Scuola - suoreismc.it · Rubrica dei ragazzi p. 10 Dalla nostra Primaria p. 12 L’angolo della...

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Giornalino della Scuola Sommario Cronaca dal mondo p. 2 Cronaca della scuola p. 5 Rubrica dei ragazzi p. 10 Dalla nostra Primaria p. 12 L’angolo della posta p. 14 Foto dall’Istituto p. 15 Barzellette + arti manuali p. 16 Relax con i cruciverba p. 18 NUMERO 1 - FEBBRARIO 2015 A CURA DEI RAGAZZI DI TERZA MEDIA

Transcript of Scuola - suoreismc.it · Rubrica dei ragazzi p. 10 Dalla nostra Primaria p. 12 L’angolo della...

Giornalino del la

Scuola

Sommario

Cronaca dal mondo p. 2

Cronaca della scuola p. 5

Rubrica dei ragazzi p. 10

Dalla nostra Primaria p. 12

L’angolo della posta p. 14

Foto dall’Istituto p. 15

Barzellette + arti manuali p. 16

Relax con i cruciverba p. 18

NUMERO 1 - FEBBRARIO 2015

A CURA DEI RAGAZZI

DI TERZA MEDIA

Perché un giornale

della scuola? Ce ne sarebbero parecchi, di motivi.

Per ora ve ne ricordo due soltanto.

Il primo è che questo giornale nasce da un progetto

didattico: realizzare una redazione nella classe terza media

con i ragazzi in veste di giornalisti.

Come vedrete, sfogliando le pagine del giornale, c’è chi ha

scritto degli articoli su diversi argomenti, chi si è improvvisato

fotografo, chi ha curato una rubrica, o ancora chi ha preferito

dedicarsi a barzellette e cruciverba.

Il secondo motivo è che ogni comunità ha bisogno di

scambiarsi informazioni su ciò che succede al suo interno.

Nella nostra piccola scuola potrebbero sorgere delle

domande come queste: Come se la cavano i nostri campioni

di calcio di prima media? Che cosa è successo durante la

gita a Roma? Al contempo, però, non bisogna dimenticare

di darsi un’occhiata intorno. Vedere quanto sta accadendo

nel mondo (Perchè nel 2014 hanno ricordato la caduta del

muro di Berlino? Esistono ancora nel mondo altri muri simili

a quello di Berlino, che separano le popolazioni?).

Speriamo che in queste pagine possiate trovare spunti

interessanti per soddisfare queste o altre curiosità.

Dunque…

Mettetevi comodi e buona lettura!

P.S. Questo è un giornale aperto…chiunque, dal prossimo numero, può

collaborare dandoci un racconto, una lettera, una fotografia o

aggiungendo un semplice messaggio.

Prof .ssa Sara Personeni

Mi toccherà

studiare

pure il

giornale, ora!

O lo leggete o

vi appendo al

soffitto della

palestra!

Giorna le de l l a scuo la - numero d i febbra io 2015

2

L’ombra lunga del muro

Tra memoria e freddezza Berlino ha celebrato i 25 anni dal crollo

Il giorno 9 novembre 2014

Berlino ha rivissuto la

riunificazione con una fila di

palloncini bianchi per 15 km, dalla

porta al Checkpoint Charlie.

Ecco il racconto di alcuni

testimoni.

Christine era appena nato

quando il 9 novembre del 1989

cadde il Muro di Berlino, e oggi ha

venticinqu

e anni e

guarda

questi

palloncini

che si

snodano

lungo il

muro.

“La caduta del Muro l’ho

studiata a scuola. I miei genitori

vivevano nell’ovest e dicono

ancora che fu una notte

memorabile.”

Konrad ha 71 anni, e quando

nacque nel 1943, gli alleati

bombardavano già il Muro.

“Avevo 46 anni quando cadde il

Muro e non ci volevo credere,

infatti rimasi a casa perché avevo

paura.Non sapevo cosa

festeggiare anche se la libertà fu

l’unica cosa che mi venne in

mente.”

Molte persone come Karlheinz

camminano per le strade

ricordando le persone che

venivano uccise e si rendono

conto che però il Muro non c’è

più, è stato abbattuto. Secondo

alcuni Berlino è ancora divisa

in due, perché sono ancora

presenti gli “Ossi”, i parenti

poveri della Germania dell’est.

Gli istituti di statistica dicono

che il 25% dei tedeschi dell’ovest

credono che sia stato un

inconveniente la riunificazione;

ma anche il 15% della ex Ddr

credono la stessa cosa.

La festa celebrata il 9

novembre è una festa fatta con

cura, anche se è mancato un

po’di cuore, di emozione. Al

rilascio dei palloncini in cielo non

sono mancati grandi personaggi

e persone di valore e neanche le

orchestre che hanno suonato la

“Nona di Beethoven”.

È un utopia che si avvera

vedere la Germania che è in

vetta nell’economia mondiale,

anche se manca almeno un

ingrediente: l’umanità,

l’emozione, l’imprevedibilità della

vita.

riassunto tratto dall’ articolo “L’ombra lunga edl muro”,

Avvenire, 10 novembre 2014. Riadattato da BERETTA SAMUELE

Palloncini la sera

del 25°anniversario

Cronaca

dal

mondo

Giorna le de l l a scuo la - numero d i febbra io 2015

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Le barriere del mondo Chi di voi sa che esistono ancora oggi dei muri tra

alcune nazioni del mondo?

Essi persistono ancora oggi, e

purtroppo sono molti.

Si estendono da Cipro al

Messico, questi muri di

divisione, e in molti paesi, ne

stanno innalzando di nuovi.

Esattamente venticinque anni fa

fu distrutto il muro che divideva

Berlino est con Berlino ovest e

dopo vari anni anche le barriere

che esistevano tra i vari cittadini.

Ma non in tutti gli stati andò

così.

Anzi in alcuni, oltre a non essere

riusciti a sconfiggere queste

dure divisioni, la rabbia,

l’egoismo e il credersi superiori

portò alla creazione di nuovi

muri, come per esempio in

Messico, tra le due Coree, a

Cipro, nelle città di Ceuta

Melilla, nella Cisgiordania, in

Arabia Saudita e in Botswana.

Da parte degli Stati Uniti

d’America vi è la volontà di

rafforzare queste barriere con

l’obiettivo di bloccare

l’immigrazione dal Messico e

dagli altri paesi dell’America

centrale.

È appena una striscia, invece,

quella che divide la penisola

coreana dal nord povero e da un

sud democratico.

Un altro muro sopravvive a

Cipro, in Europa. Le forze turche

occuparono la parte nord

dell’isola nel 1974 e questa linea

verde che crearono divenne una

vera e propria barriera di filo

spinato.

Si erge, invece, alle porte

dell’Europa la barriera di Ceuta

e Melilla: qui sono state edificate

due barriere di filo spinato al

confine con la Spagna per

bloccare l’accesso in massa

degli immigranti che vogliono

raggiungere l’UE.

Ma la barriera più famosa

rimane, forse, quella innalzata in

Cisgiordania a partire dal 2002

con il nome di Security Fence,

che ha lo scopo di impedire

l’intrusione di palestinesi nello

Stato di Israele.

E ancora. Il Botswana ha

annunciato nel 2003 la

costruzione di una barriera al

confine con lo Zimbabwe, con lo

scopo di prevenire la diffusione

tra il bestiame di malattie

infettive da altri paesi.

Un’altra linea di demarcazione

militare è quella che divide

l’India dal Pakistan costruita a

partire dal 1990 e completata

nel 2004, conseguenza dei noti

dissidi a carattere religioso.

Le barriere nel mondo sono

davvero molte. Ma se solo noi

ci impegnassimo anche nelle

nostre più piccole azioni a

sconfiggerle con il

Dove

sono i

muri?

Il muro di

Berlino

Cisgiordania

Muro in

Cisgiordania

Muro tra Usa

e Messico

Giorna le de l l a scuo la - numero d i febbra io 2015

4

passare del tempo questi muri

non esisterebbero più, né quelli

materiali né quelli tra le persone.

