RUBRICA AROMI E SAPORI

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& speciale ROMI S iamo a Scafati agli inizi degli anni Novanta quando, quasi per gioco, Luigi Brancaccio insieme a pochi fidati “com- pagni di merenda”, si diverte ad organizzare grigliate di ogni gene- re, preferendo soprattutto le verdure, durante feste, picnic e sagre paesane. Era un modo per stare in compagnia, scherzare, ma allo stesso tempo rievo- care le antiche tradizioni gastronomi- che della sua terra. Si stava bene insieme e soprattutto si mangiava bene! Se ne accorsero anche i ristoranti della zona, ai quali, sempre per gioco, Luigi Brancaccio cominciò a vendere i suoi primi pro- dotti, tra i quali le melanzane grigliate rappresentavano una specialità. Da quel momento nasce nel Brancaccio e nei suoi collaboratori l’idea di trasformare quel divertimen- to in un vero e proprio lavoro e inizia così l’attività della Artigiana Sud, un’azienda oggi affermata sul mercato dei prodotti conservati sott’olio. Ora come vent’anni fa, i prodotti della Artigiana Sud sono ottenuti attraverso un processo produttivo artigianale, utilizzando materie prime selezionate e controllate, sempre fresche e di pro- duzione locale. La passione e la cura con cui ogni pro- dotto viene preparato e confeziona- to., il rispetto di tutte le norme previ- ste nel settore alimentare, l’utilizzo di prodotti freschi senza aggiunto di con- servanti, coloranti ed additivi, sono tutte garanzie di sicurezza per un con- sumatore attento e rivolto al meglio che il mercato può offrire. Ma come era prevedibile, la produzio- ne della Artigiana Sud si è arricchita sempre più di nuovi prodotti, anche grazie alla ricca produzione locale di ortaggi, ma soprattutto grazie all’azienda agricola di famiglia che contribuisce ampiamente ad ampliare la linea dei prodotti. Infatti alle ormai famose melanzane alla griglia, si sono affiancate numerose altre specie di ortaggi quali carciofini, pomodori sec- chi, zucchine e peperoni, che vengono preparati secondo le più antiche ricet- te della tradizione campana e offerte in vaschetta pronte a soddisfare il gusto di tutti i palati anche i più sopraffini. Anche perché alle ricette tipiche locali si sono aggiunte propo- ste più moderne e raffinate, quali l’insalata russa e la capricciosa, che le rendono adatte anche a menu più ela- borati. Ma non è tutto! L’Artigiana Sud, infat- ti, ottenute le autorizzazioni locali e i riconoscimenti del Ministero della Sanità per i prodotti ittici, ha iniziato a trasformare, produrre e a confeziona- re sott'olio insieme ai prodotti a base vegetale, anche prodotti ittici marina- ti riscuotendo altrettanti consensi nel settore della Ristorazione. Da assag- giare assolutamente, infatti,sono le sue alici marinate, i suoi polipetti sot- t’olio, ed ancora gamberoni di surimi, bocconcini di merluzzo in polpa di granchio e numerosi altri prodotti che vi faranno letteralmente leccare le dita! In aggiunta alla già vasta gamma di prodotti confezionata in vaschetta, l'Artigiana Sud, ha ulteriormente ampliato il suo assortimento con una linea di prodotti tipici locali conservati in vetro, preparati rispettando le ricette tipiche della zona. Questa linea ha lo scopo di poter trasformare e conservare più a lungo soprattutto verdure tipiche che vengono coltivate solo in determinati periodi dell'anno. Nel corso degli anni, infine, l’Artigiana Sud ha consolidato la grande espe- rienza e professionalità del suo staff tecnico di produzione che le ha per- messo di combinare le avanzate tec- nologie dei propri macchinari con il rispetto e la tradizione di metodi ancora oggi assolutamente artigianali, allo scopo di portare in tavola il sapo- re intatto della natura. Insomma la Artigiana Sud è un’azienda che rappresenta il perfetto equilibrio di gusto, tradizione e genui- nità, a partire dalla scelta dei prodot- ti migliori per arrivare al loro confezio- namento offrendo alla sua clientela la garanzia di un prodotto artigianale che rispetta pienamente quei sapori e quei profumi tipici della nostra terra, aspirando ad una qualità sempre superiore in grado di soddisfare i clien- ti più esigenti e scrupolosi. Il rispetto che merita una terra come la nostra che è ricca di cultura e di una ampia varietà di cibi i quali rendono la nostra dieta la più invidiata nel mondo. Gli ortaggi dell’agro-nocerino-sarnese L’Agro Nocerino Sarnese è da secoli terra molto fertile in cui si produ- cono rinomati ortaggi. Tra questi il Cipollotto di Nocera di cui esistono testimonianze che risalgono ad oltre 2000 anni fa. Nella Pompei antica difatti è raffigurato nei dipinti del Larario del Sarno. Alla fine dell’800 e nei primi anni del 900 l’ortaggio nocerino viene descritto nei manuali di agronomia e nei cataloghi delle più importanti ditte produttrici di sementi. Oggi il Cipollotto di Nocera viene messo sott’olio o sott’aceto e utilizza- to in gastronomia come contorno per carne e pesce. Altra specialità tra gli ortaggi dell’Agro è il Finocchio di Sarno, caratterizzato forma roton- da, di media pezzatura, compatto, con guaine spesse, carnose, intera- mente bianche. I terreni fertili e sciolti dell’Agro sono da sempre consi- derati eccellenti per ottenere finocchi di qualità. Anche la Zucca dell’Agro è tra gli ortaggi più saporiti della zona. Dalla polpa tenera e di colore acceso, la zucca di Scafati è ottima alla griglia e condita con olio, aglio e prezzemolo, oppure stufata con peperonci- no. Altra specialità dell’Agro sono i Carciofi di Pagani, di dimensioni piccole e sapore intenso. Nel mese di aprile tutto il paese si riempie del profu- mo dei carciofi alla brace. Il paniere di ortaggi dell’Agro è ricco di que- ste e altre mille specialità. Dalla terra e dal mare direttamente sulla tavola A APORI A RTIGIANA S UD S

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RUBRICA REALIZZATA DA GIANFRANCO LARI, EDITA DALLA PIEMME CONCESSIONARIA DEL MATTINO

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Siamo a Scafati agli inizi deglianni Novanta quando, quasiper gioco, Luigi Brancaccioinsieme a pochi fidati “com-pagni di merenda”, si diverte

ad organizzare grigliate di ogni gene-re, preferendo soprattutto le verdure,durante feste, picnic e sagre paesane.Era un modo per stare in compagnia,scherzare, ma allo stesso tempo rievo-care le antiche tradizioni gastronomi-che della sua terra.Si stava bene insieme e soprattutto simangiava bene! Se ne accorseroanche i ristoranti della zona, ai quali,sempre per gioco, Luigi Brancacciocominciò a vendere i suoi primi pro-dotti, tra i quali le melanzane grigliaterappresentavano una specialità.Da quel momento nasce nelBrancaccio e nei suoi collaboratoril’idea di trasformare quel divertimen-to in un vero e proprio lavoro e iniziacosì l’attività della Artigiana Sud,un’azienda oggi affermata sul mercatodei prodotti conservati sott’olio.Ora come vent’anni fa, i prodotti dellaArtigiana Sud sono ottenuti attraversoun processo produttivo artigianale,utilizzando materie prime selezionatee controllate, sempre fresche e di pro-duzione locale. La passione e la cura con cui ogni pro-dotto viene preparato e confeziona-to., il rispetto di tutte le norme previ-

ste nel settore alimentare, l’utilizzo diprodotti freschi senza aggiunto di con-servanti, coloranti ed additivi, sonotutte garanzie di sicurezza per un con-sumatore attento e rivolto al meglioche il mercato può offrire.Ma come era prevedibile, la produzio-ne della Artigiana Sud si è arricchitasempre più di nuovi prodotti, anchegrazie alla ricca produzione locale diortaggi, ma soprattutto grazieall’azienda agricola di famiglia che

contribuisce ampiamente ad ampliarela linea dei prodotti. Infatti alle ormaifamose melanzane alla griglia, si sonoaffiancate numerose altre specie diortaggi quali carciofini, pomodori sec-chi, zucchine e peperoni, che vengonopreparati secondo le più antiche ricet-

te della tradizione campana e offertein vaschetta pronte a soddisfare ilgusto di tutti i palati anche i piùsopraffini. Anche perché alle ricettetipiche locali si sono aggiunte propo-ste più moderne e raffinate, qualil’insalata russa e la capricciosa, che lerendono adatte anche a menu più ela-borati. Ma non è tutto! L’Artigiana Sud, infat-ti, ottenute le autorizzazioni locali e iriconoscimenti del Ministero della

Sanità per i prodotti ittici, ha iniziato atrasformare, produrre e a confeziona-re sott'olio insieme ai prodotti a basevegetale, anche prodotti ittici marina-ti riscuotendo altrettanti consensi nelsettore della Ristorazione. Da assag-

giare assolutamente, infatti,sono lesue alici marinate, i suoi polipetti sot-t’olio, ed ancora gamberoni di surimi,bocconcini di merluzzo in polpa digranchio e numerosi altri prodotti che

vi faranno letteralmente leccare ledita!In aggiunta alla già vasta gamma diprodotti confezionata in vaschetta,l'Artigiana Sud, ha ulteriormenteampliato il suo assortimento con unalinea di prodotti tipici locali conservatiin vetro, preparati rispettando lericette tipiche della zona. Questa lineaha lo scopo di poter trasformare econservare più a lungo soprattuttoverdure tipiche che vengono coltivatesolo in determinati periodi dell'anno.Nel corso degli anni, infine, l’ArtigianaSud ha consolidato la grande espe-rienza e professionalità del suo stafftecnico di produzione che le ha per-messo di combinare le avanzate tec-nologie dei propri macchinari con ilrispetto e la tradizione di metodiancora oggi assolutamente artigianali,allo scopo di portare in tavola il sapo-re intatto della natura.Insomma la Artigiana Sud èun’azienda che rappresenta il perfettoequilibrio di gusto, tradizione e genui-nità, a partire dalla scelta dei prodot-ti migliori per arrivare al loro confezio-namento offrendo alla sua clientela lagaranzia di un prodotto artigianaleche rispetta pienamente quei sapori equei profumi tipici della nostra terra,aspirando ad una qualità sempresuperiore in grado di soddisfare i clien-

ti più esigenti e scrupolosi. Il rispettoche merita una terra come la nostrache è ricca di cultura e di una ampiavarietà di cibi i quali rendono la nostradieta la più invidiata nel mondo.

Gli ortaggi dell’agro-nocerino-sarnese

L’Agro Nocerino Sarnese è da secoli terra molto fertile in cui si produ-cono rinomati ortaggi. Tra questi il Cipollotto di Nocera di cui esistonotestimonianze che risalgono ad oltre 2000 anni fa. Nella Pompei anticadifatti è raffigurato nei dipinti del Larario del Sarno. Alla fine dell’800 e nei primi anni del 900 l’ortaggio nocerino vienedescritto nei manuali di agronomia e nei cataloghi delle più importantiditte produttrici di sementi. Oggi il Cipollotto di Nocera viene messo sott’olio o sott’aceto e utilizza-to in gastronomia come contorno per carne e pesce. Altra specialità tragli ortaggi dell’Agro è il Finocchio di Sarno, caratterizzato forma roton-da, di media pezzatura, compatto, con guaine spesse, carnose, intera-mente bianche. I terreni fertili e sciolti dell’Agro sono da sempre consi-derati eccellenti per ottenere finocchi di qualità.Anche la Zucca dell’Agro è tra gli ortaggi più saporiti della zona. Dallapolpa tenera e di colore acceso, la zucca di Scafati è ottima alla grigliae condita con olio, aglio e prezzemolo, oppure stufata con peperonci-no. Altra specialità dell’Agro sono i Carciofi di Pagani, di dimensioni piccolee sapore intenso. Nel mese di aprile tutto il paese si riempie del profu-mo dei carciofi alla brace. Il paniere di ortaggi dell’Agro è ricco di que-ste e altre mille specialità.

Dalla terra e dal mare direttamente sulla tavola

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ARTIGIANA SUD

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Ifrijarielli sono una specialitàtipicamente napoletana.Frijarielli! Basta la parola. E'ovvio: bisogna friggerli. E inapoletani, si sa sono bravissi-

mi, anzi sembra siano nati per sof-friggere! Un po’ d'aglio, peperonci-no e olio d'oliva extravergine.Un prodotto dei nostri orti fra i piùsemplici, ma che riesce a dare ilmeglio di sé, se le rape sono dibuona qualità e se sono ben prepa-rate, proprio come accade per tuttii prodotti della Artigiana Sud, allacui già vasta produzione si èaggiunto ultimamente.Per questa proposta in vetro dellaArtigiana Sud, che ben si sposa conuna delle ricette della pizza piùgustose (la famosa Pizza con salsic-cia e broccoli!), vengono scelti soloi migliori broccoli della provinciasalernitana, nelle varietà “ramosa”e “a testa”già note e apprezzate findall’antichità. La cucina delMeridione utilizza da sempre consuccesso i frijarielli, che occupanoun posto importante nella prepara-zione di pastasciutta, contorni,torte salate e pizza. In virtù di que-sta tradizione culinaria, la ArtigianaSud è riuscita a trasformare e a pre-parare i broccoli di Salerno secondola ricetta tipica napoletana. Infattifrijarielli vengono cotti e conditi conolio, aglio e peperoncino e conser-vati in vasi di vetro dai vari formati,pronti per essere subito consumaticome contorno e sulla pizza. Come per il resto della sua produ-zione, la Artigiana Sud, cura moltola filiera produttiva a partire dallacoltivazione nei campi di sua pro-prietà; una condizione che le con-sente di controllare i broccoli sindalla semina e di garantirne unacrescita naturale, che esclude l’usodi pesticidi. Giunta al punto di rac-colta, la verdura viene trasferita inazienda dove avviene un’ulteriorefase di lavaggio e pulitura, prima diprocedere alla sua cottura che con-siste in una leggera sbollenta tura inacqua e aceto. A questo punto i

broccoli vengono ermeticamentechiusi in vasi di vetro con appositecapsule, per essere infine sterilizza-ti, eliminando così possibili carichebatteriche. Ed ecco i frijarielli prontiper essere utilizzati in qualsiasi piat-to della nostra cucina tradizionale.Un vero successo per la cucina cam-pana, ma soprattutto per laArtigiana Sud che ha fatto della“artigianalità” la propria filosofiaaziendale.

