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SENATO DELI~A REPUBBLICA VI LEGISLATURA S09a SEDUrrA PUBBLICA RESOCONTO STENOGRAFICO MARTEDÌ Il NOVElVIBRE 1975 (Pomeridiana) Presidenza del Presidente SPAGNOLLI, indi del Vice Presidente RO MAGNOLI CARETTONI Tullia INDICE BILANCIO INTERNO DEL SENATO CALENDARIO DEI LAVORI DELL'ASSEM- BLEA (11-21 novembre 1975) Seguito della discussione dei documenti: «Progetto di biLancio interno del Senato per l'anno jjinanziario 1975}) (Doc. VIII, n. 8); « Rendiconto delle entrate e delle spese deJ. Senato per l'anno finanziario 1974}) (Do- cumento VIII, D. 7): Variazioni . Pago 23816 CONGEDI . . . 23791 MOZIONI, INTERPELLANZE E INTERRO- GAZIONI Annunzio . . . 23826, 23827, 23828 * CIFARELLI FILETTI MODICA ROSSI DAI\lTE SANTALCO . SCHIETROMA ZUGNO .. Pago 23818 . 23805 . 23791 . 23814 . 23811 . 23802 . 23816 Annunzio di risposte scritte ad interroga- zioni . . . . . . . . . . . . . . . 23825 N. B. ~ L'asterisco indica che il testo del di- scorso non è stato restituito corretto dail'oratore. Discussioni, f. 1812. TIPOGRAFIA DEL SENATO (11511)

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SENATO DELI~A REPUBBLICAVI LEGISLATURA

S09a SEDUrrA PUBBLICA

RESOCONTO STENOGRAFICO

MARTEDÌ Il NOVElVIBRE 1975(Pomeridiana)

Presidenza del Presidente SPAGNOLLI,

indi del Vice Presidente RO MAGNOLI CARETTONI Tullia

INDICE

BILANCIO INTERNO DEL SENATO CALENDARIO DEI LAVORI DELL'ASSEM-BLEA (11-21 novembre 1975)

Seguito della discussione dei documenti:

«Progetto di biLancio interno del Senatoper l'anno jjinanziario 1975}) (Doc. VIII,n. 8);

« Rendiconto delle entrate e delle spese deJ.Senato per l'anno finanziario 1974}) (Do-cumento VIII, D. 7):

Variazioni . Pago 23816

CONGEDI . . . 23791

MOZIONI, INTERPELLANZE E INTERRO-GAZIONI

Annunzio . . . 23826, 23827, 23828* CIFARELLI

FILETTI

MODICA

ROSSI DAI\lTE

SANTALCO .SCHIETROMA

ZUGNO . .

Pago 23818. 23805. 23791. 23814. 23811. 23802. 23816

Annunzio di risposte scritte ad interroga-zioni . . . . . . . . . . . . . . . 23825

N. B. ~ L'asterisco indica che il testo del di-

scorso non è stato restituito corretto dail'oratore.

Discussioni, f. 1812. TIPOGRAFIA DEL SENATO (11511)

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Senato della Repubblica ~ 23791 ~ VI Legislaturu.

509a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFJCO 11 NOVEMBRE 1975

Presidenza del Presidente SPAGNOLll

P RES 1 D E N T F . La seduta è aperta(ore 17).

Si did lettura del pfiìcesso verbale.

F l L E T T I, S!~g'etario, dà lettura delprocesso verbale della seduta del 30 ottobre.

P RES I D E N 1 .E.. Non essendovi os-servazioni, Il l'Toce~so verbale è approvato.

Congedi

P RES I D E N T E. Hanno chiesto con-gedo i senawri: Martinelli 'Per ,giorni 1, Ric-l'l per gwrn! 10

Seguito della discussione dei documenti:{( Progetto di bilancio interno del Senato per

l'anno finanziario 1975» (Doc. VIII, n. 8);{(Rendiconto delle entrate e delle spese

del Senato per l'anno finanziario 1974»(Doc. VIII, n. 7)

P RES I D E N T E. L'ordine del giornoi oca il segui10 della dIscussione dei docu-ménti: «Pr'Jgcl~o di bilancio interno del Se-nato per l'anno finanziario 1975» e: «Ren.diconto del1e 'cn ,rate e delle spese del Se'Ila~to per 1'anno finanziario 1974».

È iscritto a p~-trlare il senatore Modica. Neha hucoità

M ,Q D I C A. Onorevole Presidente, ana-l

'-'voli senatori questori, onomvoli colleghi,

molto opportunamente i nostri Presidenti,sia il senatore Fanfani che l'attuale presiden-tl: senatore Sp~gnolli, hanno sempre racco-m.1ndato che il dibattito sul bilancio internodel Senato naIl SI limitasse alla semplice ve-: llfìca delle cifre, ma assumesse il r,espiro diùn discorso sullo stato del Parlamento. An-che il senatore Caron nella sua relazione ci ha

iLlvitato ad investir,e « i nodi politici fonda-menaI i dell' efficienza e del ruolo che un Par-lamento moderno dovrebbe essere chiamatoli svolgere in una società in rapi,da trasforma-zione e .colpita da un profondo travaglio co-me quella italiana attuale ». Noi intendiamo?ccogliere questo invito, Ima prima di tuttovogliamo dire che le istituzioni sono fatte diuomini .che vivono il travaglio della nostrasocietà e partecipano a quei processi di tra-stomnazione che ÌI\.lmultuosa'mente ne stan-110,cambiando il modo di essere.

Il fatto di trascorrere buona parte del no-stro tempo nelle sale bèn rudorne di un edifi-cio storko qual è Palazzo Madama non .cicùl1sente certo di sottrane al generale tra-vaglio la nostra condizione di lavoro e di vi-ta. Al primo posto dunque ,vogliamo collo-care, nel nostro esame, la condizione di lavo-ro dei parlamentari. Noi riteniamo che mol-to più ampia, incisiva e Talpida dovrebbe es-sere l'azione tendente ad assicurare ai par-lamentari le migliori condizioni di lavoro edadegua'ti servizi. Senza sprechi, senza osten~ta:zione di inutili orpelli, oocorre qui opera-re con ben maggiore larghezza di mezzi econ moderne vedute; occorre anche compie~re con fermezza e sollecitudine tutti inecessari atti di comando nei confrontidella pubblica amministrazione e deglienti comunque interessati. Larghezza dimezzi vuoI dire, per essere chiari, che quelrapporto 8-14-3 che secondo il senatOI1e Vali-tutti corrisrponderebhe ad una giusta riparti-ZIOne della spesa fra oneri per le spese re-lative ai senatori, oneri per le s'pese per ilpersonale ed oneri ,per i servizi, è secondonoi invece non giusto e deve essere decisa-mente spostato nel prossimo futuro a van-taggio dell'ultima e piÙ sacrificata voce, quel-la cioè relativa ai servizi offerti al lavoro delSenato.

I locali a disposizione dei senatori costitui-scono permanente moti,vo di insoddisfazione;occorre mettere fine al disagio di ohi in Se-

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SCril<lO dctla Re;71lbblica ~ 23792 ~ VI Legislatura

509a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 11 NOVEMBRE 1975

nato deve lavorare per svolgere pienamenteil suo mandato. La relazione dei questori par~la delLe difficoltà che sono. sorte, e che for-se potevano essere più tempesHvamente pre-viste, per ottenere la disponibilità del iPalaz-zo Cenci ed annuncia l'utilizzazione di localinel Palazzo Giustiniani. Bisagna fave prestoed estendere la rkeI1ca lfino a raggiungere so-luzioni adeguate.

Mentre riteniamo che il massima sfarzo sideve fare in questa campo, reputiama SIastato utile ~ e le recenti campagne di stam-

pa ce l'hanno canfermato ~ fermare le na-stre indennità a liJvelli che prapria per nanessere i più alti nell'ambito delle pubblichefunziani, anzi per essere stati di buana misu-ra superati in diversi ,campi, passana esserevalutati dall'opiniane pubblica nel mamentopresente came rinnavata motiNa di preSltigiodei parlamentari, ben IconsapeNali evidente-mente della difficile candiziane aNuale delpaese e ,dei sentimenti delle masse papalari,e davmbbero essere cansiderati came impli-cita critica alla formazione e alla difesa dicerte zane di pri~ilegio ormai di~enute intal-lerabili per la coscienza democratica dellanazione.

Perciò, ribadendo la 'posiziane assunta dainastri rappresentanti, di intesa con i calle-ghi della Sinistra indipendente, in seno al-l'Ufficio di Presidenza, continui ama a rite-nere opportuno che sia subito decisa la ri-duzione della misura percentuale che rac-corda la nostra indennità ai nuovi stipendiconseguiti dai magistrati affinche nan si ab-bia nessun autamatico aumento. Pur rilevan-do che la maggioranza dell'Ufficio di Pre-denza ha comunque decisa di fermare ailivelli attuali l'indennità, osserviamo che do-vrebbe essere al più presto superato il ca-rattere provvisorio di questa decisione.

Circa il prablema del persanale che can noicollabara .per il miglior funzionamento delSenata, è da sattalineare l'arganica rappor-ta che esiste tra la qualità del sua lavara ela migliare aI1ganizzaziane dei servizi da ualaJta e dall'altro l'imp~gno che il personalepane nel migliaramenta del,camplessivo fun-zianamenta dell'istituto parlamentare. Rite-niama che il superamenta di vecohi oIidina-menti geraochki abbia malto giovata all'effi-

cacia di tale rapparta in questa rama delParlamento e pensiamo che si debba ulteriarmente pracedere ad ,accentuare la collegialitàdellavaro, ad eliminare ogni rigida schemadi separaziane delle cmnpetenze, a farmareunhà funzionali snelle a caratteI'e ariman-tale.

La questiane del 1rattamenta economicodel nastra persanale, che pure daveva e po-feva sorgere ed essere presentata al paesedall'interno del ,Parlamenta, dory,e tutte leforze palitiche hanna sempre arvuto la passi-bilità di contrallare e di 'partecipare alle de-cisioni, è sltata invece pasta dall'esterno, canciò aggiungendo all'indiscutibile validità diuna critica anche inquietanti ,elementi di agi-lazione ohe si patevana evitare. :È chiaro chel osservaziane non si rivoLge alla stampa, cheha fatto il sua da~ere davanti al paese, maagli uamini e alle farze polit1ohe, ai colleghiparlamentari che patevana sollevare questoproblema in altro moda ed anche più tempe-stivamente. Noi stessi la abbiamo sollevatocirca un anno fa, sia pure con ritarda, quan-da abbiama attirata l'attenzione dell'Ufficiodi Presidenza sullo stato delle retribuzionie sul problema della scala mobile. Abbiamoaffrontata anche altri problemi analoghi e dipiù ampio rilieva, come quanda ci siamo ri-solutamente opposti all'automatico adegua-menta delle indennirtà parlamentari ai nuo-vi stipendi della magistnatura o quando cisiama battuti, purtroppo senza successa, peruna saluziane legislativa che elVitasse l'incre-dibile vicenda dell'ultima aumento persegui-ta dai magistrati: ma tutta questa abbiamofat'ta nel Parlamento e attraverso gli strumen-ti propri dell'attività parlamentare.

Abbiamo la massima considerazione dell'al-ta funzione e qualificaziane dei funzianari edegli impiegati del Senato, della qualità ed.ella quantità del loro lavoro che apprezzia-mo carne candizione essenziale per il presti-gia e la funzionalità del Parlamenta e checertamente camparta :retrÌ'buziani adeguate.Proprio per questo siamo decisi a contribuì-re ad eliminare ogni possibilità che sussista-110 a si rilfarmino privilegi accessori che ri-sultana nocivi a tale prestigia, e dò anchein nome di un sacrosanto principia di ugua-glianza dei cittadini in materia di difesa dal-

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Senato della Repubblico VI Legislaturaç.;

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11 NOVEMBRE 1975509" SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA . RESOCONTO STENOGRAFICO

!'inflazione, di ritenute fiscali, di ritenuteprevidenziali, eocetera.

L'osserrvazione del senatore Valitrutti cir.ca il perkolo che il nostro personale risultia,vulso dalla ,totalità dei cittadini e che taleseparazione si risolva a suo danno, mi parepertinente, anche se non ne scorgo i s~gnH1ca.Il sul terreno giuridico quanto piuttosto suquello politico.

Abbiamo perciò condiviso la decisione del.l'Ufficio di Presidenza di bloccare a tempomdeterminato la scala mobile e ,di procederead una revisione dell'insieme delle retribu-zioni, nella quale ci auguriamo si 'tenganopresenti le condizioni di ogni 'parte dei com-ponenti del personale del Senato, qualunquesia il loro rapporto di lavoro.

Ringraziamo il senatore Caron per le cifreprecise fornite dalla sua relazione che, comeegli stesso rileva, sono certamente alte e talida giustificai"e le decisioni assunte dall'Ufficiodi Presidenza. Abbiamo sollecitato anche noi!'inchiesta iparlamentare sulle retdbuziani ditutti i dipendenti pubblici che ci auguriamopossa essere ben presto arvviata e per quan-to riguarda il Senato 'prevenuta con la piùampia pubbLicità che già si è cominciato adare su tutto ciò che riguarda le condizionidel nostro personal,e, poichè è iChiaro che !'i-niziativa deWinohiesta iparlrumentare, indi-pendentemente dal1'adozione di forme co-gentI inapplicabili nei confronti di ol'ganicostituzionali, ha sopmttutto per noi il sii-gnincato di un altissimo impegno morale cpolitico. Siamo certi che tutti gli altri oI1ganicostitWJionali, tllltte le ,rumministrazioni del-lo Stato, le regioni e gli enti locali collabo-reranno al1'inchiesta con lo S'tesso impegnoe con la stessa sollecitudine.

Quanto al personale dei Gruppi, condivi-diamo la decisione del1'Ufficio di Presidenzache ha opportunamente escluso la possibili-i.à di instaurare un r.apporto diretto di lavo-ro con il Senato. A 'parte l'evidente inoppor-tunità politirca di 'prevedere la masskaia im-missione nei ruoli del Parlamento di ciro150 persone, chè tante sono fra Senato e Ca-mera (un bel modo questo sarebbe di corri-~pondere allo stato d'animo che c'è OIgginel paese!), sta di fatto che con la legge sulfinanziamento ,pubblico dei ipartliti i Gruppi

hanno ricevuto consistenti finanziamenti an-che per provvedere al proprio funziona-mento.

Quanto all'ipotesi iChe quakhe Groppo nonappHchi le leggi ,che regolano i rapporti dilavoro, ci rifiutiamo di prenderla in considerazione perchè è inammissibile che i Gruppiparlamentari che fanno le leggi e che hannooggi ~ lo ripetiamo ~ tutti i mezzi neoessa-ri per rispettarle, siano 'poi i ,primi ad elu-derle a danno dei propri dipendenti.

Il senatore Vali tutti ha fatto osservazioniassai acute e a nOlstro avviso pertrnenti sutale questione. È ben vero iChe se si rkona-soe, cOlme per noi ,dovrebbe essere ovvlÌo,il principio dell'autonOlmia dei Oruippi, deci-sioni come queUa che sarebbe stata adottataa Montecitorio per riconoscere validità al la-varo prestato presso i Gruppi ai fui dei~con-corsi per la Camera sarebbero incoerenti.Per quanto ci riguarda noi 'rifiuteremmo ri-solutamente ,simili decisioni.

Il problema dell'uguaglianza o della simlÌ-gIianza delle prestazioni, cui pUJ1eha accen-nato il senatore Valitutti, fra persone che l,a-varano nello S'tesso ambiente e con trat>ta-menti diversi esiste e deve essere seriamen-te considerato dai responsalbni deli Gru1ppi;ma esiste pure, e siamo tutti d'accordo, ilproblema dell'alto Hvello delle retrirbuzionidel nostro personale.

Mentre dobbiamo tutti meditare sulle pre-cise osservazioni ,del<senatore Vali tutti, dob.biamo anche ,guardarci dal 'Presltar,e il mini-mo aiuto a quella demagogia falsamenteegualitaria che, non essendo per nulla ingrado di provocare l'abbassamento delle al-te retribuzioni, finisce soltanto per favorirela corsa a la rincorsa delle più dive~se cor-porazioni verso i più alti liveHi senza la mi-nima considerazione per le sorti dello Statoe della na:zJione.

Vorrei Iparlare infine del centro elaborazio-ne dati in misura adeguata all'importanza dIquesto fondamentale serviz,io, ma confessoche mi risulta difficile per la scarsa consisten-za degli elementi di fatto da considemre al-meno per quanto riguarda la sua attività diinformazione al servizio del lavoro pada-mentare. Credo tuttavia che vi sia forse unorientamento da modificare, affinchè tale sef.

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VI Legislatura

509a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

vizio non sia visto come una specie di corposeparato cui i senatori e i Gruppi dovrebbe~ro rivolgersi per poue ocoasionali quesiti.Mi sembra 1nvece IOheil compito dei senatori,attrarverso l'Ufficio di Presidenza, ii Gruppi enaturaLmente i competenti uffici, dovrebbeessere piuttosto Iquello di dirigere, di g,estire,questo ,essenziale strumento definendone iprogrammi generali e ,controllandone l'atti~vità al servi:zJiodel Javoro del Parlamento.

Quanto alla biblioteca, confesso la mia sor~presa per non aver mai scorto aocenno a1cu~no nei lunghi dibattiti dedicati negli anni pas.sati alle sue difficoltà, ,fino alla relazione delsenatore Caron che invece finaLmente ne par~la, ad un'ampia utilizzazione dei microfilonche ridurrebbe notevolmente la gravità delproblema dello spazio. Vorremmo anche sol~lecita:Ge l'apposita Commissione a considera~re in termini più attilVi, diremmo promo-zionali, il proprio ,compito di vigilanza.

I problemi fin qui accennati sono certa-mente di decisiva importanza. Occorre peròandare oltre e intanto sottoporre a verifica iìnostro Regolamento e predispmre solleci-tamente quelle correZiioni o quelle interpreta~zioni che possano arricchire la funzionalitàdemocratica del Parlamento. Molti studiosinel valutare la portata deUe modifiche intro-dotte con i Regolamenti del 1971 hanno partlcolarmente sottolineato l'importanza dellenorme ,relative ai Ipoteri di indirizzo e di ,con~trollo. Secondo uno di questi ,autori, ad esem~pio, la nuova disciplina abbandonerebbe fi~na1mente {{ le caratteristkhe di un'insuffi~dente ed episodica attilvità ispettiva per as-sumere quelle di flLn'a'zioned'impulso, di pre-ciso indirizzo, di esauriente verifica sul com~portamente del Governo e della pubblica am~ministrazione in ordine.a compiti ben delimi-tati, in una prospettiva in cui lo schema cla~-"ico della distribuzione dei Ipoteri tra l'Esecu-tivo ,che governa attraverso l'amminist:razio~ne e il ,Parlamento che oOn'ferisce il mandatodi governare e poi controlla viene radical-mente modificato dall'attribuzione della po~testà di indirizzo politko ,da imputarsi diret-tamente e ,con rifer,imento a situazioni con-crete anche allPrurlamento il quale la eserci.terà con il peso che gli 'Proviene dan' essereorgano sovrano ».

Ho citato tes1tuaLmente questa frase, evi~den temente ispirata da una generosa enfasi,per di:Geche la realtà è ancora ben diversa daquella ,che questo studioso ritenerva di poterdesumere dalle prospettive ,aperte dal nuovoRegolamento. Basterebbe rkordare soltan-to la deprecata lVicenda delle interrogazionie delle intel1pellanze che attendono per mesirisposta fino a decadere da ogni attualità edefficacia.

Vi è dunque U!Il problema di più coerenterupplicazione di un Regolamento che già of.fre possibilità notevoli di .indirizzo; vi è unproblema :di attuazione 'rigorosa degli im~pegni che esso prevede per un piùèfficacecentrollo sull'Esecutivo, sui vari organi dellapubblicé1:amministrazione, sugli enti pubblicieconomici, senatore Caron, tema questo CUIdIa opportunament,e accenna « con parti~colare ,rammarico ». Tornano per tale via aHanostra attenzione problemi altre volte solle~vati e non risolti come quello della rapiditàdel1e inchieste e delle indagini conoscitive edella pratica efficacia delle loro conclusioni;come quello della utilizzazione e della discw..sione delle relazioni deUa Cmte dei conti odelle relazioni generali del Gov,emo: peresempio la relazione generale sullo stato del~la pubblka amministrazione ,che quest'anno,se non vado errato, non è sltata nemmeno pre~sentata dal Governo nei termini ,prescrittidalla legge. Torna soprattutto il problemadella conoscenza effettiva e tempestiva deipiù importanti dati, specie lI'elativi alla po~litica economica, di icui dispone il Governo

In particolare è venUlto in primo piano neidibattIti deIJa Sa Commissione permanentesul bilancio dello Stato attnaverso le udien-ze con alti funzionari dello Stato il proble-ma del ,controllo da parte del Parlamento deiflussi di cassa. Si è rilevato, da questi collo-qui, che la possibilità tecnica che il,Parlamen~to conosca giorno per giorno lo sltlatodi spe-sa dei singoli capitoli del bilancio dello Sta~to esiste e 'Che è soltanto, dunque, una que~stione di volontà politica e di attrezzatUJramateriale che potrebbe consentire di risol~vere un problema di grandi,sS'ima importan~za ai fini del,controllo; basta pensare a.quan-to ciò potrebbe giovare peT combattere ildeprecato fenomeno della formazione dei re-

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11 NOVEMBRE 1975

V l Legislatura

509a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

sidui passivi; basta accennare a come ciòconsentirebbe di sottrarre finalmente il pr(}-blema della copertura dei disegni di leggeai sensi dell'articolo 81 della Costituzionealla discrezionalità dell'Esecutivo conoscen-do giorno per giorno lo stato di utilizzazio~ne dei diversi capitoli del bilancio.

Ma forse le innovazioni più significativevanno introdotte nel no.stro R~golamento perquanto riguarda 1'3Ittività l'egislati;va e inparticolare il Jìunzionamento .e i compiti del~le Commissioni. Si pone innanzitutto il pro-blema della qualità della produzione l,egisilia~liva. Anche ,se ci sono tendenze positive versoIl superamento di una legislazione minuta cfr3!mmentaria, an-cora oggi questa è la ca:rat~teristica 'più ,diffUiSae ancora troP'P0 scarsarimane, nonostant,e gli impontanti progressicompiuti, la produzione di nor,me riforma-trici di più ampia respira.

Si rende ,in partkalare necessario un orien~tamenta comune delle due Camere e di tuttele Cammissiani parlamentari per quanta ri-guarda iI'incidenza delle regiani sull"assettodella Stato e ,suna stessa fonrnazione delleleggi nazianali. Abbiama bisagna pTima ditutto di un'accuTalta informaziane sull'atti-vità legisla'tiva delle regioni e sull'attirvità dicantrollo del Governo sUlle leggi regionali,informazione che già viene in 'Parte fornitadalle pubblicaziani curate dalla Cammissio-ne parlamentare per le questioni regionali,pubblicazioni di cui oppartunamente si an-nuncia 1'estensione.

Ma nan è solo una carenza di strutture or~ganizzative a nostra disposizione, come diceIl senatore Caron, ciò che non ,con.sente allapresenza delle regioni ~e in questa afferma-zione siama d'aocordo con :lui ~ di incidere

effettivamente sul moda di lworare e saprrat-tutta di legiferarre del ParlaltIlento.

,Prevale ancora nell'azione di governo e an-che nella legislazione una cancezione ammi-nistrativa delle n~giani e per conseguenzanella legislazione statale ancora non si afFer-mano i ,chiari 'indirizzi fissati .dalla Castitu-zione. Non abbiamo una normativa di prin-cìpi ma continuiamo ad avere una legisla-ziane nazionale minuziaSla che 'penetra inde-bitamente neigli spa~i dell'autanamia reigio~naIe can norme dettagliate. Si potrebbero

fare molti esempi: dal campo degli ospedalia quello dell'agl1kaltura, partÌiCalarmente, eancora ,a quello IdeE'edilizia e ,dei lavori pUib~blici. Salutiama a questa praposita con gran-de soddisfazione una recente sentenza dellaCarte -costituzianale che ha affermato da-versi dedurre dalla legislazione statale chela materia dell'edi'liZJia residenziale si deveormai cansiderare non più delegata, ma tlra-sferHa alle regioni. Ci auguriama che da que...sta sentenza anche noi in Parlamento possìa~ma trarre le necesslarie canseguenze ,can unacaraggiasa opera di smantellamenta dei com-plicati castelli di narme statali dettagliate,costruiti in questo campo negli ultimi annia tutto danno della spedi,tezza della spesapubblica in un così delicato settor,e della vitanazionale come è quella dell'edilizia polpO-lare.

Su tali problemi occarrerebbe unificare gliorientamenti delle diverse Commissioni per-maneIllti, come abbiamo già é1Jocennato.Nonbastano a ciò le Commissioni affari costitu-zianali, ,indipendentemente da ogni giudiziasul loro funzianamenta, che pure qui al Se-nato si presta a non lievi cri6ohe. Esse sonochiamate ad intervenire solo sugli aspettigiuridico~costituzionali, mentre in molti casile questioni inerenti ad un carret'to rapportotra Parlamento, Governo e regioni riguar-dana il merita delle scelte legislative. E dellesta nan deve es.sere 'Proprio illParlamentala sede chiamata a dirigere le controversie dimerito, anche Isepurtrappo fino ad oggi maiil Gaverno ha intrapresa la strada del con-ilitto di merita :cantro una ~egge 'regionale?

In particalare i compiti della Commissia-ne parlamentare per le questiani regianal.idovrebbero. essere precisati tenenda cantodelle numerose indicaziani tendenti a con-siderare queHa Commissione come strumen~ta fondamentale per un nuava e sistematicampparto trra (Parlamento e regi ani. Ad essapotrebbe quindi essere attr,ibuito, oltre aquelli già previsti dalla Castituzione e da}eg,gi,,il /Campito di esprimere pareri obb:Iiga-tari alle Cammissiani di merita su tutte leleggi comunque incidenti sui poteri l'egianaHe sulle autonomie locali. In tal modo !da or~gano sostanzia1mente ausiHaria del GOIVerno,come essa è oggi, la CommissiO'l1e si trasfor-

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 23796 ~

509a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- REsacaNTa STENaGRAFICa

merebbe in strumenta di lavaro anche delParlamento. E vi sono già neJlla legislazionepremesse per questa soluzione. Ad esempiol'artica la 68 della legge 10 febbraiO' 1953, nu-mera 62, la casiddetta legge Scelba, stabili-sce che la Cammissiane per le questiani re-gionaLi possa arvanzare praposte al Gover-na per l'attuaziane del terza capaversa del-l'articala 119 della Castituziane, quella cheprevede cantributi a regiani, particalarmen-te del Mezzagiarna e delle Isale, per scapideterminati, prapaste che devanO' avere ne-cessariamente carattere a canseguenze legi-slative perchè nel terzo capaversa dell'al'-ticala 119 della Castituziane c'è un'espli-cita riserva di legge. Inf,atti essa dice chequesti cantributi sona eragati con legge;dunque che il Parlamento è in ogni casa ildestinataria principale di ,tali 'proposte an-ohe se esse passano per il filtra di una rvalu-taziane del Governa.

La Cammissiane, inaltre, patrebbe pro-muavere frequenti incantri can i rappresen-tanti delle regiani per iniziativa sia del Parla-menta, sia del Gaverna e sia delle regi anistesse; patrebbe esaminare gli atti che cam-pie il Gaverna nell'eserciziO' del sua patere dicantrolla sulle leggi regianali e nella svalgi-menta delle funziani di indirizzo e di caardi-namenta delle attività delle regiani, espri-mendO', ave accarra, mativati pareri can pro-prie risaluziani; patrebbe esaminare gli affarirelativi alla Camunità europea che abbianoattinenza can le campetenze regianali, espri-mendO', ove oacorra, motirvati pareri da sotta-porre alla Giunta per gli affari della Comuni-tà eUrO/pea di cui è auspicabile la t~asfar.maziane in arganisma delle due Camere. Nonsembra invece appartuna prevedere, carnetaluni propongono, l'isHtuzionahzzazione diìapparti continui can le regioni da parte del-le singoLe Commissiani permanenti sia per!'mervitabile carattere seUoriale deIle mate-ne, sia per la moltiplkazione eooessirva deiluaghi ,di cantatta 'e di incantra; la Commis-sione per le questioni regianali patrebbe in-samma unUìcare e coordinare le rvallutazia-ni, gli arientamenti del 'Parlamento sugli af-fari regionali Tornendo un'indispensabile as-sistenza al -l,woro legislati'rva ed 'alla respan-~élJbilità di decisione da parte deUe Com-missiani permanenti e delle Assemblee.

