Semplificare attraverso i controlli · 2020. 4. 3. · relativa ad un Piano Europeo per la Ripresa...

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24 1 Semplificare attraverso i controlli

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    Semplificare attraverso i controlli

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    Premessa

    La Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Funzione Pubblica ha affidato al FormezPA la realizzazione del progetto” Azioni di supporto al DFP per garantire il Monitoraggio qualitativo e tecnico dei progetti del PON GAS”. PON “Governance e Azioni di Sistema” Ob. Convergenza – Asse G – Piano FormezPA 2010

    L’obiettivo generale del progetto consiste nella massimizzazione dell’efficacia e dell’efficienza dell’Asse E del PON GAS a titolarità del DFP attraverso un più efficiente coordinamento delle attività nel corso delle varie fasi del ciclo di vita dei progetti, implementando e/o rafforzando idonei strumenti di supporto.

    Un obiettivo specifico del progetto è l’analisi e la definizione di procedure di semplificazione dei processi di rendicontazione delle operazioni cofinanziate. L’attività, concepita sulla base di una specifica esigenza del DFP, scaturisce dal generale processo di semplificazione delle procedure di rendicontazione avviato nel corso dell’attuale Programmazione dei Fondi Strutturali al fine di massimizzare l’efficienza nella gestione finanziaria.

    In tale contesto si inserisce la presente pubblicazione che è prima di tutto uno strumento di lavoro per il DFP e per FormezPA ma anche il tentativo di dare un contributo alla semplificazione in materia di rendicontazione di progetti cofinanziati.

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    INDICE

    INTRODUZIONE

    Obiettivo della semplificazione

    − La semplificazione secondo la Commissione Europea

    − La semplificazione possibile

    Il controllo viene prima della semplificazione

    − Il controllo di coerenza e di consistenza

    Le semplificazioni possibili

    a) La costruzione della tabella dei costi standard unitari;

    • a part ire dai dati di bilancio

    • a partire dai costi analitici

    b) La forfetizzazione dei costi generali e indiretti

    a partire dalla analisi delle manifestazioni dell ' ultimo triennio;

    c) Un’alternativa possibile

    Il Modello Ideale

    Lo stato dell’arte nelle regioni

    Appendice

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    Introduzione

    Attraverso il presente lavoro si analizza una struttura complessa, FormezPA, che in 10 anni (dal 2003 al 2013) ha visto passare il peso dei progetti cofinanziati dal 15% al 70% del valore del budget annuale. L’obiettivo è quello di mettere a disposizione un’ esperienza trentennale, del Centro, in materia di gestione di progetti complessi ed in particolare in materia di rendicontazione di progetti cofinanziati e in materia di controlli all’interno della quale ha esercitato anche funzioni attive.

    La prima grande esperienza dell’Istituto può essere fatta risalire all’inizio degli anni ’80 e si riferisce al “Progetto Speciale Ricerca Scientifica applicata nel Mezzogiorno” promosso dalla “Cassa per il Mezzogiorno”. In tale progetto il FormezPA ha garantito che tutte le attività formative fossero realizzate conformemente alle normative europee per l’ammissibilità al cofinanziamento. Altri importanti progetti sono stati il Progetto RIPAM (Riqualificazione delle Pubbliche Amministrazioni nelle Aree Convergenza) per il quale è riuscito a garantire il cofinanziamento di 9 edizioni del progetto stesso, i progetti PASS e un consistente numero di progetti riferibili alle programmazioni 1994-1999, 2000-2006 e 2007 2013. Oggi su un budget di produzione di 45 milioni di euro, circa 34 milioni sono riferiti a progetti cofinanziati.

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    La complessità delle operazioni di rendicontazione risentono sia del peso delle norme e dei regolamenti europei sia della diversità di approccio da parte delle diverse autorità di gestione. Se si aggiunge che ogni autorità di gestione utilizza un proprio sistema di monitoraggio delle spese e di caricamento dei dati ( che per convenzione si è obbligati ad utilizzare) allora si capisce che un Istituto come il FormezPA che si interfaccia con alcune decine di committenti ha la necessità di proporre un sistema semplificato di rendicontazione che possa essere condiviso e utilizzabile in tutti i casi di rendicontazione di progetti cofinanziati. Con l’occasione si tenterà di dare un contributo al dibattito , sempre più attuale, sulla necessità di introdurre procedure semplificate nelle modalità di rendicontazione dei progetti cofinanziati.

    Si rammenta che per il periodo di programmazione 2014-2020, la Commissione Europea ha proposto delle modifiche significative alle modalità di progettazione e attuazione della politica di coesione e di sviluppo rurale, in particolare:

    - la concentrazione delle risorse sulle priorità della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, grazie ad una articolazione delle stesse in 11 obiettivi tematici;

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    - la adozione di modalità di gestione comuni nell’utilizzo dei Fondi FESR, FSE, FEAMP e FEASR atta a promuovere una efficace integrazione delle risorse della Politica di Coesione (FESR e FSE), del FEASR e del FEAMP2, e la complementarità con altre politiche e strumenti pertinenti all’Unione [Horizon 2020; COSME, LIFE, Erasmus per tutti, Programma per il cambiamento e l’innovazione sociale, Meccanismo per collegare l’Europa (CEF), IPA, FEAGA3] nonché un più efficace coordinamento delle politiche;

    - un maggiore orientamento delle politiche ai risultati, attraverso un quadro di riferimento comune dei risultati e una riserva per realizzazioni efficienti;

    - il ricorso alle condizionalità ex ante, articolate a livello di obiettivo tematico, quale prerequisito per avviare idonee politiche di crescita e sviluppo, basate su adeguati strumenti programmatici, legislativi o attuativi;

    - il rafforzamento della coesione territoriale attraverso il sostegno alle politiche urbane, alla programmazione integrata e allo sviluppo locale di tipo partecipativo, da attuare mediante un approccio place based;

    - l’armonizzazione delle regole di ammissibilità e l’ampliamento delle opzioni semplificate in materia di costi, al fine di ridurre l’onere amministrativo gravante sui beneficiari e sulle autorità di gestione.

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    Obiettivo della semplificazione

    La semplificazione secondo la Commissione Europea DG Occupazione . Affari Sociali e Pari Opportunità

    Nel rapporto annuale per il 2007, la Corte dei Conti europea ha rilevato che la maggior parte degli errori rinvenuti nella spesa dei Fondi strutturali è in parte dovuta alla complessità della normativa di riferimento. Per questa ragione, ha raccomandato di semplificare “le basi di calcolo dei costi ammissibili” e di “ricorrere in maniera più diffusa all’utilizzo delle somme forfettarie o ai pagamenti sulla base di costi fissi in luogo del rimborso a costi reali”. Il Regolamento Finanziario applicabile al bilancio generale della Comunità Europea e le sue norme applicative consentivano già tale approccio per le spese dirette di gestione.

    Nel Novembre 2008 la Commissione ha pubblicato una Comunicazione relativa ad un Piano Europeo per la Ripresa Economica, che invitava ad accrescere gli investimenti per incentivare l’economia Europea. La Commissione si è impegnata a proporre una serie di misure, dirette tra l’altro ad “estendere la possibilità di dichiarare i costi ammissibili su base forfettaria per tutti i Fondi”. In tale contesto, la Commissione ha avanzato una proposta di emendamento dell’Articolo 11 del Regolamento (CE) N° 1081/2006 (Regolamento FSE) introducendo la possibilità di applicazione dei costi fissi attraverso tabelle standard per costi unitari e somme forfetarie. La proposta è stata adottata il 26 Novembre 2008. Durante il negoziato la Commissione ha convenuto di estendere alle sovvenzioni FESR l’applicazione della forfetizzazione dei costi indiretti, tabelle standard per costi unitari e somme forfettarie tramite una modifica dell’art.7 del Regolamento (CE) No.1080/2006 (Regolamento FESR).

    Pertanto, il Regolamento del FSE modificato dal Regolamento (CE) n. 396/20096 e il Regolamento del FESR modificato dal Regolamento (CE) 397/20097, prevede per entrambi i Fondi la stessa possibilità di applicazione della forfettizzazione dei costi indiretti, tabelle standard per costi unitari e somme forfettarie. Queste previsioni rappresentano un passo importante verso la semplificazione. L’esperienza degli Stati Membri ha dimostrato che una parte cospicua dei documenti di supporto esaminati dai controllori e dai revisori serviva a giustificare una piccola parte della spesa. Ciò significa che molte risorse umane e molti sforzi amministrativi richiesti per la gestione dei fondi strutturali sono assorbite nella raccolta e nella verifica dei documenti, invece di essere concentrati nell’attuazione degli obiettivi

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    delle politiche. L’applicazione delle previsioni sulla semplificazione dei costi nei programmi del FESR e del FSE potrà alleggerire il carico amministrativo per i beneficiari e per gli organismi di gestione e potrà contribuire ad un più corretto ed efficiente utilizzo dei Fondi.

    L’utilizzo delle opzioni di semplificazione dei costi è un concetto con importanti implicazioni per la gestione e il controllo dei Fondi Strutturali. Tutti gli attori interessati dovranno adattare i loro metodi e le loro abitudini di lavoro, allo scopo di mettere in pratica gli effetti positivi della semplificazione, senza compromettere la legalità e la regolarità della spesa.

    Dal punto di vista dei controlli, le previsioni degli Articoli 11.3 (b) del Regolamento (CE) No 1081/2006 così come modificato dal Regolamento (CE) No 396/2009 e 7(4) del Regolamento(CE) No 1080/2006 così come modificato dal Regolamento (CE) No 397/2009 indicano un alleggerimento del principio dei costi reali. Costi a forfait o standard e somme forfetarie implicano stime basate ad esempio sulle medie e sugli studi dei dati storici o dei prezzi di mercato. I revisori devono concentrarsi maggiormente sugli output piuttosto che sull’input e sui costi dei progetti.