Un po’ di storiaPer indicare qualcuno che nonassurge alle vette più alte del pen-siero si dice: “Non è una cima.”L’espressione si rivela, però, assaipoco calzante quando il soggetto dicui si parla è un napoletano. E quan-do le cime non sono quelle elevatis-sime del genio, ma le umilissime,

terrestri, cime di rapa.“Rapa: pianta orticolacoltivata per la produ-zione delle radici, diforma tondeggiante oallungata, dalla polpabianca e croccante edal sapore intenso, dol-ciastro o leggermentepiccante”. Così comerecita il Dizionario digastronomia di AntonioPiccinardi.Ma le rape non sanno

di niente! Ebbene, i napoletani sonoriusciti a risolvere anche questoproblema, sia con l’aiuto del proprioproverbiale ingegno, che con quellodell’umilissima rapa. Povericom’erano di tutto, ma non di idee,le figlie di primo letto di mammaIndigenza e papà Bisogno, i napole-tani potevano rivolgere lo sguardosolo verso i cibi poveri quanto loro.Ad alzare gli occhi incavati dallafame verso le finestre dei ricchierano invece le napoletane, che siaffollavano sotto le cucine dei nobi-li nella speranza che si degnasserodi buttar loro qualcosa. Purtroppo,però, non sempre il cibo pioveva dal

cielo e per mangiare, i napoletanicominciarono a guardare in basso:alle cime di rape. Dove per “cime”s’intendono gli ammassi fiorali, leinfiorescenze non ancora aperte,delle rape: in una parola, i brocco-letti.In Italia, a questo alimentos’interessavano in tanti, specie alSud: chi li lessava, chi li cuoceva. IToscani le chiamavano affettuosa-mente “rapini”, i Baresi li cucinava-no con le orecchiette. A Napoli no! Qui le cime di rapaprima si lavano e poi, tutte bagnate,si gettano nell’olio. Con il loro sacri-ficio danno vita ad uno dei piatti piùcreativi della cucina partenopea: ifriarielli. Le cime di rapa cotte nel-l’olio. Un piatto povero e pure sempliceda preparare, ma dal sapore inimi-tabile. Prima bisogna dedicare lapropria attenzione alle cime di rapeche vanno raccolte al momento giu-sto: i fiori devono esserci già, manon devono essersi ancora aperti.Poi bisogna “ammonnarli”: cioèmondarli delle parti non utilizzabiliper la frittura. E’ un altro momento importante,perché vanno lasciate solo le fogliepiù tenere, insieme a un po’ digambo: non troppo, ma nemmenotroppo poco. Raccolte, “ammonnate”, e lavate, lecime di rapa vengono invitate adimmergersi nell’olio ben caldo, doveavranno l’onore di diventare fria-rielli. Mai bollirle prima! Gran partedel sapore volerebbe via. Nella padella, insieme all’olio, c’è giàin attesa l’aglio. A cottura quasi ulti-mata, si deve togliere il coperchio equindi aggiungere il sale e il pepe-roncino. Eccoli qua, i friarielli! Finalmentesono nati.

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SUA ALTEZZA IL BROCCOLO ALLA NAPOLETANA: “ I FRIJARIELLI”

ARTIGIANA SUD

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In un mondo dominato daritmi di vita sempre più fre-netici, abbiamo bisogno diqualcosa che ci ricordi qualisono i piaceri della vita, di

qualcosa che ci restituisca iltempo per riflettere, tempo perleggere, tempo per la bellezza,tempo per le cose che contanodavvero. Attraverso la propria filosofia, isuoi prodotti e i suoi servizi, ilCaffè Petruccelli offre ormai datempo un valido contributo aquesta visione della vita!Ci troviamo in uno dei locali piùalla moda di Nocera Inferiore,uno dei centri più importantidell’Agro Nocerino-Sarnese situa-ta ai piedi del versante setten-trionale dei monti Lattari, nelmezzo di una fertilissima pianura,che attualmente è un importantenodo autostradale e ferroviario euno sviluppatissimo centro com-merciale.Nato circa dieci anni da un’ideadei fratelli Pasquale e PriscoPetruccelli, che hanno semprecreduto alle enormi potenzialitàdella somministrazione di presti-gio e di alta qualità, il “CaffèPetruccelli” è ora diventato unpunto di riferimento per clientiappartenenti ad ogni fasciad’età, famoso per i suoi prodottidi altissima qualità e per la cor-tesia del suo personale. L’architettura curata nei partico-lari, giocata su materiali caldicome il legno e luci scintillanticome i meravigliosi lampadari diMurano che danno luce al loca-

le, l’ambientazione urbana, ilclima caldo e confortevole deglispazi arredati, tra cui spiccanotavolini con piani in marmo ed

un privé arricchito con quadri emobili in stile, insieme all’altaqualità del servizio offerto,fanno di questo locale uno deipiù frequentati della zona.L’ubicazione del Caffè, che sitrova in via D’Alessandro, neipressi del Rione Cicalesi, vicino amolti edifici scolastici, uffici e

centri commerciali, lo rendeadatto ad incontri di lavoro,pause di relax e serate in compa-gnia di amici o della personaamata.In un ambiente confortevole earredato con gusto, in cui ognicliente si sente trattato come unre, vi sarà possibile passare con

facilità da una delizia all’altrasoddisfacendo ogni vostro desi-derio. All’ora di pranzo, infatti, poteteapprofittare di una pausa pergustare un aperitivo accompa-gnato da un vasto assortimentodi tartine, snack e tanti prelibatistuzzichini preparati dallo staffche metteranno a freno il lan-guorino che sentite allo stomaco,oppure, se preferite, potretegustare un pranzo veloce a basedi rustici, pizzette, panini o altresfizioserie di rosticceria propostidal locale. Un altro appuntamento con lagoloseria al quale tutti possonopartecipare in questo locale, èquello con la Gelateria. Anche inquesto settore il Caffè Petruccelli,ha scelto di seguire la strada dellaqualità, proponendo un gelatorigorosamente artigianale e fre-sco tutti i giorni... latte, panna,frutta ecc... miscele adeguata-mente scelte e selezionate ognigiorno senza l'aggiunta di adden-santi o polveri semilavorate, pergarantire l'assoluta qualità e fre-schezza dei propri prodotti.Ogni periodo ha la sua particola-rità, ogni stagione ha i suoi pro-dotti, le sue primizie. E così inquesto periodo, in cui il tempo èmeno caldo, potrete gustaregelati soprattutto al cioccolatocome la famosa Nocciotella, ilTartufo, i gelati che riprendonoil gusto di ben noti snack come ilLion’s e il Mars, oppure, per chiama i gusti classici, gelati allecreme o alla frutta. Ma è soprattutto in estate chequi al Caffè Petruccelli, insiemealla calura, scoppia la fantasianel preparare coppe gelato sem-pre più originali. A questo proposito ricordiamole coppe che hanno i nomi deipianeti, oppure quelle che sichiamano con il nome dei segnizodiacali, per cui potrete sce-gliere quella che meglio si rifà alvostro periodo di nascita. E con il caldo, il Caffè Petruccellisi ingrandisce ulteriormente,sfruttando l’ampio dehors cheviene attrezzato con tavolini egazebo, dando ai clientil’opportunità di gustare le sueprelibatezze sedendo comoda-mente al fresco.

AAPPOORRII

Caffè Petruccelli è stile di vita

Chiunque è stato al Caffè Petruccelli sa che, oltre all’ambiente,ha visto qualcos’altro: lo stile!Il principale successo di questa azienda, infatti , si è consolidatograzie al fatto che è riuscito a fare di questo locale un punto diincontro sia per giovani che per adulti, i quali fino ad allora non

riuscivano a trovare un ambiente così acco-gliente, ma allo stesso tempo di alta profes-sionalità, che soddisfacesse più esigenze allostesso tempo. Qui, ormai, ogni occasione èbuona per incontrarsi, stare insieme, o addi-rittura organizzare cerimonie private perfesteggiare piccoli eventi familiari e di lavoro. A questo c’è da aggiungere la lungimiranzacon cui Pasquale e Prisco gestiscono il localesin dalla sua nascita. I fratelli infatti, hannomirato innanzitutto ad un costante arricchi-mento di prodotti e servizi di marca ed allaprofessionalità nel loro caffè. E’ per questo che qui troverete solo misceledi caffè altamente selezionate, tè e cioccola-te di marca “Eraclea”, nota ovunque in Italia

e all’estero, e per finire, torte gelato, semifreddi e monoporzio-ni di produzione dell’azienda Sal De Riso, che in fatto di pastic-ceria la sa davvero lunga. E allora, cosa aspettate ancora? Se visentite solleticati dalla curiosità ma soprattutto dalla goloseria,non esit te ancora e … incontriamoci tutti al Caffè Petruccelli!

INCONTRIAMOCI ALCAFFÉ PETRUCCELLI

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In un mondo dominato daritmi di vita sempre più fre-netici, abbiamo bisogno diqualcosa che ci ricordi qualisono i piaceri della vita, di

qualcosa che ci restituisca iltempo per riflettere, tempo perleggere, tempo per la bellezza,tempo per le cose che contanodavvero … Attraverso la propria filosofia, isuoi prodotti e i suoi servizi, ilCaffè Petruccelli offre ormai datempo un valido contributo aquesta visione della vita!Ci troviamo in uno dei locali piùalla moda di Nocera Inferiore,uno dei centri più importantidell’Agro Nocerino-Sarnese situa-ta ai piedi del versante setten-trionale dei monti Lattari, nelmezzo di una fertilissima pianura,che attualmente è un importantenodo autostradale e ferroviario euno sviluppatissimo centro com-merciale.Nato circa dieci anni da un’ideadei fratelli Pasquale e PriscoPetruccelli, che hanno semprecreduto alle enormi potenzialitàdella somministrazione di presti-gio e di alta qualità, il “CaffèPetruccelli” è ora diventato unpunto di riferimento per clienti

appartenenti ad ogni fascia d’età,famoso per i suoi prodotti dialtissima qualità e per la cortesiadel suo personale. L’architettura curata nei partico-lari, giocata su materiali caldicome il legno e luci scintillanticome i meravigliosi lampadari diMurano che danno luce al locale,

l’ambientazione urbana, il climacaldo e confortevole degli spaziarredati, tra cui spiccano tavolinicon piani in marmo ed un privéarricchito con quadri e mobili instile, insieme all’altaqualità del servizioofferto, fanno di que-sto locale uno dei piùfrequentati della zona.L’ubicazione del Caffè,che si trova in via

D’Alessandro,nei pressi delRione Cicalesi,vicino a moltiedifici scolastici,uffici e centri commerciali,lo rende adatto ad incontridi lavoro, pause di relax eserate in compagnia diamici o della personaamata.In un ambiente conforte-

vole e arredato con gusto, in cuiogni cliente si sente trattatocome un re, vi sarà possibile pas-sare con facilità da una deliziaall’altra soddisfacendo ognivostro desiderio. All’ora di pranzo, infatti, poteteapprofittare di una pausa pergustare un aperitivo accompa-gnato da un vasto assortimentodi tartine, snack e tanti prelibatistuzzichini preparati dallo staffche metteranno a freno il lan-guorino che sentite allo stomaco,

oppure, se preferite, potretegustare un pranzo veloce a basedi rustici, pizzette, panini o altresfizioserie di rosticceria propostidal locale. Un altro appuntamento con lagoloseria al quale tutti possonopartecipare in questo locale, èquello con la Gelateria. Anche inquesto settore il CaffèPetruccelli, ha scelto di seguire lastrada della qualità, proponendoun gelato rigorosamente artigia-nale e fresco tutti i giorni... latte,panna, frutta ecc... miscele ade-guatamente scelte e selezionateogni giorno senza l'aggiunta diaddensanti o polveri semilavora-te, per garantire l'assoluta quali-tà e freschezza dei propri prodot-ti.Ogni periodo ha la sua particola-rità, ogni stagione ha i suoi pro-dotti, le sue primizie. E così inquesto periodo, in cui il tempo èmeno caldo, potrete gustaregelati soprattutto al cioccolatocome la famosa Nocciotella, ilTartufo, i gelati che riprendono ilgusto di ben noti snack come il

Lion’s e il Mars, oppure, per chiama i gusti classici, gelati allecreme o alla frutta. Ma è soprat-tutto in estate che qui al CaffèPetruccelli, insieme alla calura,scoppia la fantasia nel prepararecoppe gelato sempre più origina-li. A questo proposito ricordiamole coppe che hanno i nomi deipianeti, oppure quelle che sichiamano con il nome dei segnizodiacali, per cui potrete sceglie-re quella che meglio si rifà alvostro periodo di nascita. E con ilcaldo, il Caffè Petruccelli siingrandisce ulteriormente, sfrut-tando l’ampio dehors che vieneattrezzato con tavolini e gazebo,dando ai clienti l’opportunità digustare le sue prelibatezzesedendo comodamente al fresco.

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Caffè Petruccelli è stile di vita

Chiunque è stato al CaffèPetruccelli sa che, oltreall’ambiente, ha visto qualco-s’altro: lo stile!Il principale successo di que-sta azienda, infatti , si è con-solidato grazie al fatto che èriuscito a fare di questo loca-le un punto di incontro siaper giovani che per adulti, iquali fino ad allora non riusci-vano a trovare un ambiente così accogliente, ma allo stesso tempo dialta professionalità, che soddisfacesse più esigenze allo stessotempo. Qui, ormai, ogni occasione è buona per incontrarsi, stareinsieme, o addirittura organizzare cerimonie private per festeggiarepiccoli eventi familiari e di lavoro. A questo c’è da aggiungere la lun-gimiranza con cui Pasquale e Prisco gestiscono il locale sin dalla suanascita. I fratelli infatti, hanno mirato innanzitutto ad un costantearricchimento di prodotti e servizi di marca ed alla professionalità nelloro caffè. E’ per questo che qui troverete solo miscele di caffè alta-mente selezionate, tè e cioccolate di marca “Eraclea”, nota ovunquein Italia e all’estero, e per finire, torte gelato, semifreddi e monopor-zioni di produzione dell’azienda Sal De Riso, che in fatto di pasticce-ria la sa davvero lunga. E allora, cosa aspettate ancora? Se vi sentitesolleticati dalla curiosità ma soprattutto dalla goloseria, non esitateancora e … incontriamoci tutti al Caffè Petruccelli!

