Secondo Seminario CIAM 2008-2009

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    Evoluzione

    Evoluzione

    Eubatteri

    Eucarioti

    Archaea

    Virus

    Piante

    Animali

    Funghi

    Piante

    verdi

    Tutto ilresto

    I Regni

    Evoluzione delle piante

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    Era Periodo Phyticera Eventi

    Cenozoico Neogene Cenotico

    Evoluzione delle piante a

    ore (144-80 Ma)

    Grande espansione dellepiante a seme (290-250

    Ma)

    Evoluzione delle piante

    vascolari (430-410 Ma)

    Prime piante

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    Paleogene

    Mesozoico Cretaceo

    MesoticoGiurassico

    Triassico

    Paleozoico Permiano

    PaleoticoCarbonifero

    Devoniano

    Siluriano

    Proterotico

    Ordoviciano

    Cambriano

    Precambriano

    Archeotico

    La vita nasce nel mare, ma quando le condizioni di vita

    cambiano (predazione) gli organismi cercano nuovi habitat da

    colonizzare

    470-430 Ma (Ordoviciano-Siluriano) cambiamenti geoclimatici

    necessari per la colonizzazione: emersione placche continentali,

    cambiamenti climatici, formazione suolo.

    Stesso periodo prime evidenze fossili di adattamenti ad una

    vita non acquatica: protezione dal disseccamento, elementi di

    trasporto, elementi di supporto, modalit sessuali

    400 Ma prime piante colonizzatrici: prima piante non vascolari

    (briofite) seguite dalla nascita delle Eutracheofite, il 99%

    delle piante odierne (Prima Rivoluzione)

    Sintesi evolutiva

    Sintesi evolutiva

    Sono felci, licopodi ed equiseti, di tipo erbaceo alte max 1

    metro, che per in 100 Ma invadono il mondo.

    Invenzione di radici, cortecce, legno, ecc.

    Grandi cambiamenti climatici dovuti a spostamento

    Polo Sud rispetto a Gondwana, calo CO2, tre glaciazioniNel giro di 20 Ma prime forme arboree, dopo 50 Ma

    prime formazioni forestali, e intorno a 300 Ma mega

    ecosistemi forestali

    Intorno a 300 Ma formazione supercontinente Pangea

    con modificazioni climatiche drammatiche

    Si passa da clima freddo e secco a caldo e secco

    In questo nuovo ambiente si ha (290-250 Ma - Permiano) la

    Seconda Rivoluzione: la nacita delle Spermatofite, le

    piante a seme, in particolare le piante a seme nudo o

    Gimnosperme

    Evoluzione delle difese chimiche.

    Nel Triassico (248-206 Ma) si evolvono e distribuiscono le

    Conifere, nel primo Giurassico (206- 180 Ma) le piante a seme

    dominano il mondo, e le foreste erano simili a quelle odierne

    Nel primo Cretaceo (ca. 140 Ma) si osserva la Terza

    Rivoluzione: la nascita delleAngiosperme o piante a seme

    nascosto o piante a fiore

    Sintesi evolutiva

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    Nascono tardi, partono come piantine erbacee e dai tropici, ma

    nel giro di poco (80 Ma) dominano quasi tutti gli habitat del

    mondo e diventano le pi numerose in biomassa e numero di

    taxa

    Dicotiledoni e monocotiledoni si seguono molto rapidamente e

    per ultime arrivano le erbe

    Sintesi evolutiva

    Le specie vegetali conosciute oggi nel

    mondo

    87%

    3%

    4%7%

    non vascolarri

    Vascolari a spore

    Gimnosperme

    Angiosperme

    Evoluzione delle difese

    Dalle difese meccaniche: cutina, subrina, cere, cortecce,

    spine, ecc. alle difese chimiche

    Le prime briofite e gimnosperme iniziano a produrre tannini

    condensati, glicosidi cianogenici, ormoni giovanili edecdisoni, e le prime Conifere (Araucaria, Podocarpus,

    Cupressus arizonica, Pinus strobus, ecc.) iniziarono ad

    immettere nellambiente terpenoidi

    Le Angiosperme portano alla maggior diversificazione inrisposta allescalation

    Nelle Dicotiledoni la composizione degli OE si segrega in

    senso evolutivo.