11 NOVEMBRE 1975

Ma altre misure si rendanO' necessarie persUlPerare gI.i 'inconvenienti ,di una legislazioneancora troppo di:sarticolata. Qui sOI1ge an-che il problema delle cosiddette le:ggine; 'Vor-rei rko~dare ohe intervenendO' sul bilanciointerno del SenatO' norve anni or sona ~ glianni passano, ma ervidentemente certi pra-blemi sembrano eternamente immobili ~ il,compagno (Perna asser'Vava che non tutte l~leggi corte meritano l',appellatirvo di le:ggineperchè con leggi corre si possonO' risolrvereanche grandi problemi, mentre le legginemeritervoli di oensura sono praprio quelle«imposte» ~ dto sue parole ~ «dalla bu-rocrazia t'r~amÌ'te la mediazione ,che Isi realiz-za tra Governo ed alto ceto amministratirvo

O'quelle oorrispondenti ad interessi settoriali,sindacali che però vengono fuari quasi sem-pre peI1chè il pI1dblema generale di quell:acategoria non è stata tempestivamente af-frontata».

È un'analis'i, aeda, ancora ipert,inente chedeve essere btta rvalere nei rapparti con ilGoverno il quale non può ignarare, nel mo-mento in cui aocenna ad ilmhoocare finaLmen-te un strada diversa, le sue primarie respon~s.abilità per questo deprecato fenomeno.

Ma accanto a questo fenomeno delle leg~gine si verificanO' attualmente una serie dialtTi inconvenienti che non farvoriscano unaelabarrazione legilslativa più cancentrata sul~le maggiori scelte, meno soggetta ai peri-coli della dispersione settoria'le, più attentaalle condiziond nuorve create dalla presenzadel potere l~gislativa regionale ,ed anche ipiùcarrispondente all'invito rivalto al Parla-mento da'l IPresidente della Repubblica nelsuo recente messaggio che ha indicato, fral'altro, la necessità di una « chiara e correttaformulazione delle nomne ». Occorrerebbeintanto perseguire il rafforzamentO' e la mi-gliore utilizzazione degli uffici delle Cammis-sioni, 'potenziandone decisamente le segrete-rie e formando gruppi di lavoro di carattereorizzontale che possanO' assistere :J'intero pro-cessa legislativo.

Vi è poi il gra'\Ce problema di assicurare1'effettiva callegialità del1e Presidenze delleCommissioni per LafOI1mazione dei program-mi di larvoro. È una questione assai delicata edi vecchia data; continua la defatigante com-petizione alla qua'le molti oolleghi sono co-

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Senato della Repubblica ~ 23797 ~ VI Legislatura

509a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- REsacaNTa STENaGRAFICa 11 NOVEMBRE 1975

stretti per introdurre dt1gIi elementi di rpro-grammazione nel lavoro delle Commissio-ni; continua la sottavalutazione delle inizia-tIve parlamentari, delle iniziative pO'polari,delle iniziative dei consigli regionali a tut-to vantaggio deHa (produzione legislatirva difonte governativa. Il fatto che i programmisiano definiti nel Regolamemo come « indi-cativi », per l'evidente motivo che vannomessi ,in relazione Icon il programma generaledel Senato, viene interpretatO' da quakhepresidente ,come un'autorizzazione al presi-dente stesso a non tenerne alcun conto.

Bisogna dunque precisare questa normadel Regolamento ,per evitare simili inter-pretazioni; 'ma occorre ,anohe, ,crediamo, pen-sare a una rifor;ma delle competenze delleCommissioni in modo tale da allentare il le-game C'osÌ rigido che si è andato stabilendO'nel tempO' t'l'a le singole Commissioni di me-rito e i corrispettivi ministeri, con la con se-,guenza di un ,peso .eocessivo degli orienta-menti della burocrazia ministeriale sulla for-mazione del pracessa legislatirvo.

,Per esempio r;iteniamo che vi sono pra-blemI, ,come quelli dellPubblico impiego, chenon possono continuare ad essere frammen-tati, come sono attualmente, in tutte le Com-missioni che hanno attinenza c'On singoli mI-nisteri e che inlVece occorre concentrare !perconsentire una valutazione oI1ganica ed orno.genea. Questo sarabbe un modo serio per evi-tare la proliferazione delle leggine settoriali,Si potrebbe, Ipertanta, attribuire ad unicaCommissione tuNe le competenze relative .alpubblico impiego (personale statale e para-statale, compresi militari e insegnanti, magi-stratura, pensioni a ,carico dello Stato), di-stinguendo tale :Commissione da quella pre-posta agli affari costituzionali, alla materiaelettorale, ai (problemi istimzionali delle re-gioni, province e comuni e degli enti IPub-blici non economid. Altre modifiche ten-denti a slUperare la settorilalità e la di-pendenza dalle scelte ministeriali potrebbe.

l'O consistere nell'unificare le attribuzioni pergli affari internazionali e la difesa, anche inrelazione all'articolo 11 della Costituzione;nell'attribuire alla Commi,ssione giustizia lecompetenze per i servizi ,della ipUibblica sicu-rezza; e soprattutto nel ridist'ribuire le com-

DIscussioni, f. 1813.

petenze relative agli afEari economici, cultu-rali e sociali di,stinguendo e raggruppandonon in base ai ministeri ma tenendo contoche nelle materie in cui esistono primari acomunque rilevanti Ipoteri regionali si devo-no produrre norme di un ce'rto tipo, mentrein quelle di esclusiva o prervalente competen-za sta'tale avremmo evi,dentemente bisognodi produrre ancora una legislazione di det-taglio.

Per lo snellimento dellProcedimento legi-slativo ci sembra anche necessario provve-dere a più intense misure di <coordinamentotra le due Camere ed anche a madi,fiohe re-golamentaI1i e, olVeoccorra, legislatirve per ri-dune ~ ricordando ancora una volta ilmessaggio del ,Presidente della RepubbHca ~

le « inevitabili conseguenze» del sistema bi-camerale il quale tuttavia obbe:disce ~ co-

me ha ricoI'da'to sempre il C~po dello Sta-to ~ « ad una [precisa logka iS'1Ji,tuzionale ».Se questa logka de'Ve essere mantenuta ocorretta o radicaLmente sovvertita è mate-na di ,dibattito tra forze politiche e costitu-ziol11alisti. V orrell'mo solo osservare conestrema modestia che forse un elemento diulteriore meditazione per tutti quanti si im-pegnano nelle previsioni di inge:gneria isti-tuzionale dovrebbe essere offerto dalle ge-nerali adesioni che sempre !più riscuote latendenza alla dj.fesa e a,l potenziamento diun pluralismo istituzionale e politko nelquale certi istituti ,tipkamente garantisti,qual è appunto il nostro attuale bkamerali-sma, possono anche trovare ragioni nuovee forse insosrpettate di validità pur serna do-versi sottoporre a radicali riforme.

Ma limitando le nostre osserv,azioni alcampo suggerito dal messaggio ,presidenzial~nteniamo che le inevit3lbili conseguenze cheil hkamerali.smo produce ~ sono parole del

Presidente della Repubbli.ca ~ « sulla solle-citudine della produzione le:gislatirva e sul-l'espletamento dei fondamentali compii:ti dicontrollo 3Ififi.dati arI ,Pardamento », possanoessere effic3lcemente ddotte.

Può t'rattarsi intanto ~ e sembra misura

elementare anche se non fadlissima ~ diquel maggiore coordinamento degli orienta-menti dei Gruppi del medesimo partito nellèdue Assemblee cui ha accennato il senatore

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Senato della Repubblica VI Legislatura~ 23798 ~

11 NavEMBRE 1975509a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ REsacaNTa STENaGRAFICa

Carano Ma si \pUò fare ancora di più. Si puòpromuovere un coordinamento, un collega~mento di certi servizi, come aocenna ancorail senatore Caran, nonchè un coordinamentO'tra le 'duePlresi:denze \per ~ programmi dcilavori onde evitare ripetizioni ,esnellire i pro~cedimenti. Si potrebbe in tal senso Ipensareanohe a misure che portino, ad esempio, ,adassegnare di nOI1ll1ain sede legislativa alleCommissioni i disegni di legge già appravatidaLl'altro tramo del PaI1lamento, prevedendoeventualmente il passaggiO' in sede redigentequa'lora si introducano modilfiohe; ad esdu~dere la ripetizione dei dibattiti politici sudocumenti del medesima 'Cantenuta; ad evi~tare la duplicazione di inchieste e indagini ca~nosdhve; eocetera. ,si può snellire 1Jutta laprocedura di discussione del bilancio delloStato, stalbiJlendo, ad eSffiDlpiJO,ohe ,l'esame daparte delle singole Commislsioni ed infine dapa~te deBa S'aCommissrone abbia luogO' so~lo quandO' il bilancia sia presentata in 'Pri~ma lettura e adatta,nda ilIlvece una Pir0cedruraabbreviata quando il bilancia sia già stataesaminata dall'altra Camera, eliminando intal casa l'esame dei singali stati di previsianee passandO' di'rettamente all'esame generalereferente da \parte della sa Cammissiane.

Anche la procedura di esame del bilancioin Aula potrebbe esser'e abbreviata e casÌ p,U~)le con modifiche 1egi:slat~ve la procedura e it'EIDlpidi iplresentazione da !parte deL Gover-na. A taluni non sembra incompatibile con ilsistema bicamerale anche una procedura piùcancentrata per la presentaziane del Governaalle Camere per la discussiane sulla fiducia.

Modificando 1',art:iJcalo94 della Castituzia~ne si patrebbe stabilire ,che la presentazia~ne del Gaverna avv,e11ga,davanti alle Came~re r.iunite. Taluni sUiggeriSicano che anche ildibattitO' abbia luogO' a Camere riunite, fer~ma restandO' naturalmente il vota sCiparatada parte di ciascuna di esse.

Si tratta ~ mi sembra ~ di un insieme diutili e interessanti prqpaste provenienti daparti diverse, can significative conca l'danzeperò, ed è perdò ausp:iJcabile che nella se~de oppartuna, doè nella Giunta per il :R.egola-mento e con l'intesa e la partecipazione ditutti i gI'U:ppi pru:rllamenta:d, si possa avvda-re al più presta un confranta 'Che Iparti alle

necessrurie Icanvergenze e quilldJ a solJleciitedecisiani. Ma dò 'Che canta sopmt1Jutta perrIsolvere questi come altri prablemi di arg,a~nizzaziane istituzianale è la valantà politkadelle farze presenti in IPa]1lamenta, dei parti~ti, del Gavel'llo.

Nonastante le procedure del bka:merali~sma, i11fatti, abbiamO' a:vuta a11che in questalegislatura esempi di decisi ani legislativeesrt;remamente 'rapide ;pure SlU!Leggi'di gran-dissima :rilievO'e di stlruÌ'tUlra assai comples~sa oame la ,rifoI'ma della RAI~TV a il nuavoc1idtta di famiigl,iia.

TocchiamO' cosÌ quella che, a nostro avviso,è veramente il nodO' principale dei probkmi. Onarevale Presidente, calleghi, 'tenendO'conto che siamo già entrati nel quarta e pe~nultima anno della VI legislatura, ha cre~duto necessaria, per megliO' valutare il pra~getta di bilancio interna del SenatO' del 1975,rileggere i resacanti dei tre analoghi dibat-titi svoltiisli in quest'Aula Irispettivamenteil 28 lugliO' 1972, il 27 lugliO' 1973 e il 7 na~vembre 1974. Già da ques.ta progressiane didate ~ 28 lugliO', 27 lugliO', 7 ,navembre, aggi,:i1 novembre ~ é1Jvvertiama çhe stiamO' sem~

pre più spostandO' H dibattitO' a fine eserci~zia, anzichè risolvere il problema del1a tem~pestività, siochè si rendOlDa opportune mi~sure carne quelle che ha suggerito i,l sena-tore Caron.

Ha valuta anche dsalire a qualche dibat-titO' mena recente sulla stessa a)lgomenta.Questa 'lettura è utile per vedere se si !passatracciare il filo di un disoar;sa caerente ,cheaccompagni ed illumini ,lunga anni di casÌintenso travruglia la valutaziane che il Sena~tO'dà della crisi e del prapria rualo in essa.

Ebbene, calleghi, se la relaziane presentà~taci quest'al1Jna dai senatari questori ~ ai

quali va tutta .la nastra stima ~ vÌ'ene lettain tal mO'da, come ulteriare s'viluppO' di undiscarsa che da diversi anni stiamO' tra naisvolgendO', allara non ci si può sat'trarre allaimpressiane che l'apera intensa dell'Ufficio diP.l1esiidenza, dei questoifi, ,dei funz:ÌianaJIìÌ !plre-posti aHe maggiari respansabilità, pratesa al~.l'adegua:menta sempre maggime del SenatO',ai 'Compiti dell'ora grave in cui vive il paese,Siisvalge con troppa lentezza, fra trappe diffi~coltà, 'Carne se fasse frena:ta da una rete sat-

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Senato della Repubblica ~ 23799 ~

11 NOVEMBRE 1975

VI Legislatura

509a SEDUTA (pornend.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

tHe di in.offi1tezze, di incLi'iìfwenze, di sO[1de re~sistenZie.

Basta osservare, infatti, come gli stessi te-mi, la stesse difficoltà continuino a presen~tarsi in modo ripeti1Jivo nel corso degli annie come talvolta i nostri discorsi, quasi ur-tando contro il muro di queste difficoltà, ri~schino di disperdersi verso obiettivi secon~dari, fino a dare 'rilievo ~ mi ,si consenta ~

sproporzionato a questioni non del tuttopertinenti come quella relatirva al Darpportodi lavoro dei dipendenti dei Gruppi. E così

I

Lornano continuamente i motivi di critica edi insoddisfazione per quanto rigualìda nO'nsolo lo spazio a diSlposizione dd Senato, iservizi a disposlizione dei senatori e dei Grup~pi, ,~l,patenziaanento della nostra imrporrtantebiblioteca, ma anche la qualità e i limiti dei-la nostra produzione legislativa, il rO'daggiodel nostra Regolamento, li~ral.ppO'rticon d'alltrraCamera e con l'Eseootivo, eocetera.

Dobbiamo pur ,chiederci perchè i passi inavanti che certamente compiamo nelle solu~zioni di tutti questi Iproblemi sono tuttaviacosì lenti e 'perchè, nanostante quei passiavanti, non ci<si possa ,sottrramre nel complles-so alla isensazione 'talvoltarnustrante .di iUnainsuff:iJcienza, di una inadeguartezza dell['isti~tuta parlamentare riSlpetta adla cy,is:i delpaese.

SIamo convinti che dobbiamo guardare so-prattuttO' ai problemi maggiori, al ruolo delParlamento nella vita nazlianale, ai suoi mp~porti con il paese e -con gli ahri istituti dellaRepubblica, non solo !per l'invito sempre ri~voltaci ,in ta.il senso dalla nastra PrresÌldenza,ma per una necessità intrinseca di soluzio-ne dei problemi, anche i 'più minuti, del fun-zionamentO' del PadamentO'.

La mia es'perienza dell'attività parlamen~tare è troppo breve peI'chè io possa trarnepiù di una sensazione, -certamente influen~zata dalla fiducia. Non pretendo dunque difOI1mulare giudizi ma desidero manifestarel'.opinione, cui /però mi sembra corrispondaoggettivamente un 'primo bilando del la-voro compiuto nella VI legilslatura repub-blicana, che la causa 'prindpale delle diffi~coltà e, diciamocelo pure, della cri,si del-J'istituto parlamentare non nasce dal suostesso senO', non è frutto di una aggettiva

dé1cadenza, da molti depI'ecata, da quaI,oo~no faJ:1se auspicata, carne risultato della~lecessaria absolescenza di un istituto ,ohesarebbe orrmai organicamente inadatto aicompiti di direzione di un'ecanomia e diuna sooietà sviluppate.

Si è molto di,scusso dell'offesa che recaall'istituto iparlamen1JaI'e il carattere extrapru:darnentrure delle orilsi di gaverna, ma og~gi assistiamo a quaLcosa di aIlicar più graJVee cioè alla manifestazione di un IcaI'attereextra parlamentare della stessa crisi del ;Par~'Ìamenta. Guardiamo a questa nostra VI le-igislatura: certo essa non pODta in sè i se-gni di una irrefremubile <crisi. Nonostante iìunghi periodi ,di forzata inattività, essa ha.potuto produrre infatti molte leggi di gran~de rilievo. che hanno aggiornato H volto ci-vile dell'Italia nel segno di una nuova e piùmO'derma casCÌenZJa democratka delle massepopola'ri. Mi rifer,isco, ad esempio, al nuorvo

I diritto di famiglia, alla riforma del rproces~<;0.del lavora, alla riforma del regime caYCe.rario, alla dlfoJ:1ma ,de,lla nadiotelervisione,alla delega per la ri:forrma del codke di pro.C'edura penale, la cui alttuazione rperraJtro do~vrebbe procedere più :speditamente, aHa de.le~a al Gorverno per il campletamento del~l'Ol'dinamento regionale, al niordinamentod~gli enti pubblici, alla 'COncessione dellamaggiore età e ,del diritto di vota ai giova-ni d1 18 anni, alla le,gg,esuLla droga, allla leg~ge sui consultori demograf1oi. Tra questeieggi si può porre 'anche quella che ha di-sposto il finanziamento Ipubblico dei !partiti.P'rendiamo atto che i tentativi di raccoglierenel paese consensli suff:iJcienti per contesta~re questa legge non hanno avuto srurccessa.Ma soprattutto Iricardiamo i molrteplid ,im-Ipegni di moralizzazione, di contenimento dei,fenomeni ,deteriori ,che arvrvilis<conala viitapubblica assunti Ì'n oocasione del vota diyuesta legge.

A che punto siamo? Per quanto riguardanoi, .solle.citiamo il malntenimento degli im-pegni e delle intese allora stalbilite. R1badia~mo, ad esempio, per quanto attiene al pro~blema .delle immunità 'parlamentari, iChe,fer-mo il iprincipio, sirumo pronti a rdesaminarenon certol'isUtuto ma i modi di esercizio.di esso. Riteniamo che sia stata utile la ri-

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 23800 ~

509a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

forma .della propaganda elettorale, ma c'ètutta una materia da riprendere !per quanto:dguaI1da le ,leggi ,elettorali !per ultedo:I1i snel~1imenti, materia a ,oui era stata aS1segnatal'urgenza e che tuttarvia non è andata avanti.Così ricoI1diamo una serie di altri impegnipresi a quelitempo.

Sul piano dell'indil'izzo !politico, non sipuò sottovalutare il fatto ,ahe dal prqprioseno e .dall'avvertita consapevolezza dei nuo-vi orientamenti popolari questo :Parlamentoha tratto anche la forza necessaria per por-re ben presto termine ad esperimenti poli-tici volti a nipercorrere esaurÌlte formuJe delpassato e a far prevalere, anche in presenza.di frequenti incertezze e di vuoti nell'azio-ne del Governo, il confronto bra le forzepO'litiche sui contenuti reali .delle scelte le-gislative necessaJrie pet!' la v,Ìltanaziona1le.

Bppure, nonos'tante tutto questo, sulla VIlegislatrura pende fin quasi dal suo inizio laricorrente minaocia di una tOrisi traumatica,che dorvrebbe prOlVocarne la fine antidpata.Ancora oggi fuori di qui se ne parla e ca-pita spesso di Isentire sussurrare con ariatra preoocUjpata e compiaciuta teJ:1mini !piùo meno ravvicinati di scadenza. Certo è dif-fidle in questa situazione affrontare con.slancio quel sereno l,avaro di lungo l'espiroche deve portare a risolvere i problemi del-r e£ficienza .democratica .del Parlamento edè chiaro ,che invece ne 'tmggono alimento:gruppi e tendenze che Ipruntano sulla crisidelle a:ttuaH istituziO'ni. Nonostante dò cheabbiamo fatto e potremmo fare per supera-re questo ed altri problemi, nonostante quelbilancio !positivo del nostro lavoro che hoor OI1aricordato, resta .dunque la sensazionee la diffusa convinzione di una ,situazione dicrisi. Risiedono fOI1se nel paese, in un suoorientamento .che lo Iporti a dista:ccarsi o acontrapporsi al Parlamento, le cause dellacriSI? Mi sernbra certamente di no; nella suaSltra:grande maggioranza e nonostante le ri-correnti :campagne, non sempre fondate, il:paese ha fiducia nel Parlamento e lo haanche dimostrato quando ha voluto comer-mare Icol voto popolare del referendum ledecisioni prese dal ,Parlamento su un .dell-,cato problema .quale quello del dirvorzio.Si guardi alle regioni che esprimono, dopo

11 NOVEMBRE 1975

iil 15girugno, nel modo più aggiornato, letendenze popolari: qui le scelte equiltbratee moderne compiute negli statuti per quan-to riguarda il ruolo delle assemblee e i lororaprPorti con gli esecutivi S'tanno dan.do og-gi i Ioro frutti con l'instaurazione di un me-todo che esalta il momento .del ,confrontonelle ,assemblee non in antitesi all'efficien-za dell'Esecutivo, :ma come condizione perla mÌlgllioiJ1efunziJonai1Ì1tàdemocratka, e, mcerti casi, per l'esilstenZJa stessa de1l'Bsoou~tlVO. Ciò d dice che per la soluzione dellacrisi poHti:ca nazionale il !Parlamento ha unapal'te decisiva da sv01gel'e e che nel suo se-no soprattutto devono essere trovate, in rap-porto oon le masse popolari, le soluzioni.

Non possiamo però non milevarre ohe men-tre l'interv'ento di questa l~gislatura, Igrazieall'instauraz,ione in certi momenti della suavita di un metodo di ,edìfettivo <confrontotra 'le forze politkhe, ha dato tfìruttdi impor~tanti nel,caIDiPo dei .diritti civili .e di frontea problemi rohe superano li dati immed1atidella situa:zione e impegnano a'Iliche per il:futuro la vita sociale deUe nuove generazio-ni, ben più ristretta è stata inViece la suacapacità di interrvento negli atti di indirizzo,specie in mruteria economica, volti ,a fron-teggiare le difficoltà dell'attruale crÌlsi e adinddel'e sune strutture della sooietà, IsullafOl'mazione e sugli orientamenti .delle gr.an-di tendenze dello sviluwo.

Proprio in questi campi l'uso e l'abusodella decretazione di UI1genzaha fatto segna-re le punte più alte a:d un processo di SNUO-tamenrto del Ipotere parlamentare. ,Proprionel campo dell'economia sono tuttora piùc;vlidenti e pesantJi le lacune dell'interventolegislativo, deJla capacità di controllo e per-fino della conoscenza stessa dei dati realidella situazione da parte del Parlamento esono pure, con signiHcativa rcoincidenza, piùgravi le tenslioni e le dillfficoLtà del !paese.Non si sfu,gg,e dunque all'iIDrPressione ahetroppi siano gli amici tiepidi ed incerti delParlamento non solo nel ca:mpo deHe forzeconservatrici ma anche in quello democra-lieO, soprattutto laddove sopravvivono cer-te tentazÌloni teonoc,ratiahe che arHmentanola proH£erazione di oen'tri di Ipotere politicoed econornko che sempre più si ,sot<tTalgigano

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Senato della Repubblica ~ 23801 ~ VI Legislatura

509a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 11 NOVEMBRE 1975

al controllo delle istituzioni democratichenonostante il loro caraUere pubbHco o se-miJpubblico.

Da parte di Ichi ha seguìto o 'promosso in ,questi anni gli orientamenti di questi dncolie gruppi si è ritenuta necessaria la restri~ZJÌonedelle capacità di intervento del Parla-mento per ~a:fforzare invece il ruolo del po~tere esecuti~o: il risultato è stato l'opposto.ossia l'indebolimento complessivo dell'azio-ne di governo, la dispersione, la frammenta-zione settodale della sua attività, l'insuiEfi-dente eseroizio dei suoi 'Poteri di indirizzo.Lo teSltimonia la stessa incapacità di tutti1 goV'el1uiche si sono sino ad ora 'susseguitidi proporre con ,seria determinazione una.ciforma delle funzioni della P:reSlidenza delConsiglio che ancora nel messaggio del iPre-sidente Leone viene ritenuta indispensabile«perchè il Govemo possa finalmente pre-sentarsi come un organismo omogeneo ecoordinato ».

Confermano ancora questo stato di scol-lamento recenti denunce ,particolarmente SIÌ~gnibcative Iproprio perchè ~elative al siiste-ma delle partedpazioni statali che, secondoun noto Sltudi'oso, « so££re di vizi ohe aVireb-bero potuto essere da tempo corretti o at-tenuati qualora il'az1one di govemo non fos~se degradata ad una sede ininterrotta dimediazioni e di Ipatteggiamenti e se i singoliministri non avessem ,svolto n ruolo di par-te in causa piuttosto ohe quello di autoritàdi indirizzo ».

Ciò è particolarmente signi,fkativo peochèci dice che propI1io laddove minore è sta,ta!'incidenza del Parlamento la stessa operadel Governo ha finito per essere indebol:itae dispel1sa. Così pure si rilteneva che :la ten~denza al oontenimento dei poteri parlamenta-mi fosse da coLlegarsi alla cosiddetta parti-tocrazia; si è vi:sto invece che pmprio il siste-ma dei partiti è ,stato profondamente scossoed al:terato in questi anni e che è entrata incrisi, sotto la spinta di tendenze disgreganti,la capacità di alcuni dÌ!es'si. di organizzare edi esprimere un coerente s:ilstema di idee, unavolontà genemle poHtica degl:i strati socialirappresentati, capacità che certo sarebbe sta~ta esaltata se sIÌfosse dovuta eserdtalre piùfrequentemente e con maggiore impegno nel-le aule parlamentari.

È dunque decisivo assicurare l'interventodel PaI1lamento nell'indilri,zzo legislativo ,e nel<coll'trono della poMtica economica sia delGoverno che dei grandi, enti pubblici e ga'ran~t1re p:moedure peJ:1chè essO' possa determinarele maggiOfI'i scelte d~llla perogrammazione eco-namica ed in genere conCOJTere auivamentee tempesltivamente alla tfOfI'mazione dell'irndi~rizzo politico generale. E ciò richiede illldefi~nitivo superamento, anche per quanta ,riguar

~

da !'indirizzo politioa ella dilreziane dell'eco-nomia, di ogni, residua discriminazione pre.gi'l1ldiziale tm le forze 'politiche e il'aqozionedi quello stesso metodo di conf,ronto apertoche tanti frutti ha già dato, come abbiamovisto, in alt~i <campi ~

Ciò non significa annullrur!e la di,stinzioneItra maggioranza e opposizione ma adottaI'eun metado di formazione della volontà del~la maggioranza ohe non può in Italia seguiregli schemi classici del bipartitismo penfettoo imperfetta che s,ia ma deve adeguarsi aHacomplessa articalazione della nostra vita de.mocratica, della nostra sO'cietà e sap.rattuttadev,e cO'I1d8pondere agli interessi, al1e aspi~raziani e al grado di unità delle grandi mas,seipopolaI1i.

Ciò non significa indebolke la il'esponsa~bilità del Governo, ma al contrario favori<rnela collegialità, .la capacità di indiri:zzo politi-co generale al di sopra deUe spmte rpalJ;ticola-,risltJ,che.

Ciò non significa ancora mortificare il \l'UO~lo dei partiti politid, ma offirire ad essi laoondi,zione principale per H sUlperamentO' del~la loro crisi, condizione rappresentata daJlanecessità per essi di impegnarsi non più nell-le defatiganti manOVIre degli stati maggiorio nelle astraUe di,slpute sune fmmule, manella sOlluz,ioneefifettiva dei grandi ;prob[ernidell paese, opera questa in cui ogni forza po~HtÌlca di maggioranza e di oppasizione ,puòe deve svol,ge:re con p'raTI:tto per ,la naz:1oneil suo ruolo di raippil'esentante ,e mediatTkedi effettivi IÌntereS'si e ,fOfI'zeeconomiche, so~ciali, oulturali e moraH.

Questo è il pro:blema, oggi più attuale chemai, che noi da molti anni stiamo ponendocome prroblema decisi,vo per ~ilsolvere i.nsi,e-me la crisi del Parlamento e que:Ua del paese.

