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SEAP Vado Ligure– Provincia di Savona

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Coordinamento Sindaco Attilio Caviglia

Vicesindaco Giovanni Borgna

Responsabile Settore Tutela Ambiente Sandro Berruti

Redatto da Agenzia Regionale per l’Energia della Liguria

Università degli Studi di Genova - DITEN Dipartimento di Ingegneria Navale,

Elettrica, Elettronica e delle Telecomunicazioni - Polo di Savona

Marzo 2014

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La Provincia di Savona considera strategica la sfida per contrastare i cambiamenti climatici, per questo il

Presidente Angelo Vaccarezza, nell'ambito della seconda conferenza Internazionale sull'Ambiente tenutasi il

16 settembre 2011 presso l'Isola di Palmaria, ha sottoscritto con il Direttore generale per l'energia della

Commissione Europea Marie Donnelly il The Covenant of Mayors (Patto dei Sindaci). Il Presidente della

Provincia di Savona Angelo Vaccarezza ha consegnato simbolicamente a Pedro Ballesteros, collegato in

video conferenza da Bruxelles, l’adesione della sua Amministrazione al Patto dei Sindaci. La Provincia è

divenuta in questo modo “Coordinatore Territoriale del Patto” con l'obiettivo di diffondere le “buone

pratiche” tra i Comuni favorendo l’integrazione delle politiche per la riduzione delle emissioni inquinanti.

La Provincia di Savona intende promuovere lo spirito del “fare rete”, sia nell'accezione letterale, che in

quella metaforica. In senso letterale, cercando d'incentivare un sistema di produzione di energia pulita che

venga immesso in rete da diversi “nodi”, in questo caso i Comuni del territorio provinciale; in senso

metaforico, con l'ambizione di andare in rete facendo goal, ovvero centrando l'obiettivo di passare da un

attuale sistema energetico passivo, ad uno più attivo ed intelligente, come quello delle smart grids.

La Provincia di Savona ha voluto investire nell’energia sostenibile per assicurare una nuova opportunità di

sviluppo e di competitività ad un territorio che vuole crescere grazie alla green economy, alle fonti

energetiche rinnovabili, all’efficienza e all’innovazione tecnologica.

I Piani di Azione per l’Energia Sostenibile (SEAP), in quest'ottica, possono contribuire in maniera decisiva alla

realizzazione di una generazione distribuita di energia. E' per questo che nell'ambito del proprio

Programma Energetica Ambientale Provinciale, la Provincia di Savona ha lavorato su tre linee di indirizzo,

a supporto delle azioni locali portate avanti dalle diverse Amministrazioni comunali:

− promozione delle fonti rinnovabili;

− promozione dell'efficienza energetica;

− diffusione di una corretta cultura energetica.

Il recente bilancio energetico provinciale ha stimato che in provincia di Savona, dal 2004 al 2008, la

produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili è quadruplicata.

Aderendo al Patto dei Sindaci ci siamo impegnati a combattere i cambiamenti climatici e ad andare oltre gli

obiettivi di sostenibilità energetica e ambientale fissati dall’Unione Europea, oltre ovviamente a :

� fornire assistenza ai Comuni che aderiscono al Patto;

� eseguire il follow up dell’implementazione dei piani di azione nei Comuni del proprio territorio;

� fungere da collegamento con i servizi della Commissione Europea

� diffondere i concetti e i valori alla base del Patto dei Sindaci nei Comuni del proprio territorio;

La Provincia di Savona, anche in collaborazione con il Bacino Imbrifero Montano del Bormida (BIM) sta

svolgendo le proprie funzioni a fianco dei Comuni, mettendo a loro disposizione risorse economiche e

competenze tecniche per la redazione dei Piani di Azione per l’Energia Sostenibile, anche e soprattutto,

grazie al supporto dell'Agenzia Regionale per l'Energia e dell'Università - Dipartimento di Ingegneria Navale,

Elettrica, Elettronica e delle Telecomunicazioni dell’Università degli Studi di Genova.

Il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile delinea le azioni principali che il Comune intende avviare. Non è

un semplice adempimento burocratico o un libro dei sogni, ma un impegno concreto costruito sulla base di

analisi e dati di riferimento utili a programmare l’attività di governo per i prossimi anni.

L’approvazione di questo Piano è una tappa importante.

Da oggi la sfida diventa impegno quotidiano per costruire un futuro migliore per i nostri figli.

L'assessore all'ambiente della Provincia di Savona

Santiago Vacca

SEAP Vado Ligure– Provincia di Savona

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L’Europa nel 2009 ha adottato una Direttiva nota come “obiettivo: 20-20-20”, cioè ridurre del 20% le

emissioni di gas a effetto serra, portare al 20% il risparmio energetico e aumentare al 20% il consumo di

fonti rinnovabili.

L'adesione al Patto dei Sindaci, che è un’iniziativa dei Sindaci europei grazie alla quale le amministrazioni

locali si impegnano volontariamente a muoversi nella direzione dettata dalla UE, non è una semplice

dichiarazione di intenti ma un reale impegno pratico che, per un comune piccolo e di grandi complessità

ambientali come Vado Ligure può risultare gravoso, ma che affrontiamo forti del supporto tecnico

dell'Agenzia Regionale per l'Energia della Liguria ed organizzativo della Provincia di Savona.

Il Patto dei Sindaci potrebbe rivelarsi importante per finanziare interventi di efficienza energetica su edifici

pubblici (comune, scuole, palestre), ad esempio intervenendo con sistemi di isolamento termico in grado di

abbattere i costi di riscaldamento/ raffrescamento di un edificio in maniera considerevole.

In altre parole si tratta di conformare il più possibile gli edifici pubblici ai parametri delle “CasaClima Oro”

caratterizzate da un fabbisogno termico inferiore a 10 kWh per metro quadro all'anno, mentre i consumi

energetici di un edificio tradizionale generalmente si collocano dai 100 kWh/m2 in su. Si tratta di interventi

che, qualora finanziati, produrrebbero lavoro, consentirebbero di ridurre l’inquinamento e, nel lungo

periodo, di risparmiare. Un obiettivo soddisfacente sotto tre punti di vista.

Vi è un'altra considerazione più generale che deve motivare l'Amministrazione a rispettare con convinzione

il Patto dei Sindaci.

La società occidentale vive al di sopra dei propri mezzi, accumulando debiti non solo economici ma anche e

soprattutto ambientali: gli effetti, sotto gli occhi di tutti, sono nefasti.

L’anno scorso, a nemmeno due terzi del 2013, era già stato raggiunto l’”Overshoot Day”, cioè il giorno in cui

si sono esauriti i beni naturali che il pianeta è in grado di rigenerare in un anno. “Per sostenere i nostri

elevati consumi, abbiamo liquidato le riserve di risorse e abbiamo permesso che la CO2 si accumulasse

nell’atmosfera”, afferma il Global Footprint Network (Gfn), l’istituto di ricerca che da 25 anni calcola il

deficit ecologico planetario.

Si tratta di un comportamento miope e pericoloso. Urgono cambiamenti, dunque, perché vivere in una

situazione di “Overshoot” non è sostenibile nel lungo termine. Scarsità idrica, desertificazione, ridotta

produttività dei campi coltivati, collasso degli stock ittici e cambiamenti climatici sono solo alcuni degli

effetti del sovra-consumo di risorse che caratterizza gran parte delle economie globali. E che, dal 1961 a

oggi, ha progressivamente aumentato, fino a causare il raddoppio dell’impatto delle attività umane

sull’ambiente naturale.

Il Patto dei Sindaci è un passo deciso e concreto nella giusta direzione del rispetto del mondo in cui viviamo.

Il Sindaco del Comune di Vado Ligure

Attilio Caviglia

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INDICE

Obiettivo sintetico di Piano ............................................................................................................................... 5

Premessa ........................................................................................................................................................... 6

1. Inquadramento socioeconomico e territoriale......................................................................................... 8

1.1 Il territorio e i cenni storici............................................................................................................... 8

1.2 Demografia....................................................................................................................................... 9

1.3 Parco edilizio .................................................................................................................................. 10

1.4 Le proprietà comunali .................................................................................................................... 11

1.5 La produzione di energia da Fonti Rinnovabili (FER)...................................................................... 12

1.6 Indicatori economici....................................................................................................................... 13

1.7 Pianificazione territoriale............................................................................................................... 13

2. La Metodologia per la redazione del SEAP ............................................................................................. 14

2.1 Il SIRA ............................................................................................................................................. 14

2.2 La raccolta dati presso il comune................................................................................................... 15

2.3 La Baseline Emission Inventory...................................................................................................... 16

2.4 La Baseline del Comune di Vado Ligure ......................................................................................... 18

2.5 Il Monitoraggio............................................................................................................................... 24

3. Strategia generale del SEAP.................................................................................................................... 25

3.1 Finalità e obiettivi (Vision) ............................................................................................................. 25

3.2 Aspetti organizzativi e finanziari .................................................................................................... 26

3.3 Analisi SWOT .................................................................................................................................. 26

4. Le Azioni.................................................................................................................................................. 28

4.1 Sintesi delle azioni.......................................................................................................................... 28

4.2 Descrizione delle azioni.................................................................................................................. 29

SEAP Vado Ligure– Provincia di Savona

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Obiettivo sintetico di Piano

In sintesi, le azioni illustrate nel presente documento porteranno al 2020 ad una riduzione sul territorio

comunale di emissioni di anidride carbonica di 7.381,2 tCO2, che corrisponde al 25,7% dei consumi finali dei

settori considerati nell’elaborazione dell’Inventario Base delle Emissioni al 2005 del comune di Vado Ligure.

Come si evince dalla seguente tabella di sintesi, il settore che incide maggiormente sulla riduzione di

emissioni di CO2 è quello relativo alla Produzione di energia da fonti rinnovabili, che consente un risparmio

di 4927,2 tCO2 pari al 17,1 % del totale.

L’azione singolarmente più significativa è quella relativa alla Produzione di biogas da rifiuto che incide per

3.917 tCO2, pari al 13,6% del totale di riduzione delle emissioni al 2020.

Al settore della Produzione di energia da fonti rinnovabili seguono quello dell’Edilizia con un risparmio di

1.347,4 tCO2 (4,7%), l’Illuminazione con 711,1 tCO2 (2,5%), l’Informazione e il Coinvolgimento dei cittadini

con 287,2 tCO2 (1%) e infine i Trasporti con 108,3 tCO2 (0,4%),

Considerando quanto il Comune ha già realizzato al 2013 si sono raggiunte 4.726,3 tCO2 di emissioni

evitate, corrispondenti al 16,5% del totale, il restante 9,2% verrà abbattuto attraverso azioni a lungo

termine che si protrarranno fino al 2020.

Emissioni al 2005 Riduzione 2006-2013 Riduzione 2014-2020 TOTALE Riduzione Settori

tCO2 tCO2 tCO2 tCO2

Edilizia 21675,9 0 -1347,4 -1347,4

Illuminazione* 712,6 0 -711,1 -711,1

Trasporti 6331,9 -108 0 -108,3

Produzione di Energia da Fonti

Rinnovabili - -4618,0 -309,2 -4927,2

Informazione e coinvolgimento - 0 -287,2 -287,2

TOTALE emissioni 28720 -4726,3 -2654,9 -7381,2

100% -16,5% -9,2% -25,7%

Riduzione di CO2 al 2020= 25,7%

*le emissioni al 2005 sono riferite solo settore pubblico, la riduzione tiene invece anche conto di un'azione sull'illuminazione

domestica privata.

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Premessa

Il contesto

Il Patto dei Sindaci (Patto) è una iniziativa comunitaria grazie a cui le amministrazioni locali si impegnano

volontariamente a ridurre di almeno il 20% al 2020 le emissioni di CO2 sul proprio territorio. Esso

rappresenta uno degli strumenti più sostenuti e diffusi dalla Commissione Europea per la promozione degli

obiettivi del “20-20-20”: il 23 gennaio 2008 la Commissione UE ha adottato il pacchetto di proposte

“Climate action and renewable Energy package” in attuazione degli impegni assunti dal Consiglio Europeo

nel marzo del 2007 in materia di lotta ai cambiamenti climatici e promozione delle fonti di energia

rinnovabili. Il pacchetto legislativo intende condurre la UE a ridurre di almeno il 20% le emissioni di gas

serra e porta al 20% la quota di rinnovabili nel consumo energetico entro il 2020 così come la quota di

rinnovabili in tutte le forme di trasporto, che deve raggiungere il 10% del consumo finale di energia nel

settore trasporti in ogni stato membro, nello stesso anno.

Per ciascuno degli stati membri sono stati fissati obiettivi individuali giuridicamente vincolanti da

raggiungere secondo specifici piani d’azione nazionali.

A livello nazionale gli obiettivi sulle Fonti di Energia Rinnovabili (FER) sono stati ripartiti tra le regioni

Italiane attraverso il DM 15 Marzo 2012 “Burden Sharing” che, in attuazione a quanto previsto dal Decreto

Rinnovabili (D. Lgs. 28/2011), fissa gli obiettivi per ciascuna Regione relativamente alla produzione di

energia da fonti rinnovabili; in particolare la regione Liguria dovrà incrementare la produzione di energia da

FER sul territorio regionale e raggiungere al 2020 il 14% della quota complessiva di energia (termica +

elettrica) da fonti rinnovabili sul consumo finale lordo con una serie di obiettivi intermedi prefissati.

Per ciò che riguarda l’efficienza energetica, gli obiettivi nazionali non sono ancora stati identificati in quanto

è in corso di trasposizione la Direttiva 212/27/UE sull’efficienza energetica che verrà quindi recepita dalla

normativa nazionale e che stabilisce un quadro comune di misure per la promozione dell’efficienza

energetica nell’Unione Europea al fine di raggiungere gli obiettivi del 20% di riduzione delle emissioni di

CO2 entro il 2020.

A livello regionale è in fase di aggiornamento il Piano Energetico Ambientale Regionale della Liguria,

strumento di attuazione della politica energetica regionale che definisce gli obiettivi regionali di settore

individuando le azioni necessarie per il loro raggiungimento.

In questo contesto la Provincia di Savona, in qualità di Struttura di Supporto del Patto dei Sindaci, ha

deciso di intraprendere un percorso di coinvolgimento di tutti i Comuni del territorio provinciale che

hanno mostrato interesse interessati all’iniziativa del Patto dei Sindaci, garantendo, attraverso la firma di

un Protocollo di Intesa, il supporto nella redazione del presente documento, il Piano d’Azione per l’Energia

Sostenibile (SEAP).

Il Comune di Vado Ligure ha accolto tale proposta firmando il Protocollo d’Intesa con la Provincia di Savona,

l’Agenzia Regionale per l’Energia della Liguria S.p.a., e l’Università di Genova per la redazione e l'attuazione

del SEAP sottoscritto nell’ambito del Patto dei Sindaci, al quale l’amministrazione comunale ha aderito in

data 27/06/2013, impegnandosi così a ridurre le emissioni di anidride carbonica dovute al consumo

energetico di almeno il 20% entro il 2020.

SEAP Vado Ligure– Provincia di Savona

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Contenuti del documento

Il presente documento, Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (SEAP), rappresenta il primo passo verso il

raggiungimento di questi ambiziosi obiettivi. Il SEAP è un documento chiave che definisce le politiche

energetiche che il Comune di Vado Ligure intende adottare al fine di perseguire gli obiettivi del Patto dei

Sindaci.

Il punto di partenza del SEAP è la “Baseline Emission Inventory” (BEI) che costituisce una fotografia della

situazione energetica comunale rispetto all’anno di riferimento adottato (2005), in termini sia energetici sia

di emissioni di CO2.

Dalle informazioni contenute nella BEI, è possibile identificare i settori di azione prioritari per il

raggiungimento degli obiettivi di riduzione della CO2 e quindi pianificare un pacchetto di misure concrete in

termini di risparmio energetico atteso, tenendo conto delle tempistiche e degli aspetti finanziari per il

perseguimento delle politiche energetiche di lungo periodo.