    È importante che i revisori della Commissione rendano i loro metodi di controllo per queste nuove semplificazione dei costi il più possibile trasparenti, allo scopo di dare certezza agli Stati Membri, vale a dire alle autorità di gestione, agli organismi intermedi e ai beneficiari, affinché essi possono continuare ad applicare questi concetti senza alcuna esitazione ed incertezza. È ugualmente importante che le autorità di audit nazionali e gli auditors della Commissione, mantengano un approccio comune per il controllo dei costi indiretti dichiarati su base forfetaria, delle tabelle standard per costi unitari e delle somme forfetarie, al fine di assicurare una uniformità di trattamento quando si traggono le conclusioni sulla legalità e la regolarità delle spese dichiarate. Per questo motivo, le autorità di audit degli Stati membri sono incoraggiati a utilizzare lo stesso approccio di audit quando si controllano queste opzioni di semplificazione dei costi. Applicare le opzioni di semplificazione dei costi significa abbandonare l’approccio tradizionale di ricondurre ogni euro della spesa cofinanziata a specifici documenti di supporto. Tuttavia, nei casi in cui si faccia ricorso a tali opzioni, al fine di determinare la legalità e la regolarità della spesa i revisori non devono controllare i costi reali sottostanti i costi a forfait, le tabelle standard di costi unitari o le somme forfetarie. Qualora vengono applicate le opzioni di semplificazione dei costi, la Commissione e le

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    autorità nazionali di controllo continueranno a verificare i costi delle operazioni cofinanziate ed eseguire audit legittimi e regolari. Tuttavia, questi controlli saranno effettuati in maniera diversa, sulla base del metodo di calcolo utilizzato per impostare i tassi forfettari e le somme forfettarie e non sulla base dei documenti finanziari di supporto per progetto.

    E’ fondamentale sottolineare che, a condizione che lo Stato membro abbia messo in atto una metodologia stabilita nel rispetto dei principi di sana gestione finanziaria e che non vi siano indicazioni di una frode o di abuso, la Commissione non dovrebbe mettere in discussione il sistema nazionale. La metodologia di audit che dovrebbe essere applicata nei casi in cui si faccia ricorso alla forfetizzazione dei costi indiretti, alle tabelle standard per costi unitari e alle somme forfetarie consiste nelle seguenti verifiche:

    1. Verifica che il metodo di calcolo per determinare il forfait, le tabelle standard per costi unitari e le somme forfetarie, sia stato definito a priori e che sia giusto equo, e verificabile;

    2. Verifica della corretta applicazione del metodo stabilito attraverso l’esame delle realizzazioni/risultati del progetto;

    3. Verifica della base del principio del “costo reale” dei costi diretti (o del loro calcolo in caso di uso di altre opzioni di costo semplificate per calcolarle) nel caso di forfetizzazione dei costi indiretti.

    È importante notare che le opzioni di semplificazione dei costi mirano a ridurre l'onere di mantenere documenti finanziari di supporto dettagliati. Tutto ciò non interferisce con l'obbligo di rispettare pienamente tutte le norme comunitarie e nazionali applicabili, quali la pubblicità, gli appalti pubblici, le pari opportunità, un ambiente sostenibile, aiuti di Stato ecc. L’Art.11(3)(b) del Regolamento (CE) 1081/2006 e l’Articolo 7(4) del Regolamento (CE) No.1080/2006 stabiliscono quattro condizioni che devono essere soddisfatte dai metodi utilizzati per definire tassi forfettari per i costi indiretti, somme forfettarie e le tabelle standard di costi unitari, piuttosto che definire un metodo per calcolarle: il calcolo deve essere fatto in anticipo, e deve essere giusto, equo e verificabile. Queste condizioni permettono che la gestione delle sovvenzioni sia semplificata, pur mantenendo un effettivo controllo della spesa. Invero, mentre con il sistema dei costi reali il controllo, sia del valore che della quantità del progetto imputato, è fatto ex-post, con le disposizioni proposte sulle tabelle standard

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    per costi unitari e sulle somme forfetarie, il controllo del valore degli input è fatto ex-ante e solo il controllo della quantità è fatto ex-post.

    CONDIZIONI DA RISPETTARE PER I COSTI SEMPLIFICATI

    Deve essere stabilito in anticipo:

    Le opzioni di semplificazione dei costi devono essere definite ex ante e devono essere incluse per esempio nell’invito a presentare proposte o al più tardi nella decisione di sovvenzione. Questo significa anche che una volta che la tabella standard per unità, o l’importo (nel caso di somme forfettarie) sono stati stabiliti, non possono essere cambiati durante o dopo l'esecuzione di un'operazione. Le regole pertinenti e le condizioni devono essere incluse nelle norme nazionali di ammissibilità applicabili ai programmi operativi. Questo significa anche che una volta che le tabelle standard unitarie, il tasso o l’importo (in caso di somme forfettarie) sono stabiliti, non possono essere cambiati durante o dopo l'attuazione di un'operazione per compensare un aumento dei costi o una sottoutilizzazione delle disponibilità di bilancio. Dovrebbe essere chiaramente specificato l’ambito di applicazione delle opzioni di semplificazione dei costi che si applicano ad esempio alle categoria di progetti, attività dei beneficiari e per i quali essi saranno disponibili. Gli Stati membri dovrebbero cercare di trovare un equilibrio tra il massimo campo di applicazione, garantendo la conformità con i principi "giusto ed equo", ed una portata più ristretta, che rischia la sopra-differenziazione delle aliquote e che potrebbe disperdere l'oggetto della semplificazione.

    Deve essere giusto:

    Il calcolo deve essere ragionevole, vale a dire basato sulla realtà, non eccessivo o estremo. Se una determinata tabella standard di costo unitario è stata in passato compresa tra 1 € e 2 € i servizi della Commissione non si aspetteranno di vedere una scala di 7 €. Da questo punto di vista il metodo utilizzato per individuare il costo unitario o la forfettizzazione dei costo generali o la somma forfettaria sarà estremamente importante. L'autorità di gestione deve essere in grado di spiegare e, se necessario, giustificare le sue scelte. Un “ideale” metodo di calcolo giusto adeguerà le percentuali alle specifiche condizioni o esigenze. Per esempio, l’esecuzione del progetto può essere più costosa in una regione isolata piuttosto che in una regione

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    centrale a causa degli elevati costi di trasporto; questo fattore deve essere tenuto in considerazione quando si decide su una somma forfettaria o un costo che deve essere sostenuto per progetti simili nelle due regioni. In ogni caso, l’uso delle di opzioni semplificazione dei costi non dovrebbe essere abusato (ad esempio, le indennità forfettarie di regola non dovrebbero gonfiare i costi dell’operazione e le operazioni non dovrebbero essere suddivise al fine di consentire l'utilizzo sistematico di somme forfettarie). L’obiettivo del lavoro di controllo è quello di esaminare le basi utilizzate per stabilire le percentuali e se le percentuali finali fissate sono effettivamente coerenti con queste basi.

    Deve essere equo:

    La principale idea sottesa al termine “equo” è che non si devono favorire alcuni beneficiari rispetto ad altri. Il calcolo delle tabelle standard per unità di costo, delle somme forfetarie o dei costi a forfait deve assicurare una parità di trattamento dei beneficiari e/o delle operazioni. Ad esempio potrebbero esserci delle differenze nei prezzi o nelle quantità che non sono giustificate da oggettive caratteristiche dei beneficiari o delle operazioni, o da espliciti obiettivi politici. I revisori non devono accettare metodi di calcolo che operano ingiustificatamente una discriminazione nei confronti di particolari gruppi o beneficiari o tipi di operazioni.

    Deve essere verificabile:

    La determinazione dei tassi forfettari, di tabelle standard di costi unitari o di somme forfettarie dovrebbe essere basata su prove documentali che possono essere verificate. L'autorità di gestione deve essere in grado di dimostrare la base sulla quale i tassi sono stati redatti. Si tratta di una questione fondamentale per garantire la conformità con i principi di una sana gestione finanziaria. Questa verifica dovrà far parte della pista di controllo. Non sarà ammessa la definizione ex nihilo dei tassi forfettari per i costi indiretti, delle tabelle standard di costi unitari o delle somme forfettarie. Nel determinare le tabelle standard di costi unitari, le somme forfettarie o i tassi forfetari per i costi indiretti, l'Autorità di Gestione deve prendere una decisione documentata (piuttosto che una informale accettazione), e questa decisione è volta a definire la base applicata per il calcolo. L'esperienza dimostra che possono essere utilizzati molti metodi per determinare in anticipo le somme forfettarie e le tabelle standard di costi

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    unitari, la più comune consiste nell'analisi dei dati storici (studio, analisi statistiche, ecc.. Inoltre, altri metodi di calcolo sono basati sull’analisi dell’attuale struttura dei costi reali messa in relazione alla scala di costo unitario, come ad esempio le indennità giornaliere, le borse di studio per la formazione, i prezzi di mercato, oppure potrebbero essere utilizzate tariffe simili a quelle adottate da altre autorità pubbliche purché siano conformi alle condizioni previste dall’Art.11(3)(b) del Regolamento (CE) 1081/2006 e dall’Articolo 7(4) del Regolamento (CE) No.1080/2006. Anche se questo crea ulteriore carico di lavoro amministrativo per la loro determinazione, è anche possibile calcolare i costi unitari o le somme forfettarie effettuando un’analisi della bozza di budget dettagliato proposta dal beneficiario candidato, rispetto ai risultati attesi e ad operazioni comparabili. Potrebbe anche essere previsto che gli Stati Membri lavorino tramite chiamate a progetti: lo Stato Membro pubblicherebbe in anticipo le basi sulle quali andrebbe a calcolare le sovvenzioni tramite somme forfettarie e queste devono comunque essere, giuste, eque e verificabili. Questo significa che i candidati dovranno conoscere i criteri sui quali le sovvenzioni saranno basate, e che questi criteri dovranno essere standard e applicati a tutti i candidati per le stesse tipologie di progetti. Ad esempio in caso di chiamata a progetti, l’Autorità di Gestione dovrebbe essere in grado di rispondere a domande del tipo: “la chiamata a progetti è completa per i dettagli che necessita? Gli elementi necessari per determinare la somma forfettaria sono specificati bene e spiegati in anticipo?” L’Autorità di Gestione controlla che i costi contenuti nella bozza di budget previsionale dettagliato presentato, per esempio, siano ragionevoli ed accettabili in vista della determinazione della somma forfettaria nella decisione di sovvenzione. Un’altra soluzione potrebbe essere che lo Stato Membro definisca una somma forfettaria per una specifica attività e una chiamata a progetti sulla base di tale importo, finanziando la proposta migliore.

