SEDUTA DI MARTEDÌ 14 GENNAIO 196 9 -...

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Atti Parlamentari - 3489 — Camera dei Deputati V LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 14 GENNAIO 1969 62 . SEDUTA DI MARTEDÌ 14 GENNAIO 196 9 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PERTIN I IND I DEL VICEPRESIDENTE BOLDRINI INDICE PAG . PAG . Congedi 349 1 Disegni di legge (Deferimento a Commis - sione) 349 2 Disegni di legge (Seguito della discussione) : Bilancio di previsione dello Stato pe r l'anno finanziario 1969 (311) ; Rendiconto generale dell'Amministrazio- ne dello Stato per l'esercizio finanzia - rio 1967 (312) 349 6 PRESIDENTE 349 6 CAPRARA 350 4 HELFER 351 4 PAPA 352 2 SPERANZA 349 6 Proposte di legge : (Annunzio) 349 1 (Deferimento a Commissione) . . 3492, 3524 Proposta di legge di inchiesta parlamentare (An- nunzio) 349 1 Proposta di legge (Svolgimento) : PRESIDENTE 349 6 L U Z Z ATTO 349 6 Russo, Ministro senza portafoglio 3496 Proposta di legge costituzionale (Svolgimento) : PRESIDENTE 349 5 GUARRA 3495 Russo, Ministro senza portafoglio 3495 Consiglio nazionale dell'economia e del lavor o (Trasmissione di documenti) . . . 349 3 Consiglio regionale della Sardegna (Trasmis - sione di un ordine del giorno) . . . 349 3 Corte costituzionale : (Annunzio di sentenze) 3493 (Annunzio di trasmissione di atti) 3494

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Atti Parlamentari

- 3489 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 14 GENNAIO 1969

62 .

SEDUTA DI MARTEDÌ 14 GENNAIO 196 9

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PERTINI

INDI

DEL VICEPRESIDENTE BOLDRINI

INDICE PAG .

PAG .

Congedi 349 1

Disegni di legge (Deferimento a Commis-sione) 349 2

Disegni di legge (Seguito della discussione) :

Bilancio di previsione dello Stato perl'anno finanziario 1969 (311) ;

Rendiconto generale dell'Amministrazio-ne dello Stato per l'esercizio finanzia-rio 1967 (312) 349 6

PRESIDENTE 349 6CAPRARA 350 4HELFER 3514PAPA 352 2SPERANZA 349 6

Proposte di legge :

(Annunzio) 349 1(Deferimento a Commissione) . . 3492, 3524

Proposta di legge di inchiesta parlamentare (An-nunzio) 349 1

Proposta di legge (Svolgimento) :

PRESIDENTE 349 6

L U Z Z ATTO 349 6Russo, Ministro senza portafoglio 3496

Proposta di legge costituzionale (Svolgimento) :

PRESIDENTE 349 5GUARRA 3495Russo, Ministro senza portafoglio 3495

Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro(Trasmissione di documenti) . . . 349 3

Consiglio regionale della Sardegna (Trasmis -sione di un ordine del giorno) . . . 349 3

Corte costituzionale :

(Annunzio di sentenze) 3493

(Annunzio di trasmissione di atti) 3494

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati

V LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 14 GENNAIO 1969

PAG .

Corte dei conti (Trasmissione di relazioni) 3493

Domande di autorizzazione a procedere in giu -dizio (Annunzio) 3494

Petizioni (Annunzio) 349 4

Relazione ministeriale' (Presentazione)

3494

Risposte scritte ad interrogazioni (Annunzio)

3494

Per un lutto del deputato Giorgio Napolitano :

PRESIDENTE 3494

Per la formazione dell'ordine del giorno dell aseduta di domani :

PRESIDENTE 3525

PAG .

ALMIRANTE 3526D'ALESSIO 3525Z A N I BE L L I 3526

Interrogazioni, interpellanze e mozione (An -nunzio) 3525

Per la discussione di una mozione e per lo svol-gimento di interpellanze e di interroga-zioni :

PRESIDENTE 352 6AMODEI 3527CARDIA 352 6LATTANZ I 3527

Ordine del giorno della seduta di domani 3527

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La seduta comincia alle 16,30.

BIGNARDI, Segretario, legge il processoverbale della seduta del 16 dicembre 1968 .

(È approvato) .

Congedi .

PRESIDENTE. Hanno chiesto congedo ideputati Bima, Lospinoso Severini, Pandolfi ,Pavone e Servello .

(I congedi sono concessi) .

Annunzio di proposte di legge .

PRESIDENTE. Sono state presentate pro -poste di legge dai deputati :

GUARRA e NICCOLAI GIUSEPPE : « Modificadell'articolo 4 della legge 27 aprile 1962 ,n . 231, concernente la cessione in proprietàdegli alloggi di tipo popolare ed economico »(811) ;

DURAND de la PENNE : « Modifica alla leg-ge 18 febbraio 1964, n . 48, istitutiva del col-legio navale " Francesco Morosini " » (812) ;

Bozze ed altri : « Ordinamento delle ra-diotrasmissioni circolari e concessione del ser-vizio alla Rai-Radiotelevisione italiana » (814) ;

FoscHI : « Inquadramento nei ruoli orga-nici del personale fuori ruolo degli enti lo -cali » (815) ;

FODERARO : « Norme per il collocamento ariposo, per limiti di età, degli appartenenti a lCorpo degli agenti di custodia » (817) ;

Bosco ed altri : « Modifiche al testo del-l 'articolo 389 del codice di procedura pena-le » (820) ;

SCALZA VITO : « Modificazione della legg e4 febbraio 1958, n . 23, che prevede norme pe ril conglobamento e le perequazioni salarial iin favore dei portieri ed altri lavoratori ad -detti alla pulizia e custodia di stabili ur-bani » (821) ;

FOSCHINI : « Modifiche al codice di proce-dura penale con riguardo alla istruzione som-maria » (824) ;

SCALIA e GIRARDIN : « Modifiche all 'artico -lo 2 e alla tabella A) annessa al testo unicodelle leggi per la elezione della Camera de ideputati, approvato con decreto del Presiden-te della Repubblica 30 marzo 1957, n . 361 »(825) ;

SPADOLA : « Concorsi speciali e norme pe ri concorsi normali per direttori didattici e per

presidi a favore degli insegnanti ex combat-tenti ed assimilati » (826) ;

BIMA : « Interpretazione autentica del se-condo comma dell'articolo 119 del testo unic odelle norme sulla circolazione stradale, ap-provato con decreto del Presidente della Re -pubblica 15 giugno 1959, n . 393 » (827) ;

ROBERTI e PAllAGLIA : « Modifiche all alegge 6 agosto 1954, n . 858, in favore degl iaddetti ai pubblici servizi di trasporto » (828) ;

IOZZELLI : « Estensione al personale mili-tare delle forze armate dei benefici previst idal decreto del Presidente della Repubblic a17 gennaio 1959, n . 2, recante norme per l adisciplina della cessione in proprietà degl ialloggi di tipo economico e popolare » (829) .

Saranno stampate, distribuite e, avendoi proponenti rinunciato allo svolgimento, tra-smesse alle Commissioni competenti, con ri-serva di stabilirne la sede .

Sono state, inoltre, presentate proposte dilegge dai deputati :

PROTTI : « Norme a favore dei dipendent icivili dello Stato, degli enti ed istituti di di -ritto pubblico e delle aziende pubbliche e pri-vate, ex combattenti e categorie assimilate »(813) ;

FOSCHI e BODRATO : « Concessione di pen -sione straordinaria a vita ai decorati di meda-glia d'oro al valor civile » (816) ;

FODERARO : « Aumento del contributo per l espese di funzionamento dell'Istituto italianoper l'Africa » (818) ;

FODERARO e CAIAllA : « Istituzione del Ser-vizio nazionale per la gioventù » (819) ;

AMAsIO ed altri : « Risarcimento del dan-no alle vittime della circolazione dei veicol ia motore » (822) .

Saranno stampate e distribuite . Poichéesse importano onere finanziario, ne sarà fis-sata in seguito la data di svolgimento .

Annunzio di una proposta di leggedi inchiesta parlamentare .

PRESIDENTE. E stata presentata la se-guente proposta di legge dai deputati :

ZANIBELLI ed altri : « Costituzione di un aCommissione parlamentare d'inchiesta » (823) .

Sarà stampata e distribuita . Ne sarà fis-sata in seguito la data di svolgimento,

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Deferimenti a Commissioni.

PRESIDENTE. Sciogliendo la riserva, ri-tengo che i seguenti provvedimenti possan oessere deferiti alle sottoindicate Commissioni ,in sede legislativa :

alla IV Commissione (Giustizia) :

« Disposizioni sul servizio copia degli att igiudiziari » (807) ;

alla VIII Commissione (Istruzione) :

« Nuove norme per l 'attribuzione dell 'as-segno di studio universitario » (806) (conparere della V Commissione) .

Se non vi sono obiezioni, rimane cos ìstabilito .

(Così rimane stabilito) .

I seguenti altri provvedimenti sono, in-vece, deferiti alle sottoindicate Commissioni ,in sede referente :

alla I Commissione (Affari costituzio-nali) :

Tozzi CONDIVI : « Modificazioni al test ounico delle leggi per l 'elezione della Cameradei deputati, approvato con decreto del Pre-sidente della Repubblica 30 marzo 1957 ,n . 361 » (765) ;

Proroga del termine stabilito dall'arti-colo 10 della legge 18 marzo 1968, n . 249, re-cante delega al Governo per il riordinament odell 'amministrazione dello Stato, per il de-centramento delle funzioni e per il riassett odelle carriere e delle retribuzioni dei dipen-denti statali » (808) (con parere della V Com-missione) ;

alla Il Commissione (Interni) :

GIRARDIN ed altri : « Nuove disposizion iconcernenti l'Ente nazionale per le Tre Vene -zie » (777) (con parere della XI Commissione) ;

DE MARIA : « Riposo settimanale per imedici condotti e per i farmacisti titolari d ifarmacia » (785) (con parere della XIV Com-missione) ;

CAVALIERE : « Costituzione in comune auto -nomo della frazione di Zapponeta in provinci adi Foggia » (791) ;

CAVALIERE : « Interpretazione autentica del -l 'articolo 40 della legge 8 giugno 1962, n . 604 ,concernente lo stato giuridico e la carrieradei segretari comunali e provinciali » (794 )(con parere della I Commissione);

alla IV Commissione (Giustizia):

Tozzi CONDIVI : « Modifica dell'articolo 1 5della legge 8 febbraio 1948, n . 47, contenent edisposizioni sulla stampa » (764) (con pareredella Il Commissione) ;

alla VI Commissione (Finanze e tesoro) :

MICHELINI ed altri : « Estensione ai legio-nari fiumani del riconoscimento in favore de ipartecipanti alla guerra 1914-1918 e alle guer-re precedenti » (784) (con parere della V edella VII Commissione) ;

alla VII Commissione (Difesa) :

TURCHI e ABELLI : « Modifiche alle normerelative alla concessione della medaglia d ibenemerenza per i volontari della secondaguerra mondiale » (783) ;

LEPRE ed altri : « Modifiche alla legge 28marzo 1968, n . 341, concernente la riaperturadei termini per il riconoscimento delle qua-lifiche dei partigiani e per l 'esame delle pro -poste di decorazioni al valore militare » (792 )(con parere della XIII Commissione) ;

alla VIII Commissione (Istruzione) :

BONEA : « Introduzione dell'insegnamentodell 'educazione stradale nei programmi dellascuola elementare e della scuola media unica »(770) ;

BONEA : « Riconoscimento del servizio pre-stato da laureati alle dipendenze del Consiglionazionale delle ricerche come collaboratori edelle università come borsisti » (771) ;

BONEA : « Modifica della norma sull ' istitu-zione delle cattedre di applicazioni tecnich enella scuola media, di cui all 'articolo 13 dellalegge 31 dicembre 1962, n . 1859 » (772) (conparere della V Commissione) ;

SGARLATA ed altri : « Estensione della leg-ge 2 aprile 1968, n . 458, concernente il rico-noscimento dei diplomi rilasciati dalla scuolasuperiore per interpreti e traduttori di Mi-lano » (802) ;

alla IX Commissione (Lavori pubblici) :

BRizIOLI : « Interpretazione autentica dell alegge 27 dicembre 1953, n . 959, sui bacini im-brif eri montani » (738) (con parere della XICommissione) ;

TANTALO : « Modificazioni ed integrazion iaIIa legge 28 febbraio 1967, n . 126, riguardanteprovvedimenti per completare il risanament odei rioni Sassi di Matera e per la loro tutel astorico artistica » (753) (con parere della VIIICommissione) ;

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alle Commissioni riunite VIII (Istru-zione) e XII (Industria) :

FRACANZANI : « Modificazione dell'artico -lo 11 della legge 29 giugno 1939, n . 1497, con-cernente la protezione delle bellezze natu-rali » (775) ;

FRACANZANI : « Modificazione dell'artico -lo 45 - concernente le cave - della legge 29luglio 1927, n . 1443 » (776) .

Annunzio di trasmissionedi atti dalla Corte costituzionale.

PRESIDENTE. A norma dell'articolo 30della legge 11 marzo 1953, n . 87, il presiden-te della Corte costituzionale ha trasmess ocon lettere in data 19, 28 e 30 dicembre 1968copia delle sentenze nn. 126, 127, 132, 139 e140 della Corte stessa, depositate in pari datain cancelleria, con le quali la Corte ha di-chiarato : .

l ' illegittimità costituzionale del primoe del secondo comma dell 'articolo 559 de lcodice penale (doc. VII, n. 26) ;

l ' illegittimità costituzionale dell 'artico -lo 151, secondo comma, del codice civile(doc. VII, n . 27) ;

l ' illegittimità costituzionale dell 'artico -lo 422 del codice di procedura penale nell aparte in cui prevede la sanatoria della nullitàdi cui all 'articolo 412 del codice di procedu-ra penale, in relazione al precedente artico-lo 408, anche nei confronti della parte civi-le, dell 'offeso dal, reato e del querelante(doc. VII, n . 28) ;

l ' illegittimità costituzionale dell'arti-colo 66 del regio decreto 30 dicembre 1923 ,n. 3270, sulle imposte di successione, nellaparte per la quale la notificazione ad unosolo dei coobbligati solidali dell'accertamen-to di valore relativo ai beni caduti in suc-cessione, fa decorrere i termini per l ' impu-gnazione giurisdizionale anche nei confront idegli altri (doc. VII, n. 29) ;

l ' illegittimità costituzionale della legge18 marzo 1968, n . 444 (ordinamento dellascuola materna statale) limitatamente allasua applicabilità alla regione Trentino-AltoAdige (doc. VII, n. 30) .

Sempre a norma dell'articolo 30 dell alegge 11 marzo 1953, n. 87, il presidente del -la Corte costituzionale, con lettera 17 dicem-bre 1968, ha trasmesso inoltre copia dellasentenza n. 135 della Corte stessa, deposita-

ta in pari data in cancelleria con la quale l aCorte ha dichiarato l ' illegittimità costituzio-nale della legge regionale sarda 11 gennaio1968 (concessione di un assegno a favore de-gli artigiani con carico familiare) in riferi-mento all 'articolo 81 della Costituzione .

I documenti saranno stampati e distri-buiti .

Trasmissioni dalla Corte dei conti .

PRESIDENTE. La Corte dei conti ha tra-smesso, a norma dell 'articolo 100 della Co-stituzione, la determinazione e la relativarelazione della Corte stessa sulla gestion efinanziaria dell'Osservatorio geofisico speri -mentale di Trieste, per gli esercizi 1958-59 ,1959-60, 1960-61, 1961-62, 1962'-63, 1963-64 ,1964-65, 2° semestre 1965, 1966 e 1967 (doc .XV, n . 46/1958-1967) .

La Corte dei conti, in adempimento al di -sposto dell 'articolo 7 della legge 21 marzo

1958, n . 259, ha trasmesso inoltre la deter-minazione e la relativa relazione sulla ge-stione finanziaria dell 'Ente nazionale di pre-videnza e assistenza dei veterinari, per gl iesercizi 1964, 1965, 1966 e 1967 (doc . XV,n. 47/1964-1967) .

I documenti saranno stampati e distri-buiti .

Trasmissione dal Consiglio nazional edell'economia e del lavoro.

PRESIDENTE . Il Consiglio nazionaledell'economia e del lavoro ha trasmesso, anorma della legge 25 luglio 1959, n . 593, levariazioni allo stato di previsione per l ' eser-cizio 1968 e lo stato di previsione della spes aper l 'esercizio 1969 del Consiglio stesso .

Il documento è depositato negli uffici de lSegretariato generale, a disposizione degl ionorevoli deputati .

Trasmissione dal Consiglio regionale sardo .

PRESIDENTE. Il Consiglio regionale del -la Sardegna ha trasmesso, a norma dell 'arti-colo 51 dello statuto della regione, un ordinedel giorno approvato da quel Consiglio nell aseduta del 17 dicembre 1968, relativo al di-sarmo delle forze di polizia nel corso di con-flitti di lavoro .

Il documento è stato trasmesso alla Com-missione competente .

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Camera dei Deputat i

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Annunzio di trasmissione di attialla Corte costituzionale .

PRESIDENTE. Nel mese di dicembre 196 8sono pervenute ordinanze emesse da autoritàgiurisdizionali per la trasmissione alla Cort ecostituzionale di atti relativi a giudizi di le-gittimità costituzionale .

Tali ordinanze sono depositate presso gl iuffici del Segretariato generale a disposizion edegli onorevoli deputati .

Annunzio di domandadi autorizzazione a procedere in giudizio.

PRESIDENTE . Il ministro di grazia e giu-stizia ha trasmesso una domanda di autoriz-zazione a procedere in giudizio contro i de-putati Almirante e Giuseppe Niccolai per con -corso nel reato di cui agli articoli 110 e 402del codice penale (vilipendio della religionedello Stato) (doc. IV, n . 42) .

Sarà stampata, distribuita e trasmessa all acompetente Giunta .

Presentazione di una relazione ministeriale .

PRESIDENTE . Il ministro degli affar iesteri ha presentato in data 31 dicembre 1968 ,in ottemperanza al disposto dell 'articolo 2 ,secondo capoverso, della legge 13 luglio 1965 ,n . 871, la relazione sulla Comunità economic aeuropea, sulla Comunità europea del carbon ee dell 'acciaio e sulla Comunità europea del -l'energia atomica per l'anno 1968 (doc . XIX ,n. 1) .

Sarà stampata e distribuita .

Annunzio di risposte scrittead interrogazioni .

PRESIDENTE. Sono pervenute dai com-petenti ministeri risposte scritte ad interro-gazioni .

Saranno pubblicate in allegato al reso-conto stenografico della seduta odierna .

Per un luttodel deputato Giorgio Napolitano.

PRESIDENTE. Il collega Giorgio Napoli-tano è stato recentemente colpito da grav elutto : la perdita della madre .

Al collega così duramente provato negl iaffetti familiari ho già fatto pervenire l eespressioni del più vivo cordoglio che ora rin-novo anche a nome dell 'Assemblea,

Annunzio di petizioni .

PRESIDENTE. Si dia lettura dei sunti del -le petizioni pervenute alla Presidenza .

BIGNARDI, Segretario, legge :

Abbamonte Basilio, da Genova, chiede u nprovvedimento di modifica della legge 1 8marzo 1968, n . 263, concernente gli ex com-battenti (31) ;

Abbamonte Basilio, da Genova, chiede l aemanazione di norme concernenti il serviziomilitare degli studenti universitari (32) ;

Abbamonte Basilio, da Genova, chiede l aemanazione di norme concernenti l ' indennitàdi anzianità dei lavoratori (33) ;

Abbamonte Basilio, da Genova, chiede laemanazione di norme tendenti a un riordinodelle retribuzioni e delle pensioni dei dipen-denti pubblici (34) ;

Dall 'Ara Libero, da Cesena (Forlì), ed altr icittadini chiedono l'emanazione di norme con-cernenti l'attività commerciale e i suoi ope-ratori (35) ;

Ferrari Ugo, da Bondeno (Ferrara), chiedel'emanazione di nuove norme concernenti l oistituto del gratuito patrocinio (36) ;

Ferrari Ugo, da Bondeno (Ferrara), chiedel ' emanazione di un provvedimento legislativ oche stabilisca per i sindaci dei comuni l'as-sicurazione obbligatoria per danni a terz i(37) ;

Granata Emilio, da Miland, ed altri citta-dini, chiedono l 'emanazione di norme a fa-vore dei pensionati statali (38) ;

Ferrari Ugo, da Bondeno (Ferrara) ,chiede l'emanazione di norme tendenti auno snellimento delle procedure giudiziari e

(39) ;Bosio Innocente, da Termine di Cassola

(Vicenza), chiede l ' emanazione di norme permeglio garantire i diritti dei militari sottopost ia visita medica da parte della pubblica ammi-nistrazione (40) ;

Crisafulli Anselmo, da Roma, chiede laemanazione di idoneo provvedimento legisla-tivo per la soppressione della Commissione an-timafia ed altresì l'emanazione di provvedi -mento legislativo intorno al modo di assicu-rare l 'esercizio del diritto di inchiesta in cor-rispondenza alle funzioni proprie del Parla -mento nell ' ambito della divisione dei poter i(41) .

Le petizioni testé lette saranno trasmess ealle competenti Commissioni .

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Svolgimentodi una proposta di legge costituzionale .

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l osvolgimento della proposta di legge costitu-zionale d ' iniziativa dei deputati Guarra e Nic-colai Giuseppe :

Modifica dell'articolo 42 della Costitu-zione » (220) .

L'onorevole Guarra ha facoltà di svolgerla .

GUARRA. Signor Presidente, onorevol icolleghi, mi sia consentito quale deputato pro -ponente di uno schema di legge di revision ecostituzionale che si ripromette di riempir eil vuoto legislativo creato, nella nostra legi-slazione, dalla sentenza n . 55 del 9 maggi o1968 della Corte costituzionale, di esprimere ,credo interpretando anche il sentimento d itutti i settori di questa Assemblea, una vibrat aprotesta per la campagna denigratoria in cors onei confronti di questa Assemblea e di quelladi palazzo Madama. Autorevoli personaggidella nostra Repubblica, dal presidente dell aCorte costituzionale, al presidente dell 'Asso-ciazione nazionale magistrati, ad un insign erappresentante del mondo accademico, qual èil professore Guarino, hanno in questi giornielevato accuse nei confronti del Parlamento ,perché questo sarebbe incapace di legiferar ee di riempire i vuoti prodotti dalle sentenz edella Corte costituzionale . Noi rigettiamo unaaccusa del genere, noi che certamente siamostati e continuiamo ad essere critici nei con-fronti della democrazia parlamentare, noi ch eabbiamo ritenuto sempre la validità di unademocrazia corporativa, di una democrazi aorganica, che, più e meglio della democraziaparlamentare, saprebbe rappresentare le istan-ze del mondo moderno . Non possiamo nell aqualità di deputati non respingere tali accuse ,le quali invece vanno rivolte all'esecutivo, a lGoverno e alla formula politica che ha portat ol'Italia ad un immobilismo legislativo fin da l1960 .

Detto questo, signor Presidente, debb ospendere poche parole per raccomandare a icolleghi la presa in considerazione di quest aproposta di legge. La Corte costituzionale h asancito la incostituzionalità dell'articolo 7 ,numeri 2, 3 e 4, della legge urbanistica del17 agosto 1942, per quanto attiene ai vincol idei piani regolatori, ritenendo che non si po-tessero apportare dei vincoli alla propriet àprivata senza indennizzo . In questo modo l aCorte costituzionale (e non intendo, qui, in-dagare sulla legittimità e sul merito dell'ope -

rato della Corte stessa) ha ritenuto, alla stre-gua della legislazione costituzionale italiana ,che non sia possibile porre dei vincoli all aproprietà privata senza indennizzo, sancend ocosì l'impossibilità della operatività dei pian iregolatori .

Noi riteniamo che già nella legislazioneitaliana del 1942 fosse insito il principio, pe rciò che riguarda la licenza edilizia, che d aquesta non discendesse, necessariamente, i ldiritto di edificare ; che cioè questo diritto noninerisse alla proprietà in quanto tale, ma fos-se, invece, una concessione dell'ente pubbli-co, perché nel momento in cui con la leggeurbanistica del 1942 si stabilisce che l'edifi-cazione è possibile soltanto laddove viene sta-bilita dal piano regolatore, cioè si può edi-ficare soltanto nei luoghi e con i modi stabi-liti dal piano regolatore, ossia dall'ente pub-blico, si affermava un principio fondamenta-le, quello dello jus aedificandi, non più ap-partenente alla proprietà in quanto tale, macome scelta pubblica, come concessione dell apubblica amministrazione . E poiché la Cortecostituzionale ha ritenuto che, a norma del -l'articolo 42 della Costituzione, ciò non foss epiù possibile perché questo articolo posto atutela della proprietà, ha sancito, invece, ch elo jus aedificandi è un diritto discendent edalla proprietà, noi riteniamo che per risol-vere il problema urbanistico dalle sue fonda-menta bisogna apportare una piccola modi -fica allo stesso articolo 42 della Costituzione ,laddove vengono sanciti i diritti, gli obbligh ie i limiti della proprietà privata, stabilendoche il diritto di costruire viene concesso dallapubblica amministrazione .

Ritengo che l'Assemblea vorrà accoglier ela presa in considerazione a questa propost adi legge costituzionale affinché essa cominc iil suo iter .

PRESIDENTE. Il Governo ha dichiara-zioni da fare ?

RUSSO, Ministro senza portafoglio . I lGoverno, con le consuete riserve, nulla op-pone alla presa in considerazione .

PRESIDENTE. Pongo in votazione la pre-sa in considerazione della proposta di leggecostituzionale Guarra .

(È approvata) .

La proposta di legge costituzionale saràtrasmessa alla Commissione competente, i nsede referente,

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Svolgimento di una proposta di legge.

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l osvolgimento della proposta di legge di ini-ziativa dei deputati Luzzatto, Lattanzi, Cac-ciatore, Granzotto, Mazzola e Minasi :

« Istituzione dei tribunali amministrativ iregionali » (639) .

L'onorevole Luzzatto ha facoltà di svol-gerla.

LUZZATTO . È nota, signor Presidente, l aurgenza di provvedere all'adempimento costi-tuzionale della istituzione dei tribunali am-ministrativi regionali, soprattutto dopo la ca-renza determinatasi a seguito delle sentenzedella Corte costituzionale, che hanno posto ne lnulla giunta provinciale amministrativa ,tribunali amministrativi regionali per il con-tenzioso elettorale e consigli di prefettura . Èsuperfluo, perciò, che illustri questa esigenza ,alla quale intende provvedere la nostra pro-posta di legge, per il contenuto della quale m irimetto alla relazione scritta .

Signor Presidente, dato che sulla stess amateria è già stato presentato al Parlamentoun disegno di legge di iniziativa governativa ,sul quale è stata deliberata l'urgenza, e poi -ché le Commissioni non ne hanno ancora ini-ziato l'esame, chiedo che anche per la nostr aproposta sia deliberata l'urgenza, in modoche il suo esame possa essere abbinato a quel -lo del provvedimento governativo e l'iter pos-sa essere il più sollecito possibile .

PRESIDENTE. Il Governo ha dichiarazio-ni da fare ?

RUSSO, Ministro senza portafoglio . I lGoverno, con le consuete riserve, nulla op-pone alla presa in considerazione .

PRESIDENTE. Pongo in votazione la pres ain considerazione della proposta di legge Luz-zatto .

(£ approvata) .

Pongo in votazione la richiesta di urgenza .

(È approvata) .

La proposta di legge sarà trasmessa all aCommissione competente, con riserva di sta-bilirne la sede .

Seguito della discussione dei disegni d ilegge : Bilancio di previsione dello Stat oper l'anno finanziario 1969 (311) ; Ren-diconto generale dell'Amministrazionedello Stato per l'esercizio finanziario1967 (312) .

PRESIDENTE. L'ordine del giorno recail seguito della discussione dei disegni di leg-ge: Bilancio di previsione dello Stato per l'an-no finanziario 1969; Rendiconto general edell'amministrazione dello Stato per l 'eserci-zio finanziario 1967 .

Ricordo che in una precedente seduta eragià stato iniziato l'esame dello stato di pre-visione della spesa del Ministero dell 'agri-coltura e delle foreste .

È iscritto a parlare l 'onorevole Speranza.Ne ha facoltà .

SPERANZA. Signor Presidente, onorevol icolleghi, credo si possa convenire con color oche sostengono che, anche per il settore agri -colo, gli anni che stiamo vivendo, e ancor pi ùquelli del futuro decennio, sono da conside-rarsi un grande periodo di transizione. Si puògiungere ad una ulteriore specificazione affer-mando che proprio l'anno in corso e il pros-simo rappresentano il punto cruciale di que-sto complesso periodo, giacché in molta part ed ' Europa si vengono formando e maturandonuove concezioni e nuove impostazioni di poli-tica agraria . Basterebbe, in proposito, ricorda-re quanto ci si accinge a fare in sede di Co-munità economica europea nel momento incui, avendo constatata l ' incapacità della sol apolitica di mercato e dei prezzi a realizzar eun equilibrio più giusto di reddito tra i set -tori agricoli e i settori extra-agricoli, si è co-stretti a discutere una nuova politica che con -senta di raggiungere più facilmente gli obiet-tivi fissati dall ' articolo 39 del trattato d i

Roma: una discussione difficile, una proble-matica ardua. Analogamente, nella vicin aFrancia, paese dove certamente, a prescinderedal contesto politico, è fiorita una politic aagraria tra le più fervide e ricche di idee ,proprio in questi giorni si sta studiando u ncambiamento, positivo secondo alcuni, nega-tivo secondo altri, della precedente imposta-zione, per rispondere alle stesse esigenze cu isi ispira la Comunità economica europea nel -la sua proposta per una nuova politicaagraria .

Certamente questa necessità di ricerca d inuove vie, per un settore che è fra i più an-tichi dell'attività umana, non è un fatto nuo-vo ed è un segno ulteriore di come oggi l asoluzione del problema agricolo rappresenti

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uno degli argomenti economici più difficili daaffrontare in tutti i paesi, soprattutto in quel -li che - come il nostro - hanno ormai un as-setto di pieno sviluppo, una configurazion eprevalentemente industriale .

Tra le realtà che sembrano chiare fin d'oracirca l ' agricoltura di domani e di cui occorr eprendere precisa coscienza, va senz'altro sot-tolineato l'intimo collegamento che esiste fra iproblemi dell'agricoltura e la pianificazion eterritoriale . Fino ad oggi, se una critica retro-spettiva può farsi, i problemi dell 'agricoltur asono stati visti in una visione in cui di vol-ta in volta si accavallavano e si confondevan oobiettivi diversi e scopi diversi, spesso af-frontati con strumenti unici e indifferenzia-ti . In questa prospettiva, la parte più qualifi-cata dell 'opinione politica e tecnica cominciaa convincersi che i problemi dell 'agricolturanon possono essere risolti né considerandol 'agricoltura, nel suo complesso, un settor eche taluno ha voluto definire servizio pub-blico, né d 'altra parte lasciandola al liberogioco del mercato : un mercato' che diventasempre più aperto, sempre più concorrenzia,le, e in cui troppo spesso la concorrenza è in-fluenzata da fatti internazionali abnormi -dumpings - che niente hanno a che vederecon la ricerca di una maggiore efficienza .

Sembra così arrivato il momento di di-stinguere concretamente l'agricoltura com evalida attività economica da quelli che sonoi problemi pur importantissimi e certament ecollegati del mondo rurale . Al qual propositodiviene opportuno in via preliminare un chia-rimento sul ruolo dell ' agricoltura come att ività economica; è infatti evidente che i nun paese in pieno sviluppo l 'attività agricolaviene necessariamente a restringersi se rap-portata in termini percentuali con il resto del -le attività economiche, ma in realtà essa siallarga e si sviluppa rispetto al passato ragio-nando in termini quantitativi e di produtti-vità per addetto . Si pensi inoltre che il girodi affari messo in moto dal settore agricol orimane di gran lunga superiore al prodottocrudo che viene realizzato nelle aziende agri -cole di un paese. Infatti, a monte e a vall edell 'agricoltura come attività economica, vi-vono e prosperano altri importanti settori d iattività industriale, artigianale e commercia -le : di fornitura di materia prima o di trasfor-mazione di prodotti agricoli . Talché, persi -no negli Stati Uniti d'America, in cui il pro -dotto agricolo è ormai sceso al 4 per cent odel prodotto nazionale, si verifica che il di -retto peso dell 'agricoltura nella vita economi-ca del paese è valutato in circa il 20 per cento .

Si può quindi affermare che, prese le de-bite precauzioni per evitare che risenta d icerte fluttuazioni del commercio internazio-nale, l'agricoltura come attività economic aha ancora un ruolo, forse più limitato che ne lpassato ma certamente non meno importante ,

da ricoprire .Né vale la pena qui di sottolineare pe r

più di un istante il fatto che l'agricoltur a

è necessaria al paese per garantire un mi-nimo di autonomia e di autosufficienza d i

fronte a malaugurabili eventi .Ma, accanto ai problemi propri dell ' atti-

vità agricola, dobbiamo cominciare a distin-guere - come già ho detto - i problemi de lmondo rurale e, tra questi, i problemi so-ciali della popolazione interessata. Si tratta

di una distinzione che ha lo scopo di indivi-duare meglio le terapie da usare per i divers i

problemi . Il tutto rientra in quel concetto ,

che è poi alla base della programmazione na-zionale, di esaminare il territorio e le attivit àeconomiche del paese allo stesso tempo set-torialmente e unitariamente .

R proprio nell'esame del territorio e delle

sue risorse che è innanzitutto necessario co-gliere, nello sguardo generale d'insieme ,quelle che sono le caratteristiche delle diver-se zone, dei diversi territori e dei divers i

settori, operando per far sì che lo sviluppo

economico prosegua con il minimo sperpero

di denaro della collettività e con la massima

valorizzazione di tutto ciò che è disponibil e

localmente, sia sotto il profilo delle risors eumane, sia sotto il profilo delle risorse ma-

teriali .Nasce dunque l 'esigenza di impostare e d

affrontare una politica per il mondo rural e

che non si identifica tout court con la poli-

tica agricola . Il mondo rurale copre una vasta

area del nostro paese e rappresenta un insie-me di civiltà, di costume, di tradizioni, d i

centri abitati, di ambienti naturali che dev e

essere unitariamente studiato e per il quale

occorre una programmazione di interventi e

di cure a livello comunale, regionale e na-

zionale .Del resto, onorevoli colleghi, l'importan-

za del mondo rurale scaturisce anche dalla

considerazione che circa il 50 per cento del -

Ia popolazione italiana appartiene tuttora a

questo mondo, anche se soltanto la metà di

quest'ultima è direttamente legata all 'agri-

coltura come settore produttivo . Questa di-

stinzione tra l'agricoltura e il mondo rurale ,

essenziale dal punto di vista metodologico ,

è anche opportuna per fare uscire dalle par-tite di conto tra l'agricoltura e lo Stato, dal-

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la rubrica del dare e dell 'avere, tra quel set-tore e l 'economia nazionale, quell'insieme d iinterventi e di provvedimenti che attengon oalle infrastrutture, all 'assetto territoriale, a lcosto della sicurezza sociale .

Del resto, recenti calamità che hanno du-ramente colpito centri urbani hanno messoin evidenza che la stessa bonifica dei terri-tori montani, legata alla difesa del suolo no npuò essere ulteriormente considerata un ca-pitolo della politica agraria, sibbene una que-stione fondamentale per l'intera collettivit ànazionale. Parimenti i problemi della scuola ,della cultura, dello sport, degli ospedali, de iservizi civili nelle campagne, non sono pi ùproblemi che interessano soltanto gli addett iall ' agricoltura, bensì, in una civiltà che tendeall 'unificazione, problemi di una parte pre-ponderante del territorio nazionale avent eormai plurime vocazioni economiche, nongià esclusiva destinazione agricola .

Recenti studi e numerosi convegni in Ita-lia e all 'estero hanno infatti confermato l avalidità della tendenza a non considerar epiù giusta la distinzione antica tra città comecentro dei commerci, dell ' industria, dellacultura e del turismo e la campagna comearea esclusivamente impegnata nell ' agri-coltura . La moderna urbanistica tende all ostudio integrale di un territorio e alla previ-sione di insediamenti anche residenziali e d inuclei industriali diffusi nelle campagne .Sempre maggiore importanza assume il turi-smo agricolo e si sta sviluppando la tenden-za all 'evasione settimanale dalle metropol ida parte dei cittadini che, per motivi di igie-ne mentale, di liberazione dello spirito, ab-bandonano gli appartamenti dei decimi piani .

Questa politica di integrazione tra città ecampagna, che tra l'altro impedirà il tristefenomeno dei lavoratori pendolari e conser-verà la consistenza del mondo rurale con isuoi valori, deve essere seriamente ed orga-nicamente perseguita. Ecco che in proposit ovorrei sottolineare come il mondo rurale rap-presenti, nell 'attuale situazione di svilupp odel nostro paese, una offerta di energie uma-ne e di situazioni territoriali che se conve-nientemente studiata per tempo e utilizzat apotrà far sì che l'Italia sfugga agli er-rori che hanno caratterizzato lo sviluppo d iquei paesi europei ed extra-europei che, pri-ma di noi, hanno imboccato la lunga strad adella civiltà industriale . Non a caso, lo scor-so anno, negli Stati Uniti d 'America, in unmessaggio del presidente Johnson alla Ca-mera dei rappresentanti, si legge che occor-re considerare lo spazio rurale come possibi -

lità di soluzione di una serie di problemi chel ' eccessiva concentrazione urbana pone oggiin maniera indifferibile' agli Stati Uniti d iAmerica .

Se ciò avviene negli Stati Uniti, e se situa-zioni di urbanizzazioni sempre più spintesono già in atto o ipotizzate nel nostro paese,credo sia utile rendersi conto per tempo dell epossibilità che vengono offerte alla soluzionedi questo problema nel mondo rurale .

Penso quindi, per non dilungarmi oltre ,che nello sviluppare la linea di politica agra -ria valida per i prossimi anni, dobbiamo net-tamente distinguere i problemi dell 'agricol-tura come settore produttivo, e i più vasti pro-blemi del mondo rurale, anche se ben chiar ied organici dovranno essere i piani per laloro realizzazione .

Quanto al settore agricolo, il problema ch esi pone è quello dell ' efficienza; già si è dettoche la concorrenza internazionale e l 'esigenzadi livellamento in prospettiva dei redditi tr ai vari settori impongono sul piano strategico ,e cioè a lungo termine, di abbandonare i lprincipio dell'assistenza perenne . Del restoil senso di povertà, di miseria collettiva, chetalvolta pervade il mondo agricolo italian oè una delle componenti dell ' abbandono del-l ' agricoltura da parte di valide forze giova-nili . L 'agricoltura deve essere aiutata a reg-gersi da sé ; in prospettiva, le stampelle de-vono dunque essere tolte .

Il criterio dell'efficienza quale obiettiv odell'azione politica non deve essere confus ocon la valorizzazione delle cosiddette grand iaziende, che già hanno raggiunto notevol elivello produttivistico, e con l ' abbandono diquelle aziende che oggi non sono ancora ingrado di reggere il passo ; tutt 'altro, la nostrapredilezione per l 'azienda familiare, per ladiffusione dell'imprenditorialità in agricoltu-ra tende anzi ad una politica che dia alle ca-pacità imprenditoriali esistenti nel mondocontadino la piena possibilità di manifestars iin aziende efficienti e competitive a livello in-ternazionale, le quali diano alle nuove gene -razioni la sicurezza di un domani moralment edignitoso ed economicamente sicuro .

Seguendo questa direttrice, a me pare ch enel mondo, in particolare nella Comunità eco-nomica europea, ci siano alcuni fatti nuov iche meritano di essere segnalati, e che devonoessere da noi studiati con attenzione . Comeè noto, il ripensamento della politica dell estrutture da parte della Comunità economic aeuropea nasce dalla constatazione dei limitiche la politica dei mercati e dei prezzi incon-tra nel tendere al raggiungimento degli obiet-

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tivi dell 'articolo 39 del trattato di Roma, ecioè dell 'aumento di reddito delle categorieagricole .

A questa si aggiunge la preoccupazioneche il sostegno dei prezzi ad un determinat olivello – che tuttavia è riconosciuto insuffi-ciente ad assicurare redditi adeguati agli agri-coltori – spinga talmente l 'aumento di cert eproduzioni da creare delle eccedenze (surplus )le quali, nonostante i ripetuti appelli lanciat idalla FAO per quanto riguarda la fame nelmondo, sono purtroppo difficilmente colloca -bili sul mercato internazionale e determinan oper la CEE aggravi finanziari che rischianodi divenire insopportabili .

Il maggiore esempio della validità di que-sta diagnosi ci viene dalla vicina Francia incui si è potuto constatare come, nonostant ei massicci interventi a favore del sostegno de iprezzi agricoli, il reddito pro capite degli agri-coltori, anziché avvicinarsi a quello degli altr isettori della vita economica, tende ad allon-tanarsene progressivamente .

Proprio per questo ho detto inizialmenteche in Francia si sta pensando ad una svolt adella politica agricola . Di che cosa si trattain particolare ? In Francia è stato calcolat oche attraverso quanto lo Stato spende per i lsostegno dei prezzi agricoli e attraverso l ealtre spese inerenti all 'agricoltura che fann ocarico alla collettività, ogni agricoltore cost amediamente al contribuente francese un mi-lione di lire, senza con ciò modificare la dif-ferenza di redditi esistente . Se si volesse col -mare la distanza di reddito fra agricoltori eappartenenti a settori extra-agricoli puntandosu ulteriori aumenti dei prezzi, a prescinder eda quelle che sono le conseguenze sul pianocomunitario a cui prima ho accennato, s iavrebbe un aggravio formidabile del costoche lo Stato francese sopporta per la politicadel sostegno. E non si risolverebbe il pro-blema del reddito di moltissimi agricoltor iperché il prezzo giuoca solo limitatament equando si riferisce, ad esempio, al reddito d iun produttore che abbia una piccola aziendache si trovi ad operare in una regione diffi-cile, Proprio per questo la Francia sta pen-sando non certo ad abbandonare la politicadei prezzi e di sostegno del mercato ma a svol-gere una politica differenziata per tipi di im-presa che io ritengo non sia accettabile cos ìcome ci viene proposta ma che certament econtiene elementi di validità .

Vi è l ' impresa già in grado di reggere laconcorrenza organizzata ed efficiente, per l aquale si pone soltanto un problema di garan-zia di prezzo ad un certo livello. Vi è poi

l'impresa che, pur non avendo le condizion idi efficienza allo stato attuale, attraversò in-terventi di politica di struttura può diventare ,per capacità e potenzialità del titolare e percondizioni obiettive, comparabile con le pri-me. Vi è l ' impresa infine che per localizza-zione geografica, per situazione familiare, pe rle condizioni marginali del terreno interessat onon può trasformarsi né utilmente ampliars iné organizzarsi .

Per questo tipo di impresa destinata a fal-lire non vi sono interventi per l'azienda com etale, sebbene interventi di carattere social eche possono manifestarsi in vario modo e co nvaria misura . Una simile distinzione sarebb eindispensabile anche da noi per dare a quell efamiglie di imprenditori coltivatori diretti ch evogliano e che siano in grado di gestire un aazienda potenzialmente valida quella assi-stenza e quella cura sul piano dell'amplia-mento aziendale e della ristrutturazione qual isino ad ora la dispersione degli interventi d ipolitica agraria non ha consentito . 1J inutilespendere danaro per aziende marginali i nmano a produttori che fra qualche anno cam-bieranno professione . Risolviamo diversamen-te il loro problema umano in modo più digni-toso e più utile per loro e più consono agli in-teressi dell'agricoltura italiana .

Questa complessità di problemi è stata d ame evidenziata per insistere sulla necessit àinderogabile di prevedere una programma-zione organica e selettiva degli interventi pe ril modo rurale che inserisca in piani unitar ile scelte per le infrastrutture, per i servizi so-ciali, per lo sviluppo industriale e diffuso, pe rla scuola, la bonifica, il turismo, le trasfor-mazioni aziendali .

Gli enti di sviluppo che sempre più dovreb-bero essere espressione dell'autogoverno di ca-tegoria dovrebbero divenire i centri motori d iquesta pianificazione dei territori rurali, la -sciando agli organi periferici del Ministerodell 'agricoltura il compito di curare gli aspet-ti produttivistici del settore agricolo . Una po-litica di interventi indiscriminati, fondati sul -la domanda del singolo ci sembra non corri -sponda più alle esigenze gravi del momento ,

I giovani migliori lasciano la terra, si di -ce, ed è vero ; ma che cosa facciamo, non sol -tanto sul piano economico, per dare esemp isicuri di un avvenire brillante per gli impren-ditori agricoli ? Cominciamo da aree circo -scritte e là iniziamo un'opera organica, i nprofondità, guardando al futuro . In partico-lare curiamo la scuola ; una scuola che non al -lontani i migliori dall'agricoltura, una scuo-la che non sia avulsa dalle campagne, una

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scuola professionale legata ai comprensor irurali, amministrata dalle rappresentanze de lmondo agricolo che apra ai giovani le prospet-tive di una professione nobilissima che loStato, anche attraverso i mezzi di comunica-zione di massa, dovrebbe valorizzare .

Dopo questa premessa, che è l'espression edei miei timori e delle mie speranze per i lmondo rurale e per l 'agricoltura in Italia, m isia consentito ora di intrattenermi su proble-mi particolari di alcuni settori produttivi ch eriguardano in maniera importante l'agricol-tura della mia regione, la Toscana, e dell'Ita-lia centrale tutta .

Nella regolamentazione comunitaria de ivari mercati dei prodotti agricoli vi sono an-cora alcuni settori da disciplinare . Fra que-sti vi è quello vitivinicolo, importantissim oper il nostro paese . Proprio in relazione all asituazione comunitaria, sento il dovere, qual erappresentante di una regione che ha un agrande tradizione vitivinicola, di fare un di -scorso molto chiaro in merito .

Noi sappiamo che a fondamento del tratta-to di Roma con cui si istituisce la Comunitàeconomica europea e che vuole la realizzazio-ne di una politica agraria comune, vi è la pre-sa di coscienza che, in un più vasto mercatounico, le produzioni di massa tenderanno ne-cessariamente a concentrarsi, sempre che siagarantita l'uguaglianza di concorrenza fra iproduttori, in quelle località che hanno lemigliori vocazioni . Proprio per questo motivonoi ' italiani sappiamo che, nonostante la fas etransitoria, nonostante alcuni aggiustament i– che si sono trovati e che devono trovarsi ,anche nel caso del vino, per evitare ad altr ipaesi bruschi contraccolpi – noi dobbiamo pre-parare il mondo agricolo a vedere alcune at-tività spostarsi o concentrarsi progressiva -mente in certe zone europee . Abbiamo sentit oripetere più volte che l'Italia, se non fosse pe rla particolare predisposizione di certe zone adeterminate trasformazioni foraggere, non h amolte possibilità nel settore lattifero . La cosaci è confermata purtroppo dai dati dello svi-luppo della zootecnia nel nostro paese . Sap-piamo ad esempio che per la barbabietola v isono determinate zone d'Europa in cui i cost idi produzione sono più bassi . All'Italia è stat oconcesso un periodo transitorio abbastanzalungo – di 7 anni – per adeguarsi alla nuov asituazione . Ma tuttavia comprendiamo che ,scaduto tale periodo, probabilmente la nostrabieticoltura tradizionale non solo verrà a spo-starsi rispetto alla localizzazione geografic aattuale ma, se non si risolvono certi problemi

tecnici, verrà probabilmente anche a con-trarsi .

Vorrei non continuare nell'esame delle pro-babili conseguenze dell'integrazione comuni-taria in diversi settori di produzione, perch éin realtà intendevo solo richiamare quest iesempi per dire che, proprio per questi mo-tivi, da parte delle categorie agricole si è sem-pre insistito sulla necessità che in sede comu-nitaria la politica dei mercati fosse conside-rata nella sua globalità . Concetto della globa-lità che evidentemente deve servire propri oa consentire, in una visione generale, i neces-sari aggiustamenti che si devono realizzare tr aquei paesi che si vedono costretti a recederein certi settori, ma che hanno possibilità d iavere contropartite in altri settori .

La viva preoccupazione che io ho e la rac-comandazione che qui voglio rivolgere al Go-verno è relativa, come dicevo prima, al set-tore vitivinicolo . E questo un settore in cuil'Italia ha possibilità di espansione o quant omeno di consolidamento dell'attuale situa-zione. Tuttavia . da più parti si parla di bloc-care gli impianti vitivinicoli e ci si preoccup adi evidenti eccedenze di vino . In realtà, l aComunità economica, nonostante il basso con-sumo del vino in molti paesi partners, dovutoin particolare al regime fiscale cui è sotto-posto, è tuttora importatrice netta di quest oprodotto . Se la regolamentazione comunitari ariuscisse a ridurre la discriminazione fiscal econtro il vino e ad assicurare una effettiva li-bertà di circolazione e la relativa « preferen-za » comunitaria, non solo non vi sarebbe al-cun pericolo di eccedenze, ma, mantenendoentro limiti normali le importazioni dai paes iterzi o associati, si verificherebbe un aumentodella produzione all'interno della Comunità .

Occorre in concreto far capire ai nostr ipartners e in primo luogo alla Comunità eco-nomica europea che se l'Italia deve rasse-gnarsi a veder contratte alcune produzioni hatutto il diritto di una contropartita nel settorevitivinicolo . Ecco perché ci sembra impor -tante anzitutto che l'unificazione del mercat ovitivinicolo avvenga al più presto e, in se-condo luogo, che l'unificazione stessa avven-ga in maniera globale, e cioè tenendo cont osia dei vini a denominazione di origine siadei vini comuni, nonché degli alcoli, dei vin iliquorosi e degli spumanti . Soprattutto c isembra necessario che il Govern9 italian ochiarisca in maniera decisa la sua posizione ,per evitare che in definitiva questo settore ,che è di particolare importanza per tant ezone d'Italia, riceva contraccolpi negativi dal-l'integrazione comunitaria,

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Un altro settore, già regolamentato in sed edi Comunità ma nel quale, proprio per ef-fetto della regolamentazione comunitaria, oc -corre predisporre adeguati interventi, è i lsettore dell'olio d'oliva. Esso pure interess avaste regioni d'Italia, anche se in maniera di -versa . Vi sono regioni del Mezzogiorno in cu ila coltivazione dell'ulivo è essenziale e no nsostituibile ; anche in Toscana, però, la col-tivazione dell'ulivo è difficilmente sostitui-bile, spesso per mancanza di alternative . Cre-do comunque che la possibilità di produrr eolio di grande qualità, che viene richiesto i nmaniera sempre più crescente dal consuma-tore, renda possibile non solo la sopravviven-za dell'olivicoltura in Toscana ma, entro de -terminati limiti e per un certo periodo di tem-po, addirittura un suo sviluppo . Tuttavia ,l'olivicoltura toscana non può avere tale svi-luppo, perché allo stato attuale gli indirizz iper gli interventi del « piano verde », cos ìcome i programmi del FEOGA, limitano orendono impossibile la costituzione di nuov ioliveti nella mia regione. Comunque, a pre-scindere da questo fatto, mi preme segnalareal Governo l'importante problema che nascedallo squilibrio venutosi a creare, nel cors odi quest'ultimo anno, fra il prezzo dell'oliod'oliva e quello dell'olio di semi . Il prezz odell'olio d'oliva è certamente da stabilirsi i nfunzione delle possibilità di manteniment odell'attuale area di consumo . Vorremmo tut-tavia aggiungere che, poiché la politica de igrassi nella Comunità è stata prevalentement einfluenzata dalla necessità, o dall'opportunità ,di garantire ai consumatori europei i grass ivegetali al più basso prezzo possibile, non s ivede perché questo non debba avvenire an-che per i consumatori italiani tradizional-mente e, aggiungo, fortunatamente legati al -l'olio d'oliva .

Comunque, appare necessario ed impro-crastinabile ristabilire almeno il preesistenterapporto dei prezzi tra olio di semi e oliod'oliva, altrimenti il consumo dell'olio d'oliv asi ridurrà ulteriormente come è stato consta-tato dalle recenti indagini dell'IRVAM .

Sempre in relazione al problema dei rap-porti fra olio d'oliva e olio di semi, è dove -roso sottolineare il fatto che le proposte dell aComunità economica europea di riduzione de lprezzo indicativo di mercato dell'olio d'oliv anon possono risolvere la grave situazione chesi è creata nel settore dei grassi vegetali dell aComunità e che influisce negativamente sututta la politica comunitaria .

Non posso infine non accennare a un altroproblema notevolmente importante e senza la

cui soluzione la sopravvivenza della olivicol-tura italiana diventa una vera e propria chi -mera. Intendo riferirmi alla nota questionedella propaganda . È necessario che al più pre-sto si torni a predisporre un provvedimentodi legge che consenta di destinare fondi pub-blici alla propaganda dell 'olio d'oliva. I pro-duttori agricoli si sono anche dichiarati di -sposti, nell ' impossibilità di agire con fond ipropri a causa della frantumazione dell'offer-ta che si constata nella produzione agricola ,a rinunciare a una piccola parte dell'integra-zione che viene fissata annualmente dalla Co-munità economica europea, per destinarla adattività di propaganda a favore dell'olio d ioliva .

