative che attendono di localizzarsia monte ed a valle di un così importantecomplesso, nonchè per altre iniziative indu-striali che si stanno orientando verso la re-gione calabrese;

vistI i primi risultati della speciale Com-missione interministeriale di studio;

rilevato, in conclusione, che l'acceleratarealizzazione del 50 Centro sIderurgico aGiaia Tauro-Rosarno è passibile e corri-

29 LUGLIO 1971

sponde all'interesse generale dello sviluppoeconomico ed industriale del Paese, agli im-pegni presi dalle Partecipaziani statali, agliobiettivi posti dal Governa nel recente au-mento dei fondi a disposizione della Cassaper H Mezzogiorno ed alle legittime aspet-tatìve della provincia di Reggio Calabria edella Calabria tutta,

!'interrogante chiede che venga solle-citamente definito un preciso calendario discadenze che Impegnino le singale Ammini-strazlOni, la Cassa per il Mezzogiorno e glialtri enti per l'avvia, entro i,l prossimo au-tunno 1971, dei lavon infrastrutturali del50 Centro siderurgico e delle altre iniziative

industria:!i decise dal CIPE. (int. or. - 2459)

BARDI, VIGNOLA, AVEZZANO COMES,FORMICA, CASTELLACCIO, CIPELLINI,SEGRETO,ALBANESE, CATELLANI, FE~RI, ARNONE, MINNOCCI, RIGHETTI. ~

Al Preside1lte del Cansiglia dei ministri edal Ministro di grazia e giustizia. ~ Per sa-pere se è vero che durante il 1969 sono statesottoposte a verifica fiscale tutte le ditte

~ a gran pavte di esse ~ attualmente indi-ziate di reato nell'istruttoria penale in cor-so contro il direttore generale dell'ANAS, e,in caso affermativo, per sapere quale auto~rità o comando abbia disposto gli accerta-menti e quali esiti essi abbiano avuto.

Per conosceJ:"e, inoltre, se è vero che du-rante gli accertamenti fiscali siano state fat-te altre indagini o ricerche estranee alloscopo dichiarato degli accertamenti. (int. or.- 2460)

BARDI, FORMICA, FERRI, ALBANESE,AVEZZANO COMES, CASTELLACCIO, CA~TELLANI, MINNOCCI, ARNONE, SEGRE-TO, VIGNOLA, CIPELLINI, RIGHETTI. ~

Al Presidente del Consiglio dei ministri edal Ministri dei lavari pubblici e del tesorO'.

~ Per sapere se sono informati della grave

situazione di paralisi determinatasi nel set-tore degli appaIti in conseguenza dell'istrut-toria penale in corso nei confronti dei di-rigenti dell'ANAS.

La situazione di paralisi e di fermo diogni attività ha investito non soltanto il

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Senato della Repubblico ~ 26724 ~

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V Legislatura~

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ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

settore dell'ANAS, ma tutti gli altri settori,dagli enti locali agli altri enti dipen~denti dal Ministero dei lavori pubblici e,in ogni ca?o, abilitati alle costruzioni stra~dali ed edilizie in generale, i quali hannofinora adottato un sistema di appalto che,secondo !'indagine giudizi aria, avrebbe datoluogo ad irregolarità.

Per sapere, altresì, quali iniziative solleci~te si intendano adottare per riportare allanormalità il settore, per riprendere l'attivi~tà e per eliminare le gravi incertezze epreoccupazioni che sono presenti nene am~ministrazioni interessate e nelle imprese chepossono concorrere, non essendo nessunodisposto a correre l'alea di una mcrimina~zione penale in conseguenza di un'aggiu~dicazione di gara.

SI fa a ,tale riguardo presente che il si~stema finora adottato ~ contrariamente

a quanto si afferma da qualch~ parte ~

è il solo che non abbia avuto critiche o ri~lIevi da parte degli organi di controlLo del~lo Stato e che il sistema del massimo ribas~so, che potrebbe temporaneamente adottar~si, è stato sempre considerato con aperteriserve dalla Pubblica Amministrazione.

In conseguenza dei gravi inconvenienti ve~rificatisi con il sistema del massimo ribas~so (fallimento di imprese, cattiva esecu~zione dei lavori, uso di materiale scadente,eccetera) venivano utilizzati i due sistemiconsentiti dalle disposizioni vige:c.ti, e cioèquello delle comparazioni delle offerte chenon superino il prezzo massimo stabilito inscheda segreta e quello delle comparazionidelle offerte comprese entro il massimoe il minimo stabiliti in scheda segreta.

L'idoneità dell'ultimo sistema aveva avu~to il riconoscimento del Consiglio di Statoin sede consultiva e della Corte dei conti el'apprezzamento deHa dottrina e degli ope~ratori economici. Ma, dopo cinque anni dal~la sua applicazione, il Consiglio di Stato,con decisione n. 125 del 3 febbraio 1965,dichiarava l'iUegittimità del sistema mede~simo « per evidente insanabile contrasto conle norme vigenti », con il conseguente an~nullamento delle circolari ministeri ali chelo avevano reso possibile.