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In un lembo di terra alle pendicidel Monte Calpazio, che domi-na maestosamente l’interaPiana del Sele, un’area vocatada secoli all’agricoltura e alla

pastorizia e precisamente in localitàFeudo alla via Tempa San Paolo,sorge l’azienda agricola-zootecnica“Il Casale del Feudo”. Le sue origini risalgono al lontano1930, quando l’entusiasmo e lavoglia di fare di due giovani alleva-tori, i coniugi Luigi e Filomena DiLuccio, diedero vita ad una piccolaazienda dedita all’agricoltura e

all’allevamento. Nel tempo i figli diLuigi e Filomena hanno dato lustroall’opera dei genitori facendo di unapiccola masseria una vera e propriaazienda che oggi può contare suun’area di circa 50 ettari suddivisa in

zone di coltivazione foraggiera, alle-vamento e annesso caseificio per laproduzione di derivati dal latte dibufala.La conduzione dell’azienda è di tipofamiliare; a gestirla ci sonoPasquale Di Luccio, erede direttodei fondatori , con l’aiuto di suamoglie Gemma e dei suoi tre figliFilomena, Francesco e Fabrizio e dialcuni collaboratori.La peculiarità di questa azienda èsoprattutto quella di manteneresalde le tradizioni e le origini fami-liari senza chiudersi alle innovazioni.Altra importante caratteristica è che

generazione dopo generazionel’azienda ha confermato la suaattenzione per la qualità totale. Ed èproprio alle sue origini di allevatorie produttori di latte che ne derival’accurata scelta delle colture desti-nate alla produzione di foraggi, con-

dotte in maniera quanto più sempli-ce e tradizionale, ma allo stessotempo adeguata agli standardmoderni. Infatti, producendo granparte dei foraggi autonomamente èpossibile loro seguirne tutti i pro-

cessi, con unm i n u z i o s ocontrollo qua-litativo checontinua nelprodotto fini-to. Il latte risultaquindi esserenon il punto di

partenza, maquello di arrivodi un’attentagestione, che sifocalizza anchein una comple-ta analisi quali-tativa dei pro-dotti derivati.Questa mirata ricerca della qualitàsi collega direttamente all’obiettivoprincipale di “Il Casale del Feudo”,che è appunto quello di riuscire asoddisfare i clienti e a differenziare ipropri prodotti in termini di qualitàassoluta.

Una alimentazione basata sui pro-dotti naturali proveniente dai terre-ni aziendali, che assicura unacostanza della qualità per tuttol'arco dell' anno ed una sala dimungitura modernissima e com-pletamente automatizzata, chegarantisce un’igiene perfetta nelrispetto delle caratteristiche di arti-gianalità e genuinità del prodotto,non possono che dare origine a pro-dotti di qualità eccellente. Inoltre,proprio grazie a un attento studiodelle novità dei processi produttivi edi controllo le conoscenze secolarisono state affiancate da altrenuove, che permettono di soddisfa-re tutti i requisiti richiesti dai consu-matori odierni, sia in termini di pro-dotto che di servizio. La gamma dei prodotti del caseificio“Il Casale del Feudo” vanta un gran-de assortimento nonché una fortecaratterizzazione territoriale tipica;inoltre l'utilizzo di solo latte di bufa-la integrale permette la produzionedi mozzarella di bufala campanad'inconfondibile aroma e gusto,nelle sue varie pezzature. Si partedal candido scrigno di latte che è lamozzarella di bufalo integrale, perpassare alle saporite trecce dal pro-fumo di campagna; è possibilegustare, inoltre, leclassiche e sobriescamorze di bufala,che sono disponibiliin diverse pezzaturee anche affumicate,

o le delicate ricottedalla pasta soffice efine il cui sapore gra-devole si coniugafelicemente con lediverse interpreta-zioni dell'arte culina-ria. Altro prodotto

molto apprezzato dalla clientelasono le tome, un formaggio a pastamorbida il cui gusto si presta all’ab-binamento con peperoncino ederbe aromatiche. Questi e numerosi altri i prodottiche con il marchio esclusivo di “IlCasale del Feudo”, sono presenti giàda tempo sui banchi di salumeriadei migliori negozi e supermercatidella provincia di Salerno e diAvellino. Risale a questi ultimi anni,invece, la fornitura settimanale anegozi del Piemontese, di Udine e diFirenze, per assecondare la doman-da di consumatori che sempre piùnumerosi apprezzano e richiedonoil gusto della mozzarella di bufalacampana famosa ormai ovunque.Per finire una promozione che ilcaseificio “Il Casale del Feudo” dedi-ca ai suoi affezionati consumatori:una fragrante ricotta e ben 2 sca-morze a tutti coloro che acquiste-ranno da ora a tutto febbraio solomezzo chilo di prodotto fresco!

Casale del Feudo:la garanzia della qualità

AAPPOORRII

La burrata di bufala,.un saporito scrigno di sapore

Un discorso a parte, tra i prodotti dell’azienda“Il Casale del Feudo”, merita la saporitissimaburrata di bufala. Si tratta di un involucro di pasta filata moltosimile ad una normale mozzarella che contieneall’interno un composto di panna e di straccet-ti ancora filati dal sapore molto delicato. Lesue origini sono pugliesi, ma è ormai diffusaovunque in Italia. La burrata di produzione de“Il Casale del Feudo” si ispira a quella nata inPuglia, regione con la quale la famiglia DiLuccio intrattiene un forte legame affettivo e

ne ricorda molto il sapore, pur essendo realizzatainteramente con latte di bufala. E’ un prodotto che ha ottenuto un grosso succes-so di vendita in azienda sin dalla sua introduzionee viene preparata solo su ordinazione, data la suaelevata deteriorabilità. Chi non ha ancora avuto modo di assaggiare laburrata de “Il Casale del Feudo”, è invitato a farloal più presto! Scoprirà che non è assolutamentevero che le Meraviglie del mondo sono solo sette

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&AAspeciale RROOMMII

In un lembo di terra alle pendi-ci del Monte Calpazio, chedomina maestosamentel’intera Piana del Sele, un’areavocata da secoli all’agricoltura

e alla pastorizia e precisamente inlocalità Feudo alla via Tempa SanPaolo, sorge l’azienda agricola-zoo-tecnica “Casale del Feudo”. Le sue origini risalgono al lontano1930, quando l’entusiasmo e la vogliadi fare di due giovani allevatori, iconiugi Luigi e Filomena Di Luccio, die-dero vita ad una piccola azienda dedi-

ta all’agricoltura e all’allevamento. Neltempo i figli di Luigi e Filomena hannodato lustro all’opera dei genitorifacendo di una piccola masseria unavera e propria azienda che oggi puòcontare su un’area di circa 50 ettarisuddivisa in zone di coltivazione forag-giera, allevamento e annesso caseifi-cio per la produzione di derivati dallatte di bufala.La conduzione dell’azienda è di tipofamiliare; a gestirla ci sono PasqualeDi Luccio, erede diretto dei fondatori ,con l’aiuto di sua moglie Gemma e deisuoi tre figli Filomena, Francesco eFabrizio e di alcuni collaboratori.La peculiarità di questa azienda èsoprattutto quella di mantenere saldele tradizioni e le origini familiari senza

chiudersi alle innovazioni. Altra impor-tante caratteristica è che generazionedopo generazione l’azienda ha confer-mato la sua attenzione per la qualitàtotale. Ed è proprio alle sue origini di

allevatori e produttori di latte che nederiva l’accurata scelta delle colturedestinate alla produzione di foraggi,condotte in maniera quanto più sem-plice e tradizionale, ma allo stessotempo adeguata agli standard moder-ni. Infatti, producendo gran parte deiforaggi autonomamente è possibileloro seguirne tutti i processi, con unminuzioso controllo qualitativo checontinua nel prodotto finito. Il latte risulta quindi essere non ilpunto di partenza, ma quello di arrivodi un’attenta gestione, che si focalizzaanche in una completa analisi qualita-tiva dei prodotti derivati.Questa mirata ricerca della qualità sicollega direttamente all’obiettivoprincipale di “Casale del Feudo”, che è

appunto quello di riuscire asoddisfare i clienti e a diffe-renziare i propri prodotti intermini di qualità assoluta.Una alimentazione basatasui prodotti naturali prove-niente dai terreni aziendali,che assicura una costanzadella qualità per tutto l'arcodell' anno ed una sala dimungitura modernissima ecompletamente automatiz-zata, che garantisceun’igiene perfetta nel rispet-to delle caratteristiche di arti-gianalità e genuinità del pro-dotto, non possono che dareorigine a prodotti di qualità

eccellente. Inoltre, proprio grazie aun attento studio delle novità dei pro-cessi produttivi e di controllo le cono-scenze secolari sono state affiancateda altre nuove, che permettono disoddisfare tutti i requisiti richiesti daiconsumatori odierni, sia in termini diprodotto che di servizio. La gamma dei prodotti del caseificio“Casale del Feudo” vanta un grandeassortimento nonché una forte carat-terizzazione territoriale tipica; inoltrel'utilizzo di solo latte di bufala integra-le permette la produzione di mozza-rella di bufala campanad'inconfondibile aroma e gusto, nellesue varie pezzature.

Si parte dal candido scrigno dilatte che è la mozzarella dibufalo integrale, per passarealle saporite trecce dal profu-mo di campagna; è possibilegustare, inoltre, le classiche e sobriescamorze di bufala o le delicate ricot-te dalla pasta soffice e fine il cui sapo-re gradevole si coniuga felicementecon le diverse interpretazioni dell'ar-te culinaria. Altro prodotto moltoapprezzato dalla clientela sono letome, un formaggio a pasta morbidail cui gusto si presta all’abbinamentocon peperoncino ed erbe aromati-

che. Questi e numerosi altri i prodot-ti che con il marchio esclusivo di“Casale del Feudo”, sono presenti giàda tempo sui banchi di salumeria deimigliori negozi e supermercati dellaprovincia di Salerno e di Avellino.Risale a questi ultimi anni, invece, lafornitura settimanale a negozi delPiemontese, di Udine e di Firenze,per assecondare la domanda di con-sumatori che sempre più numerosi

apprezzano e richiedono il gustodella mozzarella di bufala campanafamosa ormai ovunque.Per finire una promozione che ilcaseificio “Casale del Feudo” dedicaai suoi affezionati consumatori: unafragrante ricotta e ben 2 scamorze atutti coloro che acquisteranno da oraa tutto febbraio solo mezzo chilo diprodotto fresco!

L’oro bianco di Paestumnasce a Casale del Feudo

AAPPOORRII

La mozzarella di bufala è dietetica perché

• è un formaggio a pasta filata altamente digeribile adatto ai bambini, ragaz-zi in fase di crescita e a donne in gravidanza o in allattamento; • è consigliata nella prevenzione dei danni cardiovascolari; • è buona fonte di vitamina A, betacarotene, vitamina E e zinco, tutte sostan-ze ad elevato potere antiossidante utile per contrastare l'azione negativa deiradicali liberi; • da autorevoli ricerche, è emerso che il latte di bufala ha un contenuto incolesterolo inferiore rispetto a quello di mucca; • ha un contenuto di sodio decisamente basso rispetto a quello di mucca edi altri tipi di formaggi; • è meno calorica di altri derivati del latte; • è meglio tollerata ed è indicata per chi soffre di allergia al glutine (celiaci); • contiene il calcio che viene facilmente assorbito come quello del latte; La mozzarella di Bufala Campana si conferma, quindi, una valida alternativaal secondo piatto, mantenendo inalterato il bilanciamento energetico totalee apportando la giustaquantità di nutrienti, vita-mine e sali minerali, racco-mandati dagli esperti dinutrizione. E poi è buona.

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La storia di Cava de’Tirreni antica rivivealla Pineta “La Serra”

Alla pineta “La Serra”,una delle localitàdella frazioneAnnunziata di Cavade’ Tirreni, rivive un

pezzo importante della storia diquesta amena cittadina dasempre meta di turisti prove-nienti da ogni parte del mondo.Stiamo parlando di uno deiposti più incantevoli della vallemetelliana, la cui ricchezza dibellezze artistiche e naturali nefacevano sin dall’Ottocento unadelle mete preferite del Grand-Tour. Storici famosi, scrittori, archeo-logi e numerosi altri personaggiillustri del passato hanno calca-to i sentieri di questi luoghi,perdendosi nel verde ed incan-tandosi di fronte alle caratteri-stiche chiesette e alle torri diorigine longobarda dissemina-te nella zona. Chi non ha mai sentito parlaredella famosa “Caccia deiColombi Migratori”, praticatasin dal tempo dei Longobardi,qui alla pineta di Serra? Ungioco molto amato da questopopolo che lo introdusse a Cavaintorno al 900 d.C. costruendole caratteristiche torri cheancora oggi sono visibili in que-sta frazione. Risalendo il percorso in cuisono presenti le sette TorriLongobarde, troviamo ilCastello detto di Sant'Adiutore,costruito intorno al 787 d.C.,che si erige a baluardo dellamontagna e che domina il pae-saggio circostante ricco diboschi, querce e pini secolari.

Tutt’intorno le chiese di SantaMaria a Toro risalente all’anno1000, la Chiesa dell’Annunziata,da cui prende il nome la frazio-ne, che contiene un preziosoquadro rappresentantel’Annunciazione e risalente al1500, nonché numerosi Casaliun tempo dimora delle famiglienobili insediate in questo terri-torio.

Calda accoglienza eprofumo di passato alRistorante “La Baita”

Un panorama mozzafiato quel-lo che si mostra agli occhi deiclienti della Baita, un caratteri-stico locale ubicato nella loca-lità Pineta La Serra e gestitocon esperienza e grande pro-fessionalità da Antonio Arena. In questo posto caratteristico,

raccolto e calorososarete accolti dallacortesia e dalladisponibilità delpersonale che viaiuteranno a tra-scorrere serena-mente una seratatra amici o unapausa pranzo lonta-ni dal caos del traffi-

co cittadino, respiran-do l’aria salubre delleColline cavesi.Il Ristorante “La Baita”vi proporrà i piattitipici della cucinaregionale composti daingredienti genuini erigorosamente con-trollati. Partendo dairicchi antipasti, pas-sando per i gustosi primi piatti,fino ad arrivare alle specialitàdi carne e di pesce, potretegustare vere e proprie leccor-nie, in una vera e propria festa

del palato. Un vero e proprioitinerario gastronomico rivoltoalla scoperta delle nostre tra-dizioni contadine!La selezione dei vini qui alristorante “La Baita”, è il fruttodi anni di esperienza. cercando

non solo i produttori più famo-si, ma anche piccoli produttorilocali, nelle varie zone dellaregione.Sugli scaffali potrete trovarevini provenienti da tutte leregioni italiane, e non solo legrandi firme, bensì anche eti-chette di produttori che hannofatto della qualità una scelta divita. Insomma un ambienteaccogliente e raffinato, ma allostesso tempo un clima familia-re che vi permetterà di rilas-sarvi completamente e di sen-tirvi come a casa vostra.Numerosi sono i servizi offertida questo locale rinomatodella valle metelliana, tra cuiricordiamo la possibilità diprenotare online il vostrotavolo per una cena o addirit-

tura più tavoli in occasione diuna cerimonia privata, visitan-do il sito del ristorante che èwww.ristorantelabaita.it .Un’altra importante iniziativa

del locale è quella dioffrire al visitatore vir-tuale la possibilità didare libero sfogo allavostra fantasia inviandouna propria ricetta all’in-dirizzo e [email protected] sarà naturalmentetestata dagli chef delristorante ed eventual-mente, poi, pubblicatasul sito web del locale.Lo staff del personale del

ristorante “La Baita”, inoltre, èsempre disponibile ad acco-gliere le proposte dei touroperators e delle agenzie diviaggio che volessero organiz-zare pranzi e cene per gruppi ecomitive.