Le tematiche prese in considerazione nel SEAP sono trasversali rispetto ai vari settori dell’Amministrazione

Comunale, pertanto ogni futuro sviluppo a livello urbano dovrà tenere in considerazione quanto previsto

dal Piano di Azione.

I settori che vengono presi in considerazione nella stesura del SEAP sono:

− Edilizia (municipale, terziario e residenziale);

− Illuminazione Pubblica;

− Trasporti;

− Produzione locale di energia elettrica e termica (da fonti rinnovabili, cogenerazione,

teleriscaldamento).

In quanto settore facoltativo, il settore industriale non coinvolto nel sistema ETS (Emission Trading System)

non è stato preso in considerazione per la redazione del SEAP.

Il SEAP è un documento rivolto sia al settore pubblico che a quello privato.

Il settore pubblico deve giocare un ruolo trainante ed esemplare per il recepimento di queste politiche

energetiche da parte della popolazione, attraverso azioni volte al coinvolgimento dei cittadini, in modo da

favorire la loro partecipazione per un'assunzione consapevole di comportamenti intelligenti al fine di

ridurre i consumi energetici e quindi contenere le emissioni di anidride carbonica.

La prima sezione del SEAP riporta l'inquadramento socioeconomico e territoriale del Comune di Vado

Ligure. Nella seconda sezione si descrive il processo di raccolta dati al fine della redazione della Baseline

Emission Inventory (BEI) al 2005. La terza sezione è incentrata sulla strategia comunale da adottare al fine

di perseguire gli obiettivi al 2020, conseguibili attraverso le azioni descritte nelle schede riportate nella

quarta sezione del documento.

Le azioni sono quantificate in termini energetici, evidenziandone la riduzione delle emissioni di CO2 e i

principali aspetti economici. In particolare ogni scheda di azione è composta dai seguenti punti:

− Responsabile dell’attuazione;

− Premessa;

− Obiettivi dell’azione;

− Descrizione dell’azione;

− Risultati ottenibili, potenziali di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni;

− Prevedibile svolgimento temporale;

− Attori coinvolti o coinvolgibili / Soggetti promotori;

− Valutazioni e strategie finanziarie;

− Possibili ostacoli o vincoli / barriere di mercato;

− Indicazioni per il monitoraggio.

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1. Inquadramento socioeconomico e territoriale

1.1 Il territorio e i cenni storici

Superficie 23,38 km2

Gradi Giorno 1.463 gg

Zona Climatica Zona D

Altitudine

Minima 0 m

Massima 792 m

Casa Comunale 12 m

Abitanti al 2005 8.298

Figura 1 – Il comune di Vado Ligure all’interno della Provincia di Savona

Il Comune di Vado Ligure presenta una superficie di 23,38 kmq ed è costituito dalle cinque frazioni di Porto Vado, San Genesio, Sant'Ermete, Valle di Vado e Segno.

L'antico villaggio di Vado, chiamato in epoca romana Vada Sabatia, si sviluppò nel II secolo a.C. intorno ad

un campo militare dell'Impero romano, uno dei primi della colonizzazione romana in Liguria. Divenne

quindi municipio dell'impero e importante nodo viario e commerciale anche grazie all'imponente bonifica

delle paludi effettuate dai Romani.

Nel 109 a.C. Vado venne collegata con il centro levantino di Luni e con Roma dalla Via Emilia Scauri, che

valicava gli appennini liguri per mezzo del passo di Cadibona per poi scendere verso il passo della Cisa nello

spezzino. Al 641 risale la dominazione dei Longobardi nel territorio ligure, la quale causò devastazione e

distruzione di alcuni centri del comprensorio vadese. Con il successivo regno dei Franchi di Carlo Magno la

comunità di Vado acquisì anni di prosperità e soprattutto di importanza politica nel panorama del ponente

ligure grazie anche alla nomina elettiva di comitato della circoscrizione dell'impero carolingio.

Alla fine del XII secolo durante il possedimento dei marchesi Del Carretto, Vado passò sotto il dominio

savonese, e in seguito, nel 1385, divenne possedimento della Repubblica di Genova: il territorio di Vado fu

eretto in podesteria e furono edificati fortini e torri per la difesa della costa e della stessa comunità. La

SEAP Vado Ligure– Provincia di Savona

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dominazione genovese incrementò lo sviluppo commerciale del porto, facendo di Vado uno dei maggiori

centri portuali della riviera di ponente.

Con la caduta della Repubblica di Genova (1797), sull'onda della rivoluzione francese e a seguito della prima

campagna d'Italia di Napoleone Bonaparte, il territorio di Vado rientrò dal 2 dicembre 1797 nel

Dipartimento del Letimbro, con capoluogo Savona, all'interno della Repubblica Ligure. Annesso al Primo

Impero francese dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel Dipartimento di Montenotte. Nel 1815 fu

inglobato nel Regno di Sardegna e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1927 il territorio

fu compreso nel I mandamento di Savona del Circondario di Savona facente parte della Provincia di

Genova; nel 1927 anche il territorio comunale vadese passò sotto la neo costituita Provincia di Savona.

Già dai primi anni del XX secolo Vado conobbe uno sviluppo prevalentemente industriale (con

l’installazione di cokerie, fonderie e stabilimenti per la produzione di materiali refrattari) e nella seconda

metà si installarono in zona diverse fabbriche tra cui la centrale termoelettrica Enel, oggi Tirreno Power e

un’azienda per la produzione di additivi per oli lubrificanti. Intensa è l’attività portuale che interessa, oltre

ai traghetti, anche navi merci, porta container e numerose petroliere. Ad oggi è ancora attivo il Porto, la

centrale termoelettrica, e la produzione di ossido di Zinco e di additivi per gli oli.

1.2 Demografia

La popolazione all’anno base 2005 contava 8.298 abitanti, in aumento rispetto al 2001 di 307 abitanti. Nel

2011, il comune di Vado Ligure ha registrato un lieve calo della popolazione, scesa a 8.232 abitanti; non

sono previsti significativi aumenti demografici nel corso dei prossimi anni.

Per quel che riguarda il passato, si registrano il picco storico del 1971 (10.198 abitanti) e il minimo di

popolazione raggiunto nel 1861, con 2.412 abitanti nel territorio comunale.

2.412

4.428

9.04810.15610.198

8.8158.087 7.991 8.232

8.298

1861 1911 1951 1961 1971 1981 1991 2001 2005 2011

Figura 2 – Andamento della popolazione del comune – Fonte: ISTAT

Secondo i dati ISTAT, al 31 dicembre 2011 la popolazione residente nel Comune di Vado Ligure risultava

pari a 8.232 abitanti con un valore di età media pari a 47,5 anni e un indice di vecchiaia prossimo al 200%,

ovvero per ogni residente al di sotto dei 14 anni di età (992 residenti in totale) vi erano più di 2 residenti di

età superiore ai 65 anni (2.254).

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Fascia d’età Residenti

≤14 anni 992

dai 15 ai 64 anni 4.986

≥65 anni 2.254

TOTALE 8.232

Tabella 1 – Popolazione residente al 2011 per fascia d’età – Fonte: ISTAT

Secondo il censimento ISTAT 2011 il numero di famiglie presenti sul territorio comunale era pari a 4.113 e

la media di componenti per famiglia del comune 1,98.

1.3 Parco edilizio

All’anno 2001 il parco edilizio del Comune di Vado Ligure presentava un totale di 980 edifici corrispondenti

a 3.915 alloggi: circa il 58% degli edifici abitativi è stato costruito prima del 1945, il 24% tra gli anni ’50 e gli

anni ’70 del secolo scorso, il 6% dopo il 1970, il 7% dopo il 1980 e solo il 5% dopo il 1991.

Prima

del 1919

Dal 1919

al 1945

Dal 1946

al 1961

Dal 1962

al 1971

Dal 1972

al 1981

Dal 1982

al 1991

Dopo

il 1991 Totale

alloggi 955 798 1.007 508 165 315 167 3.915

% 24% 20% 26% 13% 4% 8% 4%

edifici 438 132 156 80 56 67 51 980

% 45% 13% 16% 8% 6% 7% 5% 100%

Tabella 2 – Numero alloggi ed edifici per anno di costruzione – Fonte: ISTAT 2001

Come si evince dalla tabella seguente il parco edilizio presente nel Comune di Vado Ligure era costituito in

larga parte da edifici monofamiliari e bifamiliari (62%), solo il 15% degli edifici infatti, supera gli 8 alloggi. Al

2001, circa l’82% delle abitazioni risultava occupato.

1 2 3 o 4 Da 5 a 8 Da 9 a 15 16 e più Totale

numero 410 201 129 95 89 56 980

% 42% 20% 13% 10% 9% 6% 100%

Tabella 3 – Numero alloggi per edificio – Fonte: ISTAT 2001

Per quanto concerne i materiali da costruzione principalmente impiegati per la struttura portante degli

edifici nel comune di Vado Ligure risulta che il 68% del totale è realizzato in muratura portante, il 32% in

calcestruzzo armato e il restante 1% presenta strutture realizzate con altri materiali.

Muratura

portante

Calcestruzzo

armato Altro Totale

numero 663 309 8 980

% 68% 31% 1% 100%

Tabella 4 – Edifici per tipo di materiale della struttura portante – Fonte: ISTAT 2001

Degli edifici esistenti, circa il 53%, risulta avere due piani fuori terra, il 19% conta quattro o più piani fuori

terra, il 17% tre e il rimanente 11% presenta 1 piano fuori terra.

SEAP Vado Ligure– Provincia di Savona

11

1 2 3 4 e più Totale

numero 104 522 165 189 980

% 11% 53% 17% 19% 100%

Tabella 5– Edifici per numero di piani fuori terra – Fonte: ISTAT 2001

La superficie media degli alloggi nel comune è di 81,72 mq, pertanto la superficie totale degli alloggi

occupati nel Comune di Vado Ligure è di circa 262.345 mq.

1.4 Le proprietà comunali

Gli edifici comunali presenti sul territorio e le loro caratteristiche energetiche sono sintetizzati di seguito:

Edificio Superficie [m2] Combustibile Consumi termici

[MWh]

Consumi elettrici

[MWh]

Palazzo Comunale 685 Elettricità - 122

Scuola Media Peterlin 3735 Metano 367,5 33,8

Scuola Elementare Centro 1.600 Metano 237,3 39

Scuola Elementare Valle di Vado 905 Metano 28,6 12,1

Scuola Elementare S. Ermete 620 Metano 37 6

Scuola Materna Centro 1200 Metano 143,2 5

Biblioteca Villa Groppallo 150 Metano 63,5 2

Magazzino Comunale 96 Metano 104,3 -

Campo Sportivo Chittolina 1.000 Metano 324,7 -

Pallone tensostatico 1.188 Metano 130,2 20,2

VAB Via Caviglia 200 No riscaldamento 1

Tabella 6 – Edifici di proprietà comunale – Fonte: Comune di Vado Ligure

Per quanto concerne il parco mezzi comunale, al 2005 si contavano 19 veicoli descritti come segue:

Modello Combustibile Percorrenza media

annua veicolo [km]

LANCIA LYBRA Gasolio 14.353

FIAT 600 Benzina 3.396

FIAT UNO Benzina 1.460

FIAT PANDA 900L-3 Benzina 2.480

FIAT PUNTO Gasolio 3.409

FIAT PANDA 4X4 (2 mezzi) Benzina 1.762

FIAT PANDA 4X4 2 porte Benzina 11.247

LAND ROVER Gasolio 236

FAIT 145- AUTOSPURGO Gasolio 4.099

FIAT FIORINO Benzina 415

UNMOG U900 Gasolio 387

BEDFORD PICK UP CASSONE (2 mezzi) 1 Gasolio / 1 Benzina 3.494

FIAT 130 Gasolio 100

PORTER PIAGGIO FURGONE (2 mezzi) 1 Gasolio / 1 Benzina 1.726

PORTER PIAGGIO RIBALT (4 mezzi) 2 Gasolio / 2 Benzina 4.945

12

APECAR Gasolio 3.000

RENAULT CLIO Benzina 6.003

HONDA MOTOR Benzina 5.054

SKODA OCTAVIA Gasolio 34.859

FIAT DUCATO Gasolio 11.247

HONDA MONTESA Benzina 2.950

Tabella 7 – Autoveicoli di proprietà comunale anno 2005 – Fonte: Comune Vado Ligure

Si tenga conto che al 2014 i mezzi Fiat Fiorino, Skoda Octavia (sostituita da un automezzo Mitsubishi) e Ape

Car risultano demoliti.

Il settore dell’Illuminazione pubblica del comune al 2005 contava 700 punti luce di proprietà comunale e

700 di proprietà di ENELSOLE ed il consumo medio annuo per l’intero parco lampade di cui sopra era pari a

616.200 kWhel (dato fornito dal Comune di Vado Ligure).

Per quanto riguarda l’acquisto di energia elettrica per l’illuminazione pubblica e tutte le altre utenze, dal

2006 il Comune di Vado Ligure ha aderito al Consorzio Energia Liguria costituito su iniziativa della Regione

Liguria nel 2002.

1.5 La produzione di energia da Fonti Rinnovabili (FER)

Circa la produzione di energia da fonte rinnovabile, al 2005 non erano presenti impianti di produzione di

energia da FER di proprietà comunale.

Impianti solari fotovoltaici

Al 2014 sul territorio comunale risultano installati 44 impianti fotovoltaici privati che aderiscono alle tariffe

incentivanti per una potenza di picco complessiva pari a circa 777,6 kWp (Fonte: GSE). Di questi, un

impianto da 47 kWp risulta di proprietà comunale in quanto installato sul Campo Sportivo Chittolina (in

gestione alla Società F.C. Vado).

Al 2020 il Comune di Vado Ligure intende effettuare ulteriori interventi per l’installazione di impianti solari

fotovoltaici su edifici di proprietà comunale, così come specificati nella Scheda FER-S01 “Impianti solari

fotovoltaici per la produzione di energia elettrica presso edifici privati / comunali “.

Biogas da rifiuti

Nel 1997 è stato avviato l’impianto di produzione energia elettrica da combustione del biogas della

Discarica del Boscaccio (detenuta per il 25% dal Comune di Vado Ligure) con un primo gruppo di potenza

pari a 330 kW.

Attualmente sono operativi cinque motori per un totale di circa 5 MW di potenza installata e nel 2012 sono

stati captati 20.429.081 Nm³ di biogas producendo 35.534,482 MWh di energia elettrica. La produzione di

energia elettrica da biogas di discarica soddisfa l'intero fabbisogno energetico dell’impianto del Boscaccio,

la parte restante viene immesso nella rete nazionale.

Sul territorio del comune di Vado Ligure è inoltre entrato in funzione nel 2012, con un primo gruppo

elettrico da 330 kW elettrici, un altro impianto presso la discarica di Bossarino; entro il 2016 sarà attivo

anche il secondo gruppo, della medesima potenza.

A pieno regime l’impianto sarà in grado di produrre energia da fonti rinnovabili per una quantità di circa 5

milioni di kWh annui.

Per la quantificazione del risparmio in termini di emissioni di anidride carbonica connesso a tali strutture si

vede la Scheda FER-S02 “Biogas da rifiuto”.

SEAP Vado Ligure– Provincia di Savona

13

1.6 Indicatori economici

Al 2001 risultavano occupate 2975 persone, ovvero il 37,2% della popolazione del Comune. I settori più

sviluppati sono rappresentati dalle attività manifatturiere (663 occupati), seguite dalle attività inerenti il

Commercio all’ingrosso e al dettaglio (487), dal settore della Pubblica Amministrazione (283 occupati) e dal

settore delle Costruzioni (240 occupati).

