SEAP Finale Ligure– Provincia di SavonaRinnovabili con 1.356,4 tCO 2 (2,8%), gli Acquisti Verdi...
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SEAP Finale Ligure– Provincia di Savona
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Coordinamento Sindaco Flaminio Richeri Vivaldi Pasqua
Vicesindaco Giovanni Ferrari Barusso Segretario Comunale Lucia Bacciu Referente Ufficio Tecnico Cristiano Casaccia
Redatto da Agenzia Regionale per l’Energia della Liguria Università degli Studi di Genova - DITEN Dipartimento di Ingegneria Navale, Elettrica, Elettronica e delle Telecomunicazioni - Polo di Savona
Marzo 2014
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La Provincia di Savona considera strategica la sfida per contrastare i cambiamenti climatici, per questo il
Presidente Angelo Vaccarezza, nell'ambito della seconda conferenza Internazionale sull'Ambiente tenutasi il
16 settembre 2011 presso l'Isola di Palmaria, ha sottoscritto con il Direttore generale per l'energia della
Commissione Europea Marie Donnelly il The Covenant of Mayors (Patto dei Sindaci). Il Presidente della
Provincia di Savona Angelo Vaccarezza ha consegnato simbolicamente a Pedro Ballesteros, collegato in
video conferenza da Bruxelles, l’adesione della sua Amministrazione al Patto dei Sindaci. La Provincia è
divenuta in questo modo “Coordinatore Territoriale del Patto” con l' obiettivo di diffondere le “buone
pratiche” tra i Comuni favorendo l’integrazione delle politiche per la riduzione delle emissioni inquinanti.
La Provincia di Savona intende promuovere lo spirito del “fare rete”, sia nell'accezione letterale, che in
quella metaforica. In senso letterale, cercando d'incentivare un sistema di produzione di energia pulita che
venga immesso in rete da diversi “nodi”, in questo caso i Comuni del territorio provinciale; in senso
metaforico, con l'ambizione di andare in rete facendo goal, ovvero centrando l'obiettivo di passare da un
attuale sistema energetico passivo, ad uno più attivo ed intelligente, come quello delle smart grids.
La Provincia di Savona ha voluto investire nell’energia sostenibile per assicurare una nuova opportunità di
sviluppo e di competitività ad un territorio che vuole crescere grazie alla green economy, alle fonti
energetiche rinnovabili, all’efficienza e all’innovazione tecnologica.
I Piani di Azione per l’Energia Sostenibile (SEAP), in quest'ottica, possono contribuire in maniera decisiva alla
realizzazione di una generazione distribuita di energia. E' per questo che nell'ambito del proprio
Programma Energetica Ambientale Provinciale, la Provincia di Savona ha lavorato su tre linee di indirizzo,
a supporto delle azioni locali portate avanti dalle diverse Amministrazioni comunali:
− promozione delle fonti rinnovabili;
− promozione dell'efficienza energetica;
− diffusione di una corretta cultura energetica.
Il recente bilancio energetico provinciale ha stimato che in provincia di Savona, dal 2004 al 2008, la
produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili è quadruplicata.
Aderendo al Patto dei Sindaci ci siamo impegnati a combattere i cambiamenti climatici e ad andare oltre gli
obiettivi di sostenibilità energetica e ambientale fissati dall’Unione Europea, oltre ovviamente a :
� fornire assistenza ai Comuni che aderiscono al Patto;
� eseguire il follow up dell’implementazione dei piani di azione nei Comuni del proprio territorio;
� fungere da collegamento con i servizi della Commissione Europea
� diffondere i concetti e i valori alla base del Patto dei Sindaci nei Comuni del proprio territorio;
La Provincia di Savona, anche in collaborazione con il Bacino Imbrifero Montano del Bormida (BIM) sta
svolgendo le proprie funzioni a fianco dei Comuni, mettendo a loro disposizione risorse economiche e
competenze tecniche per la redazione dei Piani di Azione per l’Energia Sostenibile, anche e soprattutto,
grazie al supporto dell'Agenzia Regionale per l'Energia e dell'Università - Dipartimento di Ingegneria Navale,
Elettrica, Elettronica e delle Telecomunicazioni dell’Università degli Studi di Genova.
Il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile delinea le azioni principali che il Comune intende avviare. Non è
un semplice adempimento burocratico o un libro dei sogni, ma un impegno concreto costruito sulla base di
analisi e dati di riferimento utili a programmare l’attività di governo per i prossimi anni.
L’approvazione di questo Piano è una tappa importante.
Da oggi la sfida diventa impegno quotidiano per costruire un futuro migliore per i nostri figli.
L'assessore all'ambiente della Provincia di Savona
Santiago Vacca
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PREMESSA AMMINISTRAZIONE COMUNALE A CURA DEL SINDACO
L’amministrazione comunale, con l’adesione al Patto dei Sindaci, ha deciso di dare impulso concreto a
favore degli aspetti energetici ed ambientali che riguardano l’intero territorio comunale.
Il coinvolgimento degli operatori privati e dei singoli cittadini, oltre che dell’intera struttura comunale, sarà
essenziale e fondamentale per il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di abbattimento del 20 % della
CO2 e di raggiungimento del 20% di produzione di energia da fonti rinnovabili entro il 2020.
La Città di Finale Ligure si impegna, per la quota parte di competenza, a fornire il proprio contributo
principalmente in termini di:
- edilizia pubblica (riqualificazione energetica degli edifici di proprietà comunale)
- illuminazione (interventi di efficienza energetica su impianti di illuminazione pubblica)
- trasporti (realizzazione di nuovi percorsi ciclabili, azioni per il traffico urbano e rinnovamento del parco
veicoli comunale)
insieme ovviamente alla realizzazione di nuovi impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili ed
alla prosecuzione nell’acquisto per le utenze comunali di energia verde.
Per quanto concerne i privati cittadini verrà chiesto a ciascuno di dare il proprio contributo mediante
interventi di tipo locale relativamente al singolo condominio e/o appartamento principalmente attraverso
l’ottimizzazione delle sorgenti luminose nel settore domestico e l’utilizzo di valvole termostatiche nei
radiatori ove presenti impianti di riscaldamento centralizzato.
Anche gli operatori turistici potranno e dovranno fornire in tal senso un importante contributo con
l’installazione di impianti fotovoltaici, solare termico e micro cogenerazione, e più in generale attraverso
l’ottimizzazione degli impianti.
Grande importanza rivestirà l’obbligo di richiedere elevati livelli di performance energetica degli edifici “Zero
Energy Buildings” per le nuove costruzioni; pertanto anche il settore dell’edilizia sarà interessato da tali
importanti novità di carattere energetico ed ambientale.
L’Amministrazione comunale ritiene che il Patto dei Sindaci ed il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
siano gli strumenti adeguati per affrontare le nuove sfide in campo energetico ed ambientale; per tali
motivi, verranno messe in campo tutte le risorse necessarie per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Il Sindaco
Flaminio Richeri Vivaldi Pasqua
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INDICE Obiettivo sintetico di Piano ............................................................................................................................... 5
Premessa ........................................................................................................................................................... 5
1. Inquadramento socioeconomico e territoriale ......................................................................................... 8
1.1 Il territorio e i cenni storici ................................................................................................................ 8
1.2 Demografia ........................................................................................................................................ 9
1.3 Parco edilizio.................................................................................................................................... 10
1.4 Le proprietà comunali ..................................................................................................................... 11
1.5 La produzione di energia da Fonti Rinnovabili (FER) ....................................................................... 13
1.6 Indicatori economici ........................................................................................................................ 14
2. La Metodologia per la redazione del SEAP.............................................................................................. 15
2.1 Il SIRA............................................................................................................................................... 15
2.2 La raccolta dati presso il comune .................................................................................................... 16
2.3 La Baseline Emission Inventory ....................................................................................................... 17
2.4 La Baseline del Comune di Finale .................................................................................................... 19
2.5 Il Monitoraggio ................................................................................................................................ 25
3. Strategia generale del SEAP..................................................................................................................... 26
3.1 Finalità e obiettivi (Vision) .............................................................................................................. 26
3.2 Aspetti organizzativi e finanziari...................................................................................................... 27
3.3 Analisi SWOT.................................................................................................................................... 27
4. Le Azioni................................................................................................................................................... 29
4.1 Sintesi delle azioni ........................................................................................................................... 29
4.2 Descrizione delle azioni ................................................................................................................... 30
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Obiettivo sintetico di Piano
In sintesi, le azioni illustrate nel presente documento porteranno al 2020 ad una riduzione sul territorio comunale di emissioni di anidride carbonica di 9.776,2 tCO2, che corrisponde al 20,4% dei consumi finali dei settori considerati nell’elaborazione dell’Inventario Base delle Emissioni al 2005 del comune di Finale Ligure. Come si evince dalla seguente tabella di sintesi, il settore che incide maggiormente sulla riduzione di emissioni di CO2 è quello relativo all’Edilizia, che consente un risparmio di 3.818,8 tCO2 pari al 8% del totale. L’azione singolarmente più significativa è quella relativa al Regolamento Edilizio che incide per 2.427 tCO2, pari al 5,1% del totale di riduzione delle emissioni al 2020. Al settore dell’Edilizia seguono quello dell’Illuminazione con un risparmio di 1.660,4 tCO2 (3,5%), l’Informazione e il Coinvolgimento dei cittadini con 1.478,4 tCO2 (3%), la Produzione di Energia da Fonti Rinnovabili con 1.356,4 tCO2 (2,8%), gli Acquisti Verdi con 858,7 tCO2 (1,8%) e infine i Trasporti con 603,5 tCO2 (1,3%). Considerando quanto il Comune ha già realizzato al 2014 si sono raggiunte 642,3 tCO2 di emissioni evitate, corrispondenti all’1,3% del totale, il restante 19,1% verrà abbattuto attraverso azioni a lungo termine che si protrarranno fino al 2020.
Emissioni al 2005 Riduzione 2006-2013 Riduzione 2014-2020 TOTALE Riduzione Settori
tCO2 tCO2 tCO2 tCO2
Edilizia 37697,5 0 -3818,8 -3818,8
Illuminazione* 1160,9 0 -1660 -1660,4
Trasporti 8995,7 -45,0 -558,5 -603,5
Produzione di Energia da Fonti Rinnovabili
- -597,3 -759,1 -1356,4
Informazione e coinvolgimento - 0 -1478,4 -1478,4
Acquisti verdi - 0 -858,7 -858,7
Pianificazione - - - -
TOTALE emissioni 47854 -642,3 -9133,9 -9776,2
100% -1,3% -19,1% -20,4%
Riduzione di CO2 al 2020= 20,4%
*le emissioni al 2005 sono riferite solo settore pubblico, la riduzione tiene invece anche conto di un'azione sull'illuminazione
domestica privata
Premessa
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Il contesto
Il Patto dei Sindaci (Patto) è una iniziativa comunitaria grazie a cui le amministrazioni locali si impegnano volontariamente a ridurre di almeno il 20% al 2020 le emissioni di CO2 sul proprio territorio. Esso rappresenta uno degli strumenti più sostenuti e diffusi dalla Commissione Europea per la promozione degli obiettivi del “20-20-20”: il 23 gennaio 2008 la Commissione UE ha adottato il pacchetto di proposte “Climate action and renewable Energy package” in attuazione degli impegni assunti dal Consiglio Europeo nel marzo del 2007 in materia di lotta ai cambiamenti climatici e promozione delle fonti di energia rinnovabili. Il pacchetto legislativo intende condurre la UE a ridurre di almeno il 20% le emissioni di gas
serra e porta al 20% la quota di rinnovabili nel consumo energetico entro il 2020 così come la quota di rinnovabili in tutte le forme di trasporto, che deve raggiungere il 10% del consumo finale di energia nel settore trasporti in ogni stato membro, nello stesso anno. Per ciascuno degli stati membri sono stati fissati obiettivi individuali giuridicamente vincolanti da raggiungere secondo specifici piani d’azione nazionali. A livello nazionale gli obiettivi sulle Fonti di Energia Rinnovabili (FER) sono stati ripartiti tra le regioni
Italiane attraverso il DM 15 Marzo 2012 “Burden Sharing” che, in attuazione a quanto previsto dal Decreto Rinnovabili (D. Lgs. 28/2011), fissa gli obiettivi per ciascuna Regione relativamente alla produzione di energia da fonti rinnovabili; in particolare la regione Liguria dovrà incrementare la produzione di energia da FER sul territorio regionale e raggiungere al 2020 il 14% della quota complessiva di energia (termica + elettrica) da fonti rinnovabili sul consumo finale lordo con una serie di obiettivi intermedi prefissati.
Per ciò che riguarda l’efficienza energetica, gli obiettivi nazionali non sono ancora stati identificati in quanto è in corso di trasposizione la Direttiva 212/27/UE sull’efficienza energetica che verrà quindi recepita dalla normativa nazionale e che stabilisce un quadro comune di misure per la promozione dell’efficienza energetica nell’Unione Europea al fine di raggiungere gli obiettivi del 20% di riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2020.
A livello regionale è in fase di aggiornamento il Piano Energetico Ambientale Regionale della Liguria, strumento di attuazione della politica energetica regionale che definisce gli obiettivi regionali di settore individuando le azioni necessarie per il loro raggiungimento.
In questo contesto la Provincia di Savona, in qualità di Struttura di Supporto del Patto dei Sindaci, ha
deciso di intraprendere un percorso di coinvolgimento di tutti Comuni del territorio provinciale interessati all’iniziativa del Patto dei Sindaci, garantendo, attraverso la firma di un Protocollo di Intesa, il supporto nella redazione del presente documento, il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (SEAP). Il Comune di Finale Ligure ha accolto tale proposta firmando il Protocollo d’Intesa con la Provincia di Savona, l’Agenzia Regionale per l’Energia della Liguria S.p.a., e l’Università di Genova per la redazione e l'attuazione del SEAP sottoscritto nell’ambito del Patto dei Sindaci, al quale l’amministrazione comunale ha aderito in data 28/05/2013, impegnandosi così a ridurre le emissioni di anidride carbonica dovute al consumo energetico di almeno il 20% entro il 2020.
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Contenuti del documento
Il presente documento, Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (SEAP), rappresenta il primo passo verso il raggiungimento di questi ambiziosi obiettivi. Il SEAP è un documento chiave che definisce le politiche energetiche che il Comune di Finale Ligure intende adottare al fine di perseguire gli obiettivi del Patto dei Sindaci. Il punto di partenza del SEAP è la “Baseline Emission Inventory” (BEI) che costituisce una fotografia della situazione energetica comunale rispetto all’anno di riferimento adottato (2005), in termini sia energetici sia di emissioni di CO2. Dalle informazioni contenute nella BEI, è possibile identificare i settori di azione prioritari per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione della CO2 e quindi pianificare un pacchetto di misure concrete in termini di risparmio energetico atteso, tenendo conto delle tempistiche e degli aspetti finanziari per il perseguimento delle politiche energetiche di lungo periodo. Le tematiche prese in considerazione nel SEAP sono trasversali rispetto ai vari settori dell’Amministrazione Comunale, pertanto ogni futuro sviluppo a livello urbano dovrà tenere in considerazione quanto previsto
dal Piano di Azione. I settori che vengono presi in considerazione nella stesura del SEAP sono:
− Edilizia (municipale, terziario e residenziale);
− Illuminazione Pubblica;
− Trasporti;
− Produzione locale di energia elettrica e termica (da fonti rinnovabili, cogenerazione, teleriscaldamento).
In quanto settore facoltativo, il settore industriale non coinvolto nel sistema ETS (Emission Trading System) non è stato preso in considerazione per la redazione del SEAP. Il SEAP è un documento rivolto sia al settore pubblico che a quello privato. Il settore pubblico deve giocare un ruolo trainante ed esemplare per il recepimento di queste politiche energetiche da parte della popolazione, attraverso azioni volte al coinvolgimento dei cittadini, in modo da favorire la loro partecipazione per un'assunzione consapevole di comportamenti intelligenti al fine di ridurre i consumi energetici e quindi contenere le emissioni di anidride carbonica. La prima sezione del SEAP riporta l'inquadramento socioeconomico e territoriale del Comune di Finale Ligure. Nella seconda sezione si descrive il processo di raccolta dati al fine della redazione della Baseline Emission Inventory (BEI) al 2005. La terza sezione è incentrata sulla strategia comunale da adottare al fine di perseguire gli obiettivi al 2020, conseguibili attraverso le azioni descritte nelle schede riportate nella quarta sezione del documento. Le azioni sono quantificate in termini energetici, evidenziandone la riduzione delle emissioni di CO2 e i principali aspetti economici. In particolare ogni scheda di azione è composta dai seguenti punti:
− Responsabile dell’attuazione;
− Premessa;
− Obiettivi dell’azione;
− Descrizione dell’azione;
− Risultati ottenibili, potenziali di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni;
− Prevedibile svolgimento temporale;
− Attori coinvolti o coinvolgibili / Soggetti promotori;
− Valutazioni e strategie finanziarie;
− Possibili ostacoli o vincoli / barriere di mercato;
− Indicazioni per il monitoraggio.
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1. Inquadramento socioeconomico e territoriale
1.1 Il territorio e i cenni storici
Superficie 34,59 km2
Gradi Giorno 1.340 gg
Zona Climatica Zona C
Altitudine
Minima 0 m
Massima 440 m
Casa Comunale 10 m
Abitanti al 2005 11.849
Figura 1 – Il comune di Finale Ligure all’interno della Provincia di Savona
Il comune di Finale Ligure è situato sulla Riviera Ligure di Ponente fra i promontori di Caprazoppa, ad ovest, e di Capo Noli ad est. La sua struttura urbanistica si articola in tre nuclei principali, fino al 1927 comuni distinti: Finalmarina, la zona di più recente urbanizzazione grazie al turismo, Finalpia, sita sulla costa che conserva la struttura originaria della città e Finalborgo, capoluogo dello storico Marchesato di Finale circondato dalle antiche mura quattrocentesche e sovrastato dai castelli Govone e San Giovanni.
Finale Ligure è il centro principale del comprensorio omonimo, il Finalese, che si estende da Spotorno a Borghetto Santo Spirito, entroterra compreso ed è stata sede di primi insediamenti umani fin dal Paleolitico. Durante l'epoca romana, il territorio segnava il confine tra le popolazioni dei Liguri Sabazi e dei Liguri Ingauni, le antiche tribù presenti nel ponente ligure già in epoca preistorica e dopo le invasioni barbariche rimase sotto controllo bizantino fino alla conquista da parte di Rotari nel 641.
In seguito la famiglia marchionale dei Del Carretto costituì il Marchesato del Finale annettendo altri feudi minori, ma si scontrò, soprattutto per ragioni commerciali, con la Repubblica di Genova, proprietaria della quasi totalità dei porti della Liguria e con la quale si susseguirono diversi scontri per il controllo del territorio. Nel 1496 Alfonso I Del Carretto ottenne la totale investitura del marchesato, confermata nel 1529 da Carlo V. Seguirono alcuni decenni di turbolenza politica, fomentata dalla Spagna, che si impadronì del Finale nel 1602, iniziando una dominazione che durò per oltre un secolo fino all’ufficiale acquisizione da parte della Repubblica di Genova nel 1713.