    Pista di controllo

    Per la verifica del metodo di calcolo, infatti, la Commissione si concentrerà sulla verifica del rispetto delle condizioni di cui sopra e non chiederà le ragioni per cui si è scelto un metodo piuttosto che un altro. Le autorità responsabili dovrebbero mantenere un'adeguata attestazione del metodo di calcolo e dovranno essere in grado di dimostrare la base sulla quale sono stati fissati i tassi forfettari, le tabelle standard di costi unitari o le somme forfettarie. La documentazione conservata per dimostrare il

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    metodo di calcolo sarà subordinata al rispetto dei requisiti di cui all'articolo 90 del regolamento (CE) n. 1083/2006.

    Articolo 90

    Disponibilità dei documenti

    1. Fatte salve le norme in materia di aiuti di Stato ai sensidell'articolo 87 del trattato, l'autorità di gestione assicura che tutti i documenti giustificativi relativi alle spese e alle verifiche del programma operativo in questione siano tenuti a disposizione della Commissione e della Corte dei conti per:

    a) i tre anni successivi alla chiusura di un programma operativo ai sensi dell'articolo 89, paragrafo 3;

    b) i tre anni successivi all'anno in cui ha avuto luogo la chiusura parziale, per i documenti relativi a spese e verifiche su operazioni di cui al paragrafo 2.

    La decorrenza di detti periodi è sospesa in caso di procedimento giudiziario o su richiesta debitamente motivata della Commissione.

    2. L'autorità di gestione mette a disposizione della Commissione, su richiesta, un elenco delle operazioni completate che sono state oggetto di chiusura parziale ai sensi dell'articolo 88.

    3. I documenti sono conservati sotto forma di originali o di copie autenticate su supporti comunemente accettati.

    Il regolamento 496/2012 con il quale si propone l’abrogazione del regolamento n.1083/2006 , all’art. 57 prevede che le sovvenzioni possano essere erogate sulla base delle seguenti modalità di determinazione e rendicontazione dei costi:n

    a. rimborso dei costi ammissibili effettivamente sostenuti e pagati unitamente, se del caso, a contributi in natura e ammortamenti;

    b. tabelle standard di costi unitari;

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    c. somme forfettarie non superiori a 100 000 EUR di contributo pubblico;

    d. finanziamenti a tasso forfettario, calcolati applicando una determinata percentuale a una o più categorie di costo definite.

    L’art. 58 dello stesso regolamento prevede inoltre che laddove l'esecuzione di un intervento dia origine a costi indiretti, questi ultimi si possono calcolare forfettariamente in uno dei seguenti modi:

    (a) un tasso forfettario fino al 20% dei costi diretti ammissibili, calcolato sulla base di un metodo giusto, equo e verificabile o di un metodo applicato nell'ambito di meccanismi di sovvenzione finanziati interamente dallo Stato membro per una tipologia analoga di intervento e beneficiario;

    (b) un tasso forfettario fino al 15% dei costi diretti ammissibili per il personale;

    (c) un tasso forfettario applicato ai costi diretti ammissibili basato su metodi esistenti e percentuali corrispondenti applicabili nelle politiche dell'Unione per una tipologia analoga di intervento e beneficiario.

    Il regolamento 607/2001 che propone l’abrogazione del regolamento n.1081 del 2006 all’ art 14 prevede che nei casi di sovvenzioni subordinate all’adozione di uno dei criteri di cui all’art 57 del regolamento 496 , lo Stato membro può applicare le proprie prassi contabili a sostegno delle operazioni. Ai fini del regolamento 607 e del 496 tali prassi contabili e i relativi importi non sono soggetti ad audit da parte della autorità di audit o da parte della Commissione.

    Conformemente all’art. 57 citato paragrafo 1 lettera d) e paragrafo 4 , lettera d) un tasso forfettario sino al 40% delle spese dirette di personale ammissibile , può essere utilizzato al fine di coprire i restanti costi ammissibili di un’operazione.

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    La semplificazione possibile

    L’obiettivo della semplificazione è strettamente connesso alla necessità di accorciare i tempi dei controlli , di renderli più efficienti, e di liberare risorse da destinare a controlli sui contenuti e sugli obiettivi. I regolamenti europei e le raccomandazioni della Commissione Europea ( DG Occupazione . Affari Sociali e Pari Opportunità )restituiscono uno scenario all’interno del quale sembrano esserci più gradi di libertà che vincoli.

    In particolare ,ed in estrema sintesi, si può ritenere che le proposte di modelli semplificati di rendicontazione debbano soddisfare il seguente requisito:

    1. sostenibilità: le modalità di costruzione del modello semplificato devono poter costituire esse stesse “la pista di controllo”

    e osservare comunque le seguenti prescrizioni :

    a) conservare la documentazione come previsto all'articolo 90 del regolamento (CE) n. 1083/2006;

    b) rispettare pienamente tutte le norme comunitarie e nazionali applicabili, quali la pubblicità, gli appalti pubblici, le pari opportunità, la trasparenza, la rotazione ecc.

    La questione che rimane aperta e che sembra essere quella più problematica è quella relativa alla relazione tra prodotto o servizi standard e costo standard.

    La difficoltà principale riguarda la possibilità di individuare prodotti e servizi che possano essere definiti sia in base alle loro qualità intrinseche e

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    caratteristiche sia in relazione ai contenuti in termini di quantità e qualità delle risorse necessarie per produrre il servizio stesso o il bene.

    A dire il vero solo in alcuni casi e con qualche approssimazione è possibile definire l’output di progetto in termini di costo standard essendo, nella maggior parte dei casi, una operazione difficile se non impossibile.

    Il costo di un progetto formativo è rappresentabile, in termini di costo standard ad esempio in termini di costo orario/allievo . In tale ipotesi tutte le tipologie di costo sono contente nel costo standard che rappresenta la sintesi parametrica del contributo che il costo di utilizzo di ogni tipologia di risorsa necessaria fornisce alla formazione del costo standard stesso.

    Nel costo standard ora/allievo sono perciò contenuti i costi di coordinamento, i costi delle docenze ,il costo dei materiali , le aule , le segreterie, il tutor i costi generali, ecc. . siano essi interni o esterni rispetto al soggetto attuatore.

    Ma anche nel settore della formazione l’utilizzo di costi standard è possibile solo nel caso in cui ci si trovi difronte ad attività sperimentate, ripetibili nel tempo e nello spazio. Nel caso di contenuti e/o di metodologie fortemente innovative definire il prodotto in termini di costo standard diventa molto più difficile.

    Per tali motivi nel caso di progetti di assistenza tecnica o azioni di sistema, essendo oltremodo difficile la individuazione di prodotti standard, si possono ipotizzare forme di semplificazione che si concentrano sul processo di produzione ed in particolare sulla individuazione di criteri di rappresentazione sintetica dei costi interni di produzione .

    Nelle pagine che seguono vengono esposte alcune ipotesi di semplificazione precedute da un modello di controllo attraverso il bilancio di esercizio del soggetto attuatore.

    Ciò nella convinzione che il processo di semplificazione deve necessariamente passare attraverso un incremento della efficienza dei controlli che pongano maggiore attenzione alla dimensione complessiva della spesa e non si disperdano alla caccia di scontrini più o meno parlanti.

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    IL controllo viene prima della semplificazione

    La programmazione dei nuovi fondi strutturali caratterizzata dalla adozione di un modello basato sulla integrazione dei fondi e degli obiettivi tematici introduce , dal punto di vista della gestione delle singole attività , ulteriori elementi di difficoltà . In materia di semplificazione, inoltre, introduce nuove possibilità sul riconoscimento di forme di forfettizzazione di costi indiretti. Ciononostante il quadro di riferimento per l’adozione di una qualsiasi delle forme di semplificazione è sufficientemente incerto, da indurre a ritenere che essenziale e propedeutico è la messa a punto di una modalità di controllo che possa essere la base per la adozione di qualsiasi forma di rendicontazione.

    Il controllo di coerenza e consistenza

    E’ un controllo effettuato mettendo a confronto il valore delle attività rendicontate con il valore delle stesse attività riportate nel bilancio di esercizio. E’ un controllo di coerenza in quanto consente di verificare che le modalità di valutazione del volume di produzione associato ad un dato progetto sono analoghe a quelle utilizzate per l'intero portafoglio progetti del soggetto attuatore. E' un controllo di consistenza in quanto consente di rilevare la compatibilità tra valore delle attività rendicontate al 31 dicembre di un esercizio e la valorizzazione della commessa ( progetto ) in termini di contributo fornito dalla stessa alla produzione complessiva realizzata dal soggetto attuatore al 31 dicembre dello stesso esercizio.

    Il volume di produzione

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    Il volume di produzione è la quantità prodotta nell' esercizio di riferimento ed è , per un soggetto attuatore che realizza più progetti, la somma delle quantità prodotte associate ad ogni singolo progetto. Dal punto di vista economico tale ammontare è interamente rappresentato da quantità prodotte se nell'esercizio non sono stati collaudati progetti ( se cioè non vi sono state attività concluse e valutate positivamente da parte del committente ), da quantità prodotte e da ricavi dalle vendite se nel corso dell'esercizio sono stati ultimati, consegnati e valutati positivamente uno o più progetti.

    Un lavoro in corso su ordinazione (o commessa) si riferisce a un contratto, di durata normalmente ultrannuale, per la realizzazione di un bene (o una combinazione di beni) o per la fornitura di beni o servizi non di serie che insieme formino un unico progetto, ovvero siano strettamente connessi o interdipendenti per ciò che riguarda la loro progettazione, tecnologia e funzione o la loro utilizzazione finale. I lavori su ordinazione sono eseguiti su ordinazione del committente, secondo le specifiche tecniche da questi richieste. Per lavoro in corso su ordinazione di durata ultrannuale s’intende un contratto di esecuzione che investe un periodo superiore a dodici mesi. Per durata s’intende il tempo che intercorre tra la data d’inizio di realizzazione dei beni e/o servizi e la data di ultimazione e consegna dei beni e/o prestazione dei servizi entrambe determinate dal contratto; ciò indipendentemente dalla data in cui si è perfezionato il contratto.