Poiché la causa di queste

divisione è solo la

conseguenza del credersi

superiore da parte di alcuni, un

insieme di rabbia e odio non

riuscito a sconfiggere e se

nessuno cerca di farlo è

destinato a perdurare per

sempre come questi duri muri,

duri come il rapporto tra questi

cittadini “separati”.

La scelta sta a noi, le cose

possono cambiare, l’importante

è crederci, dobbiamo solo

impegnarci per avere un luogo

più bello, un mondo sereno

senza separazione tra le

persone che lo occupano.

Gioco!!i

ABBATTI I MURI TRA GLI STATI!

Regole: 1- colloca sulla cartina i 7 muri dell’articolo e indicati dal gufetto.

2- ogni giocatore dovrà abbattere più muri possibili (segnando una

croce rossa sul muro abbattutto. Si abbatte un muro semplicemente ottenendo

un punteggio maggiore con un dado.

3- Vince chi avrà abbattutto più muri.

riassunto tratto dall’ articolo “Le barriere del mondo”,

Avvenire, 10 novembre 2014. Riadattato da CAVADINI ELISA

Giorna le de l l a scuo la - numero d i febbra io 2015

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3 , 2 , 1 F l ash !

Alla scoperta del

fotolinguaggio…

Il 3 Ottobre 2014, la classe 3°

media dell' istituto Maria

Consolatrice di Calusco d' Adda

ha partecipato attivamente ad

un laboratorio legato alla

fotografia e alla memoria.

Le signore che ci ha gentilmente

affiancato per un paio d'ore, era

le sig.re Anna Ubizzoni...Sono

state molto coinvolgenti...

Abbiamo iniziato nel conoscerci

presentandoci, in modo da dare

alle signore un

profilo più

preciso su cui

lavorare.Dopo

esserci

presentati ed

esserci messi in

cerchio nella

classe,abbiamo

così iniziato a

lavorare.

Ognuno di noi aveva in mano

una fotografia diversa e dopo

averla analizzatacon attenzione

per un paio di minuti, abbiamo

esposto alla classe e alle

signore un aspetto che ci aveva

catturato in quella fotografia(

una particolare pettinatura,

l'abbigliamento,la fede nunziale,

il paesaggio etc..) Abbiamo

così scoperto di essere più

analitici di quanto

credevamo!!!

Successivamente abbiamo

posto quelle immagini sul

pavimento e le abbiamo voltate,

incominciando così a giocare a

una specie di memory..E' stata

sicuramente un' attività molto

coinvolgente e produttiva,

perchè anche noi ragazzi

abbiamo scoperto cose su noi

stessi che nemmeno noi

sapevamo,o su cui

semplicemente non ci si aveva

nemmeno fatto caso. Ad

esempio abbiamo scoperto che

la maggior parte dei ragazzi

hanno una memoria molto

visiva, a differenza di noi

femmine. Abbiamo inoltre

rilevato che i ragazzi agiscono

impulsivamente, a differenza

nostra che tendiamo a basarci

su un ragionamento

abbastanza complesso,

facendo riferimento sui

consigli delle compagne.

Sarebbe inoltre molto

interessante proporre questo

tipo di attività anche alle altre

classi medie.

di Bravi Martina

Cronaca

DALLA

SCUOLA

Diario della gita! Si inizia da Martedì 27 novembre, quando ci siamo svegliati

per le quattro, cosicchè potessimo arrivare alla stazione di Milano, per

prendere il Frecciarossa. Tutti in carrozza a “fare casino”

Arrivo, ore 11.00, incontriamo la nostra simpaticissima guida Maria Teresa,

con lei visiteremo moltissimi monumenti, fori e chiese Romane

conoscendone la storia, l’ origine e chi le ha fatte. Di mattina abbiamo fatto

un “Viaggio millenario nella Roma imperiale”.

Per pranzo pizza, patatine e una coca cola.

14:30 si rincomincia con la nostra visita culturale fino alle sette e mezza di

sera

Ci siamo fatti belli per poi andare a mangiare alla Fraterna Domus.

Alla sera siamo usciti in Piazza Navona, l’abbiamo ammirata con le sue

bellissime luce serali e abbiam mangiato un ottimo gelato.

Alessandro e io (Matteo), abbiamo comprato due laser dai Vucumprà e

abbiamo fatto anche un affare pagandolo pochissimo…

Buona notte a tutti.

A parte qualcuno (Mario ), che cade dal letto, provocando un grosso tonfo,

che fece svegliare Alessandro e me.

Mercoledì 28

Un nuovo giorno, ore 6:30 risveglio, con piccola battaglia a cuscinate. Ci siamo

preparati e vestiti e subito dopo siamo scesi per fare colazione. Poi siamo partiti

per partecipare all’ udienza di Papa Francesco e quando lui è arrivato, visto

che pioveva, è uscito il sole, come se fosse apparso il Creatore.

Prima di andare a pranzare al Mcdonald, abbiamo visitato alcune opere d’

arte e luoghi, come il Baldacchino del Bernini o l’ Altare della Patria. Io,

visto che ho ordinato tardi perché c’ era coda, ho dovuto mangiarmi i panini

per strada

Nel pomeriggio abbiamo visitato San. Pietro infine siamo ritornati

alla Fraterna Domus per lavarci e per poi mangiare. Dopo

mangiato ci siamo ritrovati tutti insieme per giocare al telefono senza fili e ad

altri giochi di gruppo molto divertenti.

Ore 22:00 piccola preghiera collettiva con Suor. Carmela. E tutti a nanna.

5 Mcdonald's

4 L' arrivo del Papa

3 Buona notte

2Finalmente si mangia

1Frecciarossa preso per Roma

Giorna le de l l a scuo la - numero d i febbra io 2015

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Giovedì 29

La mattina seguente viene affrontata con un’ abbondante colazione ,

formata da brioches, panini etc…

Per tutta la mattinata abbiamo visitato il resto di Roma, e ci ha appassionato

soprattutto la Fontana di Trevi, peccato che era in ristrutturazione

Pranzo al sacco e poi c’ è stato una strabiliante sorpresa, il TIME ELEVATOR

EXPERIENCE, in cui abbiamo ammirato due filmati in 5D sulla storia di

Roma, sulla religione e sulla scienza.

La stanchezza si faceva sentire, sembrava che non avevamo più le

gambe…

Alle 19.00 circa, abbiamo mangiato uno spuntino al SaporeRosso della stazione di

Roma, poi abbiamo preso di nuovo il treno e infine siamo tornati davanti al

parcheggio della scuola.

6Piccolo spuntino

Giorna le de l l a scuo la - numero d i febbra io 2015

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A tu per tu (quasi…) con Papa

Francesco. Cronaca dell’Udienza del 26 novembre in Piazza San Pietro

Noi ragazzi della classe 3^ media dell’ Istituto Maria Consolatrice

quest’anno siamo andati in gita a Roma.

Il secondo giorno mercoledì 26 novembre ci siamo alzati presto (alle

6.00!) per recarci all’ udienza di papa Francesco; purtroppo il tempo non

ci ha accompagnati, perché non appena siamo partiti dall’hotel in cui

alloggiavamo, è iniziato a piovere.

Arrivati quasi di corsa in Piazza San Pietro , ci siamo seduti ai posti

assegnati ( a pochi metri dal papa!) e abbiamo aspettato per ben 2 ore,

perché c’era moltissima gente a prendere i posti.

Arrivate le 10.00 l’udienza è incominciata e appena uscito il papa è

smesso di piovere ed è uscito persino un raggio di sole: sembrava che il

papa avesse fatto un miracolo!

Quel giorno Papa Francesco nella catechesi

dell’Udienza Generale in una piazza San Pietro

bagnata dalla pioggia, ha parlato del passaggio finale

del cammino della Chiesa, della nuova dimensione in

cui tutti entreremo: del Paradiso. Che non sarà un

luogo fisico, ma uno stato dell’anima nel quale tutto

sarà compiuto e saremo faccia a faccia con il

Signore. E nel cammino per giungere alla meta

ultima, è bello pensare alla comunione esistente tra i

nostri cari che con le loro preghiere ci sostengono e

noi che a nostra volta possiamo offrire opere buone e la stessa

Eucarestia per le anime di coloro che attendono la beatitudine eterna.