47

4

24

663

80

240

487

191

216

54

156

283

151

205

134

38

2

Agricoltura, caccia e silvicoltura

Pesca, piscicoltura e servizi connessi

Estrazione di minerali

Attività manifatturiere

Produzione,distribuzione energia e acqua

Costruzioni

Commercio all'ingrosso e al dettaglio

Alberghi e ristoranti

Trasporti, magazzinaggio, e comunicazioni

Intermediazione monetaria e finanziaria

Attività professionali e imprenditoriali

Pubblica amministrazione

Istruzione

Sanità e altri servizi sociali

Altri servizi pubblici, sociali e personali

Servizi domestici

Organizzazioni ed organismi extraterritoriali

Figura 3 – Occupati per settore nel 2001 - Fonte: ISTAT

Le imprese economiche attive all’interno del territorio comunale al 2005 risultavano essere 691, per quanto

riguarda la ricettività, nel comune erano presenti 69 strutture tra alberghi e ristoranti1.

1.7 Pianificazione territoriale

Dal 2005, anno di riferimento per i consumi del SEAP ad oggi, sono stati realizzati alcuni interventi edilizi (si

veda elenco seguente) che incidono sui consumi di energia primaria del comune per circa 2.150 MWh pari

allo 0,4% di incremento rispetto al 2005 sul totale.

Insediamento Stato

avanzamento

Estensione/dimensioni

Nuovo insediamento commerciale “Molo 8.44” Completato 18.914 mq

Nuovo Sea Art Hotel Completato 7.910 mq

Residenza per Anziani Ferrero Completato 67.800 mc

Alla luce di quanto sopra esposto, considerando che i nuovi interventi edilizi rappresentano consumi

aggiuntivi rispetto ai valori del 2005, l’obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 al 2020 per il Comune

di Vado Ligure risulta pari a 20,4%.

1 Economia Savonese 2005 – indicatori statistici – Camera di Commercio di Savona

14

2. La Metodologia per la redazione del SEAP La Baseline Emission Inventory (BEI) rappresenta la fotografia della situazione energetica comunale rispetto

all’anno di riferimento (2005), sia in termini di consumi energetici che di emissioni di anidride carbonica.

Punto di partenza del SEAP, la BEI individua gli obiettivi da perseguire e permette di elaborare un adeguato

Piano d’Azione, oltre ad offrire la base per un continuo fondamentale monitoraggio.

Per la redazione della BEI sono stati raccolti i dati relativi all’anno di riferimento attraverso le seguenti

modalità:

− estrapolazione dati da SIRA (Sistema Informativo Regionale Ambientale della Regione Liguria);

− raccolta dati presso la pubblica amministrazione del Comune di Vado Ligure;

− raccolta dati presso Tecnocivis, la Società pubblica di servizi della Provincia di Savona che, tra gli

altri, effettua il servizio di controllo degli impianti termici sul territorio provinciale (comune di

Savona escluso).

2.1 Il SIRA

Il SIRA (Sistema Informativo Regionale Ambientale della Liguria), nasce nel 1997 con l’obiettivo di gestire

l’inventario delle emissioni inquinanti. Oggi, il sistema è esteso a numerosi dati ed indicatori di interesse

ambientale: consente, infatti, l’interrogazione ai fini della redazione dell’Inventario delle Emissioni, del

Piano della Qualità dell’aria, della Relazione sullo stato dell’Ambiente e del Bilancio Energetico e della CO2

regionali e locali.

Il SIRA è in grado di produrre (in unità sia fisiche che energetiche) i bilanci di Sintesi, delle Trasformazioni,

dei Consumi e delle Perdite del settore energetico, dei Consumi Finali e dell’Anidride Carbonica.

Ai fini della predisposizione della BEI del comune di Vado Ligure è stato preso in esame il bilancio dei

consumi finali dell’anno base 2005.

I consumi finali sono suddivisi in:

- Agricoltura e Pesca

- Industria

- Civile

- Trasporti

� di cui: Stradali

Ai fini della predisposizione del bilancio energetico e della CO2 del comune per l’anno 2005 è stata

effettuata, all’interno del Sistema Informativo Regionale Ambientale, un’acquisizione dei dati dei consumi

termici ed elettrici relativi ai vettori energetici reperiti come appresso specificato:

Gas naturale, mediante:

- indagine diretta sui singoli impianti puntuali;

- dati comunali (reperiti direttamente mediante richiesta all'ente fornitore);

Prodotti petroliferi, mediante:

- indagine diretta sui singoli impianti puntuali;

- dati regionali disponibili dal Bollettino Petrolifero del Ministero dello Sviluppo Economico;

- dati di venduto dei principali depositi di prodotti petroliferi presenti nella regione (ottenuti con

indagine presso gli operatori);

- dati di venduto dei principali grossisti di prodotti petroliferi presenti nella regione (ottenuti con

indagine presso gli operatori);

- stima dei consumi per autotrazione, per categoria di veicolo e combustibile, sulla base del venduto

provinciale e del parco veicoli, con il modello di stima SETS già utilizzato in ambito censimento

emissioni;

SEAP Vado Ligure– Provincia di Savona

15

Carbone, mediante:

- indagine diretta sui singoli impianti puntuali;

Energia elettrica, mediante:

- indagine diretta sui singoli impianti puntuali;

- dati di fonte GRTN/Terna - Gestore Rete Trasmissione Nazionale energia elettrica;

- dati di fonte Enel Distribuzione;

-

Biomasse, mediante:

- dato regionale di fonte ISTAT.

I dati dei singoli impianti sono stati chiesti impianto per impianto tramite apposito questionario, gli altri dati

sono stati acquisiti con il più elevato livello di disaggregazione disponibile ed in ogni caso, rapportati a

livello comunale.

La stima dei consumi da trasporto stradale è effettuata tenendo distinti i consumi da traffico urbano da

quelli da traffico extraurbano ed autostradale perché i consumi da traffico urbano sono considerate

sorgenti diffuse, mentre quelle da traffico extraurbano sono considerate, quando significative ed ove

disponibili dati sui flussi veicolari, sorgenti lineari così come le autostrade.

2.2 La raccolta dati presso il comune

Per integrare i dati ottenuti dal SIRA, si è effettuata una campagna di raccolta dati presso il Comune,

richiedendo, attraverso apposite schede dotate di spazi per la compilazione e fornite in via digitale agli

uffici comunali, informazioni relative a:

1. Patrimonio immobiliare comunale:

� identificazione edificio (destinazione d’uso, indirizzo, tipologia edilizia, anno di costruzione);

� ultima manutenzione (anno e tipologia);

� caratteristiche edificio (numero locali, superfici e volumi riscaldati, numero dei fruitori

dell’edificio);

� impianto di climatizzazione invernale (tipologia del generatore, terminali, tipo di combustibile,

il potere calorifico inferiore, la produzione di acqua calda sanitaria, la potenza totale installata e

l’anno di installazione dell’impianto);

� impianto di climatizzazione estiva (tipologia del generatore, terminali, tipo di combustibile, il

potere calorifico inferiore, la produzione di acqua calda sanitaria, la potenza totale installata e

l’anno di installazione dell’impianto);

� consumo medio annuo (di energia elettrica dei diversi combustibili riferiti agli impianti di

climatizzazione invernale ed estivo e di energia termica e frigorifera se presente l’impianto di

contabilizzazione).

2. Illuminazione pubblica e rete semaforica:

� totale dei punti di illuminazione pubblica presenti sul territorio comunale suddividendoli tra

quelli di proprietà del comune e quelli di proprietà di altri soggetti (ad es. Enel Sole);

� numero e di potenza installata delle varie tipologie di lampade attualmente in uso negli

impianti comunali;

� consumo annuo di energia elettrica per l’illuminazione pubblica espresso in kWh ed il consumo

di energia elettrica della rete semaforica espresso in kWh, se presenti sul territorio comunale.

16

3. Trasporti- Flotta municipale:

� marca, modello, cilindrata, categoria Euro, il combustibile utilizzato, il numero di posti, l’anno di

immatricolazione ed il numero di mezzi con le medesime caratteristiche;

� consumo annuale di combustibile e la percorrenza totale annua del mezzo.

4. Impianti alimentati da fonti rinnovabili di proprietà comunale:

Fanno parte di questa categoria gli impianti finanziati con fondi comunali o con altri finanziamenti

pubblici (ad esempio fotovoltaico e solare termico su proprietà comunali).

Non fanno parte di questa categoria gli impianti finanziati da privati anche se convenzionati con il

Comune (eolico di grande taglia).

5. Impianti alimentati da fonti rinnovabili di proprietà privata (anche di piccola taglia).

6. Impianti tecnologici innovativi:

Impianto di cogenerazione / trigenerazione

� caratteristiche principali degli impianti di cogenerazione / trigenerazione presenti sul

territorio comunale (microturbine a gas…);

� nel caso l’impianto sia di proprietà privata, si è richiesto di specificare in modo dettagliato i

dati del proprietario nel caso in cui non si disponga delle informazioni necessarie alla

compilazione della scheda.

Rete di teleriscaldamento abbinata

� caratteristiche principali della rete di teleriscaldamento abbinata agli impianti di

cogenerazione / trigenerazione presenti sul territorio comunale.

� nel caso l’impianto sia di proprietà privata specificare in modo dettagliato i dati del

proprietario nel caso in cui non si disponga delle informazioni necessarie alla compilazione

della scheda.

Al Comune è stata inoltre richiesta la compilazione di un questionario specifico al fine di raccogliere dati

informazioni circa gli interventi di maggiore interesse (sia auspicati che pianificati) in merito ai seguenti

settori:

- Edilizia;

- Illuminazione pubblica;

- Mobilità;

- Produzione di energia da fonte rinnovabile;

- Comunicazione;

- Pianificazione;

- Acquisti verdi.

2.3 La Baseline Emission Inventory

I dati raccolti, come indicato nel paragrafo precedente, sono stati inseriti nel template del Baseline

Emission Inventory (BEI). I coefficienti di emissione utilizzati sono quelli indicati dalle linee guida del Patto

dei Sindaci, considerando l’approccio IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change).

Per calcolare le emissioni di gas serra, sono stati utilizzati fattori di emissione “Standard” in linea con i

principi dell’IPCC, che comprendono tutte le emissioni di CO2 derivanti dall’energia consumata nel territorio

comunale, sia direttamente, tramite la combustione di carburanti all’interno dell’autorità locale, che

indirettamente, attraverso la combustione di carburanti associata all’uso dell’elettricità e di calore/freddo

nell’area comunale.

SEAP Vado Ligure– Provincia di Savona

17

I fattori di emissione standard si basano sul contenuto di carbonio di ciascun combustibile, come avviene

per gli inventari nazionali dei gas a effetto serra redatti nell’ambito della Convenzione quadro delle Nazioni

Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) e del Protocollo di Kyoto.

Secondo questo approccio, il gas a effetto serra più importante è la CO2 e le emissioni di CH4 e N2O non è

necessario siano calcolate. Inoltre, le emissioni di CO2 derivanti dall’uso sostenibile della biomassa e dei

biocombustibili, così come le emissioni derivanti da elettricità verde certificata sono considerate pari a

zero. I fattori di emissione standard forniti in queste linee guida si basano sulle linee guida IPCC del 2006

(IPCC, 2006) e sono riportati in Figura 4.

Tipo Fattore di emissione

"standard" [tCO2/MWh]

Gas naturale 0,202

Olio combustibile 0,279

Benzina 0,249

Gasolio 0,267

GPL 0,231

Olio vegetale 0

Biodiesel 0

Bioetanolo 0

Antracite 0,346

Lignite 0,364

Figura 4– Fattori di emissione standard [tCO2/MWh] – Fonte: Linee Guida Patto dei Sindaci

Secondo le Linee Guida del Patto dei Sindaci, le

emissioni dovute alla biomassa prodotta in modo

sostenibile sono pari a 0. Assumendo infatti che la

CO2 prodotta nel momento della combustione sia

pari all’anidride carbonica assorbita durante il ciclo

di vita dell’organismo di provenienza della biomassa

si può considerare l’apporto di anidride carbonica

da tale combustione nullo. Per considerare ciò,

tuttavia, è indispensabile che l’approvvigionamento

della biomassa sia totalmente sostenibile, ovvero

che la crescita della foresta sia maggiore od uguale

del tagliato ed avvenga in ambito locale.

Il fattore di emissione della biomassa indicato dalle

Linee Guida varia da 0 a 0,403 tCO2/MWh a seconda

del livello di sostenibilità di approvvigionamento.

Non essendo presenti dati certi riguardo l’origine

della biomassa utilizzata per il riscaldamento, per il

comune di Vado Ligure è stato assegnato un fattore

di emissione medio pari a 0,202 tCO2/MWh.

In Figura 5 si riportano i fattori di emissione, per

ciascun stato UE, relativi ai consumi di energia

elettrica.

Paese

Fattori di emissione "standard"

[tCO2/Mwhe]

Austria 0,209

Belgio 0,285

Germania 0,624

Danimarca 0,461

Spagna 0,440

Finlandia 0,216

Francia 0,056

Regno Unito 0,543

Grecia 1,149

Irlanda 0,732

Italia 0,483

Paesi Bassi 0,435

Portogallo 0,369

Svezia 0,023

Bulgaria 0,819

Cipro 0,874

Repubblica Ceca 0,950

Estonia 0,908

Ungheria 0,566

Lituania 0,153

Lettonia 0,109

Polonia 1,191

Romania 0,701

Slovenia 0,557

Slovacchia 0,252

UE-27 0,460

Figura 5 –Fattori di emissione dell’energia elettrica

18

per stato UE – Fonte: Linee guida Patto dei Sindaci

2.4 La Baseline del Comune di Vado Ligure

FINAL ENERGY CONSUMPTION [MWh]

Fossil fuels Renewable

energies Category Electricity

Natural

gas

Liquid

gas

Heating

Oil Diesel Gasoline

Other

biomass

Solar

thermal

Total

BUILDINGS, EQUIPMENT/FACILITIES AND INDUSTRIES:

Municipal buildings,

equipment/facilities 241 1.436 1.677

Tertiary (non municipal) buildings,

equipment/facilities 14.523 10.606 961 394 677 1 27.163

Residential buildings 8.514 37.346 368 150 423 287 14 47.103

Municipal public lighting 1.523 1.523

Subtotal 24.802 49.389 1.330 544 1.100 288 14 77.467

Municipal fleet 182 182

Public transport 517 517

Private and commercial transport 330 10.501 13.113 23.944

Subtotal 330 11.201 13.113 24.644

Total 24.802 49.389 1.660 544 12.301 13.113 288 14 102.110

CO2 emissions [t]/ CO2 equivalent emissions [t]

Fossil fuels Renewable

energies Category Electricity

Natural

gas

Liquid

gas

Heating

Oil Diesel Gasoline

Other

biomass

Solar

thermal

Total

BUILDINGS, EQUIPMENT/FACILITIES AND INDUSTRIES:

Municipal buildings,

equipment/facilities 113 290

403

Tertiary (non municipal) buildings,

equipement/facilities 6.793 2.142 222 110 181

9.449

Residential buildings 3.938 7.544 85 42 113 58 11.824

Municipal public lighting 713 713

Subtotal 11.601 9.977 307 152 294 58 22.388

Municipal fleet 49 49

Public transport 138 138

Private and commercial transport 76 2.804 3.265 6.145

Subtotal 76 2.991 3.265 6.332

Total 11.601 9.977 383 152 3.284 3.265 58 28.720

Figura 6 – Baseline Emission Inventory del Comune di Vado Ligure

SEAP Vado Ligure– Provincia di Savona

19

Analisi dei dati della Baseline

Analisi per settori

Il settore dove si concentra la maggioranza dei consumi considerati dal SEAP, e quindi da dove proviene la

maggior parte delle emissioni, è il settore civile (pubblica amministrazione, terziario, domestico e

illuminazione pubblica) che rappresenta il 76% del totale, i trasporti incidono per il restante 24% (Figura 7).