Non rimaneva che .l'adozione del secondosistema, il solo valido che fosse possibile

applicare; e perciò, con circolari del 26 feb-braio 1965, n. 1799, e del 12 giugno 1965,n. 2227, l'allora Ministro dei ,lavori pubbHci,onorevole Mancini, ne .impose l'osservanza,predisponendo nel con tempo uno schemadi disegno di legge che sanasse le ilJegitti-

I mità riscontrate dal supremo organo ammi~nistrativo e <consentisse al Parlamento divalutare e definire ,l'intera materia.

Per sapere, infine, se, data l'eccezionalitàdel momento, non si ritenga di adottare ilsistema illustrato nel disegno di legge pre~disposto, dopo approfondite e[aborazioni,dal Minist,ero dei lavori pubblici fin dal~l'aprile 1969 ed inoltrato per la successivaapprovazione alla Presidenza del Consigliodei ministri, e di trasmettere al Parlamentoil predetto disegno di legge per l'approva~zione. (int. or. ~ 2461)

Interrogazionicon richiesta di risposta scritta

PREMOLI. ~ Al Mmzstro senza portafoglioper la n/orma della pubblica amministrazio~ne ed al Ministro dell'industria, del commer~cio e dell'artigianato. ~ Nella duplice consi-derazione:

a) che il presidente della Camera di com~mercia rappresenta la più alta autorità eco~nomica della provincia ed è investito di pub~bliche funziom che lo abilitano a sedere invari consessi locali, nazionali ed interna~zionali;

b) che la Carta costituzionale, mentre af~fida alle regioni compiti primari legislativied ammInistrativi in materia di agricoltura,artigianato, fiere e mercati, istruzione pro~fessiollale e turismo, non concede alle stessealcuna competenza in materia di industria,commercio, credito, trasporti ferroviari, na~vigazione marittima ed aerea, eccetera, cherientrano nella vasta sfera di attività delleCamel e di commercio,

!'interrogante chiede di sapere se nonritengano di modificare l'artìcolo 25 delloschema di decreto del Presidente della Re~pubblica sul riordinamento del Ministero del~l'industna, del commercio e dell'artigianato,mantenendo, nella forma attualmente in vi~

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Senato de,zza Repubblica ~ 26725 ~ V Legislatun

29 LUGLIO 1971528a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

gare, alla competenza del Ministro titolaredi quel Dicastero la nomina dei presidentidelle Camere di commercio, sia per conferi-re alla carica la dignità che le è consona eche le spetta ed il più ampio senso di re-sponsabile autonomia, sia per sottrarre la no-mina stessa agli interessi locali, di partito,di settore o di corrente, al fine precipuo dievitare insanabili conflitti campanilistici epersonali, con inevitabili dannosi riflessi sul-l'economia provinciale e con negative, dan-nose ripercussioni nel più ampio quadro del-l'economia del Paese. (int. scr. - 5595)

BALBO. ~ Al Ministro dell'agricolturae delle foreste. ~ Per conoscere se non ri-tenga opportuno inoltrare con assoluta ur-genza, ed in ogni modo non oltre H mese diagosto 1971, al Comitato nazionale per latutela di denominazione e di origine deivini, ,la domanda di riconoscimento di ori-gine controllata e garantita per il {( Baro-lo » ed il {( Barbaresco », al fine di poter ar-rivare ad una positiva conclusione per lavendemmia 1972. (int. SCI'. - 5596)

,

MONTINI. ~ Al Ministro dell'industria,del commercio e dell' artigianato. ~ Per co-noscere se gli sono note le gravi preoccu-pazioni determinatesi nella zona di Porde-none per la messa in cassa d'integrazione.negli stabilimenti di Orcenico di Zoppolae Pordenone, di interi reparti della {( Ce-ramica Scala» (<<IdeaI Standard s.p.a.»),produttrice di apparecchi sanitari con cir-ca 1.300 dipendenti, e se ha provveduto odintende provvedere immediatamente ad in-teressare i responsabili di detta aziendaper conoscere le ragioni del provvedimento,gli intendimenti e le previsioni per il fu-turo (anche in relazione all'annunciata fu-sione con la «Cedit» per quanto riguardal'impianto piastrelle), intervenendo per as-sicurare il mantenimento del 'livello occu-pazionale e dell'efficienza produttiva del-l'azienda stessa. (int. SCI'.- 5597)

MAGNa. ~ Al Ministro della pubblicaistru::,ione. ~- Per sapere se e quando saràresa possibile l'istituzione del Museo arche 0-

logico di Stato del Gargano meridionale nelcastello svevo-ang,ioino di Marnredonia (Fog-gia), da tempo a tale scopo donato dal co-mune allo Stato.