Ricorderò che in un impO'rtante interventO'sul bilancio interna de:lla Camera dei deputa-

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VI LegislaturaSenato, della Repubblica ~ 23802 ~

11 NOVEMBRE 1975509a SEDUTA (pamerid.) ASSBMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

ti, nel 1964, n nOistro oompianto compagnoLaooni affermava che proprio in un rapporto ,non co~retto fra Governo e Pamlamento, peroi,ò che dguarda 11 controllo parlamentaresulle più importanti decisioni dell'Esecuti:vo.eper ciò che :dguaJ1da il ruOllo 'e l'iniziativa delPa:r:lamento nel processo legislati:vo,si dove-va .ravvrsaJ1e « dò che milina a~la mdÌiCe la fun-ziOlmuHrtà,l'efficienza, la sovranÌ'tà stessa del.Parlamento ».

Rkorderò ancora IOhenel già citato inter-vento sul bilancio interno del Senato per il1966, il <compagno Perna, afìfrnllltando il pro-blema dei rapporti tra magg.ìoranza e 0iPpo-siÌzione, invocava un rinnovamento dell'istitu-to parlamentare che \rendesse il Parbmento« effettivo responsabile delle grandi scehe diindkizzi » in .ooeJ1enza.con la necessità di .ri~conoscere in .esso « il fondamenta'1e organo di.raccordo tra il corpo elettorale e le autono-mÌ!e volontarie da una parte, e le altre isti-tuzioni deHo Stato, ra:ppresentatiV1e o no, dal-r altra ».

Non si possono sotto~alutalre certo i passiavanti <compiuti in questa di,rezione. Non sipuò non rkonosce:re, non apprezzare il fattoche negli ultimi tempi. n Parlameruto a'bbiacominciato anche ad incidere più che ne] pas-sato su importanti atti di indirizzo e di dire-zione .eoonomica, Game per ese:mpio sul conetenuto degli 'steslsi decJ1eti di UI1genza ema-nati: dal Governo. Ed è certo significati>vo cheoggi, dmrendosi discutere idiiun piano di. in-terventi a medio termine, all'COll'anessuna vo-ce (a meno .èhe io non sia male informaltoo nOin sia aggiornato .alle ultime ore) si sialevata per teor,izzare, contJ1Olo stesso vocabo-Iario, che l'urgenza di prevedere tali inter-venti, pur se gli effetti saranno più lontani(appuntOi «a medio termine ») pOitrebbe giu-stilficare ancora una volta l~uso di deorerti-legge. Ma H metodo del dialogo e del oonfron-to deve ancora essere estesoedi affermato intuttil i campi. Ci sono ancora grandi problemidi attuazione costituzionale che possono es-sere affrontati SOl]Ocon questo metodo. Ba-sti pensare alila definizione costilÌ'uziOinale delruolo e del finanziamento delle autonomie lo-cali, problema sulI qua.le .la VI legislatuO"aal pari delle precedenti non ha ancora com-piuto alcun atto conor.eto nonostante la cata-

s~:'Dlfica condi,zione in cui .trent'anni di ca-renza ILeg1sl1at:irvae di poHtica antiautonomi~,sta hanno :ridotto gli enti Iocali.

Ci sono anche questioni più minute di fun-zÌ!onamento del lavoro panlamenta:r:e ohe re-stano irrisolte, oosì come 10 .erano Idied .an~ni fa, per la peI'si.s.tenza di una concezione~nammissibiJe de] l'apparti tra maggioranzae opposizione deHa discriminazione che siopera neHa nomina dei J1elatoni delle Com-missioni, oompito che resta prerOlgativaesclusiva di pochissimi' eletti, tutti O<quasitutti membri dello stesso Gruppo parlamen-tare.

Vogliamo dunque manifestare, per condu~dere, la nostra profonda <conv,1I11Jioneche èqui, nelle aule palllamentari e con le nosiÌveforze, in un rapporto nuovo ;colipaese e conle grandi forze pOiHtiche nazionali, che abbia-mo :la possibilità di rÌ'solvere la crisi. Operan-do con questo spirHo, siamo convinrtj dheanche lo slancio e .!'impegno che metteremonel risolvere i problemi del nosta:'o funziona-mento dovranno e potranno Id'alrefruUi sem-pre più sOlddisfaoenti. Vorremmo dunque chequesti problemi, per tanti anni di1scussi, ve-nissero finalmente e più rapidamente risoltinel quadro di un generale \rinnorvamento del-J']stiltuto paruamentare e nelMaconsrideraz10nedel fondamentale significato politko che as-sume oggi la difesa e il rafforzamento delruoLo, del prestigio e !dell'efficienza dell Parla-mento. (Vivi applausi dall'estrema sinistra.Congratulazioni).

P RES I D E N T E. È 1scritto a parlareil senatore Schiet'roma. Ne ha .faooltà.

S C H I E T R O M A. Onorevole Presiden-te, onorevoli GoUeghi, i dati del bilando in-terno dell Senato, così chiaramente espostinella Delazione dei senatori questori e tantoadeguatamente oommentati dal senatore Ca-ron, appaiono evidentemente condizionatidalla siltuazione economka g.enerale del pae~se e soprattutto dalll'ailto tas.so di ilnflazioneregistrato .1nquesti< ultimi anni. Da ciò è deri-vato appunto da un lato /Un s,ens1bile aumen-to dei prezzi e quindi dei costi dei lavori ef-fettuati o da effettuare in Senato e dall'ahrola Hevitazione delle ret:drbuzioni dei. dipen-

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Senato della Repubblica ~ 23803 ~ VI Legislatura

509a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO 11 NOVEMBRE 1975

deI1iti attraverso il meocanismo della scalamobile. Del l'eSito le d'fre globali sono di persè eloquenti. Si deve aggiungeve che in conse-~uenza de!ll'mevitalhi1e, pe[' quantocontenurtoaumento della spesa non si può oontare que-st'alllllo su eventuali avanzi di biilancio, d1ein preoedenti eserdzi avev;ano pmtato allarestituzione al Tesoro di somme anche consi-derevOlli.

Queste considerazioni pongono ancor pH.1nel dovuto risalto ~l sacrificio che :i parla-mentari hanno assunto a propriO' carico, di-mostrando al paese anche in questa circo~stanza il loro spiccato senso di :responsabili-tà. Mi :riferisco alI mancato aumento dell'in-dennità parlamentare, a oonfronto dell'au-mento delle ,retribuzioni, dei magiiStrati; in-dennità parlamentare la cui incidenza iSul bi-lancio globale del Senato continua a decre-soere se è vero, come è già sltato r:icoDdato,che nell'ultimo decennio si ,è passati da unapercentuale del 41,26 per oento (:riferita al-

l'anno 1966) a quella deil 20,82 per cento (ri-ferita al 1975). L'evidenza del da'to mi esimeda ulteriori commenti su ,tale questione, an-che se non può e non deve essere nascostolo stato di disagio nel quale vengono a tro-varsi i paJ1lamentari a causa del notevole ,in-cremento del costo Idlel1a vita.

Ma per mio conto dèsidero Isoffermamni,sia pure brevemente, soprattutto su un argo-mento specifico che rritengo molt'O importan-te e che già è stato oggetto del dibattito chesi è svolto in analoghe circostanze CÌirca unanno fa. Mi riferisco al pvoiblema della docu-mentazione di cui i parlamentari hanno biso-gno. È da tutti avveJ'tita .l'esigenza che siamessa a nostra disposizione un'adeguata do-cumentazione che consenta un maggiore ap-profondimento dei v:ari problemi sul t3lppeto.Occorre in :s'Ostanza avere, sia pure Hmiltata-mente all'esame dei provvedimenti di leggepiù importanti, una esatta conoscenza deiprecedenti legisil1aùÌ.ivie giiludspI:l1'denziali non-chè delle precedenti proposte Iparlamentari edegli eventuali ,dibaùtiti svoltisi ~n mat'eria.

Va sotltolineata inoltre l'esigenza ohe ladocumentazione sia <corredata da una rasse-gna delle diverse opinioni comparse sullastampa nOlllchè dalle iplr'ese di posi,zione chesullla materia si siano avute liD. sede sdent.ifì-

ca. A tale pfoposi,to, anzi, qualcuno ha avan-zato la proposta che sia fornita al parlamen-tare uma b1bliogralfia abbastanza completasulla questione della quale egli deve inte.ressarsi.

Ora, oooorre intenogare noi stessi sullemodaliJtà con le quaLi vogHamo ci sia fo.rnitaquesta ,documentazione. Si tratta cioè di ve-dere se si vuole che :la documentazione vengafornita dagli uffici del Senato preventiiVa-mente, anticipando cioè le nostre dchieste,o se invece non ,sia utlile e più apportuna chela documentazione sia da essi prediSlpostadiet1ro specifica richiesta dei parlamellltariper il tramite dei Gruppi ai quali apparten-gono o deLle !Commissioni. Nel primo caso èevidente che esiste il 'rischio di essere lette-ralmente sommersi dalle carte. Infatti, accan~

tO'ad una documentazione che sul momentopuò interessarci specificatamente, ci verreb-be fornilta una grande massa di dacumentidella quale non avremmo neppUI1e H tempodi fare la cem~ta. Si :fin~rebbe in all1I[1itemniniper trascU'rave tut,to o quasi tutto, risorgen-do poi ,l'esigenza del,la documentazione sol-tanto al momento in cui ci si deve interessa-re di 'uno spedfko problema.

È evidente che la nostra preferenza va aduna documentazione fornita su richiesta inrelazione agili spedfid problemi ohe si [pre-vede formeranlllo oggetto di plI'ossima IdisoU's~sione in PélII1lamento.

Con ques.to non vogliamo assolutamentedi.sconoscere l'uti,iità e l'importanza di quan-to è stato :fin qui fatto dail Senato. Mi riferi-sco in part1oOllare, come è stato ricorda,ta,ai quaderni e ai dossiers di dooumentazioneche, unita:mente all'inoremento <della nastrapreziosa biblioteca, rappresentano per cosìdi:re la poHtica oulturale del Senato. Questistudi condotti con moIta cura, tTa i quaIi ci.piace ricordare quelli rela:tivi al patto sociale,altla garanzia del salario, all'ediHzia residen-ziale pubbllka nonchè alla dmga ed all'abor-to, hanno avuto iJ pregio dicentra:re proble-mi di grandle inteveslse e di ,viva attua!i.tà chesono stati e sono tuttora oggetto di ini:ziativelegislative.

Ma, torno a ripetere, dobbiamo essere noiatltra<verso i Gruppi, padamentaIr'Ì aJ:1enderepiù precisa e <conCJ:1etala generica esigenza di

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Senato della Repubblica ~ 23804 ~ VI Legislatura

509a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

documentazione ceJ:1cando di indidzzare 1'at~tività degli uffici v:eI'SOque:i tipi di ricercae diilstudi che ci sembmrarrmo [più utili per ilnostro !lavoro legi>slativo e di icontlfollo poli-tico.

Ovviamente sarà po1 compi,to ddla PI1e'Sii~denza fornire gli uffici e i selfVi~idel Senatodiel pe:rsonale e dei mezzi necessari per realiz-zare i programmi di doerca.

Cosa diversa [inveoe daUa ricelfca e dallostudio di largo respiro è quella documenta-zione di più immediata cOInsìUlItazioneche ilservizio delle COImmissioni meHe a diSlposi~zione dei 'senatori che ne fanno parte in mla-zione ai, prowvedimenti che vengono in di~scussione. Devo dire che anche neE' esp.leta-mento di tal,e compito il personale del Senatosi è rivelato veramente valido ed efficientea tuHi i l:i:vem,dai segJ:1eta:ridelle Commissio-ni che predi,s'PongonO' ,la riceI1Cadel materialeal personale di conoetto ed eseautj,voche con-cretamente sv-olge .la riceJ1ca can una compe-tenza ed una attenzione che vanno a volte an-che al di là delle Iloro specifiche mansioni.

A quest'ultimo propositO' vQ:J1reiarprke uninciso che prende ~pullito daUa pregevOll'e 're~lazione del plfesident,e CaJron sìUJIpmgetto dibi,lancio che è aJ nostro esame in quanto inquesta ,relazilOne sOlno pubblicate, molto op-pomunamente mi pare, per.la prima volta conom'élilfezzae completezza le tabelle delle Ife~tribuzioni, dei dipendenti del Senato, tabelleche cantengono cifI1e ceJ:rta:mente ragguarde~v'Oli, questo è vero. Bene ha fatto, a mia av~visa, il Consi,glio di ,Pmsidenza ad operarecon tempestività sul meoca:nisma della scalamdbille ,cìhein presenza dÌ! un alto tasso diinflazione aveva determinrut'O la lamentata lie-~itaziane de1Ieretribuziani,. Tuttavia va affer-mato con tutta Ifranchezza ~ dico con tuttafranchezza, anche a costo di appariI1e impo~polare ~ che il personale ha meritato e meri~ta un trattamento economico par'tic'Olare ~

anche questo è vero ~ perchè è da porre inrelazione questo trattamentO' economico par~ticolare ,alla qualità e alla quantità del ilavorrosvoltO' ,ed all'eSlplicita contenuto dd!'arlticolo36deJla Cost:huziione.

Tutti sanno che per poter accedere ai ruoHdel SenatO' il personalle supera concorsi diffi~dIissimi ohe richiedano una preparazione ed

11 NOVEMBRE 1975

una co.mpetenza che ce~tamen te anohe fuoridi ques.ta ammini,strazione troverebberO' dd~le 'retribuzioni adeguate. Così, per quanto ri-guall'da i funzionari, ,si Itta:tta 'spesso di, ,per~soneche hanno rinunciato. a brillanti carrie-re in aLtri settaI1i' dell' am:m~nisTIraziane pub-blica e privata; oosì carne per il pCJ:1sonaledelle altre carriere nan può essere sottaciu~ta quella partioolare capadtà professionalee queI!' aha grado di specializzazione tecnicache tutti canaseramo.

Nè va di:meI1lticato, infine, che gli arari e.gliimpegni di lavoro richiesti sono spesso, mol-ta, ma molto gravosi e senza dsparmio.

Tutti questi elementi non giUlstifilcano allo-ra il clima addirittura di caocia alle stregheche da talune parti si tè valut'O instaurare nei!Confranti del personale dipendente de:llleCa-

, meI1e e bene ha fatto, a mio parere, il Con-siglio di Presidenza a confermargli unanime..mente la propria stima e a difenderne l' ono-l'abilità ed il Iprestigio di fronte .ad attacchiindj.scrimina:ti e spess'e volte ingiuriosi.

Per oo.nc1udere questa breve parentesi ti~tengo che a questo punto s~ imponga unascelta di fOlnda in quanto il livello cuJtumlee prafessionale dlel nostro personale è lID be~ne prezioso che va in agni !Caso!Conservato e

I preservato e perciò ritengo che il,riesame oheè certamente doveroso ~ ripetO': che è certa-mente doveroso, per nOln essere frainteso ~

del rias,seNa mtrihutiv'O debba anche tenerconto deH"es:igenza di nO'n abbassare illiivelloquailitativo del peI'sonale stesiSo; dò, infatti,

,t'l'a l'altro, provocherebbe inevitabilmente unI farte incremento del nUlmero dei dipenderni,

sicchè l'operazione potrebbe concludersi inpura perdita nan solO' sul ,piano economico,ma saprattutto ~ e questa ,sarebbe più gra~

ve ~ satta il profil'O dell' ~ffidenza e de.llapraduttività ,del lavoro.

Analaghe prepccupazioni di fO'ndo nOlnme~no importanti sia pure ,sUiIpiano opportuna-mente di:fferenziato, ma nonmollto diversoe comunque assai ,delicato, dovr,emma avereed abbiamO' peri nostI1i più diretti callabora-tori dipendenti dai Gruppi par11amentalfi, sul-la .cui ,sistemazione amminilstrati'va con.cordocon i colleghi che mi hanno pI1eceduto e sisono pronunciati iin senso pO'sitivo al d-guardo.

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Senato della Repubblica ~ 23805 ~

11 NavEMBRE 1975

VI Legislatura

509a SEDUTA (l'0me.-id) ASSEMBLEA ~ REsaCONTO STENOGRAFICO'

Ma per rirprendel'e il ,discorso dal punto alquale lo avevo lasciatO', devo anche fare unaccenno alla documentazione di attualità,cioè a tutta la documentazione relativa aidibattiti che si svolgono sulla stampa quoti-diana e pe:dodica. A tale rigua'I'do non pos-siamO' che rivO'lgere un vivo apprezzamentoper le interessanti e si'stematkhe rassegne cu-rate dall'ufficiO' che ha il oompilto di racco-gliere e soprattutto di ol1dinare l'enorme ma~teriale 'che vIene pubblicato ogni giorno inItalia. Pmprrio d1 recente nella mia qualitàdi relatore per Il'entrata sul bilancio deHoStato per il 1976 ho potutO' constatare l'ef~ficienza di quest'ufficio che in soli. tre giorniè stato in gl'adio di Eornirmi una raccolta com-pleta e sistematica di quanto pubblicatosul~la stampa sui vari problemi concernenti la fi-nanza pubb:liica, consentendomi di presentareun elabmato non avulso, io credo, dal dibat-dto che a:llriguardo è Ìlnatto nell paese.

Onorevoli caHeghi, sappiamo che stiamodiscutendo questo nOSltro bilancio in realtàsotto i, riflettori della pubblica opinione allaquale propdo per questo a anche per questocon tutta £ranchezza abbiamo offerto e of-friamo oggi considerazioni, dati ed anche ri-svolti che potrebbero ritenersi scabrosi.

È una novi,tà che, come sapete, è starta giàapprezzata anche fuari di qui perchè rispon- Idente all'esigenza di un rapporto di sempI'e :

maggiore oorrettezza tra istituzioni e pubbli~ ~I

ca opinione. È vero, infatti, che i « conti ,aperti », come sono stati .definiti, ci peI'IDet- ![ano di ricondurJ1e seriamente il discorso neisuoi termini, reali anche per.le questioni chesembrano più cont'roveI1se; peraltro è piùagevole così rresipingere decisamente e a l'a-gion veduta, come è dovere .di ogni vera de~mocratico, l'attacco talvolta indiscriminato

~ e per dò stesso dt sapore qualunqu:istico~ che si è riversato sulle nostre massime isti-tuzioni rappresenta:ti,ve.

Tanto più <checOI1I1iisIPoI1!dereall'attenzioneintensa del,la pubblIca opinione con J'impo-stare in modo aperto ,epiù adeguato il nOSitrobilando ~~ tra l'altra motivando una gestio~

ne Òe rispande in definitiva a criteri dir~gOl'OS3. economicità ~ giova certamente,

come ha rilevato il re latore Caron, al Par~lamento io generale e al Senato in partico~

Discussioni, f. 1814

lare, il quale è ancora chiamato, come tut~ti sanno, a dare riscontro a tutta l'attivitàdella Camera con [a metà dei mezzi finanzia-ri a disposizione e con un apparato orga~I!izzativo dimezzato.

IiI discorso nuovo che, al di là delle stes~se impostaziani contabili, ha implicazionimolto più ampie dell'aspetta pur tanto im~portante della econamicità delle strutture,trova una premessa incoraggiante in ognipunto della 'l'elazione del rpresiidente Caronche ritengo particolarmente preziasa, da~cumeotata ed interessante sotto ogni aspei~to e mi trova perciò totalmente consenziente.

Per queste ragioni la mia parte politicavota a favore di questo bilancio ~ nellacui gestione è impegnato, come sapete, an~che un apprezzato collega di Gruppo ~ dan~

do atto al nostro presidente Spagnolli del~la serena fermezza con la quale dirige i la-vori del Senato e ai colleghi Limoni, Li Vi~gni e Buzio della saggezza con la quale ciamministrano. (Applasi dal cenrto~sinistra).

P RES I D E N T E. È iscri tto a par-lare il senatore Hletti. Ne ha facoltà.

F I L E T T I. Onorevole Presidente,onorevoli collé1ghi, la discussione sul proget-to d] bHancio interno e sul rendiconto delleentrate e delle spese di lUna delle componen-ti del Parlamento e cioè del Senato della Re~pubblica non si estrinseca ed esaur,isce cer-tamente in aride ar:gomentazioni e conside~razioni di natura prettamente contabile eda:r:i.tmetica ma cOITliPorta approfondite valu-tazioni ;politiche di notevole importanza, on-de essa è da ritenersi uno degli avvenimentidil maggiore e preminente rilievo al qualeè chiamata a partecipare questa autorevoleAssemblea.

n bilancio preventivo e quello consuntivoqelle Assemblee legislative ,fotografano, at-traverso lo strumento della sintesi dei nu-meri, i,lfunzionamento del Parlamento con leSlueeffidenze e le sue carenze e chiaramenterecepiscono la situazione politica, sociale edeconomica in cui versa lo Stato.

I bilanci del Senato, così come quelli del-la Camera dei deplUtati, mi duole rilevarlo

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Senato della Rf-pubblh r; VI Legislature;,~ 23806 ~

11 NOVEMBRE 1975509a SEDuTA (pomerid.)

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ASSEl\1BLi:ò:\ ~ RESOCONTO STENOGR~\FI(,()

quale fatto preHminare e preminente, nonpossono non 'risentilre, ed effettivamente ri~sentono da alquanti anni, con punte di mag~giare aggravamento nei tempi più recenti,di quel fenomeno non disconoscilbille che lastampa, i oonvegni e l'opinione pubblicageneralmente e fondatamente de£inilscono lacrisi del Parlamento.

Di tale crisi, onorevoli colleghi (sarebbevana e deprecabile ipocrisia nasconderlo),siamo ,pi,enamente convinti noi stess.i,. Si trat-ta di un declino che si tramuta coevamentenel depoten~i!amento e nellla parziale ineffi-(',ienza dell' OI1ganoparlamentare, nonohè nel-lo scadimento di esso nei comrOI:l!ti della''''1bblica opinione.

Le cause del fenomeno negatilVo sono mol-teplici e tra esse con globale diagnosi pos-sono individuarsi:

a) la tendenza sempre Ipiù crescente deicoppi intermedi, e .partkolarmente dei par-titi, dei sindacati ed anche delle cosiddetteorganizzazioni ed associazioni extraparla-mentari, ad imporre le detenminaz.ioni alleAssemblee legislative e quindi a surroga!I1sidi, fatto a quest'e, decidendo fuoni del Parla-men<to, al quale in tal modo non poche voLteSOIllOdemandate e comunque accreditate con~cretamente soltanto funzioni notarili di M-testazione, di presa d'atto e, a tutto conce~delre, di availlo;

b) il caotico sistema, divenuto purtrop-po assai frequente, di legiferare, consistentenella sfornata di innumerevoli leggi e leggi-ne che 'spesso sono Iredatte a£frettatamenteper impulso di contingenti slPinte governati~ve o di pressioni esterne artificiosamenteeclatanti ed esagitate; sono enucleate in ma~niera poco chiara e disorganica, con la pale-se e dichiairata consapevolezza delle imper-fezioni e delle deficienze ahe le caratteriz~zano e con la immancabile !abiale promessadi modificazioni, di integrazioni o di inteT~pretazioni autentiche da adottare in tempibrevi e con successivi stnumenti Legislativi;danno Luogo a difficoltà applicative e giUlfi.s.pru:denz,iali con correlative disparità di trat~tamentiJ e di soluzioni che in definitiva sot~traggono credibHità al Parlamento;

c) la carenza di adeguati mezzi di infor-mazione e di pubblidzzazione dell'atti,vitàdel PaTlamento e maggiormente delle Com-~s~i; .

d) la propensione del ,parlamentare asubondinare il reslPonsa:bile adempimento delmandato di legLslatore a prospettive partico~laristicne di natura elettorale, 'e quindi diprocacciamento o di conservazione di voti enegli ultim,i tempi anche ad innegabili esi-genze di carattere economko, con conse~guente diserzione più o meno accentuatadai lavori parlamentati ed omessa o comun-que affievolita partecipazione diretta e per~sonale ai dibatti,ti" alle d1scussioni e allaformazione delle leggi;

e) 1:edisfunzioni che in ,misura partico-larmente allar;mata affUgono tutte le nostreistituz10ni, la nostra società, la nostlra eco-nomia e lo stesso modus di r~perire i mezzifinanziari perchè il paese operi e soprav~viva.

Il bilancio pI1eventivo del Senato per il1975 ed il consUlntivo del 1974 non si sot~traggono agli effetti di tante concOlTsualievenienze, seppure da ess,i traSlpaia lo sfor~zo di rirdilffiensionare e comunque di attenua-re i fenomeni negativi. Ancora urna volta ihilanci sono presentati in Assemblea con unIìitardo che non può non apparire eccessivo,essendo decorsi già oltre 10 mesi dell'annofÌlnanzLario, sicchè si dovrebbe ,ironicamentesottolineare che i,l Senato è chiamato ad esa~minare congi,untamente due rendiconti e cioèi consuntivi deil 1974 e del 1975.

Non ,ignoriamo le ragioni per le quali nonè stato possibile mantenere !'impegno vin~colante assunto nell'anno :decorso di pre~sentare sollecitamente i bilanci e di discu~tedi entro e non ohre il primo quadrÌirrle~stre dell'anno. Quello che il questore sena~tore LÌirrloni definì, nella seduta del 7 novem~bre 1974, come a:ssotuta eccezione alla cor-retta regola del tempestivo esame dei docu-menti contabiH da parte dell' Assemblea pur-troppo si :dpete quest'anno, pur non essen-do mancato l'apprezzabile impegno dell'ono~revorr,e .Presidente, dei questori e di tutto ,ilConsig1io di Presidenza di rupprontare e pil'e-

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,")enaro della Repubblica ~~ 23807 ~ Vl Legislatura

509" SEDUTA (pomerid.) ASSEM13LEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

sentare gli elaborati con tempestività. Il ri~tardo è dovuto principalmente, così come silegge nell'analitica ,relaz~one dei senatoriquestori" a carenze derivanti da una leggedi riforma hTI,pevfetta e perHno ingiusta in 'non poohe delle sue norme e precisamenteai complessi adempimenti fiscali conseguentialla cosiddetta Irifol1ma tributa>ria, ma è an~che derivato da alcune Jnodilf.ÌiCheche si so~no dovute apportare al progetto di bilancioin dipendenza di delibere ohe il Consigliodi Presidenza, non soggiacendo ad ingiusti-fjcate cons,iderazioni di caJrattere demagogi-co, ha ,potuto opportunamente adottare nel~nel sedute dellO e 23 luglio 1975 in ordineall'aumento della misura della diari a ijJerspese di soggi0l1no dei senatori, alla misuradegH assegni vitalizi e all'assilstenza sanita~liia integrativa poc i senatori e per ,il perso~naIe.

Per le predette ragioni il senatore Caronritiene giustificato il ritardo nella presenta~zione dei bilanci e lo 'imputa anzi alla ecce.zionali tà dene cause ohe è dif£1cile possanor1petersi nel prossimo anno. Scevri dal desi-derio di una polemica che peraltro sarebbesterile e non avendo l'animo di assumere lefunzioni, anche se contingenti" del pubblicoministero, diamo per fel'me le valutazionideH'illustre relatore, auspicando anche noiche nel ,prossimo anno i bilanci siano rdi~sClissi con la dovuta sollecitud~ne e non oltrei pr1mi quattro mesi e ohe la eccezionalitàdelle cause giustificative del ritardo non di~venti la regola per giustificare successiviritardi.

Per i questori ed il relatore il bilancio delSenato per il 1975 avrebbe dorv;uto essereed è ispirato a critelii di Tilgorosa economia.A nostro avviso, però, esso, pur dovendotenere in cons1dera:z:ione lo stato di avanzatocollasso della nostra economia e la carenzaed evanescenza delle nostre realtà politiohe,~pipare improntato ad una impostazioneestremamente rigida che presenta previsionie soluz.l,oni ,per nulla affatto aperte che po-trebbero qualifi:carsi anemiahe o quanto me-no eccessivamente pIDden tI.R:iconoscìamoche la prudenza è generalmente un medtoma a volte essa produce effetti negativi' e

Il NOVEMBRE 1975

serve a stagnare, a cristallizzare situazionidi precarietà e deficienze che invece dovreb~bel'o essere rimosse. Non s.empre dsponde as3lggio ariterio di sviluppo azi,erndale la ri-duzione della spesa: quarndo necessita ri~strutturare, amplime, migliorare, dare allaazienda maggiore reSipÌiro,non è ammissibilelesinare.