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In seguito all'invasione nel 1795 dell'esercito francese di Napoleone Bonaparte, il marchesato decadde, la repubblica genovese fu soppressa e costituita la Repubblica Ligure nel Primo Impero francese. Il Finale seguì le successive vicende storiche del territorio ligure rientrando dal 2 dicembre 1797 nel Dipartimento della Maremola, e successivamente, nel 1805, in quello di Montenotte.
Nel 1815 il territorio è stato inglobato nel Regno di Sardegna e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1927 il territorio fu compreso nel IV mandamento di Finalborgo del circondario di Albenga, facente parte della provincia di Genova e nel 1927 passò sotto la neo costituita provincia di Savona. Nello stesso anno avverrà l'istituzione del comune di Finale Ligure, dalla fusione dei tre preesistenti comuni di Finalborgo, Finale Marina e Finale Pia. Per la sua importanza storica, dal 2007 Finale Ligure è stata insignita con il Decreto del Presidente della Repubblica del titolo di Città.
1.2 Demografia
La popolazione all’anno base 2005 contava 11.849 abitanti, sostanzialmente stabile rispetto al 2001. Nel 2011, il comune di Finale Ligure ha registrato un lieve calo della popolazione, scesa a 11.724 abitanti. Per quel che riguarda il passato, si registrano il picco storico del 1971 (13.979 abitanti) e il minimo di popolazione raggiunto nel 1861, con 7.802 abitanti nel territorio comunale.
Figura 2 – Andamento della popolazione del comune – Fonte: ISTAT
Secondo i dati ISTAT, al 31 dicembre 2011 la popolazione residente nel Comune di Finale Ligure risultava pari a 11.724 abitanti con un valore di età media pari a 48,6 anni e un indice di vecchiaia prossimo al 200%, ovvero per ogni residente al di sotto dei 14 anni di età (1.269 residenti in totale) vi erano più di 2 residenti di età superiore ai 65 anni (3.467).
Fascia d’età Residenti
≤14 anni 1.269
dai 15 ai 64 anni 6.988
≥65 anni 3.467
TOTALE 11.724
Tabella 1 – Popolazione residente al 2011 per fascia d’età – Fonte: ISTAT
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Secondo il censimento ISTAT 2011 il numero di famiglie presenti sul territorio comunale era pari a 6.169 e la media di componenti per famiglia del comune a 1,9.
1.3 Parco edilizio
All’anno 2001 il parco edilizio del Comune di Finale Ligure presentava un totale di 2.496 edifici corrispondenti a 12.141 alloggi: circa il 49% degli edifici abitativi è stato costruito prima del 1945, il 32% tra gli anni ’50 e gli anni ’70 del secolo scorso, l’11% dopo il 1970, il 4% dopo il 1980 e solo il 3% dopo il 1991.
Prima
del 1919
Dal 1919
al 1945
Dal 1946
al 1961
Dal 1962
al 1971
Dal 1972
al 1981
Dal 1982
al 1991
Dopo
il 1991 Totale
alloggi 2.798 787 2.510 3.858 1.562 444 182 12.141
% 23% 6% 21% 32% 13% 4% 1% 100%
edifici 981 261 345 459 278 97 75 2.496
% 39% 10% 14% 18% 11% 4% 3% 100%
Tabella 2 – Numero alloggi ed edifici per anno di costruzione – Fonte: ISTAT 2001
Come si evince dalla tabella seguente il parco edilizio presente nel Comune di Finale Ligure è costituito in larga parte da edifici monofamiliari e bifamiliari (51%), solo il 17% degli edifici infatti, supera gli 8 alloggi. Al 2001, circa il 78% delle abitazioni risultava occupato.
1 2 3 o 4 Da 5 a 8 Da 9 a 15 16 e più Totale
numero 841 435 449 328 236 207 2.496
% 34% 17% 18% 14% 9% 8% 100%
Tabella 3 – Numero alloggi per edificio – Fonte: ISTAT 2001
Per quanto concerne i materiali da costruzione principalmente impiegati per la struttura portante degli edifici nel comune di Vado Ligure risulta che il 55% del totale è realizzato in muratura portante, il 42% in calcestruzzo armato e il restante 3% presenta strutture realizzate con altri materiali.
Muratura
portante
Calcestruzzo
armato Altro Totale
numero 1.365 1.043 88 2.496
% 55% 42% 3% 100%
Tabella 4 – Edifici per tipo di materiale della struttura portante – Fonte: ISTAT 2001
Degli edifici esistenti, circa il 42%, risulta avere due piani fuori terra, il 44% si divide equamente tra tre e più di quattro piani fuori terra, il 17% tre e il rimanente 14% presenta 1 piano fuori terra.
1 2 3 4 e più Totale
numero 355 1.039 550 552 2.496
% 14% 42% 22% 22% 100%
Tabella 5– Edifici per numero di piani fuori terra – Fonte: ISTAT 2001
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La superficie media degli alloggi nel comune è di 71,85 mq, pertanto la superficie totale degli alloggi occupati nel Comune di Finale Ligure è di circa 680.420 mq.
1.4 Le proprietà comunali
Gli edifici comunali presenti sul territorio e le loro caratteristiche energetiche sono sintetizzati qui sotto:
Edificio Superficie [m2] Combustibile Consumi termici
[MWh]
Consumi elettrici
[MWh]
Palazzo Comunale 1.500 Gasolio 92,8 88,4
Magazzini comunali 100 Metano 8,3 9,8
Centro sociale Calvisio 40 Metano 7,7 1,6
Ludoteca 500 Metano 21,5 13,5
Asilo infantile 2.000 Metano 165,2 27,1
Complesso Santa Caterina 800 Gasolio 525,8 39
Residenza per anziani 1900 Metano 800 50
Plesso scolastico Finalpia 840 Gasolio 20,4 8,2
Plesso scolastico Final Marina 3.500 Gasolio 119,4 42,2
Istituto Aycardi-Ghiglieri 3.768 Olio comb. 205,7 50,3
Impianto sportivo via Manzoni 900 Gasolio 166,2 -
Spogliatoi Rivetti 1.500 Metano 8 1
Plesso scolastico Calvisio 1.165 Gasolio 44,8 19,6
Ex collegio Aycardi 2.300 Metano 223,8 5
Palazzo “del Tribunale” 920 Metano 35,9 11,8
Palazzo Ruffini 1.900 Gasolio 68,9 76,5
Palazzo Aycardi 881 Metano 33,8 1,9
Istituto Alberghiero Migliorini 900 Metano 50 10
Tabella 6 – Edifici di proprietà comunale – Fonte: Comune di Finale Ligure
Per quanto concerne il parco mezzi comunale, al 2005 si contavano 76 veicoli descritti come segue:
Modello Combustibile Consumo anno
combustibile [lt]
Fiat Autocarro 35 F8B Gasolio 750
Fiat Autocarro 90,13 Gasolio 345
Autocarro Volvo FL6.250H15 Gasolio 1380
Autocarro Piaggio Porter S85 Benzina 318
Motociclo Piaggio ZIP 50 Miscela 45
Motociclo Vespa PK 125 Miscela 36
Autovettura Fiat Panda 750 Benzina 728
Autovettura Fiat Fiorino 1300 Benzina 525
Motocarro Ape TM/P703 Miscela 325
Motocarro Ape TM/P703 Miscela 512
Motocarro Ape P703 Miscela 628
Motocarro Ape Car P3 Miscela 552
12
Motocarro Ape Car P3 Miscela 130
Motocarro Ape Car P3 Miscela 720
Motocarro Ape Car P3 Miscela 984
Auto Fiat Panda 750 Benzina 420
Auto Fiat Panda 4 x 4 Benzina 600
Auto Fiat Panda 4 x 4 Benzina 340
Auto Fiat Panda 4 x 4 Gasolio 226
Autocarro Fiat 35,10 Gasolio 590
Motocarro Ape TM/P703 Miscela 530
Motocarro Ape TM/P703 Miscela 625
Motocarro Ape Car P3 Miscela 345
Auto Fiat Panda Benzina 540
Autoveicolo IVECO 150 E24N Gasolio 2285
Autocarro Fiat Scudo Gasolio 1050
Motociclo Sfera Benzina 125
Motociclo Sfera Benzina 110
Motociclo Sfera Benzina 105
Motociclo Sfera Benzina 95
Motociclo Vespa Benzina 75
Motociclo Malaguti Benzina 75
Motociclo Malaguti Benzina 115
Motociclo Guzzi Benzina 280
Motociclo Guzzi Benzina 260
Motociclo Malaguti M150 Benzina 125
Motociclo Malaguti M150 Benzina 105
Motociclo Malaguti M150 Benzina 85
Motociclo Malaguti M150 Benzina 130
Motociclo Deauville 650 Benzina 245
Motociclo Deauville 650 Benzina 225
Autovettura Alfa 155 Benzina 300
Autovettura Fiat Uno Benzina 575
Autovettura Fiat Punto Benzina 420
Autovettura Fiat Tempra Benzina 630
Autovettura Daihatsu Terios Benzina 840
Autovettura Alfa Romeo 156 Benzina 492
Autovettura Fiat Uno S Benzina 190
Motociclo Vespa 50 Miscela 20
Autocarro Fiat Panda Van Benzina 330
Autocarro Piaggio Porter Benzina 480
Autocarro Fiat Fiorino 127 Benzina 295
Autocarro Fiorino 1400 Benzina 472
Autocarro Fiorino 1400 Benzina 576
Autocarro Piaggio S 85 Benzina 313
Autocarro Fiat 100 botte Gasolio 65
Autocarro piaggio Porter Benzina 273
Autobus Fiat 45 10 Iveco Gasolio 2230
Fiat 49E10 Iveco Gasolio 2580
Fiat 49E10 Iveco Gasolio 2850
SEAP Finale Ligure– Provincia di Savona
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Autocarro Fiat 50 C15Iveco Gasolio 2254
Autocarro Fiat 50 C15Iveco Gasolio 2780
Motociclo Kymco 50 Benzina 106
Motociclo Kymco 50 Benzina 50
Motociclo Peugeot 50 Benzina 55
Motociclo Peugeot 50 Benzina 75
Motociclo Kymco Movie 150 Benzina 115
Autovettura Fiat Panda Benzina 390
Autovettura Fiat Panda Benzina 372
Autovettura Punto Actual Benzina 420
Autovettura Panda Dynamic Benzina 216
Autocarro uso spec Fiat Camp. Benzina -
Motociclo Yamaha 125 Benzina -
Autovettura Fiat Panda Young Benzina -
Motocarro Ape TM P703 Benzina -
Motociclo Vespa ET2 Benzina 35
Tabella 7 – Autoveicoli di proprietà comunale anno 2005 – Fonte: Comune Finale Ligure
Il settore dell’Illuminazione pubblica del comune al 2005 contava 1.798 punti luce di proprietà comunale e 1.194 di proprietà di ENELSOLE distribuiti per tipologia di lampada secondo la tabella seguente:
Punti luce N°Lampade
vapori di
mercurio
N°Lampade
a Ioduri
metallici
N°Lampade
al sodio AP
N°Lampade
al sodio BP
N°Lampad
e a LED
N°Lampade
altre tipologie
N°Impianti
semaforici
Totale
Proprietà Comune
936 250 582 19 11 - - 1.798
% 52% 15% 33% 0% 0% - - 100%
Proprietà ENELSOLE
734 - 402 - 6 52 alogenuri - 1.194
% 61% - 34% - 0% 5% - 100%
Tabella 8 – Punti luce sul territorio comunale al 2012 – Fonte: Comune di Finale Ligure
Il consumo medio annuo per l’intero parco lampade di cui sopra era pari a 2.403.500 kWhel (dato fornito dal Comune di Finale Ligure).
Per quanto riguarda l’acquisto di energia elettrica per l’illuminazione pubblica e tutte le altre utenze il Comune di Finale Ligure ha aderito al Consorzio Energia Liguria costituito su iniziativa della Regione Liguria nel 2002.
1.5 La produzione di energia da Fonti Rinnovabili (FER)
Circa la produzione di energia da fonte rinnovabile, al 2005 erano presenti due impianti fotovoltaici presso la Scuola materna e primaria di Finalmarina e in Località Olle (impianto a isola stand alone) per una potenza complessiva pari a circa 6 kWp.
14
Al 2014 sul territorio comunale risultano installati 46 impianti fotovoltaici privati che aderiscono alle tariffe incentivanti per una potenza di picco complessiva pari a circa 377,05 kWp (Fonte: GSE).
1.6 Indicatori economici
Al 2001 risultavano occupate 4085 persone, ovvero il 35% della popolazione del Comune. I settori più sviluppati sono rappresentati dalle attività inerenti il Commercio all’ingrosso e al dettaglio (797 occupati), seguite dalle attività ricettive quali alberghi e ristoranti (626), dalle attività manifatturiere (561) e dal settore delle Costruzioni (350 occupati).
Figura 3 – Occupati per settore nel 2001 - Fonte: ISTAT
Le imprese economiche attive all’interno del territorio comunale al 2005 risultavano essere 1521, per quanto riguarda la ricettività, nel comune erano presenti 266 strutture tra alberghi e ristoranti1.
1 Economia Savonese 2005 – indicatori statistici – Camera di Commercio di Savona
SEAP Finale Ligure– Provincia di Savona
15
2. La Metodologia per la redazione del SEAP La Baseline Emission Inventory (BEI) rappresenta la fotografia della situazione energetica comunale rispetto all’anno di riferimento (2005), sia in termini di consumi energetici che di emissioni di anidride carbonica. Punto di partenza del SEAP, la BEI individua gli obiettivi da perseguire e permette di elaborare un adeguato Piano d’Azione, oltre ad offrire la base per un continuo fondamentale monitoraggio. Per la redazione della BEI sono stati raccolti i dati relativi all’anno di riferimento attraverso le seguenti modalità:
- estrapolazione dati da SIRA (Sistema Informativo Regionale Ambientale della Regione Liguria); - raccolta dati presso la pubblica amministrazione del Comune di Finale Ligure; - raccolta dati presso Tecnocivis, la Società pubblica di servizi della Provincia di Savona che, tra gli
altri, effettua il servizio di controllo degli impianti termici sul territorio provinciale.
2.1 Il SIRA
Il SIRA (Sistema Informativo Regionale Ambientale della Liguria), nasce nel 1997 con l’obiettivo di gestire l’inventario delle emissioni inquinanti. Oggi, il sistema è esteso a numerosi dati ed indicatori di interesse ambientale: consente, infatti, l’interrogazione ai fini della redazione dell’Inventario delle Emissioni, del Piano della Qualità dell’aria, della Relazione sullo stato dell’Ambiente e del Bilancio Energetico e della CO2 regionali e locali. Il SIRA è in grado di produrre (in unità sia fisiche che energetiche) i bilanci di Sintesi, delle Trasformazioni, dei Consumi e delle Perdite del settore energetico, dei Consumi Finali e dell’Anidride Carbonica. Ai fini della predisposizione della BEI del comune di Finale Ligure è stato preso in esame il bilancio dei
consumi finali dell’anno base 2005. I consumi finali sono suddivisi in:
- Agricoltura e Pesca - Industria - Civile - Trasporti
� di cui: Stradali
Ai fini della predisposizione del bilancio energetico e della CO2 del comune per l’anno 2005 è stata effettuata, all’interno del Sistema Informativo Regionale Ambientale, un’acquisizione dei dati dei consumi termici ed elettrici relativi ai vettori energetici reperiti come appresso specificato:
Gas naturale, mediante: - indagine diretta sui singoli impianti puntuali; - dati comunali (reperiti direttamente mediante richiesta all'ente fornitore);
Prodotti petroliferi, mediante:
- indagine diretta sui singoli impianti puntuali; - dati regionali disponibili dal Bollettino Petrolifero del Ministero dello Sviluppo Economico; - dati di venduto dei principali depositi di prodotti petroliferi presenti nella regione (ottenuti con
indagine presso gli operatori); - dati di venduto dei principali grossisti di prodotti petroliferi presenti nella regione (ottenuti con
indagine presso gli operatori); - stima dei consumi per autotrazione, per categoria di veicolo e combustibile, sulla base del venduto
provinciale e del parco veicoli, con il modello di stima SETS già utilizzato in ambito censimento emissioni;
16
Carbone, mediante: - indagine diretta sui singoli impianti puntuali;
Energia elettrica, mediante: - indagine diretta sui singoli impianti puntuali; - dati di fonte GRTN/Terna - Gestore Rete Trasmissione Nazionale energia elettrica; - dati di fonte Enel Distribuzione; -
Biomasse, mediante: - dato regionale di fonte ISTAT.
I dati dei singoli impianti sono stati chiesti impianto per impianto tramite apposito questionario, gli altri dati sono stati acquisiti con il più elevato livello di disaggregazione disponibile ed in ogni caso, rapportati a livello comunale. La stima dei consumi da trasporto stradale è effettuata tenendo distinti i consumi da traffico urbano da quelli da traffico extraurbano ed autostradale perché i consumi da traffico urbano sono considerate sorgenti diffuse, mentre quelle da traffico extraurbano sono considerate, quando significative ed ove disponibili dati sui flussi veicolari, sorgenti lineari così come le autostrade.
2.2 La raccolta dati presso il comune
Per integrare i dati ottenuti dal SIRA, si è effettuata una campagna di raccolta dati presso il comune, richiedendo, attraverso apposite schede dotate di spazi per la compilazione e fornite in via digitale agli uffici comunali, informazioni relative a:
1. Patrimonio immobiliare comunale:
� identificazione edificio (destinazione d’uso, indirizzo, tipologia edilizia, anno di costruzione); � ultima manutenzione (anno e tipologia); � caratteristiche edificio (numero locali, superfici e volumi riscaldati, numero dei fruitori
dell’edificio); � impianto di climatizzazione invernale (tipologia del generatore, terminali, tipo di combustibile,
il potere calorifico inferiore, la produzione di acqua calda sanitaria, la potenza totale installata e l’anno di installazione dell’impianto);
� impianto di climatizzazione estiva (tipologia del generatore, terminali, tipo di combustibile, il potere calorifico inferiore, la produzione di acqua calda sanitaria, la potenza totale installata e l’anno di installazione dell’impianto);
� consumo medio annuo (di energia elettrica dei diversi combustibili riferiti agli impianti di climatizzazione invernale ed estivo e di energia termica e frigorifera se presente l’impianto di contabilizzazione).
2. Illuminazione pubblica e rete semaforica:
� totale dei punti di illuminazione pubblica presenti sul territorio comunale suddividendoli tra quelli di proprietà del comune e quelli di proprietà di altri soggetti (ad es. Enel Sole);
� numero e di potenza installata delle varie tipologie di lampade attualmente in uso negli impianti comunali;
� consumo annuo di energia elettrica per l’illuminazione pubblica espresso in kWh ed il consumo di energia elettrica della rete semaforica espresso in kWh, se presenti sul territorio comunale.
