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PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE

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PIANO D’AZIONE

PER

L’ENERGIA SOSTENIBILE

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 2

INDICE

Premessa 1. IL COMUNE DI NOVARA 1.1 Cenni storici 1.2 La popolazione residente 1.3 L’economia novarese 2. L’ARIA E IL TERRITORIO 2.1 La qualità dell’aria 2.2 La destinazione d’uso del suolo a Novara 2.3 Urbanizzazione 2.4 Il parco ediliziio 2.5 Gli edifici pubblici 3. LA VIABILITÀ E LA MOBILITÀ NEL COMUNE DI NOVARA 3.1 Il trasporto pubblico 3.2 I percorsi ciclo-pedonali ed i parcheggi 3.3 Il trasporto ferroviario 4. LA RACCOLTA RIFIUTI 5. IL PATTO DEI SINDACI 5.1 Aspetti organizzativi 5.2 Inventario delle emissioni di base (BEI): Metodologia operativa 5.3 Le emissioni nel Comune di Novara nel 2011 5.4 Panoramica azioni: la strategia 6. SCHEDE AZIONI SCHEDA 1: Riqualificazione e miglioramento efficienza energetica dell’illuminazione pubblica SCHEDA 2: Efficientamento impianti termici edifici pubblici SCHEDA 3: Efficientamento edifici pubblici e incremento aree verdi SCHEDA 4: Rinnovo parco auto comunale SCHEDA 5: Organizzazione per processi SCHEDA 6: Produzione energia da fonti rinnovabili SCHEDA 7: Teleriscaldamento del quartiere Sant’Agabio SCHEDA 8: Regolamentazione edilizia e sensibilizzazione SCHEDA 9: PGTU, trasporti, progetto “City Logistic” e mobilità elettrica SCHEDA 10: Comunicazione

7. AVANZAMENTO E MONITORAGGIO

7.1. Energy Management System: European Energy Award ed ISO 50001

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Premessa

Il 9 marzo 2007, con il documento “Energia per un mondo che cambia”,

l’Unione Europea ha apertamente lanciato la sfida, impegnandosi

unilateralmente a ridurre le proprie emissioni di CO2 del 20% entro il 2020

aumentando nel contempo del 20% il livello di efficienza energetica e del

20% la quota di utilizzo delle fonti di energia rinnovabile sul totale del mix

energetico. Nel 2009, in linea con quanto due anni prima effettuato, la

stessa Unione ha adottato il Pacchetto Legislativo Clima-

Energia “20-20-20” (-20% di riduzione di CO2, + 20% di aumento dell’efficienza energetica, 20% di energia

da fonti rinnovabili) che prevede per gli stati membri dell’Unione Europea, con orizzonte temporale al 2020,

una riduzione dei consumi del 20% di CO2, la copertura di una quota pari al 20% del fabbisogno con fonti

rinnovabili e la riduzione delle emissioni di gas climalteranti del 20%.

Le scelte energetiche intraprese sono quindi la risposta ad un dato di fatto ovvero che il consumo di energia

è in costante aumento.

Così il 29 Gennaio 2008, nell’ambito della seconda edizione della Settimana europea dell’energia

sostenibile (EUSEW 2008), la Commissione Europea ha lanciato il Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors),

un’iniziativa per coinvolgere attivamente le città europee nel percorso verso la sostenibilità energetica ed

ambientale.

Il Comune di Novara ha aderito al Patto dei Sindaci in data

18/07/2012 con delibera numero di Consiglio Comunale n. 56,

con lo scopo di indirizzare il territorio verso uno sviluppo

sostenibile e perseguire gli obiettivi di risparmio energetico,

utilizzo delle fonti rinnovabili e di riduzione delle emissioni di

CO2, coinvolgendo l’intera cittadinanza nella fase di sviluppo e

implementazione del “Piano di Azione sull’Energia Sostenibile”,

affinché dall’adesione al Patto possa scaturire un circolo virtuoso

che vada a diffondere sul territorio la cultura del risparmio

energetico e della sostenibilità ambientale.

L’amministrazione novarese ha, infatti, sempre prestato molta attenzione all’ambiente e all’efficienza

energetica che hanno rappresentato uno degli obiettivi del mandato del Sindaco.

Nel corso del 2012 con Delibera della

Giunta Comunale n. 159 del

31/05/2012 il Comune di Novara è

stato inoltre coinvolto nel progetto

Interreg Italia Svizzera denominato

“Innovazione Energetica” che supporta le Amministrazioni Comunali per la realizzazione di interventi di

efficienza energetica e rappresenta uno degli strumenti operativi per l’attuazione del Piano di Azione del

Patto dei Sindaci. Il progetto terminerà a marzo 2014.

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1. IL COMUNE DI NOVARA

Novara è una città di 105.219 abitanti situata nella Pianura Padana, nell'area centro-occidentale compresa

tra i fiumi Sesia e Ticino. Il territorio Comunale confina con i Comuni di Caltignaga, Cameri, Casalino,

Galliate, Garbagna Novarese, Granozzo, Monticello, Nibbiola, Romentino, San Pietro Mosezzo e Trecate.

Con una superficie comunale di circa 103 km2 è posizionata a

159 metri sopra il livello del mare.

Novara dista 49 km da Milano (15 km dal confine con la

regione Lombardia), 95 km da Torino, 23 km da Vercelli. Dista

inoltre circa 35 km dal Lago Maggiore e 40 km dal Lago d'Orta.

È bagnata dal torrente Agogna e dal torrente Terdoppio che

attraversano rispettivamente la periferia occidentale ed

orientale della città. La zona nord-orientale è attraversata

dal Canale Quintino Sella, emissario del Canale Cavour che a

sua volta scorre al confine nord della città, nei pressi delle

frazioni di Veverie Vignale. Nei pressi del quartiere Bicocca ha

le sorgenti il torrente Arbogna.

L'antico nucleo cittadino di Novara, situato su un modesto

rilievo collinare (oggi Centro Storico sede dell'omonima

circoscrizione), conserva ancora per gran parte l'antico

impianto medievale con strade ciottolate e piccole piazze

(piazza delle Erbe e piazza della Repubblica).

Il paesaggio della piana irrigua novarese è caratterizzato e fortemente condizionato dalla risicoltura,

profondamente antropizzato e regolato a fini produttivi, frutto della secolare opera di bonifica e

trasformazione che ha determinato la semplificazione morfologica del territorio, livellato e terrazzato

anche sui modesti rilievi, e la presenza di una fitta rete irrigua, con canali, rogge, fossi, fontanili.

Il centro della città sorge in posizione sopraelevata di alcuni metri sul territorio circostante, nel punto più

elevato di una dorsale di origine

fluvio-glaciale, ultima

propaggine morenica dei ghiacciai

alpini, che digrada dolcemente

verso sud fino a Vespolate.

Novara è localizzata nella zona

climatica E, con inverni freddi

(+1,55 gradi a gennaio) ed estati

calde ed afose (+24,15 gradi a

luglio). La piovosità è maggiore che

nel resto delle pianure piemontesi

(quasi 1000 mm). Il regime

pluviometrico è caratterizzato da

due massimi (uno principale ad

aprile-maggio, uno secondario nel

periodo ottobre-novembre) e da due minimi (uno principale a gennaio-febbraio, uno secondario a luglio-

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agosto). Le piogge estive e tardo-primaverili tendono ad essere più frequenti rispetto ad altri capoluoghi

delPiemonte, dato che Novara si trova un poco più a nord ed è leggermente più esposta alle "instabilità"

atlantiche estive che percorrono regolarmente le Alpi.

La media nivometrica stagionale della zona è di 35 cm di neve durante la stagione invernale. La

temperatura media annua è di circa 12,5 gradi.

1.1 Cenni storici

Storicamente, la città fu fondata attorno all'anno 89 a.C. come colonia di diritto latino, in occasione della

concessione della cittadinanza latina alle tribù celtiche della Gallia Transpadana. In età imperiale Novaria

era un importante municipium ed era situata sulla strada tra Vercellae (Vercelli) e Mediolanum (Milano). La

sua pianta a strade perpendicolari (tuttora intatta) risale al tempo dei Romani. Dopo che la città venne

distrutta nel 386 da Magno Massimo per aver parteggiato per il suo rivale Valentiniano II, venne ricostruita

daTeodosio I. In seguito venne saccheggiata da Radagaiso (nel 405) e da Attila (nel 452).

Durante la dominazione dei Longobardi Novara, probabilmente molto decaduta, non fu sede di un ducato.

Con Carlo III il Grosso il novarese divenne una contea. La città si sviluppò, diventando poi un libero comune.

Nel 1110 venne conquistata da Enrico V e distrutta, nel 1167 fece parte della Lega Lombarda. Tra la fine

del XII e gli inizi del XIII secolo il Comune di Novara si assicurò il controllo di buona parte del Novarese, con

l'eccezione dell'enclave vescovile della Riviera di San Giulio. Alla fine del XII secolo accettò la protezione di

Milano e divenne così dominio dei Visconti e poi degli Sforza.

Nel 1706 Novara, che già da tempo era stata ceduta da Filippo Maria Visconti ad Amedeo VIII di Savoia,

venne occupata dalle truppe dei Savoia. Con la Pace di Utrecht, la città, insieme a Milano, divenne parte

dell'Impero Asburgico. Dopo l'occupazione del 1734 da parte di Carlo Emanuele I, passò, nell'anno

successivo, a Casa Savoia.

Dopo la campagna in Italia di Napoleone Bonaparte, Novara fu capitale del Dipartimento dell'Agogna, per

poi essere riassegnata alla Casa Savoia nel 1814. L'8 aprile 1821 fu luogo di una battaglia in cui le truppe

regolari sarde e austriache sconfissero i liberali costituzionali piemontesi; nell'ancora più

tremenda Battaglia di Novara del 23 marzo 1849, l'esercito piemontese fu sconfitto dagli austriaci del

maresciallo Radetzky; questo fatto portò all'abdicazione di Carlo Alberto di Savoia ed alla occupazione della

città da parte degli austriaci. La sconfitta dei Piemontesi può essere vista come l'inizio

del Risorgimento italiano.

Con il regio decreto n° 3702 del 23 ottobre 1859 ("Decreto Rattazzi"), fu istituita la provincia di Novara, che

comprendeva all'epoca anche le attuali province di Vercelli, di Biella e del Verbano-Cusio-Ossola.

1.2 La popolazione residente

La popolazione residente nel comune di Novara, in base ai dati desunti dal Comune di Novara, al 31

dicembre 2011 era pari a 105.165 unità, risultando così la seconda città più popolosa del Piemonte dopo il

capoluogo regionale. La densità territoriale media risulta essere pari a circa 1021 abitanti per chilometro

quadrato.

Nella Tavola seguente è rappresentata graficamente la distribuzione della popolazione nelle 13

circoscrizioni di cui si compone il Comune con il dettaglio dei nati, dei morti, degli immigrati, degli emigrati

e degli stranieri.

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L’andamento della popolazione novarese dal 1861 al 2010

Il grafico illustra l’andamento demografico che è caratterizzato da un forte incremento negli anni ’50 – 70 a

causa del forte sviluppo industriale; nel corso degli ultimi decenni l’andamento si è stabilizzato con un

incremento negli ultimi anni (come si può osservare nel grafico successivo)

Popolazione residente a Novara 2001-2011

Anno Resident i Variazione

2001 100.939

2002 101.172 0,20%

2003 102.260 1,10%

2004 102.746 0,50%

2005 102.817 0,10%

2006 102.595 -0,20%

2007 102.862 0,30%

2008 103.602 0,70%

2009 104.363 0,70%

2010 105.024 0,60%

2011 105.165 0,13%

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1.3 L’economia novarese

La città è un importante centro commerciale della Pianura Padana ed è sede del CIM (Centro Intermodale

Merci), il più importante centro di smistamento ferroviario del Piemonte nord-orientale, scalo o tappa di

treni in arrivo o in partenza per il nord Europa. Nei prossimi anni il CIM di Novara vedrà raddoppiare la

propria struttura in vista della costruzione del "CIM Est", il nuovo terminal intermodale evoluzione

dell'attuale interporto, già in fase di progettazione con le seguenti caratteristiche: un milione di metri

quadrati di estensione, 12 binari da 1.000 metri ciascuno, magazzini raccordati e maxi aree di stoccaggi.

Economicamente, la città gravita attorno all'orbita della vicina Milano, da cui dista meno di 50 km; molte

aziende meneghine hanno infatti filiali a Novara.

Due sono le principale zone industriali della città: la prima a nord-est, tra i quartieri di Sant'Agabio e San

Rocco e la seconda a ovest, nel comune di San Pietro Mosezzo.

Le più importanti attività economiche sono:

Agricoltura: riso e mais

Produzione elettronica (MEMC)

Prodotti petrolchimici (SARPOM a Trecate)

Prodotti chimici e biodegradabili (Novamont)

Prodotti farmaceutici

Alimentare (Pavesi, Pai)

Commercio intermodale e logistica

Servizi bancari (Banca Popolare di Novara)

Borsa merci del riso

Editoria (De Agostini e Interlinea edizioni)

Distribuzione materiale elettrico (Comoli Ferrari)

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Nella tabella seguente si riportano gli addetti del Comune di Novara nell’ultimo quinquennio.

Numero di addetti nel Comune di Novara 2007-2012

Dall’analisi dei dati relativi al “Censimento dell’industria e dei servizi 1996-2001 – Istat” e dalle sintesi

riportate nel “Rapporto sullo Stato dell’Ambiente della Città di Novara”, si rileva che nel quinquennio 1996

– 2001 si è registrato un aumento degli addetti ai servizi (terziario) a fronte di una diminuzione del peso

assunto dal settore dell’industria (secondario). A partire dal 2000 si è registrata nella città di Novara ed in

tutta la provincia un ulteriore declino dell’attività industriale,che ha toccato il suo minimo storico nel 2009

a causa della crisi economica. Ciò ha comportato un ridimensionamento negli ultimi anni dell’area

industriale nel comune piemontese.

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Il grado di utilizzo della capacità produttiva si attesta nel 2012, in media, al 55,1%, .

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2. L’ARIA E IL TERRITORIO

2.1 La qualità dell’aria

La qualità dell’aria in Città è monitorata da Arpa Piemonte dipartimento di Novara attraverso i dati raccolti

da 3 centraline aventi diverse caratteristiche:

1.Viale Roma stazione di traffico

2.Viale Verdi stazione di fondo urbano

3.Via Bovio area industriale

Le polveri fini PM10 e PM2,5 (ovvero il

particolato formato da particelle con

dimensioni inferiori rispettivamente ai 10

micron e ai 2,5 – 1 micron (mm) corrisponde a

1 millesimo di millimetro), sono altamente

dannose per la salute umana a causa della loro

capacità di penetrare in profondità

nell’apparato respiratorio

Sono sostanze prodotte, per la maggior parte,

nei processi di combustione dei motori, degli

impianti di riscaldamento e dei processi

industriali, oltre che dall’usura di pneumatici,

freni e manto stradale.

Il limite di legge di riferimento per il PM10 è di

50 μg/m3 come media giornaliera da non

superare per più di 35 volte in un anno.

Secondo indagine dell’ISPRA condotte nel 2010,

il livello di PM10 per la città di Novara è stato di

84 μg/m3, sceso poi nel 2012 a 67.

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2.2 La destinazione d’uso del suolo a Novara

A Novara il territorio urbanizzato, inteso come somma delle aree residenziali, industriali, delle

infrastrutture e del verde urbano, rappresenta circa il 23% della superficie comunale. Il consumo di suolo, in

termini di aree interessate da usi urbani, è stato quindi piuttosto contenuto, a fronte della quantità di

edificato realizzato. Il suolo non urbanizzato è invece a quasi esclusiva vocazione agricola (70% dell’intero

territorio comunale), fortemente caratterizzata dalla destinazione a risaia e dall’assenza di elementi

vegetali.

La Superficie Agricola Totale (SAT) rimane sostanzialmente stabile nel periodo 1982-2000 (+0.8%), a fronte

di una trend nazionale che vede la SAT in forte contrazione. La Superficie Agricola Utilizzata (SAU), invece,

rimane stabile nel periodo 1982-1990 ma cresce del 4,6% nel decennio successivo, sostanzialmente

determinata dall’aumento della superficie a seminativo. Quasi il 60% delle aree agricole sono destinate alla

coltivazione del riso ed il 20% a quella del mais. La progressiva estensivizzazione delle colture ha portato ad

un progressivo degrado del paesaggio agricolo, con una conseguente riduzione della diversità del paesaggio

e la scomparsa di elementi importanti quali siepi e filari alberati, ritenuti limitativi alla crescita delle

coltivazioni.

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Incidenza delle principali categorie di uso reale del suolo, anno 2007 (fonte Rapporto sullo stato

dell’ambiente della città di Novara, Ambiente Italia)

2.3 Urbanizzazione

A Novara il tessuto edificato (uso reale del suolo 2002) copre una superficie di circa 1.700 ettari di cui il 22

% a destinazione produttiva industriale ed il restante 78 % dedicato alla residenza e le altre destinazioni ad

essa connesse. Nel 1954 la superficie edificata complessiva era pari a 860 ettari e pertanto si è avuto un

incremento di circa il 50% nel corso degli ultimi 50 anni. Questo sviluppo urbano ha avuto prevalentemente

caratteri di continuità spaziale con la porzione preesistente, saturando alcuni degli spazi liberi tra la città e

le barriere esistenti, ad esempio nella parte Sud Ovest verso l’Agogna e nella zona Sud Est nei confronti

delle due linee ferroviarie storiche, ed occupando via via il territorio agricolo ai suoi margini.

Si distinguono dal modello generale di crescita del tessuto edilizio (completamento ed espansione

adiacente) alcune direttrici poste lungo le principali vie di comunicazione radiali che collegano Novara con i

centri vicini. In questi casi la crescita del tessuto urbano è avvenuta lungo assi stradali ed oltre i corridoi

esistenti: è il caso delle due strade di collegamento verso Nord (Borgomanero ed Arona) che vedono la

strada circondata da edificazioni che si incuneano nel tessuto agricolo, e della strada verso Mortara che ha

portato l’edificazione ai limiti del tracciato della tangenziale. In altri casi le strade radiali principali hanno

favorito lungo il loro percorso, ma oltre le barriere esistenti, la costruzione di macchie a sé stanti (aree

satellite) con destinazioni specifiche (commerciale ed industriale).

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Le aree verdi presenti in area urbana, ed in particolare i parchi e i giardini, oltre a svolgere un ruolo di

riconosciuta importanza sotto il profilo sociale, spesso rappresentano anche le uniche aree di maggiore

qualità ambientale all’interno del tessuto urbano.

Secondo i dati forniti dal Comune di Novara, la dotazione di verde pubblico è cresciuta progressivamente

negli ultimi trent’anni, passando dai 490.650 m2 del 1975 ai 1.273.498 m2 del 2006, con un incremento

complessivo del 160%. Tale crescita, seppure continua, mostra tassi in diminuzione, come probabile

conseguenza di una sempre maggiore difficoltà a trovare spazi adatti a realizzare aree verdi. In particolare,

nel periodo 1999-2006 sono state create nuove aree verdi per 5,7 Ha, corrispondenti a un aumento del

4,7%. Oltre la metà (56%) delle aree verdi è costituita da parchi e giardini, il 29% è costituito da verde di

arredo urbano (spartitraffico, zone alberate, rotonde, aree di sosta, ecc.), il 9% da giardini scolastici, l’1% è

il verde storico e il 4% è costituito da aree di riforestazione urbana.

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2.4 Il parco edilizio

Ad oggi risultano nel Comune di Novara oltre 46.000 abitazioni.

L'evoluzione del parco edilizio è tracciabile a partire da dati ISTAT come mostrano la tabella ed il grafico seguenti.