Tuttavia una propaganda generica non ba-sta per salvare l'olio d'oliva italiano. In par-ticolare non è possibile agire a favore, adesempio, dell 'olio di oliva delle colline tosca-ne solo attraverso generiche attività di pro-paganda, ma è necessario che ciò avvenga afavore di oli che siano dotati di un marchio ,che abbiano delle origini facilmente indivi-duabili . Queste attività di propaganda speci-fica presuppongono, quindi, una azione pe rindividuare le diverse zone produttrici di ol idi particolare pregio affinché sia possibil ecreare consorzi ed associazioni di produttor iai quali affidare la gestione dei marchi e quin-di l'azione di propaganda per sviluppare i nparticolare il consumo degli oli vergini .

E qui desidero, per un attimo solo, allar-gare il discorso sulla garanzia e sui marchidei prodotti tipici dell'agricoltura . Ho par -lato del vino ed ho parlato dell'olio : si trattadi due prodotti tipici, ma in agricoltura v isono molti altri prodotti tipici . Oggi in una ci -viltà che è sempre più condizionata dai con-sumi di massa, quasi per contraddire questa

tendenza, quasi come un fatto di contestazio-ne, si avverte sempre in misura maggiore lanecessità di disporre, sia pure su una scalaquantitativa molto più ristretta, di prodott i

genuini, di prodotti tipici .

Per fare questo è tuttavia necessario ch esi trovi la maniera, attraverso una appositalegislazione, di garantire al consumatore l atipicità e la genuinità di un prodotto e, con-temporaneamente, si diano i mezzi al mond oagricolo per organizzarsi in modo da indivi-duare innanzitutto il prodotto tipico, quindiper mantenerne la tipicità e per propagan-darlo .

In proposito mi corre l'obbligo di sottoli-neare ancora al Governo la necessità dell a

propaganda . Negli altri paesi della Comuni-tà si effettuano con fondi pubblici vastissime

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campagne pubblicitarie per la espansione de iconsumi dei prodotti agricoli . Cito per tutt ela campagna pubblicitaria che la società fran-cese SOPEXA svolge non solo in Francia, main Italia e negli altri paesi della Comunità ;la SOPEXA è una società a prevalente capi -tale pubblico, come tutti i colleghi sanno . Èevidente che non si può costruire una ve-r aComunità economica europea se alcune agri -colture nazionali, a differenza delle altre ,sono assistite da notevoli strumenti propagan-distici . Evidentemente, in attesa che in sedecomunitaria si provveda a regolamentare que-sto settore della propaganda è necessario e dindispensabile che l'Italia si affretti ad ap-prontare un suo strumento in questo campo .In tal senso rivolgo un formale invito al Mi-nistero dell ' agricoltura .

Un altro problema vorrei toccare, quell odella zootecnia : si tratta di un punto dolentedell'economia agricola italiana, particolar-mente in quelle regioni che, come la Tosca-na, non abbondano di grandi pascoli e di lar-ghe distese. Eppure è necessario fare in modoche la zootecnia non scompaia dalle monta-gne e dalle colline del nostro Appennino .

A mio avviso è possibile svolgere una se-ria attività in favore della zootecnia collina-re e montana, sia seguendo alcuni indirizz iche da tempo sono stati tracciati, per quantoriguarda la valorizzazione delle carni di pre-gio (le razze particolari allevate in queste zon elo consentono), sia favorendo una riorganiz-zazione delle aziende a vocazione zootecnica .Anche in questo settore l'orientamento delconsumatore può essere utilizzato : se il con-sumatore è disposto, per avere carne di par-ticolare pregio, a pagare un determinato prez-zo, evidentemente anche queste produzion ipossono diventare economiche .

Orbene, tutti sanno che esistono determi-nate razze italiane che forniscono una carn edi particolare pregio ; solo mantenendo quest iallevamenti in tali zone sarà possibile conser-vare una parte dei consumatori e garantir eprezzi più elevati per un prodotto che si ot-tiene a costi maggiori .

In proposito auspico che si pensi seria-mente alla collina, non solo nell'ambito dell alegge per la valorizzazione dei prodotti agri -coli, ma anche in quella che sarà varata pe rla montagna. Credo, ad esempio, che sia or-mai indispensabile predisporre interventi ch econsentano in queste zone, se non una ripres adella zootecnia, almeno il mantenimento ne lcomplesso di quella oggi esistente, che senza

interventi coordinati, anche in sede di mer-cato comune, rischia di scomparire .

Sarebbe effettivamente opportuno, a mi oavviso, che ormai la collina, entro certi limit ie per certi aspetti, fruisca delle provvidenz edisposte per le zone montane ; spesso infatt i

i problemi della montagna e della collina son ogli stessi . Il problema della montagna e del -

la collina italiana non è tuttavia un proble .ma esclusivamente agricolo, bensì di più am-pie dimensioni, ivi compresa quella turistica .

Ho letto recentemente sui giornali che ènato, in un paese europeo, il primo parco na-turale regionale . È il risultato di una stretta

collaborazione tra le amministrazioni statal i

interessate e le collettività locali . Su una su-perficie di 10 .300 ettari, sono stati svolti lavorimolto importanti per organizzare la zona ,

dotarla di un manto boschivo notevole e pre-disporla all'accoglimento di una serie di ini-ziative. In questo parco verranno realizzat i

un museo della nautica, un museo delle mi-niere, una riserva di animali selvaggi, unariserva ornitologica ed infine riserve botani-che . Accanto a queste, in altra zona, sarà

realizzato un lago artificiale di circa 90 et-tari, che servirà per gli sport acquatici . Visaranno centri ippici, itinerari nella foresta ,campi di gioco e numerose attrezzature spar-se alla periferia della foresta, scuole di os-servazione della natura, centri di ospitalit àe di alloggio, terreni per campings, bivacch iin foreste per accampamenti, aree per picnic .

Come è facile constatare, si tratta di tutt auna serie di iniziative che praticamente ser-vono a garantire uno sbocco alla massa sem-pre più ingente di cittadini che sentono la ne-cessità di ricollegarsi con la natura, ma pra-ticamente si unisce alla vecchia destinazion eagro-forestale una nuova destinazione econo-mica (agro-turistica o turistico-forestale, ch e

dir si voglia) . Anche sotto questo profilo, iocredo che nel nostro paese vi sia ancora molto

da fare .Recentemente è stato annunciato che un a

delle poche zone ancora intatte della natur a(sempre in Toscana), i monti dell'Uccellina ,sta per essere parzialmente lottizzata . È evi-dente che, proprio in circostanze come queste ,è doveroso intervenire per conservare quest eoasi, che hanno una funzione importantissima ,anche per mantenere – starei per dire – l 'equi-librio psicologico della vita moderna, ch esotto l'incalzare della società dei consumi, habisogno di trovare, in uno scambio comple-mentare con la campagna, con la natura, conle foreste, il giusto rapporto .

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Le aspirazioni di tanta parte dell'opinionepubblica sollecitano l'elaborazione di una leg-ge per la realizzazione di parchi, di divers aampiezza, di diversa destinazione, di parchi ,ad esempio, di riserva naturistica e faunisticaassoluta, di parchi misti, di parchi semplice -mente ricreativi, sviluppando l 'odierna realt àche è quella di pochi parchi nazionali, i qual iper giunta, come nel caso citato, sono spess opresi d 'assalto da un eccesso di miope smaniaturistica che alla lunga, violentando e sovver-tendo la natura, finirà per distruggere anch ele possibilità che dal turismo scaturiscono .

In conclusione: la politica agraria futuradeve essere una politica nuova, che tenga ben ein evidenza, in una visione generale del terri-torio agricolo, da una parte i problemi dellaimpresa agricola, dall'altra i problemi delmondo rurale e i problemi di carattere so-ciale . In questa visione generale evidente -mente occorrono politiche ben articolate, be nstudiate, organizzate nei diversi settori pro-duttivi, che tengano conto della necessità d iosservare globalmente la situazione che si vie -ne a creare a seguito dell ' integrazione comuni-taria, per dare all'Italia quegli sbocchi e quel-le possibilità che la sua situazione geografic aconsente .

L ' ultima parte di questo mio interventosarà dedicata ad alcune esperienze applicativedelle norme vigenti in agricoltura al fine d irilevarne deviazioni e lacune, che certamen-te l 'ottimo ministro dell 'agricoltura sarà ingrado di correggere .

Le provvidenze previste dall'articolo 14 del .« piano verde » n . 1 e dall'articolo 15 del« piano verde » n . 2 a favore delle coltivazio-ni arboree sono state indirizzate, nella Tosca-na, quasi essenzialmente verso la viticoltura .Questo tipo di investimento agricolo è perfet-tamente conforme agli interessi di un terri-torio che per gran parte rientra entro i limi -ti geografici delle zone produttive di vini adenominazione di origine controllata, classi-ficati ai sensi del decreto del Presidente del -la Repubblica del 1963, n . 930, e che è ca-ratterizzato da una configurazione orografi-ca a prevalenza collinare con specifica voca-zione vitivinicola .

Che la scelta di questa strada sia stat agiusta Io dimostrano i prezzi del vino, che s imantengono a livelli sodisfacenti particolar-mente per il vino proveniente da zone « clas-sificate » ; ed è irrilevante il fatto che, sia pe rl'ormai noto esodo mezzadrile, sia per gl i« spiantamenti » in zone non adatte alla pro-duzione di vini pregiati, in Toscana il prodot-to complessivo, per il settore vinicolo, secon -

do le statistiche, è ancora in diminuzione ; sipotrà avere un'inversione dì tendenza soloquando saranno entrati in efficienza i nuov iimpianti .

Sinora gli interventi degli ispettorati agra-ri in questo campo sono stati caratterizzat ida selettività e non si sono verificate impor -tanti deroghe al principio di finanziare nuovivigneti solo all'interno delle zone classificat eo naturalmente votate .

Oggi, con la possibilità offerta soprattuttoagli, enti di sviluppo di presentare grosse pro-gettazioni (riguardanti anche impianti viticol ida realizzare fruendo di provvidenze combi-nate del FEOGA e dello Stato italiano) s istanno verificando deviazionismi circa la piùopportuna localizzazione dell ' intervento viti -vinicolo . Guardando il prospetto degli inter-venti effettuati dal FEOGA in Toscana si notache il 30 per cento circa degli impianti vieneprevisto per territori non rientranti tra quel -li in cui vige il controllo sulla denominazion edi origine . E si ha, purtroppo, ragione di ri-tenere che in un futuro tale tendenza debbaaccentuarsi, anche se attualmente per i nuo-vi impianti ci si mantiene nell 'ambito deiterritori collinari .

Ma non è tanto la situazione in Toscan ache preoccupa, quanto ciò che si sta verifi-cando anche al di fuori di essa, nell 'Italiacentrale e in altri territori dove le condizio-ni ambientali, la mancanza di una tradizionenel settore, la non esistenza o quasi di vin itipici di alta qualità, la possibilità di pren-dere più idonei indirizzi produttivi che nonrechino disturbo all 'economia delle zon ecollinari e molte altre considerazioni scon-siglierebbero di incentivare la viticoltura .

Per queste considerazioni, ritengo oppor-tuno che si adotti un criterio più rigido e mag-giormente selettivo nella destinazione dei fon -di ministeriali e nell ' accoglimento delle do-mande per le provvidenze erogate da lFEOGA .

Risulta inoltre che, in relazione ad inter-venti a favore dell 'agricoltura previsti da al -cune non recenti leggi, sono giacenti cospicu iresidui per assegnazioni fatte a favore di ter-ritori in cui tali incentivi non sono stati utiliz-zati pienamente o richiesti in misura adegua-ta ai finanziamenti concessi, mentre in altreregioni si registra carenza di mezzi tale da la-sciare largamente insodisfatte le richieste de-gli operatori agricoli . Tipico esempio potreb-be essere quello della legge n . 404, che stabi-liva provvidenze, fra l 'altro, per la olivicol-tura . I fondi, a tale scopo stanziati, furonoassegnati, molto opportunamente nella fase

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iniziale, in gran parte ai territori del Mezzo -giorno, e scarso margine si ebbe per altr eregioni olivicole, quali ad esempio quell edell'Italia centrale .

In carenza di iniziative nel meridione ein considerazione delle richieste giacenti pres-so gli ispettorati dell'Italia centrale, che no npossono trovare accoglimento, non sarebbe i lcaso di procedere ad un ' azione di recuper odelle somme non spese, per attribuirle nuova-mente secondo il volume delle istanze . già pre-sentate ? Per il futuro auspichiamo che un si-mile comportamento diventi da parte del Mi-nistero dell 'agricoltura e foreste una normacostante .

La concessione di sostanziali incentivi del -lo Stato per l 'agricoltura si va giustamente esempre più imperniando sul credito agrariodi miglioramento a tasso agevolato . Avvieneperò che le assegnazioni delle quote globali d iconcorso al pagamento degli interessi vengonodal Ministero dell ' agricoltura e foreste distri-buite tra i vari istituti bancari autorizzati al -l ' esercizio del credito agrario di miglioramen-to in linea presuntiva e secondo un criterioche poi non trova riscontro nella realtà, com eabbiamo potuto constatare . Avviene quind imolto spesso che alcuni istituti verso i qual ipiù volentieri si rivolgono gli agricoltori pe ri mutui di miglioramento (o perché più inci-sivi e rapidi nella concessione, o perché pi ùcongenialmente impostati e specializzati pe rtali operazioni, o perché le documentazion icatastali ed ipotecarie, già prodotte per pre-cedenti operazioni, non vengono più richieste ,facilitando l'iter e facendo risparmiare denaro )esauriscono rapidamente le assegnazioni mi-nisteriali . Rimangono pertanto ferme mesi emesi, e qualche volta anche per tempi supe-riori, domande di agricoltori intese ad otte-nere i mutui per opere di miglioramento . Percontro altri istituti bancari hanno giacenz espesso rilevantissime di fondi, che non si rie-sce ad impegnare perché addirittura non v isono richieste rivolte a questi istituti .

Tale giacenza di fondi dà erroneament el ' impressione di una scarsa operatività degl iuffici dipendenti dal Ministero . E questo nonè giusto. Molto opportuno quindi sarebbe ,anno per anno, procedere allo storno dei fon -di assegnati e non utilizzati . Se a questo puntociò non fosse possibile, occorrerebbe che agl iistituti bancari di scarsa operatività non ve-nissero fatte ulteriori assegnazioni sui prossi-mi esercizi finanziari fino all 'esaurimento del-le precedenti disponibilità e di contro che l eassegnazioni stesse venissero concentrate a fa-vore di quegli istituti bancari presso i quali

tuttora giacciono non poche domande inevase :si potrebbero così utilizzare pienamente e ra-pidamente i fondi disponibili .

Signor Presidente, onorevoli colleghi, hocercato di dare un apporto alla discussion esul bilancio dell'agricoltura assumendo u natteggiamento che taluno potrebbe definire d icritica costruttiva . In realtà ho scartato l apossibilità di essere un apologeta, dacché l apolitica agricola che il Governo ha intrapre-so soprattutto negli ultimi tempi non avev aassolutamente bisogno del mio plauso . I fatt iparlano da sé e anche chi sente che le cosecambiano e che anche per l'agricoltura l apolitica deve adeguarsi alle realtà nuove, nonpuò misconoscere che il Governo questo bi-sogno del nuovo sente e soprattutto dimostre-rà di sentire . Con fiducia perciò io vedo affi-dato alle mani del Governo Rumor quest obilancio per l'agricoltura . (Applausi al cen-tro — Congratulazioni) .

PRESIDENTE. 1 iscritto a parlare l 'ono-revole Caprara. Ne ha facoltà .

CAPRARA. Signor Presidente, il nostrogruppo ha avuto occasione di proporle nell asede adatta una drastica riduzione dei temp idi discussione del presente bilancio . Peresporre i motivi di questa proposta ella con -sentirà che io non mi attenga strettamente a ltema dell'agricoltura e che possa svolgereconsiderazioni di ordine più generale . Si trat-ta di un documento, il progetto di bilanciodello Stato, il quale è all'ordine del giornodella nostra Assemblea, se non erro, da oltr etre mesi . Abbiamo dedicato ad esso quattrosedute, delle quali due doppie. Si tratta di unbilancio, a mio parere, il quale ha la caratte-ristica peculiare di essere un bilancio natovecchio . Io ne parlo per spiegare meglio il si-gnificato della nostra proposta . Noi consiglia-mo e ci atteniamo ad una riduzione netta de lnumero degli interventi sul bilancio e inten-diamo formulare in questo modo la nostra pro -posta : riduzione del dibattito generale a du egiornate, concentrazione delle repliche e del-le votazioni in altre due sole giornate .

Come ella sa, signor Presidente, il nostrosuggerimento non è stato accolto, ma noi li-miteremo ugualmente a due i nostri interven-ti, mantenendo con fermezza nella pratica un aproposta che ci sembra utile e significativa .

Abbiamo formulato, ripeto, questa propo-sta, signor Presidente, perché ci pare sorga aquesto punto dei nostri lavori un problema d ifunzionalità e di efficacia, di pertinenza e d iincisività dei lavori dell 'Assemblea .

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Vi sono, se non erro, centocinque iscritti aparlare (qualcuno forse potrà rinunciare equindi decadere), il che significa che per tut-

to il mese di gennaio e, se non erro, anche pe runa parte del mese di febbraio il lavoro del -l'Assemblea sarà paralizzato e di conseguen-za saranno paralizzate ugualmente le Com-missioni o gran parte delle stesse . Tutt 'al piùin questo periodo (parlo del mese di gennaioe di quello di febbraio, durante i quali si svol-gerà il dibattito sul bilancio) ci potrà esserequalche frettolosa conversione in legge diqualche decreto settoriale o ci potrà essere i lvaro di qualche « leggina » surrogatoria di in-terventi più ampi e più organici .

Mi domando, signor Presidente, e domandoinnanzi tutto a voi, onorevoli colleghi dellamaggioranza, che siete, fra l ' altro, la stra-grande maggioranza degli iscritti a parlare :credete davvero che la responsabilità nostra ,che la responsabilità e l'impegno nostro, in-formativo e critico, sull 'attività e sulla politi-ca finanziaria dello Stato ; credete davvero chel 'osservanza piena e scrupolosa del nostr omandato parlamentare richieda un sistem ache io chiamerei di vero e proprio spreco ora -torio ? Credete davvero che per sodisfare i lnostro mandato ci sia bisogno di dichiarazio-ni che diluiscano, anziché concentrarlo, il no-stro dibattito ? Credete anzi che un tale siste-ma si possa conciliare con l'adempimento de inostri compiti ? 0 non siamo invece in presen-za di un evidente calcolo cosciente, quest avolta, un calcolo che direi programmato, pereludere nella prolissità il controllo dell 'assem-blea, anziché concretare nei fatti il nostro con-trollo sul bilancio considerato come strumen-to di politica economica ? Ma credete davvero ,crediamo sul serio, di far passare questa pa-rata (e lo dico con rispetto di tutti quanti par-leranno in questo dibattito) come un respon-sabile sindacato di merito sull 'attività del Go-verno ?

L'esame del bilancio, ella lo sa quanto me ,signor Presidente, è stato ridotto nel corso d iquesti anni ad una abitudine poco più ch erituale, a una liturgia che probabilmente haavuto, come certo l'ha avuta nel suo passato ,una sua funzione di controllo della spesa pub-blica ; ma una liturgia che oggi appare degra-data per l'insufficiente sua incidenza sull arealtà . Pongo qui, evidentemente, non soltan-to una questione di quantità degli interventi .Certo, il numero degli interventi ha anche l asua importanza. Ci troviamo di fronte, di fat-to, ad un intasamento del meccanismo parla-mentare, ad un inceppo per un eccesso di uso

del diritto di parola, il cui esercizio si limitaperò al solo aspetto formale .

Sollevo qui e pongo, signor Presidente ,una questione che interessa noi tutti e parti-colarmente ha interessato lei nella sua atti-vità di presidente della Giunta per il regola -mento : una questione qualitativa. Sollevocioè il problema dell'usura del mezzo parla-mentare, di un mezzo che deve avere un po-tere di direttiva e di controllo e che ripet e

questa sua efficacia dalla sovranità popolare ; i l

problema dell 'usura del mezzo parlamentarequando venga applicato e fatto esercitare su

un piano puramente formale, cioè quandovenga instradato sul binario morto del dibat-tito inteso come routine o del dibattito utiliz-zato come alibi o come rinvio di altri temi ;

dell'usura del mezzo parlamentare quando

venga privato di un rapido, efficace, scorre-vole modulo di intervento e di controllo glo-bale sulla politica economica .

So bene che si leveranno qui le voci censo-rie che parleranno di attentato alla libertà d i

parola; ma l'organizzazione dei nostri lavoririchiede anche una limitazione del tempo, la

stringatezza dei discorsi . Ciò significa che

l'organizzazione dei lavori alla quale, a pa-role, tutti quanti abbiamo dichiarato di annet-tere somma importanza, richiede che si di a

spazio alla rapidità e all'efficacia dell'inter-vento parlamentare . Cioè, noi siamo per un acelerità, che realizzi un vero e tempestivo di -

battito nel Parlamento .

So bene che la maggioranza, quando ri-fiuta la proposta nostra, trova alleati a destra :

perché, su centocinque iscritti a parlare, cre-do che venti o venticinque siano dei settori d i

destra e, se non erro, del solo gruppo del Mo-vimento sociale italiano . E qui si spiega per-ché la maggioranza trova alleati a destra su

questo terreno : quando la maggioranza re-

spinge la nostra proposta di riduzione sever ae netta dei tempi di discussione del bilancio ,trova l'alleanza della destra perché entramb esono interessate a scaricare le loro eventual i

contraddizioni nella sede di un innocuo tor-neo di interventi : interventi che, nella strut-tura attuale, non incidono né modificano n étrasformano gran che della politica economica

del paese. E non incidono né modificanoquesta politica perché – diciamolo con fran-chezza, onorevoli colleghi e onorevoli relato-ri al bilancio – gli strumenti di questa poli-tica sono altrove e gli stessi bilanci sono sem-pre più un riflesso assai opaco e parziale de lfunzionamento di questi strumenti della po-litica economica del paese .

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Qui non intendo riferirmi alla discussione ,per altro assai vivace in dottrina, sulla prefe-ribilità del bilancio di competenza rispetto a lbilancio di cassa . L'articolo 81 della Costitu-zione (lo ricordo qui soltanto per memoria )non ha voluto costituzionalizzare il sistemadel bilancio di competenza, il quale in astrat-to - si dice - offrirebbe mezzi di controllo sul -l ' esecutivo . Ma il problema che emerge aquesto punto è come in concreto noi attuiam oil controllo sulla finanza pubblica . Come cioè ,tenuto conto dell'esperienza del dibattito su ibilanci, noi svolgiamo questa peculiare atti-vità che è un controllo di merito davvero per-tinente sulla spesa e sulla entrata del paese ?Non v'è dubbio che negli ultimi anni i bi-lanci, e ora questo bilancio in particolare ,hanno acquistato in modo netto una caratte-ristica fallace e ingannevole . Voglio soltant oriferirmi alla questione dei residui passivi .Noi discutiamo dei bilanci quando poi sco-priamo che in materia di residui passivi lacifra che è stata raggiunta è di 5 mila mi-liardi, cioè 5 mila miliardi di spese che no iabbiamo votato, sulle quali probabilmente ab-biamo avuto contrasti e dibattiti approfondi-ti : 5 mila miliardi però di spese che non sonostate attuate per nulla ; 5 mila miliardi, signo rPresidente (e il collega Giancarlo Ferri, che èintervenuto su questo tema, ha dato in meritonotizie importanti ed interessanti), ai qual ivanno aggiunti i 1300 miliardi di spesa dell eaziende autonome che non sono state rea-lizzate .

E allora, che senso ha questo dibattito su lbilancio, questo giudizio che spesso ci h adivisi sulla promozione degli investimenti ,quando poi si scopre che questi investiment inon ci sono stati e quando poi si scopre - emi riferisco a quello che ha scritto la Cortedei conti - che non c ' è neanche la possibilit àdi fornire una tabella dettagliata dei residu i(questa tabella non esiste) e che quindi man-ca la indicazione dei residui importanti e de-cisivi, che sono quelli in conto capitale, cio èin conto di investimenti ? Quando cioè voiparlate di promozione degli investimenti e c iinvitate a discutere questo bilancio - quest oe quelli passati - noi sappiamo che mancan otutte le garanzie perché questi investiment ivengano poi nella pratica e nell'efficacia ve-ramente attuati .

Noi ci troviamo di fronte, signor Presiden-te, ad un bilancio il quale offre un quadro mi-stificante della realtà e della dinamica dell'in-tervento pubblico . O, per dirlo in modo pi ùchiaro, ci troviamo di fronte ad un bilancioche fornisce un elenco falso di cifre . ad un

bilancio che è solo l'opaco riflesso di questio-ni che sono già decise altrove .

In materia di residui passivi e di spese ,noi siamo di fronte - vorrei usare qui un'ef-ficace espressione usata dal senatore Parri a lconvegno Salvemini del maggio del 1966 -ad un vero e proprio cripto-governo della te-soreria, che decide quali spese effettuare ,come e dove . Siamo quindi dinanzi ad unbilancio formale che si distingue profonda -mente dal bilancio reale. Il dibattito nostro ,signor Presidente, è su questo : sul fatto cheesiste un bilancio formale, che è quello sot-toposto all'esame del Parlamento, ed esiste po iuna realtà dell'entrata e della spesa che ingran parte sfugge a questa nostra discussione .

Non parliamo poi degli enti e delle ge-stioni fuori bilancio, non parliamo di tutt ele pieghe oscure, inesplorate della finanza sta -tale e della gestione della pubblica ammini-strazione. Io vorrei fare qui soltanto un esem-pio . Guardate il bilancio del Ministero dell adifesa : vi troviamo circa 100 miliardi di spe-se aggiuntive. Ebbene, di questi 100 miliard inon si specifica granché . Ci troviamo di fron-te al fatto che cento miliardi vengono iscritt iin questo bilancio con una voce ermetica econ una destinazione oscura . Quello che leg-giamo e sappiamo dalle formulazioni del bi-lancio è, ad esempio, che queste spese dell adifesa vengono catalogate tra i cosiddetti im-pieghi sociali . Il che significa che, putacaso ,le erogazioni del SIFAR diventano per questobilancio « impieghi sociali » .

Onorevoli colleghi, non sarebbe il caso d iapprofondire con gli opportuni strumenti que-sto esame ? Qui non vi è soltanto un proble-ma economico, qui emerge un grave proble-ma che riguarda le strutture burocratiche epolitiche del paese . Di fronte ad erogazionidi questo genere, di fronte a questa reticen-za, si misura tutta l'impossibilità e l'incapa-cità del Parlamento di esercitare un control-lo approfondito e determinante . E credo ch eproprio da ciò, da questa nomenclatura ambi-gua di spese e di destinazioni, sorga quell aprassi dei corpi separati in atto nel nostropaese . Altro che tirannia delle Assemblee del -la quale parla la pubblicistica delle destre ,usandola come bersaglio di comodo per col -pire il Parlamento ! Qui siamo ad una poli-tica che mantiene la forma della democrazi arappresentativa, ma ne aggrava la crisi di so -stanza; siamo cioè di fronte ad una prass iche consente, che avalla, che finanzia com eho detto, i corpi separati dello Stato, vale adire quelle formazioni politiche e burocrati -che della macchina statale o addirittura del

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parastato che vengono così ad accumulare ead esercitare un potere reale di comando ch eè assai più pertinente, più importante e con-creto del sindacato di merito che dovrebbespettare a noi, al Parlamento. Corpi separat iche sono di volta in volta la tesoreria dell aquale ho parlato, la Banca d'Italia e il su ogovernatore, le ragionerie centrali tutte di -pendenti dal Ministero del tesoro ; corpi se-parati, poniamo, con un proprio potere, for-mazioni politiche e burocratiche che coman-dano, finanziate dallo Stato (tesoreria, Bancad'Italia, alti gradi dell'esercito, le sfere piùelevate della magistratura di classe, i baron idelle cattedre, gli alti burocrati, i dirigent idella polizia) . E al Parlamento un controll opuramente formale che lascia spazio alla tra-cotanza di questi titolari di corpi e di poteri ,sottratti in concreto alla nostra indagine ,estranei anzi al controllo delle assemblee le-gislative .

Un controllo formale che lascia, ad esem-pio, spazio alla tracotanza di un questore d iLucca, arrogante e ricattatore ; che lascia spa-zio, anche dopo i fatti di Viareggio, ad u ncapo della polizia come il prefetto Vicari .Quello stesso che, dopo i fatti di Avola, parl ae sfida voi, voi Governo e maggioranza, e an-cora vi incalza e vi sfida dicendo di volercontinuare. Ma da che parte, mi domando ,viene loro questo potere, se non dal fatto checorpi di questo genere sono praticamenteestranei al nostro controllo, e qualche voltapersino estranei al vostro controllo di mag-gioranza e di esecutivo ? Guardate ad esempi oquello che sta accadendo, e quello che è acca-duto, per i fatti di Avola ; anche qui ci tro-viamo di fronte alla polizia, un corpo sepa-rato, finanziato dallo Stato, non controllat oe difficilmente controllabile sul piano conta -bile e sul piano amministrativo . Ebbene, dopoi fatti di Avola il ministro dell ' interno avev aassunto l ' impegno di fare un 'inchiesta, male notizie che ci giungono sono ben diverse ,perché, al posto dell ' inchiesta, è arrivata con-tro i braccianti l ' incredibile ed indegna de-nuncia dei carabinieri che si sono occupat idi loro prima con la mitraglia, e oggi con laminaccia della prigione . Il preciso impegn odi fare l ' inchiesta era stato preso un mese fa ,e non è stato mantenuto ; ci sono invece questedenunce. È vero che c 'è la patetica lettera ,patetica nella sua sprovvedutezza, del nuov oministro del lavoro Brodolini, che è andat oa parlare di solidarietà in quelle zone, a que ibraccianti ed alle famiglie interessate. Ma laverità è che ci troviamo di fronte alla forma-zione di un corpo separato, che ha una sua

autonomia, che va al di là, evidentemente ,del pubblico controllo e del controllo del Par -lamento; la polizia e i carabinieri ammazzanodue braccianti e ne denunziano 150 !

Ma nasce proprio da qui, onorevoli mem-bri del Governo, quello che voi paventate ne ivostri discorsi e nelle vostre impostazioni ,nasce da qui il pericolo della destra ; nascenel momento in cui lo Stato e la pubblicaamministrazione, senza controllo, diventanoclienti di gruppi economici e politici di pres-sione, che sono, volta a volta, la Confindu-stria, i coltivatori diretti, i corpi costituiti .E qui veramente la democrazia cristiana sipresenta come garante di questo ordine fon-dato sull 'autoritarismo. E noi queste cose- l edenunciamo come fatto politico collegato a lfatto economico e finanziario del bilancio, l edenunciamo con fermezza severa, sapendo d itoccare un punto scottante ed attuale, che no ntollera attese, e cioè il punto della crisi dell eistituzioni, della crisi dello Stato, della di-struzione della macchina statale determinat adalla confusione tra gestione pubblica e inte-ressi privati, interessi di gruppo e interessidi corpi separati . Perciò il parassitismo, i lmarciume amministrativo, la corruzione elet-torale, la sfida dei corpi burocratici sono oggipossibili nel nostro paese in quanto alla dia-lettica delle forze sociali si sostituisce la dia-lettica delle clientele e quella corporativa de iburocrati senza controlli, i quali consentono ,come è il caso di questo bilancio, la disper-sione delle risorse in mille rivoli improduttivi .

E qui l'oscurità si mescola, si giustificacon la inefficienza dell ' informazione pubblicaper il tramite parlamentare . Ma badate, no nsi tratta solo di questo . I termini sono a volt eoscuri: ho parlato dei 100 miliardi del bilan-cio del Ministero della difesa . Ma anchequando si accertano irregolarità, quando ven-gono fatti i rilievi alla gestione pubblica ,quando cioè l ' informazione parlamentare nonpuò più venire bloccata, quale sanzione vien eadottata dall ' esecutivo o dal Parlamento aquesto riguardo ? Quale è la misura di un in-tervento efficace quando si accerta l'irregola-rità, l'illecito, l 'arbitrio commesso ?

Ho sotto gli occhi la Relazione della Cort edei conti sul rendiconto generale dello Statoper l 'esercizio finanziario 1967 .

Ebbene, non ci troviamo più nella fase del -la interpretazione difficile della denomina-zione della spesa, qui siamo già al rendiconto .Non v'è dubbio che la Relazione e le decisionidella Corte dei conti importino, da parte no-stra, una attenzione forse maggiore di quantosia stata data fino a questo momento . Ella sa,

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signor Presidente, che esiste a questo riguard oun problema regolamentare e la necessità quin-di di fare in modo che il controllo globale siaassociato a quello del bilancio, e sia efficaceda parte del Parlamento .

La lettura di questa Relazione - per chil 'abbia fatta - offre spunti, da un certo punt odi vista romanzeschi, di violazioni continue ,protratte nel tempo . Qui, ripeto, non siam odi fronte all 'oscurità o alla formalità di u nbilancio come elenco di cifre false ; no, siam odi fronte al consuntivo di cifre effettivamentespese. Qualche esempio . A pagina 174 dellaRelazione, in tema di acquisto di beni e d iservizi da parte della polizia, si legge che s iverificano casi di frazionamento di fornitureper eludere l 'obbligo della richiesta del pa-rere al Consiglio di Stato . Non sarebbe i lcaso di andare un po ' ad indagare sulla illi-batezza di questo capo della polizia, di questoprefetto Vicari che dice nel messaggio che ab-biamo citato di fine d ' anno di voler continua-re ? . . . Vuoi continuare anche ad ignorare inquesto modo quello che la Corte dei conti giu-dica essere un reato ?

Altro argomento. Ne prendo uno a caso ,onorevole Presidente : tutto il grosso proble-ma, di cui ha anche parlato la stampa, rela-tivo al fatto che in materia di attività dell apolizia, mettiamo di casermaggio (qui i dat inon sono oscuri, ma sono certi) vige una certaautonomia . Si verifica in sostanza questo fat-to : che il minimo garantito alle imprese for-nitrici di questi mezzi di casermaggio è asso-lutamente superiore alle necessità concret edel corpo di polizia . Cioè siamo, se non erro,di fronte al fatto che si erogano qui somm ecompletamente ingiustificate . Per fare unesempio : si pensa che in una caserma ci de-vono essere, non so, mille agenti di polizia ,e si scopre che non ce ne sono probabilment eneanche la metà, e, nonostante questo, dic ela Corte dei conti, il Ministero dell'interno ela direzione generale della polizia continuanonel riappalto di questa attività . Ripeto, ono-revoli membri del Governo, non sarebbe i lcaso di tener conto di queste indicazioni dell aCorte dei conti che non credo possano essereconsiderate fra quelle che mettono in discus-sione l'autorità e l 'ordine dello Stato, violat odalla contestazione studentesca e dalla conte-stazione operaia ? Non sarebbe qui il caso d iandare a vedere veramente come viene ammi-nistrata questa polizia, ripeto, sulla base d iatti concreti ?

E giacché siamo ancora in materia di bi-lancio del Ministero dell'interno (ci sono qu icolleghi della Commissione della quale an-

ch ' io faccio parte e che potrebbero essere s uquesto punto assai più espliciti ed informat idi me) nella stessa Relazione si illustrano, peresempio, i fatti che riguardano l'amministra-zione delle attività assistenziali . Anche qui as-sistiamo ad un vero e proprio romanzo di il -leciti e di illegalità . Qui addirittura, onorevol ePresidente, siamo al punto che la Corte de iconti sollecita la necessità di eliminare l ' attua-le mancanza di un regime di controllo . Visono spese enormi (per la precisione si trattadi contributi annui ammontanti a sette mi-liardi e 300 milioni di lire), cioè sette miliard idi lire, iscritti nel bilancio, che non sono con-trollati da nessuno, se non dal capo dell 'am-ministrazione, se non dal ministro dell ' inter-no. Non sarebbe qui il caso allora, se volessi-mo davvero fare una discussione pertinent esui bilanci, di andare a fondo, visto che c 'èstato questo rilievo, e di invitarci, com edel resto è diritto nostro, a compiere un sin-dacato di merito reale sulla situazione ?

Ma, per non battere solo su un settore del -l'Amministrazione e per non essere accusat odi parlare per partito preso, non mi soffer-merò soltanto sul Ministero dell ' interno esulla polizia . Consideriamo le partecipazion istatali ed esaminiamo, ad esempio, qual è l asituazione, secondo la Corte dei conti, esi-stente in un altro strumento di manipolazion edelle coscienze e dell'informazione pubblica :la radio e la televisione. A questo propositoc'è un ' altra informazione che merita di esser esottolineata . Signor Presidente, ripeto ancorache, se dobbiamo fare un dibattito concretosul bilancio, dobbiamo esaminare i fatti real ie non fermarci, per la formalità di un dibat-tito, sull 'oscurità delle cifre . Ebbene, che cosadice la Corte dei conti ? Che in materia di radi oe televisione italiana è stato rilevato che il Mi-nistero delle poste e delle telecomunicazion inon ha reso alcuna pronuncia sui consuntiv idegli esercizi successivi al 1962 . È dal 1962che

il direttore generale dottor Ettore Ber -nabei si trova in questa situazione : che i suoiconti consuntivi non li controlla nessuno .

JACAllI . E non li denuncia nessuno !

CAPRARA. Evidentemente, nessuno li con-trolla e nessuno li denuncia.

Nessuno controlla, nonostante la presenza .alla radio e alla televisione, di un forte appa-rato - diciamo - dei partiti socialdemocratic oe democristiano. Ecco un vero centro di po-tere, un vero corpo separato nelle mani de lcentro-sinistra. Ma dal 1962 non c'è assoluta -mente nessun controllo .

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Come ella vede, onorevole Presidente, leggoun testo che credo faccia assolutamente fede .

Giriamo pagina, e vediamo se c'è ancor aqualche rilievo . Forse ce ne sarà ancora un oo due. Nossignore. I rilievi che vengono fatt ialla televisione sono sette . In altre parole, l aCorte dei conti, esaminando l'esercizio finan-ziario del 1967, dice – e lo denuncia al Parla -mento – che questa RAI-TV, nell'esercizi odella sua attività, commette ben sette illeciti .Si tratta di espansione delle spese, che do-vrebbero invece essere contenute; si tratta dimancanza della prescritta autorizzazione mi-nisteriale e conseguente illegittimità dell'au -mento di capitale a società collegate ; si trattadi illegittimità di compensi dati a determinat ialtissimi funzionari ; si tratta del fatto che ,ad esempio, tutta la gestione del canone dell atelevisione è completamente illegale . E laCorte dei conti avverte : badate che così nonpotete continuare .

Onorevole Mazza, se non erro, credo cheella sia stato di passaggio anche al Ministerodelle poste e delle telecomunicazioni ; credo chesia anche passato, infruttuosamente, per l aCorte dei conti : ebbene, la Corte dei cont ivi dice chiaramente che questi fondi e que-sti canoni li amministrate in modo illecito ,in modo illegale, in un modo che non pu òpiù essere consentito .

Vedo vicino a me il nostro amico, onore-vole Compagna . Il partito repubblicano, comesi sa, si è occupato della RAI-TV in modoformale, scrivendo nella risoluzione della di-rezione del partito repubblicano che effettiva -mente è necessario affrontare il problema . Nonso se ciò significhi che è necessario allargar ela cerchia dei titolari e dei partecipanti degl iorganismi dirigenti della RAI e della televi-sione. Non so se si tratti di questó . Natural -mente non lo credo, perché il nostro amicoonorevole Compagna ci dice che non è cos ìed io personalmente non ho motivo di metter ein dubbio le sue affermazioni. Il partito re-pubblicano, comunque, ha sollevato questoproblema, ma poi se ne è dimenticato . Ciòrientra nella nota flessibilità della « rigidità »dei principi dell'onorevole La Malfa, flessi-bilità che poi nella pratica diventa qualcos'al-tro . Ma, onorevole Compagna, volete esami-nare in sede di Governo il problema ? Benis-simo ! Lo potete fare, ovvero i suoi collegh ilo potranno fare . Però intanto chiedete, conquesto bilancio, che alla RAI-TV vengano dat ialtri sei miliardi con il nostro voto . Onorevo-le Presidente della Camera, ella potrà certa -mente constatare che la mia non è una richie-sta petulante . Non potremmo sapere qualco-

sa di più, dal momento che ci si chiede di darealtri sei miliardi a questo apparato per l amanipolazione delle coscienze e dell'informa-zione politica, come abbiamo potuto constata -re ultimamente in occasione dei fatti di Via-reggio ? La realtà è che si vogliono dividere i

compiti : al Parlamento l ' inefficace dibattito-fiume, all 'esecutivo e ai suoi corpi separati i lsostanzioso maneggio delle leve della mac-china dello Stato . Ecco la divisione del lavoroche secondo la maggioranza di centro-sinistr adovrebbe essere riservata al nostro paese !Ecco perché io ripeto che siamo in presenza d ibilanci che costituiscono un riflesso opaco ,parziale e mistificante della realtà . Ciò per

vari motivi : prima di tutto perché l ' esten-dersi dell ' intervento pubblico nell 'economiae nei meccanismi della società civile (dal si-stema pensionistico a quello mutualistico, da l

sistema bancario a quello direttamente produt-tivo di beni) tende a creare centri autonom iai quali vengono trasferiti i poteri reali di de-cisione e di attuazione .

I bilanci attuali lasciano all 'oscuro quest ipoteri che restano, quindi, intatti e pieni ; e chetali resteranno – mi consenta di ricordarloanche a lei, onorevole Isgrò, dato che assiem eabbiamo lavorato nella Commissione bilancioin tema di partecipazioni statali – finché du-rerà, ad esempio, l'attuale disorganicità delrapporto tra Parlamento, esecutivo, enti d igestione. Finché cioè non ci sarà una pos-sibilità reale di controllo parlamentare, chenon annulli l'autonomia delle aziende ma che ,evidentemente, indaghi per conoscere i criter idi gestione per adeguarli alle scelte economi-che generali, questi centri di potere separa-to sopravviveranno e conteranno ben più del-la discussione che noi facciamo in tema di bi-lancio . I reali protagonisti, i titolari reali, idestinatari delle scelte sono mimetizzati nell epieghe e nella procedura del bilancio che s ipresenta a noi con questi contorni sfuggenti .

E si badi bene, io non intendo affatto, néla nostra parte intende chiedere che tutto ri-fluisca nel Parlamento, che cioè tutto spett ial Parlamento in materia di decisione . Anzinoi, e ci pare di dimostrarlo anche questa vol-ta, siamo assolutamente contro il soffocamen-to per superlavoro dell 'attività del Parlamen-to, cioè per il decentramento di tutta una se -rie di materie da attribuirsi a nuovi livelli de-cisionali, regionali e locali . Noi siamo favore-voli quindi a decongestionare il Parlamento ,dando poteri reali non all 'esecutivo, ma alleassemblee elettive in stretto collegamento co n

la realtà politica, sociale ed economica nell aquale esse operano .

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Vorrei aggiungere che sarebbe sbagliato ,però, sul filo di questo ragionamento, ritene-re che il Parlamento, visto questo costante tra-sferimento di poteri fuori delle Camere, sia i lluogo dove non succede niente . Al contrario.Ci siamo non per niente noi dell 'opposizione .Il Parlamento come luogo dove non succed eniente veramente non esiste . Guardiamo adalcuni fatti, a qualche esempio soltanto . Vor-rei riferirmi alla constatazione che nella cris idel funzionamento del Parlamento si collocail disegno che utilizza il capitalismo di Stato ,l ' azienda pubblica, come strumento di centra-lizzazione tecnocratica delle scelte economich edel paese .

Affinché questo strumento, cioè il capita-lismo di Stato, funzioni, il potere ricorre d icontinuo al Parlamento e ottiene dalla mag-gioranza leggi importanti, o « leggine », e danche ottiene autorizzazioni, compensi setto-riali ; ottiene, come accade di sovente, esten-sioni quantitative e dotazioni, estensioni dell asfera di intervento .

Davvero non direi che nel Parlamento nonaccade niente ! Non penso, ad esempio, chel'IRI e l 'ENI abbiano molto da lamentars iper la lentezza delle procedure parlamentari .No, in questa materia le decisioni si prendon oe pesano. Cosa intendo dire ? Nel moment oin cui le grandi concentrazioni economicheindustriali del nostro paese domandano al -l ' azienda pubblica, ed ottengono, una costant efunzione di servizio, questa funzione vieneassicurata proprio con l 'attività legislativa econ l ' utilizzazione, questa volta sì, del Par -lamento .

Ad esempio quando la FIAT, che è unoStato nello Stato e un potere nel potere, sce-glie e decide secondo una sua logica interna ,si divide o si accoppia con i grandi colossi ,smobilita, accentra, sceglie di emarginar ezone, compie operazioni di valorizzazione odi degradazione territoriale, ai bilanci nostri ,onorevole Presidente, non resta altro che re -distribuire i costi sociali di queste scelte ch evengono fatte altrove dal grande potentatoeconomico del nostro paese .

Il presidente della FIAT - lo sappiamo -concede pure al Governo l 'esame della com-patibilità delle sue decisioni : esaminare, ve-rificare, non più di questo. Il presidente dell aFIAT rileva però che il Governo e il Parla-mento sono senza titoli in tema di investi -menti FIAT all'estero, perché in tal caso c isarebbe una dimensione europea che non com-peterebbe né al bilancio né al Governo .

Ecco dunque il problema ! I costi di tal iscelte la maggioranza li scarica sulla econo-

mia del paese, e la maggioranza, utilizzandoquesta volta appieno il Parlamento, compi euna mediazione tra mezzi e strumenti pub-blici e interessi della grande iniziativa pri-vata. Questa mediazione avviene nella sed elegislativa, preferibilmente quindi nel Parla -mento, dove si attua una « registrazione » ch ediventa norma dello Stato . Qui davvero, inmateria di accordo tra attività pubblica dell egrandi aziende e attività pubblica di serviziodelle aziende pubbliche, qui davvero la mag-gioranza è attiva, è operosa e sforna una seri edi leggi, di « leggine », di compensi partico-laristici, di mediazioni corporative che nonsono un caso o un errore, ma che rappresenta-no la conseguenza di una politica reale che nonaffronta i problemi dei rapporti tra i poteri .

È qui, del resto, l'importanza di una pre-senza alternativa, della presenza nostra cioè ,come rappresentanti di bisogni antagonisti aquelli del potere e come titolari di un process oantagonista a quello esistente nel nostro paese .Si tenta così di fare del Parlamento il media-tore politico dei grandi interessi economici .Noi comprendiamo anche che la maggioranzaavverta che questo strumento del Parlamentonon funziona appieno, e non funziona appie-no, onorevoli colleghi del Governo, perché c isiamo noi e perché le lotte vi costringono astrappi continui del vostro tessuto, a continuerotture e a continue ricomposizioni del blocc opolitico-economico conservatore . La crisi diquesto blocco voi la patite anche nel lavoroparlamentare . La crisi, a nostro parere, stanel potere crescente, come ho detto, dell egrandi concentrazioni economiche, nelle for-me e nelle dimensioni che questo potere vaassumendo nel paese .

Il ruolo dell'esecutivo, il ruolo del Gover-no, il ruolo di questo Governo di centro-sini-stra, viene, dunque, ridotto a quello di me-diatore politico dei grandi interessi economici .E nel Governo, s'intende, il ruolo di program-matore deve spettare al partito di maggio-ranza e ad esso si deve rivolgere chi ha inte-ressi da tutelare . Qui davvero la democrazi acristiana appare nuovamente come garant epresso il capitale del suo sviluppo e come am-ministratrice delle scelte del capitale mono-polistico .

La crisi delle istituzioni, dunque, sta i nquesto, a nostro parere ; è tutta qui, in questasottrazione di poteri effettivi agli organi elet-tivi, in cambio di un controllo generico e d iun lusso innocuo, che è lo spreco che ci s iconsente di fare in una discussione sul bi-lancio che dura nientemeno che da tre mesi .

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Se, dunque, ci rifiutiamo a questa pratic a(onorevole Presidente, abbiamo deciso quest avolta di formularle in modo chiaro quest aproposta), noi lo facciamo in modo responsa-bile, lo facciamo per rompere con chiarezz acon una funzione che è svuotata di contenut oreale. Se ci rifiutiamo a questa pratica for-male, è perché intendiamo gettare un sassoper infrangere la vetrina di un dibattito par-lamentare che è divenuto in gran parte forma ,gesto e dispersione, non più di questo .

L'onorevole Presidente Pertini sa l'impe-gno con il quale noi abbiamo seguito i lavor iper la riforma del regolamento : un impegnoche vogliamo qui pubblicamente riconfermar-gli, ed egli sa anche che siamo d ' accordo sullanecessità di rendere pratico, essenziale, pre-gnante il funzionamento della macchina parla-mentare; rifiutandoci qui di ripetere all ' infi-nito una pratica logorata noi pensiamo di dareun contributo concreto e positivo e riteniamoquindi in questo modo di sottolineare l'ur-genza della riforma. L'onorevole President esa che siamo d'accordo con le proposte ch eci sono venute nella Commissione bilancio peruna concentrazione temporale, a certe condi-zioni, del dibattito sulla politica economica ;sulla necessità di una discussione organica ch eaccomuni le relazioni per singoli stati di previ-sione con la valutazione aggiornata dei residu idella spesa, e altresì sulla necessità di aggan-ciare l'esame del bilancio alle relazioni dellaCorte dei conti sugli enti sovvenzionati dalloStato . L 'onorevole Presidente sa che siamo fa-vorevoli a fare in modo che la Corte dei contisia veramente il braccio concreto dell ' inter-vento del Parlamento in materia di spesa e i nmateria di controllo della spesa.

Noi siamo anzi del parere che si debba sta-bilire un contatto più diretto fra Parlament oe Corte dei conti . Siamo del parere anche chesi debba prevedere la possibilità, per le Com-missioni e per il Parlamento, di invitare i ma-gistrati della Corte dei conti a compiere ac-certamenti supplementari e a riferire .

In tema di controllo della spesa e dell 'en-trata, sarebbe il caso, per avviare la necessari ariforma, di attribuire al Parlamento il poter edi nomina dei membri della Corte, che invec eoggi è detenuto illecitamente dall ' esecutivo .Problema quindi di forma e problema di azio-ne politica . Tutta la vicenda di oggi, dellaquale ci stiamo occupando, evidenzia esem-plarmente lo scarto fra le affermazioni e ifatti .

Che senso ha l 'asserito impegno degli al-tri membri della maggioranza, dei membri

della democrazia cristiana nella Giunta de lregolamento, per snellire questi lavori de lParlamento, quando poi ci troviamo di front ea centocinque e più iscritti in un dibattitosul bilancio ? Qui, c'è, ripeto, uno scarto nett otra le affermazioni e la volontà reale di con-tribuire a questo snellimento . Vorrei citare af-fermazioni autorevoli della stessa democrazi acristiana, contenute nel programma elettoral edel 19 maggio, secondo cui bisogna arrivarealla decongestione legislativa del Parlamentocon una serie di modifiche tendenti ad impri-mere celerità e snellezza ai lavori parlamen-tari . Eccola questa celerità e questa snellezzaEcco in che modo si realizza da parte dellademocrazia cristiana l'impegno della Giuntadel regolamento, l ' impegno assunto nel suostesso programma Elettorale ! Non fu forse di -rettamente l'onorevole Rumor che, mi pare ,lo scorso anno parlò chiaramente del fattoche bisogna dare al Parlamento la insostitui-bile funzione di sede autorevole e prestigios a– persino « prestigiosa » – di individuazion ee di decisione dei grandi problemi del paesee di supremo controllo politico ? Eccolo qui i lmodello doroteo della coerenza : dal 19 maggiosono passati sette mesi durante i quali è stat oimpedito al Parlamento di individuare quest iproblemi e di affrontarli ; sette mesi perdut iper far diventare l'onorevole Rumor Presi -dente del Consiglio, e per evitare che il tra-sferimento a palazzo Chigi mettesse in discus-sione la presa dorotea sul partito della demo-crazia cristiana, sette mesi per arrivare all amaggioranza organica . Oggi però si potrebbedire: ora finalmente siamo nel pieno del di -battito, nel pieno quindi di un lavoro con-creto. Signor Presidente, ella sa quanto m eche ci sono niente di meno che 700 – a quant omi risulta – fra proposte e disegni di legg eche dovrebbero essere esaminati dal Parla-mento, o almeno dalla Camera

Ebbene, la nostra proposta, per la ridu-zione del tempo di discussione del bilancio ,allora, visto che si vuole davvero affrontarequesto tema, significa che noi vogliamo dar espazio all'attività del Parlamento, che voglia-mo dare ragione persino all 'onorevole Ru-mor il quale afferma che il Parlamento dev eavere questo ruolo « prestigioso » – com eegli dice – di individuazione e di decisione de igrandi problemi del paese . Bene: li vogliamoaffrontare questi problemi del paese ? Noi pro-poniamo allora che si riduca questo dibattitosul bilancio e che si affrontino subito proble-mi scottanti, problemi che sono stati già ela-borati dal Parlamento e dalla lotta delle mas-se, problemi maturi : proponiamo che al posto

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di questo dibattito si affronti subito il pro-blema delle pensioni e della riforma previ-denziale, il problema degli affitti, il problem adel SIFAR, il problema del disarmo concret odella polizia .

Perché se non si fa questo, signor Presi -dente, noi ci sentiamo ancora di più autoriz-zati a dire che mentre da parte della Giunt adel regolamento o nelle dichiarazioni di fined 'anno si parla di volontà di snellimento, c itroviamo invece di fronte ad un vero e propri oostruzionismo di fatto della maggioranza, adun vero e proprio tentativo di non far eser-citare l 'attività del Parlamento sui problemidi merito .