    I ricavi di commessa (o ricavi a preventivo) sono costituiti dai corrispettivi complessivi pattuiti tra il committente e l’appaltatore per l'esecuzione o la fornitura dei beni e/o servizi previsti nel contratto. I costi di commessa (o costi a preventivo) comprendono i costi attribuibili a una commessa che si stima di sostenere per l'esecuzione o la fornitura dei beni e/o servizi previsti nel contratto. Il risultato (o margine) di commessa rappresenta la differenza tra i ricavi di commessa e i costi di commessa. I costi consuntivi di commessa rappresentano i costi sostenuti riferiti a una commessa nel periodo compreso tra la data di stipulazione del contratto ed una certa data antecedente al completamento della commessa stessa (ad esempio alla data di redazione del bilancio). Lo stato di avanzamento (o percentuale di completamento) rappresenta, in termini percentuali o in base a misurazioni fisiche, l’entità dei lavori in corso già eseguiti dall’appaltatore ad una certa data antecedente al completamento della commessa (ad esempio alla data di redazione del bilancio). Il ricavo maturato (o corrispettivo maturato) rappresenta la quota dei ricavi di commessa determinata con riferimento allo stato di avanzamento dei lavori ad una certa data. 1

    Definizioni dell’OIC 1

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    Tipologie di commesse

    In base alla determinazione del prezzo complessivo dell’opera, è possibile individuare due tipi di contratti: - contratti a corrispettivo predeterminato; -contratti con corrispettivo basato sul costo consuntivo più il margine.

    Nei contratti a corrispettivo predeterminato, l'appaltatore si impegna ad eseguire l’opera sulla base di un prezzo contrattuale predeterminato o dei prezzi pre-determinati per le singole voci di lavoro. Al fine di contenere i rischi dell'impegno assunto, il prezzo predeterminato può essere oggetto di clausole di revisione di prezzo per adeguarlo ad aumenti dei relativi costi. Altri motivi tipici che portano ad una variazione del prezzo possono essere la richiesta di modifiche all’originario progetto da parte del committente, regolamentato da un apposito atto aggiuntivo (ad es., varianti in corso d'opera) ovvero l'adeguamento ex lege (art. 1664 c.c.). Ai contratti a corrispettivo predeterminato possono essere ricollegati quelli basati sulle unità prodotte, nei quali viene stabilito contrattualmente un prezzo fisso per unità di prodotto. Il prezzo complessivo finale varia dunque in relazione alle quantità prodotte.

    Nei contratti con corrispettivo basato sul costo consuntivo più il margine, il corrispettivo riconosciuto all’appaltatore è determinato dai costi sostenuti, specificamente previsti dal contratto, maggiorati di una percentuale dei costi stessi a titolo di recupero di spese generali e di altre spese non specificamente rimborsabili, oltre che di profitto, ovvero di un importo fisso. In entrambi i casi, la determinazione del margine è stabilita contrattualmente. Il margine della società appaltatrice può essere proporzionale ai costi sostenuti ovvero essere predeterminato se calcolato come percentuale fissa dei costi stimati inizialmente. Nei contratti con corrispettivo basato sul costo consuntivo, il corrispettivo contrattuale non è predeterminato, ma è calcolato in funzione dei costi sostenuti dall’appaltatore.

  • 2420

    L’articolo 2426 del C.C. numero 11 prevede che “i lavori in corso su ordinazione possono essere iscritti sulla base dei corrispettivi contrattuali maturati con ragionevole certezza”. Tenuto conto che, fin dall'inizio dell'attività di produzione, il bene o il servizio è stato commissionato all’appaltatore, il codice civile ammette la possibilità di riconoscere il risultato della commessa negli esercizi in cui i lavori sono eseguiti. I lavori in corso su ordinazione possono dunque essere valutati o con il criterio del costo di cui al numero 9 dell’art. 2426 (valido in generale per tutte le rimanenze) o con il criterio di cui al numero 11 dello stesso articolo sulla base del corrispettivo contrattuale maturato, ancorché superiore al costo.

    I criteri per la valutazione dei lavori in corso previsti dal codice civile sono:

    -Il criterio della percentuale di completamento (ex art. 2426, n. 11). -Il criterio della commessa completata (ex art. 2426, n. 9).

    Il criterio della percentuale di completamento soddisfa il principio della competenza economica, in quanto consente la rilevazione dei costi, dei ricavi e del risultato di commessa negli esercizi in cui i lavori sono eseguiti. Il criterio non viola il principio della prudenza e della realizzazione in quanto vi è un diritto al ricavo (corrispettivo) maturato derivante dall’esistenza di un contratto, ovvero dall’obbligo del committente di pagare il corrispettivo. Inoltre, il requisito della “ragionevole certezza”, previsto dal citato numero 11, impone di tenere conto delle difficoltà a stimare la percentuale di maturazione del corrispettivo e le prevedibili contestazioni del committente. La contabilizzazione secondo il criterio della percentuale di completamento può essere ammessa solo quando esiste un contratto vincolante per le parti ed è attendibilmente stimabile il risultato della commessa. Il criterio della commessa completata comporta la valutazione delle rimanenze di lavori in corso non in base al corrispettivo contrattuale previsto, bensì al costo sostenuto per la commessa, anzi al minore fra il costo e il presumibile valore di realizzo, secondo la regola generale di valutazione delle rimanenze di cui al n. 9 dell’art. 2426. Il riconoscimento dei ricavi di commessa e dell’utile di commessa

  • 2421

    avviene interamente al completamento della stessa, ossia nel momento in cui le opere sono ultimate e consegnate o i servizi sono resi. A differenza del criterio della commessa completata, il criterio della percentuale di completamento permette di raggiungere in modo corretto l'obiettivo della contabilizzazione per competenza economica dei lavori in corso su ordinazione di durata ultrannuale. Il criterio della percentuale di completamento prevede, infatti, il riconoscimento del risultato della commessa con l'avanzamento dei lavori. Il criterio si basa sull’assunto che i ricavi di commessa maturano con ragionevole certezza e sono iscritti in bilancio man mano che i lavori sono eseguiti, consentendo così di assegnare quote di risultato economico agli esercizi nei quali la produzione viene ottenuta. Il criterio della percentuale di completamento è, pertanto, quello che consente la corretta rappresentazione in bilancio dei risultati dell'attività dell’appaltatore in ciascun esercizio.1

    Il criterio della percentuale di completamento può essere adottato quando sono soddisfatte le seguenti condizioni:

    • esiste un contratto vincolante per le parti che ne definisca chiaramente le obbligazioni e, in particolare,

    • il diritto al corrispettivo per l’appaltatore; • il diritto al corrispettivo per la società che effettua i lavori matura con

    ragionevole certezza via via che i lavori sono eseguiti ; • non sono presenti situazioni di incertezza relative a condizioni contrattuali o

    fattori esterni di tale entità da rendere dubbia la capacità dei contraenti a far fronte alle proprie obbligazioni (ad es., l’obbligo dell’appaltatore nel completare i lavori);

    • il risultato della commessa può essere attendibilmente misurato.

    Nei contratti a corrispettivo predeterminato, il risultato può essere attendibilmente stimato quando sono soddisfatte le seguenti condizioni:

    1. i ricavi di commessa possono essere determinati con attendibilità; 2. è ragionevolmente certo che i ricavi di commessa saranno incassati

    dall’appaltatore; 3. i costi di commessa necessari per completare i lavori e lo stato di avanzamento

    alla data di riferimento del bilancio possono essere determinati in modo attendibile;

    4. i costi di commessa attribuibili al contratto possono essere identificati con chiarezza e determinati con attendibilità, cosicché i costi di commessa sostenuti possono essere comparati con le stime precedenti.1

  • 2422

    I progetti che interessano ai fini del controllo proposto sono evidentemente quelli che rimangono in magazzino , cioè quei progetti per i quali il processo di valutazione da parte del committente non si è concluso .

    Il magazzino progetti è la fonte dei controlli, perciò, fondamentale e propedeutico è capire le modalità di valutazione delle singole attività e di costruzione del magazzino stesso.

    In estrema sintesi un magazzino progetti si presenta nel modo seguente:

    Tab.1

    Ogni riga riportata nella tabella precedente si riferisce ad un progetto ed evidenzia il budget iniziale di progetto( o commessa ) , la produzione associata allo stesso progetto, realizzata nell’esercizio di riferimento e il budget residuo al primo gennaio dell’esercizio successivo. Ogni valore riportato nelle righe della Tab 1 rappresenta la sintesi delle tabelle che seguono;

    I costi esterni

  • 2423

    Nella tabella ( Tab. 2) che segue vengono riportati i dati di impegno, di fatturato e di pagamento relativi a prestazione di servizi e acquisto di beni, richiesti a diversi fornitori, in quanto necessari per la realizzazione del progetto 1.

    Tab.2

    Segue Tab.2

    Come si può notare la tabella dei costi esterni ( Tab.2) contiene ordini chiusi nell’esercizio , e ordini aperti. Gli ordini chiusi sono quelli per i

  • 2424

    quali a fronte della prestazione o del bene ricevuto il fornitore è stato regolarmente liquidato prima della chiusura dell’esercizio. In pratica tutto il ciclo passivo si è concluso dall’impegno al pagamento.

    Gli ordini aperti sono quelli per i quali il ciclo passivo non si è concluso entro il 31 dicembre dell’esercizio. Rientrano in questa fattispecie:

    o gli ordini che scavalcano l’esercizio o gli ordini che seppure hanno scadenza entro il 31 dicembre , a fronte

    della prestazione ricevuta, non sono stati ancora liquidati.