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3. Trasporti- Flotta municipale:
� marca, modello, cilindrata, categoria Euro, il combustibile utilizzato, il numero di posti, l’anno di immatricolazione ed il numero di mezzi con le medesime caratteristiche;
� consumo annuale di combustibile e la percorrenza totale annua del mezzo.
4. Impianti alimentati da fonti rinnovabili di proprietà comunale:
Fanno parte di questa categoria gli impianti finanziati con fondi comunali o con altri finanziamenti pubblici (ad esempio fotovoltaico e solare termico su proprietà comunali). Non fanno parte di questa categoria gli impianti finanziati da privati anche se convenzionati con il Comune (eolico di grande taglia).
5. Impianti alimentati da fonti rinnovabili di proprietà privata (anche di piccola taglia).
6. Impianti tecnologici innovativi:
Impianto di cogenerazione / trigenerazione
� Caratteristiche principali degli impianti di cogenerazione / trigenerazione presenti sul territorio comunale (microturbine a gas…);
� nel caso l’impianto sia di proprietà privata, si è richiesto di specificare in modo dettagliato i dati del proprietario nel caso in cui non si disponga delle informazioni necessarie alla compilazione della scheda.
Rete di teleriscaldamento abbinata
� caratteristicheprincipali della rete di teleriscaldamento abbinata agli impianti di cogenerazione / trigenerazione presenti sul territorio comunale.
� nelcaso l’impianto sia di proprietà privata specificare in modo dettagliato i dati del proprietario nel caso in cui non si disponga delle informazioni necessarie alla compilazione della scheda.
Al Comune è stata inoltre richiesta la compilazione di un questionario specifico al fine di raccogliere dati informazioni circa gli interventi di maggiore interesse (sia auspicati che pianificati) in merito ai seguenti settori:
- Edilizia; - Illuminazione pubblica; - Mobilità; - Produzione di energia da fonte rinnovabile; - Comunicazione; - Pianificazione; - Acquisti verdi.
2.3 La Baseline Emission Inventory
I dati raccolti, come indicato nel paragrafo precedente, sono stati inseriti nel template del Baseline Emission Inventory (BEI). I coefficienti di emissione utilizzati sono quelli indicati dalle linee guida del Patto dei Sindaci, considerando l’approccio IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change). Per calcolare le emissioni di gas serra, sono stati utilizzati fattori di emissione “Standard” in linea con i principi dell’IPCC, che comprendono tutte le emissioni di CO2 derivanti dall’energia consumata nel territorio comunale, sia direttamente, tramite la combustione di carburanti all’interno dell’autorità locale, che indirettamente, attraverso la combustione di carburanti associata all’uso dell’elettricità e di calore/freddo nell’area comunale.
18
I fattori di emissione standard si basano sul contenuto di carbonio di ciascun combustibile, come avviene per gli inventari nazionali dei gas a effetto serra redatti nell’ambito della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) e del Protocollo di Kyoto. Secondo questo approccio, il gas a effetto serra più importante è la CO2 e le emissioni di CH4 e N2O non è necessario siano calcolate. Inoltre, le emissioni di CO2 derivanti dall’uso sostenibile della biomassa e dei biocombustibili, così come le emissioni derivanti da elettricità verde certificata sono considerate pari a zero. I fattori di emissione standard forniti in queste linee guida si basano sulle linee guida IPCC del 2006 (IPCC, 2006) e sono riportati in Figura 4.
Tipo Fattore di emissione
"standard" [tCO2/MWh]
Gas naturale 0,202
Olio combustibile 0,279
Benzina 0,249
Gasolio 0,267
GPL 0,231
Olio vegetale 0
Biodiesel 0
Bioetanolo 0
Antracite 0,346
Lignite 0,364
Figura 4– Fattori di emissione standard [tCO2/MWh] – Fonte: Linee Guida Patto dei Sindaci
Secondo le Linee Guida del Patto dei Sindaci, le emissioni dovute alla biomassa prodotta in modo sostenibile sono pari a 0. Assumendo infatti che la CO2 prodotta nel momento della combustione sia pari all’anidride carbonica assorbita durante il ciclo di vita dell’organismo di provenienza della biomassa si può considerare l’apporto di anidride carbonica da tale combustione nullo. Per considerare ciò, tuttavia, è indispensabile che l’approvvigionamento della biomassa sia totalmente sostenibile, ovvero che la crescita della foresta sia maggiore od uguale del tagliato ed avvenga in ambito locale. Il fattore di emissione della biomassa indicato dalle Linee Guida varia da 0 a 0,403 tCO2/MWh a seconda del livello di sostenibilità di approvvigionamento. Non essendo presenti dati certi riguardo l’origine della biomassa utilizzata per il riscaldamento, per il comune di Finale Ligure è stato assegnato un fattore di emissione medio pari a 0,202 tCO2/MWh. In Figura 5 si riportano i fattori di emissione, per ciascun stato UE, relativi ai consumi di energia elettrica.
Paese
Fattori di emissione "standard"
[tCO2/Mwhe]
Austria 0,209
Belgio 0,285
Germania 0,624
Danimarca 0,461
Spagna 0,440
Finlandia 0,216
Francia 0,056
Regno Unito 0,543
Grecia 1,149
Irlanda 0,732
Italia 0,483
Paesi Bassi 0,435
Portogallo 0,369
Svezia 0,023
Bulgaria 0,819
Cipro 0,874
Repubblica Ceca 0,950
Estonia 0,908
Ungheria 0,566
Lituania 0,153
Lettonia 0,109
Polonia 1,191
Romania 0,701
Slovenia 0,557
Slovacchia 0,252
UE-27 0,460
Figura 5 –Fattori di emissione dell’energia elettrica
per stato UE – Fonte: Linee guida Patto dei Sindaci
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2.4 La Baseline del Comune di Finale
FINAL ENERGY CONSUMPTION [MWh]
Fossil fuels Renewable
energies Category Electricity
Natural
gas
Liquid
gas
Heating
Oil Diesel Gasoline
Other
biomass
Solar
thermal
Total
BUILDINGS, EQUIPMENT/FACILITIES AND INDUSTRIES:
Municipal buildings, equipment/facilities 363 71
80 206 872 1.592
Tertiary (non municipal) buildings, equipment/facilities 21.581 12.843 1.518
2.032 1.070 39.045
Residential buildings 20.701 53.450 4.790 3.833 261 79 83.113
Municipal public lighting 2.404 2.404
Subtotal 45.048 66.365 6.388 2.238 5.774 261 79 126.153
Municipal fleet 198 175 373
Public transport 555 555
Private and commercial transport 471 14.954 18.673 34.098
Subtotal 471 15.707 18.848 35.026
Total 45.048 66.365 6.858 2.238 21.482 18.848 261 79 161.179
CO2 emissions [t]/ CO2 equivalent emissions [t]
Fossil fuels Renewable
energies Category Electricity
Natural
gas
Liquid
gas
Heating
Oil Diesel Gasoline
Other
biomass
Solar
thermal
Total
BUILDINGS, EQUIPMENT/FACILITIES AND INDUSTRIES:
Municipal buildings, equipment/facilities 175 14
18 57 233
498
Tertiary (non municipal) buildings, equipement/facilities 10.424 2.594
351 567 286
14.222
Residential buildings 9.998 10.797 1.106 1.023 53 22.978
Municipal public lighting 1.161 1.161
Subtotal 21.758 13.406 1.476 624 1.542 53 38.858
Municipal fleet 53 44 96
Public transport 148 148
Private and commercial transport 109 3.993 4.650 8.751
Subtotal 109 4.194 4.693 8.996
Total 21.758 13.406 1.584 624 5.736 4.693 53 47.854
Figura 6 – Baseline Emission Inventory del Comune di Finale Ligure
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Analisi dei dati della Baseline
Analisi per settori
Il settore dove si concentra la maggioranza dei consumi considerati dal SEAP, e quindi da dove proviene la
maggior parte delle emissioni, è il settore civile (pubblica amministrazione, terziario, domestico e
illuminazione pubblica) che rappresenta il 78% del totale, i trasporti incidono per il restante 22% (Figura 7).
Per quanto concerne le emissioni di anidride carbonica, il settore civile presenta un peso leggermente superiore, incidendo per il 81% delle emissioni totali (Figura 8).
Figura 7 – Consumi per settore [MWh]
Settore MWh
Civile 126.153
Trasporti 35.026
Figura 8– Emissioni per settore [tCO2]
Settore tCO2
Civile 38.858
Trasporti 8.996 Nel settore civile la principale causa di emissioni è imputabile al settore domestico che incide sul totale del civile per il 66% (Figura 9). Appare quindi evidente come tale settore rappresenti un attore importante per il raggiungimento degli obiettivi del Patto dei Sindaci.
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Le emissioni addebitabili alle utenze dell’amministrazione e all’illuminazione pubblica pesano sul settore complessivamente per il 4%, il terziario incide per il 31% (Figura 10). Seppur percentualmente ridotti, i consumi addebitabili alla pubblica amministrazione rappresentano comunque uno spunto interessante per l’abbattimento delle emissioni di CO2, in quanto gli interventi di efficientamento di edifici comunali e relativamente all’illuminazione pubblica possono da una parte portare un importante risparmio di risorse pubbliche, e dall’altra promuovere i processi di miglioramento energetico presso la popolazione, in modo da attivare un circolo virtuoso che coinvolga anche il settore privato.
Figura 9 – Consumi nel settore civile [MWh]
Settore MWh
Pubblica amministrazione 1.592
Terziario 39.045
Domestico 83.113
Illuminazione pubblica 2.404
Figura 10 – Emissioni nel settore civile [tCO2]
Settore tCO2
Pubblica amministrazione 498
Terziario 14.222
Domestico 22.978
Illuminazione pubblica 1.161
22
Il settore dei trasporti è ad appannaggio principalmente del privato, le utenze comunali ed il trasporto pubblico infatti, incidono per una quota quasi trascurabile.
Figura 11 – Consumi nel settore trasporti [MWh]
Settore MWh
Utenze Comunali 373
Trasporto pubblico 555
Privati 34.098
Figura 12 – Emissioni nel settore trasporti [tCO2]
Settore tCO2
Utenze Comunali 96
Trasporto pubblico 148
Privati 8.751
Analisi per fonte
Relativamente alle fonti di energia, nel settore civile, il metano è il combustibile che incide maggiormente sul totale dei consumi con una percentuale pari al 53%, seguono l’elettricità con il 36%, il GPL con il 5%, il gasolio con il 4% e l’olio combustibile con il 2%; la biomassa e il solare risultano percentualmente quasi ininfluenti (Figura 13). Per quanto concerne le emissioni di CO2 l’elettricità pesa per il 56% del totale e il metano per il 34%, il restante 10% si suddivide tra gli altri combustibili secondo il grafico in Figura 14. Per calcolare le emissioni di biomassa, in mancanza di documentazione certificata che attesti la provenienza del legname utilizzato nelle abitazioni, si è considerato un fattore di emissione pari a 0,202 tCO2/MWh.
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Figura 13 – Consumi per combustibile/vettore nel
settore civile [MWh]
Settore MWh
Metano 66.365
Elettricità 45.048
GPL 6.387
Gasolio 5.774
Biomassa 261
Olio comb 2.237
Solare 79
Figura 14 – Emissioni per combustibile/vettore nel
settore civile [tCO2]
Settore tCO2
Metano 13.405
Elettricità 21.758
GPL 1.475 Gasolio 1.541
Biomassa 53
Olio comb 624
Solare - Nel settore trasporti (Figura 15) la Benzina è il combustibile più utilizzato (54% dei consumi), seguito dal Gasolio (45%). Trascurabile l’apporto del GPL (complessivamente circa l’1%).
24
Figura 15 – Consumi per combustibile/vettore nei
trasporti [MWh]
Settore MWh
GPL 471
Gasolio 15.707
Benzina 18.848
Figura 16 – Emissioni per combustibile/vettore nei
trasporti [tCO2]
Settore tCO2
GPL 109
Gasolio 4.194
Benzina 4.693
Complessivamente, il vettore più utilizzato nel 2005 nel Comune di Finale Ligure è rappresentato dal Metano, che incideva sui consumi per una percentuale pari al 41% nei settori inclusi nel SEAP, segue l’Elettricità con il 28%, il Gasolio con il 13%, la Benzina con il 12%, il GPL con il 4% e l’Olio combustibile con il 2%; trascurabili come già accennato, gli apporti di Solare termico e Biomassa sul totale (Figura 17). In termini di emissioni è l’elettricità a prevalere, con il 46%, seguita dal metano col 28%.
Figura 17 – Consumi per combustibile/vettore [MWh] Figura 18 – Emissioni per combustibile/vettore [tCO2]
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Settore MWh
Metano 66.365
Elettricità 45.048
GPL 6.858
Gasolio 21.482
Benzina 18.848
Biomassa 261
Olio da risc. 2.238
Solare 79
Settore tCO2
Metano 13.405
Elettricità 21.758
GPL 1.584
Gasolio 5.735
Benzina 4.693
Biomassa 53
Olio da risc. 624
Solare -
Dai dati della Baseline si individua pertanto come il settore principale che presenti più ampi margini di intervento sia quello civile, con particolare riferimento all’ambito domestico. Il settore trasporti, per quanto percentualmente rilevante, non presenta invece grandi possibilità, in quanto il trasporto pubblico e le utenze comunali rappresentano una minima parte dei consumi complessivi del settore ed il comune non può agire significativamente sul trasporto privato, anche in considerazione del fatto che il traffico privato a Finale Ligure è per lo più “passante”.
2.5 Il Monitoraggio
Il Monitoraggio rappresenta una fase fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi del SEAP: esso permette infatti, insieme ad eventuali ed adeguati adattamenti del piano, di ottenere un continuo miglioramento del processo. I firmatari del Patto dei Sindaci sono tenuti a presentare una "Relazione di Attuazione" ogni due anni successivi alla presentazione del SEAP "per scopi di valutazione, monitoraggio e verifica": tale Relazione di Attuazione deve includere un inventario aggiornato delle emissioni di CO2 denominato "Inventario di Monitoraggio delle Emissioni" (MEI). Utilizzando la medesima metodologia usata per la BEI anche per la redazione dell’Inventario di Monitoraggio delle Emissioni, la Pubblica Amministrazione può garantire risultati coerenti sulla base delle variazioni delle emissioni registrate tra l’anno di riferimento e l’anno di monitoraggio. Si consiglia tuttavia alla Pubblica Amministrazione di compilare gli inventari delle emissioni di CO2 su base annuale al fine di ottenere un monitoraggio più preciso e una migliore comprensione dei vari fattori che influenzano le emissioni di CO2 ed avere un input annuale per elaborare strategie politiche.
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3. Strategia generale del SEAP
3.1 Finalità e obiettivi (Vision)
Con l’adesione all’iniziativa europea del Patto dei Sindaci l’Amministrazione Comunale, già ampiamente interessata alle tematiche ambientali come si dimostrato dal raggiungimento della certificazione ISO14001 e della Bandiera Blu della FEE, si impegna a ridurre le emissioni di anidride carbonica dovute ai consumi energetici sul proprio territorio di almeno il 20% entro il 2020. In questi anni il Comune ha già attuato una serie di iniziative in questo senso, soprattutto nel settore dei trasporti (avvio servizio bike sharing, realizzazione piste ciclabili, rotonde e zone 30, ecc.). Attraverso la Baseline Emission Inventory il comune di Finale Ligure ha potuto ora individuare le criticità e le opportunità energetiche che il proprio territorio presenta: in particolare il quadro della BEI evidenzia una forte criticità sul settore domestico, che risulta essere poco efficiente come in molti comuni. Il coinvolgimento della popolazione e dei turisti in questa attività risulta pertanto indispensabile, anche tenendo conto del basso apporto che danno alla BEI gli altri settori quali pubblica amministrazione e terziario. In particolare il Comune intende promuovere interventi di efficientamento energetico degli impianti di riscaldamento privati, in parte ancora alimentati ad olio combustibile e gasolio, più inquinanti del metano. Il Comune si impegna inoltre a diminuire fortemente i propri consumi a vantaggio non solo dell’ambiente ma anche dei conti pubblici, con una serie di interventi sui proprio edifici, volti alla sostituzione di caldaie e finestre o ad un miglioramento dell’isolamento termico e sulla flotta veicolare comunale. Sul fronte delle fonti rinnovabili, alcuni impianti (solare fotovoltaico e termico) sono già stati installati. In generale gli obiettivi a medio e lungo termine (anno 2020) che il Comune di Finale Ligure si prefigge di raggiungere nei settori dell’utilizzo del suolo, trasporto e mobilità, standard per edifici nuovi e/o da ristrutturare, allo scopo di ridurre le emissioni nell’atmosfera di anidride carbonica vengono riassunti come segue:
− riqualificazione energetica degli edifici pubblici (impianti ed involucro);
− riqualificazione energetica degli edifici di proprietà privata, sia con norme del regolamento edilizio sia con azioni di promozione anche dirette alla conversione delle caldaie obsolete;
− promozione delle fonti rinnovabili e di impianti efficienti presso le strutture ricettive;
− sostituzione lampade dell’illuminazione pubblica a bassa efficienza con lampade ad alta efficienza energetica o LED;
− azioni di mobilità sostenibile;
− azioni di informazione e coinvolgimento dei cittadini;
− redazione del Piano Urbano della Mobilità e del Traffico;
− interventi sulla flotta veicolare comunale;
− Nuovi interventi urbanistici particolarmente performanti dal punto di vista energetico.
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3.2 Aspetti organizzativi e finanziari
L’adesione al Patto dei Sindaci richiede la costituzione di un’apposita struttura di coordinamento interna, che il Comune di Finale Ligure individua nel Sindaco, nel Segretario Comunale e nel responsabile del Sistema di Gestione Ambientale e nel dirigente dell’Ufficio Tecnico e Ambiente. Una delle caratteristiche peculiari dell’iniziativa del Patto dei Sindaci è quella di mettere la popolazione al centro del rinnovamento energetico, coinvolgendola sugli aspetti organizzativi del comune. Senza il supporto degli abitanti e di chi quotidianamente lavora e si reca nel comune risulta infatti impossibile raggiungere gli obiettivi del Patto. Per quanto concerne gli strumenti finanziari presupposti dall’elaborazione del SEAP, il Comune potrà avvalersi di eventuali finanziamenti nazionali e regionali, di investimenti propri in un’ottica di promozione delle buone pratiche e di possibili cofinanziamenti da parte di attori sociali coinvolgibili in alcune fasi dei processi avviati. Inoltre, l’adesione al Patto dei Sindaci, aprirà le porte a bandi comunitari a temi energetici ed ambientali.