Alludo alla faccenda del SIFAR, per esem-pio. La discussione in aula delle propostedi inchiesta parlamentare sulle attività de lSIFAR, se non erro – lo sa meglio di me loonorevole Boldrini – avrebbe dovuto iniziar -si a novembre; tali proposte sono iscritte al -l'ordine del giorno della seduta odierna . Eb-bene, ho parlato prima di corpi separati, chedecidono in modo autonomo e che dovrebbe-ro dettar legge in modo incontrollato . Unodi questi corpi separati è rappresentato pro-prio dalla maggioranza del nostro Parlamen-to. La logica interna di essa, il caos che l acaratterizza pesano sul Parlamento . A causadi tale caos detta discussione dovrebbe esse -re rinviata alla fine di febbraio o alla fin edi marzo . Ma, a questo proposito, dai ban-chi della maggioranza ci verrà detto : noiabbiamo appena presentato una proposta d iinchiesta parlamentare sul SIFAR, ci avva-liamo quindi di precisi diritti sanciti dal re-golamento. Ma volete davvero, onorevoli col-leghi della maggioranza, discutere le propo-ste di inchiesta riguardanti il SIFAR, volet edavvero snellire le nostre discussioni ? Se cos ìè, a che pro presentare una vostra propost adi inchiesta e chiedere, come vi accinget ea fare, un rinvio della discussione delle no-stre proposte ? Non sarebbe più opportuno ,se alle parole devono corrispondere i fatti ,discutere le nostre proposte, alle quali voi po-treste presentare emendamenti ?

Le proposte di legge sulle pensioni dove -vano essere discusse in aula il 20 novembre ,mi pare ; proprio per evitare ciò furono anti-cipate le dimissioni del Governo Leone . Senon erro, tale discussione dovrebbe iniziar eil 17 gennaio . Vogliamo davvero prestare fed eall 'onorevole Rumor quando dice che il Par-lamento deve affrontare tempestivamente iproblemi urgenti esistenti nel paese ? Bene ,allora affrontiamo subito questo tema perché

altrimenti diventa palese il vostro tentativodi rinviare la soluzione del problema dell epensioni e il vostro tentativo di strumentaliz-zare i nostri dibattiti, trincerandovi dietro l anecessità di discutere subito il bilancio delloStato .

Ho letto sulla stampa odierna che doman isi riunirà il Consiglio dei ministri per discu-tere dei rapporti con il Parlamento e dellepriorità . Ecco allora le nostre proposte, eccoin concreto le priorità che noi indichiamo : sidedichino due giorni alla discussione sul bi-lancio, si passi poi all'esame delle nostre pro -poste d'inchiesta sul SIFAR, quindi all'esa-me della riforma del sistema previdenziale esi affronti infine il problema del disarmo del-la polizia. Ed in materia di disarmo dell apolizia è dubbio se sia necessario all'uopo va -rare proprio una legge . Quello che importa ,quello che è essenziale è che si svolga un di -battito che si concluda con una deliberazionedella Camera in proposito . Ecco dunque per -ché pensiamo che questa discussione sul bi-lancio sia soltanto un pretesto. Questo bi-lancio del resto è quello presentato dal Go-verno del senatore Leone ed è un bilanciofondato su una serie di scelte conservatrici .Si tratta dello stesso bilancio che è stato pre-sentato dal passato Governo e nei confront idel quale membri attuali del Governo e an-che altri esponenti della maggioranza ebberoad esprimere critiche. Mi riferisco evidente-mente all'onorevole Donat-Cattin che pres eposizione (noi tutti ascoltammo in quest'aulail suo intervento sul bilancio, bilancio chetuttavia è rimasto immutato) ; mi riferisco all eprese di posizione di altri oratori di parte de-mocristiana, della sinistra della democraziacristiana, a quella per esempio assunta dal -l'onorevole Misasi col suo discorso del 29 ot-tobre scorso . L'onorevole Misasi è membrodell'attuale Governo, sottosegretario propri oper le partecipazioni statali . Ebbene, ho qu idavanti il testo del discorso di questo colle-ga di parte democristiana . Egli disse del bi-lancio che esso presenta punti dolenti, checonsisterebbero nella mancanza di collega -menti sostanziali, di contenuti omogenei fr aprevisioni di bilancio e previsioni del pro-gramma. E aggiunse che si tratta di un bi-lancio che non si cimenta sui grandi temipresenti oggi nel paese, che sono il pieno im-piego, il problema dello squilibrio territoria-le, il problema dello squilibrio settoriale e i lproblema del Mezzogiorno . Che cosa farà al-lora questo onorevole collega che si è espres-so in questo modo così critico sul bilanciodi previsione dello Stato per il 1969 e che

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oggi fa parte del Governo ? Voterà contro i lbilancio ?

Quando poi sentiamo da parte della sini-stra della democrazia cristiana il fuoco del -l'invettiva antisocialdemocratica ; quando sen-tiamo da parte di esponenti della sinistra cat-tolica l'invettiva contro la pratica socialdemo-cratica di scambiare di continuo le parole co ni fatti, beh, lasciatecelo dire, dobbiamo con-statare, in considerazione_ di quanto ho dett oprima, che tale invettiva è soltanto un abito ,poiché voi con la socialdemocrazia vi scam-biate lezioni di doppiezza, di scarto palmar etra le parole e i fatti .

Ecco questa tipica arte socialdemocratic ache diventa norma di comportamento per igruppi della maggioranza . La verità è chedi fronte ai problemi del paese, questo bi-lancio non riesce ad esprimere alcuna con -creta proposta che sia accettabile, alcuna con-creta realizzazione di fronte a ciò che sta ac-cadendo nel nostro paese, nelle fabbriche ,nella scuola .

In questi tre mesi è stata ravvivata la vec-chia formula del centro-sinistra, appena ri-verniciata, ma in modo tale da non coprirele rattoppature . Dobbiamo constatare che iproblemi citati (mi riferisco soltanto alla si-nistra cattolica, agli onorevoli Misasi e Do-nat-Cattin), e in particolare quelli della pienaoccupazione, non saranno certo avviati a so-luzione da questo Governo e rimarranno, per -tanto, del tutto irrisolti . Si parla di pien aoccupazione, ma fino al 1968 saremo al d isotto delle previsioni del piano .

Nel prossimo quinquennio si rischia d iavere 800 mila unità in meno di occupati .L ' esodo dalle campagne si è verificato in mi-sura doppia rispetto alle previsioni, e senz asbocchi produttivi .

E allora, cosa significa il fatto che ci chie-dete di discutere questo bilancio ? Significadunque che questo bilancio che voi avete cri-ticato è diventato oggi il vostro approdo ? Viancorate anche voi a questo bilancio che sinoa ieri avete criticato ? La verità è che anche l avostra risposta è inadeguata e flebile, perch éoggi da tutte le pieghe del tessuto sociale s iespande una protesta che rifiuta gli indirizz iattuali e scuote le strutture, persino quelle piùimmobili, come quelle della magistratura de lnostro paese .

Di fronte a questa situazione, la vostra ri-sposta è la risposta di sempre, la risposta del -la violenza . Le recenti lotte di classe nel paese ,il sorgere di nuovi movimenti di massa, l arivolta contro manifestazioni di autoritarismonella società borghese, nella famiglia, nella

scuola, nella fabbrica, la rivolta contro form edi coercizione e di manipolazione delle coscien-ze stanno aprendo nel nostro paese una pagin anuova nella lotta per abbattere la società ca-pitalistica . E quale risposta date a questo som-movimento ? Pensate forse di cavarvela sol-tanto con lo squallore dei discorsi su questobilancio o con la risposta elusiva dell'onore-vole Rumor, che parla di « inquietudine vast ae profonda » che agita il nostro paese, per ag-giungere poi che il centro-sinistra è il piùavanzato strumento di vita democratica e checoncretamente non è immaginabile niente al-tro nella vita italiana ?

No davvero : il vostro ancoraggio a quest obilancio noi lo rifiutiamo come un brogliacci ocontabile sdrucito, che contiene scelte vecchie ,difesa di privilegi, meschini guadagni ; checontiene disordine amministrativo . A questobilancio noi opponiamo un'azione che part adalle esigenze immediate e concrete e che diarisalto a valori umani più alti di lavoro e dilibertà delle masse . Ci battiamo cioè per unaconcezione nuova dello Stato e dell'intervent ostatale nell'economia. Il settore pubblico di -viene realmente pubblico quando si esercit asu di esso il controllo e la partecipazione de iproduttori, ossia dei lavoratori : il settore pub-blico deve essere gestito democraticamente se-condo le esigenze sociali e deve essere capac edi orientare l'intero sistema delle scelte eco-nomiche .

La vostra risposta è davvero inadeguata .È formale, quando ci invita a questo dibattitosenza sbocco; è sostanzialmente reazionaria eda respingere quando si approfondiscono que-sti temi. Voi non vi rendete conto, o finget edi non rendervi conto che, chiamandoci qu ia discutere questo bilancio, fate aumentar ein concreto il profondo distacco vostro e deivostri documenti politici e contabili dal paese .Oggi esiste nel paese una volontà di parteci-pazione alla cosa pubblica, una richiesta didemocrazia diretta da parte dei giovani e de-

gli operai ; e voi rispondete in questo modo ,paralizzando con questa discussione i lavor iparlamentari, a questi giovani che chiedon osolo di poter credere negli istituti fondamen-tali della nostra Repubblica, per i quali no ici siamo battuti !

Ecco perché prende sempre più piede un aalternativa concreta, è l 'alternativa del mo-vimento reale delle masse, quella della stra-tegia delle riforme, delle riforme che voi no navete fatto e non avete la possibilità né la ca-pacità politica di realizzare ; la strategia delleriforme come mezzo di soluzione delle grand iurgenze sociali e, assieme, anche come propo-

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sta di azione politica di modifica dei rapport ifra le classi, sia nella sfera dell'organizzazionedella produzione sia nella sfera della sovra-struttura del potere politico. È matura in con-creto questa realtà che voi non riuscite a ve-dere nella vostra impostazione: maturano nuo-vi istituti, nuovi strumenti di potere socialee di potere politico nel paese, nuove forme d ipartecipazione nella scuola e nell 'assembleadi fabbrica, nuovi istituti di classe, nuovi isti-tuti di partecipazione politica diretta nel no-stro paese . Un movimento reale di riforma dalbasso, quindi, che supera e fa volare com ecarte al vento i vostri conti senza seguito e i lvostro bilancio; un movimento di riforma da lbasso, anticapitalistico e antiautoritario ; unalotta per una democrazia organizzata nella fab-brica, che non costituisce una alternativa al -l ' azione del sindacato e dei partiti ma che anziè tale da arricchire tale azione ; un movimentodi riforma reale dal basso – lo ripeto – diriforma dello Stato e dei suoi istituti . E pro-prio le Assemblee elettive, cioè noi membr idi queste Assemblee dovremmo capire che d aquesto movimento dal basso potremmo trarresostegno e alimento per il nostro lavoro . L ' ab-biamo scritto noi comunisti nelle tesi del no-stro XII congresso, quando abbiamo ribaditoche la lotta per nuove forme di democrazia ,che l 'esperienza di nuovi organismi di tip oconsiliare e assembleare nella fabbrica e nel -la società, che questa lotta e questa esperienz asono inseparabili dalla lotta per il rinnova-mento degli istituti rappresentativi. C'è qu iuna concezione e una prassi politica nostra ,italiana ; c 'è forse una originalità di ricerc aanche nostra, del nostro movimento ; origina-lità di ricerca che fa del Parlamento non solouno tribuna di denunzie, ma soprattutto l asede di uno scontro fecondo anche per la clas-se operaia, che ne fa la sede non di un'azion edi riformismo spicciolo, ma di un interventocostruttivo che non lascia spazio libero al l 'azio -ne dell 'avversario, ma che anzi incalza e portaavanti una lotta permanente per la trasforma-zione dei rapporti di forza, per una nuova or-ganizzazione dell 'economia e della società .

Ecco dunque l ' opposizione nostra . Ecco i lnostro rifiuto di questo dibattito ; l'opposizio-ne al vostro Governo, l 'opposizione al vostrobilancio è un'opposizione netta, ma è al tem-po stesso da parte nostra un'opposizione crea-trice per nuovi movimenti, per nuovi sbocchialternativi ; e questa opposizione voi la trovatequi nel Parlamento, come la trovate fuori ne lpaese .

Il movimento unitario che esiste in Itali asignifica partecipazione piena, intera, non set -

toriale . È un movimento che chiede non soloun suffragio, ma un'azione e una milizia con-tinua, che vuole assumere come obiettivo l atrasformazione reale della società nazionale .

Per questo sentiamo che noi, critici e co-struttivi assieme, siamo davvero all ' altezzadei tempi, e non lo è invece il vostro bilanci oche respingiamo : all 'altezza dei tempi e dell atensione e all 'altezza di quel rivolgimento acu-to e complesso che pervade anche voi stessi eche investe anche le radici del movimento cat-tolico del nostro paese .

Noi ci sentiamo all'altezza di questa ten-sione e di questi movimenti critici, all 'altez-za di un movimento autoritario anche tra l evostre file : quando per esempio a Firenze icattolici dell 'Isolotto dichiarano di non cre-dere alla chiesa autoritaria del cardinale ,ecco lì la lotta autiautoritaria nei confrontidella chiesa, che è l 'organismo più dogma-tico e più autoritario che l 'uomo abbia maicreato nella sua storia . Davvero un sommovi-mento profondo ! Ma in che modo voi rivela -te questo sommovimento nella vostra azion ee nel vostro bilancio ? In che modo questosommovimento diventa anche linea della vo-stra azione politica, quando i cattolici grida -no « vattene ! » ad un vescovo che è l'incarna-zione più temibile dell ' autoritarismo nellastoria del mondo e del nostro paese ?

Se non bastasse la scottante realtà nostra ,la realtà delle fabbriche, dei giovani, di unasocietà che di continuo si interroga e chiederisposta, noi dovremmo affermare che que-sto pure ci porta a dire che il sommovimen-to è profondo. Ed anche quel cattolico chemette in crisi la chiesa di Roma ci convinc eche i tempi nuovi sono davvero alle porte .

Tenetevelo il vostro bilancio ! Respingen-dolo, noi lavoriamo, dentro e fuori di qui ,per l 'avvento di questi tempi nuovi, per que-sto ordine nuovo che per noi è l 'ordine nuovosocialista . (Applausi all' estrema sinistra —Congratulazioni) .

PRESIDENTE. È iscritto a parlare l 'ono-revole Helfer . Ne ha facoltà .

HELFER. Signor Presidente, onorevol icolleghi, onorevole sottosegretario, sono u npo ' perplesso iniziando il mio discorso perch énon so se la discussione avrebbe dovuto ver-tere oggi soltanto sul bilancio dell'agricol-tura oppure in generale sui bilanci finanzia-ri . Comunque io ho preparato un interventorelativo più specificatamente ad un settoretecnico-politico e perciò mi atterrò rigida-mente ad esso. D'altra parte ritengo che i pro-

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blemi relativi al mondo agricolo siano altret-tanto scottanti di quelli toccati or ora dall ooratore che mi ha preceduto . Anzi questo pro-blema ripropone a noi una tale complessitàe varietà di temi nei quali è facile disperder-si . Io cercherò di ridurre la mia analisi a dalcuni aspetti della politica agraria che ri-tengo di estrema attualità in una gerarchi adi valori che non esclude per altro aspettimeno essenziali ancorché importanti . Vorreidire prima di tutto che non è possibile par -lare di un 'agricoltura nazionale bensì di unaagricoltura europea sia pure nell 'ambito delmercato comune.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE BOLDRIN I

HELFER . Già questo fatto ormai inelutta-bile, a mio modesto avviso, comporta un pro-fondo mutamento nella mentalità dei dirigen-ti e nell ' atteggiamento dei nostri produttor iagricoli, destinati a diventare sempre più, persopravvivere, imprenditori agricoli autentici .Basti pensare che oggi 1 '80 per cento della pro-duzione agricola è destinato alla vendita, hacioè, carattere commerciale, mentre vent ianni fa il rapporto era esattamente l'inverso .

Ciò comporta un adattamento nuovo pe rtutti i momenti del ciclo dell'economia agri -cola a cominciare dal momento produttivo, aquello della conservazione, della presentazio-ne del prodotto e della sua commercializza-zione. Esiste naturalmente un forte divari otra le medie produttive nazionali e le mediedegli altri paesi del MEC, almeno per molt iprodotti dove la comparazione può riteners iomogenea. Ciò non di meno io sono dell'av-viso che, tenuto conto del notevolissimo in-cremento delle medie produttive nazional iconseguito in questi ultimi anni, non è que-sto l'aspetto che desta in noi le maggior ipreoccupazioni. Anche in Italia è stato sensi -bile il progresso tecnico nel campo della mec-canizzazione agraria, della chimica, dell aconcimazione e dei trattamenti, il naturaleampliamento delle strutture aziendali, conse-guenti al continuo e massiccio esodo dall ecampagne (anche se l ' impresa agricola no ncoincide sempre con la proprietà della terr ae non è sempre in linea con la funzione dell aprovvida legge n . 590, della quale è auspi-cabile un largo rifinanziamento) . Si accentuasempre più la specializzazione delle coltur eche sostituisce via via le forme miste conmolto vantaggio, la diffusione dell'irrigazio-ne per aspersione, soprattutto, che attenua ,al pari dei trattamenti collettivi degli impian-ti antibrina, almeno in parte i difetti del « mi -

nifundio » (non per niente il professorMansholt pensa agli ateliers) . Tutto ciò fa pre-sagire in tempi non eccessivamente lunghi u nulteriore incremento delle medie produttive ,compatibilmente naturalmente con la ferti-lità naturale e con la giacitura dei nostri ter-reni agricoli, in quei casi in cui valga la pen afare Io sforzo migliorativo, e nei casi in cu itale sforzo possa essere adeguatamente com-pensato dal reddito, perché mi sembra no nragionevole che si finisca con il pagare il pep epiù della « peperata », come diciamo no i

Penso invece che l'attenzione maggior edebba essere posta ad una oculata scelta de -gli indirizzi colturali, ed al momento organiz-zativo dei nostri produttori, in funzione di u nmaggiore equilibrio quantitativo e qualitativ ofra prodotti offerti ed esigenze del mercato .E questo deve essere realizzato non tanto enon solo in rapporto alla nostra area nazio-nale, bensì all 'area dei sei paesi comunitari ,come minimo .

Per paradossale che possa sembrare, c itroviamo oggi di fronte ad un problema di ec-cedenze agricole, i famosi surplus, in molt icomparti, con poche eccezioni : quella dell acarne e in parte quella del vino (dirò poi l epercentuali) . Siamo importatori per oltre 230miliardi all'anno di mais, soltanto come are aitaliana, di piante industriali in genere, e d icereali minori .

Se poi consideriamo la pressione eserci-tata dalla concorrenza dei paesi terzi nel cam-po dei cereali, dei grassi, delle carni, dell eprimizie degli' ortofrutticoli, offerte quasisempre a prezzi competitivi (e qui varrà l apena di fare un'attenta analisi del perché are ecome la Spagna, la Grecia, la Bulgaria e laTurchia riescono a produrre meglio, di più ea migliori prezzi dei nostri) ; se consideriamoche gran parte dei nostri prodotti si reggonooggi non su prezzi di mercato internazionale ,bensì su prezzi politici, e ciò nonostante l econdizioni socio-economiche del mondo agri-colo e del reddito delle categorie agricole pre-sentano un divario profondo ed ognora cre-scente nei confronti degli altri settori del la-voro umano, non possiamo non concludere ch ela situazione dell'agricoltura italiana ed eu-ropea appare tutt'altro che allegra . Né i cor-rettivi sembrano di facile attuazione ; eppurequalcosa bisogna fare, e presto, con una po-litica audace se non addirittura spregiudicata .

Fermo restando il lodevole proposito dellaperequazione dei redditi per le categorie agri-cole, il mercato comune si era proposto du emete fondamentali : la garanzia di una retri-buzione minima alla produzione agricola e la

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possibilità per i consumatori di acquistarla aprezzi convenienti, possibili . Questo avrebb edovuto provocare l'ascesa della spirale de iconsumi con possibilità di assorbimento degl iincrementi annuali della produzione stessa .Volano regolatore di questa manovra assa icomplessa doveva essere il FEOGA, con l edue sezioni di garanzia e di orientamento ;strumento fondamentale di questo ingra-naggio, le organizzazioni dei produttori .

Vi è ora chi conclama il fallimento di que-sta impostazione politica . Io direi invece che ,pur con tutti i difetti emersi da questa primafase operativa, la politica del mercato comu-ne ha contribuito ad impedire un ulterioreclamoroso deterioramento di una situazioneper se stessa precaria . Se poi distorsioni grav isono avvenute - ammettiamo che siano avve-nute - ciò è imputabile in gran parte all ' enor-me ritardo nella creazione delle famose orga-nizzazioni dei produttori e al mancato coordi-namento delle politiche agrarie nazionali per -seguite dai singoli Stati membri .

Ricordo benissimo di aver letto dieci annifa - ma ogni anno si possono rileggere i dat iaggiornati - una diligente rilevazione statisti-ca eseguita dai « tecnocrati », dalla commis-sione delle Comunità europee, sulle produ-zioni globali europee suddivise per settor i(grano, carne, olio, grassi, suini, ecc .) e rap-portate al consumo medio europeo negli ulti -mi anni, con le indicazioni delle percentual idi autoapprovvigionamento, con le percentua-li di eccedenza, oppure con le percentuali de-ficitarie . Era troppo evidente che in funzionedel famoso e auspicato equilibrio fra produ-zione e consumo, questi settori produttiv iavrebbero dovuto essere regolati e armoniz-zati in rapporto ai presumibili consumi .

Che cosa è avvenuto, invece ? Al riparodell 'ombrellone del Fondo di garanzia che s iè andato via via ingigantendo, i produttoriagricoli hanno anzi spinto l 'accelerator eforzando quelle produzioni che dati i prezz igarantiti (nessuno si lagna del fatto che iprezzi siano garantiti ad un minimo di sicu-

rezza per queste povere categorie agricole) ri-sultavano più redditizi all'impresa, per nullao quasi preoccupati degli squilibri che, anzi -ché scomparire, andavano aumentando .

Abbiamo avuto così milioni di tonnellat edi grano vendute sotto costo dalla Francia a i« paesi terzi » ; abbiamo l 'alluvione del latt eolandese, francese e germanico, l'enorme pro-duzione di burro che adesso si cerca di smal-tire con tutti i mezzi, ma non certo indolor iper la Comunità in genere .

Se questo andazzo di cose dovesse prose-guire così come è impostato, i casi sono due :o la Comunità verrà ad aumentare ancora i lFondo di garanzia (come è previsto per i l1969-1970) in una escalation che diventerà abreve termine insopportabile, oppure l'agri-coltura europea entrerà in una crisi di redditotale da provocare reazioni a catena in cam-po sociale e politico i cui sbocchi e le cui con-seguenze sarebbe oggi assai difficile pre-vedere .

Si parla di un nuovo piano Mansholt cheprevede da un lato un gigantesco sforzo di tra-sferimento di milioni di addetti dal settoreagricolo ai settori industriale e terziario e dal -l'altra la contrazione di vastissime aree ogg iadibite alla agricoltura per essere trasformatein parco verde o in qualche cosa del genere, oaddirittura abbandonate .

Si tratta finora di cose non molto precise ,non molto definite . Quello comunque chemi pare certo e incontrovertibile, a prescin-dere da ogni nuovo piano, è, a mio modest oavviso, la necessità di una disciplina produt-tiva autonoma o vigorosamente suggerita, senon imperativa, intesa ad equilibrare l eesigenze del mercato interno all'Europa ,pur tenendo conto delle possibilità di espor-tazioni a prezzi internazionali verso aree d ipaesi terzi .

I contadini che ho occasione di frequentar espessissimo mi domandano quasi sempre checosa devono piantare per avere la garanzia d iun reddito finale sufficiente per le loro fami-glie : se devono piantare mele, pere, pescheoppure uva, o patate, o se si devono dedicarealla zootecnia . La risposta è estremament edifficile . Noi eravamo attrezzati, venticinqueanni fa, quasi esclusivamente in colture spe-cializzate a vigneto. Ad un certo momento inostri bravi viticoltori, che hanno mandatoanche tecnici in varie regioni d'Italia, dall aToscana alla Puglia, hanno cominciato a far ei conti con la matita ed hanno trovato che suun ettaro di terreno, dove prima c'era vigne-to, era possibile piantare un ettaro di fruttet oricavando, al posto di 130-150 quintali di uva ,300, 400 o anche 500 quintali di mele . E allo-ra fuori i vigneti e giù frutteti . Sennonché ,contemporaneamente, altre regioni d'Itali a- come l'Emilia-Romagna, e il ferrarese inmodo particolare, come parte del Veneto -hanno anch'esse spinto verso un'espansion edelle colture ortofrutticole . Ma per disgraziaquesto è avvenuto non soltanto in Italia : al -l'estero, quasi in forma autarchica e comple-tamente contraria allo spirito del mercato co-mune - mi riferisco all'Olanda . alla Francia

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(specialmente meridionale), alla Germania de lsud – si è realizzato un programma di autosuf-ficienza nel campo delle pomacee, che ogg ista dando purtroppo i suoi frutti .

E allora quei sogni rosei in cui si eran ocullati anche i viticultori delle mie valli van -no oggi trascolorando in preoccupazioni ve-ramente formidabili .

Che cosa succederà dopo questa conver-sione ? Oggi gli interventi dell 'AIMA – chehanno cominciato a funzionare a partire dallaprimavera scorsa – hanno costituito un spe-cie di rifugio estremo, ma tutti si chiedono s eciò potrà durare in eterno . D'altra parte, lecolture ,arboree hanno un ciclo assai lungo d ivita, impegnano enormi capitali, impongonoun rischio spesso superiore allo stesso rischi oindustriale . 'Gli errori di impostazione in que-sto campo si scontano rovinosamente. Non èpensabile, onorevoli colleghi, che questi in-dirizzi di fondo possano essere lasciati allainiziativa individuale . È necessario che inter -vengano chiare direttive politiche, che offran ole massime probabilità di successo nel tempo .Sono spiacente che non sia presente neppureun rappresentante del Ministero dell'agri-coltura .

Che cosa suggerire per questo e per gl ialtri comparti ? qui il nocciolo della que-stione . Bisogna partire da un'indagine stati-stica il più possibile esatta delle produzion iin atto nel MEC, rapportate al consumo me -dio, tenuto conto degli incrementi naturali .La statistica italiana, onorevole ministro Maz-za, diciamo che è piuttosto un po' approssi-mata, anche se va migliorando . E non soltantoper colpa dei nostri sistemi, ma soprattuttoper il timor panico che avvertono coloro ch edovrebbero dare una mano ; cioè i produttori ,quando sono invitati 'a denunciare le propri earee, i propri impianti e i propri redditi . C'èaddirittura l'inferno fiscale, il diavolo dipintosul muro, per cui si arriva al punto che, men-tre le statistiche ufficiali indicano, per esem-pio, 70-72 milioni di quintali di vino all ' anno ,le denunce dei produttori, che dovrebbero es-sere tassative, ne danno al massimo 32 .

Vediamo per esempio le indagini contrad-dittorie svolte nella provincia di Ferrara sulpiano della produzione ortofrutticola ; esse ri-velano una differenza, direi, quasi abissal erispetto alle indicazioni ufficiali dell'ISTAT,e così altrove .

Devo però a questo proposito dire chel'IRVAM sta già funzionando abbastanza be-ne, sta attrezzandosi e migliorando. Dobbia-mo insistere in questa direzione perché non èpiù possibile procedere alla cieca, secondo il

sistema del « ciascuno per sé e Dio per tutti » .Oggi anche l'agricoltura è un settore econo-mico pari all'industria . Purtroppo ha altreeccessive, immense difficoltà, in quanto, men-tre gli industriali sono pochi e hanno le ca-tene di montaggio, i produttori sono sottopo-sti ad una infinità di componenti incerte pe rcui, anche programmando bene, si riducon ospesso a subire insuccessi clamorosi e colos-sali .

Comunque, uno sforzo di individuazion estatistica delle situazioni è la conditio sinequa non per poter operare con una cert aintelligenza. I dati raccolti devono poi esser eportati a conoscenza di tutti gli interessati ,con una azione martellante di informazione ,attraverso i canali più efficaci : radio e televi-

sione. Onorevole ministro Mazza, meno can-zonette, ma qualche dato più necessario ,orientativo del lavoro, che è ancora il lavorodi almeno un quinto della popolazione attiv ain Italia . Poi bisogna far ricorso alla stampa ,a pubblicazioni capillarmente diffuse e informa accessibile, estremamente elementari .Dopo di che si è fatto appena il primo passo .Quando la massa dei produttori europei e ditaliani conoscerà la situazione dei vari com-parti produttivi, avrà soltanto una indicazion edi larga massima, e si troverà di fronte a gra-vi decisioni da prendere . Se tali decisioni nonfossero prese armonicamente, potrebbe na-scere il fenomeno inverso del surplus per cui ,abbandonando un settore non più ritenuto ef-ficiente ai fini economici, si potrebbe diven-tare tributari all'estero in settori nei quali siregistravano in precedenza eccedenze .

La scelta della coltura è il cruccio del pro-duttore singolo. Finora i produttori si sonoorientati in base a quanto il loro prodotto èstato pagato l'anno precedente . Se le patate ,le verdure e il grano sono stati pagati discre-tamente, i produttori insisteranno sui mede-simi prodotti . La storia dei maialini è cono-

sciuta . Il suino è un allevamento annuale .Ebbene, proprio per questo motivo esso è sog-getto ad una sinusoide di risultati che è ve-ramente tipica . A un anno di scarso caric onegli allevamenti corrisponde evidentement eminore offerta e perciò prezzi in rialzo .L'anno successivo, lusingati dai prezzi avutisinel corso dell'autunno-primavera, gli alleva -menti vengono caricati con l'effetto che po ialla fine dell'anno i prezzi si deprimono . Col-piti da questa delusione, abbassano allora d inuovo i carichi . Questo è l 'esempio classic oche ho citato, che potrebbe essere estensibilea tutte le altre produzioni, se non vengono re-

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golamentate su basi un po' più organiche edarmonizzate .

Il vero è che in queste alternanze di defi-cienze e di migliori ricavi chi va di mezzosono i meno provveduti, i più poveri anchedi informazioni, di cultura in generale ; chici guadagna è sempre il furbo, colui che co-nosce bene i prezzi, perché conosce bene l oandamento del mercato in fase evolutiva, no nsoltanto alla fine, come possiamo conoscerl oanche noi attraverso i bollettini dell'IRVAM .Conoscere le cose quando i buoi sono fuor idella stalla, non conta niente . Seguire con lo-gica attenta e diligente l 'evoluzione delle va -rie colture e fornire i dati in modo che nonsiano soltanto i commercianti o i grossisti aconoscere la situazione reale, interna ed este-ra, ma siano tutti, cooperative e anche sin-goli operatori : questo è il compito per il qual einvoco l ' intervento dello Stato .

La scelta lasciata all ' urto emotivo - dicevo- può produrre effetti altrettanto negativi ,condurre cioè a una produzione ancora pi ùsquilibrata . Essa deve essere invece concor-data attraverso la disciplina di settore che puòattuarsi solo per mezzo delle associazioni col -legate non solo sul piano nazionale, ma an-che su quello europeo. Se per esempio saràaccertato che la produzione di bietola (do-mani parleremo delle bietole in Commissione )supera del 5 per cento il fabbisogno nazional ee le possibilità di esportazione, piantare an-cora bietole, aumentare l 'ettarato della bietolaè un nonsenso perché si spendono miliardi pe rprodurle e poi si spenderanno miliardi pe rintegrare il prezzo e noi saremo costretti a fa rvendere all 'AIMA a prezzi di stralcio lo zuc-chero pagato a prezzi tre, quattro, cinque voltesuperiori . Bisogna che l 'ettarato sia contenut oentro limiti ragionevoli, probabili, di autosuf-ficienza, anche tenuto conto delle possibilit àesportative .

Non si sfugge a questa logica . Non vi è unafabbrica, una FIAT o una OM o una Inno-centi, che sforni così, alla cieca, la propri aproduzione senza tener conto delle capacitàdi assorbimento del mercato. noto a tutti ,lippis et tonsoribus, che da due anni a quest aparte l ' industria germanica ha lavorato spessoal 70-75 per cento delle sue possibilità . Cosapiù che logica, perché sarebbe stato inutil evendere di più per deprimere il prodotto gi àsfornato o farne delle scorte inutilizzabili dalpunto di vista economico-finanziario .

C'è ora da porsi una domanda estrema-mente importante : ciò che io propongo rap-presenta una utopia o potrebbe invece costi-tuire un qualcosa di possibile, di realizzabile ?

E nel caso sia possibile, quali criteri devon oessere seguiti ? Questo proprio perché desi-dero e intendo fare, o almeno presumo, undiscorso di un serio indirizzo politico, affinch équesta non sia, come diceva poc ' anzi l ' onore-vole Caprara, una scorribanda di parole . Menoparole e più fatti ; ed anche io cito fatti chesono di una influenza enorme, comprensibil ein maniera tangibile, direi plasticamente .

La risposta alla domanda che ponevo pri-ma è a mio avviso positiva : è possibile otte-nere questa programmazione e questa rego-lamentazione . Esporrò in breve i criteri chedovrebbero essere seguiti .

L'esperienza di una regolamentazione d iquesto genere è già stata fatta altrove a carat-tere continuativo, ad esempio in Olanda enegli Stati Uniti d'America .

L ' Olanda purtroppo è stata un po ' « rovi -nata » (i napoletani userebbero un altro ter-mine) dalla liberalizzazione completa, o qua-si, nel campo ortofrutticolo, e nel campo agri -colo in generale . Infatti, fino a questa dataliberatoria o liberalizzatrice l'economia agri -cola olandese costituiva un cerchio chiuso, u nhortus conclusus, e comprendeva tutto, dalmomento produttivo fino al momento del col-locamento, della vendita, compresa la fase in-termedia della lavorazione, che avveniva sem-pre e avviene tuttora attraverso grandi com-plessi associativi ; gli anni buoni servivanoper coprire le deficienze degli anni cattivi .

Comunque, l'autorità di questi organism isul governo era tale che il governo ponevadelle barriere sufficienti per garantire i prez-zi minimi, di cui si parla anche nel pianoMansholt, alla produzione locale .

Io sono stato in Olanda diverse volte, an-che in tempi recenti, e posso dirvi come s iconsiderano in quel paese i problemi socio -economici dell 'agricoltura. Hanno disponibi-li, ad esempio, 230 mila ettari potenziali nel -lo Zuiderzee, praticamente ormai sistemabili ,con minor spesa di tutti gli altri, a coltur aagricola. Ebbene, si sono accorti che i terren iprosciugabili, dove tutte le infrastrutture son ocomplete, potrebbero produrre fiori, patate egrano. Ora, hanno constatato di aver già rag-giunto insuperabili livelli di vendita dei fiori ;che di patate se ne producono troppe nel mer-cato comune, che il grano occorre rivenderloalla Cina o alla Russia o qua e là, a 3 .200-3 .500 lire, mentre la Comunità lo paga 6 500o 7 mila lire . E allora hanno concluso : si sonospesi molti miliardi per fare la diga dello Zui-derzee, ma abbandoniamo molto volentieri i llago, lo Zuiderzee, alle anguille, come erauna volta .

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Negli Stati Uniti d 'America, chi, come me ,vi è andato dieci o undici anni fa, in occa-sione di un viaggio effettuato dai membri del -la Commissione agricoltura, ricorderà com etutti i salmi finissero in gloria : non c 'era unmeeting, una conferenza, un contatto con gl iagricoltori o con le loro associazioni, che no nfinisse con questa implorazione: aiutateci aa vendere i nostri surplus ; ve li regaliamo, veli doniamo. Ricordo che con me c 'erano i col-leghi Germani, Truzzi e Ferrari . Ebbene, no idovevamo rispondere : no, perché di surplusne abbiamo anche troppi ; non possiamo ac-quistarne perché metteremmo in ginocchio inostri produttori agricoli .

L'onere della conservazione di questi sur-plus diventò così pesante che lo Stato ameri-cano stabilì di non dare più un cent per que-sta operazione . Mettetevi d ' accordo, dissero l eautorità americane, registrate voi le vostr eproduzioni . E le registrarono, a livello sinda-cale. Vi sono tre grandissime organizzazion isindacali negli Stati Uniti d 'America. Si tas-sarono esse stesse, ai fini di una riduzione pro-porzionale dell 'estensione di terreno piantatoo seminato con singoli prodotti, fino a rag-giungere un certo equilibrio, che effettivamen-te hanno raggiunto . È vero che rimane ancoraun largo potenziale agricolo non sfruttato, maesso potrebbe essere sfruttato, direi, quas icon un colpo di bacchetta magica, nel mo-mento in cui se ne ravvisasse la necessità op-pure l 'opportunità .

Anche noi dobbiamo fare qualcosa del ge-nere, perché non è più lecito continuare coni paraocchi, sperando ed invocando l 'aiutodella « santa » AIMA, come dicono dalle mieparti . « Santa » AIMA, ora pro nobis : cos ìdicono. V'è da chiedersi, però, se la sostitu-zione di colture eccedentarie con altre, per l equali la Comunità è tributaria dei paesi terzi ,sia possibile . A mio avviso, per diversi com-parti lo è, a parità di redditi o quasi . Bastanopochi esempi per convincersene .

Dai dati pubblicati dalla CEE per il 1967risulta quanto segue in ordine alle varie pro-duzioni e alla percentuale di autoapprovvi-gionamento : per il frumento, siamo al 11 0per cento delle necessità del mercato comunee si continua ad estendere le aree a frumen-to ; per la segala, siamo all'89 per cento, quin-di resta un 11 per cento di margine ; per loorzo, siamo al 94 per cento, con un 6 per cen-to di margine ; per l'avena siamo all '89 percento, con un 11 per cento di margine ; per i lmais (richiamo la vostra attenzione, onore -voli colleghi, sul fatto che con il mais man-gime e ingrasso di bestiame sono intimamente

legati), siamo al 44 per cento nel mercatocomune; per il riso, al 60 per cento ; per lepatate, siamo oggi all'89, contro una percen-tuale molto più alta 5 o 6 anni fa ; per lozucchero al 97 per cento, ma credo che ogg icome oggi non siamo molto al di là dall'auto-sufficienza ; per gli ortaggi, siamo al 102 percento, e di qui le conseguenze che stiamo gi àscontando; per la frutta fresca, siamo all ' 88per cento, ma dobbiamo tenere conto di un apercentuale di frutta tropicale che rientra ne lgioco ; per gli agrumi, siamo al 47 per cento ,ma anche qui, invece di avere davanti a no iun cielo sereno, si profilano altri problemi ealtre questioni concernenti la presentabilit àdel prodotto e lo standard qualitativo che fan -no preferire alle nostre produzioni, pur cos ìbasse in rapporto al consumo, produzioni d ipaesi terzi ; per il vino, per grazia di Dio,siamo al 97 per cento, quindi abbiamo ancor aun certo margine di 7-10 milioni di ettolitri ,che è possibile produrre senza superare i li -miti; per la carne di bue, siamo all'85 percento dell'approvvigionamento, per quella d ivitello al 91 ; per quella suina, al 101, e per i lpollame, al 94 ; per la carne siamo quindi i ntotale al 92 per cento . Per il burro, invece ,siamo già al . 102, per il formaggio, al 98 .

Questi dati statistici indicano come sia pos-sibile una certa riconversione produttiva i ndeterminate aree geografiche, con assolutovantaggio generale, anche se sarà necessarioqualche piccolo sacrificio, perché ogni muta-zione impone naturalmente determinati one-ri . Il 1968, purtroppo, ha peggiorato ancoraquesto rapporto che ho illustrato e che s i

riferisce al 1967. Orbene, a mio avviso, pas-sare utilmente dal grano al mais, ai cereal iminori o all 'erbaio razionale in funzione diallevamento carneo, per molte aree agricole ,è possibile senza perdita economica e convantaggio generale, come pure è possibile tra-sformare il latte in carne anziché in burro oin latte in polvere per i mangimi . Anchequi mi riferisco alla visita che ho avuto occa-sione di compiere con molti colleghi di que-sta Camera negli Stati Uniti d'America ,quando visitando una grande fattoria de lWisconsin vedemmo 300 capi di bestiam egrosso da cui si ricavavano come latte ali-mentare non più di nove galloni al giorno .In compenso avevano una ottima produzionedi carne .

Le difficoltà tecniche sono modeste perqueste trasformazioni . Meno facile, invece, èsuperare gli ostacoli di ordine psicologico ori-ginati dal tradizionalismo esasperato di gra n

parte dei nostri produttori agricoli e dal na-

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zionalismo di qualche nostro compagno d iviaggio. Opportuni incentivi, oltre al battagepropagandistico e di informazione, facilite-ranno l'impresa.

Ad ogni buon conto, il costo di queste ri-conversioni colturali, specie per produzionia ciclo annuale, compresa l'assistenza tecnicae creditizia per nuovi macchinari, per nuov esementi, eccetera, sarà sempre enormement einferiore agli attuali interventi di garanzia ea quelli che si profilano per il prossimobiennio .

A proposito dei quali interventi di garan-zia, e a differenza di certa stampa scandali-stica e di certi atteggiamenti politici pregiu-dizialmente contrari al mercato comune -onorevole sottosegretario, faccia attenzione aquesto particolare: sarebbe bene che il Mini-stero si facesse anche portavoce di rettifich eper ristabilire la verità, dato che riviste ,anche improvvisate, forniscono cifre che nonsono assolutamente corrispondenti al vero, ebuttano nero di seppia su ogni iniziativa de lmercato comune e del nostro Governo -, vor-remmo confermarne la funzione utile, anzi in -dispensabile in questa fase di trapasso, con l asola riserva che tali fondi di garanzia no nvengano strumentalizzati a favore dell ' igna-via o dell 'egoismo di alcune ben individuateposizioni di comodo.

Del resto, la strada proposta in questi gior-ni dalla commissione del MEC per contenereil surplus di burro è in questa direzione, seè vero, come è vero, che per ogni capo latti-fero ingrassato e avviato al macello sono pre-visti come contribuzione 300 dollari, che sonogià una bella cifra .

Il problema diventa più arduo per le col-ture arboree. Qui gli errori di programma-zione o di mancata programmazione si paga-no salati per l 'alto costo degli impianti primadella loro entrata in produzione e per il pro-lungarsi nel tempo del potenziale produttivodegli stessi .

Onorevole sottosegretario, il mondo agrico-lo italiano e comunitario deve prendere co-scienza del grosso pericolo di crisi grave epermanente al quale può andare incontro i ldelicato settore degli ortofrutticoli . Con mele ,pere, pesche siamo già alla saturazione, e din una annata di produzione qualitativa equantitativa piuttosto infelice, come il 1968 ,i prezzi sul mercato interno ed all ' esportazio-ne hanno subìto falcidie paurose . Siamo allimite di rottura, se non l 'abbiamo già supe-rato, mentre nel solo nostro paese attendonodi entrare in produzione parecchie decine d imigliaia di ettari di nuovi impianti . Incredi -

bile ma vero : producendo di più (ma a pi ùalti costi), guadagnamo di meno . Ma chi ri-nuncerà alla corsa all 'aumento della produ-zione ? La pianura o le valli alpine e la col-lina ? La bassa padana o il Midi francese ?La Germania del sud o l 'Olanda ? E sarà suf-ficiente un ' opera di illuminazione e di per-suasione, o dovremo ricorrere agli intervent iimperativi, come prima ho accennato ?

un tema molto grave e degno della pi ùattenta considerazione. Esiste un coordina-mento almeno di indirizzi fra i « sei gover-ni », o almeno un tentativo di intesa su alcu-ne linee fondamentali ? La cosa è di estremaimportanza a mio giudizio, perché trascinacon sé conseguenze di grande rilievo politico .Nel nostro piano quinquennale, onorevole sot-tosegretario, è previsto, per esempio, un po-deroso sforzo per dotare di irrigazione mo-derna molte zone asciutte delle isole e de lMezzogiorno, con alti costi per ettaro (circ aun milione o poco più) e con possibilità d iforti produzioni preminentemente nel camp odegli ortofrutticoli . E pure previsto un ulte-riore, notevole impegno per opere di bonifica ,intese al recupero all ' agricoltura di altro ter-reno agrario. Io sarei molto prudente, a men oche non si tratti di zone ad altissimo poten-ziale produttivo . Difendiamo, invece, quant oè già conquistato al lavoro umano dall 'oltrag-gio dell'alluvione, dalla degradazione meteo-rica, con una difesa del suolo organica e ra-dicale, senza paura di spendere troppo .

Sussiste inoltre una prospettiva di gravidifficoltà di approvvigionamento di acqua .Facciamoli questi bacini montani ; facciamo ibacini di trattenuta, che dovrebbero accumu-lare qualche miliardo di metri cubi di acqu ain Italia, ciò che servirà sempre per l'energi aelettrica e soprattutto per la decapitazione del -le piene e per incentivare quelle zone che son opassibili di un intervento veramente reddi-tizio .

Se sono esatte - e mi avvio rapidamentealla fine - alcune affermazioni del ministr ofrancese Boulin riportate dalla stampa, m ipare siamo ancora lontani dall'intesa che pri-ma auspicavo, onorevole sottosegretario . Poi-ché la Francia, secondo lui, detiene il 50 percento del terreno agricolo del MEC, le agri -colture degli altri Stati membri dovrebberoessere subordinate, grosso modo, agli indirizz iadottati dalla Francia, intesa come Stato -guida .

Pur convenendo in linea di principio su lcriterio-base delle vocazioni colturali, possia-mo e dobbiamo accettare un'intesa, sì, ma nonmai una subordinazione . Del resto, c'è spazio

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per tutti, senza « pestarci i calli », se è vero ,come è vero, che la Comunità rimane pu rsempre un forte importatore di prodotti agri -coli dai paesi terzi, contrariamente all'errata ,ma abbastanza diffusa opinione che la Co-munità evolva in questi anni verso una form adi autarchia alimentare, non dimostrata nédimostrabile. Ho qui dei documenti, ma n erisparmio la lettura . Il guaio è che accantoa questo stato di fatto sussistono gravi distor-sioni e squilibri produttivi, in parte imputa-bili a situazioni preesistenti al mercato co-mune agricolo, in parte favorite da una poli-tica di prezzi disgiunta da una adeguata e co-sciente disciplina dei produttori come avantiho avuto modo di accennare .

In sintesi si può dire che il FEOGA ha fun-zionato come « garanzia », assai meno come

orientamento » . Né mi atterrisce l'ipotesi d iabbandonare al pascolo brado, a coltureestensive di basso costo o a bosco determinat iterreni meno suscettibili di produzione econo-mica. Noi siamo – detto sottovoce – importa -tori di oltre 125 miliardi all'anno di lane edi ovini . Salvo l'aspetto sociale e la sistema-zione di chi vi lavora attualmente, non ravvis onulla di utopistico per questo riguardo ne lnuovo progetto Mansholt, in rapporto ai ter-reni, alle aree meno produttive, da sistemarein altra maniera . Il fenomeno, anzi, è già i natto da parecchio tempo, solo che va a ruotalibera anziché essere tenuto sotto un controll orazionale .

Né deve recare scandalo che l'abbandonodi terreni meno suscettibili debba essere com-pensato con i fondi di orientamento, nel cas oin cui restino ai proprietari .

Onorevole sottosegretario, ella sicuramen-te ha visitato l'America del sud. Ella sache la salvezza delle pampas argentine e dellaPatagonia è dovuta unicamente al filo d ialambre (che vuol dire filo di ferro) . Io nonso se anticipo i tempi, ma credo che un pen-sierino anche su questo tema dovrà esserefatto per molte aree del nostro paese, perch énon vedo come con il progresso moderno ,rese di 10-12 quintali di grano per ettaro pos-sano essere sufficienti ad alimentare altro chela fame di chi vi lavora sopra .

A questo punto, per onestà intellettuale ,prima ancora che politica, devo affrontareun'obiezione ovvia e tale da costituire un apregiudiziale negativa alle operazioni sopraesposte . Queste presuppongono un 'intelaiatu-ra organizzativa che noi non abbiamo, mentreè presente al 100 per cento in Olanda e in mi-sura minore, ma non trascurabile, negli altripaesi della Comunità . Se fossimo Sansone, in

mancanza della spada potremmo combatterecon una mascella d'asino e superare la prova .Ma è proprio questa carenza organizzativa ch edeve tradursi in una chiara indicazione d iindirizzo e di impegno politico . Lasciamo per-dere le piccole cose : concentriamo gli sforz iverso un adeguamento associativo al livell odegli altri paesi europei.

Si tratta di un problema legislativo e psi-cologico insieme . Alle leggi dovremmo prov-vedere noi e dovremmo anche modificare al-cuni articoli della legge n . 622, in armoni acon la proposta di legge in discussione al Se -nato. Ma alla riforma dell'atteggiamento men -tale dei produttori provveda il Governo con isuoi enormi mezzi di informazione e di sug-gestione, con i suoi organismi periferici ca-pillarizzati, con gli enti di riforma e di svi-luppo, con una più esatta cognizione stati-stica dei dati di produzione e di mercato i nessere e presumibili a breve e medio termine ;provvedano le organizzazioni di categoria ,allacciando rapporti diretti con le consorell edei paesi membri, creando intese comunitari ea livello dei produttori, alla luce degli obiet-tivi sopranazionali che debbono essere con-seguiti .

In ultima analisi, resta ancora il fattor eumano al centro delle cose . Quando il mercat ocomune industriale muoveva i primi passi ,molte Cassandre locali predissero giorni ne-rissimi per la nostra industria ancora bam-bina di fronte alla agguerrita concorrenz aeuropea . Gli oscuri presagi non si sono avve-rati perché il nostro mondo imprenditorial eha bruciato le tappe . proprio scritto nel li-bro del destino che i produttori agricoli no nsappiano fare altrettanto ? Mi rifiuto di cre-derlo, purché non manchi loro la spinta d iavviamento per contrastare un'inerzia ch edura da molte generazioni . Mi rifiuto di cre-dere che il mondo agricolo italiano ed euro-peo non si renda conto dell'assurdità di spen-dere in certi settori centinaia di miliardi perprodurre, e miliardi per distruggere, ed altr imiliardi ancora per importare quello ch eavremmo potuto produrre da noi e non abbia-mo prodotto o per ignoranza delle situazion idi mercato o per supino spirito di tradizione .

Nessuno può essere d ' accordo coi lavor ia regia, quando il lavoro può avere uno sboc-co utile ! E altrettanto dicasi per la distribu-zione e per l'intermediazione, che portanoaddirittura al raddoppio, per il consumatore ,del prezzo pagato al produttore . A 5 mila mi-liardi, infatti, ascende all ' incirca il prodottolordo vendibile dell'agricoltura, contro gli 1 1mila miliardi sborsati dalla comunità naziona-

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le per il proprio consumo alimentare . Depu-riamo pure quest'ultima cifra di alcuni cost ireali che vi concorrono : trasporti, imballag-gi, trasformazioni, tasse, perdite, eccetera ;resterà sempre un margine sproporzionato afronte dei ricavi minimi del lavoro agricolo .

Se tutto ciò sarà più chiaramente illustra-to e percepito dai coltivatori, non potrà no ntradursi in un risveglio organizzativo comestrumento di autodifesa e di un più corrett oequilibrio sociale .

Dico queste cose non per astratto ragiona -mento o per intuizione, ma sulla scorta d iesperienze anche personali recenti e remote ,che mi inducono ad essere meno pessimist adi tanti colleghi e di certa stampa circa l acapacità dei produttori italiani di uscire da lloro sterile e ormai antistorico individuali-smo. Ci vorrà ancora tempo e fatica (unto d igomito, si dice da noi), ma l 'obiettivo nonè irraggiungibile ed è a mio avviso meno com-plesso, meno lontano e meno oneroso dellarivoluzione strutturale proposta dal professo rMansholt .

Questa non vuol essere da parte mia unacritica di principio al professor Mansholt ealla sua impostazione; principi e criteri, isuoi, che ritengo ineccepibili sul piano dell alogica astratta. È semplicemente una mia opi-nione fondata sulle osservazioni seguenti :1) i proprietari di terra in Italia, anche se nonla coltivano, sono enormemente attaccati com el 'ostrica allo scoglio alla proprietà, ancorchénon redditizia; 2) chi la possiede come pro-duttore agricolo, cioè come strumento di la-voro, non la molla fino a quando non abbi aun'altra sistemazione sicura (ed è più ch eumano) ; 3) il costo finanziario di un 'accele-rata ristrutturazione aziendale in dimension ida ritenersi razionali (tanto per intenderci ,pari a quelle che si stanno realizzando in Ger-mania con un onere enorme e ben altra disci-plina che la nostra) sarebbe altissimo, proba-bilmente non sopportabile né dalla comunitàné dagli Stati membri più afflitti dalle mini -aziende; 4) un'evoluzione associazionistica op-portunamente incoraggiata e favorita coste-rebbe assai meno ed è realizzabile in temp ipiù corti .

Per il resto, rimane, comunque, ferm ol ' imperativo categorico di impedire lo scor-poro per successioni o vendite parziali dell eproprietà attualmente considerate autosuffi-cienti . Nella fase transitoria, tuttavia, toccaallo Stato, alla Comunità europea e alla co-munità nazionale puntellare un equilibrio d iper sé precario ; allo Stato concepito solidari-sticamente come redistributore di reddito at -

traverso interventi sociali di assistenza e d iprevidenza differenziati in più e non in men ocome ora avviene .

Pretendere che chi riceve poco possa odebba contribuire di suo in misura maggioreper costituire propri fondi sociali è preten-dere l ' assurdo. È l'intera comunità che videve provvedere, come avviene in una fami-glia ordinata .

E sarà sempre un buon affare sol che s iguardi al costo pubblico di un patologico enon fisiologico deflusso dalla terra, previst odai nostri piani ad un determinato ritmo che ,ahi noi, risulta fin d 'ora largamente superat ose non polverizzato .