Per quanto concerne le emissioni di anidride carbonica, il settore civile presenta un peso leggermente

superiore, incidendo per il 78% delle emissioni totali (Figura 8).

Figura 7 – Consumi per settore [MWh]

Settore MWh

Civile 77.467

Trasporti 24.644

Figura 8– Emissioni per settore [tCO2]

Settore tCO2

Civile 22.388

Trasporti 6.332

Nel settore civile la principale causa di emissioni è imputabile al settore domestico che incide sul totale del

civile per il 61% (Figura 9). Appare quindi evidente come tale settore rappresenti un attore importante per

il raggiungimento degli obiettivi del Patto dei Sindaci.

Le emissioni addebitabili alle utenze dell’amministrazione e all’illuminazione pubblica pesano sul settore

complessivamente per il 5%, il terziario incide per il 35% (Figura 10).

Seppur percentualmente ridotti, i consumi addebitabili alla pubblica amministrazione rappresentano

comunque uno spunto interessante per l’abbattimento delle emissioni di CO2, in quanto gli interventi di

efficientamento di edifici comunali e relativamente all’illuminazione pubblica possono da una parte portare

un importante risparmio di risorse pubbliche, e dall’altra promuovere i processi di miglioramento

energetico presso la popolazione, in modo da attivare un circolo virtuoso che coinvolga anche il settore

privato.

20

Figura 9 – Consumi nel settore civile [MWh]

Settore MWh

Pubblica amministrazione 1.677

Terziario 27.163

Domestico 47.103

Illuminazione pubblica 1.523

Figura 10 – Emissioni nel settore civile [tCO2]

Settore tCO2

Pubblica amministrazione 403

Terziario 9.449

Domestico 11.824

Illuminazione pubblica 713

SEAP Vado Ligure– Provincia di Savona

21

Il settore dei trasporti è ad appannaggio principalmente del privato, le utenze comunali ed il trasporto

pubblico incidono infatti per una quota quasi trascurabile.

Figura 11 – Consumi nel settore trasporti [MWh]

Settore MWh

Utenze Comunali 182

Trasporto pubblico 517

Privati 23.944

Figura 12 – Emissioni nel settore trasporti [tCO2]

Settore tCO2

Utenze Comunali 49

Trasporto pubblico 138

Privati 6.145

Analisi per fonte

Relativamente alle fonti di energia, nel settore civile, il metano è il combustibile che incide maggiormente

sul totale dei consumi con una percentuale pari al 64%, seguono l’elettricità con il 32%, il GPL con il 2%,

l’olio combustibile ed il gasolio ciascuno con l’1%; la biomassa e il solare risultano quasi ininfluenti (Figura

13).

Per quanto concerne le emissioni di CO2 l’elettricità pesa per il 52% del totale e il metano per il 45%, il

restante 3% si suddivide tra gli altri combustibili secondo il grafico in Figura 14.

Per calcolare le emissioni di biomassa, in mancanza di documentazione certificata che attesti la provenienza

del legname utilizzato nelle abitazioni, si è considerato un fattore di emissione pari a 0,202 tCO2/MWh.

22

Figura 13 – Consumi per combustibile/vettore nel

settore civile [MWh]

Settore MWh

Metano 49.388

Elettricità 24.801

GPL 1.329

Gasolio 1.100

Biomassa 287,4

Olio comb 544,4

Solare 14,4

Figura 14 – Emissioni per combustibile/vettore nel

settore civile [tCO2]

Settore tCO2

Metano 9.976

Elettricità 11.601

GPL 307,2

Gasolio 293,7

Biomassa 57,9

Olio comb 152

Solare -

Nel settore trasporti (Figura 15) la Benzina è il combustibile più utilizzato (53% dei consumi), seguito dal

Gasolio (46%). Trascurabile l’apporto del GPL (circa il 1%).

SEAP Vado Ligure– Provincia di Savona

23

Figura 15 – Consumi per combustibile/vettore nei

trasporti [MWh]

Settore MWh

GPL 330

Gasolio 11.201

Benzina 13.113

Figura 16 – Emissioni per combustibile/vettore nei

trasporti [tCO2]

Settore tCO2

GPL 76

Gasolio 2.991

Benzina 3.265

Complessivamente, il vettore più utilizzato nel 2005 nel Comune di Vado Ligure è rappresentato dal

Metano, che incideva sui consumi per una percentuale pari al 48% nei settori inclusi nel SEAP, segue

l’Elettricità con il 24%, la Benzina con il 13%, il Gasolio con il 12%, il GPL con il 2% e l’Olio combustibile con

l’1; trascurabili come già accennato, gli apporti di Solare termico e Biomassa sul totale (Figura 17). In

termini di emissioni è l’elettricità a prevalere, con il 40%, seguita dal metano col 35%.

Figura 17 – Consumi per combustibile/vettore [MWh] Figura 18 – Emissioni per combustibile/vettore [tCO2]

24

Settore MWh

Metano 49.389

Elettricità 24.801

GPL 1.660

Gasolio 12.300

Benzina 13.112

Biomassa 287.4

Olio da risc. 544

Solare 14,4

Settore tCO2

Metano 9.976,5

Elettricità 11.601

GPL 383,5

Gasolio 3.284

Benzina 3.265

Biomassa 57,9

Olio da risc. 151,9

Solare -

Dai dati della Baseline si individua pertanto come il settore principale che presenti più ampi margini di

intervento sia quello civile, con particolare riferimento all’ambito domestico. Il settore trasporti, per quanto

percentualmente rilevante, non presenta invece grandi possibilità, in quanto il trasporto pubblico e le

utenze comunali rappresentano una minima parte dei consumi complessivi del settore ed il comune non

può agire significativamente sul trasporto privato, anche in considerazione del fatto che il traffico privato in

Vado Ligure è per lo più “passante”.

2.5 Il Monitoraggio

Il Monitoraggio rappresenta una fase fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi del SEAP: esso

permette infatti, insieme ad eventuali ed adeguati adattamenti del piano, di ottenere un continuo

miglioramento del processo.

I firmatari del Patto dei Sindaci sono tenuti a presentare una "Relazione di Attuazione" ogni due anni

successivi alla presentazione del SEAP "per scopi di valutazione, monitoraggio e verifica": tale Relazione di

Attuazione deve includere un inventario aggiornato delle emissioni di CO2 denominato "Inventario di

Monitoraggio delle Emissioni" (MEI).

Utilizzando la medesima metodologia usata per la BEI anche per la redazione dell’Inventario di

Monitoraggio delle Emissioni, la Pubblica Amministrazione può garantire risultati coerenti sulla base delle

variazioni delle emissioni registrate tra l’anno di riferimento e l’anno di monitoraggio.

Si consiglia tuttavia alla Pubblica Amministrazione di compilare gli inventari delle emissioni di CO2 su base

annuale al fine di ottenere un monitoraggio più preciso e una migliore comprensione dei vari fattori che

influenzano le emissioni di CO2 ed avere un input annuale per elaborare strategie politiche.

SEAP Vado Ligure– Provincia di Savona

25

3. Strategia generale del SEAP

3.1 Finalità e obiettivi (Vision)

Con l’adesione all’iniziativa europea del Patto dei Sindaci l’Amministrazione Comunale, già ampiamente

impegnata sulle tematiche ambientali come dimostrano la certificazione UNI EN ISO 14001 ottenuta nel

2001 si impegna a ridurre le emissioni di anidride carbonica dovute ai consumi energetici sul proprio

territorio di almeno il 20% entro il 2020.

Attraverso la redazione della Baseline Emission Inventory, il comune di Vado Ligure ha individuato le

criticità e le opportunità energetiche che il proprio territorio presenta: in particolare il quadro della BEI

evidenzia una forte criticità sul settore domestico, che risulta essere poco efficiente e quindi la causa di

dispersioni di energia potenzialmente evitabili. Il coinvolgimento della popolazione in questa attività risulta

pertanto indispensabile, anche tenendo conto del basso apporto che danno alla BEI gli altri settori quali

pubblica amministrazione e terziario. In ogni caso il comune si impegna a ridurre i propri consumi in

particolare intervenendo sugli edifici pubblici e sugli impianti di pubblica illuminazione, anche allo scopo di

ridurre i costi vivi di gestione dell’ente e dei servizi pubblici. L’amministrazione di Vado è molto impegnata

anche nel settore dei trasporti, con l’avvio di alcune interessanti iniziative e il supporto al trasporto

pubblico locale per promuovere il servizio in linee secondarie anche se non molto utilizzate.

Grazie alla presenza degli impianti di produzione di energia elettrica da biogas installati presso le discariche

di Boscaccio e Bossarino, il territorio del Comune ha un’ampia produzione di energia rinnovabile che già da

sola copre e incrementa di molto l’obiettivo di riduzione della CO2 al 2020. L’impianto di Boscaccio (per il

25% di proprietà comunale) da solo permette di raggiungere una riduzione di emissioni pari 13,6%

dell’obiettivo.

In sintesi gli obiettivi a medio e lungo termine (anno 2020) che il Comune di Vado Ligure si prefigge di

raggiungere nei settori dell’utilizzo del suolo, trasporto e mobilità, standard per edifici nuovi e/o da

ristrutturare, allo scopo di ridurre ulteriormente le emissioni nell’atmosfera di anidride carbonica vengono

riassunti come segue:

− riqualificazione energetica degli edifici pubblici (impianti ed involucro);

− performance energetica degli edifici di proprietà privata, sia con norme del regolamento edilizio sia

con azioni di promozione anche dirette alla conversione delle caldaie obsolete;

− sostituzione lampade dell’illuminazione pubblica a bassa efficienza con lampade ad alta efficienza

energetica o LED;

− azioni di mobilità sostenibile;

− azioni di informazione e coinvolgimento dei cittadini.

26

3.2 Aspetti organizzativi e finanziari

L’adesione al Patto dei Sindaci richiede la costituzione di un apposito gruppo di coordinamento interno, che

il Comune di Vado Ligure individua nel Sindaco, nel responsabile del Sistema di Gestione Ambientale, nel

responsabile dei Lavori Pubblici e in quello dell’Edilizia.

Una delle caratteristiche peculiari dell’iniziativa del Patto dei Sindaci è quella di mettere la popolazione al

centro del rinnovamento energetico, coinvolgendola sugli aspetti organizzativi del comune. Senza il

supporto degli abitanti e di chi quotidianamente lavora e si reca nel comune risulta infatti impossibile

raggiungere gli obiettivi del Patto.

Per quanto concerne gli strumenti finanziari presupposti dall’elaborazione del SEAP, il Comune potrà

avvalersi di eventuali finanziamenti nazionali e regionali, di investimenti propri in un’ottica di promozione

delle buone pratiche e di possibili cofinanziamenti da parte di attori sociali coinvolgibili in alcune fasi dei

processi avviati.

Inoltre, l’adesione al Patto dei Sindaci aprirà le porte a bandi comunitari a temi energetici ed ambientali.

3.3 Analisi SWOT

L’analisi SWOT (Strengths, Weaknesses, Opportunities and Threats, ovvero punti di forza, punti di

debolezza, opportunità e minacce) è un utile strumento di pianificazione strategica e può essere utilizzato

per il processo del SEAP. Partendo dai risultati dell’indagine di base, l’analisi SWOT consente di determinare

i punti di forza e i punti di debolezza dell’autorità locale nel campo della gestione energetica e del clima,

nonché le opportunità e le minacce che potrebbero avere un’influenza sul SEAP. Questa analisi può aiutare

a definire le priorità nella fase di studio e selezione delle azioni e delle misure da intraprendere per il SEAP.

Punti di forza

− Amministrazione sensibile su tematiche

energetiche ed ambientali;

− Certificazioni UNI EN ISO 14001;

− Azioni già realizzate per sfruttare il

biogas da rifiuti

Punti di debolezza

− Parco edilizio datato e dalle basse

performance energetiche;

− Età media della popolazione avanzata;

− Forte traffico d’entrata dovuto alla

movimentazione merci delle aziende

site nel comune e sui lavoratori, su cui

l’amministrazione comunale può

intervenire marginalmente.

Opportunità

− Promozione e sviluppo della mobilità

ciclabile;

Minacce

− Possibile scarsa adesione dei cittadini

alle iniziative promosse dal Comune;

− Eventuale impossibilità per il Comune di

investire nelle iniziative previste a causa

dei vincoli pubblici di bilancio;

− Eventuale eliminazione dei

finanziamenti ed agevolazioni nazionali.

SEAP Vado Ligure– Provincia di Savona

27

3.4 Riepilogo degli obiettivi di riduzione della CO2 a livello comunale

Anno Base

2005

Metodologia utilizzata

IPCC

Riduzione scelta

Assoluta

Settori esclusi

Industria, Trasporto extraurbano

Emissioni al 2005

28.720 tCO2

Obiettivo di riduzione minimo al 2020 5.859 (20,4%)

28

4. Le Azioni Sono di seguito elencate le azioni per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione di anidride carbonica al

2020. Ad ogni azione è stato associato un codice:

− le prime tre lettere indicano il settore di appartenenza dell’azione;

− le diciture L o S indicano rispettivamente le azioni con un lungo periodo di attuazione (Long term-

2020) e quelle con un breve periodo (Short term - 2015);

− segue il numero progressivo identificativo dell’azione.

4.1 Sintesi delle azioni

Codice Azione Riduzione

tCO2

Riduzione

%

EDILIZIA

EDI-L01 Riqualificazione energetica degli edifici di proprietà comunale 107 0,4%

EDI-L02 Regolamento Edilizio Comunale 1.163 4%

EDI-L03 Conversione combustibile negli impianti di climatizzazione invernale

del settore residenziale e terziario 77,7 0,3%

ILLUMINAZIONE PUBBLICA

ILL-L01 Interventi di efficienza energetica su impianti di illuminazione

pubblica

233,2 0,8%

ILL-L02 Ottimizzazione delle sorgenti luminose del settore domestico 477,9 1,7%

TRASPORTI

TRA- S01 Iniziative di mobility management 6,3 0,02%

TRA- S02 Servizio trasporto collettivo per frazioni 102 0,38%

PRODUZIONE DI ENERGIA RINNOVABILE

FER-S01 Impianti solari fotovoltaici per la produzione di energia elettrica

presso edifici privati / comunali 482 1,7%

FER-S02 Biogas da rifiuto 3.917 13,6%

FER- S03 Impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria

presso i privati 528,4 1,8%

FER-S04 Creazione di una banca dati degli impianti FER pubblici e privati - - %

INFORMAZIONE E COINVOLGIMENTO DEI CITTADINI

INF-L01 Azioni di informazione e sensibilizzazione 287,2 1%

TOTALE 7.381,2 25,7%

SEAP Vado Ligure– Provincia di Savona

29

4.2 Descrizione delle azioni

EDI – L01 Riqualificazione energetica degli edifici di proprietà

comunale Responsabile dell’attuazione

Comune di Vado Ligure

Premessa

I consumi energetici dovuti agli edifici di proprietà della pubblica amministrazione incidono per una piccola

parte sul totale dei consumi che avvengono all’interno del territorio comunale, tuttavia, gli interventi su tali

edifici, oltre ad avere un ritorno economico negli anni per il Comune, rappresentano un esempio per la

popolazione.

Obiettivi dell’azione

Il Comune intende verificare, attraverso degli audit, l’efficienza energetica del proprio parco edilizio per

individuare le criticità ed intervenire con opere di risanamento, al fine di ridurre i consumi e le emissioni di

anidride carbonica ad essi correlati.

Gli interventi, a seconda degli esiti degli audit energetici, potranno interessare l’involucro, sia trasparente

che opaco, gli impianti di climatizzazione e qualsiasi altro manufatto al fine di ridurre i consumi energetici

negli edifici.

L’azione riveste inoltre la funzione di promuovere l’uso razionale dell’energia ai cittadini, anche in sinergia

con specifiche azioni di comunicazione ed informazione.