AAPPOORRIISS

Page 8: RUBRICA AROMI E SAPORI

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Ecome l’Araba Fenice risorsedalle proprie ceneri, l’exPorky’s Music Hall, locale –cult di Cava de' Tirreni cheagli inizi degli anni '90 ha

cambiato il modo di fare intratteni-mento introducendo il piano show alposto del piano bar, si ripropone alpubblico in veste nuova. A cominciare dal nome, tutto qui ènuovo! Stiamo parlando del “MOI CONCEPTCLUB”, la riproduzione del nuovo con-cetto di location all inclusive già dive-nuto il punto di riferimento dellamovida notturna campana.Una location chic e di tendenza estre-mamente fashion, un ambiente ele-gante dove parlare di lavoro, maanche un Salotto dove potersi rilassa-re, ridere o chiacchierare piacevol-mente, come a casa di amici ....Questa alchimia, questa unione, traGastronomia e Musica...tra Sapori,

Suoni e Profumi …. riserva al pubblicosuggestive ed ammalianti scoperte e,nonostante la sua giovane età, desti-nato a essere precursore di nuovetendenze in linea con i più famosilocali europei. Diverse le anime diintrattenimento del MOI CONCEPTCLUB! Come qualcuno lo ha definito èdavvero “il locale che non ti aspetti”,un luogo affascinante ed esclusivo incui ogni spazio è stato sapientementeutilizzato per rispondere alle più sva-riate e complesse esigenze:Il RISTORANTE KUBRIK, che ospita 34posti a sedere ed è aperto dal giove-dì alla domenica. Qui potrete provarel’ebbrezza di un incontro al buio con ilgusto, assaporando i deliziosi manica-retti protagonisti di un menu semprea sorpresa che comprenderà un riccoantipasto, un tris di primi ( tra cui unazuppa), un secondo con contorno eper finire il dolce … e tutto all’esiguocosto di 25 euro, vini esclusi! Inoltre, data la posizione della zonaristorante, avrete la possibilità didegustare le prelibate leccornie lonta-ni dalla musica, ma conservando la

vista dell’interolocale. Inoltre il Kubrik è adisposizione percerimonie privatequali addii al celi-bato e nubilato,meetings, comple-anni e lauree.E per finire unagrande novità: il CINE MOI_-PRO-IEZIONI & DEGU-STAZIONI, in cui vi

sarà proposta una cena abbinata e intema con la proiezione di un film …Assolutamente da provare!Come ogni locale al passo con i tempi,anche il MOI CONCEPT CLUB si èaperto alla cucina internazionale e loha fatto creando, all’interno del loca-le, il FUTON BAR, ovvero una salarelax dove in alcune serate vengonoservite agli ospiti specialità della rino-mata cucina giapponese.Ma ogni dopocena che si rispetti èaccompagnato dalla musica. Lei, lagrande protagonista di conoscenze,incontri, amori che durano una vita.Una musica che ci coinvolge, , ciammalia attimo dopo attimo fino atrascinarci in pista, quella del MOICONCEPT CLUB-disco, la cui maestosaconsolle troneggia al centro del palcoe fa da colonna sonora a serate spe-ciali di Musica dal vivo o a spettacoli diarte varia o di Cabaret. E tutto intornotantissimi divani elegantissimi, prontiad ospitarvi nei momenti di pausa, oquando decidete di rilassarvi conamici, magari sorseggiando un drink. Se però desiderate ballare stretti

stretti con la persona amata, senzaessere distratti dal resto del popolodiscotecaro, potrete usufruire di unadelle sei SUITE' PRIVE' che il MOImette a vostra disposizione per leserate intime… e se poi avete gustimolto ricercati, potrete farvi riservare

la suite che ospita una vasca idromas-saggio contorniata da salotti e sceno-grafie orientali, il tutto inun’atmosfera di calore soffuso, avvol-ti dal profumo di preziose spezieorientali… ed ecco che subitol’ambiente si trasforma in luogo d'incontro ricco di emozioni e di intimi-tà… Ma c’è chi alle emozioni dei sensipreferisce quella del gioco! Anche aquesto ha pensato il MOI , dedicandouna zona della struttura ad un’areaCASINO’situata sul retro del palco,dove tutti coloro che vogliono rilas-sarsi giocando, troveranno a lorodisposizione una Sala Giochi attrezza-ta con Slot Machine, Tavolo diBiliardo, Roulette e per i più aggiorna-ti anche una console Nintendo Wii. Un vero e proprio Tempio di Fascino,il MOI CONCEPT CLUB, l’ideale pertrascorrere momenti indimenticabiliin un locale completo e trasversale

che vi accompagnerà in un'avventuraalla ricerca continua dell’eleganza edel piacere, per soddisfare i cinquesensi!Questi i giorni di apertura del MOICONCEPT CLUB e i programmi previ-sti:Giovedì: CINE MOI Proiezioni &DegustazioniVenerdì : Musica Live e discoSabato: Musica live e DiscoDomenica: Eventi

DIETRO LE QUINTE DEL “MOI CON-CEPT CLUB” …Un locale multimediale, insolito, ricer-cato, nato da poco, ma che si prean-nuncia destinato a diventare unodegli appuntamenti fissi per le seratedel popolo trendy di Cava de’ Tirreni enon solo. Ad idearlo e quindi a diriger-lo sempre lui, il poliedrico PasqualeFalcone! Lo abbiamo già conosciutonelle vesti di scrittore, poeta, attore,sceneggiatore, regista, nonché di sco-pritore di talenti per numerosi nomidel mondo televisivo e cinematografi-co italiano. L’ultimo dei suoi film, ma solo in ordi-ne di tempo, è quello comparso direcente nelle sale cinematografiche,dal titolo “Io non ci casco”, di cui hacurato la regia, e che si è già aggiudi-cato numerosi consensi da parte delpubblico e della critica.Complice il successo di quest’ultimofilm e di numerosi altri successi nelmondo dello spettacolo, PasqualeFalcone ha deciso di dare una svoltaalla sua carriera Artistico-Imprenditoriale. Da qui l’idea insieme ai nuovi amiciMauro Paolucci, Roberto Baccante,Maurizio Annunziato, tutti soci dellaALL IN STUDIOS s.r.l., di creare unnuovo locale che fosse in grado disoddisfare contemporaneamente piùesigenze, ma che soprattutto si pro-ponesse come una valida alternativaofferta ai giovani negli ultimi tempisempre più distanti dai valori e piùfacile preda delle droghe e dell’alcool. Il MOI CONCEPT CLUB lancia una sfidaal Mondo della Notte, e lo fa nell’in-tento di aiutare i giovani a riconqui-stare per sé uno spazio “positivo”all’insegna di un semplice e sanodivertimento!

AAPPOORRIIAL “MOI CONCEPT CLUB”

SERATE ALL INCLUSIVE

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Nel cuore di SanMarzano sul Sarno, unpiccolo centrodell’Agro Nocerino-Sarnese, già famoso

per la produzione del celeberri-mo pomodoro “sammarzano”,sorge un’antica dimora costruitaverso la metà del ‘700 da unanobile famiglia di Angri. Si tratta di Palazzo Celentano, unmeraviglioso edificio che durantel’epoca fascista divenne anchedimora del podestà di S.Marzano e che dopo un lungoperiodo di abbandono è final-mente ritornato al suo anticosplendore. Intorno agli anni Novanta, infatti, dopo un lungoed accurato restauro, il PalazzoCelentano dalla famiglia Pagano-Mandile la quale, in collabora-zione con un team di tecniciesperti, lo ha rinnovato pur con-servandone lo stile architettoni-co originario, adeguandolo a piùmoderne esigenze e lo ha impre-ziosito con la realizzazione di unapiscina sulla terrazza – giardino.L’attuale Palazzo Celentano sipresenta come un ambiente raf-finato ed elegante, che offre aipropri ospiti la possibilità diaccogliere ogni tipologia di even-to quali matrimoni, feste di lau-rea e compleanno, cenoni di fineanno, meeting di lavoro, mostre,esposizioni, sfilate di moda, con-certi e servizi fotografici.Le due sale del piano superiore,al centro di una delle quali cam-peggia uno splendido camino

ottocentesco in marmo possonoospitare comodamente fino a170 persone ed essendo dotatedi una sapiente illuminazionerisultano particolarmente adatteai ricevimenti serali. Tutto qui è curato nei minimidettagli: i tavoli apparecchiaticon tovagliato finissimo, la posa-teria e le porcellane di ottima

qualità, fiori sempre freschi adornare la tavola, tutto contribui-sce a fare di questo posto unluogo da favola in cui trascorreremomenti indimenticabili.Ma il fiore all’occhiello di PalazzoCelentano è la sua cucina. Graziealla maestria e alla elevata espe-rienza dei suoi Chef, il ristoranteè in grado di realizzare per i pro-pri ospiti menu di ogni genere, apartire da ricette della tradizioneregionale, per arrivare a piattidella cucina internazionale, pas-sando per proposte di cucinabiologica ed anche etnica. Inoltrealla base della preparazione diogni pietanza proposta al PalazzoCelentano, c’è l’altissima qualitàdelle materie prime che sonosempre rigorosamente selezio-nate dal personale del ristoranteper poter garantire in ognimomento la freschezza e lagenuinità dei prodotti.Per la realizzazione delle sue pro-

poste, Palazzo Celentano curaogni minimo dettaglio, avvalen-dosi di personale altamente qua-lificato nonché di un servizio dicatering esterno di elevata espe-rienza. Da sottolineare la qualitàe la bontà dei prodotti offertisono garantiti e certificati dalleaziende di provenienza. Inoltre un ampio parcheggiolibero sarà disponibile ad ospita-re la vostra auto proprio sul retrodella residenza con accessodiretto al terrazzo pensile.E per finire, l’accoglienza cordia-le, la qualità del servizio e la pro-fessionalità dei collaboratori disala, in perfetta sinergia conl’ambiente raffinato, gli internid’epoca e le note musicali in sot-tofondo, faranno di ognuno divoi un ospite di riguardo e vi con-sentiranno di realizzare e perso-nalizzare i vostri desideri per ren-derli unici ed emozionanti, esat-tamente come li avete sempresognati!

C’ERA UNA VOLTA

PALAZZO CELENTANO

AAPPOORRIISS

Il pomodoro protagonista di una cucina a luci rosse!

Per un napoletano è quasi impossibile immaginare una cuci-na priva del colore e del profumo della “pummarola”, ma lostesso vale per tutti gli italiani. Pensare di cucinare senzapomodoro è davvero impensabile! Dominatore della gastronomia napoletana ed italiana ingenerale e largamente diffuso in tutto il mondo per il suo gusto oltre che

per le sue importanti proprietà dietetiche, le variecucine hanno fatto la conoscenza del pomodoro soloverso il XVIII secolo benché fosse stato portato dalleAmeriche circa due secoli prima. Al pomodoro venivano attribuiti misteriosi poterieccitanti ed afrodisiaci e, per tale motivo, venivaimpiegato in pozioni e filtri magici dagli alchimisti del‘500 e del ‘600. Forse ciò aiuta a comprendere anchei nomi che le varie lingue europee attribuirono a que-sta pianta proveniente dal nuovo mondo: love applein inglese, pomme d’amour in francese, Libesapfel intedesco e pomo (o mela) d’oro in italiano, tutte defi-nizioni con un esplicito riferimento all’amore. Tutta italiana e meridionale fu anche l’intuizione diassociare il sugo di pomodoro alla pasta ed alla pizzae nonostante sia entrato in Italia in epoche relativa-

mente recenti, questo ortaggio è arrivato a occupare una posizione cen-trale nell'alimentazione del nostro Paese ed è l'emblema dei piatti piùcaratteristici, come pizza e spaghetti. “La scoperta del pomodoro ha rappresentato, nella storia dell’alimenta-zione, quello che, per lo sviluppo della coscienza sociale, è stata la rivo-luzione francese”. Così Luciano De Crescenzo, nel suo inconfondibilestile, celebra la comparsa sulle nostre tavole del pomodoro. Ovviamentelo scrittore napoletano ha in mente la cucina italiana ed in particolaremodo quella partenopea che definisce una “cucina a «luci rosse» per lapresenza illuminante sulla nostra mensa di quel meraviglioso prodottodella natura, fatto a forma di lampadina, noto a tutti come il pomodoroSammarzano!”