Lo sarà anche sotto l 'aspetto sociale. Inun mondo percorso da oscure inquietudini s enon da brividi di nevrosi collettive, la massadegli imprenditori agricoli vi appare tuttaviacome elemento di equilibrio e di ordine . Dia-mo anche ad essa un minimo di sicurezza edi tranquillità e sarà un bene per tutti . (Ap-plausi al centro — Congratulazioni) .

PRESIDENTE . È iscritto a parlare l'ono-revole Papa . Ne ha facoltà .

PAPA. Signor Presidente, onorevoli colle-ghi, non avrò necessità di pronunciare unlungo discorso di opposizione alla politica ge-nerale del Governo come ha fatto l'onorevoleCaprara, in quanto, non avendo noi liberal iintrecciato dialoghi, non abbiamo necessità d ichiarire con altri interventi la nostra posizio-ne sulla politica generale del Governo, poi -ché la abbiamo già illustrata e argomentataal momento della presentazione del Govern ostesso .

Né ho necessità di fare un discorso di buo-ne intenzioni sull'agricoltura, come hann ofatto i colleghi della maggioranza, in quan-to non abbiamo necessità di coprire, con lun-ghi discorsi traboccanti di pie intenzioni, i lvuoto del bilancio che oggi stiamo esami-nando .

D'altra parte, un discorso serio sull'agri-coltura in una situazione come quella attuale ,richiederebbe molto tempo. Mi limiterò per-tanto ad alcune osservazioni sulla base dell arelazione generale introduttiva riguardant especificamente il settore e tenendo conto de idati e delle considerazioni della stessa rela-zione. La relazione, come è noto, tratta i pro-blemi dell'agricoltura sotto due aspetti diver-si, anche se collegati tra loro : l'apporto datodal settore allo sviluppo del sistema economi-co nel corso del 1968 e la situazione general edell'economia agricola, anche nel raffronto

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delle indicazioni programmatiche . Per il pri-mo aspetto sono contenute nel documento lecifre di previsione riferite all'andamento del -l 'agricoltura nel 1968 : un aumento del pro -dotto lordo valutabile in circa l'1 per cento- nel quadro, per altro, di un aumento de lreddito nazionale previsto in circa il 5 percento - ed una diminuzione dell'occupazion eagricola dell'ordine di 300 mila unità . Nono -stante venga sottolineato come l'aumento de lprodotto lordo possa essere ritenuto nel com-plesso apprezzabile, ove si consideri l'eccezio-nale espansione registrata lo scorso anno, ri-mane il fatto che si tratta di un tasso notevol-mente lontano da quello medio ipotizzato dalprogramma, mentre, al contrario, l'esodo dal -l'agricoltura è largamente superiore alle pre-visioni programmatiche .

Un andamento dello stesso genere, nel com-plesso positivo, ma non rispondente in pienoalle previsioni a suo tempo formulate, si de-sume anche dalla seconda parte della relazio-ne, quella destinata, cioè, ad esaminare i ri-sultati di tre anni di politica di piano e a dindicare le linee prioritarie da seguire . In treanni di attività il prodotto lordo del settor eagricolo registra un tasso di variazione me-dia annua del 2,4 per cento, leggermente in-feriore a quello previsto del 2,8 per cento ; laflessione dell'occupazione è risultata pari a l5 per cento in media all'anno, la produttivitàdell ' agricoltura è aumentata del 7,7 per cento ,contro una previsione del 5,5 per cento . No-nostante questo maggiore sviluppo nella pro-duttività agricola, la riduzione del divario traredditi medi agricoli ed extra agricoli è di-minuita solo di un punto . Su queste basi larelazione sottolinea la necessità di migliorarele politiche di commercializzazione nei setto-ri più evoluti, che già oggi operano a livell icompetitivi, e di modificare l'apparato pro-duttivo aziendale là dove impedisce la con -veniente utilizzazione delle riserve produtti-ve, nonché la necessità di realizzare una ef-ficace politica di difesa dei redditi, richiaman-do anche in sede comunitaria l'opportunit àdi legare lo sviluppo dell'agricoltura non sol -tanto ad una protezione dei livelli dei prezzi ,ma anche e soprattutto all'ammodernament oe alla razionalizzazione dell'attività produtti-va. Si tratta di indicazioni generali, ma chetrovano la loro giustificazione in una obietti -va valutazione della realtà. In primo luogoil fatto che, nonostante l'aumento della pro-duttività, il divario tra redditi pro capite agri -coli e redditi degli altri settori si sia ridott osolo di poco, indica un certo deteriorament onei rapporti di scambio e quindi la necessità

di una politica di mercato che non si limiti afar leva, cosa del resto già posta in riliev oanche da altri oratori che mi hanno precedu-to, sul miglioramento della funzionalità del-l'AIMA, ma che operi perché ad un tale im-pegno a livello pubblico si affianchi analogoimpegno da parte dei produttori associati .

Le azioni di questi, previste anche dai re-golamenti comunitari, possono consentire red-diti più congrui e al tempo stesso più effi-cienti collegamenti fra l'agricoltura e le at-tività della distribuzione e della trasforma-zione . compito questo affidato ai produtto-ri, anche se in vista delle obiettive difficolt àrichiede di essere agevolato dai pubblici po-teri con innovazioni normative e interventifinanziari . In secondo luogo, il minor tasso diincremento della produzione lorda vendibilerispetto a quello previsto conferma la com-plessità degli ostacoli che si frappongono aduno sviluppo rispondente agli obiettivi pro -grammatici e soprattutto conferma la neces-sità di migliorare le strutture fondiarie . Lasintesi della parte relativa all'agricoltura del -la relazione previsionale che abbiamo fattoimpone, anche, in relazione al bilancio in di-scussione, le seguenti considerazioni : 1) lapolitica di piano ha rivelato i suoi limiti eproprio nel campo dell'agricoltura dove basta ,come è successo purtroppo quest'anno, un an-damento meteorologico avverso, per rivolu-zionare ogni previsione ; 2) ci sono ad esem-pio, come risulta nel capitolo dedicato allaagricoltura del bilancio che stiamo esaminan-do, i quasi mille miliardi di residui passivi .Cioè fondi non impiegati che si sono accumu-lati al 31 dicembre scorso sul bilancio del Mi-nistero dell'agricoltura, i quali spiegano elo-quentemente il fenomeno del rallentament odegli investimenti produttivi e impongono l arevisione dei collegamenti tra i vari enti .

In terzo luogo, vi è poi la leggerezza conla quale ancora oggi prendiamo la politic acomunitaria e i relativi impegni . In propo-sito permettetemi di fare un esempio . La CEE ,e con essa l'Italia, sono carenti di grano duro ,la materia prima per la fabbricazione dellepaste alimentari, un prodotto, quest'ultimo,che per la bravura dei nostri industriali de lsettore alimentare potrebbe conquistare l'Eu-ropa. Cosa facciamo per evitare che, ad esem-pio, la Francia, che ha portato nel giro di du eanni la sua produzione da mezzo milione d iquintali a circa tre milioni, ci sottragga que-sta possibilità ?

Di simili esempi potrei citarne altri . Vo-glio però dire soltanto, ad onore dei nostr iagricoltori, che in condizioni difficili l'inizia-

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tiva privata anche nel 1968 ha dato il megli odi sé, come ci dice il dato dell'increment odella produttività che è stato, lo abbiamo gi àdotto, del 7,7 per cento rispetto ad una pre-visione del 5,5 per cento . Di quanto avrebb epotuto crescere allora l ' incremento della pro-duttività se la politica di incentivazione so-lennemente promessa dal piano quinquennal efosse stata effettivamente attuata ?

In sostanza, siamo di fronte al problemadel mantenimento degli impegni presi, conle diverse leggi di finanziamento nei confront idell ' agricoltura ; in realtà la mancata eroga-zione dei fondi stanziati ha impedito ai nostr iagricoltori di affrontare e di superare situa-zioni non facili, vanificando così gli stess iscopi dichiarati del legislatore . È questo ingran parte il caso del « piano verde », cheprobabilmente avrebbe potuto significare benaltra cosa per gli investimenti agricoli oveavesse potuto operare in maniera più snell ae più tempestiva. È questo il caso anche d itutte le opere di intervento della Cassa per i lmezzogiorno .

A noi, così come al mondo agricolo, agl ioperatori agricoli, interessa sapere perché un aparte notevole delle somme stanziate negl iesercizi passati non è stata effettivament espesa e soprattutto se sarà possibile, nel cors odel prossimo anno, erogare effettivamente icirca mille miliardi di residui passivi accu-mulatisi e gli stanziamenti ordinari e straor-dinari (fondi di bilancio, « piano verde », ec-cetera) previsti come quota della spesa pub-blica per l ' agricoltura . Siamo certi che s uquesto problema l ' onorevole ministro, che haparticolare competenza ed esperienza nell ecose finanziarie, e l 'onorevole sottosegretario ,che ha lunga esperienza al Ministero dell aagricoltura, vorranno darci chiarimenti ed as-sicurazioni .

ANTONIOZZI, Sottosegretario di Stato pe rl 'agricoltura e le foreste . Le abbiamo già dat ein Commissione agricoltura .

PAPA. Io non faccio parte della Commis-sione agricoltura. Ho letto la relazione al bi-lancio dell ' onorevole Curti, il quale molto at-tentamente ha cercato di non parlare di que-sto argomento.

Chiedo pure all ' onorevole ministro e alloonorevole sottosegretario di darci un altrochiarimento di carattere squisitamente poli-tico. Nelle sue dichiarazioni programmatichel 'onorevole Presidente del Consiglio ha sotto-lineato soprattutto, per quanto concerne i pro-blemi dell 'agricoltura, la necessità di proce-

dere ad una revisione normativa dei contratt imezzadrili e di altre forme associative, nelsenso di operare la loro trasformazione in con-tratti di affittanze . Da parte della maggio-ranza le varie richieste, le varie sottolineatur esono venute soprattutto su aspetti tecnici, eco-nomici del settore agricolo . Come si raccordaquesto indirizzo del Governo con la confu-sione che regna nella maggioranza e qual esarà la linea vera, concreta del Governo edella maggioranza nella politica agricola ?Bloccheremo cioè ancora il discorso sull'agri-coltura nella discussione su quei famosi patt iche devono regolare il lavoro o cercheremo dirinnovare la vita economica delle varie azien-de, anche in relazione al piano ed alle ten-denze che emergono in sede comunitaria ?

Sono questi i quesiti che noi abbiamo for-mulato ed abbiamo posto concretamente a lGoverno ed al ministro, che danno forse an-che risposta a quella giusta osservazione ch efaceva l ' onorevole Caprara, vale a dire ch ela nostra discussione sui bilanci ci deve es-sere, ma deve essere concreta . Noi cerchiamo ,in questa sede, di chiarire le diverse situa-zioni e attenderemo che l'onorevole mini-stro ci dia delle risposte concrete e sodisfa-centi .

PRESIDENTE . Il seguito della discussion eè rinviato ad altra seduta .

Deferimenti a Commissioni.

PRESIDENTE. Sciogliendo la riserva, co-munico che i seguenti provvedimenti sono de -feriti alle sottoindicate Commissioni, in sedereferente :

alla I Commissione (Affari costituzio-nali) :

LUZZATTO ed altri : « Istituzione dei tribu-nali amministrativi regionali » (urgenza) (639 )(con parere della II, della V e della VI Com-missione) ;

SCALIA e GIRARDIN : « Modifiche all'artico -lo 2 e alla tabella A) annessa al testo unicodelle leggi per la elezione della Camera de ideputati, approvato con decreto del Presiden-te della Repubblica 30 marzo 1957, n . 361 »(825) ;

alla II Commissione (Interni) :

Tozzi CONDIVI : « Modifiche alle disposi-zioni in favore del Pio istituto di Santo Spi-rito e degli ospedali riuniti di Roma » (766)(con parere della XIV Commissione) ;

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SPERANZA e ZAMBERLETTI : « Modifica nel-

la composizione degli organi' direttivi degl ienti preposti allo sviluppo turistico » (801) ;

Foscnl : « Inquadramento nei ruoli orga -

nici del personale fuori ruolo degli enti lo -cali » (815) (con parere della I Commissione) ;

alla IV Commissione (Giustizia) :

FODERARO : « Norme per il collocamento a

riposo, per limiti di età, degli appartenent i

al Corpo degli agenti di custodia » (817) ;

alla IX Commissione (Lavori pubblici) :

TANTALO : « Istituzione dell 'Ente autonomo

servizi idrici della Lucania - DASIL » (754 )(con parere della I Commissione) ;

alla XIII Commissione (Lavoro) :

BIANCHI GERARDO : « Modifica dell'artico-lo 2095 del codice civile » (760) (con pareredella IV Commissione) ;

PICCINELLI : « Modifica alle norme sullaprevenzione e l'assicurazione obbligatoria con-tro la silicosi e l'asbestosi » (782) (con pa-rere della V e della XIV Commissione) ;

alla XIV Commissione (Sanità) :

ZAPPA : « Vaccinazione antitubercolare ob-bligatoria » (798) (con parere della Il, dellaIV, della V e della XIII Commissione) ;

alle Commissioni riunite Il (Interni) eXIV (Sanità) :

USVARDI ed altri : « Nuova regolamentazio-ne dei servizi di vigilanza igienico sanitaria eannonaria dipendenti dagli enti autarchic i

territoriali » (732) .

Tenuto conto che la proposta di legge d iiniziativa dei deputati Girardin ed altri :« Modifica all'ordinamento della carriera deivigili sanitari » (190), già assegnata alla I I

Commissione (Interni) in sede referente, trat-ta la stessa materia della proposta di legg eUsvardi ed altri n . 732, testé deferita alleCommissioni riunite II (Interni) e XIV (Sa-nità) in sede referente, ritengo che anche l aproposta di legge Girardin ed altri debba es-

sere trasferita alle Commissioni riunite II e

XIV in sede referente .

Annunzio di interrogazioni, di interpellanz ee di una mozione.

BIGNARDI, Segretario, legge le interroga-zioni, le interpellanze e la mozione pervenut ealla Presidenza .

Per la formazione dell'ordine del giornodella seduta di domani .

PRESIDENTE. Comunico l'ordine de lgiorno della seduta di mercoledì 15 gennaioalle 16,30 :

1) svolgimento di proposte di legge ;2) seguito della discussione del bilancio

dello Stato per il 1969 e del rendiconto gene-

rale per il 1967 ;

3) discussione di proposte di legge, del -le proposte d'inchiesta parlamentare e dell e

mozioni sul SIFAR .

D'ALESSIO. Chiedo di parlare .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

D'ALESSIO. Signor Presidente, a nom edel gruppo comunista propongo molto corte -semente l'iscrizione al secondo punto dell 'or-dine del giorno della seduta di domani dell adiscussione della proposta di legge che recaper prima la firma dell ' onorevole Boldrini (ch e

ora presiede la seduta) riguardante la nomin adi una Commissione d'inchiesta per accertar ele attività illegali svolte dal SIFAR, nonch édelle altre proposte di inchiesta sullo stess ooggetto .

Penso, signor Presidente, che non sia ne-cessario un lungo discorso per illustrare que-sta nostra richiesta, che mi pare già larga -mente motivata dopo le vicende sviluppates inella passata e nella presente legislatura intor-no a questo problema. Ritengo non sia neces-sario ripetere le argomentazioni che noi po-niamo a base di questa richiesta e che ten-dono ad evitare ulteriori ritardi ad una de-cisione del Parlamento sulla questione. '

Sono note le ragioni che ci spingono a far e

questa proposta . La Camera ha ampiamentedibattuto nella scorsa legislatura ed in questa

il problema delle schedature illegali e la gra-ve vicenda del luglio 1964 . Sappiamo anche ,

come risulta dall 'ordine del giorno di questa

seduta, che l'esigenza di una inchiesta parla-mentare è posta ormai non più solo dal grup-

po comunista, ma da diversi gruppi politici ,

e che si è formato, indipendentemente dall a

maggioranza di governo, uno schierament o

ampio, che pone il problema dell'inchiest a

parlamentare in termini di immediata attua-zione .

D'altra parte, indipendentemente anche da ldibattito che si è svolto in passato, noi rite-niamo che avvenimenti gravi, anche recenti ,abbiano riproposto in generale il problema

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degli organi di polizia, della loro condotta ,dell'azione che essi svolgono, secondo una lo-gica di gruppi di potere che è in contrast oaperto con l ' ordinamento democratico del pae-se . Pertanto, signor Presidente, noi chiediam ol'iscrizione al secondo punto dell'ordine delgiorno delle citate proposte di inchiesta par -lamentare ; pensiamo sia necessario iniziar eimmediatamente questo dibattito, concluderlorapidamente e recuperare in parte il ritardocon cui il Parlamento è stato costretto a muo-versi in materia . Poniamo, cioè, anche un pro-blema di funzionalità del Parlamento . Nonpossiamo tacere in questo momento che se lanostra proposta di inchiesta parlamentar e(proposta che noi abbiamo presentato sin da l5 luglio 1968) comincia solo oggi il suo iterin aula, ciò è dipeso dalle pratiche dilatori ee dall 'ostruzionismo della democrazia cristia-na, la quale ha trattenuto artificiosamente i nCommissione questa proposta dal 21 settem-bre al 13 novembre 1968, imponendo alla Com-missione stessa di tenere soltanto una sedut asettimanale per l'esame di detto provvedimen-to e facendo quindi scadere tutti i termini re-golamentari . Mi pare che una conferma dellapredisposizione della democrazia cristiana adavvalersi di tattiche dilatorie la troviamo nelmodo in cui si intende discutere il bilanciodello Stato, che noi giudichiamo, per l'ap-punto, superato e invecchiato ; non a caso ,come ricordava poc 'anzi il collega Caprara ,viene opposto un netto rifiuto alla nostra pro -posta di attuare un radicale snellimento, suquesto piano, dei lavori parlamentari .

Riteniamo, in conclusione, indispensabil earrivare alla iscrizione della proposta in que-stione al secondo punto dell 'ordine del gior-no, per avviare immediatamente il dibattit oe concluderlo rapidamente. Ci auguriamo ch equesta esigenza venga raccolta dagli altri grup-pi politici e che la Camera questa sera la san-cisca con una sua decisione .

ZANIBELLI . Chiedo di parlare .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

ZANIBELLI . Signor Presidente, dirò poch ecose . Mi spiace per i colleghi dell'estrema si-nistra che sono venuti tanto numerosi, ma i lnostro gruppo non si oppone, non dico agli ar-gomenti, ma alla proposta di iscrizione al se-condo punto dell 'ordine del giorno delle pro-poste di legge sul SIFAR .

Annunzio, per lealtà nei confronti dell aPresidenza e dei colleghi degli altri settori, che

domani il nostro gruppo proporrà, nei con -fronti di dette proposte, una questione sospen-siva (Commenti all'estrema sinistra), dato chenella stessa seduta di domani verrà svolta, perla presa in considerazione, una proposta d ilegge presentata dai gruppi della maggioranzasullo stesso argomento . Quindi, noi ci astenia-mo dalla votazione sulla proposta D 'Alessio .

ALMIRANTE . Chiedo di parlare .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

ALMIRANTE . Signor Presidente, noi noninterverremo nella votazione che si sta pereffettuare . Ci permettiamo sommessamentedi dire che è poco serio quanto sta accadendo .Se la maggioranza voleva chiedere una so-spensiva, poteva questa sera opporsi all'in-versione dell'ordine del giorno, poteva sco-modare i propri esponenti, facendo sì ch el'aula potesse contemplare il dignitoso spetta -colo di una maggioranza capace di fare i lproprio dovere .

Il fatto è che sapevamo tutti in anticip oche questa commedia si sarebbe svolta nei se-guenti termini : che questa sera i comunisti ei socialproletari avrebbero potuto celebrare i lloro trionfino perché a sua volta la maggio-ranza di centro-sinistra potesse celebrare do-mani il suo controtrionfino .

A questo punto, signor Presidente, non la-mentiamoci se il cosiddetto paese reale nonci prende sul serio . Ce lo siamo meritato .

PRESIDENTE . Onorevole Almirante, nonmetta ipoteche sui ripensamenti notturni .

Pongo in votazione la proposta D 'Alessiodi iscrivere al secondo punto dell'ordine de lgiorno della seduta di domani, dopo lo svol-gimento di proposte di legge, la discussionedelle proposte di inchiesta parlamentare su l

SIFAR .

(È approvata) .

Per la discussione di una mozione e per l osvolgimento di interpellanze e interro-gazioni.

CARDIA. Chiedo di parlare .

PRESIDENTE . Ne ha facoltà .

CARDIA. Signor Presidente, in data odier-na, insieme con alcuni colleghi, abbiamo pre-sentato l 'ultima di una serie di interpellan-ze e di interrogazioni sui casi gravissimi di

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violenze repressive anticostituzionali ad ope-ra degli organi di polizia in Sardegna . Dopocinque giustiziati senza processo, è la volt adi un giovane pastore che l'altro giorno èstato ridotto in fin di vita da una pattugli adi carabinieri .

Noi le chiediamo, onorevole Presidente ,data la gravità della situazione e lo scalpor eche essa ha destato in Sardegna, che ella vo-glia rendersi interprete presso il Governo per -ché sia fissato quanto prima e comunicato anorma di regolamento Un giorno in cui tutt equeste interpellanze ed interrogazioni potran-no essere svolte e sia reso conto delle proce-dure straordinarie in atto in Sardegna.

LATTANZI. Chiedo di parlare .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

LATTANZI. Signor Presidente, a nomedel gruppo del PSIUP intendo sollecitare ladiscussione della mozione che abbiamo giàpresentato da oltre un mese sul disarmo dell apolizia. I motivi di urgenza sono ovvi . Noi ri-teniamo che in questo momento, in considera-zione di quanto accade tuttora e in prevision edi quanto potrà accadere nel prossimo futuronel paese, sia importante una presa di posi-zione responsabile, in Parlamento, da parte ditutti i gruppi .

AMODEI . Chiedo di parlare .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

AMODEI . Signor Presidente, in data 10luglio 1968, insieme con alcuni colleghi delmio gruppo, avevo presentato un 'interpellan-za relativa alla situazione del cotonificio Va ldi Susa, e l'avevamo presentata con un ascadenza ben precisa, vale a dire il 31 dicem-bre 1968, dipendente dal fatto che l'ETI ave-va stipulato un contratto di affitto delle attrez-zature del cotonificio Val di Susa che sarebb evenuto a scadere esattamente il 31 dicem-bre 1968 .

Ho sollecitato lo svolgimento di questa in-terpellanza il 25 settembre e ho ricevuto an-che un biglietto da parte del ministro per irapporti con il Parlamento, in cui diceva ch esi sarebbe impegnato a sottoporre il problem aal Governo per un sollecito svolgimento del -l ' interpellanza. Ebbene, il 31 dicembre 1968è già passato e il Governo, rifiutandosi di ri-spondere, ci ha impedito di svolgere l'inter -

pellanza medesima. Credo che l'intempestivi-tà e il non rispetto di scadenze obiettive deno-tino una situazione addirittura ridicola .

PRESIDENTE. Interesserò i ministri com-petenti .

Ordine del giorno della seduta di domani .

PRESIDENTE. Comunico l'ordine del

giorno della seduta di mercoledì 15 gennaio ,alle 16,30 :

1. — Svolgimento delle proposte di legge:

FODERARO e CAIAllA : Modifiche alla leg-ge 5 luglio 1961, n. 579, relativa all'istituzionedi un Fondo per l'assicurazione di invalidità

e vecchiaia del clero (20) ;

FODERARO : Estensione al clero regolaredelle norme di cui alla legge 5 luglio 1961 ,

n . 579, relative alla istituzione di un fondoper l'assicurazione di invalidità e vecchiaia

del clero (56) ;SANTAGATI ed altri : Modifiche all'arti-

colo 2 della legge 23 febbraio 1960, n . 131 ,per l'applicazione dell'imposta fabbricati sul-la base delle rendite del nuovo catasto edili -

zio urbano (98) ;

IANNIELLO ed altri : Provvedimenti a fa-vore dell'Ente collegi riuniti « Principe d i

Napoli » (174) ;

LETTIERI ed altri : Provvidenze a favor edel personale insegnante cieco delle scuole edegli Istituti di istruzione secondaria ed arti-stica (419) ;

LETTIERI ed altri : Carriera, classi di sti -pendio e inquadramento del personale diretti -vo degli Istituti di istruzione secondaria (552) ;

ZANIBELLI ed altri : Costituzione di unaCommissione parlamentare d'inchiesta (823) .

2. — Discussione delle proposte di legge :

BOLDRINI ed altri : Nomina di una com-missione di inchiesta parlamentare sulle at-tività extra istituzionali del SIFAR (Urgen-za) (3) ;

FORTUNA ed altri : Istituzione di unaCommissione di inchiesta parlamentare su de -

terminate attività del SIFAR (Urgenza) (233) ;

DE LORENZO GIOVANNI : Istituzione di un aCommissione di inchiesta parlamentare sull eattività del servizio informazioni militari dal1947, data della sua riorganizzazione, ad oggi ,sulla futura impostazione da dare a detto ser -vizio nonché sull'attività dell'Arma dei cara-

binieri durante l 'anno 1964 (Urgenza) (484) ;

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delle proposte di inchiesta parlamen -tare:

LAMI ed altri : Sulle attività del SIFARestranee ai suoi compiti di istituto (Urgen-za) (46) ;

SCALFARI : Inchiesta parlamentare sull eattività del comandante generale dei Carabi-

nieri e di alcuni alti ufficiali dell 'Arma nel-l'estate del 1964, connesse con iniziativeextra-istituziònali ed extra-costituzionali (Ur-genza) (177) ;

e delle concorrenti mozioni Scalfari(1-00009) e Bozzi (I-00010) .

3 . — Seguito della discussione dei disegnidi legge:

Bilancio di previsione dello Stato pe rl'anno finanziario 1969 (311) ;

— Relatori: Fabbri, per l 'entrata ; Isgrò ,per la spesa;

Rendiconto generale dell'Amministrazio-ne dello Stato per l'esercizio finanziario1967 (312) ;

— Relatore: La Loggia .

La seduta termina alle 19,50.

IL CONSIGLIERE CAPO SERVIZIO DEI RESOCONTI

Dott . MANLIO Rossi

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INTERROGAZIONI, INTERPELLANZEE MOZIONE ANNUNZIATE

INTERROGAZIONI A RISPOSTA SCRITT A

FODERARO . — Al Governo . — Per cono-scere quali provvedimenti sono stati adottatie quali si intendono adottare in favore dellacittadina di Bagnara Calabra, in provinci adi Reggio Calabria, devastata di recente dauna serie di nubifragi in seguito ai quali l'ac-quedotto è risultato inquinato, le strade in -terne sono state allagate, numerose case son orimaste pericolanti ed in conseguenza molt efamiglie sono rimaste senza tetto .

Si fa presente, in particolare, la urgent enecessità di provvedere all'esecuzione di ope-re atte a difendere quella cittadina dal peri-colo di frane, che sembra incombere a causadell'indiscriminato dissesto che si è procu-rato nelle alture sovrastanti Bagnara Calabranell'esecuzione dei lavori per la costruzion edell 'autostrada .

(4-03205)

MALAGODI E CANTALUPO . — Al Mini-stro degli affari esteri . — Per sapere :

1) se risponda a verità la notizia pubbli-cata il 28 dicembre 1968 dal giornale france-se Le Monde, secondo cui si è tenuto nei gior-ni scorsi a Tunisi un « Congresso internazio-nale delle gioventù francofone », al qual eavrebbero partecipato rappresentanti dell aValle d'Aosta ;

2) chi sono tali rappresentanti e chi l iha delegati e con quali poteri ;

3) quali siano gli scopi e i risultati delcongresso in parola .

(4-03206)

SKERK . — Ai Ministri dell'interno e dellavoro e previdenza sociale . — Per sapere s esono a conoscenza del fatto che il titolare d iuna farmacia di Villa Opicina (Trieste), fra-zione abitata da una larga percentuale di slo-veni, ha licenziato la dottoressa Kacin, slo-vena, con motivazioni pretestuose, ma in real-tà perché la stessa, nell'esercizio della su aattività, parlava nella lingua materna dell epersone con cui si intratteneva ; se si ritienequesto fatto compatibile con i princìpi d iuguaglianza sanciti dalla Costituzione repub-blicana e per sapere quali urgenti misure in-tendano prendere .

(4-03207)

CASSANDRO. — Ai Ministri dell'agricol-tura e foreste e dell'interno . — Per conosce-re se risponde a verità la notizia secondo l aquale l'Ufficio provinciale di Bari dei contri-buti agricoli unificati sta procedendo alla

cancellazione dagli elenchi anagrafici - senzapreventivi accertamenti sul diritto alla perma-nenza o meno negli elenchi stessi - di lavo-ratori agricoli del comune di Locorotondo ein caso affermativo come si intende interve-nire per ovviare allo stato di disagio di que ilavoratori .

(4-03208 )

SKERK. — Al Ministro delle poste e dell etelecomunicazioni. — Per sapere se intendeistituire nel Friuli-Venezia Giulia un servizi otelevisivo nella lingua della minoranza slove-na, in analogia a quanto già è stato realizzatoper la minoranza tedesca dell'Alto Adige e i nattuazione degli articoli 6 e 21 della Costitu-zione repubblicana .

Si fa presente che precedenti richieste i ntal senso, avanzate dal PCI sia in Parlament osia al Consiglio regionale del Friuli-Venezi aGiulia, sono rimaste senza esito. In particola -re, l'interrogazione presentata alla Cameradall'onorevole Bernetic Maria (n . 15076 del16 febbraio 1966) è rimasta senza risposta .

(4-03209 )

MINASI . — Al Ministro dell' interno . —Per sapere se intende accertare se risponde a lvero che nel comune di Pazzano (Reggio Ca -labria) quella sezione della democrazia cri -stiana usufruisce un locale di proprietà de lcomune ed a malgrado le reiterate sollecita -zioni della minoranza in sede di Consiglio co -munale quell 'amministrazione comunale s irifiuta da anni o di ottenerne la disponibilit àdel locale o di fare pagare un canone locativo .

(4-03210 )

MICHELI PIETRO . — Al Ministro di gra-zia e giustizia . — Per conoscere quale fonda-mento abbia la notizia circolata nei giorn iscorsi relativa alla esistenza di un'azione incorso avente per scopo la soppressione dellapretura di Fornovo Taro (Parma) .

L'interrogante ricorda che tale pretura h asempre assolto ed assolve alle molteplici esi-genze del servizio giudiziario del sufficiente-mente ampio mandamento di Fornovo Taro :la sua eliminazione quindi, oltre a determina-re il giustificato malcontento della zona e del -le popolazioni interessate, porterebbe neces-sariamente ad aumentare oltre misura gl ioneri della pretura di Parma, territorio man-damentale già vasto, ed a dilatare ulterior-mente le già esistenti difficoltà per quest 'ulti-ma pretura di espletare il suo servizio giudi-ziario .

(4-03211)

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DE MARZIO . — Al Ministro del turismo edello spettacolo . — Per conoscere come inten-de corrispondere alle richieste fatte dall'as-sociazione civica San Mercadante di Altamu-ra in ordine alle celebrazioni nel centenariodella morte di Saverio Mercadante . (4-03212 )

LA BELLA . — Al Ministro delle finanze .— Per sapere se risulta a verità che il con-cessionario speciale per la coltivazione del ta-bacco « Società immobiliare agricola Voltur-no » (SIAV) titolare della licenza n . 19, dal1962 al 1966, non ha investito nessuna super-ficie a tabacco, non per infestazione perono-sporica ma per le note vicende del Banco d iSicilia, e che negli anni 1967 e 1968 non h acoperto i due terzi della superficie in conces-sione contravvenendo alla lettera h), artico -lo 9, del regio decreto 12 ottobre 1924, nu-mero 1590 ;

se è vero che la suddetta concessionenon dispone nel Lazio di un magazzino gene-rale efficiente ed in attuale funzionamento perla lavorazione del prodotto secco come impo-ne il richiamato regio decreto ;

se è vero che il prodotto del 1967 è stat otrasferito dalla provincia di Viterbo, comun-que dalla regione laziale, nella provincia diLecce, senza il preventivo benestare dei sin-dacati della categoria e degli uffici provin-ciali del lavoro competenti, per lavorarlopresso un magazzino generale appartenent ead altra concessione, con grave danno per l agià depressa economia di Viterbo alla qualesono state sottratte circa 100 mila ore lavora-tive per le maestranze tabacchicole addettealla lavorazione della foglia secca ;

se, in considerazione che il prodotto 1968è stato in questi giorni depositato presso unaazienda agricola di Civitacastellana, senzatuttavia iniziarne la manipolazione della fo-glia, con notevole danno per la buona con-servazione del prodotto che rischia di dete-riorarsi ulteriormente, nel contempo che nel -lo stesso comune e nei comuni limitrofi (Nep ie Sutri) numerosa mano d'opera femminile ,membri delle famiglie dei coltivatori in stat odi grave miseria, resta disoccupata, qual iprovvedimenti intenda adottare affinché i lprodotto venga immediatamente – sia pur elimitatamente alla cernita e all'imballaggi odella foglia – messo in lavorazione nel Vi-terbese .

Inoltre per sapere se risulta a verità ch ela licenza di cui trattasi ha formato o form aoggetto di commercio da parte del Banco d iSicilia che l'avrebbe in gestione quale credi -

tore, per centinaia di milioni, dei defunti fra-telli Alfano, primitivi proprietari della SIAV .

(4-03213 )

NICCOLAI GIUSEPPE . — Al President edel Consiglio dei ministri e al Ministro del -l'interno . — Per sapere se, in ordine ai gra-vissimi episodi di violenza accaduti in loca-lità Le Focette di Marina di Pietrasanta nel -la notte fra il 31 dicembre 1968 e il 1° gen-naio 1969, si sono verificati i seguenti fatti :

1) che la manifestazione di violenza èstata pubblicamente annunciata giorni prim ain varie località della Toscana, anche conpubblici manifesti e volantini dove, fra l'al-tro, si minacciavano tutti coloro che nella not-te di Capodanno si sarebbero recati nei local inotturni della Versilia ;

2) che i promotori della « manifestazio-ne » hanno potuto preparare i loro piani intutta tranquillità in quanto loro stessi dichia-ravano che le autorità di pubblica sicurezza« non si sarebbero opposte e per gli ordin iricevuti e perché ancora sotto l'impressionedei fatti di Avola », e con ciò hanno potut oammassare sul viale Litoraneo in punti presta-biliti, fra cassette di pomodoro, uova, aranc ee altri ortaggi, micce, esplosivo, fionde, boc-cette di acido muriatico, bottiglie Molotov ,spranghe di ferro e altri ingredienti utili alla(< guerriglia civica », così come dettano l eistruzioni che, tempo fa, si potevano leggeresul periodico La Sinistra;

3) che i « manifestanti » erano armati d iarmi da fuoco ;

4) che, prima che le violenze si indiriz-zassero verso gli automezzi della forza pub-blica con il deliberato proposito di incendiar -li, le autorità preposte all'ordine pubblico ,hanno lasciato che tutto il materiale su de-scritto si ammassasse nei punti strategici scelt idai manifestanti ;

5) che le violenze iniziali, spettatrice im-passibile la polizia, si sono verificate controdonne isolate alle quali si gridavano bass eingiurie ;

6) che le forze dell'ordine non avevanoelmetto e sono state sottoposte al continu olancio di grosse pietre provenienti dalle zonepiù buie ;

7) che un medico si è dovuto difendereestraendo la pistola per impedire il ribalta -mento della propria auto che trasportava l asua famiglia ;

8) che si è tentato di far saltare, co nmiccia inserita nel serbatoio auto e un vici -no distributore di benzina, contenente 22 .00 0litri di carburante, micce che, per il provvi-

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Atti Parlamentari

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denziale intervento di un appuntato dei Ca-rabinieri, sono state disinnescate, evitandocosì un vero e proprio disastro di propor-zioni inimmaginabili ;

9) che le barricate erette sulla strad ahanno bloccato il traffico, provocando inci-denti a catena ;

10) che il distributore di benzina Fina ,accanto al locale « La Bussola », riporta i se-gni di quattro colpi d'arma da fuoco nell aparte rivolta ai dimostranti, colpi che perpoco non hanno colpito l'addetto al servizio ;

11) che molti dei manifestanti, pervenut isul luogo designato per le loro operazioni co nauto anche « fuori serie », prudentemente la -sciate a distanza, appartengono alla « grass aborghesia » che, grazie agli « assegni » di bab-bo e mamma (che lavorano), possono consen-tire ai figli di giocare alla rivoluzione con l etragiche conseguenze, anche di sangue, regi-strate, la notte di Capodanno in quel di Ma-rina di Pietrasanta ;

12) per sapere se fra i fermati figuran oi profanatori del cimitero di Viareggio che ,tempo addietro, si misero a giocare a pallacon i teschi dei poveri morti . (4-03214)

CACCIATORE . — Al Ministro della pub-blica istruzione . — Per conoscere se non ri-tenga necessario promuovere i passi oppor-tuni perché la sezione del liceo scientifico de lliceo ginnasio statale di Nocera Inferiore (Sa-lerno) diventi liceo scientifico autonomo, eciò in considerazione che detta sezione è com-posta oggi da tredici classi con 407 alunni ,con la previsione sicura che nel prossim oanno scolastico le classi saranno sedici ed i lnumero degli alunni salirà a cinquecento .

L'interrogante fa rilevare che l'attuale si-tuazione pregiudica gravemente il buon an-damento scolastico, in quanto, trattandosi d iun istituto giuridicamente inesistente, no nvengono ad esso assegnati professori di ruolo .

(4-03215 )

CACCIATORE. — Al Ministro per gli in-terventi straordinari nel Mezzogiorno e nellezone depresse del centro-nord . — Per cono-scere se non ritenga intervenire presso gl iuffici responsabili perché al più presto sian oultimati i lavori per l'elettrificazione ruraledell'agro di San Mauro La Bruca (Salerno) .

L'interrogante ricorda che detti lavori fu-rono iniziati nel 1963 e che l'elettrificazion edelle zone rurali del Mezzogiorno serve an-che, molte volte, a non far allontanare i gio-vani dalla terra .

(4-03216)

VESPIGNANI . — Al Ministro dei lavoripubblici . — Per chiedere se sia a conoscenz ache anche nel prossimo esercizio 1969 la ri-costruzione della tribuna del campo sportiv odi Imola (Bologna), distrutta per fatto d iguerra nel 1945, ricostruzione che spetta pe rlegge al Ministero dei lavori pubblici, sar ànuovamente esclusa da ogni programma d iintervento ;

per chiedere altresì se il Ministro nonritenga che per una 'città di 55 mila abitant i

e per le sue migliaia di sportivi di ogni ceto ,il fatto di essere stati da ben 24 anni privat idi un così importante impianto sportivo si aormai intollerabile, anche perché umiliantedi fronte al pubblico di tante altre città cheogni domenica frequenta lo stadio comunale ;

per chiedere infine se non ritenga di in-tervenire direttamente perché, abbandonand ole giustificazioni burocratiche sempre addott e

ad ogni rinvio, sia finalmente compresa l aindilazionabile urgenza di finanziare e rico-struire l'opera ormai tanto attesa .

(4-03217)

BONIFAZI E GUERRINI RODOLFO . —

Ai Ministri della sanità e dell'agricoltura eforeste . — Per sapere :

se sono a conoscenza della grave situa-zione economica determinata in provincia d i

Siena, soprattutto per i coltivatori diretti ,mezzadri e cooperatori, dal ricorrente esplo-dere di peste suina ; e del danno prodotto i n

tutte le piccole aziende, interessate o meno

all'attuale malattia del bestiame, dal blocco

totale del commercio decretato sin dal 10 di-cembre 1968; e se sono altresì a conoscenzadel fatto che l'epidemia di peste suina « clas-sica », ha colpito in queste settimane, anch e

animali regolarmente vaccinati ;

e per chiedere :a) se e con quali metodi essi intendano

condurre una rapida indagine sulle cause del -

la situazione ;b) se saranno condotti approfonditi stu-

di sulla efficacia dei vaccini impiegati, anch eal fine di rassicurare, per l'avvenire, i piccol i

allevatori ;c) se oltre alle previdenze già previst e

dall'attuale legislatura non ritengano, proprio

per la ricorrenza delle epidemie, garantir eai coltivatori diretti, mezzadri e cooperative ,il rimborso del 100 per cento del danno su-bìto in tutti i casi di ripristino del numero

preesistente di capi di bestiame ;

d) che siano resi disponibili, al più pre-sto possibile, i fondi necessari ;

e) che siano emanate disposizioni atte a

garantire adeguati indennizzi ai piccoli pro -

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duttori e alle cooperative, anche se non col-piti dalla epidemia in corso, per i danni su-biti dalla stasi totale del commercio ;

f) che sia svolto un sollecito intervent opresso la prefettura di Siena al fine di fareapprovare la costituzione del consorzio per l aprevenzione delle malattie del bestiame costi-tuito da tempo fra gli enti locali della pro-vincia ;

g) ed infine che siano adottate le mi-sure atte a rendere totalmente gratuita, per icoltivatori diretti, mezzadri e cooperative l aassistenza in occasione della vaccinazione ob-bligatoria dei suini .

Tutte queste misure si rendono necessari eper determinare la ripresa di un settore eco-nomico di notevole importanza per l'interaprovincia di Siena .

(4-03218)

CALDORO E FRASCA. — Al Ministro delturismo e dello spettacolo. — Per conoscere l asituazione esistente allo stato presso l ' Istitutosuperiore di educazione fisica con sede inNapoli .

In particolare si chiede di sapere se ri-sponde al vero :

1) che il centro studi e di documenta-zione delle ricerche sulla didattica dell 'edu-cazione fisica e dello sport, ente morale, cheprovvede alla gestione economica e patrimo-niale dell'istituto superiore di educazione fi-sica, da oltre cinque anni, non tiene la sta-tutaria convocazione dei soci prevista annual-mente ;

2) che conseguentemente non vengon osottoposti all 'approvazione i bilanci consun-tivi e preventivi della gestione del centro edell ' istituto ;

3) che il collegio sindacale è decaduto d aoltre due anni .

Se infine risulta a verità che dirigenti delCentro di studio e di documentazione sian oanche docenti dell ' istituto superiore di edu-cazione fisica che è una scuola « pareggiata »a norma degli articoli 22-28 della legge 7 feb-braio 1958, n . 88 .

E se quindi, qualora tutto ciò risultasse ,non si ritenga di avvalersi delle disposizion idi legge per nominare, in carenza degli orga-ni ordinari, un commissario governativo .

(4-03219 )

CACCIATORE . — Ai Ministri dell'intern oe della sanità e al Ministro per gli interventistraordinari nel Mezzogiorno e nelle zone de-presse del centro-nord . — Per conoscere se ,nei limiti della rispettiva competenza, non ri -

tengano intervenire perché siano al più prest oeliminate le cause che hanno provocato l'in-quinamento delle acque di Montesano sull aMarcellana (Salerno) e perché siano eseguit ele opportune opere per dotare detta cittadinadi un maggiore quantitativo di acqua . (4-03220 )

DI PUCCIO E RAFFAELLI . — Al Ministrodel lavoro e della previdenza sociale . — Persapere se è a conoscenza della trattenuta ope-rata sulla busta paga degli operai dello sta-bilimento Saint-Gobain di Pisa sulla voce ri-guardante la gratifica natalizia relativa all eore di sciopero effettuate nell 'anno 1968 ;

se pensa che ciò sia giusto e corrispon-dente allo spirito con il quale i lavoratori han -no concordato il premio suddetto ;

se non crede opportuno intervenire pres-so la direzione del suddetto stabilimento a lfine di riportare la stessa a riconoscere a que-sto istituto contrattuale il valore di un premi onon decurtabile .

(4-03221 )

PEZZINO. — Al Ministro dei trasporti edell 'aviazione civile . — Per conoscere se èinformato:

a) che il treno speciale organizzato dall aditta Volkswagen (Repubblica federale tede-sca) per consentire ai dipendenti siciliani del -la fabbrica di ritornare a casa per le festivit àdi fine anno, partito da Wolfsburg alle 10,2 0del 21 dicembre 1968, ha viaggiato in perfettoorario sino al Brennero, ed ha poi accumu-lato, sul territorio italiano, un ritardo di be n10 ore, giungendo così a Catania alle ore 9,50del 23 dicembre, anziché alle ore 23,55 del 22dicembre ;

b) che tale enorme ritardo è stato cau-sato dal fatto che si è data la precedenza atutti gli altri treni, compresi quelli che tra-sportavano vagoni bestiame .

In considerazione del carattere assoluta-mente scandaloso di tale modo di procedereda parte dell'Amministrazione delle ferroviedello Stato, nonché del fatto che un even-tuale ripetersi di ritardi anche in occasionedel viaggio di ritorno (è prevista la partenz ada Catania alle ore 20,45 del 10 gennaio 1969e l'arrivo a Wolfsburg alle ore 12,13 del 12gennaio 1969) provocherebbe gravi conseguen-ze finanziarie per gli emigrati che dovrann oriprendere il lavoro presso la Volkswagen lostesso giorno 12 gennaio, l ' interrogante chied etempestive e precise assicurazioni che il trenospeciale del 10 gennaio sarà fatto viaggiar ein perfetto orario .

(4-03222)

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SCALIA. — Al Ministro dei trasporti e del -l 'aviazione civile . — Per conoscere se non ri-tiene equo ed opportuno istituire un serviziodi trasporto via mare tra Catania e Napol iche possa anche fare scalo a Messina .

L ' interrogante chiede infatti di conoscer edal Ministro il motivo per cui l 'utilissim oservizio effettuato mediante navi canguro tr aPalermo e Napoli non ha trovato la possi-bilità di essere esteso anche al versante dell aSicilia orientale .

L'interrogante si permette di fare rilevareche dall'istituzione di tale servizio derivereb-be enorme beneficio alle persone ed al com-mercio in genere per la possibilità di inten-sificazione di trasporto di merci .

(4-03223 )

SCALIA. — Al Ministro della sanità . —Per conoscere se non ritenga opportuno di-sporre una immediata inchiesta sul repart oostetrico dell'ospedale Garibaldi di Catania .

Sarà a conoscenza del Ministro che il re-parto in questione è stato chiuso dall 'Ammi-nistrazione comunale di Catania con motiva-zioni di ordine funzionale .

Sarà altresì a conoscenza del Ministro ch eintorno al problema si sono solidificati un aserie di pregiudizi e di questioni politiche percui risulta impossibile agli ambienti locali ungiudizio obiettivo e fuori da interessi di parte .

L'interrogante ritiene pertanto che solo unainchiesta ministeriale potrà stabilire la realtàdei fatti e le responsabilità in qualunque di-rezione .

(4-03224 )

PISTILLO E SPECCHIO. — Al Ministrodell'interno . — Per conoscere i motivi per iquali la Giunta provinciale amministrativa d iFoggia ha rinviato per l'ennesima volta un adeliberazione adottata dal Consiglio comuna-le di Bovino per adeguare gli stipendi dei di-pendenti a quello del segretario comunale, atermini dell'articolo 228 della legge comunal ee provinciale ed in conseguenza della legg e8 giugno 1962, n . 604, mentre la stessa auto-rità tutoria, per altri comuni della stessa pro-vincia, in condizioni subiettive ed obiettiv eperfettamente identiche, ha esercitato un trat-tamento più favorevole . Infatti, i dipendent idi comuni di pari classe (Troia, Ascoli Sa-triano, Cagnano Varano, Orta Nova, ecc .) equelli di comuni di classe addirittura infe-riore (Accadia, Deliceto, Orsara di Puglia ,Celle San Vito, ecc .) godono, fin dal 1° gen-naio 1963, di un trattamento economico d igran lunga migliore di quello che è stato pro -posto dall 'amministrazione comunale di Bo-vino e bocciato dalla GPA .

(4-03225)

GIOMO . — Al Ministro della pubblic aistruzione. — Per conoscere :

a) se la decisione di annullare lo scruti-nio effettuato da un consiglio di classe de lliceo Parini di Milano, che, nella sessione de lgiugno dello scorso anno ha respinto un'al-lieva, sia stata presa dopo un'indagine a mez-zo della quale siano state garantite tutte l eprocedure previste dalla legge ;

b) se egli non ravvisi nella pubblicazio-ne da parte della stampa di particolari rela-tivi a decisioni di così delicata e grave im-portanza il reato di violazione del segreto d iufficio, segreto che garantisce la responsabi-le azione di qualsiasi organo deliberante del -la scuola ;

c) in caso positivo, se non crede di do-ver prendere gli opportuni provvediment icontro i responsabili di tale abuso . (4-03226 )

FLAMIGNI. — Al Ministro dei lavori pub-blici . — Per conoscere - premesso che l'edi-ficio adibito a sede dell'Istituto tecnico com-merciale e del liceo scientifico di Forlì, è vec-chio, insufficiente, sovraffollato, e trovasi i nuno stato che negli ultimi anni ha suscitat opreoccupazioni anche per la sua stabilità ;

premesso altresì che l'Amministrazion eprovinciale di Forlì ha provveduto, da divers ianni, a redigere ed approvare i progetti perla costruzione di un nuovo edificio scolastico,che tali progetti sono stati da tempo inoltrat iagli organi superiori e ivi trovavansi al mo-mento dell 'emanazione della nuova legge 2 8luglio 1967, n . 641, sull 'edilizia scolastica : -

per quali ragioni gli organi ministerial ivogliono obbligare l'Amministrazione provin-ciale di Forlì a seguire una procedura, quelladella progettazione mediante bando di con-corso nazionale, divenuta norma di legge do-po che la suddetta amministrazione aveva damolto tempo redatto e deliberato i progett inecessari . In questo caso, tale procedura com-porterebbe un ritardo di alcuni anni nell'ese-cuzione di un 'opera già pronta per essere ini-ziata e costringerebbe l'Amministrazione pro-vinciale a ripetere una spesa già sostenutaanni fa ;

per sapere come si possa conciliare l'at-teggiamento che gli organi ministeriali han-no assunto al riguardo con le dichiarazioni ,più volte espresse dai membri del Governo ,sulla necessità di snellire e sveltire le pro-cedure burocratiche .

(4-03227 )

IOZZELLI . — Ai Ministri dell ' industria ,commercia e artigianato e delle partecipazio-ni statali . — Per sapere se risponda a verità

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che lo stabilimento SBAREC di Montalto d iCastro sia stato venduto dall'IRI e se ciò com-porterebbe uno smantellamento dello stabili -mento con le conseguenze facilmente imma-ginabili .

(4-03228 )

GREGGI . — Al Ministro dell' interno . —Per avere notizie in merito alla sconcertant evicenda verificatasi nel comune di Collepar-do in provincia di Frosinone, per la quale aseguito di un'asta pubblica, e per evident edisinteressamento dell 'Amministrazione co-munale, sarebbe stato venduto al prezzo irri-sorio di 360.000 lire circa (poco più di unalira al metro quadrato) un terreno comunal edi notevoli qualità e di circa 31 ettari, ter-reno che sarebbe poi gravato da usi civici .

L'interrogante chiede di avere notizie pre-cise in merito a questa vicenda, e chiede i nparticolare di sapere quale azione l 'Ammini-strazione statale, nei suoi organi competenti ,abbia svolto e intenda svolgere, per far ri-parare al gravissimo fatto, accertando anch eogni possibile responsabilità della locale Am-ministrazione comunale .

(4-03229 )

TOZZI CONDIVI . — Al Presidente delConsiglio dei ministri ed al Ministro dell'in-terno. — Per conoscere se il cittadino che èminacciato nella persona, nei beni e nella li-bertà durante manifestazioni studentesche osindacali, abbia il diritto di vedersi difesodallo Stato o se debba provvedervi diretta-mente .

(4-03230 )

FULCI. — Al Ministro dei lavori pubblici .— Per conoscere i motivi per cui, dopo oltr etre mesi non si è provveduto e se non si ri-tiene intervenire con la massima urgenza a lconsolidamento della grave frana verificatas isulla Circonvallazione della città di Messina .

Continuano ad avvenire smottamenti, oggi ,con la grave inclusione di un intero caseg-giato, che minaccia di crollare, essendo orma irimasto quasi sospeso sulla voragine apertasi .In conseguenza, l'attuale chiusura della Cir-convallazione, determina notevole congestio-namento ed intralci nel traffico stradale cit-tadino .

Ciò rilevasi anche dal telegramma inviat orecentemente al ministro dal vice sindaco diMessina, il quale chiede di essere convocat oa Roma insieme con il sindaco per sottoporrela pratica urgentissima .

Poiché in effetti la competenza del ripri-stino dei danni alluvionali o a causa di forza

maggiore è di codesto Ministero, giustament esi richiede il suo immediato intervento, spe-cie anche perché, ogni ulteriore ritardo ap-porta non solo maggiori, gravi danni, m auna spesa superiore, che potrebbe evitars iprovvedendo prontamente .