Ciòpuntualizzato, non ci sen1!~amodi con-dividere ad esempio i giudizi pOlsitivi da piùparti e~pressi circa la limitata 'inddenza del-la spesa del Senato ~ 0,087 ~in rafDrorntoal totale della spesa dello Stato, circa levadaziorni in più per l'al11nofinanziario 1975,dhe per oltre tre quinti sono imputabili agliarticoli! del bilancio che concernono ,11per~sonale, la 'previdenza e l'ass~stenza per ilpersonale stessa, per complessive Hre 3 mi-liardi 786 miHoni e circa la ~pesa per leindennità parlamentari che, da un raffrontocornparat~vo con le enurate del bilancio delSenato, nel volgere di poco meno di 15 anniè stata ridotta di oltre la metà, 'passando dal43,54 per cento al 20,82 per cento.

:E altresì incongruo ed erroneamente an-corato a criteri di pura proporziona~ità arit-metica il meccanismo in base al quale, raf-frontando il numero dei deputati con qruellodei senatori, viene assegnato al Senato unostanziamento dil mezzi che :pervi,ene appenaal 50 per cento, o in misura lievemente supe-riore, ,rispetto a quetlo ,della Camera.

Il bilancio interno del Senato per il 1975,nelle sue eSlpressioni contabili, è nel com-plesso la dpetiz.ione, la quasi fotocQpia deiprecedenti bilanci, can leggere modificazio~ni, per lo più rapportate all'incidenza del di~minuito potere di acqui1sto della lira, del~l'aumento dei costi e dell'incremento dellascala mobile: nulla ,di nuovo è in esso Ti-scontrabile, salvo lievl1 e quasi insignificantiimpingua:menti a dduz.ioni ~n alcune voci,peraltro assa>i limitate, che, per ragioni dibrevità, è i!llJutile evidenzi:are. Tuttavia esso,costituendo .ildocumento fondamentale dellanostra vita !parlamentare, ci consente ed an-zi ci impone di fOl1mulare considerazioni erHievi, 'in parte nuovi e in parte vecchi, ,sul-le preragative e sul funzionamento del Se-

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,<)e1larodella Repubblica ti l LegislatuYi<~ 23808 ~

11 NOVEMBRE 1975

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soga SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STEN8,;RAFfCO

nato nonchè su!i problemi di ogni giorno cheriflettono la nostra attività senatoriale.

Esiste un Regol2Jmento del Senato che,pur essendo stato aplprovato dall'Assembleain epoca Ipiuttosto recente, e precisamente il17 febbra1io 1971, ha palesato nella ,praticaattuaziane non poche deficienze e abbisognaquindi di alcune modi£khe non più dilazio-nabili, tra le quali ad esempio ci ,pennettia-ma di raccomandare la revisione dell'iniquadisposizione ohe determina, per la I1ichiestadi vatazioni qualificate in Senato, 110stessoquorum occorrente rper la Camera i ,cui mem-bri sono il dOrppio di quelli di ,Palazzo Mada-ma; una milglime articolazio'ne delle Com-missioni nelle quali l'elemento burocraticonon deve prevedere su queNo poHtico; unanorma di carattere vincolante e comunquesolo eccezi.onalmente derogabile che inibiscala contempO'raneità dei lavori rin Aula ,conquelli delle Commissioni, specialmente quan-do queste sono riunite in sede deliberante;l'allargamento dell'Ufficio di Pres~denza del-le Commissioni rin modo che in esso siano'rappresentati tutti i GI1U!ppi; U!lla di sp osi- ,zio'ne che, al fine di porre i pa:rlamentari incondiz.io'ni di svolgere adeguatamente le lo-ro attivrità nell'ambito dei propri collegi elet-torali, stabilisca che le sedute del Senato edelle Commissioni avvengano a settimane al-ternate ed occorrendo' anche in tutti i pri-mi sei giarni della settimana di convoca-zione.

L'esrigenza di rivedere il Regolamento è sta-ta avvertita e ,denunziata dal senatore Nen-ciani e dal senatore Caron anche nel cocrsodella discussione del rprogetto di bilancioper il 1974, ma non ci sembra chesiasi fattoakunchè in tale dllrez10ne.

Ci sembra rpOiianacronistico ed umilianteil mantenimento dell'abbligo della fi:rma dipresenza a carico dei senatori. Trattasi diun procedimento che non 'raggiunge alcu!11effetto pratico, che per nulla stimola aliloadempime!11to dei propri doveri il parlamen-tare e che non tirava alcuna giustificazionesrpecialmente se si consideri che la f,irma dipresenza ,non è richiesta per li deputati e nonè attuata la firma di ingresso e di uscitanei confronti del personale del Senato.

Dovremmo ara soffermarci su problemidi carattere aggettivo e partkolarmente sul-la carenza dei locali, sulle vicende della in-disponibilità di Palazzo Cend, sulla naufra-gata Ipossibilità di assumere in locazione am-bknti di proprietà dell'amministrazione deibeni sipagnoli, sul mancato funzionamentodel ristoraJnte del quale dopo lungo digiuno(ill senatore Li Vigni non è presente) si rico-minda oggi a sentÌ're l'odore...

B U Z I O, senatore Questore. Ci siamoil coll~ga Umani ed io.

F I L E T T I. Ma è il questore Li Virgniche sentiva l'adore... Dicevo, sulla necessitàdi ampliare i locali rdestinati a biiblioteca, suJl~l'esigenza di 3.Irricchire sempre di ipiù la bi-blioteca stessa, ma tutto ciò è a piena cono-scenza degli onorevoli colleghi, onde ragionidi brevità e di sintesi sconsigliano quar1siasiindugio su tale al'gomento.

Tre problemi riteniamo invece di dovertrattare ,parrkohl'l'mente: due di essi in con-s1derazione della loro attualità e della lOTorilevanza, no'n(jhè delle ripercussioni che re-centemente hanno avuto e tuttora, seprpurein forma attellluata, hanno nell'apinione pub-blica ed LIterzo in relazione alla esilgenza diassicurare doverosamente stabilità d'impie-go ed unLformiÌtà di trattamento ad un grup~po di persone che rprestano servizio in Sena-to. Mi riferisco ai probLemi concernenti leindennità palrlamentari, la materia retribu-ti'Va che riflette il ,personale del Senato, laregolamentazJione del r3.lpiporto d'impiego delpersonale dei Gruppi.

Per quanto riguaIida !'indennità ipa:rilamen-tare, precisato che l'articolo 69 della Costi-tuzione stabilisce che i membri del Parla-mento irkevono una indennità 'stabilita dallalegge, è da puntuaJ1izzare che l'articolo 1 dellalegge 31 ottobre 1965, n. 1261, prevede chetale indennità serve a garantire il libero svol-g1mento del mandata parlamentare. È costi-tuita da quote mensili camprensive anche delrÌimborso di spese di segreter:ia e di rappre-sentanza ed è detel1minata dagli Uffici diPresidenza deHe due Camere in misura taleche le quote mensili non superino il dodice-

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::::1 nato della R.:vubblica ~ 23809 ~ VI LegisllLfura

509a SEDUTA (pomerid.) j'\SS::JMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 11 NOVEMBRE 1975

sima del trattamento complessivo massimo to dell'indennità 'parlamentare è stata p're~annuo 10lrda deri magistrati con funzioni di sentata proposta di applicalre il coefficientepresidente di sezione della Corte di cassa~ r1duttivo nel'la mi\sura del 72 per cento; mazione ed equiparate. il suggerimento non è stata accolto. Esso

Inizialmente l'indennità parlamentare ven- aVlrebbe leso la stessa dignità delParlamen-

ne ragguaglliata al 92 per cento degli emolu~ ta. A nostro avviso non trova legittima giu-menti del'presidente di sezione della Corte st1ficazione una macroscQPica disparità di

di cassaziane, mentre successivamente il trattamento tra soggeU,i che i'llegislatore haConsiglio di Presidenza con delLbera 18 ot- dtenuto di parificaDe, con 'rHevante vantag-

tobre 1965ridusse il coe£ficiente all'87 per gio per i magistlJ:~ati e altrettanto s:favore per icento del trattamenta economico dei magi- parlamentari. Il Cons:ilgli:o di presidenza, nel-

strati con ,£Uinzioni di pres,idente di sezione la seduta del 28 ottobre 1975, ha 'ritenuto didi Cassazione al nano aumento 'periodico e adottare a maggioranza run provvedimentoquindi, con ulteriore deHibera del 20 ,aprile di attesa, Ulna vera e propria sospensiva nel~1971, operando in senso sempre più ridut- le more di definitive determinazioni. Il pro.tiva, ,riferì i'l predetta parametro dell'87 per blema pelrò non può ancora a lunga rimanerecenta al trattamenta ecanomico dei presi- in incubazione perchè in ,relazione a:1le esi-denti di sezione al secondo aumento perio- genze conseguenti aLl'enormemente aumen-dko. Un'ulteriore viduzione de:H',i,ndennità tato costo della vita il parlamentare deveè deri'vatapoi dal trattamento fisoale pre~ essere posto nella condizione di svo'lgerev,isto .claU'articolo 47 del decreto del PJ'e~ con serenità, con dignità e con la più ampiasi:clente della Re,pubblica 29 settembre 1973, libertà il suo mandato.n. 597, che assimila nindennità stessa alred- Su questo tema bisogna aveve, o'Ve occo["-dito di lavoro dipendente e dall'articolo 29 ra, anche il coraggio della ill1JIPopolarità iper~del decreto del Presidente della RepubbHca cilè la tutela dell Ip'restil~io e delle esigenzen. 600 di pad d3.ta che dermmda alle ammi- del Parlamento e del parlamentave non puònisurazioni del Senato e della Camera l'ob- soccombere difironte a posizioni demagogi-bligo di applicare all'atto deil pagamento del- che, ingiustamente scandalistiche ed astrat-l'indennità una I1itenuta a titolo di acconto ' talffiente mOlralizzanti. Aus,pichiamo pertantodell'imposta sul reddito delle persone fisi- I la sollecita definizione ddl problema senzache commisurata al 40 per cento dei! rela- i

il pe~petuarsi delle remare e con l'adozionetÌ!vo ammontare. Poichè !'imposta sul red~

Idi Uln sIstema ,lmprontato ad automatismo

dito delle pelrsone fi,siche è disciplinata dal che escluda l'adozione di periodiche determi-oriterio generale del'la progress,iViità, è di, tut- nazioni <che darebbero sempre adito ad ,in~1a evi,denza ohe l'ammontare de11'indennità comprensioni e malevolenze.tantopii.l viene a ridUlrsi quanto più sono, Le IsospenSiive generalmente traggono ori-gli altri 'redditi del parlamentare con i quali gine da eventi di carattere straol1dinario el"indennità deve fare cUlmulo. contingente, ma non possono protrarsi al

Stanto così 'le cose, è da osservare che il di là di un oerto tempo. Sospendere peral-problema dellJa detel1minazione del quantum tra significa abbandona:re di,ritti che a:ppa'1o-dell'indennità pavlamentare deve essere esa- no quesiti, rinunciare a legittime a:spettati~minato con serenità e con il dovuto appro- ve, specialmente se diritti ed aspettative han-fondimento, senza soggiacere a :facili e false no una decorrenza remota, quella del l° lu-pressioni den:lagogiohe e senza timore di glio 1972.scontentare l'opinione pubbHca che general- Ahro problema di scottante attualità èmente Ì!gnora i termini esatti della questione queLl'OdeBa retrj,bu~ione del personale dele ha bisogno di essere ragguagliata in merito. Senato. Improvvisamente censori più o me.-A seguito dei miglioramenti economici ac- no illustri hanno pubblicizzato con tinte de-quiisi,ti dai IDaJgistrati con effetto retroattivo formanti e toni eccessivamente allarmisticidallo lugio 1972, ail fine di ev,itare ,l'aumen- uno stato di cose già generalmente conosciu-

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 238,10 ~

11 NOVEMBRE 1975509a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAPICO

to. È vero, molti d~poodenti del Senato per-cepiscono emolumenH netti in miSiUira,laI1ga-mente superiore al quantum devdluto alIPar~lamentare. Si tratta di retriibuzioni eleva t,,::ohe peraltro non mglgiungono certi limiti d\.privì1egio retributivo aliunde l'iscontlrabili.

Il fenomeno, dovuto per lamga mi'sura alllampida lieViiitaziane della scala mobile ven.ficatasi nel 1974, già prima del linciaggiocarrtaceo di£fuso nel paese era stato avver-tito daill'onorevole Presidente, dal Consigliodi Presidenza e dallo stesso personale.

Conseguenti aJd esso tempestivi accorgi-menti lriparatal'i erano stati H decreto adot.tato dal Presidente del Senato in data 28novembre 1974 e ratifi:cato dal Consiglio diP,residenza il successivo Il dicembre, con ilquale veniva sostituito dal~a lri'levazione se-mestrale lil criterio precedentemente in vi.gare di rilevazione bimestrale dell'indice delcosto .della vita con conseguente ritaI1do del-la progressione della 'Scala mobile, nonchèla delibera del Consilglio di Presidenza del 17lugiliio 1975 che nei confronti: del perrsonalein seI'Vi'zio dopo tale data aveva soppres-so gli assegni ,di anzi,anità carri'sposti al ven-truneslmo ed al ventisettesimo anno di ser-v,i,zio.

l'l Consiglio di Presidenza ha poi recente-mente, in data 23 ottobre 1975, adottato' ilblocco a tempo indeterminato della scalamobile per i d:Ìipendenti del Senato in 'servi-zio ed in quiescenza agl~ attuali livelli, nellemore di un attento Iriesame dell'intera mate-ria concernente il trattamento retributivo delperrsanale del Senato, riesame che, unitamen-te al'le conseguenti trattative con le rappre-sentanze sindacali del 'personale st'esso, è sta-to affidato ,ad Uin appos:Ìito comi,taJto compo-sto da memhri dell Consiglio appartenenti, atutti i Gruppi parlamentari.

Si procederà, come sempre, a valutazioniobiettive e serene, tenendo conto derla qua-lificazione, della preprurazione oulturale e deipa:rtkOlIClir:imeriti che di1stiI1lguono il perso-nale del Senato, con il rispetto delle nomnegiuridkhe ed anchecostitruzionali ohe disci-plinano la materia, senza concuIcare dirittie senza elar:gizioni lingiustifkate.

Così a nostro avviso si dovrà agire ;persuperaTe ,nel quadro dellla comprensione edelLa iresponsabilizzazione una situazione dicose che ~ sono lieto ,dJÌ< dame atto ~ è

stata e v,iene da ld, onorevole P:residente,aJfrrontata con feI1lTIezzae con competenza.

La str:utturazione del persO'nale merita,forse, peraltro, un più attento esame iDeIsuo comp'lesso e non sarebbero da trasCiura-re aikune delle aspirazioni formulate sottoil riflesso normativa e sotto quello Jretribu~Uvo dal persona/le ahe presta servizio a con-tratto.

Ed infine qUallche osservazione merita Ioannoso problema che 'riflette il tlrattamentogiruddko-nomnativo del personale dei Grup-pi ;parlamentarir. Si dice che è un problemadi di£Hdle soluzione perahè è legato nonsoltanto a rilrievi di ordine pOI1itico, bensìandhe alla incertezza de1Ia dottrina e dellagiuvispr:udenza C:Ìircala natura giuridica deiGroppi stessi. Ma, come ha avuto modo diasseTVa're il senatore Caron l'anno scorso insede di esame del biilancio irnterno del Se.nato, « quando si ha volontà di risolverli, sirisolvono anche problemi diffidIissimi ».

Non sembra ,ragionevole, infatti, negare aiGruppi parlamentari, in quanto organi delleCamere, l'imputazione deUa titolarità e del-l'esercizio ,di funz,ioni p>Urbbli~heassunte co-me proprie dalrl'ordinamento giuridico delloStato.

Così come <predsa il Tosi nella sua recentepubblicazione di diritto parlamentare, «lepeouliarrità storico1Joliltiche dei Gruppi !par-lamentari ne fanno... delle entità da rappor-tare a tre quadri di riferimento: i partiti,della cui organizzazione inteIlna fanno 'parte,TIranne che per il caso del Groppo misto;le Carmere, per lIe quali assolvono a funz~oniche omnai è insuHidente defin~re istlruttoriee preparatorie perc:hè Clidessi competono pre-d'si diI1itti potestativi; e 10 Stato cui med~a.mente ineri1scono ».

I Gnuppi parrlamentari sono oI1gani inter-ni delle CClimeree, pertanto, non semibrra chesic et simpliciter posisa attnirbuirsi valore dirapporto esalusivamente pl1iivatistko all'im-piego del J:1e'lativopersonale.

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Senato della Revubbllcr T'l Legislatura~ 23811 ~

11 NOVEMBRE 1975509a SEDUTA (pomerid.)

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ASSEMPLEA -RESOCONTO SrENOGRAHCO

Non 'possonO' non riconoscersi a:Ipersonaledei Gruppi, di quegli O'l1gani<Cioè,per i quali èobbligatoria !'iscrizione da parte dei singo-li parlamentairi, funziO'ni pubblicistichean-che se i'l 'rapporta di inwiego ha innegabii1iriflessi di .fiducia ,politka.

Conseguentemente deve trovarsi lUna so-luzione i,donea ad assicumre al personale deiGruppi uno stato giuridico, la stabilità del-l'impiego, la tranquiLlità.

Non avendo Ì'l comitato costituito dallemppresentanze di tutti i Gnuppi fornito in-d1cazioni convergenti ed IUnivoche per risol-vere il problema, ,i,lConsigho di Presidenzaha ritenuto a maggioranza di aff~dare al co-mitato stesso ill proseguimento dei proprilavori formulando delle direttive di massi.ma, peraltro non vincoLanti. Auguriamo cheil provved-imento non si concretizzi negli ef-fetti, al di là delle intenzioni degli autOlLi,inespediente di dil,aZ'ione sine die della solu-zione del problema ed aUSlpichiamo l'adozio-ne solilecita di uno strumento atto ad esau-dire convenientemente le legittime aspetta-tive di di,pendenti che meritano la nostrapi'ema comprensione perchè assolvono li lOTocompiti con impegno e con cOIDipetenza.

Abbiamo oosì :posto termine a questo in-tervento con il quale, traendo motivi dal-l'esame dei bilanci interni del Senato, ab-biamo inteso focalizzare alcuni aspetti dellavita jparlamenta're, difetti e carenze, prospet-tive di miglioramemto, auspici per alcune so-luzioni pronte ed adeguate, senza cede:re apreoccupazioni di natura demagogica o adapprensioni di temuta impopolrurità.

Non ci rimane che assolve're ill doveresentito e non fOJ1illale di TÌJIJigrazia,re,cosìcome sinceramente ringraziamo, per gli im-pegni efficacemente svolti, ,il presidente se-natore SpagnoUi, che ,guida questa Assem-blea 'Carl autorevolezza ed umanità profon-da, ,j Vice Presidenti, i Questolfi, i colleghitutti del Consi'gHo di Plresidenza, i Presidentidelle Commissioni, il relator,e senatore Ca-ron, tutti i colleghi senatori, ill personale diqualsiasi Olrrdirnee gmdo, compreso quellodei Gruppi 'parlamentari, e, prillTIo fTa tutti,il nuovo segret3lnio generale dottor Gifuniohe, con giovanile entusiasmo ed. aoutezza

di ingegno, ha intrapreso la sua nobUe mis-sione. E forrmuliamo l'augU!rio ohe gli sforzidi tutti, la' buona volontà di tutti vaLgano adare nuova luoe al Senato e a rivalutarlo,all'interno e all'esterno, nelle sue funzioni,al cospetto e nell'interesse del 'pO'pollo ita~liano. (Vivi applausi dall'estrema destra.Congratulazioni) .

P RES I D E N T E. È iscritto a par~lare i'1senatore Santalco. Ne ha facoltà.

S A N T A L C O. Signor Presidente,l'esame del bilancio della nostra Assembileadovrebbe Ifarppresentalre l'occasione buonaper discutere dei nost1riproblemi, dell'orga-nizzazione interna, delle strutture e di tuttala nostra attiViità. Per questo gli interventidovrebbero essere più numerosi specie quan-do si riscontrano lacune, taLvolta inevitabiJH,che sono tutti i giorni sulla bocca di, tutti.PurtJroppo però così nonè. Ci siamo doman-dati ,il perchè? Io credo di avere individuatoalouni motivi: 1) ormai ogni anno ~ lohanno detto altri ~ si 11i,petono quasi sem-pre le stesse cose gilmndo a vuoto; 2)ill bi-lancio preventivo del 1975 viene dirscusso afine anno, 'Così come ,nota lo stesso Ifelatore,togliendo ogni efficacia agli eventuali inter-venti dei parlamenta:l1i,.

So le 'ragioni che si adducono a ;gi'llstifi~cazione della tardata presentazione del bi-lancio, che 'Purtroppo non sempre sono in-teramente comprese da tutti. Dirò subito,signor Presidente, ohe condivido qruasi inte-ramente la Irelazione del senatore Caron, :percui non mi/tengo di dover ri'Prendere qui gliargomenti importanti trattati da lui con tan-ta competenza, quali quelli del funzionamen-to delle Commissioni legi'slative permanenti,dello snellHmento delle pmcedure, della ne-celssarira ililtesa tra i presidenti deHe due Ca-mere, di un 'Certo coordinamento delle attivi-tà del:le stesse, della plfoduzione legislativa,delJradifesa deHe rpmmgat1r\Tedell Parlamentoeccetera.

Al senatore Caron va i,l nostro Viivo'ringra-ZJ1aiillentoche desÌideriamo esterrdere 8Jg:liono-revoli colleghi estensori e prresentatiOri delbilancio. Mi Irilferisco ai buoni questori del

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 23812 ~

509a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO 11 NOVEMBRE 1975

Senato: li chiamo buoni perohè qualche vol-to sono di f]rrna faoile e di ouore tenero eore ano involontal1:1iamente situazioni che unavolta deoise diHicilLmente possono essere sra-

Presidenza del Vice Presidente

(Segue S A N T A L C O). L'assenso ela firma, quando si amministra per contodi altri, sono cose sulle quali bisogna aprirebene occhi ed orecchie. Se ciò fosse statofatto nel passato, certaJmente non aViI'emmoavuto la polemica e le speculazioni sullagiungla deLle retr~buzioni ahe ha investitopurtroppo anohe il :Parlamento. Cionondime-no ai nostri amki che in atto ci rappresen-tano in seno al Consiglio di Presidenza vatutta la nostra ,stima e la nostra considera-zione; gradiremmo però la loro complren-SLone su talune necessità ohe non possono.esse;re disa ttese.

Esiste ~ è inrutile nascondemlo ~ da untempo a questa parte un certo lassismo chedal paese si è trasferito pUirtroppo anoheneDe nostre Assemblee legislative; una spe-cie di lasciar CODrere, lasciar andare, un lin-clpiente e pericoloso rmenefreghismo, per cuiè necessario stare aLl'erta, s1JroncaJre sul na-scere tale infezione.

Da che cosa si nota? Anche dai minmi par-ticolari, da mille cose: :g1ÌJorologi fermi damesi, per esempio, le bacheche in disovdine,l'utilizzazione degli ascensori, la ta:rdataeSiposizione dei disegni di :legge nelle baohe-che situate dI'entrata dell'UJ£Hcio postale onella sala della fi:rma, l'a{ìfiievolimento delrispetto dovuto ai rélippresentanti :del .popo-lo, qualche volta la 'PU!lizÌ!adei locali, lamancanza di prontezza d'intervento, la lri-cerca dei senatori chiamati al telefono, ilfunZ1ionamento dei vari servizi; ed il discOIr-so potrebb~ essere lungo, ma non ho presola paDOla per smentire ,la brevità dei mieiinterventi.

Non posso però non sottolineare ailcunipunti irrinunciahiH che sono stati oggettodi segnalazione anohe nel passato: mi I1ife:ri-

dicate. Evidentemente {l'allusione si estende aquasi tutti i questori e coltliPonenti il Con-siglio di Bresildenza ohe si 'Sono s'Uccedutifino ad oggi.

ROMAGNOLI CARETTONI Tullia

sco al vecchio problema dello spazio lriseT-vato ai senatori, i quali non di:Slpongono diun miniimo di servizi che consentano di svol-gere proficuamente IiI InDOIlavoro. SacrebbeaUSipicabile che si mettesse a dis.posizione diun certo numero di senatori una segreteriache possa prendere le telefonate e svolgereun minimo di attività :di segreteIiia.

Non è possibile che un parlamentare POS-sa lavOIrrure tranquillamente avendo sOllo ad1sposizione un tavO'lo da d~videre con altricolleghi! Non credo che ci siano funzionaridei: gradii! più modesti, di:rei meglio iJffipd:e-gati di amministrazione sia pubblica che pri-vata che siano costretti a lavorare in cosìdisagiate condizioni. Coloro i quali non di-spongono, !per palfticobiri I~ncar~ohi che ri-coprono, di run ufficio e di una segreteria,vanno mendicando, magaJri nei loro Gruppi,la possibilità di lavorare per qualche orain serenità.

La Camera dei deputati ha aJffrontato que-sto problema con coraggio e lo sta portandoa soluzione con J'acquisto del palazzo in cuiprima era sistemato il Ministero delle postee delle telecomunicazioni. E a proposlito ditelecomunicazioni, come non parlaTe dei te-lefonI, del loro funzionamento, del numer-oesiguo di élipparecchi a disposizione dei se~naJtori? Alla Camera non è così, pur tenendopresenti ilep:roporzioni. Da noi telefonare nel-le ODedi punta in cui si intrecciano J.e con~versazioni tra am~ci, amiche, mariti e mo-gli che operano all':iJnterno ed all'esterno delSenato, anche Iper un certo relax dopo oredi intenso lavoro, è iltlipresa ardua. Anchequesto rappresenta uno dei problemi sui qua-li, a nome di tanti oolleghi, mi permettodi I1i:ch1amareIl'attenzione di chi è nelle eon-diz10ni di provvedere.

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Senato della Repubblica ~ 23813 ~ VI Legislatura

509" SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

Noi che abbiamo la fortuna di avere rungiovane Segretario generale, al quale va lanostra stima che si estende ai tanti, bravie prepa.rati funzionari, 'speriamo nel suo di-namismo e nella sua intraprendenza nel por-tare aM'attenzione degli onorevoH questorie dell'uHido di Presilderrza tutte quelle pro-poste di ringiovanimento delle strutture or-ganizzative del nostro Senato affinohè chiqui opera :per volontà del popolo sia nellecondizi,oni mi,glimi di espletaJ1e il iffiarr1Jdatoricevuto, mandato che è pesante e che seportato avanti con coscienza richiede non ,po-chi sacrilfici. Basti pensare ai viaggi setti-manali da affrontare 'per ra.ggiungere la pro-pria residenza, cosa che non so quantd fun-zionari sarebbero disposti a sopportare allecondizioni alle quali rH al£frontano i pad a-menté1:ri. Ciò rientJra certamente nei doveridi chi volontalJ:~ialIllentesi 'ilmbarca nella po-litica e non siamo qui a lamentarci ancheperohè non ne avremmo il diritto.

Eperchè non parlare dell'attività del par-lamentare nella sua qualità di legislatore? Isenatori, alilorohè svolgono Irefunzioni di 're-latolli, funzione essenzial,e, sono costretti atrovaJre la collaborazione nei ;posti più im-pensati perchè il Senato, tranne casi 'ecce-zionali ed encomiabiH, non presta 10lro oheun'assistenza trasourabile. Si ,potrebbe quiaccennare, come faccio, al disG\igiiodei par-lamentari che hanno necessità di usufruiredella macchina fotocopiatlJ1ice; la sua attualedislocazione al IV piano di un ahro palazzomi sembra assurda. Avrei voluto accennareal problema del ristoraJnte, per ,il quaJIe sisono spesi paJrecchi milioni" ma ,ritengo siagiusto superarlo essendo stati riaperti pro-prio oggi i baUenti. Speriamo che venga se-guito con particolare cUlra in quanto c'è dimezzo la nostra salute.

Altro problema sul quale desidero doMa-mare Il'attenzione dei questolli è quel,lo del:reperimento dei senatoiI"i: il servizio dei{( cassettini » è sua:>erato ed inefficiente. Nonsto qui a prospettare rimedi. Pongo soloalla vostra attenzione il problema, così co-m~ pongo all'attenz:one dell'intero Consi:grHodi Presidenza la necessità che sia esaminatoill grave problema del t'rasporto dei rpa:rla-

11 NOVEMBRE 1975

mentari da e per l'aeroporto. Un pensiero var1volto anche al:la necessità di mettere il se-natme ,in condizione di ,ricevere le personeohe vengono a trovarlo o per rendergli vJsitao per proSlpettargli problemi di interesse par-ticolare o generale. Si è costretti a riceverein un angoilill1o anohe alti funzionari deMoStato e personaLità, con grande discreditoper l'istituto parlamentare.