Quella che si prospetta, ha sottolineato Papa Francesco, sarà una

nuova creazione e non un annientamento del cosmo, ogni cosa verrà

portata “alla sua pienezza di essere, di verità, di bellezza”.

Finita l’udienza siamo andati a pranzare e poi abbiamo ripreso il nostro

cammino senza indugio, ci siamo incamminati verso la Città del

Vaticano e abbiamo potuto ammirare la bellezza della basilica di san

Pietro all’interno : è davvero una bellezza artistica indescrivibile.

È stata davvero una bellissima giornata… a parte il tempo che non ci è

stato d’aiuto.

Questo articolo è stato realizzato da Elena Chiappa & Daniel Boschini

Giorna le de l l a scuo la - numero d i febbra io 2015

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TRI - C O - LO - R I

Una mostra … al volo!

Il giorno 6 ottobre la classe 3° media di Calusco d’ Adda ha visitato la

mostra sulle frecce tricolore, in occasione del loro 32° anniversario, nell’

omonimo comune.

Essa consisteva nella visione di

trailer di film datati ma anche di

alcuni

più recenti. Quello su cui il

presentatore si è soffermato di più

è “Top Gun”, con Tom Cruise ,

diretto da Tony Scott nel 1986 in

America.

Le frecce tricolori sono famose in

tutto il mondo per la loro bravura,

non è l’ unico gruppo di aerei

acrobatici, molto spesso le

acrobazie degli altri gruppi sono

copiate dalle frecce tricolori.

Per la 3° media non è la prima

volta che partecipa a una mostra

di questo tipo, bensì ha avuto

modo di partecipare anche alla

mostra di due anni prima. La

mostra sulle frecce tricolore

avviene ogni due anni, fondata dal

club delle frecce con lo scopo di far conoscere quest’ ultime in tutto il

mondo.

FILM DA VEDERE

Dei molti film proposti ve ne consigliamo due:

Planes, diretto da Klay Hall, nel 2013 in

America. È un film d’ animazione in cui i

personaggi sono macchine e aerei. Il

protagonista è un aereo agricolo che

cercherà di vincere un gara agonistica di

aerei.

Top Gun, è un capolavoro

cinematografico di cui abbiamo parlato

prima. Questo film parla di due piloti dell’

esercito americano che, data la loro

bravura vengono mandati in un gruppo

elite di piloti chiamato Top Gun.

Film da vedere

Giorna le de l l a scuo la - numero d i febbra io 2015

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Le Rubriche dei

ragazzi

SSppoorrtt ( a cura di Alessandro Villella)

Riportiamo qui il Calendario del Calusco Calcio Esordienti a 11…per i

ragazzi di prima media!

Risultati partite Calusco calcio esordienti a 11

con i ragazzi di prima:

Colleoni Filippo

Andrea Nicosia

Regazzi Simone

Nicolò Ghisleni

Matteo Cattaneo

Che hanno in punteggio troppo basso rispetto

a quello che possono fare anche se con un

girone difficile .

Forza. Ragazzi!

N. Squadra Punti

1

V.d'AlmèValb.2003 28

2

Pontisola Calcio 27

3

Cisanese 24

4

Monvico 15

5

Pol.Presezzo 14

6

Solzese 13

7

Futura Madone 11

8

Calusco Calcio 9

9

Suisio 2000 8

10

Bonate 1951 8

11

Or.TernoValtrighe 0

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Utilità e notizie

curiose (a cura di Elisa Cavadini)

È uscito il nuovo film per ragazzi dal titolo “come te nessuno

mai” con già molte visualizzazioni. Questo film di Gabriele

Muccino ha attirato l’attenzione di milioni di ragazzi sul tema

dell’adolescenza: i primi amori, le amicizie più sincere e i litigi con i

genitori.

Per i ragazzi che amano leggere noi consigliamo un libro

molto interessante, riguardante i temi principali

dell’adolescenza. Questo libro dal titolo ”Colpa delle stelle”

ha già interessato in così poco tempo moltissimi ragazzi.

Se non sapete come occupare il vostro tempo potete

impiegarlo qualche ora alla fiera del libro che si terrà a Calusco, per

svolgere attività interessanti e molto divertenti per tutte le età.

Aguzza la vista e trova le

due libellule nel disegno

Giorna le de l l a scuo la - numero d i febbra io 2015

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In occasione dello scorso Natale

nella nostra scuola è stato un

fiorire di presepi.

Si è partiti con uno della

tradizione, raffigurante la sacra

famiglia e realizzato dai ragazzi

della scuola secondaria con

statue alte 70- 80 centimetri.

Poi, per restare fedeli alla

consuetudine del “Presepe nel

parco”, diverse persone hanno

lavorato ad una vera e propria

capanna di legno costruita

all’aperto. Infine i bambini della

scuola primaria hanno

cominciato a rincorrersi, classe

dopo classe, per realizzare un

piccolo presepe nella propria

aula, tutti diversi, tutti partecipati

e condivisi in prima persona.

A questo punto agli insegnanti

pareva superfluo il tradizionale

presepe murale, allestito come

sempre nel corridoio da tutta la

scuola primaria … ma come si

fa a rinunciare alla tradizione

proprio a Natale! E così pronti…

via! Ecco, di nuovo, tutta la

scuola all’opera.

Ma il presepe “ di tutti” è

sempre il più originale e

quindi, pensa,

pensa, pensa… ecco l’idea:

faremo un presepe “di tutti”.

Proprio così, tutti dovranno

essere nel presepe. Visto

che Gesù arriva per tutti, il

mondo intero farà da

Capanna. Chi verrà tra i primi

ad incontrarlo? Verremo tutti,

così come siamo. Quindi

abbiamo messo i cuochi, gli

infermieri, i fotografi, i venditori

ambulanti, gli impiegati, i

direttori, i meccanici, gli

insegnanti e gli studenti e tanti

altri ancora. Ci abbiamo messo

anche un ladruncolo, uno di

quelli che hanno visitato poco

tempo fa la nostra e le altre

scuole del paese, chissà forse

Gesù Bambino porterà loro un

po’ più di amore per la

comunità!

E ci siamo messi all’opera. La

classe prima cosa poteva

preparare se non tanti splendidi

angioletti?

La classe terza aveva appena

terminato un lavoro sulla

solidarietà e sull’amicizia e ha

decorato il presepe con

ghirlande e alberelli fatti di

manine che si aiutano e si

sostengono.

La classe seconda e la quarta

hanno messo tanti personaggi: il

Dalla nostra

Primaria

GUARDANDO IL PRESEPE

Giorna le de l l a scuo la - numero d i febbra io 2015

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mio papà, la sua mamma, la zia

e il nonno…

La classe quinta ha dato sfogo

alla fantasia, ogni bambino si è

rappresentato realizzando una

figura tridimensionale.

A lavoro ultimato eravamo

proprio soddisfatti!

Ed è stato proprio guardando gli

occhi e i visi dei bambini che

una domanda è nata spontanea:

- Come può, una

rappresentazione

così semplice,

emozionare tanto?

Scriveva il Cardinale Martini:

“ Il presepio è qualcosa di molto

semplice, che tutti i bambini

capiscono. È composto magari

di molte figurine disparate, di

diversa grandezza e misura: ma

l’essenziale è che tutti in

qualche modo tendono e

guardano allo stesso punto, alla

capanna dove Maria e

Giuseppe, con il bue e l’asino,

attendono la nascita di Gesù o

lo adorano nei primi momenti

dopo la sua nascita.

Come il presepio, tutto il mistero

del Natale, della nascita di Gesù

a Betlemme, è estremamente

semplice, e per questo è

accompagnato dalla povertà e

dalla gioia. Non è facile spiegare

razionalmente come le tre cose

stiano insieme.”

E’ vero, non è facile spiegare

come tanta gioia e povertà

possano stare insieme.

Ogni volta noi grandi

giustifichiamo questo contrasto

come una cosa d’altri tempi, ma

sappiamo che non può essere

così.

La spiegazione più semplice

viene proprio dai bambini.