(4-03231 )

TAGLIAFERRI . — Al Ministro delle fi-

nanze. — Per sapere :

a) se è informato delle esigenze degl ioperatori con l'estero della provincia di Pia-cenza espresse in una documentata istanz ache la locale Camera di commercio ha inviat oin data 19 ottobre 1968 alla Direzione gene-rale dogane e intesa a sottolineare la limi-tatezza e le carenze strutturali della sezion edoganale di Piacenza, nonché l'esigenza d igiungere quanto prima :

1) all'attribuzione alla predetta sezio-ne dei poteri propri della dogana di 1 a classeed in ogni caso con facoltà di poter rispedir ela merce all'estero oltre un certo valore ; d isvincolare alcune merci in base ad un deter-minato valore ai fini imponibili ; di poter con-sentire la disponibilità della merce con l apresentazione postuma del certificato d'origi-ne; di poter consentire l'ammissione dellemerci alla temporanea importazione-esporta-zione in base alle vigenti concessioni di ca-rattere permanente e provvisorio ;

2) all'istituzione di un ufficio pacch ipostali annesso alla sezione (e ciò in conside-razione dell'elevato numero di ditte che lo-calmente si avvalgono di tale sistema per l aesportazione di maglierie, confezioni, bot-toni, ecc .) ;

3) alla dotazione di attrezzature d ianalisi per le merci più comunemente espor -tate dalla provincia ;

4) allo svolgimento di corsi di diritt oe di tecnica doganale e all'adeguamento delnumero di funzionari in servizio presso l asezione .

b) 'Se anche in considerazione alla con-tinua espansione del movimento di importa-zione-esportazione in atto nel piacentino, nonsi ritiene di accogliere le richieste avanzat ein questo senso dalla Camera di commerci odi Piacenza, potenziando la locale sezione do-ganale alle indicate, nuove esigenze . (4-03232 )

DE LORENZO FERRUCCIO. — Al Mini-stro della sanità : — Per sapere quali urgentied indilazionabili provvedimenti intendaadottare per indurre l'amministrazione del-l 'ospedale civile di Eboli ad espletare il con -corso bandito fin dal giugno dell 'anno 1967

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per la copertura del posto di primario aneste-sista, inopinatamente sospeso, con grave dan-no per il funzionamento del servizio chirur-gico del nosocomio e per l ' interesse dei sani -tari concorrenti .

(4-03233 )

DAGNINO. — Al Ministro del lavoro e del -la previdenza sociale. — Per_sapere se il Go-verno non ritenga che l ' impossibilità di usu-fruire della pensione di reversibilità da partedegli orfani unità attive e delle vedove d icoltivatori diretti, mezzadri e coloni costitui-sca una ingiustizia sociale e determini un ag-gravamento dello stato di disagio della cate-goria.

Tale impossibilità, infatti, colpisce gli or-fani e le vedove nel momento in cui viene amancare il reddito oppure la pensione del ma -rito, cioè le indispensabili fonti di sostenta-mento della famiglia ; e viene a cessare sol onel caso in cui la vedova sia inabile al lavoroal 100 per cento, o nel caso in cui, alla mortedel marito, abbia più di 60 anni senza esseretitolare di pensione .

L 'impossibilità di cui si tratta è un con-cetto ormai superato nella stessa legislazioneitaliana, tanto è vero che essa non è stataprevista successivamente per le altre catego-rie di lavoratori autonomi (artigiani e piccol icommercianti), per le quali le vedove coadiu-trici e gli orfani hanno invece diritto alla pen-sione di reversibilità .

(4-03234 )

GIRARDIN. — Al Ministro delle finanze .— Per sapere se non ritenga di far definir econ sollecitudine nel senso già concordato fracomune di Padova e Ministero delle finanzela pratica relativa alla costruzione della nuovasede per gli uffici finanziari in Padova nel -l'area dell'ex azienda del gas ceduta in per -muta dal comune di Padova con l 'area dellacaserma « Prandina » .

L'interrogante nel far presente che la so-luzione era stata proposta dal comune di Pa-dova per risolvere due importanti esigenzedella città e cioè quella di avere una nuov aed unica sede per gli uffici finanziari liberandouna area demaniale da adibire a verde pub-blico, di cui Padova ha assoluto bisogno, chie-de al Ministro quali ostacoli all'ultimo mo-mento siano sorti per la conclusione dell apratica, in quanto risulta che la direzione ge-nerale competente del Ministero, contraria-mente alle intese già raggiunte, abbia condi-zionato il perfezionamento dell 'accordo ad ul -

teriori concessioni da parte del comune d iPadova .

L'interrogante giudicando necessario ch ele trattative fra due enti pubblici debban oavere come obiettivo principale la salvaguar-dia dell'interesse generale della comunità, edin questo caso quella padovana, ritiene ch enon solo questa operazione ma anche altre ,come la sistemazione in una nuova ed adegua-ta sede dei servizi postali in Padova attraver-so intese fra l'ente locale padovano e i Mi-nisteri competenti, debbano essere facilitateda una collaborazione schietta ed aperta fr agli organi competenti interessati, e domandaquali iniziative il Ministro intende prendereper una rapida e positiva soluzione del pro-blema prospettato .

(4-03235 )

GRANZOTTO . — Ai Ministri della difesa ,dell ' interno, della pubblica istruzione, del -l'agricoltura e foreste e del turismo e spetta -colo. — Per sapere se, a conoscenza che l adirezione lavori del genio militare di Bolzan ocon lettera in data 17 ottobre 1968 ha manife-stato l ' intendimento ai comuni di Cortinad'Ampezzo e di Marebbe di espropriare mill eettari di terreno nella zona del Fanes per eser-citarvi un poligono di tiro per l ' artiglieria ,l 'amministrazione non intenda definitivamenterinunciare, secondo anche l ' invito unanime delconsiglio provinciale di Belluno, ad una deci-sione che è gravida di conseguenze negativ esul piano economico, sociale, turistico, per un azona la cui struttura economica è fondata su lturismo, che ,è in palese contrasto con l' inten-dimento, già in atto anche per la zona consi-derata, di espansione dei parchi naturali aprotezione del patrimonio naturale del paese ,che determinerebbe l'insorgere di uno statodi pericolo permanente per le popolazioni re-sidenti e per i turisti, come già avvenuto ne lpassato per precedenti esercitazioni . (4-03236 )

ABELLI. — Ai Ministri del lavoro e pre-videnza sociale e dell ' interno. — Per saperese è esatta la notizia che alcuni sindaci dell aprovincia di Asti rilascerebbero con estrem aleggerezza le dichiarazioni di « grave danneg-giamento » previste dal recente decreto perl'erogazione di un sussidio di lire 90.000 a ilavoratori autonomi, tanto da far pensare che,nella migliore delle ipotesi, queste scorrettezzevengano attuate per ragioni di carattere elet-torale e per sapere quali provvedimenti inten-dano adottare per stroncare questi abusi ch efiniscono per venire a tutto danno dei ver idanneggiati .

(4-03237)

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ABELLI. — Al Ministro dei lavori pubbli-ci. — Per conoscere se, in riferimento alle po-lemiche emerse dopo l 'alluvione del 2 novem-bre 1968 anche in occasione della visita de lPresidente della Repubblica, non ritenga op-portuno, al fine di tranquillizzare gli abitant idi Incisa Scapaccino, nominare una commis-sione d'inchiesta allo scopo di chiarire :

a) per quale motivo di ordine tecnico ,dopo aver notificato i decreti di esproprio de iterreni, si è rinunciato a costruire un canalescolmatore del torrente Belbo ;

b) per quale motivo si è invece costruit oun argine in cemento, crollato dopo poche or edi pioggia, e se si ha fondato motivo di rite-nere che detta arginatura sia stata costruitacon la necessaria diligenza ed in piena rispon-denza del capitolato .

In ogni caso l ' interrogante chiede di saperequali provvedimenti verranno attuati in fu -turo a salvaguardia dell ' abitato di Incisa Sca -paccino, vittima di frequentissime alluvioni .

(4-03238 )

SERVADEI . — Al Ministro dei lavor ipubblici . — Per conoscere i suoi intendimen-ti circa la sistemazione della strada statal en . 258 nel tratto da Rimini a Novafeltria ne lquale rimangono ancora tracciati di emergen-za dovuti agli eventi bellici di oltre 20 anni fa .

L'interrogante sottolinea l'importanza el 'urgenza dell 'opera citata, riferendosi ad ar-teria di grande rilevanza turistica, sulla qua -le stanno sviluppandosi notevoli iniziative in-dustriali .

(4-03239 )

SERVADEI. — Al Ministro della sanità . —Per conoscere quali provvedimenti intende as-sumere per evitare che le industrie italianecontinuino a produrre detersivi non biodegra-dabili che inquinano irreparabilmente il no-stro sottosuolo già così povero di acqua po-tabile .

(4-03240 )

NICCOLAI GIUSEPPE . — Ai Ministri deilavori pubblici e dei trasporti e aviazione ci-vile . — Per sapere quando avranno inizio i la-vori al ponte ferroviario sul fiume Era (Pon-tedera) della linea Pisa-Firenze, la cui tra-vata fu causa della tragica alluvione di Ponte-dera (Pisa) nel novembre 1966 .

(4-03241 )

NICCOLAI GIUSEPPE . — Al Ministro del-la pubblica istruzione. — Per sapere come s iè conclusa la vicenda dell ' Istituto tecnico pro-fessionale di Sanremo, dove ventitrè inse-gnanti, compresi i bidelli, si rifiutavano d iinsegnare e lavorare se il preside Cesare

Carella, insegnante da oltre venti anni e conottime note caratteristiche, metteva piede nel -la scuola ;

per sapere se è esatto che il vescovo d iVentimiglia non ha nascosto la sua solidarietàverso gli insegnanti contro il preside, tanto ch el 'arcivescovado di Ventimiglia era divenuto i lluogo dove gli ispettori ministeriali, gli stess iinsegnanti trattavano le possibilità di soluzio-ne della vicenda ;

per conoscere la natura delle accuse ri-volte al preside Cesare Carella.

(4-03242 )

NICCOLAI GIUSEPPE . — Ai Ministri del -la sanità e dell ' interno. — Per sapere se è esat -to che la marchesa Antinori ha donato, ann ifa, venti milioni all 'ospedale civile di Cecin a(Livorno) ;

per sapere in quale « anno » sono stat iregistrati in entrata e come sono stati im-piegati .

(4-03243 )

NICCOLAI GIUSEPPE . — Al Ministrodella pubblica istruzione. — Per conoscere imotivi per i quali il corso geometri non h aluogo né a Pontedera (Pisa), né a Viareggi o(Lucca), costringendo gli studenti, residenti i nqueste cittadine e nel vicino circondario, a re-carsi a Pisa, con grave disagio per lo studio eper l ' economia delle famiglie .

(4-03244 )

NICCOLAI GIUSEPPE . — Al Ministro del-la marina mercantile . — Per conoscere comepossa accadere che la Capitaneria di Portofer-raio (Livorno), in relazione agli sconfinament idi proprietà private su terreno demaniale sul -le spiagge di Morcone e Pareti di Capoliver i

(Livorno), abbia potuto fornire al Ministronotizie non rispondenti al vero, affermando ,fra l ' altro, che detti sconfinamenti non esisto -no mentre è sufficiente recarsi sul posto pe rconstatare il contrario, e che a Capoliveri nonesistono pescatori di mestiere, mentre è ver oil contrario .

(4-03245 )

NICCOLAI GIUSEPPE . — Al Ministrodelle finanze. — Per sapere se è a conoscenzache i frequenti trasferimenti di militari d itruppa, appuntati e finanzieri, che non svol-gono mai servizi impegnativi nei confronti de icontribuenti, hanno creato un profondo statodi disagio, sia per l ' impossibilità di trovarealloggi i cui affitti siano accessibili al magrostipendio percepito, sia perché molti militar idella Guardia di finanza, giunti nella nuovasede, si trovano in difficoltà nel far proseguir egli studi ai propri figli perché quel tipo di

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scuola, già prescelto, non c'è nella nuova lo-calità a cui sono destinati ;

per sapere se ritenga equo non procederea detti trasferimenti per i militari che abbia -no maturato il 25° anno di servizio effettivoal Corpo, in particolare nei confronti di co-loro che sono sofferenti di malattie contrattein servizio, che per il loro carico familiare eper trasferimenti già effettuati, verrebbero asubire un trattamento non giusto, sia

sottol'aspetto morale che economico . (4-03246)

NICCOLAI GIUSEPPE . — Al Ministro del -la pubblica istruzione . — Per conoscere i mo-tivi per i quali dopo che lo Stato ha speso di -versi milioni per la costruzione dell'edifici oscolastico delle scuole medie di Rio Elba (Li-vorno), ne ha decretato la chiusura . (4-03247 )

NICCOLAI GIUSEPPE . — Al Ministro de ilavori pubblici . — Per conoscere i motivi pe ri quali il comune di Molazzana (Lucca), coni suoi 25 chilometri di strade strette, tortuose ,di difficile praticabilità, viene sistematicamen-te escluso dalle provvidenze previste dall alegge n. 614 .

(4-03248 )

NICCOLAI GIUSEPPE . — AlMinistro del-la marina mercantile. — Per sapere se è aconoscenza che il porto di Porto Azzurrodell'Elba (Livorno), attraversa ore di paurae di paralisi completa quando le mareggiateda sud-est, frequenti nel periodo invernale ,invadono il litorale fin nelle vie cittadine ;

per sapere i motivi per i quali le rei-terate promesse di prolungare il molo, il cu iprogetto giace da tempo presso gli uffici delleOpere marittime, sono tutte . . . naufragate ;

per sapere se il Ministro è a conoscenzache stando così le cose, il paese di PortoAzzurro rischia di perdere lo scalo del tra -ghetto con l'inizio del 1969, in quanto i lporto non consente, con le mareggiate dasud-est alcuna sicurezza di attracco. (4-03249 )

NICCOLAI GIUSEPPE . — Al Ministro del-la marina mercantile . — Per conoscere i mo-tivi per i quali il porto di Livorno continuaad essere sistematicamente ignorato per ciòche riguarda l 'utilizzo delle banchine, il man-cato risarcimento dei danni di guerra, gliimpegni finanziari che, come dimostra il Pian oAzzurro, vengono indirizzati, in misura mol-to maggiore, a porti meno importanti di quellodi Livorno ;_

per sapere quali garanzie possa fornireil Ministro in relazione alla realizzazione del -la Darsena Toscana e allo spostamento de lSilos Matarrese .

(4-03250 )

NICCOLAI GIUSEPPE. — Al Ministrodell' interno. — Per sapere se risponde a ve-rità che, per una vicenda riguardante l'aper-tura di distributori di benzina, l 'assessorealla polizia urbana di Carrara, è stato schiaf-feggiato sulla pubblica piazza da un cittadin oper cui sarebbe in corso una vertenza giu-diziaria ;

per sapere se è esatto che il cittadin oschiaffeggiatore è stato, di recente, assunt oin comune ;

per sapere se, in relazione alla vicend adei permessi per l 'apertura delle stazioni diservizio per i carburanti, vicenda alla quale ,da tempo, si dedicano alcuni amministrator icomunali di Carrara, intenda aprire una in -chiesta .

(4-03251 )

NICCOLAI GIUSEPPE . — Al Ministro del-l' interno . — Per conoscere se risponde averità :

che nella primavera del 1967 la giunt acomunale di Carrara nomina vice coman-dante del corpo dei vigili urbani certo Ba-ratta Elis, appartenente al direttivo del PSI ,ma tale nomina viene respinta dalla Prefet-tura in quanto nel corpo dei vigili di Carrar avi sono vigili superiori di grado al Baratta ;

che, nell'estate del 1967, viene bandit odall ' amministrazione comunale un concors opubblico per vice comandante dei vigili ur-bani, concorso di poi annullato dalla stessaamministrazione ;

che, nel novembre 1967, la giunta co-munale, di urgenza con i poteri del consiglio ,modifica il regolamento del corpo per cui s iconsente di partecipare al concorso per vic ecomandante anche a coloro che hanno rico-perto, anziché il grado di ufficiale dell'Eser-cito, quello di sottufficiale ; e si stabiliscealtresì che il concorso sia « interno » ;

che, malgrado tali modifiche prese conprocedura di urgenza e all'insaputa del con-siglio comunale, il concorso non viene banditoin quanto nessuno degli appartenenti al corp odei vigili urbani ha i requisiti per partecipar eal concorso perché privi del diploma di scuol amedia superiore ;

che, fra luglio e ottobre 1968, BarattaElis acquisisce il diploma di scuola mediasuperiore ;

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che il 15 novembre 1968 la giunta co-munale bandisce il concorso interno per vicecomandante, bando di concorso che . . . stra-namente non parla di visita medica ;

per sapere, essendo estremamente facileprevedere come finirà la vicenda, se talecomportamento della giunta comunale d iCarrara sia da considerarsi conforme allalegge .

(4-03252 )

NICCOLAI GIUSEPPE. — Al Ministro del-l ' interno. — Per sapere se la giunta comu-nale di Carrara abbia trasmesso alla autorit àgiudiziaria il rapporto del comandante deivigili urbani di Carrara che, alla fine dimaggio del 1967, affermava :

che le autovetture del corpo dei vigil ivenivano usate per le necessità politiche epersonali di alcuni amministratori ;

che le contravvenzioni più gravi veni -vano sistematicamente ignorate ;

che le violazioni punibili con il ritirodella patente non erano segnalate alla Pre-fettura ;

che le norme di polizia locale venivanocostantemente ignorate ;

che l ' indisciplina regnava sovrana, tantoche un vigile risultava condannato per guid asenza patente, oltraggio alla forza pubblica ,detenzione illegale di esplosivo .

(4-03253 )

NICCOLAI GIUSEPPE . — Ai Ministri dellavoro e previdenza sociale e dei lavori pub-blici . — Per sapere se è esatto che, da tempo,giace presso il Ministero del lavoro una ri-chiesta per l ' apertura di un cantiere di lavor oper la costruzione di una strada, di estrem aimportanza per la zona, che allacci la fra-zione di Campiglione a Terma, nel comunedi Fivizzano (Massa Carrara) .

(4-03254 )

NICCOLAI GIUSEPPE . — Ai Ministri del -la pubblica istruzione, dell ' interno e dellasanità . — Per sapere se è esatto che, deci-dendo di sdoppiare la cattedra di patologi achirurgica, tenuta fino ad oggi per incaric odal professore Natale Di Molfetta, la Facolt àdi medicina e chirurgia dell'Università diPisa, ha nominato professore straordinario i lprofessore Massimo Ermini, di 36 anni, d iPerugia; per sapere se è esatto che « l'inca-rico » al professore Natale Di Molfetta, ch eda moltissimi anni onora nello studio e nellaprofessione la città di Pisa, è stato conservatosolo per l'intervento energico del Presidentedegli Ospedali Riuniti di Santa Chiara che

si è rifiutato di metter fuori dai locali, d iproprietà dell 'Ente ospedaliero, il professoreDi Molfetta, minacciando, fra l 'altro, se l aFacoltà di medicina dell 'Università di Pis aavesse insistito, la creazione di un Primariat ochirurgico .

(4-03255 )

CALDORO E FRASCA. — Al Ministro del -la pubblica istruzione . — Per conoscere la si-tuazione esistente allo stato presso l'Istitut osuperiore di educazione fisica con sede i nNapoli .

In particolare si chiede di sapere se ri-sponde al vero :

1) che il Centro studi e di documenta-zione delle ricerche sulla didattica dell'edu-cazione fisica e dello sport, ente morale, cheprovvede alla gestione economica e patrimo-niale dell'Istituto superiore di educazione fi-sica, da oltre cinque anni, non tiene la statu-taria convocazione dei soci prevista annua l -mente ;

2) che conseguentemente non vengonosottoposti alla approvazione i bilanci consun-tivi e preventivi della gestione del centro edell'istituto ;

3) che il collegio sindacale è decadutoda oltre due anni .

Se infine risulta a verità che dirigenti de lCentro di studi e di documentazione sianoanche docenti dell'Istituto superiore di edu-cazione fisica che è una scuola « pareggiata »a norma degli articoli 22-28 della legge 7 feb-braio 1958.

E se quindi qualora tutto ciò risultasse ,non si ritenga di avvalersi delle disposizion idi legge per nominare, in carenza degli or-gani ordinari, un Commissario governativo .

(4-03256 )

SERVADEI . — Al Ministro dei lavori pub-blici . — Per conoscere i suoi intendiment icirca la realizzazione di un invaso artificial esull'alveo del fiume Conca immediatamentea monte del ponte dell'autostrada Bologna -Canosa sullo stesso fiume, allo scopo di po-tenziare le risorse idriche degli acquedotti de icomuni turistici di Riccione, Cattolica, Misa-no Adriatico e Gabicce Mare, secondo lo stu-dio e la richiesta di contributo a suo tempoavanzata dalle amministrazioni locali inte-ressate .

L'interrogante rappresenta l'urgenza de lproblema, dovuta alla insufficienza di acquapotabile nei citati comuni la cui disponibi-lità nei mesi estivi è di circa un terzo de lfabbisogno della popolazione turistica e lo-

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cale, e la relativa limitatezza della spesa pre-vista (lire 840 milioni) il cui impiego appar epertanto pienamente giustificato sia per l'eco-nomia locale sia per i riflessi turistici na-zionali .

(4-03257)

•SERVADEI . — Al Governo . — Per cono-scere se intenda :

promuovere una revisione in aument odel contingente di zucchero assegnato al no-stro paese dalla Comunità economica europea ;

incentivare il consumo interno del pro-dotto anche attraverso una riduzione del prez-zo conseguente ad una riduzione delle molt eimposte gravanti sullo stesso ;

far modificare i criteri di assegnazion eall'industria dei contingenti di produzione ,con riferimento non alle imprese, ma ai sin-goli zuccherifici .

Quanto sopra, allo scopo di aiutare la no-stra produzione bieticola, ed allo scopo di evi -tare che certe « ristrutturazioni » del settor esaccarif ero continuino ad essere affare priva-to delle industrie in esso operanti . (4-03258 )

SERVADEI. — Al Ministro dei lavori pub-blici . — Per conoscere i suoi intendimenticirca l'urgente sistemazione dell ' imbocco del-la strada statale n . 306 « Casolana » con lavia Emilia (strada statale n . 9) all'altezza diCastelbolognese, onde evitare nei periodi dimaggiore traffico e di precaria visibilità lun-ghe attese ed incidenti a catena .

Per conoscere, ancora, data l'importanzaturistica della « Casolana » ed il notevol etraffico di automezzi pesanti da essa soppor-tato per l'esistenza al chilometro 15 della cavaANIC di materiale gessoso, i suoi proposit iper un adeguato allargamento dell'arteria .

(4-03259 )

DE LORENZO FERRUCCIO. — Ai Mini-stri dei lavori pubblici e dell ' agricoltwra eforeste . — Per sapere i motivi per i quali nonsi è tempestivamente provveduto all 'esecuzio-ne delle opere già da tempo progettate ed an-che finanziate per l'importo di lire 7,1 miliar-di per la sistemazione e regolazione del fiu-me Volturno e tra esse quelle di presidio edi difesa degli abitati e delle campagne som-mergibili dalle piene, da me sollecitate conl'interrogazione n . 19761 presentata il 13 gen-naio 1967 (resoconto sommario n. 589) con ri-chiesta di risposta scritta, per altro mai for-nita da entrambi i Ministri interessati .

Se non ritengano di disporre un'inchiestaper l'accertamento delle responsabilità dell amancata esecuzione di dette opere che ha

comportato conseguenze gravissime in occa-sione della recente vasta alluvione la qual eha investito ed inondato gli abitati e le cir-costanti campagne dei comuni di !Capriati a lVolturno, Grazzanise, Santa Maria La Fossa ,Cancello ed Arnone, Capua, Villaliterno, Ca-stel Volturno, causando danni ingenti all eabitazioni, alle colture ed al bestiame, sicu-ramente non sopportabili dall'economia de -pressa della zona.

Per conoscere pertanto, quali termini im-mediati si intendano fissare per l'esecuzion edi detti lavori che allontanino definitivamen-te il pericolo del ripetersi di tali disastri, re-stituendo tranquillità alle popolazioni interes-sate di salvaguardia della propria incolumitàe dei propri averi minacciati dalle piene dell eacque del fiume .

Per conoscere infine, quali stanziament isono stati disposti per risarcire le predett epopolazioni dei danni subiti nella circostanz adi cui innanzi e se non si ritenga opportun odi estendere alle stesse le provvidenze di cu ial decreto-legge 30 agosto 1968, n. 917 .

(4-03260 )

BIGNARDI. — Al Ministro dell'agricoltu-ra e delle foreste . — Per sapere :

constatato che da parecchi anni i prezz ipercepiti dai produttori di legname si sononotevolmente abbassati (anche in connessio-ne con il mal tempo che colpendo alcune re-gioni europee ha portato all'abbattimento dicirca 35 milioni di metri cubi di legname of-ferto sui mercati a prezzo irrisorio), mentr ei costi di produzione sono aumentati da 2 a3 volte ;

tenuto presente che l'Italia importaogni anno l 'equivalente di circa 16 milioni dimetri cubi di legname da lavoro e da oper ae da costruzione, mentre ne produce a mala-pena 5 ;

considerato che tali importazioni avven-gono a prezzi tali da scoraggiare gli investi -menti boschivi che sarebbero invece neces-sari per sopperire al nostro fabbisogno di ma-teria prima ;

tenuto presente che per correggere tal enegativa situazione è necessario introdurr epiù moderne tecniche di produzione e di la-vorazione affiancate da una rete stradale fore-stale razionale ;

quali provvedimenti si intendano adot-tare al fine di evitare che i boschi italian ivengano definitivamente abbandonati con l aconseguente degradazione idrogeologica cau-sa di disastri recenti .

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In particolare per sapere se non ritenga ,anche nell'ambito della nuova legge sullamontagna in corso di studio, favorire la crea-zione di grandi unità produttive con l'inter-vento dello Stato, delle regioni e delle pro -vince, sorrette dal contributo minimo del 75per cento da parte dello Stato per la costru-zione della rete stradale, la fiscalizzazione de llavoro boschivo, l'abolizione dell'IGE oggipari al 10 per cento ; la regolamentazione del-l'importazione ad evitare negativi squilibrisul mercato ; ed infine alla valorizzazione ascopi turistici e panoramici dei boschi no nredditizi per la loro preminente funzione d idifesa idrogeologica .

(4-03261 )

MOSCA. — Al Presidente del Consigli odei ministri e al Ministro del tesoro . — Persapere se sono a conoscenza che al Banco d iSicilia - Istituto di credito di diritto pubbli-co - è stato assunto tale Messineo Antoninocon le funzioni e gli emolumenti di Condi-rettore centrale e ciò in aperta violazionedelle vigenti norme regolamentari e statutarie ,che prevedono l'assunzione esclusivamente a igradi iniziali di carriera .

Al Messineo, a breve distanza di tempo ,sono state conferite le funzioni e gli emolu-menti del più elevato grado gerarchico, d iDirettore centrale . Lo stesso, inoltre, in oc-casione dei recenti provvedimenti di carrieraper il personale di ruolo, è stato chiamato afar parte di una Commissione, che ha avutoil compito di esaminare le posizioni di ogniordine e grado dei lavoratori del Banco diSicilia .

L' interrogante desidera conoscere quali ini-ziative il Governo intenda assumere perchévenga eliminata tale abnorme ed illegittimasituazione che ha provocato giusta e vivac ereazione da parte dei lavoratori e dei lororappresentanti .

(4-03262 )

AZIMONTI, GALLI, MARCHETTI E

ZAMBERLETTI . — Al Ministro dei trasport ie dell 'aviazione civile . — Per conoscere lemisure adottate a seguito del nuovo grav eincidente verificatosi la sera del 3 gennai o1969 ad un passaggio a livello della ferroviaNord Milano sulla linea Saronno-Novara i nlocalità Busto Arsizio, incidente che ha cau-sato la morte di tre persone ed il ferimentodi altre quattordici fra le quali almeno quattrogravissime .

Gli interroganti desiderano inoltre saperese non ritiene il Ministro di dovere inter-venire per una verifica approfondita da part edei suoi servizi tecnici sulla efficienza di tutti

gli impianti fissi e di movimento della pre-detta ferrovia in concessione, la sua organiz-zazione e gli strumenti di sicurezza esistenti .Ciò appare tanto più urgente di fronte a lripetersi di gravi incidenti mortali sulla stess aferrovia .

Gli interroganti chiedono infine, accertat eeventuali e precise responsabilità aziendali ,se non si ritenga necessaria la revoca antici-pata della concessione o comunque l'attua-zione di tutte le misure necessarie a garantir el'efficienza del servizio con quella sicurezz aindispensabile per l'incolumità degli utenti edei cittadini tutti .

(4-03263 )

SERVADEI. — Al Ministro della pubblic aistruzione. — Per conoscere le ragioni pe rle quali ha revocato l ' autorizzazione concess anello scorso novembre per l 'apertura nellafrazione di Lavezzola (comune di Conselice ,provincia di Ravenna) di una scuola matern astatale, per i cui locali l'amministrazione co-munale - come convenuto - ha già provveduto .

L'interrogante rappresenta lo stato di di-sagio provocato dall'inspiegabile provvedi -mento alla popolazione interessata, partico-larmente bisognosa del citato servizio .

(4-03264 )

PAllAGLIA . — Ai Ministri dei lavori pub-blici, dell'interno e dell ' industria, commercioe artigianato . — Per conoscere :

1) se sia a loro noto che il territorioove è sito l 'abitato del comune di Buggerruin provincia di Cagliari appartiene a societ àmineraria che ebbe ad acquistarlo prima del -l'inizio dell'attività e che successivamente h aconcesso, a titolo precario, la facoltà di edifi-cazione di ogni singola costruzione costituenteil detto abitato ;

2) se non ritengano che ciò pregiudich ile possibilità di sviluppo urbanistico di Bug-gerru e costituisca un grave pregiudizio a ldiritto dei tanti artigiani, lavoratori, pescator ie pensionati che costituiscono la popolazionedel centro, alla proprietà delle proprie abi-tazioni ;

3) se di fronte al rifiuto della dett asocietà mineraria (che peraltro ha anche ces-sato le importanti attività nella zona) a ri-conoscere il diritto di proprietà del suolo i nfavore dei costruttori, non ritengano inter -venire anche d ' intesa con la Regione sardache, attualmente, ha competenza in materi adi concessioni minerarie, in modo fermo edeciso, anche sostenendo l'amministrazion ecomunale di Buggerru nella azione tendente

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alla acquisizione di aree per lo sviluppo del -l'abitato e promuovendo, se del caso, le ne-cessarie espropriazioni dirette ad ottenere, d ifronte ad ulteriori rifiuti della detta societ àmineraria, l ' acquisizione dei suoli già edificati per il ritrasferimento ai costruttori .

(4-03265 )

PISTILLO. — Al Ministro dell'agricolturae delle foreste . — Per sapere se è a conoscenzadei gravi danni che hanno colpito diversi con-tadini (tra l'altro, la distruzione delle semin eautunnali) in seguito alla rottura degli arginiin diversi punti, del torrente Cervaro il 2 0dicembre 1968.

Questi fatti, ricorrenti, sono da ricondurs ianche al fatto che il Consorzio di bonifica d iCapitanata non esegue i lavori di manuten-zione così come dovrebbe ; tanto che in di-versi punti sono sorti nell ' alveo del torrenteCervaro piante, arbusti, alberi .

Quali misure urgenti intende prendereper venire incontro ai contadini danneggiat ie quali misure operare perché il Consorzio d ibonifica di Capitanata faccia fronte ai suo iimpegni .

(4-03266 )

SPADOLA. — Al Ministro dei lavori pub-blici . — Per conoscere quali motivi tecnic iancora ostano affinché si proceda all'affida-mento dei lavori di costruzione della digaforanea del porto isola di Pozzallo, la cu iesecuzione è da considerare urgente ed indif-feribile per la salvaguardia delle opere gi àrealizzate (pontile a giorno) .

(4-03267 )

BONIFAZI E GUERRINI RODOLFO . —Al Ministro del lavoro e della previdenzasociale . — Per sapere se è a conoscenza de lmalcontento dei disoccupati e della popola-zione di San Casciano Bagni (Siena) per i lfatto che nel cantiere di rimboschimento re-centemente aperto in quel comune dall ' Ispet-torato ripartimentale delle foreste di Sien asono stati assunti operai generici con richiest epersonali, discriminando in maniera pales ealtri lavoratori ; e del Consiglio comunal evotata da tutti i gruppi consiliari ;

e per conoscere quali misure intend aprendere perché siano accertate le responsa-bilità dell'episodio e sia rispettata la legg esul collocamento ; ma soprattutto per chie-dere se e come intenda provvedere ad assi -curare il lavoro a tutti i disoccupati dellazona .

(4-03268)

BATTISTELLA, GORGHI, ROSSINO-VICH E MAULINI. — Al Ministro dei tra-sporti e dell 'aviazione civile . — Per conoscerequali misure e iniziative intenda prendere pergarantire la necessaria sicurezza dei serviz i

delle linee della Ferrovia Nord-Milano .Alle ore 19,05 del 3 gennaio 1969 un con-

voglio ferroviario delle Ferrovie Nord-Milan o

(tratto Milano-Novara) carico di operai si èscontrato ad un passaggio a livello di Busto

Arsizio con un autobus dei servizi di tra -sporto della circonvallazione di Busto Arsi -zio, anch'esso carico di lavoratori che rin-casavano .

Il bilancio della sciagura è fin'ora di 3morti e 14 feriti . L'incidente del 3 gennaio

1969 è l 'ultimo anello di una lunga e tristecatena di incidenti, avvenuti causa la gravis-sima insicurezza nella quale si trovano i ser-vizi delle Ferrovie Nord-Milano, servizi tra-scurati per un lungo periodo di tempo dall agestione privata della Montedison .

Gli interroganti chiedono inoltre di sapere ,come il Ministro intenda procedere ed in

quanto tempo pensa di attuare gli impegnipresi dal precedente Ministro dei trasporti(onorevole Scalfaro) davanti alla X Commis-sione trasporti della Camera, in merito allarevoca della gestione privata della più impor-tante ferrovia secondaria italiana, per affi-darla alla gestione pubblica nel quadro di

un sistema di trasporti regionali metro-politani .

Infine gli interroganti chiedono di sapere

a che punto sono le trattative del Minister odei trasporti con gli Enti locali milanesi perla pubblicizzazione delle Ferrovie Nord-Mi -

lano, il loro potenziamento e rinnovamento .(4-03269 )

IOZZELLI. — Ai Ministri della pubblicaistruzione e dei lavori pubblici . — Per saperese non intendono corrispondere alle reiteraterichieste di finanziamento avanzate dal co-mune di Palestrina (Roma), per la costru-zione delle sedi del ginnasio-liceo e dell ascuola professionale di Stato per il com-mercio .

(4-03270 )

IOZZELLI . — Al Ministro dei lavori pub-blici . — Per conoscere le sue determinazion i

in ordine alla richiesta rivolta al suo Mini-stero dall'amministrazione comunale di Pale-strina, di finanziamento della nuova sede co-munale, opera urgente per l 'adempiment o

delle funzioni connesse all ' importanza del -l'ente locale .

(4-03271)

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IOZZELLI . — Al Ministro della pubblic aistruzione. — Per sapere se non intenda di-sporre che vengano eseguiti gli scavi di re-perimento archeologico nelle antiche ed im-portanti zone degli Orti di via degli Arcioni ,Borgo, Antro delle Forti e relativo mosaic odei Pesci, tutte in comune di Palestrin a(Roma) .

(4-03272 )

IOZZELLI . — Ai Ministri dei lavori pub-blici e della pubblica istruzione . — Per sa-pere se sono a conoscenza della grave situa-zione esistente in Palestrina (Roma), per l amancata approvazione della variante al pian odi ricostruzione di quella città richiesta dall agiunta comunale .

Tale mancata approvazione ritarda la co-struzione della locale scuola media e dellapretura, creando gravi conseguenze alla fun-zionalità delle locali istituzioni e disagi allepopolazioni, aggravi di spese al comune .

L ' interrogante chiede l 'urgente definizionedegli accennati problemi .

(4-03273 )

IOZZELLI . — Al Ministro dei lavori pub-blici . — Per sapere se è a conoscenza dellagrave situazione in cui versa la popolazion edi Palestrina (Roma), con le inevitabili con-seguenze di vario ordine, a causa del nonancora avvenuto accoglimento del finanzia -mento, per il completamento della rete idric ae fognature ed in tal caso, per conoscere l esue conseguenti determinazioni .

(4-03274 )

POLOTTI E ACHILLI. — Al Ministro deltesoro. — Per sapere se non ritenga contra-rio: alla formazione di giovani dirigenti, al-l 'obiettivo di una maggiore occupazione, a duna morale sociale, che alti dirigenti di isti-tuti di credito - pensionati con il massim o(ossia trenta trentesimi della retribuzione) -siano immediatamente riutilizzati dagli stess iistituti di credito come consulenti con lauticompensi .

In merito gli interroganti segnalano ch enel più grande istituto di credito di Milan oci sono oltre dieci alti dirigenti in pension econ più di lire 600.000 mensili e riutilizzat icon incarichi di consulenza retribuita in ser-vizi interni della cassa o in attività economi -che dipendenti dalla cassa stessa .

La preoccupazione degli interroganti s imanifesta fondata in quanto la possibile esten-sione di tale metodo ad altri dirigenti ai li-miti di pensione oltre che ad essere contrari aalle ragioni di fondo sopra espresse risulta

in troppo evidente contrasto con l 'attuale spe-requazione in atto nei trattamenti pensioni-stici in altre categorie .

(4-03275 )

CARRARA SUTOUR . — Al Ministro deitrasporti e dell 'aviazione civile . — Per cono-scere le ragioni in forza delle quali ai pro-prietari dei terreni siti in comune di Spo-torno, a monte del centro urbano, terren ioccupati dall'amministrazione delle ferroviedello Stato - per inerenti lavori ferroviari -da oltre due anni, non sia stata ancora liqui-data l'indennità di esproprio .

Si rileva che essendosi compiuti due ann idall ' occupazione di urgenza, effettuata previ avalutazione dello stato di consistenza, il com-portamento dell'amministrazione contrasta co nle disposizioni di cui all'articolo 73 della legg e20 giugno 1865, n . 2359 .

Si richiama pertanto la detta norma dilegge e si chiede di conoscere i provvedimentiadottati o adottanti per ovviare a quantosopra .

(4-03276 )

IANNIELLO . — Al Ministro dei trasport ie dell ' aviazione civile . — Per conoscere qual iurgenti provvedimenti intende adottare pe runa più rigorosa applicazione delle norme ch edisciplinano le autoscuole autorizzate .

In particolare chiede di conoscere in ch emodo si ritiene di intervenire per impedir eil ricorso .da parte delle autoscuole all'utiliz-zazione di insegnanti teorici già impegnat iin altre attività lavorative ed istruttori pra-tici non abilitati dalle competenti autorit àdella Motorizzazione .

Il fenomeno del ricorso ai « presta-nomi »per le dilaganti proporzioni che sta assumen-do, costituisce un serio pericolo anche per l asicurezza della strada, in quanto la imperi-zia del corpo docente si ripercuote sugli aspi-ranti alle patenti .

Gli abusi denunciati, se non repressi tem-pestivamente, inflazionano di fatto la catego-ria degli abilitati all ' insegnamento, che si ve -dono così esposti, senza possibilità di difesa ,ad ogni sorta di violazione contrattuale e dell alegislazione sociale .

L'interrogante chiede, infine, di conoscerese il Ministro non ritenga di predisporre unaspecifica normativa che disciplini in via com-pleta e definitiva la organizzazione, la ge-stione e l 'esercizio delle autoscuole, anche i nrelazione al rapido, disordinato sviluppo re-gistratosi in questo particolare settore di at-tività .

(4-03277)

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Atti Parlamentari

— 3543 —

Camera dei Deputat i

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 14 GENNAIO 1969

TOZZI CONDIVI. — Al Ministro per lariforma della pubblica amministrazione e a lMinistro del tesoro . — Per sapere se nonravvisino la opportunità di rivedere ed ag-giornare la circolare della Direzione general edel Ministero del tesoro in data 30 gennai o1949, n . 279500/33, con la quale si autoriz-zavano - ad evitare giuste critiche, inutil idispendi ed aggravamento del lavoro - i di-pendenti uffici ad eliminare i crediti di im-porto fino a lire 20 ed a chiedere autorizza-zione alle direzioni generali per l 'annulla -mento di quelli sino a lire 100 .

A distanza di 20 anni sembra opportun oaggiornare le cifre autorizzando la elimina-zione di crediti fino a lire 1.000 ed a chiederel 'autorizzazione alla eliminazione di quell isino a lire 10.000 .

Se si tiene conto del costo degli stampati ,della posta, degli impiegati la disposizion esarebbe più che giusta e dovrebbe essere este-sa nei modi più appropriati .

(4-03278 )

MARINO. — AZ Ministro della pubblic aistruzione. — Per sapere se è a conoscenzache i laureati in legge vengono inclusi nell agraduatoria per l ' insegnamento di filosofia estoria e di pedagogia e filosofia, con parit àdi diritti con quelli che hanno la laurea spe-cifica in filosofia e pedagogia .

Si verifica infatti - ed ingiustamente - cheil laureato in legge senza avere il titolo spe-cifico viene a scavalcare quello che ha se-guito per quattro anni di università un rego-lare corso di filosofia .

Ciò va a detrimento dell ' insegnamento inquanto la conoscenza della filosofia nel lau-reato in legge non può essere uguale a quell adel laureato in filosofia e pedagogia che hasostenuto esami specifici .

Onde eliminare simili assurdità l ' interro-gante chiede al Ministro di voler disporre al-meno che al laureato in filosofia e in peda-gogia venga attribuito un punteggio di vent ipunti per l ' insegnamento della filosofia e pe-dagogia .

(4-03279 )

MARINO . — Al Presidente del Consigliodei ministri e al Ministro di grazia e giusti -zia . — Per conoscere se -

premesso che, con riferimento alla legg e18 marzo 1968, n . 250, relativa al condono d isanzioni disciplinari, da talune amministra-zioni bancarie è stata data una interpreta-zione letterale e restrittiva alle dizioni « ent ipubblici » ed « enti di diritto pubblico » ,escludendo di conseguenza i propri dipen-denti dai benefici previsti dalla legge stessa ;

considerato che era nell'intento del le-gislatore di estendere i benefici della legg ea tutti i dipendenti da enti che svolgono co-munque attività d ' interesse pubblico, non li-mitandone nel settore del credito il benefici oai soli quattro istituti « enti di diritto pub-blico » (Banco di Sicilia, Banco di Napoli ,Monte dei Paschi di Siena ed Istituto SanPaolo di Torino) ed escludendone tutti gl ialtri istituti e casse che esplicano la mede-sima attività ; -

non si ritenga di apportare alla legge ap-posita modifica affinché venga espressamentespecificata l 'estensione dei benefici in que-stione ai dipendenti degli altri istituti ban-cari e delle casse di risparmio.

(4-03280 )

SERVELLO. — Al Ministro dei lavori pub-blici . — Per conoscere - anche in relazionea precedente analoga richiesta - le ragion idell ' annoso ritardo nei lavori di ripristinodel fondo stradale e della segnaletica sullavia Emilia, con particolare riguardo al trattoMelegnano-Lodi-Casalpusterlengo .

Le condizioni su detto percorso sono gravisotto ogni punto di vista, non solo per il traf-fico pesante particolarmente intenso, ma di -vengono proibitive nei giorni di nebbia e d imaltempo, col rischio di incidenti e di scontr i

anche mortali .Per questi motivi si chiede un intervent o

immediato e risolutore che valga a dissiparedubbi e sospetti sulle cause del mancato ini-zio dei progettati lavori .

(4-03281 )

FLAMIGNI E PAGLIARANI. — Ai Mini-stri dell'interno, delle finanze e del tesoro . —Per sapere come intendono rispondere ai vot iespressi dai Consigli provinciali di MassaCarrara, Ancona, Catania, Trapani, Parma ,Ascoli Piceno, Forlì per l 'estensione alle pro-vince che non abbiano cespiti delegabili, del -la garanzia dello Stato fino alla concorrenz adel 100 per cento ai sensi della legge 3 feb-braio 1963, n . 56, per la contrazione di mutu i

a pareggio di bilancio .

(4-03282 )

FLAMIGNI E PAGLIARANI. — Ai Mini-stri dell ' interno e delle finanze. — Per saperese non intendano accogliere i voti espress i

dai Consigli provinciali di Udine, Padova ,Piacenza, Forlì, per la completa revision edella antiquata norma, ancora oggi in vigore ,che fa carico alle amministrazioni provincial idi versare contributi sulle opere di migliora-mento e spese di manutenzione dei porti ap-partenenti alla II categoria (dalla I alla IV) edei relativi fari e fanali .

(4-03283)

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D'ANGELO E D'AURIA. — Al Ministrodelle poste e delle telecomunicazioni . — Perconoscere :

1) il costo, per fitto o per acquisto, de ilocali dell'ufficio postale recentemente istituit oin via Andrea d 'Isernia - zona Colli Aminei -della città di Napoli, nonché l 'ammontaredelle spese per l 'allestimento e per le attrez-zature del predetto ufficio ;

2) se non ritenga eccessivo rispetto all ereali esigenze per un funzionale servizio d itale ufficio, e rispetto alla dimensione medi adegli altri uffici postali zonali di Napoli, ave rdotato lo stesso di oltre quindici vani . Dett ivani occupano la quasi totalità dei locali apiano terra di uno degli stabili del rione percivili abitazioni costruito nella menzionat azona dalla SAIA (Società azionaria immobi-liare Aminei) con procedure che hanno sol -levato da parte dell ' opinione pubblica napo-letana, anche di recente, proteste e richiest edi inchiesta, per lo sconvolgimento cui son ostate sottoposte le norme che vincolano la si-stemazione urbanistica della zona in virtùdel piano regolatore comunale vigente ;

3) se non intenda intervenire per indurr ela Direzione provinciale di Napoli delle postee telecomunicazioni a procedere senza ulte-riori indugi per la istituzione dell 'ufficio po-stale al rione GESCAL di via Appia a Secon-digliano (Napoli), vivamente richiesto d atempo dai 15 mila abitanti interessati, per i lquale sono disponibili da anni appositi local inell 'edificio del Centro sociale del rione inparola .

A questo proposito gli interroganti rendo -no noto che la Direzione provinciale di Na -poli delle poste e telecomunicazioni ha richie-sto alla Direzione generale della GESCAL laemissione di una apposita deliberazione chepreveda l ' impegno di fornire all ' amministra-zione postelegrafonica i menzionati locali perun periodo minimo di nove anni e col fitt oannuo simbolico di lire 1 .000. In virtù d itale richiesta la GESCAL ha sospeso la pratic ain attesa delle norme di attuazione della legg e19 marzo 1968, n . 352, concernente la cession ein uso dei Centri sociali ;

4) se non ritenga la diversità di impe-gno riscontrabile nei due casi surriportat iilluminante almeno di un indirizzo che con-sidera l 'organizzazione e la strutturazione de lservizio postale non in funzione delle esigenzedi tutti i cittadini, sì da richiedere un decisoe fattivo intervento da parte del Ministro .

(4-03284)

LA BELLA. — Al Ministro delle finanze .— Per sapere, in relazione alla crisi della ta-bacchicoltura del viterbese, per quali motiv itecnici le tariffe d ' acquisto del tabacco Peru-stitza del Lazio non vengono più parificate aquelle del tabacco Xanthi Yaka come avve-niva nel passato, ma allineate al Perustitzacomune, malgrado che la costituzione filoge-netica del Perustitza del Lazio si può ritenereuguale a quella del Xanthi Yaka e senza te-ner conto dei più elevati costi di produzion eche vengono sostenuti nel viterbese dai col-tivatori, per il 90 per cento emigrati dalle pro -vince meridionali ;

se, a giudizio dei tecnici dell 'ammini-strazione del Monopolio, il Perustitza delLazio è da ritenersi superiore qualitativa-mente a quello prodotto nelle altre regioni ;

se, per sodisfare il fabbisogno nazionale ,s ' importa Perustitza, in quale quantità, d aquali nazioni, a quali costi e con quali ca-ratteristiche in percentuale d ' impiego e d iclasse ;

se vi sono attualmente giacenze di Peru-stitza del Lazio superiori alle normali scorte ;

su quali elementi si è basata l 'ammini-strazione dei Monopoli per valutare i real icosti di produzione del Perustitza risultantiin pratica non remunerativi, anche alla luc edell 'effettivo impiego di manodopera ricono-sciuto necessario dalla stessa amministrazionedei Monopoli (Rivista Diritto finanziario, n . 4 ,1951 e Il Tabacco, febbraio 1952) .

Infine, per sapere quali misure intend aprendere per evitare l 'ulteriore diminuzionedella coltivazione del Perustitza nel viterbesee la conseguente disoccupazione in una pro-vincia già fortemente depressa .

(4-03285 )

SCALIA. — Al Ministro della pubblicaistruzione . — Per conoscere se non ritengaopportuno disporre la scissione del corso d istudi per perito aziendale da quello per cor-rispondente in lingue estere e riassegnare l esezioni così divise agli istituti professional idi Stato per il commercio .

Sarà a conoscenza del Ministro che l afusione delle due sezioni di qualifica predett aed il trasferimento dell ' unico corso di stud icosì ottenuto agli istituti tecnici commercial iha disatteso, da un lato le aspettative dell efamiglie che avevano avanzato pressanti ri-chieste affinché i figli studenti degli istitut iprofessionali avessero la possibilità di prose-guire i loro studi negli stessi istituti e, dal-l'altro, le esigenze del mondo produttivo ri-masto scettico di fronte ad un profilo ibrido

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in cui non si vedono sufficientemente garan-tite né le qualità del perito aziendale néquelle del corrispondente in lingue estere, ecreando un discutibile corso di studi, rimasto ,per come ufficialmente riconosciuto dall arecente circolare ministeriale n . 369 del 6settembre 1968, fermo « alle ristrette dimen-sioni assunte nella prima applicazione dell alegge » istitutiva .

Sarà altresì a conoscenza del Ministro chele predette sezioni per perito aziendale e cor-rispondente in lingue estere sono general-mente disertate dagli studenti perché no nriscuotono la fiducia delle famiglie né quelladel mondo operativo, e non convincono gl istessi docenti degli istituti tecnici . (4-03286 )

MATTARELLI. — Al Ministro dei tra -sporti e dell 'aviaz'one civile. — Per cono-scere quali decisioni abbia adottato l 'aziendadelle ferrovie dello Stato in ordine alla ri-chiesta avanzata da diverse camere di com-mercio, industria, artigianato e agricoltura ,affinché sulla tratta Bari-Milano venga isti-tuita una seconda coppia di treni rapidi, iquali effettuino le stesse fermate dei tren iR. 621 e R. 624 con gli orari determinati dal-l'amministrazione ferroviaria, a condizione ,peraltro, che detta nuova coppia di tren irapidi fermi anche a Cesena – centro orto-frutticolo e commerciale di rilievo nazional e– attualmente non servita dai ricordati treniR. 621 e R. 624 .

(4-03287 )

CERAVOLO DOMENICO, BOIARDI E

PASSONI . — Ai Ministri de% tesoro e dellefinanze. — Per sapere – premesso :

a) che il servizio per l'istruttoria dell epratiche relative a risarcimento di danni d iguerra verificatisi durante l'ultimo conflitt ofu affidato per legge alle Intendenze di fi-nanza ;

b) che tale servizio venne affidato a per -sonale del Ministero del tesoro – Direzion egenerale dei danni di guerra – il quale, manmano che le pratiche di tale genere si esauri-vano, veniva assorbito dai servizi di istitutodelle Intendenze di finanza, e che in tal iservizi ha ormai acquisito pratica ed espe-rienza ;

c) che recentemente la Direzione ge-rale dei danni di guerra ha disposto l'esclu-sione del personale già addetto alla tratta-zione di pratiche di danni di guerra dalla fa-coltà di effettuare straordinari e di usufruir edei premi annuali ;

d) che tale improvvisa situazione hacreato tra questo personale (per altro ridotto

a pochissime unità) un comprensibile stat odi disagio economico; –

se non si ritenga opportuno reintegrar enei propri diritti tale personale, revocando l adisposizione succitata, ed equiparandolo così ,almeno sul piano della retribuzione, ai colle-ghi delle Intendenze di finanza .

(4-03288 )

DE MEO. — Al Ministro della pubblic aistruzione . — Per conoscere l'orientamento de lMinistero in merito alla opportunità di rite-nere valida agli effetti dell'insegnamento del -la matematica ed osservazioni scientifiche nel -la scuola media, l'abilitazione in zootecni acl . XLVII .

(4-03289 )

GATTO. — Al Ministro dei lavori pub-blici . — Per sapere se risultano al suo Mini-stero le lagnanze di ' numerosi cittadini neiconfronti della commissione regionale di con-trollo dell'edilizia economica e popolare, co nsede presso il Provveditorato delle opere pub-bliche di Palermo, istituita dal decreto de lPresidente della Repubblica 17 gennaio 1959 ,n. 2, ed in particolare quelle degli alloggidell'isolato 76 del piano regolatore di Mes-sina che da 4 anni attendono che il loro ri-corso venga esaminato e per sapere, inoltre ,quali provvedimenti intenda prendere pe reliminare un inconveniente grave sul pian odel costume e delle serietà amministrative eche in concreto lede i diritti dei cittadini esnatura la finalità sociale della legge per i lriscatto dell 'edilizia popolare .

(4-03290 )

FLAMIGNI E PAGLIARANI . — Al Mini-stro dei lavori pubblici . — Per conoscerequali provvedimenti intenda adottare per ri-spondere alle richieste di numerose ammini-strazioni provinciali e comunali a favore del -la viabilità provinciale e comunale, vista l ainsufficienza dei finanziamenti predisposti co nle leggi 12 febbraio 1958, n . 126, e 21 aprile1962, n . 181 .

(4-03291 )

ABELLI . — Al Ministro del tesoro . — Persapere per quali motivi al signor Rossi Ge-nesio (posizione n . 1150283/NG), il cui ricors on. 482385 'è stato accolto dalla Corte dei cont iil 9 luglio 1965 con sentenza n . 231014 e gl iatti inviati per i provvedimenti di compe-tenza al Ministero del tesoro, non sia ancor astato corrisposto il trattamento pensionistic ointerrotto , nel 1956 .

Desidera inoltre sapere quali ostacoli s ifrappongano ancora alla definitiva soluzionedell'annoso problema che si trascina ormaida ben tredici anni .