Abitazioni in edifici ad uso abitativo per epoca di costruzione - Novara - Censimento 2001

Epoca di costruzione

Prima del

1919

Dal 1919

al 1945

Dal 1946

al 1961

Dal 1962

al 1971

Dal 1972

al 1981

Dal 1982

al 1991

Dopo il

1991 Totale

2857 4193 9739 11407 9257 5033 3856 46342

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Dal censimento emerge che una percentuale significativa del parco edilizio (oltre il 45 %) risale al periodo

’60-‘80. La presenza di edifici dotati delle infrastrutture per un opportuno isolamento termico risulta quindi

piuttosto ridotta, dal momento che solo le abitazioni di più recente costruzione presentano tali

caratteristiche. È quindi opportuno indirizzare incentivi e misure di sostegno non solo verso interventi sugli

impianti ma anche verso interventi sull’involucro edile, quali l’utilizzo di materiali termoisolanti, di

finestrature a doppio vetro, di tecniche costruttive bioclimatiche e dell’architettura solare passiva.

Il quadro di riferimento per quel che concerne gli aspetti collegati all’efficienza in edilizia si basa sulla

seguente legislazione:

- il recente D.Lgs. 192/2005 sul rendimento energetico nell’edilizia;

- i decreti ministeriali del luglio 2004 sul risparmio energetico;

- il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia.

Numerose esperienze nazionali ed internazionali dimostrano che gli strumenti urbanistici quali piani

regolatori e regolamenti edilizi rivestono importanza cruciale in questo contesto poiché, attraverso

l’imposizione di requisiti minimi di qualità edile ed energetica, sono in grado di condizionare in modo

determinante i comportamenti degli operatori commerciali e costruttori edili operanti sul mercato.

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2.5 Gli edifici pubblici

Il Patrimonio edilizio del Comune di Novara è costituito da oltre 100 edifici di proprietà che sono destinati ai

diversi usi di tipo pubblico che sono riportati nell’elenco seguente:

- 8 Asili nido;

- 13 Scuole Materne;

- 16 Scuole Elementari;

- 5 Scuole Medie;

- Edifici per il sistema giudiziario

- Edifici per la sanità

- Uffici ed altri edifici ad uso pubblico.

La tabella seguente riporta l’elenco dettagliato degli edifici di competenza comunale:

Tipo Nome Edificio

ASILO NIDO ANDERSEN

ASILO NIDO PANDA

ASILO NIDO FOLLETTI

ASILO NIDO PETER PAN

ASILO NIDO GIROTONDO

ASILO NIDO POLLICINO

ASILO NIDO M. BALCONI

ASILO NIDO ARCOBALENO

MATERNA LAZZARINO

MATERNA VEVERI

MATERNA VIGNALE

MATERNA BICOCCA

MATERNA BOTTACCHI

MATERNA BARABBINA

MATERNA TORRION QUARTARA

MATERNA CITTADELLA

MATERNA GALVANI

MATERNA SAN PAOLO

MATERNA SAN LORENZO

MATERNA SABIN

MATERNA ELEMENT COLLODI ed ELEMENTARE LEVI

ELEMENTARE DON MILANI

ELEMENTARE BUSCAGLIA

ELEMENTARE BOTTACCHI-NORD

ELEMENTARE BOTTACCHI-SUD

ELEMENTARE BAZZONI

ELEMENTARE F.LLI DI DIO

ELEMENTARE F.LLI DI DIO PALESTRA

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ELEMENTARE GIOVANNI XXIII

ELEMENTARE COPPINO-PERNATE

ELEMENTARE DE AMICIS

ELEMENTARE GALVANI

ELEMENTARE BOLLINI

ELEMENTARE RIGUTINI

ELEMENTARE THOUAR

ELEMENTARE RODARI

ELEMENTARE RODARI-PALESTRA

MEDIA PIER LOMBARDO

MEDIA PAJETTA

MEDIA DUCA D'AOSTA

MEDIA LEONE OSSOLA

MEDIA FORNARA

GIUDIZIARIO EX DOMINIONI-GIUDICE DI PACE

EX SCUOLA PANIFICATORI-VIGNALE

UFFICI CASA ANDREONI

UFFICI MUNICIPIO

UFFICI DOCK

UFFICI BIBLIOTECA NEGRONI

UFFICI PALAZZO VOCHIERI

UFFICI PALAZZO FARAGGIANA

PALESTRA MORA GIBIN

PISCINA SCOPERTA

VILLA VILLA SEGU'-OLENGO

VILLA VILLA SEGU'-OLENGO-LABORATORIO

BAGNI SANT' ANDREA

C.D.Q SANT'AGABIO

C.D.Q SAN ROCCO

C.D.Q NORD.COOP

C.D.Q SUD

EDIFICIO VIGLIO-CORIANDOLO

UFFICI UFFICIO -AMBIENTE

UFFICI MOBILITA' -AMBIENTE (Uff censimento)

C.D.Q PERNATE.SEDE STACCATA

C.D.Q SAN RITA-C. COMMERCIALE COOP

MUSEO BROLETTO

GIUDIZIARIO PALAZZO FOSSATI

GIUDIZIARIO PALAZZO BELLINI

BASILICA SAN GAUDENZIO

ELEMENTARE EX-DONNINO-VIGNALE

CUSTODE MATERNA S. LORENZO

CUSTODE ELEMENTARE BUSCAGLIA

CUSTODE DE AMICIS

CUSTODE ELEMENTARE GALVANI

SEGRETERIA 5° CIRCOLO

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C.D.Q SAN ANDREA

CUSTODE MEDIA PIER LOMBARDO

CUSTODE MEDIA PAJETTA

C.D.Q C.D.Q VIGNALE

CUSTODE LEONE OSSOLA

BARRIERA ALBERTINA -SUD

GIUDIZIARIO TRIBUNALE 3° PIANO DESTRO

GIUDIZIARIO TRIBUNALE 3° PIANO SINISTRO

GIUDIZIARIO TRIBUNALE 4° PIANO DESTRO

GIUDIZIARIO TRIBUNALE 4° PIANO SINISTRO

GIUDIZIARIO TRIBUNALE 5° PIANO DESTRO

GIUDIZIARIO TRIBUNALE 5° PIANO SINISTRO

GIUDIZIARIO TRIBUNALE LASTRICO SOLARE

UFFICI DECENTRAMENTO-CORPO A

UFFICI DECENTRAMENTO-CORPO B

C.D.Q PERNATE.SEDE CENTRALE

SANITARIO CANILE MUNICIPALE

SANITARIO CENTRO PRELIEVI OLENGO

MUSEO CASA ROGNONI

ASSISTENZIALE CASA DELLA DONNA

ASSISTENZIALE CASA DELLA DONNA

POLIZIA MUNICIPALE PRESIDIO VIGILI URBANI

NIDO MELOGRANO SAN AGABIO

C.D.Q SEDE DISTACCATA S. AGABIO

PROGETTO GIOVANI SAN ANDREA

ASSISTENZIALE VILLA SEGU' OLENGO

ASSISTENZIALE VILLA SEGU' OLENGO

TURISMO UFFICIO INFORMAZIONI

UFFICI UFFICIO -AMBIENTE

BAGNI Bagni Dormitorio

SCUOLA Elementare palestra

SCUOLA Elementare Pertini-Fanfani

EX SCUOLA Ex elementare Aporti

SCUOLA Ferrandi-Morandi

SCUOLA Istituto Brera

SCUOLA Media Bellini

MERCATO Mercato ortofrutticolo

CIMITERO Palazzina cimitero

UFFICI Palazzo Lualdi

UFFICI Quartiere Nord

SCUOLA Scuola elementare San Rocco

SCUOLA Scuola Tommaseo

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3. LA VIABILITÀ E LA MOBILITÀ NEL COMUNE DI NOVARA

I collegamenti della città con i comuni vicini definiscono la rete esterna delle vie di penetrazione e

attraversamento del territorio comunale e dell’abitato. Tale rete è costituita dalle penetrazioni a raggiera di (da

Nord in senso orario):

- Corso Risorgimento (S.S. 229);

- Corso della Vittoria (S.S. 32);

- Corso Trieste (S.S. 341);

- Corso Milano;

- Viale XXV Aprile;

- Via XXIII Marzo (S.S. 211);

- Corso Vercelli (S.S.11);

- Via Biandrate (S.P.11)

- Via Valsesia (S.P. 299)

Il reticolo stradale che costituisce la struttura veicolare cittadina interna ha un impianto caratterizzato

prevalentemente da strade perpendicolari tra loro. Le due strade principali che attraversano il centro

cittadino nelle direzioni Nord-Sud ed Ovest-Est sono rispettivamente Corso Cavour e Corso Italia.

La rete stradale del Comune si completa con un tangenziale che cinge a semicerchio il centro abitato e

costituisce, inoltre, il collegamento all’Autostrada A4 Torino – Milano che attraversa a Nord il territorio

comunale in direzione Ovest – Est.

La planimetria seguente rappresenta una visione di insieme del sistema viario che circonda il Comune di Novara.

Pia

no

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P

ag

22

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Per quanto riguarda i flussi di traffico i maggiori carichi si registrano lunghe le radiali interne con un traffico

che arriva sino ai 2000 veicoli l’ora su Viale XXV Aprile.

Passando ad analizzare i flussi di traffico lungo le radiali esterne, le cui sezioni di rilievo ricadono,comunque,

all’interno del tracciato della tangenziale, si osserva come i flussi piùconsistenti si registrino nelle due

sezioni poste ad Est, ovvero su C.so Milano e C.so Trieste. Sulla base delle manovre rilevate presso le

principali intersezioni è stato altresì possibile individuare le strade interne al centro maggiormente

trafficate. Lungo l’anello che circonda il centro storico si hanno volumi di traffico variabili tra i 700

veicoli/ora di Baluardo Partigiani ed i 1.800 veicoli/ora di Viale Turati, mentre sui Baluardi Lamarmora e

D’Azeglio si registrano volumi pari a 1.200/1.500 veicoli/ora.

Anche sui principali corsi posti nelle vicinanze del centro storico i traffici assumono valori rilevanti: nelle

tratte a doppio senso di marcia di Viale Dante Alighieri, Via Costa, C.so Giulio Cesare, Viale Curtatone e Via

Roma si registrano flussi bidirezionali compresi tra i 1.200 ed i 1.500 veicoli/ora.

Relativamente alle motivazioni degli spostamenti, Da un’analisi effettuata ai fini del Piano Generale della

Mobilità risulta che

• Il motivo principale degli spostamenti è legato all’attività lavorativa, infatti il 65,7 % degli

intervistati si sposta per recarsi sul luogo di lavoro. Il 15% degli intervistati si sposta per motivi

personali, mentre per motivi legati allo studio e allo svago le percentuali sono rispettivamente del

8,2% e del 6,3%. Il restante 4,8% degli intervistati dichiara di spostarsi per altri motivi, non meglio

specificati.

• La maggior parte degli spostamenti (59,4%) ha origine nella porzione di territorio del Comune di

Novara esterna all’attuale Zona Ambientale. Il 19,1% ha origine da comuni della prima corona (fino

a 10 km di distanza dal Comune di Novara) mentre il 13,7% degli spostamenti ha origine in comuni

distanti più di 20 km da Novara. Segue un 6% di spostamenti con origine nella seconda corona (da

10 a 20 km di distanza dal Comune di Novara) ed, infine, un 1,7% di spostamenti provenienti

dall’area pedonale e dalla Zona Ambientale.

• Nell’analisi della destinazione degli spostamenti si osserva che la destinazione più frequente risulta

essere il territorio del Comune di Novara esterno alla Zona Ambientale, con una percentuale pari al

42,1% degli spostamenti totali. Segue per numero di spostamenti destinati la Zona a traffico

limitato, con una percentuale pari al 30,9% degli spostamenti totali. Il 18,4% ha destinazione

nell’area compresa tra la ZTL del Centro Storico e la Zona Ambientale. Solo il 7,7% degli intervistati

dichiara di avere destinazione esterna al Comune di Novara.

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 24

3.1 Il trasporto pubblico

Il trasporto Pubblico per la città di Novara è affidata alla società Sun, che offre 9 linee di autobus che

raggiungono i Comuni limitrofi, oltre a due linee per il servizio di scuolabus su gomma così caratterizzate:

• Nel corso del 2010 sono stati sostituiti 8 mezzi euro 0 alimentati a gasolio con altrettanti mezzi nuovi, di

cui 5 alimentati a metano.

• Nel 2011 il Comune di Novara, insieme a SUN, ha aderito al "Programma di finanziamenti per il

miglioramento della qualità dell'aria nelle aree urbane e per la promozione del trasporto pubblico" del

Ministero dell'Ambiente; tale progetto ha permesso l'ingresso nel parco a luglio di n. 4 mezzi nuovi a

metano.

• Nel corso del 2013 è prevista la sostituzione di 13 autobus a gasolio euro o con altrettanti veicoli

alimentati a gasolio euro 5 EEV (Enhanced environmentally friendly vehicle) (da spostare nelle azioni)

Contestualmente, già da parecchi anni, nella zona a traffico limitato, sono operativi mezzi a trazione

elettrica o ibrida. Il Parco mezzi aziendale è così costituito (dato a fine 2011):

- 72 mezzi alimentati a gas naturale

- 28 mezzi alimentati a metano

- 10 mezzi ad alimentazione elettrica

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 25

3.2 I percorsi ciclopedonali ed i parcheggi

Nella Città di Novara, allo stato attuale, esiste una rete di piste ciclabili costituita dai

seguenti percorsi:

· C.so Risorgimento

· V.le Europa

· Nuova tratta Via delle Americhe (sull’asse viario Nord-Ovest)

· Via Giovanola

· Via Umbria

· Via Marconi

· B.do Quintino Sella

· B.do Partigiani

· B.do A. Lamarmora

· B.do M. D’Azeglio

· V.le Dante Alighieri

· Via Biglieri

· V.le Buonarroti

· V.le Verdi – L.go Bellini

· V.le Giulio Cesare

· C.so XXIII Marzo da Via Cernaia a B.do M. D’Azeglio

· Via Cernaia

· V.le Curtatone

· Via Pianca

· Via Poletti – Via Morazzone

· Centro Commerciale San Martino

· Via Monte San Gabriele

· V.le Manzoni

· C.so XXIII Marzo da Via Cernaia a V.le Giulio Cesare.

La disposizione delle piste ciclabili è rappresentata nella planimetria seguente dove si può osservare la

distribuzione ad anello attorno al centro storico con la presenza di diramazioni verso Est e Ovest con la

presenza di alcuni rami nel lato Sud della città. L’utilizzo della bicicletta è favorito dalla giacitura

pianeggiante della città.

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 26

Tavola rete ciclabile

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 27

La situazione attuale dell’offerta di parcheggi nell’area urbana di Novara è così articolata:

a) Parcheggi a sosta libera: localizzati in corrispondenza di Piazze o di aree attrezzate a parcheggio

presentano una offerta di stazionamento pari a 7.504 posti auto.

b) Parcheggi a sosta libera – regolati “zona disco”: sono complessivamente pari a 135 unità.

c) Parcheggi a pagamento: sono prevalentemente dislocati su Piazze o su aree attrezzate. Il numero

complessivo degli stalli disponibili è pari a 2.299 posti auto

d) N. 90 stalli di proprietà dell’azienda SUN.

e) Parcheggi riservati ai residenti: sono complessivamente pari a 288 unità, cui si aggiungono n. 80 stalli

riservati alle Forze di Polizia.

L’offerta di stazionamento totale dei veicoli, in corrispondenza di aree adibite a parcheggio, , risulta

complessivamente pari a 10.396 unità, che, scorporando gli 80 posti riservati alle Forze di Polizia, diventano

10.316 unità.

3.3 Il trasporto ferroviario

La città è servita da tre stazioni ferroviarie:

- Novara: gestita da RFI e Centostazioni (Gruppo Ferrovie dello Stato), vi operano Trenitalia e Trenord

(traffico suburbano, regionale, nazionale ed internazionale);

- Vignale: gestita da RFI (Gruppo Ferrovie dello Stato), vi opera Trenitalia; situata nell'omonimo

quartiere (traffico regionale);

- Novara Nord: gestita da Ferrovie Nord è la stazione di testa della Novara–Seregno, vi

opera Trenord sulla direttrice Milano Nord Cadorna - Saronno - Novara Nord (traffico regionale, nel

febbraio 2006 era la stazione destinata ai treni Alta Velocità Torino-Malpensa).

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 28

4. LA RACCOLTA RIFIUTI

La produzione di rifiuti urbani totale può essere stimata considerando la somma dei rifiuti urbani destinati a

smaltimento (o indifferenziato) e dei rifiuti urbani oggetto di raccolta differenziata. Dopo avere raggiunto il

suo massimo nel 2004 (52.725 tonnellate), la produzione annua di rifiuti urbani del Comune di Novara ha

iniziato a diminuire, registrando un’inversione di tendenza rispetto alla crescita che ha caratterizzato gli

anni precedenti. Nonostante un lieve aumento della popolazione, i rifiuti prodotti annualmente sono

diminuiti del 3% nel 2005 e del 5% nel 2006 arrivando a quota 48.644 tonnellate, dato inferiore ai livelli

registrati nel 2000. Nonostante questa diminuzione, il trend decennale 1996-2006 vede comunque un dato

in crescita dell’8,2% (Dati dal Rapporto sull’ambiente).

Per quanto riguarda la raccolta differenziata, dal 2000 ad oggi la percentuale sul totale dei rifiuti è

aumentata, attestandosi negli ultimi anni ad una percentuale che oscilla attorno al 70%.

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 29

5. IL PATTO DEI SINDACI

L’attenzione all’ambiente e alla sostenibilità energetica rappresentano una delle priorità

dell’Amministrazione Comunale di Novara. La salvaguardia del territorio ed il paesaggio sono gli elementi

distintivi da valorizzare per un corretto sviluppo socio economico della Comunità.

Le politiche e gli indirizzi dell’Unione Europea in materia di energia ed ambiente, e le politiche energetiche

nazionale e regionali, rappresentano un quadro di riferimento a cui riferirsi per avviare azioni e piani di

sviluppo coerenti con le peculiarità del territorio di Novara, con una attenzione particolare alla salvaguardia

delle risorse presenti sul territorio comunale e alla valorizzazione del paesaggio.

Aderendo al Patto dei Sindaci il Comune di Novara si impegnato a presentare il Piano d’Azione per l’Energia

Sostenibile, documento costituito da due parti:

1. L’inventario delle emissioni di base - BEI (Baseline Emission Inventory), che fornisce informazioni sulle

emissioni di CO2 attuali e future del territorio comunale, quantifica la quota di CO2 da abbattere,

individua le criticità e le opportunità per uno sviluppo energeticamente sostenibile del territorio e le

potenzialità in relazione allo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili;

2. Il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile – SEAP (Sustainable Energy Action Plan) in senso stretto, che

individua un set di azioni che l’Amministrazione intende portare avanti al fine di raggiungere gli

obiettivi di riduzione di CO2 definiti nel BEI.

Gli elementi chiave per la preparazione del Piano sono:

- svolgere un adeguato inventario delle emissioni preso a riferimento per il calcolo della riduzione

- assicurare indirizzi delle politiche energetiche di lungo periodo anche mediante il coinvolgimento delle

varie parti politiche

- garantire un’adeguata gestione del processo

- assicurarsi della preparazione dello staff coinvolto

- essere in grado di pianificare implementare progetti sul lungo periodo

- predisporre adeguate risorse finanziarie

- integrare il Piano nelle pratiche quotidiane dell’Amministrazione Comunale (esso deve far parte della

cultura dell’amministrazione)

- documentarsi e trarre spunto dagli altri comuni aderenti al patto dei sindaci

- garantire il supporto degli stakeholders e dei cittadini.

Il Piano individua quindi fattori di debolezza, rischi, punti di forza ed opportunità del territorio in relazione

alla promozione delle Fonti Rinnovabili di Energia e dell’Efficienza Energetica, e quindi consente di poter

definire i successivi interventi atti a ridurre le emissioni di CO2.