L'interrogante ricorda che il ricchissimoe singolare materiale archeologico, tra cuile 2.500 stele daunie recuperate ed illustra-te dall'insigne studioso professar Sillvio Fer-d, è ancora ammassato in un magazzinonon custodito del palazzo comuna:le e cheil castel:lo, da tempo restaurato, è ancoratenuto chiuso. (int. SCI'.- 5598)

MAGNa. ~ Ai Ministri della sanità e delturismo e dello 'spettacolo. ~ Per saperese siano a conoscenza del fatto che il sin-daco del comune di Manfredonia, su richie-sta del medico provinciale di Foggia, ha do-vuto emettere un'ordinanza per vietare ibagni in più tratti del Golfo di Manfredo-n'a a causa dell'inquinamento del mare.

Dato che l'inquinamento è dovuto ~ ol-

tre che alla mancanza di impianti per ladepurazione delle acque fognanti del comu-ne di Manfredonia, del comune di Foggiae di altri comuni vicini ~ allo scarico neltorrente Candelaro delle acque di rifiuto,fortemente inquinate, della cartiera di Fog-gia dell'Istituto poligrafico dello Stato, diuno zuccherificio della società {( Eridania »

e di una fabbrica di glutammato della so-cietà {( Aijnomoto-Insud )}, !'interrogantechiede di sapere se e quando sarà rprovve-duto ad obbligare le industrie di cui sopraa depurare i rifiuti liquidi. (int. scr. - 5599)

PREMOLI. ~ Al Presidente del Consigliodei ministri. ~ Per conoscere il punto divista del Governo sulla Risoluzione n. 488,relativa ai problemi economici europei edaHe relazioni commerciali tra gli Stati Unitid'America e le Comunità europee, approvatadall'Assemblea consultiva del Consiglio diEuropa nella sessione di maggio 1971 ~ su

proposta della Commissione deLle questionieconomiche e dello sviluppo (Doc. 2937) ~

ed in particolare per sapere se il Governoitaliano intenda, come sarebbe sommamen-te opportuno, assumere, in seno al Comita-to dei ministri del Consiglio d'Europa o ad

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V LegislaturaSenato della Repubblica ~ 26726 ~

528a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 29 LUGLIO 1971

altri organismi internazionali, le iniziative ne~cessarie perchè i voti espressi in detta Riso~luzione trovino attuazione pratica. (int. scr. -5600)

PREMOLI. ~ Al Presidente del Consiglio

dei ministri. ~ Per conoscere il punto divista del Governo sulla Risoluzione n. 489,relativa agli investimenti transatlantici diret~ti, approvata daJll'Assemblea consultiva delConsiglio d'Europa nella sessione di maggio1971 ~ su proposta della Commissione del~

le questioni economiche e dello sviluppo(Doc. 2938) ~ ed in particolare per sapere se

il Governo italiano intenda, come sarebbesonìmamente opportuno, assumere, in senoal Comitato dei ministri del Consiglio d'Eu-ropa o ad altri organismi internazionali, leiniziative necessarie perchè i voti espressi indetta Risoluzione trov,ino attuazione pratica.(int. scr. - 5601)

PREMO LI. ~ Ai Ministri del tesoro, del~le finanze e del bilancio e della programma~zione economica. ~ Per conoscere le loroopinioni e quelle dei loro DicasteTi sulla Ri-soluzione n. 487, relativa al mercato deglieurodollari, approvata dall'Assemblea con~sultiva del Consiglio d'Europa nella sessio~ne di maggio 1971 ~ su proposta dellaCommissione delle questioni economiche edello sviluppo (Doc. 2939) ~ ed in partico-lare per sapere se i Ministri interrogati in~tendano, come sarebbe sommamente op-portuno, assumere, in seno al Comitato deiministri del Consiglio d'Europa o ad altriorganismi internazionali, le iniz:ative ne-cessarie perchè i voti espressi in detta Ri-soluzione trovino attuazione partica. (int.scr. - 5602)

PREMOLI. ~ Al Presidente del Consigliodei ministri. ~ Per conoscere il punto di vi-sta del Governo sulla Risoluzione n. 486, re~lativa agli aspetti politici delle relazioni tral'Europa e gli Stati Uniti, approvata dall'As-semblea consultiva del Consiglio d'Europanella sessione di maggio 1971 ~ su propo~

sta della Commissione delle questioni poli-tiche (Doc. 2942) ~ ed in particolare per sa-

pere se il Governo italiano intenda, come sa-rebbe sommamente opportuno, assumere, inseno al Comitato dei ministri del Consigliod'Europa o ad altri organismi interna-zionali, le iniziative neoessarie perchè i votiespressi in detta Risoluzione trovino attua-zione pratica. (int. scr. ~ 5603)

PREMOLI. ~ Al Presidente del Consigliodei ministri. ~ Per conoscere il punto divista del Governo sulla Risoluzione n. 490,relativa alla situazione nel Mediterraneo enel Medio Oriente, approvata dall'Assembleaconsultiva del Consiglio d'Europa nella ses~sione di maggio 1971 ~ su proposta del-la Commissione delle questioni politiche(Doc. 2941) ~ ed in particolare per satperese il Governo italiano intenda, come sa-rebbe sommamente opportuno, assumere,in seno al Comitato dei ministri del Consi-glio d'Europa o ad altri organismi interna-zionali, le iniziative necessarie perchè i votiespressi in detta Risoluzione trovino attua~zione pratica. (int. scr. - 5604)