(4-03292)

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PROTTI. — Al Presidente del Consigliodei ministri e al Ministro delle finanze . —Per conoscere se la proroga di altri due ann idelle esenzioni fiscali e delle facilitazioni tri-butarie concesse dalle leggi emanate in se-guito alla sciagura del Vajont recentement edisposta a favore dei comuni di Longarone ,Castellavazzo ed Erto Casso si estenda o men oanche a favore di coloro che sono stati sini-strati dal medesimo luttuoso evento, abitant inel comune di Belluno in località BorgoPiave ed in caso negativo quali provvedi-menti si intendano emanare al fine di ovviarea tale omissione e porre tutti i cittadini sini-strati dalla medesima catastrofe su quel pianodi eguaglianza che la legge, la morale e lasolidarietà umana esigono sia rispettata .

(4-03293 )

LUCCHESI . — Al Ministro della sanità .— Per sapere se non ritenga opportuno inter -venire presso il Consorzio antitubercolare d iPisa, presso il comune di Santa Maria aMonte (Pisa), presso l'INAM o l'INPS affin-ché l 'uno o l ' altro di questi enti provvedan oal pagamento del ricovero d 'urgenza dell asignora Caponi Giulia presso il sanatorio diLivorno .

La signora in questione ha diritto indiscu-tibile alla prestazione gratuita per il suddett oricovero a carico di uno dei predetti enti ,come è documentato nei diversi esposti e ri-corsi fatti dal figlio Rossi Remo, residente ne lcomune di Santa Maria a Monte (Pisa) .

(4-03294 )

LUCCHESI . — Al Ministro del lavoro edella previdenza sociale.- - Per sapere -premesso che :

a) un ispettore dell ' istituto nazionale d iassicurazione contro gli infortuni sul lavoro- sede di Livorno - in data 24 luglio 1967 hacompiuto un accertamento a carico del tito-lare di una azienda non iscritta all 'Albo degliartigiani per assoggettarla ad assicurazioneobbligatoria, ha trascurato la di lui richiest adi essere ammesso alla procedura di cui al -l ' articolo 16 del decreto del Presidente dell aRepubblica 30 giugno 1965, n . 1124 e di otte-nere copia del verbale di ispezione ;

b) di conseguenza, in data 19 agost o1967 è stata emessa (( notifica di premio sup-plementare per omessa registrazione dell eretribuzioni » nella procedura che esclude i lricorso gerarchico, infatti non resa nota alcontribuente ;

c) ignorando il ricorso comunque rego-larmente proposto dell ' interessato all'ispetto-

rato del lavoro, la sede INAIL ha prima sol-lecitato il versamento dei contributi raddop-piati per l'applicazione delle sanzioni civil ie maggiorati di altra penale per il non avve-nuto versamento e poi diffidato gli atti esecu-tivi, applicando questa volta anche gli inte-ressi di mora;

d) ad energica replica dell ' interessatola sede dell ' istituto, in data 28 settembre 1967ha finalmente ritenuto valide le ragioni de lpiccolo imprenditore inviando allo stesso edall ' ispettorato del lavoro un controricorso ; -

se intende intervenire per far cessareatti che tolgono ai più esemplari cittadin il'uso dei mezzi di difesa previsti dalla legge .

Chiede altresì se il Ministro non ritengadi disporre accertamenti presso tutte le sed idell ' istituto infortuni per stabilire altri even-tuali casi nei quali il contribuente ha subit ola violenza dell 'eccesso di potere e per riam-metterli nei termini. Chiede infine di cono-scere se gli ispettori dell'INAIL, debbano ri-lasciare copia dei verbali di accertamento ese non sia il caso che l ' istituto adegui gl istampati alla nuova normativa infortunistica ,magari attraverso stampigliature .

(4-03295 )

BASTIANELLI . — Al Ministro del lavoroe della previdenza sociale . — Per conoscer equali misure intenda adottare nei confront idei responsabili dell ' infortunio che è costat ala vita a tre dipendenti del tubificio Marald idi Ancona .

(4-03296 )

TOZZI CONDIVI . — Ai Ministri dei lavor ipubblici e del turismo e spettacolo . — Persapere - tenuto conto che le gravissime ma -reggiate che si ripetono sulla costa marchi-giana da Porto Recanati a Porto d ' Ascol idistruggendo le attrezzature balneari, quelleturistiche ed i viali a mare, reclamano que iprovvedimenti organici e programmati chepiù volte l'interrogante con successive inter -rogazioni ha invano richiesti ; -

quali programmi con assoluta urgenz ai Ministri interessati intendono attuare e qual ispese stanziare all 'uopo .

(4-03297 )

PASCARIELLO E FOSCARINI . — Al Mi-nistro dell'intérno. — Per sapere se è a co-noscenza che nella notte dal 23 al 24 dicem-bre 1968, alcuni teppisti hanno dato fuoco all aporta di ingresso della sezione « A . Gramsci »del PCI di Lecce ;

se non ritenga di dovere urgentement eordinare una inchiesta allo scopo di identifi-care gli autori dell'atto criminoso, di marc achiaramente fascista, e i loro eventuali man-

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danti, tanto più che l'azione si colloca in u nclima di crescenti provocazioni da parte delleforze più ottusamente reazionarie della città ,responsabili, fra l 'altro, del vandalico sac-cheggio dei locali dell'università salentinacompiuto nei primi giorni dello stesso mes edi dicembre .

(4-03298 )

PISICCHIO. — Al Ministro del tesoro . —Per conoscere i motivi per cui l'esito delle do-mande di risarcimento – presentate dai reduc ie combattenti dell 'ultima guerra mondiale, a isensi del decreto del Presidente della Repub-blica 6 ottobre 1963, n . 2043, all 'Ufficio inden-nizzi ai colpiti da persecuzioni nazionalso-cialiste, Ministero del tesoro – viene notifica-to con considerevole ritardo e quali misure i lMinistro stesso intenda adottare per snellirele procedure ed accelerare i tempi necessar iper la liquidazione dei dovuti indennizzi .

(4-03299 )

LIZZERO, SKERK E SCAINI . — Ai Mini-stri del lavoro e previdenza sociale e dell epartecipazioni statali . — Per sapere se sianoinformati sulla estrema gravità della situazio-ne in cui si trovano i 540 saldatori elettric idipendenti dall'Italcantieri di Monfalcone, iquali sono in sciopero da due mesi e mezzocirca, e precisamente da oltre 240 ore, senz ache la direzione dello stabilimento voglia pren-dere in considerazione le ragionevoli richiestedei lavoratori dopo oltre un anno di tentativivolti a risolvere pacificamente la vertenza

Gli interroganti fanno presente che i 540saldatori elettrici dell'Italcantieri rivendicanosemplicemente quanto avevano già ottenut oprima che si iniziasse il nuovo processo pro-duttivo nello stabilimento : chiedono cioè so -stanzialmente il riconoscimento della nocivit àdel lavoro da essi svolto e il riconoscimento d iuna percentuale fissa di cottimo onde ottene-re, come già avevano, un salario sicuro e nonlasciato all'arbitrio dell'azienda .

Gli interroganti chiedono di conoscere l eragioni per le quali il Ministro del lavoro equello delle partecipazioni statali hanno tar-dato finora ad occuparsi della situazione intol-lerabile in cui la Direzione dell'Italcantier ilascia i 540 saldatori elettrici monfalconesi edi conoscere quali urgenti provvedimenti in -tendano adottare onde favorire una rapida egiusta soluzione della vertenza in corso nell aazienda di Stato di Monfalcone . (4-03300 )

SGARLATA . — Ai Ministri dell'agricol -tura e foreste e del commercio con l'estero . —Per sapere se sono a conoscenza dello stato d iagitazione esistente nelle province di Catania

e Siracusa per la gravissima crisi agrumicol adeterminata dal fatto che le arance ed i man-darini con crescente aumento di costi e di sa -lari non trovano collocamento sui mercati enon assicurano al coltivatore produttore alcu-na remunerazione .

Per conoscere, altresì, se si ritiene prov-vedere alla concessione del contributo previ-sto nel Piano verde n . 2 all'articolo 8, per laraccolta, il trasporto e la commercializzazion edei prodotti, pari al 90 per cento delle spes esostenute .

Se si ritiene intervenire dando disposizio-ne all'AIMA perché il ritiro delle arance d icui all'ultimo decreto ministeriale avvengaalle stesse condizioni e con gli stessi prezz idella decorsa annata agrumaria e provveden-do alla esportazione dei prodotti fuori dei mer-cati della Comunità economica europea, co ntutte quelle iniziative atte a garantire il rapi-do e facile collocamento senza incidere sull adomanda dei Paesi comunitari .

(4-03301 )

NAPOLI . — Al Ministro del tesoro . — Persapere se non reputi necessario ed urgente in-tervenire, con i mezzi che riterrà più idonei ,onde siano rimosse le difficoltà che, in atto ,incontra la Cassa depositi e prestiti per la con -cessione dei mutui che, assistiti dal contribu-to statale, vengono richiesti da molti comunidella Regione calabrese .

L'interrogante è d'avviso che tale situazio-ne sia meritevole di particolare considerazio-ne, date le condizioni di arretratezza nell equali versano i comuni richiedenti ed in vist adel fatto che i mutui che ne interessano ri-guardano unicamente la esecuzione di oper e(reti fognanti, acquedotti, impianti per l'illu-minazione pubblica, mattatoi, cimiteri, am-modernamento strade interne, ecc .), la cuirealizzazione risponde ad esigenze primariedelle popolazioni ed è inerente all'avanzamen-to economico e sociale dell'intera Regione.

(4-03302 )

NAPOLI . — Al Ministro dei trasporti edell'aviazione civile . — Per sapere se non ri-tiene indispensabile ed .urgente disporre laesecuzione delle necessarie migliorie alle con -dizioni di agibilità della stazione centrale d iReggio Calabria che, allo stato, si presentadeficiente sia dal lato del servizio movimento ,sia da quello commerciale, date la scarsa ca-pacità ricettiva dei veicoli e la insufficienz adegli impianti di sicurezza.

Infatti, la stazione, in atto, è dotata appe-na di cinque binari per il servizio dei tren iviaggiatori, di sei binari per quello dei tren i

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merci e di quattro di ricovero, oltre quell idello scalo merci, anche questi ultimi insuf-ficienti, tanto da ritardare, specie nel periododi traffico intenso, la messa a disposizione de idestinatari dei carri in arrivo . Si verifica, per -ciò, frequentemente che, per deficienza di bi-nari, molti treni viaggiatori devono essere di-slocati ed accantonati in altre stazioni vici-niori, con dispendio di mezzi di trazione e d ipersonale e con notevole intralcio del servizio .

Gli impianti di sicurezza, pur se rispon-denti alle norme regolamentari, sono del tutt oinadeguati alla reale situazione.

Trattasi, in effetti, di scambi manovrati amano e muniti di fermascambi a chiave, sen-za i bastevoli collegamenti di sicurezza, pe rcui tutta la garanzia dell'esercizio poggiasull'« uomo » che, pur svolgendo lodevolmen-te e con grande spirito di sacrificio ed abne-gazione le mansioni affidategli, non offre, ov-viamente, la stessa garanzia degli impianti d isicurezza moderni .

L'interrogante, dato quanto sopra, reputasia indilazionabile intervenire per la realiz-zazione di quanto segue, con salvezza degli al-tri provvedimenti che i competenti uffici ri-terranno utili per la completa messa in effi-cienza della stazione in argomento :

costruzione di un adeguato fascio di bi-nari di ricovero treni merci ;

ampliamento o meglio spostamento inaltro sito della platea lavaggio vetture, conannessa officina carica accumulatori, onde si aevitato l'impiego di un maggior numero d iagenti per il trasferimento delle batterie dal -la officina stessa alle vetture e viceversa e d itenere a lungo impegnati i binari di stazioneper il rifornimento delle carrozze ;

messa a disposizione di altri binari pe ril servizio dei viaggiatori, dato che per lamancanza di essi si vedono spesso pronti du etreni a partire dallo stesso binario ;

allargamento dei marciapiedi ;centralizzazione dell ' impianto mediante

apparato centrale elettrico ad itinerari (giàrealizzato a Paola, Santa Eufemia Lamezia ,Sibari ed in corso di realizzazione a Roccella ,Catanzaro Lido e Crotone) che consentirebbeuna notevole economia di personale e di ren-dere più sicuri i movimenti dei treni e piùsnelle le manovre .

(4-03303 )

GORRERI E MARTELLI . — Al Ministrodi grazia e giustizia . — Per sapere se corri -sponde a verità la notizia che la pretura d iFornovo Taro (Parma) verrebbe soppressa.

Un simile provvedimento recherebbe gran-de disagio alla popolazione della Vallata del

Taro e del Ceno direttamente interessate almantenimento di tale servizio giudiziario .

Conoscendo la mole di lavoro che deveaffrontare e che svolse già in passato con dili-genza la Pretura di Fornovo, non se ne giu-stifica l ' eventuale soppressione o trasferimentoin Parma Capoluogo di provincia .

Inoltre Io stesso consiglio di Fornovo haprogettato la costruzione di una nuova sed edella Pretura, appunto per renderla più cor-rispondente ai bisogni del paese .

(4-03304 )

GORRERI E MARTELLI. — Ai Ministridegli affari esteri e del turismo e spettacolo .— Per conoscere esattamente quali furono imotivi per i quali venne negato il visto d 'en-trata in Italia al Complesso artistico « Ballett idei cosacchi dell 'Ucraina » che doveva esi-birsi in teatri del nostro paese fra i qual iil Regio di Parma che già ne aveva program-mato lo spettacolo per due sere (il 2 e 1 '8 gen-naio) della stagione lirica del 1968-69 .

Il rifiuto del visto d'entrata ha meravi-gliato tutti trattandosi del divieto ad unoscambio di carattere artistico culturale frapaesi coi quali intercorrono rapporti diplo-matici normali e anche commerciali di note-vole entità, specialmente in questi ultimi anni .

(4-03305 )

GUERRINI RODOLFO E BONIFAZI. —Al Ministro della difesa . — Per sapere :

1) se sia a conoscenza del grave stato d ipreoccupazione in atto nella popolazione delcomune di Rapolano Terme (Siena) e dei co-muni ad esso circonvicini – preoccupazionepiù volte ed anche recentemente manifestat adagli organi rappresentativi pubblici e dali eorganizzazioni politiche, sindacali e giovanil idemocratiche locali – per il fatto che nel ter.ritorio del predetto comune sono in corso la-vori per la costruzione di apprestamenti mili-tari, la cui natura e scopo sono a tutt'ogg isconosciuti ;

2) quali sia il vero carattere dei suddett iapprestamenti militari, se essi sono conness io rientrano nei piani NATO e se, inoltre, son ofondate le voci secondo cui tali apprestament isarebbero destinati anche a deposito di testat enucleari ;

3) in che misura, nelle varie circostanze ,può ritenersi garantita la pubblica incolumit àe quali assicurazioni al riguardo può comun-que fornire per tranquillizzare la popolazionedella zona .

(4-03306)

CINGARI . — Al Ministro delle poste e del -le telecomunicazioni . — Per sapere se è a co-noscenza dei ripetuti atti persecutori compiu-

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ti dal direttore provinciale delle poste e tele-grafi di Reggio Calabria nei confronti di ta-luni dipendenti fieri della propria indipen-denza personale e perciò non appartenenti all aconsorteria privilegiata voluta e favorita da lsopradetto dirigente . E per sapere se non ri-tiene indispensabile, di fronte alle inchiest eispettive disposte con ormai chiara determi-nazione discriminatoria al fine di provocar epaure e preoccupazioni nei dipendenti interes-sati, disporre una severa ispezione diretta a daccertare perché tali inchieste vengono effet-tuate, da chi muovono le segnalazioni, d aquale parte esse sono provocate : apparendoormai evidente che o il personale dipendent edell'amministrazione provinciale di Reggi oCalabria è particolarmente deteriore o, com eha motivo di ritenere l'interrogante, si trattadella incapacità del direttore provinciale d iosservare i più elementari principi di corret-tezza amministrativa e di praticare il metododel consenso nei confronti dei propri di-pendenti .

In particolare, l'interrogante richiama i lcaso dell'ufficiale postale Celestino Terrano-va, in servizio presso l'ufficio postelegrafonicodi Molochio (Reggio Calabria), sottoposto d irecente ad inchiesta ispettiva su segnalazion edella dirigente del predetto ufficio locale ,dopo lunga assenza e dopo che all'interessatoper mesi era stata lasciata la responsabilitàdel servizio . L'ufficiale postale Celestino Ter-ranova è al centro della volontà persecutoriadel direttore provinciale da molti anni ; e s itratta dello stesso dipendente per il quale èstata, nella passata legislatura, proposta unamotivata interrogazione da parte dell'onore-vole Fabbri, il quale avvisava il competent eMinistero che al Terranova si era ingiunto pe riscritto di « essere cauto nell'esternare le pro-prie convinzioni » (politiche) . Non a caso l'in-chiesta ispettiva viene disposta dopo la recen-te consultazione politica ; è difatti a tutti noto– e se ne ha traccia nelle numerose inchiest esvolte da funzionari centrali sulla condottadel detto dirigente e anche in processi pe-nali – che il direttore provinciale delle post ee telegrafi di Reggio Calabria svolge un'ope-ra incessante per l'incetta di voti preferen-ziali al fine di coprirsi atteso il suo compor-tamento già condannato dall'Amministrazio-ne centrale in varie occasioni e a seguito d iprecise ed accertate responsabilità . (4-0330 7

GUERRINI RODOLFO E BONIFAZI. ---Al Ministro de'll'interno . — Per sapere se siaa conoscenza che il supplemento al n . 5 delperiodico Mondo Libèro del novembre 1968,

diffuso a Siena nel corso della campagna elet-torale amministrativa, ha pubblicata fotogra-fie di candidati della lista di « Unione Popo-lare » e di altre persone, le quali fotografi esono reperibili esclusivamente negli archividel comune e della questura di Siena . Infatt ile fotografie in parola, che ritraggono i signo-ri Antonio Conenna e Rineo Cirri, sona le co-pie esatte di quelle apposte rispettivament enel passaporto e nella carta di identità dellepredette persone .

Gli interroganti chiedono di sapere se nonsiano stati gli uffici della questura e del co-mune di Siena a fornire tali fotografie al sud-detto periodico e, in caso affermativo, doman-dano di conoscere quali provvedimenti saran-no adottati nei confronti dei responsabili, non-ché per impedire che fatti del genere possan oripetersi .

(4-03308 )

GUERRINI RODOLFO E BONIFAZI. —Al Ministro di grazia e giustizia . — Per sape-re se sia a conoscenza del gravissimo stato d idisagio in cui la pretura di Siena è costrettaa svolgere la sua attività a causa dell'assolutainadeguatezza degli organici e del fortissimoaumento del numero degli affari .

Sta di fatto che, dopo l'aggregazione dell asoppressa pretura di Asciano al Mandament odi Siena, gli affari per il ramo penale, adesempio, nella predetta pretura sono saliti da i3 .021 del 1960 ai 5 .359 del 1967 .

Per sapere, dunque, se – in considerazio-ne di tale aumento di attività, dell'altrettantonotevole incremento degli affari e delle com-petenze civili e di quelle connesse al process openale, quindi dell'insostenibile situazion eivi venutasi a determinare – non ritenga indi-spensabile ampliare subito l'organico da 5 a6 cancellieri e di intervenire con urgenza af-finché vengano almeno ricoperti immediata -mente i posti di funzionari di cancelleria ch evolta a volta vengono a trovarsi vacanti inconseguenza di trasferimenti di personale inaltri uffici . E ciò non solo per la necessitàdel buon funzionamento della pretura, maanche per evitare il continuo stato di preoccu-pazione e di tensione dei funzionari di can-celleria, i quali sono perennemente soggetti ,in sede ispettiva e disciplinare, a risponder edelle manchevolezze dovute non a loro colpa ,bensì soltanto al farraginoso espletamento de llavoro che essi spesso devono effettuare at-tendendo a più uffici secondo le ripartizion idei servizi .

(4-03309 )

COMPAGNA E GUNNELLA. — Al Mini-stro dei trasporti e dell'aviazione civile . --Per conoscere i motivi delle scarse assegna-

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zioni, in atto, di carri ordinari ed a tempera -tura controllata per gli scali della provinci adi Salerno, occorrenti in questo periodo pe rle spedizioni dei prodotti tipici locali, desti -nati ai rifornimenti di mercati esteri ed in -terni e se, in considerazione dei gravi dann iche ne conseguono all'export ortofrutticolo edagli approvvigionamenti esteri ed interni, nonritenga di dover disporre con urgenza ad au-mentare le assegnazioni, istituendo ancheadeguato deposito permanente di carri refri-gerati a Battipaglia per fronteggiare i conti-nui bisogni degli agri : nocerino, scafatese edella Piana del Sele .

(4-03310 )

SANTAGATI . — Al Ministro della pub-blica istruzione . — Per apprendere se sia aconoscenza delle reiterate proteste elevatedagli alunni e dello sciopero di solidarietàindetto dal collegio dei professori della scuol amedia statale « Recupero » di Catania e pe rsapere quali urgenti provvedimenti intend aadottare per eliminare gli incresciosi incon-venienti causati dall'inagibilità del plesso sco-lastico di via Guerrera 17, che ha ospitatofinora in doppio turno 315 alunni in local iprivi di acqua potabile e di servizi igienici ,con aule cadenti e muri lesionati e che, con1.510 alunni in forza e 63 classi in organico ,ha avuto tolto perfino la palestra rionale, cheè stata trasformata dal comune in deposit odi casse mortuarie ed in autoparco per carr ifunebri .

(4-03311 )

SERVELLO . — Al Ministro della sanità .— Per conoscere l 'avviso del Governo a pro-posito dell 'ordine del giorno dell'assemble adei medici laboratoristi della provincia d iPavia, concernente presunte « pressioni »esercitate nelle trattative presso il Minister odella sanità, allo scopo di « cambiare il pre-sente tipo di collaborazione con i medici, i nun rapporto allargato ad altre categorie nonspecificatamente preparate all 'assistenza sa-nitaria » .

(4-03312 )

SERVELLO . — Al Ministro delle finanze .— Per sapere se, anche in relazione a prece-denti contatti intercorsi tra l ' interrogante el 'amministrazione finanziaria, siano stati re-vocati gli onerosi insopportabili aument ideliberati dalla Direzione generale dei mo-nopoli, a carico dei dipendenti delle Mani-fatture tabacchi locatari di alloggi in con-cessione .

L'interrogante chiede, altresì, di sapere s el ' invocato provvedimento di antirevocazionesia stato già assunto e perfezionato dal con -siglio di amministrazione ed in quali termini .

(4-03313 )

D'ALESSIO E LUBERTI. — Al Ministrodei trasporti e dell 'aviazione civile. — Persapere se è a conoscenza delle manifestazion idi protesta degli studenti di Itri che ne lnumero di circa 200 debbono ogni mattin arecarsi presso gli istituti scolastici di Formiae delle richieste da essi avanzate alle auto-rità locali e in particolare alla ditta Purificato,concessionaria della linea di trasporto, perottenere :

1) il miglioramento del servizio vers oFormia che attualmente è svolto da una sol avettura palesemente insufficiente rispetto a lnumero degli studenti, tenuto anche presenteche gli altri automezzi in transito giungon oad Itri molto affollati ;

2) l ' istituzione di un abbonamento co-siddetto « rotativo », già concesso da altreditte di autoservizi, con esclusione cioè dell egiornate festive e di vacanza che attualment einvece sono poste a carico degli studenti e dincluse nel prezzo dell 'abbonamento ;

3) il coordinamento degli orari per con-sentire agli studenti in transito a Formia d iusufruire del mezzo per Gaeta dove si recanoper la frequenza del liceo scientifico e del-l ' Istituto nautico ;

4) l ' istituzione di una fermata a Fondinelle vicinanze dell ' istituto tecnico industrial eper evitare di dover percorrere a piedi, speci edurante i periodi invernali, un lungo trattodi strada, su cui per altro transita il mezzodi trasporto .

(4-03314 )

QUERCI . — Al Presidente del Consigli odei ministri e al Ministro del tesoro . — Persapere se siano a conoscenza che i Direttor igenerali di alcuni Ministeri e alcuni direttor idi ragionerie centrali, nel ripartire le somm estanziate per cottimi di cui all 'articolo 43della legge 18 marzo 1968, n . 249, in meritoalla riliquidazione delle pensioni, intendanoattribuirsi percentuali di prelievo su tali cot-timi, in modo da realizzare cospicui guada-gni, che vanno anche oltre il milione di lire ,senza giusta causa, non avendo prestato al -cuna attività specifica per la riliquidazion edelle pensioni se non la consueta e normal eattività di direzione d'ufficio; e per sapere senon ritengano che il riparto di tali somm edebba essere contrattato con i rappresentanti

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sindacali e che, comunque, il personale inte-ressato debba essere informato del compens odi cottimo prima che il lavoro sia eseguito ,anche al fine di incoraggiare il personale apartecipare alla riliquidazione delle pension iche interessa varie centinaia di migliaia d ipensionati .

(4-03315 )

QUERCI. — Al Presidente del Consigliodei ministri . — Per sapere, in relazione all adecisione n. 676 del 21 giugno 1968 pronun-ciata dal Consiglio di Stato - Sezione IV -in sede giurisdizionale, se non ritenga d iestendere il deliberato a tutto il restante per-sonale delle carriere ausiliarie delle ammini-strazioni statali, disponendo la corresponsion edegli arretrati al personale interessato per l eore di lavoro prestato eccedenti le sei or egiornaliere, da considerarsi lavoro straordi-nario a tutti gli effetti, e ciò anche al fin edi evitare una serie di ricorsi che aggrave-rebbero di lavoro inutilmente il Consiglio diStato, considerando che su questi ultimi even-tuali ricorsi il Consiglio di Stato non potrebb eche pronunciarsi conformemente alla citat adecisione n . 676, condannando l ' amministra-zione al pagamento del dovuto e alle maggior ispese di giustizia .

(4-03316 )

QUERCI . — Al Ministro delle finanze . —Per sapere se è a conoscenza del fatto che ,in occasione di scioperi, alcuni uffici finan-ziari segnalano i dipendenti in sciopero come« assenti ingiustificati » e per sapere se no nritenga che debbano essere impartite disposi-zioni affinché sia usata la più esatta dizione« assente per sciopero », anche nella conside-razione che l'assenza ingiustificata è passibiledi sanzione disciplinare .

(4-03317 )

QUERCI. — Al Ministro delle finanze . —Per sapere se sia a conoscenza del fatto cheil conservatore dei registri ipotecari di Rom aha licenziato una copista, membro della com-missione interna, durante il periodo in cu icostei era sotto cassa malattia INAM e vio-lando l 'articolo 3 della legge 26 marzo 1950 ,n. 860, sulla tutela fisica ed economica dell elavoratrici madri, non essendo decorso il ter-mine di un anno dalla gestazione di cui a lcitato articolo 3 ;

e per sapere se non ritenga che debbacessare l ' assenteismo dell ' amministrazione fi-nanziaria nei confronti del personale copist aipotecario, sotto la speciosa motivazione che irapporti tra copisti e conservatori sono di

natura privatistica, rinunciando quindi a dogni azione di supervisione disciplinare e d itutela, e abbandonando i copisti all ' arbitriodei conservatori che sistematicamente ignora-no norme contrattuali e legislative, in ciòdimostrandosi peggiori dei privati impren-ditori .

Si chiede inoltre di sapere se non ritengache l ' istituto delle conservatorie debba esser eammodernato, sopprimendo l'attuale istitut odi « appalto delle gabelle » e avocando alloStato l 'esercizio di una funzione prettamentestatale .

(4-03318 )

SCALIA. — Al Ministro della sanità . —Per conoscere quali urgenti provvediment iintenda adottare per il ripristino della nor-malità amministrativa presso gli ospedali ci-

vili riuniti di Messina .a conoscenza dell'interrogante che pres-

so tale istituzione prestano servizio da divers ianni due centralinisti ciechi, ai quali, i nviolazione dell 'articolo 1 della legge 28 luglio1960, n. 778, modificata dalle leggi 5 marz o1965, n . 115 e 11 aprile 1967, n. 231 cheprevedono l'inquadramento nella carriera ese-cutiva del personale impiegatizio e l'attribu-zione del relativo trattamento economico ,l 'amministrazione corrisponde il salario d iinserviente avventizio .

L ' interrogante chiede di conoscere i motiv iper i quali l'amministrazione, mentre s irifiuta di adeguare le piante organiche de lpersonale amministrativo e salariato, nono -stante le direttive ministeriali, adibisce divers eunità infermieristiche a servizi amministrativ icon mansioni impiegatizie ; adibisce un sa-lariato con la qualifica di portiere di ruol oalle funzioni di economo del dipendente ospe-dale Regina Margherita ; adibisce diversi in-servienti, in possesso dei prescritti titoli pro-fessionali a mansioni di fuochisti, tecnici ,pittori, eccetera, che, oltre ad essere causadi disordine funzionale, pregiudica i legit-timi interessi giuridici ed economici dei di -pendenti .

L ' interrogante chiede di conoscere se ri-sponda al vero la notizia secondo la qualela predetta amministrazione si rifiuta di in -quadrare come avventizi numerosi dipendentii quali, pur essendo in possesso dei requisit ie della prescritta ; anzianità, hanno maturat otale diritto in base al vigente regolament oper il personale non di ruolo approvato dallaautorità tutoria .

L'interrogante chiede di conoscere se ri-sponda al vero la notizia secondo la quale

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la predetta amministrazione con delibera hastatuito la riduzione della indennità di fin eservizio ai dipendenti dimissionari e la no ncorresponsione di tale indennità nei casi d ilicenziamento per motivi disciplinari o d irisoluzione del rapporto di impiego per con -danna penale e ciò in violazione delle legg idell'8 giugno 1966, n. 424 e del 15 luglio 1966 ,n. 604 nonché dei recenti orientamenti giu-risprudenziali della Corte suprema di cas-sazione .

L ' interrogante chiede inoltre di conoscer ese risponda al vero la notizia secondo la qual ela suddetta amministrazione abbia procedut oalla nomina di personale sanitario pressol 'ospedale Regina Margherita, prima ancoradella istituzione e del funzionamento dei re-parti ospedalieri .

L'interrogante chiede di conoscere i motiv iper i quali la predetta amministrazione, inderoga all 'articolo 6 del decreto legislativo5 febbraio 1948, n . 61 e dell 'articolo 12 de ldecreto legislativo 7 aprile 1948, n . 262, non-ché alle disposizioni ministeriali che fannodivieto di nuove assunzioni, continua ad as-sumere, per chiamata diretta, personale sala-riato non qualificato e se il Ministro no nritenga di impartire opportune disposizion iperché sia promosso giudizio di responsabi-lità personale a carico dell 'amministrazionedei predetti ospedali .

L ' interrogante chiede ancora di conoscer ei motivi per i quali al personale religiosodei due ospedali sono stati attribuiti compit idi organizzazione e di vigilanza del personaleospedaliero, compiti non previsti da alcun adisposizione di legge .

L'interrogante chiede, infine, di conoscerese il Ministro della sanità non ritenga op -portuno disporre con urgenza la ricostituzionedel consiglio d'amministrazione nei suddett iospedali, retti da oltre sei anni da un com-missario prefettizio, il cui mandato è abbon-dantemente scaduto, a norma dell'articolo 2 3del regio decreto 30 dicembre 1923, n . 2841 .

(4-03319 )

GREGGI . — Al Ministro dei lavori pub-blici . — Per avere notizie circa lo svilupp odi realizzazione della rete autostradale ita-liana previsto per il 1969 .

In particolare l ' interrogante gradirebbeconoscere se entro l'anno sarà possibile com-pletare le quattro autostrade che interessan oil mezzogiorno d'Italia e che costituiscono in -dubbiamente la condizione più importante pe rlo sviluppo economico di esso e per la sua

vera unificazione economica e sociale con i lresto d'Italia, e precisamente le autostrade :

1) Roma-Abruzzi (L'Aquila-Avezzano) ;2) Bologna-Bari (per la quale si son o

fin'ora verificati gravi ritardi) ;3) Salerno-Reggio Calabria (già realiz-

zata in parecchi tratti ;4) Avellino-Canosa .

(4-03320)

SCALIA. — Al Ministro dell 'agricoltura edelle foreste. — Per conoscere se, in presenz adella crisi del commercio degli agrumi e deiprezzi di vendita assolutamente non remune-rativi, non ritenga opportuno intervenire sul-l'AIMA per disporre una integrazione de iprezzi di vendita delle arance in analogia alregime stabilito per l 'olio e il grano.

L'interrogante chiede ancora di conoscer edal Ministro quali provvedimenti in gener eritenga di adottare per sopperire alla crisi ne lsettore agrumario .

(4-03321 )

CACCIATORE . — Al Presidente del Con-siglio dei ministri e ai Ministri dell ' interno edel lavoro e previdenza sociale. — Per cono-scere se non ritengano di intervenire presso icompetenti organi perché venga al più prest orevocato il seguente divieto imposto dalcomando dei vigili urbani di Salerno in u nrecentissimo ordine di servizio : « Dispong oche non sarà consentita alcuna riunione oassemblea di vigili, qualunque sia l 'argo-mento da trattare » .

L ' interrogante ricorda che tale comporta-mento viola precise norme costituzionali e ,pertanto, ritiene che esso non debba esseretollerato da nessuno .

(4-03322 )

CACCIATORE . — Ai Ministri dell'intern oe dell 'agricoltura e foreste e al Ministro pergli interventi straordinari nel Mezzogiorno enelle zone depresse del centro-nord . — Perconoscere se essi non ritengano, nel l ' interessedella sicurezza pubblica, dell'agricoltura edello sviluppo civile di Montesano sull aMarcellana (Salerno), paese prettament eagricolo, di intervenire – ciascuno nell'ambitodella propria competenza – perché l' illumi-nazione pubblica giunga nelle contrade Sal-ceta, Valleceraso, Tempa Caselle e Temp aPelone .

L'interrogante fa rilevare che senza l ' ener-gia elettrica, di sera, in queste contrade si ècompletamente isolati dal mondo e che igiovani, non potendo utilizzare nemmeno u napparecchio radio o televisivo, giustament eabbandonano la terra e si trasferiscono a lnord .

(4-03323)

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NICCOLAI GIUSEPPE. — Ai Ministridelle partecipazioni statali, dell'industria ,commercio e artigianato e del lavoro eprevidenza sociale. — Per sapere, in relazio-ne alla « battaglia del vetro » apertasi negl iambienti della borsa francese per cui la so-cietà « Boussois Souchon Neuvesel (BSN) »intende assumere il controllo della SaintGobain per « meglio ristrutturare e raziona-lizzare i vari complessi aziendali di cui l edue grandi società sono dotate », quali assi-curazioni possano fornire a che gli stabili-menti della Saint Gobain, in Italia, conti-nuino la loro attività, garantendo l'attual elivello occupazionale .

(4-03324 )

NICCOLAI GIUSEPPE. — Ai Ministridelle partecipazioni statali, dell ' industria ,commercio e artigianato', delle finanze e deilavori pubblici . — Per sapere se è esatto chel'aumento del pedaggio autostradale avrebb edovuto essere così scaglionato : del 15 percento a partire dal 1° luglio 1968 ; di un altro5 per cento dàl luglio 1971, e altro 5 percento dal luglio 1973 ;

per conoscere i motivi per i quali sul -l'autostrada Firenze-Mare si è passati a pa-gare, per tutto il tratto, di . . .slancio 750 liredalle 450 lire che si pagava prima, pagand oper ogni tratto la somma di lire 250 che è, d igran lunga, superiore a quella stabilita dalCIPE .

(4-03325 )

NICCOLAI GIUSEPPE. — Al Ministrodell ' industria, del commercio e dell 'artigia-nato . — Per sapere quali assicurazion il 'ENEL-Larderello può fornire in relazion eagli attuali indici dell'occupazione ; se, in par-ticolare, possono essere fugate le voci, cors enella zona, dell ' intenzione dell 'ENEL-Larde-rello di procedere a licenziamenti ;

se, al contrario, è all'esame dell'ENEL-Larderello un programma di sviluppo e d iinvestimenti tali da creare le condizioni perl'aumento della occupazione .

(4-03326)

NICCOLAI GIUSEPPE. — Al Ministrodella pubblica istruzione . — Per conoscere ,nei suoi dettagli tecnici, il parere espress odal Consiglio superiore antichità e belle art ia lottizzare 232 ettari della pineta di Miglia-rino (Pisa) ex proprietà Salviati, come d acomunicazione n . 16337, divisione II, in data15 aprile 1957 della Direzione generale dell eantichità e belle arti ;

per sapere se è vero che le otto societàimmobiliari, che acquistarono dai duchi Sal -

viati i 232 ettari di terreno, hanno vendut oil terreno ad un noto industriale petrolifero ,proprietario di alcuni quotidiani .

(4-03327 )

NICCOLAI GIUSEPPE . — Ai Ministridella marina mercantile e dei lavori pub-blici . — Per sapere se sono a conoscenza (cosìcome pubblica la rivista Nautica del gennaio1969) delle dichiarazioni del dottor Cusmai ,direttore generale del Naviglio, rilasciate all aassemblea dell'UCINA (Associazione degl ioperatori della nautica) per cui « non solo l eleggi per la costruzione dei porti turistic iesistono già, ma l 'attuale " stasi " è da impu-tare soltanto all ' iniziativa privata che sban-diera il suo prorompente desiderio di inve-stire capitali in infrastrutture nautiche mache, in pratica, non ha presentato una soladomanda alle autorità competenti » ;

per sapere quale « normativa » consen-tirebbe oggi ai privati di costruire port ituristici ;

per sapere se è esatto quanto affermat odal dottor Cusmai che « nemmeno una pra-tica per costruire porti turistici da parte d iprivati cittadini è giunta sui tavoli dei Mini-steri interessati » .

(4-03328 )

QUARANTA. — Al Ministro della sanità .— Per sapere se sia informato della scanda-losa situazione nella quale versano gli Ospe-dali riuniti di Salerno sia sul piano sanita-rio che amministrativo e particolarmente s ea conoscenza che :

vi è una carenza assoluta delle normeigienico-sanitarie ed un grave disservizio chepersiste da anni nella vita di ogni singoloreparto così palese ed evidente da poter es-sere rilevato da ogni visitatore che ne esceper forza di cose disgustato e nauseato ;

si è verificata la morte di un neonatocarbonizzato nell'incubatrice (la III sezion edel tribunale di Salerno, nell'assolvere co nformula piena le due infermiere addette alreparto, ha ordinato la trasmissione degli att ial pubblico ministero per l'accertamento del -le responsabilità) ;

si sono verificati cinque suicidi di pa-zienti ricoverati dei quali due erano stati spe-dalizzati per avere poche ore prima propriotentato il suicidio, ciò perché non si è prov-veduto, come previsto dal regolamento ospe-daliero, all'attrezzatura di locali idonei . Ul-timo della serie, tale Francesco Cerullo, indata 2 dicembre 1968, ricoverato in una cor-sia del reparto neurologico, è salito indistur-bato sino al IV piano dello stabile da dove

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si è lanciato a capofitto nel vuoto sfracellan-dosi sul selciato ;

la sezione di broncopneumologia (ovevengono ricoverati ammalati polmonari) èalle dipendenze del primario di otorinolarin-goiatria anziché di quello di medicina gene-rale ;

spesso per liberare un letto vengono di -messi ammalati, veri e propri relitti umani ;

nello scorso anno la Direzione sanitari aha imposto al primario del reparto di medi-cina generale di cedere delle corsie del su ogià insufficiente reparto onde consentire l aistituzione di divisioni di alta specialità me -dica (così creando sulla carta alcuni requi-siti previsti dalla legge ospedaliera per farsì che l 'ospedale di Salerno ottenesse la clas-sifica di ospedale regionale) ; spesso nel re -parto medicina come in altri reparti vi son odue ammalati nello stesso letto sistemati lun-go le corsie e la confusione è tale che ulti-mamente si è ripetuto – a distanza di mil-lenni – il miracolo biblico : una donna di 84anni è stata dimessa perché dichiarata in sta-to interessant e

Se sia a conoscenza inoltre delle gravi re-sponsabilità del Consiglio di amministrazio-ne relative :

all 'assunzione senza concorso di nume-rosi parenti (figli, cognati, nipoti) di compo-nenti del Consiglio di amministrazione ;

alla riscossione di molte somme desti-nate al centro per la lotta contro i reumati-smi e la cardiopatia somme erogate con rego-lari mandati dall'ACIS e dal Ministero dellasanità prima del 1961 e diversamente utiliz-zate in epoca successiva, mentre il centro èasfittico ;

all 'uso senza criteri della somma di lire1 .000 .000 .000 (un miliardo !) elargita in occa-sione dell 'alluvione del 1954 dall 'Ambascia-tore degli USA signora Luce per la costru-zione di un nuovo ospedale ;

alla locazione di una clinica privat a(spesa annua di circa 120 .000.000, centoventi -milioni di lire) ;

alla irrazionale sopraelevazione che h arichiesto per la spesa una ingente somma pe rpuntellare con iniezioni di cemento l'origi-naria costruzione portante ;

alla ingiustificata soppressione, datant eda moltissimi anni, del posto di Segretari oamministrativo ;

alla irrazionalità della spesa (circa 6 mi-lioni) per la sistemazione delle sale mortua-rie, senza aver previsto una sala autoptic adella quale l'ospedale è stato sempre ed ètuttora privo ;

all ' irrazionale acquisto per la somma dilire 500.000.000 (cinquecentomilioni) di unostabile in Mercato San Severino ;

alle forniture di medicinali presso far-macie private ;

allo spezzettamento dei reparti in spregi oal telegramma del Ministro del 18 maggio1968 che vieta l'istituzione di nuove divisioni ,spezzettamento che nasconde l'assegnazion edi posti a predestinati e raccomandati ;

alla partecipazione economica di vari pri-mari (le azioni sono intestate alle consorti )a cliniche private ;

alla fittizia residenza di alcuni primar iche risiedono a Napoli ;

al lavoro massacrante cui vengono sot-toposti gli infermieri che spesso sono privat idel riposo settimanale e del congedo annuale .

Infine, se alla stregua di quanto innanzi ,ritiene di far svolgere una approfondita suainchiesta perché uno dei settori più delicat iche interessa la collettività venga una buon avolta sistemato e condotto con competenzaed onestà, laddove attualmente è il caos, l aconfusione, il disservizio che genera nellapubblica opinione sdegno e recriminazione d iogni sorta .

(4-03329 )

BARTOLE. — Al Ministro della sanità . —Per conoscere quale provvedimento di carat-tere urgente, anche a tutela della pubblicasalute nonché per prevenire il perdurare d iscandalose frodi in commercio, intende adot-tare per il pieno rispetto delle vigenti dispo-sizioni che esigono formale prescrizione sani-taria accompagnata di circostanziate indica-zioni (nel caso del medico veterinario), perla consegna da parte del farmacista, e d iquesti soltanto, di medicamenti a caratteretireostatico, sostanze cosiddette chelanti edestrogeni in genere, oggi a troppo facile di-sposizione di poco scrupolosi speculatori, conconseguenze di generalizzato allarme da part edel pubblico specie dopo la recente denunci aeffettuata dai nostri servizi televisivi .

(4-03330 )

MINASI. — Al Ministro della pubblic aistruzione. — Per sapere come mai i profes-sori del liceo scientifico « Leonardo da Vinci »di Reggio Calabria, denunziati all 'autoritàgiudiziaria, a seguito di una inchiesta, perfatti delittuosi ai primi di settembre 1968siano rimasti indisturbati ad oggi al loro po-sto, né il Ministero della pubblica istruzione ,informato ufficialmente della denunzia, per-cepì la esigenza di prendere conoscenza do-verosa della gravità dei fatti richiedendo il

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verbale di denunzia onde valutare responsa - « Terme di Montecatini » - affinché sia assi -bilmente se dovevonsi adottare provvedimenti curata

la

corresponsione del contributo dicautelativi . lire

16 .000 .000

(sedici

milioni) annui al co-Urge una sollecita chiarificazione perch é

si tende ad attribuire l ' inerzia della compe-tente direzione generale a motivi di favori-tismo per pesanti interferenze .

(4-03331 )

CANESTRARI . — Ai Ministri del tesor oe dell 'agricoltura e foreste. — Per chiedereper quali ragioni non è stata ancora dat aattuazione in Italia al programma di miglio-ramento delle strutture inerenti alla produ-zione e lavorazione del tabacco .

Il Consiglio dei ministri della Comunit àeconomica europea il 10 maggio 1966 deli-berava l 'assegnazione all 'Italia di quindic imilioni di unità di conto (più di nove mi-liardi di lire italiane) per il miglioramentodi dette strutture .

In data 6 maggio 1967 il Ministro del -l'agricoltura con apposita circolare n . 7,prot . 9063 portava a conoscenza degli inte-ressati l 'assegnazione di cui sopra e dava di-sposizioni per la presentazione delle doman-de e progetti di massima da effettuarsi entroil 10 giugno 1967.

Le domande ed i progetti di massima pre-sentati sono tuttora giacenti presso il Mini-stero dell 'agricoltura .

Dopo 18 mesi nessuna notizia è stata dataai produttori di tabacco e mentre le attrez-zature tabacchicole di altri Paesi si stann otrasformando con l ' introduzione di tutti ipiù recenti perfezionamenti sia nella partecolturale, sia in quella della manipolazionedel tabacco greggio, la tabacchicoltura ita-liana - che senza un adeguato aiuto non pu òaffrontare le notevoli spese necessarie pe rl'ammodernamento e la razionalizzazionedegli impianti - marca il passo e si presen-terà in posizioni arretrate nel momento - or -mai prossimo - in cui sarà necessario af-frontare con competitività il più ampio mer-cato europeo .

La somma messa a disposizione dell aCEE doveva essere utilizzata entro il 31 di-cembre 1968; sebbene sia stata concessa unaproroga, vi è il pericolo che questa non ven-ga più ripetuta e che quindi i produttori ditabacco perdano inutilmente un 'agevolazioneche è basilare importanza per la tabacchi-coltura italiana.

(4-03332 )

BERAGNOLI. — Al Ministro delle parte-cipazioni statali . — Per sapere se non ritien edi intervenire con urgenza presso l'Ente Ter-me - e per suo tramite presso la società

mune di Montecatini Terme così come è avve-nuto dal 1945 al 1964 quando la gestione d iquelle Terme era affidata ad una società pri-vata .

L'interrogante sottolinea l'insostenibilitàdella posizione assunta dall'attuale gestion epubblica delle Terme montecatinesi, che d ifatto rifiuta la corresponsione del predettocontributo, in quanto sono note le ingent ispese che il comune di Montecatini sostien eper assicurare, in forma dignitosa, i nume -rosi servizi che rendono possibile e conforte-vole l'afflusso dei turisti e dei frequentator idella notissima stazione termale dai quali lapredetta società trae i suoi notevoli profitti .

L'interrogante segnala inoltre che l'urgen-za del richiesto intervento è giustificata da lfatto che nel 1969, ove venisse a mancare l acorresponsione dei contributi in questione, l aamministrazione comunale non sarebbe i ngrado di assicurare i servizi straordinari oc-correnti durante la stagione con evidenti gra-vissime ripercussioni sull'andamento dell astagione medesima e quindi della economi adi quella città .

(4-03333 )

BENEDETTI. — Al Ministro della pub-blica istruzione . — Per sapere :

se non consideri del tutto inadeguato all arisarcibilità dei danni effettivi e quindi anchealla tutela della responsabilità civile degl iinsegnanti il sistema, tuttora adottato, dell aassicurazione contro gli infortuni degli alunn ie degli insegnanti stessi durante le lezioni d ieducazione fisica; e ciò sia con riferimento a lcarattere volontario della assicurazione (cosid-detto metodo « a polizza aperta ») che, ov-viamente, non garantisce la totale adesionedegli interessati (vedasi in proposito circolar eministeriale - Ispettorato per l ' educazione fisi-ca e sportiva - 28 settembre 1968, n . 8569/05 -Divisione II, sulle perplessità manifestate d amolti capi di istituto in merito alla richiest adei versamenti) ; sia, in particolare, con rife-rimento alla natura della polizza che, per l acontrattuale determinazione dei massimali edelle percentuali di inabilità, non consente l aobiettiva valutazione e liquidazione del danno ;

se non ritenga quindi di adottare ogn iopportuna iniziativa affinché la polizza in-fortuni sia, alla scadenza, rinnovata - conpremio a totale carico del Ministero e concongruo aumento dei massimali - a solo bene-ficio degli insegnanti ; sia stipulata invece -sempre con premio a totale carico del Mini -

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stero e con statuizione di adeguati massimal i(avuto riguardo soprattutto alla maggiore in-cidenza del rischio nell 'attività dei « grupp isportivi ») una polizza per la responsabilitàcivile che, nella previsione di integrale risar-cimento dell 'eventuale danno alla person adell 'alunno, consenta all ' insegnante di svol-gere il suo compito con serenità e tranquillit àe, quindi, in ultima analisi, con ogni migliorcautela ;

se non ritenga inoltre di adottare ana-loghe iniziative in favore degli insegnanti d iapplicazioni tecniche nelle scuole medie e de -gli insegnanti di analisi chimica e laboratori onegli istituti tecnici industriali, pur ess iesposti - con i loro alunni - al pericolo d iincidenti .

(4-03334 )

MORVIDI . — Al Ministro dei trasporti edell'aviazione civile . — Per sapere :

se è a conoscenza che in varie stazion idi molto transito ferroviario (ad esempio quel -la di Civitavecchia) i marciapiedi per facilitar especialmente la discesa dei viaggiatori da itreni sono insufficienti di fronte alla lunghezzadi alcuni treni . Accade pertanto che l'altezzafra il predellino del treno e la terra, doveil marciapiede non arriva, è di circa cinquantacentimetri e fuori delle luci normali dell astazione, per modo che sovente, specialment eper le donne, la discesa dal treno presentasomma difficoltà e serio pericolo, tanto chevari incidenti si sono verificati malgrado l asolerte attenzione dei ferrovieri che non pos-sono arrivare dappertutto ;

quali provvedimenti si intendono pren-dere affinché l'inconveniente non abbia acontinuare .

(4-03335 )

MORVIDI . — Al Ministro della pubblicaistruzione. — Per sapere se corrisponda averità che nelle scuole medie si sta svolgen-do, mediante appositi film apparentementeesaltanti la famiglia, una vera e propriapropaganda contro il divorzio .

Se, in caso affermativo, non ritenga checodesta propaganda rivesta un carattere tipi-camente politico (tanto più accentuato men-tre si sta discutendo al Parlamento la que-stione del divorzio) e tale da autorizzare do-centi e alunni a svolgerne una corrisponden-te e contraria .

Se, pertanto, non creda necessario vieta -re certe forme di propaganda pseudo-reli-giosa, mascherante una vera e propria pro-paganda politica, deleteria per lo svolgimen-to di una serena, obbiettiva e imparzial eopera educativa .

(4-03336)

MORVIDI . — Al Ministro della pubblicaistruzione . — Per sapere se non ritenga op-portuno disporre che l'insegnamento dell areligione, come specifica materia dei pro -grammi delle scuole medie, si svolga nellaprima o nell 'ultima ora dell 'orario scolasti-co, affinché gli alunni che eventualmente in-tendano di essere dispensati, ai sensi di leg-ge, dall'insegnamento stesso, non vengan osottoposti, insieme con le loro famiglie, anon trascurabili disagi come accade quando ,per non frequentare l'ora di religione, sonocostretti ad intervallare la frequenza sco-lastica .

E superfluo notare che, stabilendo l'oradi religione inframezzata alle altre materie ,si viene a porre praticamente ostacoli aquella che dovrebbe essere esplicazione di unvero e proprio diritto di libertà costituzio-nale, della quale hanno diritto di usufruireanche i seguaci di religione diversa dall acattolica e gli atei .

(4-03337 )

PIRASTU. — Al Ministro dei lavori pub-blici . — Per sapere se sia a conoscenza dell asituazione di grave preoccupazione e di al-larme determinatasi nella popolazione di Osi-ni (Nuoro) in seguito all'accertata pericolo-sità del terreno di costituzione franosa in cu iè sorto il nuovo abitato dopo l'alluvione ch esconvolse il paese nel 1951 ;

per sapere quali misure immediate in-tenda disporre per garantire l'incolumità de-gli abitanti di Osini e per provvedere allaricostruzione del paese, oggi in condizioni tal ida imporre disagi assai gravi alla maggio rparte delle famiglie, in una località che con -senta assoluta sicurezza dell'abitato e condi-zioni civili di vita per gli abitanti . (4-03338 )

PIRASTU. — Al Ministro della difesa . —Per sapere se sia a conoscenza del fatto chea 44 agricoltori di Tertenia (Nuoro), espro-priati nella regione del Quirra per la istitu-zione del poligono di tiro della base missi-listica di Perdasdefogu, non sono state ancoracorrisposte, a distanza di molti anni, le som-me dovute per l'esproprio ;

per sapere se non ritenga necessari ointervenire per far disporre il sollecito paga -mento delle sornme dovute .

(4-03339 )

PIRASTU, DAMICO, BATTISTELLA ,CEBRELLI, CERAVOLO SERGIO, GIACHI -NI E GUGLIELMINO. — Al Ministro dei tra -sporti e dell 'aviazione civile. — Per saperese sia a conoscenza del fatto che l 'Alitalia ha,

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fino ad oggi, respinto la proposta dei sinda-cati degli impiegati addetti ai centri prenota-zioni passeggeri di istituire una commissioneparitetica per l 'accertamento della nocivit àdel nuovo lavoro; l ' introduzione dei com-puters IBM 360/65 a tempo reale ha, infatti ,radicalmente modificato l ' impegno degli im-piegati, sottoponendoli ad uno sforzo psichic ocosì intenso da provocare un preoccupant eincremento delle malattie nervose (un cas osi è tragicamente concluso con un suicidio )e da imporre, quindi, un nuovo rapporto d ilavoro che garantisca l ' incolumità degli ad-detti ;

per sapere se non ritenga necessario in-tervenire presso gli organi dirigenti l 'Alitali aper ottenere l 'accettazione della proposta d iistituire una commissione paritetica ch eobiettivamente accerti il grado di nocività de llavoro presso i centri di prenotazione .