Des.idererei segnalare l'opportunità di farperven~re a tutti i senatori la :rassegna stam-pa approntata dall'ufficio staJmpa deLla ,Pre-sidenza e ohe attualmente viene inoltratasalo ai Presidenti di Commissione.

Credo sia opportuna segnalrure la disfun-zione ohe in atto es.i,ste nei rapporti tra ilParlamenta e le Assemblee 'intel'llazionarH al-le quali l'Italia partecipa con !propri raplPre-sentantii. Mi rHerisco ai 'mpporti con 'ÌlIPar-lamento europeo e con il Consiglio d'Euro-pa. È un settore che mellita cura e attenzioneparticolari.

Avviandomi verso ,la conclusione del miobreve intervento, desidero ,richiamare l'atten-zione di tutti sulla necessità che lil proble-ma dell'indennità parlamentare sia affron-tato con coraggio, senza compless.i 'e sOlprat-tutto senza dem2tgogia poichè questo va adetrimento di tutti. Su questo a:rgomentoregna vivo malcontento fra i col'leghi di tuttii Gruppi pO'litici, nessuno escluso.

Pea:-fini're, onorevoli colleghi" desi,dero Ipor-re iJ problema dei GJ1lIippi paJrlamentari, an-ohe se alltri hanno già trattato ampiamentel'argomento. L'esperienza dimos1Jra come iGruppi parlamentari abbi'!llo via via assun-to una funzione ,importante ai fini del cor-retto funzionamento del Parlamento. Di quinecessità di m£forza;rne n 1TI1010e Ila <strut-tura anche attlrave:rso la soluzione dell'an-naso ,problema dei dipendenti dei Gruppistessi. Di questo problema ha già avuto oc-casione di ocoupaI1si questa As'semblea. :I!opportuno prendere finaLmente lUna dedsio-ne anche per ridare fiducia ad una categOlriadi nostri onesti COillaboratori.

Chiudo cOIn la preghiera che per l'avvenÌlresi eviti possibilmente di discutere il bilan-aia de:l Senato di màrtedì che, came è noto,è una giornata di arrivi. Negli altri giorni

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VI LegislatuhlSenato della Repubblicc ~ 23814 ~

11 NOVEMBRE 1975509" SEDUTA (pomerid.) ASSEMPLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

della settimana, il mercoledì e il gilOvedì,avremmo una maggiore partecipazione deicolleghi.

OnoI'evole Presidente, mi sono permessodi sottopoNe all'attenzione dei senatori que~stari e deil Consiglio di Plresidenza alcuniproblemi che a mio modesto avviso merita~no l'attenzione di tutti. So ohe non tutto puòessere risolto dalla mattina alla s'era, ma soanche ohe se non 'si parte non si arriva. Perquesto gradirei ohe un pizzico di dinaJmismoe di fantasia accompagnasse l'azione quoti~diJana di ognuno di noi. (Applausi dal centro).

P RES I D E N T E. ~ iscritto a par~lare ]l senatore Dante Rosst. Ne ha facolltà.

R O S S I D A N T E. Signor P,residen-te, onorevoli questori, onorevoli colleghi, so-no stato indeciso Hno all'ultimo momentose intervenire o no 'iinquesto dibattito. Con~fesso di avere scelto di sì per rilnfluenzache ha eseroitato su di me Il'attoota 1etturadella relazione dei questoI1i ,perchè suLle ci~Ere ben poco ci sarebbe stato da dire.

Detta relazione ~ non si offendano i que~staDÌ ~ pecca, secondo le ,mie modesti,ssimevalutazioni, un tantino di presunzione, iJm~perniata com'è sulla ,esaltamone di tendooze,di decisioni e di indicazioni programmati~che, senza un minimo sforzo di selezione tracose serie e cose che serie e sallenni inrealtà a me non sembrano. Non avrei ~mi si :perdoni questa espressione; lo dico atItolo di esempio ~ consegnato alla storiadegli atti parlaJmentari il problema, nei ter-mini in cui è stato esposto, del ,ristoranteper i senatori. Ma forse è solo una questionedi gusto, di stille.

Si ,risoontlra, come dicevo, runa eccessi-va esaltazione di tendenze e di comportamen~ti sui qUa!li intendo brevemente soffeIìffiaT~mi. Il primo problema riguaI1da gH investi-menti e la funzionalità del Senato. Non sfug-girà a nessuno lo stato di insu{ìficienza, spes-so di immohilismo, che caratterizza il la-voro parlamentare. Questo stato nOlll è at~tribuihiile unicamente a!l1'insufificienza sÌ1PUt~Lurale dell'istituto, talIlto meno è attribUlibile

alle capacità e all'attaccamento del SIUOper-sonale al quale va il mio sincero e pienoapprezzamento. Ma se la staticità è evidente,ridotti come sliamo, per 1'80 pelI' cento delnostro lavoro, a!lla eseouz,rone di volontà cheprovengono dall'Eseouti,vo, ciò è dovuto an-che a insu{ìficienze funzionali. Mancano

°non sono a live~li accettabili alcuni servizifondamentaLi capaoi di dare con sol'lecitu-dine ai Gruppi e ai singoli senatori quellagamma di notizie informative e comparateche sono alla base di una seda produzionelegis'lativa. Questi .Livellridi efificienza sonostati raggiunm non solo da a:Itr'i Parlamentima addirittUlra da settori pubblici e privatideLl'industria, dell'economia e della fiinanza.A questo tipo di investimenti deve esseredata prrecedenza assoluta .per usdire da unefi£identismo artigianale, cioè limitato e tra-dizionale insieme, per rridare al Parlamentoquel dinamismo necessario per a!ffrontarecon tempestività, .con sed'età, con conoscenzale grandi questioni della nostra epoca sto-rica.

Questo stato di disag,io che considero ge~nerale è però acutamente avvertito da sin~goli senatomi 'e dai GI1UiPpipiù piccoli [ qualinon hanno possi:bilità ,pratiche di attingeread altri cent'ri di informaZJione, venendosicosì a trovare di fatto in uno stato di paleseinferiori,tà Oiperativa che sofìfoca spesso e an~nulla sovente la volontà e ,la capacità deisingoli.

Io non ho, alllo stato attuale, indicazionitecmj:che, orrgani1zzative e funziona'Li Ida dare.Segna:lo solo l'esiSltenza del problema, sugge~rendo di acquisire elementi di comparazionepresso i vari Parlamenti europei per stabilireH tipo ed i,l Hveno di i,IJjformatica ohe questinormalmente producono e mettono a dispo~sizione dei Iloro parlamentari.

Secondo problema ohe sottolineo: orisi ge-nerale del paese e indennità parlamentare.Le motivazioni ohe fanno da siUlprportoallledeliberazioni :del ConsTg1io di rP:resildenza so-no fuar di ogni dubbio altamente merito-rie. Il ParlaJmento con alto senso di cirvisffiosi immedesima totalmente nelle ditl:ìficoltàeconomiche del paese, fino al punto .dii 'I1i~

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Senato della RcpubblicG ~ 23815 ~ VI Legislatura

509a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - REsacaNTO' STENaGRAFICO 11 NaVEMBRE 1975

nunciare alla IpassÌ1bile e cor:r,etta applicazia-ne della legge e ,deL nas1mi regalamenti inmaterrra di tratta:mento economico. Tuttaviaquesta può rilevalrsi, al di là deHe nostreintenzioni, un'arma a rdoppÌ1otaglio che an.zichè ,giovare può nuocere al prestigio delParlamento. Può infatti potenziare la venta~ta qua1unquistica, sempre presente, secon-do la quale i:l Palrlamento alnche nei suoirisvolti .economki (quelli che comunementesichialmano costi) è componente p:dmariadella crÌ>si generale del paese. Questa ajjlfer-mazione può a.pparire assurda, ma se voiraccogliete nel1'Gliffibito di un settore assaiampio i gLudizi che si esprimono intorno 311Parlamento, uno degli elementi sostsJilziaHche caratterizza questa cliitica senza dubbioqualunquistica è che in fondo nO'i stessi co-me entità e quindi come cos1:i siamo partedeterminante di questo stato di cniSli.

Può aJimentare lo stato di inferiorità delPalrlamento nei confronti degli aIt.ri organidel nostra Stato 'l'tC'!pubblicano,e ciò sa.rebbeautolesionismo. Io sano l'uItimo, ,in questaAula, a oredere ohe il Parlamento sia l'uni-co e di conseguenza il più perfetto strumen- Ito di autentka Iré\ippresentanza popolare. Mavoi che a'l contrario di me aredete neLla ve.rità assoluta e inamovibile ,di un simile con.cetto, più di me dovete senti<re H dovere eil bisogno di difendere ,in ogni campo ilprestigio dell Parlamento, non per :imporrei,l primatO' di, superiorità assoluta, ma perla-meno queHo di parità con gli a:ltri o:rgani co-stituziO'naU del10 Stato.

Sono fermamente convinto ohe il presti-gio e la f:ktucia dei cittadini ndle istituzionipadamentari non siano in stretta relazionecon le cilrre che agni anno siamo capaci diaccantO'nare, ma col gra~o di funzionai1ità, disensibilità e di dinami,smo ohe dimostr,iamonella nostra azione quot1diana per :dspondereai bisogni e alle attese del paese. Usa il ter-mine ({ praduttiv,ità », tanto di mO'da, perasseIì1re che il vero I1Ìspamnio e ,il vero inte.resse generale del paese !risiedano nellla no-stira produttività. Se vi è questa, ogni df~a,anche se gram.de, è un ottimo inveS'tiÌlmento;senza di questa anche cid:ìre,:r:idottilssime do-v:rebbero consideraJrsi uno spreca.

Terzo problema: giungla Iretributiva; mo-ra1izzazione; compartamenta del Parla-menta.

Pensa che il ,primo dovere ohe abbiamo èquello di tirar fuori questo scabroso proble-ma dal terreno pa!lesemente demagogico nelquale si è ~mpantanato. Non si è ancaradel tutto spenta l'eco sentimentwle del « ca-ro Ugo... caro Sandra» ,in cui ha sguazzatotutto i'l qualunquismo nostrano. Ma voJ. cre~dete che sia stato veramente senio part:keda qui? Dare di questo problema, che esiste,che è seria, che è immorale, una versione co-sì deformata, limitata e sfuggente? Ogni pas-sa in questa direzione va sa'lutata con gioiia;ma ill Parlamento, se vuole dare autenticaprova di coerenza, di fermezza e di coraggio,non può nè part~re nè lirrni<ta:re ill p,rocessodi moraHzzazione al suo interno; deve proLet-tarsi fuor:ì da queste Aule, nelila complessità

del paese, per scopr~re, denundaI'e ,e colp~re;per smantellare tutto qudlo che in trentaanni si è volutamente costnuita come « artedel pr~vilegio i,llegi1:timo ». Questo è il verotema che sta di f,ronte a:l Parlamento ita-liana.

Quarto problema: nOl1IDalizzazione delralPiPOrto giÌlUr~dicO',economico e marale deidipendenti dei Gruppi parlamentari e deicon tra ttis ti.

Io ho fatto parte della Commissiane Zu-gno, godendo così del pri;vilegio di conosce~re con doviZJia di partkolari le pasiZJioni deicOllleghi e loro tramite, credo, dei ~ispettilViGruppi parlamentari. Non ,ì,ntendo perciò im-boccare la strada di una d~~puta tearÌ1Ca egiuridica che a ben ,poco servirebbe Ì1nque-sta occasione; esamino la 'Situaziane di fat-to. Da essa emerge ohe ,l'attività di questopersO'nale sta a mezza strada tra il servizioreso a uno schieramento pO!titico, cioè alGruppo, e quello ,reso lall'istituto panlamen-tare per le logiche cannessioni, implicirte nel~lo stessa t~po di lavoro, di ambiente e din)pporti in cui l'attività viene svolta, chesi sono venute creandO', propria per l'as-senza di ogni nonna scritta, !situazioni lepiÙ disparate sul piano ecanomico, giuridicoe di certezza di impiego (senza padare dicasi limite per fine più a meno naturale di

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Senato della Repubblica Vl Legislatura~ 23816 ~

11 NaVEMBRE 1975509a SEDUTA (pomerid.)

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ASSEMBLEA - REsocaNTa STENaGRAFICO

un Grl1!PPo); ohe ciò è tanto più grave trat-tandosi della stessa attività, degli stessi ora-ri di lavoro, deMo stesso ambiente s'truttu-rale nel quale iJ'attività viene 's,volta; che nelr1slpetto deUa piena autonomia dei Gruprpti,prerogativa da salvag:uard3Ire in modo asso-luto (ne sono pienamente convinto), è co-rnunque urgente de1:Jellare l'eredità di un pas-sato senza nOl"IDativa ,e regolamentare con se-

rietà, se;]lp~Ì'cità e chi8J::-ezza i,l rapi10rto d'im-piega per l'ay'venire.

Partendo ,da queste constata:zioni" ho avu-to l'onore di presentare, a nome del mioG:cnppo, una proposta pr,ecisa e articolatache ha avuto poca fOII'Ìuna e che ha fattopoca strada, tanto da non essere pervenuta,a quanto mi consta, nemmeno al Consigliodi Presidenza del Senato. Con tale propostail Gruppo della s,Ì!nistra indilpendente crede-Via che si 'potesse ,risolvere, nella recipraca ,piena soddisfazione, questo annoso piI'o-blema.

Vi è un'altra questione tuttora insolutache segnalo alla paziente attenzione dei que-stori: quella del personale a con t'ratto alquale sarebbe forse opportuno cominCÌiaJre apensare in modo mena frammentario.

Questi sono i rihevi cIiitici che a me sem-bravano pertinenti e quindi necessaJ:1i ed orp-pO'rtuni, espressi con sohiettezza ma amchecon il massimo Irispetto per l'attività svoltadagli onorevoli qruestori.

Onorevoli questori, sarei molto soddi1sfat-to se anche questi problemi Ipotesselro diven-talre in un tempo non eccesS'hl1amente lonta-no materia di attenzione, di discussione e di.;tudio per la vostra attività. (Applausi dal-l'estrema sinistra).

Variazioni al calendariodei lavori dell'Assemblea

P RES I D E N T E . Onorevoli colle.ghi, tenuto conto delil'andamento dei lavori,propongo, ai seus] ,dell'articolo 55, quartocomma, del Regolamento, lIe seguenti mocUfi"bhe al calendario idei lavori dell' Assembl,ea:

1. sHttamento alla seduta pomeridianadi domani" merco,ledì 12 novembre, del se-

guito e deltla conclusione dell'esame del bi-lancio intemo e del rendkonto del Senato(Doc. VIII, nn. 8 e 7);

2. ['invio della discussione del dilsegnodi llegge n. 2178, già [prevista per domani, allaseduta pomer,idiana di mercoledì 19 no-vembre;

3. inizio deHa discussione del biLanciodeHo Stato e del rendiJconto generale del.l'Amministra~ione deLlo Stato (d.d.l. nn. 2238e 2239) neLla seduta pOiIDeJrtdianadi giovedì13 novembre.

Non facendosi osservazioni, così rimanestaibdJJ.:ito.

Ripresa della discussione

,p RES I D E N T E. È iscritto a rparlareil senatore Zu:gno. Ne ha faco1tà.

Z U G N O . Onorevole presidente, ano-revo'li questori, onorevoli col:leghi, il Mlan-cia interno del Senato è senza dubbio laespressione più completa della ca:pacità edella volontà con oui un ramo del Parlamen-to cerca ,di corrJspondere aHeesigenze diuna e£Hdente e tempestiva produzione !Ie-gislativa, d] adeguato control'lo politico diatti e gestioni deWeseoutivo, opportunamen-te esaltando 1':iJmpegno e 11 :rendimento dJogni padamentare attraverso struttUiI'e pro-prie dell' Assemblea sempre piÙ modeirn.e eadeguate e col potenziamento dei Groppi par-lamentari.

Si tratta di aJ:1gomenti vastJi e complessiohe diversi colleghi hanno già, in tutto o inparte, e specialmente <l'ottima relazione delsenatore Caron, toccato. Mi sorffel1merò bre-vemente 'su alcuni aspetti della funzionalitàdei Gruppi e soprattutto sulla importanzadi dare al relativo personle la massima pos-sibile stabilità, un equo trattamento ed unaprospetltiva di ,rassicurante progresso di car-riera.

Dico [subito ohe basta sconrere tutto .il bi-lancio del 1975 nei 'Suoi 62 articoli di spe-sa per accOll1gersi come ai Gruppi palrIamen-taI1i sia accennato solo ill1a volta, al:l'a['tico-

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Sellato delta Re17ubbl1cr, Vi LegislalUrù~ 23817 ~

11 NOVEMBRE 197S

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S09a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

10 10, 'Per un contributo di 490 milioni c:'~1ca. Rllevo 'perinoiso che tale contdbuto èmeno della metà e in alcuni casi pressa,ppo~co <l'iilterzo pro capite d'i quello erogato daa:ltri Pa!rlamenti come pelf esempio da quellobelga. Ma nessun'altra voce, nessun'altra in-cidenza della vita dei Gruppi e dellloro Iper-sonale si rileva nè si è dlevata mali ,i<npaslsa-to dal dO'cumento che 'ralppresenta tutta lavita del Senato.

Eppure i Gruppi sono organi del Senato.,oilgani portanti e in certo mO'do egemoni, vo-lutidalIla Costituzione e dal Regolamento.Sona i Gruppi in sastanza Ìilperno. della V1itae della funzionalità dell'Assemblea e deLleCommi'ssion:i. Giustamente è stato scrittoche ill Pairbmemta è oJ1ganizzata per Gruppie dai GmpPL. Ma certo nè dal hilancio nè daisUOli impegn:i questa rilslrlta. Del resta il no-stra Regalamenta si richiama ai Gruppi, aipresidenti dei Gruppi, dedne e decine divolte. Ma nel hiJancio, 'ripeto, i Groppi sanoi grandi assenti.

Faccio questa rilievo. da un lata per sat-tdlineare come per trappa tempo. si sia tra-sourata e lasciata a se stesso, specie in unaspetta fondamentale e deLicata come quel~lo del personale, il Groppo, ma anohe d'al-tra canta per dare atta al!l'onorevdlePtDeS'i~dente e a 1utto l'onorevole ConsigLia di Pre-sidenza di aver fina1mente avvertita la ne-cessHà di una ,riconsidera:done di ta,te pro-blema e di aver costituito nelll'alprille scorsaun a'PPosÌ'ta comitato. con rappresentanti ditutti i Gruppi proprio Iper trovare una solu~z,Ìione e quindi per daJre una va:lorizzazioneal personale dei Gruppi<.

Da sei anni ormai Ì11problema di una slÌ-stemazione del ,personale <dei GJ:1Uppi comegaranzia di base e di fUIlZiiona1ità dei Grup-pi stessi v,eniva rappresentato alla riceJ1cadi una stabilità d'impiego, di equità di trat~tamento, di rioonosdmento di adeguati tra~~tam.enti pmvÌ'denziali, superando in linea dimassima le t,rappe sperequazioni tra perso-nale di Gmppi dÌ'versi e soprattutto risrpettoal persanale d'Assemblea.

La Iringrazia quindi" onorevoile Pres,idente,deHa deaisione eLi costitlLÌlre detto comitatoche, come ben Sia, ha cercata di affronta,re

subita il problema di tutt'altro che facilesoluzione aHraversa due strade: la 'ricercadi soluzioni adottate ,preSiSa ,paJrlamenti dipaesi demoaratid europei e presso .la stessoParlamento europeo nonohè Ila ricerca teoni-ca del:la natura gi'l1lIìidica e della posizione deiGruppi in rdazione alla evoluzione della dot-trina e della g,Ì!urispmdenza.

Il corni ta to però, purtroppo, non ha pa-tuta fOJ1mulare Ulna proposta univaca anchese la maggior parte dei compO'nenti li:lcomi~tato stesso riteneva che la soluzione pienapatesse ,realizzarsi con l'iiscrizione ,in un ruo~La speciale ad esaurimento delll'attuale per~sona,le dei Gruppi. Come è noto, il senatoreV:Ì!gnola ha proposto una soluzione ailterna~tiva, cont:raria quindi a:l sUiperamenta di lUlUra:ppmta tra Groppi e propd di,pendenti, eil senatore Valitutti ha proposto poi un can-tratta <di Ilavoro a tempo indeterminato t'l'asingol,i di!pendenti deL Gruppi e l'ammi1liÌstra~zione del Senato, ,in aillaJlogia a quanto )pira~ticata dal Parlamento europea.

Nell'imposs.ibilità di trovare ,entra brevetermine una soluzione unitania, come COOir~dinatoredel camitato ho Iritemuto nelllug1iascarso .di comunicare aH' onorevole P,resÌ1den~te deI Senato le indag,Ìini compiute e i riJsul~tati raggÌ1unti anche :per conoscere, slUlla ba-se <eLi tali dementi, eventuali suggerimentiper la prosecuzione del lavoro de:! comitato.

Ora devo dare atto al Consiig1io di Presi-denza, anche se con la sua delibera non hasoddisfatto Ila maggim pa:rte dei ,rappresen-tanti dei Gruppi" di aver esaminata con ibuo~na volontà ,ill problema, di aver formulatoa!lc.uni indirizzi ohe quanto mena possonoaiutare 111comitato a :proseguke nei suoi ,Ja~

vari e a ricercare un punto <clÌ1 incontra tra lepasizioni dei va~d Gruppi.

Mi Sii potrà domandare a questa puntose ritengo veramente di a!I1Iii,vaJread una con-cLusione. La mia nisposta è che la buona vo~lontà ,di tutti i membd del comitato, nm-pegno. con cui :i vari GJ1uppi seguono. l'argo-mento ~ il che rrisullta anche dagLi interven-ti sVOilviin questa Aula durante la disoussionedel bilancia ~ e la dis,ponibi1i<tà dello stesso

Consi<glia di P,resLdenza non !poSlsana che giu-stidiicare una Iiisposta positiva. Quale sOllu~

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Senato della Repubblica ~ 23818 ~ VI Legislatur.ì

S09a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO 11 NOVEMBRE 1975

zlUonesarà possibile? Indubbiamente aleunipunti ,indicati dalllo stesso Consi,glio di Pre-sidenza 'sono già elementi va!lidi SiUcui avv~a-

l'e un dialogo e cercare motiv,i di incontIrOamche se fOlI1SevaJnrà la pena di approfondiree chiarirre meglio le possjfb~litàdi autonomiadei Gmppi e dell'amministrazione del Sena-to all1a .lruce di norme carne quelNa dell'arti-collo 8 del Regolamento Iper cui il PiI'esidentemppresenta ~l Senato e !regola l'attlivJtà ,ditutti i suoi organi. E, come si sa, i Gruppisono oIigani del Senato. Quindi 'la P,residen-za si deve pur far carico dell buon andamen-to di questi ol1gani che lo stesso P,resd:denteden 'resto avvia Clill~iniziodi ogni legislatura.Ma dovremo esaminare ed ut~lizzare aneheprindpi e no:rme affeJ1IIlamnell'ordinamentodi altri Stabi demooratici e nello stesso Par-lamento eurOlpeo. Cito alcuni esempi per di-mostra,re come ci possa essere 'la poss~b~litàdi un dialogo e quilI1Jdidi una ricerca di in-conDra> Il'artkdlo 20 del Regolamento del-l'Assemblea na2jiona:le f:mncese, elaboIrato neil1958, configura in .linea di diritto una asso-damone dei :presidenti dei Gruppi come OIrga-nismo che assume la veste di datare di lavo-ro e dà quindi garanzie di maggime stabili-tà ed equilibrio tra i Gmplpi; UJna drsposi-rione dell Ministero deilll'interno dellla GeI1ma-11iaOocidentale, ehe consente che gli impiegati dei Gruppi possano ottenere H ,rieano--scimento deIJa lOtro an2jranità TIel caso entri-no in un ra:pporto di pubblico ,impi1ego; lagaranzia, anche ,in .relazione alBa mancanzadi sicurezza dellil'impiego, di un :particolareregime di pensione complementare; la ten- I

denza nei vam ipaesi demoaratd!Ci ad avvki-nare i trattamenti e le >prOlgressioni di ear-niera dei dipendenti dei Gruppi a queUi deidipendenti delle assemblee legislative. Restasempre natUJralmente iil :problema della si-ourezza dell'iiIl1!piJegoohe delrresto :in nessunParlamento europeo è stato amcora risdltoper quanto Iriguarda il personale dei, Gruppie che bisognerà in qualche modo affrontaree ,I1isolvenenel1a maniera mtgliore :possiJbHe.Si aggiUllligache alouni Gruppi, ad esempionel Belgio e nena GermaTIiJa, dispongono dicdllabOlratOl1i che vengono da urna pubblicaammini'straZJione usufruen:do di un congedo

di aspettati'Va regolamentare in forza di'legge.

Carne s1 vede, pUT nella salvaguardia del~>l'autonomia dei Gruppi che Inon pOSSOTIOcer-to r,munCQ:a1l"eal ra;ppoIrto di fiducia politkaverso ,i propri dipendenti ed evitando unacommistirOne, come ha detto ,nella sua de-1iJhera xl ConSli!gliodi presidenza del Senato,TIra l'apparato amministmtivo del Senato equeLlo proprio dei Slingoli Groppi, c'è spa-zio ,per soluzioni che diano, attraverso U!l10statuto comune, un contratto tipo unico e de-terminate garanzie, un trattamento minimogarantito a tutto il personale dei Gruppi,tmttamenti assilstenziaLi e prev:idenziali com-para!bDli can que:]>lidei d:iJpendentd del Senatoe la maggiore ,posSlibile sicurezza dell'rim-pi'ego.

Per qruesto bisOlgnerà che riilbiilanaio delSenato per l'avvenire non rjrcordi ,i Gruppisoltanto a mente dell'artiledlo 16 de:l Regola~mento, e cioè per Ila concessione di un contri-buto, ma quanto meno anohe in !relazionealle suindkate esigenze del personalle deiGruppi, che solo così potrà adempiere CO:3serenità tutto :il SillOdoveIre, senza badare asaC!I1Ìificidi preparazione professionalle, diquétlilficazione, di impegno e di tempo, e farcompiere ai GPI.1ippiquell salto di qual:ità cherenderà ce,rtamente più efì£icace Il'attivirtà ditutta l'Assemblea e potrà esaltare l'azione ditutti i parlamentari e la f:iJducia nel ,regimedemoaratico.

P RES I D E N T E. È iscritto a parla-re il senatore Cifarelli. Ne ha facoltà.

* C I FAR E L L I. Onorevole Presidente,onorevoli colileghi, a questo punto de[ no-stro dibattito, non essendo il primo nè l'ul-Hmo, ma non per colpa mia, debbo dire chemi domando se è stato detto tutto, anche per-ohè ~ con maggiore attenzione esterna que-sta volta, ma con diligenza, per coloro chevi hanno partecipato, non differente da quel-la ohe altre volte è stata impiegata in que-sto dibattito ~ non sono argomenti nilloviqueJl1liche vengono oggi all'esame del Senatoin oocasione dell'approvazione del suo bi-lancio interno e del suo conto consuntivo

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 23819 ~

11 NOVEMBRE 1975509a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

(pe;rchè noi al solito queste cose un po' le.. . , )deIlle::11lCiUalnO .All'interrogativo se sia sta!to detto tutto de-

vo ris!lJOnderc positiv<tmente non già perf,ral)cltsionc alrautoelogio, a ritenere cioèclie io abbIa il dono di dire qualcosa dichvel;so, m2. p;;rohè è da UJna certa angola-zlone che verrei presentare alcuni di questip~'obleli11i, cioè dall'ango1lazione che sintetiz-zeret con l'2srressione: Senato del 1975 nel-l'Italia del 1975' cioè un Senato ~ e poidi,emo un Padamento: ma a noi non toccaqui p~rlare specificamente dei problemi del-la COemera dei deputatI ~ che sia all'altezza

d~i problemi che si pongono nel tempo no-stro con:e gravità di interrOigativi e cOlmemodall1à di affronta'rli.