3.3 Analisi SWOT
L’analisi SWOT (Strengths, Weaknesses, Opportunities and Threats, ovvero punti di forza, punti di debolezza, opportunità e minacce) è un utile strumento di pianificazione strategica e può essere utilizzato per il processo del SEAP. Partendo dai risultati dell’indagine di base, l’analisi SWOT consente di determinare i punti di forza e i punti di debolezza dell’autorità locale nel campo della gestione energetica e del clima, nonché le opportunità e le minacce che potrebbero avere un’influenza sul SEAP. Questa analisi può aiutare a definire le priorità nella fase di studio e selezione delle azioni e delle misure da intraprendere per il SEAP.
Punti di forza
− Amministrazione sensibile su tematiche energetiche ed ambientali;
− Azioni già realizzate.
Punti di debolezza
− Parco edilizio datato e dalle basse performance energetiche;
− Età media della popolazione avanzata;
− Centri storici su cui è possibile intervenire solo marginalmente.
Opportunità
− Forte potenziale di sfruttamento delle rinnovabili (in particolare solare fotovoltaico e termico);
− Promozione e sviluppo della mobilità sostenibile;
− Turismo sensibile alle tematiche ambientali (attività outdoor);
− Presenza di numerosi alberghi.
Minacce
− Possibile scarsa adesione dei cittadini alle iniziative promosse dal Comune;
− Eventuale impossibilità per il Comune di investire nelle iniziative previste a causa dei vincoli pubblici di bilancio;
− Aree in trasformazione urbanistica;
− Eventuale eliminazione dei finanziamenti ed agevolazioni nazionali.
28
3.4 Riepilogo degli obiettivi di riduzione della CO2 a livello comunale
Anno Base
2005
Metodologia utilizzata
IPCC
Riduzione scelta
Assoluta
Settori esclusi
Industria, Trasporto extraurbano
Emissioni al 2005
47.854 tCO2
Obiettivo di riduzione
minimo al 2020
9.571 (20%)
SEAP Finale Ligure– Provincia di Savona
29
4. Le Azioni Sono di seguito elencate le azioni per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione di anidride carbonica al 2020. Ad ogni azione è stato associato un codice:
− le prime tre lettere indicano il settore di appartenenza dell’azione;
− le diciture L o S indicano rispettivamente le azioni con un lungo periodo di attuazione (Long term- 2020) e quelle con un breve periodo (Short term - 2015);
− segue il numero progressivo identificativo dell’azione.
4.1 Sintesi delle azioni
Codice Azione Riduzione
tCO2
Riduzione
%
EDILIZIA
EDI-L01 Riqualificazione energetica degli edifici di proprietà comunale 121,4 0,3%
EDI-L02 Regolamento Edilizio Comunale 2.427 5,1%
EDI-L03 Conversione combustibile negli impianti di climatizzazione invernale del settore residenziale e terziario
1.270,5 2,6%
ILLUMINAZIONE PUBBLICA
ILL-L01 Interventi di efficienza energetica su impianti di illuminazione pubblica
460,6 1%
ILL-L02 Ottimizzazione delle sorgenti luminose del settore domestico 1.199,8 2,5%
TRASPORTI
TRA- S01 Azioni per il traffico urbano 45 0,1%
TRA- L01 Realizzazione di percorsi ciclabili e servizio bike sharing 270 0,6%
TRA-L02 Rinnovamento parco veicoli comunale 45 0,1%
TRA- L03 Piano Urbano della Mobilita e del Traffico (PUMT) 240 0,5%
PRODUZIONE DI ENERGIA RINNOVABILE
FER-S01 Impianti solari fotovoltaici per la produzione di energia elettrica presso edifici privati / comunali
235,6 0,5%
FER-S02 Impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria presso i privati, le strutture alberghiere e i bagni marini
960,8 2%
FER- S03 Sensibilizzazione rivolta all’installazione di impianti di micro cogenerazione in edifici alberghieri
160 0,3%
FER-S04 Creazione di una banca dati degli impianti FER pubblici e privati - -%
ACQUISTI VERDI
PRO-S01 Acquisto di energia elettrica verde da parte della Pubblica Amministrazione
858,7 1,8%
INFORMAZIONE E COINVOLGIMENTO DEI CITTADINI
INF-L01 Azioni di informazione e sensibilizzazione 478,5 1%
INF-L02 Gruppo d’Acquisto per l’energia elettrica verde certificata, l’installazione di impianti solari fotovoltaici e termici e l’acquisto di valvole termostatiche per i privati
998,8 2%
PIANIFICAZIONE
PT- L01 Norme per nuove area di trasformazione urbanistica- Elevati livelli di performance energetica degli edifici “Zero Energy Buildings”
- - %
TOTALE 9.776,2 20,4%
30
4.2 Descrizione delle azioni
EDI – L01 Riqualificazione energetica degli edifici di proprietà
comunale Responsabile dell’attuazione
Comune di Finale Ligure Premessa
I consumi energetici dovuti agli edifici di proprietà della pubblica amministrazione incidono per una piccola parte sul totale dei consumi che avvengono all’interno del territorio comunale, tuttavia, gli interventi su tali edifici, oltre ad avere un ritorno economico negli anni per il Comune, rappresentano un esempio per la popolazione. Obiettivi dell’azione
Il Comune intende verificare, attraverso degli audit, l’efficienza energetica del proprio parco edilizio per individuare le criticità ed intervenire con opere di risanamento, al fine di ridurre i consumi e le emissioni di anidride carbonica ad essi correlati. Gli interventi, a seconda degli esiti degli audit energetici, potranno interessare l’involucro, sia trasparente che opaco, gli impianti di climatizzazione e qualsiasi altro manufatto al fine di ridurre i consumi energetici negli edifici. L’azione riveste inoltre la funzione di promuovere l’uso razionale dell’energia ai cittadini, anche in sinergia con specifiche azioni di comunicazione ed informazione. Descrizione dell’azione
L’azione è suddivisa in cinque sotto-azioni. 1. Il Comune provvederà ad effettuare sugli edifici di proprietà comunale audit energetici per
individuare gli interventi migliorativi e i relativi benefici in termini di consumi energetici; 2. Come indicato dalla L.R. 22/2007, modificata dalla L.R. 23/2012, gli edifici occupati da enti pubblici
aventi una metratura utile totale di oltre 500 mq devono essere dotati dell’attestato di Certificazione Energetica entro il 31 Dicembre 2013; a far data dal 9 luglio 2015 la soglia di 500 mq è abbassata a 250 mq, ma il Comune si impegna a realizzare la Certificazione Energetica anche per gli edifici di dimensione inferiore;
3. Si eseguiranno gli interventi migliorativi più efficaci individuati con gli audit energetici; 4. Il Comune farà eseguire la certificazione energetica degli edifici al termine degli interventi e
provvederà a mostrare per ogni edificio la Certificazione Energetica aggiornata per dare ulteriore visibilità ai risultati conseguiti con gli interventi;
5. Verrà effettuato il monitoraggio dei consumi energetici per singolo edificio negli anni a venire. Tabella EDI-L01.1- Edifici di proprietà comunale e relativi consumi 2005 – Fonte: Comune di Finale Ligure
Edificio Superficie [m2] Combustibile Consumi termici
[MWh]
Consumi elettrici
[MWh]
Palazzo Comunale 1.500 Gasolio 92,8 88,4
Magazzini comunali 100 Metano 8,3 9,8
Centro sociale Calvisio 40 Metano 7,7 1,6
Ludoteca 500 Metano 21,5 13,5
Asilo infantile 2.000 Metano 165,2 27,1
SEAP Finale Ligure– Provincia di Savona
31
Complesso Santa Caterina 800 Gasolio 525,8 39
Residenza per anziani 1900 Metano 800 50
Plesso scolastico Finalpia 840 Gasolio 20,4 8,2
Plesso scolastico Final Marina 3.500 Gasolio 119,4 42,2
Istituto Aycardi-Ghiglieri 3.768 Olio comb. 205,7 50,3
Impianto sportivo via Manzoni 900 Gasolio 166,2 -
Spogliatoi Rivetti 1.500 Metano 8 1
Plesso scolastico Calvisio 1.165 Gasolio 44,8 19,6
Ex collegio Aycardi 2.300 Metano 223,8 5
Palazzo “del Tribunale” 920 Metano 35,9 11,8
Palazzo Ruffini 1.900 Gasolio 68,9 76,5
Palazzo Aycardi 881 Metano 33,8 1,9
Istituto Alberghiero Migliorini 900 Metano 50 10
Il comune di Finale Ligure intende inoltre effettuare entro il 2020 ulteriori interventi mirati su alcuni edifici comunali al fine di migliorarne le prestazioni energetiche e ridurne di conseguenza i consumi e le emissioni di anidride carbonica. Tra gli edifici più energivori, per i quali quindi gli interventi risultano prioritari, figurano la Residenza per anziani, la Scuola media Aycardi-Ghiglieri, Palazzo Ruffini e l’Istituto Alberghiero Migliorini. Si riportano di seguito nel dettaglio gli interventi previsti dall’Amministrazione Comunale al 2020:
Tabella EDI-L01.2- – Interventi di riqualificazione energetica Comune di Finale Ligure e relativi risparmi al
2020
Edificio Intervento
Consumo
evitato
[MWh]
Emissioni
evitate
[tCO2]
Percentuale di risparmio
energetico sui consumi
di energia primaria
dell’edificio
Residenza
per anziani
Spogliatoi Rivetti
Cappotto termico + Sostituzione infissi Cappotto termico
240 1,6
67 0,4
30%
20%
Scuola media
Aycardi Ghiglieri
Asilo Infantile
Istituto
Albeghiero
Migliorini
Plesso scolastico
Calvisio
Palazzo Aycardi
Cappotto termico + Sostituzione infissi+ Sostituzione caldaia* Coibentazione copertura + Sostituzione infissi Cappotto termico + Sostituzione infissi + Sostituzione caldaia Cappotto termico + Sostituzione infissi + Sostituzione caldaia Sostituzione infissi + Sostituzione caldaia
102,8 33 25 22,4 10,1
28,7 6,7 5,1 6 2
50%
20%
50%
50%
30%
32
Uffici Comunali
di Palazzo Ruffini
Cappotto termico + Sostituzione infissi +
20,7 5,5
30%
TOTALE 455,7 121,4
La residenza per anziani sarà anche interessata da interventi di installazione di sistemi solari termici i cui effetti in termini di risparmio energetico e riduzione di C02 sono conteggiati nell’Azione FER-S02 “Impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria”. *All’intervento di sostituzione della caldaia è abbinata la conversione del combustibile da olio da riscaldamento a metano; tuttavia per la relativa stima della riduzione di CO2 si rimanda all’Azione EDI-L03 “Conversione combustibile negli impianti di climatizzazione invernale del settore residenziale e terziario”. Risultati ottenibili, potenziali di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni
Per i suddetti interventi di riqualificazione energetica degli edifici comunali si stima una riduzione complessiva in termini di emissioni di anidride carbonica al 2020 pari a 121,4 tCO2.
Prevedibile svolgimento temporale
Entro il 2020. Attori coinvolti o coinvolgibili / Soggetti promotori
Comune di Finale Ligure Valutazioni e strategie finanziarie
Il costo degli interventi sarà a carico dell’amministrazione comunale, eventualmente recuperando finanziamenti regionali, nazionali o europei o attraverso l’intervento di una ESCO che potrà ripagarsi con il risparmio ottenuto. Possibili ostacoli o vincoli/barriere di mercato
Vincoli di bilancio dell’Amministrazione Comunale. Indicazioni per il monitoraggio
Il monitoraggio verrà eseguito dal Comune attraverso il confronto tra gli audit energetici precedenti agli interventi e le attestazioni di Certificazione Energetica successive alle opere di efficientamento e attraverso una costante analisi dei consumi energetici ricavati su base annua.
SEAP Finale Ligure– Provincia di Savona
33
EDI – L02 Regolamento Edilizio Comunale
Responsabile dell’attuazione
Comune di Finale Ligure Premessa
Il Regolamento Edilizio Comunale è un importante “strumento strategico” attraverso il quale l’amministrazione comunale può condizionare gli approvvigionamenti e le tecnologie energetiche da impiegare nel settore dell’edilizia privata, che mediamente rappresenta almeno il 40% dei consumi energetici e delle emissioni di un territorio comunale. La conoscenza specifica del territorio e delle abitudini della popolazione può permettere all’amministrazione comunale di sapere quanto spingersi nella imposizione di norme più restrittive rispetto alla normativa nazionale e regionale vigente, inserendo nel Regolamento Edilizio Comunale regole più incisive e adeguate al territorio. Obiettivi dell’azione
L’obiettivo dell’azione è il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici di proprietà privata, con riferimento sia a condomini che a singole abitazioni, al fine di ridurre sensibilmente l’apporto in termini di emissioni di anidride carbonica del settore residenziale, con benefici in termini di comfort delle abitazioni e di risparmi di costi per i cittadini, tenendo presente che nel Comune di Finale Ligure i consumi del settore domestico rappresentano circa il 51% del totale. Descrizione dell’azione
L’azione consiste nel promuovere interventi di riqualificazione energetica presso la popolazione, attraverso l’inserimento/aggiornamento nel Regolamento Edilizio Comunale di un apposito titolo riguardante i consumi energetici degli edifici. Tali norme dovranno coinvolgere sia il nuovo costruito che, soprattutto, l’esistente. Al fine di stimolare il processo virtuoso dell’efficienza energetica, oltre al recepimento delle norme nazionali e regionali, il comune ha previsto di inserire regole più stringenti, nel dettaglio:
− per le nuove costruzioni: � obbligo di classe A (riferita ad entrambi i valori di EPgl ed EPinv) per il nuovo costruito;
− per l’esistente: � rispetto dei limiti nazionali e/o regionali per l’involucro opaco in caso di ristrutturazione
dell’intero edificio e, nel caso di impossibilità tecnica di realizzare un adeguato isolamento, richiedere comunque il massimo risultato possibile, sulla base di una giustificazione tecnica che illustri le motivazioni per le quali non sia stato possibile realizzare l’intervento rispettando la normativa;
� rispetto dei limiti nazionali e/o regionali di trasmittanza per gli infissi (involucro trasparente) nel caso di sostituzione;
� per gli impianti di riscaldamento, nel caso di sostituzione, redazione della diagnosi energetica preliminare, al fine di avere un giusto dimensionamento degli impianti, e installazione di valvole termostatiche e, nel caso di impianti centralizzati, di sistemi di contabilizzazione del calore.
� Dispositivi di regolazione: installazione obbligatoria progressivamente ma entro il 2020 di
valvole termostatiche sul parco edilizio esistente indipendentemente dalla sostituzione del generatore.
34
L’azione prevede inoltre alcune misure di accompagnamento quali campagne di informazione e giornate dedicate al tema dell’efficienza energetica, iniziative connesse all’azione INF-L01 “Azioni di informazione e sensibilizzazione”. Le prescrizioni del Regolamento Edilizio Comunale consentiranno di ottenere al 2020 un significativo risparmio energetico, che può essere quantificato mediante simulazioni statistiche riportante nel paragrafo successivo ottenute attraverso l’utilizzo di uno specifico software di calcolo. Risultati ottenibili, potenziali di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni
I risultati ottenibili sono stati stimati tenendo conto dell’edificato esistente nel territorio comunale. Secondo i dati del censimento ISTAT del 2001, circa il 49% degli edifici abitativi è stato costruito prima del 1945, il 32% tra gli anni ’50 e gli anni ’70 del secolo scorso, l’11% dopo il 1970, il 4% dopo il 1980 e solo il 3% dopo il 1991, delineando pertanto un parco edilizio datato e dalle basse prestazioni energetiche.
Tabella EDI-L02.1- Edifici ed alloggi nel Comune di Finale Ligure– Fonte: ISTAT 2001
Prima
del 1919
Dal 1919
al 1945
Dal 1946
al 1961
Dal 1962
al 1971
Dal 1972
al 1981
Dal 1982
al 1991
Dopo
il 1991 Totale
alloggi 2.798 787 2.510 3.858 1.562 444 182 12.141
edifici 981 261 345 459 278 97 75 2.496
Per quantificare gli apporti in termini di risparmio energetico di questa azione, si sono considerati tre
possibili tipologie di intervento sull’esistente, ovvero:
− Involucro opaco: realizzazione del cappotto termico ed isolamento dei solai e delle coperture (trasmittanza termica del cappotto, del solaio di copertura e del pavimento su vespaio areato: 0,4 W/m2K);
− lnvolucro trasparente: sostituzione serramenti (finestre doppio vetro, taglio termico, trasmittanza termica: 2 W/m2K.);
− impianto di riscaldamento: sostituzione del generatore di calore e installazione di valvole termostatiche (regolazione climatica+ambiente con regolatore, generatore di calore a gas a condensazione classificato ****);
− Dispositivi di regolazione: installazione obbligatoria di valvole termostatiche indipendentemente dalla sostituzione del generatore sugli edifici del territorio. Il calcolo ha tenuto conto in via cautelativa dell’applicazione ai soli impianti centralizzati, pari a circa il 40% del totale (in Tabella EDI-L02.2 la percentuale di applicazione del 100% è per tale riferita alla totalità degli impianti centralizzati*).
Il risparmio di energia primaria ottenibile da questa azione al 2020 è illustrato nella tabella sottostante, prevedendo, per ciascun intervento, le seguenti percentuali ipotizzate sulla base dei trend prevedibili al 2020, a partire dal 2010, anno di entrata in vigore del Regolamento Edilizio attuale.
Tabella EDI-L02.2 - Risparmio ottenibile al 2020
Area d’intervento % sul
totale
Risparmio
energetico [MWh]
Emissioni evitate
all’anno [tCO2]
Involucro opaco 10 % 2501 521 Involucro trasparente 35 % 2250 470 Impianti di riscaldamento 50 % 4624 936 Dispositivi di regolazione 100%* 2070 500
TOTALE 11445 2427
SEAP Finale Ligure– Provincia di Savona
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Le percentuali sono calcolate facendo riferimento ai dati ISTAT sulle superfici medie opache e trasparenti, mentre per gli impianti di riscaldamento ai dati relativi agli alloggi presenti sul territorio comunale. Prevedibile svolgimento temporale
Entro il 2020. Attori coinvolti o coinvolgibili / Soggetti promotori
Comune di Finale Ligure, cittadini, addetti al settore terziario (commercianti o titolari di uffici), imprese, progettisti. Valutazioni e strategie finanziarie
Per promuovere le iniziative di risparmio energetico sono a disposizione strumenti finanziari nazionali che incentivano gli interventi e dei quali il Comune si farà promotore: per la riqualificazione energetica degli edifici esistenti, salvo cambiamenti, fino alla data del 31 dicembre 2014 i proprietari degli immobili avranno diritto ad una detrazione Irpef del 65 % delle spese sostenute; dal 1 Gennaio 2015 tale quota scenderà al 50% per poi attestarsi al 36% dal 2016. Per quanto riguarda invece le spese sostenute per gli interventi su parti comuni di edifici condominiali, la detrazione applicata rimane pari al 65% fino al 30 giugno 2015. Possibili ostacoli o vincoli/barriere di mercato
Scarsa propensione dei privati alla realizzazione degli interventi a causa della crisi economica.