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&AAspeciale RROOMMII

Se siete stanchi della solitaroutine e volete allontanar-vi dai ritmi frenetici che viimpone la vita quotidiana,concedetevi una passeggia-

ta a San Marzano sul Sarno, cittadi-na famosa come terra di produzio-ne dell’omonimo pomodoro S.Marzano, a metà strada tra Nocerae Sarno, proprio nel cuore dell’AgroNocerino – Sarnese.Lì al centro del paese, in PiazzaParcheggio, troverete il PalazzoCelentano, una dimora storicacostruita verso la metà del ‘700 dauna nobile famiglia di Angri e suc-cessivamente, verso la fine delsecolo XIX, acquistata dalle famiglieTortora-Celentano che la completa-rono con la costruzione del portica-to e della balconata nella metàdegli anni trenta del Novecento.Durante l’epoca fascista PalazzoCelentano divenne la dimora del

podestà di S. Marzano e dopo unlungo periodo di abbandono è statofinalmente acquistato dalla famigliaPagano-Mandile che, in collabora-zione con un team di tecnici esper-ti, l’ha riportato all’antico splendorecon un’opera di certosina ristruttu-razione. Lo stile architettonico èrimasto quello originario, rispettan-do i canoni delle residenze nobiliaridi un tempo, ma si è voluto dare untocco di modernità realizzando unapiscina sulla terrazza – giardino.Oggi, Palazzo Celentano, si presen-ta come un ambiente raffinato edelegante, che offre ai propri ospitila possibilità di accogliere ogni tipo-logia di evento quali matrimoni,feste di laurea e compleanno, ceno-ni di fine anno, meeting di lavoro,mostre, esposizioni, sfilate di moda,concerti e servizi fotografici.E’ un luogo custode della memoriae della storia meridionale campana,oltre che delle tradizioni agricole edenogastronomiche del territorio. Sirespira un’ atmosfera che ha saputomantenere vivo il legame con un

passato fatto di nobil-tà ed eleganza, capa-ce di comunicare ilcarattere di una terradal sangue anticoinserita in un contestomoderno e proiettataverso il futuro.Provate a visitarlo e viriporterà indietro neltempo in un viaggioindimenticabile popo-lato di personaggi

della storia, magari impegnati adiscutere di importanti eventi pas-seggiando nel cortile quadrato delpalazzo che ha mantenuto la pavi-mentazione originaria costituita dablocchi di basalto. Potrete ammira-re la bellezza dell’ampio porticatoche sorregge il piano soprastantecaratterizzato da nove archi a tuttosesto, i quali lasciano intravvedere il

disegno lineare dei soffitti.Visiterete le due sale del pianosuperiore sapientemente illumina-te, una delle quali dotata di unosplendido camino ottocentesco inmarmo, che attualmente sonodestinate insieme alla balconata,alle attività di ricevimento e cheospitano comodamente fino a 170persone. Immaginerete che untempo quei saloni hanno visto dan-zare leggere le fragilidame e le nobildonneavvolte in ampi e fru-scianti abiti di seta.Rivedrete con gli occhibrillanti perl’emozione, i tavoliapparecchiati confinissime tovaglie,posateria di qualità eperfino segnapostiche indicano la posta-

zione che dovrete occupare duran-te il pasto.Sarà per voi come tuffarsi in untempo che non c’è più, ma che gra-zie all’esistenza di questa strutturapotrete ricreare in qualsiasimomento, rendendo indimenticabi-li gli eventi più importanti dellavostra vita.Palazzo Celentano, inoltre, è ingrado di garantirvi l’organizzazionedi banchetti all’altezza di ogni desi-derio, grazie all’elevata esperienza eabilità dei propri maestri chef, iquali realizzeranno per voi ognigenere di menu, soddisfacendoanche i palati più esigenti. La loroprofessionalità e fantasia, infatti, viconsentiranno di scegliere sia piattiche rivisitano le tradizioni dellanostra terra, che piatti interpretidella cucina creativa. Ma qui trove-ranno “pane per i propri denti”anche coloro che preferiscono ilbiologico, o quelli affascinati dacontaminazioni etniche.Per la realizzazione delle sue propo-ste, Palazzo Celentano cura ogniminimo dettaglio, avvalendosi dipersonale altamente qualificatononché di un servizio di cateringesterno di elevata esperienza. Dasottolineare la qualità e la bontàdei prodotti offerti sono garantiti ecertificati dalle aziende di prove-nienza. Inoltre un ampio parcheg-gio libero sarà disponibile ad ospi-tare la vostra auto proprio sul retro

della residenza con accesso direttoal terrazzo pensile.E per finire, l’accoglienza cordiale, laqualità del servizio e la professiona-lità dei collaboratori di sala, in per-fetta sinergia con l’ambiente raffi-nato, gli interni d’epoca e le notemusicali in sottofondo, faranno diognuno di voi un ospite di riguardoe vi consentiranno di realizzare epersonalizzare i vostri desideri perrenderli unici ed emozionanti, esat-tamente come li avete sempresognati!

PALAZZO CELENTANOIL CUSTODE DELLA MEMORIA

AAPPOORRIISS

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Il dolce nella Storia

Sin dai tempi più antichi, il dolceha rappresentato la maniera piùadatta per purificare il senso delgusto. La pratica dolciaria di Greci e

Romani iniziò affondando le radicinella tradizione panificatoria, enumerose sono le testimonianzeche identificano questa commi-stione. Le prime elementari elabo-razioni dolci furono per lungotempo riservate esclusivamentealle grandi solennità, e venivanospesso modellate a forma di ani-male, quali offerte votive per glidei.Nell'alto Medioevo non si manife-starono sostanziali differenze conle golosità del periodo classico, poigli Arabi introdussero l'uso delleessenze e dei profumi distillati, deiquali troviamo traccia nelle zuppedolci moderne. Nel basso medioevo si diffuseroalcuni tipi di preparazioni abba-stanza elaborate come cialde emarzapane, "sperimentate"sopratutto nei monasteri, grazie alprivilegio della panificazione, allapratica dell’apicoltura e all’utilizzodelle spezie.Il salto dalla produzione domesticadei dolci a quella relativamentepiù diffusa, non risale certamentea prima del '500. Lo zucchero ,ingrediente fondamentale dellamoderna pasticceria, impiegò deltempo ad affermarsi sul miele, poi-ché il suo costo era proibitivo.Le regine della pasticceria, le tortefarcite, comparvero solamentealla fine del ‘600. Oltre all'uso del

cacao, si affermò l'impasto alburro, e verso la metà del ‘700cominciò ad imporsi anche quelloalle uova, più morbido, farcito conla creazione di numerose creme.Furono i popoli del nord Europa aperfezionare queste ricette.I primi negozi adibiti alla vendita dipaste, dolci e torte di produzionepropria, sorsero a fine '600, culmi-nando con l'800 nelle rinomate e

frequentatissime "Pasticcerie"delle grandi città europee.A partire da quell’epoca e poichégradito a tutti, il dolce ha assunto,pian piano, il ruolo simbolico dimagnificatore di un'occasione, diuna cerimonia, di una festa, e ilsuo consumo ha finito per scandi-re le ricorrenze di calendario.

La Pasticceria Umberto ieri...

Guidata sin dalla sua fondazionedai fratelli Alfonso e FrancescoPetrosino, la Pasticceria Umbertos.a.s., nasce nel 1994 come azien-da dolciaria ad altissimo contenu-to artigianale. La sua produzione,infatti, viene realizzata seguendoscrupolosamente le antiche ricettee personalizzandole secondo lafantasia e le creatività dei pastic-cieri.L’immediato riscontro positivodella clientela e la domanda sem-

pre più crescente, ben presto faemergere l’esigenza di creare unnuovo laboratorio. Nasce così la“Dessert Umberto” che si occupadi produrre e commercializzare iprodotti dei fratelli Petrosino intutta Italia, attraversol’organizzazione di una rete di ven-dita che ricerca i clienti e distribui-sce i dolci a livello nazionale.La professionalità e l’esperienzadei Petrosino, quindi, si diffonde eviene riconosciuta da una clientelasempre più selezionata, al puntoda essere annoverati nelle guideVeronelli e da classificarsi al PrimoPosto alla manifestazione TrofeoStrega

La Pasticceria Umberto oggi...

Nel 2005, sorge l’esigenza di esten-dere la commercializzazioneanche al mercato estero (Europa eU.S.A.), creando un vero e proprioopificio industriale adibito a labo-ratorio, con sede a Sarno, in cui siconcentra la produzione azienda-le destinata prevalentemente almercato all’ingrosso della ristora-zione. La Pasticceria Umberto, però,non dimentica le sue origini,mantenendo per i suoi clienti unpunto vendita sito a Pagani, in viaS. Erasmo, che rappresenta unvero e proprio tesoro per tutti i

golosi. Presso la PasticceriaUmberto è possibile trovare,infatti, ogni sorta di delizie dellatradizione dolciaria campana, ita-liana e anche internazionale. Affonderete i denti in dolciMousse al cioccolato, o nellaTorta Sinfonia preparata concioccolato fondente e pistacchi diBronte, o ancora nella rinomataTorta Sorrento che vi riporteràalla mente il profumo dei limonidella costiera. Vi inebrierete al solo sguardodella neonata Torta Domori, abase di cioccolato omonimo, conl’aggiunta di un fragrante biscottoprofumato al cocco. E in occasione del Natale, laPasticceria Umberto da il viaalla sua lunga parata di dolcinatalizi e panettoni prodottiartigianalmente, che compren-dono un vasto assortimento digusti, a partire dal panettoneclassico, per finire con quelli piùelaborati adatti a palati più esi-genti, come quello farcito allacrema di limone, o di arancia, e

così continuando.Insomma un vero e proprioParadiso di dolcezza che si apriràai vostri occhi non appena var-cherete la soglia di questo locale.E allora che aspettate? Tutti alla Pasticceria Umberto perritrovare i “dolci” piaceri dellavita!

Alla pasticceria Umbertola dolcezza è di casa!

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La ragione che ha spinto nel1994 i fratelli Alfonso eFrancesco Petrosino a rea-lizzare un’azienda dolcia-ria, risiede non soltanto

nella grande passione che entram-bi hanno sempre coltivato per idolci, ma soprattutto nella vogliadi far conoscere alla loro clientelale proprie originali ricette a base diingredienti di primissima scelta.Per questo, pur mantenendo sem-pre una gestione a conduzionefamiliare della loro azienda, conti-nuando a dare importanza allesemplici cose di tutti i giorni, iPetrosino hanno scelto di conti-nuare a produrre i loro dolci arti-gianalmente, nel rispetto delle tra-dizioni e della qualità a qualunquecosto.Oggi la lavorazione si è affinata tra-mite l'uso di macchinari moderni,ma i procedimenti e la qualitàdelle materie prime non sono statialterati e i loro prodotti, pur man-tenendo intatti la qualità ed ilgusto dei prodotti tradizionali,fanno della leggerezza e della dige-ribilità i propri punti di forza.Questa impresa di veri cultori delsettore, ha impresso nella produ-zione tutta la sapienza, la passionee l'altissima qualità che li contrad-distingue nel creare dolcezzeormai note ovunque in Campania

e nel resto della nazione. La richie-sta è via via sempre più aumenta-ta, al punto che nel 2005, si è resonecessario creare un vero e pro-prio opificio industriale adibito alaboratorio, che ha sede a Sarno,in cui si è concentrata la produzio-ne aziendale destinata prevalente-mente al mercato all’ingrossodella ristorazione. Chi non conosce oggi i famosi“Puntodolce” della “UmbertoDessert” sparsi un po’ ovunque, èuna vera e propria mosca bianca!Ne troviamo uno nella splendidaAtrani, al Wine Bar La Risacca, altridue a Pontecagnano Faiano e aBellizzi, il supermercato Decò e lanota Pasticceria Degli Dei, edanche fuori provincia, ad Avellino,alla Mighel s.n.c.. Le delizie prodotte dalla “UmbertoDessert”, viaggiano ormai velociper raggiungere numerose localitàitaliane ed ammaliare i golosi ditutta Italia. Esempi di bontà destinate a deli-ziare i palati di tantissimi ristoranti,alberghi, pasticcerie ed altri puntivendita diffusi nella nazione, sono

i prodottia p p a r t e -nenti a varielinee, comele tortedella casa,le torte daforno, lemonopor-zioni e i dolci della linea pura origi-ne. Potrete gustare vere e propriebontà dai nomi originali e daisapori più originali!Imparerete che la “ Sinfonia” nonsi può solo “ascoltare” con le orec-chie, bensì anche gustare al dolcesuono di un Pan di Spagna al burroe cacao, arricchito da una sofficemousse al cioccolato e da unamorbida crema di pistacchi (rigo-rosamente di Bronte!), con sopraun velo di gelatina di frutti rossi.Conoscerete l’Olimpo degli Dei algusto della “Torta Poseidon”, com-posta da un Wafer pralinato diNutella, farcito con Mousse al cioc-colato e nocciola.Risveglierete i vostri sensi grazie aldolce “Risveglio ai frutti di bosco”,composto da Pastafrolla, crema di

limone, pan di Spagna al limone e,appunto, frutti di bosco.Oppure al ristorante, terminereteil vostro pranzo in dolcezza, assa-porando una paradisiaca “Deliziaal limone” o una “Delizia almascarpone”, entrambe a base diPan di Spagna, ma la prima conuna bagna di limone e una riccafarcitura alla crema di limone,mentre la seconda, aromatizzatada una dolce bagna di caffè, perpoi essere arricchita da unacrema di moka e una delicatacopertura a base di mascarpone.

E come fare a meno diuna “Pausa degliamanti”, un dolce deli-catissimo preparatocon un Pan di Spagnaal cacao, farcito da unadeliziosa crema ai for-maggi, inebriato dauna bagna di rhum ericoperto da finissimocioccolato …Ma se amate la tradi-

zione, potrete scegliere di gustareuna torta “Costa d’Amalfi”, checon il suo profumo e i suoi colori,vi porterà direttamente sullaDivina Costiera.E per finire, se volete apprezzaredolci provenienti da tutta Italia edEuropa , potrete assaporare torteeuropee quali la famosissimaSacher, o italiane come la Tortadella Val di Non , la CassataSiciliana, o, per ritornare nei con-fini campani, deliziarvi con unaTorta Ravello, o con le moussealla frutta, al caffè o al cioccolato,o la nuova nata Torta Ricotta ePera.Entrate a far parte di questo ini-mitabile mondo di dolcezza e neresterete veramente ammaliati …parola di golosona!