E’ stato un incanto vederli, in

questo tempo di attesa, ogni

volta partecipi ed entusiasti di

ogni presepe, piccolo o grande,

ricercato o semplice, della

tradizione o fantasioso.

Quello che colpisce è la

semplicità con la quale si

stupiscono, si commuovono e si

immedesimano ogni volta in

Gesù neonato nella culla,

davanti a Maria e Giuseppe;

poveri , semplici ma che

trasmettono la serenità di una

famiglia, che trasmettono i

valori di un patto di amore tra un

uomo e una donna.

Nella semplicità di un bimbo che

nasce, nella tenerezza e amore

infinito dei suoi genitori essi

riconoscono l’amore di Dio che

non dimentica nessuno dei suoi

figli. E senza perdersi in

domande complesse, in

argomentazioni filosofiche o

sociali.. così, semplicemente

seguendo il cuore, trovano la

risposta al desiderio di amore

infinito dell’uomo.

Tiziana Gaeni

L ’ a n g o l o d e l l a p o s t a Presentiamo qui alcune lettere scritte dalla classe

seconda media a varie persone della scuola:

la prof.ssa Pischedda, la segretaria Cristiana e la cuoca Elena

Giorna le de l l a scuo la - numero d i febbra io 2015

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FOTO dall’istituto

Giorna le de l l a scuo la - numero d i febbra io 2015

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Ciao a tutti lettori del giornalino e benvenuti in questa nuova rubrica!

Siamo Francesco e Jayanada.

La nostra pagina servirà a farvi “staccare un po’ dalle ore di scuola soprattutto

le più pesanti. Qui sotto ci saranno barzellette sulla scuola da dire ai vostri

amici per ridere un po’

"Pierino, dove vivevano gli antichi Galli?".

"Negli antichi pollai!".

La maestra: "Com'è composta l'aria?".

Pierino: "Di idrogeno, ossigeno, elio, azoto e di un gas che al momento mi sfugge...

PRRRRRRRRR".

Pierino dice alla maestra ”Maestra ho buttato della carta fuori dalla finestra.”

"Va bene, Pierino, ma non lo fare più".

Poco dopo entra in classe un bambino tutto sanguinante.

La maestra: "E tu chi sei?".

"Io sono Della Carta".

Pierino: "Signora maestra si può punire uno per una cosa che non ha fatto?".

"No di certo!".

"Bene, allora non ho fatto i compiti!".

Pierino al compagno alla fine del compito in classe: "Come è andata?".

"Male, ho consegnato il foglio in bianco!".

"Maledizione anch'io; la maestra penserà che abbiamo copiato!".

La maestra interroga Pierino: "Dimmi il nome di un rettile".

"Una vipera".

"Bravo... e ora dimmi il nome di un altro rettile".

E Pierino: "Un'altra vipera!".

La maestra di scuola materna chiede ai suoi piccoli che cosa faccia il loro padre nella

vita.

"Il mio è medico" dice uno.

"Il mio è autista" dice un altro.

"E tu, Pierino, che fa tuo padre?".

"E' morto" dice abbassando triste la testa.

Allora la maestra non sapendo che dire gli chiede: "E che faceva prima di morire?".

Barzellette

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"Faceva: Haarg! Haaa! Raaah!".

La maestra interroga Pierino in Storia: "Cosa divenne Carlo Alberto quando morì suo

padre?".

"Orfano!".

"Pierino, dimmi una parola con la doppia P".

"Bottiglia".

"E dov'è la doppia P?".

"Nel tappo!"

Tema: Passa il treno.

Svolgimento di Pierino: "E io mi scanso". Nota del maestro: "E io ti boccio".

Pierino: "Meglio bocciato che morto!".

La maestra di matematica chiede a Pierino:” se nella tasca sinistra dei pantaloni trovi

50€ e nella tasca destra trovi 70€ cosa hai?”” i pantaloni di qualcun altro signora

maestra!”

Sapete perché in estate non si va a scuola? ”perché ci pensa il sole a scaldare… la

sedia.

Arti manuali Una semplice idea per la Pasqua (dal libro “Carta,

forbici e colla” Il Castello edizioni)

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VERTICALE

1 Protagonista di “La guerra del soldato Pace”

2 Persona che non conosci

3 Cosa c’è sotto i muscoli?

4 Metallo prezioso giallo

5 “Lento” in inglese

6 Non è aceto

7 Preposizione in inglese che inizia per “a”

8 Articolo determinativo maschile singolare

9 La strada del treno

10 “1” in inglese

11 Disco multimediale, ma non è un DVD

12 Ci protegge dai raggi ultravioletti

13 Supermercato che inizia con la “c”

14 Pronome soggetto singolare

15 Figlio in inglese

16 Né dopo né adesso

17 Motore di ricerca con cui si può anche fare

delle domande

18 Aria in inglese

ORIZZONTALE

1 Zio in spagnolo

5 Contrario di no

13 Privo di luce e sinonimo di buio

19 Saluto informale italiano

20 Parco dove gli animali vivono in cattività

21 Sinonimo di sasso

22 New York

23 3° città francese per grandezza

24 Contrario di si

25 Misura dell’ acidità

26 Lo è il verde

27 Pronome soggetto prima persona singolare

28 Acqua in inglese

29 La fine della frittata

30 Air in italiano

31 Prima di oggi

32 La vecchia IMU

33 Milano

34 Papà in inglese

35 Re di Russia

Giornalino

della

Scuola

Sommario

Due parole dalla preside I

Editoriale p. 1

Il nostro percorso di visita ad Expo p. 2

Biscotti in classe p. 4

Chaira e Martina, future cuoche pasticcione p. 5

La scelta della scuola superiore p. 6

Emozioni e parole p. 8

Fiabe p. 9

Lo spreco alimentare a vignette p. 12

Oroscopo Expo p. 13

Cruciverba alimentare p. 14

NUMERO 2 - MAGGIO 2015

Carissimi,

sono felice di poter esprimere quanto ho nel cuore,

attraverso il secondo numero del giornale.

L’anno scolastico sta per terminare. Giunga a tutti voi un saluto veramente sincero, di cuore.

Un augurio particolare ai ragazzi di terza media che si

accingono ad affrontare gli Esami di Stato, perché

possano superare questa prova serenamente, consapevoli

che questa sarà la prima di altre importanti sfide della loro vita.

Con il cuore pieno di speranza, desidero incoraggiare ed

esortare tutti gli studenti e le studentesse di prima e

seconda media a continuare il loro percorso con gioia e

determinazione, forti dell’aiuto dei propri genitori e di tutti gli insegnanti.

Ascoltate i consigli delle persone che vi vogliono bene e

siate, sì, siate INVINCIBILI , senza arrendervi di fronte

alle difficoltà e alle apparenti delusioni. Amate la vostra vita, amate la vostra crescita culturale e

valoriale. Focalizzate i vostri traguardi e perseguiteli con

fiducia e perseveranza, perché oggi più che mai è facile

entrare nel qualunquismo, nell’apatia e nell’indifferenza. Rimanete , invece, affamati di CONOSCENZA, perché solo attraverso il sapere possederete parole e idee che vi

renderanno persone libere e gioiose.

Sono felice di avervi incontrati e di aver percorso

insieme questo tratto di strada; insieme abbiamo imparato molto, soprattutto a vivere i valori della vita.

Un abbraccio affettuoso a tutti e buone vacanze

Suor Carmela

Perché il secondo numero del giornale su

Expo?

Eccoci ancora qui con il nostro giornale della scuola, rinnovato nella grafica

e nei contenuti per adattarsi alle esigenze del momento.

Questo numero, infatti, ha come filo conduttore il tema del cibo e

’ i zio o o i i i z ’ o i o o i i i i o: X , ’ o izio i .

’è i oi è i o o i II III i i i o à attendere ancora un pochino (I media), ma tutti quanti siamo invitati a

riflettere x o i o 5 o o o ’ zio

internazionale.

La seconda pagina del giornale sarà proprio dedicata a ripercorrere insieme i

cinque grandi temi su cui si incentrerà il percorso di visita che faremo ai

padiglioni insieme alle guide del gruppo Caritas. Questi cinque temi sono già stati esposti con simpatia da Marco, il volontario della Caritas che ha

intrattenuto i ragazzi di II e di III durante la mattinata del 12 maggio.