L’obiettivo è fissato al 2020: dato l’arco temporale particolarmente importante, viene previsto un

monitoraggio obbligatorio da effettuare su base biennale.

La scelta politica impatta, in questo caso direttamente e compiutamente, sulle scelte operative ed

amministrative al fine di indirizzare il territorio verso uno sviluppo sostenibile e perseguire gli obiettivi di

risparmio energetico.

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 30

5.1 Aspetti organizzativi

Ai fini di coordinare le attività relative al Patto dei Sindaci, il comune si è dotato fin dall’inizio di una

specifica struttura organizzativa costituendo un apposito team per la l’organizzazione, la pianificazione ed il

monitoraggio delle attività.

La costituzione del Gruppo di Lavoro del Patto dei Sindaci è stato oggetto di specifici atti normativi che sono

rappresentati dalla Deliberazione n. 308 del 15/11/2012 successivamente integrata dalla Deliberazione n.

338 del 15/12/2012.

Il gruppo di lavoro, supportato dalla consulenza esterna di SPES Consulting, ha coordinato le attività interne

alla struttura comunale ed ha permesso la redazione della baseline e l’individuazione delle proposte di

azioni che costituiscono l’ossatura del presente Piano di Azione per l’Energia Sostenibile. Sono stati

organizzati una serie di incontri tra la fine del 2013 e l’inizio del 2013 con la partecipazione ed il

coinvolgimento della parte politica con potere propositivo e decisionale nella persona dell’Assessore alle

politiche per la sostenibilità ambientale Arch. Giulio Rigotti; il gruppo di lavoro è stato coordinato dal

Dirigente del Servizio Ambiente e Protezione Civile Arch. Franco Marzocca con il supporto del funzionario

Tecnico del Servizio Ambiente e Protezione Civile Arch. Lucia Albertini.

Al fine di assicurare la necessaria partecipazione delle strutture organizzative il Gruppo di Lavoro è stato

esteso agli uffici direttamente interessati dal Piano di Azione che si riportano nel seguito:

Ufficio pianificazione mobilità, Ufficio progettazione mobilità, Ufficio alle opere pubbliche, Ufficio edilizia,

Ufficio comunicazione, Comando di Polizia municipale.

Il percorso di redazione del Piano di Azione ha coinvolto la Commissione Ambiente e sono stati organizzati

incontri con le Associazioni ed i principali stakeholder del Comune di Novara.

Si prevede di mantenere lo stesso gruppo di lavoro per la fase attuazione e di monitoraggio del PAES.

5.2 Inventario delle Emissioni di Base (BEI): metodologia operativa

Funzione della Baseline è quella di fotografare la situazione energetica comunale rispetto all’anno di

riferimento in termini di consumi energetici e di emissioni di CO2 . Essa costituisce pertanto il punto di

partenza del SEAP, da cui può partire la definizione degli obiettivi, la predisposizione di un adeguato Piano

d’Azione ed una continuativa azione di monitoraggio.

A seguito di un’indagine preliminare sulla disponibilità dei dati, per Novara l’anno di riferimento è stato

fissato al 1998 poiché disponibile per lo stesso anno il piano energetico comunale.

E’ stato scelto di utilizzare fattori di emissione standard in linea con i principi dell’IPCC (linee guida IPCC

2006), che comprendono tutte le emissioni di CO2 derivanti dall’energia consumata nel territorio comunale,

sia direttamente, tramite la combustione di carburanti all’interno dell’autorità locale, che indirettamente,

attraverso la combustione di carburanti associata all’uso dell’elettricità e di calore/freddo nell’area

comunale. I fattori di emissione standard si basano sul contenuto di carbonio di ciascun combustibile, come

avviene per gli inventari nazionali dei gas a effetto serra redatti nell’ambito della Convenzione quadro delle

Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) e del Protocollo di Kyoto.

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 31

Le emissioni totali di CO2 si calcolano sommando i contributi relativi a ciascuna fonte energetica. Per i

consumi di energia elettrica le emissioni di CO2 in t/MWh sono determinate mediante il relativo fattore di

emissione (National/European Emission Factor).

I fattori di emissione adottati per il calcolo delle emissioni di CO2 e per valutare la quota di riduzione dal

presente piano sono i seguenti fattori IPCC:

Fattori di emissione

Vettore energetico Fattore di emissione di CO2 (ton CO2/MWh)

Gas naturale 0,202

Gasolio (Diesel) 0,267

Olio da riscaldamento 0,267

Benzina 0,249

Energia Elettrica (rete nazionale) 0,483

In accordo con le Linee Guida per la redazione dei Piani di Azione per l’Energia Sostenibile l’inventario delle

emissioni prende in considerazione i seguenti settori:

EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE

- Edifici, attrezzature/impianti comunali

- Edifici, attrezzature/impianti terziari (non comunali)

- Edifici residenziali

- illuminazione pubblica comunale

TRASPORTI

- Veicoli comunali

- Trasporto pubblico

- Trasporto privato e trasporto merci

L’inventario delle emissioni relative al territorio del Comune di Novara è stato formulato con riferimento

alle informazioni reperite dalle seguenti fonti:

Utenze comunali:

Uffici del Comune di Novara

Consumi residenziali, industriali, settore terziario e altro:

Piano energetico Comunale (2001), ITALGAS

ISTAT

TERNA

Ministero dello sviluppo economico

Autorità per l’energia elettrica e il gas

Consumi per trasporti pubblici e privati:

SUN Novara e Automobile Club Italia

Energie rinnovabili:

GSE Gestore dei Servizi Energetici

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 32

Tali dati sono, in alcuni casi, disponibili con aggregazione provinciale; è stato quindi necessario procedere

ad una parametrizzazione alla scala comunale, utilizzando di volta in volta i criteri e le variabili più

adeguate, quali popolazione residente ed addetti per settore.

Per quanto riguarda i consumi dei trasporti della flotta comunale i consumi sono stati determinati sulla

base dei dati disponibili relativi alla quantità di carburante consumato differenziando le motorizzazioni

diesel rispetto a quelle a benzina . Per quanto riguarda invece le flotte di Sun Novara, basandosi su una

generale uniformità dei consumi dei mezzi adibiti a tale servizio (2,8 km/l), è stato sufficiente reperire tra la

documentazione resa disponibile dal gestore del servizio il dettaglio delle linee e gli orari dei passaggi per

effettuare una stima dei consumi basata sui chilometri percorsi ogni anno unicamente sul territorio

novarese.

L’emissione totale per il territorio comunale nel 1998 risulta essere pari a 1.051.389 t di anidride

carbonica, comportando un valore pro capite di10,29 t CO2/anno.

Le emissioni risultano quindi così suddivise tra i veri settori:

SETTORE tonnellate di CO2 %

SETTORE PUBBLICO 37.772 4%

SETTORE RESIDENZIALE 235.144 22%

SETTORE TERZIARIO 79.241 8%

SETTORE INDUSTRIALE 478.321 45%

TRASPORTO PRIVATO 218.474 21%

TRASPORTO PUBBLICO 2.438 0,2%

TOTALE 1.051.389 100%

L’inventario delle emissioni del 1998, ricavato dal Bilancio Energetico Comunale evidenzia una forte

prevalenza del comparto industriale che rappresenta il 45 % del totale, seguito dal residenziale e dal

terziario con un’incidenza del 22 e del 21 % rispettivamente. Il terziario pesa attorno all’8%, mentre il

settore pubblico incide in maniera contenuta ( 4% ). I grafici seguenti riportano la ripartizione delle

emissioni di CO2 per i diversi settori.

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 33

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 34

Il grafico successivo riporta la suddivisione delle emissioni per vettore energetico; si può osservare la

predominanza del gas naturale 42 % seguito dall’energia elettrica con il 28 %; a seguire i carburanti come il

gasolio con il 10 % e la benzina con il 12 %. Nel 1998 era presenta una percentuale significativa di olio

combustibile per il riscaldamento responsabile dell’8% delle emissioni di CO2.

Al fine di rappresentare in maniera completa l’evoluzione temporale dei fenomeni energetici, è stata

effettuata una valutazione dell’andamento dei consumi energetici per macro settore nell’ultimo decennio

al fine di caratterizzare la baseline sulla base delle dinamiche socio economiche con particolare riferimento

al comparto produttivo. Tala approfondimento si è reso necessario per tenere conto dei processi di

contrazione del comparto industriale che ha risentito in maniera consistente della crisi degli ultimi anni.

Nella baseline delle emissioni del 1998, infatti, Il comparto industriale ha un peso notevole nel determinare

le emissioni totali di CO2. Dai dati forniti da ITALGAS risulta però che i relativi consumi di gas metano sono

crollati nel corso di 10 anni, passando da oltre 99 mln di m3 consumati nel 1998 a circa 30 mln nel 2009:

come già accennato in precedenza, ciò è avvenuto soprattutto a causa della congiuntura economica

negativa che ha visto forti contrazione nella produzione industriale in tutta la provincia di Novara dal 2000

in poi.

Si è perciò deciso di non comprendere il settore industriale nel Piano di Azione per l’Energia Sostenibile così

come previsto dalla Linee Guida del JRC. Alla luce di tale assunzione l’ammontare totale delle emissioni di

CO2 al 1998 da considerarsi è pari 573.069 t, con una conseguente emissione pro capite di 5,61 t CO2.

Risulta perciò necessario un abbattimento di CO2 pari a 114.614 tonnellate, equivalenti ad una riduzione

procapite di 1,12 t di CO2.

Il grafico seguente illustra la nuova ripartizione della baseline delle emissioni per settore senza il comparto

industriale; il comparto residenziale incide per il 41 % seguito dai trasporti con il 38 % e dal terziario con

14%.

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 35

5.3 Le emissioni del comune di Novara nel 2011

Al fine di rappresentare in maniera dettagliate le dinamiche energetiche ed ambientali dell’ultimo

decennio, è stata determinata la baseline delle emissioni allo stato attuale; si è preso a riferimento l’anno

2011 in quanto si avevano a disposizione le serie complete dei dati.

La baseline delle emissioni è passata da 573 a 558.000 t/ CO2 con una riduzione di circa 15.000 tonnellate.

Nella tabella seguente è rappresentata la situazione delle emissioni del Comune di Novara per l’anno

2011.CO2 risulta la seguente:

SETTORE tonnellate

di CO2 %

SETTORE PUBBLICO 22.581 4%

SETTORE RESIDENZIALE 228.294 41%

SETTORE TERZIARIO 82.622 15%

TRASPORTO PRIVATO 222.753 40%

TRASPORTO PUBBLICO 1.583 0,3%

TOTALE 557.833 100%

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 36

Rispetto al 1998 la situazione risulta lievemente migliorata, con una riduzione delle emissioni pari al 2,7%

ed una emissione procapite pari a 5,31 t CO2

Il confronto tra le baseline delle emissioni del 1998 e del 2011 ha permesso di evidenziare alcuni trend

significativi che sono rappresentativi delle evoluzioni socio ed economiche a livello comunale; la tabella

seguente evidenzia le variazioni intervenute:

Variazione uso fonti energetiche nel Comune di Novara 1998-2001

Elettricità + 23%

Riscaldamento

Gas -2%

Gasolio -47%

Trasporti + 2%

In particolare si evidenzia l’incremento di consumi di energia elettrica dovuti ad un generale incremento di

consumi specifici e ad un aumento del fabbisogno per il condizionamento estivo. La modesta contrazione

del consumo di gas naturale è da attribuire alle variazioni stagionali; da segnale la forte riduzione del

consumo di gasolio per riscaldamento che si è praticamente dimezzato.

Le fonti consultate al fine di ricostruire la Baseline al 2011 sono le seguenti:

Consumi settore residenziale e terziario:

ITALGAS: mc di gas metano consumati dal settore civile nel Comune di Novara

ISTAT e TERNA: consumo medio procapite di kWh elettrici del settore domestico e terziario nel Comune di

Novara

Consumi di olio per riscaldamento determinati sulla base della relativa vendita a livello provinciale (fonte

Ministero dello sviluppo economico) e del rapporto tra popolazione locale e provinciale (per il settore

residenziale) e del rapporto tra adetti locali e provinciali (per il settore terziario) (fonti ISTAT e CCIA

Novara).

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 37

Consumi settore pubblico: uffici del Comune di Novara

Trasporti pubblici

Consumi calcolati sulla base dei dati forniti da Sun Novara sui km percorsi nell 2011 dalla flotta autobus

suddivisi per tipologia di carburante utilizzato

Trasporti privati

Consumi di benzina e diesel calcolati sulla base: delle vendite provinciali di carburanti e del parco auto

novarese rispetto a quello provinciale. Essendo quest’ultimo rapporto pari al 30% e considerato che la città

di Novara è un polo attrattore per i Comuni limitrofi, si è stimato che la quota di carburanti consumati sul

territorio novarese è pari a circa il 40% dei carburanti venduti in tutta la provincia nell’anno 2011. (fonti

Automobile Club Italia, Ministero dello Sviluppo economico, ISTAT)

5.4 Panoramica azioni: la strategia

Il Comune intende raggiungere un risparmio di emissione annua pro-capite pari almeno al 20% rispetto

all’anno di riferimento 1998 scendendo sotto le 5,6 t di CO2 annuali per abitante (escluse le emissioni industriali). La figura seguente riporta l’andamento delle emissioni dal 1998 al 2011 con l’indicazione della riduzione minima del 20 % al 2020.

In particolare, proiettando le t di CO2 risparmiabili tramite l’applicazione delle azioni descritte nel

seguito sui dati della baseline 1998 si otterrebbe una riduzione di 125.134 t/anno pari al 21,8%.

Per ottenere tale risultato è necessario intervenire su tutti i possibili settori di competenza o influenza comunale, coinvolgendo gli operatori privati ed i cittadini nella “sfida” intrapresa dall’Amministrazione che dovrà in prima persona impegnarsi e dare il buon esempio.

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 38

I comparti di intervento riguardano infatti il settore pubblico in primis, con le proprietà edilizie e gli impianti di illuminazione pubblica, l’edilizia privata (residenziale e terziario), e lo sfruttamento delle fonti rinnovabili per la produzione di energia e la mobilità I risultati che si prevede di ottenere per settore sono:

- Settore pubblico 10,3%

- Settore privato (residenziale e terziario) 32,5%

- Mobilità 45,1%

- Produzione di energia da fonte rinnovabile 5,5 %

- Comunicazione 1,6%

- Teleriscaldamento 4,7%

Nella tabella successiva, l’elenco delle azioni che il Comune di Novara ha attuato e che si prevede di attuare per l’abbattimento delle emissioni di CO2:

AZIONI tCO2

risparmiate

scheda 1: Riqualificazione e miglioramento efficienza energetica dell’illuminazione pubblica

1.352

scheda 2: Efficientamento impianti termici edifici pubblici

656

scheda 3: efficientamento edifici pubblici e incremento aree verdi

9.738

scheda 4: Rinnovo parco auto comunale 66

scheda 5: Produzione energia da fonti rinnovabili 6.993

scheda 6: Teleriscaldamento quartiere sant'agabio

4.192

scheda 7: Regolamentazione edilizia e sensibilizzazione

41.904

scheda 8: PGTU, trasporti, Progetto "City Logistic", mobilità elettrica

56.919

scheda 9: Comunicazione e informazione dei cittadini e Sistemi di Gestione dell’Energia

3.314

TOTALE 125.134

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 39

6. SCHEDE AZIONI

Il p ese te apitolo o tie e la des izio e delle azio i he so o state i di iduate dall’A i ist azio e Co u ale pe il aggiu gi e to dell’o ietti o del Patto dei “i da i. L’app o io utilizzato stato uello di utilizzare una descrizione standard per ciascuna misura in grado di rappresentare le informazioni di

dettaglio a partire dalla situazione ante intervento. Per ogni azione vengono riportati i setto i, l’ute za interessata, la descrizione tecnica del progetto, i risultati attesi in termini energetici ed ambientali, gli attori

coinvolti e le modalità di realizzazione degli interventi.

SCHEDA 1

SETTORE: Illuminazione comunale

UTENZA: Illuminazione pubblica

INTERVENTO: Ri ualifi azio e e iglio a e to effi ie za e e geti a dell’illu i azio e pu li a

Situazione Attuale

L’illu i azio e pu li a del Co u e di No a a o siste di i a . pu ti lu e di ui po o e o di 11.300 di proprietà comunale (al 28/02/2013) per un consumo annuale di circa 7.000 MWh/anno. Le

lampade attualmente in uso sono di tipo: vapori a mercurio, a sodio, ioduri metallici e LED. La tabella

seguente riporta la distribuzione delle tipologie delle lampade:

Tipo Lampade Quantità

24v 5w 1

PAR 50W 12v 2

GY35w 4

Led blu 3w 24

PL-S11w 0

PL-C13w 16

Dulux L 18w 24

FLC18w 2

FL36w 169

FL40w 0

FLR40w 9

PL-T TOP 42w/827 0

PL-T TOP 42w/830 22

PL-T TOP 57w/830 29

Hg80w 1860

Hg80wT.C 1018

Hg125w 1809

Hg250w 324

Hg400w 4

Son-Pro E50w I 5

Son-E70w I 9

Son-E70w 148

Son-T70w 813

Son-TS70w Rx7s 4

Son-E100w 49

Son-T100w 1744

Son-E150w 13

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 40

Son-T150w 1929

Twin-Arc150w 1

Son-TS70w Rx7s 4

Son-TS150w Rx7s 30

Son-T250w 539

Son-T400w 35

CDM-T35w/830 16

CDM-TC35w/830 G8,5 7

CDM-T70w/830 40

CDMT150w/830 G12 33

CDO-TT150w/828 7

HQI-E70w/WDL/CO 12

HQI-E150w/WDL 9

MHL250w/FC2 6

HQI-E150w/NDL 4

HQI-T100w 5

HQI-TS150w/NDL/Rx7s 2

HQI-T150w/NDL 4

JM70w 311

HCI-T70w/WDL 0

JM70w/CO/3K 12

JM100w/CO/3K 5

JM150w 1

JM150w R7s 1

JMT250w 26

JMT400w 30

Led 95w 97

Led 165w 12

Led 4

Led 150w 4

Led 184w 15

Led 48 0

Led 48x1,2 - 65w 1

Led 58w 6

Des izio e dell’azio e

- Dal 1998 ad oggi sono già stati sostituiti circa 5.000 punti luce da vapori a mercurio a sodio.

- È prevista la pubblicazione di un bando per la sostituzione di 4.000 punti luce da vapori a mercurio a

LED al di fuori del centro cittadino. Questi apparecchi dovranno garantire una riduzione minima dei

consumi del 60%.

- Nel periodo di interesse del Piano di Azione si prevede un generale efficientamento del sistema di

illu i azio e pu li a att a e so l’i stallazio e di egolato i di flusso, o ito aggio e o t ollo dei punti luce, introduzione di tecnologie integrate con la sicurezza e la messaggistica pubblicitaria.

Pe iodo te po ale dell’azio e:

1998-2020

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 41

Attori coinvolti/coinvolgibili, soggetti promotori:

Comune di Novara, Ufficio Opere Pubbliche, ESCO.