Descrizione dell’azione

L’azione è suddivisa in cinque sotto-azioni.

1. Il Comune provvederà ad effettuare sugli edifici di proprietà comunale audit energetici per

individuare gli interventi migliorativi e i relativi benefici in termini di consumi energetici;

2. Come indicato dalla L.R. 22/2007, modificata dalla L.R. 23/2012, gli edifici occupati da enti pubblici

aventi una metratura utile totale di oltre 500 mq devono essere dotati dell’attestato di

Certificazione Energetica dal 31 Dicembre 2013; a far data dal 9 luglio 2015 la soglia di 500 mq è

abbassata a 250 mq, ma il Comune si impegna a realizzare la Certificazione Energetica anche per gli

edifici di dimensione inferiore;

3. Si eseguiranno gli interventi migliorativi più efficaci individuati con gli audit energetici;

4. Il Comune farà eseguire la certificazione energetica degli edifici al termine degli interventi e

provvederà a mostrare per ogni edificio la Certificazione Energetica aggiornata per dare ulteriore

visibilità ai risultati conseguiti con gli interventi;

5. Verrà effettuato il monitoraggio dei consumi energetici per singolo edificio negli anni a venire.

Tabella EDI-L01.1- Edifici di proprietà comunale e relativi consumi 2005 – Fonte: Comune di Vado Ligure

Edificio Superficie [m2] Combustibile Consumi termici

[MWh]

Consumi elettrici

[MWh]

Palazzo Comunale 685 Elettricità - 122

Scuola Media Peterlin 3735 Metano 367,5 33,8

Scuola Elementare Centro 1.600 Metano 237,3 39

Scuola Elementare Valle di Vado 905 Metano 28,6 12,1

Scuola Elementare S. Ermete 620 Metano 37 6

30

Scuola Materna Centro 1200 Metano 143,2 5

Biblioteca Villa Groppallo 150 Metano 63,5 2

Magazzino Comunale 96 Metano 104,3 -

Campo Sportivo Chittolina 1.000 Metano 324,7 -

Pallone tensostatico 1.188 Metano 130,2 20,2

VAB Via Caviglia 200 No riscaldamento 1

Il comune di Vado Ligure intende inoltre effettuare entro il 2020 ulteriori interventi mirati su alcuni edifici

comunali al fine di migliorarne le prestazioni energetiche e ridurne di conseguenza i consumi e le emissioni

di anidride carbonica. Tra gli edifici più energivori, e per i quali quindi gli interventi si intendono prioritari,

figurano la Scuola Elementare Centro, la Scuola Media Peterlin e la Scuola materna Centro.

Si riportano di seguito nel dettaglio gli interventi previsti dall’Amministrazione Comunale al 2020:

Tabella EDI-L01.2- – Interventi di riqualificazione energetica Comune di Vado Ligure e relativi risparmi al 2020

Edificio Intervento

Consumo

evitato

[MWh]

Emissioni

evitate

[tCO2]

Percentuale

di risparmio

energetico sui

consumi di

energia

primaria

dell’edificio

Municipio

Scuola media

Peterlin

Coibentazione Involucro opaco +

Sostituzione infissi

Coibentazione Involucro opaco +

Sostituzione infissi + Sostituzione

caldaia

48,8

220,5

23,6

44,5

40%

60%

Scuola elementare

Centro

Scuola elementare

Valle di Vado

Scuola elementare

S.Ermete

Scuola materna

Centro

Biblioteca Villa

Groppallo

Magazzino

Comunale

Sostituzione caldaia

Coibentazione Involucro opaco +

Sostituzione infissi + Sostituzione

caldaia

Cappotto termico + Sostituzione

infissi + Sostituzione caldaia

Coibentazione Involucro opaco +

Sostituzione infissi + Sostituzione

caldaia

Sostituzione caldaia

Coibentazione copertura

47,5

17,2

18,5

85,9

12,7

10,4

9,6

3,5

3,7

17,4

2,6

2,1

20%

50%

45%

60%

20%

10%

TOTALE 461,5 107

Il Palazzo Comunale, la Scuola media Peterlin, il Magazzino Comunale e la Sede Volontari antincendio

SEAP Vado Ligure– Provincia di Savona

31

boschivo saranno anche interessati da interventi di installazione di sistemi solari fotovoltaici i cui effetti in

termini di risparmio energetico e riduzione di C02 sono conteggiati nell’Azione FER-S01 “Impianti solari

fotovoltaici per la produzione di energia elettrica presso edifici privati/pubblici”.

Sulla copertura del Magazzino Comunale verranno inoltre installati sistemi solari termici i cui effetti in

termini di risparmio energetico e riduzione di C02 sono conteggiati nell’Azione FER-S03 “Impianti solari

termici per la produzione di acqua calda sanitaria”.

Risultati ottenibili, potenziali di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni

Per i suddetti interventi di riqualificazione energetica degli edifici comunali si stima una riduzione

complessiva in termini di emissioni di anidride carbonica al 2020 pari a 107 tCO2.

Prevedibile svolgimento temporale

Entro il 2020.

Attori coinvolti o coinvolgibili / Soggetti promotori

Comune di Vado Ligure

Valutazioni e strategie finanziarie

Il costo degli interventi sarà a carico dell’amministrazione comunale, eventualmente recuperando

finanziamenti regionali, nazionali o europei o attraverso l’intervento di una ESCO che potrà ripagarsi con il

risparmio ottenuto.

Possibili ostacoli o vincoli/barriere di mercato

Vincoli di bilancio dell’Amministrazione Comunale.

Indicazioni per il monitoraggio

Il monitoraggio verrà eseguito dal Comune attraverso il confronto tra gli audit energetici precedenti agli

interventi e le attestazioni di Certificazione Energetica successive alle opere di efficientamento e attraverso

una costante analisi dei consumi energetici ricavati su base annua.

32

EDI – L02 Regolamento Edilizio Comunale

Responsabile dell’attuazione

Comune di Vado Ligure

Premessa

Il Regolamento Edilizio Comunale è un importante “strumento strategico” attraverso il quale

l’amministrazione comunale può condizionare gli approvvigionamenti e le tecnologie energetiche da

impiegare nel settore dell’edilizia privata, che mediamente rappresenta almeno il 40% dei consumi

energetici e delle emissioni di un territorio comunale. La conoscenza specifica del territorio e delle

abitudini della popolazione può permettere all’amministrazione comunale di sapere quanto spingersi nella

imposizione di norme più restrittive rispetto alla normativa nazionale e regionale vigente, inserendo nel

Regolamento Edilizio Comunale regole più incisive e adeguate al territorio.

Obiettivi dell’azione

L’obiettivo dell’azione è il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici di proprietà privata, con

riferimento sia a condomini che a singole abitazioni, al fine di ridurre sensibilmente l’apporto in termini di

emissioni di anidride carbonica del settore residenziale, con benefici in termini di comfort delle abitazioni e

di risparmi di costi per i cittadini, tenendo presente che nel Comune di Vado Ligure i consumi del settore

domestico rappresentano circa il 50% del totale.

Descrizione dell’azione

L’azione consiste nel promuovere interventi di riqualificazione energetica presso la popolazione,

attraverso l’inserimento/aggiornamento nel Regolamento Edilizio Comunale di un apposito titolo

riguardante i consumi energetici degli edifici. Tali norme dovranno coinvolgere sia il nuovo costruito che,

soprattutto, l’esistente.

Al fine di stimolare il processo virtuoso dell’efficienza energetica, oltre al recepimento delle norme

nazionali e regionali, il comune ha previsto di inserire regole più stringenti, nel dettaglio:

− per le nuove costruzioni:

� obbligo di classe A (riferita ad entrambi i valori di EPgl ed EPinv) per il nuovo costruito;

− per l’esistente:

� rispetto dei limiti nazionali e/o regionali per l’involucro opaco in caso di ristrutturazione

dell’intero edificio e, nel caso di impossibilità tecnica di realizzare un adeguato isolamento,

richiedere comunque il massimo risultato possibile, sulla base di una giustificazione tecnica

che illustri le motivazioni per le quali non sia stato possibile realizzare l’intervento rispettando

la normativa;

� rispetto dei limiti nazionali e/o regionali di trasmittanza per gli infissi (involucro trasparente)

nel caso di sostituzione;

� per gli impianti di riscaldamento, nel caso di sostituzione, redazione della diagnosi energetica

preliminare, al fine di avere un giusto dimensionamento degli impianti, e installazione di

valvole termostatiche e, nel caso di impianti centralizzati, di sistemi di contabilizzazione del

calore.

L’azione prevede inoltre alcune misure di accompagnamento quali campagne di informazione e giornate

dedicate al tema dell’efficienza energetica, iniziative connesse all’azione INF-L01 “Azioni di informazione e

sensibilizzazione”.

SEAP Vado Ligure– Provincia di Savona

33

Le prescrizioni del Regolamento Edilizio Comunale consentiranno di ottenere al 2020 un significativo

risparmio energetico, che può essere quantificato mediante simulazioni statistiche riportante nel

paragrafo successivo ottenute attraverso l’utilizzo di uno specifico software di calcolo.

Risultati ottenibili, potenziali di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni

I risultati ottenibili sono stati stimati tenendo conto dell’edificato esistente nel territorio comunale.

Secondo i dati del censimento ISTAT del 2001, il 58% degli edifici abitativi è stato costruito prima del 1945,

il 24% tra gli anni ’50 e gli anni ’70 del secolo scorso, il 6% dopo il 1970, il 7% dopo il 1980 e solo il 5% dopo

il 1991, delineando pertanto un parco edilizio datato e dalle basse prestazioni energetiche.

Tabella EDI-L02.1- Edifici ed alloggi nel Comune di Vado Ligure– Fonte: ISTAT 2001

Prima

del 1919

Dal 1919

al 1945

Dal 1946

al 1961

Dal 1962

al 1971

Dal 1972

al 1981

Dal 1982

al 1991

Dopo

il 1991 Totale

alloggi 955 798 1.007 508 165 315 167 3.915

edifici 438 132 156 80 56 67 51 980

Per quantificare gli apporti in termini di risparmio energetico di questa azione, si sono considerati tre

possibili tipologie di intervento sull’esistente, ovvero:

− Involucro opaco: realizzazione del cappotto termico ed isolamento dei solai e delle coperture

(trasmittanza termica del cappotto, del solaio di copertura e del pavimento su vespaio areato: 0,4

W/m2K);

− lnvolucro trasparente: sostituzione serramenti (finestre doppio vetro, taglio termico, trasmittanza

termica: 2 W/m2K.);

− impianto di riscaldamento: sostituzione del generatore di calore e installazione di valvole

termostatiche (regolazione climatica+ambiente con regolatore, generatore di calore a gas a

condensazione classificato ****).

Il risparmio di energia primaria ottenibile da questa azione al 2020 è illustrato nella tabella sottostante,

prevedendo, per ciascun intervento, le seguenti percentuali ipotizzate sulla base dei trend prevedibili al

2020.

Tabella EDI-L02.2 - Risparmio ottenibile al 2020

Area d’intervento % sul

totale

Risparmio

energetico [MWh]

Emissioni evitate

all’anno [tCO2]

Involucro opaco 10 % 1498 304

Involucro trasparente 30 % 1156 235

Impianti di riscaldamento 50 % 3074 624

TOTALE 5728 1163

Le percentuali sono calcolate facendo riferimento ai dati ISTAT sulle superfici medie opache e trasparenti,

mentre per gli impianti di riscaldamento ai dati relativi agli alloggi presenti sul territorio comunale.

Prevedibile svolgimento temporale

Entro il 2020.

Attori coinvolti o coinvolgibili / Soggetti promotori

Comune di Vado Ligure, cittadini, addetti al settore terziario (commercianti o titolari di uffici), imprese,

progettisti.

34

Valutazioni e strategie finanziarie

Per promuovere le iniziative di risparmio energetico sono a disposizione strumenti finanziari nazionali che

incentivano gli interventi e dei quali il Comune si farà promotore: per la riqualificazione energetica degli

edifici esistenti, salvo cambiamenti, fino alla data del 31 dicembre 2014 i proprietari degli immobili

avranno diritto ad una detrazione Irpef del 65 % delle spese sostenute; dal 1 Gennaio 2015 tale quota

scenderà al 50% per poi attestarsi al 36% dal 2016.

Per quanto riguarda invece le spese sostenute per gli interventi su parti comuni di edifici condominiali, la

detrazione applicata rimane pari al 65% fino al 30 giugno 2015.

Possibili ostacoli o vincoli/barriere di mercato

Scarsa propensione dei privati alla realizzazione degli interventi a causa della crisi economica.

Indicazioni per il monitoraggio

Attraverso l’aggiornamento della BEI e le pratiche edilizie pervenute in Comune. Per facilitare l’operazione

è raccomandabile la creazione di un database comunale dove inserire i dati degli interventi (tipologia di

intervento, superficie, ecc. SI veda anche la scheda FER-S03 “Creazione di una banca dati degli impianti FER

pubblici e privati”.

SEAP Vado Ligure– Provincia di Savona

35

EDI – L03 Conversione combustibile negli impianti di climatizzazione

invernale del settore residenziale e terziario Responsabile dell’attuazione

Comune di Vado Ligure

Premessa

Olio combustibile e gasolio sono due combustibili fossili altamente inquinanti.

Nel territorio comunale il settore residenziale al 2005 presentava ancora diversi impianti di riscaldamento

alimentati a gasolio per un valore complessivo di 423 MWh in termini di consumi (pari a 113 tCO2 di

emissioni), e ad l’olio combustibile per un valore complessivo di 150 MWh in termini di consumi (pari a 42

tCO2).

Per quanto riguarda il settore terziario, al 2005 si registrava la presenza di impianti alimentati a gasolio

per un valore complessivo di 677 MWh in termini di consumi (pari a 181 tCO2) e di impianti alimentati ad

olio combustibile per un valore complessivo di 394 MWh (corrispondenti a 110 tCO2).

Dal punto di vista normativo, l’utilizzo dell’olio combustibile risulta fuori legge dal 1 Settembre 2007 ai

sensi del Dlgs 152/06 aggiornato al 2010 per impianti sotto i 300 kW; mentre per impianti di potenzialità

compresa tra 0,3 e 3 MW il termine era il 1 settembre 2013, prorogato al 1 settembre 2017 per i soli

impianti per quali è stata presentata richiesta autorizzazione entro e non oltre la data del 26 agosto

2010. Per quanto riguarda invece gli impianti alimentati a gasolio al momento non sono previsti obblighi

di legge tuttavia il Comune si impegna a promuoverne la sostituzione sfruttando l’opportunità

rappresentata dalla completa metanizzazione del territorio comunale.

Obiettivi dell’azione

Progressiva riduzione degli impianti di riscaldamento a olio combustibile (in questo caso fino alla completa

eliminazione in quanto fuori legge) e a gasolio attraverso la sostituzione con impianti più efficienti e che

utilizzano combustibili meno inquinanti e che riducono le emissioni di CO2.

Si tenga presente che il passaggio da olio combustibile a metano permette una riduzione delle emissioni

di PM10 del 90%, di NOx del 60% e di CO2 del 30%.

Descrizione dell’azione

L’amministrazione si impegna a stimolare la sostituzione delle caldaie presso i cittadini e le imprese,

promuovendo l’utilizzo di impianti ad alta efficienza e di combustibili meno impattanti in termini di

emissioni di anidride carbonica.

In particolare sono previste due sottoazioni:

- Sottoazione 1. incentivare la conversione delle caldaie alimentate a gasolio dei settori residenziale e

terziario, promuovendo l’utilizzo di metano come combustibile alternativo;

- Sottoazione 2. verificare la sostituzione delle caldaie alimentate ad olio combustibile dei settori

residenziale e terziario.