Ricordate?

Scorrendo il giornale troverete una ricetta cucinata da Chiara e Martina di III,

delle foto dei ragazzi di II media alle prese con mattarelli e uova, un oroscopo gastronomico ideato da Martina C. di I media e un cruciverba

i , o i zzi i III.

Non solo cibo, però. Nelle ultime pagine si dà spazio alla fantasia con le fiabe dei ragazzi di

prima, con le impressioni di Alessia (II) in una incantata mattina di neve e,

infine, con i consigli di Elisa (III) in merito alla scelta della scuola superiore,

o …

i i ’ o ò , o o?

Ormai posso scriverlo: BUONA ESTATE A TUTTI!

Prof.ssa Sara Personeni

1

Il nostro percorso

ad Expo 2015

Innumerevoli.

Innumerevoli sarebbero i percorsi da

seguire per la visita all’Esposizione Universale di Milano 2105, meglio nota come Expo.

Un criterio discriminante potrebbe

essere quello architettonico, selezionando i padiglioni più

futuristici e spettacolari tra quelli

presentati dai 143 Stati del mondo presenti all’evento. Oppure il

visitatore potrebbe orientarsi

assecondando i suoi gusti in fatto sapori; da questo punto di vista ad

Expo 2015 c’è davvero l’imbarazzo

della scelta: piatti locali al grande padiglione Italia, suddiviso per regioni;

prelibatezze da tutta Europa nei diversi

punti ristoro allestiti per l’occasione o, ancora, rarità esotiche cucinate negli

stand di altri continenti.

E la lista dei criteri di scelta potrebbe ancora allungarsi.

Questi sarebbero tutti modi interessanti per stabilire un proprio percorso di visita

ad Expo 2015. Tuttavia fare una

selezione delle cose da vedere fatta soltanto in base a fattori di questo tipo,

estetici (legati cioè al proprio gusto

personale) significherebbe non

cogliere appieno il significato di questa

manifestazione. Un po’ come fare un’immersione in mare che resta in

superficie o, rimanendo in tema, come

assaporare un cibo a metà, senza gustarlo fino in fondo.

Il progetto di Expo (Nutrire il pianeta, energia per la vita) nasce, infatti, da una domanda etica: come si può sanare il

forte squilibrio in fatto di cibo che

affligge la nostra epoca? Nell’era globale ci sono ancora 800 milioni di persone

che muoiono a causa della denutrizione

e, dato forse ancora più inquietante, un miliardo e mezzo che muoiono a causa

di un eccesso o di un errato modo di

nutrirsi (il che è all’origine di malattie diffuse quali il diabete, problemi

cardiovascolari, tumori…).

Non si può allora non interrogarsi su tali

questioni quando si visitano i padiglioni

di Expo 2015. Ed è per questo motivo che la nostra

scuola ha optato per il percorso di visita

proposto dalla Caritas e intitolato Pani e pesci .

A presentarlo è venuto

un carismatico

Articolo raccomandato in particolare ai genitori dei nostri alunni

2

volontario, Marco, che ci ha illustrato i

temi che orienteranno il nostro percorso

a Milano: 1. Storia dell’uomo, storia di cibo

2. Abbondanza e privazione

3. Il futuro del cibo 4. Il gusto è conoscenza

5. Cibo sostenibile= mondo equo

Sarà, in particolare, l’ultimo tema ad

essere al centro dell’attenzione. La

Caritas, infatti, ha voluto rimarcare la centralità dell’essere umano nella sua

globalità: è l’uomo, creatura di Dio, il

perno attorno a cui deve ruotare tutto. Non le logiche di mercato o le strategie

politiche degli stati più potenti, come

troppo spesso succede. Con i nostri ragazzi abbiamo provato a

mettere l’accento su tutto questo,

spiegando, ad esempio, i dati allarmanti di cui sopra abbiamo parlato. Dati

numerici che non rimangono pure nozioni

da ricordare a memoria, ma che parlano alla nostra quotidianità, al nostro

approccio al cibo e alla vita.

Ritornando ad Expo Milano 2015, la

nostra speranza, come scuola e come

educatori, è che il messaggio profondo di cui l’evento si è fatto portatore non

rimanga nel cassetto delle buone

intenzioni, al pari di altre manifestazioni, ma prenda vita, germogli nelle coscienze

e nell’agire di noi tutti. Che la carta dei diritti di Milano, presentata all’ Onu, condizioni le scelte di chi occupa le

poltrone del potere.

Che i pani e i pesci siano più sani, più sostenibili e che siano, lo vogliamo, per

tutti.

Bambini dell’A hanistan durante un pranzo in occasione di una ricorrenza importante.

Madre e figlia presso la propria abitazione nello slum di Dacca. La capitale del Bangladesh conta 12 milioni di abitanti.

Le immagini qui presentate sono esposte nel padiglione della Santa Sede ad Expo 2015.

Battambang ( Cambogia). Pesca nel lago

3

in classe

La mattina del 13 aprile i ragazzi di

II media hanno messo, si può proprio dire,

“le mani in pasta”.

Farina (di grano saraceno), farina di mais,

zucchero di canna, cioccolato fondente

a scaglie, burro e quant’altro per

impastare dei biscotti un po’insoliti,

nella mensa della scuola.

Chi non si è cimentato come pasticciere

(con suo grande rammarico) ha preparato

delle confezioni per i biscotti molto primaverili,

sui toni del rosa e verde pastello,

oppure il cartellone per attirare i compratori.

Infatti, iI giorno dopo, rigorosamente sploverati

con zucchero a velo e non solo (i ragazzi

sono stati molto creativi), i biscotti sono stati venduti

durante l’intervallo.

I biscotti sono stati apprezzati e il ricavato

è servito a comprare un grande orologio

per la classe.

Ma perché i biscotti?

A conclusione dell’unità sull’alimentazione e la sostenibilità

ci è sembrata un giusto modo per mettere in pratica

quanto appreso sui banchi di scuola

( anche se il nostro burro, purtroppo, non era proprio l’ideale!)

Bravi ragazzi!

4

In cucina con

Chiara & Martina,

5 marzo 2015

Oggi la mia amica Chiara ed io, Martina, ci cimentiamo nella preparazione della torta o o ... iù io i io o o Ferrero Rocher seguendo la ricetta del

canale YouTube"Le Ricette Dell Amore Vero " di Claudia Annie. Ecco il "diario di viaggio " per il nostro personale paese delle meraviglie, pieno di cioccolato, soffice pan di Spagna, croccantissima granella di nocciole, divertimento, sofferenze per me e tanto ma tanto... da pulire. Siete pronti? Allora sbrigatevi e seguiteci nella nostra avventura ricoperta (non solo quella ma anche la mia faccia dopo che Chiara mi ha fatto finire addosso la ganache con le sue manine

i ’o i i ) di dolcissimo cioccolato e nocciole! Alle 13:45 mettiamo nella planetaria uova, zucchero, vanillina per il Pan di Spagna e montiamo tutto per 15 minuti. A : o o i o ’impasto del pan di Spagna, finito sulla mia maglietta. Trascorsi 15 minuti aggiungiamo la farina poco alla volta e mischiamo dal basso verso l ’ o o o o . Alle 14:15 mi prendo la mia vendetta con la battaglia della farina:povera Kia... Alle 14:20 via alle tentazioni con la preparazione della ganache alla panna e cioccolato di vario tipo. Finita la ganache, é ora di cuocere il pan di Spagna in forno preriscaldato a 180° per 40 minuti. Alle 14:25 apriamo la Nutella e io scappo per casa urlando: "La Nutella é miaaaaaaa " inseguita da Chiara. Alle 15:10 mi viene tolta la Nutella e sforniamo il pan di Spagna. E ora si prepara la bagna al cioccolato. Alle 15:20 taglio il pan di Spagna con il mio coltello Arancino di ceramica. Alle 15:35 mettiamo la Nutella nei 2 strati di pan di Spagna Alle 15:47 ricopriamo tutto con la ganache e la granella di nocciole. A 5:55 i o o i i o ’o o o i i ! In realtà abbiamo finito alle 17:00 di pulire tutto... aiuto! Comunque ne é valsa veramente la penal Dimentica o… Alle 15:52 ancora gioco con la ganache avanzata sulla faccia di Martina. Che divertimento impiastrarla! Ahahahahah Chiara sempre la solita. Alla fine la torta era buonissima e dolcissima... e dopo un duro e lungo lavoro di pulizia ci siamo meritate una bella e buona fetta di torta Ferrrero Rocher:—P

Future cuoche pasticcione

5

La scelta della scuola

superiore di Elisa Cavadini

Oggi vi parlo di un argomento molto

importante e che di certo vi potrebbe

interessare tra uno o due anni, ovvero la

scelta della scuola superiore.