Valutazione energetica-ambientale

Risparmio energetico: a fini cautelativi si prevede un risparmio del 40 % dei consumi attuali pari a

2.800 MWh

Risparmio ambientale: 1.352,4 t CO2/anno

SCHEDA 2

SETTORE: pubblico

UTENZA: Edifici pubblici

INTERVENTO: Efficientamento impianti termici

Situazione Attuale

L’A i ist azio e Co u ale gestis e u pat i o io i o ilia e di olt e edifi i; el o so degli ulti i anni sono stati effettuati interventi finalizzati al miglioramento energetico con la sostituzione delle caldaie

a gasolio e o l’i stallazio e di impianti ad elevata efficienza. Al momento nel Comune di Novara esistono

soltanto due edifici pubblici con riscaldamento alimentato a gasolio:

- Palazzo - Largo Don Minzoni, 8

- Ex Colonia Agogna - Via Ardemagni

Des izio e dell’azio e

- Il programma di sostituzione degli impianti a gasolio ha permesso di sostituire, dal 2005 ad oggi, 13

impianti a gasolio con caldaie a metano nei seguenti edifici: Scuola Primaria Pier Lombardo e Scuola

d'Infanzia B. Munari di Lumellogno - Scuola Primaria Calvino e Secondaria di Primo Grado San Rocco -

Scuola Ferrante Aporti, via Sforzesca - Scuola Secondaria di Primo Grado Bellini, Sant'Agabio - Scuola

Primaria e Secondaria di Primo Grado Baluardo Partigiani – Scuola Peretti - Palazzo Lualdi, via Tornielli -

Istituto Musicale Breara v.le Verdi - Palazzina Mercato all'Ingrosso - Palazzina Uffici Cimitero Urbano -

Ex Distaccamento ex CDQ Veveri, via Buslacchi - Bagni Pubblici, via Pontida;

- Nel periodo in esame essato l’utilizzo degli impianti della Palazzina Macello Civico - P.zza Pasteur, 4 e dell’Autorimessa Comunale - Via Pontida, 11;

- E’ stato consegnato a terzi l’impianto delle Palestre dello Stadio lati N-S-O - V.le Marmo;

- “i i osso l’i pia to a gasolio ed i stallato i pia to a luce infrarossa nella Chiesa del Cimitero in Viale Curtatone;

- Nell'asilo nido Peter Pan, successivamente all'intervento di riqualificazione energetica è stato installato

gruppo termico a condensazione con potenzialità < 116 kW;

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 42

- E’ i p og a a u intervento nella centrale termica della Scuola Bottacchi.

Il prospetto seguente illustra i benefici energetici derivanti dalla sostituzione delle caldaie a gasolio.

“i p e ede di effettua e u ’azio e di effi ie ta e to degli i pia ti te i i he p ese ta o iti ità fu zio ali. Le odalità ealizzati e p e edo o l’utilizzo di fo di p op i pe la a ute zio e st ao di a ia ma non si esclude la possibilità di coinvolgere le ESCo nella realizzazione degli interventi.

Si prevede inoltre di introdurre sistemi di monitoraggio e controllo degli impianti termici al fine di poter

disporre di una serie di informazioni approfondite sui consumi energetici e sui principali parametri di

funzionamento degli impianti.

Pe iodo te po ale dell’azio e:

2005-2020

Attori coinvolti/coinvolgibili, soggetti promotori:

Comune di Novara, Ufficio Opere Pubbliche, ESCO.

Valutazione energetica-ambientale

Risparmio energetico: 1566,55 MWh/anno

Risparmio ambientale: 656 tCO2/anno.

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 43

SCHEDA 3

SETTORE: pubblico

UTENZA: Edifici pubblici

INTERVENTO: Efficientamento energetico edifici pubblici e verde pubblico.

Situazione Attuale

Il parco edilizio di proprietà comunale consta di oltre 100 edifici, alcuni dei quali già sottoposti ad interventi

di efficientamento energetico nel corso degli ulti i a i. L’A i ist azio e Co u ale o sape ole della necessità di migliorare il comportamento energetico degli edifici al fine di contenere le dispersioni

termiche. Tale tipo di intervento si scontra con le oggettive difficoltà di ordine economico che non

permettono in molti casi il ricorso a finanziamenti tramite terzi in quanto i tempi di ritorno non lo

o se to o. O o e ile a e he l’A i ist azio e Co u ale ha e ato di oglie e le oppo tu ità offe te dalla presenza di forme di finanziamento nazionale e regionale; recentemente il Comune ha presentato una

domanda di finanziamento alla Regione Piemonte per la completa riqualificazione energetica di un

complesso scolastico.

Occorre inoltre rilevare che alcune funzioni pubbliche vengono svolte in una molteplicità di sedi che

possono essere oggetto di piani di riorganizzazione al fine di contenere i costi di gestione e

conseguentemente ridurre le emissioni. Tale processo potrebbe prevedere la dismissione di alcuni

complessi e tale processo favorisce il contenimento dei consumi energetici.

Des izio e dell’azio e

Si riportano gli interventi più significativi eseguiti negli ultimi anni e quelli che dovranno essere previsti nella

programmazione triennale OO.PP.

Programma generale di smaltimento fibre amiantose nelle proprietà comunali

La programmazione degli interventi, iniziata alla

fine degli ani 90, ha comportato la sostituzione di

circa mq. 35.000,00 di manti di copertura esistenti

in lastre di cemento amianto, di edifici comunali

per la maggior parte scolastici, con altre nuove

coperture, di volta in volta progettate in funzione

del contenitore edilizio specifico e in osservanza

alle normative tecniche vigenti, tra cui quelle di

contenimento energetico, che comprendevano

anche la formazione di nuovi isolamenti termici

nei sottotetti.

Interventi eseguiti:

- Asili Nido: Panda, via Sforzesca, San Rocco, largo Cantore, S. Andrea, via Redi, Folletti, via Juvarra;

- Scuole di Infanzia: Agazzi, via Sforzesca, Peep Est (Sulas), via Pianca, Barabina, via Fara, Lazzarino, via

Silone, S. Paolo, via Don Gallotti, Peep Sud Collodi, Via Spreafico, Vignale, corso Risorgimento;

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 44

- Scuole Primarie: Bottacchi, via Boggiani, Buscaglia, via Fara, Giovanni XXIII, via Roggia Ceresa, Palestra

della scuola Galvani, via Galvani, Peretti, Corso Risogimento, De Amicis, via Monte Nero, Carlo Levi, via

Spreafico, Bazzoni Torrion Quartara, Rigutini, via della Riotta;

- Scuole Secondarie di Primo Grado: Bellini, via Vallauri, Pajetta, via Rivolta.

Interventi in programmazione:

- Asili Nido: Peter Pan, viale Verdi, Pollicino San Martino, via Perazzi;

- Scuole di Infanzia: Peep Nord, via del Sabbione;

- Scuole Primarie: Galvani, via Galvani;

- Scuole secondarie di I Grado: San Rocco

Interventi Programmazione di sistemazione scuole per adeguamenti alle norme di sicurezza e rifacimento

completo dei serramenti

La p og a azio e di i te e ti i ati all’adegua e to o ati o dei plessi s olasti i ha p e isto a he il rifacimento completo o parziale dei serramenti esterni esistenti deteriorati e non più a norma con nuovi

infissi, la maggior parte in alluminio, a profilo arrotondato antinfortunistico, a taglio termico, provvisti di

et o a e a isola te e et i st atifi ati a h’essi a ti fortunistici.

Interventi eseguiti:

- Asili Nido: Pollicino, San Martino, via Perazzi, San Rocco, largo Cantore, San Andrea, via Redi;

- Scuole di Infanzia: Galvani, via Galvani, Veveri, via Santa Caterina, Agazzi, via Sforzesca, Barabina, via

Fara, Lumellogno piazza Martiri, San Paolo, via Don Gallotti, Torrion Quartara, via Maestra;

- Scuole Primarie: Buscaglia, via Fara, Giovanni XXIII, via Roggia Ceresa, Bazzoni, via Perosi, Carlo Levi, via

Spreafico, Tommaseo, via Aquileia, De Amicis, via Monte Nero, Don Ponzetto, via Pianca, F.lli di Dio via

Cagliari, Rodari, via Cavigioli;

- Scuole Secondarie di I Grado: Bellini, via Vallauri, Pier Lombardo, via Magalotti.

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 45

Interventi in programmazione:

- “ uole d’i fa zia: Collodi, ia “p eafi o; - Scuole Primarie: Galvani, via Galvani, Calvino, San Rocco, Don Milani, via Premuda, Pertini, Veveri,

Peretti, corso Risorgimento, Coppino, Pernate;

- Secondarie di I Grado: Pajetta, via Rivolta, Leone Ossola, via Juvarra; Fornara, via Premuda;

Interventi puntuali per sistemazioni, adeguamenti alle norme di sicurezza, ristrutturazioni scuole o edifici

pubblici

Scuola Primaria Thouar, via delle Rosette

Sono stati eseguiti gli interventi di ristrutturazione pesante dei locali posti al piano rialzato della scuola e

del restauro dei serramenti storici in legno con posa di nuove lastre vetrocamera, della sostituzione di quelli

in alluminio con doppio vetro e taglio termico.

Scuola Primaria Pier Lombardo, piazza Martiri, Lumellogno

Sono stati eseguiti gli interventi di ristrutturazione pesante di tutti i locali posti al piano rialzato e al primo

piano della scuola, del risanamento conservativo delle facciate, del restauro dei serramenti storici in legno

con posa di nuove lastre vetrocamera.

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 46

Scuola Secondaria di I Grado Bellini, distaccamento di Pernate

Sono stati eseguiti interventi di rinnovo funzionale e di adeguamento alle norme che hanno comportato: la

sostituzione completa della copertura in laterizio, con realizzazione di strato coibente termico su solaio del

sottotetto, la formazione di isolamento esterno a cappotto di spessore cm. 8 in sughero, la sostituzione dei

serramenti esterni esistenti deteriorati e non più a norma con nuovi infissi, la maggior parte in alluminio, a

profilo arrotondato antinfortunistico, a taglio termico, provvisti di vetrocamera isolante e vetri stratificati

a h’essi a ti fo tu isti i.

“ uola “e o da ia di I G ado Du a d’Aosta

A plia e to dell’edifi io s olasti o ealizzato o u atu e po ta ti isolate o appotto este o continuo, serramenti a doppio vetro a taglio termico, nuovo riscaldamento a pavimento con caldaia a

condensazione.

Biblioteca Negroni: Sostituzione serramenti esterni in alluminio della Torre libraria con altri a doppio vetro

e a taglio termico

Ri ualifi azio e dell’ Asilo ido Pete Pa , di Viale Verdi

Gli o ietti i di idu e le dispe sio i dell’edifi io e o te e e i o su i e e geti i so o stati pe seguiti attraverso la realizzazione dei seguenti interventi:

- Posa di rivestimento a cappotto esterno in sughero, spessore cm. 20, sostituzione dei serramenti

esistenti con altri idonei dotati di vetri basso emissivi magnetotermici con trasmittanza vetro

+serramento di 0,9 W/(mqK).

- Installazione di frangisole in alluminio sulle superfici finestrate interessate, al fine di limitare il

surriscaldamento estivo, aumentare il confort dei locali esposti verso sud-ovest e minimizzare i

aggio i appo ti e e geti i del pe iodo esti o do uti all’i aggia e to e essi o di etto, .

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 47

- I te e to di i ualifi azio e dell’i pia to te i o o sostituzione della caldaia esistente con altra a

o de sazio e di ulti a ge e azio e, o pote zialità i fe io e a kW, essa do, t a l’alt o, l’atti ità soggetta ai VVF

Riqualificazione della scuola primaria Bottacchi di via Boggiani

Per ridurre i consumi e migliorare le prestazioni energetiche della scuola sono stati previsti i seguenti

lavori, si precisa che il cantiere verrà avviato nei prossimi giorni, posa di un isolamento a cappotto esterno

e di coibentazione della copertura di idoneo spessore, sostituzione dei serramenti esistenti con altri dotati

di vetri tripli basso emissivi che rispettano ampiamente i coefficienti di trasmittanza di legge, sostituzione

dei generatori di calore esistenti della scuola con altri a condensazione di potenza inferiore in funzione

della riduzione prevista dei disperdimenti termici.

Riqualificazione funzionale centrali termiche

Come riportato in precedenza nel paragrafo degli impianti termici sono state sostituite le caldaie a gasolio

esistenti con centrali termiche a condensazione a metano per le scuole Pier Lombardo, Munari, Calvino,

Apo ti, Belli i, Pe ti i, Balua do Pa tigia i; pe gli edifi i pu li i Palazzo Lualdi, Istituto Musi ale B e a. E’ prevista la gestione elettronica di tutti i parametri principali di funzionamento delle nuove macchine

termiche.

Si precisa che per tutti gli edifici scolastici è prevista la telegestione degli impianti termici, che porterà ad un

maggior controllo dei parametri e permetterà di verificare a distanza, in tempo reale, la situazione di tutte

le s uole pe egola e l’i postazio e delle te pe atu e i fu zio e delle e essità e idu e pe ta to i consumi . Sono state posate inoltre alcune centinaia di valvole termostatiche sui termosifoni

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 48

Interventi in programma di prossima realizzazione

Progetto di riqualificazione e riduzione dei consumi energetici per scuola primaria Don Ponzetto via Pianca.

Proseguendo con gli interventi per la progressiva riqualificazione e ottimizzazione degli edifici scolastici

allo scopo di ridurne i consumi, è stato predisposto un progetto per la scuola primaria di via Pianca. Si è in

attesa di comunicazioni da parte della Regione Piemonte a in graduatoria tra quelli cofinaziabili.

I criteri presi in esame per la stesura progettuale, tenendo conto delle risorse economiche a disposizione,

so o stati appu to il iglio a e to el o plesso delle p estazio i e e geti he dell’edifi io el ispetto delle leggi in materia. Sono stati previsti i seguenti interventi:

- sostituzione totale dei serramenti esistenti ammalorati con altri a basso emissivi magnetotermici

certificati, dotati di vetri tripli certificati al fine di rispettare i parametri previsti nel bando regionale di

cofinanziamento;

- posa di un cappotto di spess.cm. 15 e di coibentazione nel sottotetto con materiale ecologico

ultist ato iflette te, al fi e di otte e e ispa io e e geti o o isola e to te i o dall’este o pe eliminare i ponti termici e garantire miglior confort;

- sostituzione delle due caldaie esistenti con altre nuove a condensazione di potenza inferiore, per un

maggior rendimento e minor consumo ;

- installazione di impianto solare termico (che verrà comunque realizzato prossimamente);

- installazione di impianto fotovoltaico;

- installazione di n. 2 pompe di calore che sf utte a o l’e e gia elett i a dell’i pia to foto oltai o.

Oltre agli interventi sopra ipo tati si seg ala he ell’asilo nido Peter Pan sono stati effettuati interventi di

efficientamento energetico attraverso la posa di un cappotto con sughero di spessore 20 cm, e la

sostituzione dei serramenti con nuovi basso emissivi magnetotronici in triplo vetro.

Il programma di efficientamento energetico degli edifici pubblici comprenderà la realizzazione di interventi

di coibentazioni delle pareti verticali ove co se tito dall’asse za di i oli e dalla atu a della tipologia costruttiva; allo stesso modo verrà posta attenzione nel miglioramento delle prestazioni energetici degli

elementi strutturali orizzontali quali solai e sottotetti. Un ulteriore ambito di intervento è rappresentato

dalla sostituzione degli infissi che permette di contenere in maniera sensibile le dispersione degli edifici.

La realizzazione degli interventi di efficientamento del patrimonio edilizio pubblico permette di raggiungere

elevate riduzione dei consumi energetici ma si scontra con la difficoltà dei tempi di ritorno degli

investimenti che raramente possono essere realizzati con il coinvolgimento delle ESCo. Le esperienze degli

interventi realizzati nel Comune di Novara e in altre realtà similari hanno evidenziato un risparmio

complessivo variabile dal 50 al 70 % del fabbisogno di energia primaria. Ai fine del beneficio energetico

previsionale si è calcolata una riduzione del 30 %.

Il Verde Pubblico

Le aree verdi nel Comune di Novara coprono una superficie di più di 236.000 mq; ell’ele o he segue sono riportate le principali zone che rappresentano un parte essenziale del tessuto urbano cittadino.

- ALLEA con una superficie di 43. 199 mq.; Area verde collocata in pieno Centro Storico, che si

estende lungo i lati Est, Sud ed Ovest del Castello Sforzesco.

- PARCO DEI BAMBINI superficie mq.31.090

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 49

- PARCO DI SAN NAZZARO E CELLE BECCARI superficie: mq.45.000

- AREA VERDE DEL CIMITERO E DI VIALE CURTATONE

- PARCO DELLE BETULLE superficie: mq.36500

- CERCHIA DEI BALUARDI: Questa storica area verde racchiude tutto il centro città, sviluppandosi

lungo l'antica cerchia dei Bastioni.

- GIARDINO VIA MARCO POLO superficie mq 21.598

- PARCHETTO VIA D'ENRICIS superficie mq 2.336

- PARCHETTO VIA ALFIERI superficie mq 3.718

- PARCO DI LUMELLOGNO superficie mq 4.600

- PARCO DI SANTA RITA superficie mq 6.877

- PARCO VIA 5 PORTE – PERNATE superficie mq 20.498

- PARCO DI VIA BOVES – VIGNALE superficie mq 10.715

- PARCO DI VIA POERIO superficie mq 6.135

- PARCHETTO DELL'AMICIZIA superficie mq 3.914

- PARCO DELLE COCCINELLE di Via Premuda

- PARCHETTO DELLA CALDERINA di Via Cadore

- CAMPETTO DEGLI ACERI di Via M.te Nero

L’a inistrazione Comunale promuove la conservazione, la valorizzazione e la diffusione della vegetazione in genere, sia sulla proprietà pubblica sia su quella privata. I pa ti ola e, all’a ti olo del uo o Regola e to edilizio p e isto he: 8.Nei uovi i te ve ti u a isti i e edilizi la siste azio e este a di piazze e spazi pu li i, deve p evede e supe fi i

permeabili per almeno metà delle aree, con alberature ad alto fusto nel numero minimo di 1 albero ogni 30 metri

quadri.

9.Nei nuovi interventi urbanistici e edilizi la realizzazione di parcheggi pubblici e privati deve garantire la permeabilità

delle aree attraverso la s elta di supe fi i he o se ta o la es ita dell’e a, o g iglie a tisd u iolo e al e atu e ad alto fusto dist i uite ell’a ea e i u e o i i o di al e o og i posti auto.

A he ell’a ito del p ogetto Life Plus p ese tato dal Co u e di Novara, uno degli obiettivi è quello

di i e e ta e le a ee e di del % all’i te o del Co u e al fi e di o t asta e l’i ui a e to derivante dalle attività chimiche presenti sul territorio. Si prevede perciò di procedere con la

piantumazione di nuovi al e i e l’este sio e delle a ee e di e dei o idoi e ologi i lu go i o si d’a ua.

Pe iodo te po ale dell’azio e:

2000-2020

Attori coinvolti/coinvolgibili, soggetti promotori:

Comune di Novara, Ufficio Opere Pubbliche

Valutazione energetica-ambientale

Risparmio energetico: si calcola un risparmio termico del 30% pari a 16.395 MWh/anno, ed elettrico del

30% pari a 13.300 MW

Risparmio ambientale: 9.738 tCO2/anno (di cui 2 attribuibili al verde pubblico)

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 50

SCHEDA 4

SETTORE: pubblico

UTENZA: parco auto comunale

INTERVENTO: Rinnovo parco auto comunale

Situazione Attuale

Ad oggi l’A i ist azio e o u ale possiede auto ezzi di ui: - 14 euro 0 - 22 euro 1 - 38 euro 2 - 41 euro 3 - 15 euro 4.

Des izio e dell’azio e

Dal 1998 ad oggi sono stati sostituiti in parte gli automezzi comunali con conseguente riduzione dei

consumi di carburante a maggior impatto ambientale.

Le s a se iso se e o o i he a disposizio e dell’A i ist azio e e do o diffi ile la ealizzazio e di u notevole rinnovo del parco auto. Si possono ipotizzare razionalizzazione degli spostamenti per

accorpamento uffici, abbandono mezzi obsoleti, promozione mobilità sostenibile per dipendenti comunali,

attività di mobility manager per spostamenti e attività di controllo, introduzione mobilità elettrica per 1/3

dei mezzi di qui al 2020. Si prevede di perseguire un obiettivo di riduzione del 30 % dei consumi energetici.