In tutti i suddetti casi il Comune potrà facilitare la creazione di Gruppi d’Acquisto, effettuare incontri

mirati con i proprietari degli alloggi e gli amministratori di condominio, e promuovere eventuali

finanziamenti a livello nazionale e regionale qualora questi risultassero disponibili.

Risultati ottenibili, potenziali di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni

La stima della riduzione di emissioni di CO2, per le sottoazioni 1 e 2 è riportata nella tabella seguente:

36

Tabella EDI-L03.1- Risparmio ottenibile al 2020

Sottoazione

Risparmio

emissioni

[tCO2]

1. Conversione 50% degli impianti settori residenziale e terziario da gasolio a metano 35,8

2. Conversione 100% degli impianti settore residenziale e terziario da olio combustibile

a metano

41,9

TOTALE 77,7

In tutti i casi sopracitati, la riduzione di emissioni di CO2 è stata stimata ipotizzando a scopo cautelativo

una conversione dei consumi di olio combustibile e gasolio a metano a parità di consumo di energia

primaria: ai fini della quantificazione dell’azione, pertanto, si valuta esclusivamente il cambio di

combustibile senza considerare il miglioramento dell’efficienza, dovuto all’installazione di una nuova

caldaia, per non sovrapporre questa azione con altre azioni presenti in questo piano.

Prevedibile svolgimento temporale

Entro il 2020.

Attori coinvolti o coinvolgibili / Soggetti promotori

Comune di Vado Ligure, cittadini, addetti del settore terziario.

Valutazioni e strategie finanziarie

Per quanto concerne i costi di conversione degli impianti, essi saranno a carico dei privati che potranno

beneficiare, in caso di sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie

a condensazione (con contestuale installazione di valvole termostatiche), delle detrazioni fiscali del 65%

valide fino al 31 Dicembre 2014 per i privati (singole unità immobiliari) e fino al 30 Giugno 2015 per i

condomini.

Possibili ostacoli o vincoli/barriere di mercato

Scarsa propensione dei privati alla realizzazione degli interventi.

Indicazioni per il monitoraggio

Attraverso l’aggiornamento della BEI e il monitoraggio del numero di schede-domande presentate dal

Soggetto responsabile (in questo caso i privati cittadini) all’ENEA nel caso di installazione di caldaie a

condensazione incentivate al 65%, attraverso eventuali autorizzazioni richieste all’Ufficio Edilizia ed

attraverso i riscontri dell’ente che si occupa del controllo caldaie.

SEAP Vado Ligure– Provincia di Savona

37

ILL – L01 Interventi di efficienza energetica su impianti di illuminazione

pubblica Responsabile dell’attuazione

Comune di Vado Ligure

Premessa

L’efficientamento energetico degli impianti di illuminazione pubblica stradale garantisce al comune

importanti risultati su più fronti: riduzione dei carichi elettrici, incremento del flusso luminoso,

miglioramento delle prestazioni complessive della rete distributiva elettrica, consistente riduzione delle

spese manutentive.

Obbiettivi dell’azione

Riduzione dei consumi di energia elettrica e conseguente riduzione delle emissioni di CO2 attraverso

l’utilizzo di apparecchi e lampade di nuova generazione a maggiore efficienza (miglior rapporto

lumen/watt) e attraverso azioni di parzializzazione del flusso luminoso emesso dalle sorgenti durante le

fasce orarie notturne, possibile a fronte di una diminuzione del flusso veicolare.

Descrizione dell’azione

L’azione può essere cronologicamente suddivisa attraverso i seguenti passaggi:

1. Identificazione dell’attuale parco lampade comunale attraverso i dati trasmessi dal comune di Vado

Ligure;

2. Identificazione dei consumi relativi a tali impianti;

3. Verifica della corrispondenza tra la potenza illuminante installata sul territorio ed il consumo annuale

reale comunicato dall’amministrazione. Tale valore dovrebbe corrispondere al funzionamento degli

impianti esistenti per un numero di ore annuali compreso tra 4000÷4400 ore, valori tipici da

considerare nelle stime su impianti di questo tipo, corrispondenti ad un tempo di accensione

giornaliero medio tra le 11 e 12 ore.

4. Identificazione delle possibili soluzioni di efficientamento degli impianti di illuminazione pubblica

costituite principalmente da:

- sostituzione delle attuali sorgenti con nuove di maggiore efficienza;

- sostituzione degli alimentatori ferromagnetici con alimentatori elettronici dimmerabili;

- azioni di parzializzazione del flusso luminoso nelle fasce orarie notturne in previsione del

decremento del traffico;

Nel 2013, secondo i dati comunicati dall’amministrazione, il parco lampade del comune di Vado Ligure era

complessivamente composto da circa 1400 punti luce, di cui per metà di proprietà comunale e per l’altra

metà di Enel.

Nella seguente tabella sono evidenziati i dati inerenti la composizione delle sorgenti luminose nell’anno di

riferimento, rispetto alle quali sono state applicate le azioni di efficientamento ivi proposte.

A tal proposito si sottolineano le seguenti ipotesi operative:

- secondo quanto comunicato dall’Amministrazione metà delle sorgenti luminose presenti sul territorio

sono del tipo a vapori di sodio in alta pressione (SAP). Poiché non è stato possibile dettagliare la

38

potenza nominale dei singoli punti luce, le valutazioni svolte sono state condotte suddividendo la

quantità totale (700 punti luce) in parti uguali tra le taglie disponibili sul mercato maggiormente

diffuse negli impianti di illuminazione pubblica;

- per quanto riguarda invece l’altra metà dei punti luce (700) rispetto al totale (1400), è stata ipotizzata

all’anno di riferimento la presenza di sorgenti del tipo a vapori di mercurio o ad alogenuri metallici

rispettivamente nelle percentuali del 40% e del 10% rispetto al totale. Per la taglia dei singoli punti

luce è stata fatta la stessa considerazione di cui al punto precedente.

Punti luce di proprietà comunale Quantità Percentuale sul parziale

Vapori di sodio 350 50,00%

Vapori di mercurio 280 40,00%

Alogenuri metallici 70 10,00%

Totale 700 100%

Punti luce di proprietà Enel Sole Quantità Percentuale sul parziale

Vapori di sodio 350 50,00%

Vapori di mercurio 280 40,00%

Alogenuri metallici 70 10,00%

Totale 700 100%

Punti luce totali Quantità Percentuale sul totale

Vapori di sodio 350 50,00%

Vapori di mercurio 280 40,00%

Alogenuri metallici 70 10,00%

Totale 700 100%

Di seguito sono elencate alcune tipologie di intervento realizzabili al fine di efficientare le installazioni di

cui sopra. In particolare si propone:

- sostituzione di tutte le sorgenti a vapori di mercurio con equivalenti di maggiore efficienza. In

particolare risulta particolarmente vantaggioso l’impiego della tecnologia a led che, oltre ad abbattere

i consumi energetici e le relative emissioni di CO2, consente anche di ridurre i costi di manutenzione

degli impianti;

- parzializzazione delle sorgenti luminose a vapori di sodio durante le fasce orarie notturne per la

diminuzione dei flussi veicolari. A tal proposito il Comune ha dichiarato di aver già realizzato negli

ultimi anni interventi in tal senso;

- sostituzione su una parte di punti luce di alimentatori ferromagnetici tradizionali con nuovi

alimentatori elettronici dimmerabili (alimentatori bi-regime), che consentono di parzializzare

puntualmente il flusso luminoso dell’apparecchio su cui sono equipaggiati;

- parzializzazione delle nuove sorgenti luminose a led durante le fasce orarie notturne per la

diminuzione dei flussi veicolari. Un notevole vantaggio derivante dall’impiego del led è proprio

connesso ad una maggiore semplicità di realizzazione per azioni di questo tipo rispetto alle sorgenti

tradizionali. Infatti, anziché installare nuovi quadri elettrici di illuminazione equipaggiati con

tradizionali regolatori di flusso luminoso, è possibile prevedere sistemi di parzializzazione basati sulla

tecnologia delle onde convogliate. Tramite installazione nei quadri di una centralina di controllo di

dimensioni ridotte è possibile comunicare con ciascun punto luce attraverso un segnale di basso

livello veicolato dal circuito di alimentazione alle lampade. Pertanto, a fronte di un modesto

sovrapprezzo dell’investimento iniziale, è possibile ottenere notevoli vantaggi a lungo termine

derivanti dal risparmio energetico ottenibile.

SEAP Vado Ligure– Provincia di Savona

39

Dall’analisi dei dati riassunti nella precedente tabella, emerge pertanto la possibilità di effettuare i

seguenti interventi di efficientamento degli impianti comunali:

- sostituzione di 560 (280 comunali + 280 di altro gestore) apparecchi equipaggiati con sorgenti a vapori

di mercurio con equivalenti a led;

- sostituzione di alimentatori ferromagnetici con elettronici su 140 (70 comunali + 70 di altro gestore)

apparecchi equipaggiati con sorgenti a ioduri / alogenuri metallici;

- azioni di parzializzazione del flusso luminoso su tutti i nuovi punti luce a led, in totale circa 560 (280

comunali + 280 di altro gestore), sfruttando la tecnologia delle onde convogliate e su 700 (350

comunali + 350 di altro gestore) punti luce al sodio alta pressione , tramite installazione di regolatori

di flusso nei quadri di illuminazione o ancora tramite impiego di alimentatori bi-regime sui singoli

punti luce.

5. Realizzazione degli interventi proposti, previa condivisione ed accettazione da parte del Comune

6. Monitoraggio dei consumi annuali

Risultati ottenibili, potenziali di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni

In base alle azioni proposte il risparmio energetico minimo conseguibile sul singolo punto luce ed a seguito

della singola azione è quantificabile come segue:

- Sola sostituzione delle sorgenti a vapori di mercurio con led: > 50%

- Sostituzione di alimentatori ferromagnetici con elettronici: > 10%

- Azioni di parzializzazione del flusso luminoso nelle fasce orarie notturne per i punti luce a vapori di

sodio: fino al 20-25%

- Azioni di parzializzazione del flusso luminoso nelle fasce orarie notturne per i punti luce a led: fino al

20-25%

Nel seguente prospetto, a partire dall’anno di riferimento del BEI (Baseline Emission Inventory) è riportato

l’andamento dei consumi e delle relative emissioni di CO2, definito in base ai dati condivisi dal Comune di

Vado Ligure e in funzione delle azioni di efficientamento proposte.

Dato 2005

(anno di riferimento BEI)

2020

(completamento obiettivo)

Consumo punti luce comunali 761,5 MWh (1) 512,3 MWh (2)

Consumo punti luce non comunali 761,5 MWh (1) 512,3 MWh (2)

Emissioni CO2 punti luce comunali 356,4 te 239,8 te

Emissioni CO2 punti luce comunali 356,4 te 239,8 te

NOTE:

(1) L’Amministrazione ha comunicato il dato di consumo di energia elettrica annuale complessivo alla voce

illuminazione pubblica. Tale consumo, suddiviso equamente tra gli impianti comunali e di altro gestore, è

stato ricavato anche attraverso il funzionamento per circa 4400 h/anno del parco lampade stimato tramite

le ipotesi operative precedentemente definite

(2) Dato calcolato dopo l’applicazione delle azioni di efficientamento proposte nelle stesse modalità operative

(4400 h/anno)

40

In base ai dati riportati emerge che le azioni proposte da oggi al 2020 consentiranno di ottenere un

risparmio energetico complessivo stimato attorno a 498,4 MWh/anno.

Assumendo un coefficiente alfa di rilascio di CO2 per unità di energia prodotta proprio della rete elettrica

pari a 0,468 tCO2/MWh, si può stimare un risparmio di emissioni di gas serra conseguente alle azioni

proposte pari a ca. 233,2 tCO2 equivalenti.

Prevedibile svolgimento temporale

Entro il 2020

Attori coinvolti o coinvolgibili / Soggetti promotori

Comune di Vado Ligure / ESCO

Valutazioni e strategie finanziarie

Punti luce comunali (ca. 50%)

Il costo degli interventi sarà a carico dell’Amministrazione o sarà sostenuto da Soggetto Terzo che si

incaricherà anche della gestione pluriennale degli impianti di illuminazione pubblica.

Nel primo caso i lavori saranno assegnati a ditte esterne tramite contratto di appalto convenzionale.

Nel secondo caso, attraverso una delle possibili formule previste dalla legge inerenti il partenariato

privato, il Comune assegnerà tramite gara pubblica la gestione dei propri impianti di illuminazione a

Soggetto Terzo (per es. ESCO) il quale, oltre ad occuparsi della manutenzione ordinaria degli stessi, si

accollerà anche gli oneri per i nuovi lavori ed il relativo rischio d’impresa ad essi connesso.

Punti luce di proprietà Terzi (Enel Sole) (ca. 50%)

La strategia di intervento sugli impianti di pubblica illuminazione di proprietà Terzi (Enel Sole) è connessa

allo stato attuale degli impianti, principalmente in relazione alla presenza di situazione di promiscuità

elettrica / meccanica dei medesimi.

- In assenza di situazioni di promiscuità l’iter procedura potrebbe ad esempio essere il seguente:

riscatto degli impianti, gara pubblica per assegnazione della gestione del servizio, interventi e relativi

oneri a carico del Soggetto incaricato che, a fronte di un pagamento di un canone di servizio

paragonabile alla spesa attuale del Comune, potrà realizzare gli interventi di efficientamento grazie

all’apporto del risparmio energetico ad essi associato.

- In presenza di numerose situazioni di promiscuità degli impianti la definizione della strategia ottimale

da adottare dovrà quindi derivare da un accurato studio di fattibilità che tenga conto delle

configurazioni impiantistiche diffuse sul territorio comunale ed individui la soluzione migliore. Il costo

degli interventi potrà essere a carico dell’amministrazione comunale o, potrà essere sostenuto da

Soggetto Terzo che si incaricherà anche della gestione pluriennale degli impianti di illuminazione

pubblica previo pagamento di un canone di servizio da definire tra le parti, paragonabile comunque

alla spesa pubblica sostenuta allo stato attuale dall’amministrazione.

Possibili ostacoli o vincoli/barriere di mercato

L’effettiva realizzazione degli interventi proposti potrebbe essere ostacolata dalla presenza di situazioni di

promiscuità elettrica / meccanica dei medesimi, le quali potrebbero causare un dilatamento dell’orizzonte

temporale per portarli a compimento.

In presenza di numerose situazioni di promiscuità degli impianti la definizione della strategia ottimale da

SEAP Vado Ligure– Provincia di Savona

41

adottare dovrà quindi derivare da un accurato studio di fattibilità che tenga conto delle configurazioni

impiantistiche diffuse sul territorio comunale ed individui la soluzione migliore.

I costi tecnici inerenti a tale approfondimento potranno essere coperti fino al 90% del totale con il

contributo messo a disposizione dalla Banca Europea degli Investimenti (BEI) nell’ambito del bando

europeo denominato “ELENA”.

Indicazioni per il monitoraggio

Il funzionamento annuale degli impianti di illuminazione pubblica (ore annuali) è un dato che non subisce

scostamenti significativi nel tempo e ciò semplifica il monitoraggio e la quantificazione del risparmio

energetico derivante dall’efficientamento degli impianti.

Tale informazione potrà essere derivata dall’analisi delle fatture ricevute dal Comune / Soggetto Terzo da

parte del fornitore del servizio e il dato aggiornato sarà inserito nel BEI periodico per il monitoraggio delle

emissioni, in modo da fornire indicazioni su eventuali ulteriori interventi correttivi.

42

ILL – L02 Ottimizzazione delle sorgenti luminose del settore domestico

Responsabile dell’attuazione

Privati / Comune di Vado Ligure

Premessa

L’illuminazione degli ambienti costituisce circa il 15% del consumo di energia elettrica nelle abitazioni.