PREMOLI. ~ Al Ministro dell'interno. ~

Per sapere se sia al corrente delle note cri~liche elaborate dall'Unione italiana per lapromozione dei diritti del minore in ordineaHa schema di decreto delegato sull'assisten~za, predisposto dal Ministero dell'interno, eper conoscere se non intenda tenere di esseil massimo conto nella definitiva elaborazio-ne di detto decreto. (int. scr. - 5605)

PREMOLI. ~ Al Ministro della sanità. ~

Per conoscere attraverso quali iniziative eprovvedimenti concreti, che si auspicanosolleciti ed adeguati, il suo Dicastero ~

direttamente chiamato in causa dalla Ri~, soluzione (71) 5, relativa ai problemi del-

l'inquinamento in zone di frontiera, appro~vata dal Comitato dei ministri del Consi~glio d'Europa in data 26 marzo 1971 ~

I intenda adempiere all'obbligo internaziona-le derivante da detta Risoluzione e daread essa attuazione nell'ordinamento inter~no italiano.

L'interrogante desidera, altresì, sapere seil Mmistro non intenda chiedere al suo col~

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Senato della Repubblica ~ 26727 ~ V Lefdslatut"a

528a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO 29 LUGLIO 1971

lega del Ministero degli affari esteri di as-sumere, a livello europeo, ogni iniziativaatta a sollecitare tutti gli Stati membri delConsiglio d'Europa a dare analoga attua-zione, nel proprio ordinamento internazio-nale, a detta Risoluzione che interessa inmodo particolare le zone di frontiera. (int.scr. - 5606)

PREMOLI. ~ Al Ministro della sanità. ~

Per conoscere attraverso quali iniziative eprovvedimenti concreti, che si auspicano sol-leciti ed adeguati, il suo Dicastero ~ diret-

tamente chiamato in causa dalla Risoluzio-ne (n) 6, relativa alla limitazione delle so-stanze mquinanti immesse nell'atmosferadalle automobili, approvata dal Comitato deiministri del Consiglio d'Europa in data 14maggio 1971 ~ intenda adempiere all'obbli-go internazionale deDivante da detta Risolu-zione e dare ad essa attuazione nell'ordina-mento interno italiano.

L'interrogante desidera, altresì, sapere seil Ministro non intenda chiedere al suo col-lega del Ministero degli affari esteri di assu-mere, a livello europeo, ogni iniziativa attaa sollecitare tutti gli Stati membri del Con-siglio d'Europa a dare analoga attuazione,nel proprio ordinamento internazionale, adetta Risoluzione. (int. scr. - 5607)

BLOISE. ~ Ai Ministri dei lavori pub-blici e dell' agricoltura e delle foreste. ~ Per

sapere:se siano a conoscenza del fatto che, in

territor,io di Corigliano Calabro, località Sca-volino, privati utenti di acque pubbliche han-no modificato lo stato dei luoghi in modo dacompromettere il regIme delle acque e dadanneggiare le proprietà limitrofe;

se siano a conoscenza, inoltre, del fattoche nella zona è stato eseguito un costoso im-pianto di irrigazione, a cura del consorziodi bonifica, che consente un più razionalesfruttamento delle acque ed evita quei dannialle proprietà private dipendenti dagli abusidei privati utenti;

se, nell'anzidetta situazione, non ritenga-no di dover intervenire per rimuovere le pri-vate utenze (la cui sopravvivenza è ormai deltutto priva di causa di giustificazione) e, in

subordine, per curare che le utenze sianoesercitate secondo le prescritte modalità edin modo da non compromettere il regime del-le acque e da non arrecare danno alle pro-prietà limitrofe. (int. scr. - 5608)

ALBANESE. ~ Al Ministro della difesa.~ Per sapere se sia a oonoscenza del fatto

che il Ministero della difesa-CELD Eser-cito, Consiglio dell'Ordine di VilttOI1io Vene-to, a firma del suo presidente generale Liuz-zi, invia ai combattenti della grande guerra1914-1918 una cartolina che ha per oggetto:«Domanda per ottenere i benefici previstidalla legge 18 marzo 1968 (Riconoscimentiin favore del partecipanti alla guerra 1914-1918) ».

Detta cartolina dice: «La domanda» ~

di moltissimi dei, purtroppo, pochi super-stiti ~ « intesa ad ottenere l'onorificenza diVittorio Veneto Ipotrà essere riesaminata nel

sÙ'lo caso che ella, trovandosi effettivamentein possesso di uno dei requisiti sopm spe-cificati, potrà dimostrarlo inviando la docu-mentazione relativa a talirequis,iti ed indi-cando, nel con tempo, il numero di posizioneindicato nella presente lettera ».

Quanto sopra chiesto cÙ'n la cartolina èin contrasto cÙ'n la ,legge 18 marzo 1968,n. 263, che, all'articÙ'lo 6, stabilisce che {{ ilpossesso delle condizioni previste per laconcessione dell'assegno di cui all'articolo 5può esse['e provato con dichiarazione, an-che contestuale alla domanda, sottoscrittadall'interessato, con firma autenticata dalsegretario comuna:le o da altri impiegati in-caricati dal sindaco ».