Indicazioni per il monitoraggio
Attraverso l’aggiornamento della BEI e le pratiche edilizie pervenute in Comune. Per facilitare l’operazione è raccomandabile la creazione di un database comunale dove inserire i dati degli interventi (tipologia di intervento, superficie, ecc…). SI veda anche la scheda FER-S04 “Creazione di una banca dati degli impianti FER pubblici e privati”.
36
EDI – L03 Conversione combustibile negli impianti di climatizzazione
invernale del settore residenziale e terziario Responsabile dell’attuazione
Comune di Finale Ligure Premessa
Olio combustibile e gasolio sono due combustibili fossili altamente inquinanti. Nel territorio comunale il settore residenziale al 2005 presentava ancora diversi impianti di riscaldamento alimentati a gasolio per un valore complessivo di 3.832,5 MWh in termini di consumi (pari a 1.023 tCO2 di emissioni). Per quanto riguarda il settore terziario, al 2005 si registrava la presenza di impianti alimentati a gasolio per un valore complessivo di circa 1.070 MWh in termini di consumi (pari a 286 tCO2) e di impianti alimentati ad olio combustibile per un valore complessivo di 2.032,2 MWh (corrispondenti a 567 tCO2). L’olio combustibile era inoltre presente al 2005 anche nel settore comunale utilizzato per il riscaldamento dell’Istituto Aycardi-Ghiglieri. Dal punto di vista normativo, l’utilizzo dell’olio combustibile risulta fuori legge dal 1 Settembre 2007 ai sensi del Dlgs152/06 aggiornato al 2010 per impianti sotto i 300 kW; mentre per impianti di potenzialità compresa tra 0,3 e 3 MW il termine era il 1 settembre 2013, prorogato al 1 settembre 2017 per i soli
impianti per quali è stata presentata richiesta autorizzazione entro e non oltre la data del 26 agosto
2010. Per quanto riguarda invece gli impianti alimentati a gasolio al momento non sono previsti obblighi di legge tuttavia il Comune si impegna a promuoverne la sostituzione presso i privati e nei propri edifici, sfruttando l’opportunità rappresentata dalla completa metanizzazione del territorio comunale.
Obiettivi dell’azione
Progressiva riduzione degli impianti di riscaldamento a olio combustibile (in questo caso fino alla completa eliminazione in quanto fuori legge) e a gasolio attraverso la sostituzione con impianti più efficienti e che utilizzano combustibili meno inquinanti e che riducono le emissioni di CO2. Si tenga presente che il passaggio da olio combustibile a metano permette una riduzione delle emissioni di PM10 del 90%, di NOx del 60% e di CO2 del 30%. Descrizione dell’azione
L’amministrazione si impegna a stimolare la sostituzione delle caldaie presso i cittadini e le imprese, promuovendo l’utilizzo di impianti ad alta efficienza e di combustibili meno impattanti in termini di emissioni di anidride carbonica. In particolare sono previste due sottoazioni: - Sottoazione 1. incentivare la conversione delle caldaie alimentate a gasolio dei settori residenziale e
terziario, promuovendo l’utilizzo di biomassa a filiera corta come combustibile alternativo; - Sottoazione 2. verificare la sostituzione delle caldaie alimentate ad olio combustibile del settore
terziario. - Sottoazione 3. Sostituire la caldaia dell’edificio comunale Istituto Aycardi Ghiglieri.
In tutti i suddetti casi il Comune potrà facilitare la creazione di Gruppi d’Acquisto, effettuare incontri mirati con i proprietari degli alloggi e gli amministratori di condominio, e promuovere eventuali finanziamenti a livello nazionale e regionale qualora questi risultassero disponibili.
SEAP Finale Ligure– Provincia di Savona
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Risultati ottenibili, potenziali di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni
La stima della riduzione di emissioni di CO2 per le sottoazioni 1, 2 e 3 è riportata nella tabella seguente:
Tabella EDI-L03.1- Risparmio ottenibile al 2020
Sottoazione
Risparmio
emissioni
[tCO2]
1. Conversione 50% degli impianti settori residenziale e terziario da gasolio a biomassa 654,5 2. Conversione 100% degli impianti settore terziario da olio combustibile a biomassa 567 3. Conversione impianto comunale ad olio combustibile 49
TOTALE 1.270,5
In tutti i casi sopracitati, la riduzione di emissioni di CO2 è stata stimata ipotizzando a scopo cautelativo una conversione dei consumi di olio combustibile e gasolio a biomassa a parità di consumo di energia primaria: ai fini della quantificazione dell’azione, pertanto, si valuta esclusivamente il cambio di combustibile senza considerare il miglioramento dell’efficienza, dovuto all’installazione di una nuova caldaia, per non sovrapporre questa azione con altre azioni presenti in questo piano. Prevedibile svolgimento temporale
Entro il 2020. Valutazioni e strategie finanziarie
L’attività di promozione può potenzialmente essere realizzata a costi ridotti per il Comune in quanto potrebbe concretizzarsi in incontri pubblici presso i locali comunali alla presenza di esperti del settore. Una possibile alternativa è quella di reperire fondi per effettuare eventuali campagne di informazione o iniziative di sensibilizzazione attraverso sponsor (es. aziende che vendono caldaie). Per quanto concerne i costi di conversione degli impianti, essi saranno a carico dei privati che potranno beneficiare, in caso di installazione di caldaie a biomassa, delle detrazioni fiscali del 65% valide fino al 31 Dicembre 2014 per i privati (singole unità immobiliari) e fino al 30 Giugno 2015 per i condomini. Circa la biomassa è disponibile un altro strumento incentivante alternativo: il cosiddetto Conto Termico (D.M. 28 Dicembre 2012) che definisce un regime di sostegno per interventi di piccole dimensioni per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e per l’incremento dell’efficienza energetica. L’azione di sostituzione delle caldaie a gasolio con moderne caldaie a legna rientra tra gli interventi ammessi agli incentivi come da art. 4 comma 2 “Incentivi per gli interventi di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di sistemi ad alta efficienza” che, tra gli altri, annovera il comma 2.b: “Sostituzione di
impianti di climatizzazione invernale (…)con impianti di climatizzazione invernale dotati di generatore di
calore alimentati da biomassa, con potenza termica nominale fino a 1000 kW”. Possibili ostacoli o vincoli/barriere di mercato
Scarsa propensione dei privati alla realizzazione degli interventi.
Indicazioni per il monitoraggio
Attraverso l’aggiornamento della BEI e il monitoraggio del numero di schede-domande presentate dal Soggetto responsabile (in questo caso i privati cittadini) all’ENEA nel caso di installazione di caldaie a biomassa incentivate al 65%, attraverso eventuali autorizzazioni richieste all’Ufficio Edilizia ed attraverso i riscontri dell’ente che si occupa del controllo caldaie.
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ILL – L01 Interventi di efficienza energetica su impianti di illuminazione
pubblica Responsabile dell’attuazione
Comune di Finale Ligure
Premessa
L’efficientamento energetico degli impianti di illuminazione pubblica stradale garantisce al comune importanti risultati su più fronti: riduzione dei carichi elettrici, incremento del flusso luminoso, miglioramento delle prestazioni complessive della rete distributiva elettrica, consistente riduzione delle spese manutentive.
Obbiettivi dell’azione
Riduzione dei consumi di energia elettrica e conseguente riduzione delle emissioni di CO2 attraverso l’utilizzo di apparecchi e lampade di nuova generazione a maggiore efficienza (miglior rapporto lumen/watt) e attraverso azioni di parzializzazione del flusso luminoso emesso dalle sorgenti durante le fasce orarie notturne, possibile a fronte di una diminuzione del flusso veicolare.
Descrizione dell’azione
L’azione può essere cronologicamente suddivisa attraverso i seguenti passaggi:
1. Identificazione dell’attuale parco lampade comunale attraverso i dati trasmessi dal comune di Finale Ligure;
2. Identificazione dei consumi relativi a tali impianti;
3. Verifica della corrispondenza tra la potenza illuminante installata sul territorio ed il consumo annuale reale comunicato dall’amministrazione. Tale valore dovrebbe corrispondere al funzionamento degli impianti esistenti per un numero di ore annuali compreso tra 4000÷4400 ore, valori tipici da considerare nelle stime su impianti di questo tipo, corrispondenti ad un tempo di accensione giornaliero medio tra le 11 e 12 ore.
4. Identificazione delle possibili soluzioni di efficientamento degli impianti di illuminazione pubblica costituite principalmente da:
- sostituzione delle attuali sorgenti con nuove di maggiore efficienza;
- sostituzione degli alimentatori ferromagnetici con alimentatori elettronici dimmerabili;
- azioni di parzializzazione del flusso luminoso nelle fasce orarie notturne in previsione del decremento del traffico;
Nel 2005, secondo i dati comunicati dall’amministrazione, il parco lampade del comune di Finale Ligure era complessivamente composto da ca. 2992 punti luce, di cui 1798 (ca. 60%) di proprietà comunale ed i restanti 1194 (ca. 40%) di Terzi (Enel So.le)
Tutti i punti luce, di proprietà comunale e non, sono riassunti nella seguente tabella, suddivisi in base alla tipologia di sorgente luminosa equipaggiata.
SEAP Finale Ligure– Provincia di Savona
39
Punti luce di proprietà comunale Quantità Percentuale sul parziale
Vapori di mercurio 936 52,06%
Ioduri metallici 250 13,90%
Vapori di sodio alta pressione 582 32,37%
Vapori di sodio bassa pressione 19 1,06%
Led 11 0,61%
Totale 1798 100%
Punti luce di proprietà Enel Sole Quantità Percentuale sul parziale
Vapori di mercurio 734 61,48%
Alogenuri metallici 43 3,60%
Vapori di sodio alta pressione 402 33,67%
Led 6 0,50%
Basso consumo 9 0,75%
Totale 1194 100%
Punti luce totali Quantità Percentuale sul totale
Vapori di mercurio 1670 55,82%
Ioduri / Alogenuri metallici 293 9,78%
Vapori di sodio alta pressione 984 32,89%
Vapori di sodio bassa pressione 19 0,64%
Led 17 0,57%
Basso consumo 9 0,30%
Totale 2992 100%
Di seguito sono elencate alcune tipologie di intervento realizzabili al fine di efficientare le installazioni esistenti. In particolare si propone:
- sostituzione di tutte le sorgenti a vapori di mercurio e sodio a bassa pressione con equivalenti di maggiore efficienza. In particolare risulta particolarmente vantaggioso l’impiego della tecnologia a led che, oltre ad abbattere i consumi energetici e le relative emissioni di CO2, consente anche di ridurre i costi di manutenzione degli impianti;
- parzializzazione delle sorgenti luminose a vapori di sodio durante le fasce orarie notturne per la diminuzione dei flussi veicolari, tramite installazione nei quadri di regolatori di flusso luminoso;
- sostituzione su una parte di punti luce di alimentatori ferromagnetici tradizionali con nuovi alimentatori elettronici dimmerabili (ad esempio alimentatori bi-regime), che consentono di parzializzare puntualmente il flusso luminoso dell’apparecchio su cui sono equipaggiati;
- parzializzazione delle nuove sorgenti luminose a led durante le fasce orarie notturne per la diminuzione dei flussi veicolari. Un notevole vantaggio derivante dall’impiego del led è proprio connesso ad una maggiore semplicità di realizzazione per azioni di questo tipo rispetto alle sorgenti tradizionali. Infatti, anziché installare nuovi quadri elettrici di illuminazione equipaggiati con tradizionali regolatori di flusso luminoso, è possibile prevedere sistemi di parzializzazione basati sulla tecnologia delle onde convogliate. Tramite installazione nei quadri di una centralina di controllo di dimensioni ridotte è possibile comunicare con ciascun punto luce attraverso un segnale di basso livello veicolato dal circuito di alimentazione alle lampade. Pertanto, a fronte di un modesto sovrapprezzo dell’investimento iniziale, è possibile ottenere notevoli vantaggi a lungo termine derivanti dal risparmio energetico ottenibile.
Dall’analisi dei dati riassunti nella precedente tabella, emerge pertanto la possibilità di effettuare i
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seguenti interventi di efficientamento degli impianti comunali:
- sostituzione di 1670 (936+734) apparecchi equipaggiati con sorgenti a vapori di mercurio e di 19 apparecchi equipaggiati con sorgenti a vapori di sodio in bassa pressione con equivalenti a led;
- sostituzione di alimentatori ferromagnetici con elettronici su 293 (250+43) apparecchi equipaggiati con sorgenti a ioduri / alogenuri metallici;
- azioni di parzializzazione del flusso luminoso su tutti i nuovi punti luce a led, in totale circa 1689 (955+734), sfruttando la tecnologia delle onde convogliate e su 984 (582+402) punti luce al sodio alta pressione , tramite installazione di regolatori di flusso.
5. Realizzazione degli interventi proposti, previa condivisione ed accettazione da parte del Comune 6. Monitoraggio dei consumi annuali
Risultati ottenibili, potenziali di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni
In base alle azioni proposte il risparmio energetico minimo conseguibile sul singolo punto luce ed a seguito della singola azione è quantificabile come segue:
- Sola sostituzione delle sorgenti a vapori di mercurio con led: > 50%
- Sostituzione di alimentatori ferromagnetici con elettronici: > 10%
- Azioni di parzializzazione del flusso luminoso nelle fasce orarie notturne per i punti luce a vapori di sodio: fino al 20-25% per applicazioni stradali, fino al 40% per illuminazione artistica
- Azioni di parzializzazione del flusso luminoso nelle fasce orarie notturne per i punti luce a led: fino al 20-25%
Nel seguente prospetto, a partire dall’anno di riferimento del BEI (Baseline Emission Inventory) è riportato l’andamento dei consumi e delle relative emissioni di CO2, definito in base ai dati condivisi dal Comune di Celle Ligure e in funzione delle azioni di efficientamento proposte.
Dato 2005
(anno di riferimento BEI)
2020
(completamento obiettivo)
Consumo punti luce comunali
1646,2 MWh (1) 1041,1 MWh (3)
Consumo punti luce non comunali
754,3 MWh (2) 405,7 MWh (3)
Emissioni CO2 punti luce comunali
795,1 te 502,8 te
Emissioni CO2 punti luce comunali
364,3 te 195,9 te
NOTE: (1) L’Amministrazione ha comunicato il numero totale dei punti luce suddivisi in base alla tipologia della
sorgente equipaggiata (mercurio, sodio, ecc.). Non essendo disponibile un censimento puntuale dell’intero parco lampade da cui dedurre la potenza dei singoli punti luce, la potenza installata complessiva è stata stimata per ciascuna tipologia di sorgente suddividendo in parti uguali il numero totale di punti luce tra le taglie nominali disponibili sul mercato più diffuse (per esempio sorgenti Hg: 50W, 80W, 125W, 250W, 400W). Dalla potenza installata così stimata funzionante per 4400 h/anno è stato quindi ottenuto il dato di consumo inserito a tabella.
(2) Dato calcolato a partire dalla potenza dedotta dalle informazioni ricevute funzionante per 4400 h/anno.
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(3) Dato calcolato dopo l’applicazione degli interventi di efficientamento proposti nelle stesse modalità di funzionamento (4400 h/anno)
In base ai dati riportati emerge che le azioni proposte da oggi al 2020 consentiranno di ottenere un risparmio energetico complessivo stimato attorno a 953,7 MWh/anno.
Assumendo un coefficiente alfa di rilascio di CO2 per unità di energia prodotta proprio della rete elettrica pari a 0,483 tCO2/MWh, si può stimare un risparmio di emissioni di gas serra conseguente alle azioni proposte pari a ca. 460,6 tCO2 equivalenti.
Prevedibile svolgimento temporale
Entro il 2020.
Attori coinvolti o coinvolgibili / Soggetti promotori
Comune di Finale Ligure / ESCO
Valutazioni e strategie finanziarie
Punti luce comunali (ca. 60%)
Il costo degli interventi sarà a carico dell’Amministrazione o sarà sostenuto da Soggetto Terzo che si incaricherà anche della gestione pluriennale degli impianti di illuminazione pubblica. Nel primo caso i lavori saranno assegnati a ditte esterne tramite contratto di appalto convenzionale. Nel secondo caso, attraverso una delle possibili formule previste dalla legge inerenti il partenariato privato, il Comune assegnerà tramite gara pubblica la gestione dei propri impianti di illuminazione a Soggetto Terzo (per es. ESCO) il quale, oltre ad occuparsi della manutenzione ordinaria degli stessi, si accollerà anche gli oneri per i nuovi lavori ed il relativo rischio d’impresa ad essi connesso. Punti luce di proprietà Terzi (Enel Sole) (ca. 40%)
La strategia di intervento sugli impianti di pubblica illuminazione di proprietà Terzi (Enel Sole) è connessa allo stato attuale degli impianti, principalmente in relazione alla presenza di situazione di promiscuità elettrica / meccanica dei medesimi.
- In assenza di situazioni di promiscuità l’iter procedura potrebbe ad esempio essere il seguente: riscatto degli impianti, gara pubblica per assegnazione della gestione del servizio, interventi e relativi oneri a carico del Soggetto incaricato che, a fronte di un pagamento di un canone di servizio paragonabile alla spesa attuale del Comune, potrà realizzare gli interventi di efficientamento grazie all’apporto del risparmio energetico ad essi associato.
- In presenza di numerose situazioni di promiscuità degli impianti la definizione della strategia ottimale da adottare dovrà quindi derivare da un accurato studio di fattibilità che tenga conto delle configurazioni impiantistiche diffuse sul territorio comunale ed individui la soluzione migliore. Il costo degli interventi potrà essere a carico dell’amministrazione comunale o, potrà essere sostenuto da Soggetto Terzo che si incaricherà anche della gestione pluriennale degli impianti di illuminazione pubblica previo pagamento di un canone di servizio da definire tra le parti, paragonabile comunque alla spesa pubblica sostenuta allo stato attuale dall’amministrazione.
Possibili ostacoli o vincoli/barriere di mercato
L’effettiva realizzazione degli interventi proposti potrebbe essere ostacolata dalla presenza di situazioni di
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promiscuità elettrica / meccanica dei medesimi, le quali potrebbero causare un dilatamento dell’orizzonte temporale per portarli a compimento. In presenza di numerose situazioni di promiscuità degli impianti la definizione della strategia ottimale da adottare dovrà quindi derivare da un accurato studio di fattibilità che tenga conto delle configurazioni impiantistiche diffuse sul territorio comunale ed individui la soluzione migliore. Indicazioni per il monitoraggio
Il funzionamento annuale degli impianti di illuminazione pubblica (ore annuali) è un dato che non subisce scostamenti significativi nel tempo e ciò semplifica il monitoraggio e la quantificazione del risparmio energetico derivante dall’efficientamento degli impianti.
Tale informazione potrà essere derivata dall’analisi delle fatture ricevute dal Comune / Soggetto Terzo da parte del fornitore del servizio e il dato aggiornato sarà inserito nel BEI periodico per il monitoraggio delle emissioni, in modo da fornire indicazioni su eventuali ulteriori interventi correttivi.