Pe iodo te po ale dell’azio e:

2000-2020

Attori coinvolti/coinvolgibili, soggetti promotori:

Comune di Novara, Ufficio Opere Pubbliche

Valutazione energetica-ambientale

Risparmio energetico: 261,2 MWh/anno

Risparmio ambientale: 65,86 tCO2/anno

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 51

SCHEDA 5

SETTORE: Energie Rinnovabili

UTENZA: residenziale e terziario

INTERVENTO: Impianti fotovoltaici privati

Premessa

L’ulti o Co to E e gia, il Qui to, e a ato att a e so Il DM 5 luglio 2012, pubblicato sulla Gazzetta

Ufficiale n. 159 del 10 luglio 2012, ridefinisce le modalità di incentivazione per la produzione di energia

elettrica da fonte fotovoltaica.

Le modalità di incentivazione previste dal Quinto Conto Energia sono entrate in applicazione a partire dal

27 agosto 2012 e cesseranno di applicarsi decorsi 30 giorni solari dalla data in cui si raggiungerà un costo

indicativo cumulato degli incentivi di , ilia di di eu o l’a o. Il Quarto Conto energia continua ad applicarsi:

- ai piccoli impianti foto oltai i, agli i pia ti foto oltai i i teg ati o a atte isti he i o ati e e agli impianti a concentrazione che entrano in esercizio prima del 27 agosto 2012

- ai grandi impianti is itti i posizio e utile ei Registri e che producono la certificazione di fine

lavori entro 7 mesi (o 9 mesi per impianti di potenza superiore a 1 MW) dalla pubblicazione della

relativa graduatoria.

L’i stallazio e di u i pia to foto oltai o può esse e age olata o la det azio e I pef del % o del % i o os iuta agli i te e ti di ist uttu azio e edilizia. L’Age zia delle E t ate ha pe ò p e isato he pe

avere diritto al bonus è necessario rinunciare agli incentivi del Quinto Conto Energia.

Gli interventi di ristrutturazione edilizia sono agevolati con una detrazione Irpef del 50% e con un tetto di

spesa di 96 mila euro. Si tratta di una situazione a termine più conveniente, introdotta dal DL Sviluppo

83/2012, che ha elevato le percentuali dei bonus per le spese di riqualificazione edilizia sostenute entro il

30 giugno 2013. Dopo questa data si tornerà infatti alla situazione iniziale, con detrazioni al 36% e tetto di

spesa su ui al ola e l’agevolazione a 48 mila euro.

Ad oggi gli incentivi del Quinto Conto energia risultano più convenienti per gli impianti di piccole dimensioni

mentre, nei casi di installazione di impianti di potenza più elevata, può risultare più conveniente richiedere

le detrazioni sulle ristrutturazioni anziché gli incentivi.

Des izio e dell’azio e

Attualmente sono installati sul comune di Novara 364 impianti fotovoltaici per una potenza totale di 10.124

kW di cui un impianto da 4.695 kWp installato sui tetti dei magazzini del CIM di Novara; questo si estende

su una superficie di 65mila metri quadrati e può generare energia elettrica per soddisfare le esigenze di

circa 1.700 famiglie. L'energia prodotta è interamente immessa nella rete e distribuita nelle aree

contermini l'interporto.

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 52

Impianto fotovoltaico del CIM

Le previsioni di sviluppo del fotovoltaico a livello residenziale ed industriale prevedono dei trend di crescita

su livelli inferiori a quelli degli ultimi anni. Il meccanismo incentivante sarà sostituito da altre forme di

e upe o dell’i esti e to, uali le det azio i. “i p e ede he, da qui al 2020, la potenza installata

aumenterà nella misura del 30% anche tenendo conto delle innovazioni tecnologiche del comparto della

riduzione dei prezzi del moduli fotovoltai i e degli alt i o po e ti dell’i pia to.

Pe iodo te po ale dell’azio e:

1998-2020

Attori coinvolti/coinvolgibili, soggetti promotori:

Comune di Novara, Residenti novaresi, amministratori condominiali, attività terziarie

Valutazione energetica-ambientale

Risparmio energetico: 14.477,32 MWh/anno

Risparmio ambientale: 6.992,55 t CO2/anno

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 53

SCHEDA 6

SETTORE: Teleriscaldamento

UTENZA: residenziale e terziario

INTERVENTO: Tele is alda e to Sa t’Aga io

Premessa

Il teleriscaldamento rappresenta una opportunità per la città di Novara permettendo benefici di ordine

energetico, ambientale e anche economico per gli utenti finali.

Il tele is alda e to u a soluzio e alte ati a, ispettosa dell’a ie te, si u a ed e o o i a pe la produzione di acqua igienico-sanitaria e il riscaldamento degli edifici residenziali, terziari e commerciali.

Affinché il teleriscaldamento sviluppi pienamente i suoi vantaggi energetici, è necessario che, per la

generazione del calore, si utilizzi un sistema combinato, che produca contemporaneamente elettricità e

calore. Alla produzione combinata di elettricità e calore si dà il nome di cogenerazione, e si dice sistema

cogenerativo un impianto che sfrutti tale criterio. I sistemi di teleriscaldamento che utilizzano centrali a

cogenerazione consentono il raggiungimento di una maggior efficienza energetica globale. Con questa

tecnologia, infatti, la centrale è in grado di produrre energia elettrica e recuperare contemporaneamente

l’e e gia te i a he si sp igio a du a te il processo termodinamico, che nelle centrali elettriche

o e zio ali ie e dispe so i at osfe a o e s a to . Pe ta to, a pa ità di e e gia utile p odotta, la produzione combinata di energia elettrica e termica (cogenerazione) consente un minor consumo di

combustibile, massimizzando lo sfruttamento delle risorse immesse.

Un possibile ulteriore sviluppo del servizio di teleriscaldamento è costituito dal servizio di raffrescamento

estivo; un sistema di questo tipo, che produce contemporaneamente energia elettrica e calore in inverno,

ed e e gia elett i a e f eddo i estate, ie e hia ato siste a a t ige e azio e .

Il beneficio energetico è illustrato in maniera sintetica nello schema seguente (tratto dalla pubblicazione

ENEA Elementi di linee guida per la promozione del teleriscaldamento ).

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 54

I vantaggi del teleriscaldamento

I vantaggi che il teleriscaldamento può offrire, rispetto alle forme tradizionali di produzione di energia

termica, essenzialmente possono essere ricondotti a:

- Risparmio energetico e benefici ambientali (benefici collettivi)

- Va taggi e o o i i e se pli ità d’uso pe gli ute ti e efi i i di iduali

Aspetti energetici ed ambientali

A livello nazionale i consumi complessivi di energia nei settori residenziale e terziario costituiscono circa un

terzo del totale e la loro razionalizzazione, anche tramite maggior utilizzo del teleriscaldamento, costituisce

un passo fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi strategici che il nostro Paese si è fissato in

termini di riduzione del consumo di fonti fossili.

Il teleriscaldamento urbano consente di utilizzare tutte le fonti energetiche disponibili, integrandole

efficacemente; infatti nella centrale è possibile bruciare combustibili diversi a seconda della maggiore

convenienza economica del momento e della disponibilità sul mercato. È anche possibile utilizzare il calore

di recupero da vari processi industriali, da forni inceneritori di rifiuti, o da altre fonti energetiche

rinnovabili, come le biomasse (sottoprodotti agricoli, scarti dell'industria, ecc.) o le falde geotermiche.

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 55

A he el aso i ui l’i put e e geti o sia u a fo te fossile, il tele is alda e to, utilizza do e t ali a cogenerazione, produce energia elettrica e calore, consentendo di utilizzare una frazione cospicua

dell'energia primaria contenuta nel combustibile, ben superiore a quella consentita dalle produzioni

separate. Il teleriscaldamento, quindi, permette di ridurre i consumi e utilizzare al meglio il combustibile: un

solo impianto, ad elevato rendimento, sostituisce un grande numero di singole caldaie relativamente poco

efficienti dal punto di vista energetico e ad alto impatto ambientale.

In un impianto ben progettato, il camino della centrale di teleriscaldamento ha un impatto inferiore a

quello prodotto dai camini delle singole case nella città. Nel caso di centrali di teleriscaldamento il D.P.R.

/ i hiede l’adozio e o ligato ia di appa e hiatu e di o t ollo e o ito aggio o ti uo della o posizio e dei fu i, ed il D.P.R. / i po e og i esi l’analisi dei fumi e del rendimento. Il

recente D.Lgsl. 192/2005 prevede invece che gli impianti condominiali centralizzati siano soggetti a verifica

mediamente ogni anno e quelli autonomi solo ogni due anni o addirittura ogni 4 anni. Inoltre, una sola

fonte di emissioni è meglio monitorabile dal personale interno e dalle agenzie preposte (Agenzia Regionale

Prevenzione e Ambiente, ARPA). Infine, nei sistemi di teleriscaldamento alimentati con centrale a

cogenerazione, la contemporanea produzione di energia elettrica in prossimità dei centri di utilizzo influisce

positivamente sul sistema di trasporto e distribuzione, diminuendo la necessità di costruire nuovi

elettrodotti ad alta e altissima tensione, particolarmente impattanti sull'ambiente.

Benefici per gli utenti

Il se izio di tele is alda e to pe l’ute te fi ale se pli e da utilizza e, si u o ed e o o i o. La se pli ità d’uso e la si u ezza so o ga a tite dal fatto he si dist i uis e a ua alda, pe ui o più e essa io i stalla e p esso l’a itazione o il condominio la centrale termica e tutte le infrastrutture

connesse al suo funzionamento, come canne fumarie, locali appositi, scarichi di sicurezza o cisterne.

Ve e do e o la e t ale te i a p esso l’ute za, e go o eli i ati a he i is hi di esplosione ed

intossicazione da fumi, eventi che durante i periodi invernali continuano purtroppo a ripetersi, dal

momento che le prescrizioni di legge sulle verifiche di sicurezza e di efficienza energetica delle caldaie non

sempre vengono osservate, ed è impossibile effettuare controlli a tappeto su un numero così elevato di

impianti.

Il tele is alda e to, pe uesti oti i, o se te i olt e all’ute te fi ale di e ita e i osti elati i alla manutenzione e sostituzione degli impianti; le apparecchiature della sottocentrale, infatti, sono semplici e

gli o e i di a ute zio e i i i. L’ute te paga sola e te il alo e già p o to all’uso, e lo paga a o su o effettuato, ad una tariffa normalmente inferiore a quella del calore prodotto tramite combustione in una

caldaia individuale alimentata a gas naturale.

La città di Novara ha sperimentato un approccio al teleriscaldamento per la zona Sud della città che non si è

concretizzato per una serie di difficoltà tecniche ed economiche. Nella parte Nord Ovest della città è

p ese te u i pia to di oge e azio e he ha e e te e te otte uto l’Auto izzazio e I teg ata Ambientale (AIA) che interessa un complesso industriale con una rete locale di teleriscaldamento.

Attual e te so o p ese ti al u i as a i di alo e dell’o di e di MWt he pot e e o esse e utilizzati per utilizzi residenziale privati e pubblici.

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 56

Des izio e dell’azio e

La presenza di una capacità termica residua disponibile può essere utilizzata per avviare un

approfondimento di analisi tecnica ed economica per valutate la fattibilità di un teleriscaldamento del

ua tie e di “a t’Aga io he si t o a elle i ediate i i a ze dell’a ea i dust iale.

La realizzazione di una infrastruttura energetica a rete deve necessariamente prevedere il coinvolgimento

degli ope ato i p i ati sta te l’i possi ilità da pa te dell’E te Pu li a di effettua e i esti e ti ile a ti nel breve medio periodo.

Allo stesso te po la dislo azio e del ua tie e di “a t’Aga io he ospita u a popolazio e atto o ai ila abitanti potrebbe rappresentare un primo nucleo su cui sviluppare la fattibilità tecnica ed economica; si

t atta di u ’a ea a atterizzata dalla presenza di condomini con riscaldamento centralizzato che

rappresentano la situazione ottimale per il teleriscaldamento e dalla presenza di unità mono o

plu ifa ilia i. P osegue do e so il e t o si pot à aggiu ge e il o plesso dell’U iversità e il Polo della

Ri e a he pot e e o app ese ta e u ’ute za i te essa te a he pe il o dizio a e to esti o.

L’A i ist azio e Co u ale pot e e esse e oi olta pe ua to igua da il palaspo t ed alt e ute ze.

Le modalità realizzative del progetto, o pati ili o l’o izzo te te po ale del Patto dei “i da i potrebbero essere le seguenti:

- alutazio e te i a e o o i a ed a ie tale pe l’utilizzo delle dispo i ilità di alo e esiduo pe le utenze pubbliche;

- redazione di un fattibilità tecnica, e o o i a e gestio ale pe il tele is alda e to dell’i te o ua tie e di “a t’Aga io he p e da i o side azio e le ute ze eside ziali, del te zia io e pu li he p ese ti ell’a ea. Lo studio ha l’o ietti o di defi i e u p ogetto he p ese ti, olt e ai

vantaggi energetici ed ambientali, elementi di attrattività per un operatore privato per la

p ogettazio e, ealizzazio e e gestio e dell’i te e to

- affidamento della realizzazione tramite una procedura a evidenza pubblica.

Una preliminare valutazione ha portato a stimare un impianto di cogenerazione avente una potenza

te i a di MW MW elett i i i g ado di fo i e l’e e gia pe il is alda e to di una popolazione di

circa 10.000 abitanti (36.000 MWh). Il beneficio ambientale deriva dalla produzio e dell’e e gia te i a e dalla p oduzio e dell’e e gia elett i a eduta alla ete pa i a . MWh.

Pe iodo te po ale dell’azio e:

2013-2020

Attori coinvolti/coinvolgibili, soggetti promotori:

Comune di Novara, Operatori industriali

Valutazione energetica-ambientale

Risparmio energetico: 36.000 MWh/anno di energia termica e 14.400 MWh/anno di energia elettrica

Risparmio ambientale: 4.192 t CO2/anno

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 57

SCHEDA 7

SETTORE: Residenziale e terziario

UTENZA: Edifici residenziali e attività terziarie

INTERVENTO: Regolamentazione edilizia e sensibilizzazione.

Premessa

Il Comune di Novara si propone di ridurre i consumi energetici e le emissioni di CO2 nel settore edilizio,

mettendo a punto specifiche sotto-azioni differenziate e riguardanti il parco edilizio esistente e le nuove

ost uzio i, att a e so l’adegua e to degli st u e ti attuati i e dei Regola e ti.

È difatti in fase di approvazione il nuovo regolamento edilizio che è finalizzato al raggiungimento dei

seguenti obiettivi:

- promuovere la diffusione di tecnologie innovative a basse emissioni e ad elevata efficienza energetica,

al fine di migliorare le prestazioni energetiche del sistema edificio-impianto (involucro, generatore di

calore, sistema di distribuzione e di regolazione) e ridurre quindi le emissioni di sostanze inquinanti;

- Fa o i e l’utilizzo di ate iali atossi i, asetti i, du e oli, fa il e te a ute i ili, e o-compatibili e

riciclabili;

- favorire l'utilizzo di combustibili a basso impatto ambientale e l'impiego di fonti energetiche rinnovabili.

Le prescrizioni e gli indirizzi si applicano agli edifici di nuova costruzione, a quelli oggetto di interventi di

ristrutturazione edilizia.

Des izio e dell’azio e L’i te e to sul o pa to eside ziale si o po e di u a se ie sotto-azio i o ple e ta i fi alizzate al aggiu gi e to dell’o ietti o glo ale di ispa io e e geti o.

1. Inserimento e recepimento degli interventi e delle azioni proposte nei documenti di Pianificazione

Urbanistica e nel Regolamento Edilizio per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione dei consumi

energetici e delle emissioni di CO2.

Art. 47 – Impiego di tecnologie per conseguire l'efficienza energetica

1. Negli edifici residenziali e per quelli adibiti ad uffici con numero di unità immobiliari superiori a 4 di nuova

ost uzio e o i aso di sostituzio e dell’i pia to di is alda e to è o ligato ia, l’i stallazio e di i pia ti centralizzati e sistemi per la contabilizzazione individuale del calore utilizzato per il riscaldamento, così da garantire

una ripartizione corretta dei consumi energetici effettuati da ogni singola abitazione.

È o ligato io a he l’utilizzo di po pe di alo e el aso i ui o sia p ese te u siste a di alt o tipo pe il is alda e to dell’a ua pe usi sa ita i uali pa elli sola i te i i.

È obbligatorio per gli edifici di nuova costruzione e per quelli soggetti a ist uttu azio e edilizia l’alla ia e to alla ete di teleriscaldamento se presente entro 1.000 metri di distanza. In alternativa ai generatori di calore tradizionali è

consigliata l'installazione di impianti finalizzati allo sfruttamento dell'energia geotermica del suolo che prevedano

l'utilizzo di sonde geotermiche abbinate a pompe di calore

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 58

2.Per gli edifici di nuova costruzione e per quelli oggetto di riqualificazione impiantistica globale, è fortemente

raccomandato l'uso di valvole termostatiche con sensore di temperatura separato dalla valvola, posta ad una distanza

tale da o ise ti e da distu i dovuti a effetti adiativi di etti. […]

5.Nei nuovi interventi edilizi e negli interventi di ristrutturazione che riguardino singole abitazioni nei quali è prevista la

o pleta sostituzio e dell’i pia to di is alda e to, è favo ita l’i stallazio e di aldaie a o de sazio e el aso i cui il vettore energetico utilizzato è il gas o sistemi di efficienza uguale o maggiore.

6.Nei nuovi interventi edilizi e negli interventi di ristrutturazione che riguardano complessi edilizi pubblici e privati nei

uali è p evista la sostituzio e dell’i pia to di is alda e to, è favo ita l’i stallazio e di i pia ti di i o-

cogenerazione

Art. 48 – Integrazione delle fonti rinnovabili di energia

1. Nel aso di edifi i di uova ost uzio e, di edifi i sottoposti a ist uttu azio i o di a plia e ti l’i pia to te i o e/o l’i pia to te ologi o id i o-sanitario deve essere progettato e realizzato in modo da garantire il

contemporaneo rispetto della copertura, tramite il ricorso ad energia prodotta da impianti alimentati da fonti

i ova ili, del % dei o su i p evisti pe l’a ua alda sa ita ia e delle segue ti pe e tuali dei o su i di energia termica:

a) per gli interventi per i quali la richiesta di titolo edilizio è presentata dal 31 maggio 2012 e fino al 31 dicembre

: del % della so a dei o su i o plessiva e te p evisti pe l’a ua alda sa ita ia, il riscaldamento e il raffrescamento

b) per gli interventi per i quali la richiesta di titolo edilizio è presentata a partire dal 1° gennaio 2015: del 50%

della so a dei o su i o plessiva e te p evisti pe l’a ua alda sa ita ia, il is alda e to e il aff es a e to […]

Art.50 – Isolamento termico degli edifici

1.Negli interventi di ristrutturazione edilizia, manutenzione straordinaria e negli interventi di restauro e risanamento

conservativo, degli edifici di tutte le categorie ad eccezione dei fabbricati industriali, artigianali e agricoli non

residenziali, i cui ambienti sono riscaldati per esigenze del processo produttivo o utilizzando reflui energetici del

processo produttivo stesso non altrimenti utilizzabili, che prevedano la sostituzione dei serramenti esterni e/o

prevedano la sostituzione o la rimozione ed il riposizionamento della copertura, o di eventuali solai verso esterno,

contro terra o verso locali non riscaldati, è fatto obbligo di realizzare una trasmittanza termica U del singolo

o po e te oggetto d’i te ve to o supe io e ai seguenti valori:

- pareti esterne di 0,25 W/m2K,

- strutture opache orizzontali di copertura e strutture opache orizzontali di pavimento 0,23 W/m2K,

- chiusure trasparenti (valore medio vetro/telaio) 2,2 W/m2K.