    Gli ordini sono contratti stipulati con persone fisiche o giuridiche che prevedono la erogazione di un corrispettivo a fronte di una prestazione di servizio o di un bene ed hanno un inizio ed una fine. La base per la quantificazione del corrispettivo nel caso di incarichi a persone fisiche o giuridiche è la individuazione del parametro di costo giornata/uomo e la stima del numero di giornate necessarie per realizzare la prestazione. Quali che siano le modalità di pagamento previste dal contratto ( mensili o per tranche successive) si può ragionevolmente sostenere che la prestazione sia una funzione lineare del tempo nel senso che in qualsiasi istante è possibile rilevare il numero di giornate realizzate e valutare il credito maturato dal fornitore. ( cioè il costo di competenza associato alla quantità di prestazione ricevuta al 31 dicembre dell’esercizio )

    Le commesse ( i progetti ) sono realizzate sulla base di appositi contratti ( convenzioni) stipulati tra il soggetto attuatore e il committente. Nelle convenzioni sono definite le modalità di realizzazione del progetto , i contenuti , gli obiettivi i tempi di realizzazione e il costo complessivo del progetto articolato in un budget o piano di spesa. Sono inoltre previste le modalità di rendicontazione dei costi sostenuti e il limite massimo di costi generali ammissibili. Si tratta di contratti a corrispettivo predeterminato in cui i costi di commessa attribuibili al contratto possono essere identificati con chiarezza e determinati con attendibilità, cosicché i costi di commessa sostenuti possono essere comparati con le stime precedenti.

    Nel nostro esempio relativo ai costi esterni del progetto 1 , nella riga 1 viene riportata la valutazione di un ordine chiuso. In questo caso il costo complessivo associato alla prestazione ricevuta costituisce il contributo alla produzione fornito dalla risorsa contrattualizzata. Il costo di competenza è uguale al costo sostenuto.

  • 2425

    Nella seconda riga viene riportato un ordine aperto che scavalca il 31 dicembre. In tale secondo caso, l’obiettivo è quello di stimare il valore della prestazione dalla data di inizio prevista nel contratto fino al 31 dicembre dell’esercizio. In questo caso la prestazione fornita coincide con quella fatturata e non ancora liquidata. Il costo di competenza è uguale al valore fatturato dal fornitore.

    Nella terza riga viene riportato un ordine aperto per il quale risulta una fatturazione da parte del fornitore inferiore al valore della prestazione fornita al 31 dicembre. In tale caso il costo di competenza è uguale al valore fatturato più il valore da fatturare ( fatture da ricevere ) calcolato come differenza tra la stima della valore della prestazione effettuata al 31 dicembre e il valore fatturato.

    I costi interni

    I costi interni sono rappresentati dai costi che il soggetto attuatore deve sostenere per mettere a disposizione del progetto risorse proprie (risorse umane , beni e strumenti). I costi interni sono articolati in costi diretti e costi indiretti. I costi diretti si riferiscono all’utilizzo di risorse il cui impiego è direttamente connesso alla realizzazione del progetto. Per ogni risorsa se ne conosce il tempo di impiego e il parametro di costo giornaliero o orario o comunque per unità di tempo. I costi indiretti ( o anche generali ) si riferiscono al costo di utilizzo di risorse , beni attrezzature ed altro il cui costo complessivo nell’esercizio è quantificabile , ma la loro incidenza sul progetto i esimo è subordinata alla individuazione di un criterio di ripartizione equo e dimostrabile.

    I costi diretti interni sono rappresentati dal costo del personale , dipendente a tempo indeterminato e a tempo determinato, coinvolto nella realizzazione del progetto. Per ogni dipendente il soggetto attuatore dispone:

    • delle presenze mensili cioè delle giornate lavorate, delle missioni di servizio realizzate, delle giornate di ferie, delle giornate di malattia e di quelle di servizio esterno;

    • delle giornate lavorate sul singolo progetto in generale organizzate per mese;

    • delle giornate lavorate sui diversi progetti nell’esercizio; • del parametro di costo giornata uomo .

  • 2426

    La determinazione del parametro di costo giornata/uomo come detto è il rapporto tra il

    costo totale annuo e il numero medio delle giornate lavorabili nel corso di un esercizio

    che è assunto essere 220. L’ammontare delle giornate lavorabili è dato dalla differenza

    tra le giornate in un anno solare ( 365 ) meno le giornate festive ( 52 sabati , 52

    domeniche ) meno le ferie contrattuali ( 30 ) meno le festività soppresse ( 11 ).Accade

    frequentemente che una risorsa interna produca un time report complessivo da cui

    risulta che ha lavorato più delle 220 giornate convenzionali con un conseguente

    incremento di costi. In altre parole una risorsa interna il cui costo annuo lordo posto

    pari 100 viene rendicontato per 110 senza che questo incremento di costo possa essere

    documentato attraverso le buste paga.

    E’ utile precisare che l’incremento di costo è un costo differito o meglio è un debito che

    il soggetto attuatore assume nei confronti della risorsa e che viene rilevato a fine

    esercizio, nel conto economico, in sede di quantificazione del costo del personale

    interno ed in particolare nella valutazione della voce “ ferie non godute”.

    Nella tabella che segue (Tab.3) viene evidenziato il contributo, in termini di

    giornate, fornito dalle diverse risorse per la realizzazione del progetto 1.

    L’ultimo valore rappresenta il costo delle risorse da attribuire al progetto e

  • 2427

    il totale viene riportato nella colonna costi interni del “valore di

    magazzino”.

    Tab.3

    L’ impegno delle risorse interne è effettuato con ordini di servizio o con documentazione

    equivalente da cui si evincono i nominativi del personale dipendente destinato alla

    realizzazione del progetto con una previsione del tempo da dedicare al progetto stesso.

    Essendo il personale dipendente liquidato mensilmente , attraverso busta paga, si può

    ritenere che tutte le giornate lavorate da una risorsa sono retribuite entro il 31

    dicembre dell’esercizio ad eccezione di quanto detto in precedenza nel caso in cui si

    dovesse verificare che una risorsa lavora più delle 220 giornate. Ne consegue che il

    contributo al valore della produzione fornito da una risorsa è esattamente il costo delle

    giornate retribuite sul progetto.

  • 2428

    Nella tabella 4 invece vengono riportate le giornate lavorate dalle diverse

    risorse sui diversi progetti. E’ una tabella di controllo che consente di

    verificare le giornate lavorate da una data risorsa nel complesso, sui diversi progetti e sul progetto i esimo. Consente inoltre di confrontare il

    costo complessivo della risorsa scaricato sui progetti con il costo totale

    lordo della risorsa utilizzato per la determinazione del parametro di costo giornaliero

    Tab.4

    Nella tabella 5 viene riportata la modalità di calcolo di un parametro di costo giornata/uomo. Vengono evidenziate , sulla base del contratto di lavoro collettivo vigente, tutte le voci che concorrono alla formazione del costo lordo del lavoratore dipendente ivi compreso la incidenza dell'IRAP ( imposta regionale sulle attività produttive ) sul costo del lavoro.

    Tab.5

  • 2429

    Le spese relative alla mobilità del personale interno

    Si tratta di spese dirette sostenute dal soggetto attuatore per le missioni di servizio del personale coinvolto nella realizzazione del progetto . Sulla base di regolamenti interni vengono liquidate le spese di viaggio , le spese di vitto e alloggio e ove previsto le diarie giornaliere. Sono spese riconosciute al personale dipendente sulla base di un rendiconto analitico e liquidate nel mese successivo a quella in cui è stata effettuata la trasferta o missione. Il costo delle missioni del personale sostenuto nell' esercizio di riferimento costituisce una componente del costo di competenza del personale interno cioè una componente del costo della produzione e per definizione della produzione stessa.

    I costi generali o indiretti

    I costi sono “indiretti" quando, benché riferibili indirettamente all’operazione, non sono o non possono essere direttamente connessi all’operazione medesima, ma possono anche essere collegati alle attività generali dell’organismo che attua l’operazione (beneficiario). Sono costi per i quali è difficile determinare con precisione l’ammontare attribuibile ad un’operazione specifica. Tali costi possono quindi essere imputati all’operazione attraverso un metodo equo, corretto, proporzionale, e documentabile, oppure su base forfettaria ad un tasso non superiore al 20% dei costi diretti secondo quanto stabilito dai dispositivi dell’Autorità di gestione.”

  • 2430

    I contratti con corrispettivo predeterminato ( cioè le convenzioni che il soggetto attuatore stipula con il committente ) prevedono tra le altre cose sia l’ammontare massimo di costi generali e indiretti rendicontabili , espresso in percentuale del valore complessivo del budget di progetto o in valore assoluto , sia la loro modalità di rendicontazione.

    Dal punto di vista delle modalità di rendicontazione dei costi indiretti e generali esiste una varietà di situazioni, legata quasi esclusivamente alla fonte di finanziamento, ed una varietà ancora più consistente nella individuazione dell’ammontare di tali costi da riconoscere al soggetto attuatore senza nessuna connessione tra valore del progetto e questi ultimi quasi come se il riconoscimento di tali costi rappresentasse la esistenza di una sorta di margine per il soggetto attuatore. Tale indeterminatezza , molto spesso, è il frutto di una scarsa conoscenza delle attività che si realizzeranno attraverso un progetto e soprattutto la impossibilità conseguente di poter fare riferimento a costi standard.

    Comunque da una fase in cui alcune convenzioni prevedevano anche la possibilità di riconoscere in modo forfettario( senza nessuna giustificazione ) i costi generali legati alla realizzazione di un progetto si tende , data la scarsità di risorse e comunque la maggiore attenzione sociale sull’utilizzo di risorse pubbliche, al riconoscimento di dette spese solo attraverso la loro rendicontazione in modo analitico attraverso un metodo da condividere con il committente.

    A seconda di quanto previsto nelle diverse convenzioni il valore di tali costi di competenza contribuisce alla determinazione della produzione complessiva del progetto.

    La stima di tali costi per il progetto i esimo ai fini della valutazione della produzione e della costituzione del magazzino progetti può essere effettuata con criteri diversi a seconda di quanto previsto a proposito delle modalità di rendicontazione degli stessi nelle convenzioni stipulate tra soggetto attuatore e committente.

    Se non è richiesto il rendiconto analitico dei costi generali e indiretti allora il metodo utilizzato è quello del trascinamento, che consiste nel fare avanzare il valore dei costi generali della stessa percentuale di avanzamento degli altri costi rispetto ai rispettivi valori di budget.

  • 2431

    Se invece è richiesto il rendiconto analitico dei costi generali e indiretti , una gestione corretta obbliga il soggetto attuatore a fare in modo che, a fine esercizio , vi sia corrispondenza tra le valutazione di magazzino e i valori rendicontati .