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ILL – L02 Ottimizzazione delle sorgenti luminose del settore domestico
Responsabile dell’attuazione
Privati / Comune di Finale Ligure Premessa
L’illuminazione degli ambienti costituisce circa il 15% del consumo di energia elettrica nelle abitazioni. Nelle tradizionali lampadine a incandescenza ancora ampiamente diffuse, solo il 5% dell’energia che le alimenta viene convertita in luce, mentre il rimanente 95% viene sprecato in calore. L’8 dicembre 2008, la Commissione Europea ne ha approvato la messa al bando in tutti gli Stati membri, secondo un programma di progressiva sostituzione a partire dal settembre 2009, che si è completato a fine 2012. Attualmente quindi, in caso di sostituzione delle sorgenti luminose domestiche, le utenze possono scegliere tra le seguenti alternative:
-Le lampade a LED: sono alimentate da un apposito circuito elettronico, il cui scopo è principalmente quello di ridurre la tensione di rete ai pochi volt richiesti dai LED. Diversamente dalle lampadine a incandescenza che terminano la loro vita con la bruciatura del filamento, i LED degradano lentamente con una perdita della luminosità che scende al 20-30%. Da un punto di vista economico i LED sono più costosi delle lampadine a filamento, ma la durata di funzionamento, che si aggira intorno alle 50 000-80 000 ore, è ben superiore alla vita di una lampadina tradizionale. Dal punto di vista energetico inoltre, i LED sono molto più efficienti poiché la quantità di energia sprecata sotto forma di radiazione infrarossa e di calore rilasciato nell’ambiente sono molto ridotte rispetto alle tecnologie di illuminazione tradizionali.
- La lampade a fluorescenza: possono essere tubolari, conosciute anche come “neon”, o compatte, conosciute come “lampade a risparmio di energia”. Per le applicazioni domestiche le lampade a fluorescenza compatte si prestano a sostituire quelle tradizionali ad incandescenza, anche dal punto di vista degli attacchi meccanici, e presentano bassi costi di esercizio, maggiore efficienza luminosa (dalle 4 alle 7 volte superiore) e vita utile (fino a 10 volte) rispetto alle lampadine ad incandescenza. La sostituzione delle sorgenti luminose domestiche tradizionali, seppur non di competenza diretta dell’Amministrazione Comunale, rappresenta un intervento che contribuisce alla riduzione dei consumi energetici e delle relative emissioni di CO2 sul territorio comunale. Obiettivi dell’azione
Ottimizzazione dell’efficienza delle sorgenti luminose domestiche con la progressiva sostituzione delle sorgenti tradizionali, ormai vietate per legge, con nuove tecnologie al fine di contenere i consumi energetici per l’illuminazione domestica.
Descrizione dell’azione
L’azione prevede la progressiva sostituzione al 2020 di tutte le tradizionali lampade per l’illuminazione domestica scegliendo i nuovi apparecchi in base alla loro maggiore efficienza luminosa (espressa in base al rapporto fra l’unità di misura della quantità di luce emessa, il lumen [lm], ed i watt assorbiti), ai minori consumi energetici ed in rapporto all’ambiente da illuminare. Dal 2002 una Direttiva dell’Unione Europea ha reso obbligatorio esporre anche sulle lampade l’“etichetta
energetica”, che indica l’efficienza energetica della lampada, il flusso luminoso, la potenza e la durata media di vita, evidenziando le informazioni rilevanti e agevolando così la scelta dei prodotti che
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consumano meno. Risultati ottenibili, potenziali di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni
Si stima che la sostituzione delle sorgenti luminose con lampade più efficienti, grazie al migliore rendimento ed alla più lunga durata di vita, abbinati ad una regolare manutenzione e pulizia che prevenga la perdita di flusso luminoso per sporcizia, possa condurre ad un risparmio in termini di consumi energetici pari a circa l’80%. Tenendo presente che i consumi elettrici per l’illuminazione domestica sul territorio del Comune di Finale Ligure sono stimati in circa 3105,1 MWh (pari al 15% del totale dei consumi elettrici del settore residenziale), si stima che l’intervento possa portare al 2020 ad un risparmio di circa 2484,1 MWh pari a
1.199,8 tCO2.
Prevedibile svolgimento temporale
In corso- entro il 2020. Attori coinvolti o coinvolgibili / Soggetti promotori
Privati / Comune di Finale Ligure Valutazioni e strategie finanziarie
I costi di sostituzione delle sorgenti tradizionali sono a carico dei privati che a fronte del maggiore investimento iniziale (dovuto all’attuale maggior costo delle nuove lampadine a risparmio energetico) potranno subito iniziare a beneficiare di una riduzione dei consumi e quindi dei relativi benefici in termini economici. Possibili ostacoli o vincoli/barriere di mercato
- Indicazioni per il monitoraggio
-
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TRA– S01 Azioni per il traffico urbano
Responsabile dell’attuazione
Comune di Finale Ligure Premessa
Il Comune di Finale Ligure ha intrapreso un processo di riassetto e riordino del traffico urbano. Molti sono gli interventi realizzati negli anni recenti. In considerazione della letteratura vigente e delle analisi di tipo ambientale che solitamente sono effettuate a verifica dei contenuti e degli effetti della rivisitazione della circolazione e del traffico urbano, sono state maggiormente approfondite ai fini del SEAP quelle azioni che più sono in grado di offrire apporti significativi alla fluidificazione della circolazione o alla diversione modale o ad un diverso uso della sede stradale. Questi ultimi rappresentano infatti finalità precipue del SEAP e obiettivi concorrenti ad una maggiore sostenibilità del muoversi.
Obbiettivi dell’azione
All’interno degli interventi realizzati, nella presente scheda vengono considerate quelle misure che risultano essere più significative ai fini del raggiungimento degli obiettivi finali di riduzione dei fabbisogni energetici e delle emissioni di anidride carbonica. In particolare, nel novero delle azioni che partecipano con il loro contributo alla riduzione del fabbisogno energetico e delle emissioni di CO2, sono ritenuti più rilevanti a fini del calcolo (seppure basato su stime e non su simulazioni degli scenari futuri):
- Interventi di moderazione del traffico (zone 30) - Interventi di fluidificazione della circolazione (eliminazione pressoché totale dei semafori).
Descrizione dell’azione
Circa gli interventi di cui sopra si evidenzia: - Interventi di moderazione del traffico (zone 30) Dette iniziative risultano concorrenti agli obiettivi del SEAP in quanto la limitazione del traffico veicolare (seppur su singole percorrenze) può comportare riduzioni significative nella produzione di gas inquinanti. L’istituzione delle aree con velocità moderata, pur non impedendone il transito e in generale la presenza, costituisce un deterrente alla pervasività del mezzo su strada in quanto agisce da inibitore soprattutto per quei quartieri che soffrono di traffico di attraversamento e che, grazie all’introduzione della regolamentazione, possono trarne beneficio. Inoltre l’introduzione di dette misure mira a contribuire ad un sostenibile modello di qualità della vita in città in senso generale che, sommato ad altri interventi seppur minimi (di arredo urbano, pedonalità, ecc.), possono dare vita ad un cambiamento degli stili di vita e quindi anche dell’attitudine allo spostamento legato al possesso dell’auto privata. - Interventi di fluidificazione della circolazione Dette soluzioni contribuiscono alla generale fluidificazione del traffico urbano e di attraversamento e pertanto diminuiscono l’incidenza delle code e quindi le esternalità ambientali derivanti (spreco di carburante e emissioni nocive). Fa parte di questa categoria anche quanto già realizzato dal Comune di Finale Ligure con l’installazione di nuove rotonde.
Risultati ottenibili, potenziali di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni
Coerentemente con quanto sopra riportato e da assunzioni desunte da letteratura e dalla pratica delle simulazioni di traffico, si considera che l’apporto ai complessivi target del SEAP offerto dagli interventi di
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fluidificazione del traffico e di miglioramento alla circolazione possano essere quantificati nell’ordine dello 0,5% sul totale delle emissioni nel comparto trasporti. In totale si considera che il complessivo dell’azione andrà a pesare circa 0,1% nell’ambito del fabbisogno energetico e delle emissioni comunali totali (175 MWh, - 45 tonnellate di CO2).
Prevedibile svolgimento temporale
L’azione è sostanzialmente realizzata. Attori coinvolti o coinvolgibili / Soggetti promotori
Associazioni di categoria (commercianti, albergatori, …), Aziende di promozione turistica, gestori di parcheggi privati, gestore del trasporto pubblico locale, scuole, comitati di quartiere. Valutazioni e strategie finanziarie
L’attuazione delle misure di questo tipo solitamente entra a far parte del bilancio ordinario, tuttavia numerose possono essere le iniziative realizzate con finanziamenti pubblici che possono rendersi utili nell’incoraggiare l’attuazione di porzioni del riassetto complessivo. Possibili ostacoli o vincoli/barriere di mercato
- Difficoltà di accoglimento da parte dei cittadini e dei turisti
Indicazioni per il monitoraggio
Azioni intraprese (ovvero numero di zone 30 realizzate, numero di rotonde realizzate) e verifica dei loro effetti attraverso sia il monitoraggio dei valori più trasportistici (grado di saturazione delle strade, velocità media delle percorrenze,…) che di quelli ambientali (inquinamento dell’aria, inquinamento acustico).
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TRA– L01 Realizzazione di percorsi ciclabili e servizio bike sharing
Responsabile dell’attuazione
Comune di Finale Ligure Premessa
In media, una rilevante percentuale degli spostamenti effettuati giornalmente si attesta su percorsi inferiori ai 3-5 km. Inoltre, tali viaggi sono compiuti a volte per coprire la distanza intercorrente fra diverse frazioni e quindi costituiscono tragitti interni al Comune stesso. Queste brevi distanze possono essere percorribili, in alcuni casi (o comunque da una certa percentuale della popolazione), con la bicicletta e agevolati con misure ed interventi volti ad incentivare tale modalità, anche per andare ad incrementare lo shift modale dal mezzo motorizzato verso modalità cosiddette alternative di trasporto, tra cui appunto la ciclabilità. I criteri guida per la pianificazione degli itinerari ciclabili propongono innanzitutto la continuità dei percorsi ciclabili, il facile collegamento con poli di attrazione e di servizio, l’intermodalità con la rete TPL e i benefici sinergici e concorrenti della riqualificazione ambientale. Obiettivi dell’azione
L’azione si propone di agevolare l’utilizzo della bicicletta in sostituzione dei veicoli motorizzati per spostamenti quotidiani, sia a scopo ambientale che di riduzione del traffico. In un Comune come quello di Finale Ligure risulta interessante anche abbinare gli itinerari ciclabili alla promozione di attività turistiche escursionistiche e sportive nella parte più acclive del territorio comunale, anche per la valorizzazione del patrimonio ambientale di grande pregio. In tal modo anche le località ad oggi meno vissute potrebbero essere rifrequentate e presidiate grazie alla presenza di turisti e residenti appassionati: tali iniziative possono avere, nel lungo termine, anche ripercussioni in termini economici, come avvenuto per comuni limitrofi che hanno ampliato l’offerta balneare sfruttando le potenzialità sportive e ricreative nel verde della zona. Descrizione dell’azione
- Avviamento del servizio di bike sharing con 5 postazioni ed un totale di circa 50 biciclette (gratuito);
- completamento della pista ciclabile nei tre percorsi tra Finale Ligure e Varigotti per un totale di 5 km, tra Finalborgo e FinalMarina per un totale di 2 km ed in Via Calvisio per 1 km.
Risultati ottenibili, potenziali di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni
La diversione verso la ciclabilità può raggiungere riduzioni significative, assumendo, come sopra richiamato, che circa il 30% degli spostamenti sia interno o comunque inferiore ai 5 km. Considerando cautelativamente un accoglimento di tale diversione non superiore al 10% degli interessati a questi tragitti, la riduzione ipotizzata raggiunge lo 0,6% sul totale della BEI (-1023 MWh pari a -270 tonnellate di CO2).
Prevedibile svolgimento temporale
Entro il 2020. Attori coinvolti o coinvolgibili / Soggetti promotori
Comune di Finale Ligure, Associazione Amici della Bicicletta, gestori servizi bike sharing
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Valutazioni e strategie finanziarie
Azione in corso. Possibili ostacoli o vincoli/barriere di mercato
Azione in corso, già finanziata.
Indicazioni per il monitoraggio
-
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TRA– L02 Rinnovamento parco veicoli comunale
Responsabile dell’attuazione
Comune di Finale Ligure Premessa
L’Unione Europea, fin dalla pubblicazione del Libro Bianco "La politica europea dei trasporti fino al 2010: il
momento delle scelte" [COM(2001) 370], pubblicato nel 2001, ha posto in rilievo la necessità di misure per combattere le emissioni prodotte dai trasporti, dichiarando che avrebbe incoraggiato lo sviluppo di un mercato di “veicoli puliti”. In un secondo momento, dal riesame intermedio dello stesso Libro ["Mantenere
l’Europa in movimento - Una mobilità sostenibile per il nostro continente", COM(2006) 314] l’UE ha annunciato la volontà di favorire l’innovazione ecocompatibile, per esempio introducendo norme EURO successive e promuovendo veicoli ecologici attraverso gli appalti pubblici. Nel Libro verde sull’efficienza energetica “Efficienza energetica: fare di più con meno” [COM(2005) 265] così come nel successivo piano d'azione [Piano d'azione per l'efficienza energetica: Concretizzare le potenzialità, COM(2006) 545] è stata confermata la volontà della Commissione di sviluppare mercati per veicoli più intelligenti, più sicuri, più puliti e a più basso consumo energetico mediante gli appalti pubblici. Nel 2005 la Commissione ha presentato una proposta di direttiva relativa alla promozione di veicoli puliti mediante gli appalti pubblici [COM(2005) 634] sfociata poi nella Direttiva Europea 2009/33/CE del 29 aprile 2009 la quale impone alle Pubbliche Amministrazioni nuove regole per l’acquisto dei veicoli adibiti al trasporto su strada (Green public procurement). Il criterio di acquisto più importante consiste nel considerare l’impatto energetico e l’impatto ambientale nell’arco di tutta la vita del veicolo (in particolare il consumo energetico e le emissioni di CO2 e di talune sostanze inquinanti, quali ossidi di azoto e particolato). L’attore pubblico ha la possibilità di essere il primo soggetto a farsi promotore e portavoce di best-practice anche a scopo dimostrativo e di sensibilizzazione della popolazione. Nuove ed interessanti prospettive nel campo della tecnologia legata al settore automobilistico (bio-carburanti, mobilità elettrica) aprono orizzonti molto positivi in termini di evoluzione del parco veicoli; aspettative positive sono attese nell’ambito del Comune di Finale Ligure sul lungo periodo (2020) in termini di trend evolutivo del parco mezzi. Obiettivi dell’azione
Riduzione del parco veicoli e/o rinnovo del parco veicoli comunale attraverso la sostituzione di vecchie tecnologie nel settore automobilistico con nuove ad elevata efficienza energetica e basso impatto ambientale Descrizione dell’azione
L’azione si compone di due attività: 1: Riduzione del parco mezzi comunale. Il Comune di Finale Ligure risulta essere proprietario di circa 70 mezzi per i vari utilizzi pubblici. Obiettivo di questa azione è quindi non solo quello di ridurre le emissioni ma anche di contenere i costi di combustibile e di manutenzione. 2: Sostituzione, ove necessario, dei mezzi più obsoleti con altri più recenti e meno inquinanti. Nel rispetto delle nuove Direttive e politiche Europee il Comune sugli “acquisti verdi” il Comune si impegna a recepire l’inserimento di criteri di efficienza energetica e di sostenibilità ambientale all’interno dei bandi di gara finalizzati all’acquisto di autoveicoli, motoveicoli, veicoli commerciali ed eventuali mezzi pesanti a servizio dell’Ente. Tra i criteri energetici da considerare di particolare rilievo risulta ad esempio: il consumo del veicolo (l/100km o eventualmente KW/km nel caso di una tecnologia elettrica), l’emissione di CO2 (g/km) che dovrà essere inferiore ai livelli imposti dalla normativa europea (attualmente < 1g/km), costi di
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manutenzione (Euro/km). Risultati ottenibili, potenziali di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni
Data la valenza in termini di numerosità della flotta municipale del Comune di Finale Ligure, la riduzione si attesta su circa 45 tCO2 pari allo 0,1% sul totale delle emissioni al 2005 del Comune di Finale Ligure.
Prevedibile svolgimento temporale
Entro il 2020. Attori coinvolti o coinvolgibili / Soggetti promotori
Comune di Finale Ligure Valutazioni e strategie finanziarie
Per la sostituzione dei mezzi, fondi della Pubblica Amministrazione locale (Comune e Regione), eventuali finanziamenti del Ministero dell’Ambiente o europei.
Possibili ostacoli o vincoli/barriere di mercato
- Mancanza di risorse finanziarie; - Inesistenza di presupposti logistici e strumentali per l’unificazione dell’attività di gestione della flotta municipale.
Indicazioni per il monitoraggio
Numero dei mezzi di proprietà del Comune. Verifica dei consumi annuali dei mezzi utilizzati. Verifica del dato di emissione media dei mezzi acquistati (g di CO2/km) < 120 g/km Verifica del dato di emissione media dell’intero parco circolante (g di CO2/km) < 120 g/km
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TRA-L03 Piano Urbano della Mobilita e del Traffico (PUMT)
Responsabile dell’attuazione
Comune di Finale Ligure Premessa
Il Comune di Finale Ligure è da tempo impegnato nella sensibilizzazione della popolazione nei confronti dei temi della mobilità sostenibile. Essa presenta attualmente due contemporanee necessità: un’ampiezza di vedute proiettate sul futuro, che sappia cogliere le tendenze ed apporre correttivi anche di lungo periodo (approccio strategico, sviluppato nel PUM-Piano Urbano della Mobilità), ma anche una tempestività nell’intervenire, in modo da ovviare a situazioni che paralizzano il contesto urbano (approccio tattico, demandato al PUT-Piano Urbano del Traffico). La legge impone la redazione del Piano Urbano del Traffico (PUT) per i comuni al di sopra dei 30.000 abitanti e del Piano Urbano della Mobilità per comuni al di sopra dei 100.000. In tal senso, l’amministrazione finalese no ha alcun obbligo, ma riconoscendone la necessità, intende redigere un PUMT Piano Urbano della Mobilità e del Traffico entro i prossimi anni. Il PUT, secondo quanto previsto dalla legislazione vigente "rappresenta lo strumento di gestione razionale
del sistema della mobilità nel breve periodo"; esso "è finalizzato ad ottenere il miglioramento delle
condizioni di circolazione e della sicurezza stradale, la riduzione degli inquinamenti acustico ed atmosferico
ed il risparmio energetico, in accordo con gli strumenti urbanistici vigenti e nel rispetto dei valori
ambientali".