    Evoluzione delle difese

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    Nelle pi antiche dicotiledoni (Magnolidae) le essenze sono

    caratterizzate soprattutto da derivati dellacido cinnamico:safrolo, eugenolo ed aldeide cinnamica. Illiciumverum,Canananga odorata, Cinnnamomum spp., Laurus nobilis,

    Myristica fragrans

    Nelle pi pi moderne si riducono i derivati del cinnamato d

    aumentano i terpenoidi: prima nelle Rosidae (Myrtus spp.;Rosa spp. ; Citrus spp.Pimpinella,Anethum,Angelica,Foeniculum e poi nelle Asteridae Melissa, Lavandula,Rosmarinus, Thymus, Mentha e Matricaria,Artemisiaabsinthium,Achillea, Calendula

    Evoluzione delle difese

    Funzione ecologica

    Funzione ecologica degli OE

    Gli OE non sono (solo) prodotti di scarto perch:

    sono sintetizzati e raccolti ancora nel periodo giovanile dellapianta, mentre questo processo rallenta e si ferma nelle piantemature.

    sono prodotti ad un costo non indifferente in termini di DNA,

    enzimi, fotosintase ed energia. Sembrerebbe quindi ovvio unvantaggio selettivo per le piante che producono OE

    Quale ruolo?

    Attrazione degli impollinatori. Attivit contro i patogeni.

    Competizione pianta-pianta. Mediazione di cicli nutritivi.

    Difesa da erbivori. Solvente per altri composti.

    NB: le resine hanno anche altri effetti non riconducibili agli OE

    Funzione ecologica degli OE

    1. Attrazione degli impollinatori

    Ruolo importante in particolare nell'attrazione degli impollinatori notturni epi primitivi ( probabile che l'odore sia un attraente per gli insetti piantico del colore). Gli aromatici nella frutta svolgono invece attivit diattrazione per facilitare la dispersione dei semi

    2. Competizione pianta-pianta

    I monoterpeni sono citotossici per i tessuti vegetali (processi di respirazione,fotosintesi e permeabilit membrana cellulare) e fitotossici nel terreno(inibizione/rallentamento germinazione). Metodo poco selettivo.

    3a. Difesa da erbivori: animali superiori

    E' ipotizzabile che gli OE possano, a concentrazioni elevate ed in alcuni casi,esercitare uninfluenza inibitoria sulla selezione del cibo ma questinfluenzasembra molto ridotta se comparata alla corrispettiva azione dalcaloidi etannini.

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    Funzione ecologica degli OE

    3b. Difesa da erbivori: insetti

    I monoterpenoidi sembrano giocare un ruolo importante anche neimeccanismi di difesa dagli insetti (Mentha x piperita, Menthapulegium, Artemisia vulgaris,Citrus spp, Pseudotsuga menziesii,

    terpinen-4-olo; linalolo, canfora, !-pinene acetato di bornile eborneolo). Le erbacee tropicali, al contrario di quelle delle zone nontropicali, hanno sviluppato alto contenuto in citrali, probabilmenteperch sono pi frequentemente soggette a predazioni da partedinsetti. I terpeni sono spesso sintetizzati ex novo e rilasciati dopoun attacco di insetti con lesioni

    3c. Difesa da erbivori: azione ormonale

    Composti che agiscono come ormoni giovanili sono stati scoperti inpiante comeAbies balsameae Cedrus deodara, e sembrano in gradodi di arrestare lo sviluppo di alcuni insetti

    Funzione ecologica degli OE4.Attivit contro patogeni

    L'attivit antimicrobica degli OE non in discussione, e rimando ladiscussione al capitolo sulle attivit biologiche.

    5. Mediazione di cicli vitali

    Nei climi mediterranei gli OE giocano un ruolo importantenel ciclo

    riproduttivo e nutritivo, mediando, ogni 15-25 anni, incendi che stimolano lagerminazione dei semi delle erbacee inibite dagli OE, e un aumento dellabiodiversit. Come risultato della loro tossicit per i detrivori e funghicellulolitici, regolano il ritmo di decomposizione del deposito di foglie in climipi umidi. I monoterpeni delle resine funzionano da riserva di carbonio nelsottobosco di Conifere.