    In questa seconda ipotesi è possibile utilizzare i seguenti criteri:

    1. il primo criterio basato sulle giornate di lavoro attribuite al progetto nell’esercizio

    2. il secondo criterio basato sul valore delle attività realizzate nell’esercizio

    Criterio basato sulle giornate di lavoro attribuite al progetto nell’esercizio

    Rappresenta la metodologia più diffusa per l’attribuzione dei costi indiretti ai diversi progetti e prevede i seguenti passi:

    a. Determinazione dell’ammontare delle spese indirette relative all’esercizio di riferimento. Per ogni voce di spesa riportata nella tabella che segue ( Tab.6) dovranno essere rilevati i costi di competenza dell’esercizio;

    Tab.6

  • 2432

    ;

    sede n° conto tipologia costo

    30 2005010 Acq. libri,riv.,giornali,cd e abbon.

    30 2005030 Cancelleria e stampati compresa carta intestata

    30 2005040 Acquisti vari di consumo

    30 2102080 Telefonia mobile

    30 2102070 Telefoniche ed internet

    30 2102060 Spese pubblicitarie servizi

    30 2102050 Manut.riparaz.su beni in affitto/noleggio

    30 2102090 En.elettrica, acqua e canoni antincendio

    30 2102040 Manut. riparaz.e assist. varie

    30 2102030 Vigilanza

    30 2102100 Riscaldamento

    30 2102010 Spese di trasporto e spedizione

    30 2102130 Spese Postali compresa affrancatrice

    20 2102030 Vigilanza

    30 2102020 Servizi di facchinaggio

    30 2102120 Smaltimento rifiuti speciali servizi

    30 2601010 Costi per Polizze fidejussorie

    30 2102140 Assicurazioni

    30 2102150 Servizio di navetta

    30 2102160 Altri servizi

    30 2102110 Pulizie servizi

    30 2301100 leasing immobiliare

    30 2302010 Fitti passivi locali sedi

    30 2302020 Spese condominiali e servizi di portierato

    10 2302020 Spese condominiali e servizi di portierato

    10 2302010 Fitti passivi locali sedi

    30 2301010 noleggi fotocopiatrici

    30 2301020 noleggi attrezzature

    30 2301030 noleggi automezzi

    30 2402020 Quota ammort. spese di manutenz. da amm.re

    30 2401010 Quota ammort. beni mater.

    30 2503050 Altre Spese amministrative

    30 2503060 Valori bollati e tasse concessione governative

    30 2503080 Tributo smaltimento tributi

    30 2504010 Carburanti, lubrificanti

    30 2920010 I.C.I.

    personale dipendente di qualifica A

    Totale costi generali

  • 2433

    b) Per ogni progetto viene rilevato il numero delle giornate lavorate dal personale interno , di cui all’allegato alla progettazione esecutiva, nel periodo di riferimento ( arco di vita del progetto sull’esercizio annuale )

    c) Viene poi rilevato il numero delle giornate lavorate da tutto il personale del Centro su tutti i progetti che concorrono alla produzione annuale del Centro stesso

    d) Viene determinato un indice ottenuto dal rapporto tra il numero delle giornate lavorate sul progetto e il numero totale delle giornate lavorate su tutti i progetti

    Detto M il montante o valore dei costi indiretti relativi all’esercizio in questione, detto ni il numero delle giornate lavorate sul progetto i esimo e detto N il numero delle giornate lavorate nel complesso dal personale del Centro su tutti progetti in corso di realizzazione allora l’indice o coefficiente di ribaltamento è Cr = ni/N e il valore dei costi indiretti da imputare al progetto i esimo è mi= M*Cr.

    Nella tabella 7 viene riportata la distribuzione del costi generali e indiretti per progetto e per voce di spesa. Dalla stessa tabella è possibile rilevare la quantità complessiva di tali costi ribaltati sui diversi progetti in cantiere.

    Tab.7

  • 2434

    sede n° conto tipologia costo 1 2 n-1 n

    30 2005010 Acq. libri,riv.,giornali,cd e abbon.

    30 2005030 Cancelleria e stampati compresa carta intestata

    30 2005040 Acquisti vari di consumo

    30 2102080 Telefonia mobile

    30 2102070 Telefoniche ed internet

    30 2102060 Spese pubblicitarie servizi

    30 2102050 Manut.riparaz.su beni in affitto/noleggio

    30 2102090 En.elettrica, acqua e canoni antincendio

    30 2102040 Manut. riparaz.e assist. varie

    30 2102030 Vigilanza

    30 2102100 Riscaldamento

    30 2102010 Spese di trasporto e spedizione

    30 2102130 Spese Postali compresa affrancatrice

    20 2102030 Vigilanza

    30 2102020 Servizi di facchinaggio

    30 2102120 Smaltimento rifiuti speciali servizi

    30 2601010 Costi per Polizze fidejussorie

    30 2102140 Assicurazioni

    30 2102150 Servizio di navetta

    30 2102160 Altri servizi

    30 2102110 Pulizie servizi

    30 2301100 leasing immobiliare

    30 2302010 Fitti passivi locali sedi

    30 2302020 Spese condominiali e servizi di portierato

    10 2302020 Spese condominiali e servizi di portierato

    10 2302010 Fitti passivi locali sedi

    30 2301010 noleggi fotocopiatrici

    30 2301020 noleggi attrezzature

    30 2301030 noleggi automezzi

    30 2402020 Quota ammort. spese di manutenz. da amm.re

    30 2401010 Quota ammort. beni mater.

    30 2503050 Altre Spese amministrative

    30 2503060 Valori bollati e tasse concessione governative

    30 2503080 Tributo smaltimento tributi

    30 2504010 Carburanti, lubrificanti

    30 2920010 I.C.I.

    personale dipendente di qualifica A

    Totale costi generali

    Progetti Totale tipologia

    costo ribaltato su

    progetti

  • 2435

    Criterio basato sul valore delle attività realizzate nell’esercizio

    E’ un metodo alternativo frequentemente utilizzato e consiste nella distribuzione dei costi generali e indiretti in funzione del peso del valore della produzione associata al progetto i.esimo sull’intera produzione dell’esercizio di riferimento e prevede i seguenti passi :

    • Determinazione dell’ammontare delle spese indirette relative all’esercizio di riferimento. Per ogni voce di spesa riportata nella tabella che segue vengono rilevati i costi di competenza dell’esercizio;

    • Viene rilevato il valore della produzione realizzata nell’esercizio come sommatoria dei costi ( esterni e interni diretti) di competenza dell’esercizio stesso;

    • Viene rilevato con lo steso criterio il valore della produzione associato al progetto i esimo;

    • Viene rilevato il rapporto tra valore della produzione del progetto i esimo e valore complessivo della produzione ;

    • Tale ultimo rapporto applicato al montante dei costi generali e indiretti come sopra determinati fornisce il valore dei costi generali e indiretti da ribaltare sul progetto i esimo.

    Qualunque sia la metodologia adottata per individuare la quota di costi generali e indiretti da ribaltare sul progetto vi è un limite massimo alla quantità di costi ribaltabili che è costituito dalla disponibilità di budget per tale tipologia di costi. I costi generali , nei contratti con corrispettivo predeterminato sono generalmente un valore dato.

    Ultimata la rilevazione dei costi sostenuti per la realizzazione dei progetti si ottiene la produzione realizzata nell'esercizio che nel conto economico viene rappresentata come somma tra i ricavi delle vendite ( se vi sono progetti ultimati nell'esercizio e saldati dal committente ) più la variazione dei lavori in corso su ordinazione.

  • 2436

    Il conto economico qui preso in esame è un caso interessante in quanto presenta una complicazione apparente , rappresentata dalla circostanza che il soggetto attuatore riceve un contributo di legge in conto esercizio che alimenta i ricavi da produzione. E' una complicazione apparente poiché in realtà la sua esistenza potrà aiutare a comprendere meglio la relazione tra produzione e costi di produzione e più in particolare tra produzione su commesse e costi ad essa associati e ai nostri fini tra valore rendicontato di un progetto e costi rendicontabili.

    CONTO ECONOMICO BILANCIO

    31/12/2012

    A) VALORE DELLA PRODUZIONE

    1) Ricavi delle vendite e prestazioni 9.650.2252) Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di

    lavorazione, semilavorati e finiti 0

    3) Variaz. dei lavori in corso su ordinaz. 36.299.996

    4) Incrementi di immobilizz. per lavori interni 0

    5) Altri ricavi e proventi: 0

    -Vari 2.154.571

    - Contributi in conto esercizio 19.756.097

    TOTALE VALORE PRODUZIONE 67.860.889

    B) COSTI DELLA PRODUZIONE

    6) materie prime, sussid,consumo,e merci 559.145

    7) Per servizi 31.181.461

    8) Per godimento beni di terzi 2.126.900

    9) Per il personale -

    a) Salari e Stipendi 14.420.041

    b) Oneri Sociali 4.047.886

    c) Trattamento di fine Rapporto 610.268

    d) Trattamento di quiescienza e simili 684.905

    e) Altri costi 1.983.976

    10) Ammortamenti e Svalutazioni -

    a) Amm. Immobilizzazioni immateriali 379.922

    b) Amm. immobilizzazioni materiali 637.517

    c) Altre svalutaz. delle immobilizzazioni -

    d) svalutazione dei crediti compresi nell'attivo circolante

    e delle disponibilità liquide

    11) Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di

    consumo e merci -

    12) Accantonamenti per rischi 4.300.000

    13) Altri accantonamenti -

    14) Oneri diversi di gestione 4.763.580

    TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE (65.695.601)

    RISULTATO OPERATIVO 2.165.288

  • 2437

    C) PROVENTI E ONERI FINAZIARI

    15) Proventi da partecipazione -

    - Da imprese controllate -

    - Da imprese collegate -

    - Altri -

    16) Altri proventi finanziari -

    a) da crediti iscritti nelle immobilizzazioni -

    - da imprese controllate -

    - da imprese collegate -

    - da controllanti -

    - altri -

    b) da titoli iscritti nelle immobilizzazioni non partecip. -

    c) da titoli iscritti nell'attivo circolante non partecip. -

    d) Proventi diversi dai precedenti: -

    - da imprese controllate -

    - da imprese collegate -

    - da controllanti -

    - altri 780

    17) Interessi e altri oneri finanziari -

    - da imprese controllate -

    - da imprese collegate -

    - da controllanti -

    - altri (838.759)