II "Piano Urbano della mobilità" (PUM) è invece lo strumento, designato dal nuovo "Piano Generale dei Trasporti e della Logistica" (PGTL), che contempla un interessante insieme di interventi utili al raggiungimento degli obiettivi che gli enti locali dovranno perseguire in termini di miglioramento dei livelli di servizio del sistema dei trasporti secondo uno sviluppo decennale. Inoltre, il PUM deve essere progettato in coerenza con gli strumenti della programmazione e della pianificazione regionale, secondo le procedure già in vigore o da emanare nei singoli ordinamenti regionali.
Obbiettivi dell’azione
L’Amministrazione si impegna nella predisposizione degli strumenti citati e del loro aggiornamento al fine di regolamentare la circolazione e di governare la domanda di spostamento. La presente azione riguarda quindi il tema della pianificazione della mobilità, vedendola sotto due caratteri, quello tattico e quello strategico. L’incidenza delle azioni pianificate sui consumi energetici e nel campo delle emissioni li pone come strumenti molto importanti per gli obiettivi perseguiti dal SEAP. Descrizione dell’azione
Redigere ed approvare, PUM e PUT che concorrono (con scansione temporali e approcci diversi) per ottenere un miglioramento delle condizioni di circolazione e della sicurezza stradale, ridurre gli inquinamenti acustico ed atmosferico, incrementare il risparmio energetico ed assicurare una rete di trasporto che privilegi le integrazioni tra le varie modalità favorendo in particolar modo quelle a minore impatto sotto il profilo ambientale. Tale azione deve essere supportata da momenti di informazione alla popolazione e di coinvolgimento degli stakeholder locali. Risultati ottenibili, potenziali di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni
L’azione di pianificazione, per sua natura, non ottiene direttamente un decremento di CO2 o di domanda energetica. È possibile tuttavia attribuire ad essa il raggiungimento di risultati non numericamente quantificabili, quali la sensibilizzazione del privato e del pubblico al tema, la creazione di work-team
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dedicati con lo sviluppo di competenze e la valorizzazione delle risorse umane, l’incremento della conoscenza del territorio e dei know-how esistenti dal punto di vista si tecnologico che di governance. Tuttavia, attraverso quanto deciso all’interno del processo di piano da parte dell’Amministrazione costituisce il punto di riferimento per le politiche di riduzione del fabbisogno energetico e della CO2 nel settore trasporti. Si è ritenuto opportuno quindi associare alla presente scheda una riduzione di circa 240 tCO2, pari allo 0,5% del totale delle emissioni di anidride carbonica del Comune al 2005. Prevedibile svolgimento temporale
L’amministrazione ha intenzione di redigere il piano nei prossimi anni, in termini di short term. Attori coinvolti o coinvolgibili / Soggetti promotori
Associazioni di categoria (commercianti, albergatori, …), aziende di promozione turistica, gestori di parcheggi privati, gestore del trasporto pubblico locale, associazioni di cittadini, Associazione Amici della Bicicletta, Valutazioni e strategie finanziarie
Per la redazione dei del PUMT può essere necessario ricorrere ad esperti esterni di settore. L’attuazione delle misure sul traffico urbano solitamente entra a far parte del bilancio ordinario, tuttavia numerose possono essere le iniziative a bando che possono rendersi utili nell’incoraggiare l’attuazione di porzioni di piano (es. Bandi a progetto su ciclabilità, pedonalità a favore della mobilità sostenibile in sede nazionale ed europea). Possibili ostacoli o vincoli/barriere di mercato
- Mancanza o ristrettezza delle risorse ordinarie
- Difficoltà di accoglimento da parte della cittadinanza e degli stakeholder
Indicazioni per il monitoraggio
Il PUT prevede le sue procedure di verifica delle azioni intraprese, richiedendo, per legge, un monitoraggio biennale dei valori più trasportistici (grado di saturazione delle strade, velocità media delle percorrenze,…) e di quelli ambientali (inquinamento dell’aria dovuto ai maggiori gas nocivi, inquinamento acustico). Si prevede quindi una virtuosa sinergia fra quanto attuabile in sede di monitoraggio del PUT e quello del SEAP.
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FER – S01 Impianti solari fotovoltaici per la produzione di energia elettrica
presso edifici privati / comunali Responsabile dell’attuazione
Privati / Comune di Finale Ligure / Gestore dei Servizi Energetici (GSE) Premessa
L’installazione di impianti per la produzione di energia da fonte solare fotovoltaica ha avuto un rapido sviluppo in Italia a partire dal 2005 a seguito del sistema di incentivazione promosso dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) dal primo Conto Energia in avanti.
In questo contesto, il ruolo del pubblico è importante in quanto l’intervento su edifici di proprietà comunale rappresenta anche un esempio per i cittadini. Azioni isolate in tal senso, anche se nella maggior parte dei casi non sono percentualmente di particolare impatto, può dare vita ad un processo virtuoso capace di implementare considerevolmente l’installazione futura degli impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile presso edifici di proprietà privata.
Descrizione dell’azione
Al 2014, sulla base delle informazioni ricavate dal sito web del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), risulta che sono stati installati impianti fotovoltaici connessi alla rete del Distributore aventi una potenza complessiva pari a circa 377,5kWp.
Tra questi, circa 78,40 kW corrispondono ad impianti di proprietà comunale (FV porto di San Donato, FV scuole di via Brunenghi, FV impianto di fitodepurazione di Olle, FV presso palestra Rivetti, FV presso scuole di Calvisio, FV su tribuna del campo sportivo Borel).
Obiettivi dell’azione
Oltre all’effettiva produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, l’obiettivo perseguito dall’azione è anche quello di promuovere tali tecnologie presso la popolazione. Risultati ottenibili, potenziali di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni
Impianti fotovoltaici privati/comunali esistenti allo stato attuale (2014)
Sulla base delle informazioni ricavate dal sito web del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) risulta che allo stato attuale sul territorio di Finale Ligure sono presenti impianti fotovoltaici per una potenza di picco installata complessiva pari a circa 377,5 kWp. Trattandosi per la maggior parte di impianti privati non sono disponibili dati inerenti la potenza prodotta. Tuttavia, facendo riferimento alla produttività media attesa per gli impianti installati in tale collocazione geografica, fissata in 1200 kWhe/kWp sulla base di consolidati dati di letteratura, si può stimare una produzione di energia su base annua pari a circa 453 MWh. Assumendo un coefficiente alfa di rilascio di CO2 per unità di energia prodotta proprio della rete elettrica pari a 0,483 tCO2/MWh, si può stimare un risparmio di emissioni di gas serra conseguente all’azione proposta di circa 218,8 tCO2 equivalente. Impianti fotovoltaici privati previsti dallo stato attuale (2014) al 2020
L’incremento degli impianti fotovoltaici da oggi al 2020 risulta essere una previsione non banale. Tuttavia, a seguito della conclusione del sistema di incentivazione promosso dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) dal primo Conto Energia ad oggi, risulta poco probabile l’installazione di nuovi impianti su
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edifici privati esistenti.
Per quanto riguarda invece l’installazione di impianti fotovoltaici su edifici privati di nuova costruzione da oggi al 2020, ciò è connesso a quanto definito in materia nel regolamento edilizio comunale e dal Dlgs 28/11.
Impianti fotovoltaici pubblici previsti dallo stato attuale (2014) al 2020
In previsione saranno realizzati due impianti fotovoltaici per una potenza installata complessiva non inferiore a 29.0 kWp (Impianto presso palestra Rivetti 19 kWp, Impianto scuola Calvisio 10 kWp). Facendo riferimento alla produttività media attesa per gli impianti installati in tale collocazione geografica, fissata in 1200 kWhe/kWp sulla base di consolidati dati di letteratura, si può stimare una produzione di energia su base annua pari a circa 34.8 MWh. Assumendo un coefficiente di emissione di CO2 per unità di energia elettrica prodotta sul territorio nazionale pari a 0,483 tCO2/MWh, si può stimare un risparmio di emissioni di gas serra conseguente all’azione proposta di circa 16.8 tCO2 equivalenti
Conclusioni
In conclusione, si prevede che gli impianti fotovoltaici installati sul territorio del comune di Finale Ligure a partire dal 2005, anno di riferimento dell’inventario delle emissioni (BEI), al 2020, anno di riferimento per il raggiungimento dell’obiettivo preposto, avranno complessivamente una produzione annuale pari a circa 487,8 MWh.
Assumendo un coefficiente alfa di rilascio di CO2 per unità di energia prodotta proprio della rete elettrica pari a 0,483 tCO2/MWh, si può stimare un risparmio di emissioni di gas serra conseguente di circa 235,6
tCO2 equivalenti. Prevedibile svolgimento temporale
Entro il 2020 Attori coinvolti o coinvolgibili / Soggetti promotori
Comune di Finale Ligure / Privati Valutazioni e strategie finanziarie
Il finanziamento di eventuali nuovi impianti fotovoltaici su edifici pubblici potrà essere ottenuto tramite differenti strategie. Tra queste, l’adesione a bandi nazionali e regionali, l’affitto di superfici o il coinvolgimento di un soggetto terzo (ESCO). Possibili ostacoli o vincoli/barriere di mercato
- Per gli edifici pubblici, reperimento finanziamenti - Eventuali vincoli paesaggistici. Indicazioni per il monitoraggio
Valutazione dell’energia elettrica prodotta in kWh all’anno durante l’esercizio dell’impianto. Traduzione di tale energia in kg di CO2 equivalente non emessa in atmosfera.
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FER – S02 Impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria
presso privati, le strutture ricettive e i bagni marini Responsabile dell’attuazione
Privati / Comune di Finale Ligure Premessa
L’installazione di impianti per la produzione di energia termica da fonte solare sia per il riscaldamento dell’acqua calda sanitaria sia per il raffrescamento estivo, possono essere molto importanti ai fini del risparmio energetico.
Obbiettivi dell’azione
Effettiva produzione di energia termica da fonte solare, tecnologia matura e dai costi contenuti. Descrizione dell’azione
L’azione si pone come obiettivo quello di incentivare e promuovere l’energia solare per il riscaldamento dell’acqua calda sanitaria e il raffrescamento delle strutture ricettive nel territorio (alberghi, campeggi ma anche bagni marini), con particolare interesse alle tecnologie di Solar Cooling che utilizzano concentratori solari e assorbitori a bassa entalpia consentendo un notevole risparmio di consumi di energia elettrica. Risultati ottenibili, potenziali di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni
Impianti solari termici privati / comunali esistenti allo stato attuale (2014)
Su basi statistiche, si stima ad oggi una superficie di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria (ACS) e/o per integrazione al sistema di riscaldamento dell’abitazione, di circa 1170 m2 sui territori comunali. Trattandosi di impianti prevalentemente privati, a parte l’intervento comunale sulla piscina di Via Manzoni, non sono disponibili dati inerenti l’energia termica prodotta. Tuttavia, facendo riferimento alla produttività media attesa per gli impianti installati in tale collocazione geografica, fissata sulla base di consolidati dati di letteratura, si può stimare una produzione di energia su base annua pari a ca.1030 MWh termici. Si ipotizza che, precedentemente a tali interventi, la produzione di ACS derivi al 50% da boiler elettrici e 50% da caldaie a metano. Assumendo come coefficienti di emissione 0.483 tCO2/MWh per l’energia elettrica e 0.202 tCO2/MWh per il gas metano, si può stimare una riduzione di emissioni di gas serra di ca.378,5 tCO2 equivalente. Impianti solari termici privati previsti dallo stato attuale (2014) al 2020
L’incremento degli impianti solari privati da oggi al 2020 risulta essere una previsione non banale. Tuttavia, in funzione degli sviluppi legislativi in materia, con riferimento in particolare al sistema di incentivazione promosso dal Gestore del Sistema Elettrico (GSE) con il Conto Termico e la detrazione del 65% per le opere di riqualificazione energetica degli edifici, considerata la stabilità demografica degli ultimi 20 anni (da fonti ISTAT), ma tenendo conto altresì della massiccia presenza di strutture ricettive, bagni marini e campeggi sul territorio comunale, si stima un aumento dei sistemi a captazione solare nei prossimi anni per un’ulteriore superficie di circa 1800 m2, per una produzione di energia su base annua pari a ca.1584,5MWh termici, che corrisponde ad una riduzione di emissioni di gas serra di ca.582,3 tCO2 equivalente.
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Tale stima tiene anche conto dell’intervento sulla Residenza per anziani dove il Comune prevede di installare entro il 2020 pannelli solari termici per una superficie complessiva pari a 20 mq. Conclusioni
In conclusione, si prevede che gli impianti solari termici installati sul territorio del comune di Finale Ligure a partire dal 2005, anno di riferimento dell’inventario delle emissioni (BEI), al 2020, anno di riferimento per il raggiungimento dell’obiettivo preposto, avranno complessivamente una produzione annuale pari a ca.2614,5 MWh.
Si ipotizza che, precedentemente a tali interventi, la produzione di ACS derivi al 50% da boiler elettrici e 50% da caldaie a metano. Assumendo come coefficienti di emissione 0,483 tCO2/MWh per l’energia elettrica e 0,202 tCO2/MWh per il gas metano, si può stimare una riduzione di emissioni di gas serra di ca.960,8 tCO2 equivalente. Prevedibile svolgimento temporale
Entro il 2020 Attori coinvolti o coinvolgibili / Soggetti promotori
Comune di Finale Ligure/ Privati/ Gestori di Alberghi, Campeggi, Bagni marini Valutazioni e strategie finanziarie
Gli impianti solari termici possono usufruire attualmente degli incentivi legati agli interventi di risparmio ed efficienza energetica, fra i quali i principali sono: - gli incentivi previsti dal nuovo DM 28 dicembre 2012 cosiddetto "Conto Termico"; - i Titoli di Efficienza Energetica (TEE), anche noti come Certificati Bianchi; - le agevolazioni fiscali per il risparmio energetico. Per interventi di entità maggiore, dove l’investimento iniziale risulta elevato per il soggetto promotore, è possibile ricorrere a Soggetti terzi (ESCO) in grado di realizzare l’opera coprendo l’investimento iniziale grazie al risparmio ottenibile da azioni di efficientamento energetico parallelamente condotte. Possibili ostacoli o vincoli/barriere di mercato
Reperite le risorse necessarie alla realizzazione dell’opera non si riscontrano particolare barriere o vincoli. Indicazioni per il monitoraggio
Valutazione dell’energia termica prodotta in kWh all’anno durante l’esercizio dell’impianto. Traduzione di tale energia in kg di CO2 equivalente non emessa in atmosfera. Sistema comunale di monitoraggio dell’installazione degli impianti.
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FER-S03 Sensibilizzazione rivolta all’installazione di impianti di micro
cogenerazione in edifici alberghieri Responsabile dell’attuazione
Comune di Finale Ligure/ Proprietari di strutture ricettive Premessa
Impianti in grado di produrre diverse forme di energia secondaria, quale quella elettrica e termica, a partire da un'unica fonte, sia fossile che rinnovabile, in un unico sistema integrato prendono il nome di impianti di cogenerazione; se di taglia inferiore a 50kW vengono invece definiti impianto a micro cogenerazione. Nei prossimi anni la sostituzione fisiologica dei generatori di calore nelle strutture alberghiere porterà all'utilizzo di impianti a maggior efficienza quali le caldaie a condensazione, soprattutto se permane l'incentivazione a livello nazionale per tali tipologie di impianti. È inoltre prevedibile che si sviluppi sul territorio l'utilizzo di sistemi a micro cogenerazione (con un'unità di cogenerazione con una capacità di generazione massima inferiore a 50kWe) che possono trovare applicazione in alberghi multipiano dotati di sistema di riscaldamento centralizzato, anche considerando l’esistenza di un sistema di incentivazione dei sistemi di cogenerazione ad alto rendimento a livello nazionale (D.M 05/09/2011 e D.M. 04/08/2011) che remunera il risparmio di energia primaria conseguito con tali sistemi. L’installazione di impianti di micro generazione di piccola taglia in abbinamento a caldaie centralizzate tradizionali risulta essere un’applicazione particolarmente vantaggiosa presso edifici alberghieri di media dimensione (fino a 50/60 camere), strutture tipicamente “energivore” ove ciascun intervento di efficientamento sugli impianti si traduce in una sensibile riduzione dei consumi e dei relativi costi di gestione. Nel territorio del Comune di Finale Ligure possono essere individuati almeno 20 strutture ricettive con le caratteristiche idonee all’applicazione di tale tecnologia. Obiettivi dell’azione
L’obiettivo dell’azione è lo stimolo all’utilizzo di impianti di micro cogenerazione per strutture alberghiere di media dimensione con elevati consumi di energia. L’installazione di tale tipologia di impianto consente di incrementare l'efficienza energetica complessiva di un sistema di conversione di energia e di risparmiare energia primaria, limitando in tutto ciò l’emissione di CO2 in atmosfera. Poiché la produzione di energia è locale, un’ulteriore vantaggio dato dall’installazione di impianti di micro cogenerazione risulta essere costituito dalla mancanza di perdite di distribuzione dell’energia elettrica e la limitazione delle cadute di tensione sulle linee finali di utenza. La realizzazione ogni anno di un certo numero di piccoli sistemi cogenerativi consentirebbe a parità di fornitura energetica, la dismissione di impianti meno efficienti oggi a servizio delle stesse utenze, con importanti benefici in termini di minori perdite e, quindi, di minori emissioni di gas serra in atmosfera. Risultati ottenibili, potenziali di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni
Nell’arco temporale che va da oggi fino al 2020 è stata ipotizzata la realizzazione di 20 impianti micro cogenerativi ad alto rendimento da installare nelle principali strutture ricettive del comune.
Tali sistemi, abbinati agli impianti esistenti consentiranno di
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- Produrre energia elettrica da scambiare con il sistema elettrico;
- Produrre energia termica con cui produrre acqua calda sanitaria per tutto l’anno e coprire una parte della richiesta invernale connessa al riscaldamento.
L’impiego di tale tecnologia consente di ottenere un risparmio energetico che si traduce nell’impiego di un’energia primaria (gas metano) inferiore a quella che sarebbe necessaria alla produzione separata di energia elettrica e termica per soddisfare il medesimo fabbisogno.
Dall’analisi del fabbisogno dell’utenza ipotizzata ottenibile tramite l’impiego di macchine di taglia idonea funzionanti per circa 6000 ore all’anno, è stato stimato un risparmio di energia annualmente portata al focolare pari a ca. 800 MWh.
Assumendo un coefficiente di rilascio di CO2 per il gas naturale (metano) pari a 0,202 tCO2/MWh, si può stimare un risparmio di emissioni di gas serra conseguente all’azione proposta di ca. 160 tCO2 equivalenti.