“Umberto dessert” il dolce racconto di una passione

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Nei pressi della casa comu-nale di Angri, precisa-mente in via RenatoRaiola , da agosto è natoun nuovo locale che ha

già riscosso numerosi successi dipubblico. Si tratta del Ristorante “LeGourmet”, un locale nuovo, all’inse-gna della buona cucina e della pro-fessionalità. E’ nato da un’idea di Vincenzo DellaMonica, giovane ma esperto ristora-tore con un grosso bagaglio di espe-rienza in questo settore grazie ai suoistudi e alle collaborazioni con imigliori ristoranti ed alberghi italianied europei. Vincenzo è riuscito acoinvolgere nella sua passione i suoifratelli Antonio e Maria Teresa, non-ché sua moglie Luisa e il cognatoLuigi, insieme ai quali il suo sogno hapotuto avverarsi. Sia pure a distanza di soli 7 mesi il “LeGourmet” è diventato un punto diriferimento per una clientela dai

gusti raffinati della zona e di quellevicine. La sua è una cucina particola-re, alla continua ricerca di tipicità, manella salvaguardia dei prodotti del-l'antica tradizione napoletana eregionale. In questa ricerca, giocan-do con ingredienti di elevata qualità,sapori e profumi, tradizione napole-tana ed innovazione raggiungono laloro massima espressione nella crea-zione di particolari pietanze doveaudaci accostamenti stimolano edaccarezzano anche i palati più esi-genti.A cominciare dal pane, per finire aidolci, tutto quanto è possibile “farein casa”, lo trovate qui al “LeGourmet” dove gli chef Vincenzo,Antonio e Luisa, propongono menudeliziosi che ricordano negli ingre-dienti le pietanze “della nonna”, mache assumono il sapore del moderno

grazie alla loro ricca fantasia ed abili-tà di preparazione.Nascono così antipasti come i“Calamari ripieni di radicchio trevi-giano”, che sposano il profumo delmare nostro alle rinomate verdure, oancora il “Raviolo fritto” farcito conricotta bufalina e accompagnato dauna deliziosa tartara di pomodorini. Ma non è tutto! Si prosegue infatticon primi piatti a base di mare o diterra tra i quali dovete assolutamen-te assaggiare i “Ravioli alle nocciole”conditi con una delicatissima burra-ta, oppure i “Vermicelli con pomodo-rini di Corbara, gota di maiale e paneraffermo”. Tutti prodotti di elevataqualità e rigorosamente I.G.P., all’in-segna del sapore, ma soprattutto delbenessere dei buongustai.Il vasto assortimento di carne, esclu-sivamente Chianina, dà luogo a pro-

poste deliziose come grigliate, arrostie simili, ma la vera specialità di que-sto ristorante è il baccalà.Potrete assaggiarlo in tutte le versio-ni e tutte le ricette possibili ed ognivolta ne rimarrete letteralmenteestasiati!Vi capiterà di gustarlo come primo,negli “Gnocchi di ricotta con stracot-to di baccalà”, o anche per secondopiatto nella preparazione del “Filettodi baccalà in pane cafone” accompa-gnato da capperi e olive e potretefinalmente dire di aver capito qualisono i piaceri della vita.Il baccalà proposto qui al ristorante“Le Gourmet”, è il migliore che sipossa trovare in zona ed è uno deipiatti più apprezzati dalla clientela,soprattutto quella più esigente chericerca la raffinatezza soprattutto nelle ricette a base diingredienti cosiddetti “poveri”, matrasformati dalla maestria ed abilitàdello chef.Che dire, inoltre, dei dolci preparatinella cucina del ristorante? Sonosemplicemente eccezionali, a basecome il resto delle proposte, di pro-dotti naturali e di prima qualità.Tra questi vi consigliamo di non per-dervi il “Tortino al cioccolato” daltenero cuore a base di mousse diliquirizia, una vera bontà! O ancora,la delicata ma altrettanto ottima“Sfogliata al limone con lamponi.Mmmmmmmhhhhhhh, assoluta-mente impossibile resistere!Una ottima carta dei vini regionali,con alcune scelte nazionali di rilievo,per un totale di circa 200 etichette,

perfezionano i pasti in questo locale,in quanto il vino, grazie alla sua stra-ordinaria varietà di elementi, riescead arricchire, completare, esaltareogni preparazione culinaria.In sala, ad accogliere con la massimaprofessionalità e disponibilità i clien-ti, ci sono Maria Teresa e Luigi, glialtri due titolari del ristorante, i qualicon grande cordialità accolgono eseguono in ogni momento della sera-ta i loro ospiti, esaudendo ogni lorodesiderio e facendoli sentire i padro-ni di casa.Tutto questo e molto ancora potretegustare al Ristorante “Le Gourmet”,in un’atmosfera di intimità e di ele-ganza offerte dalle sue sale sobria-mente arredate in stile moderno, chepotranno ospitare ed esaltare i vostrimomenti più importanti della vitaaffettiva e professionale. Le due sale,al piano terra e al primo piano, pos-sono contenere rispettivamente 20 e30 persone, creando così un clima diesclusivo relax, lontani dai rumori edallo stress della routine quotidiana. Ma è specialmente in estate che quipotrete trascorrere serate davveroindimenticabili! Eh già, perché al “Le Gourmet” inestate le serate diventano calde, inti-me e romantiche grazie all’atmosferaaccogliente che si crea nel giardinodel ristorante il quale, opportuna-mente allestito con tavolini eombrelloni, riesce ad ospitare ben 60persone. La sera il giardino si animadi musica dal vivo e di mille altre ini-ziative organizzate dai padroni dicasa che in questo periodo dell’anno,in particolar modo, mirano a garanti-re ai loro ospiti pesce fresco, anzi fre-schissimo, considerato che propon-gono pietanze a base di pesce crudocome carpacci vari, ostriche e tantoaltro da gustare specie per chiapprezza le crudità di pesce. A que-sto proposito anticipiamo che trabreve il giardino di “Le Gourmet”sarà presto inaugurato con una sera-ta speciale di musica live e vi invitia-mo numerosi a prenotare fin da oraun tavolo per essere in prima fila! Il sito del ristorante è:www.legourmetristorante.it , visita-telo e ci troverete tutte le informa-zioni che desiderate.

AAPPOORRIISERATE ESTIVE AL “GOURMET”QUALCOSA DI INDIMENTICABILE!

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Nei pressi della casacomunale di Angri, pre-cisamente in via RenatoRaiola , da agosto ènato un nuovo locale

che ha già riscosso numerosi suc-cessi di pubblico. Si tratta delRistorante “Le Gourmet”, un localenuovo, all’insegna della buonacucina e della professionalità. E’ nato da un’idea di Vincenzo DellaMonica, giovane ma esperto ristora-tore con un grosso bagaglio di espe-rienza in questo settore grazie ai suoistudi e alle collaborazioni con i miglio-ri ristoranti ed alberghi italiani edeuropei. Vincenzo è riuscito a coinvol-gere nella sua passione i suoi fratelliAntonio e Maria Teresa, nonché suamoglie Luisa e il cognato Luigi, insie-me ai quali il suo sogno ha potutoavverarsi. Sia pure a distanza di soli 7 mesi il “LeGourmet” è diventato un punto diriferimento per una clientela dai gustiraffinati della zona e di quelle vicine.La sua è una cucina particolare, allacontinua ricerca di tipicità, ma nellasalvaguardia dei prodotti dell'anticatradizione napoletana e regionale. Inquesta ricerca, giocando con ingre-dienti di elevata qualità, sapori e pro-fumi, tradizione napoletana ed inno-vazione raggiungono la loro massimaespressione nella creazione di parti-colari pietanze dove audaci accosta-menti stimolano ed accarezzanoanche i palati più esigenti.A cominciare dal pane, per finire ai

dolci, tutto quanto è possibile “farein casa”, lo trovate qui al “LeGourmet” dove gli chef Vincenzo,Antonio e Luisa, propongono menudeliziosi che ricordano negli ingre-dienti le pietanze “della nonna”, mache assumono il sapore del modernograzie alla loro ricca fantasia ed abili-tà di preparazione.Nascono così antipasti come i“Calamari ripieni di radicchio trevi-giano”, che sposano il profumo del

mare nostro alle rinomate verdure, oancora il “Raviolo fritto” farcito conricotta bufalina e accompagnato dauna deliziosa tartara di pomodorini. Ma non è tutto! Si prosegue infatticon primi piatti a base di mare o diterra tra i quali dovete assolutamen-te assaggiare i “Ravioli alle nocciole”conditi con una delicatissima burra-ta, oppure i “Vermicelli con pomodo-rini di Corbara, gota di maiale e paneraffermo”. Tutti prodotti di elevata qualità e

rigorosamente I.G.P., all’insegnadel sapore, ma soprattutto delbenessere dei buongustai.Il vasto assortimento di carne,esclusivamente Chianina, dàluogo a proposte deliziose comegrigliate, arrosti e simili, ma lavera specialità di questo risto-rante è il baccalà.Potrete assaggiarlo in tutte leversioni e tutte le ricette possibi-li ed ogni volta ne rimarrete let-

teralmente estasiati! Vi capiterà digustarlo come primo, negli “Gnocchidi ricotta con stracotto di baccalà”, oanche per secondo piatto nella pre-parazione del “Filetto di baccalà inpane cafone” accompagnato da cap-peri e olive e potrete finalmente diredi aver capito quali sono i piaceridella vita.Il baccalà proposto qui al ristorante“Le Gourmet”, è il migliore che sipossa trovare in zona ed è uno deipiatti più apprezzati dalla clientela,soprattutto quella più esigente chericerca la raffinatezza soprattutto nelle ricette a base diingredienti cosiddetti “poveri”, matrasformati dalla maestria ed abilitàdello chef.Che dire, inoltre, dei dolci preparatinella cucina del ristorante? Sonosemplicemente eccezionali, a basecome il resto delle proposte, di pro-dotti naturali e di prima qualità.Tra questi vi consigliamo di non per-dervi il “Torino al cioccolato” daltenero cuore a base di mousse di

liquirizia, una vera bontà! O ancora,la delicata ma altrettanto ottima“Sfogliata al limone con lamponi.Mmmmmmmhhhhhhh, assoluta-mente impossibile resistere!Tutto questo e molto ancora potretegustare al Ristorante “Le Gourmet”,in un’atmosfera di intimità e di ele-ganza offerte dalle sue sale sobria-mente arredate in stile moderno,che potranno ospitare ed esaltare ivostri momenti più importanti dellavita affettiva e professionale. Le duesale, al piano terra e al primo piano,possono contenere rispettivamente20 e 30 persone, creando così unclima di esclusivo relax, lontani dairumori e dallo stress della routinequotidiana.In estate, inoltre, la sala al primopiano si apre sulla terrazza contiguadando vita a serate romantiche perinnamorati, mentre il giardino delristorante viene attrezzato per ospi-tare circa 60 persone per offrire sera-te fresche e all’insegna della convi-vialità. Il tutto in un clima suggestivocreato dalle luci soffuse che illumina-no il locale per favorire l’intimità. Una ottima carta dei vini regionali,con alcune scelte nazionali di rilievo,per un totale di circa 200 etichette,perfezionano i pasti in questo locale,in quanto il vino, grazie alla sua stra-ordinaria varietà di elementi, riescead arricchire, completare, esaltareogni preparazione culinaria.In sala, ad accogliere con la massimaprofessionalità e disponibilità i clien-ti, ci sono Maria Teresa e Luigi, glialtri due titolari del ristorante, i qualicon grande cordialità accolgono eseguono in ogni momento dellaserata i loro ospiti, esaudendo ogniloro desiderio e facendoli sentire ipadroni di casa. Un sogno, vero? Se non mi credetevisitate il sito del ristorante:www.legourmetristorante.it edavrete qualche anticipazione. Anzi, prenotate pure un tavolo, viconviene, qui il rapporto quali-tà/prezzo vi stupirà per davvero …

AAPPOORRIIRISTORANTE LE GOURMETSOLO PER CLIENTI ESIGENTI

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E’nato in autunno, malo conoscono già intanti a Salerno: è ilristorante, wine bar egalleria d’arte “Rosso

Rubino”, in Via MasuccioSalernitano, nella parte più anticae suggestiva della città. Un ambiente soft dove gastrono-mia, musica, arte, cultura e diverti-mento s'incontrano e si fondonodiventando una cosa unica. Lo hanno ideato e quindi realizzatoPaolo Liberti e Serena Ferraioli,una giovane coppia di fidanzatiaccomunati dalla passione per lacucina e per l’arte.Ne hanno fatto un punto di ritrovovivace e creativo di artisti giovani edi amanti della cucina raffinata edel buon bere che ormai da tremesi ha catalizzato l’attenzione e lacuriosità di una clientela apparte-nente alle più disparate fasce d’età.A fare da cornice a tutto questo, unlocale sobrio ed elegante, moltoessenziale, quasi minimalista, dichiara impronta moderna, in cuil'arredamento gioca sul contrastotra il colore scuro dei pavimenti, ilrosso rubino del tovagliato e il cor-ten dei particolari. Nei bagni legigantografie di divi del cinemainternazionale del passato, e sullepareti del locale le frasi di celebripoeti, ad inneggiare alla bontà e aipiaceri che il buon vino offre.Siamo di fronte alla cura di ogniparticolare, alla ricerca della quali-tà per eccellenza, come indicaanche la scritta sul bancone delwine bar che recita: ” DRINK QUA-LITY, NOT QUANTITY!” , quasi asottolineare la filosofia di questolocale. Ma l’elemento caratterizzante ilristorante wine bar “RossoRubino” è la galleria d’arte cheospita nei propri locali e che daottobre vede giovani artisti emer-genti alternarsi mensilmente nel-l'esposizione delle proprie creazio-ni. Ogni artista, inoltre, viene pre-ceduto da un vernissage teso adillustrare le opere e il percorso del-l’artista stesso, che ha lo scopo diavvicinare all’arte un pubblicosempre più variegato e non sem-pre composto di soli “addetti ailavori”. Le opere in mostra sono didiversa natura: quadri, sculture,ceramiche ed ogni altra creazioneartistica viene esposta e se richie-sto illustrata al cliente e c’è anchela possibilità di acquistare l’oggetto

che ha colpito la nostra sensibilità.Da martedì 4 Febbraio al RossoRubino potrete ammirare e sevolete, acquistare, le opere di ungiovane artista salernitano,Alessandro Grimaldi, che ama latecnica con l’aerografo su tela.Sette i suoi quadri in esposizionerealizzati in un arco di tempo chevà dal 2000 al 2008, dove l’ultimonato “NOWHERE” dà il titolo allamostra.Il tutto in un clima di grande relax,magari in compagnia di amici emagari degustando un sorso di buonvino e gustando prelibatezze....E sì, perché non dobbiamo dimen-ticare che “Rosso Rubino”, oltre afar onore agli occhi di chi guarda,pensa anche a soddisfare il palatodei propri clienti. Chi desiderapranzare sarà infatti tentato dallenumerose proposte del menu cheospita piatti appartenenti alla cuci-na sia italiana che d’oltreoceano,abilmente rivisitati dall’esperienzae dalla creatività dello chef di casa.Potrete scegliere tra portate dicarne e di pesce, tra antipasti abase di salumi iberici e formaggifrancesi, o, se preferite rimanere