La domanda per ,la concessione di ricono-scimenti ai partecipanti alle guerre 1914-1918 e precedenti, modello OMjCB predi-sposto dal Ministero del,la difesa, al n. 62,ricorda a coloro ({ che non sono in gradodi ,produrre nessuna delle predette docu-mentazioni» le responsabilità di ordine ci-vi,le e pena,le alle quali vanno .incontro fir-mando la dichi.arazione. La legge n. 263 del18 marzo 1968 ha voluto, con l'articolo 6,ovviare alle obbiettive difficoltà che avreb-bero incontrato i combattenti della guerra1914-1918, ad oltre 50 anni di distanza, dipoter dimostrare il loro diritto.

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Senato della Repubblica ~ 26728 ~ V Legislatura

528a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 29 LUGLIO 1971

La cartolina, a firma di Liuzzi, è una of~fesa ed una mortificazione per i richiedentiche si avvalgono dell'articolo 6 della pre~detta 'legge n. 263, in quanto 'implicitamentenon si vuole dare credito e fiducia a quantodichiarato e firmato, elargendo loro non giàquanto la Patria, doverosamente, aVJ1ebbedovuto da tempo dare, anche peDChè pro~messo, ma l'implicita qualifica di mentito l'ie di falsi. Il precitato articolo 6 della leggen. 263 è stato redatto in maniera chiara edinequivoeabile e non si presta a nessunainterpretazione diversa da queHa elettorale.Per amore di polemica si può anche ammet-tere che qualche dichiarazione no:n sia ve-ritiera, ma tale ipotesi :non dà il diritto dinegare quanto doverosamente dovuto e legi-ferato a tutti gli alt>ri che la verità certamen~te hanno sottoscritto.

L'interrogante chiede, pertanto, quale in~tervento 11 Ministro intenda attuare perchèsia rispettata Ila ,legge, così come il Parla~mento l'ha approvata e non secondo l'inter-pretazione del Consiglio dell'Ordine di Vit~torio Veneto. (int. scI'. ~ 5609)

FERRI, BERMANI. ~ Al Ministro del-l'agricoltura e delle foreste. ~ Per sapere:

se risponde o no a verità che alcunialti funzionari del suo Dicastero ed alcunifunzionari dell'Azienda di Stato delle fore-ste demaniali, con attribuzioni nell'ambitodel compartimento di Sabaudia, abbiano ac-quistato lotti di terreno nel comprensoriodel Circeo da privati aventi rapporti di la~varo con la stessa azienda;

se risponde o no a verità che i pre~detti funzionari dell'ASFD abbiano costrui~to sui predetti lotti sontuose dimore, im-piegando, tra l'altro, materiale provenientedall'Azienda e personale e mezzi dellastessa;

se risponde o no a verità che, comun~que, i predetti funzionari, direttamente oper interposta persona, siano interessati alo ttizzazioni in corso nel Parco nazionaledel Circeo;

se risponde o no a verità che il tenoredi vita dei predetti funzionari non sia pro~porzionato alle loro entrate ufficiali;

se non ritenga di dover disporre al ri-guardo un'approfondita inchiesta, volta afugare ogni eventuale sospetto ed a garan~tire il prestigio e l'onore dei funzionari deJ~l'ASFD che tante benemerenze possono van~tare per l'encomiabile impegno e l'assolu~to disinteresse con il quale assolvono leloro funzioni. (int. ser. - 5610)

BONATTI. ~ Al Ministro dei lavori pub~blici. ~ Per sapere se trovano conferma nel-l'ambito del suo Dicastero le voci largamen~te diffuse secondo le quali la costruzione delponte stabIle sul Po, fra i comuni di Ro Fer-rarese e Polesella, prevista sin dal 1964, èstata r~nviata ad altra data, piuttosto lonta-na, per avere destinato ad altre opere i fon-di stanziati ripetutamente in vari esercizi.

L'mterrogante ritiene che un eventuale tra-sferimento dei rondi destinati alla costruzio-ne del ponte comporterebbe un duro colpoalle giuste, legittime aspettative delle popo-lazioni delle due provincie interessate, chevedrebbero ancora una volta il proprio terri~torio condannato ad un graduale impoveri-mento a causa della mancanza di quelle in-frastrutture che, se non rappresentano l'ele-mento essenzi8le dello sviluppo economico,ne limitano comunque le prospettive e, diconseguenza, condannano le popolazioni aduna prospettiva di rinascita economica piut-tosto lontana.

L'interrogante ritiene, altresì, che la costru-zione del ponte stabile, oltre a sollevare ilconsorzio per la gestione del ponte in chiat-te, lo sgraverebbe da sacrifici economici nonpiù sopportabili ed inoltre promuoverebbeun servizio che renderebbe più rapido il tra-sporto delle merci, dato il diretto collega~mento che si determinerebbe tra la costru~zione del manufatto e la strada statale n. 16,congiungendo in maniera diretta le arterie dimaggior traffico dell'intera zona adriatica edi una larga fascia dell'Italia meridionale.