    6. Azione come solvente/vettori per composti

    LOE di Myrica gale contiene monoterpeni (soprattutto "-pinene) molto volatilie un sesquiterpene poco volatile ma molto antimicotico, il germacrone, cheviene trasportato e depositato sulla foglia dai monoterpeni. I monoterpenisolubilizzano e servono da facilitatori per la dispersione delle resine

    Botanica Fisiologia ed anatomia

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    Upper epidermis(dermal tissue)

    Cuticle

    Cuticle

    Palisadeparenchyma(ground tissue)

    Xylem

    Phloem

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    Lower epidermis(dermal tissue)

    Spongy mesophyll(ground tissue)

    Guard cell

    Stomata

    Lower epidermis

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    Vasculartissues

    Leaf primordia

    Shoot apex andapical meristem

    Axillary budwith meristem

    Leaf

    Node

    Internode

    Vasculari

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    (A) Leaf

    (B) Stem

    Mesophyll

    Bundle sheathparenchyma

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    Phloem

    Vascular

    cambium

    Groundtissues

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    Epidermis(dermal tissue)

    Cortex

    Pith

    Xylem Vasculartissues

    Vasculartissue

    Soil line

    Lateralroot

    Taproot

    Root hairs

    Root apex withapical meristem

    Root cap

    (B) Stem

    Root hair(dermal tissue)

    Epidermis(dermal tissue)

    Cortex

    Pericycle(internalmeristem)

    Endodermis

    Groundtissues

    Phloem

    Xylem

    Vasculartissues

    (C) Root

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    (A) Dermal tissue: epidermal cells

    (B) Ground tissue: parenchyma cells

    Primary cell wall

    Middle lamella

    (C) Ground tissue: collenchyma cells (D) Ground tissue: sclerenchyma cells

    Primary cell wall

    Nucleus

    Sclereids

    Fibers

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    Simplepits

    Vessel elements

    End wall perforation

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    Secondarywalls

    Bordered pits

    Primary walls

    Tracheids

    Sieve plate

    Sieveareas

    Sieve plate

    Sieve tube element(angiosperms)

    Companioncell

    Nucleus

    Sieve cell(gymnosperms)

    Xylem Phloem

    Fisiologia ed anatomia delle

    strutture secretorie

    Sintesi dei terpeni

    I terpenoidi sono la classe pi ampia di prodotti naturali, presenti sia

    nel mondo vegetale sia in quello animale. Al momento conosciamo pi di

    40.000 strutture terpeniche

    Nonostante la loro enorme diversit si possono tutti far risalire ad un

    mattone comune isoprenico. Nelle piante esistono due percorsi diversi

    per arrivare a questo mattone, e questi percorsi sono segregati in parti

    diverse della cellula.

    Nei plastidi (nei leucoplasti e nei cloroplasti) si ha il percorso dello DXP,

    che poi porta a monoterpeni e diterpeni

    Nel citosol e reticolo endoplasmatico si ha il percorso del mevalonato che

    porta a sesquiterpeni e triterpeni

    Le essenze sintetizzate vanno poi incontro ad ulteriori modificazioni

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    ChromatinNuclearenvelope Nucleolus

    NucleusVacuole Tonoplast

    Roughendoplasmicreticulum

    Ribosomes

    Smoothendoplasmic

    reticulum

    Golgi body

    Chloroplast

    Mitochondrion

    Peroxisome

    Middle lamella

    Primary cell wall

    Plasma membrane

    Cell wall

    Intercellularair space

    Primary cell wall

    Compoundmiddlelamella

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    Trasporto e stoccaggio dei terpeni

    E probabile che il reticolo endoplasmatico funzioni anche come

    strumento di trasporto dei terpenoidi sintetizzati verso gli spazi

    intercellulari delle strutture secretorie

    Una volta sintetizzato e trasportato, lolio essenziale siraccoglie in una struttura secretoria.

    Le strutture secretorie si possono dividere in endogene o

    interne ed esogene o esterne

    Strutture secretorie endogene

    Cellule secretorieZingiber, Myristica, Cinnamomum,

    Piper

    Cavit o sacchi

    secretori

    Schizogene

    lisigene o

    schizolisigene

    Commiphora, Boswellia, Elemi,

    Acacia, Cupressus, Thuja,

    Eucalyptus, Melaleuca, Gossypium,

    Rutaceae fol.

    Canali secretori SchizogeniApiaceae, Picea, Pinus, Bursera,

    Commiphora, Copaifera (lis.)

    LaticiferiCannabis, Humulus, Euphorbia,

    Papaver, Hypericum ABC svil. dotto ol. sch. Apiaceae. D cell ol. zenzero. EF gh schls. Barosma e

    Citrus. cell. ol. Cinnamomum. H cell. res. jalap

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    Strutture secretorie esogene

    Cellule epidermiche Rosa, Jasminum ed altri fiori

    Tricomi ghiandolariGeraniaceae, Lamiaceae,

    Verbenaceae

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    (a)

    Peltate Gland

    50 m50 m

    20 m50 m

    Peltate Gland

    Capitate Gland

    Capitate Gland(b)

    (c) (d).

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