Eventuali sottofinestre e cassonetti per avvolgibile dovranno avere le medesime caratteristiche prestazionali delle

pareti esterne.

2.Le se e io li ati he, i siste i di aptazio e e sf utta e to dell’e e gia sola e i teg ati ell’edifi io u i di accumulo, muri Trombe, sistemi strutturali a doppia pelle , a i i sola i, tetti apta ti so o o side ati volu i tecnici non computabili ai fini edificatori.

3.Nei nuovi interventi edilizi e negli interventi di manutenzione straordinaria e ristrutturazione che riguardino almeno il

% dell’edifi io e la sostituzio e delle fi est e è fatto o ligo l’utilizzo di doppi vet i, o avità o te e te gas a bassa conduttività.

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 59

Art. 51 – Materiali da costruzione

1.Nei nuovi interventi e negli interventi di manutenzione straordinaria e ristrutturazione è p efe i ile l’uso di ate iali atossici, asettici, durevoli, facilmente manutenibili, eco-compatibili e riciclabili. Come criteri guida e parametri di

riferimento si devono considerare:

Art. 67 – Risparmio idrico e recupero delle acque meteoriche

1.Gli edifici di nuova costruzione e/o ristrutturazione totale, con superficie destinata a verde pertinenziale e/o a cortile

superiore a 30 mq, dovranno essere realizzati in modo tale da recuperare attraverso sistemi di captazione, filtro e

a u ulo, l’a ua eteo i a p ove ie te dalle ope tu e pe o se ti e l’utilizzo pe usi o pati ili, o la contestuale realizzazione di una rete di adduzione e distribuzione idrica delle stesse acque (rete duale).

Le coperture dei tetti devono essere munite, tanto verso il suolo pubblico quanto verso gli spazi interni, di canali di

g o da atti a o voglia e le a ue eteo i he ei pluviali e el siste a di a olta. […]

5.Gli edifici di nuova costruzione e/o ristrutturazione totale dovranno essere realizzati in modo tale da ridurre i

consumi di acqua potabile. Dovranno essere perseguiti i seguenti obiettivi di risparmio, rispetto al dato stimato di 250

l/giorno/abitante:

Nuovi edifici: residenziali/commerciali/produttivi riduzione del 30% sportivi/terziario riduzione del 40%

Edifici esistenti: residenziali/commerciali/produttivi riduzione del 20% sportivi/terziario riduzione del 30%

“i t atta di u do u e to he pe ette à l’otte i e to di e efi i di o di e e e geti o ed a ie tale sia per le nuove costruzioni che sugli interventi sul patrimonio esistente.

2. Adozione di un allegato energetico al Regolamento Edilizio

Il Comune di Novara p e de à i o side azio e l’adozio e di st u e ti i o ati i pe fa o i e il contenimento dei consumi energetici nel settore residenziale. Questo percorso deve essere basato

sulla conoscenza delle dinamiche del comparto edilizio sia per le nuove costruzioni che per le

ist uttu azio i. L’adozio e di u allegato e e geti o al Regola e to Edilizio pot e e esse e u o st u e to ido eo pe i o te uti te pi di adozio e da pa te dell’A i ist azio e Co u ale. La defi izio e spe ifi a dell’allegato e e geti o sarà effettuata con il coinvolgimento degli stakeholder

come è avvenuto con la recente revisione del Regolamento Edilizio; premi di cubatura negli interventi di

ristrutturazione, riduzione degli oneri di costruzione e altre tipologie di azioni saranno accuratamente

considerate e valutate sotto il profilo normativo, energetico ed ambientale.

3. Campagna di informazione e sensibilizzazione. Il Comune di Novara prevede di proseguire nella

consultazione delle parti interessate per la redazione dei nuovi strumenti di governo del territorio;

oi olgi e to he pot à esse e a he esteso ell’azio e di i fo azio e e se si ilizzazio e he coinvolgerà tutti gli stakeholder del comparto edilizio ed impiantistico. Tali azioni dovranno essere

rivolte in primo luogo ai progettisti che saranno chiamati ad una puntuale applicazione delle normative

e dei ite i i di iduati al fi e di effettua e u effi a e a o do t a le p es izio i e l’ute te fi ale. U ’alt etta ta i po ta te azio e di i fo azio e e se si ilizzazione sarà svolta nei confronti del mondo

dei costruttori al fine di evidenziare le peculiarità del nuovo corso che è stato intrapreso

dall’A i ist azio e Co u ale. Il oi olgi e to degli stakeholde do à pe ta to a e i e sia elle fasi di stesura (condivisione) sia nella fase di applicazione (attuazione) sia nel monitoraggio

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 60

(indispensabile per avere un ritorno in termini di accettabilità ed efficacia delle norme). Una ulteriore ed

articolata azione dei sensibilizzazione dovrà essere attuata nei confronti dei cittadini con modalità e

strumenti che saranno esplicitati nella azione dedicata; in questo caso si dovranno utilizzare diverse

modalità per il raggiungimento delle diverse fasce della popolazione. In tal senso potranno essere

articolati strumenti che prevedono il contatto diretto (come lo Sportello Energia), sia adottando

metodologie classiche (brochure, materiale informativo, ecc.) sia attraverso moderni strumenti di

comunicazione come le tecnologie basate su social network (facebook, twitter, ecc.) e su portali

informativi web-based.

4. Introduzione di un sistema per la gestione automatica delle informazioni energetiche degli interventi

edilizi di o pete za dell’A i ist azio e Co u ale. Tale siste a pe ette à di te e e sotto o t ollo il raggiungimento degli obiettivi energetici attraverso il corretto recepimento del Regolamento Edilizio

da parte dei progettisti. L’A i ist azio e Co u ale p e ede di atti a e olla o azio i o gli Istituti scolastici per la realizzazione di un banca dati sulle caratteristiche tipologiche, volumetriche ed

energetiche degli interventi edilizi che sono stati realizzati negli ultimi anni. Tale sistema potrà essere

anche implementato per il futuro..

5. Ispezio i i o so d’ope a per garantire la rispondenza delle opere con la documentazione presentata al

fi e di esegui e u ’azio e di o t ollo a a pio e sul a po pe e ifi a e la ispo de za delle ope e con la documentazione presentata, come previsto dalla legge 22 del 29 maggio 2007 e ss.mm.ii.

6. Eseguire valutazio i sull’appli azio e della Certificazione Energetica. La a olta e l’a alisi della certificazione energetica degli immobili e delle unità immobiliari che sono emessi nel Comune di

Novara potrà fornire interessanti informazioni sullo stato e sulla tipologia di consumi energetici del

patrimonio edilizio presente sul territorio.

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 61

Pe iodo te po ale dell’azio e:

2011-2020

Attori coinvolti/coinvolgibili, soggetti promotori:

Comune di Novara, settore Urbanistica, Ambiente, Associazioni di categoria, Ordini e Collegi professionali, cittadini,

Valutazione energetica-ambientale

La messa in atto delle azioni articolate permetterà una considerevole riduzione dei consumi energetici

del comparto residenziale. Occorre segnalare che la realizzazione di nuove costruzioni e la

ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente deve sottostare a prescrizioni normative discendenti

dalla Direttiva sul rendimento energetico degli Edifici recepita a livello nazionale e precisata a livello

regio ale e he pe ta to si a à già u o te i e to dei o su i ispetto all’esiste te.

“ulla ase dell’a ti olazio e delle azio i i di iduate, te e do o to della pa ti ola e situazio e del comparto edile in questi anni di forte crisi economica, si stima un contenimento delle emissioni del

comparto residenziale e terziario del % al . Tale sti a o fo tata dall’a da e to isu ato i altre realtà similari che hanno evidenziato una forte riduzione dei consumi energetici negli interventi di

ristrutturazione edilizia.

Risparmio ambientale: 41.904 t CO2/anno

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 62

SCHEDA 8

SETTORE: Mobilità delle persone e delle merci

INTERVENTO: Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU), City logistic, Trasporto Pubblico Locale

e piste ciclabili.

L’A i ist azio e Co u ale di No a a ha i t ap eso u pe o so fi alizzato al iglio a e to del siste a della mobilità che si basa su alcuni assunti fondamentali:

- Alleggerimento congestione del traffico dal Centro Storico e dai Quartieri di attraversamento

(ampliamento delle ZTL)

- e isio e dell’a uale siste a di ges o e della sosta i Ci à o este sio e delle a ee e o ta i e differenziate

- la valorizzazione dei parcheggi di interscambio e il potenziamento delle frequenze del TPL con tariffe

preferenziali pe l’i te s a io

- l’i e e to della o ilità i la ile sepa azio e, seg alazio e, si u ezza,…

- Ampliamento aree a velocità contenuta (Zone 30), riduzione delle velocità e moderazione del traffico

Le azioni avviate riguardano in via prioritaria gli aspetti della pia ifi azio e att a e so l’app o azio e di u a se ie di st u e ti pe il go e o della o ilità, della sosta e dell’i teg azio e delle i f ast uttu e o il sistema del Traporto Pubblico che è oggetto di integrazioni tra le linee urbane e quelle extraurbane.

Il sistema della mobilità della città di Novara, oltre ad una variazione del quadro pianificatorio, dovrà tenere

o to delle i di azio i del Pia o della Qualità dell’A ia a li ello egio ale he i t odu e i oli de i a ti dalle rilevazioni ambientali in ambito cittadino.

Si riporta in allegato un estratto degli indirizzi del PGTU che sono coerenti con gli obiettivi del Patto dei

Sindaci.

3.2 INDIRIZZI OPERATIVI DEL P.G.T.U.

I seguenti criteri costituiscono l'insieme degli indirizzi operativi che guideranno la formazione del piano.

1°criterio: allontanamento dal Centro Storico e dai Quartieri del traffico di attraversamento

L'allontanamento di questa componente della mobilità può contribuire notevolmente ad alleggerire gli elevati livelli di

congestione che caratterizzano in determinati momenti della giornata la circolazione cittadina.

Da studi condotti su numerose Città risulta inoltre che sono particolarmente le Città di media dimensione a giovarsi di

questa misura in quanto, a differenza delle grandi, è proprio in esse che la percentuale del traffico di attraversamento

sul volume totale raggiunge valori significativamente elevati.

2°criterio: ri-gerarchizzazione della rete viaria urbana

E' questa una delle raccomandazioni della Circolare 8 agosto 1986, n. 2575 del Ministero dei LL.PP., laddove richiama

l'opportunità di operare una classifica funzionale della viabilità (strade primarie, di scorrimento, di quartiere e locali)

secondo le funzioni proprie al "grado di integrazione della strada con il contesto insediativo circostante".

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 63

Tale classificazione rischia però di esaurirsi in un esercizio puramente nominale se ad essa non corrisponde un efficace

schema di circolazione organizzato in "corridoi" e "stanze", laddove le stanze sono aree/settori urbani che ammettono

spostamenti solo al loro interno e verso/da i "corridoi", mentre questi, aventi funzioni di scorrimento fra le diverse parti

della Città assicurano il collegamento da una stanza all'altra; il principio è quello di muoversi nella Città così come ci si

muove all'interno di un'abitazione o di qualsiasi altro edificio (una scuola con le sue aule e i suoi corridoi, un ospedale

con le sue sale di degenza e i suoi percorsi di distribuzione): si passa da una stanza (aula, sala, ecc.) all'altra non

direttamente, ma solo attraverso il corridoio che le unisce.

3° criterio: introduzione della circolazione a senso unico nel maggior numero di casi possibili.

Tale criterio va applicato ogniqualvolta lo svantaggio dell'allungamento metrico del percorso (causa il senso

soppresso) risulta minore della somma dei seguenti benefici:

• correnti di traffico con lo stesso senso di marcia necessitano di corsie meno ampie; in molti casi una strada a

due corsie in doppio senso riesce ad accogliere tre corsie orientate nella stessa direzione di marcia, con un

netto incremento della portata di traffico che può sostenere (e conseguentemente, grazie alla fluidità

maggiore dello scorrimento veicolare consentito, con un risparmio non trascurabile del tempo impiegato nello

spostamento);

• la minor ampiezza delle corsie in una strada a senso unico lascia margini più ampi per la sosta a lato strada;

laddove la sosta laterale non era consentita, sarà possibile istituire la sosta in linea; laddove invece lo era,

sarà possibile sostituire alla sosta in linea quella a pettine, con un netto incremento dei posti auto disponibili;

• gli incroci fra strade a senso unico hanno un grado di pericolosità nettamente inferiore a quelli fra strade a

doppio senso; inoltre l'attraversamento risulta di gran lunga più agevole e veloce dato il minor numero di

direzioni intersecantesi.

4° criterio: istituzione di rotatorie di marcia intorno agli isolati

E' una conseguenza dei criteri già enunciati: laddove la maglia urbana lo consente l'istituzione di una catena di

rotatorie consenta una semplificazione dello schema di circolazione a tutto vantaggio della scorrevolezza dei flussi di

traffico.

Situazione attuale

Novara è collocata al confine settentrionale della Pianura Padana, una delle zone maggiormente

i dust ializzate i Italia o p o le ati he elati e alla ualità dell’a ia. Essa i fatti pu to di passaggio di due g a di o idoi pa eu opei, il Co idoio he u is e l’Eu opa Me idio ale agli U ali ed il o idoio (che connette il Mediterraneo al Mare del Nord). Novara risulta quindi attraversata da una densa rete di

st ade e li ee fe o ia ie da ui e o segue u ele ato is hio di i ui a e to a ausa dell’ele ato u e o di ei oli he i t a sita o e dell’utilizzo i te sivo del suolo pubblico a discapito delle aree verdi.

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 64

Nella ittà di No a a, atti o l’i te po to i te odale CIM do e a i a o og i gio o t e i o il a i o di circa 1500 camion. Il trend del traffico è previsto in aumento nei prossimi anni a causa del la realizzazione

dei due tunnel transalpini del Sempione/Loetschberg.

La o ilita p i ata i te a a ie e p e ale te e te att a e so l’utilizzo dell’auto o ile.

La dotazione di mezzi nel Comune di Novara è descritta nella tabella seguente:

L’andamento delle immatricolazioni registra negli ultimi anni una riduzione delle automobili ed un

incremento dei motocicli in linea con le dinamiche a livello regionale e nazionale. La mobilità della città di

No a a i e t ata sosta zial e te sull’utilizzo dell’auto osi o e app ese tato effi a e e te el Piano Generale.

Secondo quanto rilevato nel PGTU il traffico novarese presenta le seguenti caratteristiche:

- il 60% dei viaggi in auto coprono una distanza periferia-centro del raggio massimo di 3,5-4 km, distanze

che sono pe o i ili i te pi li itati o l’utilizzo della i i letta;

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 65

- gli spostamenti in auto sono dovuti soprattutto a motivi di lavoro;

- il mezzo maggiormente utilizzato è quello privato.

Si tratta di una mobilità tipica delle città della Pianura Padana caratterizzata da tratte contenute e

st etta e te ollegate all’utilizzo dell’auto o ile. L’A i ist azio e Co u ale ha i t ap eso u ’azio e di pia ifi azio e i po ta te egli ulti i a i e a do di i t odu e i oli all’utilizzo del ezzo privato e

favorendo la mobilità sostenibile; dal 1991 al 2004 sono stati costruiti 18 km di piste ciclabili, rete che dal

ad oggi stata allu gata di soli , k o osta te l’i e e to dell’uso della i i.

Des izio e dell’azio e

Il nuovo Piano Generale del traffico Urbano, adottato dalla Giunta Comunale con deliberazione n°236 del 2

Agosto2012, definisce le priorità di intervento in coerenza con le politiche energetiche ed ambientali

adottate a livello Comunale. Si tratta di un documento di indirizzo che ha preso spunto dalla situazione

esistente al fine di individuare le azioni da porre sul territorio per migliorare la sostenibilità organizzativa

del comparto dei trasporti e per delineare azioni strutturali della viabilità e mobilità del capoluogo.

L’a alisi pe ette à di defi i e i te e ti ed azio i pe la i ualifi azio e degli spazi u a i te e do o to delle dinamiche di sviluppo del tessuto urbanistico registrato in questi ultimi anni.

La maggiore pressione della popolazione non può proseguire secondo gli standard attuali e deve evolversi

verso una mobilità più sostenibile anche attraverso una diversa valorizzazione degli spazi esistenti.

Il nuovo PGTU prevede:

- allontanamento dal Centro Storico e dai Quartieri del traffico di attraversamento (ampliamento ZTL);

- e isio e dell’a uale siste a di ges o e della sosta i Ci à o este sio e delle a ee e o ta i e differenziate;

- la valorizzazione dei parcheggi di interscambio e il potenziamento delle frequenze del TPL con tariffe

p efe e ziali pe l’i te s a io;

- l’i e e to della o ilità i la ile (separata, segnalate, promiscua);

- Zone 30, riduzione delle velocità e moderazione del traffico nei quartieri;

- ammodernamento tecnologico dei mezzi;

- promozione di un servizio logistico (city logistic) per la raccolta e la distribuzione delle merci urbane

o l’uso di etto i a asso i patto a ie tale e issio e ze o , gestito i o to te zi; - servizio di bike sharing;

- Blocco auto Euro 0 ed Euro 1 nel centro abitato.

a) allontanamento dal Centro Storico e dai Quartieri del traffico di attraversamento (ampliamento ZTL)

Nel centro storico si è rilevata la quasi totale assenza di vie in regime di a ee pedo ali , fatte poche

eccezioni ed una carenza di )o e a T affi o Li itato di tipo igido che configurino una vera e propria

a ea a egi e di )TL , ciò in particolare nel Centro Storico ristretto (Cerchia dei Baluardi), la cui

dimensione e configurazione storico-ambientale consiglierebbero invece una maggiore vivibilità pedonale.

Attualmente le vie ZTL sono infatti limitate ai due assi perpendicolari di Via Mazzini-C.so Cavour e C.so

Italia-C.so Cavallotti e Piazza Duomo olt e ad al u e ie he si di a o a petti e dai due suddetti assi principali; l’o ietti o uello di este de e l’a ea a t affi o li itato alle successive corone esterne sino al

limite del Centro urbano portandola a raggiungere il 20% del territorio comunale, così come previsto dalle

disposizioni regionali.

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 66

In relazione al tempo, la ZTL può limitare il transito a poche ore o periodi della giornata o in particolari

giorni della settimana, piuttosto che essere estesa alle 24 ore ed a tutti i giorni della settimana.

In relazione alla categoria dell'utenza e/o dei mezzi, essa può limitare il traffico ad una certa categoria di

utenti e consentirla ad altri.

I pa ti ola e l’a i ist azio e o u ale si p opo e di fissa e:

- una limitazione temporale del traffico di tipo "rigido", ovvero uniformità del divieto di accesso per tutte

le ZTL dalle ore 0.00 alle ore 24.00, e per tutti i giorni dell'anno;

- una limitazione del traffico per categoria di utenza di tipo "flessibile", ovvero che consenta il traffico a

poche selezionate categorie di utenti e mezzi, scelti in funzione del motivo dello spostamento.

b) Re isio e dell’a uale siste a di ges o e della sosta i i o este sio e delle a ee e o ta i e differenziate

- l’offe ta di sosta o plessi a e sita el Ce t o “torico, comprensiva dei parcheggi di interscambio nel

C.U. posti a corona del C.S. stesso, assomma complessivamente a circa 10.360 posti auto.

- l’offe ta di sosta o plessi a e sita dei pa heggi di i te s a io el solo C.U. e posti a o o a del C.S., assomma complessivamente a circa 6.753 posti auto .

- l’offe ta di sosta o plessi a el solo Ce t o “to i o )TM , assomma complessivamente a circa 3.177

posti auto;

- l’offe ta di sosta o plessi a el solo Ce t o “to i o Rist etto )TL , assomma complessivamente a

circa 430 posti auto.