L'interrogante ritiene, pertanto, urgente edoveroso che il Ministro rimuova tutti gliostacoli che si sono sovrapposti sino ad og-gi alla costruzione del ponte in questione,consentendo così alle provincie interessate diusufruire di un servizio migliore di quello

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V LegislaturaSenato della Repubblica ~ 26729 ~

29 LUGLIO 1971528" SEDUTA (pomerid.) ASSEMELEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

attuale, divenuto, nelle restanti arterie cir-convkine, sempre più pericoloso e caotico,al punto di mettere in grave pericolo gli uten-ti della strada, in particolare quelli che usu~fruiscono di piccoli mezzi. (int. scr. ~ 5611)

BONATTI, PIV A, PEGORAR,O, AIMONI.~ Al Ministro dei lavori' pubblici. ~ Per

conoscere le ragioni che hanno impeditosino ad oggi al suo Dicastero di adempie-re ai doven più elementari di un qualsiasidatore di lavoro.

Infatti, il Genio civile di Rovigo, obbe.dendo ai propri doveri istitutivi, predispo-neva, in occasione della piena del Po delmarzo 1971, un servizio di vigilanza, assu-mendo diverse decine di operai, muniti diattrezzi, per un eventuale bisogno di prontointervento, e dislocandoli nei punti più de-boli della difesa arginale, ma alla data odier-na il suddetto personale non è ancora statoliquidato del proprio avere.

GIOva ricordare che il personal~ sopra ri-chiamato, oltre ad essere a completa dispo-sizione per ogni evenienza, ha svolto unservizio di vigilanza durante le ore diurnee notturne, percorrendo decine e decine dichilometri sopra gli argini ed ;'li marginidelle scarpate e superando non poche diffi-coltà, sia di ordine pratico, sia di ordinelogistico, a causa dei molti ostacoli che haincontrato durante i percorsi eseguiti not-tetempo.

Gli interroganti ritengono inverosimileche, mentre le popolazioni polesane avver~tono il pericolo permanente di nuove e piÙcatastrofiche alluvioni rispetto a quella del1951, essendo il territorio palesano mutatofisicamente in questi ultimi tempi, il Mini-stero non provveda, a distanza di oltre quat-tro mesi, a liquidare il personale straordi-nario addetto alla vigilanza, comportandosicome una qualsiasi azienda in procinto difallimento.

Gli interroganti ritengono, inoltre, che unsiffatto modo di agire, oltre a scoraggiarei lavoratori interessati, contribuisca a fa-vorire le tesi secondo le quali le forze po-litiche al potere non sono in grado di com-piere una scelta precisa, capace di ridurre

le apprensioni delle popolazioni duramenteprovate, ma nel contempoconvinte che ilfiume Po e l'uso congiunto delle acque po-trebbe rappresentare una prospettiva diprogresso e di rinascita economica per lepopolazioni del basso corso del Po e del-le intere regioni Veneto ed Emilia-Romagna.

Gli interroganti ritengono pertanto indi-spensabile un diretto intervento del Mini.stro onde assicurare il pagamento dei di-rittl maturati a favore dei lavoratori edevitare così l'increscioso spettacolo di unMinistero che si trovi domani citato dagliorgani preposti per inadempienza di pa-gamento dei diritti maturati da parte diquei lavoratori che sono stati chiamati peradempiere una mansione delicata e fatico-sa. (int. scr. - 5612)

BRUSASCA. ~ Al Ministro dell'agricoltu-ra e delle foreste. ~ Per chiedere che il co-mune di Strevi, in provincia di Alessandria,gravemente colpito da recenti grandinate, siaincluso nella zona da delimitare ai fini deiprovvedimenti di legge, e per sollecitare iprovvedimenti stessi ai fini del risarcimentodei danni pubblici e privati. (lnt. scr. - 5613)

FABBRINI. ~ Al Ministro dei lavori pub-blici. ~ Per sapere se, in relazione ai fre-quenti e gravi incidenti che si verificanosulla superstrada Firenze-Siena, dovuti as-sai spesso allo scavalcamento della dop~pia linea di divisione delle quattro corsie,non ritenga opportuno provvedere con ur-genza alla netta separazione delle direttri-ci di marcia mediante l'applicazione diguard-rail o di altre adeguate soluzioni tec-niche. (int. scr. . 5614)

GUANTI. ~ Al Ministro dei lavori pubbli-ci. ~ Per sapere quali provvedimenti inten-da adottare per il completamento del pianodi trasferimento dell'abitato del comune diCraco, in provincia di Matera.

A seguito di considerevoli movimenti fra-nosi, a1cuni anni fa furono sgomberate varieabitazioni danneggiate e resesi inabitabili ed

, alle varie decine di famiglie interessate fu-

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l'ano assegnati. nuovi alloggi costruiti in zo-na {( Peschiera ".