    17bis) utili e perdite sui cambi 0

    SALDO GESTIONE FINANZIARIA (837.979)

  • 2438

    D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA' FINANZIARIE

    18) Rivalutazioni: -

    a) di partecipazioni -

    b) di immobilizzazioni finanziarie non partecip. -

    c) di titoli iscritti nell'attivo circolante non partecip. -

    19) Svalutazioni -

    a) di partecipazioni -

    b) di immobilizzazioni finanziarie non partecip. -

    c) di titoli iscritti nell'attivo circolante non partecip. -

    - TOTALE RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA'

    FINANZIARIE -

    E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI

    20) Proventi: -

    - Plusvalenze da cessioni 1.500

    - Varie 1.082.195

    21) Oneri -

    - Minusvalenze da alienazioni (867)

    - Varie (239.213)

    -

    SALDO GESTIONE STRAORDINARIA 843.615

    RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 2.170.924

    22) Imposte sul reddito di esercizio -

    - Correnti 1.600.000

    - Differite -

    - Anticipate -

    UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO 570.924

  • 2439

    E' un caso di studio interessante e istruttivo che aiuta a capire la relazione tra ricavi e costi e dare risposte concrete a domande e dubbi che attanagliano i soggetti preposti ai controlli , sulla possibilità che un costo possa essere coperto sia dalla commessa che dal contributo di legge. In queste circostanze, solitamente , in assenza di idonei strumenti di analisi , il dubbio viene fugato attraverso la richiesta di una certificazione al soggetto attuatore. In tale dichiarazione si attesta che quel dato costo esposto nel rendiconto non è finanziato da altra fonte.

    I controlli qui proposti consentono di verificare la coerenza dei costi di produzione con la produzione realizzata ed in particolare consentono di individuare i costi che confluiscono nel magazzino progetti e quelli che ne rimangono fuori.

    Nel caso specifico si potrà constatare che:

    • Su circa 90.000 giornate lavorate dal personale dipendente solo poco più di 60.000 giornate vengo valorizzate all' interno del magazzino progetti e le rimanti sono chiaramente a carico del contributo di legge per la realizzazione di attività diverse da quelle realizzate su commessa;

    • I costi finanziari, cioè i costi sostenuti dal soggetto attuatore per far fronte alla mancanza di liquidità dovuta ai ritardi nei pagamenti da parte di amministrazioni pubbliche, sono interamente coperti dal contributo di legge anche se uno dei motivi principali alla base dell'indebitamento è costituito dalla volontà di rispettare gli obiettivi di spesa fissati dai progetti cofinanziati al fine di evitare il disimpegno delle risorse;

    • Il costo degli organi e i costi di rappresentanza non sono inclusi nel calcolo del montante dei costi generali e quindi non sono ribaltati sui progetti;

    • Gli accantonamenti per rischi vari, siano essi derivanti dal rischio associato alla difficoltà di recuperare alcuni crediti o a valutazioni prudenziali della produzione, sono completamente a carico del contributo;

    • I costi per la realizzazione dei progetti interni infine sono completamente a carico del contributo

    La relazione tra valore di magazzino (Vm) e valore rendicontato (Vr)

  • 2440

    Un magazzino progetti, come sopra descritto, che recepisce le variazioni dei lavori in corso su ordinazione è un magazzino di costi . In altre parole le quantità prodotte sono valutate al costo con criteri identificati , continui e riproponibili.

    Dal punto di vista della rendicontazione un costo relativo alla acquisizione di un bene o servizio esiste , è rilevabile e quindi rendicontabile solo ed esclusivamente se alla data di presentazione del rendiconto risulta liquidato ed è irrilevante che il servizio sia stato erogato o che il bene sia stato consegnato. Vale il principio della cassa , un costo viene rilevato nel momento in cui ne viene registrato il pagamento ( mandato quietanzato ).

    Dal punto di vista della formazione del bilancio un costo viene rilevato in corrispondenza del ricevimento di una prestazione o di un bene ( o di parte di essi ). E' il principio della competenza che rileva un costo associato alla fornitura di un servizio o di un bene nel momento in cui viene fornito indipendentemente dalla data in cui verrà liquidato .

    Ne consegue che Vm >Vr

    Cioè che il valore di magazzino di un progetto è sempre maggiore o uguale al valore del rendiconto dello stesso progetto al 31 dicembre dell’esercizio.

    In particolare si ha che:

    • il valore dei costi interni di Vm è uguale al valore dei costi interni di Vr ( si tratta di costi del personale interno e di costi di mobilità la cui attribuzione al progetto è effettuata in generale dall’ ufficio controllo di gestione sulla base di time report );

    • il valore dei costi generali e indiretti di Vm è uguale o maggiore del valore dei costi generali e indiretti di Vr( si tratta d costi di funzionamento e struttura il cui ammontare complessivo è rilevato con il principio della competenza in Vm ed è sempre maggior o uguale al valore complessivo di tali costi esposti in Vr );

  • 2441

    • il valore dei costi esterni di Vm è sempre maggiore dei costi esterni di Vr;( si tratta di costi sostenuti per l’acquisizione di beni e servizi da parte di terzi – persone fisiche e giuridiche- il cui valore è determinato con il principio della competenza in Vm e rilevando esclusivamente i pagamenti effettuati in Vr).

    La differenza nel valore dei costi esterni tra Vr e Vm è rappresentata dal fatto che in Vm vengono considerate le fatture ricevute entro il 31 dicembre e non liquidate e le fatture da ricevere per prestazioni ricevute e non fatturate che entrano nel calcolo della competenza ma che non possono essere rendicontate.

    A progetto concluso la valutazione di magazzino di una commessa o progetto deve necessariamente coincidere con il valore finale rendicontato .

    Il controllo di coerenza e consistenza proposto nelle pagine precedenti è un controllo effettuabile a prescindere dalle modalità di rendicontazione adottate dal soggetto attuatore in coerenza con le prescrizione contenute nei contratti stipulati con i diversi committenti. La possibilità di effettuare tali controlli infatti non dipende dalle modalità di rendicontazione ma dalla qualità dei dati di magazzino allegati al bilancio di esercizio di cui dispone il soggetto attuatore.

    E’ implicito che la possibilità di poter effettuare tali controlli è essenziale nel caso in cui il soggetto attuatore abbia definito con gli organi di controllo una modalità di rendicontazione semplificata.

  • 2442

    Le semplificazioni possibili

    Le proposte qui elaborate sono coerenti con la normativa nazionale ed europea ed in particolare con lo spirito dell’art. 1 del regolamento 396/2009 che modifica l’art. 11.3 lett. (b) del regolamento FSE e dell’ art. 2 comma 9 del DPR n. 196 del 3 ottobre 2008, in linea con quanto disposto nella nota della 17° Commissione Europea COCOF/09/0025/04-EN del 28/01/2010 in materia di semplificazione.

    “I costi definiti in anticipo, sulla base di un calcolo derivante dall’applicazione di un metodo equo, giusto e verificabile, sono considerati per principio assimilabili ai costi reali, pertanto ammissibili al finanziamento del FSE”

    Il ricorso alla ”tabella standard di costi unitari”

    Avere un modello di rendicontazione preventivamente condiviso ed accettato semplifica la gestione dal punto di vista di tutti i soggetti coinvolti nel processo di verifica e controllo delle spese sostenute per la realizzazione dei progetti senza nulla togliere alla qualità e ai risultati dei controlli stessi.

    Poiché la tipologia di progetti ( progetti di assistenza tecnica o azioni di sistema ) proprio per la natura dei contenuti non consente di individuare prodotti o servizi standard , nello spazio e nel tempo, a cui siano associabili costi standard , la proposta che qui viene elaborata è basata sul processo e quindi sulla individuazione dei costi di produzione.

    Attraverso questa opzione di semplificazione il valore delle attività finanziate è il risultato del prodotto delle giornate uomo effettivamente lavorate moltiplicato una unità di costo che tiene conto del costo del lavoro della risorsa e di tutti quegli altri costi necessari perché la stessa risorsa possa svolgere al meglio la sua funzione ( personale indiretto e costi generali).

    L’utilizzo delle tabelle standard di costi unitari, oltre a consentire una più immediata valutazione ex ante del valore degli input in termini di giornate uomo necessarie per la realizzazione di una fase o di un intero progetto,

  • 2443

    permette il riconoscimento della spesa basato sul processo, ovvero a seguito della dimostrazione , da parte del beneficiario , dell’avanzamento delle attività in funzione delle quantità di lavoro utilizzate.

    Per la costruzione della tabella standard dei costi unitari , possono essere seguiti almeno due percorsi .

    Uno che parte dall'analisi dei costi di produzione rilevabili nel conto economico del bilancio di esercizio del soggetto attuatore ed un altro che ricostruisce i parametri di costo a partire dalla rilevazione analitica dei costi del personale e delle altre tipologie di costo rendicontabili ai sensi della normativa vigente in materia di progetti cofinanziati.

    Primo percorso:

  • 2444

    costruzione della tabella standard dei costi unitari a partire dal conto economico

    Ai fini della costruzione della tabella standard dei costi unitari è utile evidenziare solo i dati del conto economico da cui è possibile rilevare il valore della produzione, i costi di produzione ad essa associati fino al risultato operativo, tralasciando i dati relativi alla gestione finanziaria e a quella straordinaria poiché relativi a partite ininfluenti ai fini della rendicontazione in quanto costi non connessi con la attuazione delle commesse/progetti.

    Prima di illustrare il criterio è necessario evidenziare il contenuto delle singole voci riportate nel seguente conto economico.

  • 2445

  • 2446

    Analisi delle voci del conto economico

    A) Valore della Produzione

    A.1) ricavi delle vendite e prestazioni

    In questa voce sono ricompresi i valori relativi a quei progetti per i quali, essendo terminate le attività , è stata acquisita la valutazione da parte del committente e le attività sono state saldate ( quindi consegnate al committente o collaudate ). Il valore delle attività realizzate ( e vendute ) è stato interamente incassato.