Nelle tradizionali lampadine a incandescenza ancora ampiamente diffuse, solo il 5% dell’energia che le

alimenta viene convertita in luce, mentre il rimanente 95% viene sprecato in calore. L’8 dicembre 2008, la

Commissione Europea ne ha approvato la messa al bando in tutti gli Stati membri, secondo un programma

di progressiva sostituzione a partire dal settembre 2009, che si è completato a fine 2012.

Attualmente quindi, in caso di sostituzione delle sorgenti luminose domestiche, le utenze possono

scegliere tra le seguenti alternative:

- Le lampade a LED: sono alimentate da un apposito circuito elettronico, il cui scopo è principalmente

quello di ridurre la tensione di rete ai pochi volt richiesti dai LED. Diversamente dalle lampadine a

incandescenza che terminano la loro vita con la bruciatura del filamento, i LED degradano lentamente con

una perdita della luminosità che scende al 20-30%. Da un punto di vista economico i LED sono più costosi

delle lampadine a filamento, ma la durata di funzionamento, che si aggira intorno alle 50 000-80 000 ore, è

ben superiore alla vita di una lampadina tradizionale. Dal punto di vista energetico inoltre, i LED sono

molto più efficienti poiché la quantità di energia sprecata sotto forma di radiazione infrarossa e di calore

rilasciato nell’ambiente sono molto ridotte rispetto alle tecnologie di illuminazione tradizionali.

- Le lampade a fluorescenza: possono essere tubolari, conosciute anche come “neon”, o compatte,

conosciute come “lampade a risparmio di energia”. Per le applicazioni domestiche le lampade a

fluorescenza compatte si prestano a sostituire quelle tradizionali ad incandescenza, anche dal punto di

vista degli attacchi meccanici, e presentano bassi costi di esercizio, maggiore efficienza luminosa (dalle 4

alle 7 volte superiore) e vita utile (fino a 10 volte) rispetto alle lampadine ad incandescenza.

La sostituzione delle sorgenti luminose domestiche tradizionali, seppur non di competenza diretta

dell’Amministrazione Comunale, rappresenta un intervento che contribuisce alla riduzione dei consumi

energetici e delle relative emissioni di CO2 sul territorio comunale.

Obiettivi dell’azione

Ottimizzazione dell’efficienza delle sorgenti luminose domestiche con la progressiva sostituzione delle

sorgenti tradizionali, ormai vietate per legge, con nuove tecnologie al fine di contenere i consumi

energetici per l’illuminazione domestica.

Descrizione dell’azione

L’azione prevede la progressiva sostituzione al 2020 di tutte le tradizionali lampade per l’illuminazione

domestica scegliendo i nuovi apparecchi in base alla loro maggiore efficienza luminosa (espressa in base al

rapporto fra l’unità di misura della quantità di luce emessa, il lumen [lm], ed i watt assorbiti), ai minori

consumi energetici ed in rapporto all’ambiente da illuminare.

Dal 2002 una Direttiva dell’Unione Europea ha reso obbligatorio esporre anche sulle lampade l’“etichetta

energetica”, che indica l’efficienza energetica della lampada, il flusso luminoso, la potenza e la durata

media di vita, evidenziando le informazioni rilevanti e agevolando così la scelta dei prodotti che

consumano meno.

SEAP Vado Ligure– Provincia di Savona

43

Risultati ottenibili, potenziali di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni

Si stima che la sostituzione delle sorgenti luminose con lampade più efficienti, grazie al migliore

rendimento ed alla più lunga durata di vita, abbinati ad una regolare manutenzione e pulizia che prevenga

la perdita di flusso luminoso per sporcizia, possa condurre ad un risparmio in termini di consumi energetici

pari a circa l’80%.

Tenendo presente che i consumi elettrici per l’illuminazione domestica sul territorio del Comune di Vado

Ligure sono stimati in circa 1277,1 MWh (pari al 15% del totale dei consumi elettrici del settore

residenziale), si stima che l’intervento possa portare al 2020 ad un risparmio di circa 1021,7 MWh pari a

477,9 tCO2.

Prevedibile svolgimento temporale

In corso- entro il 2020.

Attori coinvolti o coinvolgibili / Soggetti promotori

Privati / Comune di Vado Ligure

Valutazioni e strategie finanziarie

I costi di sostituzione delle sorgenti tradizionali sono a carico dei privati che a fronte del maggiore

investimento iniziale (dovuto all’attuale maggior costo delle nuove lampadine a risparmio energetico)

potranno subito iniziare a beneficiare di una riduzione dei consumi e quindi dei relativi benefici in termini

economici.

Possibili ostacoli o vincoli/barriere di mercato

-

Indicazioni per il monitoraggio

-

44

TRA– S01 Iniziative di mobility management

Responsabile dell’attuazione

Comune di Vado Ligure

Premessa

Il Comune di Vado Ligure è da tempo impegnato nella sensibilizzazione della popolazione nei confronti dei

temi della mobilità sostenibile. Alcuni interventi, già compiuti e altri in programmazione, ne dimostrano

l’attività in tal senso.

Il mobility management può essere considerato un approccio interdisciplinare che affronta la problematica

della mobilità in modo trasversale; il suo raggio di azione, infatti, non riguarda solo interventi prettamente

tecnici e strutturali, ma anche cognitivi e comportamentali, promuovendo spesso azioni volte allo sviluppo

e all’approfondimento della cultura della mobilità sostenibile.

Obiettivi dell’azione

Recentemente è stato ribadito il concetto, di “diritto alla mobilità”, che garantisca alle persone la

possibilità di spostarsi liberamente e in velocità. Tuttavia nell’affermarlo non sempre si è posta la giusta

attenzione su “come” esercitare tale diritto. Affrontare il problema non significa solo trovare soluzioni

restrittive, ma attuare politiche volte ad aiutare i diversi attori coinvolti a fare scelte consapevoli e a

valutare le diverse possibilità di percorso e di modalità di spostamento.

Finalità della presente azione è quindi offrire, seppur ad utenze limitate in numero, alternative di mobilità

che possano essere praticabili e costituiscano modalità innovative di muoversi nell’ambito dei confini

comunali e oltre.

Descrizione dell’azione

All’interno delle differenti politiche che si possono attuare nell’ambito dei temi del mobility management,

il Comune di Vado Ligure si è già reso attivo su tre fronti che possono essere degni di nota:

- l’avvio di iniziative di Pedibus per le scuole

- l’offerta di percorsi ciclabili

- l’introduzione della pedonalità e di Zone 30 in alcuni contesti

Il Pedibus, iniziativa nata in Danimarca negli ani ’90, come un vero autobus di linea, parte da un capolinea

e seguendo un percorso stabilito raccoglie i passeggeri alle fermate organizzate lungo il tragitto, con un

orario prefissato. Le linee sono organizzate per “portare” a scuola a piedi gli studenti in tempo per l’inizio

delle lezioni, perseguendo quindi molteplici obbiettivi: zero emissioni, l’opportunità di fare movimento

fisico, di stare assieme agli altri compagni ed esplorare “da soli” il proprio quartiere da vicino.

Tale iniziativa ha anche uno scopo educativo nei confronti delle nuove generazioni ed è comunque un

canale di comunicazione vero i genitori al fine di assecondare/promuovere comportamenti sostenibili.

Ovviamente tale azione non può essere considerata in sé come risolutrice dei problemi di congestione

odierna, ma inserita in un insieme di iniziative di mobility management, può dare frutti ancora maggiori.

In tal senso, anche le riduzioni imputabili possono essere, a pieno regime, anche maggiori di quanto

direttamente causato dall’iniziativa: il pedibus infatti non solo limita gli spostamenti casa-scuola, ma anche

offre uno spunto per analizzare le alternative a tutte quelle tratte motorizzate compiute successivamente

o a causa dell’accompagnamento dei bambini a scuola. Infatti, una delle maggiori motivazioni dell’utilizzo

del mezzo privato durante il resto della giornata è appunto l’accompagnamento dei figli all’entrata a

scuola al mattino.

In particolare, nel Comune di Vado Ligure, gli uffici comunali in collaborazione con le scuole hanno istituito

SEAP Vado Ligure– Provincia di Savona

45

ed avviato due percorsi di sola andata per gli alunni (circa 90) della scuola elementare.

Per quanto concerne le iniziative volte alla promozione della ciclabilità, l’Amministrazione ha in

programma una pista ciclabile da Vado a sant’Ermete e da Porto Vado a Zinola.

Risultati ottenibili, potenziali di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni

Considerando la natura delle misure tipiche del mobility management, esse vanno a realizzare riduzioni del

numero di spostamenti motorizzati e quindi di consumi energetici e di emissioni nocive. Pur essendo tali

azioni difficilmente calcolabili in termini deterministici, la ricaduta della promozione di comportamenti

maggiormente sostenibili non è mai uguale a zero. Si ritiene opportuno quindi conteggiare

cautelativamente pari a -0,1% del settore “trasporto privato” il contributo dato dalle tre azioni,

considerate le utenze potenzialmente coinvolte e il numero di mezzi interessati dall’azione. In tal modo, si

ottiene un risparmio di 23,3MWh che corrispondono a circa 6,3 tCO2.

Prevedibile svolgimento temporale

L’azione risulta in parte avviata, in parte da realizzarsi allo short term.

Attori coinvolti o coinvolgibili / Soggetti promotori

Gestore dei servizi bike e car sharing, aziende di promozione turistica, associazioni di categorie

(commercianti, albergatori,…), scuole.

Valutazioni e strategie finanziarie

-

Possibili ostacoli o vincoli/barriere di mercato

Relativo accoglimento della promozione delle misure di mobility management da parte della popolazione

o degli operatori direttamente coinvolti.

Indicazioni per il monitoraggio

Per un monitoraggio dei benefici ambientali della presente azioni, è importante mantenere un buon livello

di rilevazione dell’utenza, specie per quanto riguarda l’uso del mezzo bici. In merito al piedi bus possono

essere tenuti monitorati gli effetti a lungo termine dello sviluppo dell’azione e il suo allargamento ad altri

plessi/località/percorsi.

46

TRA– S02 Servizio trasporto collettivo per frazioni

Responsabile dell’attuazione

Comune di Vado Ligure

Premessa

Il Comune di Vado Ligure è caratterizzato, come molte località liguri, da insediamenti (anche molto

popolati) sviluppatisi lungo l’affaccio a mare e nuclei, spesso preesistenti, nell’immediato entroterra

collinare o interno. Tale conformazione è senz’altro motivo di particolare attenzione dal punto di vista

dell’accessibilità centro-frazioni, specie per le categorie più deboli che non possono contare sull’utilizzo

sistematico del mezzo proprio.

Obiettivi dell’azione

In un’ottica generale di sostenibilità, la presente iniziativa si colloca all’interno di un sistema di offerta di

trasporto pubblico locale che possa costituire un’alternativa allo spostamento motorizzato singolo ed

un’ampia dotazione di servizio che contribuisca ad un innalzamento della qualità della vita anche dei

residenti in località più periferiche.

Descrizione dell’azione

Il Comune ha avviato un collaborazione con il gestore del trasporto pubblico locale per il servizio da e

verso le principali frazioni, facente parte del Comune stesso.

Risultati ottenibili, potenziali di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni

Considerando la numerosità degli abitanti delle frazioni (circa un terzo degli abitanti complessivi) e dei

potenziali utenti del servizio, l’incidenza dell’iniziativa, oltre che per le sue implicazioni sociali, risulta

essere stimabile, in maniera non deterministica, ma comunque cautelativa. La riduzione ipotizzata

comporta una riduzione di circa 389 MWh pari a 102 tCO2.

Prevedibile svolgimento temporale

L’azione risulta avviata.

Attori coinvolti o coinvolgibili / Soggetti promotori

Gestore del trasporto pubblico locale, aziende di promozione turistica.

Valutazioni e strategie finanziarie

-

Possibili ostacoli o vincoli/barriere di mercato

- Mancanza o ristrettezza delle risorse

- Indisponibilità sopraggiunta del gestore del trasporto pubblico locale

Indicazioni per il monitoraggio

Per un monitoraggio dei benefici ambientali della presente azioni, è importante mantenere un buon livello

di rilevazione dell’utenza, in modo da poter comprendere l’efficacia del servizio ed il suo andamento negli

anni, per poter poi giungere ad una sempre più accurata definizione dell’impatto sul totale della mobilità e

quindi dei vantaggi in termini di diminuzione della CO2.

SEAP Vado Ligure– Provincia di Savona

47

FER – S01 Impianti solari fotovoltaici per la produzione di energia elettrica

presso edifici privati / comunali Responsabile dell’Attuazione

Privati / Comune di Vado Ligure / Gestore dei Servizi Energetici (GSE)

Premessa

L’installazione di impianti per la produzione di energia da fonte solare fotovoltaica ha avuto un rapido

sviluppo in Italia a partire dal 2005 a seguito del sistema di incentivazione promosso dal Gestore dei Servizi

Energetici (GSE) dal primo Conto Energia in avanti. In questo contesto, il ruolo del pubblico è importante in

quanto l’intervento su edifici di proprietà comunale, anche se nella maggior parte dei casi non è

percentualmente di particolare impatto, può dare vita ad un processo virtuoso capace di implementare

considerevolmente l’installazione futura degli impianti a fonte rinnovabile presso edifici privati.

Descrizione dell’azione

Al 2014, sulla base delle informazioni ricavate dal sito del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) risulta che sul

territorio di Vado Ligure sono stati installati impianti fotovoltaici connessi alla rete del Distributore aventi

una potenza complessiva pari a circa 777,6 kWp, di cui 47 kWp sono associati ad un edificio pubblico

(copertura della tribuna del campo sportivo Chittolina).

Inoltre, con il supporto dell’amministrazione comunale sono stati individuati i seguenti siti ove potrebbe

essere auspicabile nei prossimi anni la realizzazione di nuovi impianti di produzione di tipo fotovoltaico:

1. Edificio V.A.B di via Caviglia (Volontari Antincendio Boschivo) (circa 10kWp)

2. Edificio comunale (circa 30kWp)

3. Scuola media Peterlin (circa 30kWp)

4. Campo sportivo Chittolina (circa 10kWp)

per una nuova potenza installata complessiva di circa 80 kWp.

Obiettivi dell’azione

Oltre all’effettiva produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, l’obiettivo perseguito dall’azione è

anche quello di promuovere tali tecnologie presso la popolazione.

Risultati ottenibili, potenziali di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni

Impianti fotovoltaici privati esistenti allo stato attuale (2014)

Sulla base delle informazioni ricavate dal sito web del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) risulta che allo

stato attuale sul territorio di Vado Ligure sono presenti impianti fotovoltaici per una potenza di picco

installata complessiva pari a circa 777,6 kWp. Trattandosi di impianti privati non sono disponibili dati

inerenti la potenza prodotta. Tuttavia, facendo riferimento alla produttività media attesa per gli impianti

installati in tale collocazione geografica, fissata in 1200 kWhe/kWp sulla base di consolidati dati di

letteratura, si può stimare una produzione di energia su base annua pari a ca. 933 MWh. Assumendo come

coefficiente alfa di rilascio di CO2 per unità di energia prodotta proprio della rete elettrica pari a 0,468

tCO2/MWh, si può stimare un risparmio di emissioni di gas serra conseguente all’azione proposta di ca.

436,6 tCO2 equivalente.

48

Impianti fotovoltaici privati previsti dallo stato attuale (2014) al 2020

L’incremento degli impianti fotovoltaici da oggi al 2020 risulta essere una previsione non banale.

Tuttavia, a seguito della conclusione del sistema di incentivazione promosso dal Gestore dei Servizi

Energetici (GSE) dal primo Conto Energia ad oggi, risulta poco probabile l’installazione di nuovi impianti su

edifici privati esistenti. Per quanto riguarda invece l’installazione di impianti fotovoltaici su edifici privati di

nuova costruzione da oggi al 2020, ciò è connesso a quanto definito in materia nel regolamento edilizio

comunale e dal D.lgs. 28/11. Tuttavia, considerando improbabile un incremento demografico da oggi al

2020, si ritiene plausibile un incremento trascurabile della potenza installata sul territorio a seguito della

realizzazione di nuovi complessi residenziali.