Molti, appena sentono questa frase,

rimangono un po’ spiazzati. Beh è una cosa

normale perché alla fine, che lo vogliamo o

no, in base a questa scelta la nostra vita

subirà cambiamenti e anche tanti perché si

dovrà cambiare scuola, compagni di classe,

professori. I genitori non ci accompagneranno

più, ma dovremmo prendere l’autobus e quindi è come se incominciassimo una nuova

vita, una vita da persone indipendenti

possiamo dire.

Io di certo ora non posso dirvi come scegliere

la scuola superiore perché non ne sarei in

grado, ci tengo solo a riportarvi la mia

esperienza personale.

Quando sentivo parlare i ragazzi più grandi di

questo argomento pensavo a quando

sarebbe toccata a me prendere questa

decisione e credetemi ero terrorizzata, ma

alla fine dicevo che mancava molto tempo e

che nel frattempo avrei potuto pensarci.

I giorni passavano ed io non aveva la minima

idea di cosa volessi fare, fin quando arrivò il

tempo di decidere.

Inizialmente avevo un’idea del tutto diversa di quello che poi sono andata a scegliere. Ero

indecisa tra due tipi di scuola differenti tra

loro quando poi leggendo un volantino di un

open-day ho visto che una scuola offriva

l’opportunità di scegliere un indirizzo che a me piaceva particolarmente.

Presa dall’immensa felicità di aver trovato

finalmente la scuola alla quale iscrivermi,

andai all’ open- day e da quel momento capì

che quella era la scuola giusta per me e che

mi avrebbe poi portato a intraprendere la

strada che volevo io. Mi iscrissi e basta ormai

la decisione era stata presa.

Sono stata felice della decisione che ho

preso perché non sono stata influenzata da

niente e da nessuno, quindi è una cosa che

viene da me e che io ho deciso.

L’unico consiglio che vi posso dare è quello di non scegliere la scuola in base alle persone

che la frequentano, perché ne va del vostro

futuro, credetemi. E comunque anche se non

si va nella stessa scuola in cui vanno gli amici

questo non vuol dire che l’amicizia finirà, può

continuare, in un modo differente.

E poi nella “nuova” scuola si faranno nuove amicizie sicuramente nel corso dei cinque

anni; quindi non fatevi spaventare per questo.

Come ultima cosa vi posso dire che anche se

ora ho scelto la scuola e quindi mi sono tolta

un grosso peso, un po’ di paura c’è ancora perché alla fine è un’esperienza del tutto nuova e che devo fare da sola senza l’aiuto di nessun altro. Ma come tutte le cose nuove in

principio ci spaventano (come è giusto che

sia), ma poi col passare del tempo ci

abituiamo; perché la vita è formata da

moltissime esperienze. La cosa più

importante è non fermaci mai, nemmeno di

fronte alle difficoltà grandi o piccole che

siano, perché ogni ostacolo che la vita ci può

presentare si può superare, da soli o anche

con l’aiuto di qualcun altro, basta che non ci si arrende mai, perché arrendersi è come

aver già perso in partenza e chi si arrende

nella vita non otterrà mai niente.

6

Un po’ di statistica ( a cura

di Jennifer Masper)

Per la precisione, si è qui inteso,

per istituto professionale,

l’istituto alberghiero.

Con la voce scuola si intende il percorso di orientamento proposto a inizio anno,

in cui sono state date informazioni generali sui tre percorsi di studi: liceale, tecnico

e professionale.

7

’ o i i febbraio ha entusiasmato gli alunni di classe II, spinti dal desiderio di uscire nel parco della scuola si è colta ’o io zio ’ o. I zzi hanno

osservato il paesaggio innevato, ’ o o o o o raccontato le emozioni che esso ha suscitato in loro. Qui accanto il testo di Alessia traduce a parole le emozioni provate durante la passeggiata nel parco, un testo espressivo che, come una pagina di diario, permette di cogliere ciò che spesso la quotidianità e la frenesia di tutti i giorni non lasciano il tempo di notare. Alessia ha saputo fermarsi e ascoltare ciò che la natura le ha sussurrato, ha saputo apprezzare il tempo trascorso con i compagni. La neve, come una soffice e candida coperta, è riuscita a coprire le incomprensioni e le differenze e ha reso speciale la vita di classe.

Prof. Martinelli C.

La neve Nei giorni in cui guardi fuori dalla finestra e vedi quel manto bianco che, a poco a poco si alza e dipinge il paesaggio, è sempre una nuova sorpresa. Ovviamente ognuno prova diverse emozioni. Ci sono i bambini

o o o ’o i ndere in mano i fiocchi di neve; i ragazzi, che spesso si limitano ad osservarla cadere; i nonni

o: C ! o io o i i i i i ’ io…e poi ci siamo noi, preadolescenti, che

ci guardiamo con sguardi furbi e ci muniamo subito di guanti, o i i izio i ’ i i .

È un momento che ci riunisce, perché accomuna ognuno di noi, nonostante le differenze. La neve è sempre la stessa, uguale per tutti, ma noi possiamo renderla speciale dandole carattere e aspetto. Insomma possiamo trasformarla in ciò che desideriamo, un cibo o un amico pronto ad ascoltarci. La neve ha la capacità di vestire ogni albero spoglio, con il suo piccolo tocco può creare qualcosa di speciale e divertente allo stesso tempo. La ne è o ’ i i , i o i i o o scendi dal letto e senti il tepore del calorifero e ti attende la sera quando, come un quadro, ti aspetta pronto per essere contemplata dalla finestra della stanza.

Alessia Arzuffi

Emozioni e parole

8

’(a cura degli alunni di prima media)

IL filo di rugiada

La primavera era alle porte: i fiori colorati sbocciavano in tutta la loro meraviglia , gli uccellini modulavano melodiose

sinfonie , i coniglietti facevano scorta di carote …

Le prime luci del mattino avevano svegliato il piccolo scoiattolino Trinchy , che in un baleno si era alzato e stava per

andare a scuola. La sua casa era una piccola tana dentro un gigantesco abete secolare: era molto spaziosa e divisa in

tante camere dove abitava la sua famiglia.

All’ improvviso la sua mamma gli ordinò di andarsi a lavare il dente, l’ unico che gli era rimasto, perché l’altro si era rotto

durante una brutta caduta da un albero. Trinchy odiava andare a lavarsi il dente, specialmente quando mangiava le

arachidi tostate, perché il dentifricio annullava il loro dolce e invitante sapore. Quell’imposizione gli dava sempre molta noia. Allora, fingendo di obbedire alla mamma, andò in bagno ma non fece ciò che gli era stato ordinato. Anzi prese, dallo

zainetto rosso che teneva sulle spalle, un piccolo gomitolo di filo di rugiada: il filo era trasparente e posto davanti alla luce

rifletteva i colori dell’arcobaleno ed era formato da tante minuscole gocce di rugiada. Ma quel filo non poteva essere impiegato per cucire dei maglioncini, come un normale filo di cotone o di lana, bensì era un potentissimo amuleto magico.

Era, in poche parole, la Felicità : ogni volta che Trinchy passava un brutto momento, bastava dire una parola magica e

oplà, il filo intrappolava il brutto momento e tutto ritornava sereno. Lo aveva trovato per caso, quel gomitolo, frugando in

mezzo a delle primule nel sottobosco.