Prima di esaminare alcuni di questi argo-r.:Cr.tl, vorrei però ~ e lo faccio vOllentieri~~ esprimere il ringraziamento ai colleghi

questori, i qualI hanno compiuto e cOIIlpio-no una notevole fatlea con notevoli respon-sabi1lità; e i fatti hanno dimostrato che quel-la che poteva sembraJ1e, non dioo una sine-cura, ma una routine che si svolgeva in una2ttmosfera faJtta di cOJ:1dialità e di simpatia

tra colleghi. può a un certo momento portar-Li ad essere bersaglio dell'opinione pubblicao comrL~nque a vedere responsabilizzata in lo-ro una serie di critiche che sono state mossepiÙ o meno fondatamente nei confronti del50n3:to. Quindi tanto più cordiale è, ancheper questa considerazione, il mio, il nostlroringraziamen to.

Devo un ring.'aziamento particolare ail pre-sidente della CommIssione bilancio, senatoreCHon, che con precisione, con squisitaespressione <siè occupato di questi problemie ha Oifferto al,la nostra meditazione drue do-cumenti che senza dubbio saranno ric0II1datiper Ja perspicuità e la serietà dell'imposta-zione.

Perchè è importante questo dibalttito? E.pexncolarmente importante per come è sor-to. Colora che sono di solito i più sensibi'lia Ljiues[Ì problemi, i mppresentanti dellastampa, domandano: lei che posizione prell-de :su qùesto o su quest'a1til'o problema?L'opinione pubblica ~ sì, è vero, collega,

Rossi ~.~ COIlgaloppate qualunquistiche, ma

anche scossa da certi faHi e da certe situa-

zioni, si è scatenata più che mai in critioheingiuste, ma anche in valutazioni di cuinon dobbiamo di'sconoscere il rilievo neiconfTonti del Parlamento e di tutto ciò chesta intorno ad esso.

Questo dibattito ha una particolare rile-vanza perohè è connesso, forse a:ccidental-mente, al problema della giungla ret'ributiva.E non ci si può scrollal'e di dosso il proble-ma dicendo .:..:hesi tratta di paro'le; questamattina l'il1ustre collega Nencioni ha fattoappello a molti ragionamenti per dire ohe,in sOistanza, noi facciamo la guerra delle pa-role. Chiamiamola come vOgiliamo: Tarzano no, nell nostro paese vi è una situazione,dal pUll1to di vista delle retribuzioni, che è in-giusta e addirittura allucinante. Non dob-biamo fare delle facIli generalizzazioni, dob-biamo però tener conto di questa situazione.

Del resto il problema è emerso e se ne èdiscusso in lungo e in largo. I miei amici dipartito, nell'altro mmo del Parlamento, han-no presentato un disegno di legge tendente acostituire una Commissione eli inchiesta par-lamentare, e la proposta dei repubblicani haincontra/to il consenso di altre parti politi-ohe. Non vogJio abusrure della cOIftesia deicolleghi, ma ho con me la relazione iniziale .

a quel disegno di legge in cui sono contenutele cifre della giungla retributiva nel nostropaese ohe va dalle 98.000 lire medie delloaddetto all'agricoltura per giungere a una ca-sistica nel campo dei lavori manuali che ve-de contraipposta ia retlfibuzione impiegatiziaa quella più stJTettamente operaia.

Io per il mio passato e per la mia formamentis non posso certo essere sospettato dinostalgie del passato regime; sono ~usdto dalcarcere il giorno in cui esso è caduto. Devodi,re però ahe, sia pure con una visione sem-plicistica dtll sistema autoritario, questo pro-blema era stato, se non rIsolto, affrontato.C'era una equiparazione fra tutte ~e catego-rie deEo Stato. Noi invece siamo arrivatialla ,situazione per cui ogni figura è un fatto.E pure io, che venivo da un'esperienza dimagistrato, sostenevo 10 sganciamento deimagistrati, in considerazione della cliveifsiitàdelle funzioni e de11'esigenza di mettere illmacgistrato in grado di resistere a qualunquetentazione. Ebbene, si è avuto lo sgand&'11en-

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Senato della Repubblica ~ 23820 ~ Vl Legislatura

509a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGR4.FICO 11 NOVEMBRE 1975

to dei m2.gi:st1rati, e questo ragiona<mento hapoi portato ad un::t disgregazione generale,dato che i settori privilegiati di volba in vol~ta si sono imposti.

E qui non mi riferisco al Senato nè allacategoria benemerita ~ '10 dÌico senza piag-geria ~ di coloro che costituilscono l'appara~to del Senato. È giusto però qudlo che alllaCamera i deputati repubblicam.i hanno scrittoneHa ,loro r,elazione, e cioè ohe la giungla re-tributiva sta a testimo:lialre un pessimo mO'dodi governlare, C3!SOper caso, e con rÌicelìca deifavori della buroorazia più vicina, e~che lagiungla retributiva è sorta daNa cecità s~n~dacale. I sindacati hanno finito per dare ra~gione alle peggiori richieste purchè tutte

fO'ssero partate !avanti, spesso anche con lo3!PPol9gio di coloro che nO'n avevano nessunaragi-one per appaggiarle. Si rircoJ1c1ino ad i

esempio ,le famose 3!gitazioni dei bancari etante aJltre.

È mancata poi una mO'derna visione dellaprogrammazione che non può prescinderedalla politica dei redditi. Al Parllamento eu~ i

ropeo questo problema viene sempre riba~di to perÒhè si dke che non è possibile eo-stJruire uno Stato moderno se non si tieneconto deH' entità dei suoi costi di funziona-mento e del rapporto esistente tra tutte lecategorie impegnate in questo pubbJico ser-vi2Jio. Pertanto pome iil problema del~a giun-gla retributiva è una estrema necessità peril nostro paese.

La questione è SO[1ta in relazione alla cate-goria di cittadini italiani addetta aLla Ca~mera ed al Senato. Questo senza dubbio co~stituisce una grave ragione di rammarirco,anche s'e bisogna rendersi conto che è ac-caduto perchè tutto ciò che avviene attornoall'Assemblea è più direNamente politicizza-to, e anohe perchè ohi è più vkino al so'leè prima degli altri illuminato. Questa è unaragione ohe pOSlsiamo deplorare per Je esa-gerazioni, gli apriorismi, per lo spirito anti-democratico, la grettezza, il qUallunquismoche ne derivano, ma dobbiamo rendeI'd con-to che questi prO'blemi sono importanti e che,qualsiasi errore abbiamo cammesso a com-mettiamo, isi ;ripercuote sUlll'intero paese. Ese rappresentiamo il popolo iltaliano, contutti i suoi difetti e le sue vi1rtù, dobbiamo

renderei oonto cbe occorre \l'ealizzare unamediazione su tutto ciò. Ed è quello che ilpopoJo itJaliano attende.

Da questo punto di vista debbo dire chei provvedimenti che sono stati adottati oque1li che potranno essere studiati, assie-me alle idee che ill Presidente de'l Senato haohiesto ai Gruppi di es.porre, sono necessarLma nell'a£fmntar,e questi problemi, senzavoler sopravvalutare gli !aspetti polemici chesono venuti alla luce aLcune settimane fa,noi repubblicani teni,a:mo nella maniera piùsolenne e sincera a riconoscer,e che, per laprestazione dei servizi, per la qualità del-l'opera, per La digni1tà delle persone, coloroche sono intornO' a noi qui ail Senato ~ e

oredo che si possa dire altrettanto per laCamera dei deputati ~ meritano non SOIlo

grande l1ispetto, ma anche particolare con-siderazione nei termini pratici nella lorocondizione retributiva.

In defÌìnitiva, se dimenticassimo questoproblema, se non riconascessimo neU'operadel più modesto dei nostri collaboratori lacondizione dell nostro buon funziona:mento,non awemmo poi il diritto di fare progettiper migliorare ill funz~onamento di questoramo de'l PaiI'lamento.

Vorrei aggiungere, per incidens, che nonsOipravvaluterei !ilprOlblema del personale deiGmppi. Ringrazio il collega Zugno per l'at-tività che ha svollto come presidente di quel-,la partico1éure Commissione. Debbo diJ:1gliche

ho ascohato con interes1se quello che ha dei!:-to sul r3Jp'polrto di diritto parlamentare com-parato 311quale si è rifeJ1ito per un paragonecon gli 'ailtri Parlamenti. GillJ!sta strada que~sta per trovare una <soluzione, ma è chia;roche non si possono porre sUlllo stesso pianoenti!tà diverse. Se un palo è di 'legno e unaltro è di aociaio, tinteggiando entrambi inverde, non si può rendere il legno acciaioe J'aceiaio legno. Il senatore Nencioni que-sta mattina ha parlato del Congres<so degliStati Uniti, riferendosi a qualcosa di estre-mamente diverso; non esistono negli StatiUniti i GJ:1uppi come noi li concepiamo, mai senatori, per Stato, sono praticamente irappresentanti di uno Stato federale e, innumero perahro estremamente il'idotto, ap-partengono a quelle formazioni politicheII..

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 23821 ~

509a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

artkolate che sono i partiti. Qui irrlvece iGruppi costituiscono una entità giuridica~mente rkonosciuta non solo dal Regolamen-to, ma anohe da !leggi esterne. La legge sulfinanziamento dei partiti si basa infatti sul-l'esistenza dei Gruppi. E vOIf,rei ricordare aicolleghi che dovremmo oonsiderare con qual~che remora le esigenze di fUJllzionamento edeco'J1omiohe dei Gruppi, giacchè queHa leggeprevede che una parte degli stanziamenti acarko del bilancio dello Stato sia destinataail funzionamento dei Gruppi. E fummo d'ac-cordo a lasciar sopravvivelfe, quando discu~temmo queHa legge, ciò ohe già Senato e Ca-mera davano per parte loro per il finanzia~mento dei Gruppi.

Quindi la nostm osservazione è i[1llanzitut~to di stare attenti a non aocettare delle tesibasate su fadli equiparazioni, e d'altra partenemmeno di andare alla fa!Ciloneria di :ri1sdl-vere tutto con 'l1uolii fatti in un modo o inun ahro. m problema va approfondito ed iostesso ho avuto l'onore di dire nella Gonf'e-renza dei presidenti dei Gruppi ohe le con-c1usioni provvisorie deMa Commissione Zu~gno, comparate con le prese di posizione delConsigHo dii Presidenza, dov,evano offriTel'adito ad un ulteriore approfondimento ead un riesame della situazione, il quale, a mioavviso, dOVirebbe essere informato a due esi-genze: la prima, di salvaguardare la libertàdi scelta dei Gmppi quanto al pel1sonale el'autonomia del personale dei Gruppi daLledivel'se oonfigUirazioni del personale del Se-nato; ma d'altra parte, di salvaguardare an~che, sia dal punto di vista retriootivo siadal punto di vi's,ta della possibilità di nonessere tagliato fuori dal lavoro, questo per-sonale, che non SIivede perohè si debba tro~vare in condizione deteriore dispetto ad al-tri lavoratori d~l nostro paese. VOHei aggiun-gere ohe se, per esempio, in vista dei concor-si del Senato si concedesse una possibHiltàdi migMore accesso, a parità di tutte le altrecondizioni, a coloro che abbiano già un'an~ziani,tà di prestazione di lavoro nei Gruppi,SI toglierebbe la preoccupazione di questopersonale ohe un giorno potrebbe 1rovarsi, oper scomparsa del Gruppo o per suo diversool]li,entamento, privo del lavoro, privo di pO's-slbirIità per l'avvenire.

11 NOVEMBRE 1975

Vorrei terminare questa parte di carattereeconomico rÌicordando ahe trovo perfetta-mente giusta, colleghi questori e presidenteCaron, la disamina che è stata fatta per pa~ragonare la rellaltliva modkità dell'incidenzadegli assegni dei senatori sul bilancio del Se-nato. È qualche cosa che può respingere lespecu'lazioni qualunquistiche.

Ricordo che nel 1946-47-48, quando rico-minciavano a fumz:iionare lie fenrovie, vi' erairrl treno lo soompantlimento riservato per iparJramentari. Nessuno vi entrava ed i:l per-sonale ferroviariJO provvedeva a che questos<compantimento rimanesse riservato. Mi raf-figuro che unla cosa del genere aocada nel,.l'atmosfera di oggi, quando se voi t,ira:te fuo-ri dalla tasca ilL permanente ferroviario v~guardano come se traeste dalla ,tasca i:l com-pendio di un Ireato. Dico aUora che evidente-mente molte cose sono cambiate; in beneo in ma:le lo giudicherà 110StOlrilCOfu[uro, manoi non possiamo oontinuare a compOlrtarcioome i ragazzi che vorl1ebbero ill vasetto del-wa marmellata e non hanno il coraggio diprender10 in mano. Noi ci trovi1amo in questasituazione: abbiamo la leggle del 1965, se nonenro, che faI1i:ferimento alle l1etlfibuzioni deimagistrati del grado ~ se non sbaglio ~ di

presidente di sezione dellla Corte di cassa-zione, ma non parla di equipamzione; dice« fino a », !CioèpO'ne un tetto. Si ha una ceIitadeterminazione per una incidenza e pOlii adun certo momento con senso di responsabili-tà (i1Osono stato sempre con:trario a seguiregli inorementi reuri1butivi dei magistrati) sidioe: noi restiamo lindietro, e si vorrebbesanzionare addiritltura questo essere rilmastiiindietro lad una diveI1sa percentuale.

Onolrevoli ooUleghi, Ia mila convinzione mil~le volte ripetuta è che bisogna eliminare que~sto agganciamento e che la legge, per quantoidguarda le IretI1iibuzi1onidei panliamentari, de~ve essere autonoma e a sè configurata, per-chè in quel modo nè si sfugge ai fadli ap-pr1ezzamenH qualunquistici nè sri. risolve ilprobliema meditatamente, come va risolllÌo, sevogliamo che illParlamento non sia ,in questasituazione ibrida :tlra il tempo in cui c'era-no in Parlamento cOilloro che avevano pro-prietà fondi;arie o alt:ri cespiti e ]'epoca incui :il repubbJ1ilcani nel periodo monarchico,

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 23822 ~

11 NOVEMBRE 1975S09a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

per riuscire a:dJ essere pI1esenti in Aula, non

avend0' altra indennità, facevano il vi1aggio,durante ,la notte (oome il depUltato Sooci diGrosseto), dormivano in treno e riiPrenJdeva~no il treno la mattina in modo da essere pre~senti a Roma per i propri doveri di parla~mentari.

Dilc0' quindi: facciam0'la finita oon questacuri'Osa impostazione che è piuttOlsto ipocritae soprattutt0' non è affatto produoente.

Giacohè ho detto questo, onorevole Presi-dente, mi consenta di aggiungere che, comeaIVviene per la situazione dei parlamenta1ri,noi dobbiamo trasvaluta:re un pooo tutta laconcezilone del Senato. Quando è bel,liissimoil Senato? È beHissimO' quando non c'è sedu~ta; durante i periodi di: vacanza ques,to è unosplendid0' club, un magnifico palazzo lroma~n0', fotografat0' dal di fuonil e ammirat0' al-l'interno. A chi viene qua dentro viene il tor~.okollo perohè guanda questil'stplendidi soffittidorati del '400, del '500, queste spJlendide pit~ture dei manieristi 0' ch altri pilt,too:i'suocedu~ti, la bi:Miot,eca con i ricoo:di solenni dil Mes~sedagLi,a, di Benedetto Croce, di Gaetano DeSanctÌis e cosÌ vila, e poi il bar c0'n tante :per~sane quanto mail amabiH"oortesi, ben vestite,questi; 'SDffid 1Jappeti, queste guide cOllor ro-sa, questa Aula che è ben diiVelrsa da quellaiiberly della Camera. È molto ma molta piùbella; lì c'è una :tone medioevale, e poi c'èqualche piocOlla sopraelevazione che magari10 st,esso Senata si: concede 'per essere rappre-sentativo del popOllo itaMano anche nel farede1te sopmelev:azioni che non dov:rebbe farenel 'oentra di: Roma. In sostanza, un beUi:ssi~mD club. Em il Senato del Regno; ma in mol-te cose siamo rimasti il Senato del Regno.

Quanti posti: abbiama alla biblioteca per isenatOlri? Ed è Uinta2)ana nella quale non è sta~tlO ancora ,eSlteso il tI1attamento per la d'ima-tizzazione dell'aria. V,ediJama pOli quali do-vrebbero essere i servizi moderni, di' una mo-derna assemblea. Ho sentito parlare qualchetempo fa, mi 'pare dal colLega Santaleo, deUedifficoltà del servÌ'zilO per ricercaI'e e chi.ama~Ire al telefono i panliamentari. Ebbene, alParlamento europeo ognuno di, noi ha unaspecie di matita che mette nella tasca 'e che001 suo «bip, bip» a un certo momento lorichiama affinchè, v,adla al telefono del Grup~

po, dal quale viene a sapere dove egli è ricer~

cat0'. È una piocOlla cosa che potrebbe fair d-sparmiare tanta f,Mica ,sia nel cammina!re' esia \fiel telie:fonaI1e.

Non andrò élJipÌiccoli esempi. Ma perchè,on0'revOIIe PIff~sidente, ho voluto dare questaimmagilne del Senato club d~l Regn0', del Se~nato dov,e rvenivano g,H ammiragli 13 mposo,gli ambasciatori dopo la Ilovo carri,era, i prin-dpi di casa Ivealle e <cosÌ via? P,e:rehè dobbila-mo renderei< conto non sO!l0'che tutto quest'Onon esiste più (non esils:t:e iÌl Regno, non esi-stono i principi di casa J1eaJle;non esiste nem~meno più il balda<cchiln0' reg,ilO che è 51tat0'qui tOlltO con :le mie proteste divepubblkanoma anohe di ViceP,reslid!ente di « I taHia :no-stra », pertchè non si t0'ocano i monumentioosÌcome deriv,an0' dal passato), ma non esi-ste più nel nostro paese ,la possibihrtà di farfunzi:onam ill ParlamentO' in questi m'Odi.

Quindi, ecco alcuni dei problemi che tantevohe abbiamo post0' e che dobbi,amo oonside-nare. Pe:rohè non d decidiamo a ,funzionareper sessiani? Ho sentÌJto panlare di straniostacOIli. Pe:rchè d0'bbÌ'amo :rimaneJ1e nellaooncezione di U!n ,Senato Isempre aperto esempre vuoto, di' U!na CameI1a 'semp["e funzio-nante e pronta per essere fotografata daigilarnaMSlt'Ì c0'n l'Àula deserta? Perchè è ne-oessaria la contemporaneità tra l'Aula e JlaCommi5si'one? Per eh] ha senso di resiponsa-billità signÌifioa avvimsi all'infarto nel contliLnuo rod10 di d0'ver essere là e qua. E percnè,dobbiamo !iindu:lg;eI'e a certe prassi che ,sona,assurde? l'O nDn dic0', on0'I1evoJe presidenteCaron, che d0'bbÌiamo fare oome il Parlamen-to briltannioo quand0' nomÌ'na una c()[l1IDis-sione d'inchi,esta: iLaoOlmmÌJssiùne è nomirrra~ta dal Parlamento ed è resp'Onsabile verso i~Parlamento, ma è composta di persone estra~nee al PaJrlamento. InfaJtti non è possibileche i parlamentari sappiano tutto, facoi'an'Otutto, abbiano l'ubiquità di nDn so quantisanti. A quest0' si pOlt)rebbe opporre che laCostituzÌJone purtroppo dice 'Che la c'Ommis-sione d'inohiesta Vli,enecreata dal Parlament'Onel praprio seno,. Ma io mi domandlo sle oom-missiDni d'ilndagine a commissioni di studionon possano essere concepi1te diversam,ente.Ma perchè tutta quella storia, in violazioneo per lo meno lin ,superfetazione lrÌispetto

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Senato della Repubblica ~ 23,823 ~ VI Legislatura

509a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA RESOCONTO STENOGRAFICO

all'articolo 76 della Costituzione, che aV'Vie~ ine a proposÌlt'O delLe rnOlìme del'egate? Quan~

i

do ci tI1oviramo in sede legiferante 'sÌia di iCommissione e sia di Aula di fronte a proble- '

mi eomp:lessi, di fronte alla necessità di unanormativa di dettagLio ci fermilamo e dilcia~ma: delega al Governo. La Costi,tuzione cidioe che oooonre che ,la delega sia ,dettagliata,sia ,precisa; e noi ripetiamo la Costituzione,faociJamo ,Iradelega dettagliaita e Iprecisa. Quel-la del codioe di rprooedura penale è a Isuavolta una specie di oodioe di procedura pe-nale. IPoi, aH~vati a questo punto, nominia~mo una Cammissione di tanti deputaJti e ditanti Isenatori (:tlanto per far dirVienta:re piùdiffkile il suo funzionamento ) Ila quale parr,attua il sistema dlel nodo scorsoio: io mettoil cappio al collo del Governo. Se il Governonell'attuazione della deLega tmvalica i sU!oìih-miti evidentemente ora c'è nel nostro Statogalran:tilsta ,la possibiLiltà di a:di're la Corte co-stituzionale. Se il Gove:rno travalica i suoi li.miti e commeHe una scorrettezza politica loposslilaiffio chÌiamaire qui a rispondere e pos-siamo addirittura fada cadere, (ma tar cadereun Governo in Parlamento non è mai aocadu-to nelrla storia della Repubblica fino ad ora).(Interruzione dal centro-sinistra). Can An-dreotvi, benissimo.

OppUlre possiamo anche fare una nOlrma

che immediatamente IrettÌifiahi quello dhein sede d:i ddega 'legislat1iva <è ,stato fatto.E pemhè dobbiamo speI1Perare tutto questotempo, queste enelt1gie, dobbÌiamo fare questaspecie di sforzo, di negoziazione, di ricat-to con il,Pa:rilamento? Sen:zJa dilre poi che ,isinclacat1lsano cont,inuamente dietro lIe qUlin-te. È UIll pote:re di fatto queUo dei sindacatiahe OCCOll1redivenH potere di dilritto. Io di-co sempre: applichiamo gli artkoli 39 e 40della Costitu~ione. Chi è Ire di fatto sia Ire ,di dÌlri.tto, fu la ,risposta di UIll,paipa. Consen~tite ad un 'lako di ,i!spilrarsi a ques.ta anticasaggezza pontif.ioia.

E 'poi perohè noi non dobbiamo lavoraresecondo una progTaimma~ione effettÌ'\ra? Ilnastro Regolamento ,prevede ila programma-zlione, ma neLla mia espe:d'ellza di sette 'an-ni ~ sen11p.re ho avuto l' onOire di esserenella conferenza dei capigruppo ~ la pro~

11 NOVEMBRE 1975

grammazione si riduce a domandare ai pre-sidellt,i delle Cammiss,1on,i qUlal è il materia-le che eSSii possono rpoirtare in Au[a o altri~menti a riunire i presidenti di Commissione,so11ecitarne rattiv1tà, e dÌ1re: questo <è piÙUIl'gente o miBno u:rgente; ma ciò mo:lto ,rela~tiJvamente. E poi quando si arriiVa IÌin Com~mÌissione il ,relatore non c'è, un Gmprpo sioppone, qua:loos'altro ha malggiore ul1genza.Nor la conosciamo questa VlÌrCenda: se que-

ste af£el:rmaz1oni ven!gono fatte alll'esternop:rot,estiamo e diciamo che non è vero, maquando s~amo al di dentro queste cose ~esaJPpiamo. E con ciò non sto panl3lI1rdo del1e:legJgine maledette, carne la 336, ohe noi non

votammo, e t'ante ral1Jre ,dhe sono andate

I avanti e dhe hanno Iprodotto anche 'grossi.

conflitti tra eSiponenti repubbltÌiCaDli e ['unoe l'altro ,ramo del Parlamento. ,Però se dob~biamo programmalre io di:co che 'Programma~re significa falrlo ,in :rei1azione la quello di ouiSI tratta, ,ioè aHa politica generale delpaese.

E vengo a:!a Jet tera del rpres.irdJe11te delConsiglio l\i~(;rO La fL)I:ma? Sa~terei dall'al-h) di un g,ratl?'::Je]o se dovessi! essere con~

vinto che MOTO, un uomo così controllato,non sia stato hbi!c, sottile :neLla sua fO£'JT1u-lazione. !Ma se, in ipotesi, diamo tortoper la fOl'ma, nella sastanza il presidenteMoro ha per:Icttamente Imgione, 'Dion offen~de affatto il Pa:damento, lanzi ne esalta lafunz?ane, vuole un PaI1lrumento del 1975, aJ-~'a1tezza ddla situa:zJione dir 'Oggi, di un paeseche è sull'orlo deill'abilsso, di un paese chefra disoccupazione e violenza può 'perdere lalibertà e vedere com!jJ/Tomesse lIe i!stituzionir~pubblirCane.

A questo 'r:ispondiamo levrando :l'e1mo deipdvi:legi del Medioevo, ,l1ivendicam<do la p,ie-na autonomia deHe 1stituzioni. FacciamolarEilnita con Ie rpalrole, ,guandiamo irattlv! Ora,,10n è che il Senato non sia vincolato in nien.te. Se il Governo dice: sto trattando con ìsimdacati, stiamo dÌlsoutendo per ,le CÌinqueo per ]e diedmiila IHre; stiamo vedendo dimettere un certo ordine in questa giun-gla retrirbutiva, in questa giungla deglistanziamenti, in questa giungla delle leg~gi e delle promesse che si fanno e delle

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VI LegisLaturaSenato della Repubblica ~ 23824 ~

509a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 11 NOVEMBRE 1975

attuaz10ni che non avvengono; in relazione aquesto, sto consultando i sindacati, le rparrtlipolitiche, dovrò senti1,e le varie organizza~zioni d~gli ,imprendÌ!tori, sto cercando di rpor~Ire m essere lID piano a media termÌ!ne "he,oorerà quaHro o aimque 'anni (forse domaniscade il Governo e queste rimarranno tutt~parole, ma oiò non tOlg1i,eche l'esigenzasillafandata); ebbene, vai senatori, voi deputati,vai presidenti, nella vostra azione rpJ1ogram~matdce ,e di valorizzazÌ!one generaile deH'i,sti~luzione, rendetevi conto che se venite avanticon un ,ritacco per una cat~goll1Ì!a, con unaeerta presa di pasizione su un'altraap~provando un certo ordine del giorno, 'svol-gete un'azione in contrasto con questo sfor~zo (magari ignorandolo) e rischiate di vani~ficarlo. L'appello alla sovranità del Parla~mento ha ragion d'essere, perchè ove il'Par~lamento si muova si tè mossa la forza mag~giare, il grado più alto, si è mosso il rpo~polo italiano nella sua rappresentatività.

Quindi 'ritengo ohe si possano avere di~

verse maniere di giJudicare, ma che questoproblema ci si'a e sÌ!a ,il vero problema. ~b-biamo cercato di fare ,la Iprogrammazione :ilnI taHa senza Ie forze del.1avoro e senza le for~ze ,imprendirtoriali, ed tè sta:to ill g,ravissimo,,l'enoI1me enrore dei sindacati e deglii ,im'Pren~d1tori in Italia. AbbÌ!amo cercato di fare Ilaprogi:pammazione con una ,legge sruille p~o~cedure di rp,rogrammaZJÌ!one che non ha maiVlisto la iluce. Ricol1date, oolleghi, ,le d1sous~Slioni inrHni,te a,i tempi ,di Malfatti, ai tempidi Giolitti, ai tempi diPieraccini e poi, cos1via, dall '63 in poi:! E pOli vogliamo fare la[programmazione senza IprOlgnammare norma~tivamente, senza avere la ,rispondenza tra;le nOl1me e lle esigenze, tra ,gIristrumenti e lilHne, tra dò che s,i tè deciso e oiò che vieneelaborato. Miprure ohe ipor,re questa eS'igen~za s1gnifilchi vdler muoViersi e ,far 1ìunzionareil Parlamento nell'Italia del 1975 e con laprospettiva eLi andare verso un domani mi~

gliore.

Rispondendo sempJ1e a:l quesito che mi iSO~

no posto, e cioè perchè non dobbi:a:mo ,legi~ferare in modi più moderni, non cr,edo dimancare di ,rispetto verso nessun senatore,verso nessuna Commissione e v,erso tutta

intera l'Assemblea dkendo: Signore Iddio,come si legifera? Molte volte in relazionead una legge~ eV'iltilamo lLna cantonata soloperohè un ooU:~ga dice: ma qua ci deveessere una nonma. E altre volte ci siamosalvati da guai pegg,iori solo rperchtè 11 se-,gretario del!la Commissione, ohe assalÌ spes-so è un [unzionaI1io con i f<iocdhi, tè 'l1illuomodhe segue ogni giorno Uln problema e che

'ne sa più di un oattedratka, ci dilce: sì, c'ètaile legge.