Perdurando il fenomeno franoso, si rendenecessario programmare e finanziare nuoveopere edilizie perchè le rimanenti famigliedi Craco da trasferire possano disporre al piùpresto di un idoneo alloggio e non di rico-veri provvisori. (int. scr. - 5615)

COPPOLA. ~ Al Ministro dell'agricolturae delle foreste. ~ Dato atto che il Ministro,con nota del 23 luglio 1970, nel compiacersicon il dottor Tobia Iavazzo, commissario li-quidatore del consorzio agrario di Matera,per la fattiva ed appassionata attività svoltanell'espletamento di detto incarico, {( l'assi-curava di aver disposto la sollecita liquida-zione delle competenze dovutegli a normadi legge ", l'interrogante chiede di conoscere:

a) le ragioni per le quali, dopo ben unanno dall'assicurazione di cui sopra, a ciònon è stato ancora provveduto;

b) in virtù di quali interventi, manifesta-mente illegittimi e tendenziosi, detto adem-pimento, di stretta ed esclusiva competen-za dell'Amministrazione centrale (articolo213 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267)sia stato, nel febbraio 1971, in contrasto conle disposizioni impartite nel luglio 1970, de-mandato al consorzio agrario di Matera (so-cietà commerciale privata), come 'da lette-ra del Ministro del 22 giugno 1971, n. 68391FC.

Pur lasciando alla sensibilità del Ministroogni apprezzamento sul comportamento deidipendenti uffici, !'interrogante chiede chesia fatta piena luce su di esso e, trattandosidi competenze per prestazioni professiona-li date da chi non gode di stipendio a caricodel pubblico erario, che l'Amministrazioneprovveda con ogni urgenza all'assolvimentodi quanto di dovere. (int. SCI'.- 5616)

AR:GIROFFI, PELLICANO. ~ Al Presiden-

te del Consiglio dei ministri ed al Ministrodell'interno. ~ Per sapere se sono a cono-scenza della situazione di disagio e di in-dignazione creatasi tra i cittadini di Tau-

rianova, in provincia di Reggio Calabria,a causa delle continue provocazioni di grup-pi neofascisti che esasperano il clima ditensione e di malcontento già presente inquella città.

Ancora una volta, militanti di tali grup-pi hanno imbrattato i muri delle case conscritte fasciste e frasi turpi, ma, nonostantele sollecitazioni di numerose delegazioni dipartiti, di personalità politiche e di citta-dini, e le segnalazioni fatte ai carabinierida parte delle guardie notturne che ne han-no identificato gli autori, l'Amministrazio-ne comunale non ha proceduto alla can-cellazione delle scritte.

Gli interroganti invitano, pertanto, il Go-verno a sollecitare le necessarie indaginisui responsabili ed a promuovere i provve~dimenti del caso. (int. SCI'.- 5617)

PENNACCHIO. ~ Al Ministro dell'agri-

coltura e delle foreste. ~ Per sapere se èa ,conoscenza dei gravissimi, danni che han-no subìto le campagne a nOIid del bar,ese,con epicentri in Barletta ed Andria, a se-guito delle abbondanti nevicate e delle con-seguenti gelate del febbraio 1971.

La produzione oHvicola, per la presentei annata agraria, deve ritenersi completamen-

te perduta, mentre notevoli restano le riper-cussioni sulle produzioni delle annate ven-ture.

È pertanto urgente, sulla base dei rile-vamenti già eseguiti dagli organi del:I'Ispet-t01'ato agrario, delimitare le zone colpite,onde dare corso alle provvidenze previstedalla legge n. 364 del 23 maggio 1970 per ilfondo di solidarietà nazionale ed applicarealtri benefici di natura fiscale.

Ail riguardo, si rehiede che il Governo di-sponga, con la stessa sollecitudine adottataper le zone di Chieti e di Pescara, stanzia-menti adeguati a favore dell'Ispettoratoagrario di Bari per la successiva erogazioneai coltivatori e produttori colpiti. Non è pos-sibile, infatti, che per analoghi casi di ca-lami tà ~ di cui queLlo della pJ:'1ovincia diBari è certamente più grave ~ ci possanoessere trattamenti diversi. (int. SCI'. - 5618)

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VERONESI. ~ Al Ministro dell'interno. ~

Per conoscere in base a quali disposizionialcuni ufficiali dello stato civile, fra cui quel-lo del comune di Bologna, richiedano, alladonna che abbia sciolto il matrimonio perdivorzio, l'osservanza del divieto di nuovomatrimonio se non dopo 300 giorni, previstoall'articolo 89 del codice civile per ipotesidi scioglimento totalmente diverse. (int. scr. -5619)

NENCIONI. ~ Al Presidente del Consigliodei ministri ed al Ministro del lavoro e dellaprevidenza sociale. ~ Per conoscere comegiudichino il comportamento del dottor Da-nilo Guerrieri, direttore generale per i rap-porti di lavoro al Ministero del lavoro e dellaprevidenza sociale, il quale, invece di unifor-marsi, nell'espletamento dei suoi compiti diistituto, alle vigenti norme costituzionali elegislative, che considerano ogni atto discri-minatorio nei confronti delle organizzazionisindacali e dei lavoratori ad esse iscritti co-me un illecito perseguibile anche penalmen-te, in base alla legge n. 300 del 1970, esercitapertinacemente e ripewtamente, malgradole proteste, un'illegittima azione di iniquadiscriminazione nei confronti degli organismisindacali della CISNAL e delle delegazioniqualificate di lavoratori che svolgono tratta-tive sindacali per conto della CISNAL. (ini.scr. - 5620)