(4-03340 )

PIRASTU. — Al Ministro delle poste edelle telecomunicazioni . — Per sapere se in-tenda intervenire presso gli organi dirigent ila RAI-TV per ottenere che vengano installat igli apparati di diffusione del secondo canal eTV neI ripetitore di Siniscola (Nuoro), cos ìcome è stato fatto in altre zone del paese chehanno una minor densità di teleutenti .

(4-03341 )

PIRASTU. — Al Ministro della difesa . —Per sapere se sia a conoscenza del fatto ch ein difformità alla norma che concedeva un aborsa di studio di lire 30 mila ai figli dei di -pendenti dell'amministrazione della difes ache abbiano riportato la media dell'8 in ita-liano, storia e aritmetica nella licenza ele-mentare, nel 1968 tale media è stata elevataall'8 e mezzo, senza alcun preavviso agli in-teressati e dopo che erano già stati presen-tati richiesta e documenti ;

per sapere se non ritenga necessario in-tervenire per far revocare tale decisione cheha inopinatamente danneggiato numerosi pa-dri di famiglia .

(4-03342 )

MINASI, 'CELATI, PIGNI, ALINI, ZUC-CHINI, MAllOLA E BOIARDI. — Ai Mi-nistri delle finanze e della difesa . — Per sa-pere se intendano rendere effettivo il dirit-to, attribuito per legge, di un assegno vita-lizio, alquanto povero, agli ex combattent idella guerra del 1915-18, dato che il ritard oè divenuto eccessivo,

(4-03343)

SKERK, LIZZERO, SCAINI E BORTOT.— Al Ministro del tesoro . — Per sapere se èa conoscenza dei gravi ritardi che si stannoverificando nell ' applicazione della legge 6 di-cembre 1963, n . 2043, riguardante gli inden-nizzi a cittadini italiani colpiti da misure dipersecuzione nazionalsocialiste .

Infatti non sono stati rispettati i terminiprevisti dagli articoli 6 e 8 di detta legge ,concernenti rispettivamente la presentazionedelle domande di indennizzo, l'esame dell estesse da parte della competente Commission ee la redazione e pubblicazione degli elench idei beneficiari . Ciò in conseguenza della di-sposizione di proroga del termine di presen-tazione delle domande : ma anche dopo chesono stati finalmente pubblicati gli elench idelle domande accolte (Gazzetta Ufficiale de l21 luglio 1968) e benché siano ormai scadut ii termini per la presentazione dei ricorsi eper la decisione sugli stessi, nulla si sa a tut-t'oggi sulle operazioni di ripartizione dell asomma a tal fine versata dalla Repubblic afederale di Germania .

Di fronte alla grave lentezza con cui ven-gono esaminati e decisi i ricorsi, gli interro-ganti esprimono la preoccupazione che nuov igravi ritardi abbiano a verificarsi prima dell aerogazione degli indennizzi .

Gli interroganti, interpretando il grand emalcontento esistente fra gli interessati de lterritorio di Trieste e di tutta la regioneFriuli-Venezia Giulia, chiedono pertanto d isapere se il Ministro intenda interveni-re allo scopo di sollecitare la tempestiv adefinizione delle pratiche ancora pendenti ela rapida esecuzione delle operazioni di ri-parto degli indennizzi e la liquidazione dell equote spettanti a tutti gli aventi diritto .

(4-03344 )

PIRASTU, CARDIA E MARRAS . — AiMinistri dei trasportai e aviazione civile ,dei lavori pubblici, della difesa e dell'in-terno . — Per sapere se non ritengano neces-sario intervenire di concerto per affrontare l apreoccupante situazione dell'aeroporto di El -mas (Cagliari), risolvendo i problemi più ur-genti che sotto si segnalano :

il tratto sud-est delle vie di circolazion eè interdetto al traffico perché ritenuto nonidoneo;

il piazzale in calcestruzzo antistant el'aerostazione, delle dimensioni di metri160x60, non consente di operare agevolment econ più di due aerei di tipo Caravelle con-temporaneamente ;

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attualmente, e già da alcuni mesi, mal -grado quanto detto a proposito della pulizi adelle vie di rullaggio, nessuna autospazzatri-ce è efficiente ;

esiste, presso l 'aeroporto militare, unservizio antincendio, ma mentre in passatoveniva trasferito all'aeroporto civile, per ogniarrivo e partenza di aerei civili un carro an-tincendio col relativo personale, da circa unanno tale servizio è stato soppresso, con pre-giudizio per la tempestività in caso di inter -vento ;

presso l'aerostazione non esiste un post odi pronto soccorso ; esiste un servizio sanita-rio presso l'aeroporto militare ;

nell'aerostazione non esiste un uffici opostale ; le due cassette di impostazione ubi-cate nell'aerostazione vengono vuotate da lpersonale dell'Alitalia e la corrispondenza in-viata all'ufficio postale ferroviario di Caglia-ri città, con grave pregiudizio per la tempe-stività dell'inoltro ;

il parcheggio disponibile per le vettur edei passeggeri è insufficiente ;

nell'aerostazione non esiste la possibilitàdi separare il traffico nazionale da quello in-ternazionale, per poter effettuare le prescritt eoperazioni di frontiera (dogana, pubblica si-curezza, ecc .) ;

l ' illuminazione dell 'aerostazione è pre-caria, perché una gran parte delle lampad eè fuori uso; così pure l ' illuminazione del piaz-zale di rampa ;

è indispensabile il trasferimento pressol 'aeroporto civile di un ufficio meteorologic oe del CDA, al fine di consentire ai piloti l apresentazione del piano di volo e l ' esame dell asituazione meteorologica ; attualmente, a ca-gione della distanza esistente fra l'aeroport ocivile e quello militare, in funzione del tem-po disponibile fra l'arrivo e la partenza de-gli aerei, i piloti ricevono le informazion imeteo per telefono ;

l'aerostazione non dispone di un grupp oelettrogeno ; quando si verifica una interru-zione di corrente – e ciò accade molto spessodurante la stagione invernale – tutta l'aero -stazione rimane priva di illuminazione, i na-stri bagagli si arrestano, il piazzale di mano-vra piomba nella oscurità, tutte le operazion isubiscono un rallentamento, le ispezioni degl iaerei vengono pregiudicate .

(4-03345 )

PISTILLO. — Al Ministro delle poste edelle telecomunicazioni. — Per conoscerequando si appresteranno i necessari lavori peril collegamento in teleselezione della provin-

cia di Foggia con la capitale ed altre grand icittà italiane .

L ' attuale situazione, nel momento in cu iil servizio di teleselezione collega numeros icentri e province del paese, danneggia no npoco cittadini, enti, imprese della nostr aprovincia .

Quali misure si intendono prendere peraccelerare al massimo possibile l 'esecuzion eo il completamento dei lavori perché Foggiae la sua provincia siano poste, in quest ocampo, alla pari di numerose città del Mez-zogiorno che già usufruiscono di questo ser-vizio .

(4-03346 )

CIANCA. — Al Ministro del tesoro . —Per conoscere se non ritiene opportuno pro -spettare alla Corte dei conti l 'esigenza didare una risposta al ricorso n . 632978 pre-sentato dal signor Zagani Alfonso, via Mol-fetta n . 28, in ordine ad una domanda pre-sentata con numero di posizione 64235 all aDirezione pensioni di guerra, per ottenereuna pensione in conseguenza di una gravemenomazione subita dal richiedente nellaguerra civile di Spagna .

L ' atteggiamento negativo e la pratica di-latoria e defatigante opposti dall'Ammini-strazione pubblica, nonostante che la doman-da del signor Zagani sia corredata del pare-re di illustri sanitari, legittima il sospettoche tale atteggiamento sia determinato dainconfessati quanto deplorevoli motivi po-litici .

(4-03347 )

CIANCA . — Al Ministro della pubblicaistruzione . — Per conoscere se non ritieneveramente strana la sollecitudine mostratadal Ministero stesso nel vietare al signorTrovarelli Erminio l 'esecuzione di lavori perla costruzione di una casa per civile abita-zione su un terreno già di proprietà delcomune di Castelnuovo di Porto (Roma) e dacquistato dal Trovarelli fin dal 1° dicembre1965, previa demanializzazione e dichiara-zione giurata davanti al pretore con la qual eil geometra Ernesto Campi, delegato da lcomune, affermava che il costruendo fabbri-cato non avrebbe arrecato alcun danno all 'usopubblico della zona .

Considerati i precedenti, la regolare pro-cedura seguita dal Trovarelli, il comporta -mento successivo del comune che peraltroaveva rilasciato la licenza di costruzione, ap-pare veramente sproporzionato al caso l ' im-mediato e drastico divieto da parte del Mini-stero alla prosecuzione dei lavori, e ancor pi ùcontraddittorio a seguito della decisione del

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comune con la quale veniva rilasciata all asignora Turchi Geltrude licenza per un fab-bricato di maggior mole su terreno adiacentea quello del Trovarelli .

L ' interrogante chiede che sia preso in con-siderazione l 'esposto presentato dal Trovarell iin data 23 agosto 1968 alla Sovraintendenzaai monumenti e siano inoltre chiariti i retro -scena che hanno determinato il sollecito inter -vento del Ministero nei confronti del Trova-relli, modesto operaio, e l ' inerzia nei con-fronti di un fatto assai più grave come quell orelativo alla costruzione di un edificio, nell amedesima zona, da parte della signora Turch iGeltrude .

(4-03348 )

FIUMANÒ E TRIPODI GIROLAMO . —Al Ministro del lavoro e della previdenza so-ciale . — Per sapere :

1) se non ritenga giustificato il profon-do malcontento dei lavoratori interessati allaassegnazione degli 88 alloggi GESCAL, co-struiti a Reggio Calabria-Sbarre inferiori egià completati nell 'ottobre 1968, ma nonconsegnati solo perché l'ENEL non ha anco-ra provveduto alla fornitura dell'energi aelettrica ;

2) se non ritenga opportuno dare imme-diate disposizioni per la consegna dell echiavi degli alloggi ai titolari in trepid aattesa .

(4-03349 )

ALMIRANTE. — Al Ministro di grazia egiustizia . — Per conoscere se sia al correntedel fatto che con decreto in data 25 settem-bre 1968 il Ministero di grazia e giustizia h anegato l 'autorizzazione a procedere, richiestadall 'articolo 313 del codice penale, contro icriminali responsabili dell 'attentato terrori-stico contro l'ossario di Burgusio, in AltoAdige, e cioè contro criminali chiamati a ri-spondere (e tra l 'altro rei confessi) di vili -pendio di cadavere e di vilipendio delle For-ze armate dello Stato ; se sia al corrente delfatto che in precedenza il Ministero della di -fesa, Commissariato per le onoranze ai Ca-duti in guerra, si era già costituito parte ci -vile a mezzo della Avvocatura dello Stato d iTrento; per conoscere se intenda riprender ein esame la grave questione .

(4-03350 )

SKERK E LIZZERO. — Al Ministro dellavoro e della previdenza sociale . — Per sa-pere se sia a conoscenza di quanto segue .

Il dottore Pietro Chilanti, direttore gene-rale del servizio per i contributi agricoli uni -

ficati, nella sua brillante presentazione de llibro di Divo Celli Le assicurazioni social iper i coltivatori diretti, sostiene :

(( È noto, infatti, che l'assicurazione d imalattia per i coltivatori diretti è gestita d aapposite Casse mutue comunali e provincial iriunite in federazione nazionale, aventi com-pleta autonomia giuridica ed amministrativaai vari livelli locale e nazionale e con nominaelettiva degli amministratori da parte degl i

assicurati » .

Sarà anche vero, nonostante la regolaritàdelle elezioni, che si sono tenute nel 1956 ,1958, 1961, 1964 e 1967, sia stata più volt e

messa in dubbio. Ma nella provincia diTrieste ciò non è né noto né vero ! Infatti ,dopo che per ragioni inesplicabili i coltivator idiretti della provincia di Trieste hanno co-minciato a godere dell 'assistenza di malattiacon ben cinque anni di ritardo rispetto aquelli delle altre province, a Trieste si ha, i ngrande dispregio del dettato della legge, unaamministrazione commissariale permanente .Perciò gli interroganti chiedono al Ministroquali provvedimenti intenda prendere in bas ealle competenze attribuitegli dagli articoli 5 ,comma quinto, e 36 della citata legge del 2 2

novembre 1954, n . 1136, al fine di ripristi-narne il rispetto, particolarmente in merito :

1) alla gestione democratica delle Cass emutue comunali e provinciale nella provinci adi Trieste, considerato che in dieci anni no nsono mai state convocate le assemblee comu-nali né indette elezioni ai sensi dell 'articolo 32della legge ;

2) alla cessazione della decennale ille-gittima gestione commissariale, mantenuta i ndispregio al dettato dell 'articolo 8, lettera h)e articolo 14, lettera h) della stessa legge, ch estabiliscono che la durata massima della ge-stione commissariale sia di 5 mesi per leCasse mutue comunali e di 6 mesi per la Cas-sa mutua provinciale ;

3) alla verifica della legittimità dell 'ope-rato dei funzionari dello Stato nei collegi sin-dacali della Cassa mutua provinciale e dell aFedermutue .

Chiedono inoltre se il Ministro non riteng aopportuno un suo urgente intervento per por -re fine alla illegale situazione che provocadisagio ai coltivatori diretti della provinci adi Trieste, i quali sono nella quasi totalit àdi nazionalità slovena per cui vedono in que-sta violazione della legge una ulteriore di-scriminazione dei diritti della minoranz aetnica .

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Camera dei Deputati

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D 'AURIA. — Al Ministro per gli interven -ti straordinari nel Mezzogiorno e nelle zon edepresse del centro-nord e al Ministro dei la-vori pubblici. — Per sapere se risulta loro chel'incrocio fra la Circonvallazione esterna d iNapoli e l 'Appia ha dato luogo ad innume -revoli e gravissimi incidenti automobilistic icon la perdita di decine di vite umane e qua -li sono i motivi che hanno finora ostacolat ola realizzazione dell 'attraversamento del -l 'Appia di quell'arteria in sopraelevata, co -me richiesto dalla stessa Cassa per il mezzo -giorno ed il cui progetto è stato da anni ap-provato dal Consiglio provinciale di Napol iche, con i finanziamenti della Cassa, ha rea -lizzato la citata Circonvallazione esterna diNapoli ed infine, se e cosa s ' intende fare per -ché il progetto stesso sia messo in esecuzione .

(4-03352 )

D'AURIA. — Ai Ministri dell 'agricolturae foreste, dell ' interno e delle finanze . —Per sapere se risulta loro che, come de-nuncia la stampa venatoria, in particolar eIl mese di caccia, n. 10 – ottobre 1968, orga-no dell'ANLC, alcune questure e singolicommissariati delegati impongono il rinnov odelle vecchie licenze di porto d'armi alla sca-denza dei 3 anni, in violazione del soprav-venuto articolo 1 della legge 2 agosto 1967 ,n. 799 che stabilisce in 6 anni la durata dell elicenze stesse ;

se e come intendano intervenire nei con-fronti delle questure e dei Comitati provin-ciali della caccia affinché sia rispettata la ri-chiamata norma, allo scopo, fra l'altro, d ievitare interventi e contestazioni illegittim enei confronti ed a danno dei cacciatori .

(4-03353 )

D 'AURIA. — Al Ministro dei lavori pub-blici . — Per sapere se gli risulta che press ol 'Amministrazione provinciale di Napol igiacciono oltre 5 .000 pratiche di concessioniper costruzioni edili affacciantisi su stradeprovinciali e che la stessa non decide su tal ipratiche né positivamente e né negativamen-te, a seguito del fatto che la quasi totalit àdei comuni della provincia non hanno ottem-perato all 'obbligo previsto dall 'articolo 19della legge 6 agosto 1967, n . 765 di procederealla perimetrazione del centro abitato, n étanto meno hanno elaborato i piani di fab-bricazione ;

che il prefetto di Napoli non ha adot-tato alcuna iniziativa tendente ad ottener ela convocazione dei Consigli comunali per -ché procedano a tale adempimento, né si

pronuncia circa l 'approvazione o meno del -la delibera adottata dalla Giunta provincial edi Napoli n . 3497 del 3 agosto 1968 con laquale si tenta di stabilire una normativa inbase alla quale l ' Amministrazione debba re-golarsi nel rilasciare o non le concession istesse, la quale normativa, pare, corrispon-de a quella determinata dalla Direzione ge-nerale dell'ANAS con circolare n . 350 del10 ottobre 1968 allo scopo di proteggere i lnastro stradale di cui al citato articolo 1 9della legge n . 765 e al DIM 1° aprile 1968 ,numero 1404 ;

cosa intende fare, infine, sia per otte-nere che i Consigli comunali procedano ne ipropri adempimenti sia, intanto, per far s ìche l'Amministrazione provinciale di Na -poli, come eventualmente quelle di altreprovincie, sia posta in condizione di potercontare su valide interpretazioni delle nor-me esistenti .

(4-03354 )

D ' AURIA . — Al Ministro dei trasporti edell'aviazione civile . — Per sapere quanto ècostato fino ad oggi il grattacielo costruito ,insieme alla nuova stazione ferroviaria d iNapoli, quanto altro occorra per completarloe, di tale spesa, se è già stata stanziata l ' in-tera somma; infine, per sapere se esiste unpiano per la utilizzazione dello stesso e qual isono, sia pure in linea di massima, le line edi tale piano .

(4-03355 )

D'AURIA, D'ANGELO, CONTE E VE-TRANO . — Ai Ministri del lavoro e previ-denza sociale, delle partecipazioni statali edei lavori pubblici . — Per sapere :

se risulta loro che il Casello di Napol idell'autostrada del sole è permanentement einsufficiente al traffico che vi si svolge e chemolte volte per accedervi si perdono decin edi minuti, anche quando tutti i varchi sonoutilizzati e che lo stesso succede quando s iesce ; che nonostante l'apertura al traffico d ialtri tronchi verso il sud il personale è rima -sto invariato, se non addirittura diminuito ;che il personale è costretto a lavorare in con-dizioni disumane ed a sottoporsi ad ogni sor-ta di sacrificio, fino al punto di non pote rdisporre di chi possa sostituire colui che even-tualmente, ha assoluto bisogno, di allonta-narsi dal posto di lavoro; che identica situa-zione esiste in altre stazioni ;

se è vero che la Società concessioni ecostruzioni autostrade intende risolvere i lproblema non assumendo nuove unità, am-pliando gli organici ed aumentando i varchi ,bensì procedendo soltanto ad impegnare al-

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cune persone, che già espletano altre attività ,a svolgere un determinato numero di ore d ilavoro nel corso di un anno o di altro period oda fissarsi con contratto, e ad essere disponi -bili in ogni circostanza ed in ogni moment ola prestazione sia richiesta dalla società ;

nel caso affermativo, se non ritengan oincivile tale modo di fare da parte della ci -tata società, oltre che mortificante per il mon-do del lavoro, tanto più che essa è a preva-lente capitale pubblico, per cui si debba pron-tamente intervenire onde evitare che tale de-plorevole modo di agire trovi pratica attua-zione riportando in auge metodi e sistemi, ne lcampo dei rapporti di lavoro, degni dell'epo-ca più arretrata dello sviluppo economico ecivile dei popoli .

(4-03356 )

FERRARI. — Al Ministro di grazia e giu-stizia . Per sapere se corrisponde a veritàche codesto Ministero intende sopprimere l apretura di Fornovo Taro, provocando così ,grave disagio tra la popolazione del Manda-mento, ed intralcio alla farraginosa ammini-strazione della giustizia .

Si tenga presente che la pretura di Forno-vo Taro svolge un servizio autosufficiente eche, data la sua felice ubicazione, - For-novo è posta alla confluenza di tre vallate -ha una primaria importanza nella provinci adi Parma .

(4-03357 )

LAVAGNOLI . — Ai Ministri dei lavoripubblici, delle partecipazioni statali e dell aagricoltura e foreste . — Per conoscere comesi intenda operare nei confronti di quei pic-coli proprietari, espropriandi della costruen-da autostrada per il Brennero, residenti ne icomuni di Brentino Belluno, Rivoli e Dolcé(Verona), i quali, con l'esecuzione dell 'opera ,vedono smembrate le loro aziende, unica fon -te economica e di reddito per le loro famiglie .

Considerato che le stime per l'indennizz oeffettuate dalla Società autostrade per il Bren-nero, risultano di gran lunga inferiori ri-spetto allo stesso valore determinato dai tecni-ci dell'Ufficio erariale di Verona, oltre al fatt oche l'esigua disponibilità di terreno coltiva -bile a fondo valle, con l 'esproprio, impedisc ea gran parte delle aziende di poter ricosti-tuirsi, l'interrogante chiede ai Ministri com-petenti di intervenire :

1) per garantire l'immediato indennizz odel prodotto rilevato e stimato quantitativa -mente fin dal luglio-agosto 1968 ;

2) per adeguare l'indennizzo dei terren isoggetti ad esproprio al reale valore e dann oeconomico sofferto dagli interessati (come è

già stato fatto del resto nel comune di Avio ,Trento) ;

3) per dar loro infine, la possibilità dipotersi ricostruire altrove una azienda conta-dina efficiente, dal momento che la topono-mastica del fondo valle, con la costruend aautostrada, assorbirà gran parte del terrenocoltivato a vigneto .

(4-03358)

MARRAS. — Al Ministro del lavoro e del-la previdenza sociale . — Per sapere se no nritenga di intervenire per ripristinare il ser-vizio medico permanente nell'ambulatorioINAM di Portotorres .

Tale servizio era in vigore sino ad alcun imesi fa, ed è stato soppresso senza alcunaragione, quando. anzi, l'impetuoso sviluppodemografico di Portotorres, con la presenzadi nuove migliaia di operai, impongono ch eil locale ambulatorio INAM venga potenziatoin modo da assicurare ai mutuati servizi ,come quelli delle iniezioni endovenose, ogg idel tutto impossibili se non rivolgendosi aonerose prestazioni private .

(4-03359 )

MARRAS . — Al Ministro dei trasporti edell'aviazione civile . — Per sapere quali prov-vedimenti intenda far adottare per eliminar eil grosso inconveniente rappresentato dalpassaggio a Iivello sull'unica strada che col-lega il centro di Portotorres con la zona indu-striale ove trovano occupazione alcune mi-gliaia di operai .

Avviene assai spesso che le sbarre riman-gono chiuse per lungo tempo proprio quandoi lavoratori sui loro mezzi si recano al lavoro ,provocando ritardi negli orari di presentazio-ne agli stabilimenti con conseguenze spess oincresciose .

In attesa che il problema possa trovaredefinitiva soluzione con l'eliminazione delpassaggio a livello, si richiede che le mano-vre dei mezzi ferroviari disposte dalla sta-zione ferroviaria contermine, vengano rego-late in modo tale da non coincidere con gl iorari di transito dei lavoratori .

(4-03360 )

BENOCCI E TOGNONI . — Ai Ministri del-le finanze e della marina mercantile . — Persapere se sono a conoscenza del vivo malcon-tento esistente tra gli esercenti stabiliment ibalneari del litorale della Maremma grosse -tana per il fatto che la Capitaneria di port odi Livorno ha richiesto loro I'aumento del ca-none di affitto per la concessione degli arenili ,proponendo addirittura la triplicazione del -l'importo dell'affitto attuale .

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Gli interroganti si permettono ricordar eche ove si dovesse insistere con tale esosarichiesta, essa finirebbe non solo per danneg-giare i numerosi esercenti interessati, che s ivedrebbero reso paurosamente costoso un lorostrumento di lavoro, ma anche lo stesso ul-teriore sviluppo delle località turistiche in-teressate .

Si ricorda ancora che tale richiesta di au-mento del canone di affitto per la concession edegli arenili è in contrasto con la stessa cir-colare del Ministero della marina mercantile ,con la quale in data 16 maggio 1967 si rac-comandava, tra l'altro, le Capitanerie di Por-to affinché non venissero aumentati i canon idi affitto per gli arenili a servizio degli sta-bilimenti balneari .

Ciò premesso si domanda altresì se i Mi-nistri, ognuno per la sua sfera di competen-za, non intendano intervenire affinché le pro-poste di aumento dei canoni di affitto degl iarenili non si concretizzino e i medesimi ven-gano rilasciati nella misura attuale . (4-03361 )

BENOCCI . — Al Ministro del lavoro edella previdenza sociale. — Per sapere se èa conoscenza della grave situazione esistentea Castell'Azzara (Grosseto) per la permanenz ain questo comune di circa duecento lavorator idisoccupati .

L'interrogante si permette ricordare chetale cronica situazione, in attesa di soluzion ipiù radicali, viene, specie nella stagione in-vernale, alleviata attraverso l'apertura d icantieri di rimboschimento .

Allo scopo appunto di ottenere il finanzia-mento e l 'apertura dei suddetti cantieri, l'uf-ficio provinciale del lavoro di Grosseto, pe rquanto riguarda Castell 'Azzara, ha provve-duto fin dal novembre 1968 a trasmettere a lMinistero del lavoro e della previdenza so-ciale i progetti necessari all ' apertura deiseguenti cantieri :

2 per Castell 'Azzara che dovrebbero es-sere gestiti dal consorzio della Val di Paglia ;

2 per Selvena che dovrebbero essere ge-stiti, l 'uno dal comune di Castell'Azzara el 'altro dall 'ente di sviluppo agricolo .

Inoltre, nel piano straordinario, è stataavanzata richiesta per un altro cantiere d irimboschimento in Castell'Azzara che do-vrebbe essere gestito dal consorzio della Va ldi Paglia .

Ciò premesso, l ' interrogante domanda al-tresì se il Ministro non ritenga di volers iadoperare affinché, con la massima sollecitu-dine, si addivenga al finanziamento e alla

apertura dei ricordati cantieri di rimboschi -mento da svolgersi nel comune di Castel-l'Azzara .

(4-03362 )

CESARONI . — Ai Ministri dell'agricol-tura e foreste e delle partecipazioni statali . —Per sapere se si è a conoscenza che nel co-mune di Anzio (Roma) in località « Sparvie-ra » 40 famiglie già appartenenti alla Coope-rativa SACIDA che coltivano complessivamen-te circa 300 ettari di terreno avuto in assegna-zione dalla Cassa per la formazione della pic-cola proprietà contadina sono a tutt'oggi pri-ve di energia elettrica sia per uso domestic osia per uso agricolo .

Quali provvedimenti si intendono adottareper porre fine a questa situazione che, oltre -tutto, impedisce una più razionale utilizza-zione dei terreni .

(4-03363 )

ROBERTI, PAllAGLIA E d'AQUINO . —Al Presidente del Consiglio des ministri eai Ministri della sanità e del tesoro . — Persapere se sono a conoscenza del provvedi -mento unilaterale adottato dalla presidenz adella Croce rossa italiana che ha ritenuto d idare una sua interpretazione del testo del re-golamento organico del personale civile del -l'ente, interpretazione non condivisa dal per -sonale e che provocherà una decurtazion emensile sugli emolumenti attualmente perce-piti dai dipendenti dell'associazione, variant edalle 5 .000 alle 20 .000 lire, a partire dal 27gennaio 1969 .

Gli interroganti chiedono inoltre di cono-scere se i Ministri interessati intendano inter -venire presso l'Associazione della Croce rossaitaliana per la sospensione di tale provvedi -mento; se ritengano socialmente ammissibil eil non riconoscimento di diritti acquisiti da ilavoratori di un Ente pubblico alla luce so-prattutto dell'articolo 36 della Costituzione ese ritengano, infine, di aderire alla convoca-zione presso la Presidenza del Consiglio de iministri dei rappresentanti dell'Ente conquelli confederati e sindacali di categoria ,convocazione a suo tempo richiesta da quest iper una definitiva risoluzione dei molti pro-blemi che si trascinano da anni rimasti in so-speso e riguardanti il personale della Croc erossa italiana e l'Ente stesso .

(4-03364 )

SPONZIELLO . — Al Ministro del tesoro .— Per conoscere le ragioni per le quali an-cora non si provvede a dare esecuzione - di-sponendo il relativo pagamento del dovuto -alla sentenza della Corte dei conti del 6 mag-gio 1967, n . 19575, che, in accoglimento del

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proposto ricorso, ha riconosciuto il tratta -mento pensionistico di guerra, con decorren-za dal 28 luglio 1945 alla signora Merico An-gela, madre del marinaio Vincenzo Merico ,deceduto il 28 luglio 1945 .

Detta sentenza, tra l'altro, risulta già tra -smessa con elenco n . 3321 del 27 dicembre1967, e, ciò malgrado, l ' interessata non rie-sce ad avere ancora quanto di suo diritto .

(4-03365 )

SPONZIELLO. — Al Ministro del tesoro .— Per conoscere quali motivi si oppongon oalla definizione della pratica di reversibilit àdella pensione privilegiata ordinaria, n . 13086di posizione, a favore della signora Meric oAngela vedova di Nachira Andrea . (4-03366 )

SPONZIELLO. — Ai Ministri del tesoroe della difesa . — Per conoscere quali sono leragioni per le quali, malgrado il decorso de ltempo, ancora non viene definita la pratic adi pensione privilegiata ordinaria n . 12565 d iposizione di Coccioli Cosimo .

(4-03367 )

SPONZIELLO — Al Ministro del tesoro .— Per conoscere le ragioni per le quali, mal -grado il tanto tempo trascorso, non viene an -cora definita la pratica di pensione di guer-ra n. 2072623 di posizione di Zurlo Antonio .

(4-03368 )

SPONZIELLO. — Ai Ministri dell'inter-no e del tesoro . — Per conoscere le ragion iper le quali al signor Mariella Michele d aGrottaglie (Taranto), pensionato dell 'Entelocale, n . di iscrizione 6128894, non è stat oancora provveduto all 'aggiornamento dellapensione spettantegli e al pagamento degl iarretrati dovutigli, al contrario di quanto gi àè stato fatto per altri che si trovano nelle suestesse giuridiche condizioni .

(4-03369 )

QUARANTA. — Al Ministro dell ' industria ,del commercio e dell'artigianato . — Per sa -pere se non ritenga opportuno intervenire pe rconoscere quali ostacoli si frappongono a por -tare la luce elettrica in contrada Ischia de lcomune di Teggiano (Salerno), già da temp orichiesta dai nuclei familiari del posto .

(4-03370 )

QUARANTA. — Al Ministro dei lavoripubblici. — Per sapere se sia a conoscenz adello stato di abbandono in cui sono tenutedalle amministrazioni comunali (specie de ipiccoli comuni) gli impianti di depurazion edelle reti idriche-fognanti e se non ritenga

opportuno intervenire dando le opportune di-sposizioni ed effettuando, i necessari inter-venti .

(4-03371 )

QUARANTA. — Al Ministro delle poste edelle telecomunicazioni . — Per sapere se nonintende dare le opportune disposizioni perch éla frazione Bivio Pratole del comune di Mon-tecorvino Rovella (Salerno), venga dotata diun apposito posto telefonico pubblico, vari evolte richiesto e ripetutamente sollecitato dal -le autorità comunali del posto .

(4-03372 )

QUARANTA. — Al Ministro delle poste edelle telecomunicazioni . — Per sapere se no nritenga opportuno intervenire presso gli uffi-ci responsabili affinché gli inconvenienti checontinuamente si verificano nell'esercizio de itelefoni pubblici e privati del comune di Mon-tecorvino Rovella (Salerno) vengano una vol-ta per sempre eliminati .

(4-03373 )

QUARANTA. — Al Ministro dell'agricol-tura e delle foreste . — Per sapere se non ri-tenga opportuno sollecitare l ' ispettorato com-partimentale agrario di Napoli perché approviil progetto di costruzione della via interpode-rale Isca-strada provinciale inoltrato da tem-po dal comune di Teggiano (Salerno) . Tantoanche in considerazione dei gravi danni pro-vocati dalle recenti alluvioni alle vie di cam-pagna di tutto il Vallo di Diano .

(4-03374 )

QUARANTA . — Al Ministro dell'agricol-tura e delle foreste e ctl Ministro per gli inter-venti straordinari nel Mezzogiorno e nelle zon edepresse del centro-nord. — Per sapere se nonritengono opportuno, nell 'ambito delle propriecompetenze, intervenire presso l'amministra-zione del consorzio di bonifica del Vallo d iDiano perché definisca, con urgenza, le rela-tive pratiche burocratiche onde dare inizio ailavori di completamento di via Montagna de lcomune di San Pietro al Tanagro (Salerno) .

(4-03375)

ALBONI E BARDELLI . — Al Ministro deilavori pubblici. — Per sapere se è a conoscen-za che i lavori riguardanti la variante ester-na della strada statale n . 235, progettata da lCompartimento dell'ANAS di Milano per ri-solvere in modo razionale il problema del traf-fico nel centro abitato della città di Crema einiziati nell'aprile del 1968, sono stati improv-visamente sospesi ;

se gli è noto che la motivazione tecnicadella sospensione dei suddetti lavori (modifi-ca deI progetto iniziale per riunire in un uni-co svincolo sia l'innesto della variante versoBrescia, sia l'innesto interessante una strada

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comunale proveniente in senso opposto dal -l 'abitato di Offanengo), non regge all'esameobiettivo e serio della situazione per le seguen-ti considerazioni :

a) i due bivi che si pretende di unifi-care in un solo svincolo distano l'uno dall'al-tro circa 300 metri ;

b) la modifica al progetto iniziale, cos ìcome è concepita, nello stesso tempo in cui ri-tiene di risolvere « razionalmente » il proble-ma dell 'unificazione in un solo svincolo de ibivi citati, in realtà ne crea altri due (strad adi Izano e strada di accesso agli stabiliment iOlivetti) particolarmente pericoloso ;

se è a conoscenza che la sistemazione de lbivio per Offanengo, attuato alla luce degli im-pegni tecnico-finanziari previsti dal primitivoprogetto della variante in parola, ha compor-tato non solo una notevole spesa per la pub-blica amministrazione, ma anche per il comu-ne di Offanengo, e che, ove si addivenisse al-l'approvazione della modifica del progetto d icui trattasi, andrebbero in fumo le spese gi àsostenute e, per contro, si determinerebbe unmaggiore aggravio di spesa corrispondente acirca 50 milioni ;

per sapere se non consideri opportun odisporre una seria inchiesta amministrativa ,per chiarire le ragioni che, rispetto al merit odella questione qui denunciato, hanno indottol'ANAS di Milano a modificare un progetto d ilavori già approvati nelle sedi competenti, an-che dal comune di Crema in sede di Piano re-golatore ;

per stabilire sino a che punto sono fon -date le notizie di pesanti e intollerabili pres-sioni esercitate nei confronti dell 'ANAS di Mi-lano dai titolari dell 'azienda agricola Fanta-nella a difesa di suoi particolari interessi ;

se non consideri utile, di fronte all'an-nunziato nuovo progetto di variante che com-porta una maggiore spesa di circa 50 milion ie la cui utilità tecnico-viabilistica non si rav-visa in nessun modo, destinare la somma sud-detta per la sistemazione, in questo caso pi ùtecnicamente e razionalmente, dell'altro im-bocco della variante il quale, per la sua at-tuale conformazione ad incontro in curva ead angolo retto e per la superiore intensit àdi traffico, dovrebbe lasciare a raso le due cor-renti di entrata e uscita della variante dirot-tando mediante un sovrappasso sulla stradastatale n . 415 le correnti costrette al suo attra-versamento .

(4-03376)

SCUTARI. — Ai Ministri dell'agricolturae foreste e del lavoro e previdenza sociale . —Per sapere - premesso che il 28 gennaio 1969

il tribunale di Melfi (Potenza) metterà all 'astai terreni della cooperativa agricola San Mau-ro del comune di Lavello per mancata estin-zione del mutuo contratto all 'atto dell 'acqui-sto dei terreni - se non è loro intendimentointervenire per dare una soluzione positiv aalla vicenda della cooperativa San Mauro, so -

spendendo l 'asta, colpendo i responsabili ch ehanno provocato l 'attuale situazione, definen-do le modalità per l'estinzione del mutuo, sal-vaguardando il diritto di proprietà dei soc icoltivatori diretti i quali, in caso contrario ,sarebbero condannati alla disoccupazione e dalla miseria .

(4-03377 )

AVOLIO. — Al Ministro del lavoro e dellaprevidenza sociale. — Per sapere se è a cono-scenza della situazione di grave disagio nell aquale si trovano da tempo i lavoratori del pa-stificio Amato di Caserta; tale situazione hadeterminato lo stato di agitazione delle mae-stranze che sono state costrette a scendere i nsciopero già in corso, ormai, da cinque

giorni ;L'interrogante precisa che i lavoratori sono

in lotta per ottenere :

a) il rispetto e l'applicazione integral edel contratto nazionale di lavoro della catego-ria sia nelle parti normative sia per gli aspét-ti salariali ;

b) l'applicazione corretta delle leggi so-ciali vigenti (prevenzione infortuni, igiene ,

ecc .) che vengono completamente ignorate da i

dirigenti dell'azienda ;c) la definizione chiara dell'organico pe r

porre fine alle pratiche illegali nelle assun-zioni, che avvengono da anni in contrasto contutte le norme e leggi in vigore, creando un a

situazione di crescente difficoltà per i la-voratori ;

d) l'istituzione della commissione inter-na, per liquidare il clima di intimidazioni e

di ricatto instaurato all'interno dell'azienda .L'interrogante denuncia, altresì, l'esistenz a

di situazioni analoghe in tutte le altre azien-de del settore dell 'arte bianca in provincia d i

Caserta e chiede di conoscere quali misure i l

Ministro del lavoro e della previdenza socialestimi utile adottare per garantire ai lavorator i

l'esercizio effettivo dei loro diritti democratic i

e sindacali stabiliti dalle leggi e dalla Costi-tuzione, per imporre ai dirigenti del pastificioAmato e delle altre aziende del settore l'osser-vanza piena delle leggi dello Stato e dei con-

tratti di lavoro e, infine, per liquidare, anche

in provincia di Caserta, assurde sopravvivenz e

del passato,

(4-03378)

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SGARBI BOMPANI LUCIANA, ZANTITONDI CARMEN, OGNIBENE, VECCHI E FI-NELLI . — Al Ministro della sanità . — Persapere se è a conoscenza che a distanza di ottogiorni uno dall'altro sono deceduti nel mesedi dicembre 1968, presso il policlinico di Mo-dena due bambini ospiti dell ' istituto Charitasper minorati fisici e psichici, entrambi ri-coverati al policlinico con la diagnosi di « en-terite e stato tossico » ;

per sapere inoltre se non ritenga oppor-tuno intervenire nei confronti di questo Isti-tuto onde controllare il trattamento alimenta-re e le condizioni igienico-sanitarie che lostesso riserva agli ospiti ivi ricoverati, giac-ché da quanto l 'opinione pubblica è venuta aconoscenza e di cui ci siamo occupati in unanostra precedente interrogazione, potrebbe es-sere proprio il trattamento precario che l'isti-tuto rivolge ai propri ospiti la causa princi-pale di questi stessi decessi .

(4-03379 )

SGARBI BOMPANI LUCIANA, OGNIBE-NE E VECCHI . — Al Ministro dell'agricolturae delle foreste. — Per sapere se è a conoscen-za del grave disagio provocato dalla frana ch einteressa la strada statale 486 « Radici inMonte » chilometro 51,750 nella zona Calva-rio-Sasso. Da due mesi la strada è stata giu-dicata dall'ANAS non agibile al transito delleautocorriere per cui si è lasciata la popola-zione delle frazioni di Sassatella, Cargedol oe Riccovolto, circa millecinquecento persone ,priva di ogni servizio di trasporto pubblico .

Per conoscere se non intenda intervenirecon il finanziamento delle opere per la siste-mazione definitiva di questa frana (che i pi ùanziani ricordano interessò il paese circ a90 anni fa, che nel 1959 provocò la distruzionedi un gruppo di case di Tollara e costrinsedecine di famiglie ad abbandonare la zona) ,onde scongiurare ulteriori danni in futuro .

Se non intenda intervenire presso il Con-sorzio « Bacini montani » che fin dal 1954 haottenuto il riconoscimento di Consorzio di bo-nifica montana della Valle del Secchia, ch ecomprende la zona interessata, affinché in-cluda nel piano biennale, presentato in basea circolare ministeriale, le opere da eseguireper la sistemazione della frana in oggetto .

(4-03380 )

MONTANTI. — Al Presidente del Consi-gl io dei ministri e al Ministro dell'agricolturae delle foreste . — Per conoscere il pensiero delGoverno italiano in vista dell ' approvazione de lregolamento comunitario vitivinicolo ; tenuto

conto che in ambienti della CEE trova consi-derazione la tesi di consentire la correzionedel grado alcoolico dei vini pregiati e anch edei vini di consumo corrente con l 'aggiuntadi saccarosio ai mosti in fermentazione e s eè stato considerato che una eventuale deci-sione in tal senso provocherebbe la crisi im-mediata ed irreparabile delle colture viticol edel Meridione d'Italia e della Sicilia . (4-03381 )

GIANNINI, BORRACCINO, GRAMEGNAE SCIONTI. = Ai Ministri dell'agricoltura eforeste e dei lavori pubblici. — Per sapere senon sia loro intendimento intervenire - aseguito dello straripamento oltre gli argini na-turali del fiume Ofanto avvenuto nei giorn iscorsi col conseguente allagamento delle cam-pagne limitrofe - perché :

a) sia accertata l'entità dei danni cau-sati dall'inondazione di cui trattasi alle col-ture ed alle strutture delle aziende agricol edella zona;

b) sia sollecitamente approvato il pro -getto già elaborato e finanziata la spesa pre-vista per la costruzione degli argini del pre-detto fiume al fine di scongiurare in avvenir eil ripetersi degli straripamenti che da ann isi verificano con sconcertante periodicità pro-vocando gravi danni ai contadini ed all'eco-nomia della zona ;

per conoscere, inoltre, quali provvedi -menti s'intendono adottare - con l'urgenzache la situazione richiede - per risarcire icontadini colpiti da tale calamità .

(4-03382 )

BONEA. — Al Presidente del Consiglio deiministri e ai Ministri della difesa e delle fi-nanze . — Per sapere se non ritengano di so-spendere gli sfratti alle famiglie di militar ipensionati e di militari deceduti, che occu-pano alloggi INCIS di Brindisi, disposti dalComitato centrale INCIS e fissati per il pros-simo 31 gennaio 1968, al fine di predisporr eun provvedimento legislativo che tolga da ldisagio e da una condizione di difforme trat-tamento degli impiegati civili dello Stato, idipendenti delle Forze armate .

(4-03383 )

ALPINO. — Ai Ministri dei lavori pub-blici e dei trasporti e aviazione civile . — Perconoscere se e quando verrà ripristinato ,dopo i gravi danni inflitti dall ' alluvione de lnovembre 1968, il ponte ferroviario, sul fium eSesia, fra Romagnano e Gattinara .

L ' opera riveste carattere di estrema urgen-za e viene istantemente sollecitata dalle po-

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polazioni dell'intera zona e specialmente del -la Valsesia, costituendo il fulcro delle comu-nicazioni ferroviarie con Vercelli, Novara ,Torino e Milano, nonché degli allacciament icon la Svizzera via Sempione .

(4-03384 )

DURAND DE LA PENNE . — Ai Ministriper la riforma della pubblica amministrazio-ne, del tesoro e della difesa . — Per saperese ritengano - premesso che ad una preceden-te interrogazione (n. 4-02274) diretta al Mi-nistro della difesa, con cui si chiedeva chefosse avviato a soluzione il problema del trat-tamento economico degli « assistenti tec-nici » della carriera esecutiva della marina iquali, provenienti tutti dalla categoria degl i« operai specializzati per laboratori speri -mentali », percepiscono lire trentamila men -sili in meno rispetto agli operai aventi l astessa anzianità, è stato risposto che « l'Am-ministrazione militare non ha la possibilità

di adottare provvedimenti particolari, trat-tandosi di questione a carattere generale ch erichiederebbe interventi legislativi di compe-tenza degli Organi preposti agli ordinamen-ti del personale » - di voler esaminare co nspirito di comprensione e di equità, sullabase della reale situazione che potrà esser eloro esposta dal Ministro della difesa, il pro-blema degli assistenti tecnici sopra menzio-nati, trasferiti a suo tempo per i loro merit inella carriera esecutiva e provocare gli « in-terventi » di cui è cenno nella risposta allaprecedente interrogazione, « interventi » che ,eliminando una grave sperequazione a dan-no di personale che supplisce con la sua ope-ra preziosa alla mancanza di tecnici a livel-lo più elevato, sarebbero conformi alle di-rettive della legge di delega 18 marzo 1968 ,n . 249, concernente anche - come è noto - i lriassetto delle retribuzioni dei dipendentistatali .

(4-03385)

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INTERROGAZIONI A, RISPOSTA ORALE

« Il sottoscritto chiede d'interrogare il Mi-nistro dell'interno per conoscere la sua opi-nione in merito al gravissimo comportamentodella polizia in occasione dello sciopero de idipendenti dell'UPIM di Sassari . La poliziainfatti ha dimostrato con l'atteggiamento de isuoi dirigenti d'intervenire a sostegno del pa-dronato e del crumiraggio che esso tentavadi organizzare .

« Nella carica che il vice-questore ha ordi-nato contro gli scioperanti, radunati in unamanifestazione di protesta, i lavoratori sonostati selvaggiamente percossi tanto che du esindacalisti, Luciano Mastino e TommasoPoddighe, , sono stati ricoverati in ospedale i ngravi condizioni .

« L'interrogante chiede pertanto di saper ese il Governo non concordi nel rilevare ch esimile impiego della polizia rappresenta un asfida ed un tentativo di sopraffazione nei con-fronti di chi legittimamente lotta per difen-dere i propri interessi vitali ; di sapere inol-tre se non ritenga di dover allontanare daSassari il vice-questore responsabile di que-sto inaudito episodio di violenza.

(3-00760)

« SANNA » .

« I sottoscritti chiedono di interrogare i lMinistro della pubblica istruzione per saper ese sia a conoscenza dello stato di disagio edella grave situazione determinatasi per gl i845 studenti della libera università di Assisi .Molti di essi, infatti, hanno sostenuto tutti gl iesami delle relative facoltà e non resterebb eloro che sostenere la tesi, mentre per tutti gl ialtri, con la chiusura dell'università stessa ,restano ugualmente sospesi tutti gli esami so-stenuti nel corso degli studi .

« In effetti, l 'università libera di Assisi sor-se nel 1964, con le ampie garanzie fornit eagli studenti e dopo varie vicende è stat acostretta a chiudere i battenti, per cui attual-mente non sono iniziati i corsi, non sono stat inominati i professori per il nuovo anno ac-cademico, mentre gli studenti hanno sostenu-to ben 7.080 esami .

« In particolare, gli interroganti chiedonodi conoscere quali provvedimenti urgenti in -tenda adottare il Ministro, per la parte di su acompetenza, ai fini del riconoscimento degl iesami sostenuti e del passaggio degli student idell'università libera di Assisi ad altre uni-versità .

(3-00761)

« BRONZUTO, NATOLI » .

« I sottoscritti chiedono di interrogare i lMinistro dell'interno per sapere quali prov-vedimenti intenda prendere per colpire seve-ramente le responsabilità della polizia perl'intervento a fuoco operato la sera di fin ed'anno in Versilia dinanzi al locale " La Bus -sola " contro un gruppo di giovani che ave-vano organizzato una pacifica e democratic aprotesta, intervento che ha provocato il feri-mento di alcuni giovani e di uno in modoparticolarmente grave ed irreversibile e s enon ritenga assolutamente indispensabile ,come è stato già unanimemente e ripetuta-

mente richiesto dal Parlamento e dall'opinio-ne pubblica, procedere al disarmo della poli -

zia in servizio d'ordine pubblico .

(3-00762) « MALFATTI FRANCESCO, LOMBARDI

MAURO SILVANO, RAFFAELLI ,

ZUCCHINI, DI Puccio, GIA-

CHINI, ARZILLI » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare i lMinistro delle finanze per conoscere se non

ritenga opportuno impartire istruzioni ai var idirettori compartimentali del monopolio e, i nmodo speciale, a quello del compartimento d i

Benevento, perché diano al tabacco consegna-to dai coltivatori una equa valutazione, ch eremuneri in modo giusto ed onesto il durolavoro e le ingenti spese che la coltivazion edel tabacco richiede .

« L'interrogante ricorda che in alcune zo-ne dell'Italia meridionale la coltivazione de ltabacco è l'unica produzione possibile e che ,ove essa venga meno o non sia remunerat aequamente, maggiore miseria ed arretratezz a

vi sarà in dette zone .

(3-00763)

« CACCIATORE » .

« I sottoscritti chiedono di interrogare i lMinistro dell'interno per conoscere il suo giu-dizio sulla inammissibile dichiarazione res adal questore di Lucca alla stampa che qui s iriporta :

« " Stiamo vivendo un momento difficile ,ma le autorità politiche centrali debbono as-sumere le loro responsabilità . L ' ignobile far-sa di coloro che vogliono addossare alla poliziacolpe inesistenti deve finire . 0 altrimenti s ipensi già da ora a fare a meno della forzapubblica per proteggere i cittadini " ;

e se non ritenga di dover disporre perl'immediato esonero di un funzionario che cosìclamorosamente dimostra di venir meno al

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suo dovere e al rispetto della stessa Costitu-zione repubblicana .

(3-00764) « INGRAO, PAJETTA GIAN CARLO ,LOTTI LEONILDE, D 'ALESSIO ,RAUCCI, MASCHIELLA, RAFFAEL-LI, MALFATTI FRANCESCO, D I

PUCCIO, LOMBARDI MAURO SIL-VANO » .

« I sottoscritti chiedono di interrogare iMinistri dell'industria, commercio e artigia-nato e delle partecipazioni statali per cono-scere quali misure urgenti intendano assume -re per risolvere nell'interesse dei lavorator ila vertenza della Scotti e Brioschi di Novara ,da oltre un mese occupata per una giustaazione di lotta contro la smobilitazione dell afabbrica; e se intendano troncare il metod odeplorevole per il quale periodi festivi sonoutilizzati per rinviare di settimana in settima-na la soluzione di un problema dal quale di -pende l 'esistenza di centinaia di famiglie .

(3-00765)

« LIBERTINI, AMODEI, CANESTRI » .

« I sottoscritti chiedono d'interrogare iMinistri dell'interno e di grazia e giustiziaper sapere quali siano i risultati delle inda-gini esperite a seguito dei fatti registrati i nVersilia, alle Focette, nella notte di Capodan-no, durante una manifestazione contestatarianei confronti di un locale ritenuto simbolodi ostentazione di ricchezza . E ciò perché ,pur consentendo con la necessità di recepir ele aspirazioni di coloro che condannano l adegenerazione del costume attuale, rifiutanoil modo con cui essa in quella sede si è dimo-strata ; e respingono le notizie che danno alleforze dell'ordine la responsabilità del conflit-to armato avvenuto, e ciò in contrasto con l acondotta responsabile della polizia e dei ca-rabinieri .

(3-00766)

« MARTINI MARIA ELETTA ,BIAGIONI » .

« I sottoscritti chiedono di interrogare il Mi-nistro dell ' interno per conoscere l 'esatto svol-gimento degli incidenti di Viareggio che tantohanno turbato il Paese, dopo i recenti, luttuos ifatti di Avola. Pur non volendo anticipar egiudizi e valutazioni aprioristici, chiedono a lMinistro che vengano al più presto comuni-cati alla Camera i risultati dell ' inchiesta i ncorso, che si augurano severa ed obiettiva, i nmodo da stabilire con precisione le responsa-bilità e le cause degli incidenti stessi .

(3-00767)

« BERTOLDI, LEZZI » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare i lPresidente del Consiglio dei ministri per sa -pere :

fino a quando il popolo italiano dovràsopportare le turpi azioni di un branco dimascalzoni, tipico esempio di vagabondiamo ,di maleducazione e di teppismo ;

fino a quando si vorranno volutament econfondere le legittime azioni di caratter esindacale, giusto diritto di tutti i lavoratori ,con atti che disonorano e sviliscono qualsias iazione ;

fino a quando le forze dell'ordine, all equali desidero esprimere la mia personal eammirazione e solidarietà, dovranno inchinar -si di fronte agli insulti, alle minacce, agl isputi e alle percosse ;

fino a quando sarà consentito che la vio-lenza sostituisca la ragione e la legge ;

fino a quando le città italiane sarannolasciate in balìa di bande mafiose che predi-cano odio suscitando desiderio di reazione ;

fino a quando coloro che hanno lavoratoe sofferto per ridare fiducia e libertà agli ita-liani dovranno assistere passivamente al tri-ste spettacolo offerto da coloro che vivononella libertà per distruggerla ;

fino a quando, infine, la stragrande mag-gioranza dei cittadini italiani dovrà attende-re, perché il Governo, che lei ha l'onore d ipresiedere, dica basta alla prepotenza orga-nizzata decidendosi a garantire la libertà e idiritti di tutti i cittadini e a far rispettarequella legge in forza della quale democrati-camente, il suo Governo, detiene il potere .

(3-00768)

« DURAND DE LA PENNE » .

« I sottoscritti chiedono d'interrogare i lPresidente del Consiglio dei ministri e il Mi-nistro dell'interno per conoscere le valutazio-ni del Governo in ordine agli incidenti d iViareggio del 31 dicembre 1968, nonché i prov-vedimenti che si intendono adottare per tu-telare la dignità, l 'autorità e la serena consa-pevolezza delle forze dell'ordine, insostitui-bile presidio della libertà e della tranquillitàdei cittadini .