Mi sono battuto in quest'Aula ~ era ipire~

si:dente ill senatore Fanlf.ani ~ Iper avere al~meno le fotocopie dei testi legi,sJatim, degl,ial'ticoiH rkhiJamati nel nostlTo sistema di Je~gilferazione a salsicaia. I,nlfatti: si dice: è mo~dirf.ioata la IPr:ima ,parte ddll'articolo 3, orp~pure deI deoJ1eto canvertito. E cos1 pubMi~chiamo sulla Gazzetta Ufficiale :ill decreto~legge nan già nel testo d'insieme, no: sipUlbblicano ,le rmodi,£doheapprorvate e poi iltesto originario. Ebbene. voglliarmo IpromfllO~v,ere in ItaJiia <l'attliv~tàdegli azzeccrugaiI'bugJ.ie le bestemmie dei cittadini italiani che leg-gono queste fOl1me di legi:s,lazione?

Perchè non ci deve essere la iPn~parazionelegisla'tiva? Questo è sta'to un qualcosa che èstato btto un tempo e non tèpiù stato fatto.E se è vero ~ e 10 deplolI"o ~ 'Che la Irasse~gna stampa l'hanno soltanto i presidentjdi: Commissione, è anche vero ohe all mas'S,i~ma i,l relatorre, per rme:r~itodel segretario del~la Commissione, ,la ri'esce ad aViere. Ma ,sevoglio presentrure un disegno ,di legge, ,senon ho un partito, a chi mIÌ debbo !rivolgere?Perchè se si tratta degli lidrocaIiburi debboandare aill/ENI e se Ir.iguaIida faigr.icolturradebbo andare alla Confagl1koItUira oplPiUIreal Palr1Jito comunista ohe, essendo iUIIlaslPe~cie di Stato nello Stato, ha vari settori ~

ed è un suo merito ~ organizzati e ,pronti.

Adesso, per 'esempio, ,:illPartito comunistavuol,e una modifica della mezzadria e tuttii comuni, tuui i sindacati mandano telegram~mi per modiHcare ,la mezzadria. Domani sitratta di un alt'ro rulìgOlmentoe tutto si muo~ve. Gualìdate che macchina possente! Maquesta è la macohina di un ipartito e, ipOCquanto mi niJguarda, non vedo bene chequesto partito diventi il governo e 10 Stato.

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VI LegislaturaSenato della Repubbhca ~ 23825 ~

509a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- REso.co.NTo.STE1~o.GRAFIC()

Ad o.gni modo (e lasciamo da parte i co-munisti dhe nom. c'entrano in questo di,scoJ:"-so) perchè non dobbiamo avere un nostroufficio leg;islativo im. p3Jrtenza 'ed lin 3JI1ruIVOche ci gar3Jntisca ila coerenza dell'olJxLina-mento? Quandosu11a fiducia slUIH'a1:tuMe Go-verno diJssi al p,resiJdente Moro di potenzia-Ire l'uDfido legislatilvo deHaP:r,eslidenza, hosaputo che Ipo.i si sono dis,piJaciu1Ji quei ma-gIstrati che ne hanno fatto parte, cOlme s.e ioavessi rilevato dei difetti. Dico che non fun-zJOna ,il sistema della cautela dell'O'rdinamen-to.: ogni norma si cala nell'ordinamentO'; sia-mo sovrani se, come il chirurgo sa qual è ilpezzo che deve :taghare, ildentil£i:chiamo lanorma su cui dobhiamo agilre; ma se agia-mo a casacdo battiamo co.ntro la Co:rte co-stituzLona1le o ahe so io.. S'd:ntende, siccomesiamo iln I taHa, anche [a Carte costlituzlio-n alIe va al dli ,là deUe Ipropriie funzlioni e fale cosiddette sentenze maniipolatode, peraui di,venta iHegHtilma non <già la norma irnquanto f,atta, ma la nOlI1ma che si s3Jrebbedovuta ,Dare. Ma questa è tutta un'alltlra s'to-,Ilia che discuteremo in run diverso momento.

Volgendo alla fine, onorevole ,Presidente,

var.n~i aggiungere che abbilamo bisogno co-me il pane dell'U£ficio studi; ma l'ufficiostudi non ci devedare i voLumi; dilre che UJIl

p.3Jrlamentare Ipossa leggere un volume si-gni!£ica avere quell'la ,riSlposta ~ poi lo Ifac-conterò fuod dell'Aula ~ dhe dette FeI1dli.nando di Barbone al Ipr.indpe di Castel Ci-

i cale che glti voleva dare i consilgli per lrifor-

mare illlregno di, Napoli ,e che gli .po.r:tò diecivdlumi. A noi non servono li volumi; a noiserve qualcosa che slia ,pertinente. Non sono,onorevO'le PiresiJdente, un iddlat'ra del Parla-mento europeo; tra l'altro sa:rebbe una ca-fonaggilne stare a bo.cca aperta di IDrante aqualcosa di diverso, sebbene allmenO' per lelimitaziO'ni del tempo di parolla ill Parlamentoeuropeo medta O'gni lO'de. Nel PwlamentoeUlro.peo se sono nominato :re1atoDe la :rela-Zlione mi Vliene preparata dal Segretaria'to

con tutto n dossier e se la mOldifico mi vie-ne preparata la modiJfica con Ilevarile 'tradu-zioni.LascYa.rrno stare tutto questo, ma m,idomando: perchè no.n ci deve essere unesame Ipertinente? Quando ,~kevo i vO'lumi

11 No.VEMBRE1975

di legi£elfazione compalrata, quando ,~icevoi vaDi studil, .IIi ammi:ro e :m1 :profondo linIDi.n~raziamenti, ma non è quello ohe mi ser-ve, poiohè ,mi s.arebbero neceSS3Jrie pochee pertinent~ indicazilioni,

Dobbiamo, infine, 3Jttu3Ire diversamente illbi:cameraHsmo. Non so:10 ,per ,rispetto. anaCostituzione, ,ma per convdmzione, .sono erimango per il bicameralis:mo, Ipoichè è ga-,ranz:ia dir libertà e di senietà. Ma dobbiamof3l]1lo £unzionare. DQPodoman,i cominciamo

l'esame del hilanoro .dello Stato.: tutti or oc-ClUlperemo del preventilVo. Mi mÌtCordo chenella Commissione che ho l'onorre dil plfe-siedere una vo.lta, dopo una lunga disaminadel preventivo, e si doveva volgere l'attenzio-ne al consuntivo, essendo .già le quattordici,avevo ch1esto di rimandare l'esame ad alhlI'aseduta. Tutti mi guarda,rono con s'tlupefa-ZlOne. Nella seduta suc.ceslsiva 11'!Ì~1ustre["ela-tore ha rp3lI1lato venti ,minutil, ho ohiesto sevi fossero degli intervenienti; ve ne era unoche ha parlato dieci :minuti, il SottO'segretarioha pa,rlaito ~ ill Ministro non c'era più ~

per ahd 5 miiIlutli e così tè term~nato l'eSia.rrnedell consuntivo. Ma perohè ail,lara il nostropresidente Spagnolli e l'illustJ:1e presidentedella Camera Pertini non fanno un gentle-man' s agreement ,per vedere se non si possamo.dificaire la Cost1tuzlione 1m mo.do ohe anun ramo del Pal1lamento si esaminli ill p\re-ventivo e neH'alltro ill consuntivo? Ogni an-no ripetiamo 1e stesse cose, e quind~ mi felr-ma qui, rperdhè se cedo ali 'lìkordi, filnisce chedico tante altre cose e in tal caso saredv'era:mente impeIido.nabile. (Applausi dal cen-tro-sinistra e dal centro).

P RES I D E N T E . Rinrvio ill seguitodella discussione aNa prosSlima seduta.

Annunzio di risposte scrittead interrogazioni

P RES I D E N T E. I Ministri compe-tenti hanno inviato risposte scritte ad inter-rogaz'ioni presentate da onorevoli senatori.

Tali risposte sono state pubblicate nell'ap-posito fascicolo.

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VI Lef!,islaturaSenato della Repubblica ~ 23826 ~

11 NOVEMBRE 1975509" SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

Annunzio di mozioni

P RES I D E N T E . Inv,iito 'ill senatolt'eSegretalt'lio a dare annunzio della mozionepervenuta alla Presidenz.a.

T a R E L L I , Segretario:

ARIOSTO, BARBERA, BUZIO, CIRIELLI,GARAVELLI, GIULIANO, LATINO, PERI-TORE, PORRO, SARAGAT, SCHIETROMA,TEDESCHI Franco. ~ Il Senato,

riJevata la grave si,tuazione in cui si trovail Paese a causa del perdurare di una crisieconomica e di una situazione politica cheminacciano la stabilità ddIe ,isti,tuzioni demo~cratiohe e repubblicane;

constatato che Ja crisi econom:iJca, oJtre cheda fattori internazionali, è determinata da:l-l'insufficienza e, più volte, da11a mancanza diiniziati<ve governati'veatte a risolvere i pro-blemi di struttura ed a l1ilandal'e una serieidi investimenti sociali a medio t,el'mine cheprivillegino il settore agricolo, il settore deitrasporti pubblid, il Mezzogiomo e le zonedepresse deM'Italia centra:le e seHentrio~naIe;

tenuto conto che un ,serio programma diinvestimenti potrà £ar conseguire risu<lrtatiposWvi ~ idonei ad allontanare gH spettridella recesslione e deIl'inflazione che grava-no principalmente sulle categorie a redditofisso, sui ,lavoratori e sui pensionati ~ sol~

tanto attraverso un'effettiva equa imposizio~ne (che ha, a sua volta, a propria condizionela funziona:lità deU'Amministrazlione finan-ziaria statale) e, per quanto rigu3l.rda feffi-cienza e la tempestività della spesa, soltan~to attraverso la ri:strutlturazione degli ufficicentrali e periferki dei Minlisteri e degli En~ti pubblici e lo sn~1limento e r ammoderna-mento delle procedure;

valutato che nel Paese sono disDonibHiampie energie neioeti operai ed in queUi im-prendiltoriali che, se opportunamente mobi~litate ed indirizzate, pot,ranno far superarela cris:i in tutti i 'settO'ri;

ritenuto che obiettivo irrinunciabile diuna società' democratiJca e civi,le è i,l miglio~ramento della « qualità della vita »,

impegna il G;overno:1) al soHecito ri:oIidinamento del settO're

delle Partecipazioni statlali, allaristruttura~zione della Cassa per ill Mezzogiorno, trasfe-rendo in modo sO'stanzial,e alle Regioni i mez~zi finanziari di investi<monto e di inoentirva-zione eid' affidando alla Cassa i cOlI11Pitidiprogetta:zJione e di ,esecuzione dei progettispeciali, nonchè alla p:redisposizione di unprogramma di investimenti, da presentareal Parlamento entro ill 1975, che pI1eveda:

a) il rHancio del settOJ1e agricolo e Zoo~teoniloo secondo nuovi schemi che tenganoconto sia dei suggemmerrti del CNEL e dichiare scelte produtHve, sia deLla necessi,tàdi industrializzare l'attività agricola e di aIp-pHcare ledirettive a suo tempo IdJettate dallaCEE ed approvate dal Palllamento italiano,sia, infine, del'le esigenze idrogeo10giche e dirilillbO'S'chimento del Paese;

b) la lristrut,tumzione ed H pO'tenzia-mento dei pubblici servizi di trasporto, inaggiunta alllle iniziative già pJ1eVlistedai de-creti-legge dellug,1i1O1975;

c) una decisa azione per la soiUecita aIp-prorvazione della ,legge di riforma sanH.aria,rivolta a predispor,re una realistica ed alde-guata normativa per la b.revettabi:U,tà di tut~ti i farmaci, anche per una magg10're tuteladella salute dei dtta<dini;

d) un'u1teriou:'e incentiv:azione dell'atti~vità edilizia, anohe atrtraverso le tecniche delprefabbrièato, diminando gli ostacoli di na-tura amminist,mtiva ohe tuttora intYalkianola costruzione di alloggi economici ,e papo-lalfi, nonohè organid programmi plurien'l1a~Ii di cO'struzione d] slcuol,e e d:i ospedali, inco11aborazione Istretta con le Regioni e conproget,tazioni tipizzate. Il ricorso aU'i,stitutodella «conoessione» per la costruzione digmndi bloochi di cas,e economiche e popo-lari e di grandi Ilotti di in£rastrutture di tra-sporto urbano, in aocovdo o pelI' conta delleRegioni e dei grandi Comuni, potrà essereuna via da seguire per superare 1'attualegrande .lentezza della Pubblica Amminlist:r;a-zione. Sempre più, poi, è manifesta .l'esigem.~za doJla nuova legge ul'banistica, che preve-da un'utilizzazione dei suoli dhe fÌispondaalle necessi,tà sociali e civiLi delle nostre cit-

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Senato della Repubblica ~ 23827 ~ VI Legislatura

509a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBT BA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 11 NOVEMBRE 1975

tà ed elimini la Slpeculazione e la discrimina~zione nel ,regime dei suoli urbani, nonohè diuna legge che regoli definitiivamente ria q'l1e~stione dei fitti sulla base delll'equo canone;

2) a svìlu:ppare una politica di assorbi~mento della disoocupazione, soprattutto del~le nuove leve di lavoro, da attuarsi sia conla formazione di una domanda socialmentequaHrficata, sia con un'effettliva e coordina-ta politica della riceIica sdentifica, sia eonuna nuova ed organica disciplina dei finan~ziamenti agevolati e degli incentirvi, ed lin talI,senso si

~ impongono:

a) la predisposizione di un programmadi interventi a favore delle Ipioco:le e medieimprese, dell'artigianato e del turismo, Slpe~de nelle regioni del Mezzogiorno, onde svi~luppare la creazione di posti di lavoro conaNività ad aha intensi,tà di oocupazione ed apiù basso grado di capitaJllizzazione;

b) nuovi, aJdleguati stanziamenti per il

credito agevolato aLle esportazioni a paga~mento differito;

3) ad operare in modo da salv;aguardare edincentivare il risparmio e da contenere il co-sto del c:redito per le imprese;

4) ad operrure al fine di rimuovere 'le cau~se dell',assenteismo, dovute alive condizionidi laJvoro e sociali, e, accanto a ciò, a predi~sporre alt ve misure, come queLla tendente afacilitaIie ,l'accesso dlel1e nuove :leve al postodi lavoro e quella (deLla quale non si com~prende il continuo Irinvio) del [',aggmppa~mento delle festi,vità infrasettimanali;

5) a modi,ficare lIe norme regolamentari(e proporre la modHÌcca di quelle 1egilslative)che disciplinano il trattamento giuridico edeconomico dei di,peI1ldenti d~l,lo Stato, di tut~ti gli Enti pubblici e degli Enti locah, le lo~ro funzioni, attribuzioni e responsabilità,anche penali, ed a ,discipiliinaIie uniformemen-te il trattamento di «fine servizio» e di quie-scenza del personale civile e militare delloStato e dei ,dipendenti degli Enti pubbJici edegli Enti locali: la nuova normativa do~vrebbe, tra l'a1tro, prevedere lo snellimentodeMe procedure di :liquidazione delle pensio-ni ed il lmo automatico adeguamento alleretribuz;oni erO'gate al personaJle in attivitàdi servizio;

6) a riprO'porre in senso organico ,ed ope-rativo la programmazione economÌiCa e so~ciale, tenendo conto ddle e,sperienze fin quimaturate e delle attese per una disciIplinaprogrammatica genemle, nella quale si som-mino e si condizionino tUtlt.Ì g.li interventieconO'mid e sociali, e, anche a tal fine, a ri~oost1tuire gli organi necessari ad assicurarela funzionalità del CNEL;

7) a predisporre pìani previls:ionaH P'lu~riennali della finanza pubblica neI suo com~plesso (Stato, Regioni, CO'muni, Province,Enti previ!denziah) che, partendO' dagli aSp'et~ti conoscitivi dellas:ituazione deHa finanzapubblica, ne definiscano ,le :linee lungo lequali possa svilupparsi Ila programmazione,nonchè i vincoli idi cO'mpatibilità; a predi-sporre ,la modHìca della legg,e sulla « conta~bi:lità generale dello Stato », che alleggeri-sca le procedure e le adegui aHe esigenze del~l'attuale sistema economico; a presentare alParlamemo il disegnO' di 'legge suMa « finan-za Ilooale »;

8) a potenzia're gli O'rganici, elevandone lecapacità tecniche, del Ministero delle finan-ze, onde mette:do in grado di funzionare conilia massima efficacia e pervenire, in tempib:revi, alLa oompleta attuazione della riformatributa,ria ed alI funzionamento dell'anagra-f.e tributaria, così da porI'e fine alle elValsio-ni fiseaJli;

9) a preldispoI're e presenta,re con urgenza

al ParlamentO' il disegnO' di Ilegge sul,Ie com~petenze del,la Presidenza del Consiglio deiministri e sullIe aJttrilbuz,ioni e l'Oirganizzazjo~ne dei Mini'steri..

(1 ~ 0074)

Annunzio di interpellanze

P RES I D E N T E . InlVito il senatoreSetgretanio a dare annunZlilO della ,im.tenpell~~am.zapervenuta alla PI'esidenza.

T O R E L L I , Segretario:

NENCIONI, CROLLALANZA, TEDESCHIMario, PAZIENZA, ARTIERI, BASADONNA.BONINO, CAPUA, DE FAZIO, DE SANCTIS,

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VI LegislaturaSenato della Repubblicà ~ 23828 ~

509a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 11 NOVEMBRE 1975

DINARO, ENDRICH, FILETTI, FRANCO,GATTONI, LANFRÈ, LA RUSSA, LATANZA,MAJORANA, MARIANI, PECORINO, PEPE,PISANÒ, PISTOLESE, PLEBE, TANUCCI

NANNINI. ~ Al PresIdente del Consiglio deiministri ed al Ministro degli affari esteri. ~Con I1ilferimento alla situazione venutasi a

areare per !'importante flotta pescherecciadi Mazara del Vallo, che per anni ha datoun contributo di sacrifici e di sangue, di£ronte aHa protervia ed ai metodi, che nonpossono non definÌ:rsi cdm~nali, delle auto~rità tunisine, le quali risolvono la loro vigi~lanza costiera e del mare territoriale in unalotta armata contro pretese violazioni delmare territoriale e del diritto esclusivo ditransito e di pesca;

poiohè JetrattaHve in oarso, complica-

te con pretese di carattere commeI1dale 're~lative all'assorbimento di 'Ìingenti quanti1ta-tivi di 01io, rischiano di pI"otnursi a lungonell'incertezza, incidendo negativamente sul-

l'attivirtà della più importante e numemsaflotta peschereooia d'Italia e delle categorieeconomiche inter,essate, che formano l'ope-

rosa st'ruttUlra economka della zona,

gli linteJ1pelrlanti chiedono di canoscere (a

parte le trattative in corso) quali rprovve~dimenti interinali intende pI1endere il Gover~no per ,niportaI"e la serena operosità in unacittà che dal mare trae ill suo unico sosten-tamento e, in IpiI"ospetiJiva, l'unica speranza

di sopravvivenza.(2 - 0454)

Annunzio di interrogazioni

P RES I D E N T E . Invilto iil senatQ['eSegretrurio'adare annunzjio delle interrogaZJio-

n'i p,ervenute alla P,residenza.

T O R E L L I , Segretario:

DE FAZIO, DINARO. ~ Al Presidente delConsiglio dei ministri ed al Ministro dellapubblica istruzione. ~ Per conosceI"e:

i motivi per li quali, a di!stanza di unanno dall'espletalffiento delle pmve 'Scritte

del concorso a 23.317 cattedre negli istitutidÌ! istruzione seoondaria, di ow al decretoministerialre del 5 maggio 1973, non sonostate nomi\nate a tutt'oggi le sottocommils-siani e non sono ,state, quindi, neppure ini-:zjiate le c011J1ezionidegli elaborati, in pa['ti~oollalre, delle materi,e letterarire;

se rispondono a verità le notiÌlzie secon-do le quali l'Ìins,piegabile ritardo degli adem~pimenti a:nzidetti sia da attribuilrsi all'indi-sponibili:tà delle cattedre pur messe a con-corso.

(3 - 1839)

MINNOOCI. ~ Al Ministro dell'interno. ~

Per conoscere quali misure sano state adot~tate per fare pÌ'ena luoe sull'assassinio delgiovane Antonio COI1rado, avvenuto in Ro-ma il 30 ottobre 1975, e per assiourare aHagiustizia i mandanti e g[i esecutoI1i del fe-roce delitto.

(3 - 1840)

PREMOLI. ~ Al Ministro della pubblicaistruzione. ~ Premesso che, ai sensi dell'a,r-

tioolo 45 della legge 18 marzo 1968, n. 249,e dell'a'rticolo 79 dell decreto presidenziale31 malggio 1974, n. 417, annualmente, pressoi sindacati, e biennalmente, presso gli entiaventi personalità giur~dica, viene distaccataun'aliquota di insegnanti di ruolo di ogniordine e graldo, con grave danno per la souolain quanto ill tito[are di carttedra è sostituitoda un supplente senza esperienza didatticae pedagogrica, si chiede di sapere se corr,ri-sponda all vero che con tali distaochi sianoessenzialmente fa,voriti coloro ohe godono diappoggi politici. Emblemartico è il caso dellafiglia del Vice P,residente del Cons.igiHo deimini'stri, Luisa Callogero La Malfa, insegnantedi ruolo negili istituti di iiStruzione seconda~ria di secondo grado, distaccata presso unente r.icreativo che gralVita attorno al Partitorepubblicano, l'ENDAS, caso che, se vero,contribuirebhe ad aocredita're l'immagine diuno Srtato paternabstico e clientelare, prontoa concedere benefici o canonicati ai rampolLidel potere.

L'interrogante desidera sapere se il Mini~stro non ritenga che gli e[,enchi di ta[i di,stac-

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Senùto della Repubblica VI Legislatura~ 23829 ~

11 NavEMBRE 1975S09a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ REsocaNTa STENaCRr\FICa

cati dovrebbero., quanta mena, esclude,renami che pO'ssana nuacere alla credibiliità dicerte battaglie moralizzatrid condotte all'[n~segna del buongoverna proprio da quei pul~piti che, alla prova dei fatti, se il caso nonfosse smentito, sarebbero i meno idonei aproclamare censure etico~poHtiche.

Per fugare qualsia1si ombra di sospetto, siohiede, infine, al Ministro di trasme1Jtere alParlamento gli elenchi completi (con name,cagnome e stato civile) dei distaccruVÌ pressoi sindac3!t<Ì e gli enti riconosciuti lega;lmente,soprattutto per rendere edatto il più alto or~gano di contro/llo della nazione di quanto co~sti all'era'rio tale nuava « giunglla » di Stato.

(3 ~ 1841)

LEPRE. ~ Al Presidente del Consiglio

dei ministri ed al Mmistro dei trasporti. ~

Per conoscere quali siano i concreti pro~grammi e le reali intenzioni dell'Esecutivoe dell'Azienda di Stata circa il raddoppiodella ferravia pantebbana, nel tratta Udine~Pantebba, opera indispensabile ai fini di ga~rantire al porto di Trieste ed all'intero Pae~se un decente collegamento con i mercatidel nord~est europeo, più che mai attualeanche dopo la riapertura del Canale di Suez.

L'interrogaziane è motivata dal fatto chela progettazione ~ che le popolazioni e leAmministrazioni comunali e comunitarie in~tereSS3!te giustamente richiedono sia verifi~cata ed attuata in una visione organica edurbanistica in tutta la percorrenza dell' ope~

l'a e non in compallti stagni e çon incon triisolati, come oggi si sta facendo ~ cura

per ora il solo tratto Udine~Stazione Carnia,doè quello che, anche con l'attuale unicobina,rio, consente ai treni una velocità di110 ,chilometri orari, mentre si trascura il1J~atto Stazione Carnia-Pontebba, che è cau~sa di continui ingorghi e di paralisi per ledeteriori condizioni in cui versa il manu~fatto e dove i treni nOD sono in grado disviluppare velocità medie superiori ai 40chilometri orari.

L'interrogazione vuole, altresì, sottolinea~re la preoccupazione delle comunità inte~ressate, in particolare di quelle del gemo~nese e del medio Friuli, disposte a discutere

progetti ed a prevedere anche nuovi sacri~fici a condizione che !'intero progetto Udi~ne~Pontebba si attui con il piano quinquel1~naIe.

(3 ~ 1842)

TEDESCHI Mario, NENCIONI, CROLLA-LANZA, PAZIENZA, ARTIERI, BASADON~NA, BONINO, CAPUA, DE FAZIO, DESANCTIS, DINARO, ENDRICH, FILETTI,FRANCO, GATTONI, LANFRÈ, LA RUSSA,LATANZA, MAJORANA, MARIANI, PECO~RINO, PEPE, PISANÒ, PISTOLESE, PLEBE,TANUCCI NANNINI. ~ Al Presidente delConsiglio dei ministri ed al Ministro degliaffari esteri. ~ Con riferimento. alle gravis~sime dichiarazioni rese al quatidiano «IlTempo» dalla signora Blena Sacharova, di~chiarazioni dal1re quali risulta che :VIpremiaNobel Andrej Sacharov <,teme anche per lasua incoJumità », che « la pubb1idtà è l'unicagaranzia per la sua vita», che «li<! papolo:rosso non isa che cosa significa difendere idiritti dvili », che neill'URSS esistono « chie~se completamente asservite a!lla Stato » men~tre altre « numerase professioni di fede sonoorude1meiI1'te perseguitate dal regime », chevi S0[10 «molti calsi di sacerdoti accusati,pracessati e inca,rcerati salo per la prrepara~zione dei bambini aHa prima comunione »,che nell'URSS ({non c'è nessun organo chepoS'sa difendere i cittadini da;lla Stato », che«non appena una persona Ìincominda 3!dascoltare rre emissioni delle radio straniere,a cercare di pensare ai problemi che vengonosollevati, ad ascoltare la lettura dei libri diS01genitsin o di Sacharav e magari ~ delittoancor peggiore ~- registrare e poi raccontarea qualche ahro, viene immediatamente lacondanna, come se questa pel1sorna 3!vessecommesso un dehtto )>, che «infatti i lagersovietici sono pieni di gente per queste ra~gioni »;

cons,ÌJderato che tale drammatica testi~I monianza dimostra come l'URSS violi le con~

venzioni internazionali sui diritti dell'uomoe gli stessi accordi conclusi di recente adHelsinki, real,izzando una forma di dittaturasenza preoedenti per feracia e capiillarità,

gli interroganti chiedano di sapere se ilGoverno non ritenga doveraso compiere gli

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 23830 ~

11 NOVEMBRE 1975509a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

opportuni passi affinohè l'immLnente vJaggioa Mosca del Presidente della ReprubbHca sicompia in modo taLe da far comprendere almondo intero che l'Italia condanna e respin~ge i metodi tirannid in uso nell'URSS ed èsolidale con quanti, in quel Paese, si battonoper la <libertà e la dignità dell'indi'VIiduo.

(3 - 1843)

MAZZEI. ~ Ai Mimstri dell'agricoltura edelle foreste e dell'industria, del commercioe .dell'artigianato. ~ Per conoscere quali ini~

ziative siano state prese dal Governo ita~liano per sollecitare interventi della Comu~ni,tàeconomka europea diretti ad a,ueviarela crisi nel settone della produzione del li~mane ed i oonseguenziali riflessi negativisull'industria dei derivati.

Per conoscere, altresì, se, in considera-

zione del notevoHssimo impegno della iRe~gione sidIiana ~ che, con la Legge 3 giugno1975, n. 24, ha adottato 'provved1menti perinterventi strutturali nel settore ~ 11 Gover~

no non ri,tenga di far propria la iPropostadi Regolamento comunitaJrio avanzata dallastessa Regione siciliana con voto del 23 mag~gio 1975 e quale intervento sia stato svoltoperchè, sollecitamente, sia autorizzata la ven~dita agli imprenditori indusltriali dei qruanti~tativi di limoni ritirati daLI'AIMA sul mer~cato, sì ,che le nostre industrie sostenganocosti 'pari a quelli di approvvigionamentodelle similari indust,rie straniere, e ciò ad"vitare che gli industriali italiani siano co~stretti ad impoJ1tazioni di limoni, aggravan-do ,la crisi del settore ed aumentando, diconseguenza, il gravame finanziario per ilFEOGA.