    A.3) variazione dei lavori in corso su ordinazione

    I lavori in corso su ordinazione sono relativi a commesse di durata ultrannuale ancora in corso di esecuzione , al 31/12 , nonché a commesse di durata ultrannuale , che alla fine dell' esercizio sono eseguite ma non definitivamente accertate e liquidate. I lavori in corso su ordinazione vengono valutati in base ai corrispettivi pattuiti contrattualmente e maturati con ragionevole certezza , in ragione della produzione realizzata. Il corrispettivo contrattualmente maturato viene determinato con il criterio della percentuale di completamento con il metodo " cost to cost" ossia rapportando il costo sostenuto per la realizzazione della commessa sul totale dei costi totali previsti per la sua esecuzione. Nel nostro esempio rappresenta la variazione nel valore del magazzino progetti intervenuta nell' esercizio di riferimento. Cioè il valore della produzione realizzata nell' esercizio e non venduta ( o non collaudata ,non consegnata al committente). Se si vuole, ancora tutta da controllare da parte del committente.

    A.5) altri ricavi e proventi

    In questa voce sono compresi:

    • il contributo di legge

    E' un contributo annualmente attribuito al soggetto attuatore, contenuto nella legge finanziaria, per le spese di funzionamento e struttura

  • 2447

    • Le quote associative versate dagli associati

    Sono le quote annuali versate dalle amministrazioni regionali e locali che partecipano all'associazione

    • Le rettifiche di costo Sono variazioni con effetto positivo conseguenza di:

    o Abbuoni: ottenuti per differenze qualitative sulle merci acquistate;

    o Resi: merci che vengono restituite al fornitore; o Sconti: ottenuti per pagamenti anticipati rispetto alla

    scadenza; o Ribassi e arrotondamenti: ottenuti senza alcuna giustificazione

    economica, ma per piccoli importi e per una consolidata e deleteria prassi comportamentale;

    • Le sopravvenienze attive

    Sono le rettifiche di stanziamenti effettuati nel precedente esercizio con particolare riferimento a fatture da ricevere e a minori costi rispetto a quelli previsti nella esecuzione delle attività

    • L'utilizzo del fondo dei lavori in corsi

    Per coprire perdite rilevate nella ultimazione della commessa o progetto viene utilizzato il fondo appositamente costituito nell'esercizio precedente ( esercizio in cui tale rischio era stato previsto )

    B ) costi della produzione • Costi per materie prime , sussidiarie e di merci

    Sono principalmente costituiti da oneri relativi al funzionamento della struttura( costi generali ) e da oneri relativi alla acquisizione di materiali per la realizzazione di progetti/commesse

    • Costi per servizi

  • 2448

    La voce si riferisce ai costi sostenuti per l’acquisto di prestazioni professionali e servizi da parte di persone fisiche e persone giuridiche. E’ la voce più consistente del conto economico poiché in essa confluiscono :

    2. i costi relativi ai contratti di collaborazione e di consulenza necessari per la realizzazione dei progetti/commesse

    3. i costi per gli affidamenti a società di ricerca e di servizi richiesti dai singoli progetti;

    4. il costo degli organi sociali ( presidenza, C.d.A., Collegio dei revisori;

    5. il costo dei servizi resi da società e persone per il funzionamento della struttura (costi generali)

    • Costi per godimento beni di terzi

    In questa voce sono contenuti i costi relativi all’utilizzo di locali e di strumentazioni di proprietà di terzi prevalentemente connessi con il funzionamento della struttura nel suo complesso ( costi generali)

    • Costi per il personale

    La voce contiene tutti i costi delle singole voci di cui si compone il costo del personale , gli oneri sociali e fiscali ,le assicurazioni per i dipendenti, i buoni pasto , il contributo CRAL e i rimborsi legati alle spese sostenute dai dipendenti per le missioni di servizio

    • Ammortamenti e Svalutazione

    Si tratta per lo più del costo di utilizzo annuale ( quota di ammortamento ) di beni materiali( attrezzature) e immateriali ( software ) che hanno una vita economica pluriennale e di proprietà della struttura ( costi generali) o acquistati per necessità di singoli progetti ( costi diretti).

    • Accantonamenti per rischi e oneri

    La costituzione dei fondi rischi e dei fondi oneri ( o per spese future ) sono relativi a previsioni future che il soggetto attuatore effettua in

  • 2449

    corrispondenza di rischi incombenti o di probabili spese che dovranno essere sostenute e che impongono la rilevazione del relativo costo di competenza da una parte e del valore patrimoniale passivo dall’altra.

    • Oneri diversi di gestione

    Questa voce di tipo residuale comprende tutti i costi della gestione caratteristica non iscrivibili nelle altre voci dell’aggregato B e i costi delle gestioni accessorie (diverse da quella finanziaria) che non abbiano natura di costi straordinari. Essa, inoltre, comprende tutti i costi di natura tributaria che non rappresentano oneri accessori di acquisto (imposte indirette, tasse e contributi vari) diversi dalle imposte dirette.

    a) Costi derivanti dalle gestioni accessorie: - Costi di gestione e manutenzione di immobili civili non collocabili in altre voci; b) Minusvalenze da alienazione di beni strumentali impiegati nella normale attività produttiva, commerciale o di servizi. La sostituzione dei beni strumentali, materiali e immateriali, deve avere natura fisiologica e verificarsi, come osservato per la voce A 5, per il deperimento economico-tecnico subito dai beni nell’esercizio della normale attività produttiva dell’impresa e non un fatto straordinario. In caso contrario, la minusvalenza ha natura straordinaria e deve essere nella voce E 21 – Oneri straordinari. Non rientrano in questa voce le minusvalenze su titoli, partecipazioni e altre attività finanziarie (che, se ordinarie, si rilevano alla voce C 17) . c) Sopravvenienze e insussistenze passive relative a valori stimati, che non derivino da errori. Si tratta di rettifiche in aumento di costi causate dal normale aggiornamento di stime compiute in precedenti esercizi, come, per esempio, insufficienze di fondi per rischi e oneri, perdite su crediti dell’attivo circolante non coperte da precedenti svalutazioni. Vanno rilevate in questa voce, come precisato a proposito della voce B 10 d, anche le perdite realizzate su crediti, verificatesi a seguito del riconoscimento giudiziale di un minor importo di crediti, transazioni , cessioni di crediti, re scrizioni di crediti. d) Imposte indirette, tasse e contributi. Tenuto conto dei tributi aboliti dall’1/1/1998, si tratta sostanzialmente di quelli di seguito elencati (qualora essi non costituiscano oneri accessori di acquisto dei beni e servizi):

  • 2450

    - Imposta di registro; - Imposta ipotecaria e catastale; - Tassa concessioni governative; - Imposta di bollo; - Invim – Imposta sull’incremento di valore degli immobili; - Ici – Imposta comunale sugli immobili; - Imposta comunale sulla pubblicità; - Altri tributi locali (comunali, provinciali e regionali); - Imposte di fabbricazione non comprese nel costo di acquisto di materie, semilavorati e merci; - Altre imposte e tasse diverse dalle imposte dirette da iscrivere alla voce 22. Per quanto riguarda l’Iva indetraibile, essa va iscritta in questa voce se non costituisce costo accessorio di acquisto di beni. Il trattamento contabile dell’Iva su acquisti in generale segue quello del bene o servizio acquistato a cui si riferisce. e) Costi e oneri diversi, di natura non finanziaria. SI tratta di qualunque altro tipo di costo od onere, di natura non finanziaria e non straordinaria. L’elenco che segue è meramente esemplificativo: - Contributi ad associazioni sindacali e di categoria; - Omaggi e articoli promozionali; - Oneri di utilità sociale, non iscrivibili alla voce B 9; - Liberalità; - Abbonamenti a giornali, riviste e pubblicazioni varie; - Costi d’acquisto di giornali, riviste e pubblicazioni varie; - Costi e oneri vari di natura tecnica, amministrativa, legale e commerciale (es.: spese per deposito e pubblicazione di bilanci, verbali assembleari ecc.);

  • 2451

    La metodologia di calcolo per la costruzione della “Tabella standard di costo unitario”

    La metodologia di calcolo tiene conto della organizzazione del soggetto attuatore che è costituita fondamentalmente da aree di produzione e uffici di staff. Oltre tale suddivisione la distinzione sostanziale , sulla base della quale avviene la classificazione tra personale in produzione e personale di staff, è direttamente connessa al sistema delle qualifiche professionali.

    Qualifiche professionali

    Personale indiretto

    A- Addetto ai servizi di supporto: la sua attività richiede conoscenze dell’organizzazione dell’Istituto e delle attribuzioni degli uffici tali da consentire la produzione di un servizio interno completo anche attraverso la gestione di specifica documentazione che richiede autonomia operativa e capacità di adattamento a situazioni diverse per risultati predefiniti. L’attività relazionale è prevalentemente interna al servizio e a tutti i livelli della struttura con elevata capacità di adattamento alle esigenze poste.

    Autisti e commessi

    Personale indiretto

    B- Tecnico Operativo: la sua attività richiede conoscenze metodologiche di tipo specialistico, con ampliamento su attività di altra natura con formazione legata ad innovazioni di ruolo c/o supporti operativi; l’attività è inoltre caratterizzata da problemi di media complessità e dalla necessità di adattamento alla variabilità operativa della funzione in vista dell’ottenimento di un risultato anche complesso e spesso non definito: l’autonomia operativa richieda capacità di interpretare informazioni numerose e complesse e di agire, con input predefiniti, su un processo soggetto a variabilità. L’attività implica relazioni interne di media complessità anche con unità organizzative e ruoli diversi e relazioni esterne di rappresentanza operativa.

    P e r s o n a l e d i segreteria ,amministrativo di supporto ai p r o g e t t i , a l l a contabilità e alla rendicontazione

  • 2452

    La base di calcolo per le tariffe giornaliere delle diverse figure professionali come sopra descritte , è rappresentata dal bilancio dell’esercizio 2012 ed in particolare dal conto economico riclassificato al fine di mettere in evidenza:

    Personale

    diretto

    C1.- Prefessional: la sua attività richiede assunzione di responsabilità che si svolgono sulla base di obiettivi che richiedono un’autonomia operativa e funzionale all’interno di programmi dati e definiti anche con il proprio contributo. Capacità di interpretare problematiche di interconnessione e mediamente complessa variabilità; buona autonomia all’interno di obiettivi assegnati ed indi