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 67

Le previsioni di sviluppo consentono di affermare che, nel breve e medio termine, potranno essere realizzati circa 250-300 posti auto aggiuntivi all'esterno del Centro Storico ristretto, oltre ai previsti 396 posti auto del Parcheggio Pluripiano che risultano però sostitutivi di corrispondenti posti esistenti a raso. Inoltre nel Centro Storico ristretto saranno confermati non oltre 150 posti in viabilità destinati ai soli residenti sprovvisti di autorimessa. Rispetto alla situazio e attuale si p e ede u i e e to o plessi o dei posti auto egola e tati a paga e to del , %, o ispo de ti a + posti auto, tutti o e t ati ell’a ito del C.“.-Z.T.M.

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 68

Il Ce t o U a o, di ote ole este sio e, ostituis e l’«area» della Città maggiormente urbanizzata dal

punto di vista residenziale oltre che sede di numerose attività economiche commerciali e terziario-

produttive.

L’idea p ogettuale uella di o oglia e i flussi di t affi o di t a sito lu go i . assi stradali principali

atte ua do al o te po il t affi o all’i te o delle su -zo e edia te l’istituzio e di u egi e di circolazione lento (ZONE 30), prevalentemente dedicato alla ricerca della destinazione finale del viaggio.

All’i te o del C.U. si t o a la aggio pa te dell’offe ta di sosta ittadi a, o e o a a atte e p etta e te urbano.

Appli a do il p i ipio dell’o oge eizzazio e della sosta si p e ede l’istituzio e di u u i o tipo di regolamentazione delle soste estesa a tutto il C.U., fatta eccezione per gli assi commerciali che, potranno

esse e a atte izzati da sosta a paga e to . Determinante è la scelta di optare per una regolamentazione unica di tutti i pa heggi all’i te o del C.U. Nella fattispecie si consiglia la sosta libera e/o a tariffa molto bassa mirata, in particolare, al

soddisfacimento della domanda di sosta tipicamente di medio-lungo periodo.

Ciò comporterà il benefico risultato di scoraggiare l'ingresso verso il C.S. dei flussi veicolari (soprattutto

pendolari) che avranno maggior interesse a parcheggiare in una zona a tariffazione bassa e/o in

abbonamento piuttosto che in una a sosta regolata a tariffa più alta o comunque più penalizzante.

L’attuale situazio e o pa heggi li e i ed a paga e to, dislo ati a «macchia di leopardo», è la peggiore

delle soluzio i i ua to i du e l’auto o ilista a e a e u a sosta p i a ei pa heggi li e i e, solo dopo non esserci riuscito, a recarsi presso un parcheggio a pagamento.

Si genera in tal modo un effetto di caos nel traffico provocato da un numero di veicoli, che transita sulle

strade urbane, superiore a quelle che sono le reali necessità degli spostamenti.

L’idea p ogettuale p e ede la t asfo azio e del C.“. i u a Zona a Traffico Moderato (Z.T.M.), ovvero in

una zona in cui sia consentito un movimento dei veicoli a velocità moderata.

L’aspetto fo da e tale he i pa heggi he i ado o all’i te o del C“ p ese ti o u tipo di regolamentazione preferibilmente a pagamento, che risulti più penalizzante rispetto a quella prevista per le

soste he i ado o ell’a ito del CU.

c) la valorizzazione dei parcheggi di interscambio e il potenziamento delle frequenze del TPL con tariffe

p efe e ziali pe l’i te s a io

Il sistema di trasporto extraurbano collettivo esistente nella Città è di competenza della Provincia di Novara. Tuttavia, il progetto del T.P.L. urbano dovrà tenere conto degli altri sistemi di trasporto di massa, a o da dosi o essi e fa o e do l’i teg azio e u i e ulti-modale.

In un sistema integrato per la mobilità possono però essere utilizzate altre modalità di trasporto quali: - il taxi collettivo; - il car pooling; - il car sharing.

Il sistema di TPL dovrà essere sottoposto ad una revisione che dovrebbe configurare: 1) il progetto, il dimensionamento e la realizzazione infrastrutturale dei parcheggi di interscambio a

corona del C.A.; 2) il progetto del nuovo servizio di TPL urbano basato su un sistema di navette ad elevata frequenza (non

superiore a 10 minuti);

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 69

3) il progetto degli interscambi con gli altri modi di trasporto (ferro, TPL extraurbano, bici); 4) l’i teg azio e o il se izio di TPL e t au a o su go a p o i iale; 5) l’i teg azio e ta iffa ia t a tutti i siste i o e ge ti. Tali obiettivi sono esplicitati nel PGTU di cui si riporta un estratto:

L’o iettivo del p ogetto del se vizio è uello di e a e di fa f o te, da u lato ai tagli i posti dalla legge po ta do il i o da o possi ile al se vizio e, dall’alt o, di o figu a e u se vizio he o u ue o po ti u iglio a e to complessivo dell’offe ta del se vizio di TPL. Naturalmente i due aspetti sono antitetici tra loro e risulta quasi paradossale cercare di migliorare un servizio di cui, a priori, si è obbligati a ridurre budget e percorrenze. Il p ogetto dello Scenario futuro , si dovrà basare su alcuni concetti chiave che nel seguito si sintetizzano: - Offrire un servizio a più elevata frequenza i uelle fas e te po ali, dette di pu ta, ell’a ito delle uali avvie e il maggior numero di spostamenti sistematici, ovvero legati a motivi di lavo o e studio. L’o iettivo è uello di ea e u a ve a e p op ia ete di avette u a e adiali al e t o di Nova a o pletato da u a navetta urbana circolare .

- O oge eizza e il se vizio della Navetta Ve de a uello delle avette u a e adiali i te i i di f e ue za di esercizio e di fasce orarie di punta e di morbida, ottenendo in tal modo un servizio che si coordini con quello del sistema di forza. Ciò peraltro consentirebbe contemporaneamente di ottenere una riduzione complessiva delle percorrenze a ue e, ui di, dei osti ispetto l’attuale se vizio he o ta u a ute za s a sa dai ai pass-giorno per di ezio e pe alt o o e t ata p evale te e te p op io ei pe iodi di pu ta il % dell’ute za totale e sita el periodo mattutino 7.00-9.30). - Estendere le fasce di punta giornaliere a he al periodo serale , i odo di e a e di off i e u se vizio adeguato a

uegli ute ti pote ziali he ell’a o della gio ata o pio o u o sposta e to i a data al atti o, pe e a si al lavo o, ed u a alogo sposta e to i ito o alla se a. Oggi, l’ute te può o ta e su di un buon servizio al mattino ma, pu t oppo, pe il ie t o se ale la f e ue za, esse do da o a di o ida, o isulta alt etta to appeti ile. L’attuale servizio è più congeniale per gli spostamenti degli studenti che possono contare sulle due fasce di punta a maggior frequenza di esercizio, mattutina e pomeridiana. - Se possibile concentrare il maggior numero di percorrenze chilometriche ell’a ito delle a ee più alta e te urbanizzate e popolate ed a quelle con elevata presenza di attività lavorative e/o commerciali, laddove già oggi si o e t a olt e l’8 % dell’ute za soddisfatta. Ciò a d à i evita il e te a s apito delle a ee più de oli di ute za a

cui, comunque, saranno garantiti i servizi minimi. - Dovendo ridurre, ed anche in modo consistente le percorrenze annue in vett-Km, sarà necessario andare ad eliminare e/o ridurre tutti quei servizi che già oggi denotano scarsa utenza e non già impoverire il servizio portante, ovvero quello su cui si regge il rapporto R/C minimo previsto dalla legge nella misura minima del 35%. Questa operazione porterà inevitabilmente alla eliminazione dei servizi a Chiamata di vario tipo, oltre alla riduzione di alcune corse su tutte le linee ordinarie radiali. - Re de e il se vizio fo te e te t aspa e te e ciò, soprattutto, in termini di facilità di utilizzo. In questo senso un buon segnale di trasparenza sarebbe quello di garantire per tutte le linee di forza del sistema (inclusa la Navetta Verde) una omogenea frequenza di esercizio e che si mantenga tale anche nelle diverse fasce orarie di punta e di

o ida. Ciò ga a ti e e al pote ziale ute te, e ui di a he all’ute te o a ituale, di pote fa uso dell’auto us conoscendo a priori il tempo di attesa alla fermata, qualsiasi sia la linea da utilizzare. Ciò vale anche per gli i te s a i. L’i e tezza sul te po di attesa dell’auto us, al pa i della f e ue za di ese izio, app ese ta u o dei p i ipali fatto i he può i du e, o f e a e, il pote ziale ute te ad utilizza e il ezzo pu li o.

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 70

Percorsi linee bus attuali

V.le

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V. Righi

V.le

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V. Pasquali

V. A.Costa

V. XX Settembre

B.do Q.Sella

V.le Manzoni

STAZIONE RFI

Cav.Porta Milano

C.so Trieste

Pernate

Galliate

Romentino

C.so Vercelli

Largo SanLorenzo

B. AlbertinaC.so Cavallotti

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C.so Vercelli

V.le Giulio Cesare

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VIA DELL’ARTIGIANATO

VIA ANCONA

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B.do M. D’Azeglio / B.do Lamarmora

V. Gibellini

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VIA TAZZOLI(San Rocco)

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V. Fara

V.le Roma

LUMELLOGNO

V. Vico

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V. Alcarotti

BICOCCA

V.le Giulio Cesare

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LINEA 8

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C.so Milano

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NAV. VERDE

Cav. SanMartino

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V. Novara

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Rotonda El Alamein

V Dominioni

V S. Francesco d’Assisi

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V. Locchi

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Via Casorati

V.BONZANINI

8

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 71

Attuali percorsi linee bus e previsioni di prolungamento

d) l e e to della o ilit i la ile

Ulte io e i pulso all’utilizzo della i i pe sposta e ti di tipo pe dola e, sia la o ati o he s olasti o, pot e e de i a e a he da u pote zia e to delle azio i a fa o e dell’uso delle i i, uale ad ese pio l’i e e to della ua tità delle i i a oleggio e l’au e to dei pu ti di stazio a e to delle stesse.

La previsione è quella di realizzare i seguenti collegamenti ciclabili, per uno sviluppo chilometrico totale di

27,42 Km al fine di creare una vera e propria rete di percorsi tra loro interconnessi al fin di ottenere una

maggior copertura territoriale e forti interallacciamenti tra i percorsi più periferici e quelli più prettamente

centrali.

Tale configurazione della rete consentirebbe di assolvere anche e soprattutto alla mobilità di tipo lavorativo

e scolastico, ovvero potrebbe andare ad incidere sulla mobilità sistematica riducendo conseguentemente la

quota di mobilità che attualmente fa uso del modo di trasporto privato motorizzato.

Le previsioni di espansione, fortemente condizionate dalla disponibilità di risorse economiche, porterebbe

la Città di Novara al completamento del progetto delle piste ciclabili previsto con una rete di percorsi che si

svilupperebbe per oltre 49 km, ovvero pari a 1 km di percorso ciclo-pedonale ogni 2.100 abitanti circa che

rappresenterebbe un obiettivo rilevante anche in relazione ad altre realtà similari.

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 72

e) Infrastrutture per la sicurezza

Nel o so dell’ulti o de e io so o stati ealizzati olti i te e ti sui t a iati ia i esiste ti fi alizzati al miglioramento della sicurezza stradale e, in alcune circostanze, sono stati realizzati alcuni tratti stradali del

tutto nuovi per ottimizzare i collegamenti e gli spostamenti esterni al centro storico. Si riportano nel seguito

i principali interventi realizzati:

- Progetto pilota Giulio Cesare - i te e ti di isiste azio e dell’asse ia io edia te la ealizzazio e di incroci a rotatoria (El Alamein, L.go Cantelli), la formazione di corsie di accumulo in alcuni tratti

particolarmente pericolosi e la creazione di un percorso ciclabile bidirezionale;

- RA-Ve, il Raggio verde di Novara – “iste azio e, fo azio e di zo e e uo o pe o so i la ile

lungo Via Monte San Gabriele con il coinvolgimento anche della viabilità limitrofa in prossimità del

plesso scolastico di Via Juvarra;

- Riqualificazione di alcuni incroci attraverso al realizzazione di rotatorie e la sistemazione delle aree

limitrofe: Via G. Cesare/ Via Camoletti, C.so Vercelli/P.zza M.L.King, C.so Milano/Via XXV Aprile, L.go

Leo a di o l’a ea e atale adia e te , L.go Ca telli; - Riqualificazione di Via Generali mediante la ridefinizione della sede viaria, degli spazi verdi, di sosta e

dei percorsi ciclo-pedonali;

- Realizzazio e della ia ilità ell’i to o dell’A ea “po ti a di “a t’Aga io: Via Poletti, siste azio e di un tratto di C.so Trieste, sistemazione di Via Pianca;

- Realizzazione di nuovi marciapiedi in V.le Volta, in Via Gnifetti, in C.so Milano, in V.le dei Tigli (Pernate);

- Riqualificazione del quartiere Vela, adiacente a Via delle Rosette, attraverso la ridefinizione delle

ia ilità di ua tie e a zo a e edia te la siste azio e dell’a ea e atale; - “iste azio e dell’a ea centrale di Lumellogno con intervneti di sistemazione della Piazza e di Via alla

Chiesa;

- Potenziamento della rete di piste ciclabili urbane ad esempio lungo V.le Ferrucci, V.le Manzoni e C.so

XXII Marzo;

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 73

Alcuni interventi sono tuttora in corso di realizzazione:

- Ri ualifi azio e dell’a itato di Ve e i – siste azio e dell’asse ia io p i ipale, fo azio e di uo i marciapiedi, sistemazione degli spazi di sosta, ridefinizione di spazi urbani di aggregazione;

- Riqualificazione di L.go Don Minzoni – realizzazione di nuova rotatoria, sistemazione degli spazi

pedonali e ciclabili limitrofi, ridefinizione degli spazi di sosta;

- Completamento delle opere stradali a Lumellogno in Via Bonfantini;

Ulte io i ope e so o i p e isio e ell’i ediato futu o:

- Siste azio e dell’i o io t a V.le Fe u i – Via Curtatone – Via XXV Aprile mediante la realizzazione i

una rotatoria;

- Sistemazione della viabilità esterna di Veveri attraverso la realizzazione di tre rotatorie negli incroci

stradali per creare una circonvallazione;

Pa te do dalle i di azio i o te ute el PGTU e sulla s o ta degli i te e ti ell’a ito del iglio a e to sia della sicurezza stradale, sia della qualità urbana si individuano le seguenti azioni:

- Potenziamento delle aree pedonali e valorizzazione degli spazi urbani - interventi a scala di quartiere

per poterne migliorare la vivibilità;

- Realizzazione di sistemi di controllo della velocità negli assi principali - interventi infrastrutturali

finalizzati alla moderazione della velocità veicolare e a fa o i e l’utilizzo di ezzi alte ati i pe gli spostamenti locali;

- Realizzazione di nuove zone 30 – piccoli interventi infrastrutturali e soprattutto di segnaletica stradale e

di posizionamento di elementi verdi per ridefinire spazi di sosta e di transito volti ad identificare aree

urbane destinate principalmente alla residenza.

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 74

f) Ammodernato tecnologico mezzi

La pianificazione della mobilità permetterà di individuare Zone a traffico limitato per il contenimento delle

percorrenze dei mezzi più obsoleti (euro 0, 1 e 2). In tal modo si promuoverà il contenimento delle

e issio i a he t a ite l’a ode a e to del parco auto privato circolante.

Come testimonia il documento pubblicato sul sito del "Communication and Information Resource Centre

Administrator" (CIRCA) dell'Agenzia Europea per l'Ambiente (EEA) redatto dal UKs National Atmospheric

Emissions Inventory (NAEI), il divario emissivo tra le diverse categorie di omologazione è rilevante per tutti

gli inquinanti.

A he il Mi iste o dell’A ie te ella guida ai o su i e alle e issio i dei ei oli egist a la diminuzione annuale delle emissioni dei veicoli presenti sul mercato italiano:

Solo negli ultimi 4 anni, come si desume dalla tabella, le emissioni di CO2 dei principali modelli di veicolo

sono diminuite del 10%.

Considerando che i veicoli vengono sostituiti mediamente ogni 10 anni, si può presupporre che il risparmio

medio di CO2 di un modello nuovo rispetto ad uno precedente di un decennio sia pari almeno al 15%.

L’e issio e di CO2 è legata al consumo di combustibile e quindi al costo per km: anche in questo caso

u ’oppo tu a a pag a i fo ati a pot à esse e utile sop attutto ei asi di sostituzio e p e ista dell’auto ei olo fa iglia e o o e iale. Considerando con il periodo temporale 1998 - 2020, si può presuppo e l’a ode a e to di u % del parco circolante nel territorio comunale.

g) City Logistic

L’i te po to di No a a, i olla o azio e o il Co u e di No a a e la CCIAA di No a a, i lusi i soggetti pubblico/economici interessati, propone un servizio di City Logistic, attraverso lo sviluppo di un Network

per valorizzare ed ottimizzare percorsi, tempi di consegna, parcheggi, volumi, servizi IT, ecc. L’o ietti o quello di creare soluzioni che riducano i costi operativi, e che creino sostenibilità sociale decongestionando

i centri abitati, agendo sulla gestione del trasporto urbano delle merci (ultimo miglio) e che, grazie

all’effi ie ta e to dei pa ametri operativi, siano vantaggiose sia per i commercianti che per gli operatori

del t aspo to. Questi ulti i ell’a ito della p og a azio e del pia o del t affi o da pa te del Co u e, proseguiranno la loro attività, eventualmente con la possibilità di potenziarla attraverso i servizi del

Network.

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 75

Gli obiettivi del progetto consistono nel:

- Creare sinergia tra i prestatori di servizi di distribuzione;

- Otti izza e i olu i pe di i ui e l’utilizzo dei ezzi i ui a ti e del trasporto pesante;

- Supportare le consegne con servizi logistici e di trasporto a basso impatto;

- Minore congestione nelle aree del centro cittadino,

- Fornire servizi innovativi, ecologici ed efficienti ai commercianti;

- Ridu e l’i ui a e to at osfe i o;

- Creare aree multifunzionali per la sosta e la movimentazione delle merci sfruttando gli spazi esistenti.

Le ricadute economiche verranno generate da un utilizzo ottimizzato e delle infrastrutture cittadine e dei

mezzi di trasporto che operano la consegna della merce. Di primaria importanza sarà la possibilità di

utilizzare una piattaforma IT per mezzo della quale i commercianti e i trasportatori potranno, tra i vari

servizi, utilizzare informazioni condivise relative agli stock e alla posizione dei mezzi, per ottimizzare le

consegne e per le strategie di gestione degli ordini.

Attraverso la realizzazione del progetto del city logistic:

- la o gestio e del t affi o dell’ ulti o iglio sa à idotto del % - g azie all’otti izzazio e delle interelazioni degli attori coinvolti (operatori logistici, commercianti e cittadini);

- si a à u a iduzio e ella ittà di No a a dell’i ui a e to dell’ , % t a il ed il ; - il numero dei veicoli nella aree centrali della città si ridurrà del 5% tra il 2013 ed il 2016.