Per conoscel'e, infine, se, in tale contestodi grave crisi, il Governo non ritenga di IPro~porre agli o!1ganismi comunitari di concor-dare misure severe fper combattere le solfi-stkazioni degli oli essenziali e, dando con-creta attuazione al princitprio della preferen~za per i prodotti comunitari, spesso neglet~to per i prodotti tipici del Mezzogiorno, diimporre obblighi di acquisto dei prodottiitaliani in proporzione all'importazione diprodotti similari da Paesi terzi.

(3 ~ 1844)

Interrogazionicon richiesta di risposta scritta

PINNA. ~ Al Ministro dei trasporti.

Per sapere:se sia a conoscenza della protesta degli

allevatori suinicoli saI1di per 1M[reoenrte di-vieto di trasportare eon vagoni feiI1rovj'a:riH mang1me per alimentare il bestiame;

quaH siano Jle ragioIlii del provvedilmen-to ed in che mi:sura il suo Ministero inten~da esaudire le richieste avanzate.

(4 - 4765)

PINNA. ~ Al Ministro dell'industria, delcommercio e dell'artigianato. ~ Per sapere:

se sia a conoscenza della vivace protestadi numerose categorie irndustdali, commer-cialli ed ar,tigianali per la mancata istituzionedella Camera di commercio, in:dust!fia, agri-coltura ed artigianato nella nuova p,rovindasanda con capoluogo in Odstano;

se gli risulti che attorno all'istituzionedel cennato organismo vanno alimentando sipolemiche, atteso che 'ancma non si sarebbetrovata la peJ1S0na da nominare, quando, ill1-vece, lIe categorie interessate sono nella con~dizione di trovare una rosa di lI10mi alta-mente qualificati per rkopri're ill suddettoincarico;

se non I1itenga, onde facilitare lo stessocompito del Ministero, di sentire sUlbito lecategorie interessate per andare al supera-mento rapido di eventuali ostacoli che sifrGllpponessero all'istituzione dell'importantee neces,sario O'rganis,mo.

(4 - 4766)

PINNA. ~ Al Ministro della sanità. ~ Persapere:

se sia a conoscenza della vivace protestaddla popolazione di San Vero M:iJHs,in pro-vincia di Orilstano, per la soS'pe\l1lsi,one del~l'erogazione dell'acqua potabi1le, che orma~perdura da oltre 16 giorni;

qUaili provvedimenti intenda aSlsumere,d'intesa con la R,egione sarda ed il suddettoComune, per garantire a quella popolazionel'erogazione dell'acqua.

(4 -4767)

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Senato della Repubblica ~ 23831 ~

11 NOVEMBRE 197S

VI Legislatura

S09a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

PINNA. ~ Al Ministro dei lavori pubblici.~ Per sapere:

se s,ia a conoscenza del fatto che nume~rose ca'tegorie sociali deIila quarta prov:im.ciasarda, con capoluogo i1'1Oristano, da temporeclamano Il'istituzione deLl'ufficio del Geniocivi.le, senza, peraltro, che, da parte del Mini-stero, si predispongano ~e iniziative neces~sane;

cosa osti alla cennata istituzione, attesoche nelle altre prov,incie sarde funziona re~golarmente il predetto ufficio del Genio ci~vile, assiourando a quelle popolazioni iÌ ser~vizi d'istituto.

(4 - 4768)

PINNA. ~ Al Ministro dei lavori pubblici.~ Piremes'so che, cornl'istituzione della quall:'-

ta provincia saI1da, con capoluogo in Orista-no, e con i:l conseguente trasferimento degliuffici amministrativi ed il di,slocamento delpersonale, si sono deteI1minati una grave ca-renza di 3illoggi ed un ina,sprimento del oaro~casa;

,rilevato che, nonostante le proteste evi~denziate da divelrse categorie di lavoratori,nulla è ancora intervenuto per avvia,re, al-meno in parte, [a soluzione dei cennati pro-blemi,

!'interrogante chiede di conoscere cosa ostiall',istituzione in Oristano dell'Istituto auto-nomo case popolari, organo indi'spensabile,secondo le categorie interessate, a promuo-vere, nella nuova realtà provinciale, tutte leiniziative idonee ail superamento della gravecrÌisi edilizia esistente, che pregiudica seria~mente sia ill normale srv01gimento dei compitid'Ìistituto, sia La possibiilità di f,issare la resi~denza nel c3lpoluogo della provincia per i fun~zionari ed i lavoratori addetti ai diversi com~parti dell'attiv.ità amministrativa.

(4 - 4769)

GIOVANNETTI, CEBRELLI. Al Mini-stro delle poste e delle telecomunicazioni. ~

Per sapere:

se è a conoscenza della grave situazionein cui si 1Jrova l'Ufficio postale di San Ga~vino (Cagliari), sistemato in un sottoscalaangusto e maleodorante, ciò che obbliga gli

utenti a ~unghe hIe ed a notevoli perdite ditempo;

se non ritiene urgente procedere ad unanuova e dignitosa sistemazione di detto uffi-cio, onde superare gli inconvenienti e glisconci attuaLi.

(4 ~ 4770)

ARIOSTO. ~ Al Presidente del Consigliodei ministri ed al Ministro dell'interno. ~Per sapere quali urgenti misure il Governointenda adottare di DI'Onte alla drammatica,intensi£icata ripresa deIila criminalità comu~ne e politica, caratterizzata da !particolareefferatezza, talchè è possibi1le ravvisarvi unaorganizzata sfida alla società civile.

In particolare, si chiede di conoscere:

1) notizie più precise sull'assassinio delgiovane Antonio Corrado, avvenuto a Roma,del quale si suppone essere stato vit,1Jima pe~uno scambio di persona;

2) ~come possa spiegarsi e giustificarsi

che piccole bande, più o meno armate, pos-sano ,scorrazzare impunemente, terrorizzan~do la ipacifiloa popolazione di interi quartiericittadini, come sta aocadendo da qualchetempo sipecia1lmente a Roma, Napoli e ReggiaCalabria.

(4 ~ 4771)

PINNA. ~ Al Ministro delle poste e delletelecomunicazioni. ~ Per sapere:

se sia a conoscenza della protes.ta del,lapopolazione del comune di Villaverde, in pro~v1nc.la di Oristano, a causa del disserviziodel posto telefonico pubblilco, aHogato inun negoz'io di geneIii alimentari;

se gli I1isulti ohe nei giorni f.esti'vi ilcennato posto telefonioo pubblico restachiuso, con grave danno per la popolazione;

se non 'ritenga, pertanto, necessario, iUr~gente, utile ed oprportuno disrporre per lainstallaZJÌione di un effettivo posto telefonicopubblico, che consenta a quella cittadinan~za di rpoter rusu£ru1re del serv:izio, attesoche numerosi emigrati hanno l'oocas10ne dicomunicare con i propri parenti proprio neigiomi festivi.

(4 ~ 4772)

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Senato della Repubblica ~ 23832 ~ VI Legislatura

509a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 11 NOVEMBRE 1975

PINNA. ~ Al Ministro dell'agricoltura e

delle foreste. ~ Per sapere:

se sia a conoscenza del g~ave stato didilS'agio in cui si trovano i pastori e gli ane~vatori dell'oristanese, ,con particolare ri~guardo per quelli appartenenti ai comUlt1i diSiamalllt1a, Siapiccia, Simmds, OllastTa Si-maxis, MogoreiHa, Ruinas, Sant'Antonio Rui~nas, Usellus e Senis, i quaH, per l'acquistodel mangime per alimentare H bestli1ame, deb~bono rivol,gersi al Consorzio agraJrio di VillaUJ1hana, che pretende il pagamento con cam-biali a scadenza mens:iJI'e;

se sia, inoltre, a conoscenza del rattoche l'orzo viene venduto a 14.000 l:i:J1eil qUlÌin~tale, l'aViena a 17.000, il gram.o tUlJ1COa 14.200e le fav,e a 20.000, congTave danno per lastessa economia delle aziende pastomli;

se, infine, non ritenga urgente predilspor-

re gli opportuni acoertamenti, di,sponendo,in pari tempo, la dÌila:zJione dei pagamenti a:l~

meno a rat'e semestrali, onde consentire agHinteressatIÌ l'approvvigionamento delèenna~

to mangime a condizioni più accettabili.

(4 ~4773)

MURMURA. ~ Ai Mimstri del tesoro e

dei lavori pubblici. ~ Per sapere se nan ri-tengano Ulrgente dare istmuzioni agli ufficica1abresi ddla Banca d'Italia e della Cortedei conti, ande non sia va:lli£icato e dispe:r~so il chiaJrissimo disposto dell'articolo 6 del-la ,Legge 5 agosto 1975, n. 412, laddove pJ:1e~scrive l'eliminaziane del visto deHa Corte deiconti sui mandat:i di acconto per le operedi edilizia scolastica.

Infatti, avendo in tal modo agita la ragio~neria del PlTovveditorato alil,e opere pubbli~che di Catanzaro, suscitando favorevoli con-sensi neUe categoI1ie implJ1enditoriali, la Ban-ca d'Italia e la Corte dei conti, avviluppatedalla nostaLgica rimembranza di norme ob-solete, si sono opposte al pagamento deimandati, non solo aumentando la difficoltàdelle imprese, ma anche violando una nonequivocabile disposizione legislativa.

(4-4774)

GAUDIO. ~ Ai Ministri dei lavori pubbli-ci, di grazia e giustizia e dell'interno. ~ Per~apere se siano a conoscenza:

che i lavori di costruzione del nuovo edi-ficio delle carwri giudiziarie di Cosenza, ini-ziati da oltre run decennio, non sono statiancora ult:iJmati;

che la stampa locale ne ha denunciatoripetutamente gli eccessivi ritardi e, in que-sti ultimi tempi, ha 'lamentato ('Vedi «Forocosentino» dell'ottobre 1975) che detto edi~ficio è stato deirpredato del materiale dellecondutture idriche, dei servizi igienici, ec~-cetera, per un valore di aloune decine dimilioni di lire, e ohe dal sottosuolo affiorauna grande quantità di aoqua che 'rende ina~gibile lo stabile;

che l'opinione pubbH-ca, allla vista del~l'abbandono in cui, veI1sa talle grande e co~stoso edificio, è negativamente sensibilizza~ta, considerando anche che i vecohi localidi Colle Triglia, dove attuaLmente sono ubi~cate le carceri, sono assolutamente antigie-nici ed inadatti allo scopo sotto ogni riguar~do, per cui si teme che, da un momentoall'altro, possano succedere fatti veramenteinoresciosi.

L'interrogante, mentre nel SIUOsenso diresJJonsabilità denunzia ta:le grave stato dicose, chiede ai Minist,ri <comlpetenti di co-noscere le iCause -che determilnano detto in-giustificabile ritardo e raiOcomanda loro divoler intervenire, con l'urgenza che il casorichiede, pel1dJiè \l'opera venga <completataal più Ipresto, al fine di poteJ1VÌ tnl'sferirel detenuti e gli uffici competenti e calmare,così, anche l'qpinione pUlbibliJca,vivamente

I interessata dalla ,stampa all':iJmportante pro-

blema.(4-4775)

GAUDIO. ~ Ai Ministri dei lavori pubblicie di grazia e gzustizia. ~ Per sapere se sianoa conOiScenza:

che i lavori di costmzione della sede delnuovo Tribunale giudi:zjiario di Cosenza, ini-ziati da oltre un deoennio, [lon sono statiancora Ulltimat,i;

che la stampa looale ne ha denunciatoripetutamente gli eccessivi ritardi, ohe hanno

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SenatO' della Repubblica ~ 23833 ~ VI Legislatura

509a SEDUTA (pamerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

negativamente imp.ressionato ~a cittadinanza,la quale, da anni, attende il oO'mpletamenta

deLl'opera;che i magistrati, i funzianar,i e gli avva~

cati sona attualmente cO'stretti a svolgere illaro uffida, tra tanti disagi, in locali asso~lutamente in3!datti.

L'interrogante, mentre nel sua sensa direspansabHità denuncia tale incresdoso Sita~ia di case, chiede ai Ministri campetenti diconoscere le cause del ritarda dei lavari eraocamanda 10'1'0' di valer intervenire canagni urgenza per ill completamenta dell'operae, camunque, per far esaminare dai campe~tenti ruffki la passibilità di ultim3lre in tempibrevi un'alla dell'ediHcia, che abbisagnerebbe

~ pa,re ~~ di pO'chi lavari di rifinitura, ed

effettJuarne ,la cansegna al più presta all'Am~ministraziane interessata per trasfer1rvi, casì,Ulna parte degli. uffici giudizi ari.

(4 -4776)

MINNOCCI. ~ Al MinistrO' senza partafa~

glia per il caardinamenta delle iniziative perla ricerca scientifica e tecnalagica. ~ Per sa~pere s'e 11 Gaverna sia a canas.cenza dellaR3Jccamandaziane n. 765, relativa all'Agenziaspaziale eurO'pea, approvata dall'Assembleaparlamentare dell Cansiglia d'Europa neUasessiane di attO'bre 1975, e saprattutta del-l'ampia e circostanziata relazione della Cam-missione della scienza e della tecnolagia (Do~cumenta 3655) che illustra detta Raccaman~daziane, ed in particolare per canascere senan intenda ~ carne sarebbe sammamenteappartuna ~ porre attentamente alUa Sitrudia

tale relaziane e le sue canclusioni, in mO'dadaispimre ad eSiSe la prap.ria politica fu-uurain ardine alla questiane in aggetta.

(4 ~ 4777)

MINNOCCI. ~ Al Ministro del turisma edella spettacolo. ~ Per sapere se il Gaver-na sia a canoscenza della Raocamandazia~ne n. 767, relativa allla politica del Cansigliad'Europa nel campa dell'infarmazione, ap~pravata dall'Assemblea parlamentare delCansigllia d'Eurapa neLla sesrs.ione di attabre1975, e Isoprattutta de1l'ampia e circostan-ziata relazi'One della Commissiane per i ra(p-parti con i Parlamenti nazianali ed il pub-

11 NOVEMBRE 1975

blica (Doc. 3647), ed in partIcalare per cona~seere se non intenda ~ carne salrebbe sOlm-mamente oppartuna ~ parre attentamentealla studia ta!lerelazione e le sue canclusioni,in moda da ispirare ad esse la propria paH-tica futura in ordine alla questiane in og-getta.

(4 - 4778)

MINNOOCI. ~ Al Ministro di grazia e giu~stizia. ~ Per sapere se il Gaverna sia a cana~scenza della Raooamandaziane n. 769, relati-va aUa statuta giuridica degli stranieri, ap~pravata da:M'Aissemblea pa'rlamentaJ:1e delConsiglia d'Europa nelLa sessiane di atta-bre 1975, e sopmttutta dell'ampia e drco-stanziata relaziane del'la Cammissiane giu-ridica (Doc. 3666), ed in particalare per ca~nascere se nan intenda ~ come sarebbe sam~mamente opportuna ~ pO'l're attentamentealla Sltudia taile relazione e le sue candusio~ni, in moda da ispirare ad esse la prapriapahtica futura in al11dine aUa questIOne inoggetta.

(4 -4779)

MINNOCCI. ~ Al MinistrO' degli affariesteri. ~ Per sapere se il GO'verno sia a ca~

nO'scenza della Raccomandaziane n. 771 edella RisoluziO'ne n. 605, relattive ,ai rapP'Ortitra il Cansiglia d'Europa, ill CanaJda e gl:i Sta-ti Uniti, 'appravate dall'Assemblea parlamen-tare del Consiglio d'Europa nel,la sessionedi 'OttO'bre 1975, e soprattUltta dell'aJInpia edrcostanziata relazione della Cammissianepolitica (Dac. 3657) !Che illustra Idette Rac~camandazi'One e Risoluzione, ed in partica-Lare per conoscere se nan intenda ~ comesarebbe sammamente oppartuna ~ parreattentamente ,a:llo studio tale relaziane e lesue oanclusiani, in moda da ispirare ad esseLa prapria palitica futura in ordine alaa que~stiane in oggettO'.

(4 ~ 4780)

MINNOOCI. ~ Al Ministro del lavara edella previdenza soctale. ~ Per sapere se HGaverno s:ia a !CO'nasoenzadeIla Ri,scduzionen. 600, iI'elativa alle migraziani eurapee, ap-pravata dal:I'Assemblea panlamentare delConsiglia d'Eurapa neLlia,sessione di attobre

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 23834 ~

509a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 11 NOVEMBRE 1975

1975, e sapmHu1Jta dell'ampia e ci~costan~ziata relaziane della Commissione Idlel[a pa~palazione e dei !rifugiati (Doc. 3641) ,che i1~lustra detta Risoluzione, ed in particolareper conosoere se nan intenda ~ carne sa~

Ifebbe sommamente oppartuna ~ porre at~

tenta:mente aHa studia talerelaziane e lesue canclusioni, in moda da ispirare ad essela prapria palitica futura in ordine al:la q'l1e~stione in oggeNo.

(4-4781)

PREMOLI. ~ Al Presidente del Consigliodei ministri ed al Ministro della sanità. ~Premesso:

che H presidente della Croce mssa ita~liana, nella relaziane che accampagna il bi~lancia cansuntiva per il 1973, ha fatta laseguente dichkurazione: «Resta comunqueda chiedersi carne la Groce rassa italianapassa in tali settori af£rire adeguate ~ sepur mi'surate ~ presenZJe di persanale e dimezzi nell'attuale dispanib~lità finanzia!I"ia.Basta una breve cansideraziane relativa alnumera delle ambulanze ed al l'apparta dipersanale per evidenzia:re che la stessa da~vr:ebbe, carne minima, essere ;raddappiata »;

che 1'aHività de1la Croce rassa italiananel Paese viene svalta aUraversa:

trasparti infermi e pranta saccarsa;5 oentri per educazione matoria di

bambini spastici;2 is<tituti climatici;1 centro nazionale trasfusioni sangue;9 scuale per infermi,ere prafessianali;10 scuale pm assistenti sanitarie vi~

sitatrici;che [a datazione dell'aI1ganica allo di-

cembre 1965 plI"evedeva n. 4.081 posti, deiquali, pe;rò, n. 678 iI'iiguardana per;sanaletmnsitato ad enti aspedalieri a che ha la~sciata il serviziO' in base alla legge n. 336,per cui in effetti la dataziane si riduce lai3.403 posti inarganica previsti al 31 dicem~bre 1974;

che il persanale assunta in serviziO' edin arganiiCo ammonta an. 1.928 unità ,e ohe,pertantO', :restanO' da ,ri:capdre, al 31 dfficem~bre 1974, n. 1.475 pasti ancora disponibili inorg.anica;

che dal 1965 ad oggi è stata assunta per~sonale fuari ll'Ua:laper n. 1.855 unità, adihitea tutti i servizi,

l'interrogante chiede di canoseere se ilGaverna, preso atta della situaziane di pTe~calI"ietà del personale e di pesantezza fitnan~ziaria in cui è castretta ad .operare dettabenemenita istituzione, noo :intenda disparreidonei, urgenti interventi afifinchè la Crocerossa italiana sia messa in candizioni, conadeguata dispanibilità di mezZJiHnanziari edi pe:rsonal,e, di far fronte al meglio ai suaiessenziaH campiti isHtuzianali.

(4-4782)

CIFARELLI. ~ Al Ministro dei beni cul~turali e ambientali. ~ Per canoscere qualiprovvedimenti intende adattare, o promuove-re, per la canservaziane ed il [restauro del~l'edificia, antica e di pregevale architettura,esistente a Rama, in piazza delle Cappelle,numera civico 6, 'n angala can via delle Cop~

'PeNe.(4 ~ 4783)

CIFARELLI. ~ Al Ministro dei beni cul~turali e ambientali. ~ Per canasoe:r,e se sda

"ta:ta autorizzato, e da qUalIe autorità, il di~sfacimenta dell'altare maggiare della chiesadi Santa Maria in Por'ta, a Ravenna.

Trattasi, invero, di un pregevole altare ba~raoca che non si vede peI1Chè siSlia mano-messa e si intenda dimill1ada, can il plJ:1etle~sta delle esigenze della litUiI'gia del ConcilioVatkano II, e ciò in sp;regÌia, al1J:nesì, deUenote indicaZJioni e p:rescrizioni del:la Pontilfi~cia Cammi:s,sione di a:rte saçra.

(4 - 4784)

CIFARELLI. ~ Al Ministro dei beni cul~turali e ambientali. ~ P.er conoscene se sia-nO' state autarizzate, e da chi, 1e apere direstauI10 delle soulture e del :riViesmmentomarmarea, nella parte destra per chi guardi,della facciata della Basilica di San Petra~nio a Balogna.

L'inteT:rogante, mentIie sattolinea l'urgen-za di aff,rontaI1e iJ megliO' possibile il deteria~:r:amenta delle opeIie d'arte collacate aH'est,er-no e mentr.e non nega Lanecessità di eHmina~

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Senato d1tUa Repubblica ~ 23835 ~ VI Legislatura

509a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

re gli effetti e le tracce de1lo smog, che sonosempre più giravi, non può taoere Ila .proipdacritica 'circa i :risultati dei lavod, che hannopOlrtato colà ad una realizzazione di «nin~giovanÌlII1ento dei monumenti» 'sul :tirpo diquello che era tanto in ange in Francia altempo di De Gaulle.

(4 ~ 4785)

BRAN-GA. ~ Ai Ministri dell'interno e di

grazia e giustizia. (Già 3 ~ 1361).

(4 ~ 4786)

OIP.ELLINI. ~ Al Ministro del lavoro edella previdenza sociale. ~ Per conoscere:

se non ritiene necessario intervenire pres~sa la direzione della società « Vetrerie diVernante », al fine .di obbligare l'azienda arinviare la decisione di chiusura ddlo sta~bilimento almeno fino a quando si sarà prov~veduto a sistemare diversamente tutto ilpersonale dipendente;

se non ritiene ohe anche la società « Ve~trerie dI Vernante )} debba attenersi al prin~cipio ddla difesa occupazionale, tanto piùnecessaria in una zona che già ha vissuto ildramma dello spo,polamento e della sottoc~cupazione.

(4 -4787)

GONELLA. ~ Al Ministro degli affari estc-fl. ~ Per conoscere cOIn urgenza che cosa.~bbia fatto o intenda fare in r31Piporto nonsolo a notizie apparse nella Istampa, ma an~che a !precise e pubbliche dkhiarazioni del~la signora Yelena Sacharova circa l' eventua~lità che non sia concessa ad Aindrej SachaI'ovl'a!utorizzazione a recarsi ad Oslo 'per rice~vere il premio Nobel assegnato al grandescienziato 'NISsa.

Qualora al Governo italiano risulti fon~data l'eventualità del non riconoscimentoa Sacharov del diritto di recarsi ad Osloe di ritornare in !patria, :si chiede ohe, neimodi ,che il Governo riterrà rpiù idonei, ven~ga fatto presente al GOiVerno sovietico checiò costituirebbe una graiVe violazione deirecenti accordi di Helsinki ohe sancisconoil diritto di libera circolazione degli uominie delle idee tra i Paesi sottoscrÌittori.

11 NOVEMBRE 1975

Si chiede, inoltre, <che,nella suddetta ipo~tesi, il Governo italiano interessi gli altriGoverni sottoscrittori degli 3IOCOI1didi Hel~sinki peJ1chè, nelle maniere più OiPportune,esercÌJtino un'opera di persuasione e di pres-sione !per evitare la violazione di aocordi daessi sottoscritti. È ovvio che non significamgerenza n~gli affari Interni di un Paeseogni accertaa:nento relatirvo al rispetto di ob-blighi internazionali.

,È un preciso dovere non essere insensi~bili agli é\iPiPellidi uno scienziato celebre ccoraggioso che, con assoluto disinteresse per~sonale, combatte a favore di perseguitati eda difesa dei diritti umani.

(4 ~ 4788)

RUH:L BONAZZOLA Ada Valeria. ~ AlMinistro della pubblica istruzione. ~ Per

sClipere se sia a conoscenza della situazionemsostenibHe che si $Ita determinando in nu~merose località in seguito al mancato sdorp~piamento dei circoli didattici che, negli ul-timi anni, hanno visto aumentare in misu-ra rilevante la propria area di competenza.

In particolare, !'interrogante fa presenteohe nel comune di Corsica, in provincia diMilano, ill iCÌr,colo .didattico viene oggi acomprendere 13 edifici scolastici, 1.81 classie sezioni, 4.710 alunni e 202 insegnanti ed as~sistenti.

L'interrogante chiede, pertanto, al Mini~stro quali misure urgenti intenda prendereper ovviare ad Ulna situazione .come quelladenunciata che, in base ai dati forniti, nonha bisogno di commenti.

(4 ~ 4789)

BLOISE. ~ Al Ministro della pubblica

istruzione. ~ Premesso:

che presso il suo Ministero giaccionoinevase numerose domande di impiegati, iquali, essendo stati dichiarati inidonei aHeproprie funzioni per motivi di salute, han~no .chiesto di essere utilizzati in altri com~piti;

che il ritardo nel provvedere sulle det~te domande crea nei richiedenti una situa~zione di grave disagio e pregiudica 11corret~to funzionamento della scuola,

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 23836 ~

509a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO 11 NOVEMBRE 1975

si chiede di sapere quali provvedimentiintenda adottare il Ministro per la più sol-lecita applicazione dell'articolo 113 del de-creto del Presidente della Repubblica n. 417del 31 maggio 1974.

(4 -4790)

BLOISE. ~ Al Ministro dell'industria, delcommercio e dell'artigianato. ~ Per sapere:

s'e, nell'ambito di una politica che vledenel Mezzogiorno un momento della ripresaeconomica del Paese e nel quadro della sal-vaguardia e degli incentivi della produzioneagricola, non ritenga opportuno procederead un'attenta rivalutazione deLla disciplinache regola la produzione ed il commerciodelLe bevande analcoliche, nella parte in cuiprevede, per le bibite da agrumi, l'obbligodi contenere solo grammi 12 di succo natu-rale per ogni 100 cc;

se, considerate le condizioni di regressodella nostra produzione agrumaria, che nontrova sbocchi sul mercato interno per unapreoccupante flessione di domanda, nè suquello internazionale per l'aumentata con-correnzialità dei prodotti degli altri Paesi,non ritenga contraddittoria tale previsionenormativa con la dichiarata volontà di in-centivare l'occupazione nel settore agricolo,specie nel Mezzogiorno;

se non 'ritenga opportuno adeguare ilnostro Regolamento alle discipline esistentinegli altri Paesi, dove vige l'imposizione dicontenuti di succhi naturali ben più alti delnostro, e tutto ciò anche in considerazioneche, sebbene il Consiglio della Comunità eco-nomica europea abbia deciso di manteneresino al 31 dicembre 1977 le misure nazio-nali relative ai succhi di agrumi, ad ecce-zione di quello di pompelmo, è presumibileche in seguito la normativa sia adeguata aquella dei Paesi che già da ora disciplinano

in maniera più [rigorosa la produzione ed ilcommercio delle b~bite da agrumi.

(4 -4791)

BUCCINL ~ Al Ministro di grazia e giu-stizia. ~ In .I1elaz~oneai rp:mv:v,edrimentidiesodo Idei cancellieri, di cui al decreto delPII1esidente deLla Repubbldca n. 748 del 1972,sulla base della legge n. 336 del 1970, ipTe-messo che da due anni e mezzo i detti fun-zionari peroepiscono la pensione ridotta inqua<nto non sono stati emessi i decreti defi-n~tirvi, nm1t,errogante ,ahiede di conoscere imotivi dei dtardi lamenrtati e qU!aU iIniizia-tive si intendano prendere per assicuraTe al-la categorria ,interessata, con sollecitudine, ilpieno godimenta dei suoi diritti.

(4-4792)

Ordine del giO'rnO'per la seduta di mercO'ledì 12 nO'vembre 1975

P RES I D E N T E . Il Senato torneràa riunirsi in seduta pubbhca domani, mer-coledì 12 rnovembre, alle are 17, con il se-~ente ordine deil giorno:

Seguilto della d~soussione dei documenti:

1. Progetto di bilancio interno del Se-nato per l'anno finanziario 1975 (Doc. VIII,n. 8).

2. Rendiconto delle entrate e delle spesedel Senato per l'anno finanziado 1974(Doc. VIII, n. 7).

La seduta è tolta (ore 20,15).

Dott. ALBERTO ALBERTI

Direttore generale del Servizio dei resoconti parlamentari