Pure quel mattino, chiuso in bagno, lo scoiattolo Trinchy tenendo in mano il filo intonò un ritornello: “Farfalla, vola dentro la

goccia”. Poi, come se nulla fosse, tranquillo e sereno, ritornò in salotto dove la mamma lo stava aspettando con la merenda in mano e andò a scuola.

Arrivato a scuola, prima delle lezioni si mise a chiacchierare come di consueto con il suo

amico Ramon, un altro scoiattolo. I due si conoscevano da molto tempo; negli ultimi mesi,

però, Ramon si era insospettito del piccolo scoiattolo rimasto con un dente perché non

capiva come Trinchy non fosse mai triste. Ramon era diventato perfino geloso, perché lui,

invece, era continuamente avvolto dalla tristezza: aveva perso recentemente i genitori in un

terribile terremoto e ora viveva in una casetta in mezzo al bosco in compagnia di una talpa

che lo accudiva come se fosse suo figlio. Invidiava tutto di Trinchy: la sua vita, la sua

famiglia, e soprattutto, quel suo perenne buonumore.

Così avvenne che quella sera, dopo la scuola, incuriosito di conoscere il segreto dell’amico e sperando di ritrovare anche lui un po’di felicità, si incamminò dietro a Trinchy, nascondendosi tra la vegetazione del bosco. Infine attese con

pazienza, appostandosi su un ramo del vecchio abete in cui si trovava la casa dell’amico. Proprio quella sera, Trinchy per risolvere una questione con la sorellina Mimi , si era rifugiato in camera sua e aveva usato

l’amuleto magico. Ormai, ogniqualvolta, aveva un fastidio Trinchy non esitava a ricorrere al suo aiuto. Ramon, però, aveva visto la scena e aveva capito tutto. Non appena Trinchy uscì, lui si intrufolò in un baleno dentro la camera e frugò nello

zainetto rosso che era rimasto sopra il letto fino a quando non trovò l’amuleto. Trinchy, risalito in camera, fece in tempo a sorprenderlo con l’amuleto ancora in mano. “ Ramon !?” . Trinchy era sbigottito. “ Tu me lo hai nascosto per così tanto tempo… Ora tocca a te vivere la reale infelicità” replicò Ramon con durezza. Trinchy d’impulso si avventò su Ramon, cercando di strappargli il filo di rugiada. Nello scontro che seguì Ramon lasciò cadere il gomitolo, che precipitò fuori dalla finestra.

Fu un attimo. Non appena ebbero toccato terra, le gocce di rugiada rotolarono via e si ruppero in mille pezzi.

Come se non bastasse, dalle gocce in frantumi si liberò un enorme Infelicità. Erano i pianti, i malumori, le sofferenze che

Trinchy vi aveva imprigionato all’interno. E l’ Infelicità, come un male invisibile, si insinuò nei cuori degli abitanti del bosco. Quando Trinchy guardò dalla finestra, vide un inferno: tutti litigavano, urlavano, si picchiavano… Da quel giorno, Trinchy conobbe l’ Infelicità: è come una spada che ti trafigge il cuore.

La primavera arrivò, ma quell’anno tutti continuavano a essere tristi o prepotenti. Trinchy escogitava mille soluzioni senza successo. Non riusciva a perdonare Ramon, perché nel suo cuore ora c’erano solo odio e rancore.

Poi un giorno di maggio, mentre stava attraversando da solo la piazza del bosco (un piccolo parco dove gli animaletti la

domenica facevano il mercato), Trinchy notò delle farfalle variopinte che si stavano inseguendo. Erano magnifiche a

vedersi, assorte com’erano nel loro gioco spensierato. Come avevano fatto a rimanere così leggere?

“ Farfalla vola dentro la goccia “. Trinchy ricordò d’un tratto la formula magica. La recitò ad alta voce.

All’inizio sembrò non accadere nulla. Poi una farfalla, la più elegante tra tutte, si posò sulla sua zampa. Ed ecco che un’altra la seguì. Una, due, tre… in un secondo più di mille farfalle si erano posate su di lui. Una moltitudine di piccole ali colorate. Trinchy,

non sapendo che fare, chiuse gli occhi.

Prima che avesse il tempo di rendersi conto di quanto stava accadendo, le farfalle si tramutarono in tante minuscole

gocce di rugiada iridescenti.

Quando lo scoiattolino riaprì gli occhi, vide solo che in una zampa era appoggiato un gomitolo di filo di rugiada, identico a

quello che aveva perso per colpa dell’invidia di Ramon. Avrebbe potuto tenerlo ancora tutto per sé e mettere fine alla propria tristezza.

Ma, questa volta, decise diversamente. Trasse un grande respiro e recitò: ”Farfalle volate fuori dalle gocce” . Dal filo uscirono tutte le farfalle che prima erano posate su di lui. Con la stessa rapidità con cui si erano trasformate in

gocce, le farfalle si alzarono in volo andandosi a sparpagliare nel bosco. Entrarono nelle bocche degli abitanti pieni di odio

e tristezza.

Tutti gli abitanti si sentirono immediatamente contenti. O meglio, pazzi di gioia. Si sentirono “le farfalle nella pancia”, come

due innamorati al loro primo incontro.

Trinchy e Ramon ritrovarono entrambi il buonumore e ridivennero amici.

Martina Breviario e Martina Colleoni

MIA SORELLA LUNA

Tanti anni fa, all’origine della terra, Re Cielo, padrone dell’ universo con immensi poteri mise alla luce il suo primogenito:

SOLE.

Sole aveva dei capelli biondi come la luce, possedeva una carnagione olivastra e luminosa e indossava sempre

un’armatura dai colori abbaglianti, abbinata ad un mantello rosso, lungo fino ai polpacci. Un giorno Re Cielo vide che Sole si sentiva solo e così creò una damigella semplice ma bellissima; si chiamava LUNA.

Luna aveva dei capelli blu come la notte e una carnagione diafana, qusi trasparente. Ella indossava un vestito color oro e

pure lei aveva un mantello come il fratello, ma di colore bianco.

Accade così che Sole, incantato dalla bellezza di sua sorella, se ne innamorò perdutamente e nessuno se ne accorse.

Luna però odiava da sempre suo fratello, dal momento che lui era il preferito di tutti perché portava calore, amore, felicità

sulla terra, mentre lei, al contrario, portava buio, incubi, paure.

Cosi Luna creò Nubi , una piccola nuvoletta, candida e molto carina, devota alla fanciulla in tutto e per tutto al punto da

provare gli stessi sentimenti di Luna. Entrambe avevano in comune l’odio per Sole.

E così le due presero a combinare mille dispetti a quel poveretto, che soffriva in silenzio continuando ad amare Luna,

nonostante tutto.

Sole aveva paura di rivelare i propri sentimenti alla sorella, così decise di provare a staccarsi da lei per qualche tempo.

Partì dunque per un viaggio verso la stella polare, sua cugina. Anche qui però Sole non riusciva a dimenticre le sue pene

d’amore e un giorno confidò alla stella polare il suo sentimento. Ma la Stella non sapendo mantenere i segreti andò subito

da Luna per raccontarle la confidenza diSole.

Luna di fronte a questa rivelazione s’impaurì e si rifugiò nel tempio di Re Cielo. Sole, tornato dal suo viaggio, si accorse immediatamente della sua scomparsa; la cercò per tutto l’universo per settimane

9

e settimane ma senza successo. Quando stava iniziando a

disperarsi, tuttavia, si ricordò del tempio di Re Cielo, l’unico posto in cui si era dimenticato di guardare. E finalmente la trovò.

Lei era impaurita e molto spaventata. Dopo ciò che le aveva rivelato la stella cometa, qualcosa dentro di lei era mutato.

L’odio che fino a quel momento aveva provato, aveva lasciato il posto ad una tenerezza nuova ed inattesa verso il

fratello, che aveva confessato di amarla.

Non appena Sole entrò nel tempio di Re Cielo, Luna si sciolse in un pianto e trovò il

coraggio di ammettere il suo amore verso il fratello.

Come può finire questa fiaba?