(3-00769)

« COVELLI, DE LORENZO GIOVANNI ,MILIA » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare i lGoverno, per sapere quali provvedimenti in -tende porre in atto per impedire l'eccitazioneall'odio contro le forze di polizia, messa i nopera dal Partito comunista e da quello So-cialproletario attraverso volantini ufficiali e

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pubbliche manifestazioni, dando dei trist ifatti che purtroppo si verificano nel nostroPaese, una interpretazione calunniosa e as-solutamente irrispettosa della verità .

« Ciò si è verificato nelle province dell aToscana litoranea il 2 gennaio 1969, a se-guito del tristissimo episodio verificatosi inVersilia la notte tra il 31 dicembre 1968 e i l1° gennaio 1969.

« La polizia viene calunniosamente accu-sata di avere sparato, mentre dai dati di fattorisulta che i colpi sono partiti dalla parteopposta a quella dove si trovavano le forzedell'ordine e tutti sanno che carabinieri eagenti erano lì, lontani dalle proprie famiglie ,a compiere il proprio dovere, quello cioè d ifar rispettare la legge e tutelare la libertà .

(3-00770)

« LUCCHESI » .

« Il sottoscritto chiede d'interrogare il Mi-nistro dell ' interno, per conoscere quale atteg-giamento il Governo intende assumere d ifronte al ripetersi di episodi d ' intolleranza edi inciviltà, provocati da gruppi di facino-rosi, che turbano la serena atmosfera di li-bertà e di pacifica convivenza ed intaccan ola fiducia dei cittadini nelle istituzioni de-mócratiche .

« Le gesta violente di pochi estremisti no nhanno niente a che vedere con quelle formedi civile contestazione, nelle quali è avverti -bile il bisogno di radicali riforme e di aggior-namento delle leggi e delle strutture, e cherappresentano, perciò, un comprensibile ane-lito verso una società più giusta .

« Il palese tentativo dei partiti comunist ae psiuppino di imbastire, con premeditazion eevidente, una indegna speculazione su quan-to è accaduto, anche dolorosamente, in Ver-silia nella notte di Capodanno, deformand ounilateralmente la verità e fomentando un avergognosa campagna, denigratoria e calun-niosa, contro le forze dell 'ordine pubblico ,che, con spirito di sacrificio e di abnega-zione, assicurano la libertà di tutti, fa part edi quel preciso disegno di sovvertimento to-tale, perseguito chiaramente ormai da tem-po, ed il cui obiettivo è la distruzione dell oStato libero e democratico .

(3-00771)

« MEUCCI » .

« Il sottoscritto chiede d'interrogare il Mi-nistro dell 'agricoltura e delle foreste, per sa-pere quali provvedimenti abbia adottato ointenda adottare per sollevare dalla gravis-sima crisi che l'ha colpita la produzione dei

mandarini; e, in particolare, per sapere s enon ritenga che il perdurare di prezzi bas-sissimi alla produzione, come quelli che ven-gono praticati ormai da tempo sulle piazz edella Sicilia, richieda la immediata procla-mazione dello stato di crisi grave e per con-seguenza l'intervento dell'AIMA.

(3-00772)

« SPECIALE » .

Il sottoscritto chiede d 'interrogare il Mi-nistro della pubblica istruzione e il Ministroper la ricerca scientifica, per sapere se corri-spondono a verità le notizie pubblicate dal

settimanale Men e riprese dai quotidian il 'Unità, Paese Sera e L'Ora, secondo cuil'osservatorio amagnetico costruito a Gibil-manna, sotto la direzione del professore Medi ,sarebbe assolutamente inservibile ; e in casoaffermativo, per sapere quali provvedimentisono stati o saranno adottati a carico dei re-sponsabili dello sperpero della ingente som-ma occorsa per la realizzazione dell 'opera .

(3-00773)

« SPECIALE » .

« Il sottoscritto chiede d'interrogare il Mi-nistro del tesoro, per conoscere se riteng apossibile stabilire, in sede interpretativa, ch eil termine previsto dalla legge 27 dicembr e1953, n . 968, per la presentazione delle do-mande di risarcimento dei danni di guerr aè tassativo per tutti coloro che a quell ' epocaerano nelle condizioni giuridiche di pote rottenere i danni, mentre per quelli che solosuccessivamente hanno ottenuto tali condi-zioni, ad esempio la cittadinanza italiana ,tale termine è da considerarsi prorogato fin oall'entrata in vigore della legge 29 settembre

1967, n . 955 .« Ciò in analogia a quanto previsto dal -

l'articolo 27 di quest ' ultima legge per i dan-neggiati in territorio estero per i quali, spo-stati nel tempo i requisiti soggettivi per otte-nere il danno, e cioè la residenza in Italia ,le domande presentate fino all'entrata in vi -gore della legge n . 955 sono state ritenutevalide .

(3-00774)

« ABELm » .

« Il sottoscritto chiede d ' interrogare il Mi-nistro delle poste e delle telecomunicazioni ,per conoscere i motivi per i quali fino adoggi non è stata accolta la domanda di as-sunzione di Targi Salvatore, da Pagani (Sa-lerno), mutilato del lavoro, presentata findal 3 febbraio 1967, mentre vì sono stat enumerose assunzioni, posteriormente a tale

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data, anche di non appartenenti a categoriespeciali .

« Il Targi, pur avendo una invalidità de l40 per cento, è stato costretto per dar pan ealla sua famiglia ad emigrare in Germania ,ove, come è ben noto, si pretende un rendi-mento pieno .

(3-00775)

« CACCIATORE » .

« Il sottoscritto chiede d 'interrogare i Mi-nistri dell'interno e di grazia e giustizia, persapere quali misure sono state adottate pe rproteggere la " libertà di stampa " nelle pro -vince della Toscana litoranea, presa parti-colarmente di mira da gruppi di facinorosi ,più o meno giovani e più o meno studenti e doperai, a seguito del triste episodio dell anotte di Capodanno a Marina di Pietrasanta .

« Azioni illegali, minacce ai corrispon-denti, volantini lanciati a nome di organizza-zioni irresponsabili ma, verosimilmente, ci-clostilati presso partiti di sinistra, intimida-zioni contro i cronisti e i lettori stessi di de-terminati giornali, assalto alle sedi redazio-nali come a Pisa, a Viareggio, a Massa, aPiombino si ripetono ogni giorno con un cre-scendo che, se pur denota una strategia in-fantile e quindi irresponsabile, non per que-sto è meno pericoloso .

« Nello squallore della vicenda, questo de -gli attentati alla libertà di stampa e di opi-nione è la peggiore e più funesta conseguenzache poteva manifestarsi perché in una societ àcivile i giornali (come del resto anche le for-ze dell 'ordine) e quanti in essi svolgono l aloro opera sono sacri . Ogni attentato del ge-nere perciò va energicamente perseguito estroncato .

(3-00776)

« LUCCHESI » .

« Il sottoscritto chiede d ' interrogare il Mi-nistro dell 'agricoltura e delle foreste, per sa -pere quali misure intende adottare per pote rassicurare a tutti i produttori di mandarin iil conseguimento del contributo predispostoin ragione di lire 20 a chilogrammo, con l'ur-genza che è imposta dalla imminente sca-denza della campagna del prodotto stesso .

(3-00777)

« MATTARELLA» .

« I sottoscritti chiedono d ' interrogare i Mi-nistri del tesoro e del lavoro e previdenzasociale, per conoscere le misure che hann oadottato o che intendono adottare in relazion eal vivo malcontento del personale del Banc odi Sicilia per le recenti promozioni che han-no escluso numerosi elementi meritevoli men -

tre hanno premiato, ancora una volta, dipen-denti i cui meriti notoriamente si fondan osulla loro collocazione politica, nonché perl'inserimento al vertice dell'istituto, in fla-grante violazione del suo statuto e del suoregolamento, di un elemento esterno, già di-pendente dalla Banca d 'Italia, il quale, for-malmente assunto con le attribuzioni specifi-che di consulente esperto nel campo dell 'or-ganizzazione aziendale e della tecnica del-l ' elaborazione elettronica, non solo ha otte-nuto gli emolumenti (circa 30 milioni annui )e la parificazione gerarchica di direttore cen-trale, ma è stato chiamato a far parte dell acommissione che in occasione appunto dell erecenti promozioni ha avuto il compito d iesaminare le posizioni individuali e di for-mulare le proposte per gli avanzamenti .

« Tale abnorme situazione ripropone conestrema urgenza la necessità di una seri atrattativa con i sindacati i quali legittima -mente reclamano una completa revisione de icriteri di promovibilità oggi adottati dal Ban-co che nella loro applicazione hanno consen-tito ingerenze interne ed esterne ed hannoposto i lavoratori dell'istituto in una inaccet-tabile condizione di inferiorità rispetto agl iorgani deliberanti .

(3-00778)

« SPECIALE, MAllOLA, GATTO » .

« I sottoscritti chiedono di interrogare i lPresidente del Consiglio dei ministri e il Mi-nistro dell'interno per conoscere se in rela-zione ai recenti episodi di aggressione agliagenti di pubblica sicurezza e ai carabinier ida parte di gruppi sovversivi e alle campa-gne di stampa incitanti al vilipendio dei tu-tori dell'ordine, non intendano prendere prov-vedimenti per garantire il prestigio delle forzedi polizia e assicurare la piena efficienza di-fensiva della comunità nazionale .

(3-00779) « ALMIRANTE, DE MARZIO, TRIPODIANTONINO » .

« I sottoscritti chiedono di interrogare iMinistri degli affari esteri e dell ' industria ,commercio e artigianato, per conoscere qual iiniziative intendano assumere dopo l'avve-nuto accordo dello scorso dicembre fra Gra nBretagna, Olanda e Repubblica FederaleTedesca per la produzione di uranio arric-chito mediante centrifugazione .

« L 'accordo fra i tre paesi europei per laproduzione comune di esafluoruro di ura-nio 238 è destinato a fare dell'Italia, qualoranon intervenissero iniziative opportune, l 'uni-

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co paese industriale europeo escluso dallaproduzione di materiale fissile speciale e per -tanto debitore verso gli altri dell 'uranio ar-ricchito indispensabile per la produzione d ienergia necessaria al proprio sviluppo .

Gli interroganti chiedono inoltre, qual ipassi intendano compiere i Ministri interes-sati dopo aver rilevato che, due paesi, l'Olan-da e la Repubblica Federale Tedesca, hannopreso una iniziativa di particolare importanzaal di fuori della Comunità europea mentr eI ' Euratom è alla ricerca di programma pe rla propria attività e che la Gran Bretagna ,di cui l 'Italia ha sempre appoggiato la richie-sta di far parte del Mercato comune europeo,non ha ritenuto opportuno associare il nostr opaese al progetto per la produzione di urani oarricchito .

(3-00780)

« ZAMBERLETTI, ARNAUD » .

Il sottoscritto chiede di interrogare i lPresidente del Consiglio dei ministri ed i lMinistro della pubblica istruzione per cono-scere i precisi intendimenti del Governo i nordine all ' indifferibile e scottante problem adel triennio di applicazione di ingegneria ,nell ' università di Catania, la cui istituzion eriveste carattere di estrema urgenza e di mas-sima importanza, in quanto :

a) colmerebbe il grande vuoto dell amancanza della facoltà di ingegneria in unateneo quale quello catanese, dotato di vali-dissime facoltà, e ridimensionerebbe corsi d istudio, non adeguati alle finalità del bienni opropedeutico etneo. ma valevoli per altr efacoltà ;

b) eliminerebbe il grave disagio degl istudenti del biennio costretti a trasferirs inelle università settentrionali, nelle quali ,a parte i non indifferenti sacrifici economici ,devono sostenere per alcune materie esam igià superati a Catania e affrontare nuov iesami per materie, non contemplate ne lbiennio ;

c) comporterebbe la nascita di una fa-coltà facilmente accessibile a tutti gli student idi ingegneria della Sicilia orientale, capac edi consentire ai neo-laureati un sicuro inse-rimento in settori operativi, ai quali non dàaccesso la laurea in ingegneria conseguita aPalermo e Bari, mentre nel contempo deter-minerebbe una sensibile diminuzione di fre-quenze in superaffollate università settentrio-nali, a tutto vantaggio della serietà e del ren-dimento degli studi .

(3-00781)

« SANTAGATI » .

« Il sottoscritto chiede d ' interrogare il Pre-sidente del Consiglio dei ministri e i Ministr idell 'agricoltura e foreste e del tesoro, per co-noscere i motivi per cui non si è dichiaratasituazione di " grave crisi " la congiunturache investe la produzione e la vendita de imandarini, attività accentrata principalment ein Sicilia, al fine di determinare l ' interventodell'AIMA a favore degli agrumicoltori ; perconoscere i motivi per cui si è scelta la difficileapplicazione di disposizioni del " piano ver-de " alla crisi di questo prodotto, mentre pe raltri prodotti, localizzati in altre regioni ita-liane, si è proceduto con l'intervento del-l'AIMA .

« Tale disparità di intervento non è ammis-sibile né tollerabile, per cui si chiede qual inuovi provvedimenti il Ministro dell'agricol-tura e delle foreste intenda assumere, anzi s enon ritiene che si debba procedere o alla re-voca del decreto ministeriale di applicazionedell ' articolo 8 del " piano verde " n . 2, o alsuo superamento con un decreto che dichiar ila grave crisi del settore e quindi permett al'intervento dell 'AIMA.

La presente interrogazione ha carattere d iurgenza, proprio per la stessa caratteristicadelle finalità che intende raggiungere, all oscopo di non aggravare la situazione .

(3-00782)

« GUNNELLA » .

« I sottoscritti chiedono di interrogare i lMinistro dell ' interno, per conoscere i motiv iin base ai quali polizia e carabinieri, in per-fetto assetto di guerra, hanno proceduto, co nuna violenta repressione, allo sgombero del -l'Istituto tecnico industriale " Vittorio Ema-nuele III " di via Luca della Verdura di Pa-lermo, dai giovanissimi studenti che da di -versi giorni lo occupavano per protestare con-tro l ' insufficienza delle attrezzature scolasti-che e l'inefficienza dei metodi di insegna-mento .

Gli interroganti chiedono altresì di co-noscere sulla base di quali disposizioni è av-venuta tale ennesima repressione poliziesca equali provvedimenti il Ministro intenda adot-tare per impedire il ripetersi di simili att icontrari alla norma costituzionale e per ga-rantire ai dipendenti dell ' istituto di cui trat-tasi la libera e costituzionale manifestazion edelle proprie aspirazioni ed esigenze .

(3-00783)

« MAllOLA, GATTO » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare ilMinistro dei lavori pubblici, per sapere :

1) se è a conoscenza che secondo il pianogenerale delle strade da classificare statali a

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norma della legge 12 febbraio 1958, n. 126 ,approvato con decreto ministeriale 27 marzo1959, erano previste n . 39 strade ricadenti ne lLazio per complessivi chilometri 1 .373,090 ;

2) che attualmente, a 10 anni di distanzadi tali strade l 'ANAS ne ha assunto inconsegna solo 21 per complessivi chilometr i612,715 - meno della metà - più altre 3 stradenon

previste

nel piano

e

per

complessiv ichilometri 36,080 . (In provincia di Roma ichilometri assunti in consegna

sono

316,3circa su 609,8 circa complessivi) ;

3) se si è valutato il grave danno finan-ziario che ciò comporta per le amministra-zioni provinciali dovendo esse affrontare pe rla sola manutenzione delle strade non as-sunte in consegna dall 'ANAS una spesaannua che supera 1 miliardo e mezzo;

4) quali provvedimenti si intendonoadottare per porre fine ad una situazione ch econtrasta nettamente con le esigenze più volteespresse dalle amministrazioni provinciali ericonosciute, a parole, giuste dal Governo d ialleggerire gli enti locali di oneri non di lor opertinenza . Perché nel contempo l ' ANASprovveda ad adeguare la viabilità nazional enella regione laziale alle esigenze del traffic o

« CESARONI » .

« I sottoscritti chiedono di interrogare iMinistri dell ' interno e di grazia e giustizia ,per sapere :

1) se non ritengano che il comporta -mento di ufficiali di polizia giudiziaria e d imagistrati, intervenuti nelle indagini suifatti della " Bussola " di Marina di Pietra -santa, sia stato ispirato a criteri, che appaion ocoordinati, di repressione e di intimidazion e(denunce, querele, dichiarazioni alla stampa ,arresti indiscriminati, perquisizione alla fede -razione del PSIUP di Lucca, ecc .), nonché aduna prassi, scorretta e per certi versi contrari aalla legge, che ha consentito persino la rive-lazione di segreti istruttori ;

2) se non ritenga che i fatti denunciat inon rappresentino un reale pericolo di atte-stazioni autoritarie nel nostro paese e chequindi necessitino provvedimenti miranti al-l 'accertamento delle responsabilità, come am-monimento al consolidarsi di tale tendenza .(3-00785)

« LATTANZI, MINASI, ZUCCHINI ,GRANZOTTO » .

« I sottoscritti chiedono di interrogare i lMinistro del lavoro e della previdenza sociale,

per sapere quali immediate disposizioni sia -no state emanate perché venga svolta una ri-gorosissima inchiesta da parte degli organ iallo scopo preposti per accertare le responsa-bilità circa il terrificante infortunio sul lavo-ro avvenuto il giorno 9 gennaio 1969, in An-cona, nello stabilimento « Maraldi », ne lquale hanno trovato la morte per folgorazio-ne gli operai Domenico Pacciarotti, MarioBattenti e Furio Niccolini .

« Gli interroganti chiedono, inoltre, di sa -pere se il Ministro non ritenga di impartir eprecise disposizioni per richiamare gli Ispet-torati provinciali del lavoro ad esercitare conmaggiore efficienza le funzioni di controll oin materia di prevenzione infortuni e se nonritenga di dotare gli stessi ispettorati di piùcongruo personale, sia quantitativamente chequalitativamente, per consentire l'adeguatoassolvimento dei compiti che sono loro propri .

(3-00786)

« LATTANZI, ALINI » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare il Mi-nistro del tesoro, per conoscere :

a) quale ruolo svolge presso il Banco d iSicilia il dottor Antonino Messineo, ex diri-gente della Banca d'Italia e quale è la compa-tibilità tra l'incarico contrattuale, di cui s ichiedono i termini, e la effettiva funzion eesplicata ;

b) quale posizione ha assunto la vigilan-za in ordine al punto precedente .

« L'interrogante chiede altresì di conosce -re quali interventi intenda fare la vigilanz aal fine di garantire al personale del Banco l acarriera e, nell'interesse del Banco, la regola-rità delle promozioni e, pertanto, se non in-tenda sollecitare gli organi amministrativi de lBanco di Sicilia al fine di iniziare e conclu-dere trattative con i sindacati per modificar el'attuale regolamentazione di carriera e di as-sunzione, tenendo presente le esigenze de lBanco e una moderna forma di selezione ch egarantisca la carriera ai giovani più capac ie più idonei a comprendere la funzione d iuna banca in una zona depressa come la Sici-lia e nell'attuale momento economico .

(3-00787)

(i GUNNELLA » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare i Mi-nistri del turismo e spettacolo e di grazia egiustizia per avere notizie in merito alle stranevicende del film Bora Bora, anche con riferi-mento a molte contrastanti reazioni e valuta-zioni della stampa .

odierno .

(3-00784 )

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« Secondo queste informazioni risulterebbeinfatti :

1) che il film avrebbe avuto la conces-sione del nulla osta da parte della commis-sione di censura con la precisazione che s itrattava di uno spettacolo di " notevole livel-lo artistico " ;

2) che nella motivazione della sentenz adel Tribunale di Terni, che il 6 dicembre1968 aveva assolto i responsabili del film ,si affermerebbe che non poteva esservi ch eun giudizio di assoluzione, " di fronte al pre-valente valore artistico del film " ;

3) che invece la critica cinematografic aha largamente disistimato il film, come nelmodo più evidente risulta da una inchiest apubblicata sul settimanale L'Europeo del 16gennaio 1969, n . 3, nella quale in particola-re un regista notoriamente esperto in tali ma-terie, e precisamente il regista Luchino Vi -sconti, dichiarava il film pornografico, sce-mo, idiota ; aggiungendo di avere personal -mente assistito alla prima del film stesso ,con un pubblico che " si sganasciava in ri-sate e sberleffi, urlando contumelie " .

« Considerando questi particolari tanto ov-viamente contrastanti (e dai quali risultereb-be che il giudizio di " notevole livello arti-stico " ingiustificatamente espresso in sede d icensura amministrativa avrebbe poi influen-zato il giudizio in sede penale) l'interrogant egradirebbe poi conoscere se al film stesso son ostati concessi i vari e notevoli contributi sta -tali destinati a film di non scarso livello ar-tistico e di non evidente indecenza .

(3-00788)

« GREGGI » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare iMinistri dei lavori pubblici e dei trasporti eaviazione civile, per conoscere se siano a lcorrente dei numerosissimi incidenti stradali ,la maggioranza dei quali con conseguenzemortali, che si .verificano nel tratto di stradanazionale Tuturano-San Pietro Vernotic o(Brindisi), incidenti, che secondo i rapport idi polizia giudiziaria e gli accertamenti de lmagistrato, sono normalmente, quando nonsussistano responsabilità penali personali ,addebitabili ad una speciale natura e qualit àdel piano stradale e soprattutto alla presenz afitta di enormi alberi che costeggiano l ' interotratto di strada .

Se non ritengano urgente, ai fini dell asalvaguardia della pubblica incolumità, pro -cedere ad accertamenti tecnici immediati edin particolare disporre il rifacimento de lpiano stradale in maniera che venga impedito

qualunque facile slittamento dei veicoli esoprattutto se non ritengano disporre l'abbat-timento totale degli alberi che si trovano a ilimiti della strada .(3-00789)

« MANCO » .

Il sottoscritto chiede di interrogare iMinistri di grazia e giustizia e delle poste e te-lecomunicazioni per conoscere se siano al cor-rente delle trasmissioni televisive effettuatesisolo qualche giorno fa ed in particolare dell acosiddetta trasmissione " TV 7 ", con riferi-mento alle agitazioni promosse dalla class eforense italiana e da una parte della magi-stratura italiana in occasione della inaugura-zione svoltasi presso la Suprema corte di cas-sazione in Roma del nuovo anno giudiziario .

« Si chiede di conoscere il particolare pen-siero del Governo, al di fuori della legitti-mità e della ragione della protesta per l agravissima situazione in cui trovasi la giu-stizia italiana, se debbano considerarsi oppor-tune, convenienti e logiche, le contemporaneetrasmissioni televisive le quali riprendevanoi punti più salienti sia della relazione del Pro -curatore generale presso la Corte di cassazio-ne sia degli interventi di alcuni avvocati od'altre persone anonime e probabilment eal di fuori degli interessi e delle conoscenz edei problemi della giustizia, interventi pro-dotti nella piazza antistante al palazzo di giu-stizia .

« Se il Governo ritenga serio e logico de -terminare così clamoroso contrasto di vedut ee di opinioni nell'animo dei telespettatori po-nendo sullo stesso piano di legittimità mani-festazioni ritenute per lo meno fino a questomomento giuridicamente valide ed altre ri-tenute, per lo meno fino a questo momentoprivatistiche e personali .

« Se sia al corrente il Governo delle veree sostanziali ragioni di carattere morale e giu-ridico che sono alla base della decisione, le-gittima e logica quest'ultima assunta da qua-si tutti i Consigli degli ordini forensi d'Itali adi astensione dalla inaugurazione dell'annogiudiziario .

« Quale sia il pensiero del Governo in rap-porto all'autorevole presenza di un compo-nente del Consiglio superiore della magistra-tura ai movimenti, alle agitazioni ed agli in-terventi per nulla tecnici e consapevoli ch esi sono svolti nella piazza Cavour in Roma ,sollecitati ed effettuati gli interventi predett ida personaggi politici che con la giustizi anulla hanno a che fare per ragioni di com-petenza, di capacità di studio o di interess eal particolare approfondimento .

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« Quali iniziative infine ritenga il Gover-no di assumere perché la collaborazione degl iavvocati italiani alla vera e sostanziale atti-vità della giustizia non rappresenti solo un amanifestazione di vuote parole, ma un impe-gno responsabile e f attivo .

(3-00790)

« MANCÒ » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare i lMinistro delle poste e delle telecomunicazio-ni per conoscere se sia al corrente della qua-lità, dei termini, delle modalità e del conte-nuto di alcune trasmissioni televisive ed inparticolare della trasmissione televisiva co-siddetta Linea contro linea e di conoscere seil Governo condivida le pretese ragioni pro-pagandistiche della sopradetta particolar etrasmissione .

« In maniera specifica l'interrogante chie-de di conoscere se il Governo sia al correntedel contenuto della ultima trasmissione te-levisiva Linea contro linea, durante la qual esono apparse, nel video, ai telespettatori ita-liani, fanciullette di appena 13 o 14 anni in-tervistate da funzionari e giornalisti dell atelevisione sulle particolarità più o menoemotive e comunque sulle sensazioni all a

base di amorose esperienze giovanili .Se sia al corrente che per intervenir e

su siffatta materia sia stato scomodato finan-co il noto giornalista signor Ruggero Orlando .

« Se si ritenga infine che questo tipo d itrasmissione corrisponda a ragioni di buo nsenso, di serietà ed a reali interessi dei tele -spettatori o se, invece, le precisazioni s uesperienze del genere non appaiano perfet-tamente inutili appartenendosi quelle espe-rienze al naturale corso della vita giovanilee delle cose umane contro il quale corso evi-dentemente ritiene di porsi la television eitaliana capovolgendo o dirottando, con sif-fatta maniera propagandistica, per nullaoriginale la naturale rotta sentimentale dei

giovani .

(3-00791)

« MANCO » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare il Mi-nistro della pubblica istruzione, per conoscer equali sono stati i motivi che hanno deter-minato, da parte del provveditorato agli stud idi Brindisi, il ritardo nella corresponsion edegli stipendi nel mese di dicembre 1968 a iprofessori, supplenti, incaricati e titolari im-messi recentemente nei ruoli con la leggen. 603 .

« Tali docenti hanno percepito lo stipendi onei primi del mese di gennaio 1969, con grave

disagio economico degli stessi e delle lor ofamiglie, in specie nel periodo delle festivit ànatalizie, mentre tutti gli altri dipendenti del-la pubblica amministrazione sono stati pagat iregolarmente prima del 25 di dicembre .

(3-00792)

« MANCO » .

Il sottoscritto chiede di interrogare i lMinistro della pubblica istruzione, per cono-scere per quali motivi il provveditorato agl istudi di Brindisi non ha ancora regolarizzat ola posizione amministrativa dei professori im-messi nei ruoli con la legge n . 603; inoltre atali professori non sono state ancora corri-sposte, a tutt 'oggi, le quote aggiunta d ifamiglia .

« Chiede ancora di conoscere quali sian oi motivi, in base ai quali, i professori sup-plenti di educazione fisica della medesim aprovincia non hanno percepito gli stipend idovuti dall'ottobre 1968 e la relativa tredice-sima mensilità .

(3-00793)

« MANCO » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare i lMinistro di grazia e giustizia, per conoscer ese sia al corrente dei risultati e delle causedegli stessi, raggiunti nelle prove scritte degl iesami di procuratore legale svoltisi presso laCorte d 'appello di Lecce .

« Se sia in particolare a conoscenza chesu circa 270 o 280 candidati, sono stati am-messi alle prove orali appena una sessantin adi candidati, adottandosi difformi e contra-stanti criteri di valutazione nei confronti del -le due prove scritte d 'esame .

« Se corrisponda al vero, infatti la notizi ache viene data per ufficiale, in base all aquale nel mentre nei confronti del primo com-pito scritto sia stato adoprato un criterio d iuna certa larghezza, con l ' astensione di ac-certamenti sulla eventuale integrale copiaturadei temi svolti da libri o trattati, nei confront idel secondo tema, invece sarebbe stato adot-tato uno strano ed ingiusto criterio restrittivoin base al quale venivano annullati tutti ilavori presumibilmente copiati .

« Quale sia il pensiero del Governo in unasituazione del genere che ha determinato pi ùin funzione di fortuna, che in funzione d icapacità reali, il successo di alcuni candidat ie l ' insuccesso della quasi totalità .

Se sia a conoscenza il Ministro che l acommissione d'esami insediata presso la Cort ed'appello non ha proceduto ad una vera epropria correzione dei lavori con la eviden-

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ziazione degli errori commessi o delle inter-pretazioni illegittime o degli elementi comun-que di non corrispondenza ai temi assegnati ,ma si è invece limitata ad una valutazionequanto mai generica espressa nel voto sol -tanto, sicché il candidato mai potrà prender eatto della erroneità o della giustezza de lproprio esame .

« Chiede infine al Governo di conoscer ese sia al corrente dei diversi e contrastant icriteri di valutazione che vengono usati dall ecompetenti commissioni di esame presso l eCorti d 'appello, sicché nel mentre, per esem-pio, a Bari i candidati sarebbero stati quas itotalmente ammessi alle prove orali, perfet-tamente l'opposto è accaduto a Lecce, venen-dosi a determinare una situazione fortunos aanche nei confronti delle scelte della circo-scrizione d 'esame .

(3-00794)

« MANCO » .

Ciò anche in considerazione del fatt oche in una società democratica l 'uso dellearmi da fuoco nelle occasioni sopra menzio• •nate, deve considerarsi eventualità talment estraordinaria ed eccezionale, da far conside-rare l'improbabile rischio connesso alla pri-vazione di armamento micidiale, senza pa-ragone minore del rischio connesso ad unsuo abuso .

(3-00796)

« LOMBARDI RICCARDO » .

Il sottoscritto chiede di interrogare i lMinistro dell ' interno, per conoscere qual isiano esattamente le risultanze delle primeindagini sulla sparatoria che avrebbe avutoluogo dinanzi alla sede del MSI in Livorno ;e per conoscere se le frettolose informazion idiramate dalla radio e dalla TV corrispondanoa tali risultanze, o siano soltanto intese anascondere le vere responsabilità .

(3-00797)

« ALMIRANTE » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare i lGoverno per conoscere se sia al corrente diquanto è stato ampliamente pubblicato dall astampa nazionale in relazione ad alcune di-chiarazioni che sarebbero state consegnat eai giornalisti da parte di un autorevole rap-presentante del Governo in relazione ai not ifatti ed incidenti di Avola .

« Se sia al corrente che sempre a quantoriportato dalla stampa la predetta persona-lità di Governo si sia espressa nel meritodelle denunce e dei rapporti di polizia giu-diziaria che sono attualmente al vaglio de lMagistrato prima ancora che quest'ultimoabbia emesso provvedimento alcuno sia puredi natura istruttoria .

« Se non ritenga che, nel caso le notizi eriportate corrispondessero al vero, le dichia-razioni politiche del rappresentante di Go-verno, appaiano una incostituzionale, anti-giuridica, inopportuna se non immorale in-terferenza dell'esecutivo nei confronti del-l'Ordine giudiziario .

(3-00795)

« MANCO » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare i lMinistro dell'interno per conoscere se, indi-pendentemente da un eventuale regolamentolegislativo della materia non intenda fin daoggi avvalersi della sua facoltà di disporreche le forze in servizio di ordine pubblico ,in occasione di manifestazioni sindacali, stu-dentesche e politiche, siano solo munite d imezzi di dissuasione, prevenzione e repres-sione tali da escludere, nel caso di impiego ,conseguenze letali .

I sottoscritti chiedono di interrogare i lMinistro dell'agricoltura e delle foreste, pe rsapere in quale momento e in quale formaintende consultare le organizzazioni professio-nali agricole, le associazioni cooperative e isindacati in ordine ai problemi esaminati da lConsiglio dei ministri degli esteri e dell 'agri-coltura della CEE nella seduta congiunta del10 dicembre 1968 a Bruxelles, relativi a u nprogramma (noto come « Piano Mansholt) peruna nuova ristrutturazione dell ' agricoltur a

nell'ambito del MEC .

(3-00798)

« OGNIBENE, ESPOSTO, MARRAS ,

BARDELLI » ,

I sottoscritti chiedono di interrogareMinistro dell'interno, circa l'ultimo gravissi-mo episodio di uso irresponsabile delle arm ida parte della forza pubblica, avvenuto nell e

campagne di Illorai (Sassari) ove un grupp odi carabinieri ha sparato, ferendolo grave-mente, contro un ragazzo di sedici anni, Mat-teo Pois, muto e menomato fisicamente e psi-chicamente sin dalla nascita, mentre attendev aalla custodia del gregge familiare .

« I comandi del corpo, invece di procederead un severo accertamento dei fatti, hann olasciato accreditare attraverso la stampa e l atelevisione una falsa versione dell 'accaduto ,da cui risultava : che il giovane aveva sparat ocontro i militi quando gli fu imposto l'alt, ch eaccanto al ferito era stato rinvenuto un mo-schetto 91, con il quale avrebbe poco prim aaperto il fuoco, che si rifiutava ripetutament edi rispondere agli interrogatori .

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« Il padre del Fois in una lettera ai gior-nali afferma, che il figlio a causa di una me-nomazione fisica, non ha mai maneggiat oun'arma e non è in condizione di farne uso .Nella lettera si legge tra l ' altro: " Mio figli oMatteo che compie i 17 anni il 1° marzo 1969 ,

è stato fin dalla nascita menomato fisicament ee psichicamente, _ al punto che non è in grad odi compiere da sé i più elementari bisogni del -

la vita fisica. Per una particolare forma d i

psicosi paranoica ha avuto sempre un sacr oterrore di tutte le divise ed in modo partico-lare di quella dei carabinieri, per cui tutte l e

volte che vedeva un carabiniere in divisa il suo

primo istinto era quello di fuggire . Inoltre ,mio figlio non è assolutamente in grado d iesprimersi con la parola, non ha mai maneg-

giato, non dico un ' arma, ma nemmeno unapistola giocattolo " .

Dopo aver affermato che il figlio Matteo" non è, né mai è stato in condizioni di spa-rare contro chicchessia, né mai ha avuto fr ale mani armi di qualsiasi genere ", che inoltre" non è in condizioni di farsi capire in alcu nmodo da gente che non lo conosce ", e che s uciò " sono in grado di testimoniare tutti i cit-tadini di Illorai ", Fois conclude, replicand oalle notizie, secondo le quali il ragazzo si sa-rebbe chiuso nel mutismo : " Ma, chi è mut onon parla " .

Aggiungendosi questo triste episodi oagli altri numerosissimi abusi nell 'uso dell earmi da fuoco da parte delle forze preposte al-l'ordine pubblico in Sardegna – abusi che han -no portato in questi mesi nelle zone intern edell'isola alla esecuzione sommaria di ben cin-que persone, la maggior parte incensurate edi giovanissima età – si chiede di sapere qual iprovvedimenti il Governo intende adottare perpunire i responsabili e porre fine a questi fe-roci sistemi di repressione, indegni di unoStato che nella sua Costituzione proclama :"non è ammessa la pena di morte, se non neicasi previsti dalle leggi militari di guerra " .

(3-00799)

« MARRAS, PIRASTU, CARDIA ,PINTOR

I sottoscritti chiedono di interrogare iMinistri dell'industria, commercio e artigia-nato e degli affari esteri, per sapere, contra-riamente alle affermazioni dei rappresentant idel Governo alle Commissioni industria e desteri riunite il 9 gennaio 1969, se corrispond eal vero la notizia secondo la quale al Centr oEuratom di Ispra sono minacciate riduzion idel personale nelle varie forme del decentra-mento o per destinazione ad altro incarico ;

chiedono inoltre di conoscere le decisio-ni del Governo in rapporto alle reali prospet-tive di lavoro a lungo periodo per il Centr oin questione .

(3-00800)

« LEONARDI, BATTISTELLA, GIAN -

NANTONI » .

INTERPELLANZE

« I sottoscritti chiedono di interpellare i lMinistro della sanità, per sapere – premes-so che :

a) la legge 8 marzo 1968, n . 221 (Prov-videnze a favore dei farmacisti rurali) clas-

sifica le farmacie rurali assumendo qual e

unico criterio il numero degli abitanti ; cri-terio insufficiente ed erroneo se non si h apresente anche la stratificazione sociale ch e

comporta diverse prestazioni in medicinal ida parte degli enti mutualistici ed il reddit odella zona che ovviamente induce ad un us opiù o meno diffuso di medicine ;

b) la legge non prevede l'intervento de lcomune nella decisione di classificazione ,come tutto farebbe ritenere giusto quando s iintenda la farmacia come un servizio ad assi-curare la presenza del quale il comune è i lprimo interessato, ma elimina anche l ' inter-vento assicurato dall 'articolo 115 del testounico delle leggi sanitarie 27 luglio 1934 ,n . 1265, e riconfermato nelle leggi successivecon le espressioni : " sentito il podèstà "" sentito il sindaco del comune interessato "riducendo il comune ad ente che informa su lnumero degli abitanti, cui si trasmette copi adella decisione che nel suo territorio vi è un ao più famacie rurali e l'invito a dare esecu-zione all'obbligo dell 'esattore comunale a ver-sare in apposito capitolo dello stato di pre-visione la somma dovuta quale contributo a lo ai farmacisti rurali ;

e) la composizione della commission eprovinciale prevista dall 'articolo 8 della leg-ge 2 aprile 1968, n . 475 (Norme concernent i

il servizio farmaceutico) abilitata a delibe-rare sulla classificazione delle farmacie ru-rali, non prevede la presenza di nes ;un rap-presentante degli enti locali ;

f) la legge usa, in vari articoli, un adiversa terminologia (articolo 1 : comuni, fra-zioni o centri abitati ; articolo 2 : comuni e icentri abitati ; articolo 5 : capoluogo, frazion eo centro abitato) determinando interpreta-zioni soggettive nell ' applicazione ;

- e) la interpretazione più ovvia è quell adel numero degli abitanti inclusi nella " zonafarmaceutica " di ogni farmacia ;

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f) invece, come sta avvenendo nella pro-vincia di Modena, pare su indicazione 'de -gli uffici ministeriali, si classifica partend odal centro abitato inteso secondo la rigoros adefinizione statistica dell ' ISTAT che, si sa ,esclude nuclei e case sparse - non tenend oin conto alcuno gli abitanti della frazione d icui il centro abitato è solitamente capoluogo ,tanto meno quelli dell ' intero comune in cu ia volte una farmacia sola è ubicata - la cir-colare del medico provinciale di Modena a isindaci in data 20 maggio 1968, prot . 3135 ,sottolinea: " intendendosi per centro abitat oil solo vero nucleo di abitazioni in cui èaperta la farmacia, non compresi altri even-tuali nuclei circostanti senza continuità d iabitato col predetto, o case sparse nel terri-torio della ' zona farmaceutica ' di compe-tenza " ;

g) tale interpretazione ha creato situa-zioni a dir poco scandalose, tanto più se s itengono presenti, al di là delle indennità d iresidenza, i vantaggi che le farmacie rural ihanno nella liquidazione da parte degli ent imutualistici delle somme dovute ;

h) tale interpretazione distorce una leg-ge che, pur nei suoi limiti, persegue la giu-sta finalità di eliminare le disparità e di in-dennizzare chi, gestendo un pubblico servi -zio, non ne trae sufficiente e giusto utile epuò anche determinare, nell ' ambito dellazona farmaceutica, con grave danno per l acittadinanza, spostamenti della sede farma-ceutica per usufruire dei vantaggi o di mag-giori vantaggi -

se non ritenga - pur nei limiti di unalegge che alla base della classificazione d ifarmacia rurale pone solo il numero degl iabitanti e non anche il reddito della zona ,che nella decisione di classificazione di far-macia rurale non responsabilizza, in colla-borazione con gli uffici periferici del Mini-stero, gli enti locali, che non demanda l adeterminazione precisa della indennità di re-sidenza, eventualmente anche superiore al li -mite massimo oggi previsto in lire 850 .000 ,alle istanze locali, le sole in grado di espri-mere una esatta valutazione, le sole interes-sate non a porre in difficoltà i gestori ma adassicurare la presenza di un servizio cosìessenziale quale quello della distribuzione de imedicinali - di emanare immediate disposi-zioni perché sia data l ' ovvia interpretazionedelle " zone farmaceutiche " onde sanare si-tuazioni scandalose di cui sono già investiteamministrazioni locali e popolazioni .

(2-00150)

« FINELLI, ZANTI TONDI CARMEN » .

« Il sottoscritto chiede d'interpellare il Mi-nistro dell'interno, per sapere quali urgent idisposizioni intende adottare per tutelare l alibertà e la incolumità di coloro che parte-cipano a manifestazioni musicali e a tratte-nimenti in locali pubblici e privati affinchénon si rafforzi il convincimento già larga -mente diffuso che l ' individuo debba tutelarela propria incolumità con i propri mezzi .

(2-00151)

« PULCI DI BARSENTO » .

Il sottoscritto chiede di interpellare i lPresidente del Consiglio dei ministri e il Mi-nistro del turismo e dello spettacolo, pe ravere notizie - considerato quanto è stat osancito nel capitolo XV del Piano quinquen-nale di sviluppo economico, a proposito dell apratica sportiva e nella imminenza dell ' at-tuazione dell'ordinamento regionale a statut oordinario - in ordine ai seguenti aspetti de lproblema:

l 'urgenza di creare un efficace stru-mento di coordinamento a livello governativ oper favorire l 'equilibrato sviluppo dell'atti-vità sportiva nel nostro paese di tutti gli ent iche operano nel settore, al fine di rendereun servizio efficace alla gioventù del nostr opaese. Detto organismo potrebbe essere af-fiancato da una Consulta nazionale, rappre-sentativa di tutte le componenti associative ,degli enti locali e degli organismi statali in-teressati ;

l'opportuno coordinamento a livello d igoverno e il riordinamento legislativo san -cito dal Piano quinquennale di sviluppo eco-nomico sono urgente condizione per lo svi-luppo dello sport dilettantistico, espression eeducativa della pratica sportiva. Lo spaziodi intervento degli enti pubblici interessat i(CONI, ENAL, G .I .) dovrà favorire lo svilupp odel libero associazionismo sportivo, associa-zionismo a cui oggi manca assistenza, soste-gno, valorizzazione . Carenze particolari emer-gono, in quest ' ambito, in ordine allo spor tfemminile . Quando si parla di sport, in Ita-lia, ci si riferisce esclusivamente a quellomaschile ; questa carenza è fondamentale pe ril discorso che, nel nostro paese, si sta por-tando avanti sulla promozione dello sport ,carenza che ha i suoi riflessi sul piano de icontenuti e del metodo .

« Al riguardo, assume rilevanza conoscer equale salvaguardia si intende dare all'incre-mento del libero associazionismo sportivogiovanile e quale configurazione sarà prospet-tata per definire la natura giuridica delle so-cietà sportive in genere ; è da rilevare, a tal

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proposito, che vi è in corso un costante ali -mento dei gruppi sportivi aziendali .

L 'accennato coordinamento e il riordina-mento legislativo sottintendono la compiut adefinizione degli ambiti dello sport professio-nistico, i suoi limiti, nonché l 'articolazion edella pratica dello sport in altri due livelli ,e cioè quello ricreativo (di base) e l'altro ,agonistico, il quale ultimo si esprime nor-malmente attraverso le Federazioni sportiv enazionali, confederate nel CONI . Di quest 'ul-timo disporre la improrogabile revisione del -la legge istitutiva e l 'urgenza di sollecitare ,in tale prospettiva, un riesame del rapportoStato-CONI per quanto riguarda i fondi ch eil CONI stesso introita dalla gestione del con -corso pronostici (Totocalcio), trattandosi d idenaro elargito dalla comunità nazionale, i nmodo da garantire un esame di merito, e no nsolo di legittimità . In questo contesto è d avalutarsi se la recente iniziativa denominat a" Giochi sportivi della gioventù " rientri nel -le competenze del CONI stesso e se l ' inizia-tiva garantisca gli ambiti di altre associazion iche direttamente curano la propaganda e l osport tra i giovanissimi ;

la opportunità di concrete intese con i lMinistero della pubblica istruzione perché iprogrammi scolastici tengano conto dei piùmoderni metodi della pedagogia sportiva nel -l ' articolazione dei programmi stessi, al fin edi favorire ed avviare gli alunni alla praticadello sport . Al riguardo sarà opportuno sol-lecitare una più rigorosa applicazione dellenorme vigenti in materia di costruzione d iimpianti sportivi scolastici e sostenere l'esi-genza da tutti avvertita di permettere l'uti-lizzazione di detti impianti da parte di tutt igli sportivi, d ' intesa con gli enti locali, fatt isalvi gli interessi ed i diritti della scuola ;

ancora in considerazione della confu-sione e della settorialità degli interventi inmateria di costruzione di impianti sportivi ,l 'urgenza di promuovere un provvediment oche coordini la realizzazione di un piano con-creto che favorisca la costruzione degli im-pianti stessi, con particolare riguardo nell ezone depresse dell'Italia centro-meridionale ,attuando così il dettato del Piano quinquen-nale di sviluppo economico (vedi capitolo XV) .In questo quadro va verificata la situazion edell'Istituto del credito sportivo, prevedend omodifiche alla legge istitutiva di esso ch esanciscano più dirette possibilità di inter -vento e diversa definizione delle garanzie ri-chieste per l 'accensione dei mutui da part edegli enti locali ;

il ruolo degli enti locali è reputato de-terminante per il progresso dello sport nelnostro paese, ma – a tal proposito – è orma iannosa e inascoltata la richiesta della mo-difica del testo unico della finanza locale ,che – allo stato – colloca le spese in favor edello sport tra quelle facoltative . Si solleci-tano, inoltre, intese con il Ministero dell'in-terno, oltreché con il Ministero dei lavor ipubblici perché in sede di legislazione in ma-teria urbanistica siano salvaguardate le esi-genze di zone verdi, di verde attivo e di im-pianti sportivi, secondo un criterio quanti-tativo commensurabile all'entità della popo-lazione e quantitativo che parta dai " Centr iconsorziali di verde attivo " per i comun ipiù piccoli e giunga ai " Centri pubblici d iverde attivo ", ai " Parchi pubblici attrez-zati " e ai " Parchi pubblici polivalenti " .

(2-00152)

« IozzELLI » .

« Il sottoscritto chiede di interpellare il Mi-nistro dell'interno per sapere se è a cono-scenza dello svilupparsi nel paese, in quest iultimi tempi, di un 'assurda e pericolosa cam-pagna antisemitica esprimentesi con scritt emurali ingiuriose, atti vandalici nei cimiter iebrei, manifesti, pamphlets, minacce, ecceter ache hanno di volta in volta investito Pisa ,Mantova, Venezia, Milano, Padova, Vercelli ,Firenze, Viareggio, Gasale Monferrato e, so-pratutto, Roma, secondo le notizie fornite i ndata 10 gennaio 1969 dall ' Unione delle comu-nità israelitiche attraverso una conferenzastampa tenuta nella capitale .

« Per conoscere, ancora, quali atteggia -menti intende assumere per porre fine a tal esituazione che mortifica profondamente, pri-ma ancora che gli ebrei italiani, lo spiritoe la lettera della Costituzione repubblicanaed ogni regola della nostra civile convivenza ,riproponendo temi che hanno portato, appenapochi decenni fa, a forme di discriminazione ,persecuzione e genocidio senza precedenti nel -la pur tormentata storia dell'umanità.

(2-00153)

« SERVADEI » .

« I sottoscritti chiedono di interpellare i lPresidente del Consiglio dei ministri e il Mi-nistro degli affari esteri per conoscere gli in-tendimenti del Governo italiano di fronte a inuovi atti di guerra dello Stato di Israele, eper sapere se non ritenga opportuno appog-giare tutte le iniziative prese su piano inter -nazionale tendenti a bloccare la crescente ag-gressività dello Stato di Israele .

(2-00154)

« VECCHIETTI, LUZZATTO, CERAVOLO

DOMENICO . BASSO . LAMI » .

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Atti Parlamentari

— 3579 —

Camera dei Deputat i

V LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 14 GENNAIO 1969

« I sottoscritti chiedono di interpellare i lPresidente del Consiglio e il Ministro di gra-tia e giustizia per conoscere quali iniziativeabbiano preso o intendano prendere per dar eesecuzione al voto della Camera del 5 ottobr e1967 in favore della revisione del Concor-dato .

(2-00155) « BASSO, CERAVOLO DOMENICO, PAS-

SONI, LATTANZI, LUZZATTO n .

« I sottoscritti chiedono di interpellare ilPresidente del Consiglio dei ministri, per sa-pere quale iniziativa intende promuovere pe raccertare la congruità o meno dell ' iniziativaintrapresa dall'ENEL in relazione al proces-so contro i responsabili della catastrofe de lVajont .

(( L'ENEL, infatti, per attuare la transa-zione monetaria con il Consorzio danneggiat idel Vajont, per un valore fino a dieci miliar-di di lire, onde ottenere che i superstiti dell eduemila vittime rinuncino a proseguire nel -l'azione di parte civile nei suoi confronti ,pone come condizione che le società indu-striali della zona colpita la cartiera di Vero-na, la Filatura del Vajont, la società FAESI-TE, la società G . Protti, la Trasporti Vai Zol-dana, il cementificio Savic di Cadola in Pont enelle Alpi, i rappresentanti delle chiese di-strutte e ì comuni di Longarone, Erto-Cass oe Castellavazzo partecipino anch'essi all atransazione rinunciando ad ogni qualsias ipretesa nei confronti dell'ente nazionalizza-to . Poiché le citate società industriali, oltr ea godere di tutti i benefici fiscali e di altreprovvidenze, hanno ricevuto sotto forma d icontributi e di mutui agevolati in base all alegge del Vajont del maggio 1964, le sommesotto elencate :

Cartiera di Verona lire 9 miliardi 920milioni ;

Filatura del Vajont lire 3 miliardi ;

società FAESITE lire 1 miliardo e 226milioni ;

società G . Protti - Procond lire 814 mi-lioni ;

Trasporti Val Zoldana lire 480 milioni ;

cementificio SAVIO lire 2 miliardi 323milioni ;

quest 'ultima società senza aver subìto dan-ni tanto che nei suoi confronti è in corsouna indagine istruttoria presso la Procuradella Repubblica di Belluno sia in seguito ainterrogazioni parlamentari che a denuncie

giornalistiche, gli interpellanti chiedono d isapere :

1) a quanto ammontano le singole som-me che l'ENEL intende versare alle sucitatesocietà perché esse partecipino alla transazio-ne contribuendo a determinarne l 'attuazionedi fatto ;

2) come può il Governo avallare che loENEL, in quanto ente pubblico, possa attua-re una simile operazione finanziaria a favor edi società industriali che per la quantità didanaro, di agevolazioni creditizie e di incen-tivi ricevuti, dovrebbero essere le ultime tra idanneggiati a chiedere indennizzi, mentre l oENEL al genitore per la perdita del figlio uni-co promette 2 milioni di lire, al figlio mino -renne per la perdita di un genitore lire 1 mi-lione e 500 mila e così via ;

3) come potrebbe la Corte dei conti sen-satamente approvare e siglare la sucitata ope-razione finanziaria, senza venir meno al suotradizionale compito di scrupoloso controllosulla destinazione e sull'uso delle somme in-troitate dall'ENEL nella sua attività indu-striale e commerciale, in particolar modo dal -le grandi masse dei cittadini utenti di ener-gia elettrica .

(( Gli interpellanti, auspicando, infine, ch ele amministrazioni comunali di Longarone ,Erto-Casso e Castellavazzo mantengano ne iconfronti dell'ENEL un comportamento fer-mo e coerente con le reiterate dichiarazion ipiù volte rese dai loro sindaci, chiedono di

conoscere :

a) se è vero che l'ENEL ha trasferitoun gruppo di suoi dipendenti presso il Con-sorzio danneggiati del Vajont, distogliendol idalle attività istituzionali dell'ente ; e se ciòrisponde a verità, quale controllo l'ENEL h aesercitato ed esercita sull'operato di codest isuoi dipendenti all'interno del consorzio e ,in particolare, sul modo con cui essi svolgon o

le trattative e promuovono le offerte degli in-dennizzi ai danneggiati onde indurli ad accet-tare la transazione ;

b) quale valore reale e legale può averel'attività che viene svolta dal presidente de l

citato Consorzio danneggiati del Vajont nell etrattative con l'ENEL per una transazione checomporta una somma di ben 10 miliardi d i

lire, quando il suo mandato presidenziale èscaduto sin dal 29 maggio 1968 e mai gli è

stato rinnovato dall'assemblea consortile a

norma di legge .

(2-00156)

« BUSETTO, BARCA, BORTOT, LIZZE-

RO, SCAINI n .

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Atti Parlamentari

— 3580 —

Camera dei Deputata

V LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 14 GENNAIO 1969

MOZIONE

« La Camera ,

considerato che il riconoscimento dell aRepubblica democratica del Vietnam rappre-senterebbe un fatto notevolmente positivo ne lquadro delle iniziative internazionali per por-re fine al conflitto nel Vietnam ;

considerato inoltre che il riconosciment odella Repubblica democratica del Vietnam èun atto doveroso verso un popolo che ha con-quistato l'indipendenza - riconosciuta con gli

accordi di Ginevra del 1954 - in una dur alotta contro il colonialismo,

impegna il Governo

a stabilire immediate relazioni diplomatich econ la Repubblica democratica del Vietnam .

(1-00024) « BASSO, VECCHIETTI, LUZZATTO ,

CERAVOLO DOMENICO, PASSONI ,

LATTANZI, ALINI, MAllOLA, MI-

NASI, AvoLIO, CACCIATORE, GRAN -

ZOTTO, CARRARA SUTOUR » .

STABILIMENTI TIPOGRAFICI CARLO COLOMBO