Prevedibile svolgimento temporale
Entro il 2020. Attori coinvolti o coinvolgibili / Soggetti promotori
In considerazione dei risultati conseguibili, l'amministrazione comunale condurrà azioni di sensibilizzazione mirate a diffondere la conoscenza della tecnologia cogenerativa ad alto rendimento e i sistemi di incentivazione disponibili nel territorio nei confronti dei proprietari delle principali strutture ricettive cittadine. Valutazioni e strategie finanziarie
Gli interventi saranno finanziariamente a carico degli enti privati. Il comune di Finale Ligure potrà contribuire fornendo consulenza allo sviluppo di un piano finanziario adeguato e alla ricerca di incentivi economici specifici. Possibili ostacoli o vincoli/barriere di mercato
Possono costituire un ostacolo le incertezze circa l’evoluzione del quadro normativo e tariffario in materia di rinnovabili e risparmio energetico. Indicazioni per il monitoraggio
Quantificazione dell’energia elettrica in kWhe all’anno e dell’energia termica in kWht all’anno prodotte dal singolo impianto. Numero di autorizzazioni richieste e di impianti effettivamente avviati. Traduzione di tale energia in kg di CO2 equivalente non emessa in atmosfera.
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FER – S04 Creazione di una banca dati degli impianti FER pubblici e privati
Responsabile dell’attuazione
Comune di Finale Ligure Premessa
La raccolta dei dati relativi agli impianti a fonte rinnovabile installati sul territorio del Comune di Finale Ligure è estremamente importante per riuscire a tenere sotto controllo l’incremento della produzione rinnovabile e gli effetti delle prescrizioni del regolamento edilizio. Obiettivi dell’azione
Creazione di un database che raggruppi al suo interno tutti gli impianti realizzati dal 2014, per avere a disposizione un archivio da cui estrarre i dati di potenza installata o generazione di energia rinnovabile, sia essa termica o elettrica. Descrizione dell’azione
Si tratta di raccogliere i dati tecnici degli impianti a fonte rinnovabile dai fascicoli di richiesta di autorizzazione che arrivano all’ufficio Edilizia del Comune, divisi per anno e per tipologia di fonte. Tale archivio dovrà contenere anche gli eventuali impianti di proprietà comunale. Risultati ottenibili, potenziali di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni
Dati aggiornati sulla diffusione delle rinnovabili sul territorio comunale. Strumento di monitoraggio dell’applicazione del regolamento edilizio. Prevedibile svolgimento temporale
Entro il 2015 Attori coinvolti o coinvolgibili / Soggetti promotori
• Comune di Finale Ligure
Valutazioni e strategie finanziarie
Non applicabile – azione realizzabile dagli uffici comunali.
Possibili ostacoli o vincoli/barriere di mercato
Nessuno
Indicazioni per il monitoraggio
Non applicabile.
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PRO-S01 Acquisto di energia elettrica verde certificata da parte della
Pubblica Amministrazione Responsabile dell’attuazione
Comune di Finale Ligure Premessa
Per energia elettrica verde si intende energia prodotta esclusivamente da impianti da fonti rinnovabili, senza l’impiego di nessun combustibile fossile, nessuna emissione di gas serra in atmosfera e caratterizzata dall'assoluta trasparenza dell'intero processo di produzione, acquisto e vendita. Decidere di acquistare energia elettrica verde certificata, contribuendo di conseguenza a ridurre le emissioni di CO2 in atmosfera per la quota corrispondente ai consumi elettrici delle proprie utenze è una dimostrazione di sensibilità e attenzione all’ambiente da parte dell’Amministrazione comunale. Obiettivi dell’azione
Acquisto di energia elettrica verde certificata per le utenze comunali, illuminazione pubblica ed edifici, in modo da azzerare le emissioni indirette del Comune dovute al consumo di elettricità. Descrizione dell’azione
Si prevede che la Pubblica Amministrazione inizi ad acquistare energia elettrica verde dotata di relativa attestazione della Garanzia d’Origine attraverso il Consorzio Energia Liguria a cui ha aderito negli ultimi anni. Risultati ottenibili, potenziali di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni
I consumi di energia elettrica al 2005 del comune di Finale Ligure risultavano pari a circa 2.767 MWh di cui 2.404 MWh (86%) imputabili alla pubblica illuminazione e 363 MWh (14%) alle utenze degli edifici di proprietà comunale. Tenendo conto della riduzione apportata ai consumi dagli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica sulla Pubblica Illuminazione (si veda scheda ILL-L01) e la produzione di energia elettrica degli impianti fotovoltaici su edifici pubblici esistenti (si veda scheda FER-S01) con l’avvio delle procedure per l’acquisto di energia elettrica verde certificata da parte della Pubblica Amministrazione, la riduzione delle emissioni di anidride carbonica è stimato pari a 858,7 tCO2. Prevedibile svolgimento temporale
Entro il 2015. Attori coinvolti o coinvolgibili / Soggetti promotori
Comune di Finale Ligure Valutazioni e strategie finanziarie
Il costo aggiuntivo di energia elettrica prodotta da fonte rinnovabile è stimabile pari a circa 0,7 € per MWh consumato. Tali spese sono saranno a carico dell’amministrazione comunale. Possibili ostacoli o vincoli/barriere di mercato
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Indicazioni per il monitoraggio
Fatture pervenute in Comune, accompagnate da specifici documenti che provano che l’energia elettrica fornita sia stata effettivamente prodotta da fonti rinnovabili.
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INF – L01 Azioni di informazione e sensibilizzazione
Responsabile dell’attuazione
Comune di Finale Ligure Premessa
Il comportamento sostenibile dei cittadini è un elemento fondamentale per poter raggiungere gli obiettivi prefissati per quanto riguarda la tutela ambientale e in particolare il risparmio energetico. Infatti, la sola azione delle autorità pubbliche potrebbe risultare insufficiente, perché limitata o vanificata dal comportamento non sostenibile degli abitanti. Si tratta quindi di realizzare efficaci processi partecipativi attraverso azioni consecutive ma strettamente connesse, di comunicazione, sensibilizzazione e formazione. Obiettivi dell’azione
Indurre un cambiamento nei comportamenti accrescendo la consapevolezza sui temi dell’energia e la fiducia nella Pubblica Amministrazione di coloro i quali vivono, lavorano o trascorrono periodi più o meno prolungati di vacanza nel Comune di Finale Ligure. Descrizione dell’azione
Il Comune di Finale Ligure si impegna ad organizzare seminari tematici rivolti ai cittadini e/o a diverse tipologie di stakeholder e finalizzati alla disseminazione di buone pratiche da parte di soggetti con esperienza nel campo, in particolare esperti del settore (come università, ricercatori, rappresentanti di aziende, ecc.) ma anche amministratori e cittadini di altre realtà urbane che abbiano condotto progetti e sperimentazioni particolarmente meritevoli nel campo della sostenibilità energetica. Potrebbero essere sviluppate due diverse tipologie di campagne: una di carattere più aperto, rivolta a sensibilizzare i cittadini verso un cambiamento dei propri comportamenti, l’altra più tecnica per accrescere negli abitanti, commercianti, operatori del settore turistico, ecc. di Finale Ligure la coscienza dei reali effetti che determinati cambiamenti di carattere comportamentale e tecnologico possono portare in termini di miglioramento dell’ambiente e della qualità della vita, oltre che ad aspetti di tipo economico non trascurabili. Anche per il personale amministrativo (per quanto concerne le buone pratiche riguardanti il luogo di lavoro) e per gli alunni delle scuole presenti sul territorio comunale potranno essere condotti seminari di sensibilizzazione ed informazione. Risultati ottenibili, potenziali di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni
Il programma di azioni citato potrà consentire, seppur gradualmente, un’ottimizzazione dei consumi energetici ed un abbattimento delle emissioni in diverse tipologie di settori e attività. Le azioni di sensibilizzazione possono potenzialmente raggiungere quote vicine al 100% del coinvolgimento della popolazione e dei turisti, almeno quelli abituali (seconde case). Pertanto, si considera che una risposta positiva in termini di graduale modifica dei comportamenti e delle abitudini della cittadinanza tutta, possa apportare una riduzione delle emissioni stimata pari a circa l’1% rispetto al totale delle emissioni registrate nel Comune di Finale Ligure nel 2005, pari a 478,5 tCO2. Prevedibile svolgimento temporale
Entro il 2020. Attori coinvolti o coinvolgibili / Soggetti promotori
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• Comune di Finale Ligure
• Cittadini e stakeholder vari sul territorio
• Portatori di esperienze (locali, nazionali) Valutazioni e strategie finanziarie
Le campagne di informazione e le iniziative di sensibilizzazione saranno finanziati dal Comune che potrà reperire i fondi necessari anche utilizzando sponsor locali.
Possibili ostacoli o vincoli/barriere di mercato
• Difficoltà di reperimento fondi per effettuare campagne di informazione e iniziative di sensibilizzazione;
• Mancata adesione da parte della cittadinanza agli eventi proposti;
• Possibile resistenza da parte dei cittadini e dei turisti a cambiare i propri comportamenti. Indicazioni per il monitoraggio
Il monitoraggio verrà eseguito attraverso i seguenti indicatori: il numero di campagne di sensibilizzazione promosse dal Comune e il numero dei partecipanti agli eventi.
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INF – L02 Gruppo d’Acquisto per l’energia elettrica verde certificata,
l’installazione di impianti solari fotovoltaici e termici e l’acquisto
di valvole termostatiche per i privati Responsabile dell’attuazione
Comune di Finale Ligure Premessa
Si definisce Gruppo di Acquisto un insieme di persone che acquista all’ingrosso un bene, ricavandone benefici in termini economici in relazione alla quantità del bene acquistata. Un Gruppo d’Acquisto, acquistando beni quali impianti fotovoltaici e termici, energia elettrica verde certificata o valvole termostatiche, può contribuire a produrre sostanziali benefici per l’ambiente, oltre al conseguente risparmio economico connesso (ad esempio nel caso dei pannelli solari fotovoltaici, con un abbassamento dei costi di installazione fino al 25%).
Obiettivi dell’azione
Creazione di un Gruppo di Acquisto per l’acquisto di energia elettrica verde, impianti solari fotovoltaici e termici e valvole termostatiche. Descrizione dell’azione
Il comune di Finale Ligure, attraverso adeguate campagne di informazione e sensibilizzazione, si impegna a supportare i cittadini nelle attività di un Gruppo di Acquisto rivolto all’acquisto di energia elettrica verde certificata e valvole termostatiche e all’installazione di pannelli solari fotovoltaici e termici. Il Comune potrà fornire ai singoli richiedenti o a gruppi di cittadini, informazioni su venditori di energia e ditte di installazione “virtuose” e sulle procedure burocratiche da assolvere per la realizzazione di un impianto solare termico o fotovoltaico, indicando ai cittadini la possibilità di contributi/ finanziamenti/ incentivi disponibili. Il processo decisionale tuttavia, rimarrà sempre nelle mani dei cittadini riuniti del Gruppo d’Acquisto.
Sottoazioni:
1. Creazione di liste di ditte installatrici, rivenditori di valvole termostatiche e pannelli fotovoltaici o termici e venditori di energia elettrica verde certificata: le ditte che vorranno essere inserite in queste liste dovranno presentare al Comune certificazioni che ne attestino la professionalità.
2. Adeguate campagne di informazione e sensibilizzazione da parte del Comune. Risultati ottenibili, potenziali di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni
Si stima entro il 2020 di coinvolgere circa 900 famiglie residenti, pari al 10% delle famiglie totali, a cui potranno essere aggiunti anche gli addetti del settore terziario del territorio comunale che vorranno aderire al progetto (imprese, negozi, ecc.). Il risparmio che ne consegue risulta di circa 2.070 MWh, corrispondenti a 999,8 tCO₂ /anno di emissioni evitate. Si prevede che, parallelamente alla riduzione delle emissioni inquinanti, la creazione di questo Gruppo di Acquisto rappresenti uno strumento di sensibilizzazione chiave per i cittadini che, coinvolti a partecipare attivamente, contribuiranno direttamente al raggiungimento degli obiettivi del Patto dei Sindaci.
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Prevedibile svolgimento temporale
Entro il 2020. Attori coinvolti o coinvolgibili / Soggetti promotori
• Comune di Finale Ligure
• Cittadini
• Addetti del settore terziario, Associazioni di categoria, Amministratori condominiali Valutazioni e strategie finanziarie
Reperimento fondi per effettuare eventuali campagne di informazione circa le attività del Gruppo d’Acquisto. Per quanto riguarda i pannelli fotovoltaici, i costi di installazione saranno a carico dei privati (con circa il 25% del risparmio dovuto alla creazione del gruppo d’Acquisto) che potranno usufruire delle eventuali detrazioni fiscali o tariffe incentivanti nazionali. Per quanto riguarda le valvole termostatiche, in abbinamento alla sostituzione della caldaia con una ad alta efficienza, le detrazioni fiscali IRPEF sono applicate al 65% e sono valide fino al 31 Dicembre 2014 per i privati e al 30 Giugno 2015 per i condomini. Possibili ostacoli o vincoli/barriere di mercato
• Possibile resistenza da parte dei cittadini all’adesione al Gruppo di Acquisto.
• Eventuale mancato rinnovo degli incentivi statali. Indicazioni per il monitoraggio
Il monitoraggio verrà eseguito attraverso il numero di impianti installati e di valvole termostatiche acquistate, il numero di adesioni all’acquisto di energia elettrica verde e quello di aderenti al Gruppo d’Acquisto.
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PT-L01 Norme per nuove area di trasformazione urbanistica- Elevati livelli
di performance energetica degli edifici “Zero Energy Buildings” Responsabile dell’attuazione
Comune di Finale Ligure Premessa
Per “Zero Energy Buildings” si intendono strutture caratterizzate da consumi di energia primaria quasi nulli e progettate secondo elevati criteri di prestazione energetica, rispondenti alla Direttiva Europea 2012/27/UE che impone agli Stati membri di fissare una specifica metodologia per identificare i requisiti minimi di prestazione energetica per i nuovi edifici. Per quanto concerne i tempi di entrata in vigore, già la Direttiva europea 31/2010 fissava al 31 Dicembre 2018 la data in cui gli edifici di nuova costruzione dovranno rendersi “a energia quasi zero” e al 31 Dicembre 2020 per tutti gli altri edifici di nuova costruzione. Con riferimento al Comune di Finale Ligure, interventi rilevanti di trasformazione urbanistica, se non adeguatamente “vincolati” dal punto di vista energetico, determinerebbero un naturale aumento in termini di consumi ed emissioni di CO2 del territorio comunale al 2020. Obiettivi dell’azione
Definizione da parte del Comune (attraverso l’identificazione di norme più stringenti rispetto alla normativa nazionale ad oggi ancora in fase di recepimento delle Direttive europee) di livelli di performance energetica particolarmente elevati per le nuove edificazioni previste, secondo le caratteristiche dei cosiddetti “Zero Energy Buildings” e dei distretti Zero Energy. Descrizione dell’azione
Il Comune di Finale Ligure si impegna a inserire nelle schede normative del Piano Urbanistico Comunale o negli strumenti attuativi, elevati criteri di prestazione energetica che permettano di raggiungere per gli edifici di nuova edificazione, un valore di bilancio energetico nullo. In particolare, nel caso di Zero Energy Building “off grid” (cioè non collegato ad alcuna rete di distribuzione dell’energia) il bilancio energetico deve essere nullo in ogni istante e pertanto tutta l’energia utile all’edificio è generata da fonti rinnovabili; nel caso invece di Zero Energy Building “grid connected” (collegati cioè ad una o più reti di distribuzione dell’energia) il bilancio energetico deve risultare nullo su base annua, pertanto l’energia utile all’edificio è in parte prelevata dalla rete ed in parte generata da fonti rinnovabili. Per entrambi i casi, al fine di ottenere il bilancio energetico nullo la progettazione dei nuovi edifici a destinazione residenziale e turistico ricettiva dovrà presentare elevati livelli di prestazione energetica in ognuno dei seguenti campi di applicazione:
- Extra isolamento dell'involucro edilizio (minimi valori di trasmittanza per gli elementi opachi e trasparenti): rappresenta il punto di partenza imprescindibile tra gli interventi in quanto limita al minimo le dispersioni termiche dell’edificio riducendo di conseguenza la richiesta di energia per il riscaldamento dell’edificio;
- Progettazione solare passiva con adeguato dimensionamento degli apporti solari gratuiti e dei sistemi di ombreggiamento garantendo il minimo intervento di sistemi di climatizzazione ausiliari nella stagione estiva e al contempo un’opportuna illuminazione naturale;
- Produzione di energia da solare termico per la copertura totale del fabbisogno energetico di acqua
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calda sanitaria dell’edificio attraverso pannelli solari termici ad alta efficienza con opportuni sistemi di accumulo (nei mesi invernali quando la produzione di ACS dai collettori raggiungerà i valori minimi di copertura del fabbisogno, pari a circa il 30%, il fabbisogno energetico per la produzione di acqua calda sanitaria ottenuta da pompe di calore ad altissima efficienza sarà coperto dalla produzione di energia elettrica da fonte rinnovabili);
- Generazione di energia elettrica da impianti fotovoltaici per la copertura del fabbisogno di energia elettrica dell’edificio sia in riferimento alle utenze domestiche che per le quote richieste da eventuali sistemi di riscaldamento alimentati ad energia elettrica e sistemi ausiliari per la produzione di ACS in caso di mancato funzionamento dei pannelli solari termici preposti;
- Massima efficienza dell’impianto di climatizzazione (elevate performance del sistema generazione-distribuzione-regolazione-emissione): caldaie o pompe di calore ad altissima efficienza, impianti geotermici a bassa entalpia o alimentati da prodotti vegetali e rifiuti organici e inorganici abbinati a dispositivi per la contabilizzazione del calore e radiatori adeguatamente dimensionati in superfici e temperature di esercizio a seconda del generatore di calore abbinato;
- Ventilazione con recupero termico con adeguata qualità dell’aria interna; - Nel caso di distretti:
o reti di teleriscaldamento abbinate a impianti a co-trigenerazione, fermo restando che gli impianti si limitino a soddisfare il fabbisogno del comune di Finale Ligure;
o Smart Grid.
Risultati ottenibili, potenziali di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni
La definizione da parte del Comune di livelli di performance energetica particolarmente elevati per gli interventi previsti permette di evitare significativi aumenti in termini di consumi e di emissioni di CO2. L’azione pertanto, non prevede una riduzione in termini di emissioni di anidride carbonica ma si prefigge di abbattere quelle naturalmente conseguenti agli interventi rilevanti di nuova edificazione già previsti. Prevedibile svolgimento temporale
Entro il 2020. Attori coinvolti o coinvolgibili / Soggetti promotori
Comune di Finale Ligure, costruttori, investitori, progettisti. Valutazioni e strategie finanziarie
- Possibili ostacoli o vincoli/barriere di mercato
Eventuale scarsa propensione all’innovazione da parte di costruttori, investitori e progettisti. Indicazioni per il monitoraggio
Attraverso l’aggiornamento della BEI e le pratiche urbanistiche pervenute in Comune. Per facilitare l’operazione è raccomandabile la creazione di un database comunale dove inserire i dati degli interventi (tipologia di intervento, superficie, ecc…).
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Gruppo di Lavoro
ARE Liguria
Maria Fabianelli
Silvia Bovio
Roberta Casapietra
Università degli Studi di Genova
Federico Delfino
Stefano Bracco
Ilaria Delponte
Fabio Pampararo