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 76

h) Rinnovo della flotta TPL

L’Azie da dei T aspo ti lo ali “un Novara) ha realizzato, dal 1998 ad oggi una importante azione di

efficientamento energetico della flotta veicoli, prima costituita solo da mezzi alimentati unicamente a

gasolio, con introduzione di mezzi più efficienti e con minori emissioni. La distribuzione dei mezzi pubblici

oggi risulta così composta:

Pur tenendo conto delle difficoltà connesse con il trasferimento dei fondi al trasporto pubblico locale si

stanno programmando azioni di integrazioni tra l’a ito u a o ed e t a u a o he pe ette a o u efficientamento del sistema. Tali modifiche interverranno nei prossimi anni e le evoluzioni in atto fanno

prevedere un costante miglioramento delle emissioni dei mezzi di trasporto.

i) Bike sharing

È attivo nella città di Novara un servizio di bike sharing. Nella comune sono disponibili circa 70 biciclette

distributi in 17 punti della città, e la gestione del servizio è affidata alla SUN, l’ azie da di t aspo ti

TIPOLOGIA BUS - FLOTTA SUN

Alimentazione Quantità

Trazione elettrica 10 9,1%

Trazione ibrida e termica (metano) 28 25,5%

Trazione a gsolio 72 65,5%

Totale mezzi 110

TIPOLOGIA BUS - CLASSIFICAZIONE EURO

Euro 0 16 16%

Euro 1 18 18%

Euro 2 7 7%

Euro 3 0 0%

Euro 4 20 20%

Euro 5 39 39%

Totale mezzi (esclusi elettrici) 100

Totale mezzi compreso elettrici 110

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 77

novarese. Il Comune ha stipulato con Sun un contratto della durata di poco più di due anni e tre mesi, dal

20 settembre fino al 31 dicembre 2014.

l) Blocco auto Euro 0 ed Euro 1 nel centro abitato

Media te l’o di a za u e o del ge aio , stato i posto il di ieto pe a e te di circolazione nelle strade del centro abitato di tutte le auto a benzina Euro 0 ed Euro 1, ed alle auto

alimentate a diesel Euro 0, Euro 1 ed Euro 2 dal lunedì al venerdì nelle fasce orarie 8.30-12.30 e 14.30-

18.30. Tali misure saranno destinate ad un ulteriore estensione in funzione dei parametri della qualità

dell’a ia e dei i oli e a ati a li ello egio ale.

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 78

j) Mobilità elettrica

Le emissioni veicolari rappresentano la maggiore fonte di inquinamento atmosferico nelle aree urbane

quindi, date le caratteristiche della o ilità all’i te o del o u e ed i p o le i ollegati all’i ui a e to dell’a ia e a usti o, si p e ede di age ola e il i o so alla o ilità elett i a pe otti izza e l’i patto degli sposta e ti el e t o ittadi o.

I veicoli elettrici attualmente, g azie all’a a za e to te ologi o, si so o di ost ati più effi ie ti di quelli a combustione interna, con emissioni locali pressoché nulle, costi accessibili e facilmente

ricarica ili a he p esso le ute ze p i ate. L’a alisi Well-To-Wheel dimostra che la mobilità elettrica

produce notevoli benefici in termini di riduzione delle emissioni di CO2 anche con il mix energetico

attuale. I olt e l’auto elett i a a atte adi al e te il u o e e azze a le e issio i i ui a ti a li ello locale (NOx, PM, CO).

La tecnologia: oggi è matura per una produzione in serie; il veicolo elettrico non è più un prototipo.

Grazie anche a incentivi e sgravi fiscali i veicoli possono essere oggi accessibili a prezzi competitivi con i

veicoli tradizionali.

Anche il problema dell’auto o ia fo te e te idotto: l’e oluzio e delle atte ie le ha ese adatte alle esigenze di mobilità dei clienti.

Dagli studi di setto e isulta he l’ % degli ute ti o pe o e più di k al gio o. “i ili pe o si so o o pati ili o l’utilizzo di un veicolo elettrico.

Sarà possibile limitare fortemente gli spostamenti privati su mezzi non elettrici, specialmente nel centro

urbano attraverso una politica di accesso più restrittiva o con agevolazioni relative al parcheggio e ai punti

di ricarica.

L’azio e si p opo e di p o uo e e u a egolazio e della o ilità he i e ti i l’elett i o, la t asfo azio e delle flotte pu li he i flotte elett i he o i ide, i e ti i e o o i i e l’i di iduazio e di u soggetto responsabile della manutenzione del sistema elettrico (infrastrutture di ricarica e flotte).

La rete di ricarica dovrà essere:

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 79

- Capilla e te dist i uita: affi h sia ga a tito l’a esso alla i a i a i og i o e to ad og i lie te.

- Studiata sulle esigenze, abitudini e stili di vita degli utenti affinché i punti di ricarica siano facilmente

fruibili dai clienti.

- In grado di offrire servizi utili: diversi target di clientela hanno esigenze diversificate e solo con soluzioni

appropriate si può competere con i veicoli tradizionali.

- Di facile utilizzo per tutti affinché la tecnologia sia al servizio del cliente e non viceversa.

- Costi o te uti dell’e e gia he pe etta o di o etizza e il ispa io ad og i pie o.

Pe iodo te po ale dell’azio e:

1998 -2020

Soggetti coinvolti:

Ufficio Ambiente Comune di Novara, Ufficio Mobilità Comune di Novara, Ufficio Progettazione strade,

Comando Vigili Urbani, Impianti di P.I., Verde pubblico;

Valutazione energetica – ambientale

Le valutazioni specifiche effettuate sono state basate sulle informazioni di dettaglio riportate negli

strumenti di pianificazione e su valutazioni effettuate su misure di altri Piani di Azione per il comparto delle

piste i la ili e sulla o ilità elett i a. Le a alisi sull’a ode a e to te ologi o so o state effettuate i riferimento a studi specifici disponibili a livello nazionale. Tale valutazioni hanno portato complessivamente

ad una riduzione del 25 %.

Risparmio energetico: 215.515 MWh/anno

Risparmio ambientale: 55.200 t/anno (di cui circa 1.746 attribuibili al progetto City logistic)

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 80

SCHEDA 9

SETTORE: Comunicazione

UTENZA: Cittadini e stakeholder

INTERVENTO: Comunicazione e informazione dei cittadini e Siste a di Gestio e dell’E e gia.

L'Amministrazione locale intende organizzare una attivita di sensibilizzazione, rivolta alla cittadinanza e ai portatori di interesse, al fine di fare diventare questi ultimi parte attiva nel processo di ottimizzazione delle risorse energetiche comunali. Le azioni di sensibilizzazione devono essere appli ate i odo tale he il soggetto pote zial e te attuato e dell’azio e ittadi o p i ato, i p e dito e,… a uisis a fa iglia ita o le a go e tazio i i te a di e e gia, ui di fa si esso stesso promotore di i te e ti fi alizzati all’effi ie za e e geti a i ualifi azio e dell’a itazio e, sostituzione veicoli,...). L'obiettivo delle azioni finalizzate alla formazione è quello di stabilire un dialogo diretto tra lo stakeholder e il Comune, mediante la creazione di strutture apposite e l'organizzazione di corsi di formazione, che possano fornire una risposta specifica e adeguata alle esigenze nelle tematiche energetiche e ambientali, e contemporaneamente responsabilizzarlo per il raggiungimento dell'obiettivo comune. Gli obiettivi generali del processo di sensibilizzazione sono i seguenti: - diffo de e la ultu a dell’effi ie za e e geti a e della soste i ilita a ie tale a tutti i soggetti

interessati; - diffo de e il te a del Patto dei “i da i e o u i a e l’i peg o p eso dal Co u e e dalla

cittadinanza; - promuovere e comunicare i contenuti del PAES, con particolare attenzione alle azioni che

prevedono il coinvolgimento della cittadinanza; - promuovere la partecipazione degli stakeholders al processo di definizione e mantenimento del

PAES.

Des izio e dell’azio e

Sportello Energia

Il p ogetto p e ede l’ape tu a di u pu to i fo azio i sugli stili di ita soste i ili, ispa io e e geti o, fo ti i o a ili, i e ti i fis ali ai ittadi i de o i ato “po tello E e gia . La struttura verrebbe gestita, senza scopo di lucro, da personale di una o più associazioni ambientali, competente a fornire indicazioni tecniche, aggiornamenti in tema di:

- risparmio energetico nelle case e negli uffici; - stili di vita e mobilità sostenibili; - gruppi di acquisto; - riuso e raccolta differenziata; - acquisti verdi; - prodotti biologici; - corsi, eventi e fiere; - iniziative ambientali promosse dal Comune.

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 81

Progetto Comunità Ecosostenibile Novarese (CEN)

Il progetto Comunità Ecosostenibile No a ese, p ese tato ell’a ito del progetto Cariplo, ha come obiettivo quello di promuovere un uso razionale dell’e e gia e delle iso se, o conseguente riduzione dei rifiuti. Più in particolare le iniziative che vuole promuovere sono: - Mercatino del Riuso: mercatino di

beni che non possono più usare e che sarebbero destinati a diventare rifiuti pur essendo ancora funzionalmente validi (mobili, piatti, posate, elettrodomestici, manufatti, oggetti elettronici...);

- Ecofeste: Ca pag a di o u i azio e pe l’atti azio e del p ogetto E ofeste o la eazio e del marchio da attribuire agli organizzatori di eventi che adottano le azioni stabilite nei requisiti per l’utilizzo del a hio ed pe l’a esso ai elati i s o ti o u ali sulle tasse di o upazio i pe la copertura degli extracosti rispetto a una gestione ordinaria (stoviglie riutilizzabili o biodegradabili, vuoto a rendere);

- Ecomense: Introduzione di stoviglie compostabili nelle mense sociali novaresi e (laddove già non siano utilizzate) nelle mense scolastiche; Inserimento della raccolta differenziata in cucina e in sala; Utilizzo dell’a ua i o a al posto delle ottigliette usa e getta;

- Autocompostaggio condominiale: Il p ogetto CENo a a off e ai o do i i o a esi l’assiste za dei propri tecnici per migliorare la propria sostenibilità ambientale nelle abitazioni attraverso: analisi consumi e situazione attuale, discussione e definizione della strategia di manutenzione, analisi preventivi, aiuto nel superare barriere burocratice (autorizzazioni, incentivi, finanziamenti), controllo lavori e monitoraggio risultati;

- Case dell’a ua: A No a a sa a o p ossi a e te ape te uatt o ase dell’a ua. - Distribuzione di migliaia di frangi flusso tra le famiglie novaresi - Minimizzazione dell'impatto ecologico ed economico del servizio di raccolta rifiuti attraverso

l'installazione sperimentale di strumenti per il recupero energetico dalla frenata sui mezzi attualmente in uso.

- Promozione della filiera corta e agricoltura biologica

La filiera corta o circuito breve è un progetto che intende promuovere e sostenere quell'insieme di attività che prevedono un rapporto più diretto tra produttori agricoli ed utilizzatori finali dei prodotti (commercianti, ristoratori, albergatori e consumatori). Le attività promosse dalla filiera corta possono inserirsi in vari contesti come quello della vendita di etta ell’a ito di e ati all’ape to o i lo ali apposita e te att ezzati, a o di f a p odutto i e commercianti, ristoratori, albergatori o con gruppi di acquisto o cooperative di consumo. Un altro obbiettivo fondamentale della filiera corta è quello di avvicinare il consumatore in modo consapevole ai prodotti del suo areale geografico, creando un rapporto più stretto dei produttori con gli utilizzatori più attenti e sensibili e consentendo, contemporaneamente, una migliore conoscenza dei prodotti e di chi li produce. Il Comune di Novara promuove la filie a o ta e l’ag i oltu a iologi a attraverso un programma di azioni specifiche che saranno stabilite a breve al fine di valorizzare le produzioni locali, la tipicità dei

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 82

p odotti e l’utilizzo o sape ole delle ate ie p i e di o igi e lo ale. Tale p og a a pot à interessare anche gli ambiti scolastici.

Siste a di Gestio e dell’E ergia La st uttu a dell’A i ist azio e Co u ale di No a a i al a il t adizio ale odello o ga izzati o lassi o pe fu zio i o u a egola e ipa tizio e delle atti ità e delle espo sa ilità elati e. “i t atta di u a struttura tipica degli Enti Locali che, nel caso di un Comune di 100 mila abitanti, presenta una articolata

distribuzione per tenere conto della complessità delle attività da seguire.

L’adesio e al Patto dei “i da i app ese ta si u a e te l’esp essio e di una volontà politica che esprime

attenzione per le problematiche energetiche ed ambientali che è stata praticata anche anteriormente alla

de isio e del Co siglio Co u ale. L’o asio e del Patto dei “i da i ha pe esso di e ide zia e la trasversalità delle problematiche energetiche che hanno riflessi ed interazioni con i diversi comparti

dell’A i ist azio e Pu li a. “o o oltepli i ed a ti olati i setto i he so o i te essati dall’e e gia dai La o i Pu li i all’A ie te e al Pat i o io.

L’o asio e della creazione del Gruppo di Lavoro che ha seguito la redazione del presente Piano di Azione è

stato un momento importante per la comprensione della complessità delle problematiche energetiche e

del loro articolato effetto sulle strutture organizzative e verso i cittadini. Il collegamento tra i vari settori

dell’A i ist azio e Co u ale e e so o la e essità di app ese ta e i a ie a o ga i a lo stato attuale della situazio e e e geti a dei fa i ati e degli i pia ti o u ali he olto spesso so o seguiti

da diverse unità organizzative.

L’o asio e offe ta dal Patto dei “i da i ha pe esso di e ide zia e l’oppo tu ità di a e e u oo di a e to st etto pe u a effi a e i di iduazio e delle azio i, pe segui e l’attuazio e del Pia o e pe

poter effettuare il monitoraggio come previsto dalla Linee Guida del JRC di Ispra.

Pe la edazio e del Pia o di Azio e pe l’E e gia “oste i ile l’A i ist azio e Co u ale ha p edisposto l’o ga izzazio e di u G uppo di La o o ultidis ipli a e ostituito dai Respo sabili e da referenti delle

principali funzioni interessate dalla stesura delle Azioni. Il funzionamento del Gruppo è stato organizzato

sotto la responsabilità del settore Ambiente del Comune di Novara.

L’A i ist azio e Co u ale si i peg a ad atti a e u Siste a per la Gestio e dell’E ergia (Energy

Management System) al fine di una corretta attuazione del PAES e la gestione corrente delle

problematiche energetiche. Il sistema permetterà di integrare le funzioni ed i ruoli

dell’A inistrazione Comunale quali la figura dell’Energy Manager e del Mobility Manager al fine di

go e a e l’attuazio e delle politi he e e geti he i a ito o u ale. La gestio e dell’e e gia de e i te de si i se so a pio a li ello o u ale i odo da go e a e i p o essi ge erati

dall’attuazio e del Pia o di Azio e. “i t atta di u a e a e p op ia Go e a e A ie tale he, a partire da una struttura comunale efficiente, coinvolge il territorio, gli stakeholder fino ad arrivare ai

cittadini. Particolare importanza riveste la figu a del o ilit a age pe l’attuazio e delle azio i sulla mobilità sostenibile.

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 83

Incontri nelle scuole

Ve a o o ga izzati i o t si defi iti sulla ase delle spe ifi ita e delle esige ze dell’A i ist azio e Co u ale ell’a ito del siste a s olastico novarese (alunni e insegnanti); i contenuti riguarderanno

in generale:

- principi di sostenibilità ambientale ed efficienza energetica; - principi di quantificazione delle emissioni di CO2 derivanti dalle attivita antropiche; - esempi di buone pratiche e tecnologie efficienti; - presentazione dei risultati ottenuti. Il Comune si impegna inoltre ad effettuare programmi si formazione specifica per alunni ed insegnanti sulle .te ati he della pia ifi azio e e e geti a, dell’effi ie za e e geti a i ambito domestico e s olasti o, a he att a e so l’utilizzo di te ologie i o ati e da spe i e ta e ella s uola ed i ambito famigliare.

Pedibus

L’A i ist azio e Co u ale ha s iluppato u progetto in stretta collaborazione con gli Assessorati alla mobilità e all'istruzione per una prima fase sperimentale del servizio Pedibus a Novara. Protagonisti i ragazzi, le famiglie e gli insegnanti di alcune scuole elementari. Grazie al grande successo e o di isio e del’i iziati a, he stata oo di ata dall’ufficio istruzio e e dall’uffi io o ilità he ha seguito tutti gli aspetti operativi, si è deciso di ripeterla anche nei mesi di maggio e giugno del 2013. L’A i ist azio e Co u ale alute à l’oppo tu ità di e de la sta ile o e ese uzio e nei prossimi anni.

Pe iodo te po ale dell’azio e:

2011-2020

Attori coinvolti/coinvolgibili, soggetti promotori:

Comune di Novara, Scuole, Associazioni

Valutazione energetica-ambientale

Risparmio energetico: Si ipotizza che le campagne di sensibilizzazione influiscano sul comportamento dei cittadini portando ad una riduzione del 2-3% del consumo residenziale e del settore terziario (T interne edifici, stand-by, etichette energetiche elett odo esti i,… pa i a . , MWh/a o

Risparmio ambientale: 2.023 t CO2/anno

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 84

7. AVANZAMENTO E MONITORAGGIO

Nella consapevolezza di svolgere un servizio di pubblico interesse, atto a soddisfare le esigenze della

collettività, il comune ha i te zio e di i t odu e all'i te o della sua o ga izzazio e u E e g Ma age e t “ ste uale st u e to di o os e za e o t ollo delle atti ità a ie tali di sua pertinenza. A livello di individuazione delle azioni è stata applicata la metodologia dell’eea - European

Energy Award riconosciuta a livello europeo come una buona pratica del Patto dei Sindaci; il metodo

compatibile e propedeutico alla norma ISO 50001 con la sola differenza che la norma ISO non prevede una

soglia minima di miglioramento, mentre il comune ha determinato nel dettaglio i propri obiettivi con il

presente documento.

L’eea o e la o a eu opea ISO si basa sulla metodologia nota come Plan-Do-Check-Act (PDCA) –

pianificare, attuare, verificare, agire.

La metodologia PDCA può essere descritta brevemente nel modo

seguente:

- Plan: stabilire gli obiettivi e i processi necessari per fornire

risultati i o fo ità alla politi a e e geti a dell’o ga izzazio e. - Do: attuare i processi.

- Check: sorvegliare e misurare i processi rispetto alla politica

energetica, agli obiettivi e ai traguardi, agli obblighi legislativi e

agli alt i e uisiti he l’o ga izzazione sottoscrive, e riportarne i

risultati.

- Act: i t ap e de e azio i pe iglio a e i o ti uo la p estazio e del siste a di gestio e dell’e e gia.

7.1 ENERGY MANAGEMENT SYSTEM: European Energy Award ed ISO 50001

Il Comune di Novara continuerà ad applica e la etodologia dell’eea – Eruopean Energy Award il egola e o t ollo dell’a a za e to delle atti ità; il p o esso, u total ualit a age e t s ste ,

consiste in quattro elementi principali: 1) L’istituzio e di u e e g tea (Gruppo di lavoro

del Patto dei Sindaci) che coinvolga tutti i settori o u ali i e e ti l’e e gia;

2) La certificazione e riconoscimento per i risultati ottenuti in campo energetico successivamente ad un audit esterno;

3) La programmazione delle attività per un continuo p og esso dell’effi ie za e e geti a;

4) La eazio e di u et o k all’i te o dei Co u i e fra di loro per migliorare la collaborazione e la comunicazione.

Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 85

Il p o esso o po ta u la o o i te dis ipli a e all’interno della Amministrazione e permette un controllo sistematico delle attività energetiche (sia in termini di consumi che di spesa o di impatto ambientale ed accettabilità sociale) e dei risultati raggiunti.

Nella fase di individuazione delle Azioni è stato utilizzato il modello eea ed è stata effettuata una prima

valutazione della situazione energetica a livello Comunale; la rappresentazione di sintesi è riportata

ella figu a a lato. L’A i ist azio e Co u ale presenta buone performance per quanto riguarda la

pianificazione e

programmazione e la

mobilità. Esistono

consistenti spazi di

iglio a e to pe l’a gestione degli edifici e

degli impianti

comunali, i servizi

offerti e

l’o ga izzazio e Comunale (nel senso

del governo dei

processi). Anche la

comunicazione e la

cooperazione con

l’este o posso o esse e iglio ate. “i t atta di u a uo a pe fo a e o plessi a he pot à ulteriormente migliorata nella fase di attuazione del PAES; durante le fasi di monitoraggio si potrà

e ifi a e el dettaglio l’a a za e to otte uto.

Novara, Maggio 2013.