VERONESI. ~ Al Ministro della pubbli-ca istruzione. ~ Per conoscere se e qualiprovvedimenti ritenga opportuno prendereper assicurare la valorizzazione ed il libe-ro accesso del pubblico alla Basilica neo-pi,tagorica costruita in Roma, sottoterra,fuori Porta Maggiore, ai tempi di Claudioe di Nerone. (int. scr. - 5621)

VERONESI. ~ Al Ministro della pubblica

istruZLOne. ~ Per conoscere se e qua:li prov-

vedimenti ed iniziative siano stati presi o,in difetto, >si intendano prendere per la piÙrapida applicazione dei benefici combatten-tistici a favore dei dipendenti interessati,con particolare riferimento alla pesante si-tuaz.ione in atto presso il Provveditorato aglistudi di Mantova. (int. sor. - 5622)

Ordine del giornoper le sedute di venerdì 30 luglio 1971

P RES I D E N T E. Il Senato torneràa riunirsi domani, venerdì 30 luglio, in duesedute pubbliche, la prima alle ore 9,30 ela seconda alle ore 16,30, con il seguenteordine del giorno:

I. Discussione dei disegni di legge:

1. Conversione in .legge, con modifica-zioni, del decreto-legge 1° ,giugno 1971,n. 289, concernente ulteriori provvedimen-ti in favore delle zone terremota:te dellaSicilia (1796-B) (Approvato dalla Calneradei deputati, modificato dal Senato e nuo-vamente modificato dalla Camera dei de-putati) (Relazione orale).

2. ConveJ1sione in legge del decreto-leg-ge 5 luglio 1971, n. 428, conoernente au-mento del fondo di rotazione per la ricer-ca applicata presso nstituto mobiliareitaliano (1834) (Approvato dalla Cameradei deputati) (Relazione orale).

Conversione in legge, con modificazioni,del decreto-legge 5 luglio 1971, n. 430,concernente provvidenze creditiz1e per fa-vorire nuovi investimenti nei settori del-l'industria, del commercio e dell'artigia-nato (1835) (Approvato dalla Camera deideputati) (Relazione orale).

Conversione in Ilegge, con modificazioni,del decreto-legge 5 ,luglio 1971, n. 431,concernen te provvedimen ti straordinariper lo sgravio di oneri sociali a favoredelle imprese artigiane e delle piccole emedie imprese industriali (1836) (Appro-vato dalla Camera dei deputati) (Relazio-ne orale).

Conversione in legge, con modificazioni,del decreto-legge 5 luglio 1971, n. 429, con-cernente proroga ed aumento Idello sgra-vio degli oneri sociali per le imprese indu-striali ed artigiane nel Mezzogiolìl1o (1837)(Approvato dalla Camera dei deputati)(Relazione orale).

Conversione in legge, con modificazioni,del decreto-legge 5 lugJ.io 1971, n. 432,

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528a SEDUTA (pamerid.) ASSEMBLEA ~ REsacaNTO' STENO'GRAFICa 29 LUGLIO' 1971

cO'ncernente interventi in favare dell'agri-caltura ~1838) (Appravata dalla Cameradei deputati) (Relaziane arale).

3. Conversiane in legge del decreta~leg-ge 6 lugliO' 1971, n. 439: «Madì:fìca dellalegge 3 iluglia 1970, n. 500, cancernente lapraroga del termine prevista daJll'artica~la 1 della legge6 maggiO' 1940, n. 500,per la durata deì'Ente autO'noma del partadi NapO'li (1839) (Appravata dalla Cameradei deputati) (Relaziane arale).

II. Seguita della discussione dei disegni dilegge:

Narme sul:l'esprapriaziane per pubbli~ca utilità; modifiche ed integrazioni alleileggi 17 agostO' 1942, n. 1150; 18 aprile1962, n. 167; 29 settembre 1964, n. 847;ed autarizzaziane di spesa per interventistraardinari nel settare dell'ediHzia resi~

denziale, agevalata e convenzionata (1754)(Appravata dalla Camera dei deputati).

Agevolazioni per l'edilizia (299).

ANDÒ ed altri. ~ Finanziamenti perapere di edilizia abitativa a tatale oaricodella Stata (418).

MADERiCHI ed altri. ~ PlI'ovvedimentiper la eliminazione delle baI~acche,tugurie case improprie e malsane (532).

MADEThCHI ed altri. ~ Nuave narmeper rl'acquisiziiane delle aree e per ila deter~minaziane della indennità di espropria~ziane (1579).(Urgenza).

La seduta è talta (ore 19,55).

Dott. ALBERTO ALBERTI

Direttore generale del Servizio dei resoconti parlamentari