nei confini nazionali, a base di pro-dotti italiani di alta qualità prove-nienti dalle più disparate regioniitaliane. Potrete rendere più originali ilvostro Filetto al Porto o la vostraOrata al sale accompagnandoli conun’insalata esotica a base di“micro-piante giapponesi” (saku-ra) che sono l’ultimo grido in fattodi contorni. O, ancora, potrete deliziarvi con unprimo piatto di Tagliolini al RossoRubino, che hanno come ingre-diente base dei tagliolini fatti incasa conditi al vino rosso rubino,un vino rosso molto corposo estrutturato che dà anche il nome allocale. Per non parlare poi deiRavioli di pesce con Cernia ePistacchi, o del Risotto di mare inBellavista, oppure dei delicatissimidolci di produzione propria e ditantissime altri manicaretti che sipossono gustare in questo risto-rante. Un invito, quindi, ad assapo-rare cibi prelibati in un raffinato esuggestivo ambiente, in una stimo-lante passeggiata tra l’arte e lagastronomia.Ma, a proposito di stimoli e di

curiosità, desiderate sapere cosasta preparando per voi lo chefancor prima di entrare al “RossoRubino”? Non avete che da fer-marvi in via Roma 82, all’altraentrata del locale dove, sottol’insegna, troverete un plasma da37 pollici che proietta le immaginidei fornelli mentre la cucina è inpiena attività. Non vi pare una tro-vata unica?Altro punto forte di “RossoRubino”, è l'ampia carta dei viniche vede presenti oltre 200 eti-chette provenienti da tutta Italia enon solo, per consentirvi di esplo-rare l'universo del gusto e deisapori, attraverso una serie diesperienze che coinvolgono tutti isensi. Qui il vino viene ospitato inun caveau refrigerato con unatemperatura costante di 18°, chene garantisce l’ambiente migliore.Ad arricchire la cantina, la partededicata allo champagne che quial “Rosso Rubino” è degustabileanche a mescita per accompagna-re l’aperitivo a base di ostriche.Quello proposto dal locale appar-tiene alla Maison G.H.Mumm, unvino di champagne di alta tradi-zione, da degustare da solo o inabbinamento ai dolci.Insomma, al ristorante wine bar“Rosso Rubino”, gastronomia edarte si sposano armoniosamentecome in una “corrispondenzad’amorosi sensi” e il risultato è unottimo biglietto da visita, un “pac-chetto” di meraviglie che fanno diquesto posto uno dei fiori all’oc-chiello della città.“Rosso Rubino” resta chiuso illunedì per il riposo settimanale edè aperto anche a pranzo; inoltre èpresente su Internet all’indirizzowww.rossorubinosalerno.it .

SORRISI D’ARTE ALRISTORANTE ROSSO RUBINO

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I cinque magici mercoledì di aprile

E per chi pensa che per avere una sorpresa bisogna aprire un uovo diPasqua, ecco qui un programmino niente male che li smentirà. Eh sì,perché le sorprese qui al Rosso Rubino, cominciano già dal 1 Aprile, conil primo dei mercoledì enogastronomici organizzati da Paolo e Serena.I padroni di casa, infatti, vi aspettano numerosi per trascorrere insiemeuna serata all’insegna del buon mangiare e del bere in compagnia.Date un’occhiata al programma di degustazioni e comincerete a pregu-stare ciò che vi aspetta …

Mercoledì 1 Aprile - I vini di PaternosterAlla scoperta dell’Aglianico del Vulture con l’azienda più antica dellazona.Mercoledì 7 Aprile - I vini lombardiTra i Nebbioli e i vini dolci del territorio lombardo.Mercoledì 15 Mercoledì - Nero d’Avola a confrontoTre delle migliori aziende siciliane a confronto con i loro Nero d’Avola.Mercoledì 22 Mercoledì - Finalmente la CampaniaVilla Matilde la regina del Falerno del Massico.Mercoledì 29 Mercoledì - Arrivano i bianchiSud e Nord due realtà del nostro territorio.Ogni serata sarà caratterizzata dall’assaggio di tre tipi diversi di vinoaccompagnati ad abbinamenti gastronomici. Non vi sembra abbastan-za per riservare fin da ora un tavolo?

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E’nato in autunno, malo conoscono già intanti a Salerno: è ilristorante, wine bar egalleria d’arte “Rosso

Rubino”, in Via MasuccioSalernitano, nella parte più anticae suggestiva della città. Un ambiente soft dove gastrono-mia, musica, arte, cultura e diver-timento s'incontrano e si fondonodiventando una cosa unica. Lo hanno ideato e quindi realizza-to Paolo Liberti e Serena Ferraioli,una giovane coppia di fidanzatiaccomunati dalla passione per lacucina e per l’arte.Ne hanno fatto un punto di ritro-

vo vivace e creativo di artisti gio-vani e di amanti della cucina raffi-nata e del buon bere che ormaida tre mesi ha catalizzatol’attenzione e la curiosità di unaclientela appartenente alle piùdisparate fasce d’età.A fare da cornice a tutto questo,un locale sobrio ed elegante,molto essenziale, quasi minimali-sta, di chiara impronta moderna,in cui l'arredamento gioca sulcontrasto tra il colore scuro deipavimenti, il rosso rubino deltovagliato e il corten dei partico-lari. Nei bagni le gigantografie didivi del cinema internazionale delpassato, e sulle pareti del locale lefrasi di celebri poeti, ad inneggia-re alla bontà e ai piaceri che ilbuon vino offre.Siamo di fronte alla cura di ogniparticolare, alla ricerca della qua-lità per eccellenza, come indicaanche la scritta sul bancone delwine bar che recita: ” DRINKQUALITY, NOT QUANTITY!” , quasi

a sottolineare la filosofia di que-sto locale. Ma l’elemento caratterizzante ilristorante wine bar “RossoRubino” è la galleria d’arte cheospita nei propri locali e che daottobre vede giovani artisti emer-genti alternarsi mensilmente nel-l'esposizione delle proprie crea-zioni. Ogni artista, inoltre, vienepreceduto da un vernissage teso

ad illustrare le opere e il percorsodell’artista stesso, che ha lo scopodi avvicinare all’arte un pubblicosempre più variegato e non sem-pre composto di soli “addetti ailavori”. Le opere in mostra sono didiversa natura: quadri, sculture,ceramiche ed ogni altra creazioneartistica viene esposta e se richie-sto illustrata al cliente e c’è anchela possibilità di acquistarel’oggetto che ha colpito la nostrasensibilità. Il tutto in un clima di granderelax, magari in compagnia diamici e magari degustando unsorso di buon vino e gustandoprelibatezze…

E sì, perché non dobbiamodimenticare che “Rosso Rubino”,oltre a far onore agli occhi di chiguarda, pensa anche a soddisfareil palato dei propri clienti. Chidesidera pranzare sarà infatti ten-tato dalle numerose proposte delmenu che ospita piatti apparte-nenti alla cucina sia italiana ched’oltreoceano, abilmente rivisitatidall’esperienza e dalla creativitàdello chef di casa. Potrete sceglie-re tra portate di carne e di pesce,tra antipasti a base di salumi ibe-rici e formaggi francesi, o, se pre-ferite rimanere nei confini nazio-nali, a base di prodotti italiani dialta qualità provenienti dalle piùdisparate regioni italiane. Potrete rendere più originali ilvostro Filetto al Porto o la vostraOrata al sale accompagnandolicon un’insalata esotica a base di“micro-piante giapponesi” (saku-ra) che sono l’ultimo grido in fatto

di contorni. O, ancora, potretedeliziarvi con un primopiatto di Tagliolini alRosso Rubino, chehanno come ingre-diente base dei taglio-lini fatti in casa conditicon un vino rossomolto corposo e strut-turato di color rossorubino, lo stesso colo-

re che ha ispirato il nome dellocale.Per non parlare poi dei Ravioli dipesce con Cernia e Pistacchi, o delRisotto di mare in Bellavista,oppure dei delicatissimi dolci diproduzione propria e di tantissi-me altri manicaretti che si posso-no gustare in questo ristorante. Un invito, quindi, ad assaporarecibi prelibati in un raffinato e sug-gestivo ambiente, in una stimo-lante passeggiata tra l’arte e lagastronomia.Ma, a proposito di stimoli e dicuriosità, desiderate sapere cosasta preparando per voi lo chefancor prima di entrare al “Rosso

Rubino”? Non avete che da fer-marvi in via Roma 82, all’altraentrata del locale dove, sottol’insegna, troverete un plasma da37 pollici che proietta le immaginidei fornelli mentre la cucina è inpiena attività. Non vi pare unatrovata unica?Altro punto forte di “RossoRubino”, è l'ampia carta dei viniche vede presenti oltre 200 eti-chette provenienti da tutta Italiae non solo, per consentirvi diesplorare l'universo del gusto edei sapori, attraverso una serie diesperienze che coinvolgono tutti isensi. Qui il vino viene ospitato inun caveau refrigerato con unatemperatura costante di 18°, chene garantisce l’ambiente migliore.Ad arricchire la cantina, la partededicata allo champagne che quial “Rosso Rubino” è degustabileanche a mescita per accompa-gnare l’aperitivo a base di ostri-che. Quello proposto dal localeappartiene alla MaisonG.H.Mumm, un vino di champa-gne di alta tradizione, da degusta-re da solo o in abbinamento aidolci.Insomma, al ristorante wine bar“Rosso Rubino”, gastronomia edarte si sposano armoniosamentecome in una “corrispondenzad’amorosi sensi” e il risultato è unottimo biglietto da visita, un “pac-chetto” di meraviglie che fanno diquesto posto uno dei fiori all’oc-chiello della città.“Rosso Rubino” resta chiuso illunedì per il riposo settimanaleed è aperto anche a pranzo; inol-tre è presente su Internet all’indi-rizzo www.rossorubinosalerno.it .

LA VITALITÀ DEL ROSSO,LA CLASSE DEL RUBINO

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Nel piccolo centro diCastelcivita, paeseubicato nel cuore delParco Nazionale delCilento e Vallo di

Diano, e precisamente inContrada San Martino, esiste unlocale in cui circa l’80% dei cibiche potrete degustare sono diproduzione propria. Stiamo parlando del RistoranteSanto Spirito, di proprietà diGiovanni Vincenzo, proprietariodella struttura presente nel setto-re della ristorazione già da tren-t’anni circa. Il Santo Spirito è un ristorante agestione familiare, in cui trovere-te la calda accoglienza tipica dellagente di questi luoghi, ma soprat-tutto potrete assaporare unacucina davvero genuina, fatta diprodotti tipici locali, che la terraqui offre a piene mani.Stiamo parlando di una strutturadi circa 700 metri quadri, circon-data da ettari di terreno coltivato;un locale immerso nella naturaincontaminata del Cilento, con un

panorama a dir poco incantevole,capace di garantire serenità erelax a chiunque decida di tra-scorrere una giornata lontanodalla vita frenetica e dal caos cit-tadino.Dotato, inoltre, di un ampio par-

cheggio, il ristorante Santo Spiritooffre la possibilità di ospitare ognigenere di cerimonie private, apartire dal banchetto nuziale, allefeste di laurea e alle colazioni dilavoro. Qui avrete la possibilità di ritrova-re la tradizionale cucina cilentana,fatta di piatti semplici, provenien-ti dall’antica tradizione contadina,ma che ancora oggi costituisconola base della famosa DietaMediterranea, nota in tutto ilmondo. Assaggerete il pane che lo stessoGiovanni e la sua famiglia fanno“in casa”, i salumi e le pregiatecarni di agnello, capretto e di tuttigli animali da cortile provenientidai suoi allevamenti, rimarreteestasiati dal sapore inimitabiledella sua bistecca cotta veramen-te sulla brace e potrete sceglierefra i numerosi contorni a base diverdura che arrivano dritti drittidall’orto di casa.Sentirete di nuovo profumi esapori dimenticati che vi riporte-ranno indietro nel tempo, alledomeniche in cui la nonna prepa-rava il ragù mettendolo sul fuocodal mattino presto perché cuo-cesse piano piano; riassaporere-te le lagane fatte in casa accom-pagnate dai teneri ceci prodottinella zona; mangerete finalmente

i famosi fagioli di Controne di cuiavete sempre sentito parlaredagli esperti di arte culinaria. Pernon parlare dei funghi porcini ori-ginari di questa zona, che potretegustare preparati in svariati modi.E se preferite mangiare unabuona pizza, piuttosto che consu-mare un pranzo completo, potre-te farlo, qui al ristorante SantoSpirito! Avrete infatti la possibilitàdi provare la rinomata specialità

di “casa Vincenzo”, la pizza aiFunghi Porcini, oltre che gustarenumerose altre pizze, dalle piùtradizionali alle più insolite.Tutto questo condito con olio diproduzione propria e, natural-mente, innaffiato dall’ottimo vinolocale proveniente dalle cantine

del ristorante. Che volete di più?Affrettatevi a visitare il RistoranteSanto Spirito … e mi darete ragio-ne!

Castelcivita un luogo da raccontare

Castelcivita è un suggestivo borgomedievale a 487 metri d'altezza,aggrappato ai fianchi occidentalidei monti Alburni, quasi a domi-nare il corso del fiume Calore ches'immette nella vasta piana delSele. Il centro abitato del paese èposto su uno sperone di roccia,con suggestive strade fiancheg-giate da pittoresche case ches'inseguono tra rampe di scale eviuzze parallele. Conosciuta nelpassato come "Castelluccia", lacittadina ha assunto il nome diCastelcivita con Decreto Regio n°

1622 del 31 dicembre 1963,quando si unì a quella di Civita,antico villaggio scomparso.L’attrazione certamente più notadel paese è rappresentata dalleGrotte. Situate ai piedi degliAlburni, lungo la riva destra delfiume Calore, che ne attraversasovrano il territorio, le grotte diCastelcivita si snodano nelleviscere della terra per oltre 5 km.e sono caratterizzate da un susse-guirsi continuo di stalattiti, stalag-miti, colonne, colate calciticheche conferiscono all’ambiente unfascino romantico e gotico nelcontempo... Visioni di buio spet-trale illuminato dalle luci elettri-che si alternano a quelle di forma-zioni calcaree scintillanti o opachenei toni del rosa, del viola, delnero, del giallo, dell’arancio, delmarrone, del bianco, del grigio etante altre sfumature tutte natu-rali. Infine, le stalattiti e le stalagmitiassumono forme stupende cheriproducono fedelmente cose,frutti e persino animali.