Come tutti i bambini ben sanno, il sole brilla nel cielo di giorno per lasciare il posto,

dopo il tramonto, alla luna, che illumina la notte.

I due astri non si incontrano mai, se non in rarissime occasioni…perché?

Nello stesso giorno in cui Sole e Luna scoprirono di amarsi, Re Cielo udì le loro

parole.

Si infuriò moltissimo. Re Cielo Aveva creato Luna perché Sole si sentiva solo e triste,

ma da quando Luna era comparsa Sole si era mostrato ancora più afflitto.

E ora che Re Cielo, udendo i discorsi dei due innamorati, ne aveva scoperto il motivo, decise di dividerli per sempre.

Re Cielo, infatti, credeva che il loro amore avrebbe creato solo altra sofferenza.

Durante le eclissi, però, Sole e Luna continuano a sussurrarsi bellissime parole d’amore, così delicate che nessun poeta

potrebbe mai concepirne di simili.

Martina Pilloni, Matteo Morleo, Roberto Magni e Chiara Tintori

Il libro segreto

C’era una volta, in un paese lontano, un re vedovo da poco tempo. In quei giorni era indaffarato a preparare

l’incoronazione di sua figlia. La principessa Sofia era bellissima, intelligente e apprezzata da tutti nel reame; amava leggere e scrivere e pensava solo al suo futuro, immaginandoselo sereno e meraviglioso.

Per l’incoronazione il padre le regalò Il Libro Segreto, ma la figlia non fece in tempo a chiedergli che cosa ci fosse di segreto, perché proprio la sera stessa il re morì.

Ogni giorno la principessa si recava nel posto più tranquillo del giardino reale, sotto degli antichi salici piangenti, per

leggere in pace il suo libro. Ogni tanto trovava delle lettere “strane”, di colore rosso; quandò arrivo precisamente a metà del libro, dalle pagine uscì improvvisamente una fatina, che subito svelò a Sofia il segreto del libro: le lettere rosse e

“strane” servivano a formulare una frase magica che avrebbe aperto una porta per un nuovo regno. Dopodichè la fatina sparì tra le pagine del libro con la stessa rapidità con cui era apparsa.

Sofia risolse l’enigma unendo tra di loro le lettere rosse: la frase era M-O-N-D-O A-N-I-M-A-L-E.

Nel pronunciarla, però, Sofia si accorse che non era accaduto nulla…dov’era la porta tanto misteriosa di cui aveva parlato la fatina?

Sulle prime si lasciò assalire dallo sconforto, ma poi ebbe l’intuizione di ritornare a metà libro. Ed ecco, come la prima volta, spuntare ancora la fatina. Senza dire nulla, la condusse in un punto dove le fronde dei salici sembravano più fitte

che mai. Sofia né scostò alcune con le mani e trovò la porta tanto attesa.

Impaurita, decise comunque di entrare.

Si trasformò all’istante in una fata degli animali, con due bellissime ali e un vestito azzurro e rosa. Intorno c’erano molti animali, venuti da chissadove, e tutti la osservavano con grande curiosità, come se non avessero

mai visto prima una fata come lei.

Sembrava non mancarne nessuno: scoiattoli insieme a giraffe, pesci e uccelli, perfino esemplari rari quali unicorni alati e

delfini volanti…

Poi in lontananza Sofia vide un castello splendente e variopinto. Seguendo un sentiero tra i boschi riuscì ad arrivarci.

10

Come fu all’interno, Sofia vide altre fate come lei, che l’accolsero con tutti gli onori e con grandi feste: ebbe il dubbio che le

fate sapessero da tempo del suo arrivo nel regno. Le fecero visitare tutto il castello, dalla torre fino al giardino.

Le raccontarono che lì viveva una regina. In quel momento era appena uscita, ma la pregarono di attenderla.

Quando la regina tornò, Sofia la riconobbe subito.

Era sua madre che era morta due anni prima.

Sofia era fuori di sé per la gioia. Da quel giorno, tutti i pomeriggi, tornava nel mondo animale attraverso la porta.

E così andò avanti per alcuni mesi fino a quando la madre si ammalò, proprio come era accaduto due anni prima. Sofia

aveva paura che morisse una seconda volta, così la portò con sé nel regno di suo padre, dietro suggerimento della fata

del libro. Infatti, se la regina fosse morta, sarebbe scomparso per sempre, insieme a lei, tutto il regno animale.

Così la regina tornò nel suo antico regno con grande gioia dei re suo consorte, e riuscì a guarire.

Sofia ebbe così di nuovo un padre e una madre.

Le mancavano, però, gli animali del Mondo Animale, quindi propose alla madre di unire i due mondi, permettendo così alle

magiche creature di passare sulla terra.

Fu allora che tutti gli animali, pure quelli fantastici, vennero sparpagliati anche nel nostro mondo.

Dopo qualche tempo Sofia si sposò con un principe; dalla loro unione nacque una graziosa

bambina, che chiamarono “Fata”, in ricordo del Mondo Animale. Ancora oggi nel paese di Sofia, se si fa attenzione, un bambino può scorgere un delfino volante

sollevarsi sopra un fiume o un unicorno alato volteggiare tra le nuvole accese dal tramonto.

Gaia di Stefano e Giulia Mandelli

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Lo spreco alimentare

a fumetti

( campagna contro lo spreco del WWF,

sostenuta dalla catena Simply)

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TORO

Avete bisogno di carica ed

energia perché volete mostrare

il vostro coraggio a tutta la

scuola

Vi consigliamo una bibita forte:

IL CAFFE’

CANCRO

Le vostre gambe non

vogliono fermarsi e avete

carenza di energie

Vi consigliamo per maggiori

energie: UNA BARRETTA

DI CIOCCOLATO

GEMELLI

Con il vostro ottimismo

avrete una buona vita

sociale, aperta ai

cambiamenti

Per questo vi consigliamo

IL SUSHY

Quale spuntino ti consigliano le stelle

LEONE

Finalmente qualcuno capirà

che voi avete talento e

creatività

Per festeggiare vi consigliamo:

UNA TORTA AL GELATO

ARIETE

Devi essere meno egoista e

pesante con gli altri

Per questo ti consigliamo

un alimento leggero :

INSALATA

VERGINE

Questo periodo sarà pieno di

sorprese, ma attenti a non

esagerare e siate flessibili

come gli…

GLI SPAGHETTI

BILANCIA

Troverete molti ostacoli in

questo mese, ma dovete

considerare solo le cose

essenziali

Per questo vi consigliamo LA

MELA

CAPRICORNO

Farete molte conoscenze e

nuovi amici, sarete molto

contenti e rilassati

Per un party in allegria

LE PATATINE FRITTE

PESCI

Avrete molte delusioni ma

a che olte sorprese … la gioia e la tristezza saranno

intrecciate

Per questo vi consigliamo

una treccia di LIQUIRIZIA

ACQUARIO

In questo ese l’a ore sarà in

primo piano , adorerete stare

all’ aria aperta e osservare le

nuvole

Per questo vi consigliamo IL

LOLLIPOP

SAGITTARIO

Siete molti sereni e rilassati,

la scuola non vi pone

problemi e nemmeno la

famiglia

Per questo vi consigliamo

LA PANNA MONTATA

SCORPIONE

Siete molto dolci e teneri, ma

attenzione a non diventare

a ari…

Per questo vi consigliamo

LO ZUCCHERO

A cura di

Martina

Colleoni

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ORIZZONTALE

3. Non è il latte ne il tè

6. Mollusco che mangi crudo

8. ….. i o o 9. Lo è la Ferrero 12. Non è il pranzo

15. Unto al femminile

16. Tè in inglese

17. Non la disdegnano gli erbivori

18. Coca-…. 19. Olio in inglese

20. Filetto in spagnolo

21. Apple in italiano

VERTICALE

1. Cibo in inglese

2. Bistecca in spagnolo

3. Non la mangia un vegano

4. Non è il coltello

5. Uovo in inglese

7. E’ buona quella di mele

10. Anfibio che si mangia fritto

11. Piante da cui si ricava un miele

squisito

13. E’ ottima all’arancia 14. Bistecca in inglese

Cruciverba alimentare

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