Impianti fotovoltaici comunali previsti dallo stato attuale (2014) al 2020

Come riportato precedentemente si prevede che nell’arco temporale di interesse saranno installati nuovi

impianti fotovoltaici per una potenza complessiva non inferiore a 80 kWp. Applicando le medesime ipotesi

di producibilità di cui ai paragrafi precedenti si può stimare una produzione su base annua di circa 96

MWh. Assumendo un coefficiente di emissione di CO2 per unità di energia elettrica prodotta sul territorio

nazionale pari a 0,468 tCO2/MWh, si può stimare un risparmio di emissioni di gas serra conseguente

all’azione proposta di ca. 45 tCO2 equivalenti.

Conclusioni

In conclusione, si prevede che gli impianti fotovoltaici installati sul territorio del comune di Vado Ligure a

partire dal 2005, anno di riferimento dell’inventario delle emissioni (BEI), al 2020, anno di riferimento per il

raggiungimento dell’obiettivo preposto, avranno complessivamente una produzione annuale pari a ca.

1.029 MWh. Assumendo un coefficiente di emissione di CO2 per unità di energia elettrica prodotta sul

territorio nazionale pari a 0,483 tCO2/MWh, si può stimare un risparmio di emissioni di gas serra

conseguente all’azione proposta di ca. 482 tCO2 equivalenti.

Prevedibile svolgimento temporale

Entro il 2020

Attori coinvolti o coinvolgibili / Soggetti promotori

Comune di Vado Ligure / Privati

Valutazioni e strategie finanziarie

Il finanziamento di eventuali nuovi impianti fotovoltaici su edifici comunali potrà essere ottenuto tramite

differenti strategie. Tra queste, l’adesione a bandi nazionali e regionali, l’affitto di superfici o il

coinvolgimento di un soggetto terzo (ESCO).

Possibili ostacoli o vincoli/barriere di mercato

- Per gli edifici pubblici, reperimento finanziamenti

- Eventuali vincoli paesaggistici.

Indicazioni per il monitoraggio

Attraverso l’aggiornamento della BEI e le pratiche edilizie pervenute in Comune, attraverso la creazione di

un database comunale dove inserire i dati degli interventi (tipologia di intervento, superficie, ecc…). Si

veda la scheda FER-S04 “Creazione di una banca dati degli impianti FER pubblici e privati”.

Valutazione dell’energia elettrica prodotta in kWh all’anno durante l’esercizio dell’impianto.

Traduzione di tale energia in kg di CO2 equivalente non emessa in atmosfera.

SEAP Vado Ligure– Provincia di Savona

49

FER – S02 Biogas da discariche

Responsabile dell’attuazione

Comune di Vado Ligure/ Geotea S.p.A.

Premessa

Al 2014 sul territorio del comune di Vado Ligure risultano attivi due impianti per la produzione di energia

elettrica da biogas di discarica.

- Discarica di Boscaccio: l’impianto, per il 25% di proprietà comunale, è entrato in funzione nel 1997 con

una centrale di produzione elettrica di taglia pari a 300 kW a gas di discarica ed è poi stato ampliato

nel 2009 è per una potenza complessiva installata pari a 5 MW;

- Discarica di Bossarino: l’impianto è privato ed è costituito da due gruppi elettrici da 330 kW ciascuno;

di questi il primo risulta attivo dal 2012 mentre il secondo entrerà in funzione nel 2016 portando

l’impianto a pieno regime.

Obiettivi dell’azione

L’obiettivo dell’azione è lo sfruttamento di una fonte energetica rinnovabile non fossile come quella del

biogas da rifiuti per la produzione di energia elettrica, in parte consumata localmente ed in parte immessa

nella rete del distributore e venduta, permettendo quindi, di ridurre la produzione energetica da

combustibili fossili e, di conseguenza, consentendo una riduzione delle emissioni in atmosfera di CO2.

Descrizione dell’azione

Impianti già realizzati; previsto al 2016 il pieno funzionamento dell’impianto di Bossarino.

Risultati ottenibili, potenziali di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni

Pur essendo la produzione di energia elettrica da biogas di discarica dei due impianti superiore al totale dei

consumi elettrici registrati nel Comune al 2005, la quantificazione della riduzione di emissioni di anidride

carbonica è stata conteggiata a partire da tali consumi ai quali si sono sottratte le quote di risparmio

riferite alla produzione di energia elettrica da Solare fotovoltaico al 2020 e agli interventi di efficienza

energetica sugli impianti della pubblica illuminazione.

Alla luce di tale quantificazione il risparmio in termini di MWh legato a tale azione risulta pari a 23.773

MWh annui.

Assumendo un coefficiente alfa di rilascio di CO2 per unità di energia prodotta proprio della rete elettrica

pari a 0,468 tCO2/MWh, si può stimare un risparmio di emissioni di gas serra conseguente di ca. 3.917 tCO2

equivalenti.

Prevedibile svolgimento temporale

Non applicabile (impianti esistenti); previsto al 2016 il pieno funzionamento dell’impianto di Bossarino.

Attori coinvolti o coinvolgibili / Soggetti promotori

Comune di Vado Ligure/Geotea S.p.A.

Valutazioni e strategie finanziarie

Non applicabile (impianti esistenti)

50

Possibili ostacoli o vincoli/barriere di mercato

Non applicabile (impianto esistenti)

Indicazioni per il monitoraggio

Produzione di energia elettrica annua.

SEAP Vado Ligure– Provincia di Savona

51

FER – S03 Impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria

Responsabile dell’attuazione

Privati / Comune di Vado Ligure

Premessa

L’installazione di impianti per la produzione di energia termica da fonte solare sia per il riscaldamento

dell’acqua calda sanitaria, possono essere molto importanti ai fini del risparmio energetico.

Obiettivi dell’azione

Effettiva produzione di energia termica da fonte solare, tecnologia matura e dai costi contenuti.

Descrizione dell’azione

L’azione si pone come obiettivo quello di promuovere presso i privati l’energia solare per il riscaldamento

dell’acqua calda sanitaria.

Risultati ottenibili, potenziali di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni

Impianti solari termici privati / comunali esistenti allo stato attuale (2014)

Su basi statistiche, si stima ad oggi una superficie di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda

sanitaria (ACS) e/o per integrazione al sistema di riscaldamento dell’abitazione, di circa 817 m2 sui territori

comunali.

Trattandosi di impianti prevalentemente privati non sono disponibili dati inerenti l’energia termica

prodotta. Tuttavia, facendo riferimento alla produttività media attesa per gli impianti installati in tale

collocazione geografica, fissata sulla base di consolidati dati di letteratura, si può stimare una produzione

di energia su base annua pari a ca. 719 MWh termici.

Si ipotizza che, precedentemente a tali interventi, la produzione di ACS derivi al 50% da boiler elettrici e

50% da caldaie a metano. Assumendo come coefficienti di emissione 0.483 tCO2/MWh per l’energia

elettrica e 0.202 tCO2/MWh per il gas metano, si può stimare una riduzione di emissioni di gas serra di ca.

264.2 tCO2 equivalente.

Impianti solari termici previsti dallo stato attuale (2014) al 2020

L’incremento degli impianti solari da oggi al 2020 risulta essere una previsione non banale.

Tuttavia, in funzione degli sviluppi legislativi in materia, con riferimento in particolare al sistema di

incentivazione promosso dal Gestore del Sistema Elettrico (GSE) con il Conto Termico e la detrazione del

65% per le opere di riqualificazione energetica degli edifici, considerata la stabilità demografica degli ultimi

20 anni (da fonti ISTAT), si ritiene ragionevole un raddoppio nei prossimi anni di sistemi a captazione solare

quindi un’ulteriore superficie di circa 817 m2 che corrispondono ad una riduzione di emissioni di gas serra

di ca. 264.2 tCO2 equivalente.

Tale stima tiene anche conto dell’intervento sul Magazzino Comunale dove il Comune prevede di installare

entro il 2020 pannelli solari termici per una superficie complessiva pari a 8mq.

52

Conclusioni

Si prevede che gli impianti solari termici installati sul territorio del comune di Vado Ligure a partire dal

2005, anno di riferimento dell’inventario delle emissioni (BEI), al 2020, anno di riferimento per il

raggiungimento dell’obiettivo preposto, avranno complessivamente una produzione annuale pari a ca.

1438 MWh.

Si ipotizza che, precedentemente a tali interventi, la produzione di ACS derivi al 50% da boiler elettrici e

50% da caldaie a metano. Assumendo come coefficienti di emissione 0.483 tCO2/MWh per l’energia

elettrica e 0.202 tCO2/MWh per il gas metano, si può stimare una riduzione di emissioni di gas serra di ca.

528.4 tCO2 equivalente.

Prevedibile svolgimento temporale

Entro il 2020.

Attori coinvolti o coinvolgibili / Soggetti promotori

Comune di Vado Ligure/ Privati

Valutazioni e strategie finanziarie

Gli impianti solari termici possono usufruire attualmente degli incentivi legati agli interventi di risparmio

ed efficienza energetica, fra i quali i principali sono:

- gli incentivi previsti dal nuovo DM 28 dicembre 2012 cosiddetto "Conto Termico";

- i Titoli di Efficienza Energetica (TEE), anche noti come Certificati Bianchi;

- le agevolazioni fiscali per il risparmio energetico.

Per interventi di entità maggiore, dove l’investimento iniziale risulta elevato per il soggetto promotore, è

possibile ricorrere a Soggetti terzi (ESCO) in grado di realizzare l’opera coprendo l’investimento iniziale

grazie al risparmio ottenibile da azioni di efficientamento energetico parallelamente condotte.

Possibili ostacoli o vincoli/barriere di mercato

Reperite le risorse necessarie alla realizzazione dell’opera non si riscontrano particolare barriere o vincoli.

Indicazioni per il monitoraggio

Valutazione dell’energia termica prodotta in kWh all’anno durante l’esercizio dell’impianto.

Traduzione di tale energia in kg di CO2 equivalente non emessa in atmosfera

SEAP Vado Ligure– Provincia di Savona

53

FER – S04 Creazione di una banca dati degli impianti FER pubblici e privati

Responsabile dell’attuazione

Comune di Vado Ligure

Premessa

La raccolta dei dati relativi agli impianti a fonte rinnovabile installati sul territorio del Comune di Vado

Ligure è estremamente importante per riuscire a tenere sotto controllo l’incremento della produzione

rinnovabile e gli effetti delle prescrizioni del regolamento edilizio.

Obiettivi dell’azione

Creazione di un database che raggruppi al suo interno tutti gli impianti realizzati dal 2014, per avere a

disposizione un archivio da cui estrarre i dati di potenza installata o generazione di energia rinnovabile, sia

essa termica o elettrica.

Descrizione dell’azione

Si tratta di raccogliere i dati tecnici degli impianti a fonte rinnovabile dai fascicoli di richiesta di

autorizzazione che arrivano all’ufficio Edilizia del Comune, divisi per anno e per tipologia di fonte. Tale

archivio dovrà contenere anche gli eventuali impianti di proprietà comunale.

Risultati ottenibili, potenziali di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni

Dati aggiornati sulla diffusione delle rinnovabili sul territorio comunale. Strumento di monitoraggio

dell’applicazione del regolamento edilizio.

Prevedibile svolgimento temporale

Entro il 2014

Attori coinvolti o coinvolgibili / Soggetti promotori

• Comune di Vado Ligure

Valutazioni e strategie finanziarie

Non applicabile – azione realizzabile dagli uffici comunali.

Possibili ostacoli o vincoli/barriere di mercato

Nessuno

Indicazioni per il monitoraggio

Non applicabile.

54

INF – L01 Azioni di informazione e sensibilizzazione

Responsabile dell’attuazione

Comune di Vado Ligure

Premessa

Il comportamento sostenibile dei cittadini è un elemento fondamentale per poter raggiungere gli obiettivi

prefissati per quanto riguarda la tutela ambientale e in particolare il risparmio energetico. Infatti, la sola

azione delle autorità pubbliche potrebbe risultare insufficiente, perché limitata o vanificata dal

comportamento non sostenibile degli abitanti.

Si tratta quindi di realizzare efficaci processi partecipativi attraverso azioni consecutive ma strettamente

connesse, di comunicazione, sensibilizzazione e formazione.

Obiettivi dell’azione

Indurre un cambiamento nei comportamenti accrescendo la consapevolezza sui temi dell’energia e la

fiducia nella Pubblica Amministrazione di coloro i quali vivono, lavorano o trascorrono periodi più o meno

prolungati di vacanza nel Comune di Vado Ligure.

Descrizione dell’azione

Il Comune di Vado Ligure si impegna ad organizzare seminari tematici rivolti ai cittadini e/o a diverse

tipologie di stakeholder e finalizzati alla disseminazione di buone pratiche da parte di soggetti con

esperienza nel campo, in particolare esperti del settore (come università, ricercatori, rappresentanti di

aziende, ecc.) ma anche amministratori e cittadini di altre realtà urbane che abbiano condotto progetti e

sperimentazioni particolarmente meritevoli nel campo della sostenibilità energetica.

Potrebbero essere sviluppate due diverse tipologie di campagne: una di carattere più aperto, rivolta a

sensibilizzare i cittadini verso un cambiamento dei propri comportamenti, l’altra più tecnica per accrescere

negli abitanti, commercianti, operatori vari la coscienza dei reali effetti che determinati cambiamenti di

carattere comportamentale e tecnologico possono portare in termini di miglioramento dell’ambiente e

della qualità della vita, oltre che ad aspetti di tipo economico non trascurabili.

Anche per il personale amministrativo (per quanto concerne le buone pratiche riguardanti il luogo di

lavoro) e per gli alunni delle scuole presenti sul territorio comunale potranno essere condotti seminari di

sensibilizzazione ed informazione.

Risultati ottenibili, potenziali di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni

Il programma di azioni citato potrà consentire, seppur gradualmente, un’ottimizzazione dei consumi

energetici ed un abbattimento delle emissioni in diverse tipologie di settori e attività. Le azioni di

sensibilizzazione possono potenzialmente raggiungere quote vicine al 100% del coinvolgimento della

popolazione.

Pertanto, si considera che una risposta positiva in termini di graduale modifica dei comportamenti e delle

abitudini della cittadinanza tutta, possa apportare una riduzione delle emissioni stimata pari a circa l’1%

rispetto al totale delle emissioni registrate nel Comune di Vado Ligure nel 2005, pari a 287,2 tCO2.

Prevedibile svolgimento temporale

Entro il 2020.

SEAP Vado Ligure– Provincia di Savona

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Attori coinvolti o coinvolgibili / Soggetti promotori

• Comune di Vado Ligure

• Cittadini e stakeholder vari sul territorio

• Portatori di esperienze (locali, nazionali)

Valutazioni e strategie finanziarie

Le campagne di informazione e le iniziative di sensibilizzazione saranno finanziati dal Comune che potrà

reperire i fondi necessari anche utilizzando sponsor locali.

Possibili ostacoli o vincoli/barriere di mercato

• Difficoltà di reperimento fondi per effettuare campagne di informazione e iniziative di

sensibilizzazione;

• Mancata adesione da parte della cittadinanza agli eventi proposti;

• Possibile resistenza da parte dei cittadini a cambiare i propri comportamenti.

Indicazioni per il monitoraggio

Il monitoraggio verrà eseguito attraverso i seguenti indicatori: il numero di campagne di sensibilizzazione

promosse dal Comune e il numero dei partecipanti agli eventi.

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Gruppo di Lavoro

ARE Liguria

Maria Fabianelli

Silvia Bovio

Roberta Casapietra

Università degli Studi di Genova

Federico Delfino

Stefano Bracco

Ilaria Delponte

Fabio Pampararo