UNA VERA PERLAPER I BUONGUSTAI

AAPPOORRIISS

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&AAspeciale RROOMMII

Passione e tradizione sono i pilastri portantidella storia del ristorante "Zi’ Filomena", unvanto per la cucina locale da ben tre gene-razioni! Ci troviamo a Caselle in Pittari, unattraente paesino del basso Cilento che si

estende tra i rilievi arenacei del Monte Centaurino ele pendici calcaree dei Monti Rotondo eSan Michele e rappresenta la porta set-tentrionale d’ingresso alle incantevolibellezze naturali della Valle del Bussento.Caselle è un piccolo centro, ma ha unalunga storia da raccontare: una storiafatta di origini contadine, di gente sem-plice e ospitale, di tradizioni antiche cheancora oggi si tramandano di padre infiglio. Ma soprattutto Caselle, come moltialtri centri di quest’area del Salernitanonota come Cilento, è depositaria diun’antica tradizione gastronomica chediversi decenni fa fu scelta da Angel Keyscome cucina base per la DietaMediterranea. Una tradizione antica,quindi, che affonda le radici nella genui-nità dei prodotti della terra, che scegliecome ingredienti per i propri piatti i pro-dotti più sani assecondando i cicli stagionali, senzaoperare forzature, ma guadagnandone in sapore ebenessere. Insomma una cucina cosiddetta “pove-ra”, agli occhi dei meno informati, ma che oggi, final-mente, è stata meritatamente riscoperta diventandoun “must” per tutti i locali che intendono affermarsinel settore della ristorazione di un certo livello. E non poteva essere diverso per il Ristorante “Zi’Filomena”, un locale che ancora oggi mantieneimmutata la sua passione per l'alta cucina e che nelcorso degli anni è divenuto uno dei templi dellagastronomia salernitana. Infatti anche qui la cucina èimprontata ad un carattere di stagionalità ed èrispettosa del ciclo delle stagioni e dei prodotti che ilterritorio offre nel corso dell’anno. Il “Zi’ Filomena”propone cucina semplice, ma affinata avvalendosi diuna sapiente e minuziosa ricerca, fatta di sperimen-tazioni sui metodi di cottura, sugli abbinamenti, sul-l’offerta di nuovi sapori e vecchie tradizioni culinarie

rivisitate in maniera creativa. L’ambiente rustico, il clima familiare e il paesag-gio incontaminato circostante, fanno di questolocale un luogo adatto ad ogni tipo di cerimoniaprivata, che può andare dalla semplice festa dicompleanno, alla professionale cena di lavoro,

fino ad arrivare a banchetti e matrimoni, datoche riesce ad ospitare un massimo di 120 perso-ne. L’atmosfera qui è calda ed accogliente ed’inverno diventa ancora più intima grazie all’al-legro scoppiettìo della legna nel camino situato inuna delle due sale del ristorante. Il “Zi’ Filomena” sisviluppa su due livelli e punta su un arredo sempliceche privilegia materiali rustici e colori caldi, gli unici ingrado di sviluppare una sensazione di autentico relaxnel cliente. Inoltre il locale organizza periodicamen-te, per gli amanti della buona musica, serate in cui èpossibile ascoltare musica jazz. Ma il vero fiore all’oc-chiello di questo posto, come è facile prevedere, èrappresentato dalla cucina!Dall’antipasto al dolce, tutto qui rappresenta unatentazione per i buongustai. Si viene accolti da anti-pasti a base di salumi, tra cui fa da regina la famosa“soppressata” Casellese, e da latticini e formaggi pro-venienti elusivamente da allevamenti locali. Chi pre-

ferisce iniziare con le ver-dure, invece, delizierà lapropria vista con antipasti abase di gateau di patate,parmigiana di melanzane,scarola e fagioli, verza, cico-ria, zucca marinata, melan-zane ripiene gratinate alforno, finocchi gratinati,melanzane e peperoniripieni, carciofi ripieni: unavera prelibatezza!Ma attenzione a lasciare lospazio per il resto! La“parata” di piatti continua,

infatti, con zuppe, minestre, pasta fatta in casa (e chinon conosce i cavatielli, o i fusilli, o ancora le laganee ceci, tipici di questa zona?) condita con sughi anti-chi, ma rielaborati con creatività e fantasia, come ilsugo di cinghiale, di castrato, di salsiccia e cicoria, diasparagi selvatici e carciofi, di profumati funghi por-cini e nella stagione della caccia, i saporiti sughi ditordi e beccacce. Sempre che la stagione sia quellagiusta, inoltre, qui potrete gustare i tagliolini conditicon tartufo bianco o nero, raccolto in questa zona!Altrettanto numerose, al “Zi’ Filomena”, sono le pro-poste di secondi piatti in cui prevale la carne degliallevamenti locali e che vedrete grigliare sotto i vostriocchi al fuoco del camino. Ed è il caso di dire, dulcisin fundo, i delicati dolci preparati in casa che rappre-senteranno il giusto completamento dei vostri pran-zi, fra cui ricordiamo i calzoncelli, i dolci al cucchiaio,gli struffoli, le puttanelle, le crostate e in questoperiodo le chiacchiere di Carnevale. Il tutto natural-mente generosamente “innaffiato” con vini di pro-duzione locale! Questo è ciò che potrete gustare edegustare al ristorante “Zi’ Filomena”, la cui caratte-ristica principale, ci piace ricordare, è data dalla scru-polosa selezione dei dettagli a cui si accompagna lospirito accogliente e cordiale dei proprietari e dellostaff, che durante la cena curano e coccolano i loroclienti cercando di soddisfarli e metterli a proprioagio. Se volete un’anticipazione di ciò che trovereteal “Zi’ Filomena”, non avete che da visitare il suo sitoche è www.ristorantezifilomena.it

Le origini di una grande cucinaLa storia del “Zi’ Filomena” ha inizio intorno agli anni30, quando appunto Zi’ Filomena possedeva una acco-gliente locanda lassù nel paese vecchio e dove ospita-va guardie, operai, boscaioli e viaggiatori di passaggioi quali si fermavano per assaggiare le sue specialità esentirsi come a casa propria nel calore di un ambientefamiliare! Dal 1956 è Zia Grazia a diventare la padro-na di casa succedendo alla madre Filomena. Con l’aiutodi amici sinceri, prima fra tutte la Comare Angelina, edi altri validi collaboratori, Zia Grazia trasforma lalocanda materna in un ristorante rinomato e stimato.La sua Arte trova vita nella Passione e nell’Amore perogni sua creazione e riesce a trasformare, come perMagia, ogni semplice piatto in un sublime successo!Dal 1995 ad oggi, la gestione dell'attività è affidata a

Mario, ultimo nipote della famosaZi’Filomena (per lui nonna!). Da allora inpoi il ristorante, poi ristrutturato nel2004, viene pervaso da un vento dinovità. Ma resta immutata la tradizionedi una cucina tipica tramandata primadalla nonna Filomena e in seguito damamma Grazia che trasforma in orotutto ciò che tocca con l’aiuto dei suoivalidi collaboratori che continuano adimostrare costanza e professionalità. Irisultati presto si vedono al punto che il“Zi’ Filomena” presto viene meritevol-mente inserito nelle più famose guidegastronomiche come Osterie d'Italia, laGuida Touring e numerose altre rivistedi settore. Immutata, inoltre, anchedopo anni di esperienza, resta la filoso-fia del ristorante, cioè quella di far senti-re a proprio agio i propri clienti, in unaatmosfera di recupero delle tradizioni

passate che ha come fine una grande attenzione per laqualità e per le regole antiche dell'ospitalità.

AAPPOORRIISSRISTORANTE ZI FILOMENAPASSIONE E TRADIZIONE DI FAMIGLIA

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Passione e tradizione sono i pilastri por-tanti della storia del ristorante "Zi’Filomena", un vanto per la cucina loca-le da ben tre generazioni! Ci troviamo aCaselle in Pittari, un attraente paesino

del basso Cilento che si estende tra i rilievi are-nacei del Monte Centaurino e le pendici calca-ree dei Monti Rotondo e San Michelee rappresenta la porta settentrionaled’ingresso alle incantevoli bellezze natu-rali della Valle del Bussento.Caselle è un piccolo centro, ma ha unalunga storia da raccontare: una storiafatta di origini contadine, di gente sem-plice e ospitale, di tradizioni antiche cheancora oggi si tramandano di padre infiglio. Ma soprattutto Caselle, come moltialtri centri di quest’area del Salernitanonota come Cilento, è depositaria diun’antica tradizione gastronomica chediversi decenni fa fu scelta da Angel Keyscome cucina base per la DietaMediterranea. Una tradizione antica,quindi, che affonda le radici nella genui-nità dei prodotti della terra, che scegliecome ingredienti per i propri piatti i prodotti più saniassecondando i cicli stagionali, senza operare forza-ture, ma guadagnandone in sapore e benessere.Insomma una cucina cosiddetta “povera”, agli occhidei meno informati, ma che oggi, finalmente, è statameritatamente riscoperta diventando un “must” pertutti i locali che intendono affermarsi nel settoredella ristorazione di un certo livello. E non poteva essere diverso per il Ristorante “Zi’Filomena”, un locale che ancora oggi mantieneimmutata la sua passione per l'alta cucina e che nelcorso degli anni è divenuto uno dei templi dellagastronomia salernitana.Infatti anche qui la cucina è improntata ad un carat-tere di stagionalità ed è rispettosa del ciclo delle sta-gioni e dei prodotti che il territorio offre nel corsodell’anno. Il “Zi’ Filomena” propone cucina semplice,ma affinata avvalendosi di una sapiente e minuziosaricerca, fatta di sperimentazioni sui metodi di cottu-ra, sugli abbinamenti, sull’offerta di nuovi sapori e

vecchie tradizioni culinarie rivisitate in manieracreativa. L’ambiente rustico, il clima familiare e il paesag-gio incontaminato circostante, fanno di questolocale un luogo adatto ad ogni tipo di cerimoniaprivata, che può andare dalla semplice festa dicompleanno, alla professionale cena di lavoro,

fino ad arrivare a banchetti e matrimoni, datoche riesce ad ospitare un massimo di 120 perso-ne. L’atmosfera qui è calda ed accogliente ed’inverno diventa ancora più intima grazie all’al-legro scoppiettìo della legna nel camino situato inuna delle due sale del ristorante. Il “Zi’ Filomena” sisviluppa su due livelli e punta su un arredo sempliceche privilegia materiali rustici e colori caldi, gli unici ingrado di sviluppare una sensazione di autentico relaxnel cliente. Inoltre il locale organizza periodicamen-te, per gli amanti della buona musica, serate in cui èpossibile ascoltare musica jazz.Ma il vero fiore all’occhiello di questo posto, come èfacile prevedere, è rappresentato dalla cucina!Dall’antipasto al dolce, tutto qui rappresenta unatentazione per i buongustai. Si viene accolti da anti-pasti a base di salumi, tra cui fa da regina la famosa“soppressata” Casellese, e da latticini e formaggi pro-venienti elusivamente da allevamenti locali. Chi pre-ferisce iniziare con le verdure, invece, delizierà la pro-

pria vista con antipasti abase di gateau di patate,parmigiana di melanzane,scarola e fagioli, verza, cico-ria, zucca marinata, melan-zane ripiene gratinate alforno, finocchi gratinati,melanzane e peperoniripieni, carciofi ripieni: unavera prelibatezza! Maattenzione a lasciare lospazio per il resto! La“parata” di piatti continua,infatti, con zuppe, mine-

stre, pasta fatta in casa (e chi non conosce i cavatiel-li, o i fusilli, o ancora le lagane e ceci, tipici di questazona?) condita con sughi antichi, ma rielaborati concreatività e fantasia, come il sugo di cinghiale, dicastrato, di salsiccia e cicoria, di asparagi selvatici ecarciofi, di profumati funghi porcini e nella stagionedella caccia, i saporiti sughi di tordi e beccacce.Sempre che la stagione sia quella giusta, inoltre, quipotrete gustare i tagliolini conditi con tartufo biancoo nero, raccolto in questa zona! Altrettanto numero-se, al “Zi’ Filomena”, sono le proposte di secondipiatti in cui prevale la carne degli allevamenti locali eche vedrete grigliare sotto i vostri occhi al fuoco delcamino. Ed è il caso di dire, dulcis in fundo, i delicatidolci preparati in casa che rappresenteranno il giustocompletamento dei vostri pranzi, fra cui ricordiamo icalzoncelli, i dolci al cucchiaio, gli struffoli, le putta-nelle, le crostate e in questo periodo le chiacchiere diCarnevale. Il tutto naturalmente generosamente“innaffiato” con vini di produzione locale! Questo èciò che potrete gustare e degustare al ristorante “Zi’Filomena”, la cui caratteristica principale, ci piacericordare, è data dalla scrupolosa selezione dei det-tagli a cui si accompagna lo spirito accogliente e cor-diale dei proprietari e dello staff, che durante la cenacurano e coccolano i loro clienti cercando di soddi-sfarli e metterli a proprio agio. Se voleteun’anticipazione di ciò che troverete al “Zi’Filomena”, non avete che da visitare il suo sito che èwww.ristorantezifilomena.it

Le origini di una grande cucinaLa storia del “Zi’ Filomena” ha inizio intorno agli anni 30,quando appunto Zi’ Filomena possedeva una accoglien-te locanda lassù nel paese vecchio e dove ospitavaguardie, operai, boscaioli e viaggiatori di passaggio iquali si fermavano per assaggiare le sue specialità esentirsi come a casa propria nel calore di un ambientefamiliare! Dal 1956 è Zia Grazia a diventare la padronadi casa succedendo alla madre Filomena. Con l’aiuto diamici sinceri, prima fra tutte la Comare Angelina, e dialtri validi collaboratori, Zia Grazia trasforma la locan-da materna in un ristorante rinomato e stimato. La suaArte trova vita nella Passione e nell’Amore per ogni suacreazione e riesce a trasformare, come per Magia, ognisemplice piatto in un sublime successo! Dal 1995 ad oggi, la gestione dell'attività è affidata aMario, ultimo nipote della famosa Zi’Filomena (per lui

nonna!). Da allora in poi il ristorante, poiristrutturato nel 2004, viene pervaso daun vento di novità. Ma resta immutata latradizione di una cucina tipica traman-data prima dalla nonna Filomena e inseguito da mamma Grazia che trasfor-ma in oro tutto ciò che tocca con l’aiutodei suoi validi collaboratori che conti-nuano a dimostrare costanza e profes-sionalità. I risultati presto si vedono alpunto che il “Zi’ Filomena” presto vienemeritevolmente inserito nelle più famo-se guide gastronomiche come Osteried'Italia, la Guida Touring e numerosealtre riviste di settore. Immutata, inoltre,anche dopo anni di esperienza, resta lafilosofia del ristorante, cioè quella di farsentire a proprio agio i propri clienti, inuna atmosfera di recupero delle tradizio-ni passate che ha come fine una grande

attenzione per la qualità e per le regole antiche del-l